Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti PROVVEDITORATO INTERREGIONALE PER LE OPERE PUBBLICHE PER LA CAMPANIA, IL MOLISE, LA PUGLIA E LA SEDE COORDINATA DI

IL RUP

Dott. Lorenzo Larocca

IL PROGETTISTA RESPONSABILE DELL’INTEGRAZIONE DELLE VARIE PRESTAZIONI

Progettista delle strutture:

Ing. Leonardo Coviello

DESCRIZIONE PROGETTO IL PROGETTISTA Ing. Ruggiero Genovese

Collaboratori: PROGETTO: Lavori di costruzione della nuova Caserma del Corpo Forestale dello Geom. Antonio Cascarano

Stato nel Comune di Noepoli (PZ) Geom. Domenico Pace

2° STRALCIO – Strutture Caserma, opere di sostegno e sistemazione area Geom. Paolo Saponara

N. REVISIONE DATA IL DIRETTORE DEI LAVORI

01

02 L’IMPRESA 03 04

PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO X PROGETTO ESECUTIVO

STATO DEI LUOGHI X PROGETTO

RILIEVO ARCHITETTURA X STRUTTURE IMPIANTI

Prot. n.16/U.T.

del 30/09/2016

TAVOLA n. DESCRIZIONE DELLA TAVOLA SCALA ELABORATO

RELAZIONE GEOLOGICA ------DESCRITTIVO PARERE CTA n.13614 del 11-11-2014

33 DATA

PROPRIETÀ RISERVATA A TERMINI DI LEGGE – RIPRODUZIONE VIETATA ANCHE PARZIALE MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI PROVVEDITORATO INTERREGIONALE PER OPERE PUBBLICHE PUGLIA E BASILICATA

LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA CASERMA CORPO FORESTALE DI NOEPOLI (PZ)

Relazione Geologica

Impresa esecutrice indagini e committente

GEOCONSOL di M. Ferrigno Via Maremorto n. 24, 85046 (Pz),

Gennaio 2012

Consulente geologia

Dott. Geol. Rosanna Caputo

Relazione geologica

INDICE

1 PREMESSA ...... 2

2 CAMPAGNA GEOGNOSTICA...... 4

2.1 INDAGINI CONSULTATE 2002 ...... 4

2.1.1 Sondaggi geognostici ...... 4

2.1.2 Analisi di laboratorio ...... 6

2.2 INDAGINI GEOGNOSTICHE 2011 ...... 8

2.2.1 Sondaggi geognostici ...... 9

2.2.2 Prove penetrometriche ...... 10

2.2.3 Analisi di laboratorio ...... 11

3 PROVE SISMICHE IN FORO “DOWN-HOLE” ...... 13

3.1.1 VS30 ...... 14

4 GEOLOGIA ...... 15

5 GEOMORFOLOGIA ...... 17

6 IDROGEOLOGIA ...... 20

7 CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA ...... 21

8 ADEMPIMENTI A SEGUITO DEL D.M. 14.01.2008...... 26

9 VALUTAZIONE DELL’AZIONE SISMICA AI SENSI DELLE NTC 2008 ...... 28

10 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE ...... 30

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1 PREMESSA

La società Geoconsol del dott. Ferrigno ha affidato alla sottoscritta dott.ssa Geol. Rosanna Caputo l’incarico di redigere la presente relazione geologica finalizzata ai “Lavori di costruzione della Caserma Corpo Forestale di Noepoli (PZ). L’area è situata a sud-ovest dell’abitato di Noepoli su un versante che degrada verso ovest nei pressi di un tornante della S.S. 92 al km 149.

Per descrivere le caratteristiche litostratigrafiche dell’area, per definire le geometrie e le caratteristiche fisico-meccaniche degli orizzonti litologici che costituiscono il substrato e per valutare la pericolosità della frana recente esistente sul versante in relazione alle opere da realizzare, è stato condotto un rilievo geolitologico e geomorfologico di dettaglio ed è stata programmata una campagna di indagini geologiche e di monitoraggio dell’area. Lo studio è consistito in: - Analisi dei dati geologici esistenti, in particolare è stata presa visione dei seguenti dati geologici: n.4 sondaggi a rotazione a carotaggio continuo S1-S2-S3-S4 eseguiti nel 2002; n.10 analisi geotecniche di laboratorio eseguiti nel 2002; - rilevamento geologico e geomorfologico di dettaglio; - osservazioni stratigrafiche su fronti di scavo; - censimento delle sorgenti e dei pozzi.

La campagna di indagini è consistita in:  n. 2 (due) sondaggi a carotaggio continuo (diam. 101 mm), della lunghezza di 30 ml;  n. 5 (cinque) prove penetrometriche statiche tipo SPT;  n. 5 prove geotecniche di laboratorio su campioni indisturbati (determinazione proprietà indici, limiti di attemberg, analisi granulometrica), prove di taglio diretto CD, prove edometriche, prove ELL;

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 n. 2 (due) down-hole nei fori di sondaggio in onde p e s. La campagna di monitoraggio, in fase di acquisizione delle letture, è consistita nell’installazione nei fori di sondaggio di un tubo piezometrico nel sondaggio S2 e un tubo inclinometrico nel sondaggio S1. Sulla base dei risultati acquisiti, si dovrà concordare con il Responsabile del Procedimento dell’Ente Appaltante, l’eventuale prolungamento delle attività di misura, al fine di meglio definire il modello di riferimento e le caratteristiche evolutive del versante.

Nei paragrafi seguenti sono riportati i dati salienti della campagna di indagini al fine di consentire al progettista la definizione degli interventi di sistemazione della frana più idonei a ridurre il rischio idrogeologico dell'area.

Alla presente relazione sono allegate le seguenti tavole: – CARTA GEOLOGICA E GEOMORFOLOGICA (1 :1.000); - SEZIONI GEOLOGICHE (1 :500);

In appendice sono riportate le seguenti tavole: 1. COROGRAFIA DELL’AREA DI INTERVENTO (SCALA 1:25.000); 2. FOGLIO GEOLOGICO n. 211 “S. ARCANGELO”; 3. DOCUMENTAZIONE GEOTECNICA (TABELLE PARAMETRI GEOTECNICI, STRATIGRAFIE SONDAGGI); 4. STRALCIO PAI DELL'AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA;

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2 CAMPAGNA GEOGNOSTICA

2.1 INDAGINI CONSULTATE 2002

Allo scopo di integrare le informazioni di dettaglio circa la stratigrafia del luogo, di verificare la presenza di una circolazione idrica sotterranea e per avere ulteriori dati geotecnici dei litotipi sono stati consultati i dati di una campagna di indagini geologiche e geotecniche consistita in:  n. 4 sondaggi a rotazione a carotaggio continuo (diam. 101 mm);  n. 10 analisi geotecniche di laboratorio.

2.1.1 Sondaggi geognostici

Il sondaggio S1, eseguito in prossimità della strada statale all’interno della nicchia di frana individua la seguente stratigrafia: da 0.0 a 2.5 m – detriti ghiaioso limosi da 2.5 a 6.1 m – sabbie limose giallastre con intercalazioni limoso argillosi da 6.1 a 9.6 m – strati sottili di limi con ghiaia, ghiaie, sabbie argillose e argille limoso sabbiose grigi da 9.6 a 18.0 m – conglomerati in matrice sabbioso argillosa giallastra e grigia da 18.0 a 20.7 m – strati sottili di argille con ghiaia e sabbie limose con limi argillosi grigi da 20.7 a 24.5 m – argille limose sottilmente stratificate grigio azzurre con elementi calcarei minuti Durante la terebrazione del sondaggio è stata rinvenuta la falda idrica a 11,2 m.

Il sondaggio S2, eseguito in prossimità della strada statale all’interno della nicchia di frana individua la seguente stratigrafia: da 0.0 a 1.3 m – detriti ghiaioso limosi

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da 1.3 a 10.0 m – strati sottili di limi, sabbie e argille grigie da 10.0 a 13.6 m – strati sottili di argille limose grigie da 13.6 a 18.7 m – conglomerati in matrice sabbioso argillosa grigia da 18.7 a 26.5 m – argille limose sottilmente stratificate grigio azzurre con elementi calcarei minuti Durante la terebrazione del sondaggio è stata rinvenuta la falda idrica a 10,2 m.

Il sondaggio S3, eseguito in prossimità della strada statale all’esterno dell’area in frana, individua la seguente stratigrafia: da 0.0 a 2.2 m – detriti ghiaioso limosi da 2.2 a 12.5 m – alternanza di strati sottili di limi argillosi e strati di conglomerati in matrice sabbioso argillosa giallastra da 12.5 a 20.3 m – conglomerati in matrice sabbioso argillosa grigia da 20.3 a 21.0 m – argille limose sottilmente stratificate grigio azzurre con elementi calcarei minuti Durante la terebrazione del sondaggio è stata rinvenuta la falda idrica a 8,7 m.

Il sondaggio S4, eseguito sul versante in prossimità dell’area di sedime del costruendo edificio, individua la seguente stratigrafia: da 0.0 a 4.1 m – detriti ghiaioso limosi da 4.1 a 12.8 m – alternanza di strati sottili di limi argillosi e strati di conglomerati in matrice sabbioso argillosa giallastra da 12.8 a 14.0 m – strati sottili di argille limose grigie da 14.0 a 21.3 m – conglomerati in matrice sabbioso argillosa grigia da 21.3 a 24.5 m – argille limose sottilmente stratificate grigio azzurre con elementi calcarei minuti Durante la terebrazione del sondaggio è stata rinvenuta la falda idrica a 9,2 m.

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2.1.2 Analisi di laboratorio

Durante la perforazione sono stati prelevati alcuni campioni di terreno rappresentativi dei diversi orizzonti litologici che costituiscono il substrato. Su tutti i campioni sono state determinate le caratteristiche generali quali: peso di volume naturale, peso specifico, contenuto d’acqua, analisi granulometrica, limite liquido e plastico e la resistenza al taglio.

Prof W n n Sr SOND CAMP e m % g/cmc % % 1 1 5-5.5 20.6 1.88 0.72 42.0 76.4 1 5-5.5 21 1.89 0.70 41.5 79.0 2 10-10.5 18.4 1.90 0.68 40.6 72.8 2 3 20.5-21 10 1.97 0.52 34.4 52.1 4 25-25.5 9 1.98 0.50 33.5 48.9 1 4-4.5 17 1.82 0.70 41.5 63.7 3 2 7-7.5 15 1.91 0.62 38.5 64.7 3 12-12.5 13 1.94 0.57 36.6 60.9 1 8-8.5 21 1.92 0.69 41.0 81.2 4 2 13-13.5 19 1.89 0.69 41.0 73.7

S C O A Sabbia Limo Argilla LL LP IP c Ic ° N M % % % % % % kg/cmq D P 1 1 81 14 5 41 20.6 34 0.6 20 0 1 65 22 16 45 21 31 0.77 24 0.03 2 30 56 16 45 18.4 17 1.56 19 0.05 2 3 15 40 45 45 10 15 2.3 15 0.33 4 12 48 50 48 9 13 3.0 26 0 1 82 18 - 31 17 21 0.66 21 0 3 2 18 68 14 48 15 27 1.22 19 0.2 3 16 55 29 46 13 22 1.5 18 0.23 1 48 39 13 51 21 28 1.07 17 0.25 4 2 81 19 - 30 19 20 0.55 26 0

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Si è ottenuta la seguente classificazione. SOND CAMP classificazione granulometrica - descrizione AGI plasticità compressibilità 1 1 Sabbia limosa debolmente argillosa media media 1 Sabbia limoso-argillosa media media 2 limo argilloso con sabbia media media 2 3 argilla sabbiosa con limo media media 4 argilla sabbiosa con limo Medio-alta Medio-alta 1 Sabbia limosa Medio-bassa Medio-bassa 3 2 limo sabbioso argilloso media media 3 limo sabbioso con argilla media media 1 sabbia argillosa con limo Medio-alta Medio-alta 4 2 sabbia limosa Medio-bassa Medio-bassa

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2.2 INDAGINI GEOGNOSTICHE 2011

E’ stata predisposta una campagna di indagini geologiche di supporto e necessaria per la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di costruzione della caserma forestale. La tipologia e quantità delle indagini dirette ed indirette, oltre alle analisi geotecniche di laboratorio, sono state determinate sia analizzando gli studi condotti in fase di progettazione preliminare, sia in funzione della complessità geologica geomorfologica dell’area. La campagna di indagini geologiche è stata articolata in indagini dirette, indirette, prove di laboratorio, misure in foro. Inoltre è stato predisposto il monitoraggio dell’andamento della falda idrica e del movimento franoso lungo il versante, finalizzati a controllare lo stato deformativo della porzione di versante prossima alle opere da realizzare sul quale in fase di progettazione preliminare sono state evidenziate criticità geomorfologiche che potrebbero interferire con le opere in progetto. In particolare lo scopo della campagna di indagini, di seguito riportata, è stata la identificazione delle formazioni presenti nel sito, la definizione delle litologie incontrate, della struttura e dei caratteri fisici del sottosuolo; il tutto per definire il modello geologico-tecnico del sottosuolo nell’ambito dei volumi significativi delle opere in progetto. La campagna di indagini è consistita in:  n. 2 (due) sondaggi a carotaggio continuo (diam. 101 mm), della lunghezza di 30 ml;  n. 5 (cinque) prove penetrometriche statiche tipo SPT;  n. 5 prove geotecniche di laboratorio su campioni indisturbati (determinazione proprietà indici, limiti di attemberg, analisi granulometrica), prove di taglio diretto CD, prove edometriche, prove ELL;  n. 2 (due) down-hole nei fori di sondaggio in onde p e s.

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La campagna di monitoraggio, in fase di acquisizione delle letture, è consistita nell’installazione nei fori di sondaggio di un tubo piezometrico nel sondaggio S2 e un tubo inclinometrico nel sondaggio S1.

2.2.1 Sondaggi geognostici

I sondaggi geognostici sono stati condotti secondo con le modalità esecutive riassunte qui di seguito: - carotaggio integrale e rappresentativo del terreno attraversato; - descrizione stratigrafica in chiave geotecnica; - individuazione di falda idrica e determinazione del suo livello di rinvenimento;  annotazione di osservazioni atte alla caratterizzazione geotecnica del terreno.

La perforazione è stata eseguita “a secco”, compatibilmente con le caratteristiche dei terreni attraversati con carotiere semplice e manovre di lunghezza tale da garantire il massimo recupero di materiale ed il minimo disturbo; il diametro del carotiere utilizzato è stato di 101 mm. In entrambi i sondaggi è stato impiegato un rivestimento del diametro di 127 mm per tutta la profondità del sondaggio.

Il sondaggio S1, eseguito sul versante in prossimità del ciglio di frana, individua la seguente stratigrafia: da 0.0 a 1.5 m – detriti ghiaiosi in sabbie argillose rossastre da 1.5 a 3.5 m – ciottoli in matrice limosa da 3.5 a 4.5 m – conglomerati in matrice sabbioso limosa di colore giallastro da 4.5 a 10.0 m – alternanza di strati sottili di sabbie limose, limi argillosi grigi e strati di conglomerati in matrice sabbioso argillosa giallastra da 10.0 a 16.5 m – conglomerati in matrice limosa grigia

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da 16.5 a 20.0 m – alternanza di strati arenitici grigi e di conglomerati in matrice sabbioso argillosa da 20.0 a 24.0 m – conglomerati in matrice limosa grigia da 24.0 a 27.0 m – limi e sabbie sottilmente stratificate e argille marnose grigio azzurre con intercalazioni di microconglomerati da 27.0 a 30.0 m – conglomerati in matrice limoso marnosa grigia Durante la terebrazione del sondaggio non è stata rinvenuta la falda idrica.

Il sondaggio S2, eseguito sul versante in prossimità dell’area di sedime dell’edificio da realizzare, individua la seguente stratigrafia: da 0.0 a 1.0 m – detriti ghiaiosi in sabbie argillose marroni da 1.5 a 4.0 m – conglomerati in matrice sabbioso limosa di colore giallastro da 4.0 a 12.0 m – alternanza di strati sottili di limi argillosi grigi e di sabbie giallastre, e strati di conglomerati in matrice sabbioso argillosa giallastra da 12.0 a 25.5 m – conglomerati in matrice limoso sabbiosa da giallo a grigio da 25.5 a 30.0 m - sabbie limose che passano a limi sabbiosi con frequenti intercalazioni di conglomerati in matrice limoso marnosa grigia Durante la terebrazione del sondaggio è stata rinvenuta la falda idrica a 22.5 m.

2.2.2 Prove penetrometriche

Per valutare la consistenza dei terreni a diverse profondità sono state eseguite le prove SPT i cui risultati sono riportati in tabella.

Profondità (m) 15 cm 30 cm 45 cm Nspt Valutazione della consistenza (AGI 1977) S1 5.65 20 32 34 68 estremamente consistente 25.6 50/5cm - - R estremamente consistente 6.0 16 16 23 39 molto consistente S2 21.0 28 50/9cm - R estremamente consistente 26.5 25 33 50/6cm R estremamente consistente

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2.2.3 Analisi di laboratorio Durante la perforazione sono stati prelevati alcuni campioni di terreno rappresentativi dei diversi orizzonti litologici che costituiscono il substrato.

prova di Profondità Caratteristiche taglio prova Sondaggio campione ELL (m) generali diretto edometrica C.D.

C1 5,0-5,15 1 1 1

S1 C2 25,1-25,55 1 1 1

C3 29,5-29,95 1 1 C1 5,5-6,0 1 1 1 1 S2 C2 26,0-26,5 1 1 1 1

Su tutti i campioni sono state determinate le caratteristiche generali quali: peso di volume naturale, peso specifico, contenuto d’acqua, analisi granulometrica, limite liquido e plastico.

W n sat Sr SOND CAMP % g/cmc g/cmc % 1 14.1 1.86 2.01 61 1 2 12.9 2.06 2.14 76 3 17.5 2.07 2.10 92 1 17.4 1.97 2.04 80 2 2 12.4 2.06 2.14 75

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S C O A Ghiaia Sabbia Limo Argilla LL LP IP Ic N M % % % % % % % D P 1 1.9 23.9 41.1 33.1 37.5 19.8 17.7 1.32 1 2 0.1 7.9 49.5 42.5 40.3 20.4 19.9 1.38 3 0.2 3.7 21.6 74.5 58.1 25.2 32.9 1.23 1 0.4 19.9 40.4 39.3 47.0 23.1 23.9 1.24 2 2 0.0 11.2 52.8 36.0 38.7 17.6 21.1 1.25

Taglio diretto ELL Prova edometrica c’ cu Pc E E E ’ (KN/mq) (KN/mq) (KPa) (int. 49-98.1 KPa) (int. 98.1-196.1 KPa) (int. 196.1-392.3 KPa) 16.0 26.0 - 115 1973 2198 3412 60.0 21.0 304 - - - - 85.0 14.5 - - - - - 42.5 15.6 235 203 4369 5529 9147 64.5 24.0 316 517 13407 14499 12878

Si è ottenuta la seguente prima classificazione. classificazione Classificazione campioni granulometrica - ELL OCR terreno descrizione AGI CI - Argilla Limo con argilla debolmente C1S1 - inorganica a media sabbioso sovraconsolidato compressibilità Limo con argilla CI - Argilla C2S1 debolmente molto compatto - inorganica a media sabbioso compressibilità CH - Argilla C3S1 Argilla limosa - - inorganica a alta compressibilità CI - Argilla Limo con argilla debolmente C1S2 molto compatto inorganica a media sabbioso sovraconsolidato compressibilità CI - Argilla Limo con argilla normal C2S2 molto compatto inorganica a media sabbioso sovraconsolidato compressibilità

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3 PROVE SISMICHE IN FORO “DOWN-HOLE”

L'indagine geosismica del tipo “a rifrazione” in foro è consistita nell'esecuzione di 2 “Down-Hole”, siglati D.H.1-2, in onde P ed S, in corrispondenza dei fori di sondaggio (S2 e S1), di lunghezza utile pari a circa 30 m, già terebrati ed all’uopo attrezzati con tubazione in PVC da 80 mm e cementazione dell’intercapedine. La tecnica utilizzata è consistita nel calare la sonda geofonica nel tubo, posizionandola a diverse profondità (con passo di misura di 2 m); per ogni profondità sono stati registrati i sismogrammi relativi ai due tipi di onde P ed S. La distanza del punto di battuta (sorgente) dall’asse del foro è stata fissata in 1.5 m e di ciò se ne è tenuto conto per la correzione dei tempi di primo arrivo. I dati sperimentali e le tavole grafiche sono riportati nella relazione sulla indagini redatta dalla Geoconsol di Ferrigno. Correlando le risultanze delle prove sismiche in foro con quanto ottenuto dalle relative stratigrafie dei sondaggi meccanici a carotaggio continuo, è stato possibile definire un modello sismostratigrafico sintetico del sottosuolo per ciascuna postazione di sondaggio.

In particolare, il D.H.1 eseguito nel foro del sondaggio S2 evidenzia: - uno scarso grado di addensamento e compattezza nei primi 4 m; - da 4 m in poi si osserva un aumento del grado di addensamento e compattezza fino a valori medi, sensibile a partire da 12 m; - da 25 m una leggera diminuzione del grado di compattezza.

In particolare, il D.H.2 eseguito nel foro del sondaggio S1 evidenzia: - uno scarso grado di addensamento e compattezza nei primi 4 m; - da 4 m in poi si osserva un aumento del grado di addensamento e compattezza fino a valori medi e alti, sensibile a partire da 10 m; - da 20 m una leggera diminuzione del grado di compattezza.

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Moduli dinamici Considerando i valori di velocità delle onde sismiche P ed S ottenuti nelle 3 prove sismiche in foro eseguite, per ciascuno dei sismostrati definiti nel “modello sismostratigrafico”, sono stati ricavati i moduli dinamici del sottosuolo in esame; tali parametri sono: il Coefficiente di Poisson (), il Modulo di Young (E, in Kg/cmq), il Modulo di Taglio (G, in Kg/cmq).

Nelle tabelle di seguito riportate ne sono indicati i valori calcolati:

Vp Vs E G D.H.1 (S2)   (g/cmc) (m/sec) (m/sec) (Kg/cmq) (Kg/cmq) (0-4 m) 749 474 0.16 2.2 11612 4984 (4-12 m) 1018 564 0.28 2.2 18017 7045 (12-25 m) 1923 448 0.47 2.1 12469 4237 (25-30 m) 1608 423 0.46 2.1 11322 3870

Vp Vs  E G D.H.2 (S1)  (m/sec) (m/sec) (g/cmc) (Kg/cmq) (Kg/cmq) (0-4 m) 647 383 0.23 2.1 7745 3148 (4-10 m) 1113 462 0.40 2.1 12928 4630 (10-16 m) 1392 637 0.37 2.2 25203 9214 (16-20 m) 2260 704 0.45 2.3 33333 11524 (20-30 m) 1689 527 0.45 2.1 17484 6045

3.1.1 VS30

I valori di Vs30 sono stati calcolati così come previsto dalla normativa sismica

[Vs30 = 30/(hi/Vsi) dove hi = spessore medio in m dello strato iesimo, Vsi = velocità onde S in m/sec dello strato iesimo]. Essi sono utilizzabili come parametri di riferimento per la classificazione del sottosuolo in esame.

categoria di sottosuolo (punto indagine sismica Vs30 (m/sec) 3.2.2 Tab. 3.2.II del D.M. 14/01/2008)

DH1-S2 473 B DH2-S1 521 B

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Relazione geologica

4 GEOLOGIA

Il territorio comunale di Noepoli ricade nel Foglio 211 “Sant’Arcangelo” della Carta Geologica d’Italia (in appendice lo stralcio d’interesse). Sotto il profilo dell’assetto geologico-evolutivo generale, l’area è il prodotto del riempimento nel tempo del bacino di Sant’Arcangelo che, all’inizio del Quaternario, si estendeva lungo il margine esterno della catena appenninica lucana ed era parzialmente separato da una dorsale semisommersa (dorsale di --Stigliano) da un altro bacino ben più ampio rappresentato dalla Fossa Bradanica. L’emersione di questa dorsale, avutasi in età pleistocenica, lo isolò completamente dal bacino di avanfossa facendolo identificare come un piggyback basin. In recenti studi (Loiacono e Giannandrea, 2001) questi depositi, spessi circa 2.500 m, sono stati suddivisi in unità stratigrafiche a limiti inconformi, raggruppabili nei supersintemi di Monte Cotugno (SMC), del Sinni (SS) di età Pliocene sup.- Pleistocene inf. e del Serrapotamo (SSP) di età Pleistocene inf.-medio. Il supersintema di Monte Cotugno (SMC) di età Pliocene superiore, dello spessore di 900 m, rappresenta il termine più antico della successione sedimentaridel BSA (Bacino di Sant’Arcangelo); è costituito da argille grigio-azzurre di piattaforma che presentano nella parte superiore sequenze cicliche in facies arencee. Il supesintema del Sinni (SS) di età Pliocene sup.-Pleistocene inf. comprende una successione spessa oltre 1200 m, costituita da facies sabbiose di fronte deltizia e da facies conglomeratico-sabbiose-limose di fan delta marini ed elementi deposizionali di sistemi pedemontani alluvionali e lacustri. Il SS è suddiviso nei sintemi di e Noepoli; il primo segna l’inizio della strutturazione di un bacino allungato in direzione all’incirca N-S in cui si accumulano sedimenti alluvionali e deltizi per uno spessore di 600 m; il secondo, il sintema di Noepoli, è spesso 400 m ed è costituito da sedimenti in facies alluvionali e lacustri e subordinatamente marine (queste ultime non affiorano nei dintorni dell’abitato).

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Relazione geologica

La deposizione del supersintema del Serrapotamo (SSP) di età Pleistocene inf.- medio coincide con una intensa attività tettonica responsabile del sollevamento della Dorsale di Valsinni; la fase tettonica determina la definitiva separazione del BSA dal bacino di avanfossa, il basculamento verso S-O dei terreni appena sedimentati e la migrazione nella stessa direzione del depocentro sedimentario.

Con riferimento al Foglio 211 della Carta Geologica d’Italia (in appendice), nel territorio di Noepoli affiorano le formazioni dei Conglomerati di Castronuovo indicati come “conglomerati in banchi tra 5 e 20 m ad elementi arrotondati di dimensioni decimetriche in prevalenza calcarei, calcarenitici e subordinatamente arenacei legati da un'abbondante matrice sabbiosa” e delle Sabbie di Aliano.

Dal punto di vista litologico, la situazione geologica del colle di Noepoli si presenta più complicata rispetto a quella riportata nella cartografia ufficiale, lungo il versante in esame infatti si rilevano alternanze di conglomerati e di sabbie-argillose; l'unità conglomeratica è caratterizzata da corpi ben stratificati, con intercalazioni sabbioso-siltose massive o organizzate in sequenze di facies decametriche con trend fining upward. Tali sequenze sono costituite alla base da strati conglomeratici tabulari ad elementi grossolani, prevalentemente disorganizzati e separati da sottili intercalazioni sabbiose o argillose; nella parte superiore prevalgono strati conglomeratici a geometria lenticolare con basi marcatamente erosive, e compresi in facies sabbioso-siltose; l'unità sabbiosa-argillosa presenta, invece, come carattere principale l'organizzazione in sequenze di facies a tendenza coarsening upward costituite, a partire dal basso, da sabbie fini siltose grigio azzurre fossilifere, sabbie gialle medio fini, alternanza di sabbie medio grossolane a stratificazione piano- parallela o a laminazione obliqua con conglomerati in straterelli lenticolari, e orizzonti di clasti pelitici. Il passaggio dall’una all’altra unità non è brusco ma alquanto graduale; livelli sabbiosi e banchi conglomeratici si ripetono frequentemente ma verso la parte bassa del colle prevalgono le sabbie, mentre verso l’alto i conglomerati.

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Relazione geologica

Da un punto di vista strutturale la successione Plio-Pleistocenica è caratterizzata dall’essere piegata a formare blande ed ampie pieghe sinclinaliche ed anticlinatiche talvolta interrotte da faglie (le giaciture raramente superano i 15°). Sul colle di Noepoli la giacitura è suborizzontale, solo a SW del cimitero, nei pressi della località “Fosso Acquabona”, i banchi conglomeratici si presentano piegati ed assumono una inclinazione verso SW superiore a 30°: si tratta di una piega sinsedimentaria che si è generata per effetto di una faglia sepolta.

5 GEOMORFOLOGIA

L’area di interesse è situata a ridosso del versante a sud-occidentale dell’abitato di Noepoli, nei pressi di un tornante al km 149 della S.S. 92.

Dal punto di vista morfologico, le forme del paesaggio del territorio comunale di Noepoli ricalcano gli aspetti litologici caratterizzanti l’area; le pendenze sono più elevate in corrispondenza dell’affioramento dei conglomerati, più resistenti all'erosione, e più blande dove predominano i termini argilloso-sabbiosi, più facilmente erodibili e modellabili dagli agenti esogeni.

Tra i processi morfoevolutivi, i movimenti di massa hanno avuto il loro peso nell’evoluzione geomorfologica di quest’area. L’insorgere dei vari movimenti di massa, visibili lungo i versanti nei dintorni dell’abitato, sono stati determinati dalle variazioni climatiche registrate in età quaternaria, dalle oscillazioni glacio-eustatiche del livello del mare e dall’energia sismica legata agli assestamenti tettonici del territorio. I processi gravitazionali si sono sviluppati in prevalenza nelle litologie sabbioso argillose con tipologia di scorrimenti-colamenti e, talora, sono stati coinvolti anche i banchi conglomeratici soprastanti perché privati del sostegno alla base.

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Relazione geologica

La morfologia del versante nei pressi del km 149 della SS 92, appare chiaramente modellato da un movimento franoso che si è innescato nei pressi del cimitero comunale a quota 630 m, dove si osserva un coronamento a forma semicircolare di circa 70 m e un’area di accumulo della massa detritica franata, che affiora per circa 250 metri a valle, fino a quota 500 m.

Nicchia di frana a valle del cimitero comunale

Le cause principali sono da ricondursi alle pendenze del versante (12-15°), all’assenza di una rete di drenaggio naturale, alla presenza di una copertura detritica priva di coesione e alla presenza di acque sotterranee che hanno prodotto filtrazioni parallele al pendio con conseguente ulteriore riduzione della resistenza di attrito dei terreni superficiali.

Il movimento franoso, al momento del rilievo geomorfologico, è risultato inattivo in quanto la nicchia di frana era parzialmente erosa e rimodellata dalle arature periodiche del terreno e non c’erano segni, quali fratture di taglio o

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Relazione geologica

movimenti di massa in corrispondenza dell’area di accumulo, che testimoniano l’attività del movimento franoso.

Area concava all’interno dell’orlo di frana

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Relazione geologica

6 IDROGEOLOGIA

I depositi sabbioso-conglomeratici sono caratterizzati da una permeabilità media legata essenzialmente alla porosità di interstizi e fratturazione e costituiscono il principale mezzo acquifero locale. Per contro, gli orizzonti argilloso-sabbiosi hanno una permeabilità bassa e localmente nulla e fungono da barriere idrauliche alle acque che circolano nei depositi sabbioso-conglomeratici.

La copertura detritica, affiorante in superficie con spessori discreti (4-5 m), si comporta come un terreno omogeneo a permeabilità variabile, dettata dalla prevalenza delle granulometrie variabili da fini a medie.

Il regime climatico è mediterraneo, ovvero le condizione climatiche del territorio sono caratterizzate da autunni e inverni piovosi e da estati aride e secche. I diversi pozzi che sono stati realizzati dagli abitanti per uso irriguo e domestico, poco profondi (6-10 metri), intercettano le acque di una falda superficiale che durante le stagioni invernali ha livelli piezometrici al piano campagna e che durante l’estate si estingue.

Durante la perforazione del sondaggio S1 non è stata rilevata la presenza della falda, mentre nel sondaggio S2 è stata rilevata la presenza della falda a 22,5 m e sono in corso le letture del livello della falda.

Le letture nei fori di sondaggio consultati sono le seguenti:

Nel foro del sondaggio S1, eseguito in prossimità della strada statale all’interno della nicchia di frana, è stata rinvenuta la falda idrica a 11,2 m. Nel foro del sondaggio S2, eseguito in prossimità della strada statale all’interno della nicchia di frana, è stata rinvenuta la falda idrica a 10,2 m. Nel foro del sondaggio S3, eseguito in prossimità della strada statale all’esterno dell’area in frana, è stata rinvenuta la falda idrica a 8,7 m. Nel foro del sondaggio S4, eseguito sul versante in prossimità dell’area di sedime del costruendo edificio, è stata rinvenuta la falda idrica a 9,2 m.

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Relazione geologica

7 CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA

Sulla base del rilevamento geologico e geomorfologico di dettaglio, integrato con le osservazioni delle stratigrafie dei sondaggi appositamente eseguiti (S1- S2), dei risultati delle indagini geofisiche (DH l – 2), nonché della consultazione delle indagini eseguite nel 2002, si descrivono nei prossimi paragrafi il modello litologico e geotecnico.

I terreni affioranti nell’area in esame sono riferibili ai seguenti orizzonti litologici: 1. copertura detritica rimaneggiata costituita da ghiaie di dimensioni variabili in matrice sabbioso limosa sciolta 2. conglomerati in prevalenza ad elementi calcarei e calcarenitici ben arrotondati del diametro tra 2 a 10 cm in abbondante matrice sabbiosa, localmente cementata 3. sabbie fini sottilmente stratificate che si alternano a livelli limoso-argillosi

L’orizzonte 1, che nell’area di intervento ha uno spessore variabile da 1 a 2 m, non verrà preso in considerazione nel modello geotecnico perché dovrà essere asportato in quanto non idoneo come terreno di fondazione. Gli orizzonti 2 e 3 si alternano in pacchi dello spessore variabile da pochi cm a qualche metro che si interdigitano lateralmente. La complessità geologica dell’area impone una semplificazione del modello litologico e geotecnico in due strati, il primo superficiale (entro i primi 10 m) ed il secondo profondo. Pertanto i campioni di terreno analizzati in laboratorio sono stati così raggruppati:

Campioni di Profondità classificazione granulometrica - terreno superficiali (m) descrizione AGI C1S1 5,0-5,15 Limo con argilla sabbioso C1S2 5,5-6,0 Limo con argilla sabbioso C1S1 (2002) 5-5.5 Sabbia limosa debolmente argillosa

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Relazione geologica

C1S2 (2002) 5-5.5 Sabbia limoso-argillosa C1S3 (2002) 4-4.5 Sabbia limosa C2S3 (2002) 7-7.5 limo sabbioso argilloso C1S4 (2002) 8-8.5 sabbia argillosa con limo

Campioni di Profondità classificazione granulometrica - terreno profondi (m) descrizione AGI C2S1 25,1-25,55 Limo con argilla debolmente sabbioso C3S1 29,5-29,95 Argilla limosa C2S2 26,0-26,5 Limo con argilla sabbioso C2S2 (2002) 10-10.5 limo argilloso con sabbia C3S2 (2002) 20.5-21 argilla sabbiosa con limo C4S2 (2002) 25-25.5 argilla sabbiosa con limo C3S3 (2002) 12-12.5 limo sabbioso con argilla C2S4 (2002) 13-13.5 sabbia limosa

Orizzonte superficiale °) c’ (kg/cmq) C1S1 26 0,16 C1S2 15,6 0,425 C1S1 (2002) 20 0 C1S2 (2002) 24 0,03 C1S3 (2002) 21 0 C2S3 (2002) 19 0,2 C1S4 (2002) 17 0,25

Orizzonte profondo °) c’ (kg/cmq) C2S1 21 0,6 C3S1 14,5 0,85 C2S2 24 0,645 C2S2 (2002) 19 0,05 C3S2 (2002) 15 0,33 C4S2 (2002) 26 0 C3S3 (2002) 18 0,23 C2S4 (2002) 26 0

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Relazione geologica

Coerentemente con quanto indicato dall'EC7 si è proceduto alla definizione dei parametri geotecnici mediante un’analisi statistica. Infatti, il Nuovo Testo Unico sulle Costruzioni 2008 prevede al par. 6.2.2 la definizione dei valori caratteristici delle grandezze fisiche e meccaniche da attribuirsi ai terreni, dove per valore caratteristico si intende una stima ragionata e cautelativa del valore del parametro con riferimento ad un particolare stato limite. I valori caratteristici del parametro γ sono stati determinati mediante l'espressione:

Dove x è il valore medio (ignoto) della popolazione, ipotizzato essere uguale al valore medio del campione; σ è la deviazione standard della popolazione; n è la numerosità del campione. Per determinare σ si è utilizzata l’espressione:

dove μ è il valore medio della popolazione. Per determinare i valori caratteristici dei parametrici di resistenza è stata utilizzata la [1] con valori di COV pari 10% per l’angolo di attrito e pari al 40% per la coesione.

L’orizzonte superficiale (2-10 m), costituito livelli di ciottoli e ghiaie del diametro tra 2 a 10 cm in abbondante matrice sabbiosa addensata e localmente cementata, livelli di sabbie fini sottilmente stratificate e livelli limoso-argillosi, è contraddistinto dai seguenti valori caratteristici dei principali parametri geotecnici: angolo d’attrito residuo 19.1° coesione 0.11 Kg/cm2 peso di volume naturale 1.9 g/cm3

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Relazione geologica

peso di volume saturo 2.1 g/cm3

L’orizzonte profondo (>10 m), costituito livelli di ciottoli e ghiaie del diametro tra 2 a 10 cm in abbondante matrice sabbiosa molto addensata e cementata, livelli di sabbie fini sottilmente stratificate e livelli limoso-argillosi, è contraddistinto dai seguenti valori caratteristici dei principali parametri geotecnici: angolo d’attrito residuo 19.2° coesione 0.26 Kg/cm2 peso di volume naturale 2.1 g/cm3 peso di volume saturo 2.15 g/cm3

In relazione a quanto espresso dalla circolare n.617 del 02.02.2009 al punto 6.2.2 (“valori caratteristici dei parametri geotecnici”), per pervenire ad una scelta corretta dei valori caratteristici, appare giustificato il riferimento a valori prossimi ai valori medi quando nello stato limite considerato è coinvolto un elevato volume di terreno, con possibile compensazione delle eterogeneità o quando la struttura a contatto con il terreno è dotata di rigidezza sufficiente a trasferire le azioni dalle zone meno resistenti a quelle più resistenti. Al contrario, valori caratteristici prossimi ai valori minimi dei parametri geotecnici appaiono più giustificati nel caso in cui siano coinvolti modesti volumi di terreno, con concentrazione delle deformazioni fino alla formazione di superfici di rottura nelle porzioni di terreno meno resistenti del volume significativo, o nel caso in cui la struttura a contatto con il terreno non sia in grado di trasferire forze dalle zone meno resistenti a quelle più resistenti a causa della sua insufficiente rigidezza. Pertanto i parametri caratteristici adottati saranno quelli prossimi ai valori medi (riportati nel modello geologico e geotecnico) in quanto nell’analisi è coinvolto un elevato volume di terreno e perché l’opera ipotizzata per la stabilizzazione è una paratia di pali, capace di trasferire le azioni dalle zone meno resistenti a quelle più resistenti.

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Relazione geologica

MODELLO GEOLOGICO E SISMICO

Spessore Vp media Vs media Edin G orizzonte geolitologia 0  medio (m/sec) (m/sec) (Kg/cmq) (Kg/cmq)

livelli di ciottoli e ghiaie del diametro tra 2 a 10 cm in abbondante matrice sabbiosa addensata e localmente superficiale 10 m 881 470 1257 495 0.27 cementata, livelli di sabbie fini sottilmente stratificate e livelli limoso-argillosi

livelli di ciottoli e ghiaie del diametro tra 2 a 10 cm in abbondante matrice sabbiosa molto addensata e profondo - 1774 548 1996 807 0.44 cementata, livelli di sabbie fini sottilmente stratificate e livelli limoso-argillosi,

MODELLO GEOLOGICO E GEOTECNICO

 sat ' c’ c Spessore u orizzonte geolitologia medio (Kg/cm3) (Kg/cm3) (°) (Kg/cm2) (Kg/cm2)

Copertura detritica 2    0.0 -

livelli di ciottoli e ghiaie del diametro tra 2 a 10 cm in abbondante superficiale matrice sabbiosa addensata e localmente cementata, livelli di sabbie 8 m 2.00 2.10 20 0.19 2.35 fini sottilmente stratificate e livelli limoso-argillosi

livelli di ciottoli e ghiaie del diametro tra 2 a 10 cm in abbondante profondo matrice sabbiosa molto addensata e cementata, livelli di sabbie fini - 2.10 2.15 20 0.41 3.10 sottilmente stratificate e livelli limoso-argillosi,

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Relazione geologica

8 ADEMPIMENTI A SEGUITO DEL D.M. 14.01.2008

L’area di indagine ricade nel punto del reticolo di riferimento definito da longitudine 16,32519 e latitudine 40,084969 nel Sistema UTM (sistema geodetico di riferimento ED50) sistema di riferimento utilizzato dall’INGV e a cui si fa riferimento per i calcoli sismici delle NTC 14-01-2008. Nella maglia elementare l’accelerazione orizzontale con probabilità di superamento del 10% in 50 anni è compresa tra 0,125 e 0,150 (ag/g).

Figura 1 – Mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale espressa in termini di accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni riferita a suoli molto rigidi (Ordinanza 3519-06)

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Relazione geologica

Le azioni sismiche di progetto in base alle quali valutare il rispetto dei diversi stati limite, sia di esercizio che ultimi, si definiscono a partire dalla “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione. La pericolosità sismica è definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa ag in condizioni di campo libero su sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale (di categoria A), nonché di ordinate dello spettro di risposta elastico in accelerazione ad essa corrispondente Se(T), con riferimento a prefissate probabilità di eccedenza PVR nel periodo di riferimento VR. 1 (2 Per il nodo del reticolo di riferimento i tre parametri ag, Fo( ), T*C ) si ricavano riferendosi ai valori corrispondenti al 50esimo percentile ed attribuendo a:

 ag il valore previsto dalla pericolosità sismica, risultato pari a 0.264;

 Fo, T*C i valori ottenuti imponendo che le forme spettrali in accelerazione, velocità e spostamento previste dalle NTC-08 scartino al minimo dalle corrispondenti forme spettrali previste dalla pericolosità sismica. Poiché le forme spettrali previste dalle NTC-08 sono caratterizzate da prescelte probabilità di superamento e vite di riferimento, occorre fissare:

 la vita di riferimento VR della costruzione;

 la probabilità di superamento nella vita di riferimento PvR associata allo stato limite di salvaguardia della Vita (SLV), per individuare infine, a partire dai dati di pericolosità sismica disponibili, la corrispondente azione sismica.

L’area ricade in una unica maglia del reticolo di riferimento della pericolosità sismica (http://esse1.mi.ingv.it/) caratterizzato dai seguenti nodi: sito ID long lat 1 36340 40,0997 16,2997 2 36341 40,0981 16,3650 3 36563 40,0481 16,3627 4 36562 40,0498 16,2975

1 ( ) Fo valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale 2 ( ) T*C periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale

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Relazione geologica

9 VALUTAZIONE DELL’AZIONE SISMICA AI SENSI DELLE NTC 2008

Ai fini della definizione dell’azione sismica di progetto, si rende necessario valutare l’effetto della risposta sismica locale. L’approccio semplificato per la definizione dell’azione sismica si basa sull’individuazione di categorie di sottosuolo di riferimento.

La classificazione si effettua in base ai valori della velocità equivalente Vs,30 di propagazione delle onde di taglio entro i primi 30 metri di profondità. La velocità equivalente delle onde di taglio Vs,30 è definita dall’espressione: VS,30 = 30/Σ (hi/Vs,i) dove hi e Vs,i indicano lo spessore (in m) dello strato i-esimo compreso nei primi 30 metri di profondità e la velocità delle onde di taglio dello strato i-esimo (in m/sec).

Il valore di Vs30 è riportato nella tabella seguente:

categoria di sottosuolo DOWN-HOLE Vs30 (m/sec)* (punto 3.2.2 Tab. 3.2.II del D.M. 14/01/2008) DH1 (S2) 473 B DH2 (S1) 521 B

(*) il valore di Vs30 è stato calcolato estendendo lo spessore dello strato di base fino alla profondità di 30 m, considerato che la lunghezza (60 m) dei profili sismici eseguiti ha consentito una profondità d’indagine di circa 15 m.

Categoria Descrizione Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di Vs,30 A superiori a 800 m/s, eventualmente comprendenti in superficie uno strato di alterazione, con spessore massimo pari a 3 m. Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale B miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT,30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu,30 > 250 kPa nei terreni a grana fina). Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina C mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30

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Relazione geologica

compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15 < NSPT,30 < 50 nei terreni a grana grossa e 70 < cu,30 < 250 kPa nei terreni a grana fina). Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale D miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 inferiori a 180 m/s (ovvero NSPT,30 < 15 nei terreni a grana grossa e cu,30 < 70 kPa nei terreni a grana fina). Terreni dei sottosuoli di tipo C o D per spessore non superiore a 20 m, posti sul E substrato di riferimento (con Vs > 800 m/s). Depositi di terreni caratterizzati da valori di Vs,30 inferiori a 100 m/s (ovvero 10 < cu,30 < 20 kPa), che includono uno strato di almeno 8 m di terreni a grana fina di S1 bassa consistenza, oppure che includono almeno 3 m di torba o di argille altamente organiche Depositi di terreni suscettibili di liquefazione, di argille sensitive o qualsiasi altra S2 categoria di sottosuolo non classificabile nei tipi precedenti

Il coefficiente topografico ST è in funzione delle categorie topografiche (Tabella

3.2.IV del DM 2008) e dell’ubicazione dell’opera o dell’intervento. Le categorie topografiche si riferiscono a configurazioni geometriche prevalentemente bidimensionali, creste o dorsali allungate, e devono essere considerate nella definizione dell’azione sismica se di dislivello maggiore di 30 m.

Categoria topografica Caratteristiche della superficie topografica Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione T1 media i ≤ 15° T2 Pendii con inclinazione media i > 15° Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e T3 inclinazione media 15° ≤ i ≤ 30° Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e T4 inclinazione media i > 30°

Adottando questa classificazione si ottiene la categoria T1.

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Relazione geologica

10 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

E’ stata redatta la presente relazione geologica dell’area dove si intende costruire la Caserma del Corpo Forestale a sud-ovest dell’abitato di Noepoli (PZ). Lo studio ha avuto l’obiettivo di descrivere le caratteristiche litostratigrafiche dell’area, di definire le geometrie e le caratteristiche fisico-meccaniche degli orizzonti litologici che costituiscono il substrato e di valutare la pericolosità della frana recente esistente sul versante. A tal fine, è stata predisposta una campagna di indagini geologiche e di monitoraggio dell’area, inoltre sono stati consultati i dati geologici dello studio realizzato nel 2002.

E’ emerso che nell’area affiora il sintema di Noepoli che, in riferimento al Foglio 211 della Carta Geologica d’Italia, corrisponde ai Conglomerati di Castronuovo ed è costituito da sedimenti in facies alluvionali e lacustri. Dal punto di vista litologico, lungo il versante in esame si sono rilevate sequenze di strati e banchi conglomeratici ad elementi grossolani (diametro 5-20 cm), separati da sottili intercalazioni sabbiose o argillose e da strati conglomeratici a geometria lenticolare, con basi marcatamente erosive, separati da orizzonti metrici di sabbie fini, in strati laminati decimetrici. Sulla base delle indagini geosismiche in foro consistite nell'esecuzione di 2 down-hole, siglati D.H.1-2, in onde P ed S, in corrispondenza dei fori di sondaggio S2 e S1 è emerso uno scarso grado di addensamento e compattezza nei primi 4 m, cui segue un aumento del grado di addensamento e compattezza fino raggiungere valori alti (vp=1000 m/s) a partire dai 10 m di profondità. In entrambi i fori si registra una leggera diminuzione del grado di compattezza a 20-25 m di profondità, passando da velocità delle onde p di 2000 m/s a 1600-1700 m/s.

Dal punto di vista morfologico, il versante su cui si intende realizzare la caserma è caratterizzato da pendenze medie dell’ordine di 12°, più elevate in corrispondenza dell’affioramento dei conglomerati, più resistenti all'erosione, e più blande dove predominano i termini argilloso-sabbiosi, più facilmente erodibili.

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Relazione geologica

Nei pressi dell’area in esame, al km 149 della SS 92, la morfologia del versante appare chiaramente modellata da un movimento franoso per la presenza di un coronamento a forma semicircolare di circa 70 m a quota 630 m (a valle del cimitero comunale) e di un’area convessa che affiora fino a quota 500 m, che rappresenta l’accumulo della massa detritica franata. Dal rilievo geomorfologico si è rilevato che la nicchia di frana è stata in parte erosa e rimodellata dalle arature periodiche del terreno e sono assenti fratture di taglio o movimenti di massa nell’area di accumulo che facciano ritenere che la frana sia attiva.

Tuttavia, persistendo le cause principali che hanno innescato la frana (le pendenze del versante, l’assenza di una rete di drenaggio naturale, la presenza di una copertura detritica spessa 4 metri circa, la presenza di acque sotterranee) è stata predisposta una campagna di monitoraggio, in fase di acquisizione delle letture, che consiste nelle letture del livello della falda nel tubo piezometrico del sondaggio S2 e nelle letture degli spostamenti nel tubo inclinometrico del sondaggio S1.

Per quanto riguarda le condizioni generali, il sito in esame non presenta problemi di carattere geologico; nell’area non sono stati registrati fenomeni erosivi in atto, né potenziali. Poiché non sussistono interazioni tra l’area di intervento e l’area in frana è possibile la realizzazione di una fondazione superficiale.

Ai fini della progettazione dell’opera si dovrà garantire il deflusso delle acque superficiali e il drenaggio delle acque di falda intercettate dalle opere di fondazione.

Relativamente al PAI dell'Autorità di Bacino della Basilicata, l'area non risulta perimetrata come area a pericolosità geomorfologica, né a pericolosità idraulica. Pertanto l’opera che si intende realizzare è compatibile con l’assetto geostrutturale, geomorfologico ed idrologico dell’area, nonché con le caratteristiche geotecniche del terreno.

Rionero in Vulture, febbraio 2012 Geol. Rosanna Caputo

Studio Tecnico di Geologia 31 via Gandhi, 3 - 85028 Rionero in Vulture (PZ)

Relazione geologica

APPENDICE

Studio Tecnico di Geologia 32 via Gandhi, 3 - 85028 Rionero in Vulture (PZ)

COROGRAFIA

FOGLIO 211

(SCALA 1:25.000)

TAVOLETTE IINE-IISE-IISW-IINW

CARTA GEOLOGICA D’ITALIA

FOGLIO 211 “S. ARCANGELO”

Committente Profondità raggiunta Quota Ass. P.C. Cantiere Pagina Provveditorato OO.PP. Basilicata 30 m 600 m s.l.m. Caserma Forestale 1/2

Redattore Casse Catalog. Indagine Note1 Inizio/Fine Esecuzione dott. Geol. Marcello Ferrigno 6 geognostica in sito 31/10/2011-08/11/2011

Riferimento Sondaggio Tipo Carotaggio Tipo Sonda Comune di Noepoli S1 CAROTAGGIO CONTINUO

Litologia Descrizione S.P.T. (N° Colpi) Scala (mt) Spessore (mt) Recupero Test Pocket kg/cmq Campioni Metodo Perforazione Rivestimento foro Cass. Catalog. Falda Materiale di riporto di colore marrone scuro. Da 1,00 a 1,5 m sono presenti detriti di natura carbonatica biancastri e frammenti litici di dimensioni millimetriche. Gli ultimi 10 cm 1.50 (CS) sono presenti sabbie argillose rossastre con granulometria fine, 1 %C=90 mediamente addensate e bassa plasticità. 1.00

Ciottoli ghiaiosi in matrice limosa. Si alternano lamine di 2 calcareniti cementate di circa 30-40 cm e lamine di ghiaia a matrice limoso-argillosa di colore giallastro. I ciottoli della 2.00 ghiaia sono eterometrici e di dimensioni centimetriche. %C=90 3

Conglomerato con ciottoli eterometrici di dimensioni 4 centimetriche con matrice sabbioso-limosa di colore giallastro e 1.00

a granulometria media. %C=90 cass.1 4,00 5.00 5 Sabbia limosa giallastra a granulometria media. All'interno S 4,50 5.00 sono presenti lenti ossidate rossastre e ciottoli eterometrici di N:20-32-34 5.20 dimensioni da millimetriche a centimetriche. Lamine di siltite 2.20 argilloso-sabbiosa giallastre con inclusi lapidei. Sono presenti 5.65 PC %C=90 6 piccole lenti rossastre e nerastre. 6.10 PC 3,50

7

Sabbia limosa che passa ad argilla grigio-azzurra con lenti 3,00 sabbiose giallastre a granulometria medio-fine. Sono presenti 8 4,00 inclusi carbonatici e livelletti nerastri. La plasticità varia da 4,00 media a bassa.A -9.60 m passa a limo siltoso di colore grigio 3.45 3,50

scuro con intercalazioni sabbiose giallastre millimetriche. La %C=80 4,00 9 plasticità è medio-bassa. 4,00 4,00 4,00 cass.2 10 4,50 10.00

11 Conglomerato con matrice limosa cementata di colore 2,00 grigio-scuro e lamine sabbiose giallastre. A -10,60 m roccia 1,00 arenitica a grana fine e matrice siltosa. Passa a sabbia 4,50 12 giallastra con ciottoli di dimensioni centimetriche eterometrici di orgine carbonatica e argillitica. La plasticità è molto elevata.Da -11,60 m alternanza di conglomerato con ciottoli eterometrici di dimensioni da decimetriche a centimetriche in matrice 13 argillosa e lenti sabbiose giallastre e argilla sabbiosa compatta 6.35 azzurra. A -12,70 m i ciottoli del conglomerato diventano da 2,50 millimetrici a decimetrici e sono presenti livelli calcarenitici e %C=70 4,5 14 ciottoli carbonatici. A -16,00 m arenite con granulometria media, grigio scura, abbondante calcite e minerali micacei. cass.3 15 15.00

16

17 Alternanza di strati arenitici di colore grigio chiaro a matrice argilloso-marnosa e di conglomerato con ciottoli eterometrici di 18 dimensioni centimetriche.La matrice argillosa è maggiore rispetto ai ciottoli (matrice sostenuti). All'interno degli strati 3.50

arenitici sono presenti vene calcitiche. %C=50

19 (RM) (CS) cass.4 20 20.00 20.00 20.00

Campioni: S-Pareti Sottili, O-Osterberg, M-Mazier, R-Rimaneggiato , Rs-Rimaneggiato da SPT Perforazione: CS-Carotiere Semplice, CD-Carotiere Doppio, EC-Elica Continua Stabilizzazione: RM-Rivestimento Metallico, FB-Fanghi Betonitici Prove SPT: PA-Punta Aperta, PC-Punta Chiusa Carotaggio: CAROTAGGIO CONTINUO

Committente Profondità raggiunta Quota Ass. P.C. Cantiere Pagina Provveditorato OO.PP. Basilicata 30 m 600 m s.l.m. Caserma Forestale 2/2

Redattore Casse Catalog. Indagine Note1 Inizio/Fine Esecuzione dott. Geol. Marcello Ferrigno 6 geognostica in sito 31/10/2011-08/11/2011

Riferimento Sondaggio Tipo Carotaggio Tipo Sonda Comune di Noepoli S1 CAROTAGGIO CONTINUO

Litologia Descrizione S.P.T. (N° Colpi) Scala (mt) Spessore (mt) Recupero Test Pocket kg/cmq Campioni Metodo Perforazione Rivestimento foro Cass. Catalog. Falda

(CS) Conglomerato di colore grigio scuro in matrice argilloso-limosa 21 in cui sono presenti ciottoli anche di grandi dimensioni. A -22,00 21.00 m arenite con vene di calcite di colore grigio-rossastra. La matrice arriva fino al 70% per cui si può dire che è un 22 conglomerato matrice sostenuto. I ciottoli sono di natura 4.00

argillitica, carbonatica con vene di calcite. %C=60

23

24 4,70 5,70 cass.5 Limo grigio chiaro con intercalazioni sabbiose giallastre. A 1,40 25.00 25 -24,00 m lamine centimetriche di microconglomerato in matrice 2,40 S 25.00 limoso-sabbiosa. A -25,00 m limo marnoso di colore grigio Rifiuto 6,00 3.00 azzurro con intercalazioni sabbiose giallastre a granulometria 25.60 PC 25.60 medio-fine. Da -25,60 m a - 26,40 m sono visibili intercalazioni %C=95 26 4,00 carbonatiche. 5,80 6,00 27 5,00

Conglomerato di colore grigio scuro in matrice limoso-marnosa. 3,60 28 Intercalazioni di lamine calcarenitiche di dimensioni centimetriche . I ciottoli sono eterometrici di dimensioni 3.00 centimetriche. A -28,30 m passa a argilla con abbondanti intercalazioni sabbiose giallastre e carbonatiche biancastre. %C=95 29 6,00 29.50 (RM) 2,20 6,00 S (CS) cass.6 30 30.00 30.00 30.00 30.00

31

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40

Campioni: S-Pareti Sottili, O-Osterberg, M-Mazier, R-Rimaneggiato , Rs-Rimaneggiato da SPT Perforazione: CS-Carotiere Semplice, CD-Carotiere Doppio, EC-Elica Continua Sonda: Stabilizzazione: RM-Rivestimento Metallico, FB-Fanghi Betonitici Prove SPT: PA-Punta Aperta, PC-Punta Chiusa Carotaggio: CAROTAGGIO CONTINUO

Committente Profondità raggiunta Quota Ass. P.C. Cantiere Pagina Provveditorato OO.PP. Basilicata 30 m 601 m s.l.m. Caserma Forestale 1/2

Redattore Casse Catalog. Indagine Note1 Inizio/Fine Esecuzione dott. Geol. Marcello Ferrigno 6 geognostica in sito 09/11/2011-15/11/2011

Riferimento Sondaggio Tipo Carotaggio Tipo Sonda Comune di Noepoli S2 CAROTAGGIO CONTINUO

Litologia Descrizione S.P.T. (N° Colpi) Scala (mt) Spessore (mt) Recupero Test Pocket kg/cmq Campioni Metodo Perforazione Rivestimento foro Cass. Catalog. Falda

Materiale di riporto di colore marrone scuro.Pedosuolo con all'interno ciottoli di diversa origine e materiale lapideo. 1.00 (CS) %C=95 1 1.00

2 Conglomerato in matrice sabbioso limosa di colore giallastro. I ciottoli sono eterometrici di dimensioni da decimetriche a centimetriche. Sono presenti trovanti centimetrici (20-30 cm) di 4.00 3 calcare marnoso di colore grigio scuro con vene di calcite. %C=100

4

cass.1 5.00 5 S 5.00 5.50 N:16-16-23 6 6.00 PC 5.00 6.45 PC 6.00

7 4.5 Limo grigio chiaro con intercalazioni sabbiose giallastre. La granulometria delle sabbie è medio-fine. Spesso si trovano 5.50 lamine centimetriche di sabbie giallastre con intercalazioni di 5.60 8 silt grigio chiaro. La plasticità è media come la consistenza. All'interno sono presenti lamine di carbonati e ciottoli 5.20 eterometrici di dimensioni centimetriche che aumentano la loro 7.30 6.00 6.00

9 percentuale da -11,80 m. Questo deposito risulta consistente e %C=100 poco plastico 5.60 5.50 4.50 cass.2 10 6.00 10.00

11

12

13

14

cass.3 15 Conglomerato con ciottoli eterometrici di dimensioni centimetriche. La matrice è limoso sabbiosa di colore grigio 15.00 giallastro. Da -15,00 m sono alternati strati arenitici molto addensati e strati conglomeratici matrice sostenuti. A -15,00 m 16 è stato utilizzato un polimero per la perforazione. A -17,00 m la matrice aumenta la sua percentale in profondità fino ad arrivare spesso al 70%. Si tratta di depositi molto addensati. A 8.70

17 -22,50 m conglomerato e sabbia grossolana e probablie livello %C=50 acquifero.

18

19 (RM) (CS) 20 20.00 20.00

Campioni: S-Pareti Sottili, O-Osterberg, M-Mazier, R-Rimaneggiato , Rs-Rimaneggiato da SPT Perforazione: CS-Carotiere Semplice, CD-Carotiere Doppio, EC-Elica Continua Stabilizzazione: RM-Rivestimento Metallico, FB-Fanghi Betonitici Prove SPT: PA-Punta Aperta, PC-Punta Chiusa Carotaggio: CAROTAGGIO CONTINUO

Committente Profondità raggiunta Quota Ass. P.C. Cantiere Pagina Provveditorato OO.PP. Basilicata 30 m 601 m s.l.m. Caserma Forestale 2/2

Redattore Casse Catalog. Indagine Note1 Inizio/Fine Esecuzione dott. Geol. Marcello Ferrigno 6 geognostica in sito 09/11/2011-15/11/2011

Riferimento Sondaggio Tipo Carotaggio Tipo Sonda Comune di Noepoli S2 CAROTAGGIO CONTINUO

Litologia Descrizione S.P.T. (N° Colpi) Scala (mt) Spessore (mt) Recupero Test Pocket kg/cmq Campioni Metodo Perforazione Rivestimento foro Cass. Catalog. Falda

N:28-R (CS) cassa4 21 21.00 PC 21.00 21.00 21.45 PC

22 22.50

5.70 23 %C=50

24

25

cass.5 26.00 26 N:25-33-R S 26.00 26.50 PC 26.50

27 Sabbie limose a granulometria media che passano a limi 26.95 PC sabbiosi con frequenti inclusi lapidei eterometrici di dimensioni decimetriche e centimetriche di colore grigio chiaro. 4.30 28 %C=100

29 (RM) (CS) cass.6 30 30.00 30.00 30.00

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Campioni: S-Pareti Sottili, O-Osterberg, M-Mazier, R-Rimaneggiato , Rs-Rimaneggiato da SPT Perforazione: CS-Carotiere Semplice, CD-Carotiere Doppio, EC-Elica Continua Stabilizzazione: RM-Rivestimento Metallico, FB-Fanghi Betonitici Prove SPT: PA-Punta Aperta, PC-Punta Chiusa Carotaggio: CAROTAGGIO CONTINUO

QUADRO RIASSUNTIVO PROVE GEOTECNICHE DI LABORATORIO

Committente: GEOCONSOL del dott. Marcello Ferrigno - Via Maremorto, 24 - 85046 Maratea (PZ) Cantiere: Lavori di costruzione Caserma Corpo Forestale dello Stato - Noepoli (PZ) Verbali n.ri: 160-163 del 14/11-21/11 - 2011 Data emissione certificati: 29/11-03/12 - 2011

Taglio

asse Profondità γn Wn γs LL LP I.P. I.C. Sr Granulometria Prova Edometrica (AGI) Diretto non Cl drenata campione N° d'ordineN° Campione Coesione Coesione Sondaggio Rif. interno Moduli Edometrici GSLAPc Cu (kPa) c' φ' (n.) (n.) da metri a metri (kN/m3) (%) (%) (%) (%) (%) 49,0- 98,1 - 196,1 - (%) (%) (%) (%) (kPa) (kPa) (°) (kPa) 98,1 196,1 392,3 1 405-11 1 1 Q5 5,00 5,15 18,6 14,1 2,70 37,5 19,8 17,7 1,32 61 1,9 23,9 41,1 33,1 115 1973 2198 3412 16,0 26,0 ▬

2 406-11 1 2 Q5 25,10 25,55 20,6 12,9 2,72 40,3 20,4 19,9 1,38 76 0,1 7,9 49,5 42,5 ▬ ▬▬▬60,0 21,0 304

3 407-11 1 3 Q5 29,50 29,95 20,7 17,5 2,73 58,1 25,2 32,9 1,23 92 0,2 3,7 21,6 74,5 ▬ ▬▬▬85,0 14,5 ▬

4 420-11 2 1 Q5 5,50 6,00 19,7 17,4 2,72 47,0 23,1 23,9 1,24 80 0,4 19,9 40,4 39,3 203 4369 5529 9147 42,5 15,6 235

5 421-11 2 2 Q5 26,00 26,50 20,6 12,4 2,71 38,7 17,6 21,1 1,25 75 0,0 11,2 52,8 36,0 517 13407 14499 12878 64,5 24,0 316

γn = Densità naturale – Wn = Umidità naturale - γs = Peso specifico – LL = Limite Liquido – LP = Limite Plastico – IP = Indice di Plasticità - I.C. = Indice di Consistenza - Sr = Grado di saturazione - G = Ghiaia – S = Sabbia – L = Limo – A = Argilla – Pc = Pressione di Preconsolidazione - C', φ' = Coesione e angolo di resistenza al taglio (tensioni efficaci da Taglio Diretto) - Cu = Coesione non drenata (da Espansione Laterale Libera)

IL DIRETTORE DEL LABORATORIO dott. Carbone Raffaele

Portale Cartografico Nazionale: Autorità di Bacino Basilicata

Scala 1: 10000

ortofoto_colore_06 ortofoto_colore_06_f33 Limiti_Amministrativi Comuni

AdB frane Rischio R4 Rischio R3 Rischio R2 Rischio R1 Rischio P Rischio ASV