COMMITTENTE:

ALTA SORVEGLIANZA:

GENERAL CONTRACTOR:

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01

PROGETTO DEFINITIVO

LINEA AV/AC VERONA - PADOVA

SUB TRATTA VERONA –

2° SUB LOTTO -BIVIO VICENZA

SINTESI NON TECNICA RELAZIONE

RELAZIONE SINTESI NON TECNICA GENERAL CONTRACTOR ITALFERR S.p.A. SCALA: Consorzio IRICAV DUE

Il Direttore Progettista integratore Franco Persio Bocchetto - Dottore in Ingegneria Civile iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma al n° 8664 – Sez. A settore Civile ed Ambientale Data: Aprile 2016 Data: Data Aprile 2016 COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC. OPERA/DISCIPLINA PROGR. REV.

I N 0 D 0 2 D I 2 R G S A 0 0 0 0 2 0 2 E

VISTO ATI BONIFICA Firma Data

Ing. F.P.Bocchetto Aprile 2016

Progettazione Rev. Descrizione Redatto Data Verificato Data Approvato Data Autorizzato

B REVISIONE Vedi retro Agosto 2015 Ing. C. Cilento Agosto 2015 Prof.ssa R. Agosto 2015 Ing. F.P.Bocchetto Sciarrillo

C NUOVA EMISSIONE Vedi retro Settembre Ing. C. Cilento Settembre Prof.ssa R. Settembre Aprile 2016 2015 2015 Sciarrillo 2015 D NUOVA EMISSIONE Vedi retro Ottobre 2015 Ing. C. Cilento Ottobre Prof.ssa R. Ottobre 2015 Sciarrillo E Revisione MATTM (Prot. Vedi retro Aprile 2016 Ing. C. Cilento Aprile2015 2016 Prof.ssa R. Aprile 2016 0001350/CTVA 14/04/16) Sciarrillo

File: IN0D02DI2RGSA0000202E.DOCX CUP: J41E91000000009 n. Elab.: CIG: 3320049F17

Linea AV/AC VERONA – PADOVA

2° Sublotto: MONTEBELLO VICENTINO-BIVIO VICENZA

Titolo: RELAZIONE SINTESI NON TECNICA

PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO REV. IN0D 02 DI2 RGSA0000202 E . Pag 2 di 39

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE – Lande S.p.A. Sintesi non tecnica: Prof.ssa Rosaria Sciarrillo Atmosfera: Prof. F. Murena Ambiente idrico: Dott.ssa Geol. Anna Stella Grande Suolo e Sottosuolo: Dott. Geol. Gianluca Robertelli Vegetazione e Flora: Dott. Giuseppe Baiamonte Fauna ed Ecosistemi: Dott. Francesco Lillo Paesaggio: Arch. Margherita Fenati Rumore, Vibrazioni e Campi Elettromagnetici: Ing. Valerio Mencaccini Salute Pubblica: Arch. Angeliana Barletta Archeologia: Dott. ssa Grazia La Spada

IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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Titolo: RELAZIONE SINTESI NON TECNICA

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INDICE

1 PREMESSA ...... 4 2 IL PROGETTO NEL QUADRO DELLA SITUAZIONE ESISTENTE ...... 6 3 INQUADRAMENTO GENERALE DELL'INTERVENTO ...... 8 4 IL SIA E LA SUA STRUTTURA ...... 8 5 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO ...... 9 5.1 VALUTAZIONE DI SINTESI DELLA COERENZA DEL PROGETTO ...... 11 6 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE ...... 16 6.1 DESCRIZIONE PROGETTO DEFINITIVO ...... 16 6.1.1 IL PROGETTO INFRASTRUTTURALE DEL SUBLOTTO 2 ...... 16 6.1.2 IL TRACCIATO ...... 17 6.1.3 OPERE CONNESSE ...... 18 6.1.4 ELETTRODOTTI ...... 20 6.1.5 SITI DI PRODUZIONE: BACINO IRRIGUO ...... 21 7 CANTIERIZZAZIONE ...... 22 8 QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE ...... 23 8.1 VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI ...... 23 8.1.1 ATMOSFERA ...... 26 8.1.2 ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE...... 28 8.1.3 SUOLO E SOTTOSUOLO...... 29 8.1.4 VEGETAZIONE E FLORA...... 31 8.1.5 FAUNA...... 32 8.1.6 ECOSISTEMI ...... 32 8.1.7 PAESAGGIO ...... 32 8.1.8 RUMORE ...... 33 8.1.9 VIBRAZIONI ...... 34 8.1.10 RADIAZIONI NON IONIZZANTI ...... 34 8.1.11 ARCHEOLOGIA ...... 35 9 ELABORATI AMBIENTALI A CORREDO DEL SIA ...... 36 9.1 STUDIO DI INCIDENZA ...... 36 9.2 RELAZIONE PAESAGGISTICA ...... 37

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1 PREMESSA Inoltre nella parte seconda parte -“Procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d’impatto ambientale (VIA) e per l’autorizzazione ambientale Il presente documento costituisce la Sintesi in Linguaggio non Tecnico dello Studio di integrata (IPPC)” - e al Tit. I, Art. 4, punto 4b si legge: Impatto Ambientale del Progetto Definitivo della Linea AV/AC Verona – Padova – 2° “b) la valutazione ambientale dei progetti ha la finalità di proteggere la salute umana, Sublotto Montebello Vicentino – Bivio Vicenza, reti elettriche e sito di produzione contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita, provvedere al mantenimento (bacino uso irriguo Zevio). delle specie e conservare la capacità di riproduzione dell'ecosistema in quanto risorsa essenziale per la vita. A questo scopo, essa individua, descrive e valuta, in modo Lo Studio di Impatto Ambientale rappresenta il documento principale del procedimento appropriato, per ciascun caso particolare e secondo le disposizioni del presente di VIA e deve essere redatto conformemente alle norme vigenti. Il D.Lgs 3 aprile 2006, decreto, gli impatti diretti e indiretti di un progetto sui seguenti fattori: n. 152 s.m.i. “Norme in materia ambientale” rappresenta il provvedimento nazionale di 1) l'uomo, la fauna e la flora; riferimento in materia di VIA ed illustra nell’Allegato V della Parte II i contenuti specifici 2) il suolo, l'acqua, l'aria e il clima; dello Studio di Impatto Ambientale, anche se non entra nel merito dell’organizzazione 3) i beni materiali ed il patrimonio culturale; delle informazioni e delle valutazioni da condurre nell’ambito del SIA. 4) l'interazione tra i fattori di cui sopra.” Al riguardo infatti è ancora vigente il D.P.C.M. 27 dicembre 1988, che contiene le La compatibilità ambientale dell’opera è da verificare contestualmente allo sviluppo del Norme Tecniche per la redazione degli Studi di Impatto Ambientale (SIA) e la progetto, in modo da fornire indicazioni in merito alle scelte progettuali relative al formulazione del giudizio di compatibilità. E' pertanto ancora questo il riferimento per la migliore inserimento dell’opera nell’ambiente e nel paesaggio di riferimento. definizione della struttura del SIA e della documentazione che si sviluppa nei Quadri di riferimento Programmatico, Progettuale e Ambientale: La tratta AV/AC VERONA-PADOVA costituisce parte della trasversale est-ovest  il Quadro Programmatico: fornisce gli elementi conoscitivi sulle relazioni tra Torino-Milano-Venezia, inserita nel Corridoio TEN 5 Lyon – Kiev e rientra tra le l’opera progettata e gli atti di pianificazione e programmazione territoriale e Infrastrutture Ferroviarie Strategiche definite dalla Legge Obiettivo n.443/2001. Il settoriale; collegamento ferroviario AV/AC Verona-Padova ha per obiettivo il quadruplicamento,  il Quadro Progettuale: descrive il progetto e le soluzioni adottate a seguito degli con caratteristiche di alta velocità/alta capacità, della tratta Verona-Padova. studi effettuati, nonché l’inquadramento nel territorio, inteso come sito e come In data 5 giugno 2003 è stata presentata da Italferr, in nome e per conto di RFI, area vasta interessati; l’istanza per la pronuncia di compatibilità ambientale del Progetto Preliminare della  il Quadro Ambientale: sviluppato secondo criteri descrittivi, analitici e Linea AV/AC Torino-Venezia, tratta Verona-Padova e con nota 21 dicembre 2005 è previsionali, considera le componenti naturalistiche ed antropiche interessate stato trasmesso dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio il parere (Atmosfera, Ambiente idrico, Suolo e sottosuolo, Vegetazione, flora e fauna, favorevole con prescrizioni della Commissione speciale VIA su tale progetto. Ecosistemi, Rumore, Vibrazioni, Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, Salute pubblica, Paesaggio, Archeologia), le interazioni tra queste e il sistema Con Delibera n. 94 del 29/3/2006 il CIPE ha approvato con prescrizioni e ambientale preso nella sua globalità. raccomandazioni il Progetto Preliminare del collegamento ferroviario AV/AC Verona- Padova, limitatamente alle tratte di 1^ fase tra Verona e Montebello Vicentino e tra Grisignano di Zocco e Padova. IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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Per la tratta intermedia Montebello Vicentino – Vicenza - Grisignano di Zocco, il CIPE A valle della redazione dello Studio di Fattibilità (SdF) di cui sopra, la Regione ha individuato il solo corridoio nell’ambito del quale collocare un nuovo tracciato, ha decretato con DDR 01 del 21 gennaio 2015 la sua approvazione con una serie di prescrivendo che “la seconda fase funzionale sarà costituita dalla realizzazione di un prescrizioni e osservazioni che hanno comportato delle modifiche sostanziali di nuovo tracciato che sotto attraverserà, in galleria, la stazione di Vicenza fino a Settecà, tracciato rispetto alla stesura dello SdF del 2014 sopra menzionato. in prossimità dell’attuale fermata di Lerino, e quindi proseguirà in affiancamento alla In particolare lungo la tratta Montebello Vicentino – l’asse ferrovia esistente tra Lerino e Grisignano di Zocco” e rinviando “per la valutazione della ferroviario (AC/AV - nuova - e Linea Storica - in variante) invece di seguire, lato sud, il formale localizzazione urbanistica e la compatibilità ambientale, al relativo progetto tracciato autostradale della A4, come da SdF, nel presente Progetto Definitivo va a definitivo che dovrà essere presentato, ai sensi dell’art. 4 bis, comma 5, del decreto comporre insieme al SI.TA.VE. (Sistema Tangenziali Venete) e all'attuale linea storica, legislativo n.190/2002 come integrato dal decreto legislativo n.189/2005, opportunamente riallineata per effetto del parallelismo con la AC/AV, un corridoio di contestualmente alla presentazione del progetto definitivo delle tratte oggetto trasporto plurimodale (cfr. l’Allegato B del citato DDR 01 del 21/01/2015). Ciò ha dell'odierna approvazione”. comportato anche il rifacimento della stazione di Montebello Vicentino e l’adeguamento del tracciato ferroviario in corrispondenza di quella di Montecchio Maggiore, oltre che Per la tratta intermedia Montebello Vicentino - Vicenza - Grisignano di Zocco, in data dell’incrocio con la A4 in posizione intermedia fra le due stazioni stesse. 29/7/2014, è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa per l’attraversamento del territorio vicentino con la linea AV/AC Verona-Padova tra Ministero delle Infrastrutture e dei Nel dicembre 2014 il MIT in sede di riunione operativa per la realizzazione della tratta Trasporti, Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Camera di Commercio di Vicenza AV/AC Verona Padova, ha richiesto di presentare il progetto in due fasi corrispondenti e RFI S.p.A.. Nel protocollo si concorda di procedere alla redazione di uno Studio di alle seguenti macro-tratte: Verona – Vicenza e Vicenza – Padova. Fattibilità che tenesse in considerazione, dal punto di vista ferroviario, i seguenti L’intero intervento Montebello Vicentino - Grisignano di Zocco (oggetto dello studio di presupposti: Fattibilità), è ripartito in due sublotti:  l’eliminazione della galleria di (ad ovest di Vicenza) e della  Montebello Vicentino - Vicenza (inclusa stazione di Vicenza Borgo Berga); galleria di sottoattraversamento di Vicenza;  Vicenza (esclusa Vicenza Borgo Berga - Tribunale) - Grisignano di Zocco.  la realizzazione della nuova stazione di “Vicenza Fiera”, a servizio del traffico AV/AC, regionale e merci; Il I° lotto funzionale dell’opera, a sua volta, comprende tutto il tratto Verona –  la dismissione dell’attuale stazione di Vicenza Centrale e conseguente interramento Montebello Vicentino e parte del sublotto Montebello Vicentino – Vicenza, attestandosi della linea storica e della linea AV/AC in “zona Ferrovieri” quale intervento di alla pk. 44+250,03 (Bivio Vicenza). ricucitura urbana;  il mantenimento dell’attuale sede a 4 binari in corrispondenza della trincea di viale L’oggetto dello Studio d’Impatto Ambientale (SIA) è il Progetto Definitivo della Risorgimento; Linea AV/AC Verona – Padova – 2° Sub-lotto Montebello Vicentino – Bivio  la realizzazione della nuova stazione “Vicenza Tribunale” a servizio del traffico Vicenza, reti elettriche, opere connesse e sitio di produzione (bacino a uso regionale e inter-regionale. irriguo di Zevio).

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Nell’ambito della procedura di Valutazione dell’Impatto Ambientale, Piano di Utilizzo Terre e Verifica di Ottemperanza formalizzata dal Contraente Generale con le note 2 IL PROGETTO NEL QUADRO DELLA SITUAZIONE ESISTENTE prot. 20/2016 e 21/2016 del 02.02.2016, il Ministero dell’Ambiente ha richiesto delle integrazioni con nota prot. 0001350 del 14.04.2016, all’interno della quale è richiamata La scelta strategica di realizzare nel nostro paese un sistema di trasporto ferroviario ad - come parte integrante - anche la richiesta della Commissione Tecnica Regionale di Alta Velocità ha il suo primo riscontro nel Piano Generale dei Trasporti, conseguente ai Valutazione di Impatto (nota prot. 1054901 del 16.03.2016). disposti della Legge 245/84, con il quadruplicamento della trasversale Torino - Venezia Il presente documento è stato pertanto aggiornato per effetto delle richieste connesse e della dorsale Milano - Bologna - Firenze - Roma - Napoli. all’aggiornamento del SIA. La prima edizione del Piano Generale dei Trasporti è stata approvata nel 1986, e l’edizione aggiornata nel 1991. Il Piano Generale dei Trasporti fissava i seguenti obiettivi:  favorire il trasferimento su ferrovia di una quota rilevante della domanda di trasporto gravitante su strada;  consentire lo sviluppo di un’efficace rete di collegamento tra le grandi aggregazioni urbane, i grandi impianti interportuali e portuali, i grandi aeroporti;  far entrare l’Italia nelle Rete Europea ad Alta Velocità, quale presupposto per il rafforzamento dell’integrazione economica e culturale del nostro paese, all’interno della Comunità prima e dell’Unione poi. Con decreto interministeriale del 30 Aprile 1990 n. 48/T, emesso di concerto con il Ministero del Tesoro, il Ministero dei Trasporti ha approvato il programma triennale e decennale degli investimenti prioritari per la realizzazione del sistema ferroviario ad Alta Velocità. Il Contratto di Programma tra il Ministero dei Trasporti e l’Amministrazione Straordinaria dell’Ente FS., sottoscritto il 23 gennaio 1991, ha indicato tra gli obbiettivi strategici la realizzazione della linea A.C. Torino - Venezia (art. 3.4.1). Con delibera n. AS/971 del 7 agosto 1991 l’Ente FS ha affidato alla Società T.A.V. S.p.A. la concessione per la progettazione esecutiva, la costruzione e lo sfruttamento economico del Sistema Alta Velocità nonché la concessione per la progettazione esecutiva e la costruzione delle opere di adeguamento della rete e degli impianti ferroviari esistenti per renderli utilizzabili dalle linee A.C. In data 24.09.91 è stata sottoscritta tra l’Ente Ferrovie dello Stato e la Società T.A.V. una Convenzione attuativa della concessione di cui sopra.

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La T.A.V., in base alla suddetta convenzione attuativa, ha affidato alla Soc. ITALFERR S.p.A. la responsabilità del coordinamento dei lavori, affidati al General Contractor (G.C.), del rispetto dei tempi di realizzazione e delle norme di qualità, del coordinamento e del controllo delle prove per la messa a punto del sistema, della valutazione di congruità del prezzo forfettario presentato dal G.C. per la realizzazione dell’opera ed infine della relativa approvazione. La T.A.V., in base alla Convenzione firmata il 15 Ottobre 1991, ha affidato al Consorzio IRICAV DUE (Consorzio IRI per l’Alta Velocità) - nella qualità di General Contractor - la progettazione esecutiva e la costruzione delle opere della tratta Verona - Venezia della linea ferroviaria ad Alta Velocità Torino - Venezia. Il Direttore Generale F.S. con nota DG/007938 del 31/10/1991, in attuazione della Delibera 972 del 7/8/1991, ha incaricato la Soc. ITALFERR S.p.A. del presidio ingegneristico della progettazione e del controllo della fase realizzativa. La Tratta AV/AC Verona – Padova è stata inserita tra le ferroviarie strategiche previste dalla legge “obiettivo” n.443/01.

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3 INQUADRAMENTO GENERALE DELL'INTERVENTO 4 IL SIA E LA SUA STRUTTURA

Il sublotto 2 Montebello Vicentino – Bivio Vicenza è compreso nella tratta intermedia Il Progetto Definitivo del 2° sublotto Montebello Vicentino – Bivio Vicenza in oggetto e del collegamento ferroviario AV/AC Verona-Padova, per la quale la Delibera CIPE n. 94 facente parte del 1° lotto funzionale (Verona – Bivio di Vicenza), elaborato sulla base del 29/3/2006 di approvazione del PP ha prescritto la realizzazione di un nuovo dello Studio di Fattibilità del 2014 riguardante il sublotto Montebello Vicentino – tracciato. Grisignano di Zocco, oltre a recepire le prescrizioni impartite dal CIPE, è stato oggetto La definizione del nuovo tracciato ha avvio già nel corso del 2012 con uno studio di di alcuni interventi di ottimizzazioni e di varianti definite in aderenza alle specifiche prefattibilità avente ad oggetto l’attraversamento del territorio della Città di Vicenza richieste della Regione Veneto (DDR 01 del 21 gen 2015). della linea AV/AC, su incarico della Camera di Commercio di Vicenza (capofila per

l’attuazione di una convenzione stipulata tra Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, La struttura del SIA in oggetto, anche se ricalibrata sulla base degli interventi da Comune di Vicenza e la stessa Camera di Commercio). valutare e del quadro degli impatti ad essi associato; ripropone l’articolazione per A seguire, nello stesso anno il tracciato è approfondito dal tavolo tecnico attivato dal Quadri, struttura a tutt’oggi confermata dalle specifiche tecniche ancora vigenti MIT, in ordine alle esigenze di localizzazione per l’attraversamento del territorio (D.P.C.M. 27 dicembre 1988 e s.m.i. Norme tecniche per la redazione degli studi di vicentino e per analizzare le diverse alternative. impatto ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità di cui all'art. 6 della Nel 2014 / genn. 2015 lo Studio di Fattibilità è aggiornato e approvato, dopo avere legge 8 luglio 1986, n. 349, adottate ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente del recepito le prescrizioni e osservazioni contenute nel DDR 01 del 21/01/2015 della Consiglio dei Ministri 10 agosto 1988, n. 377.). Regione Veneto, in cui sono, tuttavia, fissati, dal punto di vista ferroviario:

 l’eliminazione della galleria di Altavilla Vicentina (ad ovest di Vicenza) e della Lo SIA è quindi organizzato nel seguente modo: galleria di sottoattraversamento di Vicenza;  il Quadro di riferimento Programmatico: fornisce gli elementi conoscitivi sulle  la realizzazione della nuova stazione di “Vicenza Fiera”, a servizio del traffico relazioni tra l’opera progettata e gli atti di pianificazione e programmazione AV/AC, regionale e merci; territoriale e settoriale (cod.elab. IN0D02DI2RGSA000P201C);  la dismissione dell’attuale stazione di Vicenza Centrale e conseguente interramento  il Quadro di riferimento Progettuale: descrive il progetto e le soluzioni adottate a della linea storica e della linea AV/AC in “zona Ferrovieri” quale intervento di seguito degli studi effettuati, nonché l’inquadramento nel territorio, inteso come sito ricucitura urbana; e come area vasta interessati ((cod.elab. IN0D02DI2RGSA000G201E);  il mantenimento dell’attuale sede a 4 binari in corrispondenza della trincea di viale  il Quadro di riferimento Ambientale: sviluppato secondo criteri descrittivi, analitici Risorgimento; e previsionali, considera le componenti naturalistiche ed antropiche interessate  la realizzazione della nuova stazione “Vicenza Tribunale” (stazione Borgo Berga) a (Atmosfera, Ambiente idrico, Suolo e sottosuolo, Vegetazione, flora e Fauna, servizio del traffico regionale e inter-regionale. Ecosistemi, Rumore, Vibrazioni, Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, Salute Ciò ha comportato anche il rifacimento della stazione di Montebello Vicentino e pubblica, Paesaggio), le interazioni tra queste e il sistema ambientale preso nella l’adeguamento del tracciato ferroviario in corrispondenza di quella di Montecchio sua globalità (cod.elab. IN0D02DI2RGSA000A201F). Maggiore, oltre che dell’incrocio con la A4 in posizione intermedia fra le due stazioni.

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5 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO LA PIANIFICAZIONE NEL CONTESTO NAZIONALE

 Il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica 2001 Il Quadro di Riferimento Programmatico analizza il livello di coerenza delle opere modificate rispetto al PP con gli strumenti di programmazione e pianificazione.  Il sistema Integrato Nazionale dei Trasporti (SNIT) Si segnala che sono oggetto del presente studio oltre alla linea ferroviaria, anche degli  Il Piano Generale della Mobilità – Linee Guida elementi progettuali strettamente collegati all'infrastruttura: le linee elettriche, un sito di  Il Piano Nazionale della logistica 2011-2020 produzione (bacino a uso irriguo Zevio) e una serie di opere connesse.  Le linee politiche del Piano Nazionale della logistica 2011-2020 A tal fine nel presente Quadro di Riferimento Programmatico, per fornire tutti gli  Il Piano Nazionale della logistica: analisi demo-socio-economica e elementi conoscitivi e gli atti di pianificazione e programmazione territoriale settoriale infrastrutturale delle piattaforme logistiche territoriali che costituiscono i parametri di riferimento del giudizio di compatibilità ambientale, si è  LEGGE 11 novembre 2014, n. 164 “Sblocca Italia” proceduto in primis alla descrizione della metodologia di valutazione del livello di  Il Documento di Economia e Finanza 2015 coerenza, poi l'analisi dello stesso nel contesto delle modificazioni territoriali,  Il Programma delle Infrastrutture Strategiche economiche e sociali, partendo dalla pianificazione comunitaria (i corridoi europei), per  Intesa Generale Quadro Stato-Regione poi giungere a quella nazionale, regionale e provinciale sino ad arrivare alla valutazione della compatibilità urbanistica del progetto proposto con il sistema pianificatorio LA PIANIFICAZIONE NEL CONTESTO REGIONALE comunale.  Il Programma Regionale di Sviluppo I vincoli sono stati individuati attraverso l’analisi degli strumenti pianificatori più  Il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2015 significativi a scala territoriale, la strumentazione urbanistica dei comuni interessati ed  Il Piano di Gestione del Sito UNESCO “La Città di Vicenza e le Ville del Palladio infine dall’analisi dei vincoli di interesse storico artistico individuati dal MIBAC. nel Veneto” Da ognuno dei Piani analizzati sono stati estrapolati e riportati cartograficamente gli  Il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento elementi naturalistici, paesaggistici e storico – culturali, oltre ai Siti di Importanza  Il Nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento Comunitaria e alle Zone di protezione Speciale.  Variante Parziale al Piano Territoriale di Coordinamento Regionale (PTRC Si sottolinea che la metodologia di analisi utilizzata all’interno dello S.I.A. è stata quella 2009) di individuare un buffer di un chilometro, da ambo i lati dell’infrastruttura, entro il quale

sono state predisposte e redatte tutte le analisi, lo stesso procedimento è stato ripetuto LA PIANIFICAZIONE DI SETTORE per tutti gli elementi progettuali.  Il Piano Regionale dei Trasporti del Veneto

 Il Piano Regionale Attività di Cava Si riportano i piani trattati all’interno del Quadro di Riferimento Programmatico:  Il Piano Stralcio per l’assetto idrogeologico dei fiumi Brenta-Bacchiglione

LA PIANIFICAZIONE COMUNITARIA  Il Piano degli Interventi Ex OPCM 3906/2010  La Rete TEN – T  Piano Energetico Regionale - Fonti Rinnovabili - Risparmio Energetico -  Il Libro Bianco 2011 Efficienza Energetica LA PIANIFICAZIONE D’AREA IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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 Il Piano d’Area Quadrante Europa  Il Piano d’Area delle Pianure e Valli Grandi Veronesi  Il Piano d’Area Monti Berici  Intesa Programmatica d’Area – Area Berica  Intesa Programmatica d’Area – Ovest Vicentino  Intesa Programmatica d’Area – Risorgive

LA PIANIFICAZIONE PROVINCIALE  Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Verona  Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Vicenza

LA PIANIFICAZIONE COMUNALE  Piano di Assetto del Territorio (PAT) del Comune di Zevio  Piano degli Interventi (PI) del Comune di Zevio  Piano di Assetto Territoriale Intercomunale (PATI) di Montebello Vicentino, , e - Montebello Vicentino  Piano degli Interventi (PI) del Comune di Montebello Vicentino  Piano Particolareggiato CIS  Piano di Assetto del Territorio (PAT) del Comune di  Piano degli Interventi (PI) del Comune di Brendola  Piano di Assetto del Territorio (PAT) del Comune di Montecchio Maggiore  Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del Comune di Montecchio Maggiore  Piano di Assetto del Territorio (PAT) del Comune di Altavilla Vicentina  Piano degli Interventi (PI) del Comune di Altavilla Vicentina  Piano Regolatore Generale (P.R.G.) del Comune di

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5.1 VALUTAZIONE DI SINTESI DELLA COERENZA DEL PROGETTO

PIANO ESTREMI ADOZIONE DESCRIZIONE CRITICITA’ COERENZA L’infrastruttura e le opere connesse in esame sono Il PRS evidenzia come il tratto ferroviario Padova- coerenti con le previsioni del PRS. Il nuovo asse Mestre sia giunto ad un livello di saturazione ferroviario fornisce un contributo diretto Il Programma Regionale di Legge Regionale 9 marzo 2007, n.5 prossimo alla capacità massima e, soprattutto, nell’ammodernare e potenziare il tratto ferroviario Sviluppo come la situazione sia destinata ad aggravarsi, AV/AC tra Verona e Padova, agendo portando il sistema ferroviario regionale al collasso. contemporaneamente a livello regionale, nazionale e nell’ambito dei corridoi europei. Il PTRC Vigente e in particolare la tav. n. 6 Approvato con DCR n. 250 del 13.12.91 “Schema di viabilità primaria- Itinerari regionali ed L’infrastruttura in esame e le opere connesse, sono Le possibilità criticità derivanti dalla ed in seguito con DCR n. 382 del interregionali” indica che l’infrastruttura si sviluppa coerenti con le previsioni del PTRC. Il nuovo asse Il Piano Territoriale realizzazione del progetto sono legate 28.05.92. E’ stato ulteriormente all’interno di un “Corridoio plurimodale” e in ferroviario fornisce un contributo diretto a potenziare il Regionale di Coordinamento all’interferenza con la “Fascia di ricarica degli modificato con DCR n. 461 e 462 del prossimità del “Sistema di mobilità di livello corridoio plurimodale previsto dal Piano tra Verona e Vigente acquiferi” e “area di tutela paesaggistica ai 18.11.92 e con DGR n. 1063 del interregionale” sia “esistente” che di Padova, agendo contemporaneamente a livello sensi della L. 1497/39 e della legge 431/85”. 26.07.2011. “ammodernamento” e “Principale sistema di regionale, nazionale e nell’ambito dei corridoi europei. mobilità di livello regionale”.

Il PTRC Adottato e nello specifico la tavola n. 4 I progetti esaminati possono presentare L’infrastruttura in esame e le opere connesse sono “Mobilità” evidenzia che l’infrastruttura in esame criticità legate al fatto di interessare “aree di Il Nuovo Piano Territoriale coerenti con le previsioni del PTRC. interessa il “sistema ferroviario esistente”, “sistema primaria tutela quantitativa degli acquiferi”, Regionale di Coordinamento Adottato D.G.R.V. n. 372 del 17.02.2009 ferroviario AV/AC”, inoltre l’intera tratta di progetto “area di produzione idrica diffusa di Entrambi i tracciati ricadono in quello che il nuovo

rientra all’interno di “Corridoio europeo” e interessa importanza regionale”, “aree di maggiore PTRC Adottato individua come “Corridoio europeo”, un “terminal intermodale da sviluppare”. pericolosità idraulica” e “area di laminazione”. risultando quindi coerenti con le previsioni regionali. L’infrastruttura in esame e le opere connesse sono La Variante Parziale al PTRC 2009, conferma Variante Parziale al Piano Adottata con deliberazione della Giunta I diversi interventi di progetto proposti, coerenti con le previsioni del PTRC. sostanzialmente le scelte strategiche previste dalla Territoriale di Regionale n. 427 del 10 aprile 2013 e presentano possibili criticità derivanti dalla precedente versione di Piano, confermando che Le proposte progettuali si sviluppano in coerenza con Coordinamento Regionale pubblicata nel Bollettino ufficiale n. 39 presenza di “Aree di maggiore pericolosità sulle aree è previsto lo sviluppo del sistema le previsioni della Variante Parziale al PTRC, che per (PTRC 2009) del 3 maggio 2013. idraulica” e “aree di laminazione”. ferroviario e in particolare della rete AV/AC. l’area prevede lo sviluppo del sistema ferroviario e in particolare della rete AV/AC. Il Piano Regionale dei Trasporti, in merito al sistema ferroviario, prevede il potenziamento del Adottato il Piano Regionale dei Trasporti servizio alla mobilità delle persone sia sulle lunghe (PRT) con Delibera della Giunta tratte, attraverso la realizzazione dell’asse ad Alta Regionale n. 1671 del 5.07.2005. Con Velocità da Milano, a Verona – Vicenza - Padova - Le proposte progettuali risultano coerenti con le Il Piano Regionale dei delibera n. CR/90 del 17 luglio 2007, si è Venezia – Portogruaro – Trieste, sia nelle aree previsioni del Piano Regionale dei Trasporti del Trasporti del Veneto dato proseguimento all’iter di metropolitane di Venezia, Padova e Treviso a est, Veneto. approvazione del PRT aggiornato a di Verona a ovest, attraverso la realizzazione dei seguito delle osservazioni accolte e del Sistemi Ferroviari Metropolitani Regionali che relativo Rapporto Ambientale. includerà significativamente gli aeroporti di Tessera e di Villafranca. Nel Piano è disposto che non si considerano nei calcoli dei fabbisogni le necessità di materiale espresse dalle grandi infrastrutture viabilistiche La Linea AV/AC in progetto non è contemplata quale Il Piano Regionale Attività di elemento da cui saranno recuperati materiali necessari Adottato con D.G.R.V. n. 2015 del 4 poiché, come previsto dall’art. 9 della L.R. 9 agosto Cava (P.R.A.C.) a soddisfare il fabbisogno regionale. novembre 2013. 2002 n. 15, sono state reintrodotte per tali fattispecie, nell’ambito della procedura di Le Cave A.C.2 e A.C.3 saranno oggetto di specifica approvazione di V.I.A., anche la possibilità di procedura di autorizzazione. autorizzare cave di prestito, funzionali allo specifico reperimento del materiale necessario alle IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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realizzazione dell’opera, e quindi avulse dalla pianificazione dell’attività di cava. Adottato dal Comitato Istituzionale con Il Piano Stralcio per l’Assetto Il bacino uso irriguo previsto nel comune di Zevio Deliberazione n. 01/2005 del 15 febbraio Il PAI non presenta elementi ostativi in relazione Idrogeologico del fiume non interferisce con aree soggette a pericolosità o 2005 e approvato con D.C.P.M. del 27 all’opera in esame. Adige rischio idraulico individuate dal PAI aprile 2006. Il Piano Stralcio per l’Assetto La “Carta della pericolosità idraulica”, evidenzia L’infrastruttura in esame e le opere connesse Approvato con DPCM 21 novembre Idrogeologico dei Fiumi che i tracciati di progetto interferiscono con aree interferiscono con aree critiche, aspetti che sono stati 2013 (G.U. n.97 del 28.04.2014) Brenta-Bacchiglione critiche. risolti in fase di progettazione delle opere. Il Piano degli Interventi redatto dall’Autorità di Bacino dell’Alto Adriatico ex OPCM 3906/2010, prevede una serie di bacini di laminazione. In particolare, per il Bacchiglione a monte di Vicenza sono previsti: - cassa di espansione di per circa 4 milioni di m3 (in realizzazione) - cassa di espansione a monte di Viale Diaz (Vicenza) per circa 1 milione di m3 - cassa di espansione t. Orolo per circa 1 La Giunta Regionale del Veneto, con milione di m3. Deliberazione n. 1643 del 11 ottobre Per il bacino del Retrone (VIA DGRV 3576/2007) 2011, ha atto dei contenuti del "Piano sono previsti: delle azioni e degli interventi di Piano delle azioni e degli mitigazione del rischio idraulico e - cassa di espansione sul torrente Onte, Le opere idrauliche connesse sono coerenti con gli interventi di mitigazione del geologico" predisposto a seguito circa 0.5 milioni di m3; interventi individuati dal Piano. rischio idraulico e geologico dell'evento alluvionale del 31 ottobre - 2 - cassa di espansione sulla roggia Dioma, novembre 2010 ai sensi dell'OPCM n. circa 0.5 milioni di m3; 3906/2010. - Aree di espansione naturale del Retrone in località Sant'Agostino in Comune di Vicenza e in Comune di Arcugnano, 75 ha e un volume di circa 1,5-2 milioni m3; - Realizzazione del by-pass diversore del Bacchiglione in Retrone a Vicenza città; - Realizzazione della galleria di diversione Retrone-Bacchiglione. Il Piano prevede che la portata di dimensionamento del Bacchiglione a Ponte degli Angeli sia 300 m3/s, e del Retrone a ponte Maganza (in corrispondenza della stazione) sia 50 m3/s. L’IPA Area Berica ha elaborato un progetto di sviluppo socio-turistico, attraverso il Tavolo di Concertazione del Patto Territoriale. Attivata con il Protocollo di intesa I progetti di sviluppo individuati dal tavolo di L’IPA Area Berica ha identificato una serie di interventi sottoscritto l’11 marzo 2000 e redatto concertazione sono quelli di seguito riportati. di sviluppo, tra i quali non sono presenti indicazioni Intesa Programmatica sulla base delle disposizioni dell’articolo Asse 5 – sviluppo locale – FAS 2007\2013: inerenti la Linea AV/AC Verona - Padova. d’Area – Area Berica 2, commi 203 e seguenti della legge 28 1. Ostello della Gioventù di ; Il progetto proposto rappresenta un elemento che dicembre 1996, n. 662 e della 2. Laboratorio dell’identità Culturale e di potenzierà l’accessibilità all’area e di conseguenza il Deliberazione CIPE 21 marzo 1997. Valorizzazione Turistica e Socio Economica potenziale turistico. dell’Area Berica – Porta dei Berici; 3. Parco Palafitticolo Archeologico Didattico Lago di Fimon; IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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4. Centro tipicità agro-alimentari dei berici 5. Parco Archeologico-Naturalistico di . Asse 4 – mobilità sostenibile – FAS 2007\2013: Percorsi ciclo turistici. Il programma di sviluppo locale individua la Come si evince dagli interventi di sviluppo individuati seguente idea forza “Promuovere nell'Ovest all’interno della “Proposta di Documento Vicentino lo sviluppo di un'economia sostenibile in Evoluzione della vecchia IPA Agno- Programmatico 2008-2010”, non sono presenti grado di creare un'elevata qualità sociale, in un Intesa Programmatica , riconosciuta dalla Regione indicazioni inerenti la Linea AV/AC Verona Padova, contesto economico aperto all’Europa e alla d’Area – Ovest Vicentino Veneto con la Deliberazione n. 3517 del però i progetti in esame possono essere considerati coerenza internazionale, incentivando il 06.11.2007 coerenti con la priorità n. 2 “sviluppare e migliorare le cambiamento verso una nuova “industria" reti materiali e immateriali dell’accessibilità e della competitiva fondata sulla conoscenza e mobilità dell’Ovest Vicentino”. l'innovazione” L’IPA delle Risorgive ha presentato il progetto di un percorso ciclabile di valorizzazione di un territorio che abbraccia 16 comuni (Altavilla Vicentina, , , Caldogno, Il Progetto dell’ IPA-Risorgive non presenta indicazioni Intesa Programmatica , , , inerenti la Linea AV/AC Verona Padova, né tantomeno d’Area – Risorgive Grisignano di Zocco, , elementi ostativi. , , , , , Vicenza, ) Approvato con Delibera del Consiglio Regionale n. 69 del 20.10.1999; in Il bacino uso irriguo nel comune di Zevio si colloca L’analisi evidenzia come siano interessate aree che il seguito il piano è stato oggetto di Il Piano d’Area Quadrante prevalentemente su “ambiti prioritari per la Piano ritiene importanti sotto l’aspetto della tutela variante, di cui l’ultima la variante n. 4 è Europa protezione del suolo” e “ambiti di interesse paesaggistica e del suolo; quindi sono da ritenersi stata adottata con deliberazione di paesistico-ambientale”. sensibili. Giunta Regionale n. 3807 del 09-12- 2009. L’analisi evidenzia come siano interessate aree che il Approvato con Deliberazione del Il bacino uso irriguo nel comune di Zevio si colloca Il Piano d’Area delle Pianure Piano ritiene importanti sotto l’aspetto della tutela Consiglio Regionale del Veneto n. 108 prevalentemente su “Area di rilevante interesse e Valli Grandi Veronesi paesaggistica e del suolo; quindi sono da ritenersi del 02.08.2012. paesistico-ambientali” e “luoghi dell’acqua”. sensibili. L’asse ferroviario si colloca in adiacenza della L’analisi evidenzia come siano interessate aree che il ferrovia, mentre le opere connesse previste Il Piano di Area dei Monti Approvato con Delibera del Consiglio Piano ritiene importanti sotto l’aspetto della tutela interessano “Icone di paesaggio e giardini Berici Regionale n. 31 del 09.07.2008 paesaggistica e del suolo; quindi sono da ritenersi tematici”, “Aree di rilevante interesse paesistico sensibili. ambientale”.

Adottato con Deliberazione di Consiglio L’analisi evidenzia come siano interessate aree che il Il Piano Territoriale di provinciale n. 52 del 27.06.2013 e Piano ritiene importanti sotto l’aspetto della tutela Coordinamento Provinciale approvato con D.G.R. 236 del paesaggistica e del suolo; quindi sono da ritenersi di Verona 03.03.2015. sensibili.

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Le possibili criticità derivano dall’interferenza La tavola 4.1 “Sistema insediativo infrastrutturale” Il Piano Territoriale di dei progetti proposti con “Aree Piani di L’infrastruttura in esame e le opere connesse sono Approvato D.G.R.V. n.708 del evidenzia che il nuovo asse ferroviario si sviluppa Coordinamento Provinciale Assetto Idrogeologico – PAI”, “Vincolo corsi coerenti con le previsioni del PTCP. 02.05.2012. su quello che il PTCP individua come “Assi di di Vicenza d’acqua”, “Vincolo paesaggistico” e “Ambiti connessione – Linea Alta Velocità/Alta Capacità” naturalistici di livello regionale”. Piano Regolatore Comunale (P.R.C.), il Le possibili criticità derivano dall’interferenza quale si articola in Piano di Assetto del dell’intervento con “Ambiti prioritari per la Territorio (P.A.T.) approvato con DGRV Il Comune di Zevio è interessato dalla Comune di Zevio protezione del suolo da PAQE”, “Area di n. 881 del 22.05.2012 e Piano degli realizzazione del Il bacino uso irriguo. connessione naturalistica – buffer zone” e Interventi (P.I.) approvato con DCC n. 11 “Corridoi ecologici principali”. del 28.02.2013.

Piano di Assetto Territoriale Intercomunale dei Comuni di Montebello Vicentino, Gambellara, Montorso Vicentino e Zermeghedo, è stato approvato in Conferenza di Servizi in data 21/04/2010 e ratificato con La tavola n. 4 del PAT “Carta delle trasformabilità” D.G.R.V. n. 37 del 18/01/2011. evidenzia che il tracciato ferroviario si colloca in L’infrastruttura principale, le opere connesse, le linee adiacenza della “Ferrovia esistente” e lungo l’asse Il Piano degli Interventi del Comune di elettriche risultano coerenti con la strumentazione della “AC/AV”. Comune di Montebello Montebello Vicentino, è stato adottato urbanistica comunale che indica come siano collocati

Vicentino con Deliberazione di Consiglio La tavola n. 1 “Intero territorio comunale” del PI in prevalenza all’interno della “Fascia di rispetto Comunale n. 15 del 23/05/2012, ed evidenzia che l’asse ferroviario di progetto si ferroviaria” e “Corridoio AV/AC a fini urbanistici”. approvato con D.C.C. n. 45 del colloca su “Corridoio AV/AC a fini urbanistici”,

31/10//2012 ai sensi dell’art. 18 della interessando nel contempo “Fascia di rispetto Legge Regionale 23 aprile 2004, n. 11. ferroviario”. La prima variante al Piano degli Interventi del Comune di Montebello Vicentino, è stata adottata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 23/05/2012

Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.), La tavola n. 4 “Carta delle Trasformabilità” del PAT approvato con Deliberazione del indica che il tracciato si colloca principalmente L’infrastruttura principale e le opere connesse risultano Commissario straordinario n. 68 del 5 sull’ambito individuato come “Ferrovia”. coerenti con la strumentazione urbanistica comunale Comune di Brendola aprile 2013. che indica come siano collocati su quello che i piani La tavola n. 2 “Carta della Zonizzazione” del PI Piano degli Interventi approvato con individuano come “Ferrovia”, senza generare mostra che il progetto si colloca sull’asse ferroviario Delibera del Consiglio Comunale n. 21 interferenze di rilievo. esistente e su zona agricola “E3 – periurbana”. del 23.03.2015.

Il Comune di Montecchio Maggiore è La tavola n. 4 “Carta delle trasformabilità” evidenzia dotato di Piano di Assetto del Territorio che il tracciato si sviluppa lungo l’asse ferroviario la cui approvazione è stata ratificata con esistente interessando, “Infrastrutture di maggior deliberazione del Commissario rilevanza in previsione”, “Servizi di interesse L’infrastruttura principale e le opere connesse risultano Straordinario della Provincia di Vicenza comune di maggior rilevanza”, “Aree di coerenti con la strumentazione urbanistica comunale, urbanizzazione consolidata a destinazione Comune di Montecchio n. 100 del 28 maggio 2014. che indica come siano collocati su quello che i piani prevalentemente produttiva” e “Aree di Maggiore Il Comune è inoltre dotato di Piano individuano come “Ferrovia”, senza generare urbanizzazione consolidata a destinazione interferenze di rilievo. Regolatore Generale, la cui Variante prevalentemente residenziale e a servizi”. Generale di Assestamento 2004 è stata approvata con D.G.R.V. 2121/2007 - Il Piano Regolatore Generale, indica che l’intera D.G.R.V. 815/2008 e successive varianti tratta ricadente nel territorio comunale si sviluppa in puntuali adiacenza alla linea ferroviaria esistente e all’interno di “Fasce di rispetto stradale o

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ferroviario”. Nel contempo vengono lambite “Zona E2b di pianura”, “Aree per attrezzature di interesse comune”, “Aree attrezzate parco, gioco e sport”, “Zona E2b di pianura” e “Area agricola integrata”.

La tavola n. 4 del PAT “Carta della Trasformabilità” evidenzia che il tracciato si sviluppa in adiacenza della linea ferroviaria esistente tra due Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.), “Infrastrutture e attrezzature di maggior rilevanza di L’infrastruttura principale e le opere connesse risultano approvato dalla Regione Veneto con progetto”. coerenti con la strumentazione urbanistica comunale Comune di Altavilla che indica come siano collocati prevalentemente su delibera n. 927 del 07/04/2008 . Vicentina La tavola n. 13 del PI “Intero territorio comunale – quello che i piani individuano come “Ambito ferrovie Piano degli Interventi approvato con zonizzazione” evidenzia che il tracciato si sviluppa dello Stato”. La linea elettrica di progetto non genera Delibera di C.C. n. 69 del 18.10.2010. interamente in adiacenza della linea ferroviaria interferenze di rilievo con le aree urbane. esistente collocandosi su “Ambito ferrovie dello Stato”, lambendo a sud “Sottozona E2.2” e “Sottozona E3”. P.R.G. la cui variante generale è stata La limitata porzione di canale e la viabilità approvata dalla Regione Veneto con connessa che si collocano sul territorio comunale La piccola porzione di interventi che interessano Comune di Arcugnano delibera n. 1632 in data 06/05/1997, di Arcugnano, interessano “ZTO E1” “Area Arcugnano si collocano in aree libere, in cui sono però successivamente oggetto di diverse esondabile”, “Aree boscate L. 431/85” e “Vincolo presenti elementi sensibili a cui porre attenzione varianti. idrogeologico forestale”.

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6.1 DESCRIZIONE PROGETTO DEFINITIVO 6 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

Il Quadro di Riferimento Progettuale, in questa specifica sezione dello Studio di Impatto 6.1.1 IL PROGETTO INFRASTRUTTURALE DEL SUBLOTTO 2

Ambientale ha la finalità di illustrare le caratteristiche funzionali, geometriche, tecniche Il progetto del presente sublotto della nuova linea AV/AC è la continuazione della tratta e strutturali del progetto definitivo del sub-lotto 2 Montebello Vicentino – Bivio Vicenza afferente al precedente tratto che va da Verona Porta Vescovo fino a Montebello della linea ferroviaria AV/AC Verona – Padova, nonchè le azioni prodotte durante le Vicentino. Il sub lotto si sviluppa dal km 32+525 fino alla progressiva km 44+250. relative fasi di costruzione e di esercizio. Sono, inoltre, esplicitate le motivazioni assunte nella definizione del progetto; le Nella tabella di seguito riporati sono indicati, in ordine di progressiva: motivazioni tecniche delle scelte progettuali, nonché le misure, i provvedimenti e gli  Descrizione con indicazione di Inizio e Fine Tratta; interventi che si ritiene opportuno adottare ai fini del migliore inserimento dell’opera  Inizio e Fine Varianti alla Linea Storica (LS); nell’ambiente.  Posizione e Sviluppo delle Opere Maggiori inserite; Per completezza di esposizione si riporta la descrizione dell’intera tratta del sub lotto  Posizione Piazzali e Posti Tecnici (PT, PC ed SSE); FL02, per un esaustivo inquadramento degli elementi progettuali relativi alla nuova  Posizione Nuove Fermate e Stazioni; linea ferroviaria, alle opere a essa connesse, al nuovo sito di produzione (bacino a uso  Identificazione delle progressive corrispondenti ai confini fra ambiti irriguoi di Zevio) e alle nuove reti elettriche previste. Amministrativi contermini interessati dalla nuova infrastruttura. Il 2° sublotto Montebello Vicentino – Bivio Vicenza si sviluppa dal km 32+525 fino alla

progressiva km 44+250 circa, per una estesa complessiva di km 11.725 circa. PROGRESSIVE (KM) DESCRIZIONE WBS COMUNE

32+525,00 Inizio Tratta Lotto 2 Il tracciato della nuova linea ferroviaria AV/AC e le opere ad esso connesse 32+690,02 Inizio seconda variante L.S. attraversano la provincia di Vicenza, interferendo con i seguenti territori comunali: 32+720,13 Prolungamento Sottopasso Pedonale Esistente IN59  Comune di Montebello Vicentino; 32+918,32 Nuovo Sottovia SL11 33+067,00 S.S.E. FA10  Comune di Montecchio Maggiore; 33+163,52 Inizio Viadotto Montebello Linea A.V. VI07  Comune di Brendola, 0+479,17 Inizio Viadotto Montebello L.S. VI08 33+275,00 FV02  Comune di Altavilla Vicentina; Fermata di Montebello Vicentino Comune di 33+301,02 Opera su Rio Acquetta IN60 Montebello Per quanto riguarda il sito di produzione (bacino a uso irriguoi), questo è localizzato in: Vicentino 0+704,17 Fine Viadotto Montebello L.S./Inizio Galleria SITAVE L.S. GA02  Comune di Zevio (VR). 33+463,52 Fine Viadotto Montebello A.V./Inizio Galleria SITAVE A.V. GA02 0+852,25 Fine Galleria SITAVE L.S. GA02 33+722,16 Fine Galleria SITAVE A.V./Inizio Viadotto Rio Guà GA02/VI09 33+809,00 Nuovo Sottovia SL12 1+351,37 Inizio Viadotto Guà L.S. VI10 1+376,37 Inizio Ponte Rio Guà L.S. VI10 1+454,37 Fine Ponte Rio Guà L.S. VI10 IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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34+047,16 Inizio Ponte Rio Guà A.V. VI09 34+125,16 Fine Ponte Rio Guà A.V. Nel tratto iniziale, la nuova linea AV corre in affiancamento a sud della linea storica MI- 2+119,37 Fine Viadotto Rio Guà L.S. VI10 VE, la quale è comunque in variante con spostamento ed adeguamento della fermata 34+800,16 Fine Viadotto Rio Guà A.V. VI09 di Montebello Vicentino, adeguatamente integrata con il nuovo viadotto Montebello al 35+454,53 Nuovo Sottovia SL13 Comune di km 33+300 circa. 35+667,00 Brendola Comune di La suddetta variante della linea storica ha inizio poco prima della stazione di 36+364,00 Montebello Montebello Vicentino e termina in corrispondenza dell’esistente sotto-attraversamento Vicentino Comune di dell’autostrada A4 Milano - Venezia. 36+754,00 Brendola Comune di Subito dopo la fermata di Montebello Vicentino le due linee, opportunamente 36+968,00 Montebello distanziate, sovrappassano, sempre in viadotto, il Rio Acquetta e, subito a valle, anche Vicentino 37+230,00 Comune di la predisposizione per il nuovo SI.TA.VE. (Sistema di tangenziali Venete). L’opera 38+062,77 Brendola Futura Stazione SFMR di Montecchio Maggiore inserita permetterà il posizionamento dell’asse viario SI.TA.VE al di sotto della linea 38+261,00 ferroviaria (AV/AC). 38+917,88 Nuovo Cavalcaferrovia IV08 Comune di Successivamente, le due linee attraversano in viadotto il Fiume Guà, ognuna su propria 39+081,56 Fine Seconda Variante Linea Storica Montecchio opera in viadotto in corrispondenza del km 34+100, per poi entrambe proseguire in 39+630,26 Prolungamento Sottovia Ciclopedonale IN66 Maggiore 40+287,46 Inizio Terza Variante Linea Storica rilevato fino al sottoattraversamento autostradale, posto al km 36+500 circa. 40+365,77 Nuovo Cavalcaferrovia IV09 Dal km 35+800 al km 39+100 la linea AV/AC va ad occupare il sedime della linea 40+554,00 ferroviaria esistente, comportando, quindi, lo spostamento in variante di quest’ultima. 41+615,35 Nuovo Sottopasso Pedonale IN67 Nel tratto compreso tra il km 36+300 circa e il km 38+400 circa, il corridoio ferroviario, 41+620,00 Adeguamento Fermata di Altavilla IN67 Comune di 42+001,11 Prolungamento Sottopasso SL14 costituito dalla attuale linea MI-VE e dalla nuova linea AV in affiancamento a sud, è Altavilla 42+071,63 Fine Terza Variante L.S. Vicentina interessato dai seguenti due nuovi interventi infrastrutturali: 42+987,06 IV10 Nuovo Cavalcaferrovia  il nuovo svincolo di Montecchio dell’autostrada A4 Milano-Venezia, con la relativa 43+060,00 PT FA11 autostazione (intervento a carico della Società Autostrada Brescia Verona Vicenza 43+267,00 S.S.E. FA12 Padova S.p.A., il cui progetto esecutivo è stato già appaltato);  il Sistema delle Tangenziali Venete - SI.TA.VE (il cui Progetto Preliminare è stato presentato all’approvazione del CIPE nel 2007). 6.1.2 IL TRACCIATO Al km 36+500 circa si ha la prima interferenza tra la sede ferroviaria e la sede Il 2° sublotto Montebello Vicentino – Bivio Vicenza si sviluppa dal km 32+525 fino alla autostradale, quest’ultima modificata a seguito dell’intervento per la realizzazione del progressiva km 44+250 circa, per una estesa complessiva di km 11.725 circa. nuovo svincolo. Il progetto esecutivo di Autostrade, attualmente appaltato, prevede Il tracciato interessa la Regione Veneto e attraversa 4 territori comunali della Provincia delle fasi realizzative che considerano soltanto la linea ferroviaria esistente e che ne di Vicenza; in particolare i comuni di Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, garantiscono la continuità dell’esercizio. Brendola e Altavilla Vicentina.

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La sede della linea AV/AC che si trova a Sud occuperà lo scatolare, ampliato rispetto a Dal km 38+600 fino alla stazione di Altavilla Vicentina, la linea AV/AC prosegue in quello esistente (sulla linea storica), predisposto e realizzato da ente terzo nell’ambito affiancamento a sud alla linea esistente alla stessa quota di quest’ultima. In delle opere di adeguamento ed ampliamento del tratto autostradale della A4 e del corrispondenza della stazione di Altavilla Vicentina per evitare interferenze importanti casello di Montecchio. La nuova sede della linea storica, a nord della AC/AV, con l’edificato esistente, l’ampliamento della sede è stato studiato con un tracciato che necessiterà, invece, della costruzione di un nuovo manufatto di sottoattraversamento permette una velocità massima di 150 km/h. autostradale. Le viabilità che in tale tratto risentono dell’allargamento della sede ferroviaria sono Via In corrispondenza del km 37+200 è presente un’altra interferenza tra la sede ferroviaria Battaglia, al km 38+780, e Via Puccini, al km 39+600 circa, entrambe ricadenti nel e le rampe del nuovo svincolo di Montecchio, risolta nell’ambito del progetto di Comune di Montecchio Maggiore, un tratto della S.P.34 e via Tabernulae nel Comune Autostrade, mediante la realizzazione di due scatolari: uno a sud per il passaggio della di Altavilla Vicentina. In corrispondenza di Via Battaglia è previsto il rifacimento del linea storica ed uno a nord per alloggiare i binari di manovra per l’accesso al previsto cavalca-ferrovia esistente. centro intermodale CIS. La S.P.34, che corre in affiancamento a sud della sede ferroviaria, risente Considerando che la realizzazione del centro intermodale CIS non risulta più in dell’ampliamento della sede ferroviaria tra il km 41+200 ed il km 41+900, coinvolgendo programma, lo scatolare a sud con una marginale modifica (una semplice e minima la rotatoria presente poco prima del sottopasso di via Tabernulae. rotazione) potrebbe accogliere la nuova coppia di binari della linea AV/AC, mentre Per il sottopasso di Via Tabernulae, al km 42+000, è previsto un intervento di quello a nord potrebbe si alloggiare la linea storica in variante ma precluderebbe prolungamento dell’opera esistente. qualsiasi ripensamento in merito alle predisposizioni per il CIS, per l’accesso al quale, Dall’uscita dalla stazione di Altavilla Vicentina fino a fine sublotto, la linea AV/AC rimarrebbe disponibile in pratica un solo slot di binari dei tre previsti. continua in affiancamento a sud della linea esistente con un interasse maggiore di 7.00 Nell’ambito del presente Progetto Definitivo, quindi, per le fasi di costruzione degli m (l’interasse in tale tratto arriva ad un massimo di 11.00 m). scatolari, si continua a prevedere la demolizione degli scatolari nel caso in cui, al momento della costruzione della linea AV/AC, questi siano stati già realizzati, 6.1.3 OPERE CONNESSE nell’ambito del progetto della Stazione e Svincolo di Montecchio della A4, senza gli Le opere connesse alla realizzazione del 2° Sublotto Montebello Vicentino – Bivio accorgimenti che potrebbero permetterne la riconversione nei modi sopra indicati. Vicenza sono le seguenti. Questo tratto sarà interessato anche dall’altro intervento di viabilità costituito dal

Sistema delle Tangenziali Venete. Tale viabilità scavalcherà il nuovo svincolo di Opere connesse Comuni RIF. EE OOCC /WBS

Montecchio in viadotto. Pertanto non si avrà di fatto una interferenza diretta tra il SL11 SITAVE stesso e la linea ferroviaria AV/AC in progetto (km 38+300 circa). Adeguamento della viabilita' afferente Montebello ADEG. VIAB. STAZ. alla stazione di Montebello Vicentino Vicentino MONTEBELLO - DEVIAZ. VIA La terza interferenza tra la sede ferroviaria e gli interventi previsti da Autostrade si ha FARRA - SOTTOPASSO AL KM 32 + 918 tra la ferrovia e la nuova viabilità di accesso allo svincolo di Montecchio. Un attento NV02 tracciamento della linea ferroviaria ha però permesso di garantire il passaggio, sia della Nuova tangenziale est di Montecchio Montecchio Maggiore Maggiore NUOVA TANGENZIALE EST DI MONTECCHIO MAGGIORE linea esistente in variante sia della AV/AC, al disotto del cavalca ferrovia attualmente in NV03 Adeguamento della SP34 del Melaro in costruzione. Altavilla Vicentina Comune di Altavilla Vicentina ADEGUAMENTO DELLA SP34 DEL MELARO IN COMUNE DI

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ALTAVILLA VICENTINA strada Regionale mentre il terzo ramo è la viabilità di progetto proveniente da Sud. Una NV01 volta staccatosi dalla rotatoria il tracciato procede verso Sud-Ovest, dapprima in rettifilo Viabilita' di accesso alla nuova stazione Montecchio VIABILITA' DI ACCESSO ALLA di Montecchio Maggiore Maggiore NUOVA STAZIONE DI e poi con una curva; lo scavalco ferroviario, è previsto per mezzo di un viadotto, una MONTECCHIO MAGGIORE volta superata la ferrovia il tracciato deve rimanere ancora in quota per scavalcare

anche la strada Provinciale. Il raccordo terminale con questa strada esistente è Adeguamento della viabilità di Via Fara; accesso alla stazione di Montebello VI previsto, sostanzialmente, a forma di cappio ed una volta raggiunta quota campagna si In Comune di Montebello Vicentino, Via Fara collega la SR11 a nord dell’autostrada, innesta sulla strada Provinciale del Melaro con una rotatoria a raso a tre braccia. con la stazione e l’area a sud della ferrovia. Il quadruplicamento dei binari per la A completamento dell’intervento è prevista una pista ciclo pedonale, in affiancamento costruzione della linea AV/AC ed il conseguente spostamento della stazione ferroviaria alla carreggiata stradale ma su sede propria e separata dalla prima da adeguata oltre alla deviazione del Rio Acquetta rendono inutilizzabile l’attuale :tracciato. barriera di sicurezza. Pertanto, la pista collegherà anch’essa le aree a Nord ed a Sud L’intervento di progetto prevede la costruzione in nuova sede del tratto interferito con della ferrovia, con un attraversamento di quest’ultima a livelli sfasati ed in sicurezza. un nuovo attraversamento della linea ferroviaria storica, ubicato circa 450m ad Ovest

dell’esistente, il collegamento con la nuova stazione ferroviaria e con la sottostazione Adeguamento della SP34 del Melaro elettrica, un nuovo ponticello sull’Acquetta lungo il tratto in cui quest’ultima è stata In Comune di Altavilla la Strada Provinciale è interferita dal quadruplicamento dei binari deviata, prima della confluenza sull’esistente Via Fara, a Sud della linea ferroviaria. e dall’aumento di raggio in corrispondenza della stazione di Altavilla. Il raggio L’intervento di progetto comporta anche l’adeguamento del percorso ciclo pedonale planimetrico della curva ferroviaria è stato ottimizzato in modo da minimizzare esistente di collegamento tra l’abitato posto a Nord dell’autostrada e la stazione l’intrusione nelle proprietà private esistente e futura che, invece, si trovano sul versante opposto. Trattasi del della strada provinciale nella sovrappasso pedonale che oggi si attesta sul piazzale esistente antistante l’edificio nuova posizione. Di conseguenza della stazione. Lo spostamento della stazione in nuova sede comporta l’adeguamento la Strada Provinciale viene della rampa di approccio alla spalla sud della passerella. ricostruita per un tratto di 550m

ed in corrispondenza dei terminali Nuova tangenziale est di Montecchio Maggiore sono previste due rotatorie: L’intervento denominato “Tangenziale Est di Montecchio” (cat. C2) prevede il quella ad est è esistente collegamento diretto della strada Regionale 11 con la strada Provinciale 34, attraverso riposizionata, mentre quella ad un cavalcaferrovia sulla linea ferroviaria esistente, quadruplicata a seguito della ovest è nuova e raccoglie la costruzione della linea AV/AC. L’attraversamento a livelli sfasati è ubicato alla progr. viabilità comunale di progetto che ferroviaria Km 40 + 361 della tratta Verona – Padova. conduce al nuovo parcheggio, al L’opera ha origine a Nord con la costruzione di una rotatoria sulla strada Regionale, di quartiere residenziale ed alla futura area produttiva. Il presente intervento prevede, tipo convenzionale, avente diametro esterno 50m. Essa è leggermente disassata verso quindi, l’adeguamento della strada Provinciale esistente n. 34 del Melaro. Sud, rispetto all’asse della strada Regionale, per non interferire con i parcheggi di L’intervento nel suo complesso prevede: attività commerciali esistenti ed è a tre braccia, due delle quali costituite dai rami della  Adeguamento della Strada Provinciale n. 34; IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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 Nuovo collegamento SP 34 - Via Cavour a seguito della chiusura Nella definizione dei collegamenti da realizzare si è minimizzata la lunghezza, dell’accesso esistente; garantendo nel contempo la massima affidabilità e ridondanza, in relazione  Nuova viabilità di accesso al parcheggio. all’importanza del servizio sociale svolto dalla linea AV. Nella tratta in oggetto è prevista la realizzazione dell’elettrodotto “entra ed esce” Viabilita' di accesso alla nuova stazione di Montecchio Maggiore “Montebello” di connessione alla nuova SSE di Montebello e del cavidotto “Altavilla” di Permette il collegamento del centro abitato della frazione di Alte Ceccato, in prossimità connessione alla futura SSE di Altavilla. del nuovo Casello Autostradale sull’A4 di Montecchio Maggiore, opera, quest’ultima in Di seguito sono sintetizzati i dati tecnici dell’elettrodotto “Montebello”: corso di realizzazione a cura della Società Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova  Lunghezza totale dell’opera: 1,8 km circa e che costituisce un nodo fondamentale di interscambio tra viabilità autostradale ed  Comune attraversato: Montebello V. ordinaria. La nuova Stazione si attesterà in prossimità del previsto parcheggio a  Provincia interessata: Vicenza servizio del casello autostradale. Questo assumerà, quindi, la funzione di “parcheggio  Tensione di esercizio: 132.000 Volt scambiatore” per gli utenti autostradali (lunga percorrenza) che, in questo modo,  n. 5 sostegni tradizionali e n. 2 pali monostelo possono uscire al nuovo casello autostradale e raggiungere comodamente e  Tipo di linea Doppia Terna, predisposizione allo stendimento di Fibra rapidamente il centro di Vicenza in treno. La nuova stazione è, quindi, servita Ottica di comunicazione tra le due SSE. egregiamente dalla viabilità extraurbana ma è priva di un collegamento diretto, in ambito urbano, con il vicino centro abitato di Alte Ceccato. L’intervento di progetto si Per quanto attiene il cavidotto “Altavilla” i dati tecnici sono: propone di risolvere questa carenza con la costruzione di una nuova viabilità a raso,  Lunghezza totale dell’opera: 1,1 km circa dello sviluppo di circa 600m e che collega il parcheggio con via Callesella, strada  Comune attraversato: Altavilla comunale che delimita ad Ovest il quartiere residenziale della frazione.  Provincia interessata: Vicenza La nuova viabilità si rivela necessaria durante la fase di cantiere che prevede la  Tensione di esercizio: 132.000 Volt demolizione/ricostruzione del cavalcaferrovia di SR500-via Battaglia: in tale periodo  Tipo di linea Doppia Terna, predisposizione allo stendimento di Fibra l’abitato di Alte risulta penalizzato dalla necessità di lunghi percorsi alternativi. Il Ottica di comunicazione tra le due SSE. prolungamento di via Callesella fino alla nuova bretella mitiga sostanzialmente questa

penalità. Per entrambe le linee elettriche è stata effettuata la verifica dei campi magnetici come

indicato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’ 8 Luglio 2003 che

6.1.4 ELETTRODOTTI fissa i limiti di esposizione ai campi elettrici e magnetici per la protezione della

popolazione. Sono state definite conseguentemente le fasce di asservimento e le L’alimentazione della linea ferroviaria AV deve avvenire in punti distribuiti lungo il fasce di rispetto, tracciato. Questi punti di alimentazione della linea ferroviaria denominati Sottostazioni E’ stato, inoltre, studiato il sistema di cantierizzazione che si basa essenzialmente sulla A.V. (SSE AV) sono a loro volta connessi ai sistemi di trasmissione di energia elettrica predisposizione di micro cantieri per la realizzazione dei sostegni nel caso ad alta tensione gestiti da RFI/TERNA. dell’elettrodotto e lo scavo delle trincee e la posa dei conduttori nel caso del cavidotto.

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Per l’accesso ai cantieri si impiegherà prevalentemente la viabilità esistente o, in

alternativa, la pista di cantiere prevista per la realizzazione della linea ferroviaria. Canale Ex. S.A.V.A Stante il limitato sviluppo lineare delle linee elettriche i lavori di cantierizzazione avranno una durata assai contenuta nel tempo. Opera di alimentazione del bacino

6.1.5 SITI DI PRODUZIONE: BACINO IRRIGUO

BACINO DI Il bacino di compensazione è costituito da un invaso, che utilizzerà la quasi totalità COMPENSAZIONE IRRIGUA dell’area disponibile (circa 65 ha su 72 disponibili). Il bacino è realizzato con uno scavo a profondità media di circa 4.20 m dal piano campagna, in modo tale da permettere l’invaso di circa 1 800 000 m³ d’acqua. Per realizzare l’intervento si rende necessaria la movimentazione, con successivo allontanamento, del materiale inerte proveniente dagli scavi, il cui volume si stima pari a circa 3.0 Mm³.

Opere di difesa spondale

Opera di restituzione F. Adige

Fig. 6-1: Planimetria delle opere in progetto.

In continuità al pendio in scavo, sarà realizzato un arginello di modesta altezza con il quale si intende raggiungere un franco di sicurezza idraulica di almeno 1.0 m rispetto alla prefissata quota di massimo invaso. L’arginello verrà realizzato con materiale proveniente dagli scavi. Il profilo arginale risulterà ribassato per un tratto di circa 30 m in corrispondenza della sponda sinistra della sezione di deflusso del fiume Adige, per consentire lo sfioro preferenziale delle portate all’interno del bacino qualora dovessero occorrere eventi di piena del corso d’acqua. Un ribasso arginale è altresì previsto per un tratto di circa 200 m a valle dell’opera di restituzione. Tale tratto sarà caratterizzato da una quota minima pari a 29.80 m s.m.m. ed è stato previsto quale “sfioro di emergenza” delle acque accumulate nel bacino. IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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Lungo il pendio di scavo e sul fondo del bacino è previsto il riporto di terreno di Di seguito, si riportano le opere previste dal progetto, con relative lavorazioni caratteristiche (terreno coesivo) e spessore tali da consentire un’impermeabilizzazione connesse.Tutte le ipotesi di cui sopra e quelle che seguono sono effettuate sulla base dell’area di intervento sufficiente a garantire l’invaso d’acqua per i tempi di gestione delle opere da realizzare e pertanto dovranno essere attentamente riverificate ove previsti. intervenissero variazioni nella fase approvativa o anche a seguito dell’approfondimento delle indagini geo-idrologiche. Tab. 6-2: Caratteristiche principali della bacino di compensazione in progetto. Per la realizzazione del Sub-Lotto Montebello - Bivio Vicenza, si prevede

Superficie occupata 65 ha complessivamente l’impianto di n°6 cantieri, cosi suddivisi: Volume di scavo 3.0 Mm³ Volume di invaso 1.8 Mm³ Quota di massimo invaso 29.40 m s.m.m. AREA STOCCAG IMPIAN STOCC Quota media del fondo 25.20 m s.m.m. CAN PR SUPER STOCC CARATTERI OPER DENOMINAZION GIO TO AGGIO TIER OG FICIE AGGIO ZZAZIONE ATIVA E TERRE/VE BETON MATERI E R [mq] FANGHI TERRE ANNE GETALE AGGIO ALI Manufatto di presa e manufatto di restituzione SSA CB Campo Base 34+

41.370 4.1 Montebello 500

Il manufatto di derivazione delle portate dal Canale Ex S.A.V.A. è costituito da due CI Cantiere 34+ 49.495 X X X CO 4.3 condotte condotte disposte a cavaliere d’argine, in modo da garantire il superamento 4.2 Industriale Guà 700

CA Cantiere 34+ 40+287

92.470 X delle arginature del canale e del fiume Adige (via Diga) senza creare discontinuità nei - 4.4 Armamento Guà 975 Cantiere 34+ CT 2 49.320 X rilevati. Tecnologico Guà 975

32+525 Cantiere Nella porzione più a valle del bacino è posto il manufatto di restituzione, costituito da CO 39+ TRATTOLINEA DI 4 Operativo 37.925 X X 4.5 200 due scatolari in c.a. regolabili per mezzo di paratoie piane a scorrimento verticale. Montecchio

7 CANTIERIZZAZIONE

In relazione alla fase costruttiva dell’opera, il tracciato è stato suddiviso nel seguente Tratto di Linea:  il Tratto di Linea 4, compreso tra i km 32+525 e km 40+287 si sviluppa tra i Comuni di Montebello Vicentino, Brendola e Montecchio Maggiore. Le principali attività previste e prese in considerazione nella realizzazione dell’opera:  Gallerie artificiali (galleria artificiale GA02)  Scavo per sbancamenti;  Rilevati;  Viadotti;

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8 QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE ambientale riferiti alla situazione di impatto verificate e di compensazione degli impatti

residui. Il Quadro di Riferimento Ambientale contiene, per le specifiche componenti previste dal I contenuti delle analisi sono riportati nella Relazione del Quadro di Riferimento D.P.C.M. 27/12/1988 e s.m.i., le analisi riguardanti lo stato attuale tradotto nelle relative Ambientale (cod.elab. IN0D02DI2RGSA000A201F). Si riportano di seguito gli esiti della sensibilità ambientali e le modificazioni attese a seguito della realizzazione valutatizone degli impatti dell’intervento, questo aspetto è stato codificato e stimato attraverso la definizione e la

previsione degli impatti associati alle varie azioni di progetto, per la fase di antiere e per la fase di esercizio. 8.1 VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI Le componenti ambientali interessate e analizzate sono le seguenti: Le aree d’influenza degli effetti indotti dalle diverse azioni di progetto sui recettori  Atmosfera; ambientali risultano avere ampiezze ed estensioni differenti. Ferma restando questa  Ambiente idrico; impostazione puntuale del problema è comunque possibile suddividere gli effetti attesi  Suolo e sottosuolo; in due classi caratterizzate da aree d’influenza concentrate in un intorno lineare rispetto  Vegetazione, flora e fauna; al tracciato della nuova infrastruttura ferroviaria, oppure da un territorio di riferimento a  Ecosistemi; livello di area vasta coincidente con l’intero ambito territoriale di riferimento, che  Paesaggio; effettivamente risente degli effetti o impatti, determinati dalla realizzazione dell’opera.  Rumore; Rientrano all’interno della prima classe (legata al corridoio di studio) tutti quegli effetti  Vibrazioni; direttamente derivanti da emissioni (acustiche, atmosferiche, vibrazionali) o da  Radiazioni non ionizzanti; potenziali alterazioni delle configurazioni (di uso antropico, vegetazionali, geologiche)  Salute pubblica; presenti in questa fascia la cui estensione rimane pressoché costante.  Archeologia. A scala più vasta, vengono invece valutate tutte le ricadute in termini specificatamente di dotazione infrastrutturale e di salute pubblica, nonché di modificazioni della struttura

paesaggistica e di alterazione dei sistemi di visuali. All'iterno del Quadro di Riferimento Ambientale è stata elaborata la "Valutazione degli Le interferenze indotte dalle opere in progetto, quindi, possono manifestarsi sul impatti". La valutazione degli impatti è stata elaborata attraverso l'assegnazione di un paesaggio sia sotto l’aspetto dell’intrusione visiva e dell’alterazione dei bacini visuali, giudizio d'impatto formalizzato, basato su 2 parametri: il livello di pressione ambientale che dal punto di vista dell’alterazione delle configurazione e degli elementi di pregio e la sensibilità. La combinazione di tali parametri ha permesso di attribuire all'unità caratterizzanti il territorio. territoriale oggetto dell'analisi, definito l'ambito d'impatto, il giudizio d'impatto per ogni La valutazione dell’interferenza tra l’opera nel suo complesso e le componenti fattore di pressione contenuto all'interno delle checklist. Per ulteriori dettagli si rimanda ambientali interessate è stata condotta mediante la creazione di un buffer entro il quale alla trattazione specialistica riportata al capitolo 15 "Valutazione degli Impatti" della è possibile un’alterazione dei principali indicatori ambientali e per le quali sono state Relazione del Quadro di Riferimento Ambientale. caratterizzate le varie componenti e analisi territoriali. Al fine di mitigare e contenere gli impatti previsti e analizzati nel presente SIA (Quadro Ai fini della definizione del buffer di studio sono stati considerati i potenziali fattori di di Riferimento Ambientale) sono stati definiti specifici interventi di mitigazione disturbo (rumore, inquinamento atmosferico, ingresso di specie esotiche, ecc…)

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collegati alle diverse fasi di realizzazione del progetto; alcuni di questi indicatori sono Nei codici identificativi C e E identificano rispettivamente le fasi di Costruzione e di stati quantificati mediante le valutazioni previsionali ottenute grazie ai modelli di calcolo Esercizio. connessi agli studi specialistici delle diverse componenti ambientali affrontate nel ACQUE SUPERFICIALI - Fase COSTRUZIONE Quadro di riferimento Ambientale. Immissione di carichi inquinanti dovuti a sversamenti accidentali La valutazione degli impatti viene espletata attraverso l'assegnazione di un giudizio di Immissione di scarichi torbidi Esecuzione di attività di costruzione in alveo o di interventi sull'alveo impatto formalizzato, basato su due parametri: il livello di pressione ambientale e la Interruzione della continuità del reticolato di drenaggio/irriguo Modificazioni dell'idrografia quali variazione della sezione di deflusso, scabrezza, pendenza fondo alveo e sensibilità. lunghezza del percorso

La combinazione di tali parametri permette di attribuire all'unità territoriale oggetto ACQUE SUPERFICIALI - Fase ESERCIZIO dell'analisi, definita ambito di impatto, il giudizio di impatto per ogni fattore contenuto Immissione di carichi inquinanti provenienti dal dilavamento meteorico della piattaforma autostradale Immissione di scarichi inquinanti dovuti a sversamenti accidentali all'interno delle checklist. Alterazione dell'assetto idraulico dei corsi d'acqua attraversati e delle aree di pertinenza della piena di progetto

Definizione dei fattori di pressioni e degli impatti ACQUE SOTTERRANEE - Fase COSTRUZIONE Il fattore di pressione ambientale va inteso come la ripercussione sul territorio di una Ingresso di acque di dilavamento meteorico di superfici contaminate Ingresso di contaminanti dovuto a sversamenti accidentali data azione di progetto, misurabile o esprimibile in termini di possibile alterazione dello Interferenze con la circolazione idrica sotterranea che comportano abbassamento della falda acquifera stato di una componente ambientale. Interferenze con la circolazione idrica sotterranea che comportano disturbo e/o depauperamento di pozzi Alterazione dell'interfaccia tra acque dolci sotterranee e acque marine Per ciascuna componente ambientale è stato, pertanto, definito sulla base della Interferenze con la circolazione idrica sotterranea che comportano variazioni delle direzioni di deflusso tipologia di interventi previsti, un elenco, checklist, dettagliato ed esaustivo dei possibili ACQUE SOTTERRANEE - Fase ESERCIZIO fattori di pressione che possono conseguire dalle lavorazioni e/o dalle attività previste. Ingresso di inquinanti provenienti dal dilavamento meteorico della piattaforma autostradale L'obbiettivo dì questa fase è, quindi, quello di non trascurare ed escludere a priori Ingresso di contaminanti dovuto a sversamenti accidentali Modifica del processo di infiltrazione delle acque superficiali in falda che comporta sottrazione di risorse nessun tipo di fattore dì pressione ambientale tecnicamente e teoricamente Interferenze con la circolazione idrica sotterranea che comportano variazioni delle direzioni di deflusso ricollegabile alla categoria di interventi progettuali. SUOLO E SOTTOSUOLO- Fase COSTRUZIONE La fase dì screening definisce, intrinsecamente, l'elenco delle tipologie di impatti Occupazione di suolo Rimozione di colture e interruzione del ciclo produttivo pluriannuale derivanti dalla checklist in funzione però anche delle caratteristiche degli ambiti Perdita di orizzonti superficiali di maggiore fertilità territoriali analizzati e quindi della sensibilità ambientale. Questa fase viene affrontata Interferenza con il drenaggio superficiale e concentrazione dei deflussi idrici Interferenza con il drenaggio superficiale e aumento della capacità erosiva delle acque di ruscellamento nell'ambito delle analisi riferite alla singola componente. Compromissione delle proprietà chimico-fisiche del suolo Solo, in un secondo momento, mediante l'analisi conoscitiva e la definizione dello stato Potenziale sversamento sul suolo e sottosuolo di sostanze e materiali inquinanti in corso d'opera Alterazione della morfologia naturale dei versanti della componente è possibile discriminare la significatività e la pertinenza dei singoli Possibile innesco di fenomeni di dissesto superficiale e profondo Smaltimento e stoccaggio materiali e rifiuti fattori di pressione in funzione dello specifico contesto territoriale. Nei prospetti che seguono sono riportati i fattori di pressione valutati in sede di SUOLO E SOTTOSUOLO- Fase ESERCIZIO La maggior parte delle azioni progettuali e dei conseguenti fattori di pressione ambientale, si esplicano, con screening e tradotti in fattori di impatto nel processo di identificazione degli impatti riferimento alla componente in esame, nella fase realizzativa. Anche la presenza e l'ingombro definitivo dell'infrastruttura e la conseguente sottrazione di risorsa hanno luogo, a tutti gli effetti, con l'esproprio dei riferiti alle varie componenti. terreni e l’apertura dei cantieri. Alla fase di esercizio, pertanto, non è ascrivibile alcun fattore di pressione ambientale che possa risultare significativo sul piano degli esiti sulla componente. IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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Inserimento di elementi di degrado/inquinanti/disturbo di ricettori antropici o naturali VEGETAZIONE E FLORA- Fase COSTRUZIONE Alterazione dell’assetto insediativo storico ovvero sul sistema dei centri urbani e/o sul sistema del Coinvolgimento diretto di vegetazione d'interesse naturalistico e/o conservazionistico patrimonio storico-testimoniale Ripercussioni negative sulla vegetazione d'interesse naturalistico e/o conservazionistico Interferenza con beni storico-culturali e loro contesti Eliminazione di superfici di vegetazione arborea, arbustiva ed erbacea Riduzione del potenziale vegetale da consumo di suolo PAESAGGIO - Fase ESERCIZIO Coinvolgimento diretto della vegetazione ripariale ed acquatica da alterazione sezione dei corpi idrici Introduzione di elementi estranei al paesaggio d’appartenenza Ripercussioni indirette sulla vegetazione idrofitica da possibili forme di inquinamento idrico Deconnotazione Eliminazione e/o danneggiamento esemplari arborei di particolare pregio Frammentazione del sistema unitario d’appartenenza Possibili alterazione delle capacità metaboliche delle piante da sollevamento polveri prodotte dalle Alterazione del quadro paesaggistico da punti di vista privilegiati lavorazioni Intrusione visiva alle brevi e medie distanze Possibili introduzione e/o diffusione di specie invasive Alterazione delle quinte sceniche naturali Alterazione della morfologia naturale e della compagine vegetale con sostanziale modifica dello stato plano- VEGETAZIONE E FLORA- Fase ESESRCIZIO altimetrico dei terreni e delle coperture vegetali Aumento rischio diffusione vegetazione alloctona ruderale per trasporto passivo e dispersione di materiali Inserimento di elementi di artificializzazione/barriere artificiali contenenti semi da parte dei veicoli in transito Inserimento di elementi di degrado/inquinanti/disturbo di ricettori antropici o naturali Possibili ripercussioni sulla vegetazione idrofitica da sversamenti accidentali Alterazione dell’assetto insediativo storico ovvero sul sistema dei centri urbani e/o sul sistema del Alterazione delle successioni ecologiche da modificazioni dei substrati patrimonio storico-testimoniale Interferenza con beni storico-culturali e loro contesti FAUNA - Fase COSTRUZIONE Sottrazione del suolo ATMOSFERA - Fase COSTRUZIONE Disturbo sonoro Risollevamento di polveri in fase di cantiere Inquinamento luminoso Emissioni inquinanti in fase di cantiere Rischio di collisione ATMOSFERA - Fase ESERCIZIO FAUNA - Fase ESERCIZIO Emissioni inquinanti in fase di esercizio Sottrazione del suolo Disturbo sonoro RUMORE - Fase ESERCIZIO Inquinamento luminoso Incremento inquinamento acustico in fase di esercizio Rischio di collisione

ECOSISTEMI - Fase COSTRUZIONE Aumento della frammentazione degli habitat e riduzione della connettività

Modifiche morfologiche con semplificazione della matrice ambientale Effetto barriera Alterazione dell’assetto vegetazionale con dirette ripercussioni sulla tenuta dell’ecosistema

ECOSISTEMI - Fase ESERCIZIO Aumento della frammentazione degli habitat e riduzione della connettività

Modifiche morfologiche con semplificazione della matrice ambientale Effetto barriera

PAESAGGIO/CARATTERI STRUTTURALI - Fase COSTRUZIONE Introduzione di elementi estranei al paesaggio d’appartenenza Deconnotazione Frammentazione del sistema unitario d’appartenenza Alterazione del quadro paesaggistico da punti di vista privilegiati Intrusione visiva alle brevi e medie distanze Alterazione delle quinte sceniche naturali Alterazione della morfologia naturale e della compagine vegetale con sostanziale modifica dello stato plano- altimetrico dei terreni e delle coperture vegetali Inserimento di elementi di artificializzazione/barriere artificiali

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8.1.1 ATMOSFERA

FAL<100 FAL100-250 FAL250-500 Per quanto riguarda le attività sul fronte avanzamento lavori l’impatto del particolato Probabilità A M B

(PM10) in atmosfera è stato calcolato prendendo in esame separatamente le tipologie Persistenza MT MT MT Magnitudo II II I costruttive dell'opera e precisamente:

1a. attività relative alla tipologia rilevato/trincea; VIA VIA VIA 2a. attività relative alla tipologia viadotto; <100 100-250 250-500 Probabilità M B B 3a. attività relative alla tipologia galleria artificiale. Persistenza LT LT LT Magnitudo II I I

Dalle simulazioni è stato mostrato come l’entità degli impatti dipenda dalla distanza GAL<100 GAL100-250 GAL250-500 dall’asse ferroviario. Per questo motivo per ciascuna attività sono state individuate tre Probabilità M B B Persistenza LT LT LT fasce, in funzione della distanza dall’asse, definite come segue: Magnitudo II I I

Per tipologia rilevato/trincea: Si verifica che i livelli di pressione ambientale (MP) e pressione ambientale residuale 1a. FAL<100 = distanza minore di 100 m; (MPR) sono: 2a. FAL100-250=distanza compresa tra 100m e 250m;

3a. FAL250-500=distanza compresa tra 250m-500m. FAL<100 FAL100-250 FAL250-500 MP media bassa bassa*

MPR E C A Per tipologia viadotto: VIA VIA VIA 1a. VIA<100 = distanza minore di 100 m; <100 100-250 250-500 MP bassa bassa* bassa* 2a. VIA 100-250=distanza compresa tra 100m e 250m; MPR E A A 3a. VIA 250-500=distanza compresa tra 250m-500m. GAL<100 GAL100-250 GAL250-500 MP bassa bassa* bassa* Per tipologia galleria: MPR E A A

1a GAL<100 = distanza minore di 100 m; L’asterisco nelle precedenti tabelle indica che per la pressione ambientale "non 2a GAL100-250=distanza compresa tra 100m e 250m; significativa" è stata considerata lo stesso come “bassa” in via cautelativa. Il livello 3a GAL250-500=distanza compresa tra 250m-500m. dell’impatto ambientale è stato definito dalla conoscenza della pressione ambientale MPR e della sensibilità dell’ambiente impattato. Tenendo conto dei risultati modellistici sono state assegnate i seguenti valori di La definizione della sensibilità ha permesso di calcolare il livello dell’impatto ambientale

probabilità di superamento dei limiti, persistenza e magnitudo, come riportato dalla per ciascuna lavorazione e per ciascuna fascia, legato alle emissioni di PM10. seguente tabella. Sono stati calcolati anche gli impatti residui, ovvero a valle delle mitigazioni previste in sede progettuale, assumendo in via precauzionale un intervanto di mitigazione di tipo

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“parzialmente mitigabile”. Tenendo conto dei risultati modellistici sono state assegnati i seguenti valori di I valori degli impatti e degli impatti a valle delle azioni di mitigazione sono riportati nelle probabilità di superamento dei limiti, persistenza e magnitudo, come riportato nella seguenti tabelle: seguente tabella.

CI4.2 CB 4.1 CA 4.4 CT2 CO 4.5 CB 5.2 FAL FAL FAL <100 100-250 250-500 Probabilità M M M Impatto ambientale Importante Medio Medio Persistenza LT LT LT Impatto ambientale residuo Medio Medio Medio Magnitudo II II II

VIA VIA VIA <100 100-250 250-500 Si verifica che i livelli di pressione ambientale (MP) e pressione ambientale residuale Impatto ambientale Importante Medio Medio Impatto ambientale residuo Medio Medio Medio (MPR) sono:

GAL<100 GAL100-250 GAL250-500 CI4.2 CB 4.1 CA 4.4 CT2 CO 4.5 CB 5.2 Impatto ambientale Importante Medio Medio MP bassa bassa bassa Impatto ambientale residuo Medio Medio Medio MPR E E E

Quindi per tutte le fasce considerate, per ciascuna tipologia di lavorazione il livello di Il livello dell’impatto ambientale è stato definito dalla conoscenza della pressione impatto residuo calcolato è quello medio ovvero un impatto che non costituisce ambientale MPR e della sensibilità dell’ambiente impattato. normalmente un elemento rilevante del processo decisionale ma richiede, in ogni caso, Come visto nel paragrafo precedete, date le caratteristiche climatologiche della zona il controllo e la verifica delle stime effettuate (Progetto di Monitoraggio Ambientale). interessata dall’opera, la sensibilità è stata definita come “alta”. La definizione della sensibilità ha permesso di calcolare il livello dell’impatto ambientale Per quanto concerne le attività interne ai cantieri, sono state individuate tre tipologie di legato alle emissioni di PM10, per ciascun cantiere. fonti di particolato (PM10): Sono stati calcolati anche gli impatti residui, ovvero a valle delle mitigazioni previste in  Movimentazione, carico/scarico materiali polverosi e pietrosi; sede progettuale, derivati dall'applicazione della matrice di impatto, assumendo in via  Particolato prodotto dai motore dei mezzi d’opera (betonaggio ecc.); precauzionale (analogamente a quanto visto per il F.A.L.) un intervanto di mitigazione  Particolato emesso dal risollevamento delle polveri dovuto al transito dei veicoli di tipo “parzialmente mitigabile”. pesanti nelle piste interne dei cantieri. I valori degli impatti e degli impatti a valle delle azioni di mitigazione, per i cantieri, sono riportati nella seguente tabella: Dai risultati delle simulazioni è stato mostrato come l’entità degli impatti dipenda dalla distanza dal punto di massima emissione individuato all'interno del cantiere. Tuttavia CI4.2 CB 4.1 CA 4.4 CT2 CO 4.5 CB 5.2 Impatto ambientale Importante Importante Importante per tutti i cantieri già dopo i 100m di distanza gli impatti si riducono sensibilmente, Impatto ambientale residuo Medio Medio Medio d'altra parte i superamenti del limite giornaliero si osservano entro i primi 50m. Per Quindi per tutti i cantieri il livello di impatto residuo calcolato è quello medio ovvero un questo motivo non è stata considerata la suddivisione a fasce adottata per il F.AL., ma impatto che non costituisce normalmente un elemento rilevante del processo si è proceduto all'analisi degli impatti per ciascun cantiere unicamente nella fascia di decisionale ma richiede, in ogni caso, il controllo e la verifica delle stime effettuate massimo impatto (0-50m). (Progetto di Monitoraggio Ambientale). IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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ben non 8.1.2 ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE AQC2 X I B mitigabile signifIcativa ben non AQC3 X I B Il territorio lungo cui si sviluppa l’intero tracciato è stato suddiviso in aree la cui risposta mitigabile signifIcativa ben AQC4 X III B MT medio alle azioni di progetto si potrà ritenere omogenea. Per la componente idrica (acque mitigabile ben AQC1 X II M MT minore superficiali e sotterranee) partendo dai dati che rappresentano lo stato di fatto, e tenuto mitigabile ben non AQC2 X I B conto delle dinamiche naturali proprie del territorio in esame, sono state analizzate le A mitigabile signifIcativa X X X X 3 ben non AQC3 X I B interazioni (fattori di pressione) che scaturiranno dalla realizzazione del progetto. mitigabile signifIcativa ben AQC4 X III B MT medio mitigabile Area di realizzazione opere idrauliche: Bacino di compensazione irrigua ben A1 AQC1 X II A MT minore Zevio. mitigabile ben non AQC2 X I B Aree su cui verranno realizzati Viadotti e Ponti A mitigabile signifIcativa A2 X X X X X X X X 4 ben non Km.ca 32+525 – 44+250 circa AQC3 X I B mitigabile signifIcativa ben Aree su cui verranno realizzati Rilevati Ferroviari AQC4 X III B MT medio A3 mitigabile Km.ca 32+525 – 44+250 circa ben non AQC1 X I M mitigabile signifIcativa Aree in cui si realizzeranno: Cantieri Base, Linee Elettriche, ben non AQC2 X I M Sottostazione Elettrica, Viabilità di Cantiere e Viabilità esterna da A mitigabile signifIcativa A4 X X X X 5 ben non adeguare AQC3 X I M Km.ca 32+525 – 44+250 circa mitigabile signifIcativa ben AQC4 X III B MT medio Aree Cantieri: Operativo, Industriale, Armamento, Tecnologico mitigabile A5 Km.ca 32+525 – 44+250 circa Fig. 8-2: Giudizi di impatto – Acque in fase di cantiere

Fig. 8-1: Suddivisione delle azioni di progetto lungo il tracciato analizzato per le componenti: Ambiente Idrico, Suolo e Sottosuolo. AMBIENTE IDRICO IN FASE DI ESERCIZIO

AZIONI DI PROGETTO SENSIBILITA' FATTORE DI PRESSIONE

Si riporta di seguito un quadro tabellare dei giudizi di impatto ottenuti per le diverse

Magnitudo Probabilità Reversibilità

aree di impatto individuate. (M) (P) (R)

TIPOLOGIA

DI MITIGAZIONE AMBIENTE IDRICO IN FASE DI CANTIERE IMPATTO

MA A M B MITIGAZIONE

SENSIBILIT SCAVI C - A - M - BT - MT - AREAIMPATTO

AZIONI DI PROGETTO FATTORE DI PRESSIONE RILEVATI I - II - III DEPOSITI

A' OPERECLS B LT - IR

VIADOTTIEPONTI

AREELOGISTICHE

LIVELLOIMPATTO DI POST VIABILITA'CANTIERE

Magnitud Probabilit Reversibilit AZIONIACCIDENTALI

TRALICCIE CAVI 132Kv GALLERIAARTIFICIALE

o (M) à (P) à (R)

TIPOLOGI MITIGAZION

AQE1 X I B ben mitigabile non signifIcativa A DI E IMPATTO M A M B AQE2 X I B ben mitigabile non signifIcativa A

132Kv C - A - M BT - MT - SCAVI A1 X X X

I - II - III MITIGAZIONE

AREA IMPATTO AREA

RILEVATI DEPOSITI

GALLERIA GALLERIA - B LT - IR AQE3 X I B ben mitigabile non signifIcativa OPERE CLS OPERE

ARTIFICIALE

TRALICCI E CAVI CAVI E TRALICCI VIADOTTI E PONTI E VIADOTTI

AREE LOGISTICHE AREE AQE4 X III B MT ben mitigabile medio

LIVELLO DI IMPATTO POST POST IMPATTO DI LIVELLO

VIABILITA' CANTIERE VIABILITA' AZIONI ACCIDENTALI AZIONI ben AQE1 X I M ben mitigabile non signifIcativa AQC1 X II M MT minore mitigabile AQE2 X I B ben mitigabile non signifIcativa ben non AQC2 X I B A2 X X X A mitigabile signifIcativa X X X X AQE3 X I B ben mitigabile non signifIcativa 1 ben non AQC3 X I B AQE4 X III B MT ben mitigabile medio mitigabile signifIcativa ben AQC4 X III B MT medio AQE1 X II M MT ben mitigabile minore

mitigabile A3 X X X A ben X X X X AQC1 X II A MT medio AQE2 X I B ben mitigabile non signifIcativa 2 mitigabile IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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AQE3 X I B ben mitigabile non signifIcativa 8.1.3 SUOLO E SOTTOSUOLO AQE4 X III B MT ben mitigabile medio

AQE1 X I M ben mitigabile non signifIcativa Il territorio lungo cui si sviluppa l’intero tracciato è stato suddiviso in aree la cui risposta AQE2 X I B ben mitigabile non signifIcativa

A4 X X X X X alle azioni di progetto si potrà ritenere omogenea. Per le componenti ambientali suolo e

AQE3 X I B ben mitigabile non signifIcativa sottosuolo, partendo dai dati che rappresentano lo stato di fatto, e tenuto conto delle AQE4 X III B MT ben mitigabile medio

AQE1 X dinamiche naturali proprie del territorio in esame, sono state analizzate le interazioni

AQE2 X (fattori di pressione) che scaturiranno dalla realizzazione del progetto. A5

AQE3 X

AQE4 X Area di realizzazione opere idrauliche: Bacino di Compensazione Irrigua A1 Fig. 8-3: Giudizi di impatto – Acque in fase di esercizio Zevio.

Aree su cui verranno realizzati Viadotti e Ponti A2 Km.ca 32+525 – 44+250 circa

Aree su cui verranno realizzati Rilevati Ferroviari A3 Km.ca 32+525 – 44+250 circa

Aree in cui si realizzeranno: Cantieri Base, Linee Elettriche, Sottostazione A4 Elettrica, Viabilità di Cantiere e Viabilità esterna da adeguare Km.ca 32+525 – 44+250 circa

Aree Cantieri: Operativo, Industriale, Armamento, Tecnologico A5 Km.ca 32+525 – 44+250 circa Fig. 8-4: Suddivisione delle azioni di progetto lungo il tracciato analizzato per le componenti: Ambiente Idrico, Suolo e Sottosuolo.

Si riporta di seguito un quadro tabellare dei giudizi di impatto ottenuti per le diverse aree di impatto individuate.

AMBIENTE SUOLO IN FASE DI CANTIERE

SENSIBILITA AZIONI DI PROGETTO FATTORE DI PRESSIONE

'

Magnitud Probabilit Reversibilit

AREA TIPOLOGI

MITIGAZION

IMPATT A DI o (M) à (P) à (R) E O IMPATTO M A M B A

AREE AREE C - A - M BT - MT -

SCAVI PONTI

AZIONI AZIONI I - II - III

RILEVATI

DEPOSITI

VIABILITA' VIABILITA'

GALLERIA GALLERIA CANTIERE

– B LT - IR POST MITIGAZIONE

CAVI 132Kv CAVI

TRALICCI E E TRALICCI

VIADOTTI E VIADOTTI

LIVELLOIMPATTO DI

OPERE CLS OPERE

LOGISTICHE ARTIFICIALE ACCIDENTALI Parz. SC1 X II C IR medio Mitigabile Parz. A1 X X X X SC2 X III C IR medio Mitigabile ben SC3 X III B MT medio mitigabile ben minor A2 X X X X SC1 X I C IR mitigabile e IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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ben minor ben SC2 X II C IR mitigabile e GC3 X I C IR mitigabile minore ben ben SC3 X III B MT medio mitigabile GC4 X III B MT mitigabile medio Parz. ben SC1 X II C IR medio Mitigabile GC1 X I C LT mitigabile minore Parz. ben A3 X X X X SC2 X III C IR medio GC2 X I C IR mitigabile minore Mitigabile A5 X X X X ben ben SC3 X III B MT medio mitigabile GC3 X I C IR mitigabile minore ben minor ben SC1 X II C LT mitigabile e GC4 X III B MT mitigabile medio ben minor Fig. 8-6: Giudizi di impatto – sottosuolo in fase di cantiere A4 X X X X X X X X SC2 X II C LT mitigabile e ben SC3 X III B MT medio mitigabile ben minor AMBIENTE SUOLO IN FASE DI ESERCIZIO SC1 X II C LT mitigabile e SENSIBILIT ben minor AZIONI DI PROGETTO FATTORE DI PRESSIONE A5 X X X X SC2 X II C LT A'

mitigabile e

ben

medio Magnitu Probabili Reversibili SC3 X III B MT AREA TIPOLOG

mitigabile MITIGAZIO

IMPATT IA DI do (M) tà (P) tà (R) NE Fig. 8-5: Giudizi di impatto – suolo in fase di cantiere O IMPATTO M A M B A

AREE C - A - M BT - MT -

SCAVI PONTI

AZIONI AZIONI I - II - III

RILEVATI

DEPOSITI

VIABILITA' VIABILITA' GALLERIA GALLERIA

CANTIERE - B LT - IR

CAVI 132Kv CAVI

TRALICCI E E TRALICCI

VIADOTTI E VIADOTTI

OPERE CLS OPERE

LOGISTICHE ARTIFICIALE

POST MITIGAZIONE POST ACCIDENTALI AMBIENTE SOTTOSUOLO IN FASE DI CANTIERE IMPATTO DI LIVELLO ben non SE1 X I B SENSIBILIT mitigabile significativa AZIONI DI PROGETTO A' FATTORE DI PRESSIONE ben non

A1 X X X SE2 X I B

mitigabile significativa

TIPOLOG Magnitu Probabili Reversibili

MITIGAZIO ben

IA DI do (M) tà (P) tà (R) SE3 X III B MT medio NE mitigabile IMPATTO ben non

SE1 X I B

AREE AREE SCAVI AREA PONTI

AZIONI AZIONI mitigabile significativa

RILEVATI

DEPOSITI

VIABILITA' VIABILITA'

GALLERIA GALLERIA

CANTIERE CAVI 132Kv CAVI

IMPATT E TRALICCI

VIADOTTI E VIADOTTI M C - A - M BT - MT -

OPERE CLS OPERE

LOGISTICHE ARTIFICIALE

POST MITIGAZIONE POST ben non ACCIDENTALI LIVELLO DI IMPATTO IMPATTO DI LIVELLO A2 X X X SE2 X I B O A A M B I - II - III - B LT - IR mitigabile significativa ben ben SE3 X III B MT medio GC1 X II C IR mitigabile medio mitigabile ben ben non GC2 X I C IR mitigabile minore SE1 X I B A1 X X X X mitigabile significativa ben non ben non A3 X X X SE2 X I B GC3 X I M mitigabile signifIcativa mitigabile significativa ben ben SE3 X III B MT medio GC4 X III B MT mitigabile medio mitigabile ben ben non SE1 X I B GC1 X I A IR mitigabile minore mitigabile significativa ben ben non GC2 X I C IR mitigabile minore A4 X X X X X SE2 X I B A2 X X X X mitigabile significativa ben ben SE3 X III B MT medio GC3 X I C IR mitigabile minore mitigabile ben SE1 X GC4 X III B MT mitigabile medio ben A5 SE2 X GC1 X II C IR mitigabile minore ben SE3 X

GC2 X I C IR mitigabile minore A3 X X X X Fig. 8-7: Giudizi di impatto – suolo in fase di esercizio ben GC3 X II C IR mitigabile medio ben GC4 X III B MT mitigabile medio ben GC1 X I C LT mitigabile minore A4 X X X X X X X X ben GC2 X I C IR mitigabile minore

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8.1.4 VEGETAZIONE E FLORA AMBIENTE SOTTOSUOLO IN FASE DI ESERCIZIO

I valori di magnitudo, probabilità e reversibilità assegnati per ciascun fattore di SENSIBILIT AZIONI DI PROGETTO FATTORE DI PRESSIONE

A' pressione ai diversi ambiti di impatto, sono stati desunti, note le principali caratteristiche

Magnitu Probabili Reversibili

AREA TIPOLOG

MITIGAZIO

IMPATT IA DI do (M) tà (P) tà (R) progettuali (comprese le mitigazioni), dalle conoscenze sugli aspetti di vegetazione NE O IMPATTO M A M B A interessati ottenute per mezzo dello studio della letteratura di settore ed effettuando

AREE AREE C - A - M BT - MT -

SCAVI PONTI

AZIONI AZIONI I - II - III

RILEVATI

DEPOSITI

VIABILITA' VIABILITA' GALLERIA GALLERIA

CANTIERE - B LT - IR

CAVI 132Kv CAVI

TRALICCI E E TRALICCI

VIADOTTI E VIADOTTI

OPERE CLS OPERE

LOGISTICHE ARTIFICIALE

POST MITIGAZIONE POST ACCIDENTALI

LIVELLO DI IMPATTO IMPATTO DI LIVELLO sopralluoghi in campo. ben non GE1 X I B mitigabile significativa GE2 X Sensibilità Fattore di pressione A1 X X X ben non Magnitudo (I, Probabilità Reversibilità Tipo Livello di GE3 X II B Area impatto Fase Mitigazione mitigabile signifIcativa MA A M B II, III) (C, A, M, B) (BT, MT, LT, impatto ben IR) GE4 X III B MT medio mitigabile Parzialmente ben non X I M LT VEC1 C N.S. GE1 X I B mitigabile mitigabile signifIcativa Parzialmente GE2 X X I M MT VEC2 C N.S. mitigabile A2 X X X ben non GE3 X II B mitigabile significativa I M MT Parzialmente N.S. ben X VEC3 C GE4 X III B MT medio mitigabile mitigabile ben non I M LT Parzialmente N.S. GE1 X I B X VEC4 C mitigabile significativa mitigabile GE2 X

A3 X X X ben non Parzialmente GE3 X II B X I B IR VEC5 C N.S. mitigabile significativa mitigabile ben Bacino GE4 X III B MT medio I M BT Parzialmente mitigabile irriguo X VEC6 C N.S. mitigabile ben non GE1 X I B mitigabile significativa I M Parzialmente GE2 X X BT VEC7 C N.S. mitigabile A4 X X X X X ben non GE3 X II B I B IR Debolmente N.S. mitigabile significativa X VEC8 C ben mitigabile GE4 X III B MT medio mitigabile I B IR VEE1 E Debolmente N.S. GE1 X X mitigabile GE2 X A5 X I B BT VEE2 E Ben mitigabile N.S. GE3 X

X I B MT VEE3 E Ben mitigabile N.S. GE4 X Fig. 8-9: Giudizi di impatto – Vegetazione e flora Fig. 8-8: Giudizi di impatto – sottosuolo in fase di esercizio

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8.1.5 FAUNA 8.1.7 PAESAGGIO

Per la valutazione delle interferenze sulla componente Fauna sono stati valutati i Dallo studio della componente Paesaggio e dall’analisi delle interazioni di tipo visivo e possibili impatti derivanti da fattori di disturbo derivanti dalle attività di cantiere (C) e di tipo paesaggistico sono emerse diverse interferenze con il paesaggio interessato dal dalla fase di esercizio (E). Tali fattori di disturbo possono essere diretti o indiretti e nuovo tracciato e individuate 8 aree critiche / aree di impatto. Gli ambiti d’impatto interessano la sottrazione del suolo, e quindi dello spazio vitale per le specie animali, il definiscono settori, aree o elementi del paesaggio con specifici livelli di sensibilità disturbo sonoro, luminoso e la mortalità diretta dovuta a collisione di mezzi di cantiere e intrinseca interessati da precise azioni di progetto che ne modificano l'assetto del traffico veicolare e ferroviario (fase di esercizio). paesaggistico generale. Fattore di pressione Livello Area Tipo impatto Sensibilità Fase Mitigazione N° TRATTO (Km) Criticità MAG. PROB. REV. impatto Area della nuova stazione di Montebello Vicentino. Bacino a SH MA I C MT C Parz. mitig. Trascurabile A1 32+900 33+750 Inizio tratto in viadotto. Interferenza con Rio Acquetta. uso irriguo SH MA I M MT E Ben mitigabile Trascurabile Interferenza tracciato in affiancamento con SI.TA.VE. Zevio DS MA III C BT C Parz. mitig. Importante DS MA I M BT E Ben mitigabile Trascurabile Interferenza con contrada Ronchi. IL MA II A BT C Parz. mitig. Importante Area interclusa tra la nuova linea in progetto e la linea IL MA I B BT E Ben mitigabile Trascurabile storica in dismissione. RC MA I M BT C Parz. mitig. Trascurabile A2 34+100 35+700 Affiancamento tracciato SI.TA.VE. e definizione di nuovo RC MA I B BT E Ben mitigabile Trascurabile corridoio infrastrutturale. Fig. 8-10: Giudizi di impatto – Fauna Interferenza con ambito a vincolo monumentale di Villa Schroeder da Porto. Bacino a uso irriguo Zevio A4 Località Zevio (VR) Modificazione dell'area agricola di golena (Area seminativo).

8.1.6 ECOSISTEMI

Il quadro riepilogativo della valutazione di impatto per la componente Paesaggio in fase Per la valutazione delle interferenze sulla componente Ecosistemi sono stati valutati i di cantiere e in fase di esercizio è riportato nella tabella seguente. possibili impatti originabili da fattori di disturbo delle attività di cantiere (C) e dalla fase di esercizio (E). Tali fattori di disturbo possono essere diretti o indiretti e interessano la frammentazione degli habitat naturali e seminaturali, la semplificazione ambientale e PAESAGGIO

l’effetto barriera. Sistema di progetto Sensibilità Fattore di pressione

Tipo Fattore di pressione Livello Livello di Area Sensibilità Fase Mitigazione impatto impatto MAG. PROB. REV. impatto Fase Mitigazione Tipologia Reversibilità post Bacino a FH MA II M MT C Parz. mitig. Medio Magnitudo Probabilità

mitigazione

uso irriguo MA A M B di (BT-MT-LT- FH MA I B MT E Parz. mitig. Trascurabile (I-II-III) (C-A-M-B) Zevio SA MA II M MT C Parz. mitig. Medio Areadi impatto impatto IR)

SA MA I B MT E Ben Trascurabile ntieri

trincee gallerie

rilevati viadotti opere idrauliche mitigabile ca EB MA II M MT C Parz. mitig. Medio PA1 II M IR E mitigabile basso EB MA I B MT E Ben Trascurabile A1 PA5 I A IR E mitigabile basso mitigabile X X X Fig. 8-11: Giudizi di impatto – Ecosistemi PA8 I A IR E mitigabile basso

PA4 II M IR C/E mitigabile basso

A2 X X X X PA11 II A IR C/E mitigabile basso

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ben PA2 I M MT C/E basso mitigabile A3 X X 8.1.8 RUMORE ben PA7 II M BT C/E basso mitigabile Il livello di pressione ambientale attinente alla componente rumore viene inteso come“perturbazione” del clima acustico sul territorio a seguito della realizzazione Fig. 8-12: Tabella Giudizi di impatto Paesaggio dell’opera ferroviaria in progetto.

Per la definizione del giudizio di impatto ambientale il tracciato ferroviario è stato suddiviso in tratti omogenei e nella seguente tabella di sintesi si riportano le analisi sviluppate per le singole tratte di tracciato considerate omogenee, identificate secondo la progressiva chilometrica di progetto.

Sensibilità Fattore di Pressione Livello di Livello di Impatto Area Impatto Probabil Reversibili Ambientale Mitigabilità Impatto M Magnitudo Ambientale A M B ità (C, A, tà (BT, MT, Ante A (I, II, III) Residuo M, B) LT, IR) Mitigazione Tratto I da km Ben x III A IR Elevato Medio 32+525 a km Mitigabile 38+500 Tratto II da km Ben x III A IR Elevato Importante 38+500 a km Mitigabile 43+000 Tratto III da km Ben x III A IR Importante Minore 43+000 a Mitigabile fine progetto Fig. 8-13: Giudizi di impatto per tracciato ferroviario Montebello V.-Bivio Vicenza

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8.1.9 VIBRAZIONI 8.1.10 RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Per la definizione del giudizio di impatto ambientale, il tracciato ferroviario è stato suddiviso I giudizi di impatto sono stati discretizzati per i singoli elettrodotti che verranno realizzati in tratti omogenei e nella seguente tabella di sintesi si riportano le analisi sviluppate per le a servizio della linea ferroviaria in progetto. singole tratte di tracciato considerate omogenee, identificate secondo la progressiva Nella seguente tabella si riportano le analisi sviluppate per le singole tratte di tracciato chilometrica di progetto. considerate omogenee, identificate secondo la progressiva chilometrica di progetto. Sensibilità Fattore di Pressione Livello di Livello di Impatto Sensibilità Fattore di Pressione Probabilità Reversibilità Impatto Livello di Area Impatto Magnitudo Ambientale Mitigabilità Livello di MA A M B (C, A, M, (BT, MT, LT, Ambientale Impatto (I, II, III) Ante Area Impatto B) IR) Residuo Magnitu Probabilit Reversibili Ambientale Mitigabilità Mitigazione Impatto Ambientale MA A M B do à (C, A, tà (BT, MT, Ante Residuo Tratto I (I, II, III) M, B) LT, IR) Mitigazione Ben da km 32+525 x III A IR Elevato Medio Mitigabile a km 38+500 Elettrodotto 132kv Ben Tratto II Ben x III A IR Importante Minore da km 38+500 x III A IR Elevato Importante Montebello Mitigabile Mitigabile a km 43+000 V. Cavidotto Tratto III Ben Ben 132Kv x I A IR Medio Minore da km 43+000 x III A IR Importante Minore Mitigabile Mitigabile Altavilla V. a fine progetto Fig. 8-15: Giudizi di impatto per tracciato ferroviario Montebello V.- Bivio Vicenza (II Lotto) Fig. 8-14: Giudizi di impatto per tracciato ferroviario Montebello V.- Bivio Vicenza

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Nella sguente tabella vengono definiti i diversi livelli di impatto ambientale archeologico 8.1.11 ARCHEOLOGIA dell’intera tratta in oggetto. Per valutazione d'impatto ambientale dal punto di vista archeologico s’intende Magnitudo potenziale l’individuazione delle peculiarità storico-topografiche del territorio in esame, pk B M A 32+550 - documentate o ipotizzate e le loro interferenze con il tracciato ferroviario in progetto. A 34+120 L’elaborazione dei dati avviene tramite l’analisi incrociata dei risultati degli indicatori, 34+120 - M come toponomastica, cartografia storica, foto aeree, survey, ricognizioni d’archivi, per 36+050 36+050 - M stabilire i gradi di Rischio Archeologico dell’area studiata. 36+725 36+725 - Conseguentemente, vengono definite le aree a rischio e di impatto rispetto all’opera in A 38+450 progetto, che consentono di individuare tutte le possibili interferenze fra il tracciato 38+450 - A stesso e le testimonianze documentate e di stabilire il diverso grado di rischio 38+900 38+900 - B archeologico da intendersi al momento dell’esecuzione dell’opera. 39+200 39+200 - Per poter definire il Grado di Rischio Archeologico rispetto al tracciato, ai cantieri e alle A 39+600 opere accessorie – l'effettivo rischio archeologico da considerarsi al momento 39+600 - B dell'esecuzione dell'opera – risulta necessario considerare la tipologia delle opere, la 39+700 39+700 - A distanza delle presenze antiche rispetto all’opera e la loro tipologia (rinvenimento 39+850 puntuale, certo o ipotetico). 39+850 - B 40+100 Il grado di rischio e d'impatto ambientale in un’area specifica, viene azzerato in fase di 40+100 - M progettazione esecutiva o costruttiva, nel momento in cui viene svolto lo scavo 41+550 41+550 - archeologico stratigrafico, fino al raggiungimento della stratificazione sterile, e quindi B 42+750 l’area in oggetto può considerarsi completamente bonificata. 42+750 - A L’esecuzione di una serie di esplorazioni (fattori di sensibilità), quali carotaggi geologici, 44+453 Fig. 8-17: Definizione del livello di impatto ambientale archeologico del tracciato survey, trincee e pozzetti esplorativi, presenze archeologiche, consente di determinare

il grado di rischio o magnitudo potenziale relativa all’opera, classificato secondo 3 diversi livelli (magnitudo potenziale), come di seguito indicato nella tabella.

MAGNITUDO POTENZIALE A ALTO (colore rosso) M MEDIO (colore verde) B BASSO (colore giallo) Fig. 8-16:Tabella Gradi di pressione ambientale archeologica

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9 ELABORATI AMBIENTALI A CORREDO DEL SIA Sono stati considerati i seguenti siti Natura 2000, rientranti entro un buffer di 10km dal

tracciato: 9.1 STUDIO DI INCIDENZA

 SIC Fiume Adige tra Verona est e Badia Polesine In coerenza con quanto disciplinato nell’articolo 5 del Decreto del Presidente della Codice Natura 2000: IT3210042 Repubblica del 8 settembre 1997, n. 357 e s.m.i. (Regolamento di attuazione della Direttiva Superficie: 2090 ha. 92/43/CEE” relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della

flora e della fauna selvatiche”) la valutazione di incidenza è una procedura finalizzata alla  SIC/ZPS Sguazzo di Rivalunga verifica e alla valutazione degli effetti di attività ed interventi sui siti che fanno parte della Codice Natura 2000: IT3210019 Rete Natura 2000, e all’individuazione di misure di mitigazione /compensazione che Superficie: 186 ha. prevedono il deterioramento dei siti stessi (Per dettagli si rimanda all’elaborato specialistico

Studio di incidenza cod. elab. IN0D02DI2RHIM0004201E).  SIC/ZPS Palude del Feniletto – Sguazzo del Vallese

Codice Natura 2000: IT3210014 Criteri metodologici dello studio Supeficie: 167 ha. La valutazione della significatività delle incidenze è stata effettuata tenendo conto dei

seguenti indicatori:  SIC Torrente Valdiezza  Distanza dai siti della rete Natura 2000 e dagli elementi chiave; Codice Natura 2000: IT3220038  Definizione dei limiti spaziali delle analisi; Superficie: 33 ha.  Perdita di superficie di habitat e di habitat di specie;

 Frammentazione di habitat e di habitat di specie;  SIC Colli Berici  Perdita di specie di interesse conservazionistico; Codice Natura 2000: IT3220037  Pertubazione alle specie della flora e della fauna; Superficie: 12768 ha.  Diminuzione delle densità delle popolazioni;  Alterazione della qualità delle acque, dell’aria e dei suoli;  SIC Ex Cave di Casale - Vicenza  Interferenze con le relazioni ecosistemiche principali che determinano la Codice Natura 2000: IT3220005 struttura e la funzionalità dei siti. Superficie: 36 ha.

 SIC Bosco di Dueville e risorgive limitrofe

Codice Natura 2000: IT3220040

Superficie: 715 ha.

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La Valutazione si ferma al Livello I (Screening iniziale) per i seguenti SIC: 9.2 RELAZIONE PAESAGGISTICA  SIC Torrente Valdiezza (IT3220038); L’oggetto della presente relazione è il 2° sublotto compreso tra Montebello Vicentino e  SIC Colli Berici (IT3220037); Altavilla Vicentina (Bivio Vicenza) della futura linea ferroviaria AV/AC Verona-Padova.  SIC Ex Cave di Casale - Vicenza (IT3220005); La Relazione Paesaggistica, redatta ai sensi del D.P.C.M. 12/12/2005, dovrà fornire gli  Sic “Bosco Di Dueville E Risorgive Limitrofe” (IT3220040). elementi conoscitivi e valutativi per accertare la compatibilità dell’opera con riferimento  SIC/ZPS Palude del Feniletto – Sguazzo del Vallese (IT3210014); alle interferenze con il sistema dei vincoli paesaggistici.  SIC/ZPS Sguazzo di Rivalunga (IT3210019); Al fine di fornire un quadro generale dei temi paesaggistici ed una valutazione di

dettaglio della compatiblità paesaggistica, la relazione è articolata in due diverse scale La Valutazione termina al secondo livello (Valutazione Appropiata) per il seguente SIC: di approfondimento:  SIC Fiume Adige tra Verona est e Badia Polesine (IT3210042).  un inquadramento alla scala territoriale dei temi paesaggistici (contesti

paesaggistici),  un approfondimento specifico per ogni punto di interferenza delle opere con i vincoli paesaggistici (nodi). L’autorizzazione paesaggistica nella fattispecie è richiesta per le opere che interferiscono direttamente con i vincoli paesaggistici:  Ferrovia  Opere stradali complementari  Nuove stazioni  Elettrodotti  Cantieri  Cave. Pertanto l’approfondimento conoscitivo e valutativo relativo ad ogni nodo avrà i contenuti richiesti dal DPCM12/12/2005 per la valutazione di compatibilità paesaggistica delle opere:  tipologia del vincolo paesaggistico;  analisi dello stato di fatto;  report fotografico;  descrizione dell’opera o delle opere all’interno del vincolo;  valutazione degli effetti dell’opera sui caratteri fisico/naturalistici e percettivi del paesaggio;

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 opere di integrazione e mitigazione; Nodo 4 - Villa Schroeder Da Porto - progressiva da Km 35+450 a 35+700  foto-inserimenti. Vincoli culturali e paesaggistici D.Lgs 42/2004 All’interno di ogni contesto sono individuate le aree critiche dal punto paesaggistico Immobili e pertinenze Aree di notevole interesse Aree Vincolate ai (punti di interfernza dell’opera con i vincoli di carattere paesaggistico) denominate nodi. vincolati ai sensi pubblico vincolate ai sensi sensi dell’art.142 dell’art.10 e 12 dell’art.136 All’interno della relazione ogni nodo è oggetto di specifico approfondimento, redatto Vincolo archeologico area secondo i contenuti di cui al DPCM 12/2005, mirato alla valutazione della compatibilità n.530 paesaggistica delle opere con i contenuti del vincolo nonché alla definizione delle opere di integrazione/mitigazione adottate. Nodo 5 - Area Archeologica n.41 – Fiume Brendola - progressiva da Km 37+400 a Di seguito si riportano schematicamente i Nodi individuati, oggetto di approfondimento 37+800 della Relazione Paesaggistica e i vincoli interferiti. Vincoli culturali e paesaggistici D.Lgs 42/2004 Immobili e pertinenze Aree di notevole interesse Aree Vincolate ai vincolati ai sensi pubblico vincolate ai sensi sensi dell’art.142 Nodo 1: Villa Gualda – Fiume Guà dell’art.10 e 12 dell’art.136 Vincolo Vincoli culturali e paesaggistici D.Lgs 42/2004 archeologico area n.41 Immobili e pertinenze Aree di notevole interesse Aree Vincolate ai sensi Vincolo fluviale per vincolati ai sensi pubblico vincolate ai sensi dell’art.142 il fiume Brendola dell’art.10 e 12 dell’art.136 D.M. 29/11/1999 Villa Vincolo fluviale per il fiume Gualda Guà (Frassine, Nuovo, Nodo 6 - Area Archeologica n.43 - progressiva da Km 39+200 a 39+400 vincolo diretto Guà, Agno) Vincoli culturali e paesaggistici D.Lgs 42/2004

D.M. 29/11/1999 Immobili e pertinenze Aree di notevole interesse Aree Vincolate ai Pertinenze agricole vincolo vincolati ai sensi pubblico vincolate ai sensi sensi dell’art.142 indiretto dell’art.10 e 12 dell’art.136 Vincolo

archeologico area n.43 Nodo 2 - Fiume Rio e Rio Acquetta – Torrente Chiampo - progressiva da Km 33+100 a 33+650

Vincoli culturali e paesaggistici D.Lgs 42/2004 In ragione di tali vincoli, la Relazione Paesaggistica ,unitamente agli allegati correlati, Immobili e pertinenze Aree di notevole interesse Aree Vincolate ai vincolati ai sensi pubblico vincolate ai sensi sensi dell’art.142 (cod. elab. IN0D02DI2RGIM0007201C), costituisce la documentazione tecnico - dell’art.10 e 12 dell’art.136 Vincolo fluviale per illustrativa presentata a corredo della richiesta di rilascio della autorizzazione il Rio Acquetta paesaggistica, così come previsto dagli articoli 146 e 159 del D.Lgs. del 22 gennaio

2004 n. 42 e s.m.i., per la realizzazione degli interventi ricadenti nella provincia di Nodo 3 Fiume Frassine-Nuovo-Guà-Agno - progressiva da Km 33+900 a 34+300 Verona e nella provincia di Vicenza. Vincoli culturali e paesaggistici D.Lgs 42/2004 Immobili e pertinenze Aree di notevole interesse Aree Vincolate ai Lo studio contiene tutti gli elementi necessari alla verifica della compatibilità vincolati ai sensi pubblico vincolate ai sensi sensi dell’art.142 dell’art.10 e 12 dell’art.136 paesaggistica dell’intervento, con riferimento ai contenuti dei vigenti piani con contenuti Vincolo fluviale per paesaggistici; tiene conto inoltre, dello stato dei luoghi prima della realizzazione delle il fiume Frassine – Nuovo – Guà - Agno IN0D02DI2RGSA0000202E_00A.DOCX Linea AV/AC VERONA – PADOVA

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opere previste e delle caratteristiche progettuali dell’intervento, mettendo in evidenza la qualità del linguaggio architettonico e formale in relazione al contesto. Pertanto, la relazione è così strutturata:  un'analisi paesaggistica secondo le due chiavi di lettura della Lettura geografica (Macroambiti geografici, Ambiti di paesaggio, Contesti paesaggistici, Nodi) e della Lettura estetica (definizione delle Immagini di paesaggio e delle connesse Unità di paesaggio);  analisi del paesaggio alla scala territoriale e locale con valutazione degli effetti conseguenti la realizzazione dell'opera (Analisi ante e post opera per Contesti e Nodi);  definizione degli obiettivi di qualità paesaggistica sintetizzati nella definizione di uno Schema direttore e delle azione-opere di integrazione-mitigazione;  analisi paesaggistica di confronto tra progetto, previsioni e obiettivi della pianificazione paesaggistica contenuta nei documenti regionali, provinciali e comunali vigenti. La relazione è illustrata con stralci dei documenti pianificatori, con schemi planimetrici e particolari del progetto, con inserti fotografici delle aree di interesse e dei beni vincolati.

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