ISSN 1973-5944 Mensile - Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In caso di mancato recapito, inviare CMP BOLOGNA per la restituzione al mittente che si impegna a versare la dovuta tassa. dedicato aiveicolistorici annunci ed Mensile ditecnica,informazione,eventi, € in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB - Filiale di Bologna

Gilera 125 monocilindrico monocilindrico 125 Gilera Filippis, De Teresa Maria Victor Vauxhall a quattro tempi quattro a F1 in donna prima e tedesca po’ un tanto inglese tanto 2,40 ogni meseinedicolaogni Austria e Belgio € 6,00 Piccole meravigliesubase Rétromobile 2016 storia storia Parigi in rosso in Parigi www.epocauto.it Spagna € 5,00 - Portogallo Cont. € 5 - Svizzera CT. 5,90 Chf - Turchia 500 Anno 11 N.3 MARZO

/ 2016

N. 3 - 2016 - 1 N. 3 ommario Marzo

Hanno collaborato: Marco Batazzi Il fotoquiz di epocAuto Gilera 125, 1950 Franco Carmignani S dai Club Umberto Cattani 4 26 Mario Colombo Elvio Deganello Antonio Lombardi Luca Montanari 5 Biblioteca Alberto Rastrelli Giuseppe Valerio Aldo Zana Rétromobile 2016 6 Parigi in rosso Mensile fondato da: Maurizio Tabucchi Andar per aste Automodelli, che passione!

Caporedattore: 9 30 Umberto Cattani Direttore responsabile: Nuova Parliamo di tecnica: Enzo Cimatti 1 0 piccole e irripetibili 3 1 Magnete o spinterogeno Impaginazione e gra ca: Anteprime Susi Ravaioli, Mara Cimatti 32 Pubblicità: Fiodor Benini [email protected] Calendario Manifestazioni Mostre Scambio - Aste Abbonamenti: 33 Ra aella Mingazzini [email protected] Italia € 24,00 - Europa € 60,00 Formato digitale € 15,00 Vauxhall Victor Manifestazioni: Italia: cartaceo + digitale € 30,00 • Le Touring Superleggera tra Alpi, Europa: cartaceo + digitale € 65,00 1 6 34 America: cartaceo + digitale € 95,00 castelli e tradizioni Africa, America, Asia € 90,00 Cento volte Targa Florio: • Grande parata d' per i 60 Amministrazione- 19 1995 - 2000 anni del marchio e i 30 anni della Y10 Pubblicità-Abbonamenti: Edizioni C&C srl • Pistoni d'epoca alla rotonda di Ardenza Via Naviglio 37/2, 48018 Faenza (RA) Maria Teresa De Filippis Tel. 0546/22112 - Fax 0546/662046 • Tour della Penisola www.epocauto.it - [email protected] 20 • Babbo Natale in auto storiche Arretrati: 5,00 euro (pag. anticipato) sul CCP n. 12099487 • Scuderia Marche: un anno di successi IBAN: IT 43 U 07601 13100 0000 1209 9487 BIC: BPPIITRRXXX intestato a Edizioni C&C Annunci Spedizioni: Franca Ricci 41 Registr. al tribunale: 1309/07 del 17-12-2007 Serenissima 308 Iscrizione al ROC n. 7617 del 31/11/01 22 Jet Competizione Distributore per l’Italia: Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l. 20090 Segrate (MI) Sul prossimo numero in edicola il 1° di aprile Distributore per l’Estero: Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l. 20090 Segrate (MI) epocAuto è distribuita nei seguenti Paesi: Austria - Belgio - Portogallo - Spagna - Svizzera - Turchia Stampa: Arti Gra che Boccia - Via Tiberio Claudio Felice 7 84131 - Salerno

Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica Ita- liana. La pubblicazione degli scritti nelle rubriche "Antepri- me/Manifestazioni" è subordinata all’insindacabile giudi- zio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rap- Carrozzeria Corsica Alfa Romeo 2600 Sprint La storia della Triumph porto di collaborazione con la testata e, quindi, deve inten- dersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotogra e, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al Grand Prix ACF 1924 Le aste di Las Vegas giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

2 - N. 3 - 2016

Nuovo Consiglio direttivo per il CAMET

Durante l’Assemblea di dicembre dei soci del CAMET, è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo per il prossi- il fotoquiz mo triennio 2016 – 2018. Un triennio particolarmente importante che terminerà con la celebrazione del cin- quantenario della fondazione della associazione toscana, una delle più antiche in Italia. Questi i consiglieri eletti con le cariche assegnate: Presidente, Giuliano Bensi; Vice-Presidente, Francesco Giubbi; Segretario, Sergio Benocci; Tesoriere, Mario Marchini. Gli altri consiglieri sono: Niccolò Bronzini, Le- di onardo Comucci, Luca Manetti, Claudio Nannetti e Amedeo Sussi. Inoltre, Commissari Tecnici Auto: Claudio Nannetti e Maurizio Mattioli; Commissario Tecnico Moto: Alessan- Per ogni quesito TRE RISPOSTE: dro Antonelli; addetto stampa: Antonello Biscini. SOLO UNA É GIUSTA! Il calendario CAMET per il 2016 prevede i classici “grandi eventi” : ad aprile la “Rievocazione della Coppa To- a (Soluzioni in fondo alla pagina) scana”, iscritta a calendario ASI e giunta alla 21 edizione, a maggio "all'ombra del Ponte Vecchio“ con gli or- mai famosi ”fochi del CAMET" dall'Arno, a luglio “Firenze sotto le Stelle” dove si cercherà di ripetere il succes- so della spettacolare traversata di un funambolo in Piazza Signoria dove erano esposte auto provenienti da tutta Italia e a dicembre gli auguri alla città con la immancabile mostra nel Piazzale degli U zi. E poi i classi- ci raduni sociali con il campionato di regolarità che vede come campionessa in carica Claudia Bertorelli, una il Carrozziere “lady driver” agguerritissima. Il primo evento organizzato dal CAMET nel nuovo anno è stata la “Befana del Vigile Urbano”, una manifestazione giunta nel 2016 alla ventesima edizione e che ha visto, a dispetto di un tempo a dir poco inclemente, circa sessanta auto s lare nel centro della città per accompagnare la Befana all'Ospedale Pe- diatrico Mayer per poi tornare nella centralissima Piazza della Repubblica dove – sotto il gazebo giallo del CAMET – la Befana con i rappresentanti delle autorità cittadine e della polizia mu- nicipale hanno distribuito doni ai bambini presenti. Durante il 1 - Nel 1962 Giorgetto Giugiaro ha disegnato percorso, la polizia municipale aveva allestito tre “pedane” da la carrozzeria della 250 GT SWB telaio # dove i Vigili Urbani hanno diretto il tra co con la montura sto- 3269GT. Chi la ha materialmente costruita? rica, quella con i caratteristici maniconi . A. Ghia B. Bertone C. Scaglietti www.camet.org

Rinnovato il Direttivo della Scuderia Automobilistica Kinzica

il Militare Domenica 13 dicembre, in occasione del pranzo di ne anno della Scuderia Kinzica nella splendida cornice di Villa Cheli a Massa Pisana, alla presenza di oltre 150 soci, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consi- glio Direttivo per il quadriennio 2016-2019. Dopo tre mandati consecutivi Ferdinando Miniati lascia la pre- sidenza del sodalizio, pur restando socio veterano della Scuderia, presente a da oltre cinquant’anni. Queste le cariche del nuovo Direttivo: Carlo Francione, presidente, Massimo Tessieri, vice presidente, Carpi- ta Alessandro segretario amministrativo, Ricci Roberto direttore sportivo, Rossi Giuliano direttore manife- stazioni, Chiavaccini Franco e Maestrelli Andrea consiglieri. www.scuderiakinzica.it

2 - Fra le prime auto “arruolate” nell’US Army c’è questa roadster del 1922. Quale è la marca Calendario Moto d'Epoca Stagione sportiva 2016 e il modello? A. Heine Velox V12 B. Rambler Quad Gruppo 3 - Rievocazione Circuiti Cittadini C. Bantam BRC 60 15 maggio Rievocazione Circuito di Alessandria - MC Castellazzo Bormida 29 maggio Rievocazione Circuito cittadino di Spoleto (PG) - MC Spoleto 19 giugno Rievocazione Salita Chivasso - Castagneto PO (TO) - MC Chivasso 26 giugno Rievocazione Circuito Città di San Gemini (TR) - MC San Gemini 17 luglio Rievocazione Salita Colleferro - Segni (RM) - MC Colleferro T.Piccirilli le Corse 4 settembre Rievocazione Salita Forno - Milani (TO) - Centauro Club Forno Canavese Campionato Italiano Gruppo 5 Motocross 17 aprile Crossdromo Vincenzo Agusta, Cardano al Campo (VA)- MC MV Gallarate 8 maggio Crossdromo Pianello, Savignano sul Panaro (MO) - MC Migliori 22 maggio Crossdromo B.Tittoni, Cingoli (MC) - MC A.Fagioli 5 giugno Crossdromo Giardinetti, Sassello (SV) - MC Sassello 19 giugno Crossdromo Vincenzo Agusta, Cardano al Campo (VA) - MC MV Gallarate 11 settembre Crossdromo Città di Cremona, Cremona - MC ASD RT 973 MX School - MC Cremona 9 ottobre Crossdromo Miravalle, Montevarchi (AR) - MC Brilli Peri 3 - La foto del 3 maggio 1984 ritrae l’Alfa Ro- meo GTV 6 di Yves Loubet/Patricia Trivero in Campionato Italiano Gruppo 5 Trial azione nel Tour de Corse. Come si è classi ca- 9-10 aprile Caglio (CO) - MC Canzo ta? 28-29 maggio Luserna San Giovanni (TO) - MC Alpi Ovest A. Prima del Gruppo A e 10ª assoluta 3-4 settembre Castel d'Aiano (BO) - MC La Stalla B. Seconda del Gruppo B e seconda assoluta 17-18 settembre Viozene (CN) - MC Trial Alta Val Tanaro C. Terza del Gruppo A e 18ª assoluta 1-2 ottobre Primaluna (LC) - MC Valsassina

30 ottobre Colico (LC) - MC Monza Oscar Clemenecigh

Balas/Erìc Lainé. La risposta giusta è A è giusta risposta La Lainé. Balas/Erìc

18ª assoluta si è classi cata l’Alfa Romeo GTV 6 di Bertrand Bertrand di 6 GTV Romeo l’Alfa cata classi è si assoluta 18ª Campionato Italiano Gruppo 5 Regolarità

Lancia 037 di Miki Biasion/Tiziano Siviero. Terza del Gruppo A e e A Gruppo del Terza Siviero. Biasion/Tiziano Miki di 037 24 aprile Tarcento (UD) - MC Ass. Mot. Friulana Seconda del Gruppo B e seconda assoluta si è classi cata la la cata classi è si assoluta seconda e B Gruppo del Seconda 3.

Jeep. La risposta giusta è A. è giusta risposta La Jeep. 15 maggio Imperia (IM) - MC Imperia

1910. La Bantam BRC 60 del 1940 è il prototipo della popolare popolare della prototipo il è 1940 del 60 BRC Bantam La 1910. 12 giugno Passo della Consuma (FI) - MC AM Colli Fiorentini

Il Rambler Quad con 4 ruote motrici è entrato in servizio nel nel servizio in entrato è motrici ruote 4 con Quad Rambler Il 2.

versione di serie. La risposta giusta è B. è giusta risposta La serie. di versione 10 luglio Castelli Calepio (BG) - MC Bergamo

alcuna 250 GT SWB. Scaglietti ha carrozzato la la carrozzato ha Scaglietti SWB. GT 250 alcuna 17-18 settembre Recanati(MC) - MC GS Sorci Verdi

Ghia non ha carrozzato carrozzato ha non Ghia 1.

Risposte: 2 ottobre Edolo (BS) - MC Sebino www.federmoto.it

4 - N. 3 - 2016 Biblioteca Abarth Citroën DS: Di Fabio Cappa e Giorgio Bozzi une histoire d’amour La storia della Citroën DS come Nonostante sia un modello po- non l’avete mai letta prima. polarissimo e molto di uso, sulla Autobianchi A112 Abarth “Citroën DS, une histoire d’amour” è un libro che le informazioni sono ancora raccoglie le storie di questi uomini e l’amore per oggi carenti e la bibliogra a as- un il loro sogno: costruire la migliore automobi- sai ridotta. Il libro tenta di porre le mai realizzata. Un sogno che inizia nell’otto- rimedio a questa lacuna, ana- cento, con la nascita del signor André Citroën lizzando la genesi e l’evoluzio- e che si sviluppa per quasi un secolo, sino al ne del modello, rimasto in pro- 24 aprile del 1975, quando l’ultima DS, una duzione per quattordici anni, “23” Pallas a iniezione elettronica di colore dal 1971 al 1984. Bleu Delta, lascia le catene di montaggio Dopo alcuni cenni sulla Auto- della fabbrica Citroën a Parigi, lungo le bianchi, su Carlo Abarth, sulle rive della Senna. prime A112 di 903 cc e sui Ma quel giorno non segnò certo la  ne prototipi Abarth del 1970, il del sogno di quegli uomini straordina- volume analizza in maniera ri: l’ingegner André Lefebvre, il proget- dettagliata le sette serie con tista idraulico Paul Magés, il motorista Walter testi, immagini e dati utili Becchia, lo stilista Flaminio Bertoni, geniali personaggi che per per chiunque intenda acqui- vent’anni si adoperarono per realizzare quell’auto fantastica che fu poi presenta- stare o restaurare una A112 marchiata con lo “Scorpione”. Non mancano ta il 5 ottobre del 1955 e, costruita per vent’anni in circa un milione e mezzo di esemplari, una guida all’identi cazione, all’acquisto e alle valutazioni di mercato, le sino al 1975, ancora circola sulle strade di tutto il mondo ed è venerata come un’autenti- schede tecniche e l’attività agonistica che riporta anche le classi che dei ca divinità. campionati dal 1977 al 1984. Dopo sessant’anni dalla presentazione della Dea DS al Salone di Parigi, il Centro Docu- Ma A112 Abarth signi ca anche competizioni in pista, salita e soprattut- mentazione Storica Citroën ha aperto i suoi archivi per la realizzazione di un volume che to rally. In ambito agonistico un posto di assoluto rilievo spetta al Cam- narra l’avventura umana, tecnica e storica di chi ha voluto, pensato, progettato e costru- pionato A112 Abarth 70 HP, che è raccontato dagli autori come lo hanno ito la Citroën DS, rivelando episodi rimasti sino ad oggi segreti, raccogliendo in presa di- vissuto dall’abitacolo durante otto indimenticabili stagioni, dal 1977 al retta le testimonianze di chi ha vissuto quel periodo. 1984. Immagini inedite e classi che completano questo viaggio a ritroso Fabrizio Consonni, Ilaria Paci, Maurizio Marini del Centro Documentazione Storica Ci- in un’epoca irripetibile. troën; Walter Brugnotti direttore della comunicazione di Citroën Italia per più di trent’an- ni; Camillo Saini tra i progettisti della DS e responsabile tecnico per l’Italia dal 1958 al Edito da Giorgio Nada Editore - www.giorgionadaeditore.it 1972, Gerard Vion responsabile del Commerce Paris durante la presentazione della DS al 144 pagine a colori Grand Palais nel 1955, poi direttore generale di Citroën Italia ed in ne responsabile di Formato 24x27 prodotto DS dal 1969 alla  ne della produzione, sono gli autori ed i testimoni di questo Prezzo 25 euro appassionato volume, arricchito di foto spesso inedite e di grande impatto visivo.

l volume, arricchito da un testo di Roland Barthes e dall’amichevole partecipazione di Mi- chele Serra, è disponibile (in promozione) direttamente presso la casa editrice Medicea Ruote Parmigiane Firenze, scrivendo all’indirizzo info@edizionimedicea renze.it oppure sul sito internet http://www.edizionimedicea renze.it/prodotto/citroen-ds-une-histoire-damourlibro/ Di Massimo Clerici 340 pagine Prezzo 60 euro 4 Ruote parmigiane è un omaggio a coloro che hanno fatto la storia dell’automobilismo a Parma e provincia. Pagine ricche di racconti e aneddoti sulle vetture e sui loro costruttori, che permetteranno agli appassionati di auto, e non solo, di apprezzare fotogra e evocative e di fare un tu o nel passato, grazie ai più importan- Abarth Memories - I protagonisti del mito ti nomi del motorismo locale. Un modo per ricordare che nel territorio Di Luca Gastaldi e Sergio Seccatore parmigiano sono nati esemplari unici, seppur poco conosciuti, di auto- mobili e che a Varano de’ Melegari opera Dallara, uno dei costruttori ita- Abarth Memories è un nuovo volume dedicato al celebre marchio dello Scorpione. Ri- liani di auto da corsa più famosi al mondo. Ma anche le auto di Bertolini, spetto ai molti altri già pubblicati in passato, il libro scritto da Luca Gastaldi con la colla- Compiani, Ficai, Laviosa, Canetti, Guidetti e Bernini ecc. rivivono nelle borazione di Sergio Seccatore (tecnico che lavorò in corso Marche negli anni Sessanta) numerose fotogra e, anche inedite, che corredano e impreziosiscono non illustra argomenti tecnici. Ciò che leggerete sulle 240 pagine di Abarth Memories è questo volume. la storia di una grande azienda raccontata direttamente dai protagonisti. Troverete il ri- Vi sono raccontate curiosità sconosciute ai più come il motore rotante di tratto di Carlo Abarth - dell’uomo, dell’imprenditore, del personaggio eclettico qual è Giovanni Centenari, la prima auto costruita a Parma da Ippolito Raimon- stato - dipinto da chi ha vissuto e lavorato al suo  anco. Troverete le testimonianze dei di (1898), oppure l’autocicletta dell'Ing. Laviosa (1906) con due ruotine dipendenti, dei collaboratori, dei piloti: uomini e donne che hanno vissuto in prima per- laterali per la sosta. In chiusura del volume, un capitolo dedicato ai trat- sona la nascita del mito Abarth e hanno contribuito in maniera determinante allo svilup- tori, partendo dagli anni trenta quanto ingegnosi artigiani trasformava- po di quella che sarà per sempre conosciuta come la fabbrica della velocità. no vetture stradali in mezzi da lavoro per la campagna. Il libro è quindi un coinvolgente album Grazie alla dettagliata ricerca dell’autore, si possono così ammirare que- di ricordi, con le storie di vita vissuta in- sti gioielli di artigianato, tra trecciate a fotogra e inedite. I protago- cui Atomo, Condor, Honey e nisti sono suddivisi in base ai rispettivi Brogram, molti dei quali sono ruoli aziendali: i tecnici, i piloti, i collau- andati purtroppo perduti e datori, i meccanici, gli addetti alle sale che ora possiamo conoscere prova, gli impiegati. E ancora, gli addetti solo attraverso le immagini al reparto marmitte e all’Autoboutique. d’epoca. All’inizio del volume, invece, ci sono le testimonianze - de nite “retrospettive” - Edito da Monte Università di Lorenzo Avidano (braccio destro di Parma Editore Carlo Abarth per oltre vent’anni) e An- [email protected] neliese Abarth (ultima moglie del genio tel. 0521/386014 austriaco). 144 pagine in bianco nero e a colori Edito da Luca Gastaldi Formato 21x21 www.abarthbook.com Prezzo 20 euro formato: 24x26 cm, brossura, copertina cartonata Prezzo 39 euro N. 3 - 2016 - 5 Parigi in rosso

Retromobile 2016 all’insegna del rosso, Rosso Corsa, Rosso Ferrari. Nuovo record mondiale per una vendita all’asta: la Ferrari 335 S 1957 ex-Bardinon a 32,1 milioni di euro da Artcurial. Rosso Ferrari per le auto più interessanti in esposizione. Rosso per la Ford F3L Prototipo 1968, ricomparsa dopo decenni. testo e foto di Aldo Zana

Le monoposto on che ci fosse bisogno di oggi dominante il Rosso Ferrari è della collezione ribadirlo, ma che l’automo- diventato sinonimo di corsa, vitto- di Julia De bile e le corse siano una ria, mito, sogno. Baldanza, ricca N coppia indissolubile e feconda lo si Gli altri costruttori si adagiano nel- signora è visto anche a Retromobile 2016, la costruzione di un pedigree cor- britannica che corre nelle gare Parigi. Con orgoglio tutto gallico è saiolo talvolta insigni cante, spes- storiche con la stato proclamato al mondo il nuo- so dimenticato, poco o punto no- vo record per un'auto da corsa to. Lo fanno anche i produttori A6GCM 1952 venduta all’asta: la Ferrari 335 S, te- francesi, a partire dal Gruppo PSA, (a destra) che laio 0674, 1957, a € 32,1 milioni, che in Citroen e Peugeot ha marchi alterna con la cioè $ 35,7 milioni. che hanno creato la storia dell’au- MLaren M3A Erano auto da corsa i poli di attra- tomobile, ma che delle corse non F. 5000 1965 (al zione dispersi nel grande Pavillon hanno fatto la ragione di vita. centro) e la rara 1 del Parc des Expositions alla Por- Con una ben più ampia gamma di Alta Grand Prix 1955. te de Versailles, inizio febbraio. Era citazioni, Renault partiva dalla vin- rossa, Rosso Ferrari, la maggioran- citrice del primo Grand Prix della Ferrari 512 S coda lunga 1970. La decorazione riproduce quella della 1016 schierata za delle auto che catturavano i sel- storia nel 1906, presentava la rico- dalla Scuderia Filipinetti per -Herbert Müller. e e le solite, orrende foto scattate struzione della 40 HP 1926 per i re- con i telefonini. Nella super cialità cord di distanza, esponeva la repli-

Pininfarina PFX 1960, veicolo sperimentale con disposizione romboidale delle ruote. Ford F3L 1968. Primo esempio di utilizzo del motore DFV sui prototipi. 6 - N. 3 - 2016 2300 Cabriolet Figoni Parigi - 1934 da Lukas Hüni. Alfa Romeo 2900 B (oppure 2300) Berlinetta, invisibile da Ferrari 166 MM del Museo dell’Automobile Club de l‘Ouest. Bruno Vendiesse La decorazione è quella della vettura prima nelle 24 Ore del 1949. Il valore aggiunto di Parigi Retromobile è ben frequentato in quantità e qualità. Ha il vantaggio di aprire la stagione dei grandi eventi delle auto storiche, sfrutta il richiamo di Parigi, vincitore assolu- to rispetto a qualunque altra loca- lità consacrata alle auto d'epoca. Diventa sempre più grande negli spazi e nella quantità di auto in Parigi in rosso esposizione. Porsche 356 Glockner: una delle più brutte carrozzerie disegnate per questa vettura. Come da parecchi anni, manca un focus. Bisogna andare a cercarselo quanto c'è di veramente valido. lindri, sospensioni posteriori indi- Ferrari Dino Tanto più che diventa sempre più pendenti, carrozzeria semicarena- 166 F2 in di cile trovare qualcosa di poco ta. Era stata prestata dal Museo di versione Mulhouse. Era poco visibile in Tasman Cup visto. 1968. I pezzi più importanti o vistosi era- un’ambientazione assurdamente no presentati dai grandi commer- campestre da Peter Auto per pro- cianti europei, che hanno scoper- muovere il Concours d’Elegance di to il valore di Retromobile. Auto Chantilly (con il quale proprio non bellissime, come da tradizione, da ci azzeccava). Lukas Hüni, tra le quali una Bugatti Sulla carta, parecchi temi proposti 59 Grand Prix con ruote come le dagli organizzatori erano intrigan- originali. Auto completamente re- ti, ma risultavano dispersi e morti- plicate in epoca contemporanea cati dalla collocazione. In sintesi, (in altri tempi, si sarebbero de nite c’era tanto di buono e bello, che false) da Tillack: Ferrari 246 F1, Lan- meritava la visita, ma era troppo Wimille, versione nale 1950. cia D 24, Lancia D 50. Sportive intri- diluito e disperso. ganti e famose da Fiskens: Ferrari Tra i focus di interesse potevano ca di una delle 4 HP che segnarono gente. Però, li considerano roba 512 M 1971 Escuderia Montjuich esserci i veicoli prestati dal Palais il debutto della marca alle 24 Ore vecchia in confronto a quanto ve- Tergal (gialla, una variazione sul de Compiégne: relegati in un an- di Le Mans 1951, passava attraver- dono oggi, non danno loro il valo- rosso canonico), Dino F2 Tasman. golo del Pavillon 1, non racconta- so le Alpine prototipo delle tante re aggiunto del rappresentare mo- Bruno Vendiesse esponeva una Al- vano nulla, pur nelle loro enormi vittorie degli anni Settanta e con- menti fondamentali nello sviluppo fa Romeo Berlinetta 2900 o 2300 - dimensioni, e non erano su cien- cludeva, per ora, con tre monopo- della tecnologia delle competizio- ne anni Trenta, isolata nel mezzo temente spiegati. La “Mancelle”, sto F1 degli anni più recenti. ni. Per non parlare della storia: dello stand chiuso per essere visi- veicolo semovente a vapore di Era sorprendente che anche su quanti collegano queste monopo- bile e controllabile. Probabilmente Amédée Bollée 1878, era vicina al- questi oggetti di soli 10-20 anni fa, sto a campioni mondiali quali Alain la vettura meno nota tra quelle in la diligenza a vapore, sempre di stravisti alla TV, si posassero gli oc- Prost, Michael Schumacher, Fer- mostra era la Gordini T32, mono- Bollée, che nel 1894 era costata la chi distratti e gli smartphone della nando Alonso? posto F1 1955-56, motore otto ci- cifra astronomica di 35.000 franchi

L’Omnibus a vapore di Leon Bollée 1894. Competizione da Gregor Fisken. Molti dubbi aleggiano su Sempre a ascinante la Healey Silverstone di ne anni questo esemplare. Quaranta, nonostante i fari sbagliati. N. 3 - 2016 - 7 Darracq 1905 del Museo di Beaulieu. “La Mancelle”, veicolo a vapore di Leon Bollée 1878. Fiat S76, vettura da record del 1911, ricostruita da Duncan Pittaway

rò 200 km/h sul miglio lanciato; na conoscenza storico-sportiva Fiat S 76 1911, ricostruzione con per apprezzare i teatrini in cui motore (pare) originale, opera di l’ACO (Automobile Club de l‘Ou- Duncan Pittaway, che è riuscito a est), storico organizzatore delle 24 metterla nuovamente in movi- Ore di Le Mans, presentava alcuni mento. veicoli importanti delle 24 Ore, compresa la Ferrari 166 MM Bar- chetta Touring di Luigi Chinetti- Belle automobili Lord Seldson, che vinse l’edizione Ambientazione minimale 1949. Perse in un lungo corridoio Gordini T32, utima monoposto F1 vetrato, una Dino Berli- del costruttore francese, di orgine Nel Pavillon 2.2, tornato a Retro- netta Speciale e una Porsche 904 italiana, 1955. A sinistra, l’abitacolo mobile dopo alcuni anni, erano GTS, fornivano due esempi di for- e il cruscotto. messe in la, senza alcuna ambien- me sublimi, ingiustamente trascu- tazione, le auto da corsa della col- rate dal pubblico. oro. Ultimo dei dinosauri quando sta espositiva, culturale e tecnica lezione di Julia de Baldanza, una Gran parte del Pavillon 2.2 era ri- ormai si stava consolidando il vei- so sticata. Veicoli curiosi, mai visti, intrepida e ricca signora britanni- servata ad Artcurial, che ha orga- colo con motore a scoppio, in Ger- persi tra i tanti. ca, che guida nelle corse storiche nizzato l’asta di oltre 170 vetture, mania e anche in Francia, e, di con- Perlomeno, era sempre il medesi- una Maserati A6GCM 1952, alter- da una collezione di Citroen ante- seguenza, di forte valore storico e mo lo spazio riservato al Museo di nandola alla Bugatti 35B 1929. Nel guerra alle Bugatti EB 110 e alle culturale. Beaulieu in Inghilterra. Quest’an- triste display a lisca di pesce c’era- GT SWB e 335 S. La SWB Ingiustamente punite anche le au- no, aveva portato tre importanti no anche la rara e bella Alta Grand non è stata venduta, la 335 S ha to “romboidali” cioè con le due veicoli da corsa e record di inizio Prix 1955 e la Frazer Nash Le Mans fatto il nuovo record mondiale. In ruote centrali motrici sullo stesso secolo (quello scorso, ovviamen- Coupé 1955. Tutta roba per palati totale, Artcurial ha aggiudicato asse e le altre due alle estremità te): Napier 1903 Coppa Gordon ra nati. l’80% dei lotti per un valore com- anteriore e posteriore: una propo- Bennet; Darracq V8 1906, che s o- Così come era necessaria una buo- plessivo (inclusi i diritti d’asta) di € 56,1 milioni ($ 62,6 milioni) con al- La Ferrari 335 S tre sei auto sopra 1 milione di dol- telaio 0674, lari. venduta da La Ferrari 335 S proviene dalla Col- Artcurial per lezione Bardinon al Mas du Clos, € 32,1 milioni. dove era stata conservata e accu- Nel 1957 era una vettura dita dal 1969. Nella stagione 1957, u ciale della era una vettura u ciale della Scu- Scuderia deria Ferrari. Come 315 S corse la Ferrari: con Wolfgang Von seconda nella Trips, secondo assoluto dietro Pie- Mille Miglia, ro Taru , e la 12 Ore di Sebring guidata da (Collins-Trintignant, sesti). Modi - Wolfgang cata in 335 S, disputò le 24 Ore di Von Trips. Le Mans (Hawthorn-Musso, ritirati, telaio provvisoriamente numerato 0656), il GP di Svezia (Hawthorn- Musso, quarti), il GP del Venezuela (Collins-Musso, secondi). Fu poi ce- duta a Luigi Chinetti, che la prestò a vari concorrenti americani per corse più volte negli Usa e alle Ba- hamas nel 1958. 

Lamborgini Espada, invenduta da Artcurial. Abarth 750, aggiudicata a € 53.640 da Artcurial. Lancia Flaminia Sport Zagato 1960, in condizioni barn nd, invenduta da Artcurial. 8 - N. 3 - 2016 Andar per aste di Antonio Lombardi Cadillac Coupe De Ville (1956) $25,500 Chevrolet Corvette Convertible 427/400 HP (1967) $130,000 Anaheim Convention Center Cord 812 SC Westchester Sedan (1937) $9,000 Mecum, 12-14 novembre 2015 Ferrari 308 GTS (1979) $162,500 Nel sobborgo di Los Angeles famoso per Disneyland, Dana Mecum ha organizzato una grande Ford Model T Roadster (1925) $10,000 asta con oltre 750 lotti in vendita e 20 ore di diretta televisiva. Fra le vetture sotto elencate da Porsche 912 (1967) $38,500 notare che: la Coupé De Ville era una vettura Californiana immacolata con mezzo secolo di ac- Volkswagen 23 Windows Bus (1963) $125,000 curata documentazione, la Ferrari 308 GTS aveva percorso meno di 2.000 miglia da nuova, completamente originale, conservata in condizioni ideali. La Cord 812 era invece praticamente Invendute (o erta massima) un rottame. Scarsissime le richiesta per le 450 SL che sono rimaste invendute avendo raccolto Mercedes-Benz 190 SL (1962) $125,000 o erte fra $9,000 e $11,000. Il “Bulli” venduto per $125,000 aveva un certi cato di “nascita” dal Mercedes-Benz 450 SL (1973) $9,000 Museo Volkswagen ma era rifatto a nuovo con tanto di motore 2 Litri. MG A MKII Convertible (1962) $30,000

Austin Healey A40 Sports Convertible (1952) Ex Steve McQueen Chevrolet Camper Ford Thunderbird F Code (1957) $185,000. Shelby GT500 Convertible (1969) $122,500. $33,000. Concepita per il mercato USA, dal '50 (1952) $37,500. Una trasformazione in Rara versione equipaggiata con compressore Nell’estate del 1969 Carroll Shelby terminò il suo al 1953 fu prodotta in soli 4.011 esemplari. camper artigianale con una triste storia McCullough -Paxton di cui furono prodotti rapporto con la Ford, e in quell’anno furono Nonostante la carrozzeria in alluminio e la alle spalle: fu il mezzo che McQueen solo 211 esemplari. prodotte solo 335 cabriolet della GT500. Questo realizzazione da parte della Jensen, era una adoperò per iniziare il suo viaggio verso 312/300 HP V8 , rapporto di compressione esemplare, iscritto nel registro Shelby, è dotato semplice vettura da turismo inadatta a competere il Messico per un’ultima disperata 8.5, cambio a tre velocità. del V8 428 da 335HP e di cambio automatico. con le vere sportive dell’epoca come le MG. operazione. Raro il colore “ Jade Silver”.

Rolling Sculpture Vendute: Invendute (o erta massima): Keno Brothers, Clarkson Sq. NYC, 19 novembre 2015 5300 GT Strada (1967) $902,500 Aston Martin DB5 (1965) $800,000 Questa era la prima asta di auto per questi gemelli molto conosciuti in Bugatti Type 40 (1929) $415,000 Ferrari 365 GTB4 NART Competizione (1969) America nel mondo delle antichità in generale. Nonostante la splendida Fiat 1200 TV (1957) $65,000 $4,8 Mil organizzazione in un locale esclusivo di Soho e ospiti celebri come Valen- Lamborghini Miura P400 S (1969) $870,000 Iso Grifo GL (1965) $460,000 tino Balboni, solo 18 delle 40 vetture presentate sono state vendute. Forse Porsche 356 A Coupe (1958) $110,000 Mercedes-Benz 600SEL 6.3 (1972) $375,000 è dipeso dalla mancanza di acquirenti in un evento all’esordio, forse sta au- Porsche 911 RS Lightweight (1973) $900,000 mentando la resistenza ai prezzi raggiunti da troppe vetture. Da notare:

Duesenberg SJ Continental Touring BMW 327 Sport Cabriolet (1939) $90,000. Pinin Farina Coupe’ (1953). Lancia Appia Zagato GTE (1960) $82,500. Secondo Berline By Rollston (1934). Invenduta Una “mi- steriosa” vettura priva di storia Inven- duta, o erta massima $1,050,000. il catalogo la vettura era stata immatricolata in con o erta di $800,000. Appartenuta messa in vendita dallo stesso Appartenuta in origine al Principe Bernardo California, secondo il registro questo chassis era ad un’eccentrica vedova americana, si collezionista che l’acquistò nel 1970. d’Olanda, si dice che il numero di chassis fu  nito in Guatemala. Di certo chassis 81201.2391 dice che abbia percorso più miglia a Nello stesso precario stato di manomesso all’epoca per evitare i dazi era a NYC con tanto di Targa Oro ASI. bordo di transatlatinci che su strada. conservazione in cui l’aveva trovata. doganali al Principe.

Automobiles de Prestige et de Collection, Automobilia Austin Healey 3000 MK III BJ8 (1965) €60.000 Invendute (valore stimato sul catalogo): Aguttes, Lyon, 7 novembre 2015 Ferrari Testarossa (1991) €108.000 Alfa Romeo SZ (1991) €55.000-€65.000 Aguttes è una giovane e dinamica casa d’aste che in Francia sta diventando un Jaguar XK 150 Coupe 3.4 S (1960) €126.000 Alvis Speed 20 DHC (1934) €85.000-105.000 punto di riferimento per molti collezionisti. Ottimi i risultati dell’asta rispetto (1979) €8.760 Ferrari BB 512 I (1984) €350.000-€400.000 all’andamento piuttosto acco delle vendite alla era Epoqu’Auto di Lione che si Talbot T4 Minor (1939) €19.800 Porsche 356 1600 BT5 Coupé (1960) €60.000- svolgeva negli stessi giorni. Notevole l’assortimento o erto nella parte dell’asta €70.000 dedicata all’Automobilia; qui una collezione di Autosprint dal 1962 al 1970 è stata Triumph GTR4 Dove (1964) €30.000-€40.000 battuta a €1.674. Fra le auto alcune vendite di particolare interesse sono state:

Panhard & Levassor X19 Torpedo (1913) Bugatti T52 “Baby” €74.400. Vetturetta Pierre Faure Automobile Electrique (1941) Monica 560 (1975) €120.000. Insieme alla €40.800. Un modello di successo, elettrica realizzata dalla Bugatti per i  gli dei €12.400. Brillantemente disegnata Chapron “Opera”, la Monica rappresentò prodotto dal 1912 al 1921 in circa 3000 propri clienti. Presentata a Milano nel 1927, fu dall’architetto Michel Dufet, fu prodotta in soli per la Francia un breve ritorno ai fasti di un unità. Esemplare accuratamente prodotta  no al 1936 in 90 esemplari. Prezzo 20 esemplari con carrozzeria in legno. Questo tempo. Ne furono prodotte 30 unità con restaurato, ma fermo da anni. oltre il doppio della stima massima. esemplare è uno dei due sopravvissuti. motore V-8.

N. 3 - 2016 - 9 Piccole e irripetibili Le Fiat Nuova 500 carrozzate rappresentano un caso limite. Dato il costo dell’autotelaio, sembra impossibi- le che i carrozzieri potessero proporre le loro creazioni a prezzi non troppo superiori al modello di serie. di Elvio Deganello

Una Fiat 500 e Fiat 500 fuoriserie sono casi nuovo modello. Le 500 fuoriserie Sportive e tipi da spiaggia gareggia no al 1960 quando la GT derivazione clamorosi nel variegato mon- al Salone sono una dozzina, stupi- CSAI abolisce la classe 500 GT. Altri Abarth L do della carrozzeria italiana scono come la Fiat voleva e danno Pinin Farina e Zagato propongono carrozzieri scoprono le auto da presentata al perché non è facile dare eleganza lustro al modello di serie. Analiz- linee sportive che diventano credi- spiaggia. Ghia con la Jolly adatta la Concorso a dimensioni tanto piccole e so- zando quelle piccole meraviglie bili grazie alla meccanica elabora- 500 allo speci co impiego elimi- d’Eleganza di prattutto perché sembra impossi- sembra che i carrozzieri, il pubbli- nando il tetto e le porte e ritrovan- Villa d’Este il ta Abarth. La coupé di “Pinin” non 25 maggio bile far quadrare i conti con un au- co e forse la stessa Fiat, non abbia- ha seguito, ma quella di Zagato do la necessaria rigidità rialzando i 2012. Oggi il totelaio che costa troppo in rela- no ben capito come collocare nel modello è zione al prezzo nale forzatamen- mercato la nuova utilitaria. Da lì a rarissimo e te contenuto per trovare clienti. qualche anno la 500 avvierà la mo- molto Con l’attuale costo del lavoro una torizzazione di massa in Italia, ma ricercato dai 500 fuoriserie costerebbe cifre al momento le dimensioni minime collezionisti astronomiche, ma l’Italia automo- e i due soli posti le danno una con- bilistica negli anni del “boom eco- notazione da giocattolo per i gli nomico” è povera ma generosa, di papà o da “city ” per chi ha già pragmatica ma fantasiosa, pratica un’auto “vera”. I carrozzieri rappre- ma esigente e soprattutto piena di sentano questa incertezza con vet- lavoratori bravi, geniali e innamo- turette per il tempo libero o inediti rati del proprio mestiere. Sono loro mezzi da imbarcare negli yacht o che danno forma alla lamiera con piccole coupé e spider per dame e grande velocità e precisione e per- damerini che vogliono muoversi mettono di fare miracoli in fatto di in città con eleganza. Non sono ra- stile ed economia. La prima oritu- ri i carrozzieri che aumentano le di- ra di 500 fuoriserie avviene al Salo- mensioni per mascherare la vera ne di Torino 1957, sollecitata dalla cilindrata, ma più lamiera signi ca Fiat, che o re autotelai scontati più peso e più fatica per il povero La berlinetta proposta da Pinin Farina monta la meccanica elaborata da Carlo Abarth per rendere plausibile la linea sportiva. Con la carrozzeria in acciaio è più per creare attenzione attorno al motorino da 13, 5 CV. pesante rispetto all’analoga creazione di Zagato e resta un esemplare unico. 10 - N. 3 - 2016 primo esemplare, resta in produ- zione a lungo assolvendo in pieno alle funzioni alle quali è destinata. Al contrario della Jolly, la “spiaggi- na” di Boano deroga allo stile d’ori- gine e nelle forme gradevolmente semplici mostra la nota stilistica del paracolpi in tinta contrastante l’ungo l’intero perimetro della vet- tura. Anche la fuoriserie di Francis Lombardi è senza porte e tetto, ma ha due soli posti, non ha i sedili in vimini, in pratica non è una vera “spiaggina” perciò non ha seguito produttivo. È senza seguito anche la 500 di Savio, che ripete le linee di Francis Lombardi, ma ha le por- te. Unica è anche la “spiaggina” di Frua che non ha i sedili in vimini, ma si fa notare per i fari e i fanali ar- retrati che evocano le luci di via dei motosca .

Automobiline da giostra Finte ruote a raggi e scintillanti guarniture decorano la cabriolet della Siata, che ha lo sbalzo ante- Una berlinetta carrozzata in alluminio da Zagato nel suo ambiente naturale: le corse. È l’esemplare di Armando Giuberti alla riore e posteriore di un’auto di partenza della gara in salita Garessio-San Bernardo il 19 luglio 1959. maggiore cilindrata; una pesante calandra vorrebbe suggerire il mo- brancardi (le fasce sottoporta) per tore anteriore e la coda ha le “pin- irrobustire il pianale. Dal punto di ne” rialzate. L’aspetto è quello di vista estetico la trovata più geniale un’automobilina da giostra e il mo- è il “taglio” della scocca dissimula- torino che deve muovere tanta la- to con motivi ornamentali in tubo miera e le sue “incrostazioni” lascia cromato. Ghia usa tubi cromati an- pensare che la vetturetta sia con- che per i paraurti, ma eccede con il cepita per essere ammirata da fer- cromo, che all’epoca denota opu- ma, senza utilizzo pratico. Ampia, lenza, nelle grandi coppe copri ma meno della Siata, è la coupé di ruota fatte a stampo per budino. I Viotti, che ha i fari con le palpebre sedili sono in vimini per sedere an- e il paraurti anteriore inarcato co- che con il costume bagnato e la me quello della Renault Dauphine. vetturetta, ripulita dagli orpelli del Ricercata e pesante è anche la ca-

Con la carrozzeria di serie magistralmente tagliata da Ghia e con i sedili in vimini la Jolly è ideale come mezzo a terra sugli yacht, sui quali si può imbarcare facilmente grazie al peso contenuto. Ideale anche nei luoghi di villeggiatura, rimane in produzione a lungo e con successo.

La “spiaggina” di Boano. Sulle forme semplici ed eleganti spicca il paraurti in tinta contrastante che scorre sull’intero perimetro della carrozzeria. La vetturetta trova La roadster di Francis Lombardi senza il tetto e senza le porte è troppo ricercata per clienti illustri ed è prodotta da Savio perché Boano non è in grado di soddisfare la proporsi come auto da spiaggia e troppo spartana per proporsi come spider. Resta domanda. un esercizio di stile senza seguito produttivo. N. 3 - 2016 - 11 Porte a parte, la roadster di Savio mostra uno stile molto simile a quello della roadster di Francis Lombardi, infatti, sono entrambe disegnate da Mario Revelli di Beaumont, il decano dei designer italiani. La cabriolet proposta da Monterosa è troppo ricercata e costosa per la classe merceologica alla quale appartiene e rimane un esemplare unico. Fra le curiosità notiamo il paraurti diviso in due parti, che al centro si innalzano per andare a incorniciare il solo faro antinebbia.

La coupé proposta dalla carrozzeria Canta ha forme compatte e tondeggianti, sulle La 500 speciale proposta da non ha i sedili in vimini come le vere quali contrastano il vasto lunotto a V e le discutibili le barre cromate che disegnano “spiaggine”, ma mostra una certa vocazione marinara con i fari arretrati che una nta calandra romboidale. evocano le luci di via dei motosca .

La coupé di Viotti ha dimensioni ragionevoli, ma è frivola e pretenziosa in contrasto con la meccanica da utilitaria. Fra le note dello stile si notano i fari con i tegolini e il paraurti inarcato al centro come quello della Renault Dauphine. La 500 cabriolet di Allemano è ancora in costruzione all’epoca del Salone di Torino del 1957, ma non se ne sente la mancanza perché aggiunge poco al già visto: le nervature sugli archi delle ruote anteriori e le prese d’aria squadrate sui parafanghi posteriori.

briolet di Monterosa con le “pinne” sto: le nervature sugli archi delle in tinta contrastante e il paraurti ruote anteriori e le prese d’aria anteriore in due pezzi che salgono squadrate dietro. Anche è a incorniciare un singolo faro anti- in ritardo, ma presenta due fuori- nebbia. Più raccolta appare la serie: la cabriolet Miky Mouse e la coupé di Canta, ma il largo lunotto coupé Minnie. La linea della ca- a V e le barre cromate disposte a briolet è gradevolmente tesa, ma rombo sul muso contrastano con le dimensioni sono esagerate; la le linee morbide del resto. La spi- coupé è più compatta, ma è lezio- der di Allemano è ancora in costru- sa come le altre fuoriserie che ri- La 500 Siata con la nta calandra sul muso, le "pinnette" sulla coda e l'eccesso di elementi cromati ha zione all’epoca del Salone di Tori- cordano le automobiline delle gio- l'aspetto caricaturale delle automobiline da giostra. Sembra impossibile che il piccolo motore da 13,5 no, ma non se ne sente la mancan- stre. Nel 1958 l’unica 500 fuoriserie CV possa muovere tanta lamiera e le sue luccicanti “incrostazioni”. za perché aggiunge poco al già vi- è la monoposto Abarth carrozzata 12 - N. 3 - 2016 La monoposto da record Fiat 500 derivazione Abarth carrozzata da Pinin Farina con linee aerodinamiche in azione sulla curva sopraelevata dell’autodromo di Monza,

La cabriolet Miky Mouse di Vignale si dà le arie da grande con la vasta nta calandra anteriore e con l’esteso impiego di lamiere. Così sembra un’automobilina da giostra fatta per essere ammirata da ferma.

Un foglio pubblicitario della Giardiniera a trazione anteriore della carrozzeria Moretti. Lodevole per l’impegno tecnico messo in campo, non ha tuttavia seguito produttivo sia per il costo della trasformazione, sia perché nel 1960 la Fiat presenta la 500 Giardiniera.

Vignale presenta dopo il Salone di Torino del 1957 la coupé che chiama Minnie. Come altre 500 fuoriserie appare troppo pretenziosa per la categoria delle utilitarie alla quale, tutto sommato, appartiene. da Pinin Farina che stabilisce una tato di lato per dare spazio al cari- trentina di record. co. Intanto lavorare sulla 500 di- venta più di cile perché la forte ri- chiesta del modello di serie spinge Sfortunate giardiniere la Fiat a trascurare gli autotelai per i carrozzieri. Nonostante tutto, al Nel 1959 Francis Lombardi e Mo- Salone di Torino del 1961 Moretti retti propongono due giardiniere. presenta una piccola coupé con il Quella di Francis Lombardi si chia- muso abbassato e le linee tese che ma Utility, non ha il portellone po- le conferiscono un aspetto sporti- steriore e ha il motore che occupa vo, mentre dal punto di vista del buona parte del piano di carico, design sono interessanti i paraurti tanto basta per condannarla all’in- in plastica, quando tutti li fanno in La Utillity di Francis Lombardi ha l’estetica delle giardiniere, ma non ne ha la praticità successo. Moretti mette il motore metallo. Le capacità produttive di d’uso perché non ha il portellone posteriore e perché il motore occupa buona parte e la trasmissione davanti in un ten- Moretti sono limitate e il carrozzie- del piano di carico. tativo degno di rispetto per le ca- re non ha di coltà a piazzare tutti pacità tecniche espresse, ma senza gli esemplari che riesce a realizza- nel ‘61. Sulle linee serene e pulite permetterebbe la facile produzio- risultato pratico per l’alto costo re. Interessante per il design, ma della piccola roadster emergono i ne in serie con i soli accorgimenti dell’intervento e soprattutto per- senza seguito produttivo è la road- fari “a ranocchia” che danno carat- di rinunciare al parabrezza abbas- ché nel 1960 la Fiat presenta la 500 ster disegnata da Rodolfo Bonetto tere alla composizione. Il “taglio” sabile e di mettere le maniglie sul- Giardiniera che ha il motore ribal- per Viotti, che la espone a Torino razionale dei pannelli di lamiera le porte, ma Viotti non rischia e la N. 3 - 2016 - 13 La gradevole 500 D coupé presentata da Moretti nel 1961. A dispetto delle linee sportiveggianti, la carrozzeria è più pesante dell’originale, ma la penalizzazione in termini di prestazioni è meno rilevante perché il motore della 500 D ha 21 CV contro i 13,5 delle prime 500.

La coupé Coccinella costruita in pochi esemplari da Francis Lombardi fra il 1964 e il 1966. Le linee con il muso a lato e il padiglione spiovente sono quelle delle classiche GT all’italiana, ma la sportività è solo apparente perché il motore è il solito bicilindrico di 499,5 cc.

La coupé di Moretti rinnovata completamente nel 1965 con alcuni pannelli della La roadster disegnata da Rodolfo Bonetto per la carrozzeria Viotti ha super ci carrozzeria in comune con la neonata fuoriserie sul pianale della Fiat 850. serene, i fari a “ranocchia” e il parabrezza abbassabile. Con piccoli adattamenti L’uni cazione permette una buona economia di scala a dispetto di un certo potrebbe essere facilmente prodotta in serie, ma Viotti non vuole o non può aumento del peso. rischiare.

La 500 D spider presentata da Moretti nel 1962 riprende le linee della coupè del 1961 disegnata da . I paraurti però sono metallici perché il pubblico La coupé di Moretti nella versione SS dotata della meccanica elaborata 590 da non accetta gli innovativi paraurti in plastica proposti dalla creazione dell’anno Giannini di Roma. Il bene cio in termini di rapporto peso/potenza è sensibile e le precedente. prestazioni migliorano in conseguenza.

piccola roadster resta un bell’eser- nelli prodotti con le stesse attrez- blemi nanziari e dall’aumento del prera, che prende il nome dalla via cizio di stile e basta. zature impiegate per le neonate costo del lavoro. Solo nel 1967 la di Torino dove ha sede al numero fuoriserie su meccanica Fiat 850. Vignale rompe la calma nel settore civico 47, svolge l’attività preva- Ciò gli consente una discreta eco- delle 500 fuoriserie con la Gamine, lente di assemblaggio per conto di Moretti si rinnova nomia di scala a spese di un certo una piccola roadster dall’aspetto altri carrozzieri o costruttori. La Ra- aumento del peso che penalizza le retrò che ha un buon esito com- gno rappresenta dunque un sag- Moretti intanto va avanti con la prestazioni. Perciò a chi desidera merciale. Per vedere un’altra 500 gio di bravura per mostrare ai sua coupé, alla quale nel 1962 af- più brillantezza il carrozziere pro- fuoriserie bisogna poi attendere il clienti di cosa è capace e il seguito anca la spider. Nel 1964 Francis pone la coupé SS con la meccanica 1969, quando Caprera presenta al produttivo è limitatissimo, circa Lombardi propone la coupé Cocci- 590 elaborata da Giannini. Dopo il Salone di Torino la coupé Ragno 2/3 esemplari. A Torino nel ‘69 de- nella con il muso a lato e il padi- 1964 le 500 fuoriserie diventano disegnata da Mario Gatto con il butta anche la Mongho disegnata glione spiovente da GT all’italiana, più rare perché la congiuntura musetto molto abbassato, i fari a da Aldo Sessano ed eseguita dalla che ha un limitato seguito produt- economica mette in di coltà mol- scomparsa, i brancardi alleggeriti , ma la espone la tivo, mentre Moretti nel 1965 rin- ti carrozzieri, alcuni dei quali ces- da fori, le prese d’aria nei parafan- Glasurit, la fabbrica di vernici che nova le sue coupé con alcuni pan- sano l’attività sopra atti dai pro- ghi posteriori e i paraurti neri. Ca- ne ha patrocinata la costruzione.

14 - N. 3 - 2016 La Gamine presentata da Vignale nel 1967 ottiene immediato successo grazie alla semplicità costruttiva e alla linea gradevolmente “retrò”. Paradossalmente il successo della vetturetta in Francia porta alla rovina il carrozziere a causa degli L'interessante coupé Mongho disegnata da Aldo Sessano e realizzata dalla Fissore nel 1969 con il insoluti dell’importatore. patrocinio della Glasurit. La ridotta altezza (1.120 mm contro i 1.325 mm della 500 di serie) comporta un assetto di guida sportivo, vale a dire disteso.

L'aggressiva coupé Ragno realizzata in 2/3 esemplari nel 1969 della carrozzeria Caprera su disegno della Eurostyle con linee squadrate, muso assottigliato, fari a scomparsa e brancardi alleggeriti visivamente da grandi fori.

Tanto basta per capire che non vi stica lunga solo 215 centimetri per La Baldi Frog nella versione Rally. Il telaio in tubi e la carrozzeria in plastica che sarà seguito produttivo anche se il facilitare l’uso cittadino. Le versio- misura solo 215 centimetri sono comuni alle altre Frog. La meccanica potenziata, i progetto è molto interessante. Sa- ni disponibili sono tre: base con cerchi in lega leggera e i parafanghini sono speci ci di questa versione che è al top rà invece prodotta in quasi 300 motore Fiat 500 F, Austere con la della gamma. esemplari la sconcertante Frog, cilindrata ridotta a 302 cc e Rally che Baldi di Sanremo presenta al con cilindrata maggiorata a 595 cc. modelli interessanti e meno inte- un’abilità irripetibili perché i mitici Salone di Parigi 1973 con un corto La Frog di Baldi chiude così l’epo- ressanti, belli e meno belli, ma tutti carrozzieri italiani non ci sono più. telaio in tubi e la carrozzeria di pla- pea delle 500 carrozzate, scritta da espressione di una creatività e di 

La Motorizzazione nella grande guerra Old Challenge 2016 L'AISA, Associazione Italiana per la Storia dell'Automobile, ha in Il Trofeo “Old Cars Challenge”, portato al debutto con successo nel programma una nuova Conferenza, dedicata alla Motorizzazio- 2015 grazie agli sforzi comuni di Car Club Capitolino, Borzacchini ne nella Grande Guerra, con la quale si apre la stagione di incon- Historic e Pescara Corse Veteran Car e dedicato agli appassionati di regolarità per tri del 2016. auto storiche, per il 2016 si arricchirà di tante interessanti novità. Ai tre Club fonda- L'evento si terrà sabato 5 marzo alle ore 10.00 presso la Scuola tori si a ancheranno infatti il Circolo Pontino della Manovella con la sua rievoca- Militare di Milano “Pietro Teuliè” (corso Italia 58, Milano) e vede zione storica della “10 Miglia Guarcino-Campocatino” e il Circolo Automotoveicoli come relatori alcuni importanti esperti di storia militare: il Colon- d’Epoca Marchigiano con il “Trofeo Scar otti”. Il Challenge vuole permettere a tutti nello Filippo Cappellano (autore di numerosi libri per l'U cio di disputare un intero campionato senza dover necessariamente a rontare trasfer- Storico dell'Esercito), il prof. Lucio Ceva Valla, il dott. Andrea Molinari ed il prof. te lunghissime, privilegiando da una parte gli appassionati delle regioni del Centro, Andrea Saccoman. L'accesso è libero e gratuito, anche per chi non è socio dell'AISA. e dall’altra non a aticando troppo quelli delle altre regioni, data l’ubicazione bari- centrica di tutte e cinque le manifestazioni. Il calendario 2016 prevede: 4-5 giugno: Coppa Borzacchini - Borzacchini Historic AISA – Associazione Italiana 11-12 giugno: X Miglia Guarcino–Campocatino - Circolo Pontino della Manovella per la Storia dell'Automobile 25-26 giugno: Trofeo Scar otti - Circolo Automotoveicoli d’epoca Marchigiano Corso Unità d'Italia 40 27-28 agosto: Dalla Majella al mare - Club Pescara Corse Veteran Car 10123 – Torino 5-6 novembre: Trofeo del Terminillo - Car Club Capitolino www.aisastoryauto.it Alla voce Regolamento il Challenge rispetta le norme sportive e tecniche dell’ASI, utilizzando però coe cienti propri, che dividono le vetture in cinque categorie in Un'immagine rappresentativa della base all’anno di costruzione, più una riservata alle vetture non omologate ASI. presenza dell'automobile nella L’iscrizione al Challenge è automatica e avviene iscrivendosi ad una qualsiasi delle Grande Guerra; il Capo di Stato gare a calendario, e da diritto all’inserimento nella classi ca nale, oltre che all’estra- Maggiore del Regio Esercito, Generale zione di un premio dedicato agli equipaggi che parteciperanno a tutte e cinque le Luigi Cadorna, incontra il Maresciallo competizioni. di Francia, Generale Joseph Jo re, I dettagli del regolamento, delle modalità di iscrizione, dei costi e dei premi in palio scendendo da una Fiat 20/30 Hp verranno pubblicati a breve sul sito www.oldcarschallenge.it “Tipo 3”.

N. 3 - 2016 - 15 Vauxhall Victor Venduta anche negli Stati Uniti dai concessionari Pontiac, divenne l'auto inglese più esportata. di Marco Batazzi

Il grifone che a Vauxhall appartiene alla ga- appare sul lassia General Motors come marchio delle la Opel, ma il marchio del gri- Vauxhall. L fone oggi è solo un pezzo di plasti- Simbolo di riferimento ca applicato al posto dello stemma della casa Opel sulle vetture tedesche pro- inglese. dotte con la guida a destra negli stabilimenti inglesi della Vauxhall. Tuttavia la marca inglese vanta un prestigioso passato, oggi ormai di- menticato, e, pur appartenendo alla GM dal 1925, aveva mantenu- da dazi doganali più elevati. to no al 1978 una invidiabile au- La Victor fa parte di una famiglia tonomia di progettazione. Volen- prodotta in vari modelli dal 1957 al do anche un po’ assurda se si pen- 1976, poi ancora no al 1978 ma sa alle economie di scala che oggi con altro nome. La prima Victor di- si attuano utilizzando le stesse venne per qualche tempo l’auto pava 50 cv, ed era disponibile con ancò subito una versione chia- vetture sui due lati della Manica, al più esportata dall’Inghilterra, com- massimo concedendo a quelle in- cambio a tre marce con leva al vo- mata VX 4/90 provvista di un mo- plice il fatto che venne venduta co- lante o a quattro marce con leva a tore più nervoso e potente grazie a glesi qualche di erenza negli alle- me modello base nelle concessio- stimenti. cloche: nella versione Super non due carburatori, che ne elevavano narie Pontiac degli Stati Uniti. Tro- riusciva a superare di molto i 120 la potenza a 75 cv e ne migliorava- Fuori dall’Inghilterra chi comprava vava facilmente acquirenti in molti una Vauxhall era sicuramente Km/h e necessitava di 22,6 secondi no le prestazioni: la VX 4/90 riusciva Paesi dell’Asia con guida a destra. per accelerare da 0 a 100 Km/h. In- a s orare i 150 Km/h , una velocità guardato come un intenditore, Dell’originale introdotto il 28 feb- magari un po’ snob, anche quando somma, non era un fulmine. adeguata alla classe e ai tempi. braio 1957 furono prodotte più di Per questo motivo la Vauxhall le af- Quattroruote la provò, ritenendola il modello era una banale auto da 390.000 unità, con una parte di es- famiglia come la Victor serie F: una se nella versione Estate, cioé Sta- macchina semplice, della stessa tion Wagon, la prima prodotta in classe della Opel Rekord prodotta grande serie dalla Vauxhall. in Germania, ma con quel pizzico Nel 1961 arrivò la FB, che aveva di charme inglese che un tempo uno styling più sobrio, forse anche faceva la di erenza. più anonimo; nei 4 anni di produ- Oggi sembra essere andato tutto zione non arrivò a totalizzare gli perduto, ma negli anni Cinquanta stessi numeri della prima serie, an- del secolo scorso le auto inglesi si che perché cessò di essere vendu- vendevano in Italia molto meglio ta negli Stati Uniti quando Pontiac, di quelle tedesche, nonostante la assieme a Buick ed Oldsmobile, Gran Bretagna si trovasse fuori mise in commercio la propria com- dall’area del Mercato Comune e pact car. Totalizzò comunque una quindi le sue auto fossero gravate produzione di 328.000 unità, una cifra non disprezzabile. Rispetto alla versione precedente risultò essere molto solida e meno sensibile ai fenomeni di corrosione Anche visto da dietro il disegno della Vauxhall mostra discendenze americane. passante della carrozzeria. Il moto- re era lo stesso 1508cc che svilup-

Il motore della VX 4/90 visto dal lato dei doppi carburatori. La VX 4/90 si distingue per le luci di retromarcia poste sopra i fanalini ovali.

16 - N. 3 - 2016 Sulla VX 4/90 per il 1963 venne adottato un fregio laterale a larghezza costante.

La Victor FA del 1958 ha una carrozzeria elaborata ispirata alla Chevrolet Bel Air.

La versione più potente della Victor si chiama semplicemente VX 4/90.

Il restyling del 1963 proponeva una griglia a rettangoli in Vauxhall Victor Vauxhall VX 4/90 Vauxhall Victor Vauxhall VX 4/90 alluminio anodizzato di aspetto meno lineare. Dati tecnici 1962 1962 1964 1964 cilindrata (cc) 1508 1594 alesaggio x corsa (mm) 79,37 x76,20 81,63 x 76,20 potenza massima (DIN) 50 a 4600 giri 72 a 5200 giri 58,5 a 4600 giri 73,8 a 5200 giri coppia massima 11,1 kgm a 2000 giri 12,1 kgm a 3000 giri 11,6 a 2400 giri 12,7 a 2800 giri rapporto di compressione 8,1:1 9,3:1 8,5:1 9,3:1 carburatore Zenith 34 VN 2 Zenith 34 VN Zenith 34 VN 2 Zenith 36 WIP-3 cambio a 4 marce Rapporti al cambio I marcia 3,290 II marcia 2,130 lll marcia 1,355 lV marcia 1 rapporto al ponte 3,9:1 4,125:1 4,125:1 3,9:1 freni anteriori a tamburo a disco a tamburo a disco freni posteriori a tamburo Dimensioni (mm) passo 2540 carreggiata ant./post. 1290/1300 1300/1290 1290/1340 lunghezza 4400 larghezza 1630 altezza 1410 1420 1430 Foto u ciale della Victor FB, presentata a  ne 1961 misura pneumatici 5,60 x 13 5,60 x 14 5,90 x 13 5,60 x 14 come modello 1962. Peso a vuoto (Kg) 940 920 960 1010 velocità massima 130 Km/h 145 Km/h 130 Km/h 145 Km/h

N. 3 - 2016 - 17 Esportata in Canada col nome Envoy Sherwood Estate, la station wagon della Victor sfoggia il fregio e i fanalini posteriori della VX 4/90 e il portatarga cromato.

Una pubblicità di  ne 1962 con le tre Victor insieme: si noti il bicolore su berlina e station wagon. Una Estate del 1964, con motore 1600 e con tetto apribile in tela.

Il cruscotto della Super a confronto con quello della VX Disegno da catalogo che mostra gli eleganti Sulla Super il sedile anteriore è a panchina, nei modelli Deluxe compaiono un 4/90 (qui con guida a sinistra): si noti lo sportello del interni della VX 4/90. posacenere posteriore e poltroncine singole (con supplemento di prezzo). cassetto portaoggetti con gli incavi per bicchieri.

più adatta - in linea di massima - al- na che sarebbe piaciuta molto agli assistiti, i sedili anteriori singoli, la duali della VX 4/90, che ebbe un la clientela italiana. Ne apprezzò italiani, non fosse stato per il prez- strumentazione completa e - in nuovo fregio laterale meno elabo- l'abitabilità, gli interni e la linea ar- zo che - su strada - s orava i due patria - il riscaldamento di serie (!). rato. moniosa, ma non il fregio bicolore milioni di lire, quasi duecentomila Nel 1963 ci fu un leggero restyling Nella produzione 1964, la cilindra- che appesantiva la ancata. Non la lire più della Lancia Flavia che già alla calandra; i freni a disco entra- ta del motore passò a 1594cc su ritenne una vera 5 posti, bensì una di suo era più cara di una Fiat rono nella lista degli optional per tutti i modelli, con lievi di erenze comoda berlina per quattro perso- 2300. Ma era una questione di sti- la berlina normale e la Estate, men- nell’erogazione della potenza e ne, con un comfort di marcia pena- le: vuoi mettere possedere un’au- tre sulla VX 4/90 vennero adottati della coppia. Esteticamente si di- lizzato da una rumorosità eccessi- to inglese? elaborati fanalini di coda, con fa- stinsero solo per un nuovo porta- va e da sospensioni un po’ rigide. La VX 4/90 si distingueva dalla ber- retti di retromarcia (opzionali sulle targa posteriore cromato: manca- Era lo scotto da pagare per una lina FB, oltre che per il fregio bico- altre versioni). Sul modello Super va meno di un anno al lancio della berlina dalle buone prestazioni lore, anche per tanti altri dettagli, (che rappresentava la versione ba- nuova Victor FC e non c’era motivo (per la sua epoca) e con discrete come le ruote da 14”, il cambio di se) rimase il sedile anteriore a pan- di provvedere a costose modi che caratteristiche di tenuta di strada e derivazione Opel a 4 marce, i freni china, mentre sulla De-Luxe furo- su un modello già a ne serie.  di sterzo. In de nitiva una macchi- anteriori Lockheed a disco servo- no montatie le poltroncine indivi-

18 - N. 3 - 2016 a cura di Giuseppe Valerio con la collaborazione di www.targapedia.com - www.amicidellatargaflorio.com CENTO VOLTE

LXXIX TARGA FLORIO Data: 20-21 Maggio 1995 1995-2000: Sol levante Tracciato: Rally di Sicilia Partenti: 39 Arrivati: 23 I giapponesi non avevano mai vinto la Targa Florio: ci pensa 1 cl. LIATTI/ALESSANDRINI (SUBARU IMPREZA) Piero Liatti, nel 1995 a portare sul gradino più alto del podio una 2 cl. CUNICO/EVANGELISTI (FORD ESCORT COSWORTH) 3 cl. PIANEZZOLA/ROGGIA (TOYOTA CELICA GT4) Subaru. La gara siciliana resta sempre appannaggio dei migliori LXXX TARGA FLORIO specialisti nazionali ma sono le macchine a essere cambiate. Data: 23-24 Novembre 1996 Tracciato: Rally di Sicilia Partenti: 21 Tra il 1995 e il 2000, la Targa Florio mantiene la sua validità per il massimo campionato rallistico naziona- Arrivati: 15 le, con l’eccezione del 1998 in cui viene temporaneamente declassata a prova del Campionato Italiano 1 cl. CUNICO/SCALVINI (FORD ESCORT COSWORTH) Rallies “2 ruote motrici”. In questo scorcio di ne millennio appare chiara in tutta la sue evidenza la ne 2 cl. TABATON/IMERITO (TOYOTA CELICA) di un’epoca e l’avvio di un nuovo modo di intendere l’automobilismo. Imperano la specializzazione e la 3 cl. DALLAVILLA/FAPPANI (TOYOTA CELICA) frammentazione; i costi di gestione di una stagione possono diventare anche spese insormontabili, spe- cie se viene a mancare il supporto della case costruttrici. La marche italiane, un tempo neanche troppo LXXXI TARGA FLORIO lontano, regine assolute della scena rallistica, si sono de late; chi viene a occupare il palcoscenico non lo Data: 16 NOVEMBRE 1997 fa certamente con la dovizia di mezzi di un tempo. Così, la Targa Florio del 1995 vede il primo trionfo una Tracciato: Rally di Sicilia casa giapponese, la Subaru, portata al trionfo da Piero Liatti, uno dei migliori specialisti della sua epoca. Partenti: 55 La gara siciliana è ancora valida anche per il Campionato Europeo, ma è la stessa serie continentale ad Arrivati: 26 avere perso fascino e seguito: soprattutto la trasferta nell’isola al centro del Mediterraneo è giudicata 1 cl. ANDREUCCI/FEDELI (RENAULT MEGANE MAXI) troppo costosa per i piloti che puntano all’Europeo, non certo i grandi protagonisti di un tempo. Sono 2 cl. CALDANI/GIUSTI (SUBARU IMPREZA) dunque i migliori italiani a contendersi un posto all’interno di un albo d’oro che resta comunque ambito. 3 cl. VITA/AGNESE (RENAULT MEGANE KIT) Dopo Liatti, nel 1996, torna alla vittoria Gianfranco Cunico, al volante di una Ford Escort Cosworth che LXXXII TARGA FLORIO per i suoi colori Martini, riporta alla memoria le ultime Lancia vincitrici di mondiali a ra ca. Nel 1997 si Data: 25 Ottobre 1998 rifà viva la Renault e Paolo Andreucci rma la sua prima vittoria alla Targa (ne seguiranno molte altre in Tracciato: Rally di Sicilia oltre vent’anni di carriera). L’edizione del 1998, valida per la serie nazionale minore, ha il solo merito di Partenti: 50 riportare lo storico nome della Peugeot al centro dell’attenzione, quasi ottant’anni dopo il trionfo di Boil- Arrivati: 38 lot, grazie a Renato Travaglia, altro eccellente interprete dal rallismo nazionale. 1 cl. TRAVAGLIA/ZANELLA (PEUGEOT 306 RALLY) Cunico, con la Subaru Impreza, raggiunge le cinque vittorie nel 1999, mentre il nuovo millennio si apre 2 cl. FASSITELLI/BORDOGNA (NISSAN SUNNY) con la prima vittoria siciliana della Toyota, grazie a Piero Longhi. 3 cl. DEILA/VISCHIONI (PEUGEOT 306 RALLY) LXXXIII TARGA FLORIO Data: 30-31 Ottobre 1999 Tracciato: Rally di Sicilia Partenti: 73 Arrivati: 44 1 cl. CUNICO/PIROLLO (SUBARU IMPREZA WRC) 2 cl. AGHINI/ROGGIA (TOYOTA COROLLA WRC) 3 cl. DE CECCO/BARIGELLI (SUBARU IMPREZA WRC) LXXXIV TARGA FLORIO Data: 28-30 Luglio 2000 Tracciato: Rally di Sicilia Partenti: 48 Arrivati: 33 1 cl. LONGHI/BAGGIO (TOYOTA COROLLA WRC) 2 cl. ANDREUCCI/BERNACCHINI (SUBARU IMPREZA WRC) 3 cl. DE CECCO/BARIGELLI (TOYOTA COROLLA WRC) La prima vittoria di una vettura giapponese alla Targa è – Gianfranco Cunico, secondo classi cato nel 1995 al quella della Subaru di Piero Liatti nel 1995 (foto Matteo volante della Ford Escort Cosworth (foto Matteo Cuccia) Cuccia)

La Renault Megane Maxi di Paolo Andreucci, vincitore nel 1997 (foto Dario Lucchese) Record di cinque vittorie assolute per Cunico, primo anche nel 1999 con la Subaru (foto Rosario Giordano)

N. 3 - 2016 - 19 Maria Teresa De Filippis, la prima donna a correre in F1.

Maria Teresa De Filippis

Se n’è andata in silenzio lo scorso 8 gennaio, quest’anno avrebbe dovuto compie- re novanta primavere. Un altro traguardo importante da tagliare oltre a quelli già conquistati. Lei era Maria Teresa De Filippis, la prima donna a correre in F1. di Franco Carmignani

Nella prima aria Teresa De Filippis af- con un BMW 750, recuperato da come le uscite di strada erano se- la con i suoi 500-600 kg. Guidare fase della frontò le corse quasi per motociclette della Wehrmarcht. guiti da inevitabili momenti di rab- una 250F era complicato, con quel- carriera, con le gioco, una semplice s da Sia la De Filippis che Luigi Musso bia, anche se per orgoglio cercava le gomme, quella potenza e quelle vetture di M iniziale con i fratelli, che divenne avevano comprato da Taraschi una di non farla trasparire, secondo la prestazioni da brivido. Per non par- Berardo Taraschi. poi una cosa assolutamente seria, 750 Sport. Andavano a Teramo, tipica loso a napoletana... lare del sedile! L’avevano fatto fare oltrepassando il signi cato sporti- trovavano la macchina pronta, la appositamente per lei da Fantuzzi, vo, per scon nare nel sociale e caricavano sul carrello, poi partiva- con un cuscino che poteva regola- nell’a rancamento del mondo no. Allora ci si spostava così per an- L’exploit di Caserta re a suo piacimento per arrivare femminile. Certo, è stata facilitata dare alle corse, pochi mezzi ma es- comodamente ai comandi, altri- dallo status familiare, potendo senziali. Con le 750 Sport di Tara- La corsa che le ha regalato le mag- menti con il suo metro e sessanta, contare su risorse economiche che schi la ragazza napoletana ha fatto giori soddisfazioni è stato il Circui- e i suoi 50 kg scarsi, non ci sarebbe le hanno consentito di progredire delle gran belle corse. Poi vennero to di Caserta del 1954. Non era una riuscita. dall’iniziale Fiat 500 con cui aveva l’Osca 1100 sport e la “mitica” Ma- Gran Premio di F1, ma una gara ri- debuttato alla Salerno-Cava de’ serati A6GCS due litri, quella che le servata alle sport 1.100 e alle due Tirreni vincendo la sua classe, no ha dato le maggiori soddisfazioni. litri. E’ stata una corsa spettacolare. Senza gli stop all’Urania e alla Giaur 750 di Berar- Una bellissima macchina, che anda- Non era al volante della Maserati do Taraschi che nel dopoguerra va forte ed era molto competitiva. A6GCS, con cui arrivò sesta nel ’55, L’esordio in gara fu a Siracusa, per aveva costruito la prima macchina ma della Osca MT4. Fu una corsa l’omonimo Gran Premio in pro- fantastica coronata dalla vittoria gramma il 13 aprile 1958. Il circuito Filosos a napoletana assoluta tra le 1.100 cc. passava vicino ad un cimitero, un E poi, ecco nalmente la F1. Nel transito impegnativo per una na- La vita di Maria Teresa era freneti- 1958 la De Filippis, al pari di Gerino poletana verace sempre pronta a ca. Una corsa dietro l’altra, biso- Gerini, acquistò una fare scongiuri. Ebbene, i muri del gnava spostarsi continuamente: usata, abbandonata in un angolo cimitero erano stracolmi di gente gare di velocità in salita,circuiti in della fabbrica. Un vero atto d’amo- perché lì c’era una curva incredibi- ogni angolo d’Italia , competizioni re nei confronti del Tridente, anche le, il punto più di cile della corsa. corse spesso da sola e poi, la Mille se da un punto di vista pratico, per Durante le prove, Musso, da buon Miglia… L’anno che ruppe a Viter- lei sarebbe stata più vantaggiosa maestro, la invitò a seguirlo per un bo era terza, e non è che davanti ci un’altra soluzione. La Maserati non paio di giri. Maria Teresa arriva da- fossero piloti di poco conto. Di era a atto facile da guidare, so- vanti al Camposanto, vede gente quella corsa, la De Filippis ricorda- prattutto per la posizione del cam- che applaude. Si convince che le va sempre il problema del thermos bio al centro. Anche l’assetto era ovazioni sono tutte per Musso che che le avevano ssato vicino al pa- un po’complicato da digerire , e lei va molto forte. Tenta di imitarlo, e rabrezza. Dopo cento metri si stac- era pur sempre una ragazza. La in e etti corre un rischio non da cò dal suo supporto, allagando la macchina era pesante e, quando poco. Solo una volta ai box si rende Foto Fonte Taraschi macchina. Inconvenienti scontati partiva, non si riusciva più a tener- conto, e in seguito lo racconterà 20 - N. 3 - 2016 L'amatissima Maserati A6GCS. "Pilotino" con Fangio e Behra.

più volte sorridendo candidamen- stradale era molto larga e non Maria Teresa te, che dovrà invece cancellare la c’erano problemi per i sorpassi. Ad De Filippis con consuetudine di osservare le luci un certo punto, la Maserati scarta Don Sergio di stop, che in F1 non ci sono…. Al di anco e nisce contro un grosso Mantovani, traguardo della sua prima corsa in palo di cemento. Ci sono delle foto durante una F1 – vinta da Musso con la Ferrari dove si vede il palo che cade ed il Mille Miglia Dino 246 - è comunque quinta, da- pubblico che si sposta, impaurito. Storica. vanti all’altra Maserati 250 F Ma lei ha la prontezza di spirito di dell’australiano Ken Kavanagh. In tirare su le gambe e serrarle verso il occasione del Gran Premio del Bel- viso. Questo l’ha salvata perché gio, corso sul circuito di Spa-Fran- l’abitacolo si accartocciò comple- corchamps, Musso le raccomandò tamente attorno al palo. Fu un col- di stare attenta alla Curva di Eau po di fortuna, oppure, come da sua Rouge, la terribile compressione ammissione, fu l’intervento di dopo il traguardo. Bene, “Muzzi”, qualcuno che guardava da lassù? come la chiamava il pilota romano, (Forse lo stesso Musso, che era se la cava più che bene. Musso in- scomparso poche settimane pri- vece, durante la gara, esce di stra- ma a Reims). da al sesto giro, fortunatamente senza danni. Gli diceva sempre di tenere d’occhio le gomme poste- Pilotino riori, soggette a dechappamento. epilogo nel 1959. Sembrava che la shek, dal matrimonio nacque la - In e etti tutti le volevano bene, era speciale Porsche F2 costruita da glia Carola. Proprio Theo, con il il “Pilotino”, protetta e coccolata fosse la vettura più quale s’era poi trasferita a Scanzo- Signorina lei va troppo dai tanti che frequentavano l’am- adatta per “Pilotino”, che si quali - rosciate nel bergamasco, le è sem- forte biente delle corse. Ognuno le inse- ca a Montecarlo, anche se poi do- pre stato accanto quando “Piloti- gnava un trucco, il timore iniziale, vrà far posto a un altro pilota. Poi no” si è ritrovata nel Club Interna- A proposito di guardare, c’è un quando si pensava che in pista sa- l’incidente occorso a “Jeannot” tional Des Anciens Pilotes de aneddoto legato a . Il rebbe stata un ostacolo, era svani- Behra all’Avus il 2 agosto, fa calare Grand Prix di F.1 e successivamen- to. Se vedeva un gruppo di piloti il sipario. Fangio nel frattempo si è te alla presidenza del Maserati “Drake” era spesso all’Aerautodro-  In anni mo di quando provava. arrivare forte, si metteva discipli- ritirato, tanti amici di quello splen- Club. recenti, la “Signorina De Filippis, lei va troppo natamente da parte, dimostrando dido gruppo non ci sono più. De Filippis è forte”. Si dice che queste parole fu- grande correttezza. “Pilotino” si fa da parte, abbando- N.B. Gran parte degli episodi descrit- sempre stata rono sussurrate all’orecchio di una Diversamente da oggi, in quegli nando il mondo delle corse. ti sono ripresi da un’intervista rila- "guest star" ragazza elettrizzata dal compli- anni i piloti stavano sempre insie- Dopo un periodo trascorso a Capri, sciata a suo tempo dalla protagoni- nei grandi mento, accentuato dall’importan- me, a tavola ed anche in viaggio. nel 1960 si sposò con Theo Hu- sta all’autore dell’articolo. raduni storici. za del personaggio che l’aveva Lo stesso Fangio, il campionissimo esternato. degli anni cinquanta, con il “Piloti- Di quel Gran Premio del Belgio del no” è stato veramente paterno, le ’58, terminato in decima posizio- ha insegnato molte cose. Cercava ne, c’è un altro ricordo simpatico. di farle capire che l’avere coraggio Sul circuito era presente il Re con la era una cosa positiva. Però al co- Principessa De Rethy, in attesa di raggio andava unita l’esperienza e poter parlare coni piloti. Al termi- un po’ di ragionamento. Le diceva: ne della gara anche la prima don- “Non puoi guidare solo con l’istinto, na al volante di una F1 sale sul pal- perché così prima o poi ti ammazzi”. co, celebri alcune fotogra e dove Maria, tu vai troppo forte, sei un po’ si vede il Re del Belgio che le … matta”. controlla braccia e muscoli, curio- so di capire come riuscisse a gui- dare quelle macchine! Lo sberle o di Ascari L’avventura in F1 è poi proseguita con l’episodio di Reims, dove le fu Si narra che Ascari, nel tratto in di- clamorosamente negata la parte- scesa del Circuito di Posillipo, ve- cipazione dal Direttore di Corsa dendo la De Filippis ferma a bordo “L’unico casco che può indossare pista con la macchina ammutolita, una donna è quello del parrucchie- ad ogni passaggio le faceva uno r e ”. Seguirono le piste del Portogal- sberle o! lo e di Monza. A Oporto, la sede La carriera di Maria Teresa ha il suo N. 3 - 2016 - 21 Serenissima 308 Jet Competizione Dopo il ritiro dal mondo delle competizioni, il Conte Giovan- ni Volpi di Misurata conservò gran parte dei progetti Sere- nissima, il marchio da lui fondato nel 1963. Unica eccezio- ne, lo chassis Jet Competizione 003, ceduto completo del motore, uno dei tre prodotti. Quando l’auto fu venduta in Svizzera nei primi anni settanta, era priva del propulsore originale, adottato dalla Lola Mk6 di Alf Francis, manager della vecchia Scuderia. Nel 2006, in occasione del Con- corso d’Eleganza annuale che si tiene a Villa d’Este, l’auto è ricomparsa nella sua interezza, risvegliando vecchie ri- membranze oramai sopite.

di Alberto Rastrelli - foto Wouter Melissen

l Conte Giovanni Volpi di Misu- nel 1961, appro ttando dell’uscita Una berlinetta sport denominata potenza ottenuta fu di circa 300 rata fu uno dei gentleman più dalla Ferrari di alcuni tecnici di va- Serenissima 308 fu la vettura del CV a 8500 giri/minuto. Il cambio a I conosciuti degli anni sessanta. lore, decise di fondare la ATS (Au- debutto, disegnata da Francesco cinque marce era una creazione Appassionato di automobili e di tomobili Turismo Sport) in società Salomone e sviluppata da Alberto dello specialista Colotti. corse, fondò nel 1961 una sua scu- con l’industriale orentino Giorgio Massimino, celebre per aver pro- Volpi di Misurata, ancora con il deria, denominata SSS (Scuderia Billi ed il magnate boliviano Jaime gettato auto come la Maserati dente avvelenato per le divergen- Serenissima Repubblica di Vene- Ortiz Patino. 250F e la Lancia D50. Alcuni a er- ze maturate con Enzo Ferrari, so- zia). All’età di soli 24 anni, il nobi- Ai tavoli di disegno dell’u cio pro- mavano che la neonata aveva una steneva che il suo motore non era luomo veneto poteva contare su gettazione approdarono tecnici parentela molto stretta con la ATS concepito per un uso agonistico e, ampie risorse economiche, grazie del calibro di , Giotto V8 ma il Conte smentì subito que- rispetto alle unità a dodici cilindri alle fortune nanziarie accumula- Bizzarrini, Romolo Tavoni, Fausto sti detrattori. Il motore era a tutti di Maranello, vantava una sempli- te dal padre Giuseppe. Galassi, Girolamo Gardini ed Enzo gli e etti una creatura nuova così cità meccanica superiore, non solo Le Ferrari erano le macchine che Selmi, innescando una s da aper- come il cambio, ed un’attenta os- perché disponeva di quattro cilin- maggiormente a ollavano i suoi ta con la Ferrari e con quali creden- servazione dei dettagli conferma- dri in meno. garage, con qualche concessione ziali. va questa a ermazione. La 308V, chiamata anche Jungla alla Maserati. A guidare le vetture Si narra che il Commendatore non Il propulsore ad otto cilindri, al cui GT, adottava un telaio tubolare a della Scuderia si avvicendarono pi- digerì molto bene questa fuga, - progetto aveva lavorato pure Giro- traliccio su cui erano montate so- loti del calibro di Giorgio Scarlatti, nendo per inibire la vendita delle lamo “Mino” Ferrari Amorotti, ave- spensioni indipendenti. Il suo as- Nino Vaccarella, Carlo Maria Abate, sue vetture a Giovanni Volpi. va una cubatura di 2996 cc. La di- semblaggio nale, dopo la prepa- Giorgio Scarlatti, e Co- Ma la storia racconta che la nuova stribuzione era bialbero, l’ accen- razione della carrozzeria in allumi- lin Davis, coadiuvati da Maurice società ebbe vita breve, minata da sione recava la rma Magneti Ma- nio sviluppata dall’atelier mode- Trintignant, Roberto Bussinello ed contrasti interni tra i tre soci. Sia- relli. L’alimentazione era assicurata nese Gran Sport di Baccarini e Vac- Umberto Maglioli. mo nel 1963 ed il giovane conte da una batteria di carburatori spe- cari, avveniva all’interno di una Smanioso di proporsi con mezzi decide di cimentarsi come costrut- ciali realizzati appositamente dalla piccola fabbrica a Formigine, poco propri, Giovanni Volpi di Misurata tore in proprio di vetture da corsa. Weber, siglati DCV52. Al banco la distante da Maranello. Per il grup-

Le prove all'aeroautodromo di Modena della prima versione della 308V. Il frontale della Serenissima prima delle modi che.

22 - N. 3 - 2016 Tra gli addetti ai lavori che presenziarono alle prime prove, c’era anche Paul Frère che si mostrò piuttosto scettico sulle possibilità della Serenissima. La Torpedo 3500 in gara a Le Mans.

Versione della 308/358V in allestimento de nitivo. Esploso del motore 8V Luigi Bertocco alla Castione Neviano durante la gara. della 308 Jet Competizione. Scheda tecnica Motore V8 a 90°, montato poste- po cambio-trasmissione ci si avval- nuove prese d’aria ed un musetto riormente in posizione longitudi- se della collaborazione della Sasa più grande. nale. Motors di Girolamo Gardini, pure I collaudi si protrassero nel 1965, in Cilindrata 2996 cc lui transfugo ATS. previsione di un utilizzo in gara. Alesaggio/Corsa 85.0 mmx 66.0 I primi collaudi della 308, dipinta Pare che allo sviluppo abbia parte- mm. naturalmente in rosso, avvennero cipato pure Roberto Bussinello, tra Due valvole per cilindro, distribu- il 20 dicembre 1964 all’interno i pupilli di Giovanni Volpi. zione bialbero. dell’autodromo di Modena. A gui- Iscritta ai test preliminari della 24 Alimentazione a carburatori We- dare la vettura fu chiamato Luigi ore di Le Mans 1965, tenuti ai primi ber DCV52 (42 IDF2) Bertocco, le prove si svolsero in di Aprile, la 358V, così denominata Potenza 307 CV a 8500 giri/minuto una giornata tipicamente inverna- dopo gli ultimi aggiornamenti, ot- Carrozzeria in alluminio su telaio le, caratterizzata da una pioggia fa- tenne il 19° tempo, guidata per in acciaio stidiosa. L’esito del test non fu sod- l’occasione da Louis Corberto ma Sospensioni a ruote indipendenti disfacente, a tal punto che la 308 ben lontana dalla vecchia Ferrari Sterzo a pignone e cremagliera tornò in fabbrica per importanti 250 GTO di André de Cortanze. Freni a disco modi che al telaio, alle sospensio- Si decise di conseguenza di diser- Cambio Colotti-Francis T32 a cin- ni ed alla carrozzeria che, nell’evo- tare la 24 ore, una gara ritenuta que marce luzione successiva, prevedeva troppo impegnativa per la vettura

Il motore si mostra piuttosto compatto. Nella sua evoluzione a 3,5 litri sviluppa una potenza di circa 350 CV. Montato sulla Sport, era alimentato grazie ad una batteria di carburatori speciali, studiati dalla bolognese Weber.

Nel frattempo il motore fu portato e Jean de Mortemart. Fu costretta a 3495 cc. con un incremento di al ritiro nel corso della quinta ora potenza di 45 cavalli. causa problemi al cambio. La berlinetta fu successivamente Un paio di curiosità riguardano la schierata al via della cronoscalata 358: il logo sul muso era opera di Castione de Baratti-Neviano degli Gianni Bulgari mentre il motore Arduini, guidata da Luigi Bertocco, originale da tre litri fu in seguito conquistando un quarto posto - montato sulla prima McLaren di nale ed il secondo di categoria. A F1, la M2B. Miglior risultato della detta del pilota emiliano, la vettura monoposto fu un sesto posto a aveva ottime potenzialità ma per Brands Hatch che fruttò un punto poter ambire a posizioni di vertice, nella classi ca mondiale. necessitava di ulteriori aggiorna- Riportata al suo splendore origina- menti. le, la Jet Competizione è riapparsa La sua naturale evoluzione fu la al pubblico nel 2006, in occasione bella Sport iscritta dalla Scuderia del Concorso d’Eleganza e, in tem- San Marco alla 24 ore di Le Mans pi più recenti, all’ultima edizione 1966. Dipinta in alluminio con ban- della Vernasca Silver Flag, guidata da longitudinale rossa, era guidata da Secky Lazlo.  Secky Lazlo in azione alla Vernasca Silver Flag 2015. dall’equipaggio Jean Claude Sauer

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La Gilera 125, prima motoleggera di serie a quattro tempi del secondo dopoguerra, è anche una delle più eleganti del suo tempo.

Gilera 125, 1950

Gli anni dell'ultimo dopoguerra hanno visto il fi orire - lo abbiamo già det- to altre volte - di fabbriche e fabbrichette dedite alla costruzione di mo- tori ausiliari per biciclette, motoleggere, scooter e simili, per cercare di saziare la fame di mezzi di trasporto economici. In un simile panorama di grande vivacità, però, stranamente le Case motociclistiche tradizionali non pensano di sfruttare un momento così favorevole: solo Bianchi e Moto Guzzi - la prima con la Bianchina 125 e la seconda con il celebre di Mario Colombo Guzzino - entrano in campo, e con ottimi risultati.

La prima nche la Gilera sembra di- polari e di use fra i motociclisti, e un motore a quattro tempi, una ta con un motore notevolmente versione della sdegnare le richieste del che al suo apparire, al Motosalone vera rarità nel mondo delle piccole modi cato: valvole in testa innan- Gilera 125 mercato: le sue novità di milanese del novembre 1948, de- cilindrate, dominio pressoché in- zitutto, e poi accensione a spinte- - rimasta A quel periodo sono la Saturno 500 e sta un notevole interesse, non di- contrastato del due tempi (se si ec- rogeno con una dinamo calettata praticamente allo stadio di la Nettuno 250, moto di classe ma sgiunto, però, da qualche perples- cettua la contemporanea Mondial, sulla destra dell'albero motore. A prototipo - con non certo alla portata di tutti. Per sità. al momento solo in versione da parte le prestazioni nettamente motore a di più, si getta nell'arengo sportivo Piccola e raccolta, ha infatti un corsa) però a valvole laterali, una migliorate, anche l'aspetto esteti- valvole laterali con le sue 500 quatto cilindri, il che aspetto simpatico, con un carter soluzione cara a Giuseppe Gilera co ne ha guadagnato moltissimo, e accensione a richiede un impegno nanziario motore ovoidale e compatto, rovi- ma ormai decisamente obsoleta con un maggior equilibrio di volu- magnete, in non certo sostenibile con la vendi- nato però dalle protuberanze del anche per una moto utilitaria; fra mi e con un carter liscio e snello, una pagina ta di poche "motopesanti". magnete e della dinamo, e un tela- l'altro il gruppo termico è risultato senza più le sporgenze del magne- pubblicitaria Per fortuna, Giuseppe Gilera si rav- io a doppia culla con una troppo decisamente piccolo, stona con il te, eliminato, e della dinamo, na- del dicembre 1948. vede subito, e nel 1948 commis- semplicistica sospensione poste- carter e lascia un ampio e antieste- scosta sotto il coperchio sinistro siona all'ing. Piero Remor - lo stes- riore, formata da un forcellone tico spazio vuoto tra la testa e il del carter. Inoltre, le ruote sono in so che nel medesimo periodo ha oscillante e da due lunghe molle a serbatoio. lega leggera. Non sarà, comunque, progettato la nuova versione "aspi- elica malamente nascoste da due Ad Arcore ci si accorge però ben ancora l'aspetto de nitivo, perché rata" della 500 quattro cilindri - foderi, prive di guide e di ammor- presto degli errori e così l'edizione al momento delle prime conse- una motoleggera che in breve tizzatori, che non assicura certo de nitiva che viene mostrata alla gne, avvenute nel settembre suc- tempo diventerà una delle più po- una buona tenuta di strada. Ha poi stampa il 22 marzo 1949 si presen- cessivo, viene montato un silenzia- 26 - N. 3 - 2016 L'avantreno con la forcella in lamiera stampata e la ruota in lega leggera. Il mollone La vista frontale mette in risalto il contenuto ingombro trasversale della Gilera 125. centrale biconico della forcella, il galletto per regolare l'ammortizzatore a frizione, e il faro da 130 mm. Il freno anteriore da 150 mm in lega leggera, con il tamburo alettato. Entrambe le ruote sono a perno s labile e sono intercambiabili. tore leggermente diverso, mentre vengono montati nel semicarter L'albero a camme è disposto tra- diametro di 22,5 mm, sono aziona- il serbatoio presenta la classica li- destro che viene poi chiuso dal se- sversalmente sul davanti del mo- te da bilancieri e richiamate da vrea delle Gilera di maggior cilin- micarter sinistro, a guisa di coper- tore, ruota su due cuscinetti a sfere molle a elica semplici. A ogni bi- drata, con i grossi ovali cromati sui chio. Le misure geometriche sono ed è comandato dal pignone mo- lanciere è avvitato - con controda- anchi e il logo al centro su fondo "quadre", 54 x 54 mm = 123,6 cc; la tore con l'ausilio di un ingranaggio do - un bicchierino rovesciato che, rosso. compressione è di 5,5 : 1 e la po- intermedio montato su rulli. Le oltre a guidare l'estremità superio- Ai primi del 1950, poi, alla sospen- tenza è di 4,7 CV a 5600 giri. punterie sono a piattello e le aste re dell'asta, serve a regolare il gio- sione posteriore viene aggiunta L'albero motore è in tre pezzi, cioè scorrono in un apposito vano rica- co. Il diagramma di distribuzione è una coppia di ammortizzatori a fri- i due volantini interni in acciaio vato di fusione nel cilindro. Le val- simmetrico: aspirazione apre 12° zione regolabili, del tipo a com- forgiato, in blocco con i rispettivi vole, parallele ed entrambe del prima del PMS e chiude 64° dopo il passo, il che migliora ulteriormen- perni di banco, ruotanti a sinistra te il comfort di marcia e la tenuta su un cuscinetto a sfere da 20 mm di strada; ed è questa la versione e uno da 23 mm dal lato trasmis- che illustriamo e descriviamo det- sione primaria e comando della di- tagliatamente in questo servizio. stribuzione; e il bottone di mano- Il motore ha cilindro in ghisa incli- vella in acciaio da cementazione, nato in avanti di 12° e testa in lega bloccato per forzamento ai volani leggera fusa in conchiglia, con sedi e del diametro di 28 mm. Il perno valvole riportate in bronzo; la ca- di banco destro reca l'ingranaggio mera di combustione è di forma di comando della distribuzione e discoidale, con cielo piatto. Supe- la vite senza ne che aziona la riormente la testa è completata da pompa dell'olio. Vi è poi in lato un coperchio alettato che racchiu- folle il pignone della trasmissione de il vano dei bilancieri. Il carter, primaria, trascinato in rotazione anch'esso fuso in lega leggera in da una piccola barra di torsione al- conchiglia, è in due metà divise se- loggiata all'interno del perno di condo un piano verticale ed è banco e che funge da parastrappi. completato sulla sinistra da un co- La biella, a testa chiusa con sezio- perchio che protegge la dinamo, il ne ad H è in acciaio da cementazio- ruttore, il condensatore, la frizione ne; ruota alla testa su 33 rullini da 3 e il pignone della trasmissione - x 11,8 mm e su una bronzina al pie- nale; il lato destro, invece, non ha de. Il pistone in lega leggera e cielo Il liscio e compatto blocco motore dal lato della trasmissione primaria. Si notano coperchi. In pratica, manovellismo, piatto reca tre segmenti di tenuta anche la pedivella di avviamento, il pedale del cambio, la levetta della frizione e il trasmissione primaria e cambio e un raschiaolio. tappo di rifornimento dell'olio. N. 3 - 2016 - 27 banco; lungo il tunnel al suo inter- no che ospita la barra di torsione giunge al volano, esce da due fori praticati sulla faccia interna del vo- lano stesso e viene centrifugato all'intorno su tutti gli organi rac- chiusi nel carter, biella, trasmissio- ne primaria e cambio compresi. Una derivazione all'uscita della pompa invia una parte dell'olio a lubri care i bilancieri e i gambi del- le valvole attraverso il prigioniero anteriore destro dei quattro che ssano testa e cilindro, e che è ca- vo al suo interno. Il ritorno nella coppa avviene lungo il vano delle aste. Un foro nella parete del semi- carter sinistro serve da s atatoio e sbocca in prossimità del pignone della catena nale. Sempre nella coppa è alloggiato un ltro a rete, accessibile con un tappo sul lato sinistro del carter. La trasmissione primaria è a ingra- naggi diritti: il pignone motore in- Privo di ogni sporgenza, il lato sinistro del Il carburatore Dell'Orto MA da 16 mm con il Uno degli ammortizzatori posteriori con il grana in un ingranaggio folle di carter è ancora più pulito. Accanto al pedale tegolo dell'aria a comando diretto e il ltro relativo galletto di regolazione, la corona rinvio, che a sua volta trasmette il del freno si scorge il tappo di scarico dell'olio, a paglietta metallica. posteriore della catena con il tenditore di tipo moto a un terzo ingranaggio soli- al quale è unito il relativo ltro. Il logo Gilera ciclistico e il comando del freno. Tra i raggi si dale con quello della prima veloci- di fusione sparirà nel 1951. scorge la molla destra della sospensione, tà sull'albero primario. Sull'ingra- protetta da un "tegolo" in lamiera. naggio di rinvio agisce anche il di- spositivo della messa in moto a pe- PMI; scarico apre 64° prima del PMI divella. e chiude 12°dopo il PMS. Il carbu- Il cambio è a tre rapporti con presa ratore è un Dell'Orto da 16 mm e diretta e l'ingranaggio scorrevole l'accensione è a dinamo-spintero- centrale (train baladeur) della se- geno, come già accennato, ad anti- conda, munito di denti frontali, sul cipo automatico: anticipo iniziale primario. L'albero di rinvio è in 15° ÷18°; automatico 25°; totale blocco unico con i tre ingranaggi 40° ÷ 43°. La candela, da 10 mm, ha relativi. Spostato a destra, lo scor- gradazione 200 della vecchia scala revole blocca sul primario l'ingra- Bosch (6 nuova scala). Un deviato- naggio della prima; posto al centro re consente di avviare il motore ingrana con quello della seconda anche a batteria scarica. sull'albero di rinvio; spostato tutto La lubri cazione è a carter umido. a sinistra blocca l'ingranaggio del- Una pompa a ingranaggi - mossa la terza (albero secondario e presa dalla vite senza ne ricavata sull'al- diretta) sul primario. Il comando bero motore - pesca l'olio dalla avviene con preselettore posto coppa e lo invia in una cameretta all'interno del carter e pedale a le- ricavata nella parete destra del car- va singola, sulla destra. Gli alberi ter, nella quale termina il perno di del cambio ruotano su grossi cu-

Il manubrio, con i comandi essenziali: a sinistra la leva della frizione e il devioluci con il bottone del clacson; a destra la SCHEDA TECNICA GILERA 125 - 1950 manopola del gas e la leva del freno anteriore. Una curiosità: la fascetta in alluminio della tassa di circolazione ssata tra i Motore: monocilindrico verticale a quattro Trasmissione nale: a catena 1/2" x 3/16", rap- morsetti del manubrio. tempi, inclinato in avanti di 12°, testa in lega porto 2,88 : 1 (denti 17/49); rapporti totali 19,81 leggera e cilindro in ghisa. Alesaggio e corsa: - 11,75 - 7,97 : 1.. Telaio: a doppia culla aperta in 54 x 54 mm. Cilindrata: 123,61 cc. Compressio- tubi di acciaio tra lati a freddo. Forcella: a pa- ne: 5,5 : 1. Potenza: 4,7 CV a 5600 giri. Distribu- rallelogramma in lamiera stampata, con am- zione: due valvole in testa parallele, diametro mortizzatore a frizione regolabile. Sospensio- 22,5 mm, azionate da albero a camme frontale ne posteriore: forcellone oscillante in lamiera nel basamento, aste e bilancieri, e richiamate stampata con molle a elica cilindrica ai lati della da molle a elica semplice. Carburatore: Dell'Or- ruota e ammortizzatori a frizione regolabili, ti- to MA 16, getto max 68, getto min. 45, polveriz- po a compasso Ruote: a raggi, intercambiabili, zatore 260, valvola gas 55, spillo conico D 15 al- cerchi in lega leggera da 19" x 2, con gomme la seconda tacca. Accensione: a dinamo-batte- anteriore 2.50-19" rigata (press. 1,5 atm.) e po- ria-spinterogeno ad anticipo automatico; can- steriore 2.50-19" scolpita (press. 1,75 atm.). Fre- dela grado termico 200 scala Bosch (6 nuova ni: anteriore e posteriore in lega leggera a tam- scala) . Lubri cazione: con olio nella coppa e buro laterale, diametro 150 mm. Capacità ser- pompa a ingranaggi di mandata: lubri cante batoio benzina: 10 litri. Capacità coppa olio: 1 centrifugato dalla rotazione dei volani. Tra- kg. di olio Castrol XL inverno, XXL estate. Im- smissione primaria: a tre ingranaggi elicoidali, pianto elettrico: a 6 V, con dinamo San Giorgio rapporto 2,76 : 1 (denti 17/47) e parastrappi a 45 W e batteria 7 Ah. Interasse: 1300 mm. Lun- barra di torsione. Frizione: a dischi multipli (3 ghezza: 1950 mm. Larghezza: 650 mm. Altez- condotti, 3 conduttori) a secco, a valle del cam- za: 930 mm. Altezza minima da terra: 170 mm. bio. Cambio: in blocco a tre marce con un train Massa: 90 kg. Velocità massima nelle varie mar- baladeur a innesti frontali e presa diretta, co- ce: 32 - 54 - 80 km/h. Pendenza massima supe- Ai lati della ruota posteriore e unite al portapacchi sono mando con pedale a leva singola sulla destra; rabile: 20%. Consumo: 2,5 litri/100 km (norme applicate due borsette metalliche per gli attrezzi. rapporti interni 2,486 - 1,476 - 1 : 1. CUNA).

28 - N. 3 - 2016 L'albero motore scomposto nei suoi tre elementi. Sul volano alla sinistra si notano i due piccoli fori dai quali l'olio esce per forza centrifuga, andando così a investire i vari organi rotanti. Al centro, il foro a millerighe di bloccaggio della barra di torsione parastrappi, lungo la quale giunge l'olio inviato dalla pompa. Sotto e a destra, la biella con l'asse di accoppiamento, i 33 rullini Il complesso del cambio. Sopra, sullo stesso asse, gli dell'occhio di biella e gli anelli di rasamento. In alto a sinistra, la alberi primario e secondario con l'ingranaggio centrale biella su bronzina usata dal 1951, quando viene adottata la scorrevole e, alla sinistra, l'ingranaggio della lubri cazione forzata dell'asse di accoppiamento. trasmissione primaria; in mezzo, l'albero di rinvio, in blocco unico. Sotto, alcuni componenti del preselettore. In ne, in alto a destra la frizione a secco, con il pignone scinetti a sfere, eccetto il pignone la coppa da 1 a 1,5 kg e si adotta la camente una riduzione della 150; della catena nale chiodato alla campana. folle di rinvio, montato su rulli. lubri cazione forzata al bottone di è stata allestita principalmente per La frizione è a secco, con tre dischi manovella. l'estero ma viene venduta in pochi condotti e tre conduttori. Data la A questo punto è giunto anche il esemplari anche da noi. In ne, nel struttura del motore, però, la si è momento di pensare a versioni più giugno 1958 appare la 125 Rossa dovuta montare all'esterno del spinte. Così, al Motosalone milane- Sport con la livrea rosso-avorio carter e a valle del cambio, con il se del novembre 1950 appare la della omonima 150 e che resterà in pignone della catena nale chio- versione Sport con alettatura mag- produzione no al luglio 1959, dato alla campana, soluzione inve- giorata, nuovo diagramma di di- quando apparirà la nuova serie ro poco pratica in caso di riparazio- stribuzione, carburatore da 18 Giubileo, destinata a sostituire in ni e di sostituzioni. mm, serbatoio da 13 litri tutto ver- breve anche la 150. Del telaio abbiamo già detto impli- niciato in rosso e con logo rettan- Le Giubileo conosceranno anch'es- citamente. Aggiungeremo solo golare come sulla Saturno da com- se una larga di usione, grazie par- che la forcella a parallelogramma è petizione, borsetta tubolare per i ticolarmente ai successi agonistici in lamiera stampata con ammor- ferri sotto la sella al posto delle delle versioni da fuori strada, ma - tizzatori regolabili da un galletto; cassette ai lati del portapacchi, complice il vento di crisi che attra- le ruote da 19" sono intercambia- nuovi parafanghi. Vengono de- verserà il mercato motociclistico bili e a perno s labile; i tamburi dei nunciati 7,5 CV a 6000 giri e 90 nei primi anni Sessanta - non riu- freni laterali, in lega leggera e del km/h di velocità massima. Resterà sciranno a raggiungere il livello di diametro di 150 mm, e la corona però in produzione solo no alla - popolarità delle loro progenitrici, della catena, restano in sito in caso ne del 1951, perché dovrà cedere il riassumibile in poche cifre: circa di smontaggio delle ruote. passo alla grossa novità Gilera per 26.000 le 125 prodotte in una deci- A dire il vero, anche la 125 a valvole il Motosalone milanese del genna- na di anni, circa 96.000 le 150 (più in testa non è esente da pecche. In io 1952: la 150 Sport, più potente, quelle costruite in Argentina in nu- particolare, la lubri cazione risulta più veloce, più elastica, e con for- mero imprecisato) che risulteran- insu ciente, principalmente a cella e sospensione posteriore te- no quindi il maggior successo causa della modesta quantità di leidrauliche. commerciale della Casa, contro le olio in circolazione e della scarsa ir- La 125, però, continuerà la sua stra- 76.000 Giubileo in tutte le loro ver- rorazione assicurata dalla sua di- da ancora per qualche anno, sia sioni. Impostata inizialmente su stribuzione per forza centrifuga. pure raccogliendo le briciole del una produzione mensile di 500 Per migliorarla, in un primo tempo mercato lasciate cadere dal suc- unità, dal 1950 la 125 verrà prodot- viene praticato un secondo pas- cesso veramente travolgente della ta no al 1952 in circa 1000 unità al saggio lungo la barra di torsione; 150. Nel marzo 1957, comunque, mese; il prezzo di vendita sarà di Oltre allo schema del circuito di lubri cazione, questo poi viene aumentata la quantità di appare la versione Export con 225.000 lire, e di 250.000 per la "spaccato" rivela anche la disposizione dei principali olio in circolazione maggiorando cambio a 4 marce, che però è prati-  componenti del motore, come imbiellaggio, distribuzione Sport. e cambio.

Il semicarter destro. Da sinistra si notano il cuscinetto dell'albero a camme e - più Il semicarter sinistro. Anche qui si notano i cuscinetti sovrapposti del cambio e quelli sotto- quello più grande dell'albero motore, poi i due perni dei pignoni intermedi e i dell'albero motore e dell'albero a camme. Nell'angolo in alto a sinistra si vede la cuscinetti sovrapposti dei due alberi del cambio. Sotto di essi si vede il tamburo del paratia in lamiera che copre lo s atatoio dell'olio. preselettore. N. 3 - 2016 - 29 LE ULTIME NOVITA' a cura di Umberto Cattani

É  nita la ricerca dell’Eldorado in Cina? Sembra di sì, l’aumento di prezzo costante dei materiali aggiunto al continuo adeguamento del costo del lavoro stanno riducendo in maniera drastica il margine di guadagno per tutte le realtà occidentali che erano sbarcate in massa in estremo orien- te. Alcuni stanno cercando alternative, come ad esempio IXO che ha Automodelli, inaugurato uno stabilimento in Bangladesh, una nazione che pare dive- nuta la nuova frontiera del lavoro a basso costo. All’inizio degli anni no- vanta, Minichamps aveva tracciato un cammino poi seguito da un plo- tone di aziende europee, il  lone era quanto mai proli co, il cambio del- la moneta vantaggioso e le possibilità d’espansione quasi in nite. La Ci- na, da lontana che era, sembrava a portata di mano. Oggi, al debutto del che passione! nuovo anno  rmato 2016, le prospettive devono essere riviste, i colle- zionisti sono disposti a spendere ma  no ad un certo punto, i modelli restano pur sempre esempi di un bene super uo, che è possibile trala- sciare, senza troppi rimpianti.

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Rolls Royce Phantom. Originale vettura, realizzata Porsche /. Il celebre “maialino rosa” che dispu- in veste Torpedo su precisa direttiva del Maharajah tò l’edizione  della  ore di Le Mans. Il modello di Kota. Al traino, un cannone, indice degli obiettivi giunge ultimo sul traguardo, essendo già stato ri- del gran visir…Prezzo  euro prodotto in passato da tante case. Prezzo circa  euro FerrariSF-T. La monoposto che ha disputato l’ulti- mo Gran Premio d’Italia. Disponibile sia in veste Vet- BBR tel ( esemplari) sia Raikkonen ( esemplari). Scala 1/18 Auto Cult Prezzo  euro Scala 1/43 Auto Cult Scala 1/43

Ferrari LaFerrari. La conosciuta LaFerrari di BBR è ora disponibile con il cofano posteriore asportabile, un SFM Smyk B . Originale ed inedita riproduzione Kohlruss Kafer. Un altro modello fuori dagli schemi, dettaglio che permette di ammirare la meccanica ben della piccola Smyk B, con carrozzeria dipinta in caratteristico il portabagagli tubolare applicato so- dettagliata. Serie di  esemplari. Prezzo  euro due toni di colore. Prezzo  euro pra al lunotto. Prezzo  euro

30 - N. 3 - 2016 Storicamente, eccettuati gli albori Parliamo di della motorizzazione (periodo nel Tecnica quale si videro svariate tipologie di sistema di accensione: a trasporto di  amma, a tubetto incandescen- te, a bassa tensione, a martelletti, etc…), la prima soluzione di ampio successo, impiegata in maniera pressoché esclusiva  no agli anni Venti fu quella dell’accensione a Magnete o spinterogeno magnete. Facile immaginare i van- taggi di questa soluzione in quan- to le vetture di questo periodo era- no ancora sprovviste di un vero e Analizziamo le differenze funzionali proprio impianto elettrico: non ap- pena quest’ultimo diventò comu- di Luca Montanari ne nacque lo spinterogeno, che

er capire il funzionamento di mento giusto la propria energia di un sistema a bobina e spin- scintilla bensì un sistema attivo: il P terogeno, è semplice ricon- magnete appunto. Il magnete è dursi ad un esempio pratico abba- assimilabile ad una bobina il cui stanza facile da notare. Capita a campo magnetico non è attivato volte infatti di vedere nelle case in- dalla corrente proveniente dalla terruttori (specie se un po’ datati), batteria, ma da un vero e proprio che all’atto dell’apertura del circui- magnete permanente. A nché si to, fanno scoccare una scintilla fra i possa “caricare” l’avvolgimento, per contatti. Ciò è dovuto al fatto che poi scaricarne l’energia sulle cande- alla chiusura del circuito il passag- le, il campo magnetico deve essere gio della corrente nei cavi crea un variabile: se nel sistema a bobina e campo magnetico che immagazzi- spinterogeno il campo magnetico na una modesta quantità di ener- è intrinsecamente variabile in quan- gia che si scarica forma di scintilla to segue l’apertura e chiusura del fra i contatti dell’interruttore. La circuito a bassa tensione, nel siste- stessa cosa accade in un sistema di ma a magnete la variazione è otte- accensione: l’apertura e chiusura nuta facendolo ruotare fra due po- del circuito, alimentato dalla bat- li metallici a ferro di cavallo che rie- teria della vettura, sono demanda- scono a “trasportare” il campo ma- te ad un interruttore comandato gnetico stesso sugli avvolgimenti. (le puntine), mentre l’energia della Una volta conosciuti i due sistemi scintilla è immagazzinata nella bo- è possibile comprenderne più fa- Schema funzionale di un sistema di accensione a bobina e spinterogeno. bina. L’unica piccola di erenza è cilmente le di erenze funzionali. che quando si apre il circuito l’ener- La bobina del sistema a spintero- a fornire una scintilla a dabile ad apparve in una delle primissime gia della bobina si scarica fra le geno è un dispositivo “passivo”, ha alto regime, anzi la potenza e l’a - applicazioni di serie sulla Fiat 520. punte della candela (circuito ad al- bisogno cioè di una sorgente dabilità della scintilla crescono col Di lì a poco divenne patrimonio ta tensione), invece di scaricarsi tra esterna di tensione/corrente per regime di rotazione perché cresce pressoché universale delle vetture le puntine (sul circuito a bassa ten- poter funzionare (la batteria). Essa la tensione massima che il sistema di serie: fece valere i minori costi, sione). Il distributore, poi, dirotta la richiede inoltre un certo tempo di è in grado di sviluppare (un po’ co- pesi, ingombri e assorbimenti  no scintilla sulla candela giusta men- “carica” per immagazzinare ener- me le vecchie dinamo da biciclet- a che l’accensione elettronica non tre i sistemi di correzione dell’anti- gia su ciente ad una scintilla: agli ta: più si pedala più danno tensio- sostituì tutti i dispositivi meccanici cipo ( sso, depressione e centrifu- alti regimi di rotazione, dove il mo- ne), ma risulta fortemente penaliz- con una singola e compatta cen- go) fanno in modo che la scintilla tore è chiamato a esprimere la zato ai bassi regimi. Questo rende tralina elettronica. scocchi sempre al momento giu- massima potenza, tende quindi a inoltre più di coltoso l’avviamen- Il magnete sopravvisse per quelle sto per ottimizzare le prestazioni perdere e cacia a meno di non to del motore, che avviene ai regi- applicazioni in cui poteva far vale- del motore. aumentare il numero di bobine mi minimi, ai quali la scintilla forni- re appieno i suoi pregi, ossia po- L’impianto a magnete è concet- impiegate. E’ però un dispositivo ta dal magnete è tutt’altro che for- tenza di scintilla agli alti regimi e tualmente molto simile. Ha sem- che, accoppiato allo spinterogeno, te. Esso inoltre non necessita di ali- indipendenza da sorgenti esterne pre delle puntine, un distributore e risulta estremamente semplice, mentazione esterna, in quanto for- di tensione: è il caso delle vetture dei sistemi per correggere l’antici- economico e compatto, o almeno nisce da solo l’energia per la scintil- da competizione e delle applica- po ma non utilizza la bobina per lo è molto più del magnete. la (prendendola direttamente zioni aeronautiche. Esempio lam- immagazzinare e fornire al mo- Quest’ultimo, a sua volta, riesce sì dall’albero motore). pante di tale  loso a si può ritro- vare sfogliando la cronologia dei motori Ferrari, sui quali lo spinte- Schema rogeno fu presente  n dall’inizio funzionale di nelle declinazioni di serie, e sosti- un sistema di tuito dal magnete su tutte le appli- accensione a cazioni da competizione dalla 125 magnete: a sinistra è del 1947  no all’inizio degli anni illustrata la ’60, periodo in cui fu direttamente fase di "carica" sostituito dall’accensione transi- del circuito storizzata con distributore. (puntine Il magnete sopravvive (come “vo- chiuse), a lano-magnete”) anche in alcune destra la fase applicazioni semplici come i picco- di scarica li motori a 2 tempi destinati a dece- (puntine aperte e spugliatori, motoseghe, ciclomoto- scintilla). ri… ossia tutte quelle applicazioni in cui viene a mancare un vero e proprio impianto elettrico e dove non vi è necessità di complessi si- stemi per variare l’anticipo. 

N. 3 - 2016 - 31 Anteprime Prima Gimkana di Primavera Coppa della Toscana Modica (RG), 20 marzo 15-17 aprile Sulla pista del Circuito Vincenza a Ispica si Fin dalle sue prime edizioni il CAMET di Firenze, correrà la prima Gimkana di Primavera per ha dedicato grande attenzione alla scelta del Fiat 500 e derivate, organizzata dal Club percorso per consentire agli equipaggi pro- Fiat 500 “Vittorio Brambilla” di Modica. venienti da tutta Italia e dall'estero, di ammi- Il Club modicano di appassionati della rare i paesaggi toscani meno noti attraver- storica utilitaria saluterà l'arrivo della bel- sando strade che normalmente non vengono utilizzate. Per la edizione la stagione con una gara in cui i piloti si 2016, la Coppa Toscana percorrerà le strade della Val d’Orcia con soste in s deranno sul lo dei secondi su un per- borghi storici come Pienza, Bagno Vignoni e luoghi che sono nella storia corso ricco di slalom e gimcane delimitate da segnali e birilli. dell’automobilismo come la celebre rampa di Radicofani o la cronoscala- La gara è aperta a tutti, previa iscrizione (per partecipare, telefonare al 339 5213056). Le ta Abbadia San Salvadore – Monte Amiata. auto in gara saranno suddivise in quattro gruppi più una categoria “rosa”, un gruppo uni- Come ormai tradizione, la componente agonistica ha importanza per da- co per le donne al volante. Ai primi tre classi cati di ogni gruppo saranno assegnati cop- re quel pizzico di brio ai trasferimenti ma non è mai preponderante sul pe e trofei. mix di natura, cultura, arte e… piacere enogastronomico che contraddi- Una gara di abilità tra appassionati ma soprattutto un momento di aggregazione e di ri- stinguono questa manifestazione inserita nel calendario ASI come mani- creazione per giovani e famiglie». Divertimento e spettacolo assicurato, dunque, per una festazione turistico-culturale con rilevamenti di passaggio. giornata all'aria aperta all'insegna della passione per la storica utilitaria. Durante il percorso scatteranno i pressostati anche per il Trofeo Alessan- Club Fiat 500 "Vittorio Brambilla" - Tel. 339.5213056 / 339.4289304 dro Ercoli, giunto alla dodicesima edizione e che rende onore ad uno dei [email protected] pionieri del motorismo storico ita- liano. Tra gli equipaggi che partecipano alla Coppa Toscana, gran parte so- 500 Miglia Touring no habitué della manifestazione provenienti anche dall’estero. Mol- 15-17 aprile te le vetture d’anteguerra e le spor- É una manifestazione turistica e non competitiva. Il suo scopo princi- tivissime “barchette” degli anni pale è promuovere il territorio, portare i partecipanti a scoprire nel mo- 40’e 50’. do più diretto le bellezze del territorio tra Lombardia, Trentino Alto Adi- www.camet.org ge e Veneto. www.coppatoscana.it Cresciuta in qualità, si è sviluppata a livello internazionale con equi- paggi che vengono da tutta Italia ma anche dall’estero, è cresciuta in visibilità con varie testate giornalistiche su carta e on-line. www.500miglia.net Riunione di Automobili Centenari Bolgheri (LI) 28 e 29 maggio 24 - 25 settembre Per la sesta volta ritor- L’analisi dei questionari di gradimento dell’ultima edizione di Modena Motor Gallery è la na a Bolgheri, nell’Alta conferma di una manifestazione che cresce di anno in anno: 25% in più di visitatori ri- Maremma toscana, la spetto al 2014, scambi e vendite aumentate in modo signi cativo, servizi speciali molto Riunione di Automobili lusinghieri sulle principali riviste del settore, oltre a 5 speciali su Automototv (canale 148 Centenari. di Sky). Il Garage del tempo in- L'e ciente servizio di soccorso stradale Per la prossima edizione sono in cantiere diverse novità che renderanno Modena Motor vita a salvare la data Gallery sempre più attraente: più animazione, più eventi collaterali, più mostre temati- sul calendario, per po- che di grande qualità, e omaggi speciali a Lamborghini, BMW, agli anniversari Maserati e ter partecipare a questo evento culturale e conviviale. Ducati, e tanto altro ancora. Come sempre la partecipazione è limitata a 20 vetture che abbiano com- Anche nella prossima edizione lo storico Circolo della Biella si sta già impegnando nella piuto il secolo di vita. realizzazione di una grande mostra e nella promozione verso i club di tutta Europa. www.garagedeltempo.org - [email protected]). www.motorgallery.it Non perdete il prossimo numero! Le PAGINE DEGLI SPECIALISTI in edicola con di aprile

Col numero di aprile (in edicola a ne marzo) troverete in allegato l'utilissimo elenco dei fornitori di ricambi e dei professionisti del restauro, divisi per regione. Una guida di facile consultazione e da conservare, che sarà aggiornata ogni anno. INSERTO AL NUMERO DI APRILE

32 - N. 3 - 2016 MANIFESTAZIONI 2 - 3 aprile - Ferrara Valli e Nebbie 3 - 5 marzo - Cortina d'Ampezzo (BL) OFFICINA FERR.MOTORISMO STORICO Anteprime WinteRace, regolarità storica, gara invernale Tel. 0532/200183 www.o cinaferrarese.it Tel. 030/3755901 - www.winterace.com 2 - 3 aprile - Volpago del Montello (TV) 5 - 6 marzo - Firenze Lancia Fulvia Day Firenze - Fiesole AMICI DELLA STORICA LANCIA Tel. info@ SCUD.AUTOMOBILISTICA BIONDETTI amicistoricalancia.it www.amicistoricalancia.it VII Premio Castello degli Acaja Tel. 055/2479121 - www.scuderiabiondetti.it 2 - 8 aprile - Agadir (Marocco) 11 - 13 marzo - Amelia Island, Florida (USA) Trans Maroc Fossano (CN), 7-8 maggio Amelia Island Concours d'Elegance Zaniroli Classic Events - Tel. 00 33 (0)4 92 82 20 00 La storia dell'evento, trae spunto da una ga- ameliaconcours.org www.zaniroli.com ra di regolarità - riservata ad auto di fabbri- 12 - 13 marzo - Parigi (Francia) 8 - 15 aprile - Cile e Argentina 23° RALLYE DE PARIS Routes des Andes cazione ante 1935 - organizzata su un circui- www.rallystory.com www.rallystory.com to cittadino, con la collaborazione del Vete- 13 marzo - Sassari 9 aprile - Bagnacavallo (RA) ran Club Car di Torino negli anni 1965 e 1966. 1a Caccia al tesoro per auto e moto d'epoca Raduno auto e moto d'epoca La manifestazione poi si interrompe nché, MOTORI D'EPOCA SASSARI tel. 335/5358425 CLUB STORICO FAENTINO nel 2012, un gruppo di collezionisti decide [email protected] Tel. 338/4201761 - 0546/682555 di riportare in auge l'evento, trovando un valido appoggio nell'ammini- 18 - 20 marzo - Cesena (FC) 10 aprile - Cesena (FC) Carovana di Primavera Passeggiata turistica primaverile strazione comunale ed il necessario sostegno nel tessuto sociale della COLLECTORS HISTORIC CARCLUB CESENA CHCC - Tel. 333/2823746 - www.chccesena.it città. Tel. 333/2823746 - www.chccesena.it 10 aprile - Mantova Molti gli equipaggi che giungeranno da fuori regione e dalla vicina Fran- 19 - 20 marzo - Salvarola Terme (MO) Sulle strade di Nivola cia; a loro nella serata del sabato sarà dedicata la coreogra a della Piazza Concorso d'eleganza - Trofeo Salvarola Terme ASS.MANTOVANA del Castello. In sottofondo, le note della Big Band della Fondazione Fos- www.trofelosalvarolaterme.it [email protected] www.amams.org sano Musica, che con pezzi Jazz ricreerà l’atmosfera degli anni ’50 e '60. 20 marzo - Cento (FE) 10 aprile - Bogliasco (GE) 2° Memorial MMG, manifestazione turistico La Bianchina sul molo A correre il VII Premio Castello degli Acaja saranno un massimo di 75 sportiva con prove di abilità BIANCHINA CLUB - Tel. 333/7700964 equipaggi, che a scaglioni si dirigeranno verso Saluzzo, dove e ettueran- NETTUNO AUTO STORICHE Tel. 051/392986 www.bianchina.org no una breve sosta alla Castiglia, residenza forti cata dei Marchesi di Sa- www.nettunoautostoriche.it 14 - 17 aprile - Reggio Emilia luzzo, che domina la città. 28 marzo - Taglio di PO (RO) Gran Premio Terre di Canossa A Savigliano le auto saranno schierate in Piazza Santarosa, chiusa su due Raduno "Delta del Po" SCUD.TRICOLORE - Tel. 0522/441632 lati dalle antiche porte ed incorniciata da bellissimi edi ci storici, dai por- Tel. 349/5426349 www.granpremioterredicanossa.it 1 - 3 aprile - Trieste 15 - 17 aprile - Montepulciano (SI) tici e dalla torre civica. Trieste - Opicina Historic 21a Coppa Toscana, Trofeo Marco Polo La manifestazione si concluderà a Fossano con l’esibizione delle vetture CLUB DEI VENTI ALL´ORA TRIESTE - Tel. 331/1774718 C.A.M.E.T. - tel. 055/7251311 [email protected] per l’intero pomeriggio, che culminerà con l’assegnazione del VII Premio www.clubdeiventiallora.it www.coppatoscana.it Castello degli Acaja. www.premiocastelloacaja.com

19 - 20 marzo - Agira (EN) MOSTRE SCAMBIO Motor Expò Agira Tour Due Musei... Quarant'anni di Sprint CLUB D'EPOCA AGIRA - www.clubmotoridepocagira.it Arese – Torino, 23 e 24 aprile 4 - 6 marzo - Anversa (Belgio) 19 - 20 marzo - S.Lucia del Piave (TV) Un viaggio nelle capitali della automobile italiana ed in particolare nei 39° Antwerp Classic Saloon Prealpi Expo - Auto Moto Historic musei che conservano il meglio della storia automobilistica italiana: il S.I.H.A. - Tel. 0049 0 2407/17300 - www.siha.de Tel. 0438.451687 - www.prealpiexpo.it Museo storico della Alfa Romeo e il MAUTO. 5 - 8 marzo - Mosca (Russia) 25 - 27 marzo - Avignone (Francia) Ilya Sorokin's Oldtimer - Gallery, Crocus Expo Avignon Motor Festival Testimonianze importanti dei personaggi che hanno fatto grande l'Alfa www.oldtimer.ru - [email protected] www.avignon-motor-festival.com Romeo e l'Alfasud in particolare, rivivranno in un viaggio turistico e cul- 5 - 6 marzo - Forlì 2 - 3 aprile - Reggio Emilia turale da Arese a Torino passando per le strade statali immerse nelle Old Time Show, mostra scambio e mostra tematica Mostra Scambio Veicoli Storici splendide colline del Monferrato. Tel. 0543/793511 www.oldtimeshow.it C.A.M.E.R. - Tel. 333/4388400 [email protected] www.camerclub.it Le iscrizioni si chiudono il 25 Marzo. 5 - 6 marzo - Busto Arsizio (VA) [email protected] tel. 3292575280 Mostra scambio auto moto d'epoca e ricambi 6 - 10 aprile - Essen (Germania) www.alfasudclub.com MOTO CLUB ANNI '70 - Tel. 338/2016966 Techno Classica Essen [email protected] www.automotoepoca.eu Tel. 0049 0 2407/17300 [email protected] - www.siha.de 12 - 13 marzo - Vallo della Lucania (SA) 9 - 10 aprile - Canelli (AT) Mostra Scambio Veicoli Storici Mostra Scambio Auto Moto Trattori d'epoca In asta a Verona Legend Cars, a scopo Tel. 0974/4888 - massimiliano@ eredivallo.it Pro Loco Città di Canelli - tel. 339 3920443 12 - 13 marzo - Lonigo (VI) 16 - 17 aprile - Vicenza benefico, i cimeli Minardi Mostra Scambio Lonigo Motor - Expo, auto moto classic Tel. 0444/830948 [email protected] Tel. 348/4154659 - [email protected] www.motorexpoclassic.it Verona, 13-15 maggio 17 - 20 marzo - Stoccarda (Germania) Durante la prossima edizione di Verona Retro Classic, Messe Stuttgart 18 - 19 aprile - Piacenza Legend Cars si terrà un'importante asta RETRO PROMOTION - Tel. 0049 7159987809 Auto & Moto d'epoca di materiale storico automobilistico e www.retro-classics.de www.expo ere.net tel. 348/9030832 motociclistico. 18 - 20 marzo - Milano 23 - 25 aprile - Roma Tra le varie centinaia di lotti che verran- Milano Autoclassica, era di Milano Rho MillenniuMExpo Capannelle ORGACOM - Tel. 0572/910474 [email protected] www.millenniumeventi.it - tel. 06/96840758 no esitati, parte online e parte in sala nel www.milanoautoclassica.com pomeriggio di sabato 14, ci sarà un con- 23 - 25 aprile - Novegro 19 - 20 marzo - Grosseto Automoto Collection gruo lotto di documenti e oggetti prove- Mostra Scambio Auto, Moto, Ricambi e modellismo Tel. 02/70200022 nienti dalla collezione personale di Gian- info@grosseto ere.it - www.grosseto ere.it [email protected] carlo Minardi inerenti la storia della indi- menticata scuderia faentina che porta il suo nome e che corse nelle formu- le minori dagli inizi degli anni '70 ed esordì in Formula Uno nel 1985. ASTE ►11 marzo - Amelia Island - Florida, USA Una decina di marche di erenti di motori in venti anni di Gran Premi, un ►6 marzo - Birmingham (Gran Bretagna) The Amelia Island Auction numero ancora più grande di giovani piloti che in questo team trovarono NEC Classic Car GOODING & COMPANY - Tel. 001 3108991960 l'appoggio e la ducia necessari per il grande esordio sono la testimo- Silverstone Auctions - Tel. +44 (0) 1926 691 141 [email protected], www.goodingco.com www.silverstoneauctions.com nianza dell'impegno che la Minardi ha profuso in Formula Uno. ►12 marzo - Amelia Island, USA Giancarlo Minardi ha deciso di mettere a disposizione degli appassionati ►8 marzo - London Ritz Carlton Spring Classics “Royal Horticultural Society” RM AUCTIONS - Tel. 001 5193524575 e dei collezionisti vari documenti provenienti dal suo archivio, comprese COYS - Tel. 0049 (0) 621412004 [email protected], www.rmauctions.com alcune corrispondenze con Enzo Ferrari ed altri personaggi e piloti del [email protected], www.coys.co.uk ►12 marzo - Amelia Island, USA tempo, un motore Lamborghini 12 cilindri usato sulle vetture del 1993 e ►10 marzo - Amelia Island, USA Sotheby's Amelia Island l'intera collezione personale di tute originali, ben trentadue, di piloti che Fernandina Beach Golf Club RM AUCTIONS - Tel. 001 5193524575 info@ con la Minardi entrarono nel mondo della Formula Uno, da Martini a Za- Bonhams - Tel. 0044 2074477447 info@ rmauctions.com, www.rmauctions.com bonhams.com; www.bonhams.com , da Fisichella a Katayama. ►19 marzo - Goodwood, Gran Bretagna Tutte queste memorabilia verranno poste in asta il 14 maggio a Verona e ►11 - 12 marzo - Kansas, USA Goodwood Member's Meeting, Asta inaugurale Al Kansas City Convention Center Bonhams - Tel. 0044 2074477447 parte del ricavato, andrà ad una associazione di volontariato faentina. Mecum - Tel. 001 8155688888 www.mecum.com [email protected]; www.bonhams.com Per informazioni: [email protected] Giovanni Bossi 336-629803 Calendario soggetto a possibili variazioni, per conferma consultare i siti web o gli spazi pubblicitari. N. 3 - 2016 - 39 Manifestazioni Ascanio, Franco Ronchi, Alessandra Giorgetti, Alberto Bianchi Anderloni e Carlo Giudice, accanto alla Alfa Romeo 2000 Spider Touring.

Verraies (AO), visita alla Grivel.

Le Touring Superleggera tra Alpi, castelli e tradizioni

Secondo appuntamento annuale riservato ai Soci Chanoux e visita guidata della Città. Verso mezzo del Registro Internazionale Touring Superleggera, giorno, nuova partenza e si sale imboccando la Valle onorato questa volta dalla presenza di due equipag- del San Bernardo, no a 1300 metri arrivando al Cen- gi giunti dall’Olanda con le loro Alfa Romeo 1900 SS tro Stagionatura della Fontina DOP, uno dei più im- II serie Coupé e 2600 Spider; tre equipaggi dalla portanti gestiti dalla Cooperativa Produttori Latte e Svizzera, con Maserati 3500 GT, AR 2000 Spider Ame- Fontina Valle d’Aosta. Dopo aver assistito alla proie- rica, , e in ne, un socio da Montecarlo zione di un interessante documentario sul ciclo di con una Flaminia Convertibile. produzione della Fontina, visitiamo le gallerie di una Per la prima volta dopo tanti anni c’è stata la presen- vecchia miniera di rame abbandonata ed attrezzata za graditissima della Sunbeam Venezia, vettura po- alla stagionatura del famoso formaggio, grazie alla co conosciuta in quanto ne sono state costruite circa temperatura costante di 10-12 °C. un centinaio in tutto, a causa della crisi che aveva in- La rara Sunbeam Venezia. Si riparte, quindi, scendendo verso Aosta nuova so- vestito la casa inglese Rootes, e di conseguenza tra- sta a Saint Marcel e visita all’antica distilleria La Val- scinato anche la Touring Superleggera verso la chiu- dotaine. Un assaggio di grappe squisite ci voleva, sura del 1966. dopo fontina e salumi. Ritrovo degli equipaggi al Park Hotel Billia di Saint Al Park Hotel Billia, un po’ di relax in vista dell’Assem- Vincent che fa parte del complesso del Casinò de la blea annuale dei soci che prevede l’elezione del Vallée. Dopo la registrazione e le consuete racco- nuovo Consiglio Direttivo del Registro che rimarrà mandazione ed istruzioni da parte del Presidente in carico per i prossimi tre anni. Cena di gala a con- del Registro, Franco Ronchi, partenza verso Verra- clusione di una splendida giornata. yes, percorrendo le strade provinciali della valle; do- Domenica il tempo ha mantenuto le promesse del po poco più di mezz’ora, arrivo allo stabilimento del- giorno prima e, nonostante l’aria decisamente fre- la Grivel, azienda leader mondiale per le attrezzatu- sca, qualcuno ha aperto la capotte della propria spi- re tecniche ad alta tecnologia per l’alpinismo. Punta Maserati 3500 GT. der. Prendiamo l’Autostrada verso l’alta valle per evi- di diamante della produzione Grivel è stato il ram- tare di perdere tempo nell’attraversamento dei pae- pone da ghiaccio “Superleggero”, solo 350 gr al paio, si, saltiamo Aosta e usciamo subito dopo per a ron- utilizzato in tutte le grandi spedizioni Himalayane: tare la salita che rapidamente ci porta ai 1534 mt di l’omonimia è puramente casuale, ma non l’accosta- Cogne. Superiamo l’abitato e raggiungiamo la sta- mento fra le Touring Superleggera e la Grivel. zione inferiore del complesso minerario che no Il pomeriggio è continuato quindi con il trasferi- agli anni ’60 del secolo scorso ha caratterizzato e mento al Castello di Fenis e visita al Museo dell’Arti- condizionato tutta la vita della vallata. Visitiamo il gianato. La giornata si è quindi conclusa a Nus con la Museo delle Miniere che raccoglie documenti, foto- cena ad un ristorante tipico. gra e, attrezzature di lavoro delle varie epoche dalle Sabato, giornata preannunciata splendida con le ci- più rudimentali, spesso realizzate dai minatori stes- me delle montagne sul lato sud della valle, già spruz- si, alle più moderne. Un pezzo importante della Sto- zate di neve e illuminate dal sole, partenza di buon Flaminia 2500 Convertibile. ria della Valle e della nostra industria siderurgica ita- ora per Aosta. Parcheggio nella centralissima Piazza liana, sconosciuto alla stragrande maggioranza de- gli italiani. Scendiamo di nuovo a Cogne, dove parcheggiamo le nostre macchine nella piazza davanti al Comune, in piena vista del grup- po del Gran Paradiso. Dopo una visita guidata al Museo del Mer- letto al Tombolo e all’antica Ca- sa-Museo Maison Gérard-Dayné, l’immancabile pranzo di chiusu- ra con piatti tipici valdostani al Ristorante Lou Ressignon. Arri- vederci al prossimo raduno! www.registrotouringsuperleg- gera.com Alfa Romeo 1900 SS II Serie 1956. Alfa Romeo Giulia GTC.

34 - N. 3 - 2016 Manifestazioni«« Grande parata d’Autobianchi per i 60 anni del marchio e i 30 anni della Y10

Ancora oggi non si conosce il numero dei partecipanti, forse tre o quat- dente Gianni Neirotti, al proprietario dell’A112 Gianpaolo Billi, alla pro- trocento: era buffo vedere la piccola Desio invasa da una scoordinata co- prietaria della Bianchina Laura Lodi ed ai numerosi giornalisti presenti, lonna fantozziana che appariva ad ogni via o incrocio. sin dal Giappone. Ma a Desio è impossibile perdersi perché ogni passante è un amico che A tutti è stato donato il portachiavi “Piace alla gente che piace” del Regi- conosce bene quelle auto e indica sempre la via. Quindi, alla fine, tutti al stro Autobianchi, modellino in cartone da ritagliare per costruire una Y10 piazzale, con gran festa e fotografie. in miniatura, poster con tutta la produzione Autobianchi e una vetrofa- I grandi locali del ristorante Eurotaverna son stati presi d’assalto ed han- nia speciale per l’evento. no faticato non poco, dato l’alto numero di commensali, oltre il doppio La sfilata d’onore del pomeriggio scortata dalle pattuglie della polizia in del previsto. colonna su tre file come una vera parata, ha convinto i locali ad aprire i Durante il pranzo v’è stato il benvenuto del Sindaco Roberto Corti, segui- loro garage e tirar fuori l’Autobianchi, la Bianchina il ’12 e l’Y e unirsi al to dall’ing. Sergio Valle, da Matteo Addamiano e Gianfranco Ghittino Le vie di Desio corteo fino alla Piazza dove li attendeva il Sindaco. intasate dalle dell’UGAF. L’annullo speciale delle Poste suggellava il prezioso ricordo della festa e Autobianchi. E’ stata consegnata una Targa speciale agli equipaggi venuti da più lon- molti, prima della partenza, si sono ancora seduti ai dehors per gustare tano: da Brindisi Alessandro Formosi (Y10), da un gelato, terminando in tal modo un Sotto, Trieste Tiziana Bjziac (Y10), dalla Germania Aidn evento memorabile. una Stellina Werner (A112). www.autobianchi.org sotto l'arco I libri “Percorsi Desiani” (doni del Sindaco) son sta- celebrativo. ti consegnati al proprietario della Stellina Mario Poliani, al collezionista di Y10 Stefano Zanchi, all’esperto di Primula Edoardo Cima, al Presidente Marco Lerda collezionista di tutti gli esemplari Autobianchi e presente con la A111, al vicepresi-

Pistoni d’epoca alla rotonda di Ardenza

Si è appena concluso il raduno di auto e moto d’epoca e da rally, patrocinato dal di Firenze e Santa Croce con 15 mezzi costruiti dal 1957 fino al 1995. Comune di , Turismo e Grandi Eventi, con l’organizzazione dei club moto- Massiccia la presenza di altri mezzi, tra i quali si notavano la Citroen C4 del 1927, ristici labronici, Moto Club Livorno, Topolino Club Livorno, Scuderia Don Chi- la Triumph TR3A del 1960, la Topolino A del 1940, il 1100 Dl del 1949, la Fiat 500 sciotte, Vespa club Livorno, Passione rally Auto Expo Livorno, e dal club Automo- del 1949, e poi moltissime altre, la Buick cabrio, la Bizzarrini, ed alcune Ferrari. Tra bilistico “La Gherardesca” di Pisa. i club presenti da nominare anche il Garage del Tempo di Cecina, il Moto d’epoca Veramente massiccia la partecipazione con Roma, il Nobaghe Team, il Club Nord Ovest, oltre 200 mezzi tra auto e moto, intervenuti club Storico il Mugello, la 3 r di Rosignano, la mattina, grazie anche alla bellissima gior- la Balestrero di Lucca. nata di sole nella splendida location della Oltre alle auto erano presenti anche diversi rotonda. L’evento in programma come di mezzi a due ruote: la Vespa del 1962, il Mo- consueto ogni terza domenica del mese, in rini Dart del 1989, Guzzi Sport 15 del 1934, questa edizione ha creato uno spazio spe- Guzzi sport 14 del 1932, il prototipo Ducati ciale dedicato alle Lancia Delta ed alle Mi- su base Elefant 350, Honda HRC Africa Twe- ni. en, Motom 48, Guzzi V7 special del 1965. Al Le Lancia Delta (circa 50) erano visibili in termine della mattinata la maggior parte tutte le versioni, dalle vetture di serie alle delle vetture hanno partecipato ad un giro HF alla S4 alla Integrale per osservare fino turistico sulle colline Livornesi per ricordare agli esemplari che hanno partecipato al le prove speciali della “Coppa Liburna” con Mondiale Rally fino al 1992. I club presenti arrivo alla Gozzetta alla Pieve di Santa Luce in maggior numero erano i “Toscanacci” ed per il pranzo e la premiazione. il Team Meccanocar, Aci Firenze, Don Chi- www.scuderiadonchisciotte.it sciotte, Kinzica, ACI Lucca, Rutote Classiche Prato, Club Leone di Pomarance, ACI Livor- no, da Grosseto, e anche chi per poter esse- re presente ha dovuto prendere il traghetto dall’Elba. Tra le Mini era presente il Mini Owners Club N. 3 - 2016 - 35 « Manifestazioni Romeo, Fiat, Mercedes-Benz, Porsche, Volk- Tour della Penisola swagen, Triumph, Jaguar, Maserati e Ferrari. Fra tanti gioielli, la S Gobbone del 1948 che ha partecipato alla Mille Miglia del L’associazione partenopea ha radunato oltre 1949, ed ebbe al volante Luigi Fagioli. sessanta splendide vetture che, fra Sorrento, Particolarmente interessante la rappresen- Positano e Capri, hanno dato vita ad una pre- tanza Lancia: Flaminia Berlina del 1957, Ap- gevole cinquegiorni, un meteo favorevole, pia Sport Zagato del 1961 e Aurelia 2500 GT location di incredibile bellezza, ma soprattut- III Serie, oltre ad una Porsche 911 T del 1971 to vetture fantastiche sono gli ingredienti e ad un’intramontabile Jaguar E Type del che hanno decretato il successo del 17° Tour 1967. della Penisola, l’evento che per tradizione Gli equipaggi hanno percorso i tornanti del- chiude il calendario annuale delle iniziative or- la Costiera Sorrentina per raggiungere Posi- ganizzate e promosse dal Classic Car Club Na- tano, e poi il giorno seguente si sono diretti a poli, il sodalizio partenopeo d’auto d’epoca. Capri, per poi ritrovarsi nelle sale dell’Excel- Oltre sessanta meravigliose creature a quat- sior Vittoria per la cena di gala. La prova, cro- tro ruote si sono date appuntamento sulla Le auto in sosta a Positano. nometrata dalla sezione napoletana della FI- Costiera Sorrentina per vivere la nuova edi- CR, svoltasi lungo Corso Italia, a Sorrento, ha zione di una kermesse valida anche come ul- sancito la vittoria, nella categoria Classic, timo round del campionato sociale. della Triumph TR3A del ‘57 di Livio Criscuolo Nutrito lo stuolo di Ferrari, da sempre in pole position negli intenti del club na- mentre nella Post Classic si è affermato Antonio Barbato su Lancia Flaminia Ber- poletano che riunisce le regine di Maranello nella speciale sezione FerrASI. Le lina. Primato invece nella Modern per la Volkswagen Karmann Ghia Cabrio di protagoniste del 17° Tour della Penisola hanno eletto a campo base, come già Giuseppe Zizzi. La Post Modern è stata appannaggio di Cosimo Casilli, Porsche negli anni scorsi, il Grand Hotel Excelsior Vittoria, a Sorrento, in piazza Tasso. 911 Speedster e l’affollata classe Ferrari ha visto il successo del vicepresidente Il parterre ha consentito una vera full immersion nel miglior automotive del ‘900, del Classic Car, Achille Coppola, su 348 TB. con la presenza di esemplari molto rappresentativi della produzione Lancia, Alfa www.classiccarclubnapoli.it

Babbo Natale in auto storiche ACI Vallelunga premiata Come ogni anno, il gruppo Martesana Mutur Classic ha regalato una giornata di allegria agli abitanti di dal Coni Lazio con la Stella Cernusco, organizzando una sfilata di auto storiche per le vie del centro cittadino. d’oro per meriti sportivi La finalità dell’iniziativa è fondamentalmente quella di portare un po’ di gioia ai degenti dell’ospedale ACI Vallelunga SpA è stata insignita dal CONI Uboldo, soprattutto un piccolo dono ai bambini del Lazio con la Stella d’Oro per meriti sportivi nel- reparto pediatria e una parola di conforto agli anzia- la cerimonia presso le Scuderie Aldobrandini ni e le altre persone ricoverate. di Frascati (RM). L’ambito premio viene asse- I soci del MMC, rigorosamente in tenuta d’ordinan- gnato alle realtà e personalità che con la loro za, ovvero vestiti da Babbo Natale, hanno portato attività abbiano positivamente servito lo una nota di colore guidando le auto d’ epoca, anche sport, con una meritoria azione nel campo loro addobbate come prevede il regolamento stra- della promozione e della salvaguardia dei va- dale di Babbo Natale, nelle vie del centro storico in lori sportivi. ACI Vallelunga compie quest’an- una splendida giornata primaverile e soleggiata. no 65 anni di attività nel mondo dello sport Non c’ erano ne’ la slitta ne’ le renne, ma il rombo dei vecchi motori ha attirato con altrettanto fascino l’attenzione motoristico e la Stella d’Oro è stata consegna- dei passanti. ta dal Direttore dell’Automobile Club di Roma Nel nutrito gruppo di 23 “Slitte” figuravano Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Volkswagen, Citroen, MG, Triumph, Jaguar, Riccardo Alemanno al Presidente di ACI Valle- Jeep Willy, Morgan, Toyota. La più anziana una Fiat 500 Topolino del ’49 e la più particolare una Morgan tre ruote lunga Ruggero Campi e al Direttore Generale del ’50. Alfredo Scala. Il gruppo ha anche sfilato nei paesi vicini, ricevendo dovunque un’esaltante accoglienza. Durante la cerimonia, alla presenza del presi- Ancora una volta il Martesana Mutur Classic rivolge un ringraziamento alla Polizia Municipale e al Comune di dente del Comitato regionale Lazio Riccardo Cernusco per aver concesso il transito per le vie del centro storico, ai Responsabili Sanitari dell’Ospedale Uboldo Viola e del Sindaco di Frascati Alessandro Spal- e FERB nonché all’ABIO Martesana (Associazione Bambini in Ospedale). letta, sono state assegnate dal CONI anche no- Arrivederci all’ anno prossimo! www.martesanamuturclassic.org ve Palme al merito tecnico, 34 Stelle di bronzo e 13 Stelle d’argento. “Il premio riconosce gli sforzi continui dell’Au- tomobile Club d’Italia per la promozione dello sport motoristico – ha dichiarato il Presidente Scuderia Marche: un anno di successi dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – e gli ingenti Domenica 6 dicembre con il consueto convivio sociale, tenutosi presso l’Hotel Horizon di Montegranaro, la Scu- investimenti che hanno fatto nascere, cresce- deria Marche di Macerata ha chiuso definitivamente una stagione straordinaria che apertasi lo scorso 24 genna- re ed affermare un polo motoristico di eccel- io con “Auto sotto zero by night” si è conclusa pochi giorni prima con il solito raduno “nelle terre del fermano”. lenza come l’Autodromo Piero Taruffi di Valle- L’anno appena messo alle spalle culminato con l’acquisizione della decima Manovella d’Oro, ha annoverato altre lunga e l’attiguo Centro di Guida ACI-SARA, perle rappresentate dalle dieci manifestazioni allestite fra cui “Sibillini e dintorni” che, nata per raccogliere fondi che integra e completa l’offerta sistemica a favore del Comitato locale di Macerata della Croce Rossa Italiana, in questa occasione, si è concretizzata con la dell’impianto. ACI Vallelunga è un fiore all’oc- consegna, alla presidente dell’ente, di un assegno di 7.200 chiello dell’Automobile Club d’Italia, che nel euro che vanno ad aggiungersi agli oltre cinquantamila del- corso del tempo ha saputo raggiungere stan- le edizioni precedenti. Nel corso del pomeriggio sono state dard di eccellenza nello sport declinandoli consegnate le targhe ai proprietari dei veicoli che hanno su- sempre a favore della mobilità sicura e respon- perato la prova di omologazione nella seduta del maggio sabile, con un offerta formativa che dal 2015 si scorso. rafforza anche con il Centro di Guida Sicura www.scuderiamarche.it ACI-SARA di Lainate alle porte di Milano”. www.vallelunga.it La presidente Rosaria Ruiti Del Balzo, mostra orgogliosa l’assegno di 7.200 euro che la Scuderia Marche, attraverso la manifestazione “Sibillini e dintorni” ha destinato al comitato locale di Macerata della Croce Rossa Italiana. 36 - N. 3 - 2016 Un questionario sull'uso dell'automobile Classic Drive Art Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bolo- Il 2 aprile 2016, negli esclusivi locali gna ha sviluppato un questionario fi nalizzato ad indagare alcune abitu- della Galleria d’Arte Benucci a Roma, dini in merito all'uso dell'automobile, alle nuove tecnologie e alle intera- Pier Paolo Fraddosio presenterà il suo zioni con i ciclisti. Il questionario è stato sviluppato nell'ambito di un pro- nuovo progetto Classic Drive Art: un in- getto di ricerca più ampio, denominato XCycle, fi nanziato dalla Commis- novativo canale YouTube dedicato al sione Europea, il quale mira a studiare e migliorare la sicurezza degli connubio tra i veicoli d’epoca e l’Arte. utenti della strada (http://www.xcycle-h2020.eu/ - https://www.youtu- Per partecipare all’evento, inviare entro be.com/watch?v=lrXfM9y6GyY). il 20 marzo una e-mail a [email protected] Il link per la compilazione al questionario (rigorosamente anonimo, mas- simo 20 minuti) è il seguente: https://unibopsych.eu.qualtrics.com/SE/?SID=SV_ezJQyCXAc6b3kpv

Staff etta Unicef italiana 1000 Miglia Srl ricorda Roberto Gaburri

Azzurra, la cinquina uffi ciale “messagge- Roberto Gaburri è mancato dopo una rapida quanto spietata malattia. ra” di pace dell’Unicef, ha eff et- Tra i primi appassionati di competizioni per vetture storiche, è stato tra i fondatori, tuato la prima staff etta italiana nel 1993, della ricostituita Scuderia Brescia Corse, nella quale ha sempre ricoperto per far conoscere l’immenso pro- il ruolo di Consigliere e di Tesoriere. Nel 2012, è stato il primo Presidente di 1000 blema della malnutrizione nel Miglia Srl, società voluta dall’allora direttivo dell’Automobile Club di Brescia per or- mondo. La staff etta è servita an- ganizzare la corsa della Freccia che per raccogliere fondi da de- Rossa. volvere all’Unicef. Elisanna Lip- Di Roberto Gaburri, vanno ri- pi, che tanto si è impegnata cordate le doti umane e la com- nell’organizzare il Raid partito petenza con cui si è sempre da Albenga e arrivato fi no alla Puglia, desidera ringraziare quanti hanno adoperato per l’organizzazione contribuito alla buona riuscita dell’evento, ad iniziare dal Club Ruote della Mille Miglia, sin dalla fon- d'Epoca della Riviera dei Fiori che si è off erto di accompagnare la staff et- dazione di 1000 Miglia Srl, dei ta per tutto il percorso, i Presidenti dei club e delle sedi Unicef che hanno cui risultati di successo è stato accolto il piccolo convoglio nelle varie tappe. L’Unicef della provincia di Imperia ha in programma un evento di massi- tra i maggiori artefi ci. ma importanza per il mese di aprile; un invito a club e sedi Unicef che in- 1000 Miglia Srl istituirà uno spe- tendano collaborare, a consultare il sito ciale premio alla memoria per www.unicef.it/doc/6226/imperia-con-azzurra-per-arrivare-a-zero.htm le prossime edizioni della gara.

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