Fotografia Europea Data 04-05-2014 Pagina Foglio 2 / 6
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Data 04-05-2014 Pagina Foglio 1 / 6 Mobile Facebook Twitter Google + Network Repubblica.it Repubblica Spettacoli Segui RSS Cerca nel sito Cerca Home Musica On stage Record Store Day 2014 Home Sessions Music Corner Webnotte Crepe Suzette XL Trovacinema TvZap Sei in: Repubblica> Spettacoli> Musica> Giovanni Lindo Ferretti e i CCCP: "Sempre fedele alla linea, perché la linea non c'è" MUSICA Giovanni Lindo Ferretti e i CCCP: "Sempre fedele alla linea, perché la linea non c'è" di LUCA VALTORTA Pubblicato il 04 maggio 2014 Aggiornato il 04 maggio 2014 La cult band si è sciolta nel 1989 ma il pubblico di appassionati è in crescita e le iniziative che la riguarda si moltiplicano. E oggi Reggio Emilia li celebra con una mostra, un volume fotografico e un 45 giri a tiratura limitata: "Probabilmente solo qui poteva nascere un gruppo 078169 con un nome simile", dice Ferretti, voce del gruppo. Decideranno un giorno di riformarsi? Argomenti: Segui musica rock i nostri blog Codice abbonamento: Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Fotografia Europea Data 04-05-2014 Pagina Foglio 2 / 6 punk Protagonisti: cccp fedeli alla linea giovanni lindo ferretti Massimo Zamboni annarella dekoder fatur annarella giudici di Antonio Dipollina benedetto xvi Berlusconi in tv, nemmeno uno spettatore in atreju più pier vittorio tondelli danilo fatur edmondo berselli REGGIO EMILIA "Giovanni, lo sai che cosa succede adesso?", dice la Benemerita MediaTrek Soubrette stringendo forte il braccio di Giovanni Lindo Ferretti. "Posso immaginarlo", di Ernesto Assante risponde lui. Una splendida Annarella balla, i lunghissimi capelli sciolti seguono il ritmo Music Corner: Brunori Sas degli aggraziati e sensuali movimenti del corpo. Il vestito che indossa, sembra muoversi con lei. È uno dei tanti abiti creati per le esibizioni dei CCCP, la band che ha cambiato la musica, la storia sociale e del costume italiani oltre alla vita di una cospicua parte di giovani negli anni 80. "Il vestito era fatto di code di cavallo", spiega Annarella. "Un segno del destino", dice Giovanni, che coi cavalli passa buona parte del suo tempo in profonda simbiosi nella casa di Cerreto Alpi dove è nato, a mille metri d'altezza, e in cui da molti anni è tornato a vivere. Post teatro di Anna Bandettini L'Angelo Mai di Roma, dallo sgombero all'appello Controfagotto di Aldo Lastella Quale musica per i ragazzi dei talent Annarella Giudici, Giovanni Lindo Ferretti e Rossana Tagliati Corazzata Potemkin Torniamo al presente: siamo a Reggio Emilia e stiamo guardando un video in una sala di dagostini_1 dello Spazio Gerra che, nell'ambito del festival Fotografia Europea, ospita la grande mostra dedicata ai CCCP voluta, creata e allestita da Annarella Giudici, altrimenti nota Grand Budapest Hotel come la "Benemerita Soubrette" che insieme al cosiddetto "artista del popolo" Danilo Fatur costituiva la parte di teatroperformance del gruppo. Un qualcosa che non si era Scegli come divertirti mai visto prima e che ha contribuito a fare dei CCCP un gruppo non solo musicale, Trova Cinema profondamente diverso da tutto ciò a cui l'Italia era abituata. "Il video che stiamo vedendo", spiega Annarella, documenta l'ultimo concerto dei CCCP e si è tenuto Scegli la città o la provincia 6 proprio qui, a Reggio Emilia. Non si è mai visto prima ed è saltato fuori quasi per caso Scegli quando ci siamo messi a far mente locale per il libro che stavamo preparando e che nmlkji Solo la città ha poi dato origine a questa mostra. Sono due telecamere fisse e sono contenta che nmlkj Solo la provincia l'abbiamo fatto perché oggi è un documento. Allora non ne avevamo minimamente la Scegli per film o per cinema percezione". Il vestito è volutamente "barbaro", come direbbe Ferretti, il ballo di oppure trova un film Annarella pieno di grazia ma anche estremamente sensuale. "Si intitolava Le qualità oppure inserisci un cinema 078169 della danza", ricorda Giovanni, "e diceva cose come 'danza per me non per la danza'". Cerca Arriva il brano successivo, la voce di un giovane Ferretti con cresta punk rosso Ascolta fiammante che cantava "io sono l'Anarchia/ ecco un altro Anticristo/ ma eri solo carino/ proprio carino/ pigro di testa e ben vestito...". Annarella ritorna sul palco con un Radio Deejay abito fatto di barattoli di crema Nivea: "Quello ce l'aveva Massimo Zamboni ma l'ha Radio Capital Codice abbonamento: Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Fotografia Europea Data 04-05-2014 Pagina Foglio 3 / 6 perso, poverino, c'è rimasto così male a non ritrovarselo più. Ma sai, allora non si dava Radio M2O più di tanta importanza a certe cose". Massimo Zamboni, il chitarrista, è l'altro play elemento fondamentale dei CCCP. Deejay chiama Italia Come nasce un mito del punk italiano. Ce l'ha raccontato Massimo Zamboni, Linus e Nicola Savino tutte le mattine in onda fondatore, insieme a Giovanni Lindo Ferretti, dei CCCP Fedeli alla Linea: "Era il 1981, con il programma che ha fatto la storia di Radio avevo letto un articolo su 'Frigidaire' e così avevo deciso di fare l’autostop fino a Deejay. Ogni giorno alle 10 Berlino: ci ho messo cinque giorni, è stato un viaggio delirante, passando per Colonia contemporaneamente in radio, TV, su che era completamente fuori mano. Ho trovato una casa occupata dove stare, un www.deejay.it e sul tuo dispositivo mobile lavoro da cameriere in una pizzeria italiana e mi mantenevo così. Una sera, in una RIVEDI LE ULTIME INTERVISTE DI LINUS discoteca, ero l’unico che ballava sulla pista perché avevano messo su 'Alabama E NICOLA Song' dei Doors, un pezzo che in quel periodo era davvero terribilmente demodé. Improvvisamente sento qualcuno che mi batte sulla spalla, mi volto ed era una mia play amica di Reggio che mi presenta un altro delle nostre parti 'che domani parte per la Capital weekend Tunisia'. Aveva una valigia in mano, aveva la febbre: era Giovanni Lindo Ferretti. Fu amore a prima vista. Gli dissi: 'Vieni a casa mia'. Non partì più". In un fine settimana tutto da ascoltare, Radio Capital ti tiene compagnia con Giancarlo Cattaneo on air con riepiloghi e Tutto nasce dal suo incontro con Ferretti a Berlino. Come ci racconta qualche tempo approfondimenti sui fatti più significativi della dopo l'incontro con Giovanni e Annarella, "era il 1981, avevo letto un articolo su settimana. Frigidaire (il giornale nato dalle ceneri de Il male che ospitava i migliori disegnatori del fumetto 'alternativò italiano, da Andrea Pazienza a Tanino Liberatore, ndr), e così play avevo deciso di fare l'autostop fino a Berlino: ci ho messo cinque giorni, è stato un Dual Core Anni 80 viaggio delirante, passando per Colonia che era completamente fuori mano. Ho trovato una casa occupata dove stare, un lavoro da cameriere in una pizzeria italiana e mi mantenevo così. Una sera, in una discoteca, ero l'unico che ballava sulla pista ilmiolibro Storiebrevi perché avevano messo su Alabama Song dei Doors, un pezzo che in quel periodo era davvero terribilmente demodé. Improvvisamente sento qualcuno che mi batte sulla spalla, mi volto ed era una mia amica di Reggio che mi presenta un altro delle nostre parti "che domani parte per la Tunisia". Aveva una valigia in mano, aveva la febbre: era Giovanni Lindo Ferretti. Fu amore a prima vista. Gli dissi: "Vieni a casa mia. Non partì più". Un necessario passo indietro. L'intervista a Giovanni e Annarella, realizzata nell'erboristeria oggi gestita da Annarella Giudici, ai tempi dei CCCP meglio nota con la definizione di "Benemerita Soubrette" e infine semplicemente Annarella, inizia così: "Io non faccio interviste". Nel frattempo arriva una consegna e alle nostre spalle cominciano a scaricare casse di prodotti naturali. Nella via è rimasto il grande striscione "W il 25 aprile", nonostante la data sia passata da un pezzo a testimoniare i sacrifici di una città medaglia d'oro della Resistenza. "Probabilmente solo qui poteva nascere un gruppo con un nome simile", dice Giovanni. Un pubblico enorme, oggi, fatto anche di moltissimi giovani, che adora e continua a comprare dischi e memorabilia dei CCCP, tanto che sia Ferretti che Zamboni, ognuno con un suo gruppo, hanno ripreso a cantarne le canzoni. E adesso sta per uscire un vinile singolo a tiratura limitata, un libro pieno di foto strabilianti tra cui alcune inedite di Luigi Ghirri e di molti altri fotografi che nel corso del tempo hanno seguito la band e, per finire, la grande mostra di cui parlavamo prima. "Per realizzare questo libro, che è enorme, quasi 300 pagine, abbiamo deciso che non dovevamo aggiungere nessuna parola perché quelle indispensabili erano state dette allora. Anzi, abbiamo lavorato per sottrazione: Annarella è un'archivista. Se non ci fosse stata lei sarebbe stato impossibile realizzarlo. Io non ho più neanche i miei stessi dischi...", spiega Giovanni. 078169 Codice abbonamento: Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Fotografia Europea Data 04-05-2014 Pagina Foglio 4 / 6 Massimo Zamboni Ma come sono nati i CCCP? "Dopo Berlino era nata, con Massimo, l'idea di fare una band e della partita faceva parte Zeo, il fratello di Annarella, che suonava la batteria". "Non erano ancora i CCCP, Giovanni, a quel tempo si chiamavano Mitropa(n)k. Zeo poi è andato a militare mentre noi parallelamente abbiamo iniziato a frequentarci più spesso perché tu mi facevi delle foto: l'idea era quella di esprimerci in tutti i modi possibili", lo interrompe Annarrella. "Sì, in realtà era tutto un unicum: cominciava a prendere forma quell'idea di essere ben altro rispetto a un semplice gruppo musicale che avrebbe poi portato ai CCCP".