0.916.026.81 Accordo Tra La Confederazione Svizzera E La Comunità Europea Sul Commercio Di Prodotti Agricoli
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Testo originale 0.916.026.81 Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul commercio di prodotti agricoli Concluso il 21 giugno 1999 Approvato dall’Assemblea federale l’8 ottobre 19991 Ratificato con strumenti depositati il 16 ottobre 2000 Entrato in vigore il 1° giugno 2002 (Stato 1° dicembre 2009) La Confederazione Svizzera, di seguito denominata « la Svizzera», da un lato, e La Comunità europea, di seguito denominata «la Comunità », dall’altro, di seguito denominate «le Parti», risolute ad eliminare gradualmente gli ostacoli alla parte essenziale dei loro scambi, conformemente alle disposizioni dell’Accordo che istituisce l’Organizzazione mon- diale del commercio concernenti la creazione di zone di libero scambio, considerando che, all’articolo 15 dell’Accordo di libero scambio del 22 luglio 19722, le Parti si sono dichiarate pronte a favorire, nel rispetto delle loro politiche agricole, l’armonioso sviluppo degli scambi dei prodotti agricoli ai quali non si applica l’Accordo, hanno convenuto quanto segue: Art. 1 Obiettivo 1. Il presente Accordo ha come scopo di consolidare le relazioni di libero scambio tra le Parti attraverso un migliore accesso al mercato dei prodotti agricoli di ciascuna di esse. 2. Per «prodotti agricoli» si intendono i prodotti elencati ai capitoli 1–24 della Convenzione internazionale sul sistema armonizzato di designazione e di codifica- zione delle merci3. Ai fini dell’applicazione degli allegati 1–3 del presente Accordo, sono esclusi i prodotti del capitolo 3 e delle voci 16.04 e 16.05 del sistema armoniz- zato, nonché i prodotti dei codici NC 05119110, 05119190, 19022010 e 23012000. 3. Il presente Accordo non si applica alle materie contemplate dal Protocollo n. 24 dell’Accordo di libero scambio, eccetto le relative concessioni di cui agli allegati 1 e 2. RU 2002 2147; FF 1999 5092 1 Art. 1 cpv. 1 lett. d del DF dell’8 ott. 1999 (RU 2002 1527). 2 RS 0.632.401 3 RS 0.632.11 4 RS 0.632.401.2 1 0.916.026.81 Agricoltura Art. 2 Concessioni tariffarie 1. Nell’Allegato 1 del presente Accordo figurano le concessioni tariffarie che la Svizzera accorda alla Comunità, fatte salve quelle contenute nell’Allegato 3. 2. Nell’Allegato 2 del presente Accordo figurano le concessioni tariffarie che la Comunità accorda alla Svizzera, fatte salve quelle contenute nell’Allegato 3. Art. 3 Concessioni relative ai formaggi L’Allegato 3 del presente Accordo contiene disposizioni specifiche applicabili agli scambi di formaggi. Art. 4 Regole di origine Le regole di origine reciproche applicabili ai fini degli allegati da 1 a 3 del presente Accordo sono quelle contenute nel Protocollo n. 35 dell’Accordo di libero scambio. Art. 5 Riduzione degli ostacoli tecnici al commercio 1. Gli allegati da 4 a 11 del presente Accordo disciplinano la riduzione degli ostaco- li tecnici al commercio di prodotti agricoli nei seguenti settori: Allegato 4 relativo al settore fitosanitario Allegato 5 concernente l’alimentazione degli animali Allegato 6 relativo al settore delle sementi Allegato 7 relativo al commercio dei prodotti vitivinicoli Allegato 8 concernente il riconoscimento reciproco e la protezione delle denominazioni nel settore delle bevande spiritose e delle bevande aromatizzate a base di vino Allegato 9 relativo ai prodotti agricoli e alimentari ottenuti con il metodo di produzione biologico Allegato 10 relativo al riconoscimento dei controlli di conformità alle norme di commercializzazione per i prodotti ortofrutticoli freschi Allegato 11 relativo alle misure sanitarie e zootecniche applicabili agli scambi di animali vivi e di prodotti animali. 2. L’articolo 1, paragrafi 2 e 3 e gli articoli da 6 a 8 e da 10 a 13 del presente Accordo non si applicano all’Allegato 11. Art. 6 Comitato misto per l’agricoltura 1. È istituito un Comitato misto per l’agricoltura (di seguito denominato «il Comita- to»), composto di rappresentanti delle Parti. 2. Il Comitato è incaricato di gestire l’Accordo e di curarne la corretta esecuzione. 5 RS 0.632.401.3 2 Commercio di prodotti agricoli. Acc. con la CE 0.916.026.81 3. Il Comitato dispone di un potere decisionale nei casi previsti dal presente Accor- do e dai relativi allegati. Le sue decisioni sono applicate dalle Parti secondo le rispettive norme. 4. Il Comitato adotta il proprio regolamento interno. 5. Il Comitato delibera all’unanimità. 6. Ai fini della corretta esecuzione dell’Accordo, le Parti, a richiesta di una di esse, si consultano in sede di Comitato. 7. Il Comitato costituisce i gruppi di lavoro necessari per gestire gli allegati dell’Accordo. Nel proprio regolamento interno esso definisce, tra l’altro, la compo- sizione ed il funzionamento di detti gruppi di lavoro. Art. 7 Composizione delle controversie In caso di controversia sull’interpretazione o sull’applicazione dell’Accordo, ciascu- na delle Parti può adire il Comitato, il quale si adopera per dirimere la controversia. Le Parti forniscono al Comitato tutti gli elementi d’informazione utili ai fini di un esame approfondito della situazione che consenta di addivenire ad una soluzione accettabile. Il Comitato esamina tutte le possibilità atte a salvaguardare il buon funzionamento dell’Accordo. Art. 8 Scambi di informazioni 1. Le Parti scambiano ogni informazione utile in merito all’attuazione e all’appli- cazione del presente Accordo. 2. Ciascuna delle Parti informa l’altra circa le modifiche che intende apportare alle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative concernenti l’oggetto dell’Accordo e comunica nel più breve tempo le nuove disposizioni all’altra Parte. Art. 9 Riservatezza I rappresentanti, esperti ed altri agenti delle Parti sono tenuti, anche dopo la cessa- zione delle loro funzioni, a non divulgare le informazioni ottenute nel quadro dell’Accordo e coperte dal segreto professionale. Art. 10 Misure di salvaguardia 1. Qualora, nell’applicazione degli allegati 1–3 del presente Accordo e in conside- razione della particolare sensibilità dei mercati agricoli delle Parti, le importazioni di prodotti originari di una delle Parti provochino una grave perturbazione del mercato dell’altra Parte, le Parti si consultano immediatamente per trovare una soluzione adeguata. Nell’attesa di tale soluzione, la Parte interessata può prendere le misure che giudica necessarie. 2. In caso di applicazione di misure di salvaguardia ai sensi del paragrafo 1 o degli altri allegati: 3 0.916.026.81 Agricoltura a) in mancanza di disposizioni specifiche, si applicano le seguenti procedure: – se una delle Parti ha l’intenzione di applicare misure di salvaguardia nei confronti della totalità o di una parte del territorio dell’altra Parte, essa ne informa preventivamente quest’ultima indicandone i motivi; – se una delle Parti adotta misure di salvaguardia nei confronti della tota- lità o di una parte del territorio dell’altra Parte, essa ne informa quest’ultima nel più breve tempo possibile; – fatta salva la possibilità di entrata in vigore immediata delle misure di salvaguardia, le Parti si consultano quanto prima per trovare soluzioni adeguate; – in caso di misure di salvaguardia adottate da uno Stato membro della Comunità nei confronti della Svizzera, di un altro Stato membro o di un paese terzo, la Comunità ne informa la Svizzera al più presto possibile; b) devono essere scelte di preferenza le misure che recano minori perturbazioni al funzionamento dell’Accordo. Art. 116 Modifiche Il Comitato può decidere di modificare gli allegati e le appendici degli allegati dell’Accordo. Art. 12 Revisione 1. Se una delle Parti desidera una revisione dell’Accordo, essa trasmette all’altra Parte una domanda motivata. 2. Le Parti possono incaricare il Comitato di esaminare la domanda e di formulare eventuali raccomandazioni, in particolare allo scopo di avviare negoziati. 3. Gli accordi scaturiti dai negoziati di cui al paragrafo 2 sono sottoposti alla ratifica o all’approvazione delle Parti secondo le rispettive procedure. Art. 13 Clausola evolutiva 1. Le Parti si impegnano a proseguire gli sforzi finalizzati ad una progressiva e crescente liberalizzazione degli scambi reciproci di prodotti agricoli. 2. A tale fine, le Parti procedono regolarmente, in sede di Comitato, all’esame delle condizioni in cui si svolgono i loro scambi di prodotti agricoli. 3. Alla luce dei risultati di questo esame, le Parti, nell’ambito delle rispettive politi- che agrarie e in considerazione della sensibilità dei loro mercati agricoli, possono avviare negoziati, nel quadro del presente Accordo, per addivenire ad ulteriori riduzioni degli ostacoli agli scambi nel settore agricolo, su una base reciprocamente preferenziale e vantaggiosa per entrambe. 6 Nuovo testo giusta l'art. 1 n. 1 dell'Acc. del 14 mag. 2009 tra la Confederazione Svizzera e la CE recante modifica all'Acc. sul commercio di prodotti agricoli, in vigore dal 1° giu. 2009 (RU 2009 4925). 4 Commercio di prodotti agricoli. Acc. con la CE 0.916.026.81 4. Gli accordi scaturiti dai negoziati di cui al paragrafo 2 sono sottoposti alla ratifica o all’approvazione delle Parti secondo le rispettive procedure. Art. 14 Attuazione dell’Accordo 1. Le Parti adottano tutte le disposizioni generali o particolari atte a garantire l’adempimento degli obblighi derivanti dal presente Accordo. 2. Esse si astengono da qualsiasi provvedimento che possa compromettere la realiz- zazione degli obiettivi dell’Accordo. Art. 15 Allegati Gli allegati dell’Accordo, comprese le relative appendici, formano parte integrante di quest’ultimo. Art. 16 Sfera di applicazione territoriale L’Accordo si applica, da un lato,