Il Livornese Di Cavalleria PIETRO MASCAGNI
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Pietro Mascagni nacque a Li- Ebbe come maestri due illustri vorno il 7 dicembre del 1863, da docenti: A. Ponchielli (autore della Domenico ed Emilia Reboa (pro- celeberrima Danza delle ore dal- prietari di un forno in Piazza delle l’opera lirica La Gioconda) e M. Erbe a Livorno); morì a Roma il 2 Saladino. Come mecenate il conte agosto 1945 (presso l’Hotel Plaza, Florestano de Larderel. dove viveva stabilmente dal 1927). Apprese i primi rudimenti musicali Senza aver completato gli studi, studiando pianoforte con E. Biagini, venne allontanato per il suo caratte- e successivamente fu allievo del- re ribelle e poco incline alle regole l’istituto musicale Cherubini di Li- dell’istituto, retto allora dal direttore vorno, allora diretto da Alfredo Sof- Bazzini, con il quale pare abbia avu- fredini, suo maestro di Armonia, to un acceso scontro. contrappunto e fuga. Per mantenersi cominciò a fare Nel 1877 interruppe gli studi il maestro sostituto con una compa- ginnasiali – contro il volere del pa- gnia d’operetta, dirigendo per la dre, che nutriva per il figlio ambi- prima volta Cuore e mano di A. Le- zioni giuridiche – per dedicarsi coq; continuò poi l’esperienza con esclusivamente allo studio della mu- la compagnia di Scognamiglio a Ge- sica. Lo zio Stefano lo sostenne fi- nova e con la compagnia di Maresca nanziariamente; ma venuto meno il a Napoli. suo sostegno a causa della prematu- ra scomparsa, Mascagni si trasferì a A Genova conobbe Argenide Milano nel 1882 per iscriversi al Carbognani (nata a Parma il 1862 e Conservatorio di Musica, dove ebbe morta nel 1946) e a Cerignola, nella come amico e consigliere Giacomo Chiesa Madre, la sposò poco tempo Puccini. dopo, il 7 febbraio 1888. Da lei ebbe Pietro Mascagni (archivio CRSEC) www.comune.cerignola.fg.it il primogenito Domenico: nato il 3 per circa tre anni grazie all’inte- Presto gli si presentò l’occasio- febbraio 1889, e scomparso prema- ressamento di gentiluomini come ne della vita: e alla seconda edizione turamente a soli quattro mesi. Manzari, Siniscalchi, e soprattutto di un concorso per giovani composi- Giuseppe Cannone, sindaco di Ce- tori bandito dall’editore Sonzogno, Nel suo girovagare per la pe- rignola. dopo travagliate scelte concernenti nisola con la compagnia di Mare- la scelta del libretto vi partecipò. sca si fermò a Foggia: ma a segui- Qui fu nominato “Maestro di Scelse dapprima come soggetto un to di un alterco con questi, si di- suono e di canto” alla testa di un racconto di Nicola Misasi, Marito e leguò con la sua compagna Lina nutrito gruppo di allievi, comin- sacerdote, e l’amico Targioni-Toz- per le campagne dell’agro. Giunse ciando poi a tenere concerti sul zetti si prodigò per realizzare alcune così a Cerignola, dove si fermò territorio. scene, dando il titolo di Serafina; ma dopo aver assistito alla messa in scena della Cavalleria rusticana di Giovanni Verga, questi suggerì a Mascagni la scelta di quest’altro soggetto, trovandolo più adatto. Mancando poco tempo alla sca- dépliant per il centenario della nascita del denza del concorso, il “Nanni” (Tar- musicista (archivio C. Dilaurenzo) gioni-Tozzetti) decise di avvalersi dell’aiuto di un altro amico, il gio- gio del 1890. Solo 3 opere su oltre vane poeta Guido Menasci. Il 14 73 vennero scelte: Labilia di Nicola dicembre 1888 Mascagni scriveva Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferro- all’amico da Cerignola, dicendogli ni, e Cavalleria rusticana che ebbe di rimettersi completamente a lui. la meglio, andando in scena presso il Teatro Costanzi di Roma il 17 I risultati preliminari del con- maggio 1890 riscuotendo un succes- partitura di Cavalleria rusticana (archivio CRSEC) corso vennero annunciati il 6 mag- so senza precedenti. www.comune.cerignola.fg.it Questi è “Il Livornese di Ca- con il destino – compone e in qual- Giovine Scuola giunta alla massima - Cavalleria rusticana (17 maggio valleria” – come recita una strofa che modo “assembla” quell’opera fioritura fra il 1890 e il 1900, anno- 1890: Teatro Costanzi, Roma) dell’inno ufficiale di Cerignola, O giovanile in un atto solo, composta verando autorevoli esponenti quali cara terra di mille avi, s u t e s t o e di dodici quadri, che lo vincolerà – a lo stesso Mascagni (con Cavalleria - L’amico Fritz (31 ottobre 1891: musica di Savino Romagnuolo – il volte idiosincraticamente e in qual- rusticana), Ruggero Leoncavallo Teatro Costanzi, Roma) compositore Pietro Mascagni: il che modo perennemente – ad essa. (con Pagliacci), Alfredo Catalani quale, al di la dei controversi e a (con La Wally), Francesco Cilea - I Rantzau (10 novembre 1892: volte conflittuali rapporti con la no- Le altre 15 opere, dall’Amico (con L’Arlesiana), Umberto Giorda- Teatro La Pergola, Firenze) libret- stra Terra, per un gioco sottile – e Fritz all’opera di regime Nerone, no (con Andrea Chenier e Fedora) e, to forse per un casuale appuntamento non marcheranno significativamente per quanto considerato prevalente- il suo cammino nel melodramma mente autore sé stante, Giacomo - Guglielmo Ratcliff (16 febbraio italiano: così come avvenne per il Puccini (con Tosca e Il Tabarro). 1895: Teatro alla Scala, Milano) suo amico di gioventù Giacomo Puccini (1858-1924), vero erede e I livornesi per anni non gli per- - Silvano (25 marzo 1895: Teatro prosecutore dell’opera verdiana. doneranno il legame con il regime, e alla Scala, Milano) la sua nomina ad Accademico d’Ita- Né tantomeno la primogenitura lia insieme al foggiano Umberto - Zanetto (2 marzo 1896: Liceo Mu- veristica gli appartiene – come a Giordano (1867-1948) e al religioso sicale, Pesaro) volte si asserisce erroneamente – se mons. Lorenzo Perosi. non perché ereditata dal movimento - Iris (22 novembre 1898: Teatro letterario italiano (Verga, Capuana, Mascagni ha scritto una notevo- Costanzi, Roma) ecc.) sviluppatosi alla fine dell’800, le quantità di composizioni toccando che si rifà al positivismo e al natura- diversi generi: dall’operistico, - Le maschere (17 gennaio 1901: lismo francese. Laddove il composi- drammatico e non, al genere sacro e Teatro Carlo Felice, Genova; Tea- tore francese Georges Bizet (1838- profano, fino a quello cinematogra- tro Regio, Torino; Teatro alla Sca- 1875) – con la sua geniale creazione fico con la famosa Rapsodia satani- la, Milano; Teatro La Fenice, Ve- del drame lyrique Carmen – costi- ca. In chiusura elenchiamo solo le nezia; Teatro Filarmonico, Verona; tuirà una pietra miliare per quella opere liriche: Teatro Costanzi, Roma) Pietro Mascagni (archivio CRSEC) www.comune.cerignola.fg.it - Amica (16 marzo 1905: Monte Carlo) - Isabeau (2 giugno 1911: Teatro Coliseo, Buenos Aires) - Parisina (15 dicembre 1913: Tea- tro alla Scala, Milano) - Lodoletta (30 aprile 1917, Teatro Costanzi, Roma) libretto - Si (13 dicembre 1919: Teatro Qui- rino, Roma) operetta - Il piccolo Marat (2 maggio 1921: Teatro Costanzi, Roma) - Pinotta (23 marzo 1932: Casinò di Sanremo) adattata dalla cantata In filanda (1881) - Nerone (16 gennaio 1935: Teatro alla Scala, Milano) con musica scritta tra il 1890 e il 1930. 17 febbraio 1924: Mascagni a Cerignola nel Ristorante Royal di Domenico Vitullo (collezione U. Vitullo) www.comune.cerignola.fg.it BIBLIOGRAFIA GAVAZZENI G., Teatro di Mascagni nel suo tempo e nel nostro, [Livorno : s.n.], 1952. GHIRARDINI G., Invito all’ascolto di Mascagni, Milano : Mursia, c1988. MALLACH A., Pietro Mascagni and his operas. Boston : Northeastern University Press, 2002. Pietro Mascagni / a cura di Mario Morini. Milano : Sonzogno, 1964. SANTINI A., Mascagni viva e abbasso, Livorno : Belforte, 1985. a destra e in copertina: Pietro Mascagni (archivio CRSEC) www.comune.cerignola.fg.it.