I Processi Formativi Ed Evolutivi Della Città in Area Adriatica

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I Processi Formativi Ed Evolutivi Della Città in Area Adriatica UNIVERSITÀ SISTEMA MUSEALE DEGLI STUDI DELLA PROVINCIA DI MACERATA DI MACERATA I processi formativi ed evolutivi della città in area adriatica A cura di G. de Marinis G.M. Fabrini G. Paci R. Perna M. Silvestrini BAR International Series 2419 2012 Published by Archaeopress Publishers of British Archaeological Reports Gordon House 276 Banbury Road Oxford OX2 7ED England [email protected] www.archaeopress.com BAR S2419 I processi formativi ed evolutivi della città in area adriatica © Archaeopress and the individual authors 2012 Coordinamento e cura editoriale: S. Cingolani Segreteria scientifica: C. Capponi Impaginazione: R. Nocelli Immagine di copertina: Tabula Peutingeriana (segm. IV,V,VI) ISBN 978 1 4073 1018 3 Printed in England by CMP (UK) Ltd All BAR titles are available from: Hadrian Books Ltd 122 Banbury Road Oxford OX2 7BP England www.hadrianbooks.co.uk The current BAR catalogue with details of all titles in print, prices and means of payment is available free from Hadrian Books or may be downloaded from www.archaeopress.com R. Perna, C. Capponi - Città e campagna nella valle del Chienti in età repubblicana ed imperiale. La carta... CITTÀ E campaGNA NELLA VALLE DEL CHIENTI IN ETÀ REPUBBLICANA ED IMPERIALE. LA CARTA ARCHEOLOGICA DELLA PROVINCIA DI MACERATA Roberto PERNA (R.P.) - CHIARA CAPPONI (C.C.) This contribution, arosen from the analysis of data acquired through the implementation of the Archaeological map of the province of Macerata - a survey that is still in progress- , aims at studying the settlement system of the population between the late Iron Age and the Roman Time within an area stretching in the middle valleys of the river Chienti and Fiastra. The first results makes possible the identification of key moments in the development of agriculture and growth of the population in the settlement considered in the chronological span going between the second and first century B.C. as well as in the Augustan-triumviral period. La Carta Archeologica della Provincia di Macerata In una prima fase il lavoro ha consentito di coprire 1/3 dei nell’ambito della CAM regionale (R.P.) Comuni della regione prevedendo, in alcuni casi pilota, di integrare i dati della CAM con altri di natura eterogenea Il Progetto Carta Archeologica della provincia di Mace- anche al fine di realizzare un nuovo tematismo, come av- rata nasce come prosecuzione dall’esperienza della Carta venuto nel caso della stesura della Carta del Rischio arche- Archeologica delle Marche (CAM) che, iniziata nel 1999, ologico del Comune di Treia4. aveva quale obiettivo prioritario quello di realizzare il re- pertorio archivistico bibliografico (a partire dagli archivi Nel rispetto dei fini e metodi base della CAM, la Provincia della Soprintendenza Archeologica per le Marche) per la di Macerata ha quindi deciso, sempre in stretto coordina- realizzazione della Carta archeologica regionale e la sua mento con la Soprintendenza per i Beni archeologici delle georeferenzazione in ambito GIS1. Marche, di completare il lavoro nel proprio territorio av- valendosi della collaborazione dell’Associazione Sistema Le schede alfanumeriche utilizzate hanno sostanzial- Museale della provincia di Macerata e dell’Università di mente ripreso i tracciati, la struttura e le norme definite Macerata. dall’ICCD, discostandosene solo in quanto non prevedo- no la compilazione dei dati altrimenti cartografati dalla Uno stimolo particolare, oltre che allo sviluppo delle ricer- regione Marche (uso del suolo, geologia, catasti, ecc…) ca scientifica, era legato anche alla necessità di acquisire e e quindi inseriti o inseribili nel GIS come features, ma al sistematizzare informazioni al fine di poterle condividere tempo stesso predisponendone l’integrazione con cam- anche con l’Ufficio Urbanistica della Provincia di Mace- pi e vocabolari normalizzati funzionali alla possibilità di rata e con i Comuni della stessa provincia ai fini di un loro realizzare tematismi cartografici facilmente realizzabili consapevole utilizzo per la gestione e programmazione del grazie al GIS. Tale scelta corrispondeva alla necessità di territorio5. trasparenza e comunicabilità delle informazioni, vista la possibilità di elaborare tracciati di interscambio (.trc) gra- Nella prima fase del progetto provinciale, conclusasi nel zie alla informatizzazione dei dati attraverso il programma corso del 2009, tenendo conto che il bacino del fiume Po- “SIRPaC”, realizzato dalla Regione stessa. tenza (comprendente le valli dello stesso e del torrente Asola) era stato in parte analizzato grazie alla realizzazio- Ogni informazione è stata verificata con ricognizioni mi- ne della prima fase della CAM regionale - confluita poi in rate in tutti i siti segnalati, siti che sono stati quindi carto- lavori a carattere complessivo, esiti anche della realizza- grafati seguendo modalità standardizzate in relazione alla accuratezza ed alla risoluzione del dato. 4 La consapevolezza della mancanza di norme condivise per In questo caso sono stati analizzati sia i rischi da pressione antropica, sia i rischi naturali; si veda in particolare Perna 2003, pp. 294-298. Al la generalizzazione degli elementi geometrico-cartografici repertorio di siti archeologici è stata affiancata – in una fase successiva in ambito archeologico è stata alla base anche della ne- – anche la realizzazione della carta della viabilità romana nelle Marche cessità di codificare gli elementi per la definizione della che ha previsto la georeferenziazione e la schedatura di 403 tratti viari e risoluzione2 e dell’accuratezza3. di tutte le opere d’arte stradale note nella regione. Il Progetto ha previsto anche la scansione e georeferenziazione dei catasti gregoriani delle più importanti aree archeologiche della provincia. 5 Tale territorio infatti ha continuato nel corso degli ultimi trenta anni a subire un imponente processo di occupazione e trasformazione con par- 1 Sul Progetto, promosso dalla Regione Marche e dalla Soprintendenza ticolare evidenza per quanto riguarda la media e bassa valle del Chienti, stessa, si veda: Perna 2001, pp. 328-333; Perna 2002, p. 18; Gobbi e lungo la quale si sono moltiplicati gli insediamenti e che oggi, con la rea- Lanari 2009, pp. 103-105. lizzazione della nuova viabilità legata al “quadrilatero Marche-Umbria”, 2 Della accuratezza nella rappresentazione della localizzazione e forma sta subendo trasformazioni irreversibili con una ingente e definitiva per- degli elementi geometrici. dita di elementi che costituiscono il tessuto storico stratificato, tessuto 3 Intendendo la precisione con cui sono rappresentati gli elementi da salvaguardare ai fini anche dello sviluppo economico e sociale del geometrici. territorio stesso. 149 I processi formativi ed evolutivi della città in area adriatica zione di ricognizione sistematiche6 - si è deciso, anche a riferibili all’età del Bronzo9. seguito di uno studio di fattibilità, di completare la sche- La ricerca ha consentito in conclusione di catalogare, car- datura per le valli del Chienti e del suo affluente, da Sud, tografare e georeferenziare 1818 siti per tutta la provincia il Fiastra. di Macerata (Fig. 2). Si tratta evidentemente di dati che risentono in maniera significativa, soprattutto su scala pro- Le valli del Chienti e del Fiastra di fatto costituiscono la vinciale e bibliografica, della casualità dei ritrovamenti e metà meridionale della provincia di Macerata e sono carat- della particolare storia archeologica dei singoli territori, terizzate fin dalla preistoria da una diffusa antropizzazione ma che ciononostante hanno potuto e potranno aiutare a che, nel corso del tempo, ne ha fatto oggetto di numerose formulare alcune utili ipotesi di lavoro. ricerche archeologiche7. Si tratta di una bibliografia ricca e complessa che solo raramente ha però visto la realizzazio- Le indagini sistematiche (R.P.) ne di sintesi e ricerche a carattere complessivo8. Contemporaneamente alla realizzazione del repertorio ar- La prima fase della presente ricerca ha quindi previsto chivistico-bibliografico sono state avviate anche indagini l’analisi del ricco repertorio bibliografico e archivistico sistematiche che hanno previsto l’applicazione in maniera relativo ai Comuni interessati: Belforte del Chienti, Bolo- integrale delle normali metodologie di indagine topogra- gnola, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Castelsan- fica. tangelo sul Nera, Cessapalombo, Colmurano, Corridonia, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Per ora sono state completate le tavolette dell’IGM 125 Montecassiano, Montecavallo, Monte San Giusto, Monte IV NO, 124 I SE ed il territorio dei Comuni di Mogliano San Martino, Montelupone, Morovalle, Muccia, Pieve- e Petriolo; sostanzialmente si tratta dei territori pertinenti bovigliana, Pievetorina, Pollenza, Ripe San Ginesio, San la colonia di Urbs Salvia10, il municipio di Pausulae11, il Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Serrapetrona, municipio di Tolentinum12. Il progetto è tuttora in corso, Serravalle di Chienti, Tolentino, Urbisaglia, Ussita, Visso. con l’obiettivo prioritario di completare le valle del Chien- Grazie alla realizzazione della seconda e successiva fase ti e del Fiastra e sottoporre integralmente tutto il territorio del medesimo Progetto provinciale sono poi stati comple- della provincia di Macerata a ricognizioni. tati l’aggiornamento (per i Comuni che ne erano già dotati grazie alla CAM regionale) e la realizzazione (per quelli La prima fase ha previsto l’avvio dell’indagine basandosi ancora sprovvisti e rimasti esclusi dai lavori già citati) del
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