1986L0465 — It — 22.01.1991 — 002.001 — 1
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1986L0465 — IT — 22.01.1991 — 002.001 — 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni ►B DIRETTIVA DEL CONSIGLIO del 14 luglio 1986 relativa all'elenco comunitario delle zone agricole svantaggiate ai sensi della direttiva 75/268/CEE (Germania) (86/465/CEE) (GU L 273 del 24.9.1986, pag. 1) Modificata da: Gazzetta ufficiale n. pag. data ►M1 Direttiva89/586/CEE del Consiglio del 23 ottobre 1989 L 330 1 15.11.1989 ►M2 Decisione 91/26/CEE dellaCommissione del 18 dicembre 1990 L 16 27 22.1.1991 1986L0465 — IT — 22.01.1991 — 002.001 — 2 ▼B DIRETTIVA DEL CONSIGLIO del 14 luglio 1986 relativa all'elenco comunitario delle zone agricole svantaggiate ai sensi della direttiva 75/268/CEE (Germania) (86/465/CEE) IL CONSIGLIO DELLE COMUNITÀ EUROPEE, visto il trattato che istituisce la Comunità economica europea, vista la direttiva 75/268/CEE del Consiglio, del 28 aprile 1975, sull'a- gricoltura di montagna e di talune zone svantaggiate (1), modificata, da ultimo, dal regolamento (CEE) n. 797/85 (2), in particolare l'articolo 2, paragrafo 2, vistalapropostadellaCommissione, visto il parere del Parlamento europeo (3), considerando che la direttiva 75/270/CEE del Consiglio, del 28 aprile 1975, relativa all'elenco comunitario delle zone agricole svantaggiate ai sensi della direttiva 75/268/CEE (4) hastabilitole zone dellaRepub- blica federale di Germania incluse nell'elenco comunitario delle zone svantaggiate ai sensi dell'articolo 3, paragrafi 3, 4 e 5 della direttiva 75/268/CEE; considerando che il governo della Repubblica federale di Germania ha chiesto alla Commissione, conformemente all'articolo 2, paragrafo 1 delladirettiva75/268/CEE, un'estensione dell'elenco comunitariodelle zone agricole svantaggiate ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 4 della direttiva75/268/CEE in conseguenzadi unanuovadefinizione dei criteri di delimitazione delle zone svantaggiate e del trasferimento di zone precedentemente classificate secondo l'articolo 3, paragrafo 5 di detta direttiva e costituenti parte integrante di tali zone omogenee di estensione; che detto governo hachiesto un'estensione dell'elenco delle zone limitate nelle quali ricorrono svantaggi specifici, di cui all'articolo 3, paragrafo 5 della medesima direttiva; considerando che il governo della Repubblica federale di Germania ha comunicato alla Commissione, conformemente all'articolo 2, paragrafo 1 delladirettiva75/268/CEE, le zone che possono figurarenell'elenco comunitario delle zone agricole svantaggiate, nonché le informazioni relative alle caratteristiche di queste zone; considerando che gli indici utilizzati sono l'esistenza di condizioni climatiche molto difficili di cui all'articolo 3, paragrafo 3, primo trat- tino delladirettiva75/268/CEE e un'altitudineminimadi 800 metri (punto centrale del nucleo abitato o altitudine media del comune); considerando che, allorché vi è combinazione del fattore climatico e di quello costituito dalla pendenza, di cui all'articolo 3, paragrafo 3, terzo trattino della direttiva 75/268/CEE, è stata prevista un'altitudine minimadi 600 metri e unapendenzaminimadel 18 %; considerando che, per quanto concerne la presenza di terre poco produttive e i risultati economici delle aziende notevolmente inferiori alla media, di cui all'articolo 3, paragrafo 4, lettere a) e b) della diret- tiva 75/268/CEE, le zone sono state definite mediante un indice complesso, «indice di comparabilità agricola» (Landwirtschaftliche Vergleichszahl, LVZ), utilizzato dall'amministrazione fiscale in quanto riflette i risultati economici delle aziende; che questo indice ha per base la produttività naturale (qualità del suolo e condizioni climatiche) il cui valore è corretto mediante fattori quali eterogeneità dei terreni, condi- (1) GU n. L 128 del 19. 5. 1975, pag. 1. (2) GU n. L 93 del 30. 3. 1985, pag. 1. (3) GU n. C 227 dell' 8. 9. 1986, pag. 153. (4) GU n. L 128 del 19. 5. 1975, pag. 10. 1986L0465 — IT — 22.01.1991 — 002.001 — 3 ▼B zioni naturali di scorrimento delle acque, ecc., ivi comprese le condi- zioni di produzione diverse da quelle naturali; considerando che il valore massimo dell'indice di cui sopra nelle zone svantaggiate è stato fissato a 28, il che corrisponde al 70 % dell'indice medio nazionale (40) (tranne in due zone, con i valori 29,1 e 29,2); che tale indice medio è stato fissato a 32,5 in alcuni casi specifici, ossia nelle zone agricole svantaggiate in cui la percentuale dei prati e dei pascoli permanenti supera l'80 % della superficie agricola utilizzata (SAU); considerando che, per quanto concerne la scarsa densità della popola- zione, di cui all'articolo 3, paragrafo 4, lettera c) della direttiva 75/ 268/CEE, l'indice fissato si trova ad un livello, relativamente elevato, di 130 abitanti per chilometro quadrato (escludendo, in un caso, la popolazione dei centri urbani e industriali); che tale livello corrisponde approssimativamente alla metà della media nazionale (247); che esso riflette la situazione di uno Stato membro densamente popolato, carat- terizzato da un'ottima ripartizione nell'ambito dell'intero territorio dei settori secondario e terziario e che ha dotato le sue regioni di infrastrut- ture e di servizi numerosi; che laredditività di queste infrastrutturee servizi richiede una densità di popolamento relativamente elevata; che, inoltre, la parte minima della popolazione agricola attiva nella popola- zione attiva totale che è stata fissata pari al 15 % (tranne in due zone, in cui si situa al 7,7 % e al 12,1 %), mentre la media nazionale è del 5,1 %; considerando che, dovendo definire le zone nelle quali ricorrono svan- taggi specifici che possono essere assimilate alle zone svantaggiate e di cui all'articolo 3, paragrafo 5 della direttiva 75/268/CEE, l'indice preso in considerazione è l'esistenza sia di condizioni naturali di produzione sfavorevoli (LVZ generalmente inferiore a 25), sia di svantaggi risul- tanti dai vincoli relativi alla protezione costiera e alla salvaguardia dei paesaggi; che, inoltre, la superficie dell'insieme di queste zone non superail 4 % dellasuperficie dello Statomembro in questione; considerando che la natura e il livello degli indici summenzionati, utilizzati dal governo della Repubblica federale di Germania per defi- nire i tre tipi di zone comunicati alla Commissione, corrispondono, rispettivamente, alle caratteristiche delle zone di montagna, delle zone svantaggiate e delle zone in cui ricorrono svantaggi specifici, di cui all'articolo 3, paragrafi 3, 4 e 5 della direttiva 75/268/CEE; considerando che, stando alle indicazioni fornite dallo Stato membro in questione queste zone sono provviste di infrastrutture collettive suffi- cienti, HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA: Articolo 1 Le zone della Repubblica federale di Germania figuranti nell'allegato sono incluse nell'elenco comunitario delle zone agricole svantaggiate ai sensi dell'articolo 3, paragrafi 3, 4 e 5 della direttiva 75/268/CEE. Articolo 2 La direttiva 75/270/CEE è abrogata. Articolo 3 La Repubblica federale di Germania è destinataria della presente diret- tiva. 1986L0465 — IT — 22.01.1991 — 002.001 — 4 ▼B ANEXO — BILAG — ANHANG — ΜΠΑΠΤΗΜΑ — ANNEX — ANNEXE — ALLEGATO — BIJLAGE — ANEXO BENACHTEILIGTE GEBIETE IN DER BUNDESREPUBLIK DEUTSCHLAND — GEBIETSVERZEICHNIS — Schleswig-Holstein Benachteiligte Agrarzone Kleines Gebiet Hamburg Kleines Gebiet Niedersachsen Benachteiligte Agrarzone Kleines Gebiet Bremen Benachteiligte Agrarzone Nordrhein-Westfalen Berggebiet Benachteiligte Agrarzone Hessen Benachteiligte Agrarzone Rheinland-Pfalz Benachteiligte Agrarzone Kleines Gebiet Baden-Württemberg Berggebiet Benachteiligte Agrarzone Kleines Gebiet Bayern Berggebiet Benachteiligte Agrarzone Saarland Benachteiligte Agrarzone Kleines Gebiet Berlin Kleines Gebiet 1986L0465 — IT — 22.01.1991 — 002.001 — 5 ▼B SCHLESWIG-HOLSTEIN BENACHTEILIGTE AGRARZONE 001 Flensburg, Kreisfreie Stadt Gemeinde mit Teilflächen 000 Flensburg mit Gemarkung Flensburg Flur W 43 bis W 45 Flur X 40 bis X 45 Flur Y 39 bis Y 46 Flur Z 38 bis Z 47 Flur A 38 bis A 47 Flur B 38 bis B 47 Flur C 38 bis C 48, C 52 Flur D 38 bis D 43, D 52/D 53 Flur E 38 bis E 42 Flur F 38 bis F 41 Flur G 38, G 39 004 Neumünster, Kreisfreie Stadt Gemeinden 000 Neumünster 051 Kreis Ditmarschen Gemeinden 001 Albersdorf 002 Arkebek 003 Averlak 004 Bargenstedt 005 Barkenholm 008 Bergewöhrden 010 Brickeln 012 Buchholz 015 Bunsch 016 Burg (Dithmarschen) 019 Dellstedt 020 Delve 023 Dörpling 026 Eggstedt 030 Fedderingen 032 Frestedt 035 Gaushorn 036 Glüsing 037 Großenrade 039 Gudendorf 040 Hagen 044 Heide, Stadt 048 Hemmingstedt 049 Hennstedt 051 Hochdonn 1986L0465 — IT — 22.01.1991 — 002.001 — 6 ▼B 052 Hövede 053 Hollingstedt 054 Immenstedt 060 Kleve 061 Krempel 063 Krumstedt 064 Kuden 067 Lieth 068 Linden 069 Lohe-Rickelshof 071 Lunden 078 Nindorf 080 Norderheistedt 082 Nordhastedt 083 Odderade 085 Offenbüttel 086 Osterrade 087 Ostrohe 088 Pahlen 089 Quickborn 092 Rehm—Flehde—Bargen 097 Sankt Michaelisdonn 098 Sarzbüttel 099 Schafstedt 100 Schalkholz 102 Schlichting 104 Schrum 107 Stelle-Wittenwurth 110 Süderhastedt 111 Süderheistedt 114 Tellingstedt 117 Tielenhemme 120 Wallen 122 Weddingstedt 125 Welmbüttel 126 Wennbüttel 130 Wesseln 131 Westerborstel 133 Wiemerstedt 134 Windbergen 135 Wolmersdorf 136 Wrohm 138 Tensbüttel-Röst 139 Süderdorf 1986L0465 — IT — 22.01.1991 — 002.001 — 7 ▼B Gemeinden mit Teilflächen 022 Dingen mit Flur 2, 3, 4 024 Eddelak mit Gemarkung Warfen Flur 1, 2, 3 028 Epenwöhrden mit Flur 4 074 Meldorf, Stadt mit Flur 1, 2 096 Sankt Annen mit Gemarkung