Documenti Per La Storia Dell’Oltregiogo Monferrino

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Documenti Per La Storia Dell’Oltregiogo Monferrino EMILIO PODESTÀ DOCUMENTI PER LA STORIA DELL’OLTREGIOGO MONFERRINO OVADA MEMORIE DELL’ACCADEMIA URBENSE (n. s.) N. 33 - 2000 MEMORIE DELL’ACCADEMIA URBENSE NUOVA SERIE collana a cura di Alessandro Laguzzi N° 33 - OVADA - 2000 in redazione: PIETRO BERSI GIACOMO GASTALDO EMILIO PODESTÀ DOCUMENTI PER LA STORIA DELL’OLTREGIOGO MONFERRINO OVADA MEMORIE DELL’ACCADEMIA URBENSE (n. s.) N. 33 - 2000 4 EMILIO PODESTÀ 5 Presentazione Con la pubblicazione di Documenti per la storia dell’Oltregiogo monferrino, l’Accademia Urbense intende ricordare, ad un anno dalla scomparsa, Emilio Podestà, la cui opera a favore della conoscenza della storia dell’Oltregiogo si accresce così di un altro capitolo. Se l’elenco delle monografie e degli articoli, con la copiosa produzione, sta a testimoniare l’impegno, la capacità e la vivacità degli interessi dell’autore, nulla dice dell’entusiasmo coinvolgente che egli sapeva infondere sui temi che gli erano cari, fossero questi il ritrovamento degli spartiti vivaldiani, già posseduti da Giacomo Durazzo, o l’utilità del computer nella ricerca storica. Proprio di questa sua dote aveva bisogno lo sparuto manipolo di appassionati di storia, giovani e meno giovani, che, quindici anni fa, dava l’avvio ad “URBS, silva et flumen”, la rivista trimestrale dell’Accademia, iniziando quell’impresa che molti preconizzavano destinata al fallimento. Il suo entusiasmo e l’impegno al nostro fianco - la presenza di Emilio, nei primi anni di vita della rivista, può dirsi pressoché continua - hanno fatto sì che la pubblicazione decollasse e si potesse compiere quella trasformazione che, soltanto pochi anni dopo, ha consentito alla nostra associazione di presentarsi con le carte in regola all’impegnativo appuntamento costituito dal convegno storico: San Quintino di Spigno, Acqui Terme e Ovada..., che celebrava i mille anni della nostra città. Anche in quell’occasione, il lavoro più importante e foriero di ulteriori sviluppi che venne presentato al convegno furono le risultanze de’ I cartulari del notaio Giacomo di Santa Savina (1283-1289). Storia e vita del Borgo di Ovada alla fine del secoloXIII, l’opera che vedeva Emilio coautore con Paola Piana Toniolo. L’anno prima, dei tre volumi, che, segnarono il rinascere della collana “Me- morie dell’Accademia Urbense”, uno era interamente suo: I banditi della Valle Stura. Una cronaca del secolo XVI. In quello: La Parrocchiale di Ovada, il suo saggio: Le antiche chiese e la Nuova Parrocchiale, apriva il tomo e ancor oggi, che i titoli della collana hanno superato la trentina, un quarto di essi si devono a lui. Se dell’importanza dei suoi studi, nel complesso, ha scritto Geo Pistarino1 con ben altra autorità e competenza di quella di chi scrive, bastano, tuttavia, queste mie semplici considerazioni per far comprendere quale sia il debito di ricono- scenza che l’Accademia Urbense sente di aver contratto nei riguardi di Emilio. 1 Cfr, GEO PISTARINO, Emilio Podestà (1922-1999), in “Rivista di Storia Arte e Archeologia per le provincie di Alessandria e Asti”, CIX.1, 2000, pp. 325-330. 6 Sentimento che, con il nostro sodalizio, accomuna l’intero Ovadese, il quale deve alle sue assidue ricerche se una parte non trascurabile della sua storia è emersa dall’oblio a cui la destinavano gli archivi ignorati per secoli. Questo lo hanno ben compreso i Sindaci di Mornese e di Parodi Ligure, che mi hanno pre- annunciato un loro intervento, perché la toponomastica dei loro comuni perpetui il nome di Emilio Podestà. L’Accademia, l’anno prossimo, dedicherà un numero della rivista “URBS”, alla pubblicazione di articoli in suo onore, che già stanno giungendo dai numerosi studiosi che lo stimavano. Presto ci auguriamo di poter dare alle stampe il primo volume della Storia di Ovada, curata dal Prof. Romeo Pavoni, e della quale il capitolo affidato a suo tempo ad Emilio, relativo al Trecento, è da tempo ultimato. Queste iniziative, che rendono onore all’uomo di studi, tuttavia, non attenuano il cordoglio per la sua scomparsa, perché Emilio non era solo un uomo buono, uno studioso valoroso, per l’Accademia, e per me soprattutto, era un amico. Alessandro Laguzzi Il volume contiene alcuni lavori inediti riguardanti Casaleggio, Silvano e Castelletto d’Orba: Gli annali di Casaleggio; Gli Statuti di Silvano del 1308; Gli atti del notaio Frascara (1549-1564), particolarmente importanti, questi ultimi, perché attestano la presenza dei Pico della Mirandola nel feudo di Castelletto d’Orba. Completano il volume: Gli Statuti di Lerma del 1547, già comparsi nella: “Rivista di Storia Arte e Archeologia ...”2, per la cui autorizzazione alla pubblicazione ringraziamo il presidente degli “Immobili”, Prof. Geo Pistarino e il direttore della Rivista, Prof. Isidoro Soffietti. Gli articoli sono pubblicati fedelmente nella versione reperita fra le carte dello scomparso. Si tratta evidentemente per alcuni di materiale di ricerca, in attesa di un’ultima revisione, ma ciò non ne sminuisce il rilevante interesse. 2 EMILIO PODESTÀ, Gli Statuti di Lerma del 1547, in “Rivista di Storia Arte e Archeologia per le provincie di Alessandria e Asti”, CVI, 1997, pp. 167-194. 7 In alto, un momento del Convegno: I quarant’anni dell’Accademia Urbense. Ipotesi e prospettive di lavoro ... (1999) sopra, Mostra antologica del pittore Nino Natale Proto, Galleria “il Vicolo”, Ovada, 1980. 9 Indice ALESSANDRO LAGUZZI, Presentazione p. 5 FEDERICO MARZINOT, Ricordo dell’amico Emilio Podestà p. 11 Scritti di Emilio Podestà p. 13 Annali per la storia di Casaleggio Boiro p. 21 Gli Statuti di Silvano del 1308 p. 149 Gli statuti di Lerma del 1547 p. 193 10 In alto, mostra: Dal castello ai due campanili, Ovada, (1991); sopra, presentazione del restauro della pala di Sant’Orsola, della Cappella Oddini (1995). 11 Ricordo dell’amico Emilio Podestà* “Emilio Podestà, nato a Genova nel 1922, dopo aver frequentato il liceo classico Doria, è entrato giovanissimo all’Ilva. Laureatosi in Giurisprudenza ha partecipato alla ricostruzione ed allo sviluppo della nostra siderurgia prima alla Cornigliano e poi all’Italsider, nella quale è stato Vice Direttore Generale degli Affari Generali e del Personale e Segretario del Consiglio di Amministrazione.” Così leggiamo nelle prime righe della scheda biografica di uno dei numerosi libri di storia di cui Emilio Podestà è stato autore. Impiegato dell’Ilva, negli Affari Generali, studia e al contempo si laurea. E’ questa la prima testimonianza d’una determinazione e d’una severità nell’impegno che ritroveremo nella sua esperienza professionale e nell’attività di studioso. La “partecipazione alla ricostruzione ed allo sviluppo della nostra siderurgia prima alla Comigliano e poi all’Italsider” - sottolineata con orgoglio nella bio- grafia -evoca quella vicenda, decisiva per l’assetto industriale del nostro Paese, della quale Emilio è stato sin dagli inizi uno dei protagonisti. Allora - confidava - prese parte ad un sogno, che stava diventando realtà. Sentiva la passione che nasceva da un ideale: quello della ricostruzione. E con il tempo prendeva corpo la soddisfazione del risultato degli impianti e dei posti di lavoro che si andavano creando e, per lui, d’una carriera in ascesa. Molti di noi, che sono qui, hanno vissuto e condiviso con Emilio quella esperienza e quelle motivazioni. Di Emilio Podestà abbiamo allora conosciuto ed apprezzato le doti manageriali, la disponibilità, la capacità di comunicare ad ogni livello, l’attenzione all’altro, senza alcun sussiego che il ruolo poteva suggerirgli. Per il suo carattere, l’educazione e la formazione acquisita in Azienda, Emilio diventava così un valido interprete delle Relazioni Umane e, al contempo, un sicuro punto di riferimento sia all’interno che nella dialettica, ultradecennale, con le Organizzazioni Sindacali. L’attenzione al nuovo, temperata dalla considerazione del contesto, era, in particolare, il fattore che stava alla base delle decisioni di Emilio, che fecero allora dell’Azienda che rappresentava un leader nel campo delle relazioni con il personale, specialmente nelle comunicazioni. Ma sempre l’attenzione al nuovo lo portava a fondare, nell’ambito del Circolo Aziendale, alla fine degli anni ’70, la Sezione degli “Amici della musica”. La prima mostra a Genova sui concerti di Paganini in Europa e l’avvio dei suoi studi sul nobile genovese Giacomo Filippo Durazzo, ministro dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria e protettore di Vivaldi, sono alcuni dei risultati di quella esperienza, che rivela l’eclettismo della personalità di Emilio. L’apertura agli altri * Commemorazione tenuta durante la cerimonia funebre svoltasi nella Chiesa di S. Martino 12 qui è testimoniata dall’invito, da parte degli “Amici della musica” ai giovani neo- diplomati del Conservatorio “Nicolò Paganini” di Genova, di tenere al Circolo Italsider, come avvenne per anni, il loro primo concerto pubblico. Nasce allora l’Emilio Podestà studioso. “Lasciato il lavoro attivo si è dedicato alla riscoperta ed alla valorizzazione della storia dell’Oltregiogo Genovese e dell’Alto Monferrato” si legge sempre nella biografia su uno dei volumi di Emilio. Sono quelli i luoghi dove Emilio ha deciso di trascorre il tempo del riposo, che in realtà si rivelerà particolarmente proficuo ed attivo. Escono così tre libri, uno dei quali riceve nel 1984 il Premio Città di Genova. Numerosi sono pure i saggi. Immutata resta la motivazione: la spinta derivante dall’attenzione al nuovo, appagata dalla ricerca d’archivio e dalla crescente considerazione da parte degli altri studiosi. Emilio riordina in particolare l’archivio parrocchiale di Mornese. Ed anche per quella comunità diventa con i suoi studi, con la sua esperienza manageriale e le profonde doti umane, un punto di riferimento. Senza tema di smentite si può affermare che gli studi di Emilio Podestà, anche per l’attenzione alla vicenda umana dei protagonisti, grandi o umili, hanno aperto un filone nuovo ed originale nella storia dell’Oltregiogo genovese. Emilio Podestà uomo d’Azienda e studioso ha lasciato dunque precisi messaggi, i cui contenuti sono stati qui, per grandi linee, proposti. V’è infine un altro messaggio.
Recommended publications
  • Oggetto: Curriculum Ing. Bodrato Alberto Giorgio
    Via Dante, 22 - 15076 Ovada (AL) Tel 0143/86337 - Fax 0143/1862041 C.F. BDR LRT 68E19 F965S P.I. 02147190066 [email protected] Oggetto: Curriculum Ing. Bodrato Alberto Giorgio Data Aprile 2019 Alberto Bodrato, nato a Novi Ligure il 19 maggio 1968, residente in Lerma – AL- via Dante 22 Tel 348.4441508 e.mail [email protected] Laureato in ingegneria il 20 luglio 1994 presso il Politecnico di Torino Amministratore Unico e Direttore Tecnico della Stecher S.r.l. – Servizi di Ingegneria Consigliere di Amministrazione della Valleverde Costruzioni Srl Consigliere di Amministrazione della Santo Stefano Srl Consigliere di Amministrazione della Fondazione C.I.G.N.O. Già responsabile del servizio urbanistica ed edilizia del Comune di Mornese Già tecnico comunale esterno del Comune di Tagliolo Monferrato Membro delle Commissioni edilizie comunali dei comuni di Ovada, Arquata Scrivia, Silvano d’Orba, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Unione di Comuni; Iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Alessandria al n. d’ordine 1289 Iscritto all’Albo Nazionale dei Tecnici Competenti in materia di Acustica Ambientale della Regione Piemonte con determinazione dirigenziale n. 185 del 27/7/1998 Iscritto nell’elenco del Ministero dell’Interno di cui all’art. 6 del DM 25/03/1985 con codice di individuazione AL 1289 I 168 (professionisti abilitati a rilasciare perizie e certificazioni in materia di impianti e strutture con rilevante importanza ai fini della protezione e della prevenzione degli incendi). In possesso dei requisiti previsti dalla legge 81/2008 art.91 e 92 , abilitato al Coordinamento in fase di progettazione e di esecuzione dell’opera ai sensi del titolo IV D.L.
    [Show full text]
  • Elenco Comuni Individuati
    Progressivo nuovo COMUNE PROVINCIA REGIONE 1 Monselice PADOVA VENETO 2 Este PADOVA VENETO 3 Baone PADOVA VENETO 4 Arquà Petrarca PADOVA VENETO 5 Due Carrare PADOVA VENETO 6 Maserà PADOVA VENETO 7 Montegrotto Terme PADOVA VENETO 8 Abano Terme PADOVA VENETO 9 Padova PADOVA VENETO 10 Albignasego PADOVA VENETO 11 Urbana PADOVA VENETO 12 Megliadino San Vitale PADOVA VENETO 13 Megliadino San Fidenzio PADOVA VENETO 14 Ponso PADOVA VENETO 15 Montagnana PADOVA VENETO 16 Saletto PADOVA VENETO 17 Ospedaletto Euganeo PADOVA VENETO 18 Cinto Euganeo PADOVA VENETO 19 Galzignano Terme PADOVA VENETO 20 Piacenza D'Adige PADOVA VENETO 21 Carceri PADOVA VENETO 22 Santa Margherita D'Adige PADOVA VENETO 23 Casale di Scodosia PADOVA VENETO 24 Pernumia PADOVA VENETO 25 Casalserugo PADOVA VENETO 26 Battaglia Terme PADOVA VENETO 27 Cartura PADOVA VENETO 28 Lozzo Atestino PADOVA VENETO 29 Merlara PADOVA VENETO 30 Castelbaldo PADOVA VENETO 31 Torreglia PADOVA VENETO 32 Melara ROVIGO VENETO 33 Occhiobello ROVIGO VENETO 34 Fiesso Umbertiano ROVIGO VENETO 35 Stienta ROVIGO VENETO 36 Bergantino ROVIGO VENETO 37 Taglio di Po ROVIGO VENETO 38 Bardolino VERONA VENETO 39 Castagnaro VERONA VENETO 40 Legnago VERONA VENETO 41 Terrazzo VERONA VENETO 42 Caprino Veronese VERONA VENETO 43 Costermano VERONA VENETO 44 Valdadige VERONA VENETO 45 San Pietro in Cariano VERONA VENETO 46 Feltre BELLUNO VENETO 47 Santa Giustina BELLUNO VENETO 48 Sospirolo BELLUNO VENETO 49 Chioggia VENEZIA VENETO 50 Marcon VENEZIA VENETO 51 Albera Ligure ALESSANDRIA PIEMONTE 52 Alessandria ALESSANDRIA
    [Show full text]
  • Ministero Per I Beni E Le Attività Culturali E Per Il Turismo Archivio Di Stato Di Genova
    http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Archivio di Stato di Genova Instructiones et relationes Inventario n. 11 Regesti a cura di Elena Capra, Giulia Mercuri, Roberta Scordamaglia Genova, settembre 2020, versione 1.1 - 1 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it ISTRUZIONI PER LA RICHIESTA DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nella richiesta occorre indicare il nome del fondo archivistico e il numero della busta: quello che nell’inventario è riportato in neretto. Ad esempio per consultare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. occorre richiedere ARCHIVIO SEGRETO 2707 C SUGGERIMENTI PER LA CITAZIONE DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nel citare la documentazione di questo fondo, ferme restando le norme adottate nella sede editoriale di destinazione dello scritto, sarà preferibile indicare la denominazione completa dell’istituto di conservazione e del fondo archivistico seguite dal numero della busta, da quello del documento e, se possibile, dall’intitolazione e dalla data. Ad esempio per citare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. è bene indicare: Archivio di Stato di Genova, Archivio Segreto, b. 2707 C, doc. 87 «Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia» del 20 marzo 1510. - 2 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it SOMMARIO Nota archivistica p.
    [Show full text]
  • Sub Ambito 01 – Alessandrino Istat Comune 6003
    SUB AMBITO 01 – ALESSANDRINO ISTAT COMUNE 6003 ALESSANDRIA 6007 ALTAVILLA MONFERRATO 6013 BASSIGNANA 6015 BERGAMASCO 6019 BORGORATTO ALESSANDRINO 6021 BOSCO MARENGO 6031 CARENTINO 6037 CASAL CERMELLI 6051 CASTELLETTO MONFERRATO 6052 CASTELNUOVO BORMIDA 6054 CASTELSPINA 6061 CONZANO 6068 FELIZZANO 6071 FRASCARO 6075 FRUGAROLO 6076 FUBINE 6078 GAMALERO 6193 LU E CUCCARO MONFERRATO 6091 MASIO 6105 MONTECASTELLO 6122 OVIGLIO 6128 PECETTO DI VALENZA 6129 PIETRA MARAZZI 6141 QUARGNENTO 6142 QUATTORDIO 6145 RIVARONE 6154 SAN SALVATORE MONFERRATO 6161 SEZZADIO 6163 SOLERO 6177 VALENZA SUB AMBITO 02 – CASALESE ISTAT COMUNE 6004 ALFIANO NATTA 6011 BALZOLA 6020 BORGO SAN MARTINO 6023 BOZZOLE 6026 CAMAGNA 6027 CAMINO 6039 CASALE MONFERRATO 6050 CASTELLETTO MERLI 6056 CELLA MONTE 6057 CERESETO 6059 CERRINA MONFERRATO ISTAT COMUNE 6060 CONIOLO 6072 FRASSINELLO MONFERRATO 6073 FRASSINETO PO 6077 GABIANO 6082 GIAROLE 6094 MIRABELLO MONFERRATO 6097 MOMBELLO MONFERRATO 5069 MONCALVO 6099 MONCESTINO 6109 MORANO SUL PO 6113 MURISENGO 6115 OCCIMIANO 6116 ODALENGO GRANDE 6117 ODALENGO PICCOLO 6118 OLIVOLA 6120 OTTIGLIO 6123 OZZANO MONFERRATO 6131 POMARO MONFERRATO 6133 PONTESTURA 6135 PONZANO MONFERRATO 6149 ROSIGNANO MONFERRATO 6150 SALA MONFERRATO 6153 SAN GIORGIO MONFERRATO 6159 SERRALUNGA DI CREA 6164 SOLONGHELLO 6171 TERRUGGIA 6173 TICINETO 6175 TREVILLE 6178 VALMACCA 6179 VIGNALE MONFERRATO 6182 VILLADEATI 6184 VILLAMIROGLIO 6185 VILLANOVA MONFERRATO SUB AMBITO 03 – NOVESE TORTONESE ACQUESE E OVADESE ISTAT COMUNE 6001 ACQUI TERME 6002 ALBERA LIGURE 6005
    [Show full text]
  • La Signoria Dei Campofregoso a Sarzana
    ANNA IVALDI LA SIGNORIA DEI CAMPOFREGOSO A SARZANA (1421 - 1484) Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Il presente lavoro fa parte di un piano di studi patrocinato e finanziato dal C.N.R. presso l’istituto di Paleografia e Storia Medievale dell’Università di Genova,, sotto la direzione del prof. Geo Pistarino. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 P r e m e s s a Molte questioni particolari riguardanti la signoria dei Campofregoso a Sarzana sono state studiate; mancava tuttavia una monografia circa tale argomento. La presente trattazione è stata condotta sugli studi precedenti e sulla documentazione ricavata dagli Archivi di Stato di Genova e Firenze e dagli Archivi comunale e capitolare di Sarzana; molte lacune potranno, però, essere colmate con più approfondite ricerche negli Archivi ricordati e in Quelli comunali, notarili e privati della Lunigiana. Attraverso i molti particolari, i frammenti e gli episodi, di cui Questa storia è intessuta, appare evidente la vitalità della signoria sarzanese, le cui energie e attività non si esauriscono nell’ambito della Lunigiana, ma vanno inquadrate nella storia italiana del Quattrocento. I - L’insediamento d e i C ampofregoso a Sa r z a n a . Nell’estate del 1421 Filippo Maria Visconti preparava un grande esercito, per cacciare da Genova il doge Tommaso da Campofregoso e farsi signore della città, sollecitato da molti genovesi fuorusciti, ostili alla famiglia del doge ’. Genova, politicamente isolata per la lega del duca con Venezia e Firenze e per l’accostamento tra Filippo Maria e Alfonso d’A- ragona, contro il Quale essa combatteva in Corsica, assediata per terra e per mare, dopo la sconfitta navale di Battista, fratello del doge, dovette arrendersi al Carmagnola2.
    [Show full text]
  • TESTO COORDINATO DELL'allegato a ALLA DCR N. 563-13414 Del 29.10.99 “INDIRIZZI GENERALI E CRITERI DI PROGRAMMAZIONE URBANIST
    TESTO COORDINATO DELL’ALLEGATO A ALLA DCR n. 563-13414 del 29.10.99 “INDIRIZZI GENERALI E CRITERI DI PROGRAMMAZIONE URBANISTICA PER L’INSEDIAMENTO DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO IN SEDE FISSA IN ATTUAZIONE DEL D.LGS 31.3.1998 114/98” COME MODIFICATO DALLA DCR n. 347-42514 del 23.12.2003 E DALLA DCR n. 59-10831 del 24.03.2006 ELENCO COMUNI MINORI PROVINCIA DI TORINO: AGLIE', ALA DI STURA, ALBIANO D'IVREA, ALICE SUPERIORE, ALPETTE, ANDEZENO, ANDRATE, ANGROGNA, ARIGNANO, AZEGLIO, BAIRO, BALDISSERO CANAVESE, BALME, BARBANIA, BARONE CANAVESE, BIBIANA, BOBBIO PELLICE, BOLLENGO, BORGIALLO, BORGOMASINO, BORGONE SUSA, BOSCONERO, BROSSO, BROZOLO, BRUSASCO, BRUZOLO, BURIASCO, BUROLO, BUSANO, CAMPIGLIONE FENILE, CANDIA CANAVESE, CANISCHIO, CANTALUPA, CANTOIRA, CAPRIE, CARAVINO, CAREMA, CASALBORGONE, CASCINETTE D'IVREA, CASELETTE, CASTAGNETO PO, CASTAGNOLE PIEMONTE, CASTELNUOVO NIGRA, CAVAGNOLO, CERCENASCO, CERES, CERESOLE REALE, CESANA TORINESE, CHIALAMBERTO, CHIANOCCO, CHIAVERANO, CHIESANUOVA, CHIOMONTE, CHIUSA DI SAN MICHELE, CICONIO, CINTANO, CINZANO, CLAVIERE, COASSOLO TORINESE, COAZZE, COLLERETTO CASTELNUOVO, COLLERETTO GIACOSA, COSSANO CANAVESE, CUCEGLIO, EXILLES, FELETTO, FENESTRELLE, FIANO, FIORANO CANAVESE, FOGLIZZO, FRASSINETTO, FRONT, FROSSASCO, GARZIGLIANA, GERMAGNANO, GIAGLIONE, GIVOLETTO, GRAVERE, GROSCAVALLO, GROSSO, INGRIA, INVERSO PINASCA, ISOLABELLA, ISSIGLIO, LA CASSA, LAURIANO, LEMIE, LESSOLO, LEVONE, LOCANA, LOMBARDORE, LOMBRIASCO, LORANZE', LUGNACCO, LUSERNETTA, LUSIGLIE', MACELLO, MAGLIONE, MARENTINO, MASSELLO, MATTIE, MEANA DI
    [Show full text]
  • Carta in Formato
    VerolengoVerolengo PAVIAPAVIA 11 -- LOMELLINALOMELLINA OVESTOVEST LaLaLa CassaCassaCassa CaselleCaselle TorineseTorinese VolpianoVolpiano ChivassoChivasso FontanettoFontanettoFontanetto PoPoPo PAVIAPAVIA 11 -- LOMELLINALOMELLINA OVESTOVEST LaLaLa CassaCassaCassa RobassomeroRobassomero CaselleCaselle TorineseTorinese BrandizzoBrandizzo ChivassoChivasso CrescentinoCrescentino TrinoTrinoTrino BalzolaBalzola MottaMotta de'de' ContiConti BrandizzoBrandizzo MonteuMonteu dada PoPo BalzolaBalzola CandiaCandia LomellinaLomellina LeinìLeinìLeinì MonteuMonteu dada PoPo CandiaCandia LomellinaLomellina ZemeZemeZeme LeinìLeinìLeinì VerruaVerrua SavoiaSavoia CaminoCamino CastagnetoCastagneto PoPo ValleValle LomellinaLomellina OttobianoOttobiano TORINOTORINO 2-2- IMPIANTOIMPIANTO DIDI TORINOTORINO LaurianoLaurianoLauriano BrusascoBrusasco GabianoGabiano ValleValle LomellinaLomellina SettimoSettimoSettimo TorineseTorineseTorinese LaurianoLaurianoLauriano MoncestinoMoncestino GabianoGabiano ConioloConiolo SemianaSemianaSemiana SanSanSan GillioGillioGillio BorgaroBorgaro TorineseTorinese SemianaSemianaSemiana ValVal delladella TorreTorre VenariaVenaria RealeReale BorgaroBorgaro TorineseTorinese CasalborgoneCasalborgone VillamiroglioVillamiroglio PontesturaPontestura FrassinetoFrassinetoFrassineto PoPoPo ValVal delladella TorreTorre VillamiroglioVillamiroglio SolonghelloSolonghelloSolonghello BremeBreme GassinoGassino TorineseTorinese RivalbaRivalba MoransengoMoransengo PianezzaPianezza GassinoGassino TorineseTorinese RivalbaRivalba MoransengoMoransengo
    [Show full text]
  • Castelli Da Fiaba
    Castelli da Fiaba Questo itinerario può essere percorso interamente oppure utilizzando solo alcune parti del tracciato che da Ovada arriva fino al comune di Castelnuovo Scrivia in una cornice ricca di castelli e fortezze secolari. Durata: 4 giorni e 3 notti Livello difficoltà: medio Km di percorrenza: circa 100 km Percorrenza media giornaliera: circa 30 km Tipo di bicicletta: city bike, mtb Tipo di terreno: asfaltato, sterrato; collinare (anche con alti dislivelli), a tratti pianeggiante Sistemazione: hotel, agriturismo e B&B Periodo consigliato: settembre-prima metà di ottobre; aprile-giugno PARTENZA: Ovada ARRIVO: Castelnuovo Scrivia ITINERARIO: 1° giorno: Arrivo a Ovada, punto di partenza del percorso in bicicletta, nel tardo pomeriggio. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento. 2° giorno: Si attraversa il centro cittadino e si lascia Ovada in direzione di Alessandria: oltrepassato il torrente Orba, si percorre la strada che conduce a Rocca Grimalda: la prima parte del percorso è pianeggiante, ma poi la strada sale con ampi tornanti fino a raggiungere questo borgo caratteristico, raggruppato attorno al castello dei Malaspina e dei Grimaldi (foto a sinistra), con la sua torre circolare, i suoi fantasmi e il giardino all’italiana. Percorrendo il crinale delle colline ovadesi, coltivate a Dolcetto, si raggiunge un altro borgo di origine medioevale dominato da un antico castello con torre quadrata e mura di difesa: Carpeneto. Con saliscendi fra le colline, si arriva a Trisobbio (foto a destra), col suo castello in pietra, dove è possibile salire sulla torre e ammirare il paesaggio circostante. Sosta per il pranzo nelle sale del castello. Nel pomeriggio, ancora saliscendi piuttosto impegnativi conducono a Cremolino, un borgo in pietra raggruppato attorno al castello medioevale.
    [Show full text]
  • Acqui Terme-Ovada ALICE
    COMUNI DISTRETTI SANITARI_FASCIA RISCHIO _2 DISTRETTO COMUNE AL - Acqui Terme-Ovada ACQUI TERME AL - Acqui Terme-Ovada ALICE BEL COLLE AL - Acqui Terme-Ovada BELFORTE MONFERRATO AL - Acqui Terme-Ovada BISTAGNO AL - Acqui Terme-Ovada CARPENETO AL - Acqui Terme-Ovada CARTOSIO AL - Acqui Terme-Ovada CASALEGGIO BOIRO AL - Acqui Terme-Ovada CASSINE AL - Acqui Terme-Ovada CASSINELLE AL - Acqui Terme-Ovada CASTELLETTO D'ERRO AL - Acqui Terme-Ovada CASTELLETTO D'ORBA AL - Acqui Terme-Ovada CASTELNUOVO BORMIDA AL - Acqui Terme-Ovada CAVATORE AL - Acqui Terme-Ovada CREMOLINO AL - Acqui Terme-Ovada DENICE AL - Acqui Terme-Ovada GROGNARDO AL - Acqui Terme-Ovada LERMA AL - Acqui Terme-Ovada MALVICINO AL - Acqui Terme-Ovada MARANZANA AL - Acqui Terme-Ovada MELAZZO AL - Acqui Terme-Ovada MERANA AL - Acqui Terme-Ovada MOLARE AL - Acqui Terme-Ovada MOMBALDONE AL - Acqui Terme-Ovada MONTALDEO AL - Acqui Terme-Ovada MONTALDO BORMIDA AL - Acqui Terme-Ovada MONTECHIARO D'ACQUI AL - Acqui Terme-Ovada MORBELLO AL - Acqui Terme-Ovada MORNESE AL - Acqui Terme-Ovada MORSASCO AL - Acqui Terme-Ovada ORSARA BORMIDA AL - Acqui Terme-Ovada OVADA AL - Acqui Terme-Ovada PARETO AL - Acqui Terme-Ovada PONTI AL - Acqui Terme-Ovada PONZONE AL - Acqui Terme-Ovada PRASCO AL - Acqui Terme-Ovada RICALDONE AL - Acqui Terme-Ovada RIVALTA BORMIDA AL - Acqui Terme-Ovada ROCCA GRIMALDA AL - Acqui Terme-Ovada SILVANO D'ORBA AL - Acqui Terme-Ovada SPIGNO MONFERRATO AL - Acqui Terme-Ovada STREVI AL - Acqui Terme-Ovada TAGLIOLO MONFERRATO AL - Acqui Terme-Ovada TERZO AL - Acqui Terme-Ovada
    [Show full text]
  • Business Relations, Identities, and Political Resources of the Italian
    European Review of History Revue européenne d’histoire Volume 23 Number 3 June 2016 CONTENTS—SOMMAIRE DOSSIER: Business Relations, Identities, and Political Resources of the Italian Merchants in the Early-Modern Spanish Monarchy / Relations commerciales, identités et ressources politiques des marchands italiens dans la Monarchie espagnole à l’époque moderne GUEST EDITORS: Catia Brilli and Manuel Herrero Sánchez The business relations, identities and political resources of Italian merchants in the early-modern Spanish monarchy: some introductory remarks Manuel Herrero Sánchez 335 Tuscan merchants in Andalusia: a historiographical debate Angela Orlandi 347 A Genoese merchant and banker in the Kingdom of Naples: Ottavio Serra and his business network in the Spanish polycentric system, c.1590–1620 Yasmina Rocío Ben Yessef Garfia 367 Looking through the mirrors: materiality and intimacy at Domenico Grillo’s mansion in Baroque Madrid Felipe Gaitán Ammann 400 Small but powerful: networking strategies and the trade business of Habsburg-Italian merchants in Cadiz in the second half of the eighteenth century Klemens Kaps 427 Coping with Iberian monopolies: Genoese trade networks and formal institutions in Spain and Portugal during the second half of the eighteenth century Catia Brilli 456 I. ARTICLES—ARTICLES Politics of place: political representation and the culture of electioneering in the Netherlands, c.1848–1980s Harm Kaal 486 A regionalisation or long-distance trade? Transformations and shifts in the role of Tana in the Black Sea trade in
    [Show full text]
  • Studi E Documenti Di Storia Ligure
    ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie – Vol. XXXVI (CX) Fasc. II Studi e Documenti di Storia Ligure IN ONORE DI DON LUIGI ALFONSO PER IL SUO 85° GENETLIACO GENOVA MCMXCVI NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA PALAZZO DUCALE – PIAZZA MATTEOTTI, 5 Per la riproduzione di p. 185 autorizzazione dell’Archivio di Stato di Genova N. 16/97, Prot. n. 1832.5/9, del 27/5/1997 CARLO BITOSSI UN OLIGARCA ANTISPAGNOLO DEL SEICENTO : GIAMBATTISTA RAGGIO 1. Don Luigi Alfonso ha attirato per primo, salvo errore, l’attenzione su un manoscritto dell’Archivio di Stato di Genova che, sotto la segnatura di Manoscritti , n. 676, e il titolo anodino e impreciso di Pratiche trattate nei Consigli della Repubblica 1645-1655 , costituisce una sorta di zibaldone di testi e riflessioni originali, trascrizioni di discorsi nel Minor Consiglio, co- pie di documenti, di Giambattista Raggio 1. Gli estremi cronologici forniti dal titolo archivistico non sono del tutto esatti, perché lo zibaldone com- prende alcune pagine riferite al 1641, mentre il termine finale va posticipato all’autunno 1657. Più precisamente, la massima parte dei testi risale agli anni 1651-1656. La paternità del manoscritto è ripetutamente attestata nel corso delle sue pagine, e si può considerare sicura. Resta invece per il momento oscura la ragione, che gli antichi inventari non aiutano a rischiarare, per la quale una miscellanea nata per evidente uso privato sia confluita nell’ar- chivio della Repubblica. 2. Per la verità, Giambattista Raggio di tracce negli archivi ne ha lasciate parecchie. Oltre alla miscellanea menzionata ne vanno infatti ricordate un’altra, di materia legale, conservata sempre tra i Manoscritti dell’Archivio di Stato di Genova, e due, rispettivamente sui conflitti tra la Repubblica e il padre inquisitore, e sui rapporti con il principe Andrea Doria Landi, che si trovano nell’Archivio Storico del Comune di Genova 2.
    [Show full text]
  • Andrea Lercari LA NOBILTÀ CIVICA a GENOVA E in LIGURIA DAL
    Andrea Lercari LA NOBILTÀ CIVICA A GENOVA E IN LIGURIA DAL COMUNE CONSOLARE ALLA REPUBBLICA ARISTOCRATICA 1 Ogni studioso che si trovi ad affrontare un tema afferente alla storia genovese, sia questo di taglio politico, sia economico, sia ancora storico-artistico o architettonico o urbanistico, deve confron- tarsi con il composito e complesso ceto dirigente che ebbe il control- lo politico e sociale della città dalle origini del Comune, nel XII secolo, a tutta la durata della Repubblica aristocratica, nata nel 1528 e caduta nel 1797. Attraverso un’evoluzione continua e articolata, il gruppo di potere, diviso nelle fazioni cittadine dei guelfi e ghibellini, prima, e dei nobiles e populares, poi, con la riforma costituzionale del 1528 si organizzò in un vero e proprio patriziato sovrano, nel quale confluirono coloro che avevano già acquisito il diritto di parte- cipare all’amministrazione della cosa pubblica. Si era trattato in sostanza di un’operazione di riordino del ceto dirigente cittadino – nel quale erano già riscontrabili tutte le caratteristiche di una vera e propria nobiltà civica – ispirata dalla necessità di porre fine alle lotte di fazione per il controllo della città. 1 Desidero esprimere un sentito ringraziamento per aver favorito la mia partecipazione al convegno Le aristocrazie cittadine. Evoluzione dei ceti dirigenti urbani nei secoli XV-XVIII all’amico Saverio Simi de Burgis, il quale come discendente di una delle famiglie compo- nenti la nobiltà genovese sin dalle sue origini, i Di Negro, condivide l’interesse per le vicen- de del ceto dirigente dell’antica Repubblica di Genova, e a Marino Zorzi e Girolamo Mar- cello del Majno membri del comitato organizzatore del convegno.
    [Show full text]