Libro PAESI 2

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Libro PAESI 2 INDICE 4 CELANO 14 CERCHIO 24 CIVITA D’ANTINO 36 CIVITELLA ROVETO 44 COLLARMELE 52 COLLELONGO 62 GIOIA DEI MARSI 70 LECCE NEI MARSI I Comuni Celano CENNI STORICI menti del lago deter- strategica di controllo minarono l’abbandono sulle vie di comunica- del primitivo insedia- zione tra l’Italia cen- mento celanese e il suc- trale e meridionale. cessivo trasferimento Gli abitanti dovettero della popolazione sul abbandonare le pro- Monte Tino. Tale loca- prie case che vennero lità fu scelta per la sua incendiate e distrut- posizione strategica te così come il castel- naturalmente protetta lo. Restò indenne solo contro le aggressioni la chiesa di S. Giovan- dei nemici e le insidie ni Evangelista, oggi S. del lago. Maria delle Grazie. I Solo nell’VIII secolo, celanesi furono esilia- con i Franchi, il territo- ti in Sicilia, Calabria rio conobbe un’intensa e Malta e lì restarono rinascita economica e, fino al 1227. Nel lu- in quanto caput Mar- glio di quell’anno Fe- sorum, fu spesso resi- derico II, per interces- Gole di Celano denza dei conti marsi- sione del papa Onorio cani. Archivio Associazione III, permise ai celane- Celano, veduta panoramica - Foto di Francesco Scipioni Il momento di massimo Antiqua si di tornare in patria. splendore coincise con Il nuovo paese sorse ai L’abitato di Celano si dispone sulle anni fa con una continuità insedia- la presenza del conte Pietro Berar- piedi del monte Tino e, per ordine pendici del Monte La Serra (il me- tiva che si è protratta fino ai nostri di che, dopo aver riunito nel 1198 dello stesso imperatore, si chiamò dievale Mons Celanum) a 860 m. giorni. Il ritrovamento dell’inse- le contee di Alba e Celano, tentò di Cesarea. Solo dopo la morte di Fe- s.l.m. Il suo nome deriva probabil- diamento palafitticolo perilacustre, ampliare i suoi domini oltre l’Abruz- derico II la città riprese il suo anti- mente dall’italico Cela, latino Caela noto come le “Paludi”, e della vicina zo, con lo scopo di creare un forte co nome. o Caelum, il cui significato è ancora necropoli sono una testimonianza stato cuscinetto tra il nord e il sud. In pochi anni venne ricostruito un incerto, ma probabilmente legato al significativa dell’età del Bronzo. Con l’avvento degli Svevi la situa- nuovo borgo munito di rocca e cin- nome “cielo” o al verbo “celare”. Tra il V e il IV secolo a.C. fu sicu- zione politica della contea celanese ta muraria. Nel corso dei secoli Ce- “Cèle” di Aielli, località situata sot- ramente un vicus con relativo op- subì un radicale mutamento. Il con- lano fu dominio, oltre che della fa- to il Monte Secine, ricorda l’antico pidum e, come in tutti i paesi rivie- te Pietro, in un primo momento av- miglia Berardi che vi rimase fino toponimo. raschi del tempo, anche a Celano a verso agli Svevi, passò prima dalla alla prima metà del XV secolo, della Centro importante della Marsica, causa della carenza di terre colti- parte di Federico II e nel 1210 di dinastia Piccolomini fino al 1592, caput marsorum durante il Medio- vabili si sviluppò un’economia pa- Ottone IV di Brunswich, ottenendo dei Savelli fino al 1712 e degli Sfor- evo, Celano ha avuto origini anti- storale che si esauriva nella transu- da quest’ultimo importanti privile- za - Cesarini fino al 1742. Nel XIX chissime. Sono varie le ipotesi ri- manza interna. Solo più tardi, con gi. Per il suo tradimento il Conte secolo Celano ebbe un nuovo asset- guardanti il primo insediamento la Lega Sabellica (343 a.C.) i Mar- Pietro fu destituito e a lui succes- to amministrativo e giurisdiziona- della città, ma rimane certo che, fin si ebbero garantiti i pascoli estivi se Tommaso, che si ribellò metten- le che favorì la riduzione dei centri dai tempi antichi, occupasse la riva dell’Appennino e quelli invernali do in fuga le truppe imperiali. Nel abitati facenti parte del suo territo- nord del lago Fucino. nella costa adriatica e frentana. 1223 l’imperatore pose Celano sot- rio. La presenza umana nell’area è do- Nel V - VI secolo d.C. le invasioni to assedio, temendone la posizione cumentabile a partire da 18.000 barbariche e i frequenti straripa- I Comuni Celano IL CASTELLO La struttura è nota come Castello d’Aragona. ti (1695, 1706, 1780) provocaro- tali a tutto sesto. Al centro è situa- Piccolomini, una denominazione Il Piccolomini trasformò il castello no danni di diversa entità, fino a to il pozzo che, in passato, dava che pone l’accento su una datazione in palazzo residenziale effettuando quando la scossa del 1915 provocò l’opportunità di utilizzare l’acqua quattrocentesca del complesso ar- poche modifiche: fu completato il il crollo di tutte le strutture oriz- piovana raccolta nella sottostante chitettonico. Con molta probabilità secondo piano del loggiato del cor- zontali, lasciando lesioni profonde cisterna scavata nella roccia. Sul però la prima fase della costruzio- tile con archi a tutto sesto imposta- sui muri superstiti. I lavori di rico- loggiato del piano nobile si affaccia ne risale al 1392, quando il Conte ti su capitelli recanti i simboli della struzione, intrapresi nel 1940 e in- il pregevole portale della cappella di Celano Pietro Berardi ordinò l’e- sua famiglia, vennero aperte diver- terrotti a causa della seconda guer- di S. Andrea (XV secolo), che reca dificazione della ra mondiale, ripresero nel 1955 e si sull’architrave lo stemma della fa- chiesa di sant’An- conclusero nel 1960 riportando il miglia Piccolomini. gelo e dell’antico castello al suo aspetto originario e Dal 1992 il castello di Celano è convento dei Ce- ponendo in risalto gli elementi che sede del Museo d’Arte Sacra della lestini, donando ne caratterizzavano la funzionalità Marsica. Qui si trovano opere d’ar- ai monaci il suo difensiva. te provenienti da diverse chiese antico palazzo. In Si accede al castello tramite un del territorio, dal Museo Nazionale questa prima fase doppio ingresso situato lungo il dell’Aquila e dal Museo di Palazzo furono costruiti lato sud-est, protetto da un fossato Venezia di Roma. Le sale sono ar- la cinta muraria asciutto e da un rivellino. Il primo ticolate in più sezioni coprendo un e i primi due pia- ingresso è munito di ponte levatoio ampio arco cronologico che va dal ni del mastio fino e il secondo, più antico, di un arco VI al XIX secolo: scultura (lapidea alla cornice del ogivale sormontato da una cadito- e lignea), pittura (murale, su tela marcapiano. ia. Un terzo ingresso carrabile è si- e su tavola), oreficeria e paramenti Nel 1451 Lionel- tuato a nord-est. sacri. Particolare attenzione meri- lo Acclozamora, Il circuito murario, munito di un- tano le ante lignee (XII secolo), la marito della con- dici torri a scudo e cinque rotonde, stauroteca (XIII secolo) e il tritti- tessa Icobella (ni- circoscrive diversi spazi verdi e la co (XIV secolo) provenienti da Alba pote di Pietro), lizza, di forma pressoché circolare. Fucens, il dipinto su tavola (XV se- portò quasi a L’edificio, a pianta rettangolare con colo) raffigurante la Vergine attri- compimento l’o- torri quadrate ai vertici, si sviluppa buito ad Andrea Delitio e la croce pera con la realiz- su tre piani, l’ultimo dei quali carat- processionale degli Orsini datata zazione del piano Castello Piccolomini - Foto di Sofia Leocata terizzato, all’esterno, dalla presen- 1334. nobile, del cam- za di bifore archiacute, di una trifo- Nel 2003, infine, è stata inaugurata mino di ronda e delle quattro torri se finestre e varie loggette pensili, ra e di alcune finestre architravate la Sezione Archeologica che ospita d’angolo. La costruzione si presen- furono effettuate migliorie alla cin- rinascimentali. L’intera costruzione la prestigiosa Collezione Torlonia, ta nel suo insieme compatta e ar- ta muraria, con la costruzione delle è coronata dall’apparato a sporgere i cui materiali sono stati rinvenu- monica, nonostante i due tempi di antiporte e di grandi torri circolari, continuo ed è arricchita dalla mer- ti durante i lavori per il prosciuga- edificazione abbiano dato al castel- che inglobarono quelle precedenti. latura delle quattro torri angolari. mento del lago Fucino. Compren- lo diverse caratteristiche di stile. Altri signori del castello furono in Il cortile interno è porticato a dop- de importanti fregi architettonici Nel 1495, con la morte di Ruggerot- successione i Peretti, i Savelli, gli pio ordine di colonne con possen- che rievocano il panorama lacustre to, si estinse la dinastia dei Berardi Sforza - Cesarini, gli Sforza - Cabre- ti piloni medievali che sostengono antico, monete, statuine, sculture, anche se già nel 1463 Antonio To- ra Bovadilla, i De Torres, gli Arezzo archi a sesto acuto, a ciascuno dei armi e utensili che interessano un deschini Piccolomini aveva ricevuto e i Dragonetti. quali si sovrappongono rispettiva- arco temporale dal III millennio la contea di Celano da Ferdinando Nel corso dei secoli vari terremo- mente coppie di archi rinascimen- a.C. fino al XVI secolo. I Comuni Celano CHIESA DI S. GIOVANNI BATTISTA CHIESA DI S. MARIA DI VALLEVERDE La chiesa sorse nella seconda metà scimentale. La lunetta del portale Secondo la tradizione la chiesa sa- centesco raffigurante la Madonna del Duecento per volontà di Rugge- è decorata da un affresco quattro- rebbe stata edificata sul luogo dove con Bambino tra i Santi Francesco ro I e divenne ben presto la parroc- centesco, della scuola di Andrea De S. Francesco d’Assisi soggiornò in- e Giovanni da Capestrano. chiale del nuovo incastellamento di Litio, raffigurante la Madonna con Celano sul colle di S. Flaviano. Bambino fra S.
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