TERRA DI LAVORO *R*Ss"
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I STAMPAPERIODICA TERRA DI LAVORO 1840 - L927 L t§l 1 u§§$'e§&t' t h t §t} *r*ss" (o r r cllte - to..r^^§.ìtl$'t"- _,rthfb\ (fy ,*$imxn Caserta ,,Palazzo Reale - Febbraio 1988 MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI STAMPA PE,RIODICA in TERRA DI LAVORO 1840 - 1927 CATALOGO DELLA MOSTRA CASERTA, PA]-AZZO REAIE FEBBRAIO 1988 SIGLE ED ABBRE,YTAZIONI ASC : Archivio di Stato di Caserta b. = busta BC = Biblioteca Comunale di Caserta (x) BP : Biblioteca Palatina di Caserta (x) EMPC : Emeroteca del Museo Provinciale Campano di Capua fasc. : fascicolo f. = fascio G. = Gabinetto (di Prefettura) inc. : incartamento Pref. = Prefettura O. : Questura (*) Deipedodici conservati presso la BibliotecaPalatina e presso la Biblioteca Comunale si è conto soltanto dell'Indice della Stampa (pag8. 112-143) Premessa Archivistica In genere, in occasione di una nuova mostra, si usa dire scherzosamen' te, parafrasando una celebre frase, che "il Sonno della ragione genera mostre" . A noi pare invece che questa mostra sia nata con occhi ben attenti se suo presupposto sono ricerche storiche, quantitativamente poche, condotte sulla fonte archivistica esposta (cfr. in particolare: C. Cimmino, Demo' crazia e Socialismo in Terra di Lavoro nell'età liberale 786L-1975, Napo- li, 1974) e ricerche archivistiche condotte nell'ambito dell'Archivio di Stato di Caserta, dove, a cura del dr. A. Fiori, nel corso del riordinamento del- I'Archivio di Gabinetto della Prefettura, sono state individuate circa 400 testate (altre stanno venendo fuori nel corso di altri lavori di riordinamen- to) che sono state lasciate giustamente collocate nei rispettivi fascicoli - E' da precisare che solo pochi numeri di ogni periodico sono conservati in tali fascicoli ma sono, o dovrebbero essere, i più significativi, almeno nell'ot- tica dei rapporti fra autorità di governo e stampa, perchè trattasi o del 1" numelo, o del numero di saggio, trasmessi ai sensi della legge sulla stampa dagli organi periftrici di P. 5., oppure di quei numeri che per implicazioni di ordine pubblico o politico potevano interessare la Prefettura, la Que- slura o i Commissariati (alcuni periodici sono infatti conservati anche in tali fondi archivistici). Quasi sempre invece per la consultazione diunapiù completa raccolta di ogni singola testata bisogna far capo all'Emeroteca del Museo Provinciale di Capua, dove sono custoditi anche periodici che non figurano presso I'Archivio di Stato di Caserta (e viceversa), fra cui alcuni del periodo antecedente I'unità d'Italia, come la "Gazzetta di Gae- ta" o l' " Eco di Capua" . Vedasi a riguardo I'elenco complessivo alfabetico dei periodici esistenti presso i due Istituti posto in coda a questo catalogo, redatto dai Dott. M. Crispino e G. Gallucci, bibliotecari della Soprinten- denza ai B.A.A.A.S. di Caserta. Compito del personale dell'Archivio di Stato e del personale della sud- detta Soprintendenza è stato quello di schedare n. 72 periodici scelti fra i più importanti e significativi, pubblicati nei cinque distretti della Provin- cia. Sono stati preventivamente esclusi organi tecnici, ad eccezione della "Campania Industriale", o giornali Ufficiali come il "Giornale dell'Inten- denza" o il " Bollettino della Prefettura" . Le schede sono state raggruppate 1 nel catalogo per distrctti storici (Caserta, Nola, piedimonte, Sora, Gaeta) e, nell'ambito di ogni distretto, cronologicamente. scheda qi La predkposta risponde seguenti quesiti: Titolo - edito a _ - stampato a formato - periodicità - direttore - collaboratori _ cara ere _ cenno storico - luogo di conservazione e consistenza - bibliografia. per quest'ultima voce si fà rinvio alla bibtiografia generale su Terra di Lavoro annessa alla premessa storica redatta per questo catalogo da C. Cimmino, prcsidente del Comitato di Caserta dell'Istituto per la Storia del Risorgi_ mento ltaliano. I pochi studi su ogni singola testata di cui si è u conoscenza sono stati citati al termine della rispettiva scheda- Alcune difficoltà si sono incontrate per ,,cenno la redazione del storico" , essendo stato a volte necessario, e non sempre possibile, verificare i rlati e le valutazioni contenuti nei rapporti di p. S. di cui sono sosmàziati i fascoli dell'Archivio di Gabinetto della Prefettura, presso I'Emeroteca tj.el Museo Campano, dove, come si è già detto, esiste una più ricca collezione tli ogni p_eriodico. Ne consegue che il "cenno storico" va visto a volte come frùb di un'indagine completa, sempre come un utile avviamento allo itu(tio della testata. giudizio Un generale sulla stampa periodica di Terra di Lavoro è rimesso naturalmente agli studiosi. A noi,,ictu oculi" sembra trattarsi d.i stampa di prevalente interesse locale (non per questo meno interessante) da inquadrare criticamente in un contesto generale a seguito di una migiiore e più approfondita conoscenza di situazioni omigenee, raggiuigibile attraverso il propagarsi di iniziative analoghe alla presente. Quali obiettivi intende perseguire I'Archivio di Stato tti Caserta parteci_ pando a questa iniziativa? Essenzialmente due: 1) Valorizzare una fonte storica non secorul.aria, che, per di più, si presta ^quelle ad un approccio molteplice, anche letterario, eiidenziando testqte che contribuirono effettivamente ad orientare e ad educare-I'opi_ nione pubblica e quelle che invece furono il meteorico frutto di entusia_ smi provinciali o strumento contingente di lotta (in mancanza d.i altri mezzi di comunicazione) per I'ascesa a cariche amministrative o politi_ che. 2) Evidenziare indirettamente che il materiale dell'Archivio di Stato (circa 80.000 pezzi archivistici, 1435-1969) costituisce, con particolare riferi_ mento all'800, un punto di passaggio obbligato per coloro che studiano la yoria di Terra di Lavoro. Si ring.razia_ infine la Sopraintendenza ai B.A.A.A.S. di Caserta per aver osp.itato Ia mostra e I'Ufficio Centrale Beni Archivistici che, fiian_ ziando il catalogo, ha permesso un momento di aggregazione nòn fre_ quente fra enti culturali diversi. VITTORIO DI DONATO Direttore dell'Archivio di Stato di Caserta GOVERNI, DEPUTATI, MOVIMENTI POLITICI E STAMPA PERIODICA NEL MEZZOGIORNO (1799 - 1926): TERRA DI LAVORO .ìi Càrmine Cimmino Gli scavi operati prima del 1976, prima cioè dell'inizio della pubblicazione della Àivi.sl.7 Slorica di Terra di l-avoro, e quindi i saggi su questa rivista comparsi e gli studi pubblicati a cura dell'lslllulo per la Storia clel Risorgimento ltaliano - Comitato di Caserta, consentono di tirare le prime somme sulle vicende dei movimenti e partiti politici di opposizione (liberali - per il periodo borbonico- radicalrepubbl icani, socialisti) nell'età risorgimentale in Terra di Lavoro. E' mancato però, uno studio che focalizzasse i rapporti tra l'intera classe poli- tica e i vari Governi succedutisi in Italia per tutto il periodo preso in esame. Se in Democrazia e Socialismo in Terra di Lavoro in età liberale (1861-191 5) e rn I Democratici in Terra di Lavoro dopo l'unità ho privilegiato la ricostruzione dei movimenti politici d'opposizione, la storia dei loro gruppi dirigenti, quella dei "valori" di cui erano portatori. del lavoro svolto per costruire attorno a ben determinati progetti politici una specifica rete organizzativa (dalle società ope- raie alle Banche Popolari, dalle Camere del Lavoro alle leghe), che consentisse una piìr ampia e migliore presa sulla società e suiceti e classi sociali i cui inLeressi si esprimevano (piccola borghesia, proletariato di fabbrica e in genere cJasse operaia, bracciantato agricolo, piccoli affittuari e piccoli contadini proletari), ora, invece, ho posto al centro delf indagine, specialmente a partire dal periodo postunitario. l'intera classe politica provinciale, vista nei rapporti con i vari Governi, studiata nella sua composizione sociale, nei suoi mutamenti. Manca un capitolo sull'opera dei Prefetti: lo spazio assegnatoci non poteva non condizio- narci, come del resto ci ha condizionato nella stessa stesura del presente saggio. Abbiamo diviso la trattazione in quattro grandi periodi: 1) gli anni che vanno dalla Repubblica Partenopea all'Unità d'Italia, che sono quelli della formazione di una coscienza nazionale e della nascita e dello svi- luppo di forze liberali anche in Terra di Lavoro; 2) gli anni che partono dai primi Governi liberali per arrivare a queìli conserva- tori e autoritari di fine secolo, che videro i parlamentari di'ferra di Lavoro attestarsi in maggioranza su posizioni di opposizione di sinistra ai ',ari Governi della Destra: largamente condividere i programmi della Sinistra Storica al potere e quindi frantumarsi, specialmente dopo i vari Ministeri Cairoli, in vari gruppi negli anni di Depretis, per trovarsi maggiormente uniti sotto i due Ministeri Crispi, ma molto meno sotto quelli del Gabinctto Di Rudinì-Nicotera-Zanardelli, o nelle elezioni del 1895 (governava I'ltalia il terzo Gabinetto Crispi) c dei Governi di fine secolo; 3) l'ctà Giolittiana. durante la quale la classe politica casertana, all'insegna di un persistente ministerialismo, acquisito soprattutto all'epoca dei primi Ministeri Crispi. se pure con gradualità, passa da posizioni conservatrici a q quelle più aperte del Giolitti, pur non mancando un gruppo di deputati delia opposizione costituzionate det .sonnino; p.r" quindi;,t;;;rsi fiÌolibica nel 1911 ed intervenrista, sempre piir dorlnuiu au suiuìOir,ipe.ie aopo la t at_ tura operatasi nel corso del col .1t09 voto dato Oa Sonninl-affa proposta di riduzione del dazio sui cereali: 4) gli anni der dopo guerra, infine, e dela dissoruzione dello stato liberale nel fjmpulso i,ll1"-9:::y:::tro di un notevole rinnovamenlo-net quadro poli_ operaro dala guerra, si sfaldano i tradizionali èquitibii, rormanol::.:liirl"^r.l1r]: nuovt schieramenti. si si afferma per la prima volta una candidatura sociali.sra (Lollini) net quadro dela ,iprÉsu n.f'aofog;rla dei movimento contadino ed operaio, quere.so_ciaìrifòrmist. oi ÀuBrto'È"neduce-L e Gio- vanni rescione. ra "poporare" pi..it.tii inurionalista,, di Clemente di Paolo Greco. mentre, " dopo Iamarcia., Ro*u,ri-uu iiàicenao il peso aveva al di denrro che del lascismo locale t.atu ct.