Lo Spirito Europeo Si Fa Avanti Sia Pure Per Opportunità Politica
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ZZara,ara, nnelel 20082008 mmodernissimoodernissimo villaggiovillaggio tturisticouristico A PPuntaunta ScalaScala iill ggioielloioiello ddalmataalmata DDinoino SSaffiaffi a paginapagina 8 DDELEL PPOPOLOOPOLO IL PROLOGO w w w .e d Lo spirito europeo si fa avanti it .h r / la v sia pure per opportunità politica o c e dalmazia di Dario Saftich A “Ladislao d’Angiò vendette alla richiesta dell’Italia di fare da richiami storici del tutto fuori nn o I a Venezia l’intera Dalmazia il sì che i cittadini italiani possano luogo. Nulla di strano, è noto e pro- I • 6 n. 7 200 9 luglio 1409 per la somma di accedere al mercato immobilia- risaputo che i Balcani produco- vengo- • Sabato, 15 luglio 100 mila ducati. Oggi allo stes- re croato senza discriminazione no più storia di quanto ne siano no dall’en- mazia, so modo qualcun altro svende la alcuna, alla pari degli altri cit- in grado di consumare da soli. E troterra. Qualcuno neanche Dalmazia”. Questa la “perla” tadini europei. E così per l’en- non per niente innescano mic- se ne fa sempre portavoce... quando si tratta di rimbalzata al Sabor a opera di nesima volta al Parlamento di ce che mettono paura al vecchio Sparate storiche a parte la rivendicare l’estensione del- un deputato della destra, origi- Zagabria la discussione su leggi continente. La Dalmazia, evi- maggioranza di Governo al Sa- la zona ittica ai paesi dell’UE. nario di Lesina, durante il di- che dovrebbero permettere alla dentemente, nonostante il suo bor ha fatto quadrato e la legge Non per niente è stato il presi- battito sulle modifi che alla leg- Croazia di europeizzarsi appie- retaggio di civiltà e di apertura che semplifi ca le procedure per dente del Sabor Vladimir Šeks ge sulla proprietà e gli altri di- no, di fare propri i valori di casa al mondo, non può fare a meno l’acquisto di immobili in Croa- a dire che le autorità non han- ritti reali. Chiaro il riferimento a occidente, è stata avvelenata di risentire degli “infl ussi” che zia da parte dei cittadini stranie- no alcuna intenzione di cede- ri (ora basta l’assenso del Mini- re a simili rivendicazioni pro- stero della giustizia, non serve prio per non compromettere il più anche il benestare del dica- cammino europeo della Croa- stero degli esteri) è passata. Per zia. E che dire dell’Euroregio- la Croazia questa potrebbe esse- ne Adriatica? Erano in molti re la leva per schiudere la por- in Dalmazia, nelle fi le del cen- ta dell’Europa, sempreché tutto trodestra e non solo in quelle ad non si riduca a un... gioco delle arricciare il naso. Eppure quan- carte. Il dibattito parlamentare do da Zagabria è arrivato il “pa- ha evidenziato come sugli argo- terno consiglio” tutte le Contee menti “immobiliari” gli schie- si sono presentate all’appunta- ramenti siano assai fl uidi: chi mento polese che ha sancito la si ritrova al potere fa uso della nascita dell’Euroregione. Come realpolitik, chi è all’opposizio- dire l’Europa val bene qualche ne, a prescindere se sia di sini- cedimento. stra o destra, si diverte ad agita- Quello che è auspicabile è re i soliti spauracchi sulla sven- che alla lunga queste “conces- dita delle ricchezze nazionali. sioni” siano viste come reali Non è strano che sia il centro- conquiste democratiche, perché destra guidato da Ivo Sanader a tali realmente sono. A mitigare fare all’Europa quelle conces- l’assalto al mercato immobilia- sioni che se fosse il centrosini- re dalmata poi ci pensa proprio stra a farle si griderebbe al tra- il libero gioco di mercato che ha dimento. La destra, come è noto, fatto portare i prezzi alle stelle. essendo nazionale per elezione, E i proprietari di sperdute pie- è in grado di far ingoiare “ro- traie si sono ritrovati con auten- spi” più agevolmente alle cor- tiche miniere d’oro. Segno che è renti più dure. E queste ultime proprio l’europeizzazione a por- Ora dovrebbe essere più facile per gli stranieri acquistare immobili in Dalmazia non mancano nemmeno in Dal- tare la ricchezza. 2 dalmazia Sabato, 15 luglio 2006 ESULI Franco Rismondo, fi glio di Rime, racconta la nascita del Libero comune Uno zaratino senza la sua città di Rosanna Turcinovich Giuricin San Donato ranco Rismondo è nato a Un’isola felice che Zara nel 1940. I ricordi che Flo legano alla sua città sono aveva dato rifugio a in effetti il rifl esso di racconti dei tante famiglie italiane genitori, frammenti di testimo- nianze di parenti e conoscenti ma In che modo questo legame sono comunque forti, interiorizza- ha infl uito sul suo rapporto con ti e sedimentati. Zara? “Siamo venuti via da Zara “Mi sono sempre fi gurato una nel ’43, - racconta - sfollati pri- città piccola, dove tutti si cono- ma a Knin, poi a Nona, e nel scevano ed erano amici, compa- ’45 a Lussino. Conservo delle gni o altro. Anche se esistevano splendide fotografie delle prime diverse classi sociali, e quindi uscite in carrozzetta sulla Riva c’erano ricchi e poveri, tutti era- Nova a Zara, cose che mi hanno no accomunati dalle passioni per narrato. Le signore mi dicevano lo sport, il teatro, le varie attivi- di mia madre che mi portava in tà cittadine. Le differenze scom- giro con la pelliccetta per difen- parivano anche perché un certo dermi dall’umidità del mare. benessere era alla portata di tutti, Papà era un medico, che dopo la per la sua condizione privilegiata laurea, aveva iniziato a lavorare di porto franco. Un’isola felice, all’ospedale di Zara. Come spo- anche di italianità, nel cuore del- sa aveva scelto una lesignana. la Dalmazia slava, un paradiso in La mamma, infatti, aveva la- terra, che aveva dato rifugio a tan- sciato Lesina dopo che la gen- te famiglie italiane dopo la prima te del posto s’era resa conto che guerra mondiale provenienti da la loro isola non sarebbe rima- altre città passate al Regno di Ju- sta all’Italia. Si sono sposati nel goslavia, come Sebenico, Spalato, ‘39, io sono nato nel ‘40, nel 43 Ragusa. I giovani delle famiglie è nato mio fratello e poi è ini- bene di quelle località venivano a ziato l’esodo”. studiare a Zara, alle scuole italia- canico… non saprei da che parte gli assegnarono un incarico pres- gli indirizzi dei Dalmati sparsi in ne. Era una città piena di stimoli e cominciare”. so il comune. Ha accettato perché tutto il mondo. Tamino, che al- Era la città più di speranze come spesso succede Che cosa diceva dell’esodo? aveva già una moglie, due fi gli e i l’epoca lavorava alla Totip, ave- bella del mondo all’apice di un’epoca”. “È sempre stato molto riserva- suoceri a carico, non poteva per- va un uffi cio con un ciclostile Qualche aneddoto legato alla to, a me manca un ricordo vero di mettersi di tergiversare. Ha cer- dove iniziarono a stampare arti- Cos’era Zara nei racconti gioventù, alla vita professionale tutte le traversie, dei passaggi da cato comunque di specializzarsi gianalmente il foglio. E da questi di suo padre? di suo padre a Zara? Nona, da Lussino. Credo aves- in igiene e sanità pubblica ed ha primi notiziari spediti agli ami- “Era unica, la città più bel- “Si divertiva a raccontare se volutamente cancellato la fase continuato a fare l’uffi ciale sani- ci, ad un certo punto, arrivarono la del mondo, senza possibilità della meraviglia suscitata in fa- dell’esodo continuando a vive- tario fi no al pensionamento, ri- centinaia di richieste di diffusio- di paragoni, Zara era tutto. Può miglia dalla sua decisione di di- re, con la testa, a Zara, in mezzo nunciando alla sua aspirazione di ne. I mezzi erano pochi, decise- sembrare incredibile, forse irra- ventare medico. Nessuno se lo alla sua gente. Anche ad Ancona, lavorare in ospedale”. ro allora di proporre la formu- zionale, ma fi no all’ultimo, mio sarebbe immaginato: suo padre dove c’eravamo stabiliti, dopo le la “mandateci i francobolli, vi padre è mancato a 92 anni, ri- era impiegato in tribunale, la ore d’uffi cio, si dedicava alla cor- Tutto ha avuto spediamo il notiziario”. Nacque leggendo il libro Cuore, aveva mamma era casalinga. Diceva ai rispondenza con gli altri zaratini. inizio nel ’53 con così il giornale Zara. Dopo sei trovato le frasi degli amici che suoi: se divento medico non mi Padre Rocchi di lui diceva che mesi dalla fondazione anche la dicevano ricorda la tua città, faranno curare neanche i gatti. passeggiava per le strade d’An- il giornale Zara Questura se ne accorse e allora se tu ami la tua città sarà qual- Ma era caparbio, con tanta ener- cona con la mente a Zara. Ave- È stato il primo sindaco del dovettero registrare una socie- cosa che porterai con te tutta la gia da spendere. Ha fatto tanto va accettato la nuova dimensione Libero Comune di Zara in esi- tà dal notaio, fare tutto secon- vita, niente può sostituire il ri- sport, ha litigato con i federali, con diffi coltà. A Zara, per papà, si lio, uno dei fondatori dell’asso- do le regole mentre erano con- cordo, il desiderio, l’amore per è uscito dalla società sportiva e prospettava un incarico stabile in ciazione? vinti di aver creato qualcosa di la propria città. E per lui Zara, si è messo in proprio con il suo ospedale, lui ci teneva a progredi- “Tutto è nato con il giorna- molto privato. Comunque, non è stata un sogno rimasto tale fi no armo.