Alberona Biccari Roseto
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO “P. ROSETI” SCUOLA DELL’ INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO ALBERONA BICCARI ROSETO Approvato dal Collegio dei Docenti, nella seduta dell’11 ottobre 2018 Approvato dal Consiglio d’Istituto, nella seduta dell’11 ottobre 2018 I.C. “Paolo Roseti” Biccari PTOF 2019-2022 2 Sezione 1 LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO pag Dati identificativi della scuola 1 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio 2 Caratteristiche principali della scuola 7 Risorse professionali 9 Risorse strutturali e finanziarie 13 Sezione 2 LE SCELTE STRATEGICHE Dal RAV al PDM 19 Priorità, obiettivi di processo e traguardi 22 Il Piano di Miglioramento 24 Sezione 3 L’OFFERTA FORMATIVA Curricolo d’ Istituto 27 Valutazione degli apprendimenti 31 Traguardi attesi in uscita 32 Azioni della scuola per l’inclusione scolastica 39 Iniziative di ampliamento curriculare 49 Attività previste in relazione al PNSD 63 Insegnamenti e quadri orari 64 Sezione 4 L’ ORGANIZZAZIONE Modello organizzativo 67 Organizzazione Uffici e modalità di rapporto con l’utenza 75 Piano di formazione del personale docente e A.T.A. 78 Reti e Convenzioni attivate 79 I.C. “Paolo Roseti” Biccari PTOF 2019-2022 1 Sezione LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO L’Istituto Comprensivo di Biccari comprende tre segmenti di scuola, suddivisi lungo un continuum: scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado dei comuni di Biccari, Alberona e Roseto Valfortore. DATI IDENTIFICATIVI DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA DENOMINAZIONE ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO. “PAOLO ROSETI” DIRIGENTE SCOLASTICO ROSA MANELLA (REGGENTE) CODICE MECCANOGRAFICO FGIC820009 C.F.: 91010690716 INDIRIZZO e CAP Via Giardino, 131 cap 71032 LOCALITA’ BICCARI E-MAIL e PEC [email protected] pec: [email protected] TELEFONO e FAX segreteria: tel. 0881 593147 fax: 0881 593344 SEDI DELL’I.S.C. “PAOLO ROSETI” SEDI SCUOLE CODICE MECCANOGRAFICO Scuola dell’ Infanzia FGAA820016 Via Giardino, BICCARI Scuola Primaria FGEE82001B Via Giardino Scuola Secondaria di I grado FGMM82001A Via Giardino Scuola dell’ Infanzia FGAA820027 Via Strizzi ALBERONA Scuola Primaria FGEE82002C Via Strizzi Scuola Secondaria di I grado FGMM82002B Via Strizzi Scuola dell’ Infanzia FGAA820038 Via G. B. D’ Avanzo ROSETO VALFORTORE Scuola Primaria FGEE82003D Via G.B. D’ Avanzo Scuola Secondaria di I grado FGMM82003C Via G. B. D’ Avanzo I.C. “Paolo Roseti” Biccari PTOF 2019-2022 2 ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO Il territorio, in provincia di Foggia, ricade interamente nel comprensorio del Sub-Appennino Dauno settentrionale, ai confini con la Campania e, in base alla tradizionale classificazione per zone altimetriche, per il 40% è montano e per il 60% è collinare. La zona montana presenta una rilevanza di fattori naturali costituenti inaspettate risorse, la cui valorizzazione, nonché utilizzazione a fini economici (e non solo nel settore turistico), potrebbe contribuire a ridisegnare le scelte occupazionali degli abitanti, tradizionalmente votate all’agricoltura. Qualcosa in questo senso si è già attivato, se si pensa all’area naturale di Monte Cornacchia e lago Pescara (Biccari) e all’Osservatorio di ecologia appenninica (Roseto). Il patrimonio edilizio dei tre comuni consta di un centro storico, poco abitato e di zone periferiche di più recente espansione, che presentano una maggiore densità abitativa. Oltre ai centri urbani, esistono insediamenti sparsi nelle campagne, tra i quali i più importanti sono: - Tertiveri, Berardinone e Mezzana San Cataldo, per Biccari; - Casarsa, Tuoro Serrone, Maitini, Ischia, Mezzana, Fosso di Coccio, Candela e Valloncello, per Alberona; - Acquabianca, Stellera, Fontana Romana, Pietra Cantata, Maitini, Iammocche, Montrelli e Mirabella, per Roseto Valfortore. Gli abitanti di queste frazioni affluiscono nei paesi più vicini per usufruire dei servizi; la presenza di un servizio di scuolabus ne permette, inoltre, l’integrazione territoriale, a livello di scuola dell’obbligo. Nel corso degli ultimi anni, nonostante si stia assistendo all’insediamento parziale sul territorio di famiglie extracomunitarie, la popolazione residente nei tre comuni ha continuato a ridursi, a causa dei costanti movimenti centrifughi verso le città vicine. Si spera che i nuovi insediamenti produttivi, che ultimamente stanno sorgendo sul territorio, anche di una certa ampiezza e diversificazione, possano in qualche maniera fronteggiare, arginandolo, questo fenomeno di fuga. In tutti e tre i comuni hanno spessore le realtà di tipo associazionistico, anche se si registra, favorito dalle “Pro Loco” dei rispettivi centri, in riferimento alle attività aggregative, a sfondo sia solidaristico, come l’associazione biccarese “Superamento handicap”, la “Caritas”, il “Volontariato Vincenziano” e l’“Ordine francescano”, sia socio-culturale, come l’Oratorio “Villa Frassati” e “Senza Confini” di Roseto, nonché l’ “Archeoclub” di Alberona. Sotto il profilo economico i tre paesi presentano molte affinità: in essi sembrano quasi del tutto scomparse le attività artigianali, salvo quelle legate all’attività agricola e destinate alla produzione di prodotti alimentari tipici. La famiglia, formata da tre o quattro elementi e con condizioni economiche di medio benessere, rappresenta ancora il più importante riferimento valoriale per i ragazzi. Certo non mancano i fenomeni di contestazione dell’autorevolezza genitoriale; e probabilmente per questo l’istituzione familiare sembra adottare atteggiamenti più morbidi nella gestione dei comportamenti minorili: pone maggiore attenzione ai problemi della vita di relazione ed accetta la I.C. “Paolo Roseti” Biccari PTOF 2019-2022 3 condivisione del ruolo educativo con altre agenzie, con le quali si mostra disponibile alla collaborazione, attraverso un lavoro quotidiano e fruttuoso. Privilegiato interlocutore dei nostri ragazzi è il gruppo amicale, che presenta sovente ampie dimensioni. Si registrano in questo contesto situazioni di interazione più fluide e transitorie rispetto al passato, come la nascita di gruppi spontanei che frequentano le sale giochi e gruppi amicali che condividono la pratica sportiva, gli interessi musicali o attività ludiche al personal computer. Biccari Il territorio Il centro abitato sorge su un poggio del Subappennino dauno, a 450 metri di altitudine. Il territorio comunale si estende a sud-ovest fino al monte Cornacchia (che con i suoi 1.151 m. s.l.m. è la vetta più alta della Puglia) e a nord-est fino alla piana del Tavoliere. Nel settore montano vi sono le sorgenti del torrente Vulgano e il lago Pescara. In basso, fra i 200 e i 400 metri di altitudine, si estende invece una pianura ondulata che è parte integrante del Tavoliere delle Puglie. L'intero territorio comunale, lambito dai torrenti Salsola a nord-ovest e Lorenzo (affluente del Celone) a sud-est, è attraversato dal torrente Vulgano, affluente della Salsola. Il “Borgo Autentico” di Biccari sorge sul territorio del Subappennino Dauno, in provincia di Foggia: con i suoi 2.800 abitanti e la sua posizione collinare, gode di un bellissimo paesaggio che si estende tra boschi e aree naturali. Il territorio di Biccari comprende anche le località di Berardinone, Sant’Antonio e Tertiveri, che è la frazione più rilevante e sorge a 362 metri di altitudine, a nord del torrente Vulgano. Il nome Il nome di Biccari compare per la prima volta in un documento che risale alla metà del IX secolo e sembra derivare dal latino “vicus”, “bicchiere” o “vicchiere”. Il nome Vicari (Biccari) apparve per la prima volta, in un atto dell'agosto 1054, con il quale la vedova Sikelgaita dona i suoi averi al monastero di San Pietro in Vulgano. La storia Nel territorio di Biccari è stato scoperto l'insediamento neolitico a maggiore altitudine della Puglia, ad oltre 700 m di quota in località Boschetto, lungo la riva del torrente Organo, a pochi chilometri dall'attuale centro abitato. Le origini del nucleo abitato di Biccari sono da porre tra il 1024 ed il 1054 ad opera dei bizantini del catapano Basilio Bojannes (Bogiano) e del vicario di Troia, Bisanzio de Alferana. Testimonianza dell'epoca è la torre cilindrica, facente parte di una serie di avamposti militari realizzati per meglio difendere la via Traiana, importante arteria di collegamento per i traffici ed il commercio tra l'Irpinia e il Tavoliere. Dopo la vittoria sui Bizantini presso il fiume Olivento, un ufficiale normanno dell'esercito di Roberto il Guiscardo, I.C. “Paolo Roseti” Biccari PTOF 2019-2022 4 un certo Pagano si impossessò di Biccari e fortificò il primitivo nucleo abitato, costituitosi all'ombra della torre, facendolo diventare una "città fortificata". Lo stesso Pagano favorì la nascita a Biccari di un nuovo "vescovado", ponendo come suo vescovo un sacerdote di nome Benedetto che sarà deposto da papa Alessandro II con una bolla del 1067. Guglielmo d'Altavilla, nipote di Roberto il Guiscardo, favorì l'ampliamento del nucleo abitato verso Porta Pozzi e l'allargamento del territorio di Biccari. Con Guglielmo de Riccardo, Biccari divenne una baronia della contea di Civitate. In età sveva, dopo la morte di Federico II, il castello fu dato da Corrado IV a Giovanni Moro, servitore musulmano di suo padre. Dopo la morte di Corrado, Giovanni passò al fianco di Innocenzo IV mettendosi contro Manfredi di Sicilia: in una lettera del 3 novembre 1254, il papa conferma a Giovanni Moro alcuni possedimenti, tra cui il castello di Biccari e il castrum di Calatabiano, in cambio dei quali Giovanni doveva garantire, alla bisogna, aiuto militare per la difesa del Regno di Sicilia.