SENATO DELLA REPUBBLICA ------V LEGISLATURA —

(N. 190) DISEGNO DI LEGGE

d’iniziativa del senatore MURMURA

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 26 SETTEMBRE 1968

Istituzione della provincia di

O n o r e v o l i S e n a t o r i. — La responsabile j lo l’esame della spesa (calcolo meramente attuazione della Carta costituzionale e l’ade­ finanziario) ma, soprattutto, quello della guamento della realtà statuale alle modifi­ perdita economica e di ricchezza causata cate esigenze comunitarie non possono non dal ritardo negli investimenti, nonché di richiamare l’attenzione del legislatore, che, quelle nascenti dalle spese di mero consumo, nel suo operare, deve tener sempre presente dal diminuito impegno nello svolgimento di l’esigenza di rendere moderne le strutture opere e nell’attuazione di iniziative in con­ giuridico-amministrative del Paese, senza seguenza dei defatiganti iter burocratici: e consolidare posizioni immobilistiche. ciò, in aggiunta alla considerazione che la Non vi è chi non veda,, pertanto, quanto distribuzione dei servizi statali e parastatali, superata ed anacronistica sia l’attuale di­ ancorata a riferimenti nominalistici e giu- stribuzione degli Enti provinciali nel Paese, ridicisti, avviene unicamente se un centro è fermi neH’indicazione dei capoluoghi, nella o meno capoluogo di provincia. Questa si­ conformazione socio-economica dei territo­ tuazione, oltre a compromettere lo sviluppo ri, nella individuazione geografica, ad epo­ economico-sociale della Comunità nazionale, che... veramente preistoriche, se è vero co­ ha un aspetto oltremodo assurdo anche me è vero che la non lodevole ripartizione, sotto il profilo giuridico-costituzionale, sia improvvisata cento anni or sono, manifesta perchè la Costituzione, nel mentre elen­ sempre di più la sua viscosità ed istituzio­ ca nominativamente le Regioni, lascia al­ nalizza nel Paese una discriminazione oltre­ la legislazione ordinaria la determinazio­ modo spiacevole. ne delle provincie, sia perchè occorre rea­ Detta considerazione orientò il Parlamen­ lizzare nel Paese un « ampio decentramento to, nella precedente legislatura, a creare la amministrativo », sia perchè la legge deve nuova provincia di Pordenone, cui non fece avvicinare sempre di più lo Stato ai citta­ seguito l’accoglimento di altri voti e propo­ dini, contribuendo, nel contempo, ad acce­ ste sia per la scadenza costituzionale, sia lerare il ritmo di sviluppo delle Comunità. per l'errato principio che nuove provincie Se siffatte ragioni hanno determinato importassero l’aumento della spesa pubbli­ Parlamento e Governo a riconoscere la pro­ ca. Ora non v'ha chi non veda che la valuta­ vincia di Pordenone, esse sussistono, quan­ zione del reddito nazionale implichi non so­ to meno in misura analoga, per il compren­ Atti Parlamentari — 2 — Senato della Repubblica — 190

LEGISLATURA V — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI sorio di Vibo Valentia, come di seguito an­ Monteleone. La Ulteriore compren­ diamo esponendo. deva le due attuali provincie di e Se nel Mezzogiorno d’Italia, infatti, si han­ Reggio e la scelta del capoluogo non era det­ no particolari circostanze di sviluppo, che tata da sole ragioni militari, ma da evidenti impongono agli organi amministrativi oneri ragioni politiche, economiche e amministra­ e responsabilità straordinari, in Calabria le tive, trovandosi la città in una posizione condizioni sono ancora più delicate e degne geograficamente centrale, quasi equidistante di considerazione per l’adozione di provvedi­ dai punti estremi del vasto territorio, con fa­ menti eccezionali. cile accesso per i provenienti dal Sud e dal Invero, la Calabria, così vasta, così lunga, Nord. Sia dal Tirreno, sia dallo Jonio, per così accidentata, con poche strade, molte quelle stesse ragioni che avevano mosso i delle quali disagevoli, con scarsi servizi pub­ Locresi a fondare Ipponion, risalendo per i blici, con popolazione molto misera (e di nuovi valichi deH’Appennino ed abbrevian­ conseguenza in minima parte motorizzata) do il tragitto costiero, da tutti i punti del­ è divisa in tre provincie, pur avendo una la Calabria Ulteriore, per via litoranea o estensione di 15.080 chilometri quadrati, con interna, era possibile, e rapido l’accesso, fa­ 2 milioni e 75.067 abitanti, distribuiti in vorendo tutte le funzioni inerenti al Capo­ 410 comuni. luogo. I francesi — che a Monteleone man­ In siffatta situazione si sono prospettate darono per due anni intendente lo storico le richieste autonomistiche di alcuni centri, Pietro Colletta — poterono sperimentare i un tempo importanti capoluoghi di circon­ vantaggi militari della città in quella acca­ dario. Tale circoscrizione, abolita, è ormai nita e varia lotta contro i Borboni, rifugia­ superata per la ristrettezza delle competen­ tisi in Sicilia, che si trascinò sino alla ca­ ze inerenti soltanto all'istrumento di vigi­ duta del Murat: e Monteleone divenne fede­ lanza e controllo dello Stato sulle ammini- lissima e prediletta città del generoso na- nistrazioni degli Enti locali, trattandosi di poleonide, che ne fece, oltre che un centro una semplice circoscrizione dell’Amministra- politico e militare, anche la sede della Gran zione governativa. Corte criminale. L’istanza di Vibo Valentia è legittimata Ritornati i Borboni vollero punire la dalla sua storia trimillenaria, dalla sua po­ città di Monteleone. Invano la Deputazione sizione geografica nel centro della regione, monteleonese del tempo, di cui era a capo ai margini della provincia di Catanzaro, dal­ Carlo Troja, indirizzò una supplica a Ferdi­ la sua economia agricola, industriale com­ nando I per chiedergli che a Vibo fosse con­ merciale. servato il « potere amministrativo » sulla Già nel 1935 vennero costruiti nella città Calabria Ultra, decentrando il potere giudi­ edifici che avrebbero dovuto ospitare gli ziario fra Vibo, Catanzaro e Reggio. La Ca­ uffici provinciali, prova del riconoscimento labria Ulteriore, infatti, con decreto del 1° del Governo del tempo, pur oppresso e ca­ maggio 1816, che riordinava la circoscrizio­ ratterizzato da ispirazioni centralizzatrici, ne amministrativa del Regno, venne divisa della utilità dell istituzione della nuova pro­ e furono istituite le due provincie di Reggio vincia, annunziata come imminente e poi e Catanzaro, sopprimendo il capoluogo di rinviata per i sopraggiunti eventi bellici. Monteleone, spogliato di tutti i suoi uffici. Del resto Monteleone (l’attuale Vibo Va­ Costituito il Regno d’Italia, si sperò che lentia) fu capoluogo della più vasta parte il Governo liberale, rivedendo le circoscri- della regione calabrese. zion amministrative, anche calabresi, elimi­ Al tempo della venuta dei francesi nella nasse la impropria distribuzione. Ma anche Italia meridionale, Giuseppe Bonaparte — nel 1861 fu vano il fervido voto del Decu- con decreto dell’8 agosto 1806, che divise rionato monteleonese, nè fu adeguata alle in 13 provincie tutto il Regno — confermò necessità amministrative la istituzione del la divisione di Calabria Citra, con capoluogo circondario di Monteleone, poi soppresso Cosenza, e di Calabria Ultra, con capoluogo con gli altri circondari dal fascismo. Atti Parlamentari — 3 — Senato della Repubblica — 190

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Il passato attesta dunque la feconda fun­ b) considerando le interne necessità del­ zione di capoluogo di Vibo Valentia e l’ulti­ la Calabria, si deve rilevare che le tre attua­ ma storia borbonica e quella unitaria la li provincie non corrispondono ai bisogni ingiusta degradazione amministrativa cui la di una amministrazione efficiente su tutti città fu sottomessa. Sì che l'accoglimento i punti della superficie territoriale calabrese. del presente disegno di legge sarebbe una Tanto più, in ordine alle complesse esigen­ reintegrazione, che, sanando una ingiustizia, ze di una azione pubblica che tende a pro­ conferirebbe nuovo impulso alla vita di muovere nuovo benessere nelle zone di mag­ tutto il Vibonese. giore depressione economica e sociale. La inadeguatezza delle attuali circoscrizio­ La regione è vasta, a forma allungata, con ni amministrative della Calabria risulta vi­ dislivelli che vanno da altitudini alpine (La vamente, sia affrontando le sue tre Pro­ Sila, l’Aspromonte, le Serre) a quelle me­ vincie con quelle di altre regioni, sia consi­ die, ed è solcata da valli profonde, incise derando le condizioni della Regione. Infatti: da fiumi e torrenti spesso devastatori, che a) si valuti, come valido esempio trarendono le comunicazioni stradali, nono­ le regioni italiane, il rapporto sproporzio­ stante gli sforzi compiuti in questi anni, an­ nato fra la Calabria e l'Abruzzo. cora lontane dal soddisfare le normali esi­ La Calabria, divisa in tre provincie, pos­ genze delle popolazioni. siede una estensione di 15.080 chilometri Gli abitanti sono sparsi sulla vasta super­ quadrati, conta 2.075.067 abitanti, ha 410 ficie, non secondo l’utilità economica e del­ comuni. la vita associata, ma frequentemente in rap­ L'Abruzzo, con quattro provincie, ha una porto a particolari condizioni storiche, le estensione di circa 15.232 chilometri quadra­ quali, nei secoli lontani, li hanno fatti sor­ ti con 1.206.292 abitanti e 350 comuni. gere sotto l’urgenza della difesa dalle incur­ E della sproporzione fra il numero delle sioni di popoli predatori. Relativamente po­ provincie calabresi e quelle di altre regioni chi sono i paesi situati sulle troppo estese italiane possono attestare: la Lucania, che coste tirreniche e joniche (su una linea che possiede due provincie con 127 comuni e forma un grande semicerchio) d’altronde 636.424 abitanti; le Marche con quattro pro­ non molto favorevoli, per la loro ampiezza, vincie, 246 comuni e 1.355,412 abitanti; alla circolazione rispetto ai capoluoghi, i l'Umbria con due provincie, 91 comuni e quali — tranne per i paesi circonvicini — 783.039 abitanti; la Toscana con 9 provincie, si presentano in posizione singolare: al cen­ 280 comuni e 3 milioni 419 592 abitanti; la tro della regione su una collina tagliata da Liguria con quattro provincie 234 comuni due profonde valli sta Catanzaro, a nord, e 1.862.091 abitanti. alle pendici della Sila, Cosenza; sul mare, Quanto' al numero dei comuni, basta ci­ con nello sfondo il massiccio deH’Aspromon- tare la provincia di Ravenna, che ne ammini­ te, Reggio. stra appena 18. La singolare bellezza della regione è con­ Indubbiamente, nella distribuzione delle dizionata dalle profonde differenze della provincie influì lo svolgimento storico ita­ struttura geologica, estremamente varia, che liano — che ha radici nell’epoca dei Co­ incide sulla vita della popolazione, spesso muni e delle Signorie — svolgimento, spe­ notevolmente differenziata a brevi distanze, cialmente nel Settentrione e nel Centro, che su un territorio che accoglie colture agrarie conferì importanza particolare a numerose anche esse possibili in altitudini molto dif­ città di cui non fu possibile non tener conto ferenti. nella costituzione amministrativa del Regno L’accesso ai capoluoghi è seriamente diffi­ d’Italia. Ma se tali ragioni operano per al­ coltoso, per il tempo e la spesa, inceppando cuni centri, anche di scarso sviluppo econo­ le relazioni e contribuendo in varia misura mico, dovrebbero, per equità, essere valide alla stessa depressione economica. Nè è più per Vibo Valentia, che, a suo vantaggio, può ragionevole tenere centinaia di comuni di­ enumerare altri decisivi argomenti; menticati od ignorati dalle autorità provin­ Atti Parlamentari — 4 — Senato della Repubblica — 190

LEGISLATURA V — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI ciali senza contribuire a sostanzialmente ladelfia, Francavilla e Polia, appartenenti modificare uno stato di cose che, nelle di­ all’ex circondario di Nicastro, perchè legati chiarazioni programmatiche dei Governi e territorialmente al Vibonese, distante da Vi­ dei partiti politici democratici, si dice di bo pochi chilometri e compresi nella Dio­ voler superare. Tanto più che le relazioni si cesi di . I predetti comuni hanno fatto vanno moltiplicando con una velocità cor­ più volte richiesta formale, con deliberazio­ rispondente ai nuovi compiti assegnati dal­ ne dei Consigli comunali, di essere compresi lo Stato ai comuni e alle provincie. Se, poi, nella proposta provincia. si considera il rapporto fra il numero dei La nuova circoscrizione con capoluogo comuni della Regione (410) e quello degli Vibo Valentia avrebbe una estensione ter­ abitanti (2.075.067) risulta evidente che tre ritoriale di 1.150 chilometri quadrati, con provincie non sono sufficienti a soddisfare i 50 comuni e 90 frazioni ed una popolazione bisogni della popolazione calabrese. di circa 190 mila abitanti. Si rende quindi necessaria non solo l’at­ Le difficoltà di comunicazione con Catan­ tuazione di un oculato decentramento am­ zaro formano una delle motivazioni di tut­ ministrativo' (riconosciuto, del resto, dalla te le deliberazioni dei comuni interessati, legge 11 marzo 1953, n. 150) ridistribuendo mentre quasi tutti i comuni della zona so­ le funzioni territoriali in modo da deconge­ no collegati a Vibo Valentia da servizi auto­ stionare l’attuale situazione, particolarmen­ mobilistici di linea, che quotidianamente te pesante nei riguardi della provincia di percorrono le vie principali del territorio Catanzaro, ma soprattutto' concedere ad or­ (cfr. alligato prospetto). ganismi autonomi la possibilità di interpre­ Un servizio di autopullman, gestito dalla tare e di soddisfare sempre più adeguata- Società Ferroviaria Mediterranea, collega mente le istanze locali. Pizzo, Vibo Valentia, Marina, Mileto, San L’attuale provincia di Catanzaro ha una Costantino e Franciea, con un totale di se­ estensione di 5.245 chilometri quadrati, con dici corse giornaliere; un servizio tra Vibo una popolazione di 745.767 abitanti. I co­ e collega Mileto e Rosarno; muni dipendenti sono 159 (con centinaia di un servizio tra Vibo e collega Cessa­ borgate e case sparse) di cui moltissimi di­ nti, e Tropea e altro servizio, stano dal capoluogo oltre 100 chilometri con e ; un servizio tra Vibo e Nieotera una rete stradale inferiore a quella delle al­ collega e Nieotera; un servizio tra tre due provincie calabresi. Reggio, infatti, Vibo e e indirettamente (per altro ha soltanto 96 comuni ed è territorialmente servizio funzionante tra Dinami e Rosarno) più omogenea; Cosenza è meglio dotata di Caridà, Serrata e Laureana; un servizio tra vie di comunicazione, anche in rapporto Vibo e collega San Gregorio, So­ alla considerevole azione di propulsione riano, , e Vazzano; un svolta dall’Opera Sila e dalla Cassa di Ri­ servizio tra Vibo e Chiaravalle collega So­ sparmio. riano, , , Spado- Per la vastità del territorio e l’alto nume­ la, e ; un servizio tra ro dei comuni gli organi provinciali non Vibo e Serra San Bruno collega Monteros­ hanno potuto non già risolvere ma neppu­ so, Capistrano, San Nicola, , Sim­ re affrontare molti dei problemi vitali ri­ bario, Serra, e ; un servi­ guardanti una popolazione sparsa e lonta­ zio tra Vibo e Catanzaro collega indiretta- na; ma, soprattutto, non possono giungere mente (a mezzo di servizi locali) Francavilla tempestivamente a considerare la comples­ e Filadelfia; un servizio tra Vibo e sa serie di problemi nuovi, che esigono vigi­ collega , S. Onofrio, e lanza, studio, mezzi, organi direttamente Filogaso. interessati in una zona più circoscritta. Esistono, infine, altri servizi locali, come La nuova provincia che si propone di isti­ Vibo-, Vibo-Polia, Vibo-Maie- tuire dovrebbe comprendere, oltre ai 47 rato e le ferrovie di Stato tra Rosarno, Ni- comuni del Vibonese, anche i comuni di Fi­ cotera, Ioppolo, , Tropea, , Atti Parlamentari — 5 — Senato della Repubblica — 190

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Zambrone, . Fra i detti comuni vi lo dall’alto della collina di Vibo Valentia sono anche centri di particolare importanza che sta al centro, ad una elevazione massima e di antiche e nobili tradizioni. di 500 metri, ed è anche il punto di osserva­ Pizzo Calabro è una città marinara e com­ zione più felice per abbracciare tutta la Ca­ merciale, famosa per il Castello, in cui fu labria, dal Pollino aH’Aspromonte e, oltre, fucilato re Murat, per l’industria del tonno sino all’Etna. e l’importanza balneare e turistica; Tropea, L’economia del Vibonese è essenzialmente nobile città, dal lido incantevole, patria del agricola, l’estensione seminativa — in zo­ filosofo Galluppi, è sede vescovile, ha fio­ na prevalentemente collinare, con terreni si­ rente commercio ortofrutticolo ed è cen­ tuati fra i 300 e i 600 m etri — è del 71,4 per tro, con l’affascinanti Capo Vaticano, di un cento della superficie produttiva e supera vasto movimento turistico, in via di conti­ ogni altra plaga della Calabria. La superficie nuo aumento; Nieotera, ridente cittadina forestale — quasi assente nella Valle del carica di storia, è anche al centro di una zo­ Mesima e limitata in quella deU’Angitola — na vinicola ed ortofrutticola ed ora ha ri­ è sviluppatissima nella zona delle Serre. Il chiamato l’attenzione dell’INSUD per un Poro, di una estensione pianeggiante di circa grosso impianto turistico; Soriano è indu- 5 mila ettari, è il granaio del Vibonese, dove stre e laborioso , che conta nella sua le trasformazioni agrarie degli ultimi tren- zona stabilimenti oleari e per la concia del­ t’anni hanno dato frutti cospicui, iniziando le pelli; Serra San Bruno, illustre per la sto­ nuove colture che saranno sviluppate — con rica Certosa, è località turistica montana l’attuazione del piano di bonifica — sino a di grande rinomanza per la sua pineta e per raggiungere risultati di importanza più che un vastissimo bosco di abeti; ricche sono regionale. L’ulivo è largamente diffuso nelle le sue cave di marmo, il suo artigianato di colline del litorale e sugli altopiani ad una fabbri e marmorari ha avuto notorietà arti­ massima altitudine di 550 metri. L’arancio stica più che regionale; Filadelfia, patria di vegeta specialmente lungo il litorale da Piz­ uomini di armi e di illustri musicisti, è uno zo a Nieotera e vi si coltiva anche il ber­ dei centri agricoli più produttivi. gamotto1, che rende ottimamente in essenze. Va particolarmente rilevato che la Dio­ La vite prospera abbondantemente sulle col­ cesi di M iletO', di cui Vibo Valentia è la c it­ line del litorale e all'interno, producendo tà più importante, è la seconda per esten­ svariate uve da tavola (zibibbo, divella, vi­ sione dell'Italia meridionale, con trecento bonese, eccetera), specialmente a Tropea, settanta mila anime. Questa grande sede ve­ Briatico, Longobardi, Pizzo. I centri vinicoli scovile, notevolmente distante da Catanza­ più importanti sono Nieotera e Limbati. ro e da Reggio, vedrebbe in Vibo capoluogo A completare una così svariata produzione agevolate le sue relazioni con le autorità ci­ agricola, si segnala un importante tentativo vili, trovandosi ad appena 12 chilometri di di floricoltura a Portosalvo, donde si espor­ distanza, e vedrebbe anche soddisfatta una tano varie qualità di fiori a Vibo, Catanzaro sua aspirazione nella elevazione di una c it­ e Reggio, e, financo, in Liguria. Le numerose tà del suo territorio a capoluogo di pro­ fiere e mercati in vari paesi del territorio at­ vincia. testano l’importanza produttiva della zona, Il territorio del Vibonese possiede una sua che è anche la circoscrizione più ricca di be­ caratteristica unità fisica. Limitato dall’Ap- stiame di tutta la provincia di Catanzaro e pennino e dal Tirreno, ha come punti di presenta il più elevato rapporto di tutta la maggior elevazione l’Appennino stesso dalle Regione fra i capi grossi e complessivi, con Serre all’Altopiano del Poro, che di quelle la maggiore densità di bovini, che raggiunge è una appendice verso il mare; ed è solcato id 21,8 per chilometro produttivo. da due valli segnate dal fiume Angitola e dal Non manca la produzione industriale at­ Mesima. Di questo territorio, in parte rive­ tinente all’agricoltura, come la conservazio­ stito di ulivi, se ne vede a primo sguardo ne della frutta, la distilleria delle vinacce, l’unità, specialmente ponendosi ad osservar­ l’estrazione dell’olio, la sfarinatura dei ce- Atti Parlamentari — 6 — Senato della Repubblica — 190

LEGISLATURA V — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI reali, la fattura della pasta alimentare, la Le industrie ivi in funzione sono: la CSR, lavorazione del legname e del latte. Rino­ la Calcementi di Segni, la Saima, la Marmi mata è la salagione del pesce e la conserva­ Sud, la Nuova Pignone, la Gaslini, la Romin, zione sott'olio del tonno, che alimentano im­ la Civam, i Depositi costieri dell’Aviogas, prese pregiate della marittima Pizzo. dell’Agip, della Liquigas, della Fiammagas, Sono famose le fiere delle domeniche di dell'ICOA, della Sud Mineraria, della Pan- ottobre in Vibo Valentia e di considerevole dolfini-Marmi, della Shell, mentre altre ini­ importanza i mercati di tutte le domeniche ziative (Galloro, ricostruzione pneumatici, dell’anno. Un esame di queste fiere e mer­ Cell-Cement-prefabbricati in c.a.; Pannaci, cati potrebbe dimostrare la vitalità econo­ conservazione frutta fresca; Cacciatore, pro­ mica del territorio, che manda buona par­ duzione del freddo; Bello, confezioni per uo­ te dei suoi prodotti al suo naturale capoluo­ mo e donna; OMA, officina meccanica; Fusca, go. E le fiere di Mileto, Tropea, Filogaso, complesso trasporti; Termine, produzione Zungri, Spilinga, Serra S„ Bruno, San Gre­ di lampadari; CallipO', produzione attrezzi gorio d’Ippona, Briatico, Fabrizia, , per l’agricoltura; Comeri, produzioni specia­ Mongiana, Finami, Vallelonga, , li ribaltabili; Lampasi, lavorazione del le­ Maierato, Nieotera, Simbario, Sant'Onofrio, gname; SIC, siderurgica) sono in corso di Soverato, Parghelia, eccetera, provano l’im­ attuazione, tanto che il Comitato dei mini­ ponente attività delle zone che richiama stri per il Mezzogiorno ha riconosciuto' il acquirenti, non solo dalla Calabria e dalla nucleo di industrializzazione nel 1967. Sicilia, ma anche dalla Campania. Al centro di questo' territorio sorge la La notevole diffusione di macchine ha mi­ città di Vibo Valentia, situata sul lato nord­ gliorato la produzione, ma occorrono nuovi orientale del popoloso e fecondo altopiano e più organici sforzi, che solo l’azione pro­ del Poro ed a cavallo delle pianure di Santa pulsiva dello Stato può eccitare e dirigere Eufemia j e di , le contrade più a scopi generali. L’assistenza tecnica e finan- 1 ubertose della Calabria. ziaria statale giungerà in questa zona in mo­ Città signorile, possiede una impostazione mento propizio, essendo l’ambiente econo­ urbanistica moderna, con strade larghe e mico ormai disposto a tutte le feconde in­ diritte e con palazzi sontuosi, alcuni dei novazioni scientifiche. quali ricchi di opere d’arte. * * * I suoi panorami sono fra i più vasti e bel­ A rendere più organica la vita economica li del bellissimo Mezzogiorno. del Vibonese si deve considerare che il suo Conta 27.893 abitanti. retroterra ha come sbocco naturale l’unico È sede di Tribunale civile e penale, con porto esistente da Salerno a Reggio Cala­ sezione di Corte d’assise, di ufficio distret­ bria, recentemente ingrandito e attrezzato tuale delle imposte, di ufficio del registro, secondo la sua importanza, soprattutto per­ di ispettorato agrario, della compagnia mo­ chè sede dei più importanti depositi petro­ bile di Pubblica sicurezza per le Calabrie, di liferi di tutta la regione. i una compagnia di Carabinieri, di una Te­ L'abitato del porto — — nenza delle Guardie di finanza, della Capi­ presso cui passa la ferrovia Napoli-Reggio taneria di porto; possiede un archivio nota­ a 12 chilometri da Vibo città, a cui è con­ rile ed è sede dei Consorzi di bonifica per il giunto da servizi automobilistici e prossi­ Mesima-Marepotamo e di quello1 montano mamente da una funivia e dalla strada na­ del Poro. zionale, si va sviluppando in ordine alle sue Centro scolastico anche per una parte del­ esigenze industriali e commerciali ed è una le provincie di Catanzaro e Reggio ha, ol­ delle più ridenti stazioni climatiche della tre 5 scuole medie, il Liceo ginnasio clas­ zona. Da un migliaio di abitanti di qualche sico, quello scientifico, l'Istituto magistrale, decennio addietro, in virtù della molteplice l’Istituto tecnico' industriale, l’Istituto tec­ attività che in esso si svolge, è giunto a cir­ nico commerciale e per geometri; l’Istituto ca 7.000 anime. statale d’arte, l’Istituto professionale per il Atti Parlamentari — 7 — Senato della Repubblica — 190

LEGISLATURA V — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI commercio; l’Istituto professionale per l’in­ del liceo, una moderna Casa della Madre e dustria e l’artigianato, l’Istituto professio­ del Bambino, un vasto mattatoio, un gran­ nale alberghiero. de mercato coperto e altri edifici di iniziata La città possiede un ospedale civile cir­ 0 imminente costruzione (cinque edifici sco­ condariale, in edificio moderno ed in fase lastici, ostello per la gioventù, nuova sede d’ampliamento, più cliniche private, un di­ della Cassa mutua, eccetera). spensario'antitubercolare, una sezione della Fra i vecchi edifici pubblici e i palazzi Cassa mutua per malattie, un ospizio per gentilizi che potrebbero ospitare altri uf­ vecchi, una casa di carità (ricovero). Ha co­ fici si ricordano: la ex Caserma San Giu­ modi alberghi, fra cui un autostello del- seppe, l’ex Caserma Garibaldi, l’ex Caserma l’ACI, stazioni di servizio automobilistico, le Cappuccini, il palazzo Gagliardi, il palazzo commissionarie Fiat, Alfa-Romeo, Piaggio, Paparo, l’ex Conservatorio femminile. Wolkswagen; il suo ufficio turistico ha servi­ L’onere finanziario per la istituzione della zio di informazioni e biglietteria ferroviaria. nuova provincia è molto lieve. Alla favore­ Una. centrale telefonica automatica, una sta­ vole situazione edilizia va aggiunta la consi­ zione amplificatrice dei telefoni di Stato, un derazione che il personale può essere in ufficio principale delle poste e telegrafi assi­ gran parte distaccato dagli uffici di Catan­ curano' questi servizi. zaro. Il reddito imponibile dei 50 comuni del Esistono tre banche, con sezioni nei mag­ Vibonese si può calcolare corrispondente giori paesi circostanti. alla spesa, come sarà dimostrato1 in sede di La biblioteca civica, con annessa sezione discussione. dell’archivio di Stato, è in buona efficienza; * i f * la biblioteca privata dei Conti Capialbi, A questo punto resterebbe da dare uno eredi d'ell’archeologo Vito Capialbi, è fra sguardo al passato per illustrare la storia le più importanti deH’Italia Meridionale per non recente di Vibo Valentia ed i suoi titoli incunaboli, pergamene e codici miniati. Una di nobiltà; ma troppo noto è il suo passato raccolta numismatica di grande pregio e un (dalla sua fondazione, Ipponion, ad opera piccolo museo greco romano conservano gli dei Locresi, quando il suo porto naturale stessi Capialbo. La Cassa per il Mezzogior­ concentrò notevoli attività, dalla forte posi­ no ha istituito' un centro di servizi culturali zione di robusta colonia romana, fedelissi­ e costruirà una ricca biblioteca. ma sì da essere elevata a Municipio col suo La città ha tre cinema di cui uno moder­ Senato ed il Suo Pontefice Massimo; dalla nissimo, capace di 1.200 positi, e ritrovi signo­ notevole posizione di dominio' militare al­ rili, mentre si studia come realizzare nuovi l’epoca del Medio Evo e successivamente impianti ricettivi. sotto gli Angiò alla funzione esercitata al­ Periodiche manifestazioni d’arte (mostre l’epoca della riconquista del reame di Na­ di pittura) e di cultura godono di larga riso­ poli per opera del Cardinale Ruffo, alla par­ nanza. ticolare attenzione che ad essa prestarono Vibo è anche dotata di molti e vasti edi­ 1 francesi all’epoca napoleonica e così via). fici pubblici e di numerosi palazzi signorili, E vi rinunciamo, dopo questi fugaci cenni. che assicurano la sede di vari uffici della Onorevoli senatori, l’istanza per l’istitu­ proposta Provincia. La città, infatti, possie­ zione della provincia di Vibo Valentia è così de un grande Palazzo di Giustizia, un ampio sentita dalle popolazioni interessate e così palazzo1 degli uffici finanziari, un palazzo del­ obiettivamente giustificata che riaffiora, le poste e telecomunicazioni, un palazzo mu­ come disegno di legge, ad ogni legislatura. nicipale nuovo (a cui doveva essere aggiun­ Nella II e nella III se ne rendeva­ to un altro piano, destinato a sede della no promotori il compianto senatore Rocco Prefettura) dieci edifici scolastici (uno di Salomone al Senato ed alla Camera i depu­ essi, con 70 grandi aule, doveva essere, per tati Calati, Caccuri, De Capua, Diecidue, Fo­ metà, destinato agli uffici provinciali scola­ derare, La Russa, Petrucci, Priore, Riva, stici). Vi sono inoltre un nuovissimo palazzo Sanzo, Turnaturi. Nella IV legislatura Atti Parlamentari — 8 — Senato della Repubblica — 190

LEGISLATURA V — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI i senatori Pugliese e Basile e l’onorevole quadro della globale revisione e del sostan­ Foderare, che ha ripresentato la sua pro­ ziale ammodernamento delle strutture sta­ posta alla Camera dei deputati all'inizio tuali, renderà giustizia all'ansia di sviluppo della presente. civile e di progresso economico della Cala­ Le formulate argomentazioni ci fanno spe­ bria, riconoscendo la provincia di Vibo Va­ rare che la V legislatura, sia pure nel lentia.

DISEGNO DI LEGGE

Art. 1.

È istituita la provincia di Vibo Valentia con capoluogo Vibo Valentia. La circoscri­ zione territoriale comprende i comuni di: Acquare, Angitola, Arena, Briatico, Brogna- turo, Capistrano, , Dasà, Dinami, Drapia, Fabrizia, Filadelfia, Filandari, Filoga­ so, Francavilla, , Gerocame, Iona- di, Ioppolo, Limbadi, Maierato, Mileto, Mon- giana, Monterosso, , Nieotera, Parghelia, Pizzo, Pizzoni, Polia, Ricadi, Rom- biolo, San Calogero, San Costantino, San Gregoria di Ippona, , Sant'Onofrio, Serra San Bruno, Simbario, Sorianello, Soriano, , Spilinga, Ste- fanaconi, Tropea, Vallelonga, Vazzano, Vibo Valentia, , e Zungri.

Art. 2.

I Ministri competenti predisporranno quanto occorre perchè siano costituiti gli organi e gli uffici della nuova provincia, in modo che possano iniziare il loro funziona­ mento con il 1° gennaio 1969. II Ministro dell'interno nominerà un Com­ missario che avrà facoltà di stipulare con­ tratti e di assumere qualsiasi impegno nel­ l'interesse della nuova provincia, con deli­ berazioni da sottoporre aH’approvazione del Ministro stesso.

Art. 3.

Con decreto del Presidente della Repub­ blica, su proposta dei Ministri competenti, Atti Parlamentari _ 9 — Senato della Repubblica — 190

LEGISLATURA V — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI sarà provveduto ad approntare i progetti, da stabilirsi d’accordo fra le Amministra­ zioni provinciali di Catanzaro e Vibo Va­ lentia e, d'ufficio, in caso di dissenso, per la separazione patrimoniale e per il riparto delle attività e delle passività anche di ca­ rattere continuativo, nonché a quanto altro occorra per l'esecuzione della presente legge.

Art. 4.

Gli affari amministrativi e giurisdizionali pendenti, alla data di entrata in vigore della presente legge, presso la Prefettura ed altri organi di Catanzaro e relativi a cittadini ed enti dei comuni di cui all’articolo 1, passe­ ranno per competenza ai rispettivi organi ed uffici della provincia di Vibo Valentia.

Art. 5.

I Ministri competenti sono autorizzati a provvedere alle occorrenti variazioni dei ruoli del personale e ad apportare, per la relativa spesa, le necessarie variazioni nei bilanci di propria competenza.

Art. 6.

II Ministro dei lavori pubblici è incari­ cato della costruzione e deH'arredamento degli edifici occorrenti per il funzionamento degli uffici statali e dell’Amministrazione provinciale. Gli oneri relativi graveranno sui fondi previsti nel bilancio dello Stato per le spese degli uffici ed organi provinciali.