L'autre Piraterie, Film Documentario, 2011. F. Vicentini Orgnani, Ilaria
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Vittime nella Storia 211 2 Bibliografia e sitografia D. Biacchessi, Passione reporter, Milano, Chiarelettere, 2009. Carte false. L’assassinio di Ilaria Alpi e Miram Hrovatin. Quindici anni senza verità, a cura di R. Scardova, Milano, Edizioni Ambiente, 2009. Donne del giornalismo italiano: da Eleonora Fonseca a Ilaria Alpi. Dizionario storico biobibliografico secoli XVIII-XX, a cura di L. Pisano, Milano, Angeli, 2004, ad vocem. M. Fois, F. Vicentini Orgnani, Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni, Milano, Frassinelli, 2003. P. P. Pasolini, Il romanzo delle stragi, in Saggi sulla politica e sulla società, Milano, Mondadori, 1999, pp. 362-367. Storia di un’esecuzione. Ilaria Alpi, una donna, una vita, a cura di M. Gritta Grainer, Roma, i libri dell’Altraitalia, 1995. www.ilariaalpi.it www.premioilariaalpi.it @ Filmografia C. Lucarelli, S. Patrignanelli, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, film documentario, 2009. G. Minoli, N. Pulice, Il caso Ilaria Alpi. Le verità parallele, film documentario, 2009. P. Moreira, Toxic Somalia: l’autre piraterie, film documentario, 2011. F. Vicentini Orgnani, Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni, film, 2003. Z VIA CECI ANTONELLA nuova strada da via 2 Agosto 1980 – Fosso Ghiaia P.G. 109942 del 19/10/2010 Antonella Ceci (1961-1980) di Sandra Dirani e Maria Cinzia Medri Antonella a soli 19 anni, è morta assieme al fidanzato, Luca Marino e alle due sorelle del ragazzo, Domenica e Angela, nella tragica esplosione di sabato 2 agosto, a Bolo- gna. A casa, a Ravenna, papà Pietro guarda fuori dalla finestra che inquadra un oriz- zonte disegnato da profili di industrie e di uno zuccherificio: «Mia figlia era andata con Luca alla stazione ad accogliere due sorelle di lui che venivano da Palermo per trascorrere in Romagna qualche giorno di vacanza. Dovevano prendere il treno in partenza da Bologna per Ravenna delle 10, ma c’è stato un ritardo di un’ora. Loro si trovavano nella sala di attesa e alle 11 sarebbero saliti in treno. Purtroppo alle 10.25 la bomba è scoppiata proprio dove si trovavano loro, e non c’è stato nulla da fare. Lavoravo come messo alla biblioteca Classense ma, quella mattina, mi aveva- . Vittime nella Storia no trasferito all’Oriani per fare assistenza ad un collega dalle 8 alle 13. Quando sono uscito i miei colleghi erano già andati via, per cui ho saputo cos’era successo solo rientrando a casa, direttamente da mia moglie. Siamo partiti in serata per Bologna e ricordo quell’incredibile attesa. Noi speravamo che i ragazzi fossero tra i feriti, e abbiamo fatto il giro di diversi ospedali. Ma lei l’avevano già portata nel re- parto di medicina legale… Era una ragazza allegra, che amava circondarsi di amici sin dalle superiori per studiare insieme il pomeriggio. Con determinazione scelse di diplomarsi perito chimico piuttosto che ragioniera, e per un soffio non prese 60, perché era molto studiosa. Stava per essere assunta in una fab- brica, lo Zuccherificio, a Classe... ma perché è finita così?» 2 agosto 1980 Alle 10.25 nella stazione di Bologna una bom- ba di grande potenza squarcia tutta la sala d’aspetto di seconda classe, piena di gente in partenza per le vacanze. L’esplosione provoca la strage più grave che si sia mai verificata in Italia in tempo di pace: 85 morti e oltre 200 feriti. Lo shock, lo sdegno e la rabbia si diffondono in tutto il Paese, che si interroga sui motivi di tanta ferocia. Il giorno seguente il presidente del Consiglio Francesco Cossiga in una conferenza stampa al pa- lazzo del Comune di Bologna, parla di “deflagrazione dolosa”. Il procuratore della Repubblica di Bologna Ugo Sisti apre un fascicolo Antonella per strage. Ceci 22 agosto 1980 La Digos di Bologna deposita alla Procura un rap- porto dove si dimostra la vocazione stragista della destra neofascista. 28 agosto 1980 La Procura di Bologna emette ordini di cattura nei confronti dei principali protagonisti dell’estremismo di destra. Tra di essi Francesca Mambro e Valerio Fioravanti. 1 giugno 1981 Nasce l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. 19 gennaio 1987 Si apre il processo per la strage alla stazione di Bo- logna. 11 luglio 1988 La seconda Corte d’Assise di Bologna condanna all’er- gastolo per strage Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Massimi- liano Fachini e Sergio Picciafuoco. A dieci anni per depistaggio Licio Gelli (Gran Maestro della loggia massonica P2), Francesco Pazienza, il generale Musumeci e il colonnello Belmonte (alti ufficiali del SISMI servizio segreto militare). 18 luglio 1990 La sentenza della Corte d’Assise d’Appello assolve tut- Vittime nella Storia . ti gli imputati dall’accusa di strage. 12 febbraio 1992 La Corte di Cassazione ritiene illogica e priva di coerenza la sen- tenza del 1990 che aveva annullato tutti gli ergastoli. 16 maggio 1994 La sentenza della prima Corte d’Assise d’Appello condanna per strage Fioravanti, Mambro e Picciafuoco. Per depistaggio delle indagini Gelli, Pa- zienza, Musumeci e Belmonte. 18 giugno 1996 La Corte di Cassazione conferma le condanne, rinviando Piccia- fuoco a una altro processo in cui sarà assolto. In seguito ad ulteriori indagini viene incriminato il terrorista Luigi Ciavardini per banda armata finalizzata alla strage. 13 dicembre 2004 la Corte d’Appello del Tribunale di Bologna condanna Ciavardi- ni per l’esecuzione della strage. 11 aprile 2007 Sentenza definitiva di Cassazione. Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di per- sone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere. Dopo trent’anni una verità storica: quella di Bologna è stata un strage. E una verità giudiziaria: a mettere la bomba sono stati Fioravanti, la Mambro e Ciavardini. Il resto, a tutt’oggi, è ancora avvolto nel mistero. 2 Bibliografia e sitografia R. Bocca, Tutta un’altra strage, Milano, BUR, 2007. G. Semprini, La strage di Bologna e il terrorista sconosciuto: il caso Ciavardini, Milano, Biet- ti, 2003. Testimonianza del padre Pietro Ceci da «Il Resto del Carlino», 2 giugno 2012. www.stragi.it @ Filmografia C. Lucarelli, G. Catamo, La strage di Bologna: il dolore della memoria, film documenta- rio, 2006. G. Minoli, Bologna, 2 agosto 1980: la strage, 1979-1980, film documentario, 2008..