Mensile di critica e approfondimento calcistico

TMW#97 GENNAIO 2020 magazine SOMMARIO TMWmagazine #97 GENNAIO 2020

LA PENNA DEL DIRETTORE PAROLA A MICHELE CRISCITIELLO GIRL POWER TOP 11 DELLA FEMMINILE 2020 ALL’INSEGNA DEL DERBY D’ITALIA DI TUTTOMERCATOWEB 3 61

SPECIALE 2019 METEORA UN ANNO DI EMOZIONI MA MINGYU A CURA DELLA REDAZIONE DI IL CINESE CHE FECE LA FORTUNA DI 5 TUTTOMERCATOWEB 64 CROZZA

INTERVISTA RECENSIONE PUNGI COME UNA ZANZARA QUANTO DURA UN ATTIMO IL BOMBER DELL’ENTELLA DI PAOLO ROSSI E FEDERICA CAPPELLETTI 47 GIUSEPPE DE LUCA 65

EDITORIALI

3 LA PENNA DEL DIRETTORE 1652 PAROLA A MICHELE CRISCITIELLO ANALISI DEL GIRONE DI ANDATA

INTERVISTA 5 SPECIALE 2019 1857 UN ANNO DI EMOZIONI LORENZO PARAMATTI, DIFENSORE DEL RIMINI 39 I TALENTI DI TMW I TALENTI DI TMW 20 GIRL POWER LE CARTE COLLEZIONABILI DEI IL CIGNO VIOLA GAETANO CASTROVILLI 61 CAMPIONI DI SERIE A TOP 11 DELLA SERIE A FEMMINILE 44 BENEVENTO CANNIBALE. AMAREZZA 22 METEORA 64 EMPOLI MA MINGYU, IL CINESE CHE FECE LA FORTUNA DI CROZZA 47 INTERVISTA 25 IL BOMBER GIUSEPPE DE LUCA 65 RECENSIONE 42 QUANTO DURA UN ATTIMO

TMWmagazine 2 Michele CRISCITIELLO @MCriscitiello

Editore TC&C s.r.l.

Sede Centrale, Legale ed Amministrativa Un 2020 all’insegna del Strada Setteponti Levante, 114 52028 Terranuova B.ni (AR) Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872 Derby d’Italia Redazione giornalistica Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872

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TMWmagazine 3

I FATTI DEL 2019

TMWmagazine 5 I FATTI DEL 2019 lA JUVENTUS ha vinto lo Scudetto

di Raimondo De Magistris

@RaimondoDM

Foto Matteo Gribaudi/Image Sport

TMWmagazine 6 I FATTI DEL 2019

Una lunga rincorsa solitaria. Uno to, ha concluso la stagione solo col Scudetto, l’ottavo consecutivo, terzo miglior attacco. Anche nello vinto praticamente senza rivali. scorso campionato a fare la diffe- Il 2019 appena andato in archi- renza è stato il reparto arretrato, vio è stato caratterizzato anche per distacco il migliore: solo 30 i dal 35esimo tricolore conquistato gol subiti in 38 giornate. dalla Juventus nella sua storia. La squadra di Max Allegri ha tagliato L’ultimo acuto di Max Allegri - La il traguardo con un +11 sul Napoli conquista dello Scudetto ha coin- secondo classificato, ma durante ciso anche con l’ultimo trofeo da la stagione mai i partenopei hanno allenatore della Juventus sollevato insidiato la Juventus che al giro di al cielo da . boa aveva già nove punti di van- Nel suo quinquennio bianconero il taggio sulla seconda e ha gestito tecnico bianconero ha conquistato il girone di ritorno in scioltezza undici trofei e l’ultimo, prima di riuscendo anche ad incrementare il lasciare il posto a Maurizio Sarri, distacco. è stato proprio il 35esimo Scudetto della storia della Juventus. Pro- Terzo miglior attacco e miglior babilmente il più ‘semplice’ della difesa - La prima stagione di Cri- gestione Allegri. stiano Ronaldo in Serie A ha por- tato i suoi frutti in casa Juventus LA CLASSIFICA FINALE anche dal punto di vista realiz- zativo: 21 dei 70 gol complessivi JUVENTUS 90 SASSUOLO 43 NAPOLI 79 UDINESE 43 realizzati dai bianconeri in cam- ATALANTA 69 SPAL 42 pionato hanno portato la firma INTER 69 PARMA 41 del portoghese, che ha concluso la MILAN 68 CAGLIARI 41 stagione al quarto posto nella clas- ROMA 66 FIORENTINA 41 TORINO 63 GENOA 38 sifica marcatori. Un dato simile a LAZIO 59 EMPOLI 38

Foto Matteo Gribaudi/Image Sport quello complessivo perché la Juve, SAMPDORIA 53 FROSINONE 25 nonostante un campionato domina- BOLOGNA 44 CHIEVOVERONA 17

TMWmagazine 7 I FATTI DEL 2019 Buffon torna alla Juventus:

il colpo di effetto (e di affetto)

di Tommaso Bonan

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 8 I FATTI DEL 2019

Gigi Buffon non ha mai avuto paura di fare scelte anticonven- zionali. E allora, perché non la grande inversione a U? Detto fatto, il suo ritorno alla Juven- tus è stata una delle notizie più clamorose della scorsa estate. Ma non solo. Da un punto di vista affettivo, si può ritene- re un vero e proprio colpo di teatro, di quelli che solo il calcio può regalare. Il portiere più forte dell’era moderna che Un esempio? Appena tornato torna nella sua squadra per fare a Torino dopo lo svincolo col il secondo. PSG (né lui né il club francese hanno esercitato l’opzione reci- Una storia lunga una vita - sol- proca per prolungare), Buffon tanto interrotta per qualche ha rinunciato a sia alla maglia istante (calcisticamente par- numero 1 che alla fascia di ca- lando) con la parentesi al Paris pitano. Entrambe gli sono state Saint-Germain. Un connubio offerte dai rispettivi “proprie- - quello tra Buffon e la Juven- tari”, Szczesny e Chiellini, ma tus - che va al di là dei meri e lui ha rinunciato ringraziando. freddi numeri. Che riguardino “Io non sono qua per togliere il passato, il presente oppure qualcosa a qualcuno, sono qui quelli che alla fine riguarderan- per dare il mio contributo come no il proseguo di questa stagio- ho sempre fatto per la squadra”. ne (probabilmente l’ultima in Parole da campione. 41enne, bianconero da calciatore). ma pur sempre un campione.

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 9 I FATTI DEL 2019 La Juve cambia: fine dell’era Allegri. A Sarri il timone

di Lorenzo Di Benedetto

@Lore_Dibe88

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 10 I FATTI DEL 2019

Dalle panchine nella provin- Champions davanti all’Atletico cia di Firenze a quella della Madrid, al Bayer Leverkusen e Juventus, la squadra più forte alla Lokomotiv Mosca. d’Italia e tra le migliori in Eu- ropa. Il 2019 è stato un anno Adesso viene il difficile, la indimenticabile per Maurizio parte calda della stagione sta Sarri, non solo per la vitto- per arrivare, e Maurizio Sarri ria dell’Europa League con il dovrà dimostrare a tutti, attra- Chelsea ma anche e soprattut- verso i trofei, che la Juventus to per il suo ritorno in Ita- ha fatto la scelta giusta, non lia, dopo l’ultima parentesi al facendo rimpiangere Allegri e Napoli, per iniziare il suo ciclo facendo meglio di Pep Guar- in bianconero, tra alcuni scet- diola, rimasto al Manchester tici e chi invece ha pensato fin City ma a lungo nel mirino da subito che fosse la miglior della dirigenza bianconera. Il scelta possibile per la Vecchia 2020 potrebbe essere ancora Signora. L’eredità di Allegri più fantastico per l’allenatore è pesantissima, visti i cinque ex Napoli che vincendo il suo Scudetti consecutivi vinti dal primo Scudetto chiuderebbe tecnico livornese, le quattro il cerchio della sua splendida Coppe Italia e le due finali di carriera. Champions League conquista- te, ma Sarri si è subito calato nella nuova realtà nel modo giusto e nonostante un’Inter che non ha mollato di un cen- timetro è riuscito a chiudere l’anno da primo in classifica in campionato, a pari merito con i nerazzurri, staccando Foto Daniele Buffa/Image Sport inoltre il pass per gli ottavi di

TMWmagazine 11 I FATTI DEL 2019 Petrachi alla Roma:

si apre un caso col Torino di Pietro Lazzerini

@PietroLazze

Foto Daniele Mascolo/PhotoViews

TMWmagazine 12 I FATTI DEL 2019

L’avventura di Gianluca Pe- potrebbe portare il romanista trachi come nuovo diretto- a una lunga squalifica. Prima re sportivo della Roma, non di quell’episodio comunque, è iniziata nel migliore dei a giugno lo stesso direttore modi. Il dirigente giallorosso, era stato ripreso di ritorno approdato ufficialmente alla da un viaggio a Madrid per corte di Pallotta il 1° luglio incontrare Fonseca al fianco del 2019, dopo aver trattato dell’amministratore delegato a lungo la risoluzione con della Roma Fienga, così da Cairo e il Torino fino all’uffi- confermare le accuse del suo cialità del 25 giugno, rischia ex presidente al Toro Cairo ancora di essere squalificato che, furioso, aveva fatto di fino a un anno per aver ini- tutto per provare a non li- ziato il proprio lavoro nella berarlo prima di dare il via Capitale ben prima che si libera solo previo rinuncia di interrompesse il rapporto con alcune mensilità e del TFR da i granata. parte dello stesso Petrachi. Una situazione che dunque I fatti - Nel corso della pre- non si è ancora sciolta defi- sentazione di Mkhitaryan, nitivamente e che potrebbe è stato lo stesso dirigente cadere sulle spalle del futu- a scoprire le proprie carte ro proprietario della Roma, parlando di un incontro avve- ovvero Friedkin, ormai a un nuto a maggio con l’Inter per passo dal rilevare la società parlare della possibile cessio- dalle mani di Pallotta. ne di Dzeko in nerazzurro. Motivo per cui la FIGC non ha potuto chiudere gli occhi di fronte a fatti dichiarati dallo stesso Petrachi, apren- do così un procedimento che

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I FATTI DEL 2019 De Ligt e la Juve. Il futuro nel solco della tradizione

di Luca Bargellini

@BargelliniLuca

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 15 I FATTI DEL 2019

Una volta usciti dall’edizione Proprio quella Juve che il 16 aprile 2018/2019 della Champions League sul prato dell’Allianz Stadium De tutti in casa Ajax erano consapevoli Ligt aveva giustiziato in Champions di una cosa: che Frankie De Jong League. Proprio quella squadra con non sarebbe stato l’unico big della un reparto arretrato già di altissi- squadra di Erik ten Hag a salutare mo livello con Bonucci e Chiellini. Amsterdam e l’Olanda. L’altro big Proprio quella squadra che l’estate aveva un nome e cognome ben chia- precedente aveva deciso di rilan- ri: . Ovvero il mi- ciare le proprie mire internazionali glior giovane difensore del mondo. acquistando uno dei due fenomeni Troppo forte il ragazzo classe 1999 di questa era calcistica: Cristiano per riuscire a trattenerlo in una Ronaldo. realtà splendida ma tutto sommato periferica per il grande calcio del Proprio quella bianconera fu il XXI° secolo. Troppo forti le sirene sentiero intrapreso dall’olandese. provenienti da ogni direzione per- Tre mesi dopo il ko che eliminò la ché il difensore nato a Leiderdorp squadra allenata da Massimiliano le ignorasse. Allegri dalla massima competizione Per questo i mesi a cavallo fra la continentale per club Matthijs De primavera e l’estate sono stati per Ligt divenne un nuovo calciatore De Ligt il momento della scelta. della Vecchia Signora. Una tratta- Davanti a lui erano presenti quattro tiva portata a termine grazie ad un vie: la prima lo avrebbe portato al esborso da 75 milioni di euro. Una Barcellona assieme al suo amico De cifra mostre soprattutto per un di- Jong; la seconda era diretta al PSG fensore, ma assolutamente adeguata del tridente Mbappe-Icardi-Ney- alle qualità e ai margini di miglio- mar, la terza al Manchester United ramento del giocatore. Per buona in cerca di rilancio sotto la gestio- pace di chi a Barcellona, Parigi e ne di Ole Gunnar Solskjaer, mentre Manchester ha fallito il colpo.

Foto Daniele Buffa/Image Sport l’ultima si tingeva delle tinte bian- conere della Juventus.

TMWmagazine 16 I FATTI DEL 2019

L’annuncio shock di Mihajlovic: “Ho la leucemia”

di Ivan Cardia

@ivanfcardia

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 17 I FATTI DEL 2019

Ormai ci siamo abituati, e tifiamo avuto la fama di guerriero. Da quel tutti per lui. Ma Sinisa Mihajlovic 13 luglio in poi, dalle sue parole combatte ogni giorno una battaglia alla sala stampa in poi, però, colpi- che molti di noi non conoscono sce soprattutto questo: ha parlato e tanti altri, purtroppo, affronta- di lottare, ma non ha cavalcato il no come lui. Una notizia arrivata mito della malattia che si sconfig- come un fulmine a ciel sereno, un ge con la forza e col machismo. Ha 13 luglio che sembrava qualsiasi e raccontato di aver pianto, ha messo non lo è stato affatto. A dire cosa a nudo le sue debolezze. Ha am- gli impedisse di seguire da vicino messo, anche nei mesi successivi, il suo Bologna ci teneva lui stesso: di avere paura. E in quella paura “Ho la leucemia in fase avanzata, abbiamo visto della forza: quella di aggressiva”. un uomo normale, che non fa pro- clami, chiede a chi gli è vicino di La scoperta quasi per caso. Un non piangere, affronta la malattia dolore all’anca, la febbre, i test: lo senza fermarsi. Una cosa che non stesso Miha ha raccontato come ha farebbero tutti, ma sta a ognuno scoperto la sua malattia, invitando di noi trovare la via per vincere tutti a controllarsi, a fare preven- la propria sfida. E da quel 13 lu- zione. “Siccome mio papà è morto glio tifiamo un po’ tutti per Sinisa di cancro faccio spesso esami spe- Mihajlovic. cifici - ha spiegato Sinisa, affian- cato da Walter Sabatini - e grazie a questi ho scoperto di essere malato. Nessuno di noi deve pensare di es- sere indistruttibile”.

La lotta di un uomo normale. Sotto molti aspetti, Mihajlovic non è un uomo normale: allena in Serie A, in estate era stato accostato anche alla Foto Daniele Buffa/Image Sport Juventus e alla Roma, ha sempre

TMWmagazine 18 I FATTI DEL 2019

L’Inter e il caso Icardi. Cronistoria di un addio polemico

di Simone Bernabei

@Simo_Berna

Insidefoto/Image Sport

TMWmagazine 19 I FATTI DEL 2019

Successe tutto alla vigilia della per scontare il prezzo, tergiversa- sfida di Europa League contro il va. Una situazione limite, che ha Rapid Vienna. Con l’Inter che poco visto Icardi prendere parte al ritiro prima dell’arrivo nella capitale au- nerazzurro sotto la guida di Anto- striaca diramò un comunicato per nio Conte solo per la parte atleti- spiegare, anzi per annunciare, come ca, rimanendo fuori in ogni seduta Mauro Icardi non sarebbe più stato tattica. Una decisione, quella della il capitano della squadra. Un’esplo- società nerazzurra, che alla mo- sione di dimensioni epocali, il cui glie-agente Wanda Nara non è mai rumore sarebbe però stato offusca- piaciuta. E infatti arrivò la notifica to dalle polemiche al vetriolo dei di una causa intentata dagli Icardis, mesi successivi. Maurito infatti in che chiedevano il totale reintegro quel preciso momento storico finì in rosa e un risarcimento per 1,5 ai margini della rosa allenata da milioni di euro. Luciano Spalletti, decisione che inevitabilmente finì per influenzare Il PSG salva la situazione - L’u - tutto il percorso del club. scita da questa pericolosissima autostrada la indicò il PSG nelle Mesi di polemiche, scontri e in- ultimissime ore del mercato: presti- comprensioni - Fin dalle prime to e diritto di riscatto fissato a 70 battute di questa vicenda a tratti milioni di euro. L’Inter a quel pun- ancora oscura, è sembrato palese to non poteva far altro che accetta- come non esistesse più futuro in re, con Icardi e famiglia intenti ad nerazzurro per Icardi. Che a fatica organizzare un volo privatoin fretta riuscì ad arrivare all’inizio della e furia per Parigi. Alla fine tutti i sessione estiva di mercato. “Non pezzi del puzzle sono andati al loro vuole il Napoli, alla fine andrà alla posto, ma ancora non è chiaro se i Juventus al termine del mercato”, parigini riscatteranno il cartellino era il pensiero più diffuso in quel- di Maurito (che tanto bene sta fa- le settimane. Ma il tempo passava cendo al Parco dei Principi). e la Juve, probabilmente anche con l’idea di arrivare a fine sessione

Foto Daniele Mascolo/PhotoViews

TMWmagazine 20 I FATTI DEL 2019 Certi amori non finiscono: Nainggolan torna a Cagliari

di Marco Conterio

@marcoconterio

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 21 I FATTI DEL 2019

Torna a casa Ninja è una pagina di Sardegna gli sta dimostrando che un libro cuore infranto. Parte da non solo i grandi teatri possono re- una delusione e prosegue con una galare sorrisi. Anche nel quartiere storia d’amore. Il passato, la gloria, del calcio che conta si può sognare, un presente che non c’è stato, Mila- l’Atalanta potrà essere apripista ma no da bere per dimenticare. Poi Ca- i sardi vogliono andargli in scia. gliari e Radja Nainggolan che torna Sicché tornare a casa, dove tutto per questioni di famiglia, per la ebbe inizio, difficilmente fu più moglie, ma pure perché casa è casa. dolce, raramente fu più azzeccato. E’ belga, cittadino del mondo, con Nainggolan ha perso un’occasione. quegli occhi da straniero, con quel- Ma è stato una freccia scagliata che la pelle dove c’è una vita scritta so- lei sì, è tornata indietro. E ha fatto pra. “Odio perdere”, “amo vincere”, centro. nero su bianco su Radja da Anver- sa. Il riscatto passa dalla Sardegna e questi mesi nella patria che l’ha lanciato sono stati meravigliosi. Ha ripreso a scivolare leggero, a tirare potente. A essere martello e incudi- ne, quello splendido incursore che forse d’un tempo non avrà più la gamba ma che ha saputo compen- sarla con maturità e intelligenza. E’ stata un’estate di riflessioni e delusioni, perché quando dice “farò vedere all’Inter che si son sbaglia- ti”, c’è la sintesi di un rimpianto e di un dispiacere. Scaricato e ven- duto, Tommaso Giulini ha creduto Foto Daniele Buffa/Image Sport in una speranza e pensato fosse una certezza. Così è stato. Nainggolan sta ripagando Cagliari e pure la sua

TMWmagazine 22 I FATTI DEL 2019

Ribery alla Fiorentina: il Re della Baviera conquista Firenze

di Luca Bargellini

@BargelliniLuca

Foto Federico De Luca

TMWmagazine 23 I FATTI DEL 2019

L’estate 2019 per Firenze e la Fiorentina Poi è stata la volta di Radja Nainggo- ha significato, in particolar modo, l’ini- lan. Il belga, messo alla porta dall’Inter, zio dell’era Commisso dopo 17 anni di cercava un’occasione di rilancio e Firen- gestione Della Valle. Un cambio epocale ze era pronta ad accoglierlo. Anche qui, che fin dalle prime battute ha riacceso però, ha vinto il cuore e così il Ninja ha l’entusiasmo in una piazza oramai ap- deciso di tornare a Cagliari, in quella piattita sulla mediocrità. Partire da zero città e in quella società che lo avevano con un nuovo progetto non è mai cosa lanciato del grande calcio. semplice da fare, soprattutto con almeno un mese buono di mercato già finito in Su queste basi, nella seconda metà del archivio. Ecco allora che la nuova diri- mese di agosto, è nata l’operazione Fran- genza viola, Joe Barone e Daniele Pradè, ck Ribery. L’ex Bayern dopo dodici anni prese la decisione di costruire un grup- in Baviera aveva davanti un bivio: chiu- po con talenti di sicuro avvenire come dere la carriera oramai 35enne in qual- Chiesa, Castrovilli, Milenkovic, Vlaho- che esotico paradiso del pallone, dove vic e Dragowski, supportato da elementi si scende in campo più per diletto che di grande esperienza (Caceres, Boateng e altro, oppure rimettersi in gioco, in un Badelj). Con una stella polare a guidare campionato competitivo e in una squa- il collettivo. dra che avesse voglia di puntare in alto. La Fiorentina è stata brava a catturarne Per quest’ultimo ruolo la prima idea l’attenzione e a dimostrare al francese aveva portato i viola a pochi km da tutta la voglia di “riveder le stelle” con Firenze, nello specifico nella Capita- un nuovo corso. Così il 21 agosto arriva le, dove Daniele De Rossi si era appena l’ufficialità: Franck Ribery è un nuovo separato dalla Roma dopo un’intera vita. calciatore della Fiorentina. Contratto Qualche abboccamento, fra dinieghi e biennale e voglia di stupire. Il campo spifferi di corridoio, era stato fatto, ma finora non ha risposto secondo le attese, il timore dell’ex capitano giallorosso di con un infortunio come guastafeste, ma dover affrontare da avversario una parte la speranza che il 2020 sia di tutt’altro Foto Daniele Buffa/Image Sport del suo cuore ha precluso ogni sbocco, avviso rimangono inalterate. con il Boca Juniors che lo abbracciato in grande stile.

TMWmagazine 24 I FATTI DEL 2019

Sassuolo, dalla C2 all’Europa: il calcio piange Squinzi

di Antonio Parrotto

@AntonioParr8

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 25 I FATTI DEL 2019

Il Sassuolo piange Giorgio Squinzi. to ripetere nel lontano 2002: “Andre- Il patron lungimirante ha lasciato i mo a San Siro e batteremo l’Inter”. In suoi cari all’età di 76 anni. tanti ridevano. La storia ha raccon- Squinzi ha vinto ovunque. Nella vita, tato che quel visionario aveva visto nell’imprenditoria, nel ciclismo, poi giusto. Era già andato oltre. Come rendendo grande una piccola realtà suo solito. Nella sua stanza i qua- come Sassuolo. Nel 2002 l’avvento dretti con i successi del suo Sassuolo dell’uomo Mapei che ha piazzato a San Siro contro l’Inter. La grande Sassuolo sulla mappa del calcio che lungimiranza, dicevamo, lo ha por- conta. Una cittadina di 40mila anime tato ad acquistare lo Stadio Città del dai bassifondi alla musica dell’Eu- Tricolore, il vecchio Giglio di Reggio ropa. Non la Champions, un altro Emilia, e a farlo diventare il Mapei dei suoi grandi sogni, ma l’Europa Stadium, uno stadio di proprietà e League. Dalla C2 all’Europa con la all’avanguardia. La nascita di Mapei vittoria in casa contro l’Athletic Bil- Sport, centro ricerche di bao per 3-0 forse come l’apice della che opera in ambito sportivo svol- storia neroverde e una qualificazione gendo attività di ricerca scientifica e al secondo turno gettata al vento. fornendo altresì assistenza multiset- “L’operazione iniziale era un atto di toriale agli atleti al fine di migliora- riconoscenza verso il distretto delle re la loro prestazione. Poi la costru- ceramiche di Sassuolo, senza il quale zione del Mapei Football Center, il la Mapei oggi non sarebbe un’eccel- centro sportivo neroverde, l’ultimo lenza internazionale”, amava ripetere regalo, stavolta non solo alla squa- a chi gli chiedeva perché il Sassuolo dra ma alla città di Sassuolo che oggi e non il Milan, la squadra del suo piange un grande imprenditore, un cuore. grande patron e presidente, un gran- de uomo. Il Sassuolo è stato il frutto di una grande e intelligente operazione. La

Foto Daniele Mascolo/PhotoViews lungimiranza e la progettualità han- no dato grandi risultati. Il Sassuolo è partito dalla C2 e Squinzi era soli-

TMWmagazine 26 I FATTI DEL 2019

ITALIA la rinascita passa dal doppio play

di Andrea Losapio

@Losapiotmw

Foto Antonello Sammarco/Image Sport

TMWmagazine 27 I FATTI DEL 2019

Nessuno se lo sarebbe aspettato, al- della Nazionale è quasi imprevedibile, meno non così velocemente. Perché in attesa di avversari più complicati è riuscito nell’im- e che provano a tenere il pallino del presa di far ripartire una Nazionale gioco. Fino a qui tutto bene, a marzo che arrivava da una delusione mon- sarà un’altra storia, con Inghilterra e diale, quella con , Germania. davvero cocente. Dopo sessant’anni niente massima rassegna iridata, poi vinta dalla Francia. Va detto che la sfortuna si era accanita con il ct precedente, perché un girone con la Spagna non era semplice da superare. Ma la testardaggine del 4-2-4, quando gli interpreti erano chiaramente da 4-3-3, è stata evidente. Ogni allena- tore direbbe “i numeri non contano niente, serve l’atteggiamento”. Pro- babilmente nemmeno quello c’era, in quell’Italia.

DOPPIO PLAY - La novità più inte- ressante è stata, certamente, quella di avere la possibilità di schierare due registi come Verratti e Jorginho, intercambiabili, di qualità immensa. In più c’è stata la bravura di lanciare i giovani, cosa non fatta dal precedente ct nonostante gli stage sbandierati. Da Zaniolo, convocato quando non Foto Daniele Buffa/Image Sport aveva ancora giocato un minuto in Serie A, a Barella, passando poi per Sensi, oppure Chiesa. La manovra

TMWmagazine 28 I FATTI DEL 2019

RE CARLO ABDICA. A NAPOLI UNA FINE INATTESA

di Lorenzo Di Benedetto

@Lore_Dibe88

Insidefoto/Image Sport

TMWmagazine 29 I FATTI DEL 2019

Mai un esonero nella sua car- in buoni rapporti con lo stesso riera da allenatore, poi due in Ancelotti. pochi anni: prima quello dal Bayern Monaco e poche set- Neanche il tempo di metabo- timane fa quello dal Napoli. lizzare l’esonero che Carletto L’avventura di Carlo Ancelotti è però subito ripartito. Nuova in azzurro è terminata come sfida in Premier League con nessuno si sarebbe aspettato, l’Everton, a 15 milioni di euro con il licenziamento arrivato a stagione, iniziata nel miglio- dopo una vittoria per 4-0 in re dei modi con due successi Champions League che ha dato nelle prime due uscite sulla anche il passaggio agli ottavi panchina dei Toffees. L’obiet- di finale della competizione. I tivo sarà quello di portare in presupposti per andare avanti alto il club di Liverpool, la- erano venuti meno, per dissi- sciandosi alle spalle gli esone- di con la società e con alcuni ri, che fino a pochi anni fa non calciatori. Dalle parole contro erano presenti nella vita dell’ex il ritiro imposto da De Lau- Milan. rentiis ai giocatori dopo il pareggio contro il Salisburgo fino ai risultati non all’altez- za in campionato, con il Na- poli lontanissimo dalla zona Champions dopo anni nei quali il club partenopeo è stato il primo antagonista della Ju- ventus per lo Scudetto. Questi i principali motivi che hanno portato all’addio dell’allenato- re al Napoli, che è ripartito da Insidefoto/Image Sport Gattuso lasciandosi comunque

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I FATTI DEL 2019 Lucas Paquetà, l’eredità lasciata da Leonardo

di Michele Pavese

@7mp84

Foto Daniele Mascolo/PhotoViews

TMWmagazine 32 I FATTI DEL 2019

Il suo gol realizzato qualche giorno di cui 24 da titolare, 1 solo gol e 3 fa nella “Partita delle Stelle” del Fla- assist. Poco, troppo poco per diven- mengo ha fatto il giro del mondo e tare il punto di riferimento del nuovo ha fatto sorgere spontanea una do- corso e trascinare la squadra fuori manda: chi è il vero Lucas Paquetà? Il dalle sabbie mobili. Nonostante ciò, fantasista brasiliano, acquistato per Leonardo resta un suo grande estima- poco meno di 40 milioni di euro nella tore e sta spingendo per portarlo al scorsa finestra invernale del mercato, Paris Saint-Germain; riuscirà il Milan non è mai riuscito a mostrare tutte le a resistere agli assalti e a far sboccia- proprie qualità al pubblico italiano: re definitivamente la stella di Lucas pochissimi lampi di classe, rendi- Tolentino? mento sotto la media e una titolarità messa in discussione con il rientro in campo di .

Scarsa incisività - L’affare più costo- so dell’era Elliott (favorito anche dal mancato riscatto di Higuain) non ha rispettato le enormi attese. Leonardo lo aveva voluto fortemente, Gattu- so era riuscito a renderlo parte del gruppo; con Giampaolo, Paquetà era diventato una seconda scelta (titola- re solo in due occasioni), sacrificato sull’altare di Suso e di alcuni integra- lismi tattici. Pioli sembrava averlo riportato al centro del progetto (sei presenze consecutive dal primo minu- to), poi gli ha concesso solo 45’ in tre Foto Matteo Gribaudi/Image Sport partite, prima della squalifica che gli ha fatto saltare la sfida di Bergamo. I numeri parlano chiaro: 30 presenze,

TMWmagazine 33 I FATTI DEL 2019

MeSIX. Il fenomeno argentino vince (di nuovo) il Pallone d’Oro

di Raimondo De Magistris

@RaimondoDM

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 34 I FATTI DEL 2019

Il Pallone d’Oro del nuovo sorpas- toghese era a Milano per prendere so su . Un premio parte al Gran Galà dell’Aic e ha ‘affi- non poco discusso perché arrivato al dato’ alle sue sorelle reazioni al ve- termine di un 2019 in cui Messi s’è triolo per l’assegnazione del premio a confermato trascinatore del suo Bar- Messi. cellona tra i confini spagnoli, ma non Dal canto suo, Messi nel commentare ha portato a casa trofei né in Europa la vittoria ha fatto riferimento pro- né nel Mondo. Né con il Barcellona, prio a Cristiano Ronaldo e all’averlo né con l’Argentina. staccato in questa speciale gradua- toria: “Mi piaceva l’idea di essere il Nessuno come Messi - Lo scorso 2 solo ad averne così tanti e quando dicembre, Lionel Messi per la sesta Cristiano mi ha raggiunto a quota volta ha conquistato il Pallone d’Oro. cinque ci sono rimasto un po’ male. Nessuno come il numero 10 argenti- Adesso sono molto felice di essere il no, che ha battuto Virgil Van Dijk e solo ad avere vinto il sesto Pallone Cristiano Ronaldo. Una vittoria che d ’O r o”. ha destato discussione e dibattito perché nell’anno in cui il Liverpool ha vinto la Champions League - e il Classifica Pallone d’Oro difensore olandese è stato per distac- (prime 10 posizioni) co il miglior difensore del torneo - in tanti credevano e speravano che il 1) Lionel Messi 2019 sarebbe stato l’anno giusto per 2) Virgil Van Dijk tornare ad assegnare il più prestigio- 3) Cristiano Ronaldo so dei premi individuali a un difen- 4) Sadio Mané sore 13 anni dopo Fabio Cannavaro. 5) 6) Kylian Mbappé Le reazioni - Non è stato così. E non 7) Alisson l’ha presa bene nemmeno Cristiano 8) Robert Lewandowski Ronaldo, che il 2 dicembre a Parigi 9) Bernardo Silva 10) Riyad Mahrez nemmeno s’è presentato. Nella notte Foto Matteo Gribaudi/Image Sport del Pallone d’Oro, il campione por-

TMWmagazine 35 I FATTI DEL 2019

Ritratto di Jurgen Klopp, l’uomo dell’anno

di Marco Conterio

@marcoconterio

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 36 I FATTI DEL 2019

Jurgen Klopp è diverso. E’ così normale Dijk è arrivato con un carico di milioni da essere unico e speciale. Sotto la barba e li ha ripagati a suon di drbbling stroz- e gli occhiali, i capelli ai quattro venti, i zati al sol pensiero. Con Mohamed Salah denti serrati, il pugno che s’agita, c’è un la Roma pensava d’aver fatto un affare. E genio. Uno stratega. Un uomo che è riu- quando i leader di Premier League, Cam- scito a diventare per una città sognatrice pioni d’Europa in carica, comprando il e italiana per il rosso del sangue che le giapponese Takumi Minamino dal Sali- scorre sul petto e nelle vene come Liver- sburgo come rinforzo di gennaio, signifi- pool, il nuovo Bill Shankly. Un altro Kevin ca che dietro c’è studio, un progetto, una Keegan. Jurgen Klopp ha la Kop scritta nel visione. Che è qualcosa di diverso. cognome e questo è forse già un segno del destino. Ha capito la città e la città l’ha Il 2019 ha portato in dote ai tifosi dei nominato suo figlio. Allattato dall’amore Reds la delusione d’aver perso la corsa al di una piazza, sarebbe sbagliato dire che gioiello che sembra più raro, la Premier, ha creato questo Liverpool a sua immagine che dalla sua nuova genesi non è mai en- e somiglianza. E’ andato oltre, riuscendo trata nella bacheca del glorioso club in- in qualcosa che sono ai grandi riesce, e glese, all’ombra del Liverbird. Però ha capita a chi finisce sui libri e non solo sui regalato, sotto i colpi di Salah e di Origi, ricordi. la Champions League. E ora, a dicembre, racconta di una formazione che corre via Jurgen Klopp ha sublimato il concetto di veloce, sembra Bolt nei suoi cento mi- Liverpool, consacrandone l’immagine e gliori, Phelps nelle bracciate più genero- l’aura ma rendendola squadra interconti- se, Pantani quando scattava. Non ce n’era nentale. Più che con Rafa Benitez e Steven per nessuno e ora, anche in Inghilterra, Gerrard, i Reds sono tornati la squadra sembra così. Però la rincorsa è lunga, e del Grande Allenatore, maiuscolo. Come ai la maledizione altrettanto. Sicché Jurgen tempi dei miti, Klopp ha saputo scegliere Klopp, che è tanto speciale quando realista il meglio dal mercato e farlo rendere come e normale, sa di essere il favorito. E per nessun altro avrebbe saputo fare. Alisson a questo non vuol far la fine di Icaro.

Roma aveva già le stigmate, nascoste sotto Foto Imago/Image Sport i guantoni, del grande portiere. Nel Mer- seyside è diventato il migliore. Virgil van

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LA SCHEDA IL CIGNO VIOLA Il paragone con Antognoni, il gol al Milan, la Nazionale: la scalata di Gaetano Castrovilli

di Michele Pavese

@7mp84

Duecento chilometri è la distanza che separa il piccolo comune di Minervi- no Murge (poco più di 8.000 anime, in provincia di Andria) da Bari. Duecento chilometri può rappresentare bene la distanza che separa la danza dal calcio. Due mondi quasi opposti, che Gaetano Castrovilli ha saputo fondere brillan- temente. Merito anche della passione sfrenata per il pallone e per il Bari del nonno, ma anche dei sacrifici compiuti dallo zio Nimbo, che ogni giorno, per Foto Giacomo Morini

TMWmagazine 39 LA SCHEDA diversi anni, lo ha accompagna- stito per due anni alla Cremo- to nel capoluogo pugliese. Cen- nese. Cinquantacinque partite e to km ad andare e cento a tor- sei gol dopo, Vincenzo Montel- nare, senza mai saltare un solo la se ne innamora: “Dal secon- allenamento, fino alla chiamata do giorno di ritiro ho deciso di in prima squadra, agli ordini toglierlo dal mercato. Lo riten- di . Un prede- go uno dei centrocampisti con stinato, con potenzialità subito più cambio di passo in Serie A. evidenti; bastarono pochi mi- Deve ancora crescere e iniziare nuti agli osservatori dei Gallet- a segnare. Se ci dovesse riusci- ti per rendersi conto di avere a re, forse, potremmo aver trovato che fare con un talento di asso- l’erede di Antognoni”, dichiara luto valore. Nelle giovanili, il l’Aeroplanino al termine della ragazzo classe 1997 sembrava sfida contro la Juventus dello un marziano e nelle undici par- scorso 14 settembre. Il condi- tite disputate in Serie B aveva zionale è d’obbligo, quando si impressionato per lucidità e parla di mostri sacri, ma Ca- personalità. Tanto che Panta- strovilli in quell’occasione ave- leo Corvino decise di rompere va sfoderato una delle migliori gli indugi e nel febbraio 2017 prestazioni della sua sin qui acquistò Castrovilli per 400.000 breve carriera. Anche i gol arri- euro, anticipando la concorren- veranno di lì a poco: il primo è za della Juventus. alla Scala del calcio (e non po- teva essere altrimenti per un ex Firenze è sinonimo di arte ed ballerino), contro il suo Milan, è la città ideale per un artista la squadra di cui era tifoso da come Castrovilli. Le sette reti e bambino. “Il giorno dopo avevo i nove assist con la maglia della già dimenticato. Non so se sia Primavera viola (con cui sfio- spensieratezza o incoscienza, ra il tricolore), però, non gli però questa cosa mi aiuta tanto. valsero l’occasione di calcare il Vengo da una famiglia di lavo- palcoscenico più importante: la ratori, gente semplice che mi ha società decise di girarlo in pre- insegnato a tenere i piedi per Foto IMassimiliano Vitez/Image Sport

TMWmagazine 40 LA SCHEDA

terra sempre, anche se la ruota però, portava la casacca rosso- inizia girare veloce e per il verso nera numero 22: come il primo giusto”. Leggerezza e testa sulle Kakà, anche Castrovilli fa della spalle, qualità importantissime verticalità e del primo tocco le per non lasciarsi travolgere da- sue qualità migliori. Il resto è gli eventi e da un successo quasi eleganza, dinamismo ed equili- inatteso. La Castro-mania dilaga brio. Un giocatore raffinato, che in pochissimo tempo, soprattutto però riesce anche ad essere effi- tra i fanta-allenatori; anche il CT cace in fase di non possesso, sia Roberto Mancini monitora con in pressione che in marcatura. attenzione i progressi, ma non Nel suo primo anno a Cremona, si fa prendere subito la mano, agiva prevalentemente dietro le aspettando il momento giusto per punte; il secondo, invece, è stato convocarlo in Nazionale. Per sua più importante perché gli ha per- fortuna, Castrovilli ha dimostra- messo di sviluppare più abilità in to di non essere il classico fuoco diverse posizioni, dalla mezzala di paglia: non solo comprima- al regista basso fino all’esterno rio ma protagonista assoluto, in d’attacco (nel 4-3-3) e di centro- grado di stupire soprattutto per campo (nel 4-4-2). A 22 anni è la maturità con cui interpreta il tra i pochi centrocampisti totali ruolo. Così, sono arrivati la me- della Serie A e in estate potrebbe ritata chiamata e l’esordio, contro diventare uno dei pezzi pregiati la Bosnia. del mercato, anche se ha da poco firmato il rinnovo del contratto A ritmo di danza - “Molto fino al 2024. Riuscirà l’ambiziosa spesso mi capita di pensare a Fiorentina di Rocco Commisso a una finta, a un dribbling o a resistere agli assalti? una giocata e paragonarla a un passo di danza. Mi viene più naturale”. Castrovilli na- sce trequartista e a Bari è sta- Foto Giacomo Morini to quasi immediato il paragone con Cassano. L’idolo d’infanzia,

TMWmagazine 41 LA SCHEDA

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SERIE B

BENEVENTO CANNIBALE. AMAREZZA EMPOLI

Il meglio e il peggio della Serie B dopo il girone d’andata

di Marco Pieracci

@marcopieracci

Con la massima serie in pausa è stata la Serie B a prendersi la vetrina negli ultimi giorni del 2019. Tra un panettone e l’altro gli appassionati hanno potuto placare la proprio fame di calcio godendosi lo spet- tacolo del torneo cadetto che come da tra- dizione regala grande incertezza su tutti i campi, con la sola eccezione di un Beneven- to sempre più cannibale. Tanta gente sugli spalti a Santo Stefano e nella giornata a ri- dosso del Capodanno. Il Boxing Day è stato un successo certificato dai numeri, con un incremento degli spettatori pari al 4,7% Foto Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com

TMWmagazine 44 SERIE B rispetto alle precedenti giornate. bero pronosticato le Vespe sopra E non da meno è stato il turno del la zona playout, con squadre ben 29 dicembre che ha registrato una più blasonate che le guardano la affluenza dell’11,5 % superiore targa. Buona parte del merito va alla media stagionale. La fine del al suo condottiero, abile stratega girone di andata è l’occasione per e ottimo gestore di un gruppo che analizzare le cose migliori e peg- necessita comunque di rinforzi giori di questa prima parte. per centrare l’obiettivo salvezza.

MICHELE MARCONI – Tolte TOP cinque presenze, appena venten- BENEVENTO – Impossibile non ne con la maglia del Grosseto, la partire da qui. Al giro di boa la Serie B l’aveva vista solo in televi- formazione giallorossa comanda sione. Se l’è riconquistata a suon con 46 punti: +15 sul terzo posto, di gol in età matura, trascinando il miglior attacco (34 gol fatti) il Pisa alla e reggendo e la difesa meno battuta (9 reti praticamente da solo il peso del al passivo). Inzaghi ha plasmato reparto avanzato nella categoria una squadra granitica che vince le superiore. La doppia cifra rag- partite con una facilità disarman- giunta a dicembre, poi un infortu- te. Un po’ come la prima Juve di nio che lo ha costretto a chiudere Allegri. Solo un clamoroso crollo con un mese di anticipo un anno potrebbe impedire il ritorno in A, straordinario. a due anni di distanza dalla prima apparizione. Stavolta con la ferma intenzione di non essere soltanto FLOP di passaggio. EMPOLI – Accreditata come una delle grandi favorite al momento FABIO CASERTA – Quanto può di stilare le griglie, naviga malin- incidere un allenatore? Una do- conicamente in zona retrocessio- manda retorica, che non avrà mai ne. Archiviata una retrocessione una risposta definitiva. Di certo dolorosa, in estate è stata reinve- c’è che la sua mano sulla Juve Sta- stita parte del tesoretto ricavato FotoCarlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com bia si vede, eccome. Pochi avreb- dalle tante cessioni milionarie

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(Di Lorenzo, Krunic, Bennacer, Ca- puto, Traorè) per costruire una rosa attrezzata per la risalita immediata ma né Bucchi, né il suo successore Muzzi sono riusciti a trovare la quadra.

CERCI E VENTURA – A Salerno si è scelta l’operazione nostalgia, ricom- ponendo un binomio che nel decennio scorso aveva incantato in serie cadetta. Ma il tempo passa per tutti. Le idee del tecnico ormai non sono più così innovative e la condizione fisica del Robben di Valmontone è lontana dal definirsi accettabile (54 minuti com- plessivi giocati). Per entrambi un lento e inesorabile declino. Con buona pace di Lotito, che si consola con l’esplosio- ne del gioiellino Kyine.

L’ATTACCO DELLA CREMONESE - Ai nastri di partenza i grigiorossi si sono presentati con quella consi- derata un po’ da tutti come la coppia potenzialmente più forte, formata da Daniel Ciofani e Fabio Ceravolo ma il calcio, si sa, non è una scienza esatta. Gli sforzi economici del patron Arvedi non sono stati ripagati dal campo e il paradosso è che quello della Cremone- se, con la miseria di 13 gol segnati, è addirittura il peggior attacco del cam- pionato. Foto Nicola Ianuale/tuttoSALERNITANA.com

TMWmagazine 46 INTERVISTA

PUNGI COME UNA ZANZARA

Il bomber dell’Entella Giuseppe De Luca si racconta a TMW Magazine

di Claudia Marrone

@claudilyn_emma

Brillante all’orecchio come Cristiano Ro- naldo, ma fermi tutti: vietato dirgli che è CR7 il suo idolo. “Sono interista, cresciuto con il mito di Ronaldo, Il Fenomeno. Lui è il top, davvero un altro calcio”.

E l’idolo di gioventù, quello da poster in camera, quello che rimane il ricordo di un’adolescenza ormai andata, di quell’età che ti permette ancora di avere un mito. Perché crescendo tutto cambia, si cerca al massimo una fonte di ispirazione (“Ho

TMWmagazine 47 INTERVISTA sempre guardato a Giovinco e a Di Vaio, risollevarti, e io so che a lui devo ancora bravi tecnicamente e bassi come me, qualcosa, lo merita”. anche se oggi i veri extraterrestri sono Lautaro e Salah”), quella a cui rubare Soprattutto dopo averlo riportato in qualche segreto che può tornare utile. Italia. Perché De Luca aveva provato il Anche se forse Giuseppe De Luca dei salto, ma l’esperienza in Romania, con segreti altrui non ha bisogno, il campo la maglia del Cluj, non è stata positi- sta parlando per lui. va:“Sono cresciuto sotto tanti punti di Esordio in Serie A, poi la B, una sola vista in Romania, ma è stata un’espe- parentesi in C, durata il tempo di rienza disastrosa a livello personale. Mi riportare la sua Entella in serie cadet- avevano voluto tanto laggiù, poi qual- ta. “Oltre la categoria, è sempre bello che cambio dal punto di vista societario vincere un campionato – ha dichiarato ha ribaltato le situazioni, e nonostante il bomber biancazzurro a TMW Maga- io riuscissi a farmi voler bene da tutti, zine -, e per questo voglio ringraziare sono stato messo ai margini del progetto. i compagni, lo staff e la società che ha Mi chiedo ancora perché, avevo sempre creduto in me. Ci stiamo togliendo qual- la stessa voglia di lavorare che ho ora, la che soddisfazione, spero che riusciremo a voglia di non mollare di fronte a niente. togliercene ancora”. E’ comunque un capitolo chiuso”. Come dicevamo, non bastano il de- butto nel secondo turno preliminare Nella piccola ma accogliente sala stam- di Champions League e lo spareggio pa del “Comunale” di Chiavari, il classe di Europa League: nel calcio esistono ‘90 racconta poi anche quello che uma- anche altre componenti, quelle umane, namente è per lui il club ligure, perché trovate a Chiavari. non sempre si vive di calcio fine a sé stesso: “Qua sto bene, è una famiglia Ma non solo, perché nella carriera di l’Entella, e anche patron Gozzi, nono- dell’attaccante ci sono anche altre pre- stante la retrocessione e la C del passa- senze importanti: “A Varese ho trovato to campionato, è sempre stato presen- la famiglia Sogliano e mister Sannino, te. Non è questo un fatto banale, può che anche nei momenti difficili mi ha sembrarlo ma non lo è. Ha sempre una sempre dato una mano e dei consigli, con parola di conforto nei momenti bui, sa loro ho iniziato il mio ciclo tra i profes- Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 48 INTERVISTA

sionisti, anche se poi comunque ho avuto la bravura e la fortuna di trovarmi nelle giuste situazioni, tanto di mio in quello che ho otte- nuto l’ho messo”. Come a esempio al : “Mi laureai anche capocannonie- re, sette reti, davanti a Dell’Agnello. Con Man- gia fu un’annata pazzesca, era un Varese da urlo: ci confrontammo con Inter, Milan, Ata- lanta, Chievo, Udinese, con la Roma di Floren- zi. Il calcio è cambiato molto, dispiace vedere che ora il Torneo ha meno importanza, è una bella vetrina che ti può anche portare molto oltre”. Come ha fatto con lui, trascinato in Serie A.

“La A mi manca tanto, è il traguardo che tutti vogliono, e io ho avuto la fortuna di starci con un presidente e una società al top come l’Atalanta e patron Percassi. Giocare in stadi che vedevo solo in tv è stato qualcosa di incre- dibile. E’ il torneo più bello al mondo, è bello sognare, ma io sono un giocatore di Serie B, un giocatore che in un campionato molto equi- librato come è quello attuale vuole fare e dare qualcosa di bello: chiaramente penso prima alla salvezza dell’Entella, poi vediamo se pos- siamo raggiungere qualcosa in più. Io con loro e loro con me. E’ giusto che dimostri qualco- sa in più, devo recuperare il terreno perso, l’obiettivo è questo”: tanta determinazione, e nessuna tristezza negli occhi di chi ha le idee chiare, e semmai si rimprovera qualco- Foto Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com sa. “Farei meno lo scemo fuori dal campo, da

TMWmagazine 49 INTERVISTA giovane questo mi ha penalizzato un po’, starei un po’ più a casa”, e ride, perché alla fine niente di trascendenta- le è stato fatto, se non quello che tutti a 20 anni si fa. Ma adesso, De Luca è più casalingo, e felice anche di quello che è: “Mi piace stare con i compagni, fare con loro una merenda o una cena. Sono soddisfatto di quello che ho anche fuori dal campo. Discoteca? Follia, non ho più l’età, ci metto tre giorni prima di recuperare una serata, evitiamo!”. E ride di nuovo.

Che battute e scherzi sono nella sua indole. Ecco perché è soprannomina- to Zanzara: “Mi piace un sacco scher- zare, fare battute, in ogni momento. Nel settore giovanile del Varese, quando ero piccolo, mister Stefano Bonetti capì subito questo mio modo di essere, rom- picoglioni fuori e dentro dal campo, ed ecco che mi affibbiò quel soprannome. Perché anche le zanzare sono fastidio- se”. Rompicoglioni. Si definisce così. Fuori dal campo, non è certo compito nostro giudicarlo. In campo… chiedere a qualche difensore: forse confermerà. Sicuramente confer- merà. E per l’Entella va bene così. Questa Zanzara non è certo da scacciare.

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SERIE C GIOIE E DOLORI L’analisi del girone d’andata di Serie C. Pontedera e Monopoli meravigliose sorprese. Mistero Catania

di Stefano Sica

Serie C edizione 2019-20 al giro di boa e, come sempre, tante le sorprese, le confer- me (in numero in verità più rilevante) e le delusioni dei tre gironi. Diversi i club che non hanno trovato riscontri ai loro sontuosi investimenti, laddove altri viaggiano secon- do le aspettative estive. Qualche progetto giovane funziona, nonostante un tempe- ramento generale della normativa relativa alla contribuzione per il minutaggio, con la soglia massima dei 450 minuti a partita per usufruire dei bonus monetari della Lega. A dimostrazione che, quando ci sono compe- tenze e idee, si può vivere degnamente nel

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 52 SERIE C

mare magnum del professionismo senza Monza (con un piede e mezzo in B sono particolari tagliole. E poi qualche fisiolo- pure pochi in considerazione dei rispettivi gico affanno societario tutto da decifrare investimenti e programmi messi in campo. nelle prossime settimane. Ecco i Top e i Proprio la gara coi brianzoli resterà epica Flop del girone d’andata. per la capacità reattiva e nervosa di tener testa ad un avversario di un altro livello. TOP I toscani peraltro vantano il secondo mi- PONTEDERA – Già si parla di modello glior attacco del girone (32 reti, con 11 granata per il club del presidente Pao- elementi portati in gol, leader De Cenco lo Boschi. Cura dei giovani, entusiasmo con nove centri) e il miglior rendimen- e una salubre tranquillità ambientale che to casalingo in termini di punteggio. Con allontana ansie e pressioni, ecco i segreti quasi 160mila euro incassati, il Pontedera del successo. Funziona la triade con Paolo è persino sopra a 18 club su 20 del girone Giovannini, dirigente di lunga esperien- C nella graduatoria dei contributi per il za, e Ivan Maraia, trainer che ormai è un minutaggio under. Ora il bello arriva ades- uomo società. Ed è proprio questa conti- so, con un girone di ritorno che normal- nuità tecnica che sta premiando i toscani, mente inaugura un altro campionato: riu- nel solco di un progetto chiaro. Il 3-5-2 scire a stare mentalmente sul pezzo con un sta dando ottimi frutti, imperniato sulla gruppo così giovane. Non facile ma possi- leadership difensiva dell’ex Paganese Luca bile. Guai a montarsi la testa. Piana e, in mediana, su un altro giovane ex azzurrostellato molto interessante come SUDTIROL – I biancorossi meritano sem- Bernardini (tra coloro che hanno militato pre una menzione particolare per una pro- col club di Raffaele Trapani c’è anche Pa- gettazione assennata che ormai fa del club van), interdittore doc, e Filippo Serena, di Walter Baumgartner una realtà solida un centrocampista ’99 genio e talento. Il e affidabile della terza serie. Sognare coi brasiliano De Cenco fa il resto in attacco. piedi per terra consolidando le strutture Ecco che il Pontedera dei giovani – impre- (ristrutturazione del Druso e centro spor- ziosito dalla sapienza del “vecchio” Man- tivo di Maso Ronco), per arrivare a piccoli nini - è diventato secondo, miglior piazza- passi alla B. Questo il must del numero mento negli ultimi anni di serie C unica. uno altoatesino. Il percorso del Sudtirol E i dieci punti di distanza dalla capolista ha già precedenti illustri come Pordenone,

Foto Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

TMWmagazine 53 SERIE C

Cittadella o Sassuolo. Può trovare in squadra che non conosce mezze misu- tempi non lontani la sua illuminazione re (un unico pari stagionale ottenuto definitiva. Il Ds Paolo Bravo si gusta il addirittura a Bari), non è soltanto per momento e promette rinforzi dopo aver i propri peccati di ingenuità e di con- ritoccato l’organico in estate con intel- centrazione, ma anche per la filosofia ligenza e in modo non plateale, sapen- del proprio allenatore che non concede do che la direzione era tracciata. Il ri- metri a speculazioni o ribassi. Le quat- torno in panca di , dopo tro vittorie consecutive tra fine otto- i successi con la Primavera dell’Inter, è bre e metà novembre, inaugurate da un stato il valore aggiunto per un gruppo leggendario 3-0 al Potenza, ne sono la che deve restare ai piani alti senza as- dimostrazione. Il rendimento è comun- silli. La promozione diretta sarà com- que omogeneo tra gare al Veneziani e plicata col Vicenza che vola, ma anche in trasferta, e anche questo è segno di in questo caso la differenza la stanno identità. Bassa la contribuzione per il facendo i budget diversi in un girone in minutaggio (appena 80mila euro), fatto cui tante hanno investito fior di quat- che non sorprende per l’esperienza di trini e le piazze che sognano un ritorno una rosa che conta nomi importanti (lo nel grande calcio non mancano. stesso Fella, a quota 12 reti, proverà a strappare lo scettro di capocannonie- MONOPOLI – Il fenomeno biancoverde re del girone a Corazza e Antenucci). è ormai una “Scienza esatta”. Sì, per- Ma il Monopoli è in alto, a giocarsela ché dal ritorno dell’ex asso del Campa- anche quest’anno con aree metropoli- nia Puteolana che fu, i pugliesi hanno tane attrezzate per capacità finanziarie ripreso vigore, smalto e spirito dei bei e bacini d’utenza. Non male. Qualche tempi. Riuscire a battagliare ad alti li- pezzo pregiato vanta già richieste (Fel- velli nel girone meridionale, e farlo pe- la su tutti), ma la società non molla e raltro con corazzate di tutti i tipi e per per bocca del patron Onofrio Lopez ogni gusto, è motivo di orgoglio per promette di rilanciare, spinta in questo una realtà come quella monopolitana. senso anche da Scienza a cui non di- Bari, Potenza e Ternana sono lì, altre spiacerebbero buoni rinforzi per rima- come Catanzaro e Catania inseguono e nere competitivi e provare il tutto per forse lo faranno fino alla fine (soprat- tutto nei play-off. Si vedrà. tutto gli etnei). Se il Monopoli è una Foto Giuseppe Scialla

TMWmagazine 54 SERIE C

FLOP tecnico Massimo Pavanel, condot- GIANA ERMINIO – I numeri par- tiero della bella cavalcata dell’ul- lano da soli e sono impietosi. Tra tima stagione. Tuttavia col tempo i fanalini di coda, i biancazzurri le cose non sono cambiate granché, sono gli unici a poter ambire al con Carmine Gautieri che, dopo massimo – salvo scossoni impre- tre vittorie consecutive, è incap- visti - ad uno spareggio playout pato in una discontinuità di risul- col secondo match in trasferta. tati rivelatasi letale ai fini di una Peggior attacco del girone, difesa svolta concreta. Segno che questa più perforata e una crisi che ha già squadra non riesce ad accreditarsi indotto il club a cambiare marcia quella fame di riscatto necessaria per salvare il salvabile. Aver pre- per cambiare realmente le proprie so calciatori svincolati a dicembre sorti ed agguantare una posizione (Daniele Dalla Bona tra questi) play-off soddisfacente (obietti- è la spia di una programmazione vo comunque a portata di mano). estiva sbagliata, che sopravvalu- L’AU Mauro Milanese ha parlato di tando il contesto ha puntato su gap mentale dovuto alle eccessive una continuità tecnica non conta- aspettative estive che, effettiva- minata, però, da innesti di spesso- mente, avevano dipinto la Triestina re. Fatti che comunque non hanno come l’ape regina del girone. Ma intaccato, lo scorso novembre, la fa bene a dire che i conti si fan- magia dei festeggiamento per i 110 no alla fine: saranno gli spareggi, anni di storia del club. eventualmente, a decretare la forza caratteriale e lo spessore qualitati- TRIESTINA – Gli alabardati dove- vo di questo gruppo. Come insegna vano essere l’ammazzacampionato, il Cosenza di Braglia, che pure due forti di una campagna acquisti che anni fa aveva vissuto una regular aveva innestato elementi pregiati season difficile prima di staccare il in un’ossatura che era già arrivata pass per la B. ad un passo dalla B. Ne è scaturito un flop inopinato per il quale – CATANIA – Liberi tutti in casa come spesso succede - ha pagato il rossoazzurra. Si ridimensiona, in Foto Federico Gaetano

TMWmagazine 55 SERIE C

attesa della svolta societaria tanto agogna- ta. C’è un crac da scongiurare e si lavora alla cessione del club dopo il famoso an- nuncio con cui si comunicava ai compo- nenti del gruppo di di trovarsi un’altra sistemazione. Raffaello Follieri, leader della Follieri Capital inte- ressata all’acquisizione, mette sul tavolo 60 milioni per ripianamento dei debiti e rilancio aziendale. Poi c’è la cordata capi- tanata da Fabio Pagliara e Maurizio Pelle- grino, i quali hanno nominato come consu- lenti lo studio commercialistico Paladino e quello legale Castelli. Le trattative pro- seguono. Per il Catania è ora prioritario conservare la categoria. Lo sa bene Nino Pulvirenti che si gioca la partita dell’alie- nazione della sua creatura. Proprio il pa- tron etneo, dopo la fine degli anni d’oro, si è trovato davanti a due strade: risanare il club e procedere a piccoli passi, o tentare il tutto per tutto con spese faraoniche nel tentativo di riguadagnare subito la cadette- ria. Non è riuscito nei suoi intenti, con la squadra che ha fallito sistematicamente la promozione in B, e ora la chiusura di un’e- poca è vicina. Il Catania, dal 1929 (anno della sua fondazione), non è mai fallito. Ecco perché la sua sopravvivenza suscita il giusto interesse e la normale fibrillazione di tutti gli sportivi e addetti ai lavori, non solo catanesi. In bocca al lupo. Foto Andrea Rosito

TMWmagazine 56 INTERVISTA DI PADRE IN FIGLIO Lorenzo Paramatti, recente innesto difensivo del Rimini, si racconta a TMW Magazine

di Claudia Marrone

@claudilyn_emma

Ci sono cognomi che inevitabilmente, nel bene o nel male è un altro discorso, pesano. Perché la storia non si cancella, i ricordi di chi segna un determinato spazio – sportivo, culturale, sociale – rimangono. E scattano poi i paragoni, “fini a sé stessi, è un altro calcio, un altro pe- riodo, paragoni e confronti non sono possibili”, come dice Lorenzo.

Lorenzo Paramatti, per l’esattezza. Figlio d’arte, suo padre Michele è ricordato per essere stato difensore di Juventus e Bologna. Calcio che può sembrare una questione di fami- glia quindi, ma che è stata la scelta di un ra- gazzo al quale, come confida lui stesso a TMW

TMWmagazine 57 INTERVISTA

Magazine, “non è mai stato imposto di divertiva a farmi i dispetti: ero perma- intraprendere questa strada. Ho pra- loso, piangevo sempre. Ma l’aneddoto ticato tennis, nuoto, per aprirmi altri che meglio ricordo è quando Kennet orizzonti, ma il calcio è uno sport di Andersson, una mattina a Bologna, mi gruppo, quello con cui inizi a giocare accompagnò all’asilo: io piccolissimo, con gli amici, e che può anche diventa- lui enorme che quasi non passava dalle re un’opportunità”. E una scelta anche porte. Però avevo un’età che non ti per- coraggiosa, proprio per i paragoni cui mette di renderti conto del privilegio accennavamo prima: “Il cognome alle che hai”. volte non è sempre facile da portare, non dove c’è una certa cultura, come in Juve e Bologna, quindi, nella vita del Italia. Si pensa che favorisca, in auto- classe ‘95, che sceglie però l’Inter matico, ma non è sempre così, perché le per iniziare: “Ho iniziato a giocare a cose vanno conquistate anche da soli. Russi, il mio paese, poi sono approda- Mio padre ha avuto una discreta car- to al Bologna, dove sono stato molto riera, per me è un punto di riferimento apprezzato, fino a un susseguirsi di dentro e fuori dal campo, e ritengo un eventi che mi hanno portato all’Inter: privilegio l’avere a mio fianco una per- su di me c’erano anche Juve e Milan, sona che mi dà consigli senza secondi ma i nerazzurri erano la squadra che fini: nel calcio non è sempre scontato”. più mi aveva cercato. Terminai l’anno Quel padre che è anche il suo model- scolastico e andai a Milano”. Già, la lo:“Mi piacciono molto i difensori come scuola: “La mia famiglia non ha mai , mette sempre la gam- messo in secondo piano la scuola e ba, lotta, come cerco di fare io. Sarò la cultura, e vado molto orgoglio del però monotono, ma ambisco a essere diploma scientifico che ho conseguito come mio padre”. senza mai essere bocciato o rimanda- to: certo, ho solo fatto il mio dovere, Ognuno, quindi, con il proprio supe- ma il calcio ti assorbe, e non è sempre reroe. Anche se Lorenzo, nella sua facile riuscire a conciliare tutto”. infanzia, i supereroi degli amichetti di allora ha potuto viverli: “Ho visto Lui, però, ce l’ha fatta, e sono ar- Signori, Zidane, ho palleggiato con Del rivate le prime esperienze profes- Piero e Inzaghi, che alle volte mi fa- sionistiche: Robur Siena, Messina, ceva anche dei regali, mentre Tudor si Santarcangelo, Gubbio, Pro Piacenza.

TMWmagazine 58 INTERVISTA E poi l’estero: “Sono arrivato al è vero, la classifica adesso non Timisoara a gennaio, dopo aver sorride, ma la situazione non è rescisso con il Gubbio, e ho rag- affatto catastrofica. Soprattutto giungo la squadra in Turchia, nel se si considera che c’è un inte- ritiro, perché i tempi del cal- ro girone di ritorno”. E qualche cio rumeno, a causa del clima, consiglio del padre: “Con lui mi sono diversi dai nostri. E’ stata confronto tanto, segue ogni mia un’esperienza bellissima, mi ha partita o dallo stadio o dalla tv, aiutato a crescere umanamente è una persona che mi vuole bene e professionalmente, ho avuto e che mi aiuta a crescere solo nel la possibilità di confrontarmi mio interesse: si sofferma più con un calcio di verso che mi ha sull’errore che sul positivo, è così aperto nuovi orizzonti: avevo an- si migliora”. che la possibilità di approdare in formazioni di Serie A in Roma- Il consigli di papà, e tutti gli nia. Poi in città tutti mi volevano affetti, forse la scelta di tor- bene, ho conosciuto una cultu- nare in Italia è legata anche a ra diversa che mi ha arricchito. questo. La famiglia, gli amici, Credo che un’avventura così, con la fidanzata, ma niente stravizi: i giusti stimoli e una mente aper- “Sulla vita privata e sul cibo mio ta, vada provata”. padre non mi dice niente, credo che quando si arriva a una certa Ma niente stride con il suo ri- età si può capire da soli cosa fare torno in Italia: “Può sembrare e cosa no. Ho la fortuna di fare contraddittorio, ma avevo voglia questo lavoro, che non è mai fa- di rimettermi in discussione a cile e i tanti calciatori svincolati casa, avevo voglia di dimostrare lo dimostrano, non voglio buttare anche qui il mio valore. In tutti i via niente”. vari momenti della vita, si deve Ma in caso di salvezza con il analizzare ogni singolo aspetto, Rimini, magari, una piadina ci e io ho creduto opportuno rien- si può concedere. Solo quella, a trare. La proposta del Rimini mi letto presto: la Baia Imperiale la aveva subito attirato, è un bella lascia agli altri! piazza, è nella storia del calcio:

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GIRL POWER

top 11 della Serie A femminile: di tuttomercatoweb

di Tommaso Maschio

La prima parte della stagione di Se- rie A ha visto confermato il dominio della Juventus nonostante la costan- te Fiorentina e la crescita di Roma e Milan. Per questo nella formazione del girone d’andata, anche se manche- rebbe ancora una giornata, c’è tanto bianconero fra campo e panchina.

Foto Massimiliano Vitez/Image Sport

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Fra i pali c’è ovviamente Laura Giulia- l’altra sangimignanese Dongus e appun- ni, la meno battuta con appena sei reti to Sabatino. al passivo in 10 giornate, mentre in difesa trovano posto il capitano bian- Questa la formazione schierata con il conere Sara Gama e la milanista Laura 4-2-3-1 e guidata in panchina da Rita Fusetti al centro con Alia Guagni, sem- Guarino che ha arricchito la sua bache- pre più bandiera viola dopo il no estivo ca, e quella della Juventus Women, con al Real Madrid, a destra ed Elisa Bar- quella che era sem- toli a sinistra. In mezzo al campo una pre mancata negli anni precedenti: ritrovata Martina Rosucci, che ha mes- so alle spalle l’infortunio che l’aveva tenuta fuori per quasi tutta la stagione, e il neo acquisto del Milan Dominika Conc (già autrice di quattro gol). Sulla trequarti l’attuale del campionato Cristiana Girelli, che viag- gia alla media di un gol a partita, con la viola Tatiana Bonetti, nove reti, e la romanista Andressa Alves, che dopo un avvio frenato dagli infortuni sta trasci- nando le giallorosse con gol e giocate mostrando tutto il suo (innegabile) valore. Come centravanti l’unica gioca- trice che non milita nelle big: Maegan Kelly della Florentia San Gimignano autrice di sette reti (al pari di Daniela Sabatino del Sassuolo) e trascinatrice delle neroverdi toscane che si stanno A disposizione: Korenciova; Sembrant, confermando a grandi livelli in questa Dongus, Boattin, Hovland, Cinotti, prima parte di stagione. In panchina Galli, Hegerberg, Simonetti, Serturini, trovano poi spazio altre rappresentanti Glionna, Sabatino, Giacinti. Allenato- di squadre minori come le empolesi Ci- rice: Guarino Foto Daniele Buffa/Image Sport notti e Simonetti, la veronese Glionna,

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METEORE

Che Luciano Gaucci sia stato un Inquietante proprio l’aspetto, consi- un signore che finito allenamento personaggio stravagante, se non altro derato che all’anagrafe al momento si fa la doccia, si riveste e se ne va nelle scelte dei calciatori per il suo del suo sbarco in Italia sarebbero 27 senza dire mezza parola. Sta a casa Perugia, è fuori discussione. Fosse anni, mentre il giocatore ne dimo- con la moglie, telefona tre volte al stato per lui Brigit Prinz, calciatrice stra almeno 40. Il mistero resiste giorno alla figlia facendole credere tedesca, sarebbe stata la prima donna tuttora ma se pensiamo a Luciano del di tornare presto. Così infatti sarà, a giocare in un campionato maschile Chievo, che in quel periodo si faceva non completando nemmeno la sta- di calcio. Missione fallita, in com- chiamare Eriberto e aveva quattro gione sportiva, tra l’altro senza mai penso qualche anno prima riuscì a anni in meno della realtà tutto può mettere piede in campo se non in portare sulla panchina della Viter- essere possibile. Le leggende metro- uno spezzone di . E dire bese Carolina Morace, per poi darle politane su di lui iniziano a spre- che sarebbe il capitano della Cina, il benservito dopo due giornate. Ma carsi, arrivano in quantità e velocità tanto da giocare i mondiali del 2002 queste sono altre storie. La meteora tali da fare impallidire pure il re dei ed essere l’unico dei suoi a tentare di cui ci occupiamo è di sesso ma- bidoni e delle leggende metropolita- un tiro in porta in Brasile. schile e viene dal continente asiatico. ne Luis Silvio: si pensa persino che Se pensate a Hidetoshi Nakata siete il Perugia abbia preso per sbaglio Ma Lascia Perugia senza rimpianti, ma fuoristrada, visto che il giapponese Mingyu, avendo in realtà visionato creando inconsapevolmente un per- non è stato né meteora né bidone. un altro giocatore. D’altronde come li sonaggio televisivo. Da un’intervista Anzi, proprio il grande successo di riconosci questi cinesi, tutti identici? a Stadio Sprint in un dopo partita Hide che ha elevato il livello tecni- venne chiesto a Cosmi che fine aves- co del Perugia di Gaucci, nonché i Gaucci giustifica l’acquisto buttan- sero fatto i due asiatici Ahn e Ma, guadagni dagli sponsor per la società dola sul calcolo delle probabilità: se che non giocavano mai. Prima che Ma Mingyu e le entrate derivanti dal turismo per sono oltre un miliardo un fenomeno il tecnico potesse rispondere arrivò la città di Perugia e l’Umbria in ge- ci dovrà pur essere. Mentre il 2020 è la battuta di Vincenzo D’Amico che Il cinese che fece la fortuna nerale per la miriade di turisti-gior- appena iniziato e il fenomeno cinese rispose: “Ma(h)....” Scatenando l’ira di Crozza nalisti giapponesi, hanno suggerito lo stiamo ancora cercando, bastano di Cosmi e la sua risposta divenuta al patron degli umbri di riprovare il pochi mesi per capire che Ma Mingyu immortale: “Io non ironizzerei su di Gaetano Mocciaro giochino in Corea del Sud e Cina. è ben lontano dall’esserlo, anzi. Bas- queste cose”. Dopo poche settimane so, tarchiato, invecchiato. A guardar- quella frase divenne il cavallo (che Ed è così che nell’estate 2000 arriva- si non è un bel vedere, in campo il tra l’altro in cinese si dice Ma) di no Ahn Jung-Hwan e Ma Mingyu, ri- piede non è così malvagio, lo am- battaglia di Maurizio Crozza, che ne spettivamente primo coreano e primo mette anche il tecnico Serse Cosmi. fece l’imitazione a “Mai dire gol” con cinese della storia in Serie A. Oggi ci Ma il calcio è uno sport dinamico e grande successo. A suo modo e suo occuperemo di Ma, il cui nome a se- smuoverlo dalla metà campo è abba- malgrado, Ma Mingyu un segno l’ha conda della tonalità cambia di signi- stanza complicato. Certo, suggerirgli lasciato... @gaemocc ficato. Non è dato sapere la corretta di farlo non è neanche facile visto pronuncia e il conseguente signifi- che il povero Ma fatica da morire con cato del nome di questo centrocam- l’italiano. Lo ammette anche lui e gli pista con la faccia da pensionato. stessi compagni lo descrivono come

TMWmagazine 64 RECENSIONE

Il Pablito del Mundial di Spa- attesa dell’ingresso al Santia- dell’esperienza in bianconero gna ‘82, Paolo Rossi e sua mo- go Bernabéu. In queste pagi- parla la terza parte del capito- glie Federica Cappelletti han- ne inziali c’è la sintesi della lo intitolata Il Sogno e l’Incu- no deciso di scrivere assieme parabola di Paolo Rossi, che bo. Da qui inizia la carriera “Quanto dura un attimo”, una dal 1980 al 1982, passò dalla calcistica intrisa di successi biografia della vita del cam- condanna per il calcio scom- eclatanti alternati a dolori pione. messe alla tripletta segnata al laceranti, di forti impennate “Tutto è iniziato una mattina, Brasile stellare di Zico, diven- e rovinose cadute, di sogni mentre facevamo colazione. Io tando leggenda, fino a mettere realizzati e ferite profonde, di ho cominciato a raccontarle anche la sua firma sulla vitto- ambìti riconoscimenti e in- alcune emozioni che avevo pro- ria contro la Germania. Rossi giustizia subita. Paolo Rossi, vato dentro lo stadio Berna- racconta che quelli furono i uno dei quattro Palloni d’O- beu, la sera della finale. E lei due anni più duri ed esaltanti ro italiani (insieme a Rivera, ne è rimasta così affascinata della sua vita: “Ho anche pen- Baggio e Cannavaro), è un che abbiamo deciso di iniziare sato di lasciare l’Italia e smet- esempio di come si può rea- da lì un racconto – ha raccon- tere di giocare. Mi ha salvato gire alle difficoltà, rialzarsi tato Paolo Rossi a Schiavon su la consapevolezza di essere dai fallimenti e diventare un Tuttosport - che poi diventa innocente”. campione attraverso il lavoro. Editore: Mondadori Autore: PaoloRossi, molto più ampio, coinvolgendo La seconda parte del libro, Ancora oggi la sua storia è un Federica Cappelletti anche la mia infanzia e la mia intitolata Paolino da Prato, messaggio chiaro per tutti: da Anno di Pubblicazione: formazione di calciatore”. percorre la favola a lieto fine ogni difficoltà si può venire 2019 L’opera si compone di quattro di un bambino, che dai campi fuori e diventare anche cam- Curatore: T. Damascelli parti. La prima è dedicata al dell’oratorio assieme al fratel- pioni. Quella di Pablito è una recensione ricordo della finale del Mon- lo, approda alla Cattolica Vir- storia che affascina ed è sem- di Chiara Biondini diale dell’82, il cui racconto tus per essere poi notato dalla pre attuale, perché abbiamo parte dall’attesa nel tunnel Vecchia Signora. A 16 anni ancora bisogno di sognare e di che separa gli spogliatoi dal inizia la sua vera occasione di credere nelle imprese impos- campo, con il rumore dei tac- sfondare nel mondo del calcio sibili. chetti che sbattono sul pavi- quando diventa un giocato- mento a scandire il tempo, in re della Juventus e proprio @ChiaraBiondini

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