Sassofonista Nicolò Pantaleo Direttore Giovanni Pelliccia
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Sassofonista Nicolò Pantaleo Direttore Giovanni Pelliccia 2016 Il Sindaco Metropolitano Antonio Decaro è lieto di presentare Ludwing van Beethoven Le creature di Prometeo, ouverture op. 43 Adagio, molto allegro con brio Mirco Ceci Cinque pezzi per orchestra Felix Mendelssohn - Bartholdy Ouverture Op. 26, “Le Ebridi” (“La grotta di Fingal”) Alexander Glazunov Concerto in Mib op. 109 per Saxofono Alto e Orchestra d’archi Claude T. Smith Fantasia per sax contralto e orchestra (Trascrizione per orchestra sinfonica di Vincenzo Anselmi) Prod. n. 33 2016 Liberatore, Sandra Pastrana, Ekaterina Metlova, Abramo Rosalen e collaborando, inoltre, con registi Giovanni Pelliccia come Marisa Fabbri, Pasquale D’Ascola e Mickal Znaniecki; nell'ambito delle Celebrazioni Rotiane promosse dal Conservatorio di Musica di Monopoli ha diretto gli allestimenti delle seguenti opere liriche: Il cappello di paglia di Firenze, La notte di un nevrastenico, I due timidi e Aladino e la lampada magica. Docente di conservatorio dal 1993, attualmente è titolare della cattedra di Direzione d'Orchestra presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. Giovanni Pelliccia, cresciuto in una famiglia di Nicolò Pantaleo tradizioni musicali, si è diplomato in pianoforte e direzione d'orchestra al Conservatorio "S. Cecilia" di Roma sotto la guida di Carla Giudici e Bruno Aprea, studiando contemporaneamente composizione con Gino Marinuzzi jr.; successivamente ha conseguito il diploma in direzione d'orchestra del corso triennale di perfezionamento tenuto da Donato Renzetti presso l'Accademia Musicale Pescarese. Nell'ambito della sua attività direttoriale, oltre a collaborare abitualmente con alcune delle principali orchestre ICO italiane, ha diretto concerti in Austria, Stati Uniti, Canada e Corea del sud, collaborando con Nato a Bari nel 1983 dimostra sin da giovanissimo solisti come Bruno Canino, Eugene Rousseau, Danilo una naturale propensione alla musica, afnata già dai Rossi, Roberto Abbondanza, Manuela Custer, Maria primi anni dallo studio del pianoforte. Intraprende lo Pia Piscitelli; dirigendo, inoltre, musiche di composi- studio del sassofono all’età di 11 anni sotto la guida tori contemporanei come Ennio Morricone, Boris del M° Paolo Debenedetto. Nel 2001 prosegue i suoi Porena, Sergio Rendine, Marco Betta, Azio Corghi e studi presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” Luca Mosca. Per il Comitato Nazionale per le Celebra- di Bari nella classe del M° Roberto Micarelli zioni del 3° Centenario della nascita di Pietro Metasta- conseguendo nel 2007 il diploma di sassofono con il sio ha diretto, a Vienna, la prima esecuzione moderna massimo dei voti. degli oratorii La Passione di Gesù Cristo di A. Salieri e Attivo strumentista in ogni genere musicale si il Giuseppe Riconosciuto di P. Anfossi, entrambi incisi distingue in numerosissime formazioni, classiche, e pubblicati dalla Fonè di Giulio Cesare Ricci. Sempre jazz e leggere tra cui: l’Orchestra Sinfonica della Città in collaborazione col Comitato per le Celebrazioni Metropolitana di Bari e l’Orchestra Sinfonica Regiona- Metastasiane ha curato l’edizione critica dell’oratorio le del Molise con le quali ha anche tenuto diversi La Betulia Liberata composto nel 1781 da Pasquale concerti come sassofono solista, l’Orchestra Sinfonica Anfossi su testo di Pietro Metastasio. Sue esecuzioni della Magna Grecia di Taranto, la Jazz Studio sono state trasmesse dalla Radio Austriaca e dalla Orchestra, il Mediterraneo Saxophone Ensamble, RAI-Radio Televisione Italiana (Radiotre Suite, Raisat l’Opus Archimagicum, l’Orchestra giovanile del Show) per la quale, inoltre, ha curato e condotto Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari, la Puglia trasmissioni radiofoniche. Festival Banda, la Festival Banda “Orfeus”, l’Orchestra In campo operistico ha diretto La Traviata, Nabucco e “Don Tonino Bello”, i Saxophonix, la Fire Brass, i Black Rigoletto di Giuseppe Verdi lavorando con artisti & Blues e la Rimbamband con la quale partecipa come Francesca Patanè, Carlo Guelf, Federica abitualmente al Festival “Umbria Jazz Winter” di Bragaglia, Elia Todisco, Damiano Salerno, Alessandro Orvieto (Pg), al “Maurizio Costanzo Show”e alle programmazioni del Koll, Serena Autieri, Bianca Guaccero, Emilio Solfrizzi, Teatro Parioli, del Teatro Brancaccio e del Teatro Lillo e Greg, Marco Tamburini, Piero Odorici, Rosario Morgana (ex Brancaccino) sotto la direzione artistica Mastroserio, Mario Rosini,, ecc… di Maurizio Costanzo. Con quest’ultima formazione Ha collaborato in diversi lavori discografci registran- ha inoltre fatto parte del cast fsso del programma do per svariate formazioni. Ha partecipato come televisivo “Barbareschi Sciock” in onda su La 7 da allievo al XII e al XIII Stage Internazionale del Sassofo- Gennaio ad Aprile 2010 e del programma “Giass” di no tenutosi a Fermo, organizzato dal presidente Antonio Ricci in onda su Canale 5 da Marzo ad Aprile dell’ASI (Associazione Sassofonisti Italiani) M° 2014. Ha preso parte a Stage di perfezionamento Massimo Mazzoni, e come esecutore al XVIII con il tenuti da grandi sassofonisti tra cui Londeix, Rosseau, Fandango Sax Quartet e al XX con il Bari Sax Ensem- Moretti, Marzi, Mondelci, Mazzoni, Girotto, Giuliani, bre. E’ attualmente insegnante di sassofono presso il Formeau, Bornkamp ecc… Conservatorio pareggiato “G. Paisiello” di Taranto. È membro stabile di formazioni da camera quali: il Mediterraneo Saxophone Quartett, l’Adolphe Sax Quartett,il Fandango Sax Quartet, il duo Pantaleo/- Gambino, e il duo Pantaleo/Torella con i quali è risultato vincitore di diversi concorsi nazionali ed internazionali, ottenendo il Primo Premio Assoluto ai concorsi di: “La Vallonea” di Tricase (Le), “Nuovi Orizzonti” A.GI.MUS di Arezzo, “Luigi Zanuccoli” di Sogliano al Rubicone (FC), “Idelmo Poggioli” di Torre Annunziata (Na) organizzato dalla FaLaUt Academy, “Zeus” di Ugento (Le), “Pitagora” di Taranto, “Strawin- sky” di Bari,”Città di Caserta Belvedere di Sanleucio”, “Città di Riccione”, “Città di Cosenza”, “Terra delle Gravine” di Ginosa (TA), “Giovani talenti” di San Severo (FG), “Magna Grecia” di Gioiosa Ionica (RC). Di particolare rilievo è il 1° Premio con “Medaglia della Presidenza della Repubblica” attribuitogli al 3° Concorso “G. B. Trotta” di Castelnuovo della Daunia (Fg) nonché il 1° posto al Concorso internazionale di sassofono “Città di Mottola” (Ta) presieduto dal sassofono solista dell’orchestra dell’ Opera di Parigi Daniel Gemelle, ed ancora il 1° posto al concorso nazionale di sassofono “Citta di Camerino” (Mc) presieduto da una giuria di sassofonisti di fama internazionale del calibro di Mijan, Mondelci, Mazzo- ni, Domizi, che gli ha procurato recensioni e critiche positive su riviste del settore musicale a livello nazionale come “Suonare News” di Ottobre 2006. Ha collaborato con famosi artisti del mondo della musica e dello spettacolo quali:Daniel Oren, Randy Breker, Bob Mintzer, Eddie Daniels, Fabio Concato, Patty Pravo, Lucio Dalla, Enrico Ruggeri, Paolo Fresu, Michael Moosmann, Giorgio Gaslini, Enrico Intra, Roberto Ottaviano, Dario Deidda, Gegè Telesforo, Ute Lemper, Nancy Brilli, Roberto Herlitzka, Michele Placido, Rossana Casale, Donatella Rettore, Claudia A cura di Ugo Sbisà Ludwig van Beethoven (1770 - 1827) Highlands Scozzesi nel 1829. In particolare, dopo aver Le creature di Prometeo, ouverture op. 43: visitato sull’isola di Stafa la grotta di Fingal – il padre di Adagio, Allegro molto con brio Ossian secondo la mitologia inglese – l’autore rimase talmente suggestionato dal rumore delle onde che s’infrangevano sulla bocca della caverna, da decidere di Questa ouverture appartiene alle musiche scritte da riprodurne la singolare sonorità. Nacque così il tema Beethoven fra il 1800 e il 1801 per il balletto in sedici principale per quella che, nella sua versione iniziale, quadri “Le creature di Prometeo” su coreografe di venne intitolata “Ouverture per un'isola abbandonata” e Salvatore Viganò, andato in scena a Vienna il 28 marzo composta come regalo di compleanno per il padre del del 1801. A diferenza del balletto, ormai negletto, compositore. In questa veste, l'Ouverture venne comple- l’ouverture appare di frequente nei programmi sinfonici, tata a Roma il 20 dicembre del 1830, ma venne sottopo- sebbene sia interessante notare che proprio le musiche sta a revisione nel 1832 e in questa versione venne del balletto contengono una serie di materiali successi- eseguita per la prima volta dalla London Philharmonic vamente riutilizzati dall’autore in pagine come le Society, sotto la direzione di Thomas Attwood. Tuttavia, sinfonie “Eroica” e “Pastorale” e le Variazioni per non si trattava ancora della versione defnitiva: subito pianoforte op. 35. L’ouverture si apre con un Adagio il cui dopo la “prima”, infatti, Mendelssohn vi rimise mano, tema è eseguito dal corno con i legni e i violini; il secondo cambiandole anche il nome in “Ouverture Le Ebridi”, soggetto del movimento introduttivo è quindi afdato ai sebbene nel 1835 venne poi pubblicata con il titolo di fati. Entrambi i temi vengono quindi sottoposti a un “La grotta di Fingal”. vigoroso sviluppo, prima di essere rieseguiti nel fnale. E' stato osservato come questa pagina riesca efcace- mente a riprodurre lo sciabordìo delle onde che s'infran- gono nella caverna, ma anche il verso dei gabbiani e a Mirco Ceci (1988) rievocare quella sensazione di assoluta purezza dell'aria Cinque pezzi per orchestra che si percepisce prima della formazione della nebbia. Il primo tema, che risale al 1829, si rigenera in continua- Barese, fglio d’arte – suo