NE/TN0016/2010 Le Comunità Di Valle Per Cambiare L’Autonomia E Migliorare La Democrazia
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NE/TN0016/2010 Le Comunità di Valle per cambiare l’Autonomia e migliorare la democrazia. La riduzione delle risorse, la ricaduta delle politiche del governo na- zionale sul nostro sistema economico e sociale, indicano la necessità di una nuova stagione della autonomia che sappia tutelare le proprie competenze e riformare le proprie istituzioni per renderle più forti. In questo quadro la riforma delle Comunità è lo strumento che può coniugare una riforma amministrativa, non più rinviabile, con un rinnovato protagonismo del territorio, attraverso nuove occasioni di partecipazione alle scelte democratiche. L’ eccesso di concentrazione di poteri a livello provinciale e le situazioni di dispersione di risorse e servizi a livello comunale, vanno superate con una assunzione di competenze da parte delle Comunità di valle. La Provincia e i Comuni trasferiranno competenze e personale alle nuove Comu- nità di Valle. Non un livello burocratico che complichi ulteriormente la vita ai cittadini e che carichi la spesa pubblica di nuovi oneri, il numero degli amministratori sarà infe- riore a quello dei Comprensori, bensì un livello dove erogare servizi più efficienti a minor costo e soprattutto un livello dove si possano dare risposte ai problemi di una valle dando finalmente alla comunità il potere di scelta. Le Comunità di Valle nascono per ridurre i poteri della Provincia e rappresentano una opportunità di crescita democratica. Una opportunità di costruzione di comunità coese, capaci –con le nuove compe- tenze urbanistiche– di costruire uno sviluppo sostenibile che valorizzi le risorse e le diversità territoriali e –con le competenze sociali– di assicurare a tutti il diritto di cittadinanza. + Comunità – Provincia In sintonia con il territorio Le elezioni per l’Assemblea della Comunità della Val di Non sono un nuovo impegno per il cittadino elettore, con l’obbligo di informarsi, di capire, di scegliere, per non negare la doverosa partecipazione democratica a questa istituzione che nasce ora e riguarda tutti. Ci interessa perché avrà delle competenze importanti, trasferite dalla Provincia e affi- date alla gestione delle persone che noi eleggeremo. Da loro ci si aspetta che sappiano interpretare la nostra tradizione di buon governo, trasferendola in una dimensione comunitaria più ampia. Alle elezioni il Partito Democratico presenta una lista di donne e di uomini che si riconoscono nei principi e nei valori del Partito, che si è dimostrato già ben radicato in questa valle. Lavoriamo per elaborare progetti, coinvolgere persone, sostenere i nostri rappresentanti, contenere l’avanzata di chi fa politica sfruttando le paure e l’egoismo. Ci impegniamo per mostrare che è possibile un modello di società che tiene insieme la libertà di ognuno con i diritti di tutti, che sa andare avanti senza abbandonare i più deboli, che valorizza la solidarietà e cerca la giustizia. Speriamo che un cambiamento sia possibile, che si allarghi la partecipazione alla vita politica, che riusciremo a lasciare ai nostri figli una valle pulita e una società davvero civile. La lista PD per la Comunità della Val di Non si presenta insieme con l’UPT e il PATT, coalizione che sostiene il candidato Presidente Sergio Menapace. Abbiamo dato una forte impronta all’organizzazione della Comunità con il primo presidente Rolando Valentini e intendiamo essere parte del futuro governo insieme agli alleati, cui ci lega la capacità di restare in sintonia con il territorio, nel rispetto delle nostre tradizioni, con lo sguardo rivolto anche al resto del mondo, rifiutando scorciatoie ideologiche e tentazioni populiste. In questa coalizione vogliamo portare i nostri valori, allo stesso tempo antichi e mo- derni, e la capacità di formulare proposte all’altezza dei problemi. Lavoreremo perché prevalga sempre un metodo di gestione della cosa pubblica che sia rispettoso delle re- gole, delle procedure e dei diritti di ogni cittadino, trasparente nelle modalità, efficace e efficiente nella realizzazioni. ne a ll tua comunità b un cuo atte r e democratico La COMUNITÀ di VALLE (contenuti, obiettivi e struttura) Che cos’è la Comunità di valle? La Comunità di valle è una associazione di Comuni, un ente pubblico intermedio fra la Provincia e i Comuni, istituito con la legge provinciale di riforma istituzionale n° 3 del 16 giugno 2006. Come funzionerà? Alla Comunità di valle verranno trasferite competenze dalla Provincia (si tratta di un vero e proprio trasferimento di poteri), e quelle che i Comuni vorranno attribuirle. In tal senso la Comunità sostituisce i Comprensori, ma a differenza di questi ultimi non funzionerà più come un braccio operativo della Provincia, ma eserciterà competenze effettive e dovrà dimostrare capacità pianificatorie. Quale sarà il rapporto con i Comuni? La Comunità non svuota i Comuni ma si propone di far loro gestire insieme i servizi per migliorarne la qualità. I Comuni conserveranno la propria autonomia gestionale, in un contesto che farà crescere, a livello di valle, uno spirito unitario e collaborativo e un maggior senso di responsabilità. Quali sono le competenze della Comunità? • attività socio – assistenziali; • edilizia abitativa pubblica e sovvenzionata; • diritto allo studio con assistenza ed edilizia scolastica; • urbanistica e tutela del paesaggio; • programmazione economica locale; • infrastrutture di interesse sovraccomunale; • servizio raccolta e smaltimento rifiuti e servizio TIA; • servizi comunali se trasferiti volontariamente dai Comuni. E gli obiettivi? • migliorare i servizi contenendo i costi per il loro funzionamento attraverso la realiz- zazione di economie di scala; • curare con particolare attenzione il territorio, i suoi elementi naturali, urbanistici e sociali, al fine di favorire la qualità della vita; La COMUNITÀ di VALLE • consolidare l’identità storico-culturale della valle riconoscendone le plurali peculiari- (contenuti, obiettivi e struttura) tà, renderla più coesa socialmente e più sicura economicamente; • superare i “campanilismi” ed affermare il valore della “persona”, in un contesto sociale ove si costruirà la Comunità con la partecipazione dei cittadini. E il personale? La Comunità prende avvio con il personale del Comprensorio e con quello che verrà trasferito dalla Provincia. La priorità sarà data alla mobilità tra enti pubblici. Quali sono gli organi della Comunità e come vengono eletti? a) l’Assemblea, che approva i regolamenti, gli atti di indirizzo e di programmazione, è composta da 38 componenti nominati dai Consigli comunali (uno per ogni Comune) e da 57 membri, più il Presidente, eletti direttamente; b) la Giunta, composta dal Presidente e da un massimo di sette componenti, nominati dal Presidente; c) il Presidente, eletto direttamente, che presiede l’Assemblea e la giunta, è il legale rappresentante dell’ente ed è membro di diritto del Consiglio delle Autonomie locali; d) la Conferenza dei Sindaci, che può formulare proposte e osservazioni, nonché esprimere pareri sugli atti della Comunità. Come, quando e dove si vota - si vota il 24 ottobre, con il sistema elettorale previsto per i Comuni sopra i 3000 abitanti, quindi con l’elezione diretta del presidente e il premio di maggioranza per la coalizione vincente. Se nessuno supera il 50% al primo turno si ricorre al ballot- taggio il 7 novembre. Saranno approntati seggi in ogni Comune; - viene consegnata una sola scheda che riporta il cognome e nome dei candidati Presidente ed i simboli della lista o delle liste collegate; - si può esprimere il proprio voto per una lista barrando il simbolo, oppure barrando il simbolo della lista prescelta e il nome del candidato presidente collegato. Non si può però votare per una lista e per un candidato Presidente non collegato; - a fianco di ogni simbolo, si trova lo spazio per il voto di preferenza (se ne posso- no esprimere al massimo due) per l’elezione dei componenti dell’Assemblea. Le preferenze debbono essere espresse nell’ambito di una sola lista (non è possibile esprimere preferenze per candidati appartenenti a liste diverse). Sergio Menapace candidato Presidente Gentili elettrici, cari elettori della Valle di Non, sono Sergio Menapace, agronomo trentacinquenne nato e residente a Cles, Candidato Presidente della Coalizione formata da tre liste – PATT, Partito Autonomista Trentino Tirolese; UPT, Unione per il Trentino - Val di Non e PD, Partito Democratico del Trentino – che hanno individuato le condizioni per garantire una generale ed ampia condivisione di scelte politiche, gestio- nali, organizzative e di metodo per la governare la neo-costituita Comunità della Valle di Non. La coalizione ha scelto di puntare, per la Presidenza, sulla mia persona, ritenendomi l’elemento capace di entrare in sintonia con gli obiettivi di un Gruppo che intende rispondere alle esigenze della Comunità attraverso il dialogo e il con- fronto con tutti, nella consapevolezza che sta nel saper ascoltare il primo passo verso la positiva soluzione di ogni problema. Il mio contributo sarà finalizzato a perseguire, innanzitutto, due obiettivi che ritengo prioritari: l’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie e la creazione di nuovi equilibri tra Provincia, Amministrazioni comunali e fra i diversi gruppi e organismi che rappresentano la cittadinanza. Sono conscio di non poter contare su di una lunga esperienza diretta come pubblico amministratore, ma penso, con umiltà e grande disponibilità all’impegno, di poter mettere a frutto le conoscenze maturate in ambito professionale in qualità di responsabile amministrativo pubbli- tà di Valle, la Comuni rio