NE/TN0016/2010 Le Comunità Di Valle Per Cambiare L’Autonomia E Migliorare La Democrazia

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

NE/TN0016/2010 Le Comunità Di Valle Per Cambiare L’Autonomia E Migliorare La Democrazia NE/TN0016/2010 Le Comunità di Valle per cambiare l’Autonomia e migliorare la democrazia. La riduzione delle risorse, la ricaduta delle politiche del governo na- zionale sul nostro sistema economico e sociale, indicano la necessità di una nuova stagione della autonomia che sappia tutelare le proprie competenze e riformare le proprie istituzioni per renderle più forti. In questo quadro la riforma delle Comunità è lo strumento che può coniugare una riforma amministrativa, non più rinviabile, con un rinnovato protagonismo del territorio, attraverso nuove occasioni di partecipazione alle scelte democratiche. L’ eccesso di concentrazione di poteri a livello provinciale e le situazioni di dispersione di risorse e servizi a livello comunale, vanno superate con una assunzione di competenze da parte delle Comunità di valle. La Provincia e i Comuni trasferiranno competenze e personale alle nuove Comu- nità di Valle. Non un livello burocratico che complichi ulteriormente la vita ai cittadini e che carichi la spesa pubblica di nuovi oneri, il numero degli amministratori sarà infe- riore a quello dei Comprensori, bensì un livello dove erogare servizi più efficienti a minor costo e soprattutto un livello dove si possano dare risposte ai problemi di una valle dando finalmente alla comunità il potere di scelta. Le Comunità di Valle nascono per ridurre i poteri della Provincia e rappresentano una opportunità di crescita democratica. Una opportunità di costruzione di comunità coese, capaci –con le nuove compe- tenze urbanistiche– di costruire uno sviluppo sostenibile che valorizzi le risorse e le diversità territoriali e –con le competenze sociali– di assicurare a tutti il diritto di cittadinanza. + Comunità – Provincia In sintonia con il territorio Le elezioni per l’Assemblea della Comunità della Val di Non sono un nuovo impegno per il cittadino elettore, con l’obbligo di informarsi, di capire, di scegliere, per non negare la doverosa partecipazione democratica a questa istituzione che nasce ora e riguarda tutti. Ci interessa perché avrà delle competenze importanti, trasferite dalla Provincia e affi- date alla gestione delle persone che noi eleggeremo. Da loro ci si aspetta che sappiano interpretare la nostra tradizione di buon governo, trasferendola in una dimensione comunitaria più ampia. Alle elezioni il Partito Democratico presenta una lista di donne e di uomini che si riconoscono nei principi e nei valori del Partito, che si è dimostrato già ben radicato in questa valle. Lavoriamo per elaborare progetti, coinvolgere persone, sostenere i nostri rappresentanti, contenere l’avanzata di chi fa politica sfruttando le paure e l’egoismo. Ci impegniamo per mostrare che è possibile un modello di società che tiene insieme la libertà di ognuno con i diritti di tutti, che sa andare avanti senza abbandonare i più deboli, che valorizza la solidarietà e cerca la giustizia. Speriamo che un cambiamento sia possibile, che si allarghi la partecipazione alla vita politica, che riusciremo a lasciare ai nostri figli una valle pulita e una società davvero civile. La lista PD per la Comunità della Val di Non si presenta insieme con l’UPT e il PATT, coalizione che sostiene il candidato Presidente Sergio Menapace. Abbiamo dato una forte impronta all’organizzazione della Comunità con il primo presidente Rolando Valentini e intendiamo essere parte del futuro governo insieme agli alleati, cui ci lega la capacità di restare in sintonia con il territorio, nel rispetto delle nostre tradizioni, con lo sguardo rivolto anche al resto del mondo, rifiutando scorciatoie ideologiche e tentazioni populiste. In questa coalizione vogliamo portare i nostri valori, allo stesso tempo antichi e mo- derni, e la capacità di formulare proposte all’altezza dei problemi. Lavoreremo perché prevalga sempre un metodo di gestione della cosa pubblica che sia rispettoso delle re- gole, delle procedure e dei diritti di ogni cittadino, trasparente nelle modalità, efficace e efficiente nella realizzazioni. ne a ll tua comunità b un cuo atte r e democratico La COMUNITÀ di VALLE (contenuti, obiettivi e struttura) Che cos’è la Comunità di valle? La Comunità di valle è una associazione di Comuni, un ente pubblico intermedio fra la Provincia e i Comuni, istituito con la legge provinciale di riforma istituzionale n° 3 del 16 giugno 2006. Come funzionerà? Alla Comunità di valle verranno trasferite competenze dalla Provincia (si tratta di un vero e proprio trasferimento di poteri), e quelle che i Comuni vorranno attribuirle. In tal senso la Comunità sostituisce i Comprensori, ma a differenza di questi ultimi non funzionerà più come un braccio operativo della Provincia, ma eserciterà competenze effettive e dovrà dimostrare capacità pianificatorie. Quale sarà il rapporto con i Comuni? La Comunità non svuota i Comuni ma si propone di far loro gestire insieme i servizi per migliorarne la qualità. I Comuni conserveranno la propria autonomia gestionale, in un contesto che farà crescere, a livello di valle, uno spirito unitario e collaborativo e un maggior senso di responsabilità. Quali sono le competenze della Comunità? • attività socio – assistenziali; • edilizia abitativa pubblica e sovvenzionata; • diritto allo studio con assistenza ed edilizia scolastica; • urbanistica e tutela del paesaggio; • programmazione economica locale; • infrastrutture di interesse sovraccomunale; • servizio raccolta e smaltimento rifiuti e servizio TIA; • servizi comunali se trasferiti volontariamente dai Comuni. E gli obiettivi? • migliorare i servizi contenendo i costi per il loro funzionamento attraverso la realiz- zazione di economie di scala; • curare con particolare attenzione il territorio, i suoi elementi naturali, urbanistici e sociali, al fine di favorire la qualità della vita; La COMUNITÀ di VALLE • consolidare l’identità storico-culturale della valle riconoscendone le plurali peculiari- (contenuti, obiettivi e struttura) tà, renderla più coesa socialmente e più sicura economicamente; • superare i “campanilismi” ed affermare il valore della “persona”, in un contesto sociale ove si costruirà la Comunità con la partecipazione dei cittadini. E il personale? La Comunità prende avvio con il personale del Comprensorio e con quello che verrà trasferito dalla Provincia. La priorità sarà data alla mobilità tra enti pubblici. Quali sono gli organi della Comunità e come vengono eletti? a) l’Assemblea, che approva i regolamenti, gli atti di indirizzo e di programmazione, è composta da 38 componenti nominati dai Consigli comunali (uno per ogni Comune) e da 57 membri, più il Presidente, eletti direttamente; b) la Giunta, composta dal Presidente e da un massimo di sette componenti, nominati dal Presidente; c) il Presidente, eletto direttamente, che presiede l’Assemblea e la giunta, è il legale rappresentante dell’ente ed è membro di diritto del Consiglio delle Autonomie locali; d) la Conferenza dei Sindaci, che può formulare proposte e osservazioni, nonché esprimere pareri sugli atti della Comunità. Come, quando e dove si vota - si vota il 24 ottobre, con il sistema elettorale previsto per i Comuni sopra i 3000 abitanti, quindi con l’elezione diretta del presidente e il premio di maggioranza per la coalizione vincente. Se nessuno supera il 50% al primo turno si ricorre al ballot- taggio il 7 novembre. Saranno approntati seggi in ogni Comune; - viene consegnata una sola scheda che riporta il cognome e nome dei candidati Presidente ed i simboli della lista o delle liste collegate; - si può esprimere il proprio voto per una lista barrando il simbolo, oppure barrando il simbolo della lista prescelta e il nome del candidato presidente collegato. Non si può però votare per una lista e per un candidato Presidente non collegato; - a fianco di ogni simbolo, si trova lo spazio per il voto di preferenza (se ne posso- no esprimere al massimo due) per l’elezione dei componenti dell’Assemblea. Le preferenze debbono essere espresse nell’ambito di una sola lista (non è possibile esprimere preferenze per candidati appartenenti a liste diverse). Sergio Menapace candidato Presidente Gentili elettrici, cari elettori della Valle di Non, sono Sergio Menapace, agronomo trentacinquenne nato e residente a Cles, Candidato Presidente della Coalizione formata da tre liste – PATT, Partito Autonomista Trentino Tirolese; UPT, Unione per il Trentino - Val di Non e PD, Partito Democratico del Trentino – che hanno individuato le condizioni per garantire una generale ed ampia condivisione di scelte politiche, gestio- nali, organizzative e di metodo per la governare la neo-costituita Comunità della Valle di Non. La coalizione ha scelto di puntare, per la Presidenza, sulla mia persona, ritenendomi l’elemento capace di entrare in sintonia con gli obiettivi di un Gruppo che intende rispondere alle esigenze della Comunità attraverso il dialogo e il con- fronto con tutti, nella consapevolezza che sta nel saper ascoltare il primo passo verso la positiva soluzione di ogni problema. Il mio contributo sarà finalizzato a perseguire, innanzitutto, due obiettivi che ritengo prioritari: l’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie e la creazione di nuovi equilibri tra Provincia, Amministrazioni comunali e fra i diversi gruppi e organismi che rappresentano la cittadinanza. Sono conscio di non poter contare su di una lunga esperienza diretta come pubblico amministratore, ma penso, con umiltà e grande disponibilità all’impegno, di poter mettere a frutto le conoscenze maturate in ambito professionale in qualità di responsabile amministrativo pubbli- tà di Valle, la Comuni rio
Recommended publications
  • Piano Giovani "Cles, Bresimo, Cis, Livo, Nanno
    Mod. A1 PGZ Scheda illustrativa del Piano Operativo Giovani (POG) 1. Piano operativo giovani codice CLD titolo Giovani in ricerca: storia e società per l'anno 2014 del PGZ di Piano Giovani di Zona di Cles e dintorni 2. Referente istituzionale del PGZ Nome Marco Cognome Nicolodi Recapito telefonico 3925317619 Recapito e-mail/PEC [email protected] 3. Referente amministrativo del PGZ Nome Roberto Cognome Moscon Recapito telefonico 0463 662093 Recapito e-mail/PEC [email protected] 4. Referente tecnico-organizzativo del PGZ Nome Lorenzo Cognome Paoli Recapito telefonico 3466487848 Recapito e-mail/PEC [email protected] Nome Cognome Recapito telefonico Recapito e-mail/PEC 5. Data di costituzione del Tavolo 11/11/2006 Approvato con determinazione del dirigente n. 140 di data 2 dicembre 2011 - 1 di 118 6. Comuni componenti il territorio del PGZ COMUNE DI CLES COMUNE DI BRESIMO COMUNE DI CIS COMUNE DI LIVO COMUNE DI TUENNO COMUNE DI TASSULLO COMUNE DI NANNO COMUNE DI RUMO 7. Componenti del Tavolo alla data di approvazione del POG Ente / Istituzione /Associazione / Soggetto / Gruppo informale Nominativo rappresentante Note ASSESSORE CLES MARCO NICOLODI REFERENTE POLITICO REFERENTE TECNICO LORENZO PAOLI ASSESSORE BRESIMO NICOLA ARNOLDI ASSESSORE CIS FRANCO RAVANELLI ASSESSORE LIVO MARIA ZANOTELLI ASSESSORE RUMO ANDREA SABATINI ASSESSORE NANNO MARIA TERESA BENTIVOGLIO ASSESSORE TASSULLO MANUELA POVOLO OCCHI FUTURI GIOVANI DI CLES SEBASTIANO GUOLO PRO LOCO CIS STEFANO GHIRARDINI ORATORIO CLES MARIO SANDRI GRUPPO BANDISTICO CLESIANO GIANLUCA FONDRIEST GIOVANI CLES KIARA DALLAGO GRUPPO GIOVANI TASSULLO STEFANO ODORIZZI GRUPPO GIOVANI RUMO ELEONORA BRAGA GRUPPO GIOVANI TUENNO MASSIMO MENAPACE ASSESSORE TUENNO GIULIANO GHEZZI Approvato con determinazione del dirigente n.
    [Show full text]
  • Valori Agricoli Medi Della Provincia Annualità 2014
    Ufficio del territorio di TRENTO Data: 20/05/2015 Ora: 10.12.58 Valori Agricoli Medi della provincia Annualità 2014 Dati Pronunciamento Commissione Provinciale Pubblicazione sul BUR n. del n. del REGIONE AGRARIA N°: 1 REGIONE AGRARIA N°: 2 C1 - VALLE DI FIEMME - ZONA A C1 - VALLE DI FIEMME - ZONA BC11 - VALLE DI FASSA Comuni di: CAPRIANA, CASTELLO MOLINA DI FIEMME (P), Comuni di: CAMPITELLO DI FASSA, CANAZEI, CARANO, CASTELLO VALFLORIANA MOLINA DI FIEMME (P), CAVALESE, DAIANO, MAZZIN, MOENA, PANCHIA`, POZZA DI FASSA, PREDAZZO, SORAGA, TESERO, VARENA, VIGO DI FASSA, ZIANO DI FIEMME COLTURA Valore Sup. > Coltura più Informazioni aggiuntive Valore Sup. > Coltura più Informazioni aggiuntive Agricolo 5% redditizia Agricolo 5% redditizia (Euro/Ha) (Euro/Ha) BOSCO - CLASSE A: BOSCO CEDUO 16000,00 21-BOSCO CEDUO CLASSE A - 16000,00 21-BOSCO CEDUO CLASSE A - BOSCO A CEDUO FERTILE) BOSCO A CEDUO FERTILE) BOSCO - CLASSE A: BOSCO DI FUSTAIA 25000,00 18-BOSCO FUSTAIA CLASSE A 25000,00 18-BOSCO FUSTAIA CLASSE A - BOSCO A FUSTAIA CON - BOSCO A FUSTAIA CON TARIFFA V IV E III) TARIFFA V IV E III) BOSCO - CLASSE B: BOSCO CEDUO 12000,00 22-BOSCO CEDUO CLASSE B - 12000,00 22-BOSCO CEDUO CLASSE B - BOSCO A CEDUO BOSCO A CEDUO MEDIAMENTE FERTILE) MEDIAMENTE FERTILE) BOSCO - CLASSE B: BOSCO DI FUSTAIA 18000,00 19-BOSCO FUSTAIA CLASSE B 18000,00 19-BOSCO FUSTAIA CLASSE B - BOSCO A FUSTAIA CON - BOSCO A FUSTAIA CON TARIFFA VII E VI) TARIFFA VII E VI) BOSCO - CLASSE C: BOSCO CEDUO 9000,00 23-BOSCO CEDUO CLASSE C - 9000,00 23-BOSCO CEDUO CLASSE C - BOSCO A CEDUO POCO BOSCO A CEDUO POCO FERTILE) FERTILE) BOSCO - CLASSE C: BOSCO DI FUSTAIA 12000,00 20-BOSCO FUSTAIA CLASSE C 12000,00 20-BOSCO FUSTAIA CLASSE C - BOSCO A FUSTAIA CON - BOSCO A FUSTAIA CON TARIFFA VIII E IX) TARIFFA VIII E IX) Pagina: 1 di 81 Ufficio del territorio di TRENTO Data: 20/05/2015 Ora: 10.12.58 Valori Agricoli Medi della provincia Annualità 2014 Dati Pronunciamento Commissione Provinciale Pubblicazione sul BUR n.
    [Show full text]
  • Spett.Le E.N.C.I. Viale Corsica ,20 Trento , Li……… 20137 MILANO
    Spett.le E.N.C.I. Viale Corsica ,20 Trento , li……… 20137 MILANO Oggetto: Accordo delegazioni ENCI di Trento e Rovereto I sottofirmatari presidenti dei gruppi cinofili delegazione ENCI a nome e per conto rispettivamente del Gruppo Cinofilo Trentino e Circolo Cinofilo Roveretano , vista la necessità strutturale organizzativa di determinare la territorialità di competenza delle singole delegazioni , ottenuto il parere favorevole dai rispettivi direttivi , decidono di formalizzare e sottoscrivere il seguente accordo . Premesso che sono sostanzialmente presi a riferimento per la determinazione delle zone di competenza quale delegazione E.N.C.I. i confini dei territori delle neo costituite Comunità di valle cosi come da elenco della Provincia Autonoma Di Trento L.P. 3 /2006 (vedi allegato A : cartografia ) , le aree della Provincia di Trento di competenza territoriale vengono così suddivise : ( vedere allegato B : elenco comuni ) - Alla Delegazione di Trento competono i comuni ricadenti nel territorio delle Comunità di Valle n.1/2/3/4/5/6/7/11/13/14/15/16 - Alla Delegazione di Rovereto competono i comuni ricadenti nel territorio delle Comunità di Valle n. 8/9/10/12 Quindi a decorrere dalla data odierna il Gruppo Cinofilo Trentino ed il Circolo Cinofilo Roveretano si impegnano a svolgere l’attività di delegazione esclusivamente verso persone fisiche e/o giuridiche residenti nell’ambito del territorio di competenza. Vogliate pertanto prendere nota di quanto sopra esposto e , dopo Vs. ratifica previa verifica istituzionale, attivarvi per quanto
    [Show full text]
  • (Coleoptera: Staphylinidae) of Val Di Non / Nonstal (Trentino / Südtir
    ZOBODAT - www.zobodat.at Zoologisch-Botanische Datenbank/Zoological-Botanical Database Digitale Literatur/Digital Literature Zeitschrift/Journal: Gredleriana Jahr/Year: 2015 Band/Volume: 015 Autor(en)/Author(s): Zanetti Adriano Artikel/Article: Second contribution to the knowledge of the rove beetles (Coleoptera: Staphylinidae) of Val di Non / Nonstal (Trentino / Südtirol, Italy) 77-110 Adriano Zanetti Second contribution to the knowledge of the rove beetles (Coleoptera: Staphylinidae) of Val di Non / Nonstal (Trentino / Südtirol, Italy) Abstract A list of 466 species of Staphylinidae collected mostly by the author in Val di Non / Nonstal (Trentino / South Tyrol, Italy) is given. Among them four are new to Italy: Atheta alpigrada, A. reissi, Schistoglossa pseudogemina and Cypha carinthiaca. They are discussed with further 19 species considered relevant for rarity and geographic distribution. The biogeographic analysis shows a prevalence of widely distributed species. Among those with restricted distribution some are characteristic for the Rhaetian Alps, others point out the importance of the Adige river valley as a biogeographic barrier. Some southern Keywords: Staphylinidae, species occur in thermophilous forests and in wetlands. The presence of rare species faunistics, new records, Alps, in protected areas, mostly in “Sites of Community Importance”, is evidenced. Trentino, Italy Introduction The aim of this work is the publication of a large amount of data on rove beetles (Sta- phylinidae), the largest family of Coleoptera (more than 60,000 species described up to date), collected by the author in Val di Non since the sixties of the past century. Year after year, I tried to sample every kind of macro- and microhabitat occurring in that area, with the aim of representing the diversity in this particular valley, which connects the Rhaetian and Dolomitic areas from west to east, and the metamorphic Central Alps and the carbonatic Prealps from north to south.
    [Show full text]
  • Espositura Curaziale Della Pieve Di Livo 1773 Gennaio 10 - 1943 Giugno 23
    Ente Espositura curaziale della pieve di Livo 1773 gennaio 10 - 1943 giugno 23 Luoghi Preghena (Livo) Archivi prodotti Parrocchia di Sant'Antonio in Preghena, 1773 gennaio 10 - 1943 giugno 23 Storia Il paese di Preghena si allunga per quasi un chilometro sotto i campi terrazzati 'dei Grezi' alle falde del Monte Avèrt (Monte Pin). In esso convergono le strade provenienti dalla Valle di Rumo e dalla Valle di Bresimo, in prosecuzione per Cis, la Val di Sole e la Val di Non, rendendo quindi il paese importante nodo viario della zona(1).<br>La chiesa di Preghena è molto antica e la sua erezione si ritiene 'ab immemorabili'. La prima menzione si trova in un testamento del 1384(2) col quale una certa Giacoma fu ser Bonaventura da Bresimo disponeva tra l'altro di lasciare alcuni legati di olio a favore della chiesa di S. Leonardo di Preghena. La chiesa fu riconosciuta sotto il titolo di S. Leonardo (di Reims) fino alla metà del XV secolo, mentre in seguito la troviamo nominata con la doppia titolazione ai Ss. Leonardo e Antonio abate(3). Sembra che in seguito alla nuova dedica dell'altare maggiore, avvenuta intorno alla prima metà del XVI secolo, sia andato ad affermarsi come unico patrono S. Antonio abate, effetto che viene confermato dalla lettura dei documenti più antichi dai quali emerge chiaramente il lento abbandono dell'antico titolare. <br>L'erezione della cura d'anime, stando alle notizie riportate nelle risposte al questionario per la visita pastorale del 26 maggio 1925, risalirebbe al 1500 "dai documenti esistenti, quasi tutti in mano del Comune".
    [Show full text]
  • Progetto Banda Ultra Larga in Trentino
    PROGETTO BANDA ULTRA LARGA IN TRENTINO La colonna “DATA INIZIO LAVORI PRESUNTA” riporta la data di inizio lavori presunta stimata da Open Fiber sulla base delle tempistiche necessarie per lo svolgimento delle attività di progettazione definitiva ed esecutiva, di approvazione dei progetti e per l'ottenimento dei permessi da parte dei Comuni. Tabella aggiornata al 1 marzo 2019 (1) = Open Fiber non ha ancora definito e comunicato una data di inizio lavori COMUNE 2014 ISTAT COMUNE 2017 ISTAT DATA INIZIO 2014 2017 LAVORI PRESUNTA Ala 22001 giugno 2019 Albiano 22002 (1) Aldeno 22003 (1) Amblar 22004 Amblar-Don 22237 (1) Andalo 22005 (1) Arco 22006 settembre 2018 Avio 22007 maggio 2019 Baselga di Pinè 22009 (1) Bedollo 22011 (1) Bersone 22012 Valdaone 22232 (1) Besenello 22013 (1) Bieno 22015 (1) Bleggio Superiore 22017 ottobre 2019 Bocenago 22018 ottobre 2019 Bolbeno 22019 Borgo Lares 22239 (1) Bondo 22020 Sella Giudicarie 22246 (1) Bondone 22021 ottobre 2019 Borgo Valsugana 22022 (1) Bosentino 22023 Altopiano della Vigolana 22236 (1) Breguzzo 22024 Sella Giudicarie 22246 (1) Brentonico 22025 ottobre 2019 Bresimo 22026 (1) Brez 22027 (1) Brione 22028 Borgo Chiese 22238 (1) Caderzone Terme 22029 (1) Cagnò 22030 (1) Calavino 22031 Madruzzo 22243 giugno 2019 Calceranica al Lago 22032 maggio 2019 Caldes 22033 (1) Caldonazzo 22034 ottobre 2019 Calliano 22035 (1) Campitello di Fassa 22036 (1) Campodenno 22037 (1) Canal San Bovo 22038 (1) Canazei 22039 (1) Capriana 22040 (1) Carano 22041 (1) Carisolo 22042 agosto 2018 Carzano 22043 ottobre 2019 Castel
    [Show full text]
  • Legge Regionale 30 64
    LEGGE REGIONALE 7 settembre 1964, n. 30 1 Costituzione e gestione delle riserve di caccia nel territorio regionale ( ) (b.u. 15 settembre 1964, n. 39) Art. 1 I territori di cui all'elenco allegato alla presente legge sono costituiti di diritto riserve di caccia. Art. 2 - Art. 5 2 omissis ( ) Elenco riserve di caccia di diritto provincia di Bolzano 3 omissis ( ) 4 Elenco riserve di caccia di diritto provincia di Trento ( ) ESTENSIONE in OSSERVAZIONI riserve N. DENOMINAZIONE ettari private, bandite demaniali 1. ALA (C.C. Ala, Chizzola, Pilcante, Ronchi, 11560.60.16 (ettari 427.16.04 del S. Margherita, Serravalle) C.C. di Ala "Foresta Giazza" sono di proprietà demaniale) 2. ALBIANO 999.26.05 3. ALDENO 897.81.59 4. ALPE FLAVONA di proprietà dei comuni 2513.00.00 di Cunevo, Flavon e Terres in C.C. di Tuenno 5. AMBLAR - DON 1992.30.49 6. ANDALO 981.76.17 7. ARCO (C.C. Arco, Oltresarca, 6235.01.10 Riserva privata: ettari Romarzollo) 221.73.55 del C.C. di Oltresarca malga Campo di f.lli Pedrini da S. Martino 8. AVIO (C.C. Avio, Borghetto) 6884.56.54 Riserve private: ettari 118.16.79 C.C. Avio di Venturi dott. Vittorio ettari 244.82.15 C.C. Avio di Guerrieri Gonzaga avv. Anselmo 9. BASELGA DI PINÉ (C.C. Baselga Piné I e 1766.79.78 II parte) 10. BASELGA DI VEZZANO 247.49.75 11. BEDOLLO 2746.00.64 12. BESENELLO - CALLIANO (C.C. 3614.48.09 Riserve private: ettari Besenello, Calliano, I, II e III parte, 431.42.69 del C.C.
    [Show full text]
  • PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Geologico Scala : 1:50.000
    PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Geologico Scala : 1:50.000 24 25 26 27 28 BORMIO RABBI APPIANO BOLZANO LA MARMOLADA 41 42 43 44 45 PONTE DI LEGNO MALE' MEZZOLOMBARDO PREDAZZO S. MARTINO DI CASTROZZA 58 59 60 61 62 MONTE ADAMELLO TIONE DI TRENTO TRENTO BORGO VALSUGANA FELTRE 79 80 81 82 83 BAGOLINO RIVA DEL GARDA ROVERETO ASIAGO MONTE GRAPPA 100 101 102 103 104 SALO' MALCESINE VALDAGNO SCHIO BASSANO DEL GRAPPA PROVINCIA DI BOLZANO Carta delle limitazioni per l'installazione di sonde geotermiche a circuito chiuso 1° AGGIORNAMENTO Legenda Aree potenzialmente interessate da manifestazioni geotermiche, idrotermali o minerali Aree di rispetto idrogeologico di sorgenti, pozzi e acque superficiali Aree caratterizzate da frane superficiali, rotazionali, traslative e deformazioni gravitative profonde di versante (DGPV) Aree prossime a faglie sismiche presunte attive ® PROVINCIA DI BOLZANO CIMA LORCHEN CIMA DI RABBI (HINTERE NONNENSPITZ) CIMA DI SAENT (SALLENTSPITZ) CIMA DEGLI OLMI (ILMENSPITZ) PROVINCIA DI BOLZANO CIMA STERNAI (HINTERE EGGENSPITZ) TRET NON PROVINCIA BOLZANO SASSON DI STERNAI (EGGENSPITZ) CIMA DI CAMPOLAGO SEEFELDSPITZ MONTE STUBELE STUBELE DI ALPE DI LAVAZZE CIMA ROSSA DI SAENT(HINTERE ROTHSPITZ) RAINA TERZA CIMA VENEZIA CASTELFONDO VALLE SECONDA CIMA VENEZIA CIMA MEZZENA LANZA DOVENA CIMA VENEZIA SALOBBI VEDRETTA DEL CARESER CIMA BINASIA CIMA DELLA SIROMBA (SCHRUMMSPITZ) RUMO FORCOLA MOCENIGO CIMA CEVEDALE CIMA CARESER MONTE CEVEDALE COLLECCHIO GLECK CAPO PIN REGIONE LOMBARDIA MARCENA CIMA LAGO LUNGO PIRON CIMA DI QUAIRA (KARSPITZ) CORTE INFERIORE FONDO TREGIOVO MIONE MONTE ROSOLE Val TRAVERSARA MONTE PIN di MALOSCO VASIO BREZ COL DE LA MARE VEDRETTA DE LA MARE Brésimo ARSIO CIMA PONTEVECCHIO VAL RONZONE S.
    [Show full text]
  • Registro Acquedotti-2014
    PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Agenzia provinciale per le Risorse idriche e l'energia Osservatorio dei Servizi idrici Registro provinciale degli acquedotti potabili aggiornamento dati 31/12/2014 Codice RISI Denominazione acquedotto Proprietario tipologia Codice_J Denominazione_J DENOMINAZIONE_PROPRIETARIO pubblico J001001 ALA - PILCANTE (ZONA BASSA) Comune di Ala pubblico J001002 MURAVALLE Comune di Ala pubblico J001004 MARANI Comune di Ala pubblico J001005 RONCHI Comune di Ala pubblico J001006 PILCANTE Comune di Ala pubblico J001007 SGARDAIOLO Comune di Ala pubblico J001008 S.MARGHERITA Comune di Ala pubblico J001009 S.CECILIA Comune di Ala pubblico J001010 CHIZZOLA Comune di Ala pubblico J001011 SERRAVALLE Comune di Ala pubblico J001012 SEGA Comune di Ala pubblico J001013 FRATTE Comune di Ala pubblico J001014 TARELLO Comune di Ala pubblico J001015 SDRUZZINA' Comune di Ala pubblico J002001 ALBIANO Comune di Albiano pubblico J002002 BARCO (FRAZ. DI ALBIANO) Comune di Albiano pubblico J003001 ALDENO Comune di Aldeno pubblico J004001 AMBLAR ZONA ALTA Comune di Amblar pubblico J004002 AMBLAR ZONA BASSA Comune di Amblar pubblico J005001 ANDALO ZONA ALTA (CALCARA) E MEDIA (VIVAIO) Comune di Andalo pubblico J005002 ANDALO ZONA BASSA (RINDOLE) Comune di Andalo pubblico J006002 VILLETTE GAZZI Comune di Arco pubblico J006003 PADARO Comune di Arco pubblico J006004 LINFANO - ZONA INDUSTRIALE Comune di Arco pubblico J006005 ARCO Comune di Arco pubblico J006006 SAN GIACOMO Comune di Arco pubblico J006007 SAN GIOVANNI Comune di Arco pubblico J006008 MONTE
    [Show full text]
  • Università Di Bologna DOTTORATO DI RICERCA IN
    Alma Mater Studiorum - Università di Bologna DOTTORATO DI RICERCA IN European Doctorate in Law and Economics (EDLE) Ciclo XXV Settore Concorsuale di afferenza: 13 A 1 Settore Scientifico disciplinare: SECS-P/01 TITOLO TESI A threshold hypothesis of institutional change: collective action in the Italian Alps during the 13th - 19th centuries. Presentata da: CLAUDIO TAGLIAPIETRA Coordinatore Dottorato Relatore Prof. Luigi A. Franzoni Prof. Marco Casari iii Abstract This dissertation is about collective action issues in common property resources. Its focus is the “threshold hypothesis,” which posits the existence of a threshold in group size that drives the process of institutional change. This hypothesis is tested using a six-century dataset concerning the management of the commons by hundreds of communities in the Italian Alps. The analysis seeks to determine the group size threshold and the institutional changes that occur when groups cross this threshold. There are five main findings. First, the number of individuals in villages remained stable for six centuries, despite the population in the region tripling in the same period. Second, the longitudinal analysis of face-to-face assemblies and community size led to the empirical identification of a threshold size that triggered the transition from informal to more formal regimes to manage common property resources. Third, when groups increased in size, gradual organizational changes took place: large groups split into independent subgroups or structured interactions into multiple layers while maintaining a single formal organization. Fourth, resource heterogeneity seemed to have had no significant impact on various institutional characteristics. Fifth, social heterogeneity showed statistically significant impacts, especially on institutional complexity, consensus, and the relative importance of governance rules versus resource management rules.
    [Show full text]
  • Comune Di Tuenno. Inventario Dell'archivio (1334 - 1953)
    Comune di Tuenno. Inventario dell'archivio (1334 - 1953) a cura di Cooperativa ARCoop Provincia autonoma di Trento. Servizio Beni librari e archivistici 1993 Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, a cura della Cooperativa A.R.Coop. di Rovereto; il lavoro è stato ultimato nel 1993. Il testo dell'inventario è stato copiato in word a cura del Centro Elaborazione Parola della Provincia autonoma di Trento nel corso del 1996-1997. L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del Trentino e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Marica Odorizzi e Renata Tomasoni (Cooperativa Arcadia) nel corso del 2012, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006". AVVERTENZE A) Criteri adottati per la descrizione delle unità archivistiche: 1. le indicazioni cronologiche sono state costantemente riportate allo stile moderno di datazione; 2. quando è stato possibile riportare integralmente o in parte il titolo dell'unità documentaria, esso è stato posto fra virgolette; 3. eventuali ricostruzioni di date e nomi sono indicate in parentesi quadre; 4. i toponimi, i nomi comuni e di persona sono stati riportati fedelmente tra virgolette, tranne quelli ancora oggi in uso, riportati nella forma moderna; 5. le lacune riscontrate nelle serie documentarie sono segnalate con alcuni punti; 6. per ogni unità archivistica della parte preunitaria è stato segnalato il tipo di condizionamento esterno e il numero delle carte o pagine; 7.
    [Show full text]
  • PAESC) Della Comunità Della Val Di Non Data: Pagina Comunità Della Val Di Non 2017 2 Di165
    Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima Comunità della Val di Non e Comuni di Amblar-Don, Bresimo, Brez, Cagnò, Campodenno, Castelfondo, Cavareno, Cis, Cles, Cloz, Contà, Dambel, Denno, Fondo, Livo, Malosco, Predaia, Revò, Romallo, Romeno, Ronzone, Ruffrè-Mendola, Rumo, Sanzeno, Sarnonico, Sfruz, Sporminore, Ton, Ville d'Anaunia Provincia di Trento Documento emesso in data ottobre 2017 Allegato: Piano di Adattamento Partner tecnico: PAES Engineering Srl Partner tecnico PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE ED IL CLIMA (PAESC) della Comunità della Val di Non Data: Pagina Comunità della Val di Non 2017 2 di165 2 Partner tecnico PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE ED IL CLIMA (PAESC) della Comunità della Val di Non Data: Pagina Comunità della Val di Non 2017 3 di165 INDICE 1 PREMESSA .................................................................................................................................................. 6 2 INTRODUZIONE .......................................................................................................................................... 6 2.1 COS’È UN PAESC ................................................................................................................................ 8 2.2 FINALITÀ DEL PAESC .......................................................................................................................... 9 2.3 ORIZZONTE TEMPORALE ................................................................................................................. 10 2.4
    [Show full text]