AGENZIA REGIONALE PER LA SICUREZZA TERRITORIALE E LA PROTEZIONE CIVILE Servizio AREA AFFLUENTI PO (Piacenza, Parma, , Modena)

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 marzo 2019 Dichiarazione dello stato di emergenza. OCDPC N. 590 del 17/04/2019 – Approvato con Decreto N. 88 del 13/06/2019 - Piano dei primi interventi urgenti di Protezione Civile – Primo stralcio.

Cod. Int. 14775 – Intervento di consolidamento del ciglio della scarpata instabile posta immediatamente a sud del cimitero di Ramiseto. di (RE).

Importo Complessivo: € 80.000,00

CIG: ______CUP: F33H19000740001

Coordinate WGS84 LAT: 44°24'35.17"; LONG: 10°16'12.91"

PROGETTO ESECUTIVO

ALLEGATO N.1 RELAZIONE GENERALE

Gruppo di progettazione:

Dott. Ing. Nicola DE SIMONE (Responsabile del progetto)

Dott. For. Simonetta NOTARI

Dott. Geol. Giovanni BERTOLINI Visto di validazione (art. 26 co. 8 D.Lgs. n. 50/2016) Il Responsabile del Procedimento Dott. Ing. Francesco CAPUANO

SEDI OPERATIVE Via Fonteraso, 15 41121 MODENA Tel. 059.248711 Fax 059.248750 Via Emilia Santo Stefano, 25 42121 REGGIO EMILIA Tel. 0522.407711 Fax 0522.407750 Strada Garibaldi, 75 43121 PARMA Tel. 0521.788711 Fax 0521.772654 Via Santa Franca, 38 29121 PIACENZA Tel. 0523.308711 Fax 0523.308716 Per tutte le sedi PEC: [email protected] E-mail: [email protected] www.regione.emilia-romagna.it

1) INTRODUZIONE

Ramiseto, paese di 1600 abitanti circa si trova in una conca nella valle del T. Lonza, nell'Appennino reggiano, a 56 km a sud-ovest di Reggio nell'Emilia. Il territorio comunale, di cui Ramiseto fu capoluogo sino all’unificazione nell’attuale Comune di Ventasso, si estendeva fino alle località del versante destro dell'Alta Val d'Enza e la vallata del torrente Lonza. L'ex comune di Ramiseto ora è confluito nel Comune di Ventasso, che riunisce i 4 territori comunali che prima circondavano l’omonimo monte. Il territorio dell’ex comune interessava un totale di 99 chilometri quadrati. Sul suo territorio si trovano alcune delle più importanti vette della Montagna reggiana come il Ventasso e l'Alpe di Succiso. Il clima è temperato con una piovosità significativa, anche nel mese più secco. Il clima è stato classificato come Cfb in accordo con Köppen e Geiger. Ramiseto ha una temperatura media di 9.2 °C., con un valore di piovosità media annuale pari a 892 mm.

Figura 6: Clima di Ramiseto

Figura 7: Clima = Grafico temperature Ramiseto

Figura 8: precipitazioni Ramiseto nell’Aprile- Maggio 2019, a cui si devono i dissesti che hanno interessato il cimitero.

2) GEOLOGIA, MORFOLOGIA E IDROGEOLOGIA

Il cimitero si trova in corrispondenza del passaggio litologico tra i Calcari di Groppo del Vescovo (CGV) e le sovrastanti Argille e Calcari di Canetolo (ACC), entrambi appartenenti al dominio delle unità subliguri. In particolare, CGV costituisce la ripida scarpata che, trovandosi a pochi metri dallo spigolo sud del perimetro cimiteriale, causa le lesioni e le minacce alla struttura perimetrale stessa. Il Fosso del Corvo scorre immediatamente a Est e forma una sorta di forra profonda circa 10 metri, la cui riva sinistra è quasi verticale per diversi metri. La scarpata è formata da calcari con assetto grossolanamente orizzontale. Lo stato di progressiva alterazione di questi ne causa saltuari distacchi e instabilità. L’ispezione della scarpata è stata possibile grazie all’uso di drone, da cui la seguente Figura 9. Nei pressi del muro perimetrale Est del cimitero è inoltre evidente la venuta a giorno di una sorgente perenne, che forma laghetti e causa uno smottamento costante nel prato. A questo fenomeno si devono altre lesioni che affliggono il muro perimetrale stesso.

3) EVENTO DEL FEBBRAIO 2019

A seguito delle precipitazioni di Febbraio 2019 (Figura 8), un distacco di rocce maggiore dal ciglio della scarpata ha fatto temere per la stabilità della cappella cimiteriale che costituisce lo spigolo Sud. L’intervento dei nostri tecnici ha permesso di rilevare le caratteristiche della roccia che forma la scarpata mediante uso di un drone. Il fenomeno di instabilità del ciglio non è da relazionarsi in modo diretto con l’attività erosiva del Fosso del Corvo, che scorre a distanza dal piede della scarpata. Peraltro, la struttura cimiteriale era già da tempo sotto l’osservazione dei tecnici comunali a causa dell’inclinazione che aveva progressivamente interessato il muro Est. Sei speroni di sostegno erano stati realizzati, senza ottenere sostanziali effetti. La rotazione del muro è stata evidentemente peggiorata dall’instabilità del terreno di fondazione, a causa dell’aumento della portata idrica della sorgente che è ben rappresentata nelle figure. È certo che, senza un intervento rapido, la situazione peggiorerà in entrambi i casi, mettendo a rischio la stabilità sia della cappella d’angolo che del muro di delimitazione posta ad Est.

Figura 1: Spigolo Sud (vista prospettica da S). È evidente la retrocessione della nuova nicchia di distacco

Figura 2 Lato Sud-Est (vista prospettica da SE). Sorgente e rotazione del muro perimetrale, rinforzato da sei speroni.

Figura 3: Lato Sud-Est. Parte del muro perimetrale risulta visibilmente ruotato sulla fondazione (sino a 4°)

4) INTERVENTI PREVISTI

Sono previsti lavori di tipo ben collaudato dal Servizio in altre situazioni analoghe:

• Spigolo Sud: struttura di contenimento costituita da pali di diametro 800 mm, posti ad interasse di 1200 mm, collegati in testa da trave tirantata verso monte (WNW). La lunghezza dei pali (11,30 m) prevista potrà essere modificata in relazione alla consistenza e tipologia del materiale roccioso (o similare) che emergeranno durante la perforazione di sondaggi-prova. La struttura si allungherà parallelamente al ciglio della scarpata e lungo lo spigolo delle cappelle poste nell’angolo (2). • Muro perimetrale Est: struttura di contenimento analoga alla precedente, collegata al muro perimetrale, (solo per una quota del tratto lesionato). A queste opere si aggiungerà il drenaggio dell’acqua sorgiva, con raccolta e allontanamento di essa in trincea drenante e tubazioni sotterranee. I dettagli esecutivi e le planimetrie degli interventi sono più esaurientemente descritti nelle apposite tavole allegate al presente progetto.

5) CONFORMITA’ ALLE NORME URBANISTICO-EDILIZIE E PAESAGGISTICHE

Al momento dell’avvio della fase di progettazione è stata effettuata la verifica di conformità dell’intervento con le previsioni urbanistiche ed edilizie presso l’ufficio tecnico del Comune. Va sottolineato inoltre che le opere qui progettate si sviluppano quasi completamente entro il sottosuolo e non avranno quindi nessun impatto di tipo paesaggistico.

Sulla scorta della documentazione fornita e con l’ausilio dell'ufficio tecnico comunale è stato verificato che, per tali aree, le norme di attuazione non prevedono vincoli per opere di difesa idrogeologica.

Le suddette previsioni confermano che l’intervento in progetto risulta ammissibile rispetto alle previsioni dello strumento urbanistico comunale vigente e, pertanto risulta accertata la conformità delle opere e degli interventi in progetto alle norme urbanistiche ed edilizie del Comune.

6) RELAZIONI SPECIALISTICHE

Per quanto riguarda le relazioni specialistiche della perizia in oggetto, (relazione geologica, relazione di calcolo, ecc.), si rimanda ai rispettivi allegati.

7) ASPETTI RELATIVI ALLA SICUREZZA DEI CANTIERI

Per quanto riguarda la sicurezza nei cantieri non è stato predisposto un apposito Piano di Sicurezza e Coordinamento ai sensi del D.Lgs n. 81/2008; qualora ne ricorra la necessità (comma 5, art. 90 del D.Lgs. n. 81/2008), il RUP dovrà nominare in corso di esecuzione il coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell’opera il quale redige il Piano di Sicurezza e coordinamento di cui all’art.100 del D.Lgs. n. 81/2008. In ogni caso sono stati stimati i costi per la sicurezza.

8) ASPETTI PAESAGGISTICI E AMBIENTALI

Per quanto riguarda gli aspetti paesaggistici e ambientali si rileva che la zona in esame non rientra all’interno di nessuna area soggetta a particolare vincolo ambientale (Piano Paesistico RER, Rete Natura 2000, vincoli PTCP). Nello specifico si fa osservare che trattandosi di opere in sotterraneo non si rende necessaria la redazione della relazione paesaggistica in quanto da tutti i punti di visuale il paesaggio non risulterà, una volta terminate le opere, modificato. Alla fine dei lavori, inoltre, verrà ripristinato il prato come attualmente presente sulla superficie interessata dai lavori.

La destinazione d’uso dei terreni su cui s’interverrà (in base al PRG comunale e al PTCP provinciale) non pone vincoli rispetto alle opere da eseguirsi.

9) ACCERTAMENTO DI CONFORMITÀ ALLE NORME DI SICUREZZA E SANITARIE

Occorre prioritariamente considerare che le opere in progetto, non corrispondono a manufatti da adibire all’abitabilità, frequentazione o fruibilità di persone alla stregua di un edificio di abitazione, di un edificio produttivo, di un’infrastruttura di servizio o aventi finalità ricreative o quant’altro né, le predette opere, comportano qualsivoglia tipo di emissione o rilascio di sostanze nell’ambiente esterno. Parimenti va considerato che, a seguito di ricerche effettuate, non sono state individuate specifiche norme di riferimento relative alla sicurezza delle opere di difesa del suolo durante la loro fase di esercizio.

Pertanto, per sopperire a tale lacuna, lo scrivente Servizio ha costituito un Gruppo di Lavoro con il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’Azienda USL di Reggio Emilia, che, in data 6 febbraio 2004, ha avanzato una “Proposta operativa in merito alla definizione di linee guida di riferimento per l’approvazione delle opere di difesa del suolo di competenza regionale in conformità alle norme di sicurezza e sanitarie”, poi trasmessa alla Direzione Generale Ambiente e all’Assessorato alla Sanità.

L’individuazione dei presidi per la messa in sicurezza delle opere in progetto è stata quindi effettuata con riferimento al suddetto documento, e previa analisi dei tipi di rischio connessi con la presenza delle opere stesse sul territorio.

In particolare, si è potuto evidenziare quanto segue:

15.1) Opere strutturali (paratie gabbionate e muri di contenimento)

In relazione alle dimensioni e forma dell’opera si ritiene possa presentarsi il rischio di caduta dall’alto per le persone che eventualmente si inoltrassero sulla sommità dei muri in calcestruzzo armato.

In relazione al contesto nel quale si colloca l’opera si ritiene che tale rischio possa essere eliminato previa collocazione sul ciglio di monte della stessa opera di parapetti fissi dotati delle caratteristiche indicate dall'art. 24 del DPR 164/1956 e le seguenti dimensioni:

- resistenza del parapetto ad un sovraccarico orizzontale  1,25 kN (Pr. EN 13374/1998 parapetti temporanei);

- altezza minima consigliata, indipendentemente dall'inclinazione del terreno, variabile tra un minimo di h = 1,00 m e un massimo di h = 2,00 m in funzione della collocazione dell'opera e della sua tipologia;

- il parapetto può essere costituito da montanti metallici od altro materiale a seconda della tipologia prescelta (es. interventi di ingegneria naturalistica), reti o grigliati in metallo a maglia (dimensioni massime consigliate della maglia 50 mm x 50 mm, filo diametro 3 mm), o in muratura di varie tipologie.

Il parapetto dovrà comunque essere costituito da materiale in grado di resistere agli agenti atmosferici; dovrà essere montato per tutta la lunghezza del manufatto ed ancorato in modo perfettamente solidale con lo stesso e dovrà impedire, se la morfologia del terreno lo consente, anche l'accesso laterale all'opera.

Tutte le opere di presidio e di sicurezza sopra descritte risultano meglio rappresentate nei disegni di progetto e ricomprese nel computo dei lavori.

Ciò premesso, con riferimento alle soluzioni adottate si ritiene che risulti accertata la conformità delle opere e degli interventi in progetto alle norme di sicurezza e sanitarie. 10) QUADRO ECONOMICO

Per una più particolareggiata visione dei lavori si rimanda al computo metrico estimativo e ai disegni di progetto. Si precisa qui, in sintesi, che le spese per i lavori di cui al presente progetto ammontano a €. 80.000,00, così suddivisi:

A) Lavori in appalto

per lavorazioni a base d'asta €. 70.984,38

per la sicurezza €. 672,00

TOTALE LAVORI IN APPALTO €. 71.656,38

B) Somme a disposizione Incentivo per funzioni tecniche ai sensi dell'art. 113 co. 3 del D.Lgs 50/2016 (1,6%) €. 1.146,50

Contributo ANAC della S.A. €. 30,00

Arrotondamento €. 1,48

ONERI FISCALI IVA

IVA su Lavori

Aliquota al 10% su €. 71.656,38 €. 7.165,64

TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE €. 8.343,62

IMPORTO COMPLESSIVO €. 80.000,00

Prezzi unitari

I prezzi utilizzati in perizia sono tratti dal Prezziario Regionale più aggiornato con variazioni entro +/- il 15%, mentre il costo della manodopera è stato desunto dalla Circolare Ministeriale LLPP 28.01.1977 n. 505, in vigore dal primo gennaio 2011, riferito alla Provincia di Reggio Emilia.

ALLEGATO

Scheda ricognizione danni per eventi calamitosi Febbraio 2019 – Primo stralcio

Eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato il territorio delle di Evento , di Modena, di Parma, di Piacenza e di Reggio Emilia, nel mese di febbraio 2019 – primo stralcio

Soggetto attuatore ARSTePC Sevizio Area Affluenti del Po – Sede di Reggio Emilia

Soggetto esecutore (soggetto esecutore qualora diverso dal soggetto attuatore: es. STB, Consorzi di bonifica, ditte con ARSTePC Sevizio Area Affluenti del Po – Sede di Reggio Emilia contratti/convenzioni già in essere (es. GLOBAL SERVICE), società partecipate)

Opere o lavori 

Tipo di intervento

Acquisizione di beni e servizi (compresa assistenza alla popolazione)

Intervento di consolidamento del ciglio della scarpata instabile posta Codice e Titolo dell’intervento immediatamente a Sud del cimitero di Ramiseto.

1) Realizzazione di opere di tipo strutturale (palificate con tiranti) e drenaggi, per la stabilizzazione del ciglio della nicchia di distacco della frana, innescata dall’erosione del limitrofo “Fosso del Corvo”, Descrizione sintetica della che sta minacciando la stabilità del settore Sud dell’area cimiteriale. criticità e dell’intervento 2) Verrà anche mitigata -con drenaggio- l’attività di uno smottamento sulla pendice a valle del lato SE del cimitero, che minacciata e lesiona il muro perimetrale. Un futuro stralcio (opere strutturali) permetterà la messa in sicurezza anche di questo lato dell’area cimiteriale. Via/Piazza Via della Chiesa (cimitero) n. civ. Localizzazione dell’intervento: Località Ramiseto Comune Ventasso

Provincia RE

Corso d’acqua Fosso del Corvo

Versante in frana sinistro

Pianura ______Montagna ______X_____

d.lgs. 1/2018 – Art. 25 comma 2 lettera a) – organizzazione ed effettuazione degli interventi di soccorso alla popolazione interessata dall’evento rivolti alla rimozione delle situazioni di pericolo e alla messa in sicurezza del territorio colpito nonché delle prime misure di assistenza alla popolazione Motivazione dell’intervento X d.lgs. 1/2018 – Art. 25 comma 2 lettera b) – ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale e alluvionale o delle terre e rocce di scavo prodotte dagli eventi e alle misure volte a garantire la continuità amministrativa nei comuni e territori interessati, anche mediante interventi di natura temporanea

Intervento già realizzato

SI  NO in corso (indicare se già realizzato)

DATA INIZIO LAVORI Novembre 2019

Tempo di realizzazione previsto

(stima del tempo per la 120 gg realizzazione dell’intervento)

Importo opere o lavori (corrispondente a quanto indicato nella tabella degli interventi) €.: 80.000,00 Importo IVA e oneri di legge inclusi

(Gestori IVA esclusa)

Importo acquisizione beni e servizi (corrispondente a quanto indicato nella tabella degli interventi) €.: ……………………………………………………………………………..

Importo IVA e oneri di legge inclusi (Gestori IVA esclusa)

Inquadramento topografico

Localizzazione dell’intervento su Coordinate: CTR LAT: 44°24’35.17”; LONG: 10°16’12.91”; (obbligatorio)

Si allega computo metrico estimativo dell’intervento (riferimento: prezzari regionali e per le voci non presenti altri prezzari ufficiali o analisi prezzi ai sensi del decreto legislativo n. 50/2016 e succ. mod. ed integrazioni) e documentazione fotografica del danno

Si dichiara che per l’intervento proposto sussiste il nesso di causalità tra l’evento calamitoso indicato e il danno subito.

Per i Consorzi di Bonifica si dichiara che l’intervento proposto riguarda opere pubbliche di bonifica

Scheda ricognizione danni per eventi calamitosi Febbraio 2019 - Secondo stralcio

Eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato il territorio delle di Evento Bologna, di Modena, di Parma, di Piacenza e di Reggio Emilia, nel mese di febbraio 2019 – secondo stralcio

Soggetto attuatore ARSTePC Sevizio Area Affluenti del Po – Sede di Reggio Emilia

Soggetto esecutore (soggetto esecutore qualora diverso dal ARSTePC Sevizio Area Affluenti del Po – Sede di Reggio Emilia soggetto attuatore: es. STB, Consorzi di bonifica, ditte con contratti/convenzioni già in essere (es. GLOBAL SERVICE), società partecipate)

Opere o lavori 

Tipo di intervento

Acquisizione di beni e servizi (compresa assistenza alla popolazione)

Completamento degli interventi di consolidamento del versante instabile Codice e Titolo dell’intervento che minaccia la stabilità dell’area orientale del cimitero di Ramiseto.

1) Completamento, con opera strutturale e drenaggi, delle opere già realizzate (Stralcio 1 art. 24 comma 1 d.lgs 1/2018) per contrastare l’attività della frana sulla pendice a valle del lato SE del cimitero, che Descrizione sintetica della minacciata e lesiona il muro perimetrale. criticità e dell’intervento 2) Completamento delle opere di tipo strutturale (palificate con tiranti) e drenaggi, per la stabilizzazione del ciglio della nicchia di distacco della frana, innescata dall’erosione del limitrofo “Fosso del Corvo”, che sta minacciando la stabilità del settore Sud dell’area cimiteriale. Via/Piazza Via della Chiesa (cimitero) n. civ.

Località Ramiseto

Comune Ventasso

Localizzazione dell’intervento: Provincia RE

Corso d’acqua Fosso del Corvo

Versante in frana sinistro

Pianura ______Montagna ______X_____

d.lgs. 1/2018 - Art. 25 comma 2 lettera a) - organizzazione ed effettuazione degli interventi di soccorso alla popolazione interessata dall'evento rivolti alla rimozione delle situazioni di Motivazione dell’intervento pericolo e alla messa in sicurezza del territorio colpito nonché delle prime misure di assistenza alla popolazione

X d.lgs. 1/2018 - Art. 25 comma 2 lettera b) - ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale e alluvionale o delle terre e rocce di scavo prodotte dagli eventi e alle misure volte a garantire la continuità amministrativa nei comuni e territori interessati, anche mediante interventi di natura temporanea

Intervento già realizzato

SI  NO in corso (indicare se già realizzato)

DATA INIZIO LAVORI Novembre 2019

Tempo di realizzazione previsto

(stima del tempo per la 120 gg realizzazione dell’intervento)

Importo opere o lavori (corrispondente a quanto indicato nella tabella degli interventi) €.: 70.000,00 Importo IVA e oneri di legge inclusi

(Gestori IVA esclusa)

Importo acquisizione beni e servizi (corrispondente a quanto indicato nella tabella degli interventi)

€.: ……………………………………………………………………………..

Importo IVA e oneri di legge inclusi

(Gestori IVA esclusa)

Inquadramento topografico

Localizzazione dell’intervento su Coordinate: CTR LAT: 44°24'35.17"; LONG: 10°16'12.91"; (obbligatorio)

Si allega computo metrico estimativo dell’intervento (riferimento: prezzari regionali e per le voci non presenti altri prezzari ufficiali o analisi prezzi ai sensi del decreto legislativo n. 50/2016 e succ. mod. ed integrazioni) e documentazione fotografica del danno

Si dichiara che per l’intervento proposto sussiste il nesso di causalità tra l’evento calamitoso indicato e il danno subito.

Per i Consorzi di Bonifica si dichiara che l’intervento proposto riguarda opere pubbliche di bonifica