ORIGINALE

CONSORZIO SOCIALE RI/1

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELL’ASSEMBLEA CONSORTILE DEL CONSORZIO RI/1

N. 5 DEL 30.11.2016

OGGETTO: APPROVAZIONE PIANO PROGRAMMA COMPRENDENTE IL CONTRATTO DI SERVIZIO 2016-2018 E RELATIVI ALLEGATI

L’anno duemilasedici (2016), addì 30 Novembre alle ore 17.00, presso la sede dei Servizi Sociali del di , Viale Morroni 28, sono presenti alla riunione i rappresentanti dei Comuni del Distretto Ri/1.

COMUNE - ENTE PRESENTI ASSENTI

ASCREA X

BELMONTE X

CANTALICE X

CASTEL DI TORA X

CITTADUCALE X

COLLALTO SABINO X

COLLE DI TORA X

COLLEGIOVE X

COLLI SUL VELINO X

CONTIGLIANO X

GRECCIO X

LABRO X

LEONESSA X X

MONTE S. GIOVANNI X

MONTENERO SABINO X

MORRO REATINO X

NESPOLO X

PAGANICO X

POGGIO BUSTONE X

RIETI X

RIVODUTRI X

ROCCASINIBALDA X

TORRICELLA IN X

TURANIA X

ASL Dr. Tomassoni X

Risultato legale il numero degli intervenuti ha assunto la Presidenza il Sindaco Alberto Micanti, quale Presidente dell’Assemblea del Consorzio; partecipa alla seduta il Segretario del Consorzio Sociale RI/1 Dott. Avv. Marco Matteocci;

Il Sindaco dichiara aperta la discussione sull’argomento in oggetto, regolarmente iscritto al presente punto dell’O.d.g., premettendo che sulla proposta di deliberazione il Segretario del Consorzio, in assenza dei Responsabili dei servizi, per quanto concerne la regolarità tecnica e contabile, ha espresso ai sensi dell’art. 49 e 147 bis del D.lgs. n. 267 del 18/8/00, parere favorevole.

L'ASSEMBLEA DEL CONSORZIO

PREMESSO CHE: - Il Consorzio Sociale RI/1 è stato costituito ai sensi dell'art. 31 e 114 del d.lgs. n. 267 del 2000, dai Comuni di , , , , , , , , , , , LABRO, , LONGONE SABINO, MONTE S. GIOVANNI, , , , , , RIETI, , , , , per la gestione associata dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari nell’ambito territoriale del Distretto “RIETI 1” di Rieti;

- Il Consorzio è ente strumentale dei Comuni, dotato di personalità giuridica, del patrimonio conferito e di autonomia gestionale; - La partecipazione al Consorzio comporta l’automatico affidamento alla gestione consortile dei servizi intercomunali previsti dalla delibera di Giunta Regionale n. 136/2014e seguenti e dal Piano Socio Sanitario della Regione , fatta salva la libertà di scelta per ogni Ente locale in merito al conferimento di ulteriori servizi alla persona; PREMESSO CHE : - In data 1° gennaio 2016 è entrato definitivamente in vigore il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n.118, come integrato e modificato dal Decreto Legislativo 10 agosto 2014, n.126, (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli artt. 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009 n. 42); - L’articolo 3 del succitato Decreto Legislativo n. 118/2011, prevede che le Amministrazioni Pubbliche territoriali e i loro enti strumentali in contabilità finanziaria conformino la propria gestione a regole contabili uniformi definite sotto forma di principi contabili generali e di principi contabili applicati; - Il Consorzio Sociale Intercomunale RI/1 è un Ente Strumentale dotato di personalità giuridica (articolo 1 del vigente Statuto consortile), deputato alla gestione di servizi sociali e all’esercizio di funzioni al quale si applicano le disposizioni di cui al T.U.E.L. approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i. - Nello specifico il Decreto Legislativo n.267/2000 all’articolo 2 comma 2 recita: “Le norme sugli Enti Locali previste dal presente Testo Unico si applicano, altresì, salvo diverse disposizioni, ai consorzi cui partecipano enti locali, con esclusione di quelli che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed imprenditoriale e, ove previsto dallo Statuto, dei consorzi per la gestione dei servizi sociali”. - Sempre il già citato Decreto Legislativo n. 126/2014 al punto 4.3 “Gli strumenti della programmazione degli enti strumentali” dell’allegato A/1 “Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio” dispone che: “Le Regioni, le Province e i Comuni definiscono gli strumenti della programmazione dei propri organismi e enti strumentali (esclusi gli enti sanitari soggetti al titolo secondo del presente decreto), in coerenza con il presente principio e con le disposizioni del D.Lgs n.118/2011. Gli enti territoriali definiscono gli indirizzi strategici ed operativi dei loro organismi strumentali nel DEFR (Regioni) o nel DUP (gli enti locali) e possono prevedere che i loro organismi strumentali non predispongano un apposito documento di programmazione. Costituiscono strumenti della programmazione degli enti strumentali in contabilità finanziaria: a. il Piano delle attività o Piano Programma, di durata almeno triennale, definito in coerenza con le indicazioni dell’ente capogruppo; b. il Bilancio di previsione, almeno triennale, predisposto secondo lo schema di cui all’allegato 9; c. il PEG, di cui sono allegati, nel rispetto dello schema indicato nell’allegato 12, il prospetto delle previsioni di entrata per titoli, tipologie e categorie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione ed il prospetto delle previsioni di spesa per missioni, programmi e macro-aggregati per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione; d. le variazioni di bilancio; e. il piano degli indicatori di bilancio.”. PRESO ATTO che, in considerazione del succitato dettato normativo, l’Assemblea Consortile, quale unico organo di indirizzo e di controllo politico amministrativo del Consorzio Sociale RI/1, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha definito il Piano Programma quale strumento di programmazione che il Consorzio Sociale RI/1 deve adottare e da approvare unitamente allo schema di bilancio di previsione finanziario nei termini stabiliti dalla Legge e il Contratto di Servizio; PRESO ATTO che il Piano Programma (P.P.), diventa lo strumento di pianificazione dell’attività del Consorzio in quanto pone le principali basi della programmazione e detta, all’inizio di ogni esercizio, le linee strategiche della propria azione di governo, allegato A che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione. PRESO ATTO che il Contratto di servizio regola i rapporti tra il Consorzio Sociale RI/1 e i comuni di Ascrea, Belmonte in Sabina, Cantalice, Castel di Tora, Cittaducale, Collalto in Sabina, Colle di Tora, Collegiove, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Leonessa, Longone Sabina, Monte San Giovanni, Montenero Sabino, Morro Reatino, Nespolo, Paganico Sabino, Poggio Bustone, Rieti, Rivodutri, Roccasinibalda, Torricella, Turania per la gestione da parte del Consorzio Sociale RI/1 dei servizi e degli interventi del Piano Sociale di Zona Contratto di Servizio, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; DATO ATTO che, ai sensi dell'art. 8 dello Statuto del Consorzio: "Gli Enti consorziati provvedono al finanziamento dell’attività corrente del Consorzio attraverso: - un contributo di partecipazione per la copertura dei costi relativi alle spese generali di funzionamento amministrativo del Consorzio, calcolato in proporzione alla popolazione residente di tutti gli Enti consorziati; - un corrispettivo per l’acquisizione dei servizi definito sulla base della popolazione residente degli Enti che abbiano conferito la gestione in base agli accordi del Contratto di Servizio annuale per ambito distrettuale; - un corrispettivo per l’acquisizione di specifici servizi o prestazioni aggiuntive rispetto agli standard del Contratto di Servizio, la cui erogazione è effettuata sulla base di un tariffario, stabilito dallo stesso, in rapporto alle attivazioni richieste dai Comuni, singoli o associati"; VISTO l'art. 28 dello Statuto del Consorzio secondo cui si applica al Consorzio la contabilità pubblica di cui al D.lgs. n. 118 del 2011; VISTO l’art. 11 della Convenzione per la costituzione del Consorzio che individua tra gli atti fondamentali di programmazione il Contratto di Servizio; RICHIAMATI : - la L. n. 328/2000, recante “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”; - in particolare l’art. 20 della L. n. 328/2000 che istituisce il fondo nazionale per le politiche sociali, di seguito denominato FNPS; - la L. n. 104/1992, concernente “Legge-quadro per l’assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”; come modificata dalla L. n. 162/1998; - la L.R. n. 41/2003, concernente “Norme in materia di autorizzazione all’apertura ed al funzionamento di strutture che prestano servizi socio-assistenziali” e le relative deliberazioni attuative n. 1304/2004, n. 1305/2004 e n.498/2006 e successive modificazioni, ; - L.R. n. 20/06, concernente “Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza“; - la D.G.R. n. 136/2014 approva le Linee Guida agli ambiti territoriali individuati ai sensi dell’art.47, comma 1, lettera c, della ex Legge regionale n. 38/96 per la redazione dei Piani Sociali di Zona 2014; - la D.G.R. n. 585 del 27 ottobre 2015 “Programma di utilizzazione degli stanziamenti per il sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali anno 2015” che al punto 14 del Deliberato stabilisce che per il Piano Sociale 2015 sono confermate le medesime modalità utilizzate per l’approvazione della programmazione 2014; - la D.G.R. n. 384 del 5 luglio 2016, stabilisce che nelle more dell’approvazione del nuovo Piano Regionale degli interventi e servizi sociali, è confermata per l’anno 2016, l’articolazione territoriale degli ambiti sociali, così come definita dalla D.G.R.136/2014 e ribadita nel 2015 dalla D.G.R. 585/2015; RICHIAMATA la Legge Regionale n. 11 del 10 agosto 2016 “ Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio”; VISTIO il Piano Programma comprendente il Contratto di Servizio 2016/2018; RITENUTO di dove provvedere all’approvazione degli stessi; ACQUISITO sulla proposta della presente deliberazione, ai sensi dell'art. 49, primo comma e 147bis del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267, i pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile espressi dal Segretario del Consorzio; Visto il D.Lgs. n. 267/2000; Visto lo Statuto del Consorzio; All'unanimità dei voti legalmente espressi

DELIBERA

1) le motivazioni esposte in premessa, fanno parte integrante e sostanziale della presente deliberazione 2) di APPROVARE il Piano Programma (P.P.) che diventa lo strumento di pianificazione dell’attività del Consorzio in quanto pone le principali basi della programmazione e detta, all’inizio di ogni esercizio, le linee strategiche della propria azione di governo, allegato A parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 3) di APPROVARE il Contratto di servizio che regola i rapporti tra il Consorzio Sociale RI/1 e i comuni di Ascrea, Belmonte in Sabina, Cantalice, Castel di Tora, Cittaducale, Collalto in Sabina, Colle di Tora, Collegiove, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Leonessa, Longone Sabina, Monte San Giovanni, Montenero Sabino, Morro Reatino, Nespolo, Paganico Sabino, Poggio Bustone, Rieti, Rivodutri, Roccasinibalda, Torricella, Turania per la gestione da parte del Consorzio Sociale RI/1 dei servizi e degli interventi del contratto allegato, allegato B, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 4) di DICHIARARE, stante l'urgenza, con separata ed unanime votazione, l’immediata eseguibilità della presente deliberazione, ai sensi dell’art. 134, comma 4 del d.lgs. n. 267 del 2000;

PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA e contabile (Art. 49 e 147 bis D.Lgs. 18.8.2000 N.ro 267)

Il sottoscritto Segretario del Consorzio Sociale RI/1, in ordine alla regolarità tecnica e contabile della proposta di deliberazione di cui all’oggetto, esprime parere:

X FAVOREVOLE;

Il Segretario del Consorzio Dott. Avv. Marco Matteocci

Il presente verbale viene letto, confermato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA DEL IL SEGRETARIO DEL CONSORZIO CONSORZIO

Alberto Micanti Dott. Avv. Marco Matteocci

CERTIFICAZIONE DEL SEGRETARIO DEL CONSORZIO SOCIALE RI/1

Il Sottoscritto Segretario del Consorzio Sociale RI/1, visti gli atti d’ufficio

CERTIFICA

Che la presente deliberazione:

- Viene affissa all’Albo pretorio comunale per quindici giorni consecutivi

dal______al______come prescritto dall’art. 124 comma 1 del T.U. n. 267/00.

ALBO PRETORIO N.______Lì______

IL SEGRETARIO COMUNALE (Dott. Avv. Marco Matteocci)

Piano Programma 2016-2017-2018

CONTESTO – PROGRAMMI – OBIETTIVI

CONSORZIO SOCIALE RIETI 1

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SOMMARIO PREMESSA

CONTESTO

1. Condizioni esterne

1.1 Scenario nazionale e regionale

1.2 Il Consorzio: identità missione valori e stakeholder di riferimento

1.2.1 Missione e valori di riferimento

1.2.2 Portatori di interesse del Consorzio

1.2.3 Popolazione territorio

1.2.4 Posizionamento competitivo del territorio

2. Condizioni interne

2.1 Programmazione

2.2 Modalità di gestione dei servizi

2.3 Bilancio e sostenibilità finanziaria

2.4 Le entrate nel triennio 2016/2018 per fonti di finanziamento

2.5 Le spese nel triennio 2016/2018

2.6 Le entrate nel triennio 2016/2018 per titoli

2.7 Le spese nel triennio 2016/2018 per titoli

2.8 Passaggio della gestione dal Comune di Rieti al Consorzio

2.9 Assetto organizzativo e risorse umane

PROGRAMMI – OBIETTIVI

ALLEGATI:

CONTRATTO DI SERVIZIO 2016/2017/2018

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PREMESSA

In data 1° gennaio 2016 è entrato definitivamente in vigore il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n.118, come integrato e modificato dal Decreto Legislativo 10 agosto 2014, n.126, (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli artt. 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009 n. 42). L’articolo 3 del succitato Decreto Legislativo n. 118/2011, prevede che le Amministrazioni Pubbliche territoriali e i loro enti strumentali in contabilità finanziaria conformino la propria gestione a regole contabili uniformi definite sotto forma di principi contabili generali e di principi contabili applicati. Il Consorzio Sociale Intercomunale RI/1 è un Ente Strumentale dotato di personalità giuridica (articolo 1 del vigente Statuto consortile), deputato alla gestione di servizi sociali e all’esercizio di funzioni al quale si applicano le disposizioni di cui al T.U.E.L. approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i. Nello specifico il Decreto Legislativo n.267/2000 all’articolo 2 comma 2 recita: “Le norme sugli Enti Locali previste dal presente Testo Unico si applicano, altresì, salvo diverse disposizioni, ai consorzi cui partecipano enti locali, con esclusione di quelli che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed imprenditoriale e, ove previsto dallo Statuto, dei consorzi per la gestione dei servizi sociali”.

Sempre il già citato Decreto Legislativo n. 126/2014 al punto 4.3 “Gli strumenti della programmazione degli enti strumentali” dell’allegato A/1 “Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio” dispone che: “Le Regioni, le Province e i Comuni definiscono gli strumenti della programmazione dei propri organismi e enti strumentali (esclusi gli enti sanitari soggetti al titolo secondo del presente decreto), in coerenza con il presente principio e con le disposizioni del D.Lgs n.118/2011. Gli enti territoriali definiscono gli indirizzi strategici ed operativi dei loro organismi strumentali nel DEFR (Regioni) o nel DUP (gli enti locali) e possono prevedere che i loro organismi strumentali non predispongano un apposito documento di programmazione. Costituiscono strumenti della programmazione degli enti strumentali in contabilità finanziaria: a. il Piano delle attività o Piano Programma, di durata almeno triennale, definito in coerenza con le indicazioni dell’ente capogruppo; b. il Bilancio di previsione, almeno triennale, predisposto secondo lo schema di cui all’allegato 9; c. il PEG, di cui sono allegati, nel rispetto dello schema indicato nell’allegato 12, il prospetto delle previsioni di entrata per titoli, tipologie e categorie per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione ed il prospetto delle previsioni di spesa per missioni, programmi e macro-aggregati per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione; d. le variazioni di bilancio; e. il piano degli indicatori di bilancio.”

In considerazione del succitato dettato normativo, l’Assemblea Consortile, quale unico organo di indirizzo e di controllo politico amministrativo del Consorzio Sociale RI/1, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha definito il Piano Programma quale strumento di programmazione che il Consorzio Sociale RI/1 deve adottare e da approvare unitamente allo schema di bilancio di previsione finanziario nei termini stabiliti dalla Legge. Il Piano Programma (P.P.), diventa lo strumento di pianificazione annuale dell’attività del Consorzio in quanto pone le principali basi della programmazione e detta, all’inizio di ogni esercizio, le linee strategiche della propria azione di governo.

In questa sede si procede, in genere, ad individuare i programmi da realizzare e i reali obiettivi da perseguire, avendo sempre presente sia le concrete esigenze dei cittadini sia le risorse disponibili.

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Il punto di riferimento dell’Amministrazione Consortile, infatti, non può che essere la collettività locale, con le proprie necessità e le giuste aspettative di sostegno e di miglioramento.

Il Piano Programma e il Bilancio finanziario di previsione per il triennio 2016-2018 viene redatto, tuttavia, in un contesto generale in continua evoluzione. Dal 1° marzo 2016 il Consorzio subentra in tutti i rapporti giuridici in corso ed in tutti gli obblighi e diritti e vantati dai Comuni sottoscrittori per i servizi che l’Assemblea Consortile. L’Ente subentra ai contratti in essere del Comune di Rieti per i servizi e personale dell’ufficio di piano ed attività connesse fino alla loro scadenza, nel rispetto della vigente normativa. L’Istituzione del Consorzio sociale RI/1, elemento di grande novità, unitamente al persistente momento di incertezza sul piano normativo, istituzionale, economico ed organizzativo non renderanno semplice rispettare il proposito di fornire un documento chiaro che, partendo dall’analisi del contesto e coniugando i bisogni dei cittadini con le risorse disponibili, delinei una programmazione certa ed adeguata. La struttura politica e tecnica hanno appena avviato un percorso di conoscenza del territorio in tutte le sue componenti; nelle pagine che seguono, quindi, la descrizione del contesto e delle sue problematiche potrebbe risultare ancora approssimativa e non del tutto armonizzata con le informazioni pre-esistenti. Il presente P.P., nonostante le oggettive difficoltà incontrate nella sua predisposizione, vuole tuttavia affermare la capacità e la volontà politica dell’amministrazione di individuare e conseguentemente agire in base a scelte chiare ed evidenti ancorché necessarie per la popolazione afferente al territorio degli Enti consorziati.

Di fronte a scenari istituzionali, normativi e socio-economici ancora molto incerti e complessi, ma anche ricchi anche di nuove e diverse opportunità l’obiettivo prioritario dell’Amministrazione consortile, per il 2016, sarà quello di mantenere l’attuale livello di erogazione dei servizi, senza richiedere alcun incremento della quota agli Enti consorziati. Per garantire il miglior utilizzo possibile delle risorse, in un contesto dove i profili sociali si stanno ridefinendo e dove i bisogni delle persone sono in crescita per complessità e articolazione, diventa fondamentale, oltre all’integrazione delle politiche e alla ricomposizione delle risorse, porre attenzione alla progettualità intesa come capacità di cogliere e interpretare i cambiamenti sociali, di contestualizzare e ridefinire continuamente gli interventi e le regole che li governano, al fine di garantire la coerenza dei bisogni specifici del territorio e orientare al meglio le risorse per dare sostenibilità al sistema. In considerazione di ciò, anche nel corso del 2016, si intende valorizzare il perseguimento di alcuni obiettivi di sistema quali:  organizzazione per gradi i servizi dell’Ente, secondo le indicazioni ricavate dall’analisi sulla struttura organizzativa e in considerazione delle attività del servizio socio-assistenziale;  avviare la graduale armonizzazione dei regolamenti adottati dall’Ente, nonché le procedure di presa in carico dell’utenza;  avviare i processi assistenziali, prestando particolare attenzione alla capacità dell’Ente e degli operatori di sviluppare l’agire in rete e promuovere politiche di rete;  promuovere un maggiore coordinamento e collaborazione con l’associazionismo locale con le Amministrazioni Comunali, sia sul piano progettuale sia sul piano dell’aiuto al singolo cittadino per evitare doppioni, sovrapposizioni o assenza di intervento;  presidiare attentamente la lettura del contesto attraverso la conoscenza approfondita e la ricognizione dei bisogni sociali e delle loro trasformazioni, per informarne puntualmente gli Amministratori locali e per riprogettare un sistema di welfare locale compatibile con le risorse disponibili;  assorbire le eventuali riduzioni di entrate dovute al taglio dei trasferimenti da parte della Regione tramite contestuali riduzioni/riqualificazioni di spesa, salvaguardando il più possibile la spesa per servizi;  revisione graduale e omogenea delle regolamentazioni di accesso ai diversi servizi e di compartecipazione alla spesa da parte degli utenti, nel rispetto dei principi della progressività e della solidarietà e tenendo conto delle nuove disposizioni in materia di ISEE, dettate dal DPCM 5 dicembre 2013 n. 159 ad oggetto: “Regolamento concernente la revisione e le modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”, con il quale sono state introdotte

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importanti novità circa le modalità di calcolo e di determinazione della condizione economica delle famiglie che richiedono prestazioni sociali agevolate o comunque subordinate alla prova dei mezzi;  ricercare fondi ulteriori che consentano di estendere l’ambito dei servizi da ritenere “essenziali”.

Inoltre, per affrontare l’attuale complessità sociale occorre operare per la realizzazione di un modello welfare di comunità: la costruzione di un sistema integrato di servizi sociali e socio-sanitari in modo da rispondere ai mutati e nuovi bisogni delle persone.

La ricerca della coesione sociale dovrà diventare un pilastro indiscusso delle politiche locali. Dovrà, inoltre, essere perseguita un’idea di welfare di comunità per il benessere dei cittadini basato su una forte presenza di garanzia del “pubblico” e, contemporaneamente, su processi decisionali, programmatori ed attuativi di servizi ed interventi sociali - sanitari, fortemente partecipati dalle organizzazioni della società civile, delle parti sociali, del terzo settore e dalle stesse persone e famiglie che esprimono esigenze di sostegno e cura.

Confermare ed estendere la coesione del tessuto sociale è una delle priorità che dovrà orientare tutta l’impostazione del welfare territoriale.

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CONTESTO

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1. Condizioni esterne

1.1. Scenario nazionale e regionale

Il sistema di regolazione delle politiche sociali in Italia si configura, attualmente, secondo un modello di governance multilivello. All’interno di un più vasto processo di definizione degli obiettivi, coordinato a livello europeo nell’ambito del cosiddetto Metodo di Coordinamento Aperto sulla Protezione e l’Inclusione Sociale – oggi inserito nell’agenda Europa 2020 –, il governo nazionale dovrebbe infatti provvedere a definire le priorità e gli obiettivi delle politiche nazionali. Alle Regioni spetta invece la redazione di un Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali, che definisce le modalità di programmazione, coordinamento e indirizzo delle politiche. A livello locale, invece, i Comuni, associati negli Ambiti territoriali, provvedono alla progettazione e alla realizzazione del sistema locale dei servizi sociali, attraverso la definizione della programmazione zonale e l’instaurazione di collaborazioni fra pubblico e privato in cui un ruolo privilegiato dovrebbe essere attribuito agli operatori del Terzo Settore. In realtà, la limitatezza delle risorse proprie che Regioni e Comuni fino ad ora hanno messo in campo per l’attuazione delle politiche sociali, unita alla variabilità dei finanziamenti statali, ha messo in seria discussione la realizzazione di un sistema di interventi e servizi sociali capace di affrontare la complessità delle problematiche sociali. Inoltre, l’incompleta integrazione fra politiche sanitarie e politiche sociali, pur prevista dalla legge n. 328/2000, ha indebolito ulteriormente lo sviluppo dei sistemi regionali di welfare, che, in assenza di un criterio guida, hanno sviluppato negli anni forme diversificate di raccordo fra questi ambiti, senza portare alla luce modalità efficaci tali da poter essere applicate in altri contesti regionali.

Qualche spiraglio di cambiamento sta tuttavia emergendo sia a livello nazionale sia regionale.

Ad esempio, a livello nazionale, la legge di stabilità per l’anno 2016, come si attendeva da anni, impegna maggiori risorse per il settore: dal contrasto alla povertà ai pensionati; dal sostegno alla disabilità al rinnovo degli ammortizzatori sociali per i contratti precari; dal rilancio del servizio civile al sostegno alla maternità. Si prosegue il cammino intrapreso lo scorso anno con la stabilizzazione del Fondo per le politiche sociali e del Fondo per la non autosufficienza (riportato dal Governo a 400 milioni, stante una previsione originaria inferiore), rafforzando quindi gli ambiti dove più forte è il bisogno.

Le novità principali riguardano:

- l'introduzione di misure strutturali di contrasto alla povertà, con attenzione particolare alla povertà minorile e alle famiglie con minori disabili, che vedrà impegnare 600 milioni per il 2016 e oltre 1 miliardo di euro a partire dall'anno successivo. All'interno di queste nuove misure, affiancate dal nuovo Fondo di contrasto alla povertà educativa, è previsto un considerevole aumento dei fondi per gli ammortizzatori sociali per i disoccupati di lunga durata (Asdi); - le nuove norme a favore della disabilità, a partire dal finanziamento di 90 milioni di euro del Fondo per il “dopo di noi” (cui si aggiungono altri 5 milioni per progetti di vita indipendente) che intende garantire una vita dignitosa ai disabili gravi privi di sostegno familiare, o con famiglie sprovviste di mezzi economici sufficienti. Un apposito stanziamento è stato inoltre previsto per la realizzazione di progetti di integrazione dei disabili psichici attraverso lo sport. Importante anche lo stanziamento di 70 milioni di euro per garantire l’assistenza, Pagina 7 di 35

l’autonomia e la comunicazione personale agli alunni con disabilità (finanziato anche grazie all'aumento della tassazione sul gioco d'azzardo) e il riordino per l’attribuzione delle competenze relative all'assistenza scolastica, poste, per il futuro, in capo alle Regioni. Sempre in tema di diritto allo studio, è previsto l'aumento delle risorse specificamente destinate a tale capitolo che, da 5 milioni, passano a 55, più 10 milioni di euro appositamente stanziati per consentire l'acquisto di libri scolastici a tutte quelle famiglie in difficoltà economiche; - significativo il sostegno alla maternità, che ha portato al rinnovo, per il 2016, del voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting, esteso anche alle lavoratrici autonome e alle giovani imprenditrici e alla ricomprensione del congedo di maternità nel calcolo per il premio di produttività. Apposito stanziamento è stato inoltre destinato al coniuge separato e in stato di bisogno per il mancato pagamento degli alimenti; - attenzione anche ai giovani, con l’aumento di 100 milioni di euro per il servizio civile per il cui svolgimento potranno essere attuati progetti all'interno del programma di riqualificazione urbana delle periferie, ma soprattutto con l’estensione, per i prossimi due anni, del sostegno di disoccupazione per i contratti precari.

Sul versante regionale si osserva come le norme e i documenti di settore individuino e rafforzino la responsabilità delle Amministrazioni Comunali nel programmare gli interventi in favore dell’individuo e della collettività in sinergia con le Aziende Sanitarie Locali ed in particorale

La Legge Regionale 10 Agosto 2016, n. 11, “Sistema integrato e dei servizi sociali della Regione Lazio” prevedere la possibilità di mantenere a livello comunale (“alla porta del cittadino”) solo quei servizi che non possiedono per loro natura rilevanza sanitaria e che comportano una modesta complessità gestionale: assistenza economica e alloggiativa, aiuto personale, mensa sociale e accoglienza notturna, trasporto sociale, centri ludico-ricreativi e di aggregazione sociale. Sono assegnati alla gestione associata a livello distrettuale tutti gli altri, che viceversa implicano sia un più complesso sistema gestionale (e che quindi a livello distrettuale trovano strutture operative più adeguate e usufruiscono al contempo di evidenti economie di scala), sia un forte grado di integrazione con i servizi sanitari (e che quindi necessitano di essere programmati, organizzati e gestiti in modo coordinato a livello distrettuale con il servizio sanitario). Lo spostamento verso “l’alto” di servizi e di risorse avrà inevitabili (e positive) conseguenze anche sul piano organizzativo, sia dei comuni sia dell’organismo associativo (quale che sia la forma scelta): “dimagrimento” degli uffici dei singoli comuni dedicati ai servizi sociali e potenziamento dell’apparato tecnico-amministrativo distrettuale. Questo triplice “accentramento” (di servizi, di risorse e di personale) permetterà di conseguire pertanto l’effettiva integrazione dei servizi sociali a livello distrettuale, per una loro programmazione e gestione più efficiente ed efficace. Relativamente all’integrazione sociosanitaria, si è avuto finora un sostanziale scollamento tra sistema sociale e sistema sanitario e, quindi, una sostanziale latitanza di reali forme di integrazione socio-sanitaria: - si rileva una separatezza e il mancato coordinamento tra i vari strumenti di programmazione esistenti (piano sanitario regionale e piano sociale regionale, piani di zona distrettuali e piani territoriali delle ASL);- a livello finanziario, si registra una separatezza e il mancato coordinamento tra flussi finanziari, che per le attività socio-sanitarie andrebbero invece “correlati”;- a livello organizzativo-operativo, c’è una separatezza tra uffici, procedure e competenze. La di legge regione interviene su tutti e tre i livelli, prevedendo forme di raccordo tra gli strumenti programmatori (e di conseguenza anche tra i flussi finanziari), nonché forme di cooperazione tra uffici e di integrazione tra procedure. In particolare:  indica nella gestione associata dei servizi a livello distrettuale la modalità attraverso la quale perseguire l’efficacia e l’efficienza del sistema integrato, anche al fine di garantirne il coordinamento e l’integrazione con i servizi sanitari erogati dal servizio sanitario regionale (articolo 33, comma 2);  stabilisce che le ASL assicurano l’integrazione su base distrettuale tra le attività sociali a rilievo sanitario (gestite in forma associata dai comuni) e le attività sanitarie a rilievo sociale erogate dai Distretti sanitari, concorrendo con proprie risorse finanziarie (articolo 35 comma 1);  individua nel distretto sociosanitario l’ambito territoriale ottimale sia per la gestione associata dei servizi sociali, sia per l’integrazione sociosanitaria (articolo 41);

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 stabilisce che il piano sociale regionale individua, in coerenza con la programmazione sanitaria regionale, gli obiettivi dell’integrazione sociosanitaria a livello regionale e distrettuale e le modalità per il loro conseguimento, nonché la quota delle risorse complessivamente stanziate per il finanziamento dei piani di zona

Il Piano Socio-Sanitario Regionale traccia le linee guida della programmazione anche nelle declinazioni locali A.S.L. - Distretti Sanitari - Enti Gestori dei Servizi Sociali. La salute non è semplicemente assenza di malattia o di infermità, ma è lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale delle donne e degli uomini e della collettività che si configura socialmente e politicamente come bene comune e come diritto umano inalienabile. A partire da questa importante definizione, il Piano socio-sanitario regionale, vuole rappresentare un documento fondamentale per delineare esplicitamente le linee politiche, organizzative ed amministrative di tutela e di promozione della salute della collettività. All’interno di questo riferimento complessivo si inserisce e si connota un sistema di strutture, funzioni, servizi e attività che tende a tradurre e a rendere visibili i tratti portanti e caratteristici del modello ispiratore. La lunga mancanza di formali ed organiche indicazioni programmatiche su obiettivi strategici, che individuassero scelte organizzative e promuovessero modalità di organizzazione del lavoro e di sviluppo delle attività sanitarie e socio-assistenziali, ha sfavorevolmente condizionato l’evoluzione del sistema sociosanitario regionale. Inoltre, la mancata integrazione con le specifiche politiche socio-assistenziali e più complessivamente con le politiche intersettoriali, che hanno spesso maggior efficacia agli effetti di una buona tutela della salute rispetto agli interventi sanitari in sé, ha determinato una serie di mancate opportunità e di squilibri difficilmente recuperabili e sanabili all’interno del sistema socio-sanitario. Più recentemente con l’emanazione del Patto per la giustizia sociale, “concepito come un processo che deve attivare una dinamica partecipativa, capace di coinvolgere una pluralità di esponenti territoriali in una logica di reciprocità e di corresponsabilità”, appare “centrale la volontà politica di creare un rapporto diffuso di fiducia e di cooperazione tra l’Istituzione Regione e la realtà complessa e articolata dei territori e delle Istituzioni locali che li rappresentano. Questo processo è finalizzato a costruire le condizioni più adeguate per affrontare il disagio che, in forme plurali e differenziate, attraversa le nostre comunità, nella consapevolezza che non rappresenta qualcosa di residuale, né un'appendice della vita sociale, ma un fenomeno multiforme che, strutturalmente, accompagna e caratterizza la vicenda storica e umana di una comunità. La crisi, che ha radici lontane, ma che ha manifestato i suoi effetti dirompenti negli ultimi anni, ci spinge sempre più ad un grande, paziente e tenace lavoro di ritessitura, per mettere insieme quella trama, che è fatta di obiettivi e priorità comuni. Il Patto, dunque, come strumento di natura politica e programmatica, vuole proprio dare attuazione a questo spirito di cooperazione e di corresponsabilità”.

1.2. Il Consorzio: identità, missione, valori e stakeholder di riferimento

Il Consorzio Sociale Rieti 1, è un ente pubblico, in funzione dal 1° marzo 2016, costituito per la gestione associata dei servizi socio assistenziali tra i 25 Comuni del territorio. Il Consorzio svolge in modo associato le competenze comunali previste dalla Legge 328/2000 ”Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e dalle varie Leggi della Regione Lazio. In particolare, governa il sistema locale degli interventi sociali, curando la programmazione, l’organizzazione, la gestione di attività Socio-Assistenziali e il coordinamento con i diversi soggetti pubblici e privati coinvolti. Il Consorzio, inoltre, in attuazione delle disposizioni previste dalle suddette normative, partecipa alla costruzione della Rete dei servizi ed interventi sociali e partecipa alla realizzazione del Welfare Locale, in forma concertata e sinergica con i diversi Soggetti, che hanno il compito di assicurare interventi di prevenzione, promozione, tutela, cura e inclusione sociale.

Le funzioni assegnate al Consorzio sono presidiate dai seguenti Organi:

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- l’Assemblea Consortile, è composta dai Sindaci di ciascun Ente Consorzio o da loro delegati ed ha competenza per l’approvazione degli atti fondamentali e di quelli che sono espressamente attribuiti dalla legge; - il Consiglio di Amministrazione, nominato dall’Assemblea, cui spettano gli atti previsti dallo Statuto e non riservati dalla legge o dallo statuto stesso all’Assemblea; - il Presidente del Consiglio di Amministrazione e/o Consorzio, coordina l’attività di indirizzo espressa dall’Assemblea con quella di governo e amministrazione; - il Direttore, ha responsabilità di organizzazione e gestione e cura il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Assemblea consortile e dal Consiglio di Amministrazione; - il Segretario del Consorzio, nominato dall’Assemblea Consortile, svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico - amministrativa nei confronti degli Organi dell’Ente e partecipa alle riunioni dell'Assemblea e del Consiglio di Amministrazione; - il Revisore dei conti, nominato dall’Assemblea Consortile, ha compiti di vigilanza e di controllo sulla regolarità contabile, fiscale e finanziaria.

L’organizzazione consortile, è articolata in aree e/o servizi. Per area e/o servizio si intendono un’unità organizzativa comprendente un insieme di prestazioni la cui attività è finalizzata a garantire l’efficacia dell’azione dell’ente in un ambito omogeneo.

In particolare, le aree e/o servizi del consorzio sono le seguenti:

- Minori - Famiglia; - Disabili; - Anziani; - Adulti in difficoltà.

1.2.1. Missione e Valori di riferimento

La missione del Consorzio è promuovere il benessere delle persone e della Comunità locale, aiutando le persone in difficoltà a vivere meglio nel proprio ambiente e, se possibile, nella propria famiglia, prevedendo la partecipazione attiva della persona e/o della famiglia stessa nella possibile soluzione dei problemi e la collaborazione e il coordinamento con i diversi Soggetti ed Enti operanti sul territorio che hanno implicanza con gli interventi socio-assistenziali. Ciò presuppone fondare l’attività consortile su principi generali che costituiscono il sistema dei valori del Consorzio:

 equità: significa che gli operatori e gli amministratori sono impegnati a svolgere la loro attività in modo imparziale, obiettivo e pertinente nei confronti di tutti gli utenti;  uguaglianza: significa che a parità di esigenze i servizi sono forniti in modo uguale a tutti gli utenti senza distinzione di razza, sesso, nazionalità, religione ed opinione politica;  democraticità: significa che il Consorzio opera in forma partecipata prevedendo il coinvolgimento dell’utente e della Comunità locale;  trasparenza: significa assicurare al pubblico la conoscenza dei processi decisionali, delle organizzazioni, dei procedimenti, delle prestazioni e dei servizi;  continuità: significa che il servizio viene erogato in modo integrato, regolare e continuo, compatibilmente con le risorse ed i vincoli;  umanità: significa che l’attenzione centrale viene posta sulla persona, con pieno rispetto della sua dignità, qualunque siano le sue condizioni fisiche o mentali, culturali o sociali, con rispetto e disponibilità;  efficienza ed efficacia: significa che l’organizzazione delle attività è mirata a garantire la qualità delle prestazioni e il miglioramento dei servizi. Le risorse disponibili vengono impiegate nel modo più razionale ed oculato possibile al fine di produrre i massimi risultati possibili in termine di benessere degli utenti e nel più breve tempo possibile.

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A garanzia del rispetto di tali principi fondamentali, il Consorzio è impegnato a perseguire le seguenti linee fondamentali:

 rispettare la dignità della persona e il suo diritto alla riservatezza;  privilegiare i servizi e gli interventi che mantengono la persona all’interno della sua famiglia e del suo ambiente sociale, scolastico, lavorativo;  garantire l’informazione e l’uniformità di trattamento;  integrare e coordinare i Servizi Socio-Assistenziali con i Servizi Sanitari, Educativi, Scolastici e con i Servizi dell’Autorità Giudiziaria e con tutti gli altri servizi sociali territoriali;  riconoscere e valorizzare la funzione delle organizzazioni di volontariato, della cooperazione sociale e del privato sociale;  promuovere ed incentivare le varie forme di solidarietà liberamente espresse dai cittadini;  promuovere tutte le forme di integrazione di cittadini di culture diverse.

1.2.2. Portatori di interesse del Consorzio

La mappa di riferimento

L’insieme delle categorie di soggetti pubblici e privati che entrano in relazione con il Consorzio per lo sviluppo e la gestione del sistema integrato di servizi ed interventi sociali e le relazioni di governo e responsabilità intercorrenti tra di essi e il Consorzio possono essere sintetizzate come nella figura che segue.

Cittadini

Mandato

Comuni consorziati

Mandato

Sistema Assemblea bancario e altri consortile Finanziatori Fornitori di C. di A. Utenti beni e servizi Risorse Risultati “specifici”

Altri fornitori Personale

Policy network

Regione Comuni Provincia ASL Provincia

Consorzi e Unione di Comunità Comunimontane Consorzi e Associazioni Comunità montane Coop. sociali

Altri soggetti Istituti scolastici e Stato e altri EE PP Miglioramento: pubblici e privati agenzie formative

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 del coinvolgimento nei processi di programmazione, gestione e rendicontazione dei diversi interlocutori del Consorzio;  della significatività dei dati di bilancio, a preventivo e a consuntivo.

Le relazioni di governo/responsabilità

Relazioni sui risultati

I destinatari finali dell’azione del Consorzio sono i cittadini ed in particolare gli utenti che usufruiscono dei servizi dello stesso. Nei loro confronti, la responsabilità dell’Ente si focalizza sui risultati, ossia sulla qualità delle prestazioni rese e sulla coerenza con le attese dell’utenza. Gli utenti, pertanto, vanno intesi come tutti gli individui che usufruiscono dei servizi e degli interventi del consorzio, a fronte dei quali, in alcuni casi, pagano tariffe commisurate alle prestazioni ricevute e al reddito di cui dispongono.

Relazioni di mandato

Il punto di riferimento primario dell’azione del Consorzio è costituito dagli Enti consorziati. Da essi, infatti, riceve il mandato ad operare per il governo del sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali. E ad essi, pertanto, deve rispondere in merito alla capacità di dare attuazione agli indirizzi di mandato ricevuti.

Relazioni di governo interno

Occorre poi non trascurare l’importanza di alcuni portatori di interessi che operano all’interno del Consorzio, con una relazione di governo interno:

 il personale del Consorzio, il quale ha interesse al pieno rispetto dei propri diritti di sicurezza, retribuzione, formazione e aggiornamento, non discriminazione e alla valorizzazione delle proprie caratteristiche personali e professionali nell’ambiente di lavoro, anche attraverso la partecipazione ai processi decisionali;  l’assemblea consortile, in quanto massimo organo di indirizzo e controllo dell’ente.

Relazioni sulle risorse

Per l’erogazione dei servizi il Consorzio necessità di acquisire risorse finanziarie, beni e servizi stessi. In tal senso diventa centrale la relazione con i differenti mercati di approvvigionamento ed, in particolare, con il sistema bancario e gli altri finanziatori, con i fornitori di beni e servizi specifici di natura socio- assistenziale o di altro genere. Tali soggetti hanno interessi quali l’equità e la trasparenza nei criteri di selezione e il rispetto dei tempi di pagamento e delle condizioni di solvibilità dell’ente.

Relazioni di policy network

Infine, un ruolo sempre più rilevante viene esercitato dai soggetti che entrano nella rete dei servizi e degli interventi sociali, pur non essendo “fornitori” del Consorzio, ossia il policy network. Tali soggetti condividono con il Consorzio finalità ed obiettivi legati alle diverse aree di intervento. Stato, Regione, Provincia, Comunità montane e altri consorzi, Istituzioni scolastiche ed agenzie formative, Associazioni, Cooperative sociali ed altre istituzioni pubbliche o private sono componenti attivi del policy network, nel momento in cui partecipano condividendo obiettivi e responsabilità sugli interventi realizzati.

Alcuni soggetti inoltre, come ad esempio il terzo settore e il privato sociale, oltre a partecipare al policy network, forniscono al Consorzio le risorse necessarie a garantire l’erogazione dei servizi.

La destinazione delle risorse sulle categorie generali di stakeholder

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Con particolare riferimento alle modalità con le quali il Consorzio ha destinato le risorse del proprio bilancio, i portatori di interesse possono essere suddivisi in due tipologie:  intermedi: sono i portatori di interesse che interagiscono direttamente con il Consorzio e la cui attività è strumentale alla realizzazione degli obiettivi dell’ente. Le risorse che il Consorzio eroga a tali soggetti affluiscono indirettamente, sotto forma di servizi e prestazioni rese ai portatori di interesse finali. In questa categoria confluiscono i fornitori, il personale e anche il Consorzio, in quanto alcune voci del bilancio (partite di giro) risultano destinate direttamente all’autofinanziamento dell’ente e solo in un momento successivo vengono trasferite alla collettività.  finali: sono i portatori di interesse verso i quali è finalizzata l’attività del Consorzio, quindi gli utenti dei servizi e degli interventi sociali.

La declinazione degli stakeholder in categorie specifiche relative ai Programmi

Ogni categoria generale di portatori di interesse individuata a livello di Consorzio è stata segmentata in una o più categorie specifiche, relative a ciascuno dei programmi di competenza dell’Ente.

Ciò risulta di particolare interesse poiché tale ulteriore articolazione permette di:  cogliere al meglio le specificità dei singoli Programmi del Consorzio;  rendere più efficace la partecipazione/comunicazione anche grazie all’affinamento dei canali/strumenti utilizzati, riferendoli in modo ancora più puntuale ai diversi portatori di interesse.

Relazione di Categorie generali Tipologia Categorie specifiche responsabilità

Personale Intermedi Personale dipendente Governo interno Assemblea consortile Intermedi Assemblea consortile

Cooperative sociali Fornitori di beni e servizi Intermedi "specifici" Cooperative sociali di tipo B

Risorse Sistema bancario ed altri Intermedi Sistema bancario ed altri finanziatori finanziatori

Altri fornitori Intermedi Altri fornitori

Regione Policy network Intermedi Regione Lazio

ASL Policy network Intermedi ASL RI

Province Policy network Intermedi Provincia di Rieti

Comuni/Unioni di Comuni - Unioni di Comuni - Comunità Policy network Intermedi Comuni/Comunità Montane Montane

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Relazione di Categorie generali Tipologia Categorie specifiche responsabilità

Consorzi afferenti al territorio dell'ASL Consorzi di servizi sociali Policy network Intermedi RI

Cooperative sociali Policy network Intermedi Cooperative sociali

Associazioni culturali

Associazioni di promozione sociale Associazioni Policy network Intermedi Associazioni di volontariato

Associazioni sportive e ricreative

Enti previdenziali

Giudice tutelare

Guardia di finanza

Stato ed altri enti pubblici Policy network Intermedi Questura e forze dell'ordine

Tribunale Ordinario

Tribunale per i minorenni

Altre autorità giudiziarie

IPAB

Sindacati Altri soggetti pubblici e Policy network Intermedi Fondazioni (ex IPAB) privati Patronati

Parrocchie

Agenzie formative Istituti scolastici e agenzie Policy network Intermedi formative Istituti scolastici

Minori - Famiglia

Disabili Utenti Risultati Intermedi Anziani

Adulti in difficoltà

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1.2.3. Popolazione e territorio

Il Distretto Socio-Sanitario Rieti 1 è composto da 25 Comuni1 dislocati su un territorio molto ampio e disomogeneo dal punto di vista morfologico. Infatti, l’area si estende nella zona centro e centro-nord del territorio provinciale e copre una superficie di 970,17 KM quadrati, con oltre 100 frazioni, distanziate, a volte, anche notevolmente tra loro. Questa configurazione produce una bassa densità abitativa (78,09 abitanti per KM/q) che si accompagna al carattere prevalentemente montuoso del territorio così come si osserva dalla Tabella2. Comune Popolazione Superficie Densità Altitudine residenti km² abitanti/km² m s.l.m.

Ascrea 261 13,98 19 757

Belmonte in Sabina 644 23,65 27 756

Cantalice 2.726 37,62 72 660

Castel di Tora 292 15,49 19 607

Cittaducale 6.908 71,25 97 481

Collalto Sabino 451 22,37 20 980

Colle di Tora 381 14,37 27 542

Collegiove 156 10,61 15 1.001

Colli sul Velino 526 12,76 41 465

Contigliano 3.614 53,55 67 488

Greccio 1.524 17,86 85 388

Labro 360 11,75 31 628

Leonessa 2.467 204,04 12 969

Longone Sabino 605 34,33 18 804

Monte San Giovanni S. 753 30,76 24 728

Montenero Sabino 297 22,59 13 450

Morro Reatino 353 15,74 22 745

Nespolo 259 8,65 30 886

Paganico Sabino 178 9,31 19 720

Poggio Bustone 2.117 22,38 95 756

RIETI 47.153 206,46 228 405

Rivodutri 1.286 26,79 48 560

Rocca Sinibalda 841 49,56 17 552

Torricella in Sabina 1.380 25,79 54 604

1 Ascrea, Belmonte, Cantalice, Castel di Tora, Cittaducale, Collalto Sabino, Colle di Tora, Collegiove, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Leonessa, Longone Sabino, Monte San Giovanni in Sabina, Montenero Sabino, Morro Reatino, Nespolo, Paganico Sabino, Poggio Bustone, Rieti, Rivodutri, Roccasinibalda, Torricella in Sabina, Turania.

2 Fonte Tuttitalia.it - www.tuttitalia.it

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Turania 236 8,51 28 703

TOTALE 75.768 970,17 78,09*

Le strade sono nel complesso, strette e tortuose, per cui gli stessi mezzi pubblici impiegano tempi notevoli per spostarsi da un paese all’altro, scoraggiando soprattutto gli anziani a spostarsi nei centri limitrofi, specie nel periodo invernale. Così, l’unica infrastruttura efficace è rappresentata dal tratto di superstrada Terni-L’Aquila, che collega direttamente Greccio, Contigliano, Rieti e Cittaducale; mentre l’unica rete ferroviaria operativa è Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona: non esiste nessun collegamento ferroviario diretto con la Capitale (è necessario andare in Autobus o con mezzi privati fino a Passo Corese e poi in treno fino a Roma). Tali difficoltà sono in linea con il resto del territorio Provinciale caratterizzato, in contrapposizione, da un forte bisogno di mobilità come risulta dal fatto che la Provincia di Rieti è la settima provincia d’Italia per numero di occupati che lavorano fuori provincia: - Il numero totale degli occupati fuori provincia e’ 13,165 pari al 22.1% (poco piu’ di un quinto) del totale degli occupati della provincia di Rieti; - Roma e’ la prima destinazione degli occupati fuori provincia proveniente da Rieti con 9.430 occupati da Rieti pari al 71.6%, la seconda destinazione fuori provincia degli occupati di Rieti e’ L’Aquila (con 1,432 persone) e la terza e’ Terni (con 613 persone); la maggior parte dei residenti a Rieti che lavora a Roma e’ occupata in settori legati ai servizi ed alla pubblica amministrazione.

1.2.4. Posizionamento competitivo del territorio

Nella classifica generale 2013 dell’annuale ricerca sulla qualità della vita redatta da Il Sole 24 Ore, il territorio di Rieti si colloca al 74° posto su 106 province. Rispetto al 2012 peggiora la posizione relativa agli indicatori che riguardano il Tenore di Vita (dall’80° all’85° posizione), i Servizi e l’ambiente (dall’86° al 93° posto) e, soprattutto, gli indici relativi ad Affari e Lavoro (la provincia passa dalla 78° alla 82° posizione). Nel dettaglio del capitolo Affari e lavoro spicca la 71° posizione relativa al numero di imprese registrate (solo 9,68 ogni 100 abitanti). Il territorio è inoltre all’l’87° posto nel rapporto tra impieghi e depositi bancari (stessa posizione del 2012). 87° posizione anche per quanto riguarda la quota di export sul Pil (solo il 6,43% era il 5,06 nel 2011). Drammatico il dato relativo alle start up innovative. La provincia chiude in ultima posizione, in compagnia, tra le altre, delle province di Crotone, Ragusa, Caserta, Vibo Valentia, Agrigento, Matera, Siracusa, con un dato uguale a zero. A questo si aggiungano i dati rilevati lo scorso anno relativi all’imprenditoria giovanile (61° posizione con 45,9 giovani imprenditori tra i 18 ed i 29 anni ogni mille giovani della stessa età), alle presenze turistiche (101° posizione) e all’indice di copertura della banda larga (106° posto), Gli indicatori relativi al Tenore di Vita fanno registrare un arretramento del Valore aggiunto procapite. Si passa dalla 73° alla 77° posizione con un valore che scende da 19.033,83 euro a 18.106,65 euro. Siamo inoltre all’82° posto per depositi bancari (13.398,48 euro), al 64° per importo medio delle pensioni (710,18 euro) e all’89° per variazione dei consumi pro capite (0,89 tra il 2010 ed il 2012 ). 73° per tasso di inflazione (3,26%) e 34° per il costo degli immobili al metro quadrato (1.600euro). In discesa anche gli indici che riguardano Servizi ed ambiente. L’indice Legambiente per l’Ecosistema ci colloca al 73° posto (ervamo 45° nel 2012). Siamo 98° per percentuale di emigrazione ospedaliera, 60° per numero di cause definite ogni 100 sopravvenute o pendenti (36,02 è il valore). Migliorano solo i dati relativi all’ordine pubblico (dalla 24° alla 12° posizione) e alla popolazione (dal 17° al 10° posto). Al settimo posto per densità abitativa (56,41 abitanti per km quadrato), preoccupa la variazione negativa del 2,70% dell’incidenza dei giovani sul totale della popolazione. Si conferma il dato positivo relativo alla percentuale di laureati. La provincia è al 10° posto con 82,36 laureati ogni mille giovani tra i 25 ed i 30 anni, in aumento rispetto ai 73,66 dell’anno precedente

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2. Condizioni interne

2.1. Programmazione

Il Consorzio ha il compito di coordinare la progettazione e la realizzazione del sistema di servizi ed interventi sociali per il territorio di riferimento. E’, pertanto, al centro di una complessa rete di relazioni tra una pluralità di soggetti, tramite la quale si pone l’obiettivo di soddisfare i bisogni sociali dei cittadini. Si qualifica come particolarmente significativo il percorso di coinvolgimento dei vari stakeholder nell’ambito della programmazione partecipata locale dei servizi sociali. E’, infatti, indubbio che lo stato di salute delle relazioni con gli interlocutori dell’Ente è una delle condizioni imprescindibili per la realizzazione della mission e per il conseguimento degli obiettivi prefissati; inoltre, il coinvolgimento delle istituzioni locali, delle categorie economiche e degli altri soggetti pubblici e privati, oltre a rappresentare un’importante opportunità per favorire un’efficace azione di “rete” e per incrementare le relazioni tra il Consorzio ed i suoi portatori di interesse, contribuisce a valorizzare la limitatezza delle risorse a disposizione (umane ed economiche). Il coinvolgimento dovrà avvenire sia nella fase decisionale e progettuale, sia nei successivi momenti di comunicazione all'esterno dei risultati raggiunti.

2.2. Modalità di gestione dei servizi

Le funzioni del Consorzio sono esercitate in attuazione della normativa Statale e Regionale e del Contratto di Servizio sottoscritto con i singoli Comuni. Il Consorzio eroga i servizi nei confronti di tutta la popolazione residente nel territorio degli Enti consorziati con particolare riferimento alle aree di assistenza anziani,disabili, adulti in difficoltà, minori e famiglia. Gli aderenti possono conferire ulteriori funzioni e servizi di propria competenza qualora ritengano opportuno gestirli a livello sovra comunale. La gestione associata, a prescindere dalla misura delle quote di partecipazione, deve assicurare le medesime garanzie agli interessi di tutti gli Enti partecipanti. Gli Enti consorziati esercitano stabilmente una funzione di verifica sulla tipologia, sull’efficienza e sulla qualità dei servizi del Consorzio. Il Consorzio può inoltre svolgere attività di consulenza e collaborazione con Enti pubblici o privati che operino in campo dei servizi alla persona e può instaurare rapporti di cooperazione stabili e strutturali con il mondo del volontariato, attraverso una consultazione periodica o programmata con le associazioni interessate. Il Consorzio può partecipare ad Enti, Società, Associazioni e Cooperative Sociali ai sensi delle norme vigenti. Il Consorzio informa la propria attività a criteri di economicità, appropriatezza, qualità ed equità ed ha l’obbligo del pareggio di bilancio. Il Consorzio promuove ogni forma di partecipazione consultiva degli utenti in ordine al funzionamento, distribuzione e gradimento dei servizi sul territorio. Pagina 17 di 35

Gli Enti consorziati acquistano le prestazioni erogate dal consorzio alle condizioni indicate nei contratti di servizio. I contratti di servizio sono gli strumenti attraverso i quali vengono disciplinati i rapporti economici tra gli Enti aderenti e il consorzio. Essi specificano le modalità con cui si formano i corrispettivi per i servizi e le prestazioni. Per approfondimenti si rimanda al Contratto di Servizio allegato al presente documento.

2.3. Bilancio e sostenibilità finanziaria

Il Consorzio opera con finanziamenti provenienti principalmente dai trasferimenti e dalle quote versate dai Comuni. Il Bilancio di previsione per il triennio 2016/2018 è stato predisposto, come già evidenziato in premessa, in ossequio alla normativa di cui al D. Lgs. n. 118/2011 così come modificato e integrato dal D. Lgs n.126/2014. Al fine della gestione del Bilancio anno 2016 verranno utilizzati fondi vincolati, principalmente per la realizzazione dei progetti a favore della disabilità e della non autosufficienza che verranno riallocate nel Fondo Pluriennale Vincolato ove previsto. Il confronto delle entrate e delle spese così come altre tipologie di raffronto finanziario nell’ultimo triennio è reso impossibile, in questa prima annualità, in quanto il consorzio è costituito nell’esercizio 2016.

Patrimonio immobiliare dell’Ente

Essendo costituito di recente il consorzio, allo stato attuale non si evincono beni di proprietà dello stesso.

2.4 Le entrate nel triennio 2016/2018 per fonti di finanziamento

ENTRATE 2016 (€) 2017 (€) 2018 (€)

F.DO PROGRAMMAZIONE MISURA 1 694.848,34 773.722,87

F.DO PROGRAMMAZIONE MISURA 2 612.756,31

F.DO PROGRAMMAZIONE MISURA 3 87.195,49

F.DO PROGRAMMAZIONE MISURA 4 51.556,63

F.DO PROGRAMMAZIONE MISURA 5 100.925,61

F.DO PROGRAMMAZIONE MISURA 6 431.577,54

Contributo dgrl 662/2016 (Regione Lazio) 438.515,58 1.711.712,63 Ufficio di Piano (DGC 170/12.08.2016 - COMUNE DI RIETI – F.DO PROGRAMMAZIONE) 31.940,00 68.060,00

Coofinanziameto S.A.D (Comune di Rieti) 401.791,00 401.791,00 Coofinanziamento Rieti Semiresidenziale per persone con disabilità (Comune di Rieti) 100.000,00 100.000,00 INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE CON HANDICAP(Residenziale) -Rieti-TRA 280.000,00 INTERVENTI A FAV. PERSONE CON HANDICAP(Residenziale) (Regione Lazio) 280.000,00 Pagina 18 di 35

Pacchetto Famiglia "Centri Famiglia"(Regione Lazio) 133.395,00 133.395,00 Disabilità Gravissime (Regione Lazio) 71.476,62 71.476,62 Disabilità Gravissime (annualità 2014 e 2015) -Rieti-TRA 142.953,24 PUA (Sistema Informativo) -Rieti-TRA 90.446,00 24.000,00 Interventi a favore di soggetti affetti da SLA (III annualità) - Rieti-TRA 66.472,00 Integrazione socio educativa dei ragazzi -Rieti-TRA 16.011,60 VITA INDIPENDENTE -Rieti-TRA 20.000,00 VITA INDIPENDENTE (Regione Lazio) 80.000,00 HOME CARE (integrative) INPS 450.000,00 450.000,00 SIA - sostegno all'inclusione attiva (MINISTERO DEL LAVORO) 70.000,00 70.000,00 Fondo di gestione (trasferimento dei 25 comuni) 76.256,00 76.256,00 76.256,00 Totale Titolo 2° Trasferimenti Correnti 108.196,00 4.484.236,96 4.092.354,12 Totale titolo 3° Entrate Extratributarie Totale Titoli 1° + 2° + 3° 108.192,00 4.484.230,96 4.092.347,12

Totale titolo 4° Entrate in conto capitale - - -

Totale titolo 5° Entrate da riduzione di attività finanziaria - - -

Totale titolo 6° Accensione di prestiti - - -

50.000,00 100.000,00 100.000,00 Anticipazione di tesoreria

50.000,00 100.000,00 100.000,00 Totale titolo 7° Anticipazione da istituto tesoriere/cassiere

10.000,00 20.000,00 20.000,00 Depositi cauzionali

8.000,00 15.000,00 15.000,00 Rimborso spese per servizi per conto di terzi

10.000,00 20.000,00 20.000,00 Destinazione incassi vincolati a spese correnti ai sensi '

5.000,00 15.000,00 15.000,00 Reintegro incassi vincolati ai sensi art.195

3.000,00 5.000,00 5.000,00 Rimborso di anticipazine di fondi per il servizio economato

5.000,00 10.000,00 10.000,00 Deposito per spese contrattuali

3.000,00 10.000,00 10.000,00 Rimborso spese per servizi per conto di terzi

5.000,00 5.000,00 5.000,00 Destinazione incassi vincolati a spese correnti ai sensi ' Reintegro incassi vincolati ai sensi art.195

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3.000,00 5.000,00 5.000,00

10.000,00 50.000,00 50.000,00 Rimborso di anticipazine di fondi per il servizio economato

10.000,00 50.000,00 50.000,00 Deposito per spese contrattuali

72.000,00 205.000,00 205.000,00 Totale titolo 9° Entrate per conto di terzi e partite di giro 230.196,00 4.789.236,96 4.297.391,12 Totale Generale

2.5 Le spese nel triennio 2016/2018

Spese Previsione Previsione Previsione Descrizione 2016 2017 2018

Compensi e rimborsi spese ai revisori dei conti 1.500,00 4.400,00 4.400,00

Rimborso spese componenti cda 1.000,00 1.500,00 1.500,00

Interessi su anticipazione di tesoreria 1.000,00 3.000,00 3.000,00

Stipendi ed altri assegni fissi al personale 3.500,00 95.850,00 95.850,00

Contributi previdenziali ed assistenziali carico ente 1.200,00 27.500,00 27.500,00

Rimborso comune Rieti -comando 15.500,00 - -

Irap 400,00 8.150,00 8.150,00

Acquisti diversi 13.722,00 1.000,00 1.000,00

Cancelleria stampati 2.000,00 1.000,00 1.000,00 Manutenzione ,assistenza macchine e attrezzature per ufficio 5.000,00 4.000,00 4.000,00

Fornitura hardware e software 11.340,00 3.000,00 3.000,00

Enel 1.500,00 1.500,00 1.500,00

Utenze apparecchiature, reti e servizi telefonici 3.034,00 3.000,00 3.000,00

Erogazione gas riscaldamento 1.600,00 1.600,00 1.600,00

Fitto 1.500,00 1.600,00 1.600,00

Spese postali 2.000,00 3.000,00 3.000,00

Spese servizio di tesoreria 400,00 3.660,00 3.660,00 servizio accreditamento 40.000,00

Potenziamento ufficio piano 22.996,00 22.996,00 S.A-D. Pagina 20 di 35

422.468,66 422.468,66

S.A.D. COOFINANZ 401.791,00 401.791,00

Fondo emergenze sociali 71.154,61 71.154,61

C0munità alloggio 186.000,00 186.000,00

Assistenti Sociali 392.000,00 392.000,00

Servizio educativo per minori e famiglie 159.500,00 159.500,00

Interventi in favore di persone con handicap 86.666,00 86.666,00 Interventi in favore di persone con handicap-coof rieti 100.000,00 100.000,00

Interventi in favore di persone con handicap 280.000,00 280.000,00

Centro socio assistenziale S.Rigliani 99.792,00 99.792,00

PUA-servizi 25.200,00

Fdo emergenze piccoli comuni 85.000,00 85.000,00

Interventi L.r.20/2006 169.631,36 169.631,36 interventi soggetti affetti da sla 66.472,00 66.472,00 interventi soggetti affetti da sla III annualità 66.472,00

Interventi soggetti affetti alzheimer-trsferimenti 144.892,15 144.892,15

Interventi soggetti affetti alzheimer-servizi 220.000,00 220.000,00

Disabilità gravissime 214.429,86 71.476,62

Vita indipendente 100.000,00

Home care-trasferimenti 300.000,00 300.000,00

HOME CARE -SERVIZI 100.000,00 100.000,00

Interventi affido familare 41.799,11 41.799,11

Interventi a sostegno strutture di tipo familiare 73.148,69 73.148,69

Integrazione socio educativa ragazzi 16.011,60

Centri famiglia 133.395,00 133.395,00

Interventi contrasto dipendenze 50.781,15 50.781,15

Inteventi DI SOSTEGNO ECONOMICO 50.479,01 50.479,01

Sia 70.000,00 44.000,00

Provvidenze disagiati pschicic 76.790,76 76.790,76

Interventi immigrazione 7.360,00 7.360,00

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Home care 50.000,00 50.000,00

PUA spese servizi 15.246,00

Fondo di riserva e di cassa 2.000,00 21.000,00 21.000,00

Totale titolo 1° Spese Correnti 108.196,00 4.484.236,96 4.092.354,12

Totale Titolo 2° Spese in conto capitale - - - Totale titolo 3° Spese per incremento attività finanziarie - - -

Totale titolo 4° Rimborso di prestiti - - -

Rimborso per anticipazione di cassa 50.000,00 100.000,00 100.000,00 Totale titolo 5° Chiusura anticipazioni da istituto cassiere/tesoriere 50.000,00 100.000,00 100.000,00

IVA split payment istituzionale 10.000,00 20.000,00 20.000,00

Ritenute previdenziali e assistenziali 8.000,00 15.000,00 15.000,00

Ritenute erariali 10.000,00 20.000,00 20.000,00

Ritenute erariali - lavoro autonomo 5.000,00 15.000,00 15.000,00

Altre ritenute al personale per conto di terzi 3.000,00 5.000,00 5.000,00

Deposito cauzionali 5.000,00 10.000,00 10.000,00

Rimborso spese per servizi per conto di terzi 3.000,00 10.000,00 10.000,00 Rimborso di anticipazine di fondi per il servizio economato 5.000,00 5.000,00 5.000,00

Deposito per spese contrattuali 3.000,00 5.000,00 5.000,00 Destinazione incassi vincolati a spese correnti ai sensi ' 10.000,00 50.000,00 50.000,00

Reintegro incassi vincolati ai sensi art.195 10.000,00 50.000,00 50.000,00 Totale titolo 7° Spese per conto terzi e partite di giro 72.000,00 205.000,00 205.000,00

Totale Generale 230.196,00 4.789.236,96 4.397.354,12

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2.6 Le entrate nel triennio 2016/2018 per titoli

Entrate 2016 2017 2018 Totale titolo 1° - - -

Totale titolo 2° 108.196,00 4.484.236,96 4.092.354,12 Totale titolo 3° - - - SUBTOTALE 108.196,00 4.484.236,96 4.092.354,12 Totale titolo 4° - - - Totale titolo 5° - - - Totale titolo 6° - - -

Totale titolo 7° 50.000,00 100.000,00 100.000,00

Totale titolo 9° 72.000,00 205.000,00 205.000,00 Avanzo Amm TOTALE 230.196,00 4.789.236,96 4.397.354,12

2.7 Le entrate nel triennio 2016/2018 per titoli

Uscite 2016 2017 2018

Totale titolo 1° 108.196,00 4.484.236,96 4.092.354,12 Totale titolo 2° - - - Totale titolo 3° - - - Totale titolo 4° - - -

Totale titolo 5° 50.000,00 100.000,00 100.000,00

Totale titolo 7° 72.000,00 205.000,00 205.000,00 TOTALE 230.196,00 4.789.236,96 4.397.354,12

2.8 Passaggio della gestione dal Comune di Rieti al Consorzio

Il Consorzio ai sensi dell’art. 42 del proprio Statuto subentra nei contratti posti in essere dal Comune di Rieti in qualità di Ente Capofila per i servizi oggetto del presente documento, come da prospetto allegato al contratto di servizio. Il subentro è subordinato all’acquisizione dell’accettazione da parte del contraente incaricato di eseguire le prestazioni. Qualora, ciò non fosse possibile, il Comune di Rieti relativamente ai servizi per i quali ha svolto il ruolo di Ente Capofila si impegna a garantire la continuità del servizio, fino alla scadenza naturale del contratto, previo accordo con il Consorzio. Il Comune di Rieti trasferisce al consorzio il “Fondo di Programmazione e Governo della Rete dei Servizi”, di cui alla deliberazione della Giunta regionale del 9 marzo 2012, n. 88, gestito in qualità di Ente Capofila. Il “Fondo di Programmazione e Governo della Rete dei Servizi” sarà oggetto d’aggiornamento con le risorse, in precedenza non considerate, di cui agli interventi in favore della persone affette da Alzheimer e gli interventi di cui alla misura 6.4 - Immigrazione. Tale fondo così come da DGRL 662/2016 sarà oggetto di

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certificazione finale da parte del Settore Finanziario del Comune di Rieti alla Regione Lazio, entro il 28.02.2017, rimandando a tale certificazione l'esatto ammontare delle spettanze del Consorzio in termini di trasferimenti da parte del Comune di Rieti. Il Comune di Rieti trasferisce al consorzio l’elenco dei finanziamenti di cui all’allegato 6.2 del Contratto di Servizio già incassati da parte del Comune di Rieti non compresi nelle precedenti progettualità del Piano Sociale di Zona e quindi nel “Fondo per la programmazione e il governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali”. Sono da considerare a carico della gestione del Comune di Rieti in qualità di Ente Capofila e quindi da non computare ai fini della costituzione del fondo le attività programmate ed assicurate fino alla data del 31/12/2016 le cui obbligazioni, assunte per la gestione di servizi distrettuali, restano finanziate con le risorse del fondo. Il Comune di Rieti trasferisce al consorzio le somme di cui all’allegato 6.3 del Contratto di Servizio per l’acquisizione di specifici servizi e prestazioni aggiuntive rispetto agli standard del Contratto di Servizio. Il Comune di Rieti nelle more della certificazione, entro il 28.02.2016, di cui alla DGRL 662/2016 s’impegna a trasferire al Consorzio il 70% dell'intero importo, di cui alla nota prot. 66332/10 Novembre 2016 sottoscritta dal Dirigente del Settore Finanziario, in quattro rate uguali ed anticipate (Gennaio-Aprile- Luglio-ottobre) come concordato con l'Assessore al Bilancio nella riunione del 31.10.2016.

2.9 Assetto organizzativo e risorse umane

Per quanto concerne l’organizzazione dell’Ente si rimanda alla deliberazione del consiglio di amministrazione cui è costituita sia la dotazione che l’assetto organizzativo.

Politiche organizzative e del personale

Un’organizzazione come quella consortile che deve perseguire l’interesse pubblico come mission, e non solo come obbligo di legge, ha bisogno di strutture altamente flessibili in cui i processi di progettazione, realizzazione ed erogazione dei servizi devono sempre essere orientati al raggiungimento del risultato e, soprattutto, alla soddisfazione delle esigenze di una comunità. Efficienza, capacità di leggere la domanda sociale e flessibilità organizzativa, valutazione dell’azione, valorizzazione del merito, gestione corretta delle risorse pubbliche: sono tutti elementi indispensabili per organizzazione “a misura di cittadino”. E’ necessario, mettere al centro la professionalità e le competenze in relazione alle finalità istituzionali e ai servizi. Un settore pubblico così complesso non può che passare attraverso un lavoro qualificato e valorizzato dallo sviluppo continuo delle competenze e delle conoscenze. La formazione non deve essere una variabile esterna rispetto a questo quadro, ma lo deve comprendere e sostenere nella sua evoluzione. È forte il bisogno di una formazione “utile” che agevoli ed aiuti i processi in corso e che sia capace di rispondere alle esigenze organizzative nell’ambito della riqualificazione del personale, della mobilità, della flessibilità e, in generale, dell’innovazione e della modernizzazione.

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PROGRAMMI - OBIETTIVI

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Questa parte del Piano programma assume un rilievo fondamentale, poiché nei programmi di spesa vengono esplicitati gli obiettivi operativi che guideranno l’ente nel triennio di programmazione considerato. Pur non fornendo indicazioni specifiche sulla struttura del Piano programma, il Principio contabile stabilisce, quale regola generale, che vi sia un raccordo tra gli obiettivi definiti in sede di programmazione e la struttura per missioni e programmi in cui è classificato il bilancio di previsione finanziario. La scelta dell’ente è stata quella di semplificare la struttura del Piano programma, pur garantendo le informazioni richieste, mantenendo come punto di riferimento primario della programmazione le aree strategiche.

La tabella che segue esemplifica il raccordo tra Area strategica, Missione e Programmi come definiti nel D. Lgs n.118/2011 e i Progetti del Piano Esecutivo di Gestione.

Missione D.Lgs. Programma D.Lgs. Area strategica Progetti PEG 118/11 118/11 01. Organi istituzionali - Attività Direzionali - Organi Istituzionali - Statistica e Sistemi 08. Statistica e sistemi Informativi 1. Servizi istituzionali, informativi generali e di gestione Gestione Area Amministrativa 10. Risorse umane -

Amministrazione e 11. Altri servizi generali servizi generali -Gestione Generale 01. Fondo di riserva 20. Fondi e Ente (Segreteria accantonamenti 02. Fondo svalutazione Generale, Risorse crediti Umane Consorzio, Spese 60. Anticipazioni 01. Restituzione Generali Consorzio, Fondi e finanziarie anticipazione di Accantonamenti, tesoreria Servizi c/terzi e 99. Servizi per conto Anticipazioni) 01. Servizi per conto terzi terzi e Partite di giro

- Gestione area sociale territoriale (Rapporti con il 07. Programmazione e volontariato, personale e Governo della rete dei 12. Diritti sociali politiche governo della rete dei spese generali Sedi servizi sociali e famiglie servizi sociosanitari e Territoriali sociali

- Altre attività integrate - Domiciliarità Minori

- Educazione ed Inclusione 01. Interventi per Sociale Minori 12. Diritti sociali politiche Minori e famiglie l’infanzia e minori sociali e famiglie Residenzialità Minori Gestione - - Sostegno alla Genitorialità

- Gestione area minori - Domiciliarità Adulti

Povertà ed inclusione 04. Interventi per 12. Diritti sociali politiche sociale soggetti a rischio di - Integrazione sociale stranieri e sociali e famiglie esclusione sociale adulti in difficoltà - Residenzialità Adulti Pagina 26 di 35

- Sostegno economico - Centri Diurni disabili

- Residenzialità disabili Disabili 12. Diritti sociali politiche 02. Interventi per la sociali e famiglie disabilità - Domiciliarità disabili - Integrazione sociale disabili - Gestione area disabili - Residenzialità Anziani

Anziani 12. Diritti sociali politiche 03. Interventi per gli sociali e famiglie anziani - Domiciliarità Anziani - Gestione Area Anziani

Il sistema dei servizi erogabili è stato predisposto a soddisfare una pluralità di esigenze, anche di recente affermazione, che spaziano dalla dimensione del sostegno al reddito, a quelle di supporto alle funzioni di cura e accudimento soprattutto in presenza di persone anziane e disabili, al rafforzamento delle capacità educative nei confronti dei più giovani e dei soggetti con disabilità, al contrasto al disagio socio- culturale.

Si riportano, a titolo esemplificativo della rete di servizi ed interventi attivabili e/o migliorabili ove consentito, di alcune tabelle sinottiche di riferimento relative a minori e famiglie, disabili, anziani, persone in difficoltà.

SERVIZI PER IL MINORE E LA SUA FAMIGLIA

BISOGNI SERVIZI

Assistenza domiciliare Vivere nella propria famiglia superando le Educativa territoriale situazioni di disagio Assistenza economica

Educativa territoriale

Centro per la famiglia Disporre di opportunità educative e di socializzazione sul territorio. Disporre di Interventi socio educativi opportunità di sostegno della genitorialità Progetti territoriali di prevenzione

Progetti territoriali

Avere informazioni e sostegno per il Interventi per favorire l’inserimento di reperimento di risorse minori e giovani in percorsi formative/occupazionali educativo/occupazionali

Crescere in un ambiente sicuro e protetto Affidamenti familiari

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Inserimenti in Comunità residenziali

Adozioni

Interventi di collaborazione con l’Autorità Giudiziaria

SERVIZI PER L’ANZIANO E LA SUA FAMIGLIA

BISOGNI SERVIZI

Assistenza domiciliare

Assegno per la domiciliarità Continuare a vivere nella propria casa. Telesoccorso e teleassistenza Evitare ricoveri indesiderati Sostegno intra-familiare

Affido assistenziale diurno

Gestione di tutele e di amministrazioni di Essere tutelato giuridicamente sostegno

Essere sostenuto per superare le difficoltà Assistenza economica economiche

SERVIZI PER IL DISABILE E LA SUA FAMIGLIA

BISOGNI SERVIZI

Assistenza economica

Assistenza domiciliare Vivere nella propria famiglia evitando Sostegno intrafamiliare ricoveri impropri Affidamento assistenziale diurno

Telesoccorso e teleassistenza

Interventi socio educativi territoriali

Progetti “Vita indipendente” Trovare supporto per l’autonomia e Centri diurni l’integrazione sociale Servizio residenziale

Servizio semiresidenziale

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Individuare opportunità lavorative Gruppo Inserimenti lavorativi

Interventi di protezione giuridica delle Essere tutelato giuridicamente persone con ridotte autonomie

SERVIZI PER L’ADULTO IN DIFFICOLTA’ E LA SUA FAMIGLIA

BISOGNI SERVIZI

Assistenza economica

Assistenza domiciliare Affrontare situazioni di disagio Interventi per favorire il reinserimento sociale.

Avere informazioni e sostegno per il Interventi per favorire l’inserimento in reperimento di risorse percorsi occupazionali (SIA) formative/occupazionali

Ricevere supporto nell’inserimento e Interventi per favorire l’inserimento in nell’integrazione con la Comunità e il percorsi formativi. territorio

All’interno di ogni area strategica:

 sono analizzati i bisogni, con particolare riferimento ai servizi fondamentali, esplicitando la motivazione delle scelte. L'individuazione degli obiettivi dei programmi, infatti, deve essere compiuta sulla base dell'attenta analisi delle condizioni operative dell'ente, esistenti e prospettiche, considerando l'arco temporale di riferimento del piano programma;  sono individuati gli obiettivi operativi da raggiungere per ogni programma di spesa. La definizione degli obiettivi dei programmi deve avvenire in modo coerente con gli indirizzi generali di ogni area strategica;  sono individuati gli aspetti finanziari, sia in termini di competenza con riferimento all’intero triennio, che di cassa con riferimento al primo esercizio.

Gli obiettivi individuati con riferimento a ciascun programma:

 costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione;  devono essere controllati annualmente al fine di verificarne il grado di raggiungimento e, laddove necessario, modificati, dandone adeguata giustificazione.

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3. Strumenti di rendicontazione ai cittadini

Il principio contabile applicato della programmazione stabilisce che devono essere indicati gli strumenti attraverso i quali l'ente locale intende rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini del livello di realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa.

Per il Consorzio di servizi sociali, il piano programma è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa dell’ente. Esso, infatti, esplicita gli obiettivi strategici ed operativi che l’ente intende realizzare nel corso del triennio di riferimento del bilancio di previsione, in coerenza con il quadro normativo nazionale e regionale, gli obiettivi di finanza pubblica definiti a livello nazionale, la programmazione regionale, il piano di zona e gli indirizzi generali forniti dall’Assemblea consortile.

Gli strumenti di monitoraggio e rendicontazione permettono di comprendere se attraverso la pianificazione strategica e i programmi operativi l’ente è in grado di rispettare gli impegni assunti nei confronti dei comuni consorziati.

L’ente rendiconterà il proprio operato in maniera sistematica e trasparente.

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CONSORZIO SOCIALE RIETI 1

CONTRATTO DI SERVIZIO 2016-2017-2018

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CONTRATTO DI SERVIZIO

TITOLO I – PRINCIPI GENERALI

Art. 1 – Premesse.

Art. 2 – Oggetto del contratto di Servizio.

Art. 3 – Durata.

Art. 4 – Obiettivi.

TITOLO II – PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI

Art. 5 - Programmazione dei servizi e delle attività.

TITOLO III – ASPETTI GESTIONALI

Art. 6 – Modalità di gestione dei servizi e degli interventi

Art. 7 – Carta dei servizi.

Art. 8 – Regolamento di organizzazione.

Art. 9 – Risorse umane

Art. 10 – Continuità deiServizi.

Art. 11 – Monitoraggio.

TITOLO IV – ASPETTI ECONOMICI

Art. 12 – Finanziamento del Consorzio.

TITOLO V – BENI E PROGRAMMAZIONE DELLE OPERE

Art. 13 - Beni immobili, beni mobili ed impianti.

Art. 14 – Programmazione delle opere.

TITOLO VI – DISPOSIZIONE TRANSITORIA PER IL PASSAGGIO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALI DISTRETTUALI DAL COMUNE DI RIETI AL CONSORZIO SOCIALE RI/1

Art. 15 – Subentro ai contratti in essere.

Art. 16 – “Fondo di Programmazione e Governo della Rete dei Servizi” e trasferimento fondi.

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TITOLO VI – NORME FINALI E NORME TRANSITORIE

Art. 17 – Risoluzione delle controversie.

Art. 28 – Obblighi del Consorzio.

Art. 19 – Obblighi del Comune.

Art. 20 – Verifiche e controlli.

Art. 21 – Risoluzione del contratto.

Art. 22 – Interpretazione del Contratto ed elezione del Foro.

Art. 23 - Spese contrattuali

Art. 24 – Norma di chiusura

ALLEGATI

ALLEGATO N. 1: servizi e interventi del Piano Sociale di Zona oggetto di gestione da parte del Consorzio . Sociale Ri/1.

ALLEGATO N. 2: ulteriori servizi oggetto di gestione da parte del Consorzio Sociale Ri/1.

ALLEGATO N. 3: fondo di gestione 2016/2018

ALLEGATO N. 4: elenco dei servizi oggetto di subentro.

ALLEGATO N. 5: riepilogo gestione 2016/2018 Consorzio Sociale Ri/1.

ALLEGATO N. 6: “Fondo di Programmazione e Governo della Rete dei Servizi” e trasferimento fondi.

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SCHEMA DI CONTRATTO DI SERVIZIO

TRA IL COMUNE DI.…………………… E IL “CONSORZIO SOCIALE RIETI/1”

L’anno 2016 il giorno ………………… del mese di ……………………….. in ………………………alla via ……………………. n. …………………

TRA

Il/La Sig./Sig.ra………………., nato/a a …………………. il …………….., in qualità di ……………non in proprio ma in nome e per conto del Comune di ………………………..C.F.:……………......

E

Il Consorzio Sociale Rieti/1, con sede legale in Rieti presso……………, rappresentato ………………. nato a ………………… il ………………….. e domiciliato per la carica in ………… in via…………………., non in proprio ma in nome e per conto del Consorzio;

PREMESSO

- che è stato costituito il Consorzio Sociale Rieti/1 tra i comuni di: Rieti, Ascrea, Belmonte in Sabina, Cantalice, Castel di Tora, Cittaducale, Collalto in Sabina, Colle di Tora, Collegiove, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Leonessa, Longone Sabina, Monte San Giovanni, Montenero Sabino, Morro Reatino, Nespolo, Paganico Sabino, Poggio Bustone, Rivodutri, Roccasinibalda, Torricella, Turania ;

- che il Consorzio è percepito quale strumento di ottimizzazione dell’efficienza nella produzione dei servizi quale idoneo mezzo per lo sviluppo ed il potenziamento del “Welfare Locale” e l’elaborazione di risposte innovative ai bisogni emergenti e all’articolazione delle domande che la società esprime;

- che dopo lungo confronto, la Conferenza dei Sindaci, nell’affrontare la questione della forma associata dei Distretti Socio-sanitari, ha definitivamente stabilito di adottare per il Distretto RI 1 il modello del consorzio di servizi, ai sensi dell’articolo 31 D.Lgs 18 agosto 2000, n. 267, ritenendolo più idoneo a una razionale gestione dei servizi e degli adempimenti, specie quelli inerenti gli aspetti economico-finanziari derivanti dagli obbiettivi di controllo e ripartizione della spesa pubblica imposti ai Comuni;

- che l’Assemblea dei Sindaci ha approvato il testo definitivo della Convenzione e dello Statuto del Consorzio Sociale Ri/1 con le sottoelencate deliberazioni: a) Deliberazione del 30.06.2015 avente ad oggetto:”Convenzione per l’atto di costituzione del Consorzio per i servizi sociali tra i Comuni del Distretto Socio-Sanitario Ri/1” ; b) Deliberazione del 16.07.2015 avente ad oggetto:” approvazione Statuto del Pagina 5 di 33

Consorzio Sociale Ri/1”; c) Deliberazione del 30.07.2015 avente ad oggetto:” Approvazione modifiche allo Statuto del Consorzio Sociale Ri/1” ;

- che tutti i Comuni del Distretto Socio-Sanitario Ri/1 hanno approvato nei propri Consigli Comunali la Convenzione e lo Statuto per la costituzione del Consorzio Sociale Ri/1, per la gestione di servizi sociali, entro e non oltre la data del 30 settembre 2015;

- che, successivamente, in data 2 febbraio 2016 è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 9 la Convenzione e lo Statuto per la costituzione del Consorzio Sociale R1/1;

- che i Comuni del Distretto Socio-Sanitario Ri/1 hanno costituito in data 7 marzo 2016 il CONSORZIO SOCIALE RI/1 per la gestione di servizi socio-assistenziali, socio sanitari integrati e – più in generale – per la gestione di servizi alla persona a prevalente carattere sociale;

- che la costituzione del Consorzio è finalizzata alla gestione associata dei servizi alla persona e alla realizzazione dei seguenti obiettivi: a) sviluppare e consolidare la cultura dei servizi socio- assistenziali, socio-sanitari nel territorio di competenza, come risultato della politica dei Comuni e dare chiarezza e identità alle funzioni sociali di cui sono titolari, con particolare riferimento agli atti programmatori previsti dalla Legge 328/00 e dal Piano di Zona; b) assumere la gestione dei servizi alla persona, evitando sovrapposizioni e parcellizzazioni e fornendo specifici punti di riferimento all’interno dell’ambito territoriale; c) garantire politiche d’integrazione territoriale e di solidarietà finanziaria fra tutti i Comuni per l’ottimizzazione delle risorse e degli interventi secondo criteri di efficacia, efficienza e qualità; d) assicurare ai cittadini interventi omogenei relativamente all’offerta dei servizi e ai livelli di spesa, sviluppando un approccio orientato ad ottimizzare il rapporto tra costi e benefici; e) migliorare il sistema di erogazione dei servizi sia sul piano assistenziale che sul piano economico, distinguendo tra funzioni di Programmazione e Committenza; f) individuare sistemi di funzionamento basati sulla centralità dei cittadini - utenti e orientati al soddisfacimento anche dei bisogni emergenti, approfondendo processi di cooperazione e d’integrazione tra i servizi sociali ed altri quali i servizi educativi, i servizi per le politiche attive del lavoro, la politica abitativa, della cultura, dello sport, del servizio civile, delle politiche giovanili, delle politiche di accoglienza e in generale i servizi volti a favorire lo sviluppo locale; g) collaborare attivamente con il Terzo Settore nella progettazione e gestione dei servizi anche attraverso la sperimentazione di nuove forme di cooperazione fra pubblico e privato;

- che i Comuni Soci hanno individuato nel contratto di servizio lo strumento per la disciplina dei rapporti fra il Consorzio e i Comuni medesimi;

- che il presente Contratto riprende quanto deliberato dall’Assemblea dei Soci ______.

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SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

TITOLO I – PRINCIPI GENERALI

Art. 1 – Premesse.

Le premesse al presente contratto ne costituiscono parte integrante e sostanziale.

Art. 2 – Oggetto del contratto di Servizio.

1. Il presente contratto di servizio regola i rapporti tra il Consorzio Sociale RI/1 e i comuni di Ascrea, Belmonte in Sabina, Cantalice, Castel di Tora, Cittaducale, Collalto in Sabina, Colle di Tora, Collegiove, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Leonessa, Longone Sabina, Monte San Giovanni, Montenero Sabino, Morro Reatino, Nespolo, Paganico Sabino, Poggio Bustone, Rieti, Rivodutri, Roccasinibalda, Torricella, Turania per la gestione da parte del Consorzio Sociale RI/1 dei servizi e degli interventi del Piano Sociale di Zona indicati nell’allegato 1 parte integrante del presente contratto. 2. Il presente contratto di servizio regola, inoltre, i rapporti tra il Consorzio Sociale RI/1 e i Comuni di cui al comma 1 per la gestione da parte del Consorzio Sociale RI/1 di “ulteriori servizi” indicati nell’allegato 2 compresi l’acquisizione di specifici servizi o prestazioni aggiuntive rispetto agli standard del Contratto di Servizio in rapporto alle attivazioni richieste dai Comuni, singoli o associati. 3. Il Contratto riprende quanto deliberato dall’Assemblea dei Soci______4. Oltre agli interventi e i servizi indicati alla data di sottoscrizione del contratto e descritti nelle schede allegate, il Consorzio Sociale RI/1 si attiverà per realizzare gli ulteriori interventi e servizi sociali coerenti con le proprie finalità istituzionali che le venissero eventualmente attribuiti successivamente. La regolazione delle modalità per la realizzazione di tali attività e servizi avverrà mediante integrazione del presente contratto di servizio.

Art. 3 – Durata.

1. Il presente contratto decorre dalla data di sottoscrizione del contratto fino al 31 dicembre 2018 ed è rinnovabile per ulteriori tre anni.

2. Il periodo che va dalla data di sottoscrizione del contratto (entro il 30 Novembre) al 31 dicembre 2016 riguarda la fase propedeutica all’avvio del Consorzio.

3. L’inizio effettivo della gestione dei servizi e degli interventi, di cui al presente contratto, è previsto per l’1 gennaio 2017. 4. Sei mesi prima della scadenza contrattuale, il Comune di ______accerterà la sussistenza di ragioni di convenienza e di pubblico interesse per il rinnovo del contratto ed, ove non verificata detta Pagina 7 di 33

sussistenza, comunicherà al Consorzio la volontà di procedere alla revisione delle clausole del contratto di servizio. 5. In caso di mancato rinnovo o di mancata sottoscrizione di un nuovo contratto il Consorzio cesserà nei confronti del Comune di ______l’erogazione dei servizio e degli interventi.

Art. 4 – Obiettivi.

1. Il presente contratto disciplina i rapporti tra il Comunedi ______ed il Consorzio in relazione agli aspetti amministrativi connessi ai servizi trasferiti, ai rapporti finanziari tra le parti e, in relazione alla tipologia di servizio, alle quantità di servizio erogato nel o per il Comune di ______, sulla base di quanto previsto nei documenti di indirizzo. 2. I livelli quali-quantitativi, oggetto del presente contratto di servizio, saranno monitorati tenuto conto dei seguenti criteri: - piena attuazione del servizio; - tempestività degli interventi; - miglioramento del livello di qualità percepita dall’utente tramite apposita indagine conoscitiva.

TITOLO II – PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI

Art. 5 –Programmazione dei servizi e delle attività. 1. La programmazione, in attuazione della Legge Regionale 10 agosto 2016 n. 11, art. 44, è predisposta dall’assemblea consortile in base ai principi di sussidiarietà ed adeguatezza, ha durata triennale e può essere annualmente aggiornata, definisce la programmazione degli interventi e dei servizi del sistema integrato e individua in particolare:  gli obiettivi di benessere sociale da perseguire in relazione agli stati di bisogno ed ai fattori di rischio sociale da contrastare, in coerenza con la programmazione sanitaria regionale per quanto concerne gli obiettivi da realizzare attraverso prestazioni sociosanitarie integrate;  le tipologie dei servizi e degli interventi che costituiscono i livelli essenziali di prestazioni da assicurare in modo omogeneo sul territorio;  i parametri per la valutazione delle condizioni di accesso prioritario alle prestazioni;  le modalità di verifica dei risultati;  le modalità di erogazione delle prestazioni sociali da garantire sul territorio regionale e le condizioni di esigibilità delle medesime;  le modalità di raccordo fra la programmazione regionale e quella locale e le modalità per la formulazione dei piani sociali di zona, per la loro attuazione e la loro verifica;  l’entità e le modalità di finanziamento del sistema integrato, con indicazione, in coerenza con la programmazione sanitaria regionale, della quota di risorse finanziarie destinata alle attività sociali a rilevanza sanitaria e all’attivazione e gestione dei punti unici di accesso; Pagina 8 di 33

 i criteri di ripartizione fra i distretti sociosanitari delle risorse finanziarie nonché l’eventuale quota di risorse destinate alla realizzazione di progetti di interesse regionale;  i criteri per la sperimentazione di servizi e interventi volti a rispondere a nuovi bisogni sociali e a introdurre modelli organizzativi e gestionali innovativi;  i programmi speciali di intervento sociale finalizzati alla riqualificazione di specifiche aree territoriali o alla soluzione di particolari problematiche sociali;  il fabbisogno di strutture residenziali e semiresidenziali per le diverse tipologie di utenza;  le modalità per il coordinamento e l'integrazione dei servizi socio-assistenziali con quelli sanitari ed educativo-scolastici;  le esigenze di formazione, riqualificazione ed aggiornamento degli operatori nell'area dell'assistenza sociale;  le risorse per la realizzazione ed il funzionamento del sistema informativo dei servizi sociali;  le modalità per la programmazione partecipata e per il coinvolgimento degli utenti nel controllo della qualità dei servizi e degli interventi del sistema integrato.

TITOLO III – ASPETTI GESTIONALI

Art. 6 – Modalità di gestione dei servizi e degli interventi.

1. Il Consorzio ha piena facoltà, nel rispetto degli standard di qualità e quantità prefissati, di utilizzare le forme e gli strumenti organizzativi ritenuti più idonei per il conseguimento di più elevati livelli di efficienza nella gestione dei servizi e degli interventi. Resta inteso che il Consorzio è l’unico responsabile nei confronti del Comune di ______, qualsiasi sia la forma di gestione scelta per i singoli servizi ed interventi. 2. Il Consorzio, per il periodo di durata del presente contratto, gestirà i servizi nel pieno rispetto della vigente normativa, generale e di settore. 3. Il Consorzio gestirà i servizi direttamente o tramite l’affidamento a strutture private, o ancora, tramite la valorizzazione di iniziative autonomamente organizzate e finanziate dal territorio (associazioni, cooperative sociali, volontariato, ecc.), salva comunque la responsabilità in capo al Consorzio.

Art. 7 – Carta dei servizi e Comunicazione nei confronti degli Utenti.

1. Il Consorzio si impegna ad approvare la propria carta dei servizi generale e per ogni singolo servizio, nella quale, in conformità a quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale vigente, saranno descritti:

 finalità e principi del servizio, ivi compresi i livelli qualitativi e quantitativi, le caratteristiche organizzative e qualitative delle prestazioni, i diritti e i doveri degli utenti; Pagina 9 di 33

 modalità e criteri omogenei di accesso alle prestazioni definiti dalla committenza;

 strumenti a tutela degli utenti, con indicazione delle modalità di segnalazione, di reclamo e di risarcimento;

 indicatori utili per il miglioramento dei processi di erogazione dei servizi, ivi inclusi i reclami.

2. Al fine di soddisfare le necessarie esigenze informative degli utenti e dei loro familiari, il Consorzio attuerà idonei Piani di comunicazione assicurando in particolare:  che tutti gli utenti, i familiari o chi agisce per essi sia a conoscenza delle caratteristiche e dei livelli qualitativi delle prestazioni, attraverso la Carta dei servizi ed altri strumenti in grado di raggiungere efficacemente l’obiettivo;  che ogni singolo utente, i familiari o chi agisce per esso sia a conoscenza del piano assistenziale individualizzato, dei suoi aggiornamenti e dei risultati conseguiti;  che ai portatori di interessi diffusi sia resa disponibile una documentazione adeguata sull’attività del Consorzio, una pubblicazione periodica, un sito Internet, possibilmente interattivo. Art. 8 – Regolamento di organizzazione.

1. Le modalità tecnico-amministrative e gestionali dei servizi affidati al Consorzio e le modalità di funzionamento del Consorzio stesso sono definite con apposito regolamento di organizzazione dei servizi e degli uffici e della dotazione organica, approvato dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio nel rispetto dei criteri generali stabiliti dall’Assemblea Consortile. Art. 9 – Risorse umane. 1. Per l’attuazione del presente contratto di servizio il Consorzio può avvalersi di personale dipendente, di collaboratori e di professionisti dipendenti di terzi oltre che di tutte le forme contrattuali e delle procedure previste dall’ordinamento vigente. Nel caso che l’attuazione del presente contratto di servizio o dei futuri accordi di programma, rendessero necessario il trasferimento, il comando o il distacco al Consorzio di personale dipendente dai Comuni, il Consorzio assicurerà l’inserimento del personale trasferito presso i propri servizi, attraverso percorsi di tutoraggio, informazione, aggiornamento. 2. Il personale dovrà essere fornito delle qualifiche professionali prescritte dalle normative nazionali e regionali ed essere costantemente aggiornato per potere efficacemente gestire le evoluzioni professionali, organizzative ed operative e garantire che i servizi del Consorzio siano dotati del più elevato livello qualitativo professionale possibile. Art. 10 – Continuità deiServizi. 1. L’erogazione dei servizi non può essere interrotta o sospesa se non per gravissime cause di forza maggiore. Pagina 10 di 33

2. In caso di interruzione o sospensione degli interventi e servizi, per cause indipendenti sia dalla volontà del Comune di ______che del Consorzio, quest’ultimo dovrà adottare tutte le iniziative opportune per informare gli utenti, contenere i disagi per i medesimi, ripristinare nel più breve tempo possibile le prestazioni. Il Consorzio avrà cura di informare tempestivamente il Comunedi ______sulla dinamica dell’evento. 3. In caso di interruzione o sospensione degli interventi e servizi derivanti da volontà del Consorzio, lo stesso dovrà acquisire il preventivo assenso del Comune di ______, avvisare con un congruo anticipo l’utenza e mettere in campo attività sostitutive, idonee a contenere i disagi per gli utenti. 4. In caso di interruzione o sospensione di interventi e servizi derivanti da volontà del Comune di ______, per esigenze di pubblico interesse o per difficoltà finanziarie, il Comune di ______s’impegna a darne congruo preavviso al Consorzio per consentire l’opportuna informazione dell’utenza

Art. 11 – Monitoraggio.

1. Il Consorzio si impegna a comunicare al comune:

 i dati relativi all’esercizio precedente concernenti il livello di servizio offerto, misurato attraverso idonei indicatori di prestazione, preventivamente concordati;

 i dati tipici della gestione, relativi all’esercizio precedente, con particolare riferimento - a titolo esemplificativo e non esaustivo a: a) la spesa ed i ricavi per ogni singolo servizio; b) numero di ore di servizio; c) rilevazioni statistiche in ordine al livello di soddisfazione dell’utenza; d) una relazione nella quale siano descritti e documentati i dati relativi agli investimenti, ai servizi, agli interventi ed ai tempi di realizzazione degli stessi.

2. Al Consorzio è riconosciuto il diritto di richiedere specifici momenti di verifica e confronto su tesi, problemi, o questioni pertinenti. Può avanzare, per iscritto, proposte di eventuali modifiche o integrazioni relative alle metodologie o modalità di intervento e quant’altro ritenuto utile per un migliore svolgimento del servizio. Queste proposte verranno valutate dal comune congiuntamente al Consorzio ed eventualmente attuate.

TITOLO IV – ASPETTI ECONOMICI

Art. 12 – Finanziamento del Consorzio Sociale Ri/1 1. Il Consorzio è finanziato principalmente dai contributi per l’attuazione degli interventi e dei servizi definiti nelPiano Sociale di Zona e indicati nell’allegato n. 1 (vedi allegato n. 1); 2. Gli Enti consorziati provvedono al finanziamento dell’attività corrente del Consorzio attraverso: Pagina 11 di 33

- un corrispettivo per l’acquisizione di specifici servizi o prestazioni aggiuntive rispetto agli standard del Contratto di Servizio, la cui erogazione è effettuata sulla base di un tariffario, stabilito dallo stesso, in rapporto alle attivazioni richieste dai Comuni, singoli o associati(vedi allegato n. 2);

- un contributo di partecipazione per la copertura dei costi relativi alle spese generali di funzionamento amministrativo del Consorzio, attraverso la costituzione di un “Fondo di Gestione”,in ottemperanza di quanto previsto dall’art. 8 della Convenzione per l’istituzione del Consorzio, secondo i seguenti aspetti:

a) il contributo è calcolato in base alla popolazione residente alla data dell’1 gennaio di ciascun anno secondo i dati ISTAT;

b) per gli anni 2016-2017-2018 viene stabilito l’importo di € 1,00 (un euro) per ogni abitante residente (vedi previsione, allegato n. 3);

c) i Comuni consorziati trasferiscono al Consorzio il contributo entro il 30 marzo di ciascun anno ad eccezione dell’anno 2016 per il quale è previsto il trasferimento del contributo entro il 30.11.2016;

3. Il Consorzio può essere sovvenzionato da eventuali tariffe relative alla quota a carico del cittadino per i servizi e le prestazioni sociali oggetto del presente contratto di servizio. Le tariffe sono stabilite dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio previa procedura concertativa con i comuni interessati tesa a rendere omogeneo il sistema tariffario in tutto il territorio dell’Ambito Territoriale del Distretto Rieti/1. In considerazione dei nuovi introiti i servizi oggetto di eventuali tariffe possono essere oggetto di rivisitazione economica di comune accordo tra le parti. 4. Oltre agli interventi e ai servizi indicati alla data di sottoscrizione del contratto e descritti nelle schede allegate, il Consorzio Sociale RI/1 si attiverà per realizzare gli ulteriori interventi e servizi sociali coerenti con le proprie finalità istituzionali che le venissero eventualmente attribuiti successivamente. La regolazione delle modalità per la realizzazione di tali attività e servizi avverrà mediante integrazione del presente contratto di servizio. 5. Le risorse del “Fondo di Programmazione e Governo della Rete dei Servizi” saranno utilizzate conformemente alle linee guida della Regione Lazio e alla programmazione

TITOLO V – BENI E PROGRAMMAZIONE DELLE OPERE

Art. 13 - Beni immobili, beni mobili ed impianti.

1. I beni immobili e mobili connessi ai servizi di cui all’art. 1 del presente contratto di proprietà del comune sono concessi al Consorzio in comodato d’uso. 2. I beni immobili concessi in comodato d’uso gratuito al Consorzio sono:il Comunedi ______. Pagina 12 di 33

3. Il Comune di ______s’impegna a mettere a disposizione del Consorzio, a titolo gratuito, idonei locali per lo svolgimento delle attività previste dal Servizio Sociale Professionale e dal Servizio di Segretariato Sociale – PUA.

Art. 14 – Programmazione delle opere. 1. Il Piano Sociale di Zona triennale e i Piani attuativi annuali, conterranno eventualmente anche il Piano delle opere necessarie allo sviluppo dei servizi sociali cittadini, la cui attuazione sarà assicurata dal Consorzio. 2. Il Comunedi ______si impegna a supportare il Consorzio nell’acquisizione di finanziamenti e a trasferire al Consorzio eventuali contributi regionali e/o nazionali destinati al finanziamento delle opere di cui al presente articolo.

TITOLO VI – DISPOSIZIONE TRANSITORIA PER IL PASSAGGIO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALI DISTRETTUALI DAL COMUNE DI RIETI AL CONSORZIO SOCIALE RI/1

Art. 15 – Subentro ai contratti in essere. 1. Il Consorzio ai sensi dell’art. 42 del proprio Statuto subentra nei contratti posti in essere dal Comune di Rieti in qualità di Ente Capofila per i servizi oggetto del presente contratto, come da prospetto allegato(allegato n . 4). 2. Il subentro di cui al comma 1 è subordinato all’acquisizione dell’accettazione da parte del contraente incaricato di eseguire le prestazioni. Qualora, ciò non fosse possibile, il Comune di Rieti relativamente ai servizi per i quali ha svolto il ruolo di Ente Capofila,di cui all’allegato 5, si impegna a garantire la continuità del servizio, fino alla scadenza naturale del contratto, previo accordo con il Consorzio (allegato n. 5).

Art. 16 – “Fondo di Programmazione e Governo della Rete dei Servizi” e trasferimento fondi. 1. Il Comune di Rieti trasferisce al consorzio il “Fondo di Programmazione e Governo della Rete dei Servizi”, di cui alla deliberazione della Giunta regionale del 9 marzo 2012, n. 88, gestito in qualità di Ente Capofila. Il “Fondo di Programmazione e Governo della Rete dei Servizi” sarà oggetto d’aggiornamento con le risorse, in precedenza non considerate, di cui agli interventi in favore della persone affette da Alzheimer e gli interventi di cui alla misura 6.4 - Immigrazione. A tal fine si allega la ricognizione contabile misure dalla n. 1 alla n. 6 per trasferimento fondi per il costituito Consorzio, Comune di Rieti nota prot. 66332/10 Novembre 2016 sottoscritta dal Dirigente del Settore Finanziario (allegato n 6.1). Il “Fondo di Programmazione e Governo della Rete dei Servizi” così come da DGRL 662/2016 sarà oggetto di certificazione finale da parte del Settore Finanziario del Comune di Rieti alla Regione Lazio, entro il 28.02.2017, rimandando a tale certificazione l'esatto ammontare delle spettanze del Consorzio in termini di trasferimenti da parte del Comune di Rieti. Pagina 13 di 33

2. Il Comune di Rieti trasferisce al consorzio l’elenco dei finanziamenti di cui all’allegato 6.2 già incassati da parte del Comune di Rieti non compresi nelle precedenti progettualità del Piano Sociale di Zona e quindi nel “Fondo per la programmazione e il governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali” (allegato n. 6.2). 3. Il Comune di Rieti trasferisce al consorzio le somme di cui all’allegato 6.3 per l’acquisizione di specifici servizi e prestazioni aggiuntive rispetto agli standard del Contratto di Servizio (allegato 6.3). 4. Sono da considerare a carico della gestione del Comune di Rieti in qualità di Ente Capofila e quindi da non computare ai fini della costituzione del fondo le attività programmate ed assicurate fino alla data del 31/12/2016 le cui obbligazioni, assunte per la gestione di servizi distrettuali, restano finanziate con le risorse del fondo. 5. Il Comune di Rieti s’impegna a trasferire al Consorzio il 70% dell'intero importo, di cui alla nota prot. 66332/10 Novembre 2016 sottoscritta dal Dirigente del Settore Finanziario, in quattro rate uguali ed anticipate (Gennaio-Aprile- Luglio-ottobre) come concordato con l'Assessore al Bilancio nella riunione del 31.10.2016.

TITOLO VII – NORME FINALI E NORME TRANSITORIE Art. 17 – Risoluzione delle controversie 1. In caso di lite le Parti si sforzano personalmente di trovare una soluzione comune, impegnandosi ad adottarla direttamente senza alcuna imposizione esteriore di giudici o arbitri. Solo nel caso di insuccesso della strategia della mediazione e della conciliazione si adotterà la procedura dell’arbitrato irrituale.

Art. 18 – Obblighi del Consorzio.

1. Il Consorzio, nello svolgimento delle attività affidate, si obbliga:  a garantire che la gestione dei beni e dei servizi avvenga con modalità che promuovano il miglioramento della qualità dei servizi offerti;  a garantire che la gestione dei servizi e degli interventi avvenga nel rispetto dei principi di efficienza, di efficacia;  a custodire e mantenere tutti gli immobili, gli impianti, le strutture e le relative pertinenze, nelle condizioni in cui sono state affidate;  a garantire la regolare esecuzione delle attività nel rispetto di tutte le normative vigenti, con particolare riferimento a quelle in materia di sicurezza;  a munirsi delle iscrizioni, autorizzazioni, concessioni, licenze, permessi e quant’altro prescritto dalla legge e dai regolamenti, necessari alla esecuzione del contratto; Pagina 14 di 33

 a garantire che al personale utilizzato nell’espletamento dei servizi e degli interventi, di cui al presente contratto, venga corrisposto un trattamento retributivo nel rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Categoria, nonché delle leggi e dei regolamenti vigenti;  ad assicurare l’applicazione delle disposizioni vigenti in materia previdenziale ed assistenziale, di sicurezza e protezione dei lavoratori;  a garantire la totale estraneità del comune da qualsivoglia controversia dovesse sorgere tra il Consorzio ed il personale proprio e/o tra il Consorzio e terzi;  a garantire l’elevato livello qualitativo delle competenze del personale coinvolto nell’esecuzione di ogni attività oggetto del presente contratto;  ad assumere ogni onere e spesa e a quant’altro connesso allo svolgimento dei servizi e degli interventi;  ad adottare la carta dei servizi.

Art. 19 – Obblighi del Comune.

1. Il Comune di ______si impegna nei confronti del Consorzio ad agevolare il migliore espletamento delle attività disciplinate dal presente contratto. Il comune, nell’ambito del suo ruolo di indirizzo, eserciterà le seguenti funzioni:

 definizione, previa apposita richiesta scritta, delle priorità su cui focalizzare le principali fasi di esecuzione delle attività;

 monitoraggio e controllo tra l’esecuzione del servizio e gli obiettivi e gli standard cui attenersi;

 supporto attraverso i propri database normativi e documentali ed eventuali servizi amministrativi. In caso di utilizzo dei servizi amministrativi dei comuni il Consorzio riconoscerà, eventualmente e previo accordo scritto, gli eventuali costi sostenuti.

Art. 20 – Verifiche e controlli.

1. Il Comune di______si riserva il diritto di controllare che la gestione del servizio avvenga nel pieno rispetto delle condizioni fissate dal presente contratto ed, in particolare, degli obiettivi e degli standard qualitativi, quantitativi previsti dalla norme di settore. 2. Al fine di consentire al comune di esercitare tale controllo, nonché per la verifica dell'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa vigente, il Consorzio si impegna a fornire al comune tutte le informazioni dallo stesso richieste, a consentire visite ed ispezioni ed ogni altra operazione conoscitiva di carattere tecnico. 3. Il Comune di ______si riserva la possibilità di effettuare verifiche e controlli sul corretto adempimento degli obblighi contrattuali posti a carico del Consorzio in virtù di quanto concordato con il presente contratto, nonché sulla regolarità retributiva e contributiva. Pagina 15 di 33

Art. 21 – Risoluzione del contratto.

1. Il contratto si intenderà risolto, ai sensi dell’art. 1456 del codice civile, nei seguenti casi: - per ritardi o interruzioni delle attività ovvero per la carenza degli standard qualitativi nella gestione dei servizi e nella realizzazione degli interventi affidati, imputabili al Consorzio, che non consentano o che, comunque, compromettano il regolare svolgimento dei servizi e degli interventi puntualmente descritti nei singoli contratti; - per gravi e reiterate infrazioni delle norme di legge e/o del presente contratto, imputabili a dolo o colpa grave del gestore; - entrata in vigore di normative che disciplinano diverse modalità di gestione del servizio oggetto del presente contratto. 2. Il recesso senza motivo di una delle parti è escluso.

Art. 22 – Interpretazione del Contratto ed elezione del Foro

1. In caso di dubbia interpretazione di norme contenute nel Contratto di servizio, si sceglierà sempre l’interpretazione più favorevole agli utenti; 2. Per ogni contestazione che dovesse sorgere in ordine all'interpretazione, attuazione, esecuzione, validità, efficacia e risoluzione del presente atto, ivi comprese quelle non risolte in base al precedente articolo 18, esclusivamente competente sarà il Foro di Rieti.

Art. 23 – Spese contrattuali

1. Il presente atto sarà, se del caso, sottoposto a registrazione a cura del Consorzio. Le relative spese sono poste a carico dello stesso.

Art. 24 – Norma di chiusura

1. Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente contratto si rinvia alle norme legislative ed alle altre disposizioni vigenti in materia.

- Il Comune di

- Il Consorzio

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ALLEGATO N. 1: Servizi e interventi del Piano Sociale di Zona oggetto di gestione da parte del Consorzio Sociale Ri/1.

PIANO SOCIALE DI ZONA: Sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali definito e articolato dalla Deliberazione Giunta Regionale n. 136/2014

AREA MINORI E FAMIGLIA AREA ANZIANI AREA DISABILI AREA DISAGIO ED ESCLUSIONE AREA IMMIGRATI SOCIALE

1.1 Massimale di spesa previsto dalla Regione Lazio.

MISURA 1 – 2: Servizi Essenziali MISURA 3: Interventi in materia di non MISURA 4: Famiglia e minori MISURA 5- Contrasto MISURA 6- Inclusione sociale autosufficienza alle dipendenze

Segretariato Servizio Assistenza Strutture residenziali e Ufficio di Interventi L.R. n. Interventi Interventi affetti da Affidamento Sostegno agli oneri Interventi persone con Contrasto alla Provvidenze Interventi per Sociale Professionale Domiciliare – Vita semiresidenziali Piano 20/2006 affetti da SLA Alzheimer familiare strutture di tipo problematiche di dipendenza povertà disagiati Psichici l’Immigrazione Indipendente familiare

MISURA 1: € 1.166.966,56 MISURA 2: € 382.006,86 € 169.631,36 € 66.472,00 € 400.000,00 € 41.799,11 € 73.148,69 € 50.781,15 € 50.479,01 € 76.790,76 € 7360,0

1.2 Riepilogo trasferimenti 2016/2018 dalla Regione Lazio al Consorzio Sociale Ri/1 - Piano Sociale di Zona

BUDGET CONSORZIO 2016 PREVISIONE CONSORZIO 2017 PREVISIONE CONSORZIO 2018

€ 100.000,001 € 2.485.436,50 € 2.485.436,50

1 La somma di € 100.000 è finalizzata alle spese di avviamento del Consorzio quale quota parte del fondo per la “Programmazione e il Governo della rete dei servizi socio-sanitari e sociali”rif. DGC 170/12.08.2016. Pagina 17 di 33

ALLEGATO N. 2: Ulteriori servizi oggetto di gestione da parte del Consorzio Sociale Ri/1.

ENTE DENOMINAZIONE SERVIZIO PREVISIONE 2017 PREVISIONE 2018

COMUNE DI RIETI Cofinanziamento S.A.D. – SERVIZIO ASSISTENZA € 401.791,00 € 401.791,00 DOMICILIARE

REGIONE LAZIO PUA € 90.446,28 € 24.000,00

REGIONE LAZIO Integrazione SOCIO EDUCATIVA dei ragazzi € 16.011,60 € 0,00

REGIONE LAZIO Servizio Residenziale per persone con disabilità.2 € 280.000,00 € 280.000,00

COMUNE DI RIETI Cofinanziamento – Servizio Semiresidenziale per persone con disabili. € 100.000,00 € 100.000,00

INPS HOME CARE € 450.000,00 € 450.000,00 REGIONE LAZIO Disabilità Gravissime € 71.476,62 € 71.476,62 MINISTERO DEL LAVORO E DELLE SIA (2016-2019) € 70.000,00 € 70.000,00 POLITICHE SOCIALI

REGIONE LAZIO Pacchetto Famiglia “Centri Famiglia” € 133.395,00 € 133.395,00

REGIONE LAZIO -MINISTERO DEL VITA INDIPENDENTE € 100.000,00 € 0,00 LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

TOTALI: € 1.713.120,50 € 1.530.662,62

2 Inizialmente con la DGR 136/2014 questo intervento è stato inserito all’interno del Piano Sociale di Zona 2014 ma non ha ricevuto alcun contributo; in seguito è stato oggetto di finanziamento dalla Regione Lazio con un provvedimento a valenza sovracomunale non riguardante il Piano Sociale di Zona. In seguito all’approvazione della L.R. n. 11/10.08.2016 è auspicabile che tale servizio rientri nel Piano Sociale di Zona. Pagina 18 di 33

ALLEGATO N. 3: Fondo di gestione 2016/2018

COMUNE DI RESIDENTI AL 1/01/2016 FONDO DI GESTIONE 2016 FONDO DI GESTIONE 2017 FONDO DI GESTIONE 2018 (BUDGET) (PREVISIONE) (PREVISIONE) ASCREA 234 € 234,00 € 234,00 € 234,00 BELMONTE 636 € 636,00 € 636,00 € 636,00 CANTALICE 2755 € 2.755,00 € 2.755,00 € 2.755,00 CASTEL DI TORA 288 € 288,00 € 288,00 € 288,00 CITTADUCALE 6828 € 6.828,00 € 6.828,00 € 6.828,00 COLLALTO SABINO 442 € 442,00 € 442,00 € 442,00 COLLE DI TORA 372 € 372,00 € 372,00 € 372,00 COLLEGIOVE 213 € 213,00 € 213,00 € 213,00 COLLI SUL VELINO 533 € 533,00 € 533,00 € 533,00 CONTIGLIANO 3783 € 3.783,00 € 3.783,00 € 3.783,00 GRECCIO 1558 € 1.558,00 € 1.558,00 € 1.558,00 LABRO 374 € 374,00 € 374,00 € 374,00 LEONESSA 2435 € 2.435,00 € 2.435,00 € 2.435,00 LONGONE SABINO 597 € 597,00 € 597,00 € 597,00 MONTE SAN GIOVANNI 714 € 714,00 € 714,00 € 714,00 MONTENERO S. 299 € 299,00 € 299,00 € 299,00 MORRO REATINO 373 € 373,00 € 373,00 € 373,00 NESPOLO 246 € 246,00 € 246,00 € 246,00 PAGANICO 172 € 172,00 € 172,00 € 172,00 POGGIO BUSTONE 2055 € 2.055,00 € 2.055,00 € 2.055,00 RIETI 47698 € 47.698,00 € 47.698,00 € 47.698,00 RIVODUTRI 1253 € 1.253,00 € 1.253,00 € 1.253,00 ROCCA SINIBALDA 815 € 815,00 € 815,00 € 815,00 TORRICELLA 1342 € 1.342,00 € 1.342,00 € 1.342,00 TURANIA 241 € 241,00 € 241,00 € 241,00 76256 € 76.256,00 € 76.256,00 € 76.256,00

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ALLEGATO N. 4:

Elenco dei servizi oggetto di subentro.

SUB-ENTRO CONTRATTI SCADENZA IMPORTO (costo annuo) AFFIDAMENTO SERVIZI S.A.D 31.08.2017 € 966.313,04 CENTRO SOCIO-ASSISTENZIALE “S.RIGLIANI” 30.06.2017 € 83.160,00

CENTRO DIURNO ALZHEIMER 05.11.2017 € 172.906,08 HOME CARE 31.12.2016 €170.100,00 (differimento tecnico al 30.06.2014)

SUB-ENTRO CONTRATTI SCADENZA IMPORTO (costo annuo) PERSONALE Ufficio di Piano - n. 2 art. 110 mag-17 € 73.365,00 N. 12 assistenti sociali tramite agenzia interinale 31.12.2016 € 386.538,00 n. 1 Psicologo Co.Co.Co 01.10.2017 € 40.500,00

SUB-ENTRO SCADENZA IMPORTO (costo annuo) BANDI IN CORSO Disabilità Gravissime I + II annualità € 142.953,24 Interventi Affetti da SLA Inizio III annualità € 66.472,00

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ALLEGATO N. 5:

Riepilogo gestione 2016/2018 Consorzio Sociale Ri/1

ENTE DENOMINAZIONE SERVIZIO PREVISIONE 2016 PREVISIONE 2017 PREVISIONE 2018

REGIONE LAZIO PIANO SOCIALE DI ZONA € 100.000,00 € 2.485.436,50 € 2.485.436,50 COMUNI DISTRETTO RI/1 FONDO DI GESTIONE € 76.256,00 € 76.256,00 € 76.256,00 COMUNE DI RIETI Cofinanziamento S.A.D. – SERVIZIO € 401.791,00 € 401.791,00 ASSISTENZA DOMICILIARE REGIONE LAZIO PUA € 90.446,28 € 24.000,00 REGIONE LAZIO Integrazione SOCIO EDUCATIVA dei € 16.011,60 ragazzi REGIONE LAZIO DOPO DI NOI € 280.000,00 € 280.000,00

COMUNE DI RIETI Cofinanziamento – Servizio € 100.000,00 € 100.000,00 Semiresidenziale per disabili INPS HOME CARE € 450.000,00 € 450.000,00 REGIONE LAZIO Disabilità Gravissime € 71.476,62 € 71.476,62 MINISTERO DEL LAVORO E SIA (2016-2019) € 70.000,00 € 70.000,00 DELLE POLITICHE SOCIALI REGIONE LAZIO Pacchetto Famiglia “Centri Famiglia” € 133.395,00 € 133.395,00

REGIONE LAZIO SUB-ENTRO BANDI (SLA - Disabilità € 209.425,24 Gravissime) REGIONE LAZIO -MINISTERO VITA INDIPENDENTE € 100.000,00 DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI TOTALI: € 176.256,00 € 4.484.236,96 € 4.092.354,12

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ALLEGATO N. 6.1: ricognizione contabile misure dalla n. 1 alla n. 6 Pagina 22 di 33

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ALLEGATO 6.2

Elenco dei finanziamenti già incassati da parte del Comune di Rieti

oggetto di trasferimento al Consorzio

OGGETTO SERVIZI IMPORTO

ULTERIORI SERVIZI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE CON € 280.000,00 HANDICAP(Residenziale)

ULTERIORI SERVIZI PUA € 114.446,28

SUB-ENTRO BANDI Interventi a favore di soggetti affetti da SLA (III annualità) € 66.472,00

SUB-ENTRO BANDI Disabilità Gravissime (annualità 2014 e 2015) € 142.953,24

ULTERIORI SERVIZI VITA INDIPENDENTE € 20.000,00

ULTERIORI SERVIZI Integrazione socio educativa dei ragazzi € 16.011,60

TOTALE: € 639883,12

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ALLEGATO 6.3:

Specifici servizi e prestazioni aggiuntive in favore del Comune di Rieti

ENTE DENOMINAZIONE SERVIZIO PREVISIONE PREVISIONE 2017 2018

COMUNE DI Cofinanziamento S.A.D. – SERVIZIO €401.791,00 €401.791,00 RIETI ASSISTENZA DOMICILIARE

COMUNE DI Cofinanziamento – Servizio Semiresidenziale per €100.000,00 €100.000,00 RIETI disabili TOTALI: €501.791,00 €501.791,00