Verdi E Il Risorgimento

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Verdi E Il Risorgimento Il Tempietto 157 vibranti e melodie intense, le Verdi e il profondità del sentire. Le Opere di Risorgimento Verdi hanno regalato all’Italia, priva di una tradizione tragica di rilievo, una Paola Ruminelli originale espressione teatrale, che oler comprendere oggi, evidenziava le peculiarità del genio improntati come siamo di latino sensibile alla bellezza e Vmaterialismo e di relativismo, all’armonia. la mentalità dei grandi romantici Proprio perché attento alla realtà, dell’età del Risorgimento tra i quali Verdi fu anche vivamente partecipe Verdi fu personalità di spicco, implica alle ansie e ai problemi connessi alla l’assumere una diversa dimensione del situazione storica in cui viveva, in quel sentire. Ma forse vale la pena di tempo caratterizzata dal movimento forzare le strettoie a cui ci ha abituato politico risorgimentale, di cui il grande l’aridità della post-modernità, per musicista fu considerato una delle cercare di comprendere quel mondo di guide morali più significative. passioni,condivise da generazioni, che Sulla adesione di Verdi al hanno segnato la storia. Risorgimento peraltro non si sono risparmiate le notazioni intese a Verdi, artista e patriota ridimensionarne la portata. A tal Verdi non era aristocraticamente proposito si ricorda come la dedica chiuso nel suo universo musicale, ma dello spartito del Nabucco, recepito era calato nella viva realtà del suo quale espressione della condizione tempo, condividendone le attese ideali degli italiani oppressi dallo straniero, e gli orientamenti del gusto ( è noto fosse invece rivolta alla Arciduchessa come sia stato anche ottimo Adelaide d’Austria. In realtà se Verdi amministratore dei suoi beni).La sua nel corso della rivoluzione nazionale musica è musica di sentimenti non prese parte ad azioni militari, si profondamente umani, che il suo espose in prima persona in più innato senso del teatro gli permetteva occasioni e, soprattutto, contribuì di incarnare in azioni e in personaggi grandemente con la sua musica ad diventati presto celebri . accendere lo spirito patriottico, Rigoletto, Azucena, Violetta, Aida e sfidando apertamente la censura Radamès, Otello e Jago, Falstaff (per particolarmente persecutoria nei suoi nominarne solo alcuni) sono confronti. personaggi modellati dalla musica in Ricorrenti nei suoi drammi i temi maniera altrettanto decisa di quelli dei patriottici e le scoperte allusioni alla drammi in prosa, personaggi che situazione degli italiani, nonché, vivono sulla scena le offese alla specialmente negli anni giovanili dignità umana, all’amore, alla pace e quando il processo di unificazione alla giustizia ed esprimono, non con nazionale andava avviandosi, numerosi effetti di bel-cantismo, ma con accenti i libretti di carattere politico delle sue 158 Il Tempietto composizioni. I temi civili da lui di Borgo San Donnino,che gli valse musicati, percorsi come sono da l’elezione. fremiti virili, atti a scuotere gli animi e Nel 1874, lo stesso anno in cui nella a infervorare gli spiriti mediante la sua Chiesa di S. Marco a Milano fu forza creativa, raramente scadono in eseguita la Messa da Requiem vuota retorica. dedicata dal Maestro a Manzoni, fu Su sollecitazione di Mazzini nel 1848 nominato, per meriti eminenti su musicò un Inno di Goffredo Mameli proposta del ministro Minghetti, (non Fratelli d’Italia), che Mazzini gli senatore del Regno. aveva proposto e lo inviò da Parigi con Alla sua morte a Milano il 27 gennaio parole di accompagnamento a 1901 (era nato alle Roncole presso testimonianza della sua condivisione Busseto il 10 ottobre 1813) fu lutto all’impegno patriottico: nazionale. Le esequie come egli aveva predisposto nel testamento, furono Possa quest’inno fra la musica del molto modeste, ma quando la sua cannone, essere presto cantato salma con quella della moglie nelle pianure lombarde. Giuseppina Strepponi, fu traslata nella “Casa di Riposo per i musicisti”, da Appresa la triste fine della guerra lui stesso fondata, vi fu una appose la sua firma ad un manifesto manifestazione plebiscitaria con che i patrioti italiani rivolgevano alla migliaia di voci che cantavano Francia. Il grido Viva Verdi, in cui si commosse Va pensiero sull’ali dorate. alludeva a Vittorio Emanuele II Re In questa sede faremo riferimento a d’Italia, era ripetuto nei teatri e nelle quei melodrammi verdiani, che per il strade, specialmente dopo il famoso loro argomento politico sono più discorso in Parlamento del 10 gennaio specificamente connessi alle vicende 1859 di Vittorio Emanuele, che si del Risorgimento, anche se i temi dichiarava non insensibile al grido di portanti di queste opere (la lotta contro dolore , che da ogni parte d’ Italia si il potere in nome della libertà e della levava al Piemonte. In tale occasione il pace e il tema dell’amore contrastato Maestro si adoperò per raccogliere nel da avverse circostanze) sono ricorrenti parmigiano soccorsi per i feriti della in tutti i drammi storici del Maestro guerra e per le famiglie bisognose, bussetano (si ricordino per esempio tra lanciando anche un appello che lo i capolavori della maturità di Verdi il espose a rappresaglie. Simon Boccanegra e il Don Carlos in Sempre nel 1859 fu nominato deputato cui tali temi sono predominanti). a Busseto per l’annessione al Piemonte. A Torino fu accolto dallo Nabucco (Nabucodonosor) stesso Vittorio Emanuele con grande Nel 1839 Verdi si era trasferito con la deferenza ed il popolo gli tributò famiglia (la moglie Margherita Barezzi calorose manifestazioni. Cavour gli e i figlioletti Virginia e Icilio) da offrì il mandato politico per il Collegio Busseto a Milano. Le ragioni del Il Tempietto 159 trasferimento vanno sostanzialmente senza qualche iniziale incertezza, ricercate nel fatto che Verdi avvertiva accettò di musicare il libretto di l’ambiente natale come ormai Temistocle Solera Nabucco , che insufficiente per la sua maturazione Merelli gli aveva sottoposto. Come ci artistica, specialmente dopo che la sua informa il critico musicale Roberto prima opera, Oberto, conte di San Iovino: Bonifacio gli era stata rifiutata da un impresario di Parma. L’aneddotica narra come il testo Lo spartito verdiano fu invece rifiutato da Nicolai, fu accolto di accettato dal Teatro alla Scala, in un malavoglia dal bussetano. primo tempo per alcune recite di Gettatolo sul tavolo di casa il beneficenza e quindi, anche a seguito fascicolo si aprì sui versi “Va dell’interessamento della cantante pensiero”. Parole che turbarono il Giuseppina Strepponi, per una compositore e che furono la rappresentazione voluta scintilla da cui nacque l’opera” 2 dall’impresario Bartolomeo Merelli. L’Opera ebbe successo con repliche La composizione fu ininterrotta, anche non solo a Milano, ma anche a Torino, se tra Verdi e il librettista si frapposero Genova e Napoli, tanto che Giovanni spesso litigi (presto per altro sopiti), in Ricordi ne acquistò la proprietà dal seguito alle variazioni di scene e di Merelli. versi che Verdi impose al Solera. Si trattava di una vicenda drammatica L’Opera, rappresentata il 9 marzo di gusto romantico, che vedeva un 1842 alla Scala, fu un vero e proprio padre contrapposto al seduttore della trionfo, nella stagione autunnale figlia: una prima prova sulla linea di godette di ben 52 repliche. Bellini e di Donizetti della natura Verdi, frequentatore di letture bibliche, concisa ed energica dell’ispirazione aveva apprezzato particolarmente il verdiana. carattere biblico del libretto, ma il Il tentativo successivo di un successo delle rappresentazioni fu melodramma giocoso Un giorno di dovuto specialmente alla sua capacità regno non ebbe buon esito e di conferire ad un antico soggetto l’insuccesso si intrecciò con una serie religioso un carattere divulgativo, di lutti, che segnarono profondamente associandolo alla sensibilità nazionale il Maestro. Nel 1839 la morte della e popolare dell’epoca. figlioletta Virginia e nel 1840 quella La vicenda si svolge a Gerusalemme e a della moglie e del figlio Icilio. Babilonia alla fine del VI secolo A.C. I lutti e una grave malattia lo Come la moda letteraria del tempo sconvolsero profondamente, prescriveva, le singole parti dell’Opera inducendolo a lasciare Milano per presentano titoli diversi allo scopo di tornare a Busseto, dove però non suggerire una sorta di unità drammatica rimase a lungo, richiamato a Milano all’azione: Gerusalemme , L’empio , La dalle sue esigenze artistiche. Qui, non corona e L’idolo in frantumi . 160 Il Tempietto Nel tempio di Salomone gli Israeliani e uomo d’azione politico, cultore di piangono la sconfitta loro inflitta dal re musica), che nella Filosofia della di Babilonia Nabucco, simbolo della musica invocava l’avvento di un nuovo tirannia del potere. Alla vicenda del dramma musicale non solo italiano, ma popolo d’Israele si intreccia la vicenda europeo: di Fenena, figlia di Nabucco e prigioniera degli Ebrei, innamorata di “oggi urge l’emancipazione da Ismaele, che la teneva in custodia per Rossini e dall’opera musicale ch’ei volere del pontefice Zaccaria e che la rappresenta”. 4 ricambiava di pari amore. I due innamorati sono però osteggiati da Mazzini, auspicava per l’Opera italiana Abigaille, che crede di essere figlia di la nobilitazione del recitativo, lo Nabucco (ma di cui poi scoprirà di sviluppo del coro e uno studio essere schiava), a sua volta innamorata maggiore della strumentazione per di Ismaele. Quando Nabucco, sanare le piaghe del melodramma, conquistata Gerusalemme, ordina di ritenendo che Donizzetti, che militava bruciare il Tempio e, proclamatosi Re, sotto la Scuola rossiniana, non sarebbe viene colpito per il suo orgoglio da stato all’altezza di un così incisivo improvvisa follia, Abigaille assume il cambiamento. In tal modo apriva un potere e manda a morte gli ebrei cammino sul quale il giovane Verdi prigionieri con la rivale Fenena. A stava già muovendosi : questo punto, di fronte alla morte della figlia, Nabucco rinsavisce, prega il dio Mazzini stesso gli aveva aperto il degli israeliani e libera gli ebrei. Ad cammino, additando agli artisti Abigaille non resterà che il suicidio italiani un altro dei valori dopo aver chiesto morente il perdono.
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