Unione Bassa Est Parmense

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Unione Bassa Est Parmense UNIONE BASSA EST PARMENSE PROVINCIA DI PARMA ---------------------- COPIA Verbale di Deliberazione del Consiglio dell’Unione NR. 35 del 20-06-2017 OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI COLORNO, MEZZANI E SORBOLO ED AGGIORNAMENTO DEI RELATIVI PIANI (STRALCIO) COMUNALI. L'anno duemiladiciassette addì venti del mese di Giugno, alle ore 18:15, in Sorbolo - nella sala delle adunanze consiliari, posta in Piazza Libertà n. 1, convocato nei modi legge, si è riunito in seduta di prima convocazione, il Consiglio dell’Unione per deliberare sui punti iscritti all’ordine del giorno e fra essi il provvedimento di cui all’oggetto. Eseguito l’appello risultano: Componente Presente Assente Componente Presente Assente CANOVA MICHELA X RIGNANESE GIOVANNI X AZZALI ROMEO X VALENTI CRISTINA X CESARI NICOLA X COLLA ELEONORA X FADDA ALESSANDRO X FERRARI SAURO X FIORINI MARIA X FAELLI GIORGIO X BIACCHI PAOLA X GENTILE ANTONIO X LAMBERTINI LIANA X CANTONI STEFANO X PELLEGRI GIOVANNI X BENECCHI LUCIANO X FAVA GIANMARIA X ZANICHELLI ANGELA X COMELLI MARCO X RIZZOLI ANDREA X BORIANI SANDRA X Numero totale PRESENTI: 18 – ASSENTI: 3 Partecipa alla seduta l’avv. ELENA BEDUSCHI, Segretario Generale dell’Unione. Essendo legale il numero degli intervenuti, la sig.ra MICHELA CANOVA, nella sua qualità di Presidente, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopra indicato. Scrutatori: COMELLI MARCO - FAELLI GIORGIO - RIZZOLI ANDREA. Sono presenti: l’ing. Bertozzi Valter “responsabile del servizio assetto ed uso del territorio-sviluppo economico” dell’Unione e il geologo Castagnetti. Interventi Consiglio Unione La Presidente Canova Michela cede la parola all’ing. Valter Bertozzi, responsabile del servizio Protezione Civile dell’Unione, che introduce l’argomento. Ing. Bertozzi Valter: “Faccio una breve introduzione, questo è un passaggio importante perché i nostri Comuni erano dotati di piani di Protezione Civile ormai anche abbastanza datati e, nel frattempo, c'è stata una evoluzione sia normativa con la Legge 30/2017, sia organizzativa, con i nuovi sistemi di allertamento, sia gestionale, con appunto quello che state per decidere questa sera; quindi diciamo il trasferimento delle funzioni di Protezione Civile ai 4 Comuni, che comportavano una revisione degli strumenti Comunali. Sorbolo e Mezzani: il loro piano era unico ed è stato approvato nel 2011; Colorno, il suo piano è stato approvato precedentemente nel 2001, e poi aggiornato nel marzo 2009. Abbiamo affidato l'incarico al dottor Stefano Castagnetti, diviso in 2 fasi; la prima era l'aggiornamento e l'adeguamento dei piani di Protezione Civile Comunali, che li consideriamo stralci del piano intercomunale, quindi stralci operativi. Nella seconda fase del suo incarico doveva essere redatto il piano intercomunale di Protezione Civile come strumento di raccordo tra i piani Comunali. Ecco uno può dire, ma come mai non c'è Torrile? Perché questo incarico è stato affidato nel 2015, quindi eravamo ancora in una fase in cui non era ipotizzabile il conferimento di questa funzione, altrimenti avremmo probabilmente atteso. Ma questo non comporta che sia un lavoro inutile, anzi si tratterà a questo punto di affinarlo leggermente; anche perché se non ricordo male, penso che anche il piano di Torrile sia stato aggiornato molto di recente. E siccome è stato redatto sempre dal dottor Castagnetti, sono diciamo tutti e 4 allineati sulla stessa modalità di intervento. C'è una serie di elaborati che potrete consultare; abbiamo detto appunto che una cosa è il piano intercomunale, che è nuovo; altra cosa sono gli aggiornamenti dei piani Comunali di Sorbolo, Mezzani e Colorno, con i contenuti analoghi diciamo. Ovviamente ognuno di questi ha delle peculiarità che sono relative al proprio territorio, per il quale appunto è stato redatto, ma la struttura, lo schema è quello. Voglio solo ricordare che i piani di Protezione Civile prevedono il funzionamento dei Centri Operativi Comunali, quelli che molti di noi chiamiamo COC, in modo semplificativo, e il ruolo centrale del Sindaco nell'organizzazione delle emergenze. Nei COC poi abbiamo definito un sistema che è quello del metodo di definizione delle funzioni di supporto, cioè varie tipologie di Enti, o comunque di operatori che intervengono a seconda del tipo di emergenza, e della gravità. Queste quindi sono le due nozioni fondamentali; poi la Delibera appunto non fa altro che elencare gli elaborati, e definire il piano intercomunale come strumento di raccordo dei piani Comunali a stralcio. Passo la parola al dottor Castagnetti, così ci illustra i contenuti dei piani.” Illustra quindi il dottor Castagnetti: “Bene, grazie Bertozzi, buonasera a tutti. Diciamo che qui facciamo sintesi di un percorso che è iniziato nel 2015, ma in realtà è iniziato già alcuni anni in precedenza con le attività svolte nei singoli Comuni. E quindi di fatto oggi raccogliamo e portiamo a sintesi in un contenitore unico tutto questo percorso. La pianificazione che illustriamo oggi riguarda quella che è, era l'Unione Bassa Est Parmense fino a questi giorni, quindi Colorno, Mezzani e Sorbolo, ma di fatto proprio per il riallineamento che è stato fatto con il Comune di Torrile recentemente, quello che andiamo ad approvare si sposa perfettamente con l'ingresso di Torrile nella gestione associata. Provvedono alle attività di Protezione Civile alcuni soggetti istituzionali, Comuni, ex Province, Regioni e Stato, e poi vi concorrono una marea di soggetti invece istituzionali, del mondo del volontariato, delle attività tecniche e quant'altro. E questo mondo è un mondo dinamico; l'Emilia-Romagna dal 2016 ha deciso che le Province non avessero più competenza in materia di Protezione Civile, diversamente invece da quello che continua tuttora ad essere in altre Province in altre Regioni italiane. Abbiamo visto con la modifica di Arpae e sappiamo che non sia stato solo e semplicemente l'inserimento di una vocale in fondo, ma un cambio di funzionamento e competenza. Il Corpo Forestale dello Stato che è stato assorbito all'interno dell’Arma dei Carabinieri, e la stessa Regione che ha costituito una nuova Agenzia per la sicurezza territoriale e Protezione Civile, quindi in quell'anno e mezzo in cui abbiamo lavorato per arrivare a questi piani, si è trasformato il mondo. Quindi non ci sono solo i cambiamenti climatici che ci stimolano a essere flessibili e ad adattare il sistema, ma anche il nostro sistema sociale che si modifica con grande rapidità. Ecco, il paletto, il punto fondamentale di tutto questo percorso, e che la normativa vigente e anche quella in itinere, considera il Sindaco Autorità Comunale di Protezione Civile. Quindi il Presidente dell’Unione, l'Unione in quanto tale non viene investita della gestione delle emergenze in tempo appunto di emergenza; ma quindi di fatto è un trasferimento parziale quello che voi avete fatto in questi anni, quello che andate a completare dal 1° luglio. Di fatto in tempo di pace l’Unione ha un compito fondamentale in termini di prevenzione, previsione degli eventi, organizzazione, convenzionamento col mondo del volontariato; cioè fare tutto quello che serve per essere pronti poi nel momento dell'emergenza. Ma nel momento dell'emergenza è il Sindaco, in quanto Autorità Comunale di Protezione Civile che adotta i provvedimenti sul campo. Guarda caso ricordiamo che il Sindaco è anche Autorità sanitaria locale, Autorità di Pubblica sicurezza, 3 ruoli che hanno come minimo comune denominatore la tutela della vita umana. Quindi la messa in discussione del principio fondamentale della nostra Società, che è l'incolumità delle persone. Detto questo, il sistema di Protezione Civile, la pianificazione di Protezione Civile ragiona in termini di coordinamento di trasversalità; di fatto non esiste un servizio di Protezione Civile che affronta e risolve tutti i problemi nelle emergenze, il servizio di Protezione Civile è la cabina di regia a cui afferiscono tutti gli Uffici e servizi Comunali e dell'Unione. Quindi questo ricordiamocelo, perché spesso e volentieri insomma il cittadino pensa che Protezione Civile siano i volontari, l'Ufficio tecnico e la Polizia Municipale, noi sappiamo, anche le cronache e l'esperienza ce lo hanno dimostrato, che tutti gli Uffici hanno competenza in questa materia. Il lavoro fatto che portiamo a conclusione oggi è di fatto un aggiornamento di 3 piani. C'era in precedenza un piano gemello, che era il piano di Mezzani e Sorbolo, redatto ormai parecchi anni or sono da un'altra Società, lo abbiamo allineato a quello che è diciamo un po' lo standard del nostro territorio Provinciale e Regionale. A questi piani Comunali si aggiunge, si affianca il piano intercomunale; che è diciamo l'unione fa la forza, cioè il mettere a sistema, a vantaggio, il fatto di essere un'area ampia, e quindi realisticamente gli eventi quando impattano sul territorio, difficilmente mettono in crisi tutti e 4 i Comuni nello stesso modo; ci sarà qualcuno che si troverà più in difficoltà, altri invece che saranno stati fortunati in quell'occasione e quindi lì si può creare questo meccanismo di aiuto reciproco, che diventa estremamente prezioso. In più c'è una parte all'interno del piano intercomunale che si chiama piano operativo interno, che è il "chi fa che cosa" quotidiano, di dettaglio, tra alcuni uffici, alcuni servizi, in particolare l'area Tecnica e la Polizia Municipale in relazione col mondo del volontariato, per essere sicuri di essere sempre sul pezzo nel momento in cui le circostanze ce lo richiedono. I nuovi piani rispetto alle edizioni precedenti, vedono l'approccio del Comune non come un soggetto isolato, ma come membro di un’Unione, E proprio perché poi c'è una gestione in forma associata, i piani sono stati tutti informatizzati; quindi possiamo anche valorizzare le informazioni acquisite in un'ottica di servizio informativo territoriale; abbiamo, credo, precisato maggiormente i compiti ai vari soggetti che costituiscono il sistema locale di Protezione Civile, e coinvolto e integrato il servizio agli Uffici Comunali; oltre a definire le procedure interne per l'allertamento e l'attivazione in caso di emergenza.
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