UNIONE BASSA EST PARMENSE

PROVINCIA DI ------

COPIA

Verbale di Deliberazione del Consiglio dell’Unione

NR. 35 del 20-06-2017

OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI , E ED AGGIORNAMENTO DEI RELATIVI PIANI (STRALCIO) COMUNALI.

L'anno duemiladiciassette addì venti del mese di Giugno, alle ore 18:15, in Sorbolo - nella sala delle adunanze consiliari, posta in Piazza Libertà n. 1, convocato nei modi legge, si è riunito in seduta di prima convocazione, il Consiglio dell’Unione per deliberare sui punti iscritti all’ordine del giorno e fra essi il provvedimento di cui all’oggetto.

Eseguito l’appello risultano:

Componente Presente Assente Componente Presente Assente CANOVA MICHELA X RIGNANESE GIOVANNI X AZZALI ROMEO X VALENTI CRISTINA X

CESARI NICOLA X COLLA ELEONORA X FADDA ALESSANDRO X FERRARI SAURO X FIORINI MARIA X FAELLI GIORGIO X BIACCHI PAOLA X GENTILE ANTONIO X LAMBERTINI LIANA X CANTONI STEFANO X PELLEGRI GIOVANNI X BENECCHI LUCIANO X FAVA GIANMARIA X ZANICHELLI ANGELA X COMELLI MARCO X RIZZOLI ANDREA X BORIANI SANDRA X

Numero totale PRESENTI: 18 – ASSENTI: 3

Partecipa alla seduta l’avv. ELENA BEDUSCHI, Segretario Generale dell’Unione.

Essendo legale il numero degli intervenuti, la sig.ra MICHELA CANOVA, nella sua qualità di Presidente, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopra indicato.

Scrutatori: COMELLI MARCO - FAELLI GIORGIO - RIZZOLI ANDREA.

Sono presenti: l’ing. Bertozzi Valter “responsabile del servizio assetto ed uso del territorio-sviluppo economico” dell’Unione e il geologo Castagnetti.

Interventi Consiglio Unione

La Presidente Canova Michela cede la parola all’ing. Valter Bertozzi, responsabile del servizio Protezione Civile dell’Unione, che introduce l’argomento.

Ing. Bertozzi Valter: “Faccio una breve introduzione, questo è un passaggio importante perché i nostri Comuni erano dotati di piani di Protezione Civile ormai anche abbastanza datati e, nel frattempo, c'è stata una evoluzione sia normativa con la Legge 30/2017, sia organizzativa, con i nuovi sistemi di allertamento, sia gestionale, con appunto quello che state per decidere questa sera; quindi diciamo il trasferimento delle funzioni di Protezione Civile ai 4 Comuni, che comportavano una revisione degli strumenti Comunali. Sorbolo e Mezzani: il loro piano era unico ed è stato approvato nel 2011; Colorno, il suo piano è stato approvato precedentemente nel 2001, e poi aggiornato nel marzo 2009. Abbiamo affidato l'incarico al dottor Stefano Castagnetti, diviso in 2 fasi; la prima era l'aggiornamento e l'adeguamento dei piani di Protezione Civile Comunali, che li consideriamo stralci del piano intercomunale, quindi stralci operativi. Nella seconda fase del suo incarico doveva essere redatto il piano intercomunale di Protezione Civile come strumento di raccordo tra i piani Comunali. Ecco uno può dire, ma come mai non c'è ? Perché questo incarico è stato affidato nel 2015, quindi eravamo ancora in una fase in cui non era ipotizzabile il conferimento di questa funzione, altrimenti avremmo probabilmente atteso. Ma questo non comporta che sia un lavoro inutile, anzi si tratterà a questo punto di affinarlo leggermente; anche perché se non ricordo male, penso che anche il piano di Torrile sia stato aggiornato molto di recente. E siccome è stato redatto sempre dal dottor Castagnetti, sono diciamo tutti e 4 allineati sulla stessa modalità di intervento. C'è una serie di elaborati che potrete consultare; abbiamo detto appunto che una cosa è il piano intercomunale, che è nuovo; altra cosa sono gli aggiornamenti dei piani Comunali di Sorbolo, Mezzani e Colorno, con i contenuti analoghi diciamo. Ovviamente ognuno di questi ha delle peculiarità che sono relative al proprio territorio, per il quale appunto è stato redatto, ma la struttura, lo schema è quello. Voglio solo ricordare che i piani di Protezione Civile prevedono il funzionamento dei Centri Operativi Comunali, quelli che molti di noi chiamiamo COC, in modo semplificativo, e il ruolo centrale del Sindaco nell'organizzazione delle emergenze. Nei COC poi abbiamo definito un sistema che è quello del metodo di definizione delle funzioni di supporto, cioè varie tipologie di Enti, o comunque di operatori che intervengono a seconda del tipo di emergenza, e della gravità. Queste quindi sono le due nozioni fondamentali; poi la Delibera appunto non fa altro che elencare gli elaborati, e definire il piano intercomunale come strumento di raccordo dei piani Comunali a stralcio. Passo la parola al dottor Castagnetti, così ci illustra i contenuti dei piani.”

Illustra quindi il dottor Castagnetti: “Bene, grazie Bertozzi, buonasera a tutti. Diciamo che qui facciamo sintesi di un percorso che è iniziato nel 2015, ma in realtà è iniziato già alcuni anni in precedenza con le attività svolte nei singoli Comuni. E quindi di fatto oggi raccogliamo e portiamo a sintesi in un contenitore unico tutto questo percorso. La pianificazione che illustriamo oggi riguarda quella che è, era l'Unione Bassa Est Parmense fino a questi giorni, quindi Colorno, Mezzani e Sorbolo, ma di fatto proprio per il riallineamento che è stato fatto con il di Torrile recentemente, quello che andiamo ad approvare si sposa perfettamente con l'ingresso di Torrile nella gestione associata. Provvedono alle attività di Protezione Civile alcuni soggetti istituzionali, Comuni, ex Province, Regioni e Stato, e poi vi concorrono una marea di soggetti invece istituzionali, del mondo del volontariato, delle attività tecniche e quant'altro. E questo mondo è un mondo dinamico; l'Emilia-Romagna dal 2016 ha deciso che le Province non avessero più competenza in materia di Protezione Civile, diversamente invece da quello che continua tuttora ad essere in altre Province in altre Regioni italiane. Abbiamo visto con la modifica di Arpae e sappiamo che non sia stato solo e semplicemente l'inserimento di una vocale in fondo, ma un cambio di funzionamento e competenza. Il Corpo Forestale dello Stato che è stato assorbito all'interno dell’Arma dei Carabinieri, e la stessa Regione che ha costituito una nuova Agenzia per la sicurezza territoriale e Protezione Civile, quindi in quell'anno e mezzo in cui abbiamo lavorato per arrivare a questi piani, si è trasformato il mondo. Quindi non ci sono solo i cambiamenti climatici che ci stimolano a essere flessibili e ad adattare il sistema, ma anche il nostro sistema sociale che si modifica con grande rapidità. Ecco, il paletto, il punto fondamentale di tutto questo percorso, e che la normativa vigente e anche quella in itinere, considera il Sindaco Autorità Comunale di Protezione Civile. Quindi il Presidente dell’Unione, l'Unione in quanto tale non viene investita della gestione delle emergenze in tempo appunto di emergenza; ma quindi di fatto è un trasferimento parziale quello che voi avete fatto in questi anni, quello che andate a completare dal 1° luglio. Di fatto in tempo di pace l’Unione ha un compito fondamentale in termini di prevenzione, previsione degli eventi, organizzazione, convenzionamento col mondo del volontariato; cioè fare tutto quello che serve per essere pronti poi nel momento dell'emergenza. Ma nel momento dell'emergenza è il Sindaco, in quanto Autorità Comunale di Protezione Civile che adotta i provvedimenti sul campo. Guarda caso ricordiamo che il Sindaco è anche Autorità sanitaria locale, Autorità di Pubblica sicurezza, 3 ruoli che hanno come minimo comune denominatore la tutela della vita umana. Quindi la messa in discussione del principio fondamentale della nostra Società, che è l'incolumità delle persone. Detto questo, il sistema di Protezione Civile, la pianificazione di Protezione Civile ragiona in termini di coordinamento di trasversalità; di fatto non esiste un servizio di Protezione Civile che affronta e risolve tutti i problemi nelle emergenze, il servizio di Protezione Civile è la cabina di regia a cui afferiscono tutti gli Uffici e servizi Comunali e dell'Unione. Quindi questo ricordiamocelo, perché spesso e volentieri insomma il cittadino pensa che Protezione Civile siano i volontari, l'Ufficio tecnico e la Polizia Municipale, noi sappiamo, anche le cronache e l'esperienza ce lo hanno dimostrato, che tutti gli Uffici hanno competenza in questa materia. Il lavoro fatto che portiamo a conclusione oggi è di fatto un aggiornamento di 3 piani. C'era in precedenza un piano gemello, che era il piano di Mezzani e Sorbolo, redatto ormai parecchi anni or sono da un'altra Società, lo abbiamo allineato a quello che è diciamo un ' lo standard del nostro territorio Provinciale e Regionale. A questi piani Comunali si aggiunge, si affianca il piano intercomunale; che è diciamo l'unione fa la forza, cioè il mettere a sistema, a vantaggio, il fatto di essere un'area ampia, e quindi realisticamente gli eventi quando impattano sul territorio, difficilmente mettono in crisi tutti e 4 i Comuni nello stesso modo; ci sarà qualcuno che si troverà più in difficoltà, altri invece che saranno stati fortunati in quell'occasione e quindi lì si può creare questo meccanismo di aiuto reciproco, che diventa estremamente prezioso. In più c'è una parte all'interno del piano intercomunale che si chiama piano operativo interno, che è il "chi fa che cosa" quotidiano, di dettaglio, tra alcuni uffici, alcuni servizi, in particolare l'area Tecnica e la Polizia Municipale in relazione col mondo del volontariato, per essere sicuri di essere sempre sul pezzo nel momento in cui le circostanze ce lo richiedono. I nuovi piani rispetto alle edizioni precedenti, vedono l'approccio del Comune non come un soggetto isolato, ma come membro di un’Unione, E proprio perché poi c'è una gestione in forma associata, i piani sono stati tutti informatizzati; quindi possiamo anche valorizzare le informazioni acquisite in un'ottica di servizio informativo territoriale; abbiamo, credo, precisato maggiormente i compiti ai vari soggetti che costituiscono il sistema locale di Protezione Civile, e coinvolto e integrato il servizio agli Uffici Comunali; oltre a definire le procedure interne per l'allertamento e l'attivazione in caso di emergenza. E qui lo vedremo meglio fra un attimo in cosa si specifica. I piani penso che li conosciate, hanno una parte legata all'analisi dei rischi, quindi abbiamo provato ad esaminare quello che realisticamente potrebbe accadere sul territorio dei singoli Comuni, e dimensionarlo, in modo da poter trovare anche le risposte efficaci sul problema, tenendo presente 2 tipologie di rischio, che sono prevalenti sul territorio oggi: il rischio meteorologico, diciamo quei cambiamenti climatici a cui accennavo in precedenza, che ci stanno sollecitando più frequentemente, con maggior forza; oggi alterniamo momenti, periodi siccitosi come questo, ondate di calore, a momenti di estrema piovosità, e quindi chiaramente questo ci mette in difficoltà col nostro sistema; e chiaramente l'altro è il rischio idraulico, che per voi Comuni della Bassa, insomma diciamo è tema noto, conosciuto, tema su cui sono state fatte grandi opere di previsione e prevenzione, ma che chiaramente ci costringe periodicamente ad affrontarlo. C'è una cartografia che accompagna il piano abbastanza efficace, perché è semplice, è intuitiva, quindi anche per non tecnici; abbiamo previsto tutta una serie di cartografie con informazione, per esempio qui vedete la rete di distribuzione dell'energia elettrica, altissima, alta e media tensione; abbiamo la rete di distribuzione del gas, metanodotti SNAM a rete IRETI, IREN; e il sistema acquedottistico coi 2 gestori, IRETI e Emiliambiente. Queste informazioni sono tutte georiferite, quindi possono essere interrogate, non è semplicemente un segno grafico che ci dà un'informazione; cliccando con il sistema giusto possiamo avere informazioni aggiuntive, e incrociare queste informazioni. Ad esempio tramite l'area veterinaria dell'Azienda USL, abbiamo mappato gli allevamenti zootecnici presenti sul territorio di tutti i Comuni, quindi sappiamo la consistenza, il proprietario, i numeri telefonici, la tipologia di allevamento, e questo chiaramente diventa prezioso nei momenti di emergenza; penso che ricorderete tutti quanti le problematiche nel 94 e 2000, a dover sgomberare le stalle di fronte all'arrivo della piena del Po. E poi abbiamo delle carte della pericolosità, che recepiscono anche strumenti recenti, come il piano di gestione del rischio alluvioni, che è un documento redatto dalla Regione Emilia-Romagna nel 2016, con le Autorità di Bacino, e questo dà anche un approccio nuovo, più scientifico diciamo al tema del rischio idraulico; la tempistica dei piani ha risentito anche di questo, perché volevamo poi recepire tutte queste informazioni e dare uno strumento assolutamente aggiornato. Abbiamo individuato o reindividuato gli edifici strategici, cioè quei luoghi che ci devono garantire la gestione dell'emergenza anche nelle condizioni più complesse; avere la possibilità di una Sede alternativa, perché non sempre le nostre strutture municipali oggi sono nelle condizioni di reggere a sollecitazioni sismiche o altre tipologie; e quindi per ciascun Comune abbiamo un piano b, una soluzione alternativa; abbiamo individuato le aree di attesa per la popolazione, per Colorno, per Mezzani e per Sorbolo, e sono luoghi dove il cittadino in caso di emergenza potrà recarsi e trovare assistenza. Queste aree saranno poi tabellate con una segnaletica ad hoc che tra l'altro proprio 2 settimane fa i Comuni della Pedemontana hanno installato per la prima volta in Provincia di Parma. Quindi penso che voi dovreste arrivare di fatto secondi, quindi sul podio, per questo tipo di informazione al cittadino. Il cittadino sa dove portare la carta, la plastica e il vetro, a volte non sa dove portare se stesso se c'è una scossa di terremoto alle 4 di notte, ecco questa diventa un'informazione preziosa!. Il Sindaco lo abbiamo visto, per il ruolo che è, ha bisogno di una struttura che lo supporti, ed è il COC, Centro Operativo Comunale, articolato in 9 funzioni, alcune tecniche e altre assistenziali, il volontariato e quant'altro; queste funzioni si declinano con dei coordinatori, nomi e cognomi che non trovate nei piani perché sono allegati dinamici che vengono aggiornati periodicamente, sono soggetti a Decreto sindacale di nomina dei propri collaboratori, e queste persone dovranno garantire nel momento dell'emergenza il supporto al Sindaco nella adozione dei provvedimenti che si rendono necessari. In più abbiamo previsto anche un coinvolgimento attivo, partecipazione attiva dei cittadini, andando ad individuare poi dei referenti di frazione; cioè delle figure che per conoscenza dei luoghi, per conoscenza loro da parte degli altri cittadini, possono diventare un nostro punto di riferimento; e quindi fare in modo che nel momento dell'emergenza la Polizia Municipale facendo alcune telefonate, ha già una prima ricognizione della situazione, quindi indirizza le risorse e i soccorsi dove c'è maggiore bisogno. Ancora, il Comitato intercomunale era già costituito, oggi troverà maggior forza da questa pianificazione; ecco, c'è il tema dell'informazione su cui bisognerà lavorare molto; i vostri Comuni comunque hanno già avviato dei percorsi molto interessanti, in particolare per i nuovi cittadini, e voi siete stati attrattivi negli scorsi decenni per persone provenienti da altri luoghi d'Italia o del mondo, e queste persone non hanno idea di cosa vuol dire l’Orno in piena, o la Fumolenta in piena; perché non ce l'hanno nel DNA, i loro nomi, i loro genitori non ce l'hanno raccontato; quindi sto cercando di fare esempi semplici per farvi capire che alla fine c'è bisogno di dare una mano a queste persone a comprendere come è fatto il territorio, capire i rischi, e imparare i giusti comportamenti. In questi giorni nei mercati dei vostri 4 Comuni sono presenti i volontari con i tecnici Comunali, con alcuni di voi Amministratori, a distribuire schede comportamentali su cosa fare in caso di emergenza. Poi c'è il grosso tema della popolazione anziana; fortunatamente siamo un Paese, l'Italia, che invecchia molto, ma questo crea ovviamente delle fragilità che tenderanno ad aumentare nel tempo, e su quelle dovremmo ovviamente lavorare anche con l’ASP per essere efficaci e puntuali laddove c'è maggiore difficoltà. Sto concludendo, il tema dell'allertamento è stato l'altro tema che ci ha accompagnato, che ci ha fatto arrivare un attimino lunghi; perché dal 2 maggio di fatto la Regione Emilia-Romagna è uscita con le nuove modalità di allertamento, ed era indispensabile recepirle perché altrimenti il piano sarebbe nato zoppicante immediatamente, ed avremmo dovuto riaggiornarlo, per cui lo abbiamo recepito, ci sono zone di allertamento, ormai penso che con i vari social, organi di stampa, avete cominciato a imparare a conoscerli; l'Unione si colloca in questa zona, la maggior parte sono in H: Mezzani, Colorno e Torrile, mentre invece Sorbolo è stato attribuito ad F, e quindi a volte abbiamo delle allerte che non sono perfettamente allineate. Comunque faremo in modo di essere sempre precisi. C'è una nuova documentazione tecnica più semplice; c'è un portale Regionale dove i cittadini possono accedere e informarsi, dove giornalmente viene emesso un bollettino di vigilanza o una allerta; questa è l'allerta uscita stamani alle 11.18 valida per domani, e ci dà problematiche di temperature estreme, ondata di calore insomma, parliamo un linguaggio più semplice; c'è molta afa nella Bassa emiliana, e quindi avremo una serie di attenzioni da dover dedicare al nostro territorio. Quando invece abbiamo problematiche di carattere idraulico per piogge, per frane in montagna, piuttosto che temporali, è l'altra cartina che viene attivata. Di conseguenza noi abbiamo previsto 4 livelli di attivazione. Normalità, attenzione, preallarme e allarme-emergenza; in condizioni di normalità noi ci prepariamo ad affrontare l'emergenza, perché va preparata solo in tempo di pace; nei momenti di allerta, allerta gialla, oggi si parla di allerta gialla, allerta arancione e allerta rossa, ci sarà un atteggiamento di attenzione e quindi di vigilanza che coinvolge non solo i 3/4 Sindaci e l'ufficio di Coordinamento, ma anche tutte le altre strutture operative presenti sul territorio; nel momento in cui abbiamo un preallarme, e quindi l'evento si fa probabile è impattante, le attività si incrementano; quando siamo in una fase di allarme, vuol dire che l'evento è incombente o è già in atto, di fatto le attività diventano molto più numerose, e coinvolgono le funzioni di supporto che abbiamo visto prima all'interno del COC. Quindi in tempo di pace il nostro meccanismo prevede che i Comuni abbiano un referente operativo Comunale; c'è questa cabina di regia che è l'ufficio di Coordinamento, che si interfaccia anche con la Polizia Municipale, e risponde alla Giunta. In tempo di emergenza i Sindaci sono Autorità locale di Protezione Civile; quindi sarà di fatto l'Unione che si mette a supporto e fa da filtro con Vigili del fuoco, Prefettura, Regione e quant'altro. E poi forse verranno istituiti dei COM. Per concludere appunto c'è poi una pianificazione intercomunale, che ci consente di vedere i temi su area vasta, perché sappiamo che i terremoti e le alluvioni se ne guardano bene dei confini amministrativi, producono gli effetti dove devono produrre; e poi appunto abbiamo questo piano operativo interno che ci dà tutte queste indicazioni comportamentali, a volte anche con diagrammi di flusso per renderle più immediate, perché nel momento dell'emergenza a volte anche i meccanismi logici saltano, quindi c'è bisogno di aiutare gli operatori ad essere efficaci. In conclusione, consideriamo sempre che i piani di emergenza sono, devono essere un punto di partenza e mai di arrivo; quindi è una fotografia valida oggi sulla quale ciascuno di noi individua ruoli, compiti e responsabilità, consapevole di quelli degli altri, ma sapendo che già domani avremo delle sfide nuove che ci costringono ad aggiornare i nostri comportamenti. Grazie.”

Consigliera Zanichelli: “Intervengo soltanto per ribadire le cose che ho già espresso in Consiglio Comunale e che motivano il nostro voto, che è un voto di astensione, non perché non crediamo nella necessità di lavorare in ambiti più ampi ecc., ma perché come ci è stato illustrato anche nella precedente seduta, emerge una grossa complessità nella gestione di un territorio che è molto diversamente organizzato, lo abbiamo visto, e che di fatto conferisce all’Unione una competenza che in realtà dalla Legge è affidata ai Sindaci. Quindi diventa ancora più difficile credo, coordinare il tutto, proprio sapendo che i 4 Comuni interessati fanno riferimento ai 4 Sindaci, c'è questa discrasia, questa incoerenza giuridica, per cui i referenti unici e finali della materia sono i Sindaci. Qui interviene l'Unione che deve fare questo lavoro di collegamento, di messa in rete e di coordinamento di 4 realtà, una delle quali in modo particolare, Torrile, organizzata in maniera molto diversa, perché per Sorbolo, Mezzani e Colorno già c'era una collaborazione, quindi anche su questa materia il nostro voto è di astensione.”

Consigliere Comelli: “Io mi limito soltanto come ho fatto in Consiglio Comunale, a ringraziare tutte le associazioni che fanno Protezione Civile, che con questo atto andiamo ad unificare, o quantomeno a portare a collaborare. Ringrazio da questo Consiglio tutti gli altri Comuni, tutti i volontari che sono degli altri Comuni, perché spero da ora in poi ci aiuteremo ancora di più a vicenda, quindi grazie; e grazie a tutto lo staff amministrativo che noi abbiamo, perché insomma non è poca la responsabilità che si prenderanno nel caso in cui qualche evento nefasto dovesse accadere sul nostro territorio, nel supportare i Sindaci; quindi siccome sono responsabilità in più che gli diamo loro malgrado, mi sembra giusto almeno ringraziarli per questa cosa.”

Consigliere Cesari: “Io mi associo alle parole di Comelli, ringraziando il qui presente dottor Castagnetti, l'ufficio Tecnico, tutti gli Uffici che hanno lavorato anche in questi giorni per realizzare anche lo studio di fattibilità, e ringrazio pubblicamente qui in questa Sede ancora di più il dottor Castagnetti, perché puntualmente attraverso una chat che per noi è importante, ci arrivano le segnalazioni che ci attivano preventivamente anche sulle emergenze potenziali che potranno essere, come quella precedentemente citata, anche dell'arrivo di una ondata di calore, che sarà difficile da poter gestire nell'eventualità in cui dovesse diventare davvero, come sembra, molto lunga. Per cui noi siamo anche orgogliosi di poter dire finalmente che abbiamo un piano aggiornato e fatto come si deve. Grazie.”

Consigliere Azzali: “Concludo dicendo che questa per noi è la settimana della Protezione Civile e giovedì sera faremo un incontro pubblico a Mezzani, dove parleremo di Protezione Civile, anche allargato al Comune di Torrile, perché logicamente questo studio è stato fatto a 3, ma inevitabilmente dobbiamo ragionare a 4.”

Terminata la discussione,

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE

VISTO l’atto rep. n. 6320, stipulato il 5 gennaio 2017, con cui i Comuni di Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile hanno costituito l’Unione Bassa Est Parmense, che subentra all'omonima forma associativa costituita con atto del 23 dicembre 2009;

VISTO il vigente Statuto dell’Unione Bassa Est Parmense, approvato con concordi deliberazioni consiliari dai Comuni aderenti, con effetto dal 6 gennaio 2017;

VISTO, inoltre, l’art. 35, comma 3, dello Statuto dianzi menzionato, che dispone l’applicazione all’Unione subentrante delle deliberazioni con cui i Comuni di Sorbolo, Mezzani e Colorno hanno trasferito le funzioni alla primigenia Unione Bassa Est Parmense, sino alla stipulazione delle convenzioni di cui al precedente art. 9;

DATO ATTO che l’Unione Bassa Est Parmense (nell’originaria costituzione): · con deliberazione consiliare, n. 7 del 31 marzo 2010, esecutiva, ha approvato gli studi di fattibilità concernenti l’organizzazione unitaria per il conferimento di funzioni, da parte dei Comuni di Colorno, Sorbolo e Mezzani alla suddetta Unione, tra cui quella concernente la Protezione Civile; · mediante la correlata convenzione stipulata con i Comuni di Colorno, Mezzani e Sorbolo in data 27 aprile 2010, rep. n. 1403, a seguito del trasferimento in capo suo della funzione “Protezione Civile”, agiva per conto di tutti i Comuni aderenti a far data dal 1° giugno 2010; · con deliberazione consiliare n. 4 del 28 marzo 2014, esecutiva, ha rinnovato e confermato a tempo indeterminato il contenuto dello studio di fattibilità approvato con propria deliberazione consiliare 07/2010 sopracitata; · mediante la correlata convenzione stipulata con i Comuni di Colorno, Mezzani e Sorbolo in data 30 aprile 2014, rep. n. 2210, a seguito della conferma del trasferimento in capo suo della funzione “Protezione Civile”, agisce nuovamente per conto dei Comuni aderenti a far data dal 1° giugno 2014;

VISTA, inoltre, sempre della preesistente Unione Bassa Est Parmense, la deliberazione consiliare n. 59 del 30 novembre 2015, esecutiva, con la quale sono state ricognìte le funzioni ad essa conferite dai Comuni aderenti, tra cui quelle esercitate per conto dei Comuni di Sorbolo, Mezzani e Colorno e quelle esercitate unicamente per i Comuni di Sorbolo e Mezzani, nella cui prima fattispecie figura quella relativa alla protezione civile;

VISTA la delibera del Consiglio Unione Bassa Est Parmense, n. 72 del 29.12.2016, ad oggetto: "Approvazione nota di aggiornamento D.U.P. 2017/2019, del bilancio di previsione 2017/2019 e del documento unico di programmazione 2017/2019", resa immediatamente eseguibile ai sensi di legge.

VISTI i seguenti atti normativi: a) Legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile” ed in particolare l’art. 15, secondo cui “Il Sindaco è autorità comunale di protezione civile. Al verificarsi dell'emergenza nell'ambito del territorio comunale, il Sindaco assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al Prefetto ed al Presidente della giunta regionale”; b) D.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59” che, in tema di pianificazione di emergenza, attribuisce: - alle Regioni la responsabilità di dettare indirizzi per l’elaborazione dei Piani Provinciali di Emergenza per gli eventi di tipo "b" (art. 108, comma 1, lettera a), punto 3) e di attuazione degli interventi urgenti in caso di crisi determinata dal verificarsi o dall'imminenza di eventi di tipo "b", anche avvalendosi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (art. 108, comma 1, lettera a), punto 2); - alle Province la responsabilità di predisporre i Piani Provinciali di Emergenza (art. 108, comma 1, lettera b), punto 2); - ai Comuni la responsabilità di predisporre i Piani Comunali e/o Intercomunali di Emergenza, anche nelle forme associative e di cooperazione previste dalla legge 8 giugno 1990, n. 142 (art. 108, comma 1, lettera c), punto 3); c) Legge Regionale 21 aprile 1999, n.3 che all'art.177 delinea le funzioni degli Enti locali ed in particolare il comma 3 “I comuni esercitano le funzioni di cui alla lett. c) del comma 1 dell’art.108 del D. Lgs. n.112/98, nonché adottano tutte le iniziative necessarie al superamento dell’emergenza, sul piano organizzativo, sociale ed economico; d) Delibera di G.R. Emilia Romagna n. 1166 del 21/06/2004 “Approvazione del protocollo d'intesa e delle linee guida regionali per la pianificazione di emergenza in materia di protezione civile” con cui sono stati approvati il protocollo d’intesa sulle linee guida regionali per la pianificazione d’emergenza in materia di protezione civile ed il documento tecnico contenente le linee guida per la predisposizione dei piani di emergenza provinciali e comunali; e) L.R. 7 febbraio 2005, n. 1 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell'agenzia regionale di protezione civile”; f) Delibera di G.R. Emilia Romagna n. 388 del 26/03/2007“ Direttiva in ordine agli interventi indifferibili ad urgenti di protezione civile ai sensi dell’art. 10 della L.R. 1/2005” g) Delibera di G.R. Emilia Romagna n. 1343 del 08/09/2008 “ Aggiornamento della direttiva in ordine agli interventi indifferibili ed urgenti di protezione civile ai sensi dell’art. 10 della L.R. 1/2005 approvata con Delibera di G.R. n. 388 del 26/03/2007” h) Direttiva PCM 3 dicembre 2008 “Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze”; i) Legge 12 luglio 2012, n. 100 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”; j) Legge 7 Aprile 2014 n. 56 “Disposizioni sulle citta' metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”; k) Legge 16 marzo 2017, n. 30 contenente la delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile;

DATO ATTO che nella gestione associata della Protezione Civile si rende necessario elaborare strategie comuni attraverso il supporto di specialisti del settore, che possano garantire modalità operative e procedure adeguate alla nostra realtà territoriale, che presenta notevoli vulnerabilità, in particolar modo dal punto di vista della sicurezza idraulica;

PREMESSO CHE: - con deliberazione di Giunta dell’Unione n. 4 del 10/03/2011 è stato approvato il piano di protezione civile afferente i territori di Sorbolo e Mezzani, - con deliberazione del Consiglio Comunale di Colorno n. 32 del 30 giugno 2001 fu approvato il Piano Comunale di Protezione Civile di Colorno e con deliberazione del Consiglio Comunale n. 16 del 17 marzo 2009 ne è stato approvato l'aggiornamento;

CONSIDERATO che, a causa delle mutate condizioni di rischio cui è sottoposto il nostro territorio e dell’evoluzione delle modalità di allertamento ed intervento, oltre che in considerazione del nuovo assetto organizzativo nella gestione della funzione, si è reso imprescindibile adeguare e aggiornare la pianificazione di emergenza per i comuni summenzionati in considerazione degli scenari di evento attesi;

CHE, conseguentemente, con determinazione n. 388 del 14/10/2015 si è conferito al Geol. Stefano Castagnetti, con studio in Basilicanova (PR), via Argini Sud n. 24, iscritto all’Ordine dei geologi. della Provincia di Parma al n. 514, l’incarico professionale, suddiviso in due fasi, per: · 1ª FASE - Aggiornamento e adeguamento dei Piani comunali di protezione civile, a valere quali piani stralcio del piano intercomunale; · 2ª FASE Redazione del Piano intercomunale di protezione civile come strumento di raccordo operativo tra i piani comunali;

CHE l’incaricato ha dato corso alla redazione del piano intercomunale e all’aggiornamento dei piani comunali nei tempi assegnati;

RILEVATO che i suddetti Piani sono costituiti dai seguenti elaborati grafici e descrittivi, sono depositati agli atti presso gli uffici di protezione civile:

PIANO INTERCOMUNALE - Relazione - Tav 1 – Carta di inquadramento - Tav 2A – Carta delle Reti e dei Servizi – rete elettrica - Tav 2B – Carta delle Reti e dei Servizi- rete gas - Tav 2C – Carta delle Reti e dei Servizi – rete idropotabile - Tav 3 – Carta della Pericolosità - Tav 4 – Carta degli Allevamenti zootecnici - Tav 5 – Carta del Modello di Intervento;

PIANO COMUNALE DI SORBOLO - Relazione - Tav 1 – Carta di inquadramento - Tav 2A – Carta delle Reti e dei Servizi – rete elettrica - Tav 2B – Carta delle Reti e dei Servizi- rete gas - Tav 2C – Carta delle Reti e dei Servizi – rete idropotabile - Tav 3 – Carta della Pericolosità - Tav 4 – Carta degli Allevamenti zootecnici - Tav 5 – Carta del Modello di Intervento;

PIANO COMUNALE DI MEZZANI - Relazione - Tav 1 – Carta di inquadramento - Tav 2A – Carta delle Reti e dei Servizi – rete elettrica - Tav 2B – Carta delle Reti e dei Servizi- rete gas - Tav 2C – Carta delle Reti e dei Servizi – rete idropotabile - Tav 3 – Carta della Pericolosità - Tav 4 – Carta degli Allevamenti zootecnici - Tav 5 – Carta del Modello di Intervento;

PIANO COMUNALE DI COLORNO - Relazione - Tav 1 – Carta di inquadramento - Tav 2A – Carta delle Reti e dei Servizi – rete elettrica - Tav 2B – Carta delle Reti e dei Servizi- rete gas - Tav 2C – Carta delle Reti e dei Servizi – rete idropotabile - Tav 3 – Carta della Pericolosità - Tav 4 – Carta degli Allevamenti zootecnici - Tav 5 – Carta del Modello di Intervento;

RITENUTI i suddetti piani meritevoli di approvazione;

DATO ATTO che gli Allegati in esso citati, in quanto strumenti dinamici operativi e settoriali che necessitano di essere costruiti e periodicamente aggiornati, non risultano allegati ai medesimi Piani, ma la loro costruzione è demandata ai rispettivi Servizi comunali ed intercomunali;

RILEVATO CHE i Piani Comunali di Protezione Civile e quello Intercomunale di Protezione Civile, prevedono il funzionamento dei Centri Operativi Comunali quale sistema di comando e coordinamento delle operazioni di soccorso, da attuare mediante organizzazione delle funzioni di supporto previste dal metodo Augustus;

CHE dette funzioni di supporto sono state meglio definite e coordinate nei diversi livelli di emergenza in un Piano Operativo Interno, affinché venga garantito il coordinamento delle attività in esso previste, con la possibilità di revisione attraverso specifico atto di Giunta;

VISTA Legge 7 Aprile 2014, n. 56, che all’art. 112 prevede che:” Qualora i comuni appartenenti all'unione conferiscano all'unione la funzione della protezione civile, all'unione spettano l'approvazione e l'aggiornamento dei piani di emergenza di cui all'articolo 15, commi 3-bis e 3-ter, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, nonché le connesse attività di prevenzione e approvvigionamento, mentre i sindaci dei comuni restano titolari delle funzioni di cui all'articolo 15, comma 3, della predetta legge n. 225 del 1992;

VISTO l’allegato parere favorevole di regolarità tecnica, reso dal Responsabile del servizio competente, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs. 18/08/2000 n. 267;

DATO ATTO che si prescinde dall’acquisizione del parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto al momento non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico – finanziaria o sul patrimonio dell’ente;

VISTO l'art. 11, comma 11, del vigente Statuto dell'Unione Bassa Est Parmense, in ordine all'astensione obbligatoria dalla votazione da parte dei consiglieri che rappresentano i Comuni che non hanno trasferito la funzione relativa alla deliberazione in argomento, pur concorrendo gli stessi alla formazione del numero legale per la validità della seduta;

DATO ATTO che, per effetto delle sopracitate disposizioni, non prendono parte alla votazione i Consiglieri che rappresentano il Comune di Torrile;

RILEVATA la necessità di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile per poter attuare immediatamente le disposizioni contenute nei piani;

CON 14 favorevoli, 1 astenuto (Zanichelli A.), legalmente espressi dai Consiglieri di Sorbolo, Mezzani e Colorno, come accertano gli Scrutatori ed il Presidente proclama;

D E L I B E R A

1) di approvare, per quanto richiamato in narrativa, il Piano intercomunale di protezione civile di Colorno, Mezzani e Sorbolo, nonché l’aggiornamento e l’adeguamento dei Piani (stralcio) comunali di protezione civile degli stessi tre Comuni, costituiti dei seguenti elaborati, depositati agli atti degli uffici di protezione civile:

PIANO INTERCOMUNALE - Relazione - Tav 1 – Carta di inquadramento - Tav 2A – Carta delle Reti e dei Servizi – rete elettrica - Tav 2B – Carta delle Reti e dei Servizi- rete gas - Tav 2C – Carta delle Reti e dei Servizi – rete idropotabile - Tav 3 – Carta della Pericolosità - Tav 4 – Carta degli Allevamenti zootecnici - Tav 5 – Carta del Modello di Intervento;

PIANO COMUNALE DI COLORNO - Relazione - Tav 1 – Carta di inquadramento - Tav 2A – Carta delle Reti e dei Servizi – rete elettrica - Tav 2B – Carta delle Reti e dei Servizi- rete gas - Tav 2C – Carta delle Reti e dei Servizi – rete idropotabile - Tav 3 – Carta della Pericolosità - Tav 4 – Carta degli Allevamenti zootecnici - Tav 5 – Carta del Modello di Intervento;

PIANO COMUNALE DI MEZZANI - Relazione - Tav 1 – Carta di inquadramento - Tav 2A – Carta delle Reti e dei Servizi – rete elettrica - Tav 2B – Carta delle Reti e dei Servizi- rete gas - Tav 2C – Carta delle Reti e dei Servizi – rete idropotabile - Tav 3 – Carta della Pericolosità - Tav 4 – Carta degli Allevamenti zootecnici - Tav 5 – Carta del Modello di Intervento;

PIANO COMUNALE DI SORBOLO - Relazione - Tav 1 – Carta di inquadramento - Tav 2A – Carta delle Reti e dei Servizi – rete elettrica - Tav 2B – Carta delle Reti e dei Servizi- rete gas - Tav 2C – Carta delle Reti e dei Servizi – rete idropotabile - Tav 3 – Carta della Pericolosità - Tav 4 – Carta degli Allevamenti zootecnici - Tav 5 – Carta del Modello di Intervento;

2) di comunicare, per competenza, alla Prefettura di Parma, l’approvazione dei suddetti Piani;

3) di dare atto che tali Piani costituiscono lo strumento unitario di risposta coordinata del sistema locale di Protezione Civile a qualsiasi tipo di situazione di crisi o di emergenza avvalendosi delle conoscenze e delle risorse disponibili sul territorio;

4) di provvedere a quanto previsto dall’art. 39 del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e s.m., in materia di trasparenza dell'attività di pianificazione e governo del territorio;

5) di dichiarare, con 14 favorevoli, 1 astenuto (Zanichelli A.), legalmente espressi dai Consiglieri di Sorbolo, Mezzani e Colorno, la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento delle autonomie locali approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.

UNIONE BASSA EST PARMENSE Provincia di Parma

PARERE EX ARTT. 49 E 147 BIS D. LGS. 18 AGOSTO 2000, N. 267.

APPROVAZIONE DEL PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI COLORNO, MEZZANI E SORBOLO ED AGGIORNAMENTO DEI RELATIVI PIANI (STRALCIO) COMUNALI.

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Il sottoscritto, responsabile del SERVIZIO TERRITORIO E SVILUPPO ECONOMICO, verificata la correttezza dell’azione amministrativa, formula il proprio parere Favorevole in ordine alla regolarità tecnica del presente atto. lì 20-06-2017

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO f.to Ing. BERTOZZI VALTER

Deliberazione di Consiglio N. 35 del 20 Giugno 2017

Letto, approvato e sottoscritto.

LA PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE F.to MICHELA CANOVA F.to avv. ELENA BEDUSCHI

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

Copia della presente viene pubblicata all’Albo Pretorio on line, per rimanervi 15 giorni consecutivi.

Lì ...... IL SEGRETARIO GENERALE F.to avv. ELENA BEDUSCHI

Copia conforme all’originale.

Addì ……………… Il Funzionario incaricato (Paola Conti) firma apposta digitalmente

Il sottoscritto Segretario, visti gli atti d’ufficio,

A T T E S T A

- che la presente deliberazione:

- è stata affissa all’albo pretorio on line per quindici giorni consecutivi dal ______al ______;

- è divenuta esecutiva il giorno ______decorsi 10 giorni dalla pubblicazione (art. 134 c. 3 D. Lgs. 267/’00).

Lì, ______

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