COMMITTENTE

COMUNITA' MONTANA AGORDINA COMUNI DI TAIBON AGORDINO,

REGIONE PROVINCIA DI ,

PROGETTO REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO CICLO-PEDONALE LUNGO LA VALLE DEL MEDIO BASSO CORDEVOLE STRALCIO FUNZIONALE NEI COMUNI DI TAIBON AGORDINO, AGORDO, LA VALLE AGORDINA DEFINITIVO - ESECUTIVO DI VARIANTE

TITOLO

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

PROGETTISTI COD. COMM.

Ing. Marco Adriani S/Cag002/12ES Ing. Vincenzo Pujia SCALA Ing. Edoardo Capezzali Ing. Cristina Sabatini - Arch. Pierpaolo Papi N° ELAB. Geol. Laura Piano Geom. Stefano Adriani Geom. Giuseppino Brugiotti RZE001/00

03 02 01 00 TUCCI BONCI ADRIANI LUGLIO 2012

REV. EMESSO PER RED. CONTR. APPR. DATA

NOME FILE Cag002RZE001_00 UNITA' DI MISURA

Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia Sab si riserva la proprietà di questo elaborato con la proibizione di Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 riprodurlo o trasferirlo a terzi senza autorizzazione scritta e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

ELABORATO P.S.C. – PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (Art. 100 D.Lgs. 81/2008)

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO RIFERIMENTI Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia si tutela NORMATIVI della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs 81/2008

Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso PROGETTO Cordevole

FIGURE PROFESSIONALI E FOTO AREA DI FUTURO CANTIERE

Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, COMMITTENTE Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina.

RESPONSABILE UNICO DEL Ing. Livio De Bettio PROCEDIMENTO

REDATTORE PIANO DI ing. Marco Bonci (SAB srl) SICUREZZA FOTO FOTO DELL’AREA FUTURODI CANTIERE COORDINATORE SICUREZZA DI geom. Stefano Adriani (SAB srl) PROGETTAZIONE

FIRME DEI RESPONSABILI

geom. Stefano Adriani (SAB srl)

ing. Livio De Bettio (RUP)

L’impresa appaltatrice

L’impresa subappaltatrice

Il lavoratore autonomo

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INFORMATIVA PER LA PRIVACY (Art.10 Legge 675/1996)

Lo scrivente Coordinatore per la sicurezza nei cantieri edili (D. Lgs. 81/2008) Stefano geom. Adriani , con sede operativa in Via Pievaiola 15, Perugia, allega nel presente Piano di sicurezza, l’informativa per il trattamento dei Vostri dati personali comuni (NON SENSIBILI) ai sensi della legge citata in oggetto. I Vostri dati personali comuni non vengono divulgati esternamente; eventuali furti nella sede dello scrivente verranno contabilizzati e denunciati all’Autorità Giudiziaria per la Vostra migliore tutela. I dati sono conservati in ufficio chiuso al pubblico all’interno di apposito contenitore e non sottoposto a visione di terzi. Nel caso si rendesse necessario il trattamento diretto da parte dello scrivente di Vostri dati personali sensibili , verranno attuate le procedure contenute nel provvedimento del 30/09/1998,autorizzazione n°4 del Garante della privacy, che, in ogni caso, attualmente non fanno parte del servizio prestato dallo scrivente. In particolare, i dati comuni contenuti nel Piano di sicurezza possono essere forniti in copia ai soli soggetti autorizzati (Committente, Progettista, Imprese operanti, ecc.) con l’impegno di non divulgare i dati stessi a favore di altri soggetti non interessati all’appalto. L’esame del Piano di sicurezza può essere effettuato in cantiere dagli Organismi Paritetici salvo le previste autorizzazioni di accesso al cantiere che devono essere date per iscritto a questi soggetti privatistici o dietro controllo dei responsabili di cantiere sempre presenti in loco. Piena libertà di accesso è data agli Organi di Vigilanza quali: ASL, ISPETTORATO DEL LAVORO E CARABINIERI.

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DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO DELL'IMPRESA EDILE APPALTATRICE

Data: ….…/….../………….

Oggetto: Dichiarazione sulle prescrizioni di sicurezza e salute per il cantiere ed accettazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (art.96, commi 1 e 2, art.100, punto 3 D. Lgs. 81/2008).

Il sottoscritto ………….…..………………………………………………….. Legale rappresentante dell'Impresa appaltatrice ………………………………….………………………………………………………., visto l’art.95, comma 1, del D. Lgs. 81/2008 e successive modifiche concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri ai sensi del’art.96, commi 1 e 2, e del’art.100, punto 3 del citato decreto:

DICHIARA l’accettazione del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento che costituisce, limitatamente al singolo cantiere interessato, adempimento alle disposizioni di cui all'articolo 17 comma 1, lettera a), all’articolo 18, comma 1, lettera z), e all’articolo 26, commi 1, lettera b), e 3.

La presente costituisce accettazione degli adempimenti previsti a carico del datore di lavoro e dell’impresa.

Il Datore di lavoro

…………………………………………………………………………………

Per presa visione da parte del Coordinatore per l’esecuzione dei lavori

…………………………………………………………………………………

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INDICE

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1. PRINCIPI GENERALI ...... 12

1.1. GENERALITA’ SUL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - LINEE GUIDA DI COMPOSIZIONE ...... 12

1.1.1. APPLICABILITA’ DEL D.LGS. 81/2008 ...... 13

1.1.2. OBIETTIVI DEL PSC ...... 13

1.1.3. FONTI PER LA REDAZIONE DEL P.S.C...... 15

1.1.4. RIFERIMENTI NORMATIVI ...... 15 1.1.5. ACRONOMI ...... 15

1.2. PRESCRIZIONI GENERALI DI SALUTE E SICUREZZA ...... 16

1.3. DEFINIZIONI E TERMINI DI EFFICACIA ...... 19

1.4. CONTENUTI MINIMI ...... 23

2. SEZIONE ANAGRFICA - DESCRITTIVA ...... 25

2.1 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA ...... 25

2.1.1 INDIRIZZO DEL CANTIERE (D.L GS . 81/08, ALLEGATO XV) ...... 25

2.1.2 ENTITA’ DELL’OPERA (D.L GS . 81/08, ALLEGATO XV) ...... 25

2.1.3 DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI E’ COLLOCATA L’AREA ...... ERRORE . IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO .

2.1.4 DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE PRIMA DELL’APPRONTAMENTO CANTIERE ...... 26

2.1.5 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA STATO ATTUALE CON INDIVIDUAZIONE OPERE IN PROGETTO ...... 27

2.1.6 BREVE DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE GEOMECCANICHE ED IDROGEOLOGICHE DEL TERRENO

(D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 44

2.1.7 DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE SCELTE PROGETTUALI,

ARCHITETTONICHE, STRUTTURALI E TECNOLOGICHE (D.L GS . 81/2008, ART . 100, ALLEGATO XV) ERRORE . IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO .

2.1.7.1 RELAZIONE TECNICA GENERALE ...... ERRORE . IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO .

2.1.7.2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO ...... ERRORE . IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO .

2.1.7.3 ELABORATI ESPLICATIVI DELL’INTERVENTO IN PROGETTO CON L’INDIVIDUAZIONE DELLE PRINCIPALI

OPERE DA REALIZZARE E DELLE OPERE INTERCETTATE ...... ERRORE . IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO .

2.2 SOGGETTI DEL CANTIERE E DELLA SICUREZZA (D. LGS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 44

2.2.1 RECAPITO DEI SOGGETTI INTERESSATI ...... 47

2.2.2 ESPLETAMENTI PRIMA DELL’APERTURA DEL CANTIERE ...... 47

2.2.3 ESPLETAMENTI AL MOMENTO DELL’APERTURA DEL CANTIERE ...... 48

3. SEZIONE TECNICA – VALUTAZIONE RISCHI, PROCEDURE E APPRESTAMENTI ...... 51

3.1 CRITERIO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ...... 51

3.1.1 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORAZIONI ...... 51

3.1.2 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE OPERATIVA DEI RISCHI A SEGUITO EVENTUALE INTEGRAZIONE DEL

PSC ATTRAVERSO I POS (2° MATRICE) ...... 53

3.1.3 IDENTIFICAZIONE DELLA FIGURA CHE VIENE COINVOLTA NELLA LAVORAZIONE /ATTIVITÀ...... 53

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3.2 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI A SITO, ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE, LAVORAZIONI –

PRESCRIZIONI, PROCEDURE ESECUTIVE, APPRESTAMENTI ED ATTREZZATURE ...... 54

3.2.1 IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE ...... 54

3.2.1.1 AREE COINVOLTE DALLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI ...... 54

3.2.1.2 AREA DI CONSEGNA DEI LAVORI ...... 56

3.2.1.3 AREA OPERATIVA DI CANTIERE ...... 56

3.2.1.4 SERVIZI VARI ...... 56

3.2.1.5 INDIVIDUAZIONE DEI SOTTOSERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE INTERFERENTI (D.L GS . 81/2008,

ALLEGATO XV) ...... 57

3.2.1.6 INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE AEREE PRESENTI (D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 57

3.2.1.7 PRESENZA DI EDIFICI / AMBIENTI CON PARTICOLARE ESIGENZE DI TUTELA ...... 58

3.2.1.8 IN CASO DI LAVORI IN ORARIO NOTTURNO ...... 58 3.2.1.9 VINCOLI ...... 59

3.2.1.10 ...... BONIFICA DA ORDIGNI BELLICI ...... 60

3.2.1.11 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE CON VALUTAZIONE ANALITICA ...... 60

3.2.2 IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ...... 63

3.2.2.1 RECINZIONE DI CANTIERE (ART . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 63

3.2.2.2 VIABILITA’ PRINCIPALE DI CANTIERE (ART . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 64

3.2.2.3 MODALITA’ DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI (ART . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 64

3.2.2.4 CARTELLO DI CANTIERE (D.P.R 380/01) ...... 65

3.2.2.5 SEGNALETICA DI SICUREZZA (ART . 100 D.L GS. 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 65

3.2.2.6 SERVIZI IGIENICO – ASSISTENZIALI (ART . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 66

3.2.2.7 ALTRI BARACCAMENTI (ART . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 66

3.2.2.8 DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI TECNICI DI CANTIERE (ART . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 67

3.2.2.9 EVENTUALI IMPIANTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE (ART . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 67

3.2.2.10 ...... IMPIANTO ELETTRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 68

3.2.2.11 . IMPIANTO DI MESSA A TERRA DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 69

3.2.2.12 ...... IMPIANTI DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA ...... 69

3.2.2.13 .. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 70

3.2.2.14 IMPIANTO DI VENTILAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (E X D.L GS . 494/96, ART . 12, C. 1, LETT .

B, ART . 100 NUOVO D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 70

3.2.2.15 ...... IMPIANTO IDRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 70

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3.2.2.16 ...... IMPIANTO FOGNARIO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (AT . 100 D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 70

3.2.2.17 ...... ZONE A SPECIFICA DESTINAZIONE ...... 70

3.2.2.18 ...... ATTREZZATURE E MACCHINE (ART . 100 .L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 71

3.2.3 IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI...... 72

3.2.3.1 CONDIZIONI ATMOSFERICHE AVVERSE E SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA ...... 80

3.2.4 SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE, MISURE DI COORDINAMENTO ...... 82

3.2.4.1 INIZIATIVE PROPOSTE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DELLE LAVORAZIONI SIA PER I LAVORATORI CHE

PER I NON ADDETTI AI LAVORI ...... 84

3.2.5 ANALISI DELLE FASI E SUB-FASI DEI LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE ...... 84 3.2.5.1 PREMESSA ...... 84

3.2.5.2 ELENCO DELLE FASI E SOTTOFASI LAVORATIVE ...... 85

3.2.5.3 CRITICITA’ FUNZIONALI ...... 100

3.2.6 APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE E MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA ...... 100

3.2.7 RISCHI INTRINSECI ALLE LAVORAZIONI E PRESCRIZIONI SPECIFICHE PER CIASCUNA FASE ...... 102

3.3 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI AD INTERFERENZE FRA LAVORAZIONI ED USO COMUNE DI

ATTREZZATURE E SERVIZI - PRESCRIZIONI, PROCEDURE OPERATIVE, APPRESTAMENTI ...... 103

3.3.1 ELENCO DELLE EFFETTIVE INTERFERENZE SPAZIALI RISCONTRATE NEL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI ...... 103

3.3.2 PRESCRIZIONI OPERATIVE E/O D.P.I. DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE LAVORATIVE ...... 104

3.3.3 COORDINAMENTO GENERALE PIANO ...... 104

3.3.4 DIAGRAMMA DI AFFOLLAMENTO ...... 105

3.3.5 MODALITA’ RELATIVE ALL’USO COMUNE DA PARTE DI PIU’ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI DI

APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA. (EX . D.P.R. 222/03,

ART . 2, C. 2, LETT . C, ART . 100 NUOVO D.L GS . 81/2008, ALLEGATO XV) ...... 105

3.3.6 PRESCRIZIONI OPERATIVE DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLA PRESENZA DI TERZI ...... 106

3.4 ORGANIZZAZIONE DELLA COOPERAZIONE, DEL COORDINAMENTO E DELL’INFORMAZIONE ...... 106

3.4.1 RIUNIONI DI COORDINAMENTO ...... 107

3.4.2 ATTUAZIONE DELLE MODALITA’ ORGANIZZATIVE ...... 109

3.5 PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ...... 113

3.5.1 COMPITI DELL’IMPRESA APPALTATRICE ...... 113

3.5.2 COMPITI DELL’IMPRESA ESECUTRICE ...... 113

3.5.3 EMERGENZA INCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI ...... 114

3.5.4 EMERGENZA E SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO ...... 116

3.5.5 ORGANIGRAMMA ESEMPIO DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE ...... 117

3.5.6 MODALITA’ DI CHIAMATA DEI SOCCORSI ...... 118

3.5.7 ELENCO NUMERI DI EMERGENZA ...... 118

3.6 DURATA DELLE LAVORAZIONI ...... 119

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4. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA E PENALI ...... 121

4.1 COSTI DELLA SICUREZZA ...... 121

4.2 ELENCO OPERE DEI COSTI SPECIFICI ATTINENTI L’OPERA DA REALIZZARSI ...... 123 4.3 PENALITÀ ...... 123

5. PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO ...... 125

5.1 PREMESSA ...... 125

5.2 REALIZZZAIONE DEI PONTI DI COLLEGAMENTO ...... 125

5.3 EVENTUALI INTRFERENZE CON CAVI AEREI DI ALTA TENSIONE ...... 125

6. TAVOLE ESPLICATIVE DI PROGETTO ...... 127

7. APPLICAZIONE E GESTIONE DEL PSC ...... 129

7.1 PREMESSE ...... 129

7.2 IMPRESE ESECUTRICI ...... 129

7.2.1 DATORE DI LAVORO ...... 129 7.2.2 APPALTATORE ...... 130

7.2.3 RESPONSABILE DI CANTIERE (D IRETTORE TECNICO DI CANTIERE , CAPOCANTIERE ) ...... 134

7.2.4 SUBAPPALTATORE E NOLI ...... 135

7.2.5 I LAVORATORI AUTONOMI ...... 137

7.2.6 FORNITURA DEI MATERIALI ...... 139

7.3 ADEMPIMENTI DEL COORDINATORE PER L’ESECUZIONE: RELAZIONE SULLA MODALITA’ CON LA QUALE IL

C.S.E. ASSOLVERA’ AI COMPITI PREVISTI PER LEGGE E CRITERI DI VERIFICA DEL PSC ...... 140

7.3.1 VERIFICA DELL’IDONEITA’ DEI PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA (P.O.S.) ...... 140

7.3.2 VERIFICA DELLA CORRETTA APPLICAZIONE, DA PARTE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI

AUTONOMI, DELLE DISPOSIZIONI PREVISTE NEL P.S.C...... 140

7.3.3 ADEGUAMENTO DEL P.S.C. IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI MODIFICHE INTERVENUTE ...... 141

7.3.4 ADEGUAMENTO DEL FASCICOLO IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI

MODIFICHE INTERVENUTE ...... 141

7.3.5 VERIFICA DELL’ATTUAZIONE DI QUANTO PREVISTO NEGLI ACCORDI TRA LE PARTI SOCIALI ...... 142

7.3.6 VERIFICA PERIODICA DURANTE I PERIODI DI MAGGIOR RISCHIO DOVUTI AD INTERFERENZE DI LAVORO ...... 142

7.3.7 VERIFICA PERIODICA DELLE MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DI

APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA142

7.3.8 INTEGRAZIONE DEL P.S.C. CON I NOMINATIVI DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI AUTONOMI ...... 143

7.3.9 ESPRESSIONE DEL PARERE SULLA LIQUIDAZIONE DEI COSTI DELLASICUREZZA PREVISTI IN BASE ALLO

STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI ...... 143

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7.3.10 SEGNALAZIONE, AL COMMITTENTE O AL RESPONSABILE DEI LAVORI, DELLE INOSSERVANZE DEGLI ARTT.

94, 95 E 96 E ALLE PRESCRIZIONI DEL PIANO DI CUI ALL’ ART. 100 DEL D. LGS. 81/2008, AI SENSI

DELL’ART. 92, COMMA 1, LETTERA E DELLO STESSO DECRETO - SOSPENSIONE IN CASO DI PERICOLO

GRAVE ED IMMINENTE ...... 143

8. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO ...... 146

8.1 CONTENUTI MINIMI ...... 146

9. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO ...... 148

10. ELENCO ALLEGATI TIPO AL PSC ...... 150

10.1 ALLEGATO I°: PLANIMETRIE PREDISPOSTE IN BASE AL PROGETTO CON L’INDICAZIONE DELLE AREE

INDICATIVE DI POSIZIONAMENTO DEI SERVIZI DELLE IMPRESE ...... 150

10.2 ALLEGATO II°: SCHEDE GENERICHE ATTREZZATURE, MEZZI ED IMPIANTI TECNOLOGICI UTILIZZATI PER LA

REALIZZAZIONE DELL'OPERA ...... 150

10.3 ALLEGATO III° - SCHEDE GENERICHE D.P.I. E SOSTANZE...... 150

10.4 ALLEGATO IV°: PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA PER LA

COMPOSIZIONE DEL PRESENTE PSC ...... 151

10.5 ALLEGATO V°: DOCUMENTI DA TENERE IN CANTIERE ...... 151

10.6 ALLEGATO VI°: FACSIMILE DI NOMINA CSP ...... 156

10.7 ALLEGATO VII°: FACSIMILE DI NOMINA CSE ...... 156

10.8 ALLEGATO VII°: SCHEDA GENERICA LAVORAZIONI ...... 156

10.9 ALLEGATO IX°: SCHEMA DELLE CERTIFICAZIONI E/O DICHIARAZIONI DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO E

DEL LAVORATORE AUTONOMO ...... 157

10.10 ALLEGATO X°: DIAGRAMMA DI GANTT ...... 157

10.11 ALLEGATO XI°: SISTEMA DI GESTIONE COORDINAMENTO SICUREZZA IN ESECUZIONE ...... 157

10.12 ALLEGATO XII°: PROPOSTA DI SOSPENSIONE DEI LAVORI / ALLONTANAMENTO DI IMPRESE/RISOLUZIONE

DEL CONTRATTO IN CASO DI INOSSERVANZE ALLE NORME DI SICUREZZA E SALUTE ...... 157

10.13 ALLEGATO XIII°: VERBALE DI SOSPENSIONE DI SINGOLA LAVORAZIONE IN CASO DI PERICOLO GRAVE ED IMMINENTE ...... 157

10.14 ALLEGATO XIV°: VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA ...... 157

11. APPENDICE A - DEFINIZIONI ...... 159

11.1 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI DELIMITAZIONI ...... 159

11.2 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI SEGNALAZIONI ...... 159

12. APPENDICE B – RAGGRUPPAMENTO TIPOLOGICO DELLE CATEGORIE DI OPERE ...... 162

12.1 A) CIVILE: OPERE CIVILI COSTRUZIONE, MANUTENZIONE, RESTAURO ...... 162

12.2 B) TERRITORIO: OPERE IDRAULICHE - AMBIENTALE ...... 163

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12.3 C) RETI COMPLESSE: OPERE PERTINENTI IL S.I.I...... 165

12.4 D) VIABILITÀ: OPERE PER LA MOBILITÀ ...... 166

12.5 E) TECNOLOGICO: IMPIANTI E COMPLESSI IMPIANTISTICI ...... 167

13. APPENDICE - C: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI ...... 171

14. APPENDICE – D,E,F: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI ...... 174

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PRINCIPI GENERALI

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

1. PRINCIPI GENERALI

1.1. GENERALITA’ SUL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - LINEE GUIDA DI COMPOSIZIONE

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. 1. Il PSC è specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità; i suoi contenuti sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative conformi alle prescrizioni dell'articolo 3 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni.

Il presente PSC, al fine di risultare preventivamente efficace, viene composto per essere:

• specifico per realizzare l’opera a cui si riferisce. La specificità del documento risulterà evidenziata dalle scelte tecniche, progettuali, architettoniche e tecnologiche, dalle tavole esplicative di progetto, dalla planimetria e da una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno.

• leggibile /consultabile e quindi scritto in forma comprensibile per essere ben recepito dalle imprese, dai lavoratori delle imprese, dai lavoratori autonomi e dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.) nonché dal committente o dal responsabile dei lavori se nominato.

La leggibilità e la comprensibilità vengono ottenute attraverso:

o le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi i quali vengono descritti in modo semplice e sintetico;

o l’uso di un linguaggio semplice ed immediato soprattutto nella compilazione delle schede facenti parte del PSC medesimo anche tramite l’utilizzazione di immagini;

o la predisposizione di planimetrie;

o l’impostazione schematica e sintetica delle varie sezioni del presente documento.

• realizzabile /fattibile , cioè traducibile concretamente dai responsabili tecnici delle singole imprese e dai lavoratori autonomi, in quanto composto attraverso elementi fondamentali costituenti la progettazione esecutiva necessaria alla realizzazione dell’opera.

• controllabile in ogni momento in quanto la sua strutturazione permette una facile consultazione da parte di tutti i soggetti interessati.

Dal punto di vista tecnico il presente PSC è stato inoltre predisposto per risultare:

• integrato con le scelte progettuali perché queste ultime sono strettamente connesse ed interdipendenti con le scelte in materia di sicurezza e salute;

• articolato per fasi lavorative in quanto la suddivisione dell’opera in fasi di lavoro permette di individuare più facilmente:

o i rischi specifici e reali per il contesto in argomento; o i momenti critici dovuti a lavorazioni interferenti;

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o le modalità per eliminare o ridurre detti rischi; o quali soggetti abbiano in carico gli obblighi di sicurezza; o la stima dei costi della sicurezza;

• sufficientemente analitico in quanto consente di individuare le tecnologie, le attrezzature, gli apprestamenti, le procedure esecutive e gli elementi di coordinamento tali da garantire la sicurezza per l’intera durata dei lavori;

• utilizzabile dalle imprese per integrare l’addestramento dei lavoratori addetti all’esecuzione dell’opera, (grazie all’impostazione schematico – sintetica), e l’indicazione di comportamenti corretti che consentono di ottenere una comunicazione tecnica semplice ed immediata.

• aggiornabile in qualsiasi momento, sia per l’eventuale introduzione di nuove e diverse lavorazioni a seguito di varianti in corso d'opera, sia per tener conto di specifiche esigenze operative e di organizzazione aziendale dell'impresa aggiudicataria dei lavori, a seguito degli esiti della gara d'appalto.

1.1.1. APPLICABILITA’ DEL D.LGS. 81/2008

Il presente Piano di Sicurezza è redatto per i lavori di “Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso cordevole”. Tali lavori rientrano nelle competenze del D.Lgs. 81/2008 in quanto ai sensi dell’art. 90, comma 3 del D.lgs. 81/2008, nel cantiere in oggetto è prevista la presenza di più imprese, anche non contemporanee, inoltre ai sensi dell’art. 88, comma 1 del D.lgs. 81/2008, il cantiere edile è classificabile come “cantiere temporaneo o mobile” in quanto luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile rientranti in: “Opere stradali”. Copia del Piano di sicurezza dovrà essere trasmessa a tutte le imprese invitate a presentare offerte (circ. min. lav. n° 73/97). Il presente Piano dovrà essere integrato dal Coordinatore per l’esecuzione dei lavori nel caso di proposte integrative presentate dalle imprese appaltatrici (art. 100 comma 5, D.Lgs. 81/2008). Il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, è in possesso della abilitazione per tale pratica in base ai requisiti richiesti dall’ art. 98 del D,Lgs. 81/2008, in quanto in possesso di diploma in geometra, di attestato del corso di formazione, e operante nel settore delle costruzioni in edilizia per almeno tre anni.

1.1.2. OBIETTIVI DEL PSC

Il Piano di sicurezza e coordinamento (in sigla P.S.C.) è redatto e ai sensi dell’art. 90 del D.Lgs. 81/2008 recante attuazione all’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123, e nel rispetto del ex. D.P.R. n. 554/99 del 21 dicembre 1999 relativo al "Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici”, aggiornato ai sensi della Legge 163/06 etc..

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Nella redazione del presente documento sono state contemplate le normative riportate in elenco nel cap. 1 : “ Informazioni di carattere generale ” al par.fo 1.4 : “ Riferimenti normativi ”. Il P.S.C. è parte integrante del Contratto d'Appalto delle opere in oggetto e la mancata osservanza di quanto previsto nel P.S.C. costituisce violazione delle norme contrattuali (art. 100, D.Lgs. 81/2008 comma 2). Sono ammesse integrazioni al presente P.S.C. da parte dei Datori di lavoro delle imprese esecutrici, da formulare al Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, l'accettazione delle quali non può in alcun modo comportare modifiche economiche ai patti contrattuali.

Si rammenta che la violazione da parte delle Imprese e dei Lavoratori autonomi di quanto predisposto dal D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, art. 95 e 96, e alle prescrizioni contenute nel P.S.C di cui all’art. 100 del citato Decreto costituisce giusta causa di sospensione dei lavori, allontanamento dei soggetti dal cantiere o di risoluzione del contratto. Tali imprese, nonché le imprese o i lavoratori autonomi che parteciperanno ad eventuali subappalti, dovranno dimostrare la loro idoneità tecnica e professionale anche attraverso la produzione dei documenti contenuti nel seguente elenco, da considerarsi indicativo e non esaustivo: 1. certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato; 2. documento di valutazione dei rischi, 3. specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto, di macchine, attrezzature, e opere provvisionali, 4. elenco dei DPI, 5. nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incarichi dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione emergenza, 6. nomina del medico competente quando necessario, 7. attestati di formazione, 8. libro matricola, 9. dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica,corredata degli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate dall' I.N.P.S., all' I.N.A.I.L. e alle Casse Edili. 10. dichiarazione sul tipo di contratto di lavoro applicato, 11. documento unico di regolarità contributiva, 12. dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81. Le imprese esecutrici, prima dell'esecuzione dei rispettivi lavori, dovranno presentare il proprio Piano operativo di sicurezza (P.O.S.), da intendersi come piano di dettaglio e di complemento al P.S.C., al Coordinatore per l'esecuzione, inoltre devono verificare la congruenza dei POS delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti POS al CSE: I lavori non potranno darsi inizio se non è avvenuta la formale approvazione del POS da parte del Coordinatore per l'esecuzione.

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È fatto obbligo, ai sensi dell’ art. 96 D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, di cooperare da parte dei Datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi, al fine di trasferire informazioni utili ai fini della prevenzione infortuni e della tutela della salute dei lavoratori. L’ Appaltatore dovrà rispettare e far rispettare, tutto quanto previsto nel PSC organizzando un’ apposita e idonea struttura gerarchica composta dal Direttore di Cantiere e preposti di cantiere. Tale struttura gerarchica dovrà essere riportata nel POS, comunicata al Committente, alla Direzione Lavori e al C.S.E. Tali soggetti dovranno essere reperibili sempre per tutta la durata del contratto. Durante tutte le fasi di lavoro, dovrà essere sempre presente almeno uno dei soggetti suddetti che abbia competenze e poteri in relazione agli aspetti di sicurezza, oltre che operativi ed esecutivi. Il non rispetto di tale obbligo contrattuale comporterà la sospensione dei lavori con conseguenze a carico dell’ appaltatore. L’Appaltatore dovrà pertanto firmare dichiarazione di presa visione e accettazione del P.S.C.

1.1.3. FONTI PER LA REDAZIONE DEL P.S.C.

Il documento à stato redatto previo sopralluogo sul sito con annessa documentazione fotografica, e attraverso la visione di tutti gli elaborati progettuali in nostro possesso. Inoltre si è tenuto conto di quanto descritto nella conferenza servizi del 04.09.2008, e di quanto citato nel Decreto Interministeriale del 21 marzo 1988, n. 449, circa l’approvazione nelle norme tecniche per la progettazione, l’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche aeree esterne.

1.1.4. RIFERIMENTI NORMATIVI

Fermo restando per l'Appaltatore la conoscenza ed il rispetto di tutta la legislazione vigente ed eventualmente emanata in materia di prevenzione negli infortuni sul lavoro, viene di seguito riportata la norma a cui ci si riferisce per la stesura del presente Piano:.

D.Lgs. 81/2008 Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

1.1.5. ACRONIMI

C.S.P. = Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione dell’opera, C.S.E. = Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione dell’opera, D.P.I. = Dispositivi di Protezione Individuale, P.S.C. = Piano di Sicurezza e Coordinamento,

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P.O.S. = Piano Operativo di Sicurezza, redatto da ciascuna impresa appaltatrice, R.L.S. = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, R.L.S.T. = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali, R.S.P.P. = Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, M.C. = Medico Competente, Impresa = Impresa appaltatrice o capofila, D.L. = Direzione Lavori, R.L. = Responsabile Lavori.

1.2. PRESCRIZIONI GENERALI DI SALUTE E SICUREZZA

( Indicazioni di massima a discrezione di ogni singolo Coordinatore per la progettazione) Le imprese, i lavoratori autonomi ed in generale tutti i soggetti che a vario titolo intervengono ed operano nel cantiere a cui il presente PSC si riferisce devono obbligatoriamente utilizzare: infrastrutture, mezzi e servizi di protezione, macchine, impianti, sostanze e materiali, attrezzature, apparecchiature, apprestamenti, DPI e procedure di lavoro conformi alla normativa vigente. Far rispettare detta prescrizione è compito specifico dei soggetti responsabili dell’impresa (datore di lavoro, dirigente, preposto, eventualmente comandante di natante).

Le imprese a vario titolo interessate all'esecuzione dei lavori devono inoltre tassativamente indicare nel proprio POS le persone che ricoprono i seguenti specifici ruoli nel cantiere in cui si andranno a realizzare le opere in progetto:

Dirigenti; Preposti/Capi cantiere; Addetti antincendio; Addetti Gestione Emergenze; Addetti Primo Soccorso e Addetti con funzioni particolari e specifiche.

Oltre ai nominativi devono essere prodotte tutte le indicazioni per contattare tali persone nel modo più rapido ed efficace possibile (n° di telefono cellulare o altro idoneo mezzo in caso di zone non raggiungibili mediante telefoni ).

Per ogni soggetto impegnato in cantiere deve essere prodotta tutta la documentazione necessaria per valutare l’avvenuta informazione e formazione.

Il Coordinatore in fase di Esecuzione, a suo insindacabile giudizio, può verificare (ad esempio tramite la compilazione di un questionario) il reale grado di comprensione del presente PSC da parte delle Imprese e dei Lavoratori autonomi.

Un riscontro negativo a tale verifica può comportare la richiesta di adeguamento nei confronti dei soggetti non correttamente informati e formati. Le imprese devono adempiere immediatamente a tale richiesta.

Si riportano di seguito alcune indicazioni di carattere generale sulle modalità di composizione del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), nel rispetto del DPR n° 222/2003, per la realizzazione delle seguenti opere: realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole nonché sui compiti dei principali soggetti della sicurezza nel cantiere.

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Il personale utilizzato per la realizzazione dei lavori:

• dovrà essere fisicamente idoneo ad eseguire tutte le lavorazioni previste nel progetto, aver effettuato tutte le vaccinazioni prescritte dalla Legge e dovrà essere regolarmente sottoposto ai necessari controlli sanitari da parte del medico competente;

• dovrà essere sufficientemente addestrato ad affrontare le situazioni di emergenza che si potrebbero verificare nei luoghi dove verrà approntato il cantiere, con particolare riguardo ai protocolli da seguire in caso di infortunio e alla prestazione dei primi immediati soccorsi;

• dovrà essere tecnicamente idoneo ad eseguire le lavorazioni cui sarà destinato in relazione alla specifica qualifica, capacità professionale ed esperienza acquisita;

• dovrà aver svolto adeguata attività formativa generale riguardo ai lavori che normalmente svolge l'impresa con particolare riferimento alle problematiche connesse alla sicurezza, alla prevenzione degli infortuni ed alla tutela della salute dei lavoratori;

• dovrà essere tecnicamente idoneo a riconoscere residui pericolosi ed a gestire eventuali ritrovamenti di ordigni bellici;

• dovrà essere tecnicamente idoneo a riconoscere ed a bonificare il cantiere da rischi di natura biologica;

• dovrà ricevere i necessari DPI unitamente alle relative istruzioni per l'uso;

• dovrà essere a conoscenza delle caratteristiche e della pericolosità delle sostanze che verranno utilizzate;

• dovrà ricevere approfondite informazioni in merito alle specifiche lavorazioni da eseguire nell'intervento di cui trattasi ed ai relativi rischi connessi alle stesse, al corretto uso dei macchinari, delle attrezzature e dei DPI, nonché agli specifici luoghi e circostanze in cui si svolgeranno i lavori ai fini del rispetto delle norme di salute e sicurezza in cantiere;

• dovrà aver ben compreso tutte le disposizioni ricevute, sia dal datore di lavoro, sia attraverso il PSC ed il POS, e non dovrà avere alcun dubbio in ordine alla loro concreta attuazione;

• dovrà segnalare tempestivamente al Coordinatore per l'esecuzione ogni episodio e/o circostanza che implichi l'insorgere di pericoli non previsti nel PSC o di carenze negli apprestamenti per la sicurezza.

Il personale straniero dovrà essere in grado di comprendere ed esprimersi in italiano in modo sufficiente al fine di poter comunicare in cantiere con tutte le persone a vario titolo interessate alla gestione dei lavori.

Non saranno ammessi regimi alimentari che possano compromettere il buon andamento delle lavorazioni.

Infine il personale preposto alla condotta, di automezzi e/o di mezzi d'opera mezzi speciali o natanti, dovrà essere in possesso delle necessarie patenti e/o permessi propri e riferiti al mezzo.

Di tali circostanze e adempimenti il datore di lavoro dovrà fornire al coordinatore per l'esecuzione apposita certificazione prima dell'inizio dei lavori.

In base alla "direttiva macchine" recepita nell'ordinamento italiano con D.P.R. 459/96, le attrezzature e i mezzi d'opera da impiegare, ivi compresi quelli presi a nolo da terzi:

• dovranno essere marcate CE o comunque pienamente conformi alle vigenti norme tecniche;

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• dovranno essere perfettamente efficienti ed idonee alle lavorazioni cui saranno destinate nel cantiere in oggetto;

• dovranno avere il libretto d'uso e manutenzione e/o il libretto di bordo tenuto costantemente controllato ed aggiornato;

• dovranno essere regolarmente assoggettate alle revisioni periodiche prescritte dalla legge;

• dovranno essere del tutto indenni da qualsiasi alterazione o manomissione che ne possa pregiudicare l'efficienza, la conformità al certificato di omologazione e la rispondenza alla vigente normativa.

Le recinzioni fisse:

• dovranno essere verificate e rese corrispondenti ai carichi previsti, e pienamente conformi alle vigenti norme tecniche;

• dovranno essere indenni da qualsiasi alterazione o manomissione che ne possa pregiudicare l'efficienza, la sicurezza verso gli operatori e verso i terzi e la conformità alle leggi vigenti rilasciata dal costruttore o comunque dalla Ditta installatrice.

Di tali circostanze e adempimenti il datore di lavoro dovrà fornire al coordinatore per l'esecuzione apposita certificazione da allegare al POS prima dell'inizio dei lavori.

In ciascuna fase o sub - fase di lavoro tutti gli operatori, di qualsiasi impresa operante in cantiere, che possano mutuamente interferire dovranno sempre potersi reciprocamente tenere sotto controllo ed essere in grado di comunicare tra loro per i necessari consensi all'esecuzione di singole operazioni elementari; dovranno inoltre, qualora necessario, essere sempre coordinati da almeno un preposto formalmente nominato il quale avrà l'obbligo di segnalare eventuali comportamenti o situazioni difformi dalle vigenti norme in materia di sicurezza e soprattutto di ordinare contestualmente la sospensione delle predette lavorazioni in caso di necessità.

Tale disposizione vale anche nel caso venissero impiegati lavoratori stranieri i quali, ai fini dell'esatta e puntuale comprensione delle disposizioni impartite, del pieno rispetto delle norme di sicurezza e della corretta esecuzione dei lavori, dovranno conoscere inequivocabilmente la lingua italiana; In nessuna fase di lavoro potrà essere presente in cantiere un solo operatore.

Almeno il capocantiere dovrà avere la qualifica di "preposto", nonché la funzione di coordinatore del lavoro degli operatori a lui rispettivamente subordinati e di gestire le situazioni di emergenza.

Qualora in corso d'opera, a seguito dell'introduzione di varianti, si manifestasse la necessità di effettuare una lavorazione non prevista dal PSC, l'impresa ha l'obbligo di sospendere le lavorazioni e informare immediatamente il Coordinatore per l'esecuzione e il D.L.L. e si dovrà aggiornare il PSC ed il POS prima di iniziare la predetta lavorazione.

Qualora il Coordinatore per l'esecuzione venisse a conoscenza dell'inizio di una lavorazione non prevista nel progetto e/o nel PSC, avrà la facoltà di disporre immediatamente la sospensione di tale lavorazione. Essa potrà riprendere soltanto dopo i necessari aggiornamenti al PSC ed al POS.

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Due lavorazioni che dovessero eventualmente effettuarsi contemporaneamente l'una sopra l'altra o l'una in fianco all'altra sono considerate interferenti.

Tali interferenze dovranno pertanto essere evitate e le lavorazioni andranno eseguite in tempi diversi.

Le lavorazioni preliminari effettuate in officina da ciascuna impresa non fanno parte del cantiere e pertanto sono soggette al D.Lgs. 81/2008. Unico responsabile in tal caso è il Datore di Lavoro di ciascuna impresa.

Nel caso di passaggi stretti e mancanza di area per l'inversione di marcia dei mezzi d'opera, si dovranno destinare 1 o 2 lavoratori di assistenza a terra per coadiuvare l'autista in fase di manovra e di retromarcia, segnalare gli spostamenti e regolamentare il traffico dei veicoli incrocianti e/o interferenti.

Tale assistenza dovrà essere garantita anche nel caso in cui i mezzi d'opera dovessero temporaneamente impegnare tratti di strada nelle fasi di trasferimento da un'area operativa all'altra o da un'area operativa ad un'area di interscambio, parcheggio e stazionamento di mezzi d'opera, stoccaggio provvisorio di materiali, carico e/o scarico.

Nel POS dovranno infine essere previste idonee misure per contrastare gli eventuali rischi biologici e comunque il personale dovrà essere sufficientemente addestrato per fronteggiare i pericoli conseguenti ad incontri accidentali con serpenti, ratti, insetti e al contagio con agenti patogeni.

1.3. DEFINIZIONI E TERMINI DI EFFICACIA

DPR n° 222/2003, Capo I°, Art. 1. “Ai fini del presente regolamento si intendono per”: a) scelte progettuali ed organizzative: insieme di scelte effettuate in fase di progettazione dal progettista dell'opera in collaborazione con il coordinatore per la progettazione, al fine di garantire l'eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di lavoro. Le scelte progettuali sono effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da impiegare e delle tecnologie da adottare; le scelte organizzative sono effettuate nel campo della pianificazione temporale e spaziale dei lavori;

La pianificazione temporale e spaziale dei lavori è finalizzata alla realizzazione di un’opera compatibile con la sicurezza e la salute dei lavoratori; quindi è stata realizzata l’interazione fra progettista ed Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione dei lavori per effettuare già a livello progettuale quelle scelte, nel campo delle tecniche e delle tecnologie costruttive, che presentano un livello di rischio inferiore.

Le scelte riguardano anche l’organizzazione del cantiere che svolge un ruolo fondamentale nella definizione del “sistema” sicurezza: la realizzazione dei ponti di collegamento, nonché delle passerelle di attraversamento fossi e canali ENEL dovrà avvenire contestualmente all’inizio del generico tratto di intervento che li contiene, come meglio evidenziato nel crono programma dei lavori.

Per raggiungere tali scopi la nomina del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione dei lavori è contemporaneamente a quella del progettista (come previsto dall’articolo 90 comma 3 del D.Lgs. 81/2008), indipendentemente dal livello di progettazione, in quanto il PSC interagisce con il progetto nei vari livelli, preliminare, definitivo ed esecutivo.

Si riportano utili definizione ricorrenti nel presente documento: - cantiere temporaneo o mobile, di seguito denominato: "cantiere":

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco è riportato nell’ ALLEGATO X . - committente: il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nel caso di appalto di opera pubblica, il committente è il soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell'appalto; - responsabile dei lavori: soggetto incaricato, dal committente, della progettazione o del controllo dell'esecuzione dell'opera; tale soggetto coincide con il progettista per la fase di progettazione dell’opera e con il direttore dei lavori per la fase di esecuzione dell’opera. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, il responsabile dei lavori è il responsabile unico del procedimento; - lavoratore autonomo: persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione; - coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione dell'opera, di seguito denominato coordinatore per la progettazione: soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'articolo 91; - coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell'opera, di seguito denominato coordinatore per l'esecuzione dei lavori: soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'articolo 92, che non può essere il datore di lavoro delle imprese esecutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da lui designato; - uomini-giorno: entità presunta del cantiere rappresentata dalla somma delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell'opera; - piano operativo di sicurezza: il documento che il datore di lavoro dell'impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato, ai sensi dell'articolo 17 comma 1, lettera a), i cui contenuti sono riportati nell’ ALLEGATO XV ; - impresa affidataria: impresa titolare del contratto di appalto con il committente che, nell’esecuzione dell’opera appaltata, può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi ; - idoneità tecnico-professionale: possesso di capacità organizzative, nonché disponibilità di forza lavoro, di macchine e di attrezzature, in riferimento alla realizzazione dell’opera. - scelte progettuali ed organizzative: insieme di scelte effettuate in fase di progettazione dal progettista dell'opera in collaborazione con il coordinatore per la progettazione, al fine di garantire l'eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di lavoro. Le scelte progettuali sono effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 impiegare e delle tecnologie da adottare; le scelte organizzative sono effettuate nel campo della pianificazione temporale e spaziale dei lavori; - procedure: le modalità e le sequenze stabilite per eseguire un determinato lavoro od operazione; - apprestamenti: le opere provvisionali necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in cantiere; - attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro; - misure preventive e protettive: gli apprestamenti, le attrezzature, le infrastrutture, i mezzi e servizi di protezione collettiva, atti a prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo, a proteggere i lavoratori da rischio di infortunio ed a tutelare la loro salute; - prescrizioni operative: le indicazioni particolari di carattere temporale, comportamentale, organizzativo, tecnico e procedurale, da rispettare durante le fasi critiche del processo di costruzione, in relazione alla complessità dell'opera da realizzare; - cronoprogramma dei lavori: programma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi e le sottofasi di lavoro, la loro sequenza temporale e la loro durata; - PSC: il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100; - PSS: il piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento, di cui all'articolo 131, comma 2, lettera b) del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche; - POS: il piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 89, lettera h, e all'articolo 131, comma 2, lettera c), del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche; - costi della sicurezza: i costi indicati all'articolo 100, nonché gli oneri indicati all'articolo 131 del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche; - attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro; - uso di una attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o fuori servizio, l'impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il montaggio, lo smontaggio; - zona pericolosa: qualsiasi zona all'interno ovvero in prossimità di una attrezzatura di lavoro nella quale la presenza di un lavoratore costituisce un rischio per la salute o la sicurezza dello stesso;

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- lavoratore esposto: qualsiasi lavoratore che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa; - operatore: il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro;

- Si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato “DPI”, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo; - segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, di seguito indicata “segnaletica di sicurezza”: una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale; - segnale di divieto: un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo; - segnale di avvertimento: un segnale che avverte di un rischio o pericolo; - segnale di prescrizione: un segnale che prescrive un determinato comportamento; - segnale di salvataggio o di soccorso: un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio; - segnale di informazione: - un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate alle lettere da b) ad e); - cartello: un segnale che, mediante combinazione di una forma geometrica, di colori e di un simbolo o pittogramma, fornisce una indicazione determinata, la cui visibilità è garantita da una illuminazione di intensità sufficiente; - cartello supplementare: un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato alla lettera g) e che fornisce indicazioni complementari; - colore di sicurezza: un colore al quale e' assegnato un significato determinato; - simbolo o pittogramma: un'immagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento, impiegata su un cartello o su una superficie luminosa; - segnale luminoso: un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente, che e' illuminato dall'interno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa;

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- segnale acustico: un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un apposito dispositivo, senza impiego di voce umana o di sintesi vocale; - comunicazione verbale: un messaggio verbale predeterminato, con impiego di voce umana o di sintesi vocale; - segnale gestuale: un movimento o posizione delle braccia o delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicanti un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori.

1.4. CONTENUTI MINIMI

I contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) sono quelli indicati nell’art. 100 del D.Lgs. 81/2008 e si suddividono in:

• Contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) di carattere generale

• Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni

• Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento

Detti contenuti vengono descritti, analizzati e spiegati in modo dettagliato nei capitoli successivi.

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SEZIONE ANAGRAFICA - DESCRITTIVA

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2. SEZIONE ANAGRFICA - DESCRITTIVA

2.1 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: a) l'identificazione e la descrizione dell'opera, esplicitata con: 1) l'indirizzo del cantiere; 2) la descrizione del contesto in cui è collocata l'area di cantiere; 3) una descrizione sintetica dell'opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche;

2.1.1 INDIRIZZO DEL CANTIERE (D.Lgs. 81/08, allegato XV)

La struttura viaria principale del territorio in oggetto è rappresentata dalla strada ex-SS n. 203 Agordina che, attraverso la chiusa dei Castéi, immette nella Conca Agordina per proseguire fino ai territori dell’Alto Cordevole. Data la conformazione del territorio ed il richiamo turistico che esso esercita, trattasi di una viabilità ad alto flusso veicolare con sede inserita in fondovalle ed attraversante direttamente gli abitati di Agordo e Taibon, mentre il Comune di La Valle è collegato con una viabilità differente. La distribuzione insediativa è caratterizzata da una maggiore concentrazione nei siti di fondovalle per la presenza anche di attività produttive tra le quali prevalgono le occhialerie, mentre insediamenti di minore entità sono rappresentati da agglomerati urbani anche con carattere di nuclei rurali in rilievo altimetrico rispetto ai precedenti.

2.1.2 ENTITA’ DELL’OPERA (D.Lgs. 81/08, allegato XV)

Durata presunta lavori (gg naturali e consecutivi ): 360 gg

Ammontare presunto dei lavori: Rif. Computo metrico estimativo

Numero uomini/giorni: (superiori ai 200 uomini - giorno)

Numero presunto imprese e Tre imprese lavoratori autonomi: Zero lavoratori autonomi

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L’entità presunta “uomini - giorno” (Ex art. 2, c. 1, lettera f bis, D.Lgs. 494/96), rappresenta la somma delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell’opera. In termini grafici e analitici, tale parametro è la sommatoria (Si) di tutti i prodotti (ui * gi) di ogni singola fase lavorativa. [u * g = Si ui *gi]. Il calcolo del numero uomini-giorni assume significato per valutare se realizzare e spedire la notifica preliminare.

2.1.3 DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE PRIMA DELL’APPRONTAMENTO CANTIERE

Si sottolinea che l’allestimento cantiere non sarà invasivo visto l’ambiente in cui si dovrà operare. Le aree di cantiere saranno movibili nei tratti inerenti la realizzazione della pista ciclabile e fisse (seppure di durata modesta) nell’ambito di realizzazione delle passerelle, ponti, attraversamenti canali, sistemazione muri in pietra e consolidamento scarpate. Vista l’estensione della pista ciclo-pedonale sarà comunque opportuno definire tre campi base, da dislocarsi secondo le indicazioni fornite dai vari comuni interessati dall’intervento, preferibilmente da disporsi nel tratto di inizio, intermedio e finale della pista in progetto. Le aree di cantiere mobili, che seguono in aderenza quelle di intervento, si collocheranno in ambienti differenti, seppure raggruppabili nei seguenti luoghi: - tracciato ferroviario dismesso, - fiumi, torrenti e fossi, - strade private e provinciali, - attraversamenti di strade e rotatorie, - aree di altra proprietà.

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2.1.4 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA STATO ATTUALE CON INDIVIDUAZIONE OPERE IN PROGETTO

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Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni X Incroci Fiumi Abitazioni X Incroci Fiumi Strade X Tralicci Fossati Strade X Tralicci Fossati

in sintesi

Caratteristiche dell’area Descrizione Caratteristiche paesaggistiche (Eventuali vincoli) Ridurre l’impatto ambientale durante lo svolgersi delle lavorazioni. Caratteristiche urbanistiche (Eventuali vincoli e/o fasce di - rispetto) Viabilità al contorno Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5 Presenza di unità produttive o insediamenti limitrofi Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5 Caratteristiche geomorfologiche Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5 Caratteristiche idrogeologiche e geologiche, morfologiche e Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5 sismiche Caratteristiche climatiche territoriali e locali Nei periodi invernali il rischio di forti nevicate è probabile, quindi dovranno valutarsi periodi di inattività lavorativa e

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difficoltà di raggiungimento dell’area. Linee aeree e sottoservizi Rif. Conferenza Servizi 04-09-2008, riportata nelle parti essenziali nel paragrafo 2.1.7.3

2.1.5 BREVE DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE GEOMECCANICHE ED IDROGEOLOGICHE DEL TERRENO (D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Si rimanda alla relazione geomeccanica e idrogeologica.

2.2 SOGGETTI DEL CANTIERE E DELLA SICUREZZA (D.lgs. 81/2008, allegato XV)

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: b) l'individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, esplicitata con l'indicazione dei nominativi dell'eventuale responsabile dei lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e, qualora già nominato, del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ed a cura dello stesso coordinatore per l'esecuzione con l'indicazione, prima dell'inizio dei singoli lavori, dei nominativi dei datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi”

I soggetti del cantiere e della sicurezza già individuati e coinvolti nella realizzazione delle opere di cui al presente PSC sono i seguenti:

COMMITTENTE Committente Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la valle Agordina. RESPONSABILE DEI LAVORI Responsabile LIVIO ING. DE BETTIO unico del Comunità Montana Agordina procedimento Uffici comunali Tel. 0437 .641252 PROGETTISTI Studio di SAB SRL progettazione 06128 Perugia Via Pievaiola 15 075.5012011 ING. MARCO ADRIANI - ING. VINCENZO PUJIA - ING. EDOARDO CAPEZZALI - ING. SABATINI CRISTINA - ARCH. PIERPAOLO PAPI - GEOL. LAURA PIANO - GEOM. STEFANO ADRIANI - GEOM. GIUSEPPINO BRUGIOTTI STUDIO GEOLOGICO DEL TERRENO Geologo SAB SRL 06128 Perugia

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Via Pievaiola 15 Tel. 075.5012011 – Fax. 075.5012099 GEOL. LAURA PIANO COORDINATORE PER LA SICUREZZA Coordinamento in SAB SRL fase di 06128 Perugia progettazione dei lavori (CSP) Via Pievaiola 15 Tel. 075.5012011 Fax. 075.5012099 GEOM. STEFANO ADRIANI Redattore del PSC SAB SRL 06128 Perugia Via Pievaiola 15 Tel. 075.5012011 Fax. 075.5012099 ING. MARCO BONCI I compiti dei soggetti della sicurezza sono riportati nel paragrafo 3.4, 3.5, 7.

I soggetti del cantiere e della sicurezza individuati dalle imprese appaltatrici e coinvolti nella realizzazione delle opere di cui al presente PSC saranno quelli indicati nei POS delle rispettive imprese. I nominativi che le imprese devono indicare nei propri POS sono quelli previsti di seguito. Il preposto dovrà avere preparazione specifica ai fini della sicurezza e dovrà essere formalmente nominato almeno un preposto per ogni cantiere. Il preposto dovrà avere letto e controfirmato per conoscenza il PSC. Il presente PSC si considera automaticamente integrato con tali nominativi alla data di inizio dei lavori. Il Coordinatore per l’esecuzione valuterà la necessità di emettere eventuali indicazioni/prescrizioni sulle funzioni esercitate da detti soggetti. Relativamente agli addetti alla “Gestione Emergenze” ed alla funzione “Pronto Soccorso” andranno inizialmente specificate le modalità di organizzazione di tali aspetti (gestione diretta del Committente, affidamento a specifica impresa, affidamento a ciascuna impresa o lavoratore autonomo). In fase successiva, prima dell’avvio dell’attività cantieristica vanno integrati i nominativi mancanti allegando anche la Notifica art. 99 del d.lgs. 81/2008.

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IN SINTESI . PER LE IMPRESE: I DATI DI SEGUITO ELENCATI DOVRANNO ESSERE INSERITI DALL’APPALTATORE PER TUTTE LE IMPRESE CHE PARTECIPERANNO ALL’ESECUZIONE DELL’INTERVENTO. NEL CASO DI PIU’ IMPRESE APPALTATRICI, OGNI IMPRESA SARA’ RESPONSABILE DI INSERIRE I PROPRI DATI NEL PRESENTE PARAGRAFO. Impresa Ragione sociale: mandataria

Impresa Ragione sociale: mandante

Impresa Ragione sociale: esecutrice dell’intervento Sede:

Tel./Fax:

P.Iva:

Datore di lavoro:

Oggetto dell’appalto:

Codice INAIL attività:

Specialità dei lavori:

Direttore Tecnico di cantiere:

R.S.P.P.:

R.E.A.:

Impresa Ragione sociale: subappaltatrice Sede:

Tel./Fax:

P.Iva:

Datore di lavoro:

Oggetto dell’appalto:

Codice INAIL attività:

Specialità dei lavori:

Direttore Tecnico di cantiere:

R.S.P.P.:

R.E.A.:

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Lavoratore Titolo: autonomo Cognome:

Nome:

Indirizzo:

Telefono:

P.Iva:

Specialità dei lavori:

2.2.1 RECAPITO DEI SOGGETTI INTERESSATI

Ogni soggetto interessato dall'applicazione del piano (Committente, Coordinatore, datori di lavoro, etc.) ha un proprio recapito (indirizzo, telefono, fax) che è riportato nel piano o che viene riportato a seguito di Comunicazioni o aggiornamenti. Peraltro, ai fini della gestione del coordinamento in fase di esecuzione dei lavori, il recapito postale e telefax delle predette imprese operanti in subappalto è obbligatoriamente stabilito presso l'Appaltatore. È posto in capo all'Appaltatore l'obbligo della tempestiva trasmissione in copia ai propri subappaltatori delle comunicazioni Pervenute che li interessino. Qualsiasi soggetto può modificare il proprio recapito comunicando formalmente la variazione agli altri soggetti interessati.

2.2.2 ESPLETAMENTI PRIMA DELL’APERTURA DEL CANTIERE

Il presente Piano va consegnato a tutte le imprese partecipanti all’appalto, mentre per gli eventuali subappaltatori e lavoratori autonomi sarà responsabilità dell’ impresa appaltante informare gli stessi sui contenuti del Piano, verificarne i requisiti professionali (iscrizioni all’albo provinciale delle imprese artigiane o alla Camera di Commercio) e l’idoneità delle loro tecnologie. Almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori, il Coordinatore per la progettazione insieme alla Committente, convocheranno una riunione di coordinamento alla quale dovranno partecipare tutte le imprese appaltatrici, il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori ed il Direttore dei Lavori. In tale riunione le imprese potranno presentare eventuali proposte di integrazione al Piano di Sicurezza e di Coordinamento predisposto dal Coordinatore per la progettazione corredate di un proprio programma lavori, purché lo stesso sia stato concertato con le altre imprese partecipanti all'appalto e rientri nei tempi di realizzazione indicati dal Coordinatore per la progettazione, ciò al fine di consentire al Coordinatore per l’esecuzione di adeguare il Piano di sicurezza e di coordinamento nelle relative parti, senza che questo dia adito a pretese economiche da parte delle imprese esecutrici (vedi art. 100 punto 5 D. Lgs. 81/2008).

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Nel caso le imprese non riportino nessuna osservazione al Piano, lo stesso si riterrà approvato integralmente. Le imprese appaltatrici dovranno inoltre ottemperare all’art.17 del D.L.gs. 81/2008, cioè avere elaborato il documento con la valutazione dei rischi per le lavorazioni tipiche della propria attività e dovranno presentare al Coordinatore per l'esecuzione dei lavori il proprio Piano Operativo di Sicurezza (documento che tiene presente delle scelte autonome dell'impresa), che integrerà il Piano di Sicurezza e Coordinamento redatto dal Coordinatore per la progettazione. Il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori verificherà i contenuti dei Piani Operativi presentati dalle imprese esecutrici assicurando la coerenza degli stessi con il Piano di Sicurezza e Coordinamento, inoltre dovrà verificare le eventuali proposte integrative presentate. Il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori, coordinandosi con i Responsabili della sicurezza delle imprese, potrà apportare durante i lavori, integrazioni al Piano adeguando lo stesso alla realtà del cantiere.

2.2.3 ESPLETAMENTI AL MOMENTO DELL’APERTURA DEL CANTIERE

All’apertura del cantiere, le imprese dovranno presentare al RUP o al Coordinatore per l’esecuzione dei lavori la seguente documentazione: • iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto • documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui all’articolo 29, comma 5, del presente decreto legislativo • specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo, di macchine, attrezzature e opere provvisionali • elenco dei dispositivi di protezione individuali forniti ai lavoratori • nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione dell’emergenza, del medico competente quando necessario • nominativo (i) del (i) rappresentante (i) dei lavoratori per la sicurezza • attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori prevista dal presente decreto legislativo • elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal presente decreto legislativo • documento unico di regolarità contributiva • l) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del presente decreto legislativo Il R.U.P. prima dell'inizio dei lavori, dovrà trasmettere all'Azienda Unità Sanitaria Locale ed alla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competenti la "Notifica Preliminare" (art. 99 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.) elaborata conformemente all'allegato III del medesimo decreto.

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Copia della Notifica sarà data all'Impresa edile esecutrice che provvederà ad esporla nella baracca di cantiere. Prima di iniziare i lavori l’Appaltatore dovrà provvedere all’esecuzione dell’impianto di cantiere che dovrà essere allestito secondo quanto indicato nel presente PIANO DI SICUREZZA e nel programma lavori allegato.

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SEZIONE TECNICA – VALUTAZIONE RISCHI, PROCEDURE E APPRESTAMENTI

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3. SEZIONE TECNICA – VALUTAZIONE RISCHI, PROCEDURE E APPRESTAMENTI

3.1 CRITERIO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: c)una relazione concernente l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi concreti in riferimento all'area ed all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze;

I rischi che vengono presi in considerazione nel presente PSC sono classificabili secondo il seguente schema:

a – DERIVANTI DALL’AREA E - AMBIENTE NATURALE DALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE - SOGGETTI ESTRANEI IN GENERE

- INFRASTRUTTURE E SOTTOSERVIZI b - DERIVANTI DALLA SPECIFICA ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE c - INTRINSECI DELLE VARIE LAVORAZIONI

CLASSIFICAZIONE CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI d - DERIVANTI DALLE INTERFERENZE FRA LE LAVORAZIONI

I rischi vengono analizzati secondo quanto riportato nei paragrafi 3.2.

3.1.1 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORAZIONI

Vengono considerate attendibili tutte le procedure inerenti le valutazioni dei rischi disponibili in letteratura. Si riporta un criterio di valutazione a titolo di esempio da non considerarsi vincolante.

Il processo di valutazione dei rischi porta a: 1. suddividere le lavorazioni/attività 2. identificare i fattori di rischio 3. identificare le tipologie di lavoratori esposti 4. quantificare i rischi (stima della probabilità di esposizione e della gravità degli effetti) 5. individuare e mettere in atto le misure di prevenzione necessarie.

Quantificazione dei rischi ( 1° matrice )

La quantificazione del rischio deriva dalla possibilità di definire il rischio come prodotto della Probabilità (P) di accadimento per la gravità del Danno (D) atteso:

R = P x D così come esposti nelle scale della Probabilità e della Gravità di seguito riportate:

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Valore Livello probabilità in riferimento a dati Definizioni/Criteri in riferimento alle lavorazioni/attività statistici di tipo generale Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata 3 molto probabile nella stessa lavorazione/attività o in attività simili. Il verificarsi del danno non susciterebbe alcun stupore. Sono noti alcuni episodi in cui alla mancanza ha fatto seguito 2 probabile il danno. Il verificarsi del danno susciterebbe sorpresa limitata. Sono noti solo rarissimi episodi che si sono già verificati o 1 poco probabile addirittura nessun episodio. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa e incredulità. Valore Livello gravità danno Definizioni/Criteri La lavorazione/attività può provocare un infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità totale o 3 grave addirittura letale. Esposizione cronica con effetti totalmente o parzialmente irreversibili e invalidanti. La lavorazione/attività può provocare un infortunio o episodio 2 medio di esposizione acuta con inabilità reversibile. Esposizione cronica con effetti reversibili. La lavorazione/attività può provocare un infortunio o episodio 1 lieve di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile. Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.

Definiti la Probabilità (P) e la Gravità del Danno (D), il rischio (R) viene calcolato con la formula R = P x D e si può raffigurare in una rappresentazione a matrice, avente in ascisse la gravità del Danno ed in ordinate la Probabilità del suo verificarsi.

P 3 3 6 9 2 2 4 6 1 1 2 3

1 2 3 D

Tale rappresentazione è il punto di partenza per la definizione delle priorità e delle modalità di attuazione degli interventi di prevenzione e protezione da adottare. La valutazione numerica e cromatica del livello di rischio permette di identificare la priorità degli interventi da effettuare come sotto specificato:

R ≥ 6 Azioni per le quali vengono attuati degli interventi specifici immediati e vengono applicate procedure consolidate in presenza di responsabili che autorizzano il lavoro. 3 ≤ R ≤ 4 Azioni procedurizzate effettuate sotto sorveglianza.

1 ≤ R ≤ 2 Azioni sottoposte a procedurizzazione ma effettuate in autocontrollo.

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3.1.2 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE OPERATIVA DEI RISCHI A SEGUITO EVENTUALE INTEGRAZIONE DEL PSC ATTRAVERSO I POS (2° MATRICE)

Individuati il Rischio (R) di 1° matrice e l’ Organizzazione e Formazione propri dell’Impresa (K), il rischio operativo (Ro) viene calcolato con la formula Ro = R x K e si può raffigurare in una rappresentazione a matrice come sottoriportato.

VALUTAZIONE RISCHI SECONDO PSC 1’ Matrice

Livello di Rischio R ≥ 6 3 3 6 9

Livello di Rischio 3 ≤ R ≤ 4 2 2 4 6

Livello di Rischio 1 ≤ R ≤ 2 1 1 2 3 1 2 3 K

sufficiente formazione formazione e formazione organizzazione e

discreta organizzazionediscreta ottima ottima organizzazione e

Non è consentito l’inizio delle lavorazioni finché non viene prodotta evidenza oggettiva Ro ≥ 6 del grado di organizzazione e formazione dei soggetti dell’impresa deputati alla gestione delle attività/lavorazioni.

E consentito l’inizio delle lavorazioni dopo l’effettuazione di una riorganizzazione e 3 ≤ Ro ≤ 4 formazione specifica sulle attività/lavorazioni previste nei confronti dei soggetti dell’impresa deputati alla gestione delle attività/lavorazioni medesime.

E consentito l’inizio delle lavorazioni senza necessità di attuare alcuna ulteriore azione 1 ≤ Ro ≤ 2 organizzativa e formativa rispetto alla organizzazione/informazione/formazione già predisposta dall’impresa.

3.1.3 IDENTIFICAZIONE DELLA FIGURA CHE VIENE COINVOLTA NELLA LAVORAZIONE /ATTIVITÀ.

In relazione al livello di rischio “R” o “Ro” determinati dalle matrici di cui ai punti precedenti viene definita la persona coinvolta nella gestione della salute e sicurezza per ogni lavorazione/attività:

livello di rischio: (basso) ≤ 2 ≤ 3 (medio) ≤ 4 ≥ 6 (alto)

Dirigente e/o coordinatore per la coinvolgimento di: lavoratore preposto sicurezza

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3.2 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI A SITO, ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE, LAVORAZIONI – PRESCRIZIONI, PROCEDURE ESECUTIVE, APPRESTAMENTI ED ATTREZZATURE

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni. 1. In riferimento all'area di cantiere, il PSC contiene l'analisi degli elementi essenziali di cui all'allegato II del DPR n°222/2003, in relazione: a) alle caratteristiche dell'area di cantiere; b) all'eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere; c) agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante.

DPR n° 222/2003, ALLEGATO II: Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali al fini dell'analisi dei rischi connessi all'area dl cantiere, di cui all'articolo 3, comma 1. Falde; fossati; alvei fluviali; banchine portuali; alberi; manufatti interferenti o sui quali intervenire; infrastrutture quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti; edifici con particolare esigenze di tutela quali scuole, ospedali, case di riposo, abitazioni; linee aeree e condutture sotterranee di servizi; altri cantieri o insediamenti produttivi; viabilità; rumore; polveri; fibre; fumi; vapori; gas; odori o altri inquinanti aerodispersi; caduta di materiali dall'alto.

3.2.1 IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE

3.2.1.1 AREE COINVOLTE DALLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI

Sono le aree che in qualche forma vengono coinvolte dalla realizzazione dei lavori.

Esse si estendono oltre l’area dove materialmente si svolgeranno tutti i lavori e comprendono tutte quelle zone / aree / accessi / percorsi / strade / immediatamente adiacenti all’area di consegna dei lavori e che possono interferire con le attività di cantiere. Le aree “coinvolte dai lavori”, oltre all’area di consegna, sono estese alla zona di approntamento delle basi logistiche, che verranno definite in fase esecutiva, a discrezione del comune di appartenenza.

Le aree coinvolte dalla realizzazione dei lavori presentano i rischi elencati e decritti nel paragrafo 3.2.1

Le aree dove si svolgeranno i lavori dovranno essere adeguatamente bonificate da residui di qualsiasi natura.

Inoltre dette aree dovranno essere debitamente illuminate durante l’intero arco della giornata lavorativa anche per mezzo di idonei impianti fissi di illuminazione da allestire entro l’area di cantiere (l’illuminazione dei soli mezzi motorizzati non sarà ritenuta idonea). Sarà valutata la necessità di illuminazione notturna sentite le autorità competenti. In ragione della sostanziale impossibilità di evitare l’ingresso di estranei nelle aree di lavoro, si riterranno idonee le misure di delimitazione delle aree di cantiere atte a:

• CONFINARE le aree di cantiere riferendosi alle zone strettamente connesse all’esecuzione dei lavori, ai depositi permanenti di materiali ed attrezzature e ad eventuali zone che risultassero fortemente pericolose o inagibili durante le ore di sospensione delle attività;

• SEGNALARE le aree interessate dalle effettive lavorazioni giornaliere.

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L'impresa dovrà indicare nel POS l'esatta consistenza e configurazione della segnaletica e delle barriere che andrà ad installare in conformità alle indicazioni contenute nel presente PSC, in particolare nel paragrafo 6.

In fase esecutiva è fatto obbligo di utilizzare esclusivamente segnaletica conforme alle norme vigenti e di concordare le relative modalità d’installazione con il locale Comando Polizia Municipale, mentre le recinzioni fisse dovranno essere omologate ed installate in conformità al rispettivo certificato di omologazione.

Si evidenzia che, a discrezione motivata del Coordinatore in fase di Esecuzione, potranno essere installati ulteriori elementi di recinzione e di segnaletica.

Prima dell’inizio di ciascuna sessione di lavoro (ordinaria o straordinaria, dopo accadimenti indipendenti dallo svolgimento delle attività di cantiere), ed alla fine della giornata lavorativa, prima di lasciare il cantiere, tutti i depositi temporanei, i macchinari, i dispositivi di sollevamento, le attrezzature in genere e le segnalazioni e le delimitazioni delle aree operative devono essere controllate ai fini di garantire l’efficacia del loro funzionamento o la stabilità della loro inattività.

Le planimetrie di cantiere sono riportate in allegato al presente documento, nella tavola grafica “Layuot di cantiere”. Premesso che le aree logistiche non verranno rappresentate nel layout di cantiere in quanto da installarsi in sito solo in seguito alle indicazioni fornite dei comuni interessati dall’intervento, per cui sarà onere del C.S.E. aggiornare le planimetrie in relazione alle decisioni prese in corso d’opera, si produrranno tavole grafiche secondo il seguente approccio di valutazione: vista l’elevata estensione del tratto oggetto di intervento e la tipologia di cantiere classificabile come cantiere del tipo “mobile”, il panorama degli ambienti influenzati dalla realizzazione della pista ciclabile, è vario, seppure si possono catalogare in: -tracciato ferroviario dismesso, -canali di scarico, -fiumi, torrenti e fossi, -strade private e provinciali, -attraversamenti di strade, -rotatorie, -aree di altra proprietà. Agli stessi corrispondono le seguenti planimetrie di cantiere: -layout di cantiere tipo per la realizzazione della pista ciclabile nel tratto interessato dal tracciato ferroviario, -layout di cantiere tipo per la realizzazione di passerelle attraversamento fossi e canale ENEL, - layout di cantiere tipo per la realizzazione dei ponti sui torrenti, - layout di cantiere tipo per la realizzazione di attraversamenti stradali, - layout di cantiere tipo per la realizzazione della pista ciclo-pedonale limitrofa alla strada provinciale, - layout di cantiere tipo per una generica base logistica.

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3.2.1.2 AREA DI CONSEGNA DEI LAVORI

L’Area di Consegna dei Lavori è l’area oggetto degli interventi che viene riportata nel Verbale di Consegna dei Lavori e nella Notifica Preliminare.

Essa viene segnalata con cartelli specifici riportanti la seguente dicitura: Regione Veneto – provincia di Belluno, Comunità Montana, Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina - Lavori in corso, o equipollente.

Tutti gli accessi all’area di consegna dei lavori dovranno essere segnalati.

Ferma restando la possibilità di temporanea chiusura al traffico delle strade comunali coinvolte limitatamente all'orario di lavoro; i cartelli di avvertimento verranno posizionati agli estremi del tratto di strada interessato ed in corrispondenza degli incroci con le strade laterali.

Si evidenzia che qualsiasi deposito di materiale facilmente combustibile o infiammabile, e qualsiasi motore a combustione interna, non possono essere depositati in luoghi che possano presentare pericolo di incendio.

3.2.1.3 AREA OPERATIVA DI CANTIERE

È l’area nella quale materialmente, istante per istante, si stanno svolgendo i lavori ed ove normalmente sono presenti lavoratori, attrezzature e macchine operatrici.

L’area operativa di cantiere viene riportata per tratti tipo nella planimetria in relazione all’ambiente in cui ricade.

3.2.1.4 SERVIZI VARI

È indispensabile l'installazione di una baracca attrezzata completa di servizi igienici con acqua potabile e dispositivo di raccolta e smaltimento di reflui ed acque luride, nonché di presidio sanitario e antincendio (In ogni caso ogni macchina operatrice dovrà essere dotata di presidio di primo soccorso e presidio antincendio), in apposita area da reperirsi a cura e spese dell'appaltatore in zona il più possibile baricentrica rispetto al tracciato delle nuove opere.

In caso di più aree operative : È richiesto inoltre l'approntamento di un ulteriore servizio igienico facilmente amovibile e trasportabile da installarsi nei pressi di ciascuna area operativa.

L'istituzione di un eventuale servizio mensa, in alternativa alla ristorazione del personale presso locali convenzionati, è demandato alla discrezione dell'impresa in base agli accordi sindacali stipulati con i propri dipendenti.

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Eventuali convenzioni a sostituzione dell’installazione dei servizi igienici devono essere approvate dal Coordinatore per l’esecuzione.

3.2.1.5 INDIVIDUAZIONE DEI SOTTOSERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE INTERFERENTI (D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

In seguito alla conferenza servizi del 4 settembre 2008, Enel divisione infrastrutture e reti, si impegna a provvedere alla peredisposizone dei preventivi di spostamento previa richiesta e sopralluogo da parte della comunità montana agordina, per un corretto posizionamento dell’opera realizzanda.

In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori e con i rispettivi Enti Gestori di possibili sottoservizi, l'impresa appaltatrice dovrà verificare di volta in volta l'eventuale presenza di sottoservizi non segnalati o potuti rilevare in fase di progettazione. Nel caso in cui non sia da escludersi completamente il rischio di ritrovamento di ordigni bellici durante le fasi di lavoro, dovrà essere effettuato un controllo di tutte le aree interessate dall’intervento di cui al presente PSC.

Si prescrive che venga data comunicazione dell'inizio dei lavori in oggetto al Comando dell'Arma dei Carabinieri al fine di consentire eventuali segnalazioni di Sottoservizi di Stato presenti nelle aree operative e di eventuali altre problematiche presenti nelle aree oggetto dei lavori.

Rimane a carico delle imprese e dei lavoratori autonomi mantenere i contatti con le autorità competenti per valutare le modalità di intervento specifiche da adottare a tutela della flora e della fauna presenti nelle aree di intervento ed in quelle limitrofe.

3.2.1.6 INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE AEREE PRESENTI (D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

In alcuni tratti del tracciato di progetto vi insistono cavi aerei elettrici di alta tensione taglianti e attraversanti in alcuni punti il percorso ciclo pedonale. Si dovrà quindi verificare in fase esecutiva se l’insistenza del traliccio ed annesso cavo sia interferenete con il lavori in oggetto; in particolare il traliccio attraversante il tratto P21-P22, dovrà essere necessariamente spostato, in quanto vincolante per dare corso all’allargamento stradale.

Altri

Altri servizi aerei non valutabili in fase progettuale, dovranno essere rilevati dall’impresa esecutrice delle opere di scavo, e in caso di nuovi rilevamenti in loco, il preposto dovrà darne comunicazione al C.S.E. che dovrà aggiornare il P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori, al fine di poter permettere agli stessi di prendere tutti i provvedimenti del caso.

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3.2.1.7 PRESENZA DI EDIFICI / AMBIENTI CON PARTICOLARE ESIGENZE DI TUTELA

L’area di cantiere non confina con edifici di particolare esigenza di tutela.

3.2.1.8 IN CASO DI LAVORI IN ORARIO NOTTURNO

Per gli interventi che saranno eseguiti in orario notturno i datori di lavoro dovranno rispettare la normativa vigente e in particolare il D.Lgs. 26/11/99, n. 532 secondo quanto di seguito definito:

“ Art. 4. Durata della prestazione 1. L'orario di lavoro dei lavoratori notturni non può superare le otto ore nelle ventiquattro ore, salvo l'individuazione da parte dei contratti collettivi, anche aziendali, che prevedano un orario di lavoro plurisettimanale, di un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare come media il suddetto limite. 2. Entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, previa consultazione delle organizzazioni sindacali nazionali di categoria comparativamente più rappresentative e delle organizzazioni nazionali dei datori di lavoro, viene stabilito un elenco delle lavorazioni che comportano rischi particolari o rilevanti tensioni fisiche o mentali, il cui limite e' di otto ore nel caso di ogni periodo di ventiquattro ore. 3. Il periodo minimo di riposo settimanale di cui agli articoli 1 e 3 della legge 22 febbraio 1934, n. 370, non viene preso in considerazione per il computo della media se cade nel periodo di riferimento stabilito dai contratti collettivi di cui al comma 1. Art. 9. Doveri di informazione 1. Il datore di lavoro, prima dell'adibizione al lavoro, informa i lavoratori notturni e il rappresentante della sicurezza sui maggiori rischi derivanti dallo svolgimento del lavoro notturno, ove presenti. 2. Il datore di lavoro garantisce l'informazione sui servizi per la prevenzione e la sicurezza, nonché la consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ovvero delle organizzazioni sindacali di cui all'articolo 8, per le lavorazioni che comportano i rischi particolari di cui all'articolo 4, comma 2. Art. 10. Comunicazione del lavoro notturno 1. Il datore di lavoro informa per iscritto la direzione provinciale del lavoro - settore ispezione del lavoro, competente per territorio, con periodicità annuale, dell'esecuzione di lavoro notturno svolto in modo continuativo o compreso in regolari turni periodici, quando esso non sia previsto dal contratto collettivo; tale informativa va estesa alle organizzazioni sindacali di cui all'articolo 8. Resta fermo quanto previsto dall'articolo 12 del regio decreto 10 settembre 1923, n. 1955. Art. 11. Misure di protezione personale e collettiva 1. Durante il lavoro notturno il datore di lavoro garantisce, previa informativa alle rappresentanze sindacali di cui all'articolo 8, un livello di servizi e di mezzi di prevenzione o di protezione adeguati alle caratteristiche del lavoro notturno e assicura un livello di servizi equivalente a quello previsto per il turno diurno.

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2. Il datore di lavoro, previa consultazione con le rappresentanze sindacali di cui all'articolo 8, dispone, ai sensi degli articoli 40 e seguenti del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, per i lavoratori notturni che effettuano le lavorazioni che comportano rischi particolari di cui all'elenco definito dall'articolo 4, comma 2, appropriate misure di protezione personale e collettiva. 3. I contratti collettivi possono prevedere modalità e specifiche misure di prevenzione relativamente alle prestazioni di lavoro notturno di particolari categorie di lavoratori, quali quelle individuate con riferimento alla legge 5 giugno 1990, n. 135, e alla legge 26 giugno 1990, n. 162. “

E’ vietato il lavoro notturno “solitario” ed il lavoro notturno “isolato”.

3.2.1.9 VINCOLI

VINCOLI AEROPORTUALI Nessuno.

VINCOLI ALLA CIRCOLAZIONE Le strade di raggiungimento delle aree di intervento dovranno essere preventivamente analizzate al fine valutare una eventuale sistemazione delle stesse in relazione a quali carichi debbano essere in grado di sostenere.

VINCOLI RUMORE L’Appaltatore dovrà fornire ai propri dipendenti idonei mezzi di protezione individuale dell’udito, e vista la non presenza limitrofa di unità abitative, si potrà operare a qualsiasi ora.

VINCOLI CONNESSI ALLA PRESENZA DI TERZI Nessuno.

VINCOLI TEMPORALI Nei periodi invernali, in presenza di probabile neve, i lavori verranno interrotti, viste anche le forti difficoltà di raggiungimento degli ambienti di lavoro.

VINCOLI TORRENTI I torrenti, così come i fossati, in alcuni periodi dell’anno, sono caratterizzati da grosse portate di acqua, sarà quindi opportuno valutare, in relazione all’effettiva data di inizio lavori, i periodi migliori per intervenire. L’accesso al fondo del torrente potrà avvenire solo in caso di basso livello d’acqua e con l’utilizzo di idonei DPI.

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ALTRI VINCOLI Altri vincoli non valutabili in fase progettuale, dovranno essere valutati dal C.S.E. che dovrà aggiornare il P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori , al fine di permettere agli stessi di prendere tutti i provvedimenti del caso.

3.2.1.10 BONIFICA DA ORDIGNI BELLICI

Non si necessita di opere di bonifica dagli ordigni bellici.

3.2.1.11 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE CON VALUTAZIONE ANALITICA

RISCHI TRASFERIBILI DALL’AREA DI CANTIERE ALL’ESTERNO Investimento (3

Provenienza : Azione: Movimento lungo la strada principale Precauzioni : Nelle zone di incrocio o di confluenza di più strade, i mezzi pesanti dovranno eseguire manovre in sicurezza limitando i rischi d’investimento, per questo negli incroci prima segnalati uno o più operatori a terra dovranno garantire la manovra o il movimento dei mezzi pesanti in sicurezza. Gli stessi operatori a terra dovranno indossare indumenti ben visibili al passaggio delle autovetture, secondo quanto stabilito dal codice della strada. Segnaletica più usuale di cui disporre :

Caduta materiali (1

Provenienza : Azione: Dalla movimentazione dei carichi Precauzioni : Predisporre un operatore a terra che visioni lo svolgersi corretto della movimentazione dei carichi per mezzo del cestello. L’impresa appaltatrice dovrà indicare nel P.O.S. il responsabile o i responsabili all’uso dell’autogru con cestello, sia in fase operativa che di mantenimento in efficienza del mezzo, mediante controlli periodici. Sbarrare la zona sottostante.

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Segnaletica più usuale di cui disporre :

Macerie di risulta sulla sede stradale (3

Rumore (1

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L’area di cantiere è isolata, quindi le vibrazioni prodotte verso l’esterno non generano rischi. Tratto: Tutti i tratti. Azione: Dalle demolizioni. Dalle opere stradali. Precauzioni: - Segnaletica più usuale di cui disporre : - Elettrocuzione (3

Altri Altri rischi non valutabili in fase progettuale, dovranno essere valutati dal C.S.E. durante lo svolgersi delle attività lavorative, che dovrà aggiornare il P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori, al fine di poter permettere agli stessi di prendere tutti i provvedimenti del caso.

RISCHI TRASFERIBILI DALL’ESTERNO ALL’AREA DI CANTIERE. Investimento (3

Altri

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Altri rischi non valutabili in fase progettuale, dovranno essere valutati dal C.S.E. durante lo svolgersi delle attività lavorative, che dovrà aggiornare il P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori, al fine di poter permettere agli stessi di prendere tutti i provvedimenti del caso.

3.2.2 IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni. 2. In riferimento all'organizzazione del cantiere il PSC contiene, in relazione alla tipologia del cantiere, l'analisi oltre che degli elementi indicati nell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni, anche dei seguenti: a) le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali; b) la dislocazione degli impianti di cantiere; c) la dislocazione delle zone di carico e scarico; d) le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti; e) le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione.

All’allestimento del cantiere deve provvedere la ditta appaltatrice, ponendo in opera e garantendo il funzionamento delle attrezzature, e degli apprestamenti previsti. Degli apprestamenti potranno usufruire tutti gli addetti al cantiere. Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sulle attrezzature e sugli apprestamenti devono essere verbalizzati e portati a conoscenza del C.S.E., per mezzo del preposto dell’impresa, il quale dovrà consegnare verbali almeno una volta al mese, riportanti tutti gli interventi eseguiti alle macchine e alle attrezzature. Sullo stesso verbale dovrà essere indicato l’orario di chiusura del cantiere. Le imprese ed i lavoratori autonomi devono segnalare alla ditta appaltatrice l’inizio dell’uso, le anomalie rilevate, la cessazione o la sospensione dell’uso.

3.2.2.1 RECINZIONE DI CANTIERE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

La recinzione di cantiere del tipo mobile sarà realizzata con paletti infissi nel terreno e rete rossa. La recinzione di cantiere dell’area baraccamenti (area logistica) sarà realizzata con pali infissi nel terreno, rete elettrosaldata e rete rossa. La recinzione di cantiere per lavori di durata superiore a giorni tre, sarà realizzata con pali infissi nel terreno, rete elettrosaldata e rete rossa. La recinzione deve essere realizzata di modo che l'urto accidentale contro la stessa non provochi danni al soggetto potenzialmente esposto. Tutto il perimetro deve essere percorso al fine di sincerarsi che non vi sia alcuna posizione in cui permanentemente o anche solo occasionalmente (a seguito di apertura di porte secondarie o altri vani di passaggio) sia possibile accedere al cantiere. Tutti queste possibilità di accesso secondario devono essere impedite mediante l’utilizzo di catene e lucchetti, o tavole inchiodate, o barriere secondo necessità.

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3.2.2.2 VIABILITA’ PRINCIPALE DI CANTIERE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Verranno generalmente eseguiti: due accessi carrabili ed uno pedonale per l’accesso alla base logistica, due accessi carrabili ed uno pedonale per l’accesso al cantiere di durata maggiore di giorni tre. Per l’accesso al cantiere mobile si predisporranno semplicemente aperture realizzate direttamente togliendo parte della rete rossa. La stessa dovrà poi essere riposizionata nei periodi di inattività. Durante l'esecuzione dei lavori deve essere garantita in cantiere la corretta e sicura viabilità delle persone e dei veicoli, evitando possibili interferenze tra pedoni e mezzi, ingorghi sui percorsi stradali e di aree di lavoro e ostacoli vari da compromettere l'efficacia delle vie ed uscite d'emergenza. La viabilità di cantiere deve rispondere a requisiti di solidità e stabilità, ed avere dimensioni ed andamento tali da non costituire pericolo ai lavoratori operanti nelle vicinanze. La superficie deve essere sufficientemente solida in relazione al peso dei mezzi a pieno carico che vi devono transitare.

PROCEDURE PER L’ACCESSO ALLE AREE DI CANTIERE: Per il controllo sull’accesso alle aree di cantiere, non sono state prodotte dai comuni interessati particolari procedure da rispettare. La viabilità di raggiungimento dei vari tratti stradali dovrà essere preventivamente analizzata dalla ditta esecutrice dell’intervento, dal punto di vista della stabilità e della effettiva percorribilità, in relazione ai mezzi che vi devono transitare, non valutabili in fase progettuale. Se necessario, dovranno essere realizzate strade provvisorie di raggiungimento del tratto oggetto di intervento, con ghiaia e stabilizzato rullato. Lo stato delle strade deve essere tenuto sotto controllo al fine di evitare imprevisti cedimenti del terreno.

3.2.2.3 MODALITA’ DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Le autogrù necessarie per il montaggio dei ponti e passerelle, dovranno transitare su vie stabili e sicure, così come i camion, autocarri e autobotti. L’impresa esecutrice dell’intervento dovrà dare indicazioni utili al fornitore circa le difficoltà di raggiungimento dell’area, nonché gli spazi necessari per la sosta del mezzo durante la fase di getto/carico/scarico. Vista la non rilevabile presenza di rischi derivanti dalla presenza occasionale di mezzi per la fornitura di materiali, la cui frequenza e quantità è peraltro variabile anche secondo lo stato di evoluzione della costruzione, non si rende necessario redigere un programma degli accessi, correlato al programma dei lavori.

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Non ci sono, allo stato attuale, altre particolari procedure prescritte dalla committenza, sarà quindi onere del C.S.E. valutare altre particolari condizioni che potranno nascere durante lo svolgersi di tutte le fasi lavorative, e prendere i provvedimenti del caso.

3.2.2.4 CARTELLO DI CANTIERE (D.P.R 380/01)

Le dimensioni minime del cartello di cantiere dovranno essere concordate con la D.L. Il cartello di cantiere potrà essere in parte compilato secondo i soggetti inseriti nel paragrafo 2.2. Il cartello di cantiere verrà posizionato sulle tre aree logistiche e sulle aree mobili.

3.2.2.5 SEGNALETICA DI SICUREZZA (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

La segnaletica di sicurezza deve essere posta in modo visibile in corrispondenza di ciascuna area di cantiere, sia mobile che fissa.

Colore Significato e scopo Indicazioni e precisazioni Segnali di divieto Atteggiamenti pericolosi Pericolo - allarme Alt, arresto, dispositivi di interruzione d'emergenza. Sgombero Rosso Materiali e attrezzature Identificazione e unicazione antincendio

Giallo o Arancio Segnali di avvertimento Attenzione cautela verifica

Segnali di prescrizione Azzurro Comportamento o azione specifica - obbligo di portare un mezzo di sicurezza personale Segnali di salvataggio o di Porte, uscite, percorsi, materiali, postazioni, locali Verde soccorso Situazione di sicurezza Ritorno alla normalità

Nel caso di esecuzione lavori limitrofi ad opere stradali esistenti, la segnaletica dovrà essere integrata con quella stradale.

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Devono essere osservate tutte le disposizioni minime previste dal D.Lgs. 14.08.96 n. 493 “Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro”. Si rammenta che “i cartelli vanno sistemati tenendo conto di eventuali ostacoli, ad una altezza e in una posizione appropriata rispetto all’angolo di visuale, all’ingresso della zona interessata in caso di rischio generico ovvero nelle immediate vicinanze di un rischio specifico o dell’oggetto che si intende segnalare e in un posto bene illuminato e facilmente accessibile e visibile.” Si rammenta anche che il cartello “va rimosso quando non sussiste più la situazione che ne giustificava la presenza.” L’Appaltatore assume per conto del Committente l’onere della esposizione della notifica preliminare. Si rammenta se necessario l’obbligatorietà della segnalazione della presenza di cantiere e della uscita di autocarri o mezzi pesanti sulla strada pubblica.

3.2.2.6 SERVIZI IGIENICO – ASSISTENZIALI (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Dovranno essere installati tre bagni chimici, da porsi ciascuno all’interno dell’area logistica. Il cantiere dovrà essere dotato di locali per i servizi igienico assistenziali di cantiere. L’appaltatore dovrà provvedere alla gestione, manutenzione, pulizia dei locali per tutta la durata dei lavori. Il numero dei bagni installati nell’area logistica, risponde alle esigenze della tipologia dell’opera da realizzarsi, e quindi al numero degli addetti ai lavori necessari per la realizzazione dell’opera stessa; il numero dei bagni è stato calcolato in base al numero massimo dei lavoratori identificabili nel diagramma dell’affollamento, quindi pienamente soddisfacenti i bisogni anche nei periodi in cui la presenza dei lavoratori contemporanei in cantiere è minore.

3.2.2.7 ALTRI BARACCAMENTI (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Dovranno essere installate le baracche di cantiere ad uso: magazzino, ufficio, mensa, nella base logistica e se necessario, delle altre in corrispondenza dei cantieri con durata maggiore di giorni tre. L’appaltatore dovrà provvedere alla gestione, manutenzione, pulizia dei locali per tutta la durata dei lavori. La dimensione del locale utilizzato deve rispondere alle esigenze della tipologia dell’opera da realizzarsi, e quindi al numero degli addetti ai lavori necessari per la realizzazione dell’opera stessa; il numero delle baracche è stato calcolato in base al numero massimo dei lavoratori identificabili nel diagramma dell’affollamento, quindi pienamente soddisfacenti i bisogni anche nei periodi in cui la presenza dei lavoratori contemporanei in cantiere è minore.

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3.2.2.8 DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI TECNICI DI CANTIERE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Elettricità: L’energia elettrica sarà fornita per mezzo di disposizione di quadro elettrico ASC derivante dalla linea elettrica esistente. (compatibilmente con le condizioni di contratto). L’Appaltatore dovrà provvedere all’allacciamento al contatore ed alla realizzazione dell’impianto di cantiere. Si rammenta che il cantiere è sempre considerato luogo bagnato; si rammenta di conseguenza il grado di protezione minimo IP55. Gli impianti devono essere realizzati da ditta in possesso dei requisiti di cui alla L. 46/90, che deve rilasciare la necessaria dichiarazione di conformità. È responsabilità del direttore di cantiere: - verificare preventivamente i requisiti necessari per le operazioni di cui sopra; - richiedere la dichiarazione di conformità prima che l'impianto sia utilizzato; - attivare e controllare le procedure relative alla verifica dell'impianto di messa a terra (se necessarie). Si richiama la Norma CEI di riferimento: Norma CEI 64-8/7, Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari; 704.

Requisiti del quadro elettrico di tipo ASC: Il quadro elettrico installato in cantiere deve obbligatoriamente essere costruito in conformità alla Norma generale CEI 17-13/1 ed alla Norma specifica CEI 17-13/4 e munito di certificato o dichiarazione di conformità ai sensi della direttiva comunitaria 73/23 CEE, esplicitamente richiamata dalla Legge 46/90 nel suo regolamento di attuazione. Si prende atto che il direttore di cantiere è un soggetto con funzioni dirigenziali, incaricato di responsabilità gestionali nella organizzazione del cantiere, e si determina quanto segue. Il Direttore di Cantiere assume il ruolo di gestore dell’impianto elettrico di cantiere. Tale disposizione organizzativa è obbligatoria, ha carattere essenziale, ed è prevalente su qualsiasi diversa disposizione in contrasto. Essa si applica anche in deroga alle norme in generale ed in particolare richiamate nel presente piano e negli elaborati contrattuali

3.2.2.9 EVENTUALI IMPIANTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Nessun impianto è messo a disposizione della committenza.

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3.2.2.10 IMPIANTO ELETTRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Vista la localizzazione delle aree di cantiere, l’impresa utilizzerà essenzialmente il gruppo elettrogeno. Per impianto elettrico di cantiere si considera tutta la rete di distribuzione posta a valle del punto di consegna (misuratore) installato dall'Ente erogatore. A valle del punto di consegna è installato un interruttore onnipolare (entro tre metri), il cui distacco toglie tensione a tutto l'impianto. Da questo punto parte la linea che alimenta il quadro generale con sormontato un interruttore generale magnetotermico opportunamente tarato contro le sovracorrenti (sovraccarichi e cortocircuiti), che alimenta le linee dell'impianto di cantiere, ognuna delle quali è protetta da un interruttore differenziale (Id<0.3- 0.5°). Il quadro elettrico di cantiere devono essere conformi alla norma CEI EN 60439-4 (CEI 17-13/4) con grado di protezione minimo IP43 (IP44 secondo la Guida CEI 64-17 fasc. n. 5492). La rispondenza alla norma di un quadro di cantiere (ASC) è verificata tramite l'applicazione sul quadro di una targhetta dove sono leggibili il nome del costruttore e marchio di fabbrica dell'ASC, la designazione del tipo o numero d'identificazione; EN 60439-4, la natura e il valore nominale della corrente;le tensioni di funzionamento di impiego e nominale. Il quadro deve avere un dispositivo per l'interruttore di emergenza, se il quadro non è chiudibile a chiave può assolvere a tale scopo l'interruttore generale di quadro. Le prese a spina devono essere conformi alla norma CEI EN 60309 (CEI 23-12) e approvate da IMQ, con grado di protezione non inferiore ad IP44. Le prese a spina devono essere protette da interruttore differenziale da Id=0,03°. Le prese a spina delle attrezzature di potenza superiore a 1000 W devono potersi inserire o disinserirsi a circuito aperto. Gli impianti elettrici installati nei locali servizi del cantiere (baracche per uffici, bagni, spogliatoi, ...) sono di tipo ordinario (norma CEI 64-8).

L'impianto elettrico deve essere eseguito da ditta abilitata che a fine lavori effettuerà il collaudo dell'impianto e rilascerà la dichiarazione di conformità ai sensi della legge n. 46/90. Ogni qualvolta che avvengono modifiche dell’impianto, andrà effettuata una verifica e andrà riportata sulla planimetria di cantiere la nuova dislocazione di cavi e/o quadri. Tali variazioni dovranno essere segnalate al C.S.E. Il quadro elettrico di cantiere è posizionato come indicato nell’elaborato grafico “layout di cantiere“, ma potrà essere spostato in funzione di altre esigenze lavorative non valutabili in fase progettuale, e comunque dovrà essere dotato di tutti gli elementi che lo rendono a norma. Lo stesso verrà protetto con apposita tettoia, da polveri e getti d’acqua, ed essere del tipo ASC. Dal quadro elettrico di cantiere si estende il cavo elettrico del tipo H07RN-F nella posa fissa, interrato o aereo. Il cavo elettrico si sviluppa perimetralmente all’area e sarà dotato di prese a spina conformi alla

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 norma CEI EN 60309 (CEI 23-12) e approvate da IMQ, con grado di protezione non inferiore ad IP44. Le prese a spina sono protette da interruttore differenziale da Id=0,03°. I quadri di derivazione, da spostarsi di piano in piano, serviranno a garantire l’allaccio elettrico agli utensili da lavoro in tutti i piani del corpo di fabbrica.

3.2.2.11 IMPIANTO DI MESSA A TERRA DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Oneri a carico dell’Appaltatore: attivare e controllare le procedure relative alla verifica dell'impianto di messa a terra, se necessarie (denuncia ISPESL, verifiche periodiche). L’impianto di terra dovrà essere eseguito da ditta qualificata, salvo diversa indicazione dalla ditta esecutrice dell’impianto elettrico di cantiere. Si richiama la norma CEI 64-17 (Guida alla esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri), ed in particolare le prescrizioni di cui al punto 10 “Impianto di Terra” La configurazione del dispersore di terra deve essere definita in funzione delle esigenze del cantiere (vedi CEI 64-17, 10.1). La norma richiamata prevede che il valore della resistenza di terra del dispersore unico sia coordinato con le protezioni (vedi CEI 64-17, 10.2). Si sottolinea che l’uso del sistema IT è sconsigliato dalla norma stessa (a meno che sia previsto l’uso di piccoli generatori portatili). In merito alla realizzazione del dispersore attenersi alle prescrizioni della norma CEI 64-17, 10.4, osservandone le indicazioni affini a quanto si richiama di seguito. Ai fini del miglioramento dell'equipotenzialità per le ragioni esaminate precedentemente dalla norma, si consiglia che i conduttori che collegano i vari elementi del dispersore siano realizzati con corda nuda, affinché gli stessi costituiscano elementi del dispersore. I conduttori devono essere posati alla profondità di almeno 0,5 m dalla superficie calpestabile; gli elementi non devono essere ricoperti con ghiaia di risulta del cantiere, bensì con terra, argilla, humus, limo, bentonite.

L’impianto di terra in tutte le sue caratteristiche deve essere documentato. In presenza di lavoratori subordinati l’impianto deve essere denunciato con modello B all’ISPESL entro 30 gg. dalla messa in servizio. NB: la denuncia dell’impianto di terra deve essere effettuata da ciascun datore di lavoro per le attrezzature fisse da cantiere.

3.2.2.12 IMPIANTI DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA

Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche.

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3.2.2.13 IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Per garantire la visibilità in cantiere potrebbe essere opportuno installare lampade o sistemi di illuminazione a norma.

3.2.2.14 IMPIANTO DI VENTILAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (Ex D.Lgs. 494/96, art. 12, c. 1,lett. b, art. 100 Nuovo D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto di ventilazione.

3.2.2.15 IMPIANTO IDRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto idrico.

3.2.2.16 IMPIANTO FOGNARIO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (at. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto fognario.

3.2.2.17 ZONE A SPECIFICA DESTINAZIONE

EVENTUALI AREE CONCESSE DAL COMMITTENTE PER USO UFFICI (LOGISTICA REMOTA) Da stabilirsi in fase esecutiva.

ZONE DI CARICO E SCARICO (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV) Nella fase di allestimento del cantiere le zone di scarico box ed apprestamenti necessari per la cantierizzazione dell’area, possono avvenire in qualunque sito purché all’interno dell’area. Infatti la zona ampia e priva di ostacoli permette ovunque lo stazionamento temporaneo dei mezzi pesanti addetti ai lavori. Nella fase di sbancamento le zone di carico materiale di risulta (asfalto e terra) saranno individuate anche esse interne all’area da recintare.

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Il materiale di risulta degli scavi e delle demolizioni, quando non necessario per un ulteriore utilizzo, dovrà essere prontamente trasportato e smaltito in discarica autorizzata. I POS delle imprese dovranno contenere le procedure di gestione dei rifiuti prodotti in cantiere, con particolare riguardo per la rimozione dei materiali pericolosi.

MAGAZZINO/ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E STOCCAGGIO MATERIALI (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV) All’interno dell’area baraccamenti.

ZONE DI STOCCAGGIO RIFIUTI (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV) Tutti i rifiuti dovranno essere smaltiti in discarica autorizzata.

EVENTUALE ZONA DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO DI INCENDIO O DI ESPLOSIONE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV) Non verranno utilizzati materiali con pericolo di incendio o di esplosione.

POSTAZIONI DI LAVORO FISSE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV) Non sono previste postazioni di lavoro fisse.

EVENTUALE IMPIANTO DI BETONAGGIO,VAGLIATURA ETC.. Non verrà installato nessun impianto di betonaggio.

3.2.2.18 ATTREZZATURE E MACCHINE (art. 100 .Lgs. 81/2008, allegato XV)

EVENTUALI ATTREZZATURE E MACCHINE MESSE A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE Nessuna attrezzatura e macchina è messa a disposizione dal committente

ATTREZZATURE E MACCHINE UTILIZZATE Si riproduce di seguito l’elenco delle attrezzature e delle macchine di sicuro utilizzate dalle imprese esecutrici dell’intervento. Sarà onere dell’impresa fornire al C.S.E. i libretti d’uso e di manutenzione di tutte le macchine operanti in cantiere, ed i relativi libretti di verifiche periodiche (rif. Capitolo 3 “Elenco documenti da tenere in cantiere“). Sarà cura del C.S.E. aggiornare il P.S.C. se durante lo svolgersi delle attività lavorative si dovesse necessitare dell’utilizzo di altre macchine e attrezzature.

• Autocarro • Escavatore • Autogrù

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• Rullo compattatore • Utensili d’uso comune • Pala, Piccone etc..

3.2.3 IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni. 3. In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l'analisi dei rischi presenti, facendo particolare attenzione oltre che ai rischi connessi agli elementi indicati nell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo n. 494 del 1996 e successive modificazioni, anche ai seguenti: a) al rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere; b) al rischio di elettrocuzione; c) al rischio rumore; d) al rischio dall'uso di sostanze chimiche.

In riferimento alle lavorazioni, si riporta in forma semplice ma di immediata lettura, una tabella rappresentante: il rischio esistente, le opere interessate, il coordinamento, la prevenzione e la protezione.

Rischio di seppellimento (scavi,falde,alvei fluviali), (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) Presente in tutte le fasi lavorative da svolgersi in prossimità di torrenti e fossati o in fondo alle scarpate, durante il consolidamento/risanamento/rivestimento dei muri in pietra. Coordinamento: Operare in condizioni di bassa portata d’acqua dei torrenti. Non operare con i mezzi meccanici quando nei paraggi vi sosta il lavoratore. Non eseguire operazioni sul fronte dell’argine che potrebbero causare franamento di materiali e terra dall’alto. Prevenzione: Utilizzare idonei sistemi di imbracatura. Segnalare la propria presenza prime di avvicinarsi al mezzo meccanico in movimento Protezione: Usare stivali in gomma con suola antiscivolo Usare elmetto di protezione Usare scarpe antinfortunistiche Cronologia Rif. Crono programma dei lavori Soggetto Muratore incaricato

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Rischio di annegamento (falde, alvei fluviali), (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) Presente in tutte le fasi lavorative da svolgersi in prossimità di torrenti e fossati. Coordinamento: Operare in condizioni di bassa portata d’ acqua dei torrenti Prevenzione: Utilizzare idonei sistemi di imbracatura Protezione: Usare stivali in gomma con suola antiscivolo Cronologia Rif. Crono programma dei lavori Soggetto Muratore incaricato

Rischio di caduta dall’alto (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) Presente in tutte le fasi lavorative da svolgersi in prossimità di scarpate e/o dislivelli superiori ai 2 metri rispetto ad un piano stabile. In particolare per le opere di realizzazione parapetti e grigliati di protezione. Coordinamento: Agire con mezzi meccanici sul fronte della scarpata/alveo. I lavoratori dovranno imbracarsi. Prevenzione: Non sporgersi senza imbracatura. Verificare la stabilità dell’imbracatura e del sistema di ancoraggio. Protezione: Uso delle imbracature Usare elmetto di protezione Usare scarpe antinfortunistiche Cronologia Rif. Crono programma dei lavori Soggetto Muratore incaricato

Misure particolari da esplicitare nel pimus, (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) Potrebbe essere necessario installare trabattelli/ponteggi per la realizzazione delle spalle in c.a. dei ponti di collegamento, Coordinamento: Rif. par. 7.2 Prevenzione: Rif. par. 7.2 Protezione: Rif. par. 7.2 Cronologia Rif. Crono programma dei lavori Soggetto Il montaggio, la trasformazione e lo smontaggio del incaricato ponteggio/trabattello deve essere eseguito da personale abilitato ai sensi del D.Lgs. 235/2003, e l’impresa installatrice del trabattello/ponteggio dovrà redigere il P.i.M.U.S., da consegnare al C.S.E. almeno 15 giorni prima del montaggio. Non si necessita di misure particolari da esplicitare nel P.i.M.U.S.

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Rischio di caduta materiali dall’alto (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) Presente in tutte le fasi lavorative che necessitano di sollevamento materiali, soprattutto nel sollevamento di elementi prefabbricati utili per la realizzazione dei ponti di collegamento. Coordinamento: I lavoratori dovranno coordinarsi nella movimentazione dei carichi. Garantire che i carichi movimentati non siano mai sospesi sopra le persone. Garantire che i mezzi di sollevamento siano stabili e poggianti su idonei appoggi stabilizzatori. I carichi dovranno essere sollevati con corde e ganci idonei. Durante lo scarico dei materiali vietare l'avvicinamento di persone, medianti avvisi e sbarramenti. I materiali con peso modesto ma di dimensioni notevoli dovranno essere trasportati da più operatori a mano. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti, Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli, Verificare se la presenza di tralicci e cavi arerei possano interferire con il braccio gru in movimento. Prevenzione: Garantire la stabilità del materiale spostato. Segnalare ogni operazione di movimentazione orizzontale e verticale dei carichi, in modo da consentire l'allontanamento preventivo delle persone, interrompendo immediatamente l'operazione qualora permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico. Tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo in movimento e dal suo campo d'azione, e mantenere lontane le persone non autorizzate. Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione del braccio gru. Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo, Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù con cestello e rispettarlo, Protezione: Recintare l’area coinvolta in una possibile caduta dei materiali dall’alto. Cronologia Rif. Crono programma dei lavori Soggetto Muratore incaricato

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Salubrità dell’aria nei lavori in galleria (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) Presente in tutte quelle attività che avvengono in ambienti chiusi e di elevata estensione, in particolare nella realizzazione dell’illuminazione in galleria dell’ex. tracciato ferroviario. Coordinamento: Operare almeno in due Utilizzare sistemi di illuminazione adeguati facilmente trasportabili a mano Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura rischi generati dalla cattiva areazione all’interno della galleria, e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura rischi generati dalla cattiva areazione all’interno della galleria, e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Cronologia Rif. Crono programma dei lavori Soggetto Impiantisti incaricato

Presenza di polveri, fibre, vapori, gas, odori o altri inquinanti aerodispersi (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

Presente in tutte quelle attività che avvengono in ambienti confinati e con rischio chimico. La demolizione delle baracche non è da considerarsi di entità tale da valutare questo rischio, tantomeno le opere di rimozione delle sterpaglie. Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura opere che avvengono in ambienti con presenza di polveri, fibre, vapori, gas, odori o altri inquinanti aerodispersi e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura opere che avvengono in ambienti con presenza di polveri, fibre, vapori, gas, odori o altri inquinanti aerodispersi e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura opere che avvengono in ambienti con presenza di polveri, fibre, vapori, gas, odori o altri inquinanti aerodispersi e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Cronologia Rif. Crono programma dei lavori Soggetto Muratore

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incaricato

Estese demolizioni o manutenzioni (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) La demolizione delle baracche non è da considerarsi di entità tale da essere classificata come estesa demolizione. Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura le opere di estese demolizioni e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura la opere di estese demolizioni e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura la opere di estese demolizioni e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Cronologia Rif. Crono programma dei lavori Soggetto - incaricato

Rischio di incendio/esplosioni (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) - Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano, per ciò che concerne la realizzazione delle opere in progetto, non prevede per sua natura rischi di incendio e esplosioni, e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori. Vietare l’accensione di fuochi se non controllabili. Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano, per ciò che concerne la realizzazione delle opere in progetto, non prevede per sua natura rischi di incendio e esplosioni, e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori. Portare almeno un estintore (adeguato per l’entità dell’incendio sviluppabile) e conservarlo nell’area mobile di cantiere. Protezione: Il cantiere di cui al presente piano, per ciò che concerne la realizzazione delle opere in progetto, non prevede per sua natura rischi di incendio e esplosioni, e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori. Cronologia -

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Soggetto Addetto antincendio incaricato

Rischio derivante dall’uso di materiali pericolosi (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) - Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori con rischio derivanti dall’uso di materiali pericolosi e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori con rischio derivanti dall’uso di materiali pericolosi e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori con rischio derivanti dall’uso di materiali pericolosi e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Cronologia - Soggetto - incaricato

Rischio rumore (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) - Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori che possano generare livelli sonori tali da risultare interferenti con gli ambienti circostanti e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori che possano generare livelli sonori tali da risultare interferenti con gli ambienti circostanti e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori che possano generare livelli sonori tali da risultare interferenti con gli ambienti circostanti e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Cronologia - Soggetto - incaricato

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Riscontro di materiale a matrice amiantifera (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) - Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori con uso di materiale a matrice amiantifera e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori con uso di materiale a matrice amiantifera e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori con uso di materiale a matrice amiantifera e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Cronologia - Soggetto - incaricato

Ambienti influenzati da campi elettromagnetici (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) - Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori in ambiente con rilevante presenza di campi elettromagnetici e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori in ambiente con rilevante presenza di campi elettromagnetici e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori in ambiente con rilevante presenza di campi elettromagnetici e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Cronologia - Soggetto - incaricato

Condizioni atmosferiche avverse e sbalzi eccessivi di temperatura (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) Le condizioni meteorologiche sono vincolanti per la tempistica di intervento. Coordinamento: Rif. par. 7.3

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Prevenzione: Rif. par. 7.3 Protezione: Rif. par. 7.3

Ritrovamento di ordigni bellici (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) - Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede bonifica da ordigni bellici. Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede bonifica da ordigni bellici. Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede bonifica da ordigni bellici. Cronologia - Soggetto - incaricato

Modalità di rimozione dei materiali pericolosi (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) - Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori con produzione di materiali pericolosi e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori con produzione di materiali pericolosi e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori con produzione di materiali pericolosi e conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori Cronologia - Soggetto - incaricato

Modalità di evacuazione dei detriti delle macerie (D.Lgs. 81/2008, allegato XI) Presente in tutte le fasi lavorative inerenti la rimozione di limitate sterpaglie e la demolizione delle baracche esistenti. Coordinamento: Evitare accumuli di sterpaglie secche Lasciare liberi i passaggi e le vie di transito Prevenzione: Smaltire frequentemente le macerie

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Protezione: - Cronologia - Soggetto Datore di lavoro incaricato

Modalità relative all’uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi di apprestamenti, attrezzature, mezzi e servizi di protezione collettiva. - Coordinamento: Le ditte opereranno indipendentemente l’una dall’altra. Prevenzione: Le ditte opereranno indipendentemente l’una dall’altra. Protezione: Le ditte opereranno indipendentemente l’una dall’altra.

Rischio di investimento da veicoli circolanti nell’area di cantiere e zone adiacenti interferenti Presente in tutte le fasi lavorative che necessitano dell’uso dei mezzi da lavoro, quali autobotte, camion, escavatore, soprattutto nelle situazioni di manovra e movimento in prossimità di centri abitati, di strade transitate. Coordinamento: All’esterno dell’area di cantiere, la circolazione degli automezzi e delle macchine deve essere regolamentata, i mezzi non devono superare la velocità di 30 km/h, e devono seguire un percorso preferenziale Risulta comunque vietato avvicinarsi ai mezzi in movimento. Operatori a terra devono garantire il movimento e manovra del mezzo pesante in condizioni di massima sicurezza ed essere dotati di apposti gilet ben visibili anche nelle ore con minor luce solare. Qualunque lavoratore intenda avvicinarsi al mezzo in movimento, deve prima segnalare la propria presenza e farsi notare dall’autista del mezzo stesso. Prevenzione: La segnaletica di cantiere è apposta su ogni accesso ed è ben visibile. Protezione: Un operatore a terra dovrà visionare la corretta manovra del mezzo in movimento. Cronologia - Soggetto Moviere incaricato

CONDIZIONI ATMOSFERICHE AVVERSE E SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA

Si allega scheda di definizione degli accorgimenti minimi che dovranno essere presi in considerazione dalle imprese esecutrici in caso di evenienza e aggiornate in relazione allo stato dei luoghi.

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EVENTO CHE COSA FARE ATMOSFERICO Sospendere le lavorazioni in esecuzione ad eccezione di getti di opere in c.a. o di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere. In caso di forte Prima della ripresa dei lavori procedere a: pioggia e/o di Verificare la conformità delle opere provvisionali. persistenza Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci. della stessa Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere. Sospendere le lavorazioni in esecuzione ad eccezione di getti di opere in c.a. o di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere. In caso di forte Prima della ripresa dei lavori procedere a: vento Controllare la conformità degli apparecchi di sollevamento. Controllare la regolarità di trabattelli, parapetti, impalcature e opere provvisionali in genere. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere. Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di getti o di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere. Prima della ripresa dei lavori procedere a: Verificare la portata delle strutture coperte dalla neve, se del caso, sgombrare le strutture In caso di neve dalla presenza della neve; Verificare la conformità delle opere provvisionali; Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci; Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni; La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere. Sospendere le lavorazioni in esecuzione Prima della ripresa dei lavori procedere a: Verificare gli eventuali danni provocati dal gelo alle strutture, macchine e opere provvisionali; Verificare la conformità delle opere provvisionali. In caso di gelo Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci. Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere. All’ occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; Sospendere l’attività dei mezzi di sollevamento gru e autogrù) in caso di scarsa visibilità; In caso di forte Sospendere, in caso di scarsa visibilità, l’eventuale attività dei mezzi di movimento terra, nebbia stradali ed autocarri. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere. In caso di All’ occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; freddo con Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere. temperature La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e sotto zero e/o dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere. particolarmente rigide In caso di forte All’occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; caldo con Riprendere le lavorazioni a seguito del raggiungimento di una temperatura accettabile. temperature La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e oltre i 35° dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

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3.2.4 SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE, MISURE DI COORDINAMENTO

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni. 4. Per ogni elemento dell'analisi di cui ai commi 1, 2 e 3 del DPR n° 222/2003, il PSC contiene: a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi; b) le misure di coordinamento atte a realizzare quanto previsto alla lettera a).

Le scelte operative di intervento derivano anche da esigenze funzionali, legate cioè a garantire il transito stradale ed il flusso delle acque nei fossi senza interruzione temporanee e tantomeno permanenti. L’approccio metodologico utilizzato, consiste nell’analizzare tratto per tratto gli interventi primari da realizzare, comprensivi delle opere di allestimento per la messa in sicurezza e le annesse attrezzature/macchinari fondamentali di cui si necessita, valutando gli ambienti limitrofi e la tipologia ove insiste l’area di lavoro. Attraverso una attenta e dettagliata documentazione fotografica, associando ad ogni foto una tabella riepilogativa delle infrastrutture presenti, è stato possibile valutare quali siano i rischi trasferibili all’esterno e viceversa. Vista l’ubicazione delle aree di intervento, le condizioni meteo non sono assolutamente trascurabili, specialmente nella stagione invernale, infatti nei mesi che vanno da Novembre a Marzo la probabilità di nevicate è elevata, quindi oltre alla difficoltà di raggiungimento delle aree, si aggiunge l’impossibilità di eseguire opere inerenti il pacchetto stradale, pregiudicando in tale caso la qualità dell’operato. I 360 giorni stabiliti nel cronoprogramma, in quanto naturali e consecutivi, si intendono comprensivi anche del blocco lavori temporaneo per situazioni di maltempo e presenza di neve.

Per ciò che concerne l’allestimento del cantiere, al fine di dare continuità alle fasi lavorative, si ipotizza l’allestimento di tre aree logistiche fisse, dislocate in punti strategici (preferibilmente all’inizio, alla fine e a metà dell’intero tratto) da concordarsi comunque con i comuni di interesse. Le aree logistiche, dotate di baracche di cantiere ad uso magazzino, ufficio, mensa e bagno, dovranno essere confortevoli e il locale ad uso ufficio e mensa, viste le condizioni climatiche esterne avverse e fredde nei periodi invernali /primaverili, dovrà essere dotato di sistema di isolamento e riscaldamento. Per garantire la sicurezza da e verso gli ambienti esterni, durante la realizzazione del pacchetto stradale, saranno adottate recinzioni a tipologia classica (o realizzate secondo le indicazioni dettate dal comune) che seguono il cantiere. Al fine di limitare i disagi verso l’ambiente esterno nelle zone abitate, si dovrà operare per tratti non più lunghi di metri 50, mentre nelle altre zone la lunghezza del tratto di intervento sarà variabile in relazione alle condizioni ambientali e alle esigenze lavorative/progettuali. Per ciò che concerne la realizzazione delle strutture, quali: passerelle di attraversamento fossi, ponti di passaggio (sul torrente Cordevole), verrà allestito il cantiere temporaneo tale da garantire condizioni di lavoro adeguate all’ambiente l’intera durata dell’intervento, seppure modesta.

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Durante la realizzazione del generico pacchetto stradale, del consolidamento di muri in pietra, della messa in opera di terre armate, gradonate vive e quant’altro già specificato, verrà allestito il cantiere aderente all’area di intervento, classificabile quindi come mobile. In queste situazioni il punto di appoggio sarà garantito nelle aree logistiche.

Per la realizzazione del solo Binder non verrà allestito nessun cantiere, in quanto non si prevedono rischi verso l’ambiente esterno.

Per la realizzazione dell’ illuminazione in galleria, si prevede invece di un previa bonifica e ispezione dell’area, e la sistemazione di faretti alimentati con gruppo elettrogeno. In tutti gli interventi che dovranno avvenire a confine con scarpate, nonché sponde di fiumi, canali e/o torrenti, si dovrà realizzare idoneo parapetto in legno in grado di resistere a eventuali urti o impatti.

Il montaggio delle strutture rilevanti, quali il ponte sul torrente Cordevole, avverrà con l’utilizzo di autogrù (ipoteticamente due) poste ai due lati del torrente. Si potrà accedere sull’alveo del torrente solo in periodi di basso livello dell’acqua e con l’uso di idonei DPI ancorati a parti stabili dell’argine.

I torrenti, così come i fossati, in alcuni periodi dell’anno, sono caratterizzati da grosse portate di acqua, sarà quindi opportuno valutare, in relazione all’effettiva data di inizio lavori, i periodi migliori per intervenire. L’accesso al fondo del torrente potrà avvenire solo in caso di basso livello d’acqua e con l’utilizzo di idonei DPI.

Per la realizzazione degli attraversamenti stradali, seppure il traffico veicolare può essere considerato bassissimo, non dovranno essere realizzati blocchi stradali, neanche temporanei, quindi l’allestimento consterà in posa di barriere, luci di segnalazione e utilizzo moviere a terra durante le operazioni di manovra e scarico/carico materiali.

Il materiale di risulta, se non utilizzabile altrimenti, sentita la D.L., dovrà essere trasportato in discarica autorizzata, sia per il terreno in eccedenza (eventuale), sia per le murature e quant’altro provenienti dalla demolizione delle baracche nel tratto P5, P6.

Il raggiungimento degli ambienti di lavoro non sempre è agevole, infatti la viabilità di accesso può essere caratterizzata da strada provinciale, strada sterrata, strada bianca, strada privata, e in alcuni casi la strada non è evidentemente tracciata. In ogni caso si dovrà valutare, anche in relazione agli eventi atmosferici, lo stato e la consistenza del terreno, per garantire il passaggio dei mezzi pesanti da lavoro senza il rischio di smottamento del terreno e quindi ribaltamento del mezzo.

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3.2.4.1 INIZIATIVE PROPOSTE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DELLE LAVORAZIONI SIA PER I LAVORATORI CHE PER I NON ADDETTI AI LAVORI

La realizzazione dell’opera in progetto, non è da considerarsi né particolarmente pericolosa, né complessa, quindi le attività lavorative saranno di tipo ordinarie, e i lavoratori operanti nel settore dell’edilizia già dovranno conoscere quali siano le procedure da attuare per la realizzazione dell’intervento in oggetto. Per ciò che concerne la sicurezza dei non addetti ai lavori, negli ambienti di lavoro limitrofi a tratti stradali, oltre alla recinzione di cantiere, dovranno essere presi opportuni accorgimenti nelle fasi di manovra dei mezzi da lavoro, nonché carico/scarico dei materiali e attrezzature. Sarà comunque onere del C.S.E. valutare durante l’esecuzione dei lavori, tutti gli elementi non identificabili in fase progettuale.

3.2.5 ANALISI DELLE FASI E SUB-FASI DEI LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE

3.2.5.1 PREMESSA

L'individuazione dei pericoli e la valutazione dei rischi, l'identificazione delle procedure esecutive, degli apprestamenti e delle attrezzature atte a prevenirli, nonché le prescrizioni atte ad evitare i rischi derivanti dalla presenza simultanea o successiva di più imprese o lavoratori autonomi, è stata più correttamente effettuata suddividendo l'opera in fasi e sub fasi di lavoro. Per "fase" si vuole qui intendere un ciclo di lavoro fondamentale per la realizzazione di una parte importante dell'opera. Per "sub-fase" (o "sotto-fase)" si intende invece l'insieme di operazioni nelle quali si articola la fase di lavoro. Per ogni rischio sono state operate scelte tecniche e tecnologiche ed individuate procedure esecutive, scegliendo fra le diverse possibilità esistenti secondo il criterio della migliore funzionalità e della maggior sicurezza. Ovviamente questo tipo di analisi dovrà prevedere successivi adeguamenti per varianti in corso d'opera o integrazioni. Il presente paragrafo introduce il Cronoprogramma dei lavori rivolto alla Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole. Il contenuto del Cronprogramma ha una specifica rilevanza dal punto di vista della definizione dell’oggetto contrattuale, pertanto deve essere attentamente considerato e valutato. La durata dei lavori ammonta a 360 giorni solari consecutivi. Il Cronoprogramma è il programma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell’opera, le lavorazioni, le fasi e le sottofasi di lavoro, la sequenza temporale e la loro durata. Il Cronoprogramma è reso in forma grafica a mezzo Diagramma di Gantt, e riporta sulle ordinate l’elenco delle lavorazioni in sequenza cronologica e sulle ascisse il tempo di esecuzione espresso in giorni, è redatto, tenendo conto delle fasi di lavorazione previste in cantiere, della tempistica della loro esecuzione e delle fasi critiche del processo di costruzione.

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Dal Cronoprogramma è individuabile la durata quindi delle fasi e sottofasi lavorative, quali siano le interferenze temporali e l’individuazione del rapporto uu-g. L’entità presunta “uomini - giorno” (ex. art. 2, c. 1, lettera f bis, D.Lgs. 494/96), rappresenta la somma delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell’opera. In termini grafici e analitici, tale parametro è la sommatoria (Si) di tutti i prodotti (ui * gi) di ogni singola fase lavorativa. [u * g = Si ui *gi] Il Cronoprogramma lavori sarà oggetto di opportuni aggiornamenti nella fase esecutiva dell’opera, a cura del C.S.E., indicando lo stato di avanzamento lavori. In relazione alle esigenze dell’impresa, per quanto inerente le proprie attività all’interno del cantiere, si verifica la presenza simultanea di più imprese sub-appaltatrici, e/o contratti di manodopera, che collaborano tra loro in ragione della stessa attività lavorativa (fase). Pertanto l’impresa appaltatrice dovrà necessariamente comunicare al Responsabile dei Lavori ed al C.S.E. la presenza all’interno del cantiere di uno o più lavoratori autonomi e/o più imprese esecutrici ed ognuno di loro dovrà obbligatoriamente attenersi alle misure di sicurezza del P.S.C. e consegnare tutta la documentazione necessaria. Nel caso in cui i lavoratori autonomi siano di fatto sotto la diretta sorveglianza e direzione dell’impresa appaltatrice, quest’ultima all’interno del proprio POS, dovrà indicare le persone che lavorano per suo conto ed allegare al proprio piano tutta la documentazione necessaria da consegnare al Responsabile dei Lavori per la denuncia agli enti preposti.

3.2.5.2 ELENCO DELLE FASI E SOTTOFASI LAVORATIVE

Si descrivono in via sintetica gli interventi che si intendono realizzare: ALLESTIMENTO BASI LOGISTICHE INSTALLAZIONE DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO DA CONCORDARSI CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA: Recinzione di cantiere delimitante l’area baraccamenti Impianti elettrici di cantiere Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Cartellonistica di cantiere Segnaletica luminosa n. 3 baracche di cantiere di cui: 1 ad uso ufficio, 1 ad uso mensa, 1 ad uso magazzino n. 3 bagni chimici APPROVVIGIONAMENTO MATERIALI Approvvigionamento dei materiali necessari per la realizzazione dei tratti oggetto di intervento INTERVENTI SUDDIVISI PER TRATTI TRATTO P1-P2 Allestimento area mobile di cantiere

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Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglie Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Disposizione segnaletica di attraversamento prima del punto P1 Uso di utensili manuali Pulizia area di cantiere TRATTO P2-P3 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglie Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione

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Uso di rullo compattatore Realizzazione di passerella attraversamento fosso Scavo con mezzi meccanici e manuali Uso di piccolo escavatore Uso di utensili manuali Realizzazione delle spalle in c.a. Casseratura Posa dei ferri di armatura Getto Uso dell’autobotte Rivestimento fosso esistente in pietra Uso di idonei DPI Posa in opera e montaggio piano di camminamento Uso di autogrù Uso di autocarro Posa in opera e montaggio di parapetto Pulizia area di cantiere TRATTO P3-P4 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglie Scavo di sbancamento Uso di piccolo escavatore Pozzetti da riportare in quota Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Costruzione di sistema di protezione a monte della pista Uso di utensili manuali

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Realizzazione di parapetti lato dx e sx Uso di idonei DPI Consolidamento muri in pietra Uso di idonei DPI Pulizia area di cantiere TRATTO P4-P5 Inserimento di grigliato di protezione sul ponte torrente Bordina, lato sx e dx Uso di idonei DPI TRATTO P5-P6 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Demolizione di baracche esistenti Uso di mezzi meccanici Trasporto materiale di risulta presso discarica autorizzata Rimozione di limitate sterpaglie Scavo di sbancamento Uso di piccolo escavatore Pozzetti da riportare in quota Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione pavimentazione Uso di rullo compattatore Realizzazione di passerella attraversamento fosso Scavo con mezzi meccanici e manuali Uso di piccolo escavatore Uso di utensili manuali Realizzazione delle spalle in c.a. Casseratura Posa dei ferri di armatura Getto

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Uso dell’autobotte Rivestimento fosso esistente in pietra Uso di idonei DPI Posa in opera e montaggio piano di camminamento Uso di autogrù Uso di autocarro Posa in opera e montaggio di parapetto Realizzazione di parapetti lato dx e sx tratto iniziale Uso di idonei DPI Realizzazione di parapetti lato dx e sx tratto terminale Uso di idonei DPI Protezione di monte Uso di idonei DPI Pulizia area di cantiere TRATTO P6-P7 Realizzazione di soletta con inserimento di fibre sul ponte torrente Missiaga, smontaggio parapetti lato sx e dx Uso di idonei DPI Pittura passerella Uso di idonei DPI TRATTO P7-P8 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglia Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore

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Realizzazione di parapetti lato sx e dx Utilizzo di idonei DPI Pulizia area di cantiere TRATTO P8-P9 Illuminazione interna alla galleria esistente Uso di sistemi di illuminazione provvisoria Uso di idonei DPI TRATTO P9-P10 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglie Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Realizzazione di parapetti Utilizzo di idonei DPI Valutazione della possibile interferenza con traliccio e cavo aereo Pulizia area di cantiere

TRATTO P10-P11 Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento) Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare TRATTO CIMITERO Allestimento area mobile di cantiere

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Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglia Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Pulizia area di cantiere Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare TRATTO RACCORDO POLO SCOLASTICO Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Realizzazione dei rilevati Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione

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Uso di rullo compattatore Pubblica illuminazione Uso di autocarro con braccio gru Uso di piccolo escavatore Pulizia area di cantiere Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare TRATTO RACCORDO CENTRO Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Demolizione di muretto Uso di mezzo idoneo Taglio pavimentazione stradale esistente Uso di mezzo idoneo Scavo di fondazione Uso di escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Posa di impianto semaforico completo Pulizia area di cantiere Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare TRATTO P11-P12 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa

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Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Realizzazione di parapetti Utilizzo di idonei DPI Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare Pulizia area di cantiere TRATTO P13-P14 Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento) Valutazione della possibile interferenza con traliccio e cavo aereo Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare TRATTO P14-P15 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglie Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Realizzazione di parapetto

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Uso di idonei DPI Pulizia area di cantiere TRATTO P15-P16 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglie Allargamento sezione Uso di escavatore Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Pulizia area di cantiere TRATTO P16-P17 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglie Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco

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Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Realizzazione di parapetto lato sx e dx Uso di idonei DPI Pulizia area di cantiere TRATTO P17-P18 Allestimento area temporanea di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Realizzazione di passerella ciclo-pedonale sul torrente Cordevole (L. 50.00m) Scavo con mezzi meccanici e manuali Uso di piccolo escavatore Uso di utensili manuali Realizzazione di parapetti a protezione dalla possibile caduta dall’alto Realizzazione delle spalle in c.a. Casseratura Posa dei ferri di armatura Getto Uso dell’autobotte Rivestimento argine esistente in pietra Uso di idonei DPI Posa in opera e montaggio piano di camminamento Uso di autogrù Uso di autocarro Posa in opera e montaggio di parapetto e della copertura in rame Pulizia area di cantiere TRATTO P18-P19 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa

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Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglie Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Realizzazione parapetti Uso di idonei DPI Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare Pulizia area di cantiere TRATTO P19-P20 Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento) Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare TRATTO P20-P21 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglie Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco

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Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare Realizzazione di parapetto Uso di idonei DPI Pulizia area di cantiere TRATTO P21-P22 Per la quasi totalità della lunghezza, il tratto stradale di connessione è esistente (nessun intervento) Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare Si potrà intervenire solo previo spostamento del traliccio ad opera di altra ditta (enel) per Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Allargamento strada per un breve tratto Realizzazione di muretto in cls armato (L 25.65 ml) Casseratura Posa dei ferri di armatura Getto Uso dell’autobotte Realizzazione di scogliera (L 82.00 ml) Pulizia area cantiere TRATTO P22-P24 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa

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Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglie Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Realizzazione di scogliere, a monte e a valle del tracciato Posa in opera della scogliera, secondo le indicazioni del progetto Uso di piccoli mezzi Uso di manodopera Uso di idonei DPI Consolidamento scarpata con terre armate Stesura e compattazione del terreno in strati orizzontali Uso di piccolo escavatore Messa in opera di rinforzi Posa in opera di paramento verticale/inclinato secondo le indicazioni del progetto esecutivo Uso di piccolo escavatore Realizzazione di guado Roa Bianca Scavo di fondazione Uso di escavatore Casseratura Posa dei ferri Getto Uso di autobotte Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione di muretto in cls armato (L 36.00 ml) Casseratura Posa dei ferri di armatura Getto Uso dell’autobotte Realizzazione Pavimentazione Uso di rullo compattatore Realizzazione parapetti Uso di idonei DPI

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Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare Pulizia area di cantiere TRATTO P24-P25 Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento) Valutazione della possibile interferenza con traliccio e cavo aereo Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare TRATTO P25-P26 Allestimento area mobile di cantiere Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Segnaletica luminosa Preparazione area stoccaggio provvisoria Preparazione area deposito materiale di risulta Installazione impianto elettrico di cantiere Rimozione di limitate sterpaglie Scavo superficiale Uso di piccolo escavatore Ricompattazione Uso di rullo compattatore Stesura di strato di pietrisco Uso di piccolo escavatore Realizzazione di strato di base Uso di rullo compattatore Realizzazione pavimentazione Uso di rullo compattatore Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto Uso di idonei DPI Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare Realizzazione di palizzata (L 102.00 ml) Uso di idonei DPI Pulizia area di cantiere SMANTELLAMENTO BASI LOGISTICHE SMANTELLAMENTO DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO CONCORDATO CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA: Recinzione di cantiere delimitante l’area baraccamenti

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Impianti elettrici di cantiere Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa Cartellonistica di cantiere Segnaletica luminosa n. 3 baracche di cantiere di cui: 1 ad uso ufficio, 1 ad uso mensa, 1 ad uso magazzino n. 3 bagni chimici CHIUSURA LAVORI

3.2.5.3 CRITICITA’ FUNZIONALI

TRATTO P21-P22

Si potrà intervenire con l’allargamento del tratto stradale solo previo spostamento del traliccio ad opera di altra ditta (ENEL).

3.2.6 APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE E MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 5 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: 5. L'elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione dei contenuti del PSC di cui al comma 2, è riportato nell'allegato I. DPR n° 222/2003, ALLEGATO I: Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione del contenuti dei PSC di cui all'articolo 2, comma 2. 1. Gli apprestamenti comprendono: ponteggi; trabattelli; ponti su cavalletti; impalcati; parapetti; andatoie; passerelle; armature delle pareti degli scavi; gabinetti; locali per lavarsi; spogliatoi; refettori; locali di ricovero e di riposo; dormitori; camere di medicazione; infermerie; recinzioni di cantiere. 2. Le attrezzature comprendono: centrali e impianti di betonaggio; betoniere; gru; autogrù; argani; elevatori; macchine movimento terra; macchine movimento terra speciali e derivate; seghe circolari; piegaferri; impianti elettrici di cantiere; Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; impianti antincendio; impianti di evacuazione fumi; impianti di adduzione di acqua, gas, ed energia di qualsiasi tipo; impianti fognari. 3. Le Infrastrutture comprendono: viabilità principale di cantiere per mezzi meccanici; percorsi pedonali; aree di deposito materiali, attrezzature e rifiuti di cantiere. 4. I mezzi e servizi di protezione collettiva comprendono: segnaletica di sicurezza; avvisatori acustici; attrezzature per primo soccorso; illuminazione di emergenza; mezzi estinguenti; servizi di gestione delle emergenze.

Identificazione degli apprestamenti, attrezzature e mezzi e servizi di protezione collettiva necessarie per la realizzazione delle opere:

Elementi necessari per la realizzazione Modalità di delle opere installazione/ Modalità di Caratteristiche Soggetti obbligati utilizzo/Soggetti con all’installazione e diritto d’uso alla manutenzione

Rif. PiMUS/Pontisti Secondo il D.Lgs. ponteggi; prefabbricati 235/2003/Tutti trabattelli. - - - AMENTI APPREST ponti su cavalletti; - - -

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impalcati; - - - in legno Con l’uso di Non rimuoverli fino a imbracature/operai che il rischio di parapetti; caduta non sia eliminato/tutti andatoie; - - - passerelle; - - - armature delle pareti degli scavi; - - - chimici Posizionamento a Utilizzarlo per lo gabinetti; terra con scopo a cui è autogrù/operai destinato/tutti locali per lavarsi; - - - spogliatoi; - - - refettori; - - - locali di ricovero e di riposo; - - - dormitori; - - - camere di medicazione; - - - infermerie; - - - del tipo fissa e Manuale/capo Non rimuovere la mobile, cantiere recinzione fino a realizzata con completa chiusura paletti in ferro lavori nel tratto infissi nel parziale in oggetto recinzioni di cantiere; terreno e rete di intervento. rossa ovoidale in pvc aderente alla rete elettrosaldata altro: - - -

Elementi necessari per la realizzazione Modalità di Caratteristiche Modalità di utilizzo delle opere installazione

centrali e impianti di betonaggio; - - - betoniere; - - - gru; - - - Rif. Schede Su stabilizzatori Utilizzarla per lo della macchina scopo a cui è che verranno destinata autogrù; fornite dalla ditta in fase esecutiva dei lavori MEZZI MEZZI argani; - - - elevatori; - - - escavatore - Utilizzarlo per lo macchine movimento terra; piccolo scopo a cui è destinato battipalo - Utilizzarlo per lo macchine movimento terra speciali e scopo a cui è derivate; destinato

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seghe circolari; - - - piegaferri; - - - altro: - - -

Elementi necessari per la realizzazione Modalità di Caratteristiche Modalità di utilizzo delle opere installazione

Impianti di terra e di protezione impianto unico Da tecnico - contro le scariche atmosferiche; nell’area abilitato logistica impianti antincendio; - - - impianti di evacuazione fumi; - - - impianti di adduzione di acqua, gas, - - - ed energia di qualsiasi tipo; impianti fognari. - - - segnaletica di sicurezza; disporre Su zavorra in caso Togliere la segnaletica di di lavori limitrofi a segnaletica quando il dimensioni tratti stradali rischio da segnalare adeguate al è eliminato rischio da segnalare e coerente con ciò che si vuole segnalare avvisatori acustici; - - - cassetta di Nell’area Dopo l’utilizzo attrezzature per primo soccorso;

IMPIANTI TECNOLOGICI E SERVIZI SERVIZI E TECNOLOGICI IMPIANTI primo soccorso logistica/nel reintegrarla furgone - - - illuminazione di emergenza; - - - mezzi estinguenti; Definire una - - servizi di gestione delle emergenze. squadra emergenza - - - altro:

3.2.7 RISCHI INTRINSECI ALLE LAVORAZIONI E PRESCRIZIONI SPECIFICHE PER CIASCUNA FASE

Si riportano nelle SCHEDE GENERICHE DI SALUTE E SICUREZZA ARTICOLATE PER FASI E SUB-FASI facenti parte integrante del presente PSC le schede relative alle principali fasi di lavoro con l'esplicitazione delle procedure esecutive, del personale, delle attrezzature e mezzi d'opera necessari per l'esecuzione dei lavori, con l'individuazione dei possibili rischi connessi alle varie lavorazioni e con l'indicazione delle prescrizioni da osservare per eliminare o ridurre al minimo i predetti rischi.

Si riporta in Appendice D le fasi plausibili per tipologia di intervento (si veda raggruppamento in Appendice B).

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3.3 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI AD INTERFERENZE FRA LAVORAZIONI ED USO COMUNE DI ATTREZZATURE E SERVIZI - PRESCRIZIONI, PROCEDURE OPERATIVE, APPRESTAMENTI

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 4: Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento. 1. Il coordinatore per la progettazione effettua l'analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche quando sono dovute alle lavorazioni di una stessa impresa esecutrice o alla presenza di lavoratori autonomi, e predispone il cronoprogramma dei lavori. Per le opere rientranti nel campo di applicazione della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, il cronoprogramma dei lavori ai sensi del presente regolamento, prende esclusivamente in considerazione le problematiche inerenti gli aspetti della sicurezza ed è redatto ad integrazione del cronoprogramma delle lavorazioni previsto dall'articolo 42 del decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554.

Il Cronoprogramma è reso in forma grafica a mezzo Diagramma di Gantt, e riporta sulle ordinate l’elenco delle lavorazioni in sequenza cronologica ( rif. Gruppi di opere e fasi lavorative indicate nel paragrafo 3.2.5.2 ) e sulle ascisse il tempo di esecuzione espresso in giorni. Il C.S.P. ha ritenuto comunque importante di indicare in maniera dettagliata le sottofasi lavorative al fine di eseguire una valutazione dei rischi il più possibile accurata. Per la presa visione dell’elaborato, si rimanda alla tavola grafica “Cronoprogramma dei lavori”.

3.3.1 ELENCO DELLE EFFETTIVE INTERFERENZE SPAZIALI RISCONTRATE NEL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI

2. In riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, il PSC contiene le prescrizioni operative per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti e le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni; nel caso in cui permangono rischi di interferenza, indica le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, atti a ridurre al minimo tali rischi. 3. Le misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, sono definite analizzando il loro uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi. 4. Il coordinatore per l'esecuzione dei lavori integra il PSC con i nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi tenuti ad attivare quanto previsto al comma 4 dell'articolo 3 ed al comma 4 del presente articolo e, previa consultazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, indica la relativa cronologia di attuazione e le modalità di verifica.

Le lavorazioni avvengono in fasi distinte fra loro in sequenza. Per ciascuna fase si prevedono parziali sovrapposizioni di lavorazione come evidenziate sul cronporogramma dei lavori. Per tutte esse si rileva che avvengono in aree e zone della stessa area ben distinte fra di loro . La risoluzione di eventuali situazioni critiche di dettaglio, dovrà avvenire in sede di redazione del P.O.S. e di riunione di coordinamento preliminare alla singola fase. Il C.S.P. prescrive una riunione di coordinamento all’inizio di ogni fase lavorativa. Ulteriori riunioni potranno essere indette dal C.S.E. in funzione dell’andamento dei lavori e delle esigenze operative del cantiere, nonché da indicazioni della stazione appaltante. Prima della consegna del POS dovrà essere fatta una riunione preliminare di coordinamento.

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3.3.2 PRESCRIZIONI OPERATIVE E/O D.P.I. DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE LAVORATIVE

Tutte le lavorazioni interferenti che si realizzeranno in cantiere sono opportunamente coordinate affinché possano essere adeguatamente valutati i rischi rinvenuti dalle eventuali interferenze tra le varie attività di cantiere.

Le lavorazioni/attività incluse nel presente PSC non prevedono assolutamente lavorazioni interferenti.

Gli interventi previsti nel progetto definitivo - esecutivo di variante dovranno essere realizzati tenendo conto delle prescrizioni dettate nella conferenza servizi del 04.09.2008.

In particolare, gli aspetti vincolanti alla realizzazione del tratto fra il punto P21-P22, riassunti di seguito: b) Spostamento del traliccio ad opera di altra ditta (ENEL) verranno segnalati, nel crono programma dei lavori, come interventi propedeutici all’opera di: Allargamento tratto stradale

3.3.3 COORDINAMENTO GENERALE PIANO

Per quanto riguarda le imprese presenti in cantiere, definiti: imprese esecutrici, le tecnologie di lavorazione e le modalità operative dell'appalto, il Coordinatore per l'Esecuzione dei Lavori insieme alle Imprese Aggiudicatarie, quantificherà il numero di lavoratori operanti in cantiere e definirà le relative misure di sicurezza aggiornando il presente Piano.

Viene riportata la previsione del personale operante al fine di indicare i tempi nel programma lavori: ALLESTIMENTO BASI LOGISTICHE INSTALLAZIONE DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO DA CONCORDARSI CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA: n° 2 Operai Generici n° 2 Operai Specializzati INTERVENTI SUDDIVISI PER TRATTI n° 6 Operai Generici n° 2 Operai Specializzati n° 2 Autisti n° 2 Escavatoristi SMANTELLAMENTO BASI LOGISTICHE

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SMANTELLAMENTO DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO CONCORDATO CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA: n° 2 Operai Generici n° 2 Operai Specializzati CHIUSURA LAVORI

3.3.4 DIAGRAMMA DI AFFOLLAMENTO

Il digramma dell’affollamento illustra la presenza dei lavoratori operanti in cantiere in funzione del tempo espresso in giorni lavorativi. I punti di massimo, identificano il massimo affollamento nelle aree di cantiere, ed i punti di mimino, il minimo numero dei lavoratori operanti in cantiere. La finalità di eseguire un diagramma di tale tipo deriva da tre diverse esigenze: la prima, di conoscere in fase progettuale quanti siano i bagni da installare nell’area di cantiere, nel caso specifico l’installazione di tre bagni da cantiere è sufficiente per i lavoratori operanti nell’area; la seconda di permettere al C.S.E. di organizzare un proprio programma di visite in cantiere, in relazione al massimo affollamento, la terza di calcolare gli uomini-

Andamento dell'affolamento giorno. 31 30

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0 06/01/07 13/01/07 20/01/07 27/01/07 03/02/07 10/02/07 17/02/07 24/02/07 03/03/07 10/03/07 17/03/ 07 24/03/07 31/03/07

3.3.5 MODALITA’ RELATIVE ALL’USO COMUNE DA PARTE DI PIU’ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA. (ex. D.P.R. 222/03, art. 2, c. 2, lett. c, art. 100 Nuovo D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

In riferimento all’allestimento del cantiere con le principali attrezzature e apprestamenti comuni, l’appaltatore dovrà farsi carico della messa in opera ed anche della manutenzione e cura dell’efficacia, quantomeno degli elementi principali: recinzione, ponteggio, impianto elettrico di cantiere, apparecchi di sollevamento.

Compito del C.S.E. è quello di verificare con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nelle misure di coordinamento previste e la corretta applicazione delle procedure di utilizzo e di verifica.

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3.3.6 PRESCRIZIONI OPERATIVE DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLA PRESENZA DI TERZI

L’accesso al cantiere dei visitatori (committente, tecnici del committente, tecnici istituzionali, ecc.), dovrà essere autorizzato dal Direttore di cantiere dell’impresa appaltatrice. Per quanto riguarda i visitatori, tecnici del Committente, tecnici istituzionali, tecnici di imprese, con compiti legati al cantiere, essi dovranno essere muniti di calzature di sicurezza con suola imperforabile ed elmetto.

I visitatori, prima di accedere al cantiere dovranno presentarsi al capocantiere che valuterà se interrompere alcune lavorazioni e fornirà indicazioni rispetto ad eventuali aree non accessibili.

In caso di ispezione dell’Organo di vigilanza o del comitato Paritetico Territoriale, il Direttore Tecnico di Cantiere o il Capocantiere accompagnerà i tecnici nella visita e valuterà la necessità di sospendere le lavorazioni che potrebbero rappresentare dei rischi per le persone in sopralluogo.

3.4 ORGANIZZAZIONE DELLA COOPERAZIONE, DEL COORDINAMENTO E DELL’INFORMAZIONE

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: g) le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi;

In considerazione del fatto che il cantiere, seppur impiantato dall’impresa appaltatrice, verrà nel corso dei lavori utilizzato anche da altre imprese e/o lavoratori autonomi incaricati dalla stessa o direttamente dal Committente per l’esecuzione di singole lavorazioni, risulta fondamentale che vengano definite alcune regole che consentano un corretto passaggio di informazioni e facilitino il coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione dell’opera nella sua completezza. Il C.S.E. ha tra i suoi compiti quello di organizzare tra imprese e lavoratori autonomi la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione. Fatta questa premessa è necessario definire che cosa s’intende per cooperazione, coordinamento ed informazione reciproca. La cooperazione tra le imprese e/o lavoratori autonomi è sicuramente fondamentale e si traduce in una serie di accorgimenti e procedure che mettano tutti nelle migliori condizioni possibili ai fini della sicurezza e di buona riuscita del lavoro. La cooperazione implica un aiuto reciproco tra le imprese, una collaborazione tesa ad evitare tutte le possibili fonti di rischio che una visione del cantiere a “compartimenti” potrebbe provocare. Perché questo possa avvenire, il primo passo risulta proprio essere la conoscenza di chi è presente e di chi nel futuro più prossimo interverrà. Queste informazioni devono pervenire ai singoli lavoratori dal loro R.L.S. o direttamente dal datore di lavoro a seguito di informazioni ricevute dal Committente, dal Direttore dei Lavori e/o dal C.S.E.

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Il C.S.E. dovrà essere l’intermediario tra le parti per il raggiungimento di una soluzione che garantisca continuità alla sicurezza del cantiere. Ogni impresa subappaltatrice dovrà contribuire al mantenimento in buono stato di utilizzo, avendo cura di ripristinare le condizioni iniziali ogni qualvolta, per necessità proprie di lavorazione, sarà obbligata a rimuoverne alcune parti, di ogni altra attrezzatura, mezzo, apprestamento o spazio comune a più imprese. Tutte le imprese esecutrici e tutti i lavoratori autonomi coinvolti nell’attività di cantiere, prima dell’inizio dei lavori, sono tenuti a comunicare i propri dati identificativi al C.S.E. e certificare l’adempimento di tutti gli obblighi in materia di sicurezza e salute dei lavoratori. Tali dati devono essere riportati nel P.O.S. I lavoratori autonomi e le imprese quali fornitori di materiali, fornitori con posa in opera, noli a caldo, che effettueranno lavorazioni di breve durata (un giorno) potranno utilizzare i modelli di autocertificazione in sostituzione del P.O.S. indicando eventualmente le modalità di esecuzione dei lavori. Le modalità organizzative saranno stabilite nelle riunioni di coordinamento alle quali tutti i rappresentanti delle imprese esecutrici (Direttore Tecnico di Cantiere, Capocantiere, Preposti) e i lavoratori autonomi sono tenuti a partecipare. Qualora vi siano rischi particolari dovuti ad interferenze tra lavorazioni di appalti diversi, il C.S.E. verifica la compatibilità della relativa parte di P.S.C. Specifico con l’andamento dei lavori e cura l’aggiornamento del piano stesso e del Cronoprogramma se necessario. Comunque, durante la realizzazione dell’opera, il C.S.E. provvede ad organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione attraverso le riunioni di coordinamento indette dal C.S.E. stesso. Attraverso le stesse riunioni, in relazione alle problematiche da affrontare, verrà verificata l’effettiva trasmissione delle informazioni tra imprese/lavoratori autonomi, ecc.

3.4.1 RIUNIONI DI COORDINAMENTO

Il C.S.E., per ogni singolo affidamento, organizzerà le riunioni di coordinamento (preliminare, periodiche e straordinarie) attraversa le quali potrà garantire il coordinamento, la cooperazione nonché la reciproca informazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi.

Di seguito sono riportati esempi di schemi ai quali il C.S.E. si potrà attenere per poter formalizzare le riunioni di coordinamento, al termine delle quali, verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i partecipanti.

- RIUNIONE PRELIMINARE DI COORDINAMENTO

Quando: - Prima dell’inizio dei lavori - Impresa appaltatrice e/o esecutrici Convocati: - Lavoratori autonomi

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- Committente o Responsabile Lavori – Direttore Lavori – C.S.E. - Progettisti Invitati: - Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori

Durante la riunione preliminare il C.S.E.: • effettuerà l’analisi del P.S.C. Specifico , del Fascicolo Informativo e del cronoprogramma ; • illustrerà le modalità operative delle azioni di coordinamento e di controllo; • stenderà il calendario delle eventuali riunioni successive e periodiche; • esaminerà le eventuali richieste delle imprese esecutrici; • illustrerà le modalità, le eventuali richieste di modifica dei P.O.S..

In tale riunione gli esecutori dei lavori convocati possono presentare proposte di modifica e integrazione al P.S.C. Specifico , fare osservazioni a quanto esposto dal C.S.E. ed eventuali proposte di modifica al cronoprogramma lavori. Al termine dell’incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i partecipanti. La riunione ha anche la funzione di inquadrare ed illustrare il P.S.C. Specifico , di verificare l'idoneità del P.O.S. delle nuove imprese e/o lavoratori autonomi e di individuare le figure con particolari compiti all'interno del cantiere. Verifica della messa a conoscenza del P.S.C. Specifico e del P.O.S. ai subappaltatori e/o lavoratori autonomi e ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.

- RIUNIONE DI COORDINAMENTO

- Secondo la periodicità stabilita nella riunione preliminare di coordinamento e Quando: secondo l'andamento dei lavori - Impresa appaltatrice e/o esecutrici Convocati: - Lavoratori autonomi - Direttore Lavori – C.S.E. - Progettisti Invitati: - Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori

La presente riunione ha lo scopo di verificare periodicamente l'andamento dei lavori, dare attuazione alla cooperazione fra i soggetti del cantiere, mantenere una costante informazione e coordinamento fra le attività.

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In tale occasione verrà anche verificata ed eventualmente aggiornata la tempistica delle lavorazioni con particolare attenzione alla eventuale presenza simultanea o successiva di più imprese o lavoratori autonomi, e/o eventuali interferenze fra le lavorazioni stesse. Al termine dell’incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i partecipanti.

- RIUNIONE STRAORDINARIA DI COORDINAMENTO

- In caso di situazioni particolari, in caso di cantieri interferenti, in caso di Quando: presenza simultanea di più imprese. - Impresa appaltatrice e/o esecutrici Convocati: - Lavoratori autonomi - Direttore Lavori – C.S.E. - Progettisti Invitati: - Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori

Tali riunioni sono convocate in occasione di possibili situazioni critiche, eventi straordinari, nuove lavorazioni non previste dai piani, interferenza tra cantieri adiacenti, ingresso in cantiere di nuove imprese. Al termine dell’incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i partecipanti.

3.4.2 ATTUAZIONE DELLE MODALITA’ ORGANIZZATIVE

- Inizio dei lavori L’attività di cantiere non potrà cominciare senza aver prima realizzato almeno una riunione di coordinamento preliminare e senza la sottoscrizione o dichiarazione scritta di presa visione ed accettazione del piano di sicurezza da parte delle singole imprese o artigiani. La mancata accettazione formale del P.S.C. da parte dell’impresa o del lavoratore autonomo costituirà vincolo per l’ingresso in cantiere dei relativi lavoratori.

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- Consegna /conoscenza dei Piani di Sicurezza Copia del P.S.C. Specifico completa delle dichiarazioni di presa visione ed accettazione dello stesso da parte di tutte le imprese e lavoratori autonomi che opereranno all’interno del cantiere, dovrà essere custodita in cantiere a cura dell’impresa appaltatrice insieme ai P.O.S. relativi ad ogni singola impresa esecutrice. Almeno 15 giorni prima dall’ingresso in cantiere e comunque prima dell’inizio dei lavori di propria competenza, ciascuna impresa dovrà presentare al C.S.E. il proprio P.O.S. quale piano complementare e di dettagliato al P.S.C. Specifico per il cantiere (art. 6, EX D.P.R. 222/03). L’assenza del P.O.S. preclude l’ingresso al cantiere dell’impresa e di tutti i suoi dipendenti. Nel caso in cui si trovassero ditte presenti in cantiere che non abbiano accettato formalmente il P.S.C. o che non abbiano fornito il proprio P.O.S. saranno immediatamente allontanate. Almeno quindici giorni prima dell’inizio del cantiere, i titolari delle imprese già selezionate, devono sottoporre al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza il P.S.C. che potrà richiedere modifiche o aggiornamenti del piano (art. 100 D.Lgs. 81/2004). Nel caso in cui l’impresa sia selezionata a cantiere già iniziato, il Piano deve essere sottoposto al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, almeno 10 giorni prima dell’ingresso in cantiere dell’impresa (art. 100, D.Lgs 81/2008). Le imprese presenti in cantiere hanno l’obbligo di portare a conoscenza di tutti gli addetti i contenuti del P.S.C. e del rispettivo P.O.S.

- Rapporti impresa appaltatrice / C.S.E. L’impresa appaltatrice dovrà verificare e comunicare al C.S.E. eventuali variazioni e/o sovrapposizioni delle lavorazioni rispetto a quanto previsto dal cronoprogramma dei lavori. Dovrà inoltre comunicare eventuali varianti al progetto che comportino modifiche sostanziali sia per quanto riguarda il progetto stesso o la conformazione del cantiere o per quanto riguarda le fasi lavorative aggiunte o cambiate. Quando le modifiche risultano significative il C.S.E. interverrà aggiornando il P.S.C. Al C.S.E. dovranno essere comunicate preventivamente.

• sospensione e/o ripresa lavori, a qualsiasi titolo;

• sostanze chimiche utilizzate;

• fasi di lavoro non previste nel piano o nel progetto esecutivo;

• compresenza di imprese, lavoratori autonomi, terzi;

• lavorazioni interferenti nel tempo e/o nello spazio;

• incidenti/infortuni, imprevisti durante le fasi lavorative.

- Rapporti imprese subappaltatrici / C.S.E. In caso di subappalti, l’impresa appaltatrice ha l’obbligo di trasmettere formalmente e far rispettare alle imprese subappaltatrici o ai lavoratori autonomi, il P.S.C. La mancata trasmissione del documento non può essere imputata al C.S.P. o al C.S.E., che comunicano direttamente con l’impresa appaltatrice.

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Il C.S.E. dialogherà con i subappaltatori durante le riunioni di coordinamento, durante le visite in cantiere e comunque quando lo ritenga opportuno o quando richiesto dalle medesime. Tutte le imprese subappaltatrici e i lavoratori autonomi sono tenuti al rispetto delle disposizioni impartite dal C.S.E. L’impresa appaltatrice dovrà garantire il rispetto integrale del presente piano per tutti i subappaltatori.

- Elementi non contemplati nei Piani di Sicurezza Quando l’impresa si trovi in situazioni non contemplate nei Piani di Sicurezza, dovrà darne preventiva e tempestiva comunicazione al C.S.E., il quale provvederà a dare le indicazioni ritenute utili e necessarie, all’eventuale variazione/integrazione del P.S.C. e a richiedere la variazione/integrazione del P.O.S. Ciò potrebbe avvenire sia per varianti in corso d’opera, per variazioni sulla previsione dei lavori, per comodità dell’impresa, per motivazioni generiche. In ogni caso sarà facoltà del C.S.E.: - non consentire lo svolgimento di particolari lavorazioni o fasi non contemplate nel presente piano e ritenute particolarmente a rischio per la sicurezza; - non ammettere in cantiere attrezzature considerate a rischio per la sicurezza e non contemplate nel P.O.S. di ciascuna impresa; E’ comunque facoltà dell’impresa richiedere modifiche al P.S.C. Il mancato preavviso di situazioni non contemplate nei Piani di Sicurezza e la continuazione delle lavorazioni in cantiere potrà essere motivo di richiamo per l’impresa ed in condizioni particolarmente gravi, di sospensione immediata dei lavori.

- Rapporti Responsabile dei Lavori / C.S.E. Il Responsabile dei Lavori dovrà comunicare al C.S.E. i nominativi di tutte le imprese che eseguiranno lavori all’interno del cantiere in oggetto, non appena identificate. Il C.S.E. informerà il Responsabile dei Lavori in caso di gravi inadempienze di imprese o lavoratori autonomi durante l’esecuzione dei lavori all’interno o all’esterno del cantiere. In caso di recidività o di inadempienze particolarmente gravi, il C.S.E. potrà proporre al Responsabile dei Lavori di rescindere il contratto e di allontanare l’impresa o il lavoratore autonomo dal cantiere. Il Responsabile dei Lavori dovrà sospendere i lavori all’interno del cantiere quando venga segnalato dal C.S.E. un pericolo grave ed immediato che lo spinga a fermare immediatamente la lavorazione. In caso il Responsabile dei Lavori non adotti alcun provvedimento verso le imprese segnalate il C.S.E. si rivolgerà all’A.S.L. territorialmente competente.

- Disposizioni per dare attuazione alle consultazione degli R.L.S. Ciascuna impresa dovrà comunicare, contestualmente all’ingresso in cantiere, anche il nominativo del R.L.S. quando esistente. Sul P.O.S. , accanto alla firma del titolare dell’impresa, dovrà essere apposta anche la firma del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza se nominato. In caso di modifiche al Piano di Sicurezza, durante l’esecuzione dei lavori, la proposta di modifica e l’integrazione al piano dovranno essere formalizzate con verbali di riunione.

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- Sospensione / ripresa dei lavori Sarà cura dell’impresa appaltatrice dare, per iscritto, comunicazione al C.S.E. in caso di sospensione dei lavori o di ripresa degli stessi dopo la sospensione. In caso di riscontro diretto di pericolo grave ed imminente, il C.S.E. sospenderà le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate. In relazioni a sospensioni derivanti dalle inosservanze sulle sicurezza per il cantiere, da parte delle imprese esecutrici e /o lavoratori autonomi, non verrà riconosciuta alcuna proroga del tempo di esecuzione del contratto. Inoltre saranno valutati eventuali danni derivanti dei quali ne risponderà l’appaltatore. Non saranno riconosciuti eventuali compensi accessori nel caso in cui da tali sospensioni dovessero incidere ulteriormente sui costi della sicurezza.

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3.5 PROCVEDURE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: h) l'organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, nel caso in cui il servizio di gestione delle emergenze è di tipo comune, nonché nel caso di cui all'articolo 17, comma 4, del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni; il PSC contiene anche i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio al servizio del pronto soccorso e della prevenzione incendi;

Nell’ambito dei cantieri la gestione delle emergenze è a carico dell’impresa appaltatrice.

3.5.1 COMPITI DELL’IMPRESA APPALTATRICE

L'impresa appaltatrice/aggiudicataria ha l'obbligo di assicurare un SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE unitario, integrato e costantemente adeguato all’evoluzione della realtà di cantiere. Dovrà promuovere e garantire il coordinamento e la cooperazione, (art. 18 D.Lgs. 81/2008) con le persone presenti sui luoghi di lavoro (subappaltatori, lavoratori autonomi, lavoratori distaccati, fornitori, collaboratori a qualunque titolo, persone comunque presenti nel cantiere). L'impresa appaltatrice deve coordinarsi con il C.S.E. affinché il SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE sia comune per tutte le imprese e per i lavoratori autonomi operanti in cantiere. L’impresa appaltatrice deve designare il Coordinatore delle Emergenze che sarà costantemente presente in cantiere. Il soggetto designato dovrà assicurare per tutta la durata dei lavori, l'applicazione di quanto previsto nel Sistema di Gestione delle Emergenze e in caso di pericolo, gestirà e coordinerà gli interventi necessari per affrontare la situazione di emergenza.

3.5.2 COMPITI DELL’IMPRESA ESECUTRICE

Tutte le imprese esecutrici adottano il Sistema di Gestione delle Emergenze dell’impresa appaltatrice definendo nel proprio P.O.S. quanto di loro competenza. Pertanto, ogni datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice adotta le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori, e in particolare: designa preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza. Il SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE adottato deve essere descritto nel P.O.S. dell’impresa appaltatrice e recepito nei rispettivi P.O.S. di tutte le imprese esecutrici presenti in cantiere.

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Il SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE organizzato dall’impresa appaltatrice deve indicare le misure da attuare in caso di pericoli gravi ed imminenti, prevedendo almeno: • la definizione delle figure di riferimento: compiti e responsabilità dei diversi soggetti coinvolti, compreso il Coordinatore delle Emergenze, in relazione alle misure di pronto soccorso, salvataggio, prevenzione ed interventi antincendio, gestione dell’emergenza; • l’organigramma generale completo di nominativi, da aggiornare in relazione all’evoluzione del cantiere; • l’individuazione, attraverso layout (da aggiornare in relazione all’evoluzione del cantiere) delle vie di accesso al cantiere per i mezzi di soccorso; • la definizione dei ruoli ricoperti dagli Enti Pubblici di Soccorso, di quelli svolti dalle strutture operative interne e di quelli assegnati alle imprese; • l'attivazione di rapporti con le strutture di soccorso del territorio e con le strutture operative interne; • la definizione delle procedure di dettaglio: modalità di attivazione ed erogazione del soccorso, interno o esterno; • l’individuazione di procedure operative che le squadre di emergenza dovranno attivare affinché i lavoratori possano, in caso di pericolo grave ed immediato, cessare la loro attività e mettersi al sicuro, abbandonando il posto di lavoro; • la definizione del sistema di comunicazione (persone, mezzi); • l’informazione, formazione, addestramento dei soggetti addetti; • l'illustrazione, ai lavoratori che possono essere esposti ad un pericolo grave ed immediato, delle caratteristiche del cantiere, le situazioni di emergenza ipotizzate, le misure di prevenzione e protezione previste ed ogni altra informazione legata all'evento potenzialmente pericoloso; • le modalità d’informazione di tutti i soggetti presenti in cantiere e la loro partecipazione alle eventuali esercitazioni. • la definizione e l’organizzazione delle esercitazioni congiunte; Tutte le imprese subappaltatrici/esecutrici, prima dell’inizio delle attività di lavoro, devono aver sottoscritti i necessari accordi di coordinamento mediante opportuni documenti (P.O.S., contratti, accordi, procedure comuni, riunioni di coordinamento, ecc.). Nei P.O.S. devono essere previste le procedure relative alla gestione delle emergenze, inoltre, devono essere allegati gli attestati e/o le dichiarazioni di avvenuta formazione (Art. 36 e 37 D.Lgs. 81/2008).

3.5.3 EMERGENZA INCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI

Tutti gli incendi, indipendentemente dall’estensione o dal tipo, devono essere immediatamente segnalati con il sistema più rapido.

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Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, dovrà essere presente in cantiere un adeguato numero di persone incaricate dell’attuazione delle misure di protezione incendi, lotta antincendio e gestione dell’evacuazione. La formazione e l’informazione del personale dovrà essere adeguata al rischio di incendio previsto per l’ambiente in cui si andrà ad operare. L’impresa appaltatrice dovrà necessariamente prevedere ed indicare un SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE, come precedentemente descritto, che intende adottare. Da tale sistema si dovrà individuare: • il Coordinatore delle Emergenze, che avrà il compito di coordinare le squadre • individuate dalle imprese esecutrici; • le squadre di emergenza per la lotta antincendio definite dalle singole imprese esecutrici (in riferimento agli obblighi di cui all’art. 18 D.Lgs. 81/2008); • le modalità di gestione delle squadre; • le modalità di gestione delle attrezzature in dotazione; • le modalità di gestione dell’emergenza antincendio ed evacuazione dei lavoratori e di • attuazione delle stesse (immediato/interno o esterno); • modalità di chiamata dei soccorsi esterni. La/le squadre di emergenza individuate avranno il compito di intervenire nelle situazioni di pericolo. L’impresa appaltatrice dovrà dotare il cantiere di efficaci mezzi di comunicazione (es. realizzazione di un impianto telefonico destinato all’emergenza o sistema radiomobile, ecc.). L’appaltatore inoltre, dovrà prevedere eventuali avvisatori acustici e/o luminosi da attivare in caso di emergenza al fine di poter diffondere l’informazione a tutti i presenti della situazione di pericolo in corso. Nell’area di lavoro o nell’area logistica del cantiere dovranno essere definiti i punti strategici per il coordinamento dell’emergenza, ossia dove dovranno essere ubicati: • mezzo di comunicazione (es. telefono di emergenza); • l’eventuale comando remoto dell’avvisatore acustico e/o luminoso di emergenza; • l’elenco dei numeri telefonici di emergenza. L’impresa appaltatrice dovrà prevedere uno o più luoghi di raccolta del personale, ubicati o nei piazzali o in aree aperte nei pressi dell’accesso o comunque un luogo sicuro facilmente raggiungibile ed individuabile con appositi cartelli. In caso di emergenza il personale dovrà recarsi al punto di raccolta più vicino dove il Coordinatore delle Emergenze, effettuerà l’appello. L’impresa appaltatrice dovrà provvedere all’installazione di estintori in numero adeguato in relazione alle dimensioni del cantiere ed al rischio di incendio valutato. La tipologia e la quantità del prodotto estinguente dovrà essere correlata al rischio rappresentato dai prodotti combustibili, alla tipologia di lavorazioni da effettuarsi, ai materiali impiegati e all’ambiente di lavoro. Gli estintori saranno ubicati in zone opportunamente scelte, note ai lavoratori e segnalate in modo ben visibile da specifici cartelli. Durante i lavori in cui occorra utilizzare fiamme libere, attrezzi che producono scintille o scorie incandescenti (es. saldatura, molatura, taglio, uso di fiamme libere) è necessario applicare una procedura operativa al fine di prevedere e prevenire l’eventuale insorgere di situazioni pericolose.

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Nelle occasioni sopraccitate verranno verificate, dall’impresa appaltatrice congiuntamente alle imprese esecutrici interessate le condizioni di sicurezza per effettuare i lavori programmati e prevenire i rischi di incendio o esplosione conseguenti a tali operazioni. Le imprese appaltatrici coordinate con le relative imprese subappaltatrici/esecutrici si dovranno organizzare al fine di:

1. dover far fronte all’emergenza pronto soccorso prioritariamente all’interno della propria organizzazione definita con il SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE interno; 2. e qualora si riscontrino gravità superiori, attivarsi con i Vigili del Fuoco aeroportuali e/o con i Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale, secondo gli accordi presi.

3.5.4 EMERGENZA E SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO

Tutti i casi di infortunio, indipendentemente dalla tipologia o dalla patologia presentata, devono essere immediatamente segnalati al fine di garantire un pronto e tempestivo intervento. La gestione dell’emergenza Pronto Soccorso rientra negli obblighi dei datori di lavoro delle imprese esecutrici, ( art. 18.D.Lgs. 81/2008). Tenendo conto della natura dell'attività e delle dimensioni del cantiere, sentito il medico competente, il datore di lavoro prende i provvedimenti necessari in materia di pronto soccorso e di assistenza medica di emergenza, considerando le altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro (clienti, appaltatori, collaboratori a qualunque titolo). Nell’ambito del cantiere l’impresa appaltatrice dovrà necessariamente prevedere ed indicare un SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE, come precedentemente descritto, che intende adottare. All’interno del documento “Sistema di Gestione delle Emergenze”, l’appaltatore è tenuto a garantire, in accordo con l'Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) competente per territorio, l'integrazione tra il sistema di pronto soccorso interno e il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale, anche nel caso di emergenze specifiche (art. 2, c. 4, D.M. 388/03). Da tale sistema si dovrà individuare: • il Coordinatore delle Emergenze, che avrà il compito di coordinare le squadre • individuate dalle imprese esecutrici; le squadre di emergenza pronto soccorso definite dalle singole imprese esecutrici; • le modalità di gestione delle squadre; • le modalità di gestione delle attrezzature in dotazione secondo le disposizioni del D.M. • 388/03; • le modalità di gestione dell’emergenza pronto soccorso e di attuazione dello stesso • (immediato/interno o esterno); • modalità di chiamata dei soccorsi esterni.

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La/le squadre di emergenza individuate avranno il compito di intervenire nelle situazioni di pericolo e saranno addestrate allo scopo. Nell’area di lavoro o nell’area logistica del cantiere dovranno essere definiti i punti strategici per il coordinamento dell’emergenza ovvero dove dovranno essere ubicati: • mezzo di comunicazione (es. telefono di emergenza); • l’eventuale comando remoto dell’avvisatore acustico e/o luminoso di emergenza; • un pacchetto di medicazione conforme alla normativa vigente; • l’elenco dei numeri telefonici di emergenza. Con il D.M. 388/03 “Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale,” si stabilisce una classificazione (art. 1) in cui le aziende o unità produttive possono rientrare tenuto conto della tipologia di attività svolta, del numero dei lavoratori occupati e dei fattori di rischio. Secondo tale classica, il D.M. determina che i cantieri edili rientrano nel Gruppo A in quanto all’interno di ogni singolo cantiere edile si riscontra un indice infortunistico (INAIL) di inabilità permanente superiore a quattro. L’appartenenza al Gruppo A, obbliga il datore di lavoro dell’impresa appaltatrice a comunicare tale stato all'Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) competente sul territorio in cui svolge l'attività lavorativa, per la predisposizione degli interventi di emergenza del caso.

3.5.5 ORGANIGRAMMA ESEMPIO DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE

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3.5.6 MODALITA’ DI CHIAMATA DEI SOCCORSI

L’impresa appaltatrice dovrà assicurare all’interno del Sistema di Gestione delle Emergenze che nella chiamata dei soccorsi esterni vengano comunicati i seguenti dati :

• generalità della persona che sta chiamando e nome dell'impresa di appartenenza; • ubicazione precisa del cantiere • tipologia dell'evento insorto (incendio, infortunio, ecc.); • entità dell'evento: • in caso di incendio: focolaio, estensione dell'incendio, materiali presenti che potrebbero alimentare l'incendio (legno, carta, sostanze infiammabili, ecc.), presenza di fumo, eventuali persone coinvolte, ecc.; • in caso di infortunio: patologia presentata e stato della persona/e colpite (ustione, emorragia, frattura, arresto respiratorio, arresto cardiaco, shock, ecc.); • indicazione del percorso e punti di riferimento per una rapida localizzazione del cantiere; • numero di telefono dell’impresa a cui fare riferimento;

NOTA: può essere una buona idea predisporre e tenere sempre a portata di mano una planimetria in formato A4 che indica i percorsi per raggiungere il cantiere. Lo schema può anche essere inviato tramite fax alle Sale Operative dei Soccorsi al momento dell'emergenza. L'operatore della Sala Operativa in contatto radio con le squadre può così fornire preziose indicazioni per guidarle sul posto nel più breve tempo possibile.

SUCCESSIVAMENTE POSIZIONARSI IN POSIZIONE VISIBILE PER ACCOGLIERE I SOCCORRITORI

3.5.7 ELENCO NUMERI DI EMERGENZA

L’Appaltatore provvederà ad approntare ed affiggere un cartello, in leggibile, che dovrà se necessario essere aggiornato o integrato, con emergenza sotto indicati e una lista che riporti i nominativi dei lavoratori di prevenzione incendi e gestione dell’emergenza pronto soccorso.

Emergenza sanitaria 118 Soccorso pubblico di Emergenza 113 Carabinieri Pronto Intervento 112 Soccorso ACI 116 CCISS Viaggiare Informati 1518 Vigili del Fuoco 115 Emergenze incendi 1515

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Sede della comunità montana 0437 62390 0437 62034 0437 63617 Ing. Livio De Bettio 0437 641252 Ufficio tecnico 0437 62390 Veneto strade 0437 868111 (ing. D’Agostino) Veneto strade 348 9310706 (ing. Costa Alessia) Genio Civile 0437 946111 0437 946150 Provincia di Belluno 0437 959311 (ufficio espropri) Gas 800 900777 Emergenza acqua 049 8200111

3.6 DURATA DELLE LAVORAZIONI

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: i)la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l'entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno;

La durata dei lavori, rappresentata nel crono programma dei lavori è fissata nel preliminare a 360 giorni naturali e consecutivi. L’ordine sequenziale di intervento è rappresentato nel cronoprogramma dei lavori e già dettagliato nel paragrafo 3.2.5.2.

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STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA E PENALI

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4. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA E PENALI

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: 1) la stima dei costi della sicurezza, ai sensi dell'articolo 7 del DPR n° 222/2003. Nei costi della sicurezza vanno stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi: a) degli apprestamenti previsti nel PSC; b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti; c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi; d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva; e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza; f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti; g) delle misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. 3) La stima sarà congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente; nel caso in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà riferimento ad analisi costi complete e desunte da indagini di mercato. Le singole voci dei costi della sicurezza vanno calcolate considerando il loro costo di utilizzo per il cantiere interessato che comprende, quando applicabile, la posa in opera ed il successivo smontaggio, l'eventuale manutenzione e l'ammortamento. 4) I costi della sicurezza così individuati, sono compresi nell'importo totale dei lavori, ed individuano la parte del costo dell'opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici. 5) Per la stima dei costi della sicurezza relativi a lavori che si rendono necessari a causa di varianti in corso d'opera previste dall'articolo 25 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, o dovuti alle variazioni previste dagli articoli 1659, 1660, 1661 e 1664, secondo comma, del codice civile, si applicano le disposizioni contenute nei commi 1, 2 e 3. I costi della sicurezza così individuati, sono compresi nell'importo totale della variante, ed individuano la parte del costo dell'opera da non assoggettare a ribasso. 6) Il direttore dei lavori liquida l'importo relativo ai costi della sicurezza previsti in base allo stato di avanzamento lavori, sentito il coordinatore per l'esecuzione dei lavori.

COSTI DELLA SICUREZZA

Norme di riferimento Per l’individuazione e la stima dei costi, si è tenuto conto di quanto indicato: Dell’art. 131 del D.Lgs. 163/06; Art. 100 D.Lgs. 81/2008, Allegato XV; Dalle determinazioni n. 13/04 e 4/06, dell’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici; Dalle linee guida denominate ITACA del 2006, della Conferenza delle Regioni e Province Autonome.

COSTI DIRETTI e COSTI SPECIFICI.

Definizione dei costi Diretti: Comprendono tutto quanto concerne l’ottemperanza del Datore di Lavoro ai dettami dell’ex D. Lgs. 626/94 e smi, nonché i costi (SPESE GENERALI DELL’IMPRESA) di tutte le normali misure preventive e protettive, collettive e individuali, che normalmente devono essere approntate per la corretta e sicura esecuzione dei

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 lavori, in ottemperanza a quello che impone ex legge 626, in particolare modo agli artt. 3 “Misure generali di tutela” e 4, “ Obblighi del datore di lavoro” al comma 5 lett. B, nuovi artt. 15, 17 e 18 D.Lgs. 81/2008). Per la valutazione di questi oneri, si è applicato il prezziario della regione in cui ricade l’opera oggetto di intervento.

Rientrano generalmente nei costi diretti: • trabattelli e ponteggi fino ad altezze di circa mt. 4 – 4.5; • gestione della sicurezza in cantiere; • acquisto e manutenzione di attrezzature di lavoro, come Ex D.Lgs. 626/94, art. 34; • DPI per I rischi della propria attività; • Formazione e informazione; • Sorveglianza sanitaria; • Sbarramenti per lavori in corso; • Addetti all’emergenza; • Cassetta di pronto soccorso; • Estintori di propria dotazione; • Sistemi per la protezione dell’ambiente circostante il cantiere, onde evitare la dispersione di polveri, diffusione/trasmissione di rumore.

Definizione dei costi Specifici: Comprendono le voci indicate dal committente attraverso il P.S.C. che riguardano la sicurezza generale del cantiere (COSTI ANALITICI DELLA SICUREZZA), dai rischi derivanti dalla presenza simultanea di più imprese esecutrici e non date dalle modalità ordinarie di esecuzione dei lavori.

Negli oneri della sicurezza così stimati, sono stati contemplati i costi: • degli apprestamenti previsti nel P.S.C., • delle misure preventive e protettive, e dei d.p.i. eventualmente previsti nel P.S.C. per le lavorazioni interferenti, • degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, • dei mezzi e servizi di protezione collettiva • delle procedure contenute nel P.S.C. e previste per specifici motivi di sicurezza, • degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale e temporale delle lavorazioni interferenti, • delle misure di coordinamento relativo all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.

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ELENCO OPERE DEI COSTI SPECIFICI ATTINENTI L’OPERA DA REALIZZARSI

Si rimanda al computo metrico “stima analitica dei costi per la sicurezza”.

PENALITÀ

Il Coordinatore in fase di esecuzione, in considerazione di quanto riportata nel Capitolato Speciale di Appalto (ove è riportato un elenco di inadempienze che comportano l’applicazione di penali), propone alla Direzione dei Lavori l’applicazione delle penalità pecuniarie da applicare alle Imprese ed ai Lavoratori autonomi inadempienti in materia di salute e di sicurezza.

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PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO

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5. PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 3 Il coordinatore per la progettazione indica nel PSC, ove la particolarità delle lavorazioni lo richieda, il tipo di procedure complementari e di dettaglio al PSC stesso e connesse alle scelte autonome dell'impresa esecutrice, da esplicitare nel POS.

5.1 PREMESSA

Nel presente paragrafo il C.S.P. intende indicare le lavorazioni che possono comportare rischi particolari e che in quanto tali, devono essere oggetto di particolari cautele ed attenzioni.

5.2 REALIZZZAIONE DEI PONTI DI COLLEGAMENTO

L‘impresa realizzatrice del ponte sul torrente Rova e Cordevole, dovrà fornire la scheda tecnica del mezzo utilizzato contestualmente al P.O.S., nonché le posizioni dell’autogrù e le relative procedure di confinamento/delimitazione della zona di lavoro. Nello stesso P.O.S. dovranno essere indicate le procedure di sollevamento in quota degli elementi prefabbricati e i sistemi di imbracatura.

5.3 EVENTUALI INTRFERENZE CON CAVI AEREI DI ALTA TENSIONE

L’impresa esecutrice dell’intervento, dovrà fornire nel proprio P.O.S. le indicazioni sull’avvenuta verifica della possibile interferenza dei cavi elettrici aerei con bracci gru.

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TAVOLE ESPLICATIVE DI PROGETTO

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6. TAVOLE ESPLICATIVE DI PROGETTO

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 4 4. Il PSC è corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria e, ove la particolarità dell'opera lo richieda, un profilo altimetrico e una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno o il rinvio a specifica relazione se già redatta.

Le tavole allegate nel presente P.S.C. sono di seguito elencate: • LAYOUT DI CANTIERE; • CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI; • FASCICOLO TECNICO; • STIMA ANALITICA DEI COSTI PER LA SICUREZZA.

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APPLICAZIONE E GESTIONE DEL PSC

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7. APPLICAZIONE E GESTIONE DEL PSC

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 4: Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento. 3) Durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, il coordinatore per l'esecuzione verifica periodicamente, previa consultazione della direzione dei lavori, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, la compatibilità della relativa parte di PSC con l'andamento dei lavori, aggiornando il piano ed in particolare il cronoprogramma dei lavori, se necessario.

7.1 PREMESSE

Il Coordinatore in fase di esecuzione, prima di iniziare i lavori, dovrà rapportarsi con il Responsabile del Procedimento ed il Direttore dei Lavori al fine di accertarsi che siano state inoltrate tutte le Notifiche di esecuzione lavori agli organi di controllo comunque interessati e che siano state ottenute tutte le autorizzazioni richieste.

7.2 IMPRESE ESECUTRICI

7.2.1 DATORE DI LAVORO

Viene definito Datore di Lavoro il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo di organizzazione dell'impresa, ha la responsabilità dell'impresa stessa ovvero dell'unità produttiva, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa. Quando si parla di "Datori di Lavoro" si riferisce sia agli appaltatori sia ai suoi subappaltatori, purché impieghino lavoratori subordinati o ad essi equiparati. Il datore di lavoro delle imprese incaricate all'esecuzione dei lavori, anche se di tipo familiare o con meno di dieci addetti, sono tenuti a redigere, anche nel caso in cui nel cantiere operi un'unica impresa, il rispettivo Piano Operativo di Sicurezza e a consegnarlo, per la verifica di idoneità, al Coordinatore della Sicurezza per l'Esecuzione (CSE) , prima dell'inizio dei propri lavori. I datori di lavoro sono tenuti, prima dell'inizio delle attività, a designare gli Addetti alla Gestione dell'Emergenza (addetti al pronto soccorso, all'antincendio e all'evacuazione rapida dal cantiere). Sono esonerati dalla designazione degli addetti, solo quando per contratto il Committente o il Responsabile dei Lavori mette a disposizione un apposito servizio per la gestione dell'emergenza . I datori di lavoro devono consultare i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e mettere a loro disposizione copia del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza almeno 15 giorni prima dell'inizio delle attività (art. 18 D.Lgs. 81/2008). Quanto sopra vale anche in occasione di modifiche significative.

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I datori di lavoro delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi un'unica impresa, anche familiare o con meno di 10 addetti, devono attenersi alle misure generali di tutela di cui all’ art. 96 D.lgs. 81/2008 ; in particolare hanno l’obbligo di: a. osservare i principi generali di sicurezza; b. attuare le prescrizioni di sicurezza e di salute previste dall'allegato IV D.Lgs. 81/2008; c. scegliere l'ubicazione dei posti di lavoro, tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti, definendo le vie e zone di spostamento o di circolazione; d. mantenere il cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; e. curare le condizioni di movimentazione dei materiali; f. assicurare la manutenzione, il controllo prima dell'entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; g. curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, sotto il coordinamento e assicurare la corretta rimozione dal cantiere di detriti e macerie; h. delimitare e allestire le zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si tratta di materie e sostanze pericolose; i. cooperare tra di loro e con i lavoratori autonomi; j. curare le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all'interno o in prossimità del cantiere. I Datori di lavoro dovranno assicurare che:  il proprio personale non esegua lavori che esulino dalla propria competenza.  Nell’area di lavoro acceda solo il personale autorizzato e sia vietato l’accesso a persone estranee alle lavorazioni.  Vengano rispettate tutte le norme di accesso e di circolazione previste dalla normativa vigente e dalle indicazioni riportate nei P.S.C. Specifici.

7.2.2 APPALTATORE

- Adempimenti L’appaltatore è il soggetto che si obbliga nei confronti del committente a fornire un'opera e/o una prestazione con mezzi propri. L’appaltatore dovrà consegnare entro 30 giorni dall’aggiudicazione del contratto di manutenzione, e comunque prima della consegna dei lavori, un P.O.S. Generale per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori . Per ogni singolo affidamento, l’appaltatore si farà carico, attraverso la presenza in cantiere del Direttore Tecnico di Cantiere , del rispetto dei Piani di Sicurezza da parte di tutte le imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori. L’appaltatore dovrà prendere visione del P.S.C. specifico e potrà proporre al C.S.E., integrazioni e modifiche secondo le proprie esperienze e le reali condizioni di cantiere.

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Le proposte integrative, qualora approvate dal C.S.E., costituiranno oggetto di aggiornamento e revisione del P.S.C. specifico. Per ogni affidamento e prima dell’inizio dei lavori, l’impresa appaltatrice dovrà trasmettere il P.S.C. specifico alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi (art. 96 D.Lgs. 81/2008). L’impresa appaltatrice dovrà predisporre entro 10 giorni dal singolo affidamento, e comunque prima dell’inizio dei lavori il P.O.S. redatto, ai sensi dell’ art. 96 D.Lgs. 81/2008, in riferimento al singolo cantiere interessato e trasmetterlo al C.S.E., il quale potrà chiederne modifiche e/o integrazioni (art. 92 D.Lgs. 81/2008). L’impresa appaltatrice, in caso di assenza di P.S.C. specifico , dovrà redigere un Piano di Sicurezza Sostitutivo – P.S.S. , in quanto si ricade nell’ambito di lavori pubblici (art. 131, D.Lgs. 163/06). Almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori (art. 100 D.Lgs. 81/2008), l’appaltatore dovrà mettere a disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza copia dei Piani di Sicurezza; Prima dell’accettazione del P.S.C. e di sue significative modifiche, l’appaltatore dovrà consultare i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (art. 102 D.Lgs. 81/2008); L’appaltatore inoltre provvede a:  partecipare direttamente o tramite delegato alle riunioni di coordinamento convocate dal C.S.E.;  promuovere il coordinamento, la cooperazione nonché l’informazione tra i datori di lavori delle imprese esecutrici e tra questi e i lavoratori autonomi presenti in cantiere;  recepire le prescrizioni date dal C.S.E.;  osservare le misure generali di tutela di cui all’art. 15 D.Lgs. 81/2008);  attuare quanto previsto nei piani di sicurezza e di controllarne l’applicazione (art. 100, D.lgs. 81/2008);  curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi; (art. 96 D.lgs. 81/2008);  curare che lo stoccaggio e l’evacuazione dei detriti e delle macerie avvenga correttamente (art. 96 D.lgs. 81/2008);

- Subappalti L’appaltatore non potrà subappaltare a terzi le lavorazioni e/o forniture di attrezzature, apprestamenti e le procedure esecutive o parte di esse, senza la necessaria autorizzazione del Committente o del Responsabile dei Lavori (art 1656 C.C. -art. 90 D.Lgs. 81/2008). I subaffidamenti non qualificabili come subappalti ai sensi dell’articolo 18, c. 12 , L. 55/90 (le forniture con posa in opera e i noli a caldo), sotto il profilo della sicurezza sono equiparati ai subappalti (rif. Autorità di Vigilanza L.L.P.P. ,n°6/2003). Pertanto anche per questi, le imprese dovranno comunicare oltre che alla Direzione Lavori e al Committente o al Responsabile dei Lavori per le autorizzazioni del caso, anche al C.S.E. preventivamente l’accesso dei lavoratori in cantiere, presentando al C.S.E. i relativi P.O.S. per le opportune verifiche e attività di coordinamento. L’appaltatore rimane, nei confronti del Committente, unico responsabile delle lavorazioni, delle attrezzature, degli apprestamenti e delle procedure esecutive subappaltate per quanto la loro conformità alla legge.

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I Datori di Lavoro delle imprese subappaltatrici, hanno gli stessi obblighi ed oneri dei Datori di Lavoro dell’impresa principale. - Verifica preliminare P.O.S. imprese esecutrici Le imprese incaricate all'esecuzione dei lavori, anche se di tipo familiare o con meno di dieci addetti, sono tenuti a redigere il rispettivo P.O.S. e a consegnarlo, per la verifica dell’idoneità, al C.S.E., tramite l’appaltatore, prima dell'inizio dei propri lavori. L’appaltatore è tenuto a curare il coordinamento di tutti i subappaltatori operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani, redatti dai singoli subappaltatori, compatibili tra loro e coerenti con il proprio P.O.S. (art 118 D.Lgs 163/06). Nell’ipotesi di raggruppamento temporaneo di imprese (A.T.I.) o di consorzio, detto obbligo incombe al mandatario.

- Sistema di Gestione delle Emergenze antincendio e pronto soccorso L'impresa appaltatrice/aggiudicataria ha l'obbligo di assicurare un SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE unitario, integrato e costantemente adeguato all’evoluzione della realtà di cantiere. Dovrà promuovere e garantire il coordinamento e la cooperazione, anche in riferimento all’ art. 36 e 37 D.Lgs. 81/2008, con le persone presenti sui luoghi di lavoro (subappaltatori, lavoratori autonomi, lavoratori distaccati, fornitori, collaboratori a qualunque titolo, ecc.). L’impresa appaltatrice deve designare il Coordinatore delle Emergenze che dovrà essere costantemente presente in cantiere. Il soggetto designato dovrà assicurare per tutta la durata dei lavori, l'applicazione di quanto previsto nel Sistema di Gestione delle Emergenze e in caso di pericolo, gestirà e coordinerà gli interventi necessari per affrontare la situazione di emergenza.

- Segnalazione infortuni L’appaltatore è tenuto, in caso di un evento dannoso, ovvero di un infortunio occorso in cantiere sia in relazione ad un proprio dipendente sia a un lavoratore appartenente ad una delle imprese esecutrici, a comunicare l’evento al C.S.E. al fine di poter attuare le verifiche del caso e le necessarie misure di prevenzione e protezione conseguenti.

- Tessera di riconoscimento o registro Il comma 3 dell’art. 36-bis del D.L. 223/06 (convertito con L. 248/06), introduce l’obbligo per i datori di lavoro, nell’ambito dei cantieri edili, di munire il personale occupato, a decorrere dal 1º ottobre 2006, di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. Tenuto conto delle finalità della disposizione volta alla immediata identificazione del personale operante in cantiere, i lavoratori sono tenuti ad indossare e ad esporre in chiara evidenza detta tessera di riconoscimento. Medesimo obbligo fa capo ai lavoratori autonomi che operano nel cantiere stesso, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto (ad es. artigiani).

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I dati contenuti nella tessera di riconoscimento devono consentire l’inequivocabile ed immediato riconoscimento del lavoratore interessato e pertanto, oltre alla fotografia, deve essere riportato in modo leggibile almeno il nome, il cognome e la data di nascita. La tessera inoltre deve indicare il nome o la ragione sociale dell’impresa datrice di lavoro. L’appaltatore è tenuto a verificare e a disporre che tutto il personale operante in cantiere (dipendenti impresa appaltatrice, dipendenti imprese esecutrici, lavoratori autonomi) indossi ed esponga in chiara evidenza detta tessera di riconoscimento. La norma stabilisce ancora che, in via alternativa, i soli datori di lavoro che occupano meno di dieci dipendenti (cioè massimo nove) possono assolvere all’obbligo di esporre la tessera “mediante annotazione, su apposito registro di cantiere vidimato dalla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente da tenersi sul luogo di lavoro, degli estremi del personale giornalmente impiegato nei lavori” . Dalla formulazione della norma, inoltre, si evince che l’obbligo di tenere il registro in argomento è riferito a ciascun cantiere, cosicché l’impresa interessata è tenuta ad istituire più registri qualora impegnata contemporaneamente in lavori da effettuare in luoghi diversi.

Viceversa, in caso di lavori da realizzarsi in tempi diversi, sarà possibile utilizzare il medesimo registro evidenziando tuttavia separatamente il giorno ed il luogo cui le annotazioni si riferiscono. Tale registro non può mai essere rimosso dal luogo di lavoro in quanto altrimenti si vanifica la finalità per la quale lo stesso è stato istituito; va altresì precisato che le annotazioni sullo stesso vanno effettuate necessariamente prima dell’inizio dell’attività lavorativa giornaliera in quanto trattasi di un registro “di presenza” in cantiere.

- Organigramma di cantiere L’appaltatore dovrà predisporre un organigramma nel quale viene definita l’organizzazione del cantiere L’organigramma dovrà riportare la gerarchia delle figure preposte e nominate per il cantiere specifico, sia dell’appaltatore, sia delle imprese esecutrici (subappalti, noli a caldo, forniture, lavoratori autonomi, ecc.). Tale schema dovrà essere aggiornato in relazione all’andamento del cantiere.

- Cartello di Cantiere e Notifica Preliminare Nelle immediate vicinanze dell’ingresso principale dell’area di cantiere, dovrà essere affisso il “cartello di cantiere” (Circ. Min. LL.PP. n° 1729/90), L’appaltatore dovrà inserire nel cartello di cantiere i nominativi dei Coordinatori per la Sicurezza (art. 90 D.Lgs. 81/2008). L’appaltatore dovrà provvedere all’aggiornamento costante dei dati e a mantenere i cartelli sempre leggibili e in buono stato di conservazione. L’appaltatore è tenuto ad esporre in cantiere, in maniera ben visibile, copia della Notifica Preliminare (e i relativi aggiornamenti) e a custodirla a disposizione degli Enti di Controllo territorialmente competenti (A.S.L. e D.P.L.).

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Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia Sab si riserva la proprietà di questo elaborato con la proibizione di Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 riprodurlo o trasferirlo a terzi senza autorizzazione scritta e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu

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7.2.3 RESPONSABILE DI CANTIERE (Direttore Tecnico di Cantiere, Capocantiere)

L’impresa appaltatrice dovrà garantire la costante presenza del Direttore di Cantiere e/o di un Capocantiere-Preposto che dovranno essere sempre reperibili durante tutta la durata del cantiere, anche a mezzo di telefono cellulare, e saranno i referenti principali del C.S.E. Nel caso in cui il Direttore di Cantiere sia impossibilitato alla presenza in cantiere o alla reperibilità, l’impresa dovrà tempestivamente comunicarlo al C.S.E. provvedendo contestualmente a fornire il nominativo ed i recapiti telefonici della persona che lo sostituirà. Ogni impresa esecutrice, prima dell’inizio dei lavori, dovrà individuare il nominativo del proprio Responsabile di Cantiere (Capocantiere).

- Adempimenti In particolare il Direttore di Cantiere o il Capocantiere/Preposto :  vigila sull’osservanza dei piani di sicurezza;  organizza il cantiere e la gestione degli impianti presenti;  coordinare e sorveglia le maestranze;  si attiene all’esecuzione del progetto, del P.S.C. e delle successive disposizioni impartite dalla Direzione Lavori e dal C.S.E.;  impiega materiali di qualità e di caratteristiche e dimensioni richieste dal P.S.C. ;  provvede all’installazione di apprestamenti per la prevenzione infortuni;  provvede all’installazione di apprestamenti per la prevenzione incendi;  vigila sull’apprestamento di quanto necessario ad evitare infortuni sul lavoro e danni a terzi;  esegue il lavoro in conformità del contratto, della concessione edilizia, delle istruzioni della Direzione Lavori e del C.S.E., in osservanza di tutte le norme in materia di sicurezza;  effettua tutte le prove e verifiche richieste per la sicurezza;  allontana gli operai, o altri subalterni, che si rendessero colpevoli di negligenza, imprudenza, imperizia;  richiede istruzioni alla Direzione Lavori e al C.S.E. nei casi dubbi e propone varianti per la migliore riuscita dell’opera;  determina, in accordo con la Direzione Lavori e il C.S.E., i periodi di sospensione delle opere per fatti climatici o per forza maggiore e comunque segnala ogni causa di eventuale protrazione dei termini;  è garante della custodia del cantiere;  vigila sull’ordine e sulla pulizia del cantiere facendo allontanare detriti e residui derivanti dalle lavorazioni;  verifica l’integrità della recinzione di cantiere;  verifica che la segnaletica di sicurezza sia sempre ben visibile, non venga rimossa, sia quella richiesta dai piani di sicurezza ed eventualmente ne propone al C.S.E. l’integrazione;  è tenuto a verificare e a disporre che tutto il personale operante in cantiere (dipendenti impresa appaltatrice, dipendenti imprese esecutrici, lavoratori autonomi) indossi ed esponga in chiara evidenza la tessera di riconoscimento.

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- Accesso di visitatori in cantiere L’accesso al cantiere dei visitatori (committente, tecnici del committente, tecnici istituzionali, ecc.), dovrà essere autorizzato dal Direttore di Cantiere dell’impresa appaltatrice. Per quanto riguarda i visitatori, tecnici del Committente, tecnici istituzionali, tecnici di imprese, con compiti legati al cantiere, essi dovranno essere muniti almeno di calzature di sicurezza con suola imperforabile ed elmetto e di tutti gli eventuali D.P.I. previsti nelle varie zone di lavorazione. I visitatori, prima di accedere al cantiere, dovranno presentarsi al Capocantiere/Preposto che valuterà se interrompere alcune lavorazioni e fornirà indicazioni rispetto ad eventuali aree non accessibili, e che gli accompagnerà durante la visita, salvo diverse disposizioni della Direzione Lavori. In caso di ispezione dell’Organo di Vigilanza o del Comitato Paritetico Territoriale, il Direttore Tecnico di Cantiere o il Capocantiere accompagnerà i tecnici nella visita e valuterà le necessità di sospendere le lavorazioni che potrebbero rappresentare dei rischi per le persone in sopralluogo. L’impresa appaltatrice prevederà la presenza nell’ufficio di cantiere di elmetto protettivi per i visitatori.

7.2.4 SUBAPPALTATORE E NOLI

- Adempimenti Viene definito subappaltatore il soggetto che si obbliga nei confronti dell'appaltatore a fornire un'opera e/o una prestazione con mezzi propri. Il subappalto è un contratto fra appaltatore e subappaltatore cui è estraneo il committente, nonostante l'autorizzazione. L’impresa subappaltatrice si farà carico, attraverso la presenza in cantiere dei preposti dell’applicazione dei Piani di Sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/2008. L’impresa subappaltatrice riceverà, prima dell’inizio dei lavori, a seguito della sua individuazione, il P.S.C. specifico, dall’impresa appaltatrice ( art. 101 D.Lgs. 81/2008). Il subappaltatore può proporre al CSE di integrare i piani di sicurezza con soluzioni integrative e/o alternative, al fine di elevare gli standard di sicurezza previsti nel piano, senza che ciò comporti modifiche all'importo concordato per l'esecuzione dei lavori. L’impresa dovrà predisporre prima dell’inizio dei lavori il P.O.S. redatto, ai sensi dell’art. 18 D.Lgs. 81/2008, in riferimento al singolo cantiere interessato. Nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori, le imprese esecutrici devono attenersi, esigendolo anche dai propri dipendenti, alle prescrizioni contenute nel Piano di Sicurezza e Coordinamento, nel proprio Piano Operativo di Sicurezza e alle indicazioni fornite dal C.S.E. Almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori (art. 100 D.Lgs. 81/2008), l’impresa subappaltatrice dovrà mettere a disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza copia dei Piani di Sicurezza; Prima dell’inizio dei lavori, l’impresa subappaltatrice deve trasmettere copia del P.O.S. al C.S.E. (art. 101 D.Lgs. 81/2008), tramite l’appaltatore che ne verificherà prima la coerenza con il proprio piano.

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Le imprese esecutrici devono indicare le eventuali variazioni nella durata delle diverse fasi lavorative al C.S.E. , che provvederà ad aggiornare il Piano di Sicurezza e Coordinamento . Essi devono, inoltre, acquisire il consenso del Coordinatore per l'Esecuzione prima di poter effettuare eventuali variazioni alle modalità operative di sicurezza. Il subappaltatore inoltre provvede a:  partecipare direttamente o tramite delegato alle riunioni di coordinamento convocate dal C.S.E.;  coordinarsi e cooperare con i datori di lavori delle imprese esecutrici e con i lavoratori autonomi presenti in cantiere;  recepire le prescrizioni date dal C.S.E.;  osservare le misure generali di tutela di cui all’art. 3 del Ex D. Lgs. 626/94(art. 8, Ex D.lgs. 494/96, art. 15 D.Lgs. 81/2008);  attuare quanto previsto nei piani di sicurezza e di controllarne l’applicazione (Art. 100, D.Lgs. 81/2008);

- Sistema di Gestione delle Emergenze antincendio e pronto soccorso L'impresa subappaltatrice ha l'obbligo di comunicare il nominativo degli addetti alla gestione delle emergenze incendio e pronto soccorso all’impresa appaltatrice promotrice del SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE , sistema unitario e integrato, perché possa mantenerlo costantemente adeguato all’evoluzione della realtà di cantiere. Gli addetti designati dall’impresa subappaltatrice dovranno essere sempre presenti in cantiere e dovranno collaborare con il Coordinatore delle Emergenze . I soggetti designati dovranno assicurare per tutta la durata dei lavori, l'applicazione di quanto previsto nel Sistema di Gestione delle Emergenze e in caso di pericolo dovranno attuare gli interventi previsti per affrontare la situazione di emergenza.

- Segnalazione infortuni Il subappaltatore è tenuto a comunicare al C.S.E., ogni eventuale infortunio occorso in cantiere ai propri lavoratori, al fine di poter porre in atto le verifiche del caso e le conseguenti misure di prevenzione e protezione.

- Tessera di riconoscimento o registro Il comma 3 dell’art. 36-bis del D.L. 223/06 (convertito con L. 248/06), introduce l’obbligo per i datori di lavoro, nell’ambito dei cantieri edili, di munire il personale occupato, a decorrere dal 1° ottobre 2006, di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.

Tenuto conto delle finalità della disposizione volta alla immediata identificazione del personale operante in cantiere, i lavoratori sono tenuti ad indossare e ad esporre in chiara evidenza detta tessera di riconoscimento.

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I dati contenuti nella tessera di riconoscimento devono consentire l’inequivocabile ed immediato riconoscimento del lavoratore interessato e pertanto, oltre alla fotografia, deve essere riportato in modo leggibile almeno il nome, il cognome e la data di nascita. La tessera inoltre deve indicare il nome o la ragione sociale dell’impresa datrice di lavoro. La norma stabilisce ancora che, in via alternativa, i soli datori di lavoro che occupano meno di dieci dipendenti (cioè massimo nove) possono assolvere all’obbligo di esporre la tessera “mediante annotazione, su apposito registro di cantiere vidimato dalla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente da tenersi sul luogo di lavoro, degli estremi del personale giornalmente impiegato nei lavori” . Dalla formulazione della norma, inoltre, si evince che l’obbligo di tenere il registro in argomento è riferito a ciascun cantiere, cosicché l’impresa interessata è tenuta ad istituire più registri qualora impegnata contemporaneamente in lavori da effettuare in luoghi diversi. Viceversa, in caso di lavori da realizzarsi in tempi diversi, sarà possibile utilizzare il medesimo registro evidenziando tuttavia separatamente il giorno ed il luogo cui le annotazioni si riferiscono. Tale registro non può mai essere rimosso dal luogo di lavoro in quanto altrimenti si vanifica la finalità per la quale lo stesso è stato istituito; va altresì precisato che le annotazioni sullo stesso vanno effettuate necessariamente prima dell’inizio dell’attività lavorativa giornaliera in quanto trattasi di un registro “di presenza” in cantiere.

- Organigramma di cantiere Il subappaltatore dovrà comunicare, all’appaltatore i nominativi delle figure preposte e nominate per il cantiere specifico al fine di poter aggiornare l’organigramma di cantiere.

7.2.5 I LAVORATORI AUTONOMI

- Adempimenti Viene definito lavoratore autonomo o prestatore d'opera il soggetto che interviene nel cantiere, concorrendo alla realizzazione di un'opera, fornendo la propria opera professionale, senza vincolo di subordinazione (art. 89 D.Lgs. 81/2008). Il numero di lavoratori autonomi previsti in cantiere concorre alla determinazione dell'entità dei lavori (uomini - giorno), e viene considerato nel numero delle imprese presenti in cantiere. La direttiva cantieri obbliga i lavoratori autonomi al rispetto delle norma di sicurezza allo scopo di tutelare se stessi e gli altri lavoratori presenti in cantiere. Concretamente, essi sono tenuti a: • utilizzare le attrezzature di lavoro secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008; • utilizzare i dispositivi di protezione individuale conformemente a quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008; • seguire le indicazioni fornite dal C.S.E.; • attenersi a quanto previsto nel P.S.C. e se del caso, nel P.O.S. redatto dall’appaltatore.

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Se il lavoratore autonomo svolge la propria attività sotto la direzione dell'appaltatore , l'onere del rispetto delle norme di sicurezza resta a carico di quest'ultimo. L’impresa appaltatrice, fornirà ai lavoratori autonomi le informazioni necessarie tenendo conto dell’analisi dei rischi e delle misure definite nel P.S.C. Specifico , garantendo la cooperazione e il coordinamento con gli stessi. Il Lavoratore Autonomo potrà essere richiamato, anche tramite lettera formale, al rispetto delle norme stabilite nei P.S.C. Specifici o più in generale dalle disposizioni particolari impartite loro dal responsabile del cantiere, con possibilità di adottare provvedimenti, quali l’allontanamento temporaneo o definitivo dal cantiere stesso in caso di infrazioni ritenute di tipo grave. Alla dichiarazione, che dovrà essere consegnata al C.S.E., tramite l’appaltatore, andranno allegati almeno i seguenti documenti: • iscrizione C.C.I.A.A.; • eventuale descrizione delle modalità di intervento; • eventuali attrezzature utilizzate.

Il lavoratore Autonomo dovrà:  partecipare alle riunioni di coordinamento convocate dal C.S.E.;  cooperare e coordinarsi con l’appaltatore, i datori di lavori delle imprese esecutrici e gli altri lavoratori autonomi presenti in cantiere;  recepire le prescrizioni date dal C.S.E.;

- Sistema di Gestione delle Emergenze antincendio e pronto soccorso Il lavoratore autonomo dovrà attenersi al SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE , sistema unitario e integrato, predisposto dall’appaltatore. Il lavoratore autonomo dovrà coordinarsi con il Coordinatore delle Emergenze che è costantemente presente in cantiere e che in caso di pericolo, gestirà e coordinerà gli interventi necessari per affrontare la situazione di emergenza.

- Segnalazione infortuni Il lavoratore autonomo è tenuto a comunicare al C.S.E., ogni eventuale infortunio occorsogli in cantiere.

- Tessera di riconoscimento Il comma 3 dell’art. 36-bis del D.L. 223/06 (convertito con L. 248/06), introduce l’obbligo per i datori di lavoro, nell’ambito dei cantieri edili, di munire il personale occupato, a decorrere dal 1° ottobre 2006, di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.

Tenuto conto delle finalità della disposizione volta alla immediata identificazione del personale operante in cantiere, i lavoratori sono tenuti ad indossare e ad esporre in chiara evidenza detta

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 tessera di riconoscimento. Medesimo obbligo fa capo ai lavoratori autonomi che operano nel cantiere stesso, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto (ad es. artigiani). I dati contenuti nella tessera di riconoscimento devono consentire l’inequivocabile ed immediato riconoscimento del lavoratore interessato e pertanto, oltre alla fotografia, deve essere riportato in modo leggibile almeno il nome, il cognome e la data di nascita. La tessera inoltre deve indicare il nome o la ragione sociale dell’impresa datrice di lavoro.

7.2.6 FORNITURA DEI MATERIALI

Le mere forniture di materiali e/o attrezzature in un cantiere, non ricadono nell’obbligo di redazione del P.O.S. (circolare n° 4/07, Ministero del Lavoro), in quanto le imprese, pur presenti in cantiere non eseguono i lavori riportati nell’art. 88 D.Lgs. 81/2008 Le esigenze di sicurezza devono essere soddisfatte tramite l’applicazione dell’art. 36 e 37 D.Lgs. 81/2008 (scambio di informazioni, coordinamento delle misure e procedure di sicurezza, cooperazione nelle fasi operative). Di conseguenza, spetta all’impresa richiedente la fornitura, informare il fornitore sugli aspetti di sicurezza, attingendo anche, se necessario, dai piani di sicurezza. Le forniture con posa in opera e i noli a caldo, anche se non configurabili come subappalti, vengono espletati tramite lavorazioni nel cantiere, di conseguenza ricadono nell’obbligo della redazione dei relativi P.O.S. Di fatto, le imprese fornitrici partecipando alle lavorazioni, portano nel cantiere dei rischi aggiuntivi non previsti nel PSC specifico, dovuti anche alla sola presenza di ulteriori soggetti, che necessariamente dovranno essere informati e coordinati. Alla dichiarazione, che dovrà essere consegnata al C.S.E., tramite l’appaltatore, andranno allegati almeno i seguenti documenti: • iscrizione C.C.I.A.A.; • eventuale descrizione delle modalità di intervento • eventuali attrezzature utilizzate.

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7.3 ADEMPIMENTI DEL COORDINATORE PER L’ESECUZIONE: RELAZIONE SULLA MODALITA’ CON LA QUALE IL C.S.E. ASSOLVERA’ AI COMPITI PREVISTI PER LEGGE E CRITERI DI VERIFICA DEL PSC

Viene definito Coordinatore della Sicurezza per l'Esecuzione dei Lavori (C.S.E.) il soggetto, diverso dal datore di lavoro dell'impresa esecutrice , incaricato dal Committente o dal Responsabile dei Lavori, dell'esecuzione dei compiti previsti dall'art. 92 D.Lgs. 81/2008 Il Coordinatore per l'Esecuzione dei Lavori, poiché coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la fase di realizzazione dell'opera, deve essere nominato prima dell'affidamento dei lavori. Il C.S.E. deve, innanzitutto, assicurare tramite opportuna azioni di coordinamento e controllo, l'applicazione da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi delle disposizioni contenute nel Piano di Sicurezza e Coordinamento e delle relative procedure di lavoro. Per ogni affidamento, il P.S.C. Specifico contiene le indicazioni su come il C.S.E. dovrà applicare le modalità organizzative e di controllo definite per il cantiere interessato.

7.3.1 VERIFICA DELL’IDONEITA’ DEI PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA (P.O.S.)

Per ogni affidamento, il C.S.E. dovrà prendere visione dei P.O.S. Specifici presentati dalle imprese esecutrici per valutarne l’effettiva applicabilità nel contesto delle lavorazioni previste in cantiere e la corrispondenza con il P.S.C. Specifico . Il P.O.S. Specifico è da considerarsi come piano complementare e di dettaglio al P.S.C. Specifico . Il C.S.E. deve assicurarne la coerenza con quest’ultimo, ove non ritenga ciò possibile richiederà formalmente l’aggiornamento del P.O.S. all’impresa. In assenza del P.O.S. i relativi lavori non potranno iniziare. Nel caso in cui il C.S.E. richieda un aggiornamento/integrazione al P.O.S. l’impresa è tenuta ad apportare le modifiche al piano. Se l’impresa non ottempera a tale obbligo, il C.S.E. comunica alla Direzione Lavori l’opportunità di sospendere temporaneamente le fasi lavorative relative all’aggiornamento richiesto fino alla consegna del P.O.S. aggiornato. Nel caso in cui i lavori, inizialmente affidati ad un’unica impresa, per motivi organizzativi vengano assegnati a più imprese, il C.S.E. dovrà redigere il P.S.C. con la conseguente trasmissione alle imprese esecutrici che dovranno adeguare i propri P.O.S. in relazione a quanto indicato nel P.S.C. e dovrà, inoltre, predisporre il Fascicolo Informativo.

7.3.2 VERIFICA DELLA CORRETTA APPLICAZIONE, DA PARTE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI AUTONOMI, DELLE DISPOSIZIONI PREVISTE NEL P.S.C.

Il C.S.E. ha il compito di intervenire anche nelle fasi esecutive per assicurare l’attuazione delle misure di sicurezza contenute nei Piani di Sicurezza, di adeguare le misure e gli apprestamenti

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 alle intervenute esigenze di cantiere, di eliminare le interferenze o ridurre i rischi indotti dall’attività simultanea o successiva degli operatori del cantiere. Il C.S.E. verificherà, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel P.S.C. Specifico e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro. Tale verifica avverrà anche attraverso sopralluoghi in cantiere, programmati o senza preavviso, in cui il C.S.E. verificherà quanto detto. La frequenza delle visite in cantiere sarà data dal grado di complessità dell’opera e dalla tipologia di lavorazioni da effettuarsi. Ogni disposizione impartita per il rispetto del P.S.C., ogni verifica degli avvenuti adeguamenti, ogni visita in cantiere e soprattutto nel caso in cui verifichi delle non conformità alle norme di sicurezza, il C.S.E. verbalizzerà la situazione, dandone comunicazione scritta anche al Responsabile dei Lavori e al Direttore Lavori, comunicando all’impresa tempi e modi di rientro nel rispetto normativo. E’ opportuno ricordare che il C.S.E. dovrà organizzare una riunione di coordinamento preliminare, prima dell’inizio dei lavori, al fine di poter illustrare e definire le modalità operative, di coordinamento e di controllo.

7.3.3 ADEGUAMENTO DEL P.S.C. IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI MODIFICHE INTERVENUTE

Da quanto scaturito dalle riunioni di coordinamento e per quanto riguarda situazioni nuove non previste nel P.S.C. Specifico, il C.S.E. aggiornerà il P.S.C. Specifico in relazione all’evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, nonché verificare che le imprese stesse adeguino, se necessario i rispettivi P.O.S. Specifici e il cronoprogramma dei lavori. Il C.S.E. richiederà alle imprese l’aggiornamento del programma lavori e conseguentemente dei P.O.S. per quanto riguarda situazioni nuove non precedentemente contemplate nel P.S.C. A seguito di tali informazioni potrà aggiornare il P.S.C. Quanto sopra potrà essere effettuato con riunione di coordinamento periodica che indicherà il CSE nella riunione di coordinamento preliminare.

7.3.4 ADEGUAMENTO DEL FASCICOLO IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI MODIFICHE INTERVENUTE

Il C.S.E. aggiornerà il Fascicolo Informativo di cui all’ art. 92 D.Lgs. 81/2008 in relazione all’evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere.

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7.3.5 VERIFICA DELL’ATTUAZIONE DI QUANTO PREVISTO NEGLI ACCORDI TRA LE PARTI SOCIALI

Il C.S.E. dovrà verificare che sia rispettato quanto previsto negli accordi tra le parti sociali, tramite controllo della documentazione di cantiere, al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere. E’ opportuno ricordare che le imprese esecutrici dovranno mettere a disposizione dei rispettivi R.L.S., copia del P.S.C. Specifico e del P.O.S. almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori (art. 100 D,Lgs. 81/2008).

7.3.6 VERIFICA PERIODICA DURANTE I PERIODI DI MAGGIOR RISCHIO DOVUTI AD INTERFERENZE DI LAVORO

Durante i periodi di maggior rischio, il C.S.E., organizzerà opportune riunioni di coordinamento periodiche, che verranno indicate nella riunione di coordinamento preliminare, al fine di poter analizzare in dettaglio il cronoprogramma dei lavori nella parte interessata alle specifiche lavorazioni da eseguire. In accordo con la Direzione dei Lavori e le imprese esecutrici, valuterà l’opportunità di variare lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti. Attraverso sopralluoghi in cantiere verificherà, oltre al regolare andamento dell’esecuzione dei lavori negli aspetti di sicurezza, la presenza di pericoli gravi e imminenti E’ facoltà del C.S.E. presenziare in cantiere nelle fasi ritenute più critiche ed impartire formalmente prescrizioni in merito.

7.3.7 VERIFICA PERIODICA DELLE MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA

In relazione all’uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi di: apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, il P.S.C. Specifico dovrà prevedere le relative misure di coordinamento. Il piano verrà aggiornato dal C.S.E. con i nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, preventivamente consultati, che sono tenuti ad attuare tali misure. In relazione a modalità e procedure di utilizzo ed a chi deve usare le attrezzature, invece, occorre definire formalmente nei P.S.C. Specifici alcuni aspetti significativi, in quanto usi impropri possono generare esposizione a rischio grave. La regolamentazione prevista dal coordinatore deve consentire anche: • l’individuazione di chi allestisce ed anche di chi ne deve garantire la manutenzione; • di definire le modalità e procedure di utilizzo e di verifica; • stabilire chi li deve utilizzare e quando;

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In riferimento all’allestimento del cantiere con le principali attrezzature e apprestamenti comuni, l’appaltatore dovrà farsi carico della messa in opera ed anche della manutenzione e cura dell’efficacia, quantomeno degli elementi principali: recinzione, ponteggio, impianto elettrico di cantiere, apparecchi di sollevamento (es. gru a torre). Compito del C.S.E. è quello di verificare con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nelle misure di coordinamento previste e la corretta applicazione delle procedure di utilizzo e di verifica.

7.3.8 INTEGRAZIONE DEL P.S.C. CON I NOMINATIVI DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI AUTONOMI

Il Datore di lavoro dell’impresa appaltatrice. integrerà e/o varierà i dati, presenti nel P.S.C. Specifico, relativi ai nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in relazione all’evoluzione dei lavori.

7.3.9 ESPRESSIONE DEL PARERE SULLA LIQUIDAZIONE DEI COSTI DELLASICUREZZA PREVISTI IN BASE ALLO STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI

Il C.S.E. dovrà esprimere parere, su richiesta del Direttore Lavori, sulla liquidazione dei Costi della Sicurezza .

Per una corretta formulazione, dovrà effettuare: • la verifica e il monitoraggio sul corretto adempimento dell’appaltatore, accertando la presenza ed efficacia degli apprestamenti di sicurezza quantificati quali costi della sicurezza; • la predisposizione dello stato di avanzamento dei lavori di sicurezza (S.A.L.S.) o del libretto delle misure di sicurezza da inoltrare al Direttore Lavori; la comunicazione al Direttore Lavori della regolarità delle opere di sicurezza, rispetto a quanto previsto nel P.S.C. Specifico, oppure eventuale comunicazione di parere contrario per mancato adempimento.

7.3.10 SEGNALAZIONE, AL COMMITTENTE O AL RESPONSABILE DEI LAVORI, DELLE INOSSERVANZE DEGLI ARTT. 94, 95 E 96 E ALLE PRESCRIZIONI DEL PIANO DI CUI ALL’ ART. 100 DEL D. LGS. 81/2008, AI SENSI DELL’ART. 92, COMMA 1, LETTERA E DELLO STESSO DECRETO - SOSPENSIONE IN CASO DI PERICOLO GRAVE ED IMMINENTE

Nel caso di accertate violazioni, il C.S.E. segnalerà al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 articoli 94, 95 e 96 e alle prescrizioni del piano di cui all’ art. 100 del d. lgs. 81/2008, ai sensi dell’art. 92, comma 1, lettera e dello stesso decreto.

Il C.S.E. potrà proporre la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto.

Nel caso in cui Responsabile dei Lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornirne idonea motivazione, il Coordinatore per l’Esecuzione provvede a dare comunicazione dell’inadempienza alla Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente e alla Direzione Provinciale del Lavoro.

Nel caso di pericolo grave ed imminente, direttamente riscontrato, il C.S.E. sospenderà le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate incaricando formalmente il Direttore Tecnico di Cantiere dell’osservanza di quanto prescritto.

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PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO

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8. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO

8.1 CONTENUTI MINIMI

DPR n° 222/2003, Capo III°, Art. 5. “Contenuti minimi del piano di sicurezza sostitutivo”: 1. Il PSS, redatto a cura dell'appaltatore o del concessionario, contiene gli stessi elementi del PSC di cui all'articolo 2, comma 2, con esclusione della stima dei costi della sicurezza.

Non si rientra nel campo della redazione del PSS.

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PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA

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9. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO

Le imprese esecutrici devono redigere un loro Piano Operativo di Sicurezza (POS) da considerare come piano complementare di dettaglio del presente PSC.

Tale piano deve essere composto tenendo conto dei contenuti minimi previsti dal DPR n°222/2003.

Ogni POS deve essere verificato in riferimento alla sua idoneità dal Coordinatore per l’Esecuzione sia per la validità intrinseca che per le possibili interazioni con il POS di altre imprese.

Qualora necessario il POS deve essere adeguato ai contenuti del PSC o, diversamente, il PSC deve essere reso coerente ai contenuti del POS.

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ELENCO ALLEGATI TIPO AL PSC

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10. ELENCO ALLEGATI TIPO AL PSC

10.1 Allegato I°: PLANIMETRIE PREDISPOSTE IN BASE AL PROGETTO CON L’INDICAZIONE DELLE AREE INDICATIVE DI POSIZIONAMENTO DEI SERVIZI DELLE IMPRESE

Per ridurre i rischi per la sicurezza, con l’aiuto di tavole e disegni tecnici, viene indicata la disposizione di una serie di elementi di cui a seguito si propone un elenco indicativo:

• recinzione del cantiere, con accessi e segnalazioni;

• dislocazione dei servizi igienico assistenziali;

• viabilità principale del cantiere con area di parcheggio per gli addetti;

• impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua e gas;

• dislocazione degli impianti fissi di cantiere;

• dislocazione delle zone di carico – scarico;

• individuazione delle zone di deposito attrezzature e stoccaggio materiali;

• Individuazione di contenitori di raccolta dei rifiuti di cantiere.

10.2 Allegato II°: SCHEDE GENERICHE ATTREZZATURE, MEZZI ED IMPIANTI TECNOLOGICI UTILIZZATI PER LA REALIZZAZIONE DELL'OPERA

Rif. Paragrafo 3.2.6.

10.3 Allegato III° - SCHEDE GENERICHE D.P.I. E SOSTANZE

PROTEZIONE DELLA TESTA: Tutto l’ambito del cantiere presenta rischi conseguenti all’uso di mezzi di sollevamento e di macchine operatrici, per cui si rende obbligatorio l’uso del casco di protezione onde evitare le possibili escoriazioni, danni etc..

PROTEZIONE DEGLI OCCHI: Solo nelle opere di demolizione e consolidamento scarpate.

PROTEZIONE DELLE MANI: È obbligatorio l’uso di guanti protettivi per tutte le manipolazioni di materiali/sostanze ecc. ed attrezzi di lavoro.

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PROTEZIONE DEI PIEDI: È fatto obbligo agli addetti di indossare calzature antinfortunistiche con suola antiperforante e puntale protetto contro lo schiacciamento, nonché stivali antiscivolo per le lavorazioni in presenza d’acqua.

PROTEZIONE DEL CORPO: È fatto obbligo di indossare tute protettive antistrappo durante tutte le operazioni. La protezione del corpo comprende l’uso di giubbotti salvagente in presenza di rischio di annegamento.

PROTEZIONE DELL’UDITO: Durante il funzionamento di macchine-apparecchiature-impianti-attrezzature di lavoro il cui rumore può essere lesivo all’udito l’operatore e all’eventuale assistente si deve ricorrere all’uso di cuffie o protettori auricolari.

PROTEZIONE ALLE VIE RESPIRATORIE: In tutte le lavorazioni che comportano il sollevamento di polveri e sostanze nocive in genere devono essere utilizzate maschere respiratorie protettive.

PROTEZIONE CONTRO I RISCHI BIOLOGICI: Vista l'ubicazione dell'area di cantiere, il luogo potrà essere habitat di vespe, rettili, ratti, ecc., nonché di agenti patogeni.

Sarà possibile anche la presenza di sostanze organiche di rifiuto, provenienti da scarichi civili. Non si dovrà impiegare personale soggetto ad allergie.

Si dovrà infine verificare col medico competente ulteriori altre vaccinazioni necessarie oltre l’antitetanica, e tenere copia dei certificati di vaccinazione degli addetti nell’ufficio di cantiere.

SOSTANZE: tutte le sostanze utilizzate in cantiere dovranno essere corredate delle schede di sicurezza e dovranno essere sottoposte al CS.E. per opportuna valutazione. Nell'impiego di tutte le predette sostanze si dovranno scrupolosamente osservare le indicazioni fornite dal produttore.

10.4 Allegato IV°: PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA PER LA COMPOSIZIONE DEL PRESENTE PSC

Rif. Paragrafo 1.1.4.

10.5 Allegato V°: DOCUMENTI DA TENERE IN CANTIERE

E' fatto obbligo all'Appaltatore di tenere in cantiere i documenti di seguito elencati sia suoi che di ogni impresa e artigiano che operano all’interno del cantiere oggetto del presente P.S.C. Tali documenti

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 dovranno sempre essere tenuti a disposizione sia del Coordinatore in fase di esecuzione che degli organi di vigilanza competenti. (fornire la sola documentazione evidenziata )

1 DOCUMENTAZIONE GENERALE

1.1 Copia della notifica Preliminare ricevuta da Da affliggere in cantiere Committente/Responsabile Lavori 1.2 Cartello di cantiere Da affliggere all’entrata del cantiere

2 SISTEMA DI SICUREZZA AZIENDALE

2.1 Piano di Sicurezza e Coordinamento Documentazione di cantiere

2.2 Piano Operativo di Sicurezza Documentazione di cantiere

2.3 PiMUS Documentazione di cantiere

3 PRODOTTI E SOSTANZE

3.1 Scheda dei prodotti e delle sostanze chimiche Richiederle al fornitore Documentazione di cantiere 4 MACCHINE ED ATTREZZATURE DI LAVORO

4.1 Libretti uso ed avvertenze per macchine Documentazione di cantiere marcate CE 4.2 Documentazione verifiche periodiche e Documentazione stabilita dall’impresa e redatta per delle manutenzioni effettuate sulle ogni attrezzatura (D.Lgs. 359/99 di cui all’allegato macchine e sulle attrezzature di lavoro XIV 626/94) 5 D.P.I. – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

5.1 Istruzioni per uso e manutenzione dei D.P.I. Documentazione di cantiere fornite dal fabbricante 6 PONTEGGI

6.1 Autorizzazione ministeriale e relazione Per ogni modello presente tecnica del fabbricante Documentazione di cantiere 6.2 Schema del ponteggio(h < 20m) come Disegno esecutivo firmato dal capo cantiere realizzato 6.3 Progetto del ponteggio (h < 20m) Progetto, relazione di calcolo e disegno firmato da tecnico abilitato 6.4 Progetto del castello di servizio Relazione di calcolo e disegno firmato da tecnico

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abilitato

6.5 Documentazione attestante esecuzione Anche in copia (art. 35, c 4/quinqes , D.Lgs. 626/94 ultima verifica del ponteggio costruito Circ. Lav. n° 46/2000

7 IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE E DI MESSA A TERRA

7.1 Schema dell’impianto di terra Documentazione di cantiere

7.2 Eventuale richiesta v erifica periodica Per cantieri della durata superiore a 2 anni biennale rilasciata da organismi riconosciuti (ASL, etc. ) 7.3 Calcolo di fulminazione Documentazione di cantiere

7.4 In caso di struttura non auto protetta: Documentazione di cantiere progetto impianto di protezione c ontro scariche atmosferiche

7.5 Dichiarazione di conformità impianto Completo di schema dell’impianto elettrico realizzato, elettrico e di messa a terra della relazione dei materiali impiegati e del certificato di abilitazion e dell’installatore rilasciato dalla Camera di Commercio – inviata agli enti competenti 7.6 Dichiarazione del fabbricante dei quadri Completo di schema di cablaggio elettrici di rispondenza alle norme costruttive applicabili 8 APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO

Per apparecchi acquistati prima del settembre 1996

8.1 Libretto di omologazione I.S.P.E.L.S. Documentazione di cantiere (portata > 200 Kg) Valida anche copia Per apparecchi acquistati dopo il settembre 1996

8.2 Certificazione C.E. di conformità de l Documentazione di cantiere costruttore Valida anche copia In ogni caso comunque

8.3 Libretto uso e manutenzione Documentazione di cantiere Valida anche copia (per macchine marchiate CE) 8.4 Richiesta di verifica di prima installazione Copia della richiesta per prima installazione dei mezzi ad I.S.P.E.L.S. (portata > 200Kg) di sollevamento nuovi

8.5 Registro verifiche periodiche Redatto per ogni attrezzatura

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(D.Lgs. 359/99 di cui all’allegato XIV 626/94)

8.6 Richiesta di visita periodica annuale o di Da indirizzare alla A.S.L. competente nel territorio di successiva installazione (portata > 200Kg) cantiere o conseguente verbale 8.7 Verifica trimestrale funi e catene Completa di firma del tecnico che ha effettuato la verifica 8.8 Procedura per gru interferenti Copia della procedura e delle relative comunicazioni a terzi 8.9 Documento di coordinamento fra i gruisti

8.10 Certificato radiocomando gru Certificazione C.E. del fabbricante

1 DOCUMENTAZIONE GENERALE

1.1 Iscrizione alla Camera di Commercio Documentazione di cantiere Anche in copia 1.2 Libro matricola del personale Documentazione di cantiere Anche in copia, purché vidimato in originale 1.3 Registro infortuni Documentazione di cantiere Anche in copia, purché vidimato in originale 1.4 Verbali ispezione e verifiche Organi di Documentazione di cantiere Vigilanza Anche in copia 1.5 Documento Unico di Regolarità Documentazione di cantiere Contributiva Anche in copia (D.U.R.C.) 2 SISTEMA DI SICUREZZA AZIENDALE

Nomine

2.1 Indicazione del Responsabile del Servizio Copia della notifica inviata a organi competenti : ASL di Prevenzione e Protezione dell’Impresa e DPL 2.2 Indicazione del nominativo del Medico Estremi identificativi Competente nominato dall’Impresa (copia della lettera di incarico) 2.3 Indicazione dei lavoratori addetti alle Anche per mezzo di avviso a tutti i lavoratori emergenze: pronto soccorso ed antincendio 2.4 Indicazione del Rappresentante dei Anche per mezzo di avviso a tutti i lavoratori Lavoratori per la sicurezza Documentazione

2.5 Documento di Valutazione dei Rischi e Copia del documento (per le imprese che hanno più di

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programma di attuazione delle misure di 10 dipendenti) sicurezza 2.6 Programma informativo e formativo per i Copia dei documenti che attestano l’attività lavoratori informativa e formativa erogata 2.7 Procedure ed istruzioni aziendali di Dove presenti sicurezza Sorveglianza sanitaria

2.8 Piano sanitario Copia del Piano di Sorveglianza Sanitaria

2.9 Dichiarazione del Medico Competente di Copia idoneità lavorativa alla mansione idoneità alla mansione (apprendisti, minori, mansioni a rischio) 2.10 Libro Giornale di Cantiere Raccolta della documentazione relativa agli obblighi di trasmissione dei documenti, di cooperazione con gli altri sogge tti esecutori dell’opera (imprese e lavoratori autonomi) e con il committente e i suoi delegati tecnici: Direttore Lavori, Responsabile dei Lavori e Coordinatori per la Sicurezza 3 PRODOTTI E SOSTANZE

3.1 Istruzioni e procedure di lavoro specifiche, Copia della documentazione distribuita ai lavoratori uso dei dispositivi di protezione 4 D.P.I. – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

4.1 Ricevuta della consegna dei D.P.I. Documentazione di cantiere

5 SUBAPPALTI E FORNITURE IN OPERA

5.1 Documento di verifica dell’idoneità tecnico Copia iscrizione alla C.C.I.A.A. professionale delle imprese subappaltatrici ed altra documentazione comprovante l’idoneità e dei lavoratori autonomi 5.2 Informazione sui rischi e sulle misure Documento attestante l’avvenuta informazione sui preventive adottate e sul n ominativo del rischi esistenti nell’ambiente di lavoro e le relative Responsabile del Servizio Prevenzione misure di sicurezza adottate Protezione 5.3 Coordinamento dei lavori affidati in Documen tazione che comprova l’azione di subappalto coordinamento 5.4 Indicazione dei servizi comuni alle imprese Impianto elettrico, attrezzature, baraccamenti, etc.

6 PONTEGGI

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6.1 Raccolta dei documenti attestanti le Redatto per ogni modello verifiche periodiche sugli elementi di art. 35 c4/quinqes D.Lgs. 626/94 ponteggio Circ. Min. Lav. n° 46/2000 7 RIFIUTI

10.1 Documentazione relativa ai rifiuti Copia lettere di riferimento, bolle di trasporto, ecc.

La documentazione in elenco dovrà essere adeguata al tipo di intervento da realizzare, sarà quindi cura del C.S.P. e in seguito del C.S.E. richiedere la documentazione specifica inerente al cantiere in oggetto e conservarla all’interno della cartella di cantiere per renderla disponibile alla presa visione degli organi di vigilanza in caso di richiesta e consultazione.

10.6 Allegato VI°: FACSIMILE DI NOMINA CSP

Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

10.7 Allegato VII°: FACSIMILE DI NOMINA CSE

Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

10.8 Allegato VII°: SCHEDA GENERICA LAVORAZIONI

Si rimanda all’appendice D.

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10.9 Allegato IX°: SCHEMA DELLE CERTIFICAZIONI E/O DICHIARAZIONI DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO e DEL LAVORATORE AUTONOMO

A carico del datore di lavoro, si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

10.10 Allegato X°: DIAGRAMMA DI GANTT

Si rimanda alla tavola “cronoprogramma dei lavori”

10.11 Allegato XI°: SISTEMA DI GESTIONE COORDINAMENTO SICUREZZA IN ESECUZIONE

L’impresa esecutrice dell’intervento dovrà fornire al CSE, nell'ipotesi di insorgenza di NON CONFORMITÀ AL PSC o al POS, indicazioni circa: modifiche rilevate, modalità di coordinamento delle fasi, difficoltà gestionali ai fini della sicurezza.

10.12 Allegato XII°: PROPOSTA DI SOSPENSIONE DEI LAVORI / ALLONTANAMENTO DI IMPRESE/RISOLUZIONE DEL CONTRATTO IN CASO DI INOSSERVANZE ALLE NORME DI SICUREZZA E SALUTE

Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

10.13 Allegato XIII°: VERBALE DI SOSPENSIONE DI SINGOLA LAVORAZIONE IN CASO DI PERICOLO GRAVE ED IMMINENTE

Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

10.14 Allegato XIV°: VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA

Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

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APPENDICE A - DEFINIZIONI

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11. APPENDICE A - DEFINIZIONI

11.1 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI DELIMITAZIONI

L’area di cantiere verrà delimitata con recinzione fissa estesa a tutto il perimetro dell’area per le aree logistiche. L’area delimitata dovrà essere accessibile da almeno un varco carrabile ed un varco pedonale, distinti e protetti da cancelli normalmente chiusi. Alla distanza reciproca massima di 2 m dovranno essere posti cartelli di divieto di accesso ai non addetti ai lavori, conformi al D.Lsg 81/2008.

L’area di cantiere verrà delimitata con recinzione mobile estesa a tutto il perimetro dell’area, per i lavori rivolti alla realizzazione della pista ciclabile, idonea a costituire segnale visibile ma rimuovibile con semplice azione (per es. transenne, barriere stradali o similari, ecc.)

11.2 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI SEGNALAZIONI

• Segnalazione base: è costituita da tutti i segnali convenzionali e prescritti dalla normativa vigente (D.Lgs. 493/1996).

• Segnali di avvertimento - pericolo: di forma triangolare e colore giallo/nero; segnalano la presenza di un pericolo generico illustrato da un simbolo che ne indica la natura. Può essere associato alla scritta indicante il rischio specifico e sono da esporre ogni qualvolta si presentino nell’ambito del cantiere situazioni di rischi particolari. (es.: attenzione carichi sospesi da affiggere nelle zone ove operano mezzi di sollevamento).

• Segnali di divieto: di forma circolare e colore bianco/rosso; vietano un comportamento che può provocare un pericolo (es.: vietato fumare sarà esposto in prossimità di depositi di materiali infiammabili o combustibili; divieto di accesso alle persone non autorizzate sarà esposto in prossimità degli accessi o delle rampe).

• Segnali di obbligo: di forma circolare e colore blu; prescrivono di attenersi ad un determinato comportamento (es.: protezione agli occhi, alle orecchie, casco di protezione, calzature e guanti di sicurezza, saranno apposti nei luoghi operativi di lavoro).

• Segnali di indicazione di un presidio: di forma quadrata e colore rosso o verde; forniscono indicazioni utili in caso di emergenza (es.: ubicazione estintore, pronto soccorso).

• Segnalazione della presenza di servizi e sottoservizi: una volta individuati dovranno essere opportunamente protetti e/o segnalati mediante nastro bianco - rosso e segnale di pericolo completo di tabella riportante il tipo di servizio o sottoservizio; questa dovrà essere mantenuta per tutta la durata dei lavori. In caso di pericolosità il sottoservizio dovrà essere protetto anche fisicamente.

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• Segnaletica stradale: (rallentare, attenzione lavori in corso, limiti di velocità, transito mezzi d’opera, attraversamento mezzi e lavoratori, senso unico alternato, frecce direzionali) da concordare con l’Ente proprietario delle strade (per es. il locale Comando Polizia Municipale) e da installare lungo le strade, gli incroci, e gli spazi pubblici comunque frequentati.

• Segnalazione specifica: è costituita da tutti i segnali specifici riportanti l’indicazione: Regione del Veneto –Comune di Agordo.

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APPENDICE B – RAGGRUPPAMENTO TIPOLOGICO DELLE CATEGORIE DI OPERE

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12. APPENDICE B – RAGGRUPPAMENTO TIPOLOGICO DELLE CATEGORIE DI OPERE

12.1 A) CIVILE: OPERE CIVILI COSTRUZIONE, MANUTENZIONE, RESTAURO

OG1 Edifici civili e industriali. Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi puntuali di edilizia occorrenti per svolgere una qualsiasi attività umana, diretta o indiretta, completi delle necessarie strutture, impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici e finiture di qualsiasi tipo nonché delle eventuali opere connesse, complementari e accessorie. Comprende in via esemplificativa le residenze, le carceri, le scuole, le caserme, gli uffici, i teatri, gli stadi, gli edifici per le industrie, gli edifici per parcheggi, le stazioni ferroviarie e metropolitane, gli edifici aeroportuali nonché qualsiasi manufatto speciale in cemento armato, semplice o precompresso, gettato in opera quali volte sottili, cupole, serbatoi pensili, silos ed edifici di grande altezza con strutture di particolari caratteristiche e complessità. Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle OG2 disposizioni in materia di beni culturali e ambientali. Riguarda lo svolgimento di un insieme coordinato di lavorazioni specialistiche necessarie a recuperare, conservare, consolidare, trasformare, ripristinare, ristrutturare, sottoporre a manutenzione gli immobili di interesse storico soggetti a tutela a norma delle disposizioni in

materia di beni culturali e ambientali. Riguarda altresì la realizzazione negli immobili di impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici e finiture di qualsiasi tipo nonché di eventuali opere connesse, complementari e accessorie. OS2 Superfici decorate e beni mobili di interesse storico artistico. Riguarda l'esecuzione del restauro, della manutenzione ordinaria e straordinaria di superfici decorate di beni architettonici e di beni mobili, di interesse storico, artistico ed archeologico. OS6 Finiture di opere generali in materiali lignei, plastici, metallici e vetrosi. Riguarda la fornitura e la posa in opera, la manutenzione e la ristrutturazione di carpenteria e falegnameria in legno, di infissi interni ed esterni, di rivestimenti interni ed esterni, di

pavimentazioni di qualsiasi tipo e materiale e di altri manufatti in metallo, legno, materie plastiche e materiali vetrosi e simili. OS7 Finiture di opere generali di nature edile. Riguarda la costruzione, la manutenzione e ristrutturazione di murature e tramezzature di

qualsiasi tipo, comprensive di intonacatura, rasatura, tinteggiatura, verniciatura, e simili. OS8 Finiture di opere generali di nature tecnica. Riguarda la fornitura e la posa in opera, la manutenzione e la ristrutturazione di isolamenti

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termici e acustici, controsoffittature e barriere al fuoco, impermeabilizzazione con qualsiasi materiale e simili. OS13 Strutture prefabbricate in cemento armato. Riguarda la produzione in stabilimento industriale ed il montaggio in opera di strutture

prefabbricate in cemento armato normale o precompresso. OS18 Componenti strutturali in acciaio. Riguarda la produzi one in stabilimento ed il montaggio in opera di strutture in acciaio e di facciate continue costituite da telai metallici ed elementi modulari in vetro o altro materiale. OS23 Demolizione di opere. Riguarda lo smontaggio di impianti industriali e la dem olizione completa di edifici con attrezzature speciali ovvero con uso di esplosivi, il taglio di strutture in cemento armato e

le demolizioni in genere, compresa la raccolta dei materiali di risulta, la loro separazione e l'eventuale riciclaggio nell'industria dei componenti. OS25 Scavi archeologici. Riguarda gli scavi archeologici e le attività strettamente connesse. OS32 Strutture in legno. Riguarda la produzione in stabilimenti industriali ed il montaggio in situ di strutture

costituite di elementi lignei pretrattati. OS33 Coperture speciali. Riguarda la costruzione e la manutenzione di coperture particolari comunque realizzate quali per esempio le tensostrutture, le coperture geodetiche, quelle copri-scopri, quelle pannellate e simili.

12.2 B) TERRITORIO: OPERE IDRAULICHE - AMBIENTALE

OG7 Opere marittime e lavori di dragaggio. Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi puntuali comunque realizzati, in acque dolci e salate, che costituiscono terminali per la mobilità su "acqua" ovvero opere di difesa del territorio dalle stesse acque dolci o salate, completi di ogni opera connessa, complementare o accessoria anche di tipo puntuale e di tutti gli impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici necessari a fornire un buon

servizio all'utente in termini di uso, funzionamento, informazione, sicurezza e assistenza. Comprende in via esemplificativa i porti, i moli, le banchine, i pennelli, le piattaforme, i pontili, le difese costiere, le scogliere, le condotte sottomarine, le bocche di scarico nonché i lavori di dragaggio in mare aperto o in bacino e quelli di protezione contro l'erosione delle acque dolci o salate. OG8 Opere fluviali di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica. Riguarda la costruzione e la manutenzione o la ristrutturazione di interventi, puntuali e a

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rete, comunque realizzati, occorrenti per la sistemazione di corsi d'acqua naturali o artificiali nonché per la difesa del territorio dai suddetti corsi d'acqua, completi di ogni opera connessa, complementare o accessoria, nonché di tutti gli impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici necessari. Comprende in via esemplificativa i canali navigabili, i bacini di espansione, le sistemazioni di foci, il consolidamento delle strutture degli alvei dei fiumi e dei torrenti, gli argini di qualsiasi tipo, la sistemazione e la regimentazione idraulica delle acque superficiali, le opere di diaframmatura dei sistemi arginali, le traverse per derivazioni e le opere per la stabilizzazione dei pendii. OG12 Opere ed impianti di bonifica e protezione ambientale. Riguarda l'esecuzione di opere puntuali o a rete necessarie per la realizzazione della bonifica e della protezione ambientale. Comprende in via esemplificativa le discariche, l'impermeabilizzazione con geomembrane dei terreni per la protezione delle falde acquifere, la bonifica di materiali pericolosi, gli impianti di rilevamento e telerilevamento per il monitoraggio ambientale per qualsiasi modifica dell'equilibrio stabilito dalla vigente legislazione, nonché gli impianti necessari per il normale funzionamento delle opere o dei lavori e per fornire un buon servizio all'utente sia in termini di informazione e di sicurezza. OG13 Opere di ingegneria naturalistica. Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di opere o lavori puntuali, e di opere o di lavori diffusi, necessari alla difesa del territorio ed al ripristino della compatibilità fra "sviluppo sostenibile" ed ecosistema, comprese tutte le opere ed i lavori necessari per attività botaniche e zoologiche. Comprende in via esemplificativa i processi di recupero naturalistico,

botanico e faunistico, la conservazione ed il recupero del suolo utilizzato per cave e torbiere e dei bacini idrografici, l'eliminazione del dissesto idrogeologico per mezzo di piantumazione, le opere necessarie per la stabilità dei pendii, la riforestazione, i lavori di sistemazione agraria e le opere per la rivegetazione di scarpate stradali, ferroviarie, cave e discariche. OS1 Lavori in terra. Riguarda lo scavo, ripristino e modifica di volumi di terra, realizzati con qualsiasi mezzo e qualunque sia la natura del terreno da scavare o ripristinare: vegetale, argilla, sabbia, ghiaia, roccia. OS15 Pulizia di acque marine, lacustre,fluviali. Riguarda la pulizia con particolari mezzi tecnici speciali di qualsiasi tipo di acqua ed il

trasporto del materiale di risulta nelle sedi prescritte dalle norme vigenti. OS24 Verde arredo urbano. Riguarda la costruzione, il montaggio e la manutenzione di elementi non costituenti impianti tecnologici che sono necessari a consentire un miglior uso della città nonché la

realizzazione e la manutenzione del verde urbano. Comprende in via esemplificativa campi sportivi, terreni di gioco, sistemazioni paesaggistiche, verde attrezzato, recinzioni. OS21 Opere strutturali speciali. Riguarda la costruzione di opere destinate a trasferire i carichi di manufatti poggianti su

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terreni non idonei a reggere i carichi stessi, di opere destinate a conferire ai terreni caratteristiche di resistenza e di indeformabilità tali da rendere stabili l'imposta dei manufatti e da prevenire dissesti geologici, di opere per rendere antisismiche le strutture esistenti e funzionanti nonché l'esecuzione di indagini geognostiche. Comprende, in via esemplificativa, l'esecuzione di pali di qualsiasi tipo, di sottofondazioni palificate e muri di sostegno speciali, di ancoraggi, di opere per ripristinare la funzionalità statica delle strutture, l'esecuzione di indagini ed esplorazioni del sottosuolo con mezzi speciali, compreso il prelievo dei campioni da analizzare in laboratorio per le relazioni geotecniche, nonché l'esecuzione di prove di carico, di pozzi, di opere per garantire la stabilità dei pendii e di lavorazioni speciali per il prosciugamento, l'impermeabilizzazione ed il consolidamento dei terreni.

12.3 C) RETI COMPLESSE: OPERE PERTINENTI IL S.I.I.

OG6 Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione. Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi a rete che siano necessari per attuare il "servizio idrico integrato" ovvero per trasportare ai punti di utilizzazione fluidi aeriformi o liquidi, completi di ogni opera connessa, complementare o accessoria anche di tipo puntu ale e di tutti gli impianti elettromeccanici, meccanici, elettrici, telefonici ed elettronici, necessari a fornire un buon servizio all'utente in termini di uso, funzionamento, informazione, sicurezza e assistenza ad un normale

funzionamento. Comprende in via esemplificativa le opere di captazione delle acque, gli impianti di potabilizzazione, gli acquedotti, le torri piezometriche, gli impianti di sollevamento, i serbatoi interrati o sopraelevati, la rete di distribuzione all'utente finale, i cunicoli attr ezzati, la fornitura e la posa in opera delle tubazioni, le fognature con qualsiasi materiale, il trattamento delle acque reflue prima della loro immissione nel ciclo naturale delle stesse, i gasdotti, gli oleodotti. OS14 Impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti. Riguarda la costruzione, la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti di termodistruzione dei rifiuti e connessi sistemi di trattamento dei fumi e di recupero dei materiali, comprensivi dei macchinari di preselezione, compostaggio e produzione di combustibile derivato dai rifiuti, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, puntuale o a rete. OS22 Impianti di potabilizzazione e depurazione. Riguarda la costruzione, la manutenzione o ristrutturazione di impianti di potabilizzazione delle acque e di depurazione di quelle reflue, compreso il recupero del biogas e la

produzione di energia elettrica, completi di ogni connessa opera muraria, complementare o accessoria, puntuale o a rete.

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12.4 D) VIABILITÀ: OPERE PER LA MOBILITÀ

Strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, linee tranviarie, metropolitane, OG3 funicolari e piste aeroportuali e relative opere complementari. Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi a rete che siano necessari per consentire la mobilità su "gomma", "ferro" e "aerea", qualsiasi sia il loro grado di importanza, completi di ogni opera connessa, complementare o accessoria anche di tipo puntuale, del relativo armamento ferroviario, nonché di tutti gli impianti automatici, elettromeccanici, elettrici, telefonici, elettronici e per la trazione elettrica necessari a fornire un buon servizio all'utente in termini di uso, informazione, sicurezza e assistenza. Comprende in via esemplificativa le strade, qualsiasi sia il loro grado di importanza, le autostrade, le

superstrade, inclusi gli interventi puntuali quali le pavimentazioni speciali, le gallerie artificiali, gli svincoli a raso o in sopraelevata, i parcheggi a raso, le opere di sostegno dei pendii, i rilevati, le ferrovie di interesse nazionale e locale, le metropolitane, le funicolari e le linee tranviarie di qualsiasi caratteristica tecnica, le piste di decollo aerei ed i piazzali di servizio di eliporti, le stazioni, le pavimentazioni realizzate con materiali particolari, naturali ed artificiali, nonché i ponti, anche di complesse caratteristiche tecniche, in ferro, cemento armato semplice o precompresso, prefabbricati o gettati in opera. OG4 Opere d'arte nel sottosuolo. Riguarda la costruzione, la m anutenzione o la ristrutturazione, mediante l'impiego di specifici mezzi tecnici speciali, di interventi in sotterraneo che siano necessari per consentire la mobilità su "gomma" e su "ferro, qualsiasi sia il loro grado di importanza, completi di ogni opera connessa, complementare o accessoria, puntuale o a rete, quali strade di accesso di qualsiasi grado di importanza, svincoli a raso o in sopraelevata, parcheggi a raso, opere di sostegno dei pendii e di tutti gli impianti elettromeccanici, elettrici, telef onici ed elettronici nonché di armamento ferroviario occorrenti per fornire un buon servizio all'utente in termini di uso, informazione, sicurezza e assistenza. Comprende in via esemplificativa gallerie naturali, trafori, passaggi sotterranei, tunnel. OS10 Segnaletica stradale non luminosa. Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione o la ristrutturazione nonché l'esecuzione della segnaletica stradale non luminosa, verticale, orizzontale e complementare. OS11 Apparecchiature strutturali speciali. Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione o la ristrutturazione di dispositivi strutturali, quali in via esemplificativa i giunti di dilatazione, gli apparecchi di appoggio, i ritegni antisismici per ponti e viadotti stradali. OS12 Barriere e protezioni stradali. Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione o la ristrutturazione di dispositivi

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quali guard rail, new jersey, attenuatori d'urto, barriere paramassi e simili, finalizzati al contenimento ed alla sicurezza del flusso veicolare stradale ed a proteggere dalla caduta dei massi. OS29 Armamento ferroviario. Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione sistematica o la ristrutturazione dei binari per qualsiasi ferrovia, metropolitana o linea tranv iaria nonché degli impianti di frenatura e automazione per stazioni di smistamento merci. OS34 Sistemi antirumore per infrastrutture di mobilità. Riguarda la costruzione, la posa in opera, la manutenzione e la verifica acustica delle opere di contenimen to del rumore di origine stradale o ferroviario quali barriere in metallo calcestruzzo, legno vetro, o materiale plastico trasparente, biomuri, muri cellulari o alveolari nonché rivestimenti fonoassorbenti di pareti di contenimento terreno o di pareti di gallerie OS26 Pavimentazioni e sovrastrutture speciali. Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di pavimentazioni realizzate con materiali particolari, naturali o artificiali, in quanto sottoposti a carichi e sollecitazioni notevoli quali, in via esemplificativa, quelle delle piste aeroportuali. OS9 Impianti per la segnaletica luminosa e la sicurezza del traffico. Riguarda la fornitura e la posa in opera, la manutenzione sistematica o ristrutturazione di impianti automatici per la segnaletica luminosa e la sicurezza del traffico stradale,

ferroviario, metropolitano o tranviario compreso il rilevamento delle informazioni e l'elaborazione delle medesime. OS31 Impianti per la mobilità sospesa. Riguarda la costruzione, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti e apparecchi di sollevamento e trasporto, completi di ogni opera muraria connessa,

complementare o accessoria, puntuale o a rete, quali filovie, teleferiche, sciovie, gru e simili.

12.5 E) TECNOLOGICO: IMPIANTI E COMPLESSI IMPIANTISTICI

OG11 Impianti tecnologici. Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di un insieme coordinato di impianti di riscaldamento, di ventilazione e condizionamento del clima, di impianti idrico sanitari, di cucine, di lavanderie, del gas ed antincendio, di impianti pneumatici, di impianti antintrusione, di impianti elettrici, telefonici, radiotelefonici,

televisivi nonché di reti di trasmissione dati e simili, completi di ogni connessa opera muraria, complementare o accessoria, da realizzarsi congiuntamente in interventi appartenenti alle categorie generali che siano stati già realizzati o siano in corso di costruzione.

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OS3 Impianti idrico-sanitari, cucine, lavanderie. Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti idrosanitari, di cucine, di lavanderie, del gas ed antincendio, qualsiasi sia il loro grado di

importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, da realizzarsi in opere generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione. OS4 Impianti elettromeccanici trasportatori. Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti trasportatori, ascensori, scale mobili, di sollevamento e di trasporto completi di ogni opera

muraria connessa, complementare o accessoria, da realizzarsi in opere generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione. OS5 Impianti pneumatici e antintrusione. Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti pneumatici e di impianti antintrusione, completi di ogni opera muraria connessa,

complementare o accessoria, da realizzarsi in opere generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione. OS17 Linee telefoniche ed impianti di telefonia. Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di linee telefoniche esterne ed impianti di telecomunicazioni ad alta frequenza qualsiasi sia il loro grado di importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, da realizzarsi, separatamente dalla esecuzione di altri impianti, in opere generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione. OS19 Impianti di reti di telecomunicazione e di trasmissione dati. Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti di commutazione per reti pubbliche o private, locali o interurbane, di telecomunicazione per telefonia, telex, dati e video su cavi in rame, su cavi in fibra ottica, su mezzi radioelettrici, su satelliti telefonici, radiotelefonici, televisivi e reti di trasmissione dati e simili, qualsiasi sia il loro grado di importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, da realizzarsi, separatamente dalla esecuzione di altri impianti, in opere generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione. OS30 Impianti interni elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi. Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti elettrici, telefonici, radiotelefonici, televisivi nonché di reti di trasmissione dati e simili, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, da realizzarsi in interventi appartenenti alle categorie generali che siano stati già realizzati o siano in corso di costruzione. OS28 Impianti termici e di condizionamento. Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti termici e di impianti per il condizionamento del clima, qualsiasi sia il loro grado di importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, da

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realizzarsi, separatamente dalla esecuzione di altri impianti, in opere generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione. OS27 Impianti per la trazione elettrica. Riguarda la costruzione, la posa in opera e la manutenzione sistematica o ristrutturazione degli impianti per la trazione elettrica di qualsiasi ferrovia, metropolitana o linea tranviaria. Comprende in via esemplificativa le centrali e le cabine di trasformazione, i tralicci necessari per il trasporto e la distribuzione della tensione, la fornitura e posa in

opera dei cavi elettrici per qualsiasi numero di fasi su tralicci o interrati, la fornitura e posa in opera dei canali attrezzati e dei cavi di tensione nonché di tutti gli impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici, necessari in termini di funzionamento, informazione, sicurezza e assistenza e similari.

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APPENDICE - C: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI

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13. APPENDICE - C: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI

Tale elenco va distinto nell’appendice D

Annegamento Caduta di oggetti/persone dall’alto durante lavorazioni in altezza Caduta in acqua Caduta massi dall’alto Cadute e scivolamenti in ambienti umidi, bagnati, in presenza di fango Collisioni con mezzi in movimento di cantiere od estranei Colpi e contusioni per urti durante la movimentazione dei componenti pesanti Condizioni climatiche, insolazioni, temperature rigide - sbalzi termici Contaminazione organica diretta Elettrocuzione Esposizione al rumore Incendio (deposito combustibili, motogeneratori, depositi materiali, depositi rifiuti, ecc.) Inciampo Incidenti causati dal contatto accidentale con autoveicoli o motoveicoli occasionali Incidenti causati dal contatto accidentale con eventuali sottoservizi Incidenti di tipo stradale a persone e/o veicoli in relazione alla circolazione di mezzi d'opera Infezioni causate da ferite accidentali e successivo contagio con agenti patogeni Inquinamento biologico - ambientale Insetti (mosche, zanzare, vespe, zecche, ecc. ), vipere,animali, ecc. Instabilità terreni, pendii Intrusioni di estranei non autorizzati Investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere Investimento dei lavoratori da parte di veicoli estranei al cantiere Movimentazione manuale dei carichi da posizione ergonomicamente scorretta Nebbia e scarsa visibilità Presenza di autogrù in lavorazione per spostamento carichi Presenza di automezzi di cantiere in transito Presenza di autoveicoli o di motoveicoli in transito Presenza di disordine in cantiere Presenza di neve e/o ghiaccio

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Presenza di ordigni bellici inesplosi Presenza di personale non informato e/o non formato Presenza di personale con problemi fisici e/o psicologici Presenza di più imprese Presenza di scarichi fognari abusivi Proiezione di conglomerato in fase di getto Proiezione di materiali - detriti Ribaltamento mezzi d’opera Ritrovamento di carogne animali e putridumi Ritrovamento di rifiuti organici Seppellimento Tagli con involucri - lastre metalliche – corpi taglienti in genere Tagli e abrasioni durante la posa delle armature Taglio/abbattimento arbusti e piante Vibrazioni Presenza di forti correnti

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APPENDICE – D,E,F: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI

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14. APPENDICE – D,E,F: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI

Si riportano le schede delle fasi lavorative comprensive di: rischi suddivisi per categoria di intervento, misure di prevenzione e protezione, dispositivi di protezione individuali, dispositivi di protezione. CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Recinzione con paletti fissati in plinti e rete o pannelli Scheda 1 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Pala, piccone, Contatti con le Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione mazza e attrezzi attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale forniti. Verificare con d’uso comune: sicurezza) con relative informazioni frequenza le condizioni degli attrezzi con martello, pinze, all’uso. particolare riguardo alla solidità degli tenaglie. attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Betoniera a Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite Collegare la macchina all’impianto bicchiere. quadro elettrico collegato a terra e munito elettrico in assenza di tensione. dei dispositivi di protezione. Posizionare i cavi in modo da evitare I cavi devono essere a norma CEI di tipo danni per usura meccanica così che non per posa mobile. costituiscano intralcio. Verificare lo stato di conservazione dei Segnalare immediatamente eventuali cavi elettrici. danni ai cavi elettrici. Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di esposizione personale fornire idonei protezione individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Contatto con gli Verificare che la macchina sia dotata di Non rimuovere le protezioni. Non organi in tutte le protezioni degli organi in indossare abiti svolazzanti. movimento. movimento ed abbia l’interruttore con Non introdurre attrezzi e/o arti nel bobina di sgancio. bicchiere durante la rotazione. Ribaltamento. Posizionare la macchina su base solida e Non spostare la macchina dalla posizione piana. stabilita. Autobetoniera. Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi di circolazione per i mezzi con relativa operativi in movimento. segnaletica. Prestare attenzione alle segnalazioni Vietare la presenza di persone nelle acustiche o luminose ed alla segnaletica manovre di retromarcia. di sicurezza. Ribaltamento del I percorsi non devono avere pendenze Rispettare i percorsi indicati. mezzo. trasversali eccessive. Rumore. In base alla valutazione del livello di Usare idonei dispositivi di protezione esposizione personale fornire idonei individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione. Autocarro. Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi mezzi. operativi in movimento. Segnalare la zona interessata al- Prestare attenzione alle segnalazioni l’operazione. acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Ribaltamento del I percorsi non devono avere pendenze Rispettare i percorsi indicati. mezzo. trasversali eccessive. Investimento Fornire informazioni ai lavoratori. Tenersi a distanza di sicurezza. di materiali Impartire tempestivamente agli addetti Rispettare le istruzioni ricevute per

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Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia Sab si riserva la proprietà di questo elaborato con la proibizione di Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 riprodurlo o trasferirlo a terzi senza autorizzazione scritta e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu

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scaricati. le necessarie informazioni per la corretta un’esatta e corretta posizione da assumere movimentazione di carichi pesanti o nella movimentazione dei carichi. Per ingombranti. carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Avvertenze Per le recinzioni collocate ai margini della carreggiata stradale, si deve prestare attenzione agli autoveicoli in transito e posizionare adeguata segnaletica come previsto dal Codice della Strada. L’ingombro deve essere segnalato mediante illuminazione per le ore notturne. CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Recinzione con paletti in calcestruzzo infissi in terra Scheda 2 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso Connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Mazza, piccone, Contatti con Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione pala e attrezzi attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. d’uso comune: sicurezza) con relative informazioni Verificare con frequenza le condizioni martello, pinze, all’uso. degli attrezzi con particolare riguardo tenaglie. alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Il battitore deve operare su adeguato piano di lavoro rialzato ( 1). Per il sostegno del paletto mantenersi a distanza di sicurezza usando una corretta attrezzatura. Per l’affondamento a spinta con escavatore è vietato sorreggere manualmente il paletto.

Autocarro. Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi mezzi. operativi in movimento. Segnalare la zona interessata all’ope- Prestare attenzione alle segnalazioni razione. acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del I percorsi non devono avere pendenze Prestare attenzione alle condizioni dei mezzo. trasversali eccessive. percorsi.

Investimento di Fornire informazioni ai lavoratori. Tenersi a distanza di sicurezza. materiali scaricati per ribaltamento del cassone.

Spostamento dei Movimentazione Impartire tempestivamente agli addetti Rispettare le istruzioni ricevute per materiali. manuale dei le necessarie informazioni per la corretta un’esatta e corretta posizione da carichi. movimentazione di carichi pesanti o assumere nella movimentazione dei ingombranti. carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter- vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Per le recinzioni collocate ai margini della carreggiata stradale si deve prestare attenzione agli autoveicoli in transito. Posizionare un’adeguata segnaletica come pre visto dal Codice della Strada. L’ingombro deve essere segnalato mediante illuminazione per le ore notturne.

(1) ll piano di lavoro rialzato può essere costituito da una scala doppia, da un ponte su cavalletti o da un

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altro sistema di rialzo in ogni caso stabile. CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Attrezzature e macchine, carico e scarico dal mezzo di trasporto Scheda 3 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Autocarro con Investimento. Predisporre adeguati percorsi con Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi carrello. relativa segnaletica. in movimento. Segnalare la zona interessata all’ope- razione.

Contatto con gli Vietare ai non addetti alle manovre I non addetti alle manovre devono elementi in l’avvicinamento alle rampe ribaltabili. mantenersi a distanza di sicurezza. movimentazione. Gli addetti alla movimentazione di rampe manuali devono tenersi lateralmente alle stesse.

Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti, calzature di sicurezza individuale. e casco) con relative informazioni all’uso.

Macchine e Rovesciamento. Vietare la presenza di persone presso le Tenersi lontani dalle macchine in attrezzature macchine in manovra. manovra. varie.

Spostamento dei Movimentazione Impartire agli addetti le necessarie Rispettare le istruzioni ricevute per la materiali. manuale dei informazioni per la corretta esatta e corretta posizione da assumere carichi. movimentazione di carichi pesanti o nella movimentazione dei carichi. ingombranti. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Se il sistema meccanico non dovesse seguire il movimento delle rampe ribaltabili, nella fase di sollevamento, si dovrà intervenire operando a distanza di sicurezza.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di basamenti per baracche e macchine Scheda 4 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione comune: mazza, attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. piccone, sicurezza) con relative informazioni Verificare con frequenza le condizioni martello, pinze, all’uso. degli attrezzi con particolare riguardo tenaglie. alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Betoniera a Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita Collegare la macchina all’impianto bicchiere. tramite quadro elettrico collegato a terra elettrico in assenza di tensione. e munito dei dispositivi di protezione. I cavi devono essere a norma CEI di tipo Posizionare i cavi in modo da evitare

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per posa mobile. danni per usura meccanica e così che Verificare lo stato di conservazione dei non costituiscano intralcio. cavi elettrici. Segnalare immediatamente eventuali danni ai cavi elettrici. Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di esposizione personale fornire idonei protezione individuale. dispositivi di protezione individuale. (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione. Contatto con gli Verificare che la macchina sia dotata di Non indossare abiti svolazzanti. organi in tutte le protezioni degli organi in Non introdurre attrezzi o mani nel movimento. movimento ed abbia l’interruttore con bicchiere durante la rotazione. bobina di sgancio. Non rimuovere le protezioni. Ribaltamento. Posizionare la macchina su base solida e Non spostare la macchina dalla posizione piana. stabilita. Sono vietati i rialzi instabili.

Autobetoniera. Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi mezzi. operativi in movimento. Vietare la presenza di persone nelle Prestare attenzione alle segnalazioni manovre di retromarcia. acustiche o luminose ed alla segnaletica Nel caso di distribuzione in moto, di sicurezza. impartire ai lavoratori precise Nel caso di distribuzione in moto gli disposizioni. addetti devono disporsi dalla parte opposta alla direzione di marcia. Ribaltamento del I percorsi non devono avere pendenze Rispettare i percorsi indicati. mezzo. trasversali eccessive. Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di esposizione personale fornire idonei protezione individuale. dispositivi di protezione individuale. (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione. Movimentazione Impartire tempestivamente agli addetti Rispettare le istruzioni ricevute per manuale dei le necessarie informazioni per la corretta un’esatta e corretta posizione da carichi. movimentazione di carichi pesanti o assumere nella movimentazione dei ingombranti. carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Avvertenze I basamenti di particolari ed importanti strutture devono essere allestiti tenendo conto delle caratteristiche delle strutture stesse e del terreno sul quale andranno a gravare. CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Montaggio delle baracche Scheda 5 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione comune: mazza, attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. piccone, sicurezza) con relative informazioni Verificare con frequenza le condizioni martello, pinze, all’uso. degli attrezzi con particolare riguardo tenaglie, chiavi. Impartire istruzioni in merito alle priorità alla solidità degli attacchi dei manici di di montaggio e smontaggio, ai sistemi di legno agli elementi metallici. stoccaggio, accatastamento e Attenersi alle istruzioni ricevute in merito conservazione degli elementi da montare alle priorità di montaggio. o rimossi. Autocarro. Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi Autocarro con mezzi. operativi in movimento. braccio idraulico Segnalare la zona interessata all’ope- Prestare attenzione alle segnalazioni autogru. razione. acustiche o luminose e alla segnaletica di Non consentire l’utilizzo dell’autogru a sicurezza. personale non qualificato. Ribaltamento del I percorsi non devono avere pendenze Rispettare i percorsi indicati. mezzo. eccessive. Caduta di Fornire idonei dispositivi di protezione Le imbracature devono essere eseguite Materiali individuale (casco) con relative correttamente.

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dall’alto. informazioni all’uso. Nel sollevamento dei materiali seguire le Segnalare la zona interessata all’ope- norme di sicurezza esposte. razione. Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Schiacciamento. Nelle operazioni di scarico degli elementi Nella guida dell’elemento in sospensione impartire precise disposizioni e si devono usare sistemi che consentano di verificarne l’applicazione. operare a distanza di sicurezza (funi, aste, ecc.). Scale a mano Caduta di Verificare l’efficacia del dispositivo che La scala deve poggiare su base stabile e e doppie. persone impedisce l’apertura della scala doppia piana. dall’alto. oltre il limite di sicurezza. Usare la scala doppia completamente aperta. Non lasciare attrezzi o materiali sul piano di appoggio della scala doppia. Trabattelli. Caduta di Il trabattello deve essere utilizzato Il piano di scorrimento delle ruote deve persone secondo le indicazioni fornite dal essere livellato. dall’alto. costruttore da portare a conoscenza dei Il carico del trabattello sul terreno deve lavoratori. essere ripartito con tavole. Le ruote devono essere munite di Controllare con la livella l’orizzontalità dispositivi di blocco. della base. Non spostare il trabattello con sopra persone o materiale. Spostamento dei Movimentazione Impartire tempestivamente agli addetti Rispettare le istruzioni ricevute per materiali. manuale dei le necessarie informazioni per la corretta un’esatta e corretta posizione da carichi. movimentazione di carichi pesanti o assumere nella movimentazione dei ingombranti. carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Investimento di Predisporre sistemi di sostegno nella fase Attenersi alle disposizioni impartite. elementi. transitoria di montaggio e di smontaggio.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti. CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Assistenza agli impianti elettrici aerei di cantiere Scheda 6 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione comune: mazza, attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. piccone, sicurezza) con relative informazioni martello, pinze, all’uso. Verificare con frequenza le condizioni tenaglie, chiavi. degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Scale a mano Caduta di Verificare l’efficacia del dispositivo che La scala deve poggiare su base stabile e e doppie. persone impedisce l’apertura della scala doppia piana. dall’alto. oltre il limite di sicurezza. La scala doppia deve essere usata completamente aperta.

Non lasciare attrezzi o materiali sul piano di appoggio della scala doppia.

Trabattelli. Caduta di Il trabattello deve essere utilizzato Il piano di scorrimento delle ruote deve persone secondo le indicazioni fornite dal essere livellato. dall’alto. costruttore da portare a conoscenza dei lavoratori. Il carico del trabattello sul terreno deve essere ripartito con tavole.

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Le ruote devono essere munite di Controllare con la livella l’orizzontalità dispositivi di blocco. della base.

Non spostare il trabattello con sopra persone o materiale.

Spostamento dei Movimentazione Impartire tempestivamente agli addetti Rispettare le istruzioni ricevute per materiali. manuale dei le necessarie informazioni per la corretta un’esatta e corretta posizione da carichi. movimentazione di carichi pesanti o assumere nella movimentazione dei ingombranti. carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter- vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Investimento per Predisporre sistemi di sostegno nella fase Attenersi alle disposizioni ricevute. caduta di transitoria di montaggio e smontaggio. elementi. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Installazione e uso di gruppo elettrogeno Scheda 7 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione comune. attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. sicurezza) con relative informazioni Verificare con frequenza le condizioni all’uso. degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Autocarro. Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi Autocarro con mezzi. operativi in movimento. braccio Segnalare la zona interessata Prestare attenzione alle segnalazioni idraulico. all’operazione. acustiche o luminose ed alla segnaletica Non consentire l’utilizzo dei mezzi a di sicurezza. personale non qualificato. Ribaltamento del I percorsi non devono avere pendenze Rispettare i percorsi indicati. mezzo. eccessive. Caduta di Fornire idonei dispositivi di protezione Le imbracature devono essere eseguite materiali dall’alto. individuale (caschi) con relative correttamente. informazioni all’uso. Nel sollevamento dei materiali attenersi Segnalare la zona interessata al- alle norme di sicurezza esposte. l’operazione. Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Schiacciamento. Nell’operazione di scarico impartire Nella guida dell’elemento in sospensione precise indicazioni e sorvegliare. usare sistemi che consentano di operare a distanza di sicurezza (funi, aste, ecc.). Caduta del Usare tavole con spessore di 5 cm e di Non permanere o transitare davanti al gruppo lunghezza adeguata per dare una gruppo elettrogeno nella fase di discesa elettrogeno pendenza non eccessiva al tavolato. dal mezzo di trasporto. durante la discesa Inchiodare le tavole con dei traversi per sul evitare che si scostino. piano inclinato del mezzo di trasporto. Spostamento dei Movimentazione Impartire tempestivamente agli addetti Rispettare le istruzioni ricevute per materiali. manuale dei le necessarie le informazioni per la un’esatta e corretta posizione da carichi. corretta movimentazione di carichi assumere nella movimentazione dei pesanti o ingombranti. carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Attivazione Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di del gruppo esposizione personale fornire idonei protezione individuale. elettrogeno. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni

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all’uso. Posizionare il gruppo elettrogeno in maniera da limitare il rischio di esposizione a rumore. Effettuare periodica manutenzione. Incendio. Mettere a disposizione adeguato Eseguire il rifornimento di carburante a estintore e fornire le relative istruzioni motore spento e freddo. all’uso. Se necessario, seguire le procedure d’emergenza. CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di vie di circolazione per uomini e mezzi Scheda 8 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione comune: attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. mazza, piccone, sicurezza) con relative informazioni Verificare con frequenza le condizioni pala. all’uso. degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Pala meccanica. Investimento. Segnalare le zone d’operazione. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento. I percorsi non devono avere pendenze Rispettare i percorsi indicati e prestare trasversali eccessive. molta attenzione alle condizioni del terreno.

Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di esposizione personale fornire idonei protezione individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

Polvere. Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti, calzature di sicurezza individuale forniti. e maschere antipolvere) con relative informazioni all’uso.

Spostamento dei Movimentazione Impartire tempestivamente agli addetti Rispettare le istruzioni ricevute per materiali. manuale dei le necessarie informazioni per la corretta un’esatta e corretta posizione da carichi. movimentazione di carichi pesanti o assumere nella movimentazione dei ingombranti. carichi. Per carichi pesanti o ingom- branti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Predisporre rampe solide, ben segnalate, la loro larghezza deve essere tale da consentire uno spazio di almeno 70 cm oltre la sagoma d’ingombro dei mezzi che possono transitare. Qualora il franco fosse limitato ad un solo lato, si devono realizzare, lungo l’altro lato, piazzole di rifugio ogni 20 m. Dislocare un’adeguata segnaletica. Ridurre la polvere irrorando con acqua, cementando, asfaltando o spargendo ghiaia. In ogni fase di lavoro, lo stoccaggio dei materiali deve rispettare le misure di sicurezza e di stabilità.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di impalcati protettivi sui posti fissi di lavoro e di transito Scheda 9

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Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi Verificare con frequenza le condizioni comune: attrezzature. di protezione individuale. degli attrezzi con particolare riguardo martello, mazza, alla solidità degli attacchi dei manici di pinze, sega, legno agli elementi metallici. Usare accetta, carriola. idonei dispositivi di protezione Lavori di individuale. carpenteria. Sega circolare. Contatti con Autorizzare all’uso solo personale Non indossare abiti svolazzanti, non gli organi in competente. rimuovere le protezioni. Taglio movimento. Verificare che la macchina sia dotata di Seguire le istruzioni sul corretto uso della del legname. tutte le protezioni degli organi in macchina. movimento e di dispositivo che non La zona di lavoro deve essere mantenuta permetta il riavviamento automatico della in ordine e libera dai materiali di risulta. macchina (es. bobina di sgancio). Proiezione di Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti di Usare i dispositivi di protezione schegge. protezione individuale (occhiali o individuale. schermo) con le relative informazioni. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita Collegare la macchina all’impianto elettrico tramite regolamentare quadro elettrico di cantiere in assenza di tensione. collegato elettricamente a terra. Posizionare i cavi elettrici in modo da I cavi elettrici devono essere rispondenti evitare danni per urti o usura meccanica alle norme CEI e adatti per posa mobile. ed in modo che non costituiscano Verificare lo stato di conservazione dei intralcio. cavi elettrici. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici. Rumore. In base alla valutazione del livello di Usare i dispositivi di protezione esposizione personale fornire idonei individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso. Effettuare periodiche manutenzioni. Scale a mano. Caduta di Fornire scale semplici con pioli incastrati Posizionare le scale in modo sicuro su persone o saldati ai montanti e con le estremità base stabile e piana. Attività dall’alto. antisdrucciolevoli. in posizione Le scale doppie non devono superare i 5 sopraelevata. metri d’altezza. Verificare l’efficienza del Le scale doppie devono sempre essere dispositivo che impedisce l’apertura della usate completamente aperte. scala doppia oltre il limite di sicurezza. Non usare le scale semplici come piani di Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi lavoro senza aver adottato idonei vincoli. di protezione individuale. Ponti Caduta di Verificare che i ponti su cavalletti siano Le salite e le discese dal piano di lavoro su cavalletti. persone allestiti ed utilizzati in maniera corretta devono avvenire tramite regolamentare dall’alto. (1). scala a mano. Nel caso che il dislivello sia superiore a È vietato lavorare su un singolo m 2, per la vicinanza d’aperture, occorre cavalletto anche per tempi brevi. È applicare i parapetti alle aperture stesse. altresì vietato utilizzare, come appoggio delle tavole, le scale, i pacchi dei forati o altri elementi di fortuna. Collocazione degli Movimentazione Vigilare che le fornite istruzioni sulla La movimentazione manuale dei carichi elementi e loro manuale dei movimentazione dei carichi siano ingombranti o pesanti deve avvenire con fissaggio. carichi. rispettate. l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Avvertenze 1) La larghezza dell’impalcato del ponte su cavalletti non deve essere inferiore a cm 90. Le tavole da ponte devono poggiare su tre cavalletti, essere bene accostate, fissate ai cavalletti e non presentare parti a sbalzo superiori a cm 20. CATEGORIA: OS1 Esecuzione: Sbancamento generale con macchine operatrici e autocarro Scheda 10

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Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Autocarro. Investimento. Predisporre vie obbligate di transito per i Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi mezzi di scavo e di trasporto. operativi in movimento. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente Prestare attenzione alle segnalazioni addetti a tali lavori. acustiche o luminose ed alla segnaletica Vietare la presenza di persone nelle di sicurezza. manovre di retromarcia. Ribaltamento del I percorsi devono avere pendenza I mezzi meccanici non devono superare mezzo. trasversale adeguata. le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi. Escavatore con Investimento. Predisporre vie obbligate di transito per i Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi benna. mezzi di scavo e di trasporto. operativi in movimento. Escavatore con Vietare l’avvicinamento alle macchine a Prestare attenzione alle segnalazioni martellone. tutti coloro che non siano direttamente acustiche o luminose ed alla segnaletica addetti a tali lavori. di sicurezza. Vietare la presenza di persone durante le manovre di retromarcia Ribaltamento dei I percorsi devono avere pendenza I mezzi meccanici non devono superare mezzi. trasversale adeguata. le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi. Rumore. In base alla valutazione del livello di Usare i dispositivi di protezione esposizione personale fornire idonei individuale (cuffie o tappi auricolari). dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione. Proiezione di Vietare la presenza di persone nelle Mantenersi a distanza di sicurezza. pietre o di terra. vicinanze delle macchine. Caduta delle Allestire parapetti, sbarramenti o Per scendere e risalire dal fondo dello persone dai cigli o segnalazioni sul ciglio degli scavi e sul scavo utilizzare le scale o i dai bordi delle bordo delle rampe (1). camminamenti predisposti (2). rampe. Caduta di Vietare il deposito di materiali di Non accumulare terreno o materiali in materiali nello qualsiasi natura in prossimità dei cigli prossimità dei cigli dello scavo. scavo. dello scavo (3). Fornire idonei dispositivi di protezione Usare idonei dispositivi di protezione individuale (caschi) con relative individuale. informazioni all’uso. Polveri. Fornire idonei dispositivi di protezione Bagnare con frequenza. individuale (maschere antipolvere) con Usare i dispositivi di protezione relative informazioni all’uso. individuale. Avvertenze 1) Il nastro di segnalazione deve essere collocato adeguatamente arretrato dal ciglio dello scavo. 2) Le scale a mano devono essere vincolate, i montanti devono superare il piano di sbarco di almeno un metro. 3) Le eventuali tavole d’armatura devono sporgere per almeno 30 cm oltre il bordo.

Verificare l’eventuale esistenza di servizi interrati (gas, acqua, energia elettrica, telefono, ecc.). Predisporre rampe solide, ben segnalate, la loro larghezza deve essere tale da consentire uno spazio di almeno 70 oltre la sagoma d’ingombro dei mezzi che possono transitare. Qualora il franco fosse limitato ad un solo lato, devono essere realizzate, lungo l’altro lato, piazzole di rifugio ogni 20 m. CATEGORIA: OS1 Esecuzione: Scavi di fondazione eseguiti a mano Scheda 11 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi manuali Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione d’uso comune: attrezzature. individuale con relative informazioni individuale (guanti e calzature di piccone, badile, all’uso. sicurezza). carriola. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi.

Spostamento dei Movimentazione Impartire tempestivamente agli addetti Rispettare le istruzioni ricevute per materiali. manuale dei le necessarie informazioni per la corretta un’esatta e corretta posizione da

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Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia Sab si riserva la proprietà di questo elaborato con la proibizione di Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 riprodurlo o trasferirlo a terzi senza autorizzazione scritta e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu

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carichi. movimentazione di carichi pesanti e/o assumere nella movimentazione dei ingombranti. carichi.

Controllare la pressione dei pneumatici Per carichi pesanti e/o ingombranti la della carriola. massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Postura. Fornire adeguate informazioni per ridurre Attenersi alle informazioni ricevute. l’affaticamento dovuto a lavori in posizione china.

Caduta delle Allestire parapetti, sbarramenti o Per scendere e risalire dal fondo dello persone dai cigli o segnalazioni sul ciglio degli scavi e sul scavo utilizzare le scale o i dai bordi delle bordo delle rampe (1). camminamenti predisposti (2). rampe.

Caduta di Vietare il deposito di materiali di Non accumulare terreno o materiali in materiali nello qualsiasi natura in prossimità dei cigli prossimità dei cigli dello scavo. scavo. dello scavo (3).

Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (caschi e calzature di individuale forniti. sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Avvertenze 1) Il nastro di segnalazione deve essere collocato adeguatamente arretrato dal ciglio dello scavo. 2) Le scale a mano devono essere vincolate, i montanti devono sporgere per almeno 1 m oltre il ciglio ed i pioli non devono aderire al terreno. 3) Le eventuali tavole d’armatura devono sporgere per almeno 30 cm oltre il bordo.

Verificare l’eventuale esistenza di servizi interrati (gas, acqua, energia elettrica, telefono, ecc.).

Quando la profondità dello scavo è superiore a m 1,50 e le pareti non hanno una pendenza a declivio naturale, l’armatura è obbligatoria.

CATEGORIA: OS1 Esecuzione: Movimentazione meccanica del terreno per effettuare riempimenti, spostamenti, rilevati Scheda 12 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Escavatore, Investimento. Creare vie di transito per i mezzi di Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi pala meccanica e trasporto. operativi in movimento. autocarro. Vietare l’avvicinamento alle macchine a Prestare attenzione alle segnalazioni tutti coloro che non siano direttamente acustiche o luminose ed alla segnaletica addetti a tali lavori. di sicurezza.

Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.

Ribaltamento dei I percorsi devono avere pendenza I mezzi meccanici non devono superare mezzi. trasversale adeguata. le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi. In caso di scarico per ribaltamento del cassone, predisporre, in prossimità dello scavo, un sistema di segnalazione d’arresto.

Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di

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esposizione personale fornire idonei protezione individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

Cadute a livello o Predisporre vie obbligate e segnalate. Per il transito rispettare le vie di transito nello scavo. predisposte.

Avvertenze Predisporre rampe solide, ben segnalate, la larghezza deve essere tale da consentire uno spazio di almeno 70 cm oltre la sagoma d’ingombro dei mezzi in transito. Qualora il franco fosse limitato ad un solo lato, devono essere realizzare, lungo l’altro lato, piazzole di rifugio ogni 20 m.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Casserature in legno per plinti e travi continue in calcestruzzo armato Scheda 13 Cantiere: Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione comune: attrezzature. individuale (guanti e calzature individuale. Verificare con frequenza le martello, pinze, antinfortunistiche) con le relative condizioni degli attrezzi con particolare tenaglie. informazioni sull’uso. riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Sega circolare. Contatti con Autorizzare all’uso solo personale Non indossare abiti svolazzanti, non gli organi in competente. Verificare che la macchina rimuovere le protezioni. movimento. sia dotata di tutte le protezioni degli Attenersi alle istruzioni sul corretto uso organi in movimento e di dispositivo della macchina. che non permetta il riavviamento La zona di lavoro deve essere automatico della macchina (es. bobina mantenuta in ordine e libera dai di sgancio). materiali di risulta. Proiezione di Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione schegge. individuale (occhiali o schermi) con le individuale ed attenersi alle relative relative informazioni sull’uso. informazioni sul loro uso. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita Collegare la macchina all’impianto tramite regolamentare quadro elettrico elettrico di cantiere in assenza di collegato elettricamente a terra. tensione. Posizionare i cavi elettrici in I cavi elettrici devono essere modo da evitare danni per urti o usura rispondenti alle norme CEI e adatti per meccanica ed in modo che non posa mobile. Verificare lo stato di costituiscano intralcio. conservazione dei cavi elettrici. Rumore. In base alla valutazione del livello di Usare i dispositivi di protezione esposizione personale fornire idonei individuale (cuffie o tappi auricolari). dispositivi di protezione individuale. Motosega Contatti con Autorizzare all’uso solo personale Non rimuovere i dispositivi di protezione a scoppio. gli organi in competente e fornire idonei dispositivi (schermi). Usare i dispositivi di movimento. di protezione individuale (guanti). protezione individuale. Proiezione di Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione schegge. individuale (occhiali o schermi) con le individuale. relative informazioni sull’uso. Controllare periodicamente lo stato d’efficienza della catena (tensione ed

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integrità della maglia). Rumore. In base alla valutazione del livello di Usare i dispositivi di protezione esposizione personale fornire idonei individuale. dispositivi di protezione individuale. Spostamento dei Movimentazione Per movimentare carichi ingombranti o La movimentazione manuale dei carichi materiali. manuale dei pesanti far usare attrezzature ingombranti o pesanti deve avvenire carichi. meccaniche. con l’intervento di più persone al fine di Nei casi di movimentazione manuale dei ripartire e diminuire lo sforzo. carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette. Prodotti Stesura del Istruire gli addetti per il corretto utilizzo Seguire scrupolosamente le istruzioni disarmanti. disarmante. del prodotto, tenendo presente le ricevute evitando il contatto diretto con avvertenze contenute nella scheda il prodotto. tecnica. Usare indumenti protettivi e dispositivi Distribuire indumenti protettivi e di protezione individuale (guanti, dispositivi di protezione individuale con maschera). informazioni sull’uso. Avvertenze Nelle lavorazioni all’interno di scavi, in trincea o nei pressi di scarpate, verificare le condizioni di stabilità del terreno affinché non vi siano possibili franamenti. In caso d’uso continuato della sega circolare o della motosega, fornire idonei dispositivi di protezione individuale anche per il rischio polvere. CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Getto del calcestruzzo con autobetoniera Scheda 14 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di Verificare periodicamente le condizioni comune: attrezzature. lavoro in modo agevole e sicuro. degli attrezzi. badili, carriole. Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature individuale. antinfortunistiche) con le relative Controllare la pressione del pneumatico e informazioni sull’uso. lo stato di conservazione della ruota della carriola. Autobetoniera. Investimento. Organizzare percorsi adeguati e segnalati Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi Ribaltamento. in modo tale che i mezzi non si operativi in movimento. avvicinino pericolosamente allo scavo ed Prestare attenzione alle segnalazioni agli addetti. acustiche o luminose ed alla segnaletica Vietare la presenza di persone nelle di sicurezza. manovre di retromarcia.

Contatti con le Assicurarsi che il canale di scarico del Il movimento del canale di scarico deve attrezzature. calcestruzzo sia posizionato secondo le essere effettuato tenendo presente la istruzioni. presenza di altre persone.

Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita Posizionare il convertitore/trasformatore in tramite regolamentare quadro elettrico luogo protetto da getti d’acqua e da urti collegato elettricamente a terra. meccanici. Posizionare i cavi elettrici in modo da I cavi elettrici devono essere rispondenti evitare danni dovuti a urti o a usura alle norme CEI e adatti per la posa meccanica ed in modo che non mobile. costituiscano intralcio. Verificare lo stato di conservazione dei Segnalare immediatamente eventuali cavi elettrici. danni riscontrati nei cavi elettrici.

Vibrazioni. Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione Rumore. individuale (guanti con imbottiture individuale. ammortizzanti, otoprotettori) con le Non mantenere a lungo fuori dal getto relative informazioni sull’uso. l’ago vibrante in funzione. Cadute a livello. Prevedere percorsi stabili realizzati anche Seguire i percorsi predisposti e con l’ausilio di tavole da ponte. distribuire sempre il proprio carico su punti stabili. Schizzi Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione e allergeni. individuale (guanti e scarpe) e adeguati individuale.

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indumenti, con le relative informazioni Indossare indumenti protettivi. sull’uso.

Spostamento dei Movimentazione Per movimentare carichi ingombranti o La movimentazione manuale dei carichi materiali. manuale dei pesanti far usare attrezzature ingombranti o pesanti deve avvenire con carichi. meccaniche. l’intervento di più persone al fine di Nei casi di movimentazione manuale dei ripartire e diminuire lo sforzo. carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.

Avvertenze Nelle lavorazioni all’interno di scavi, in trincea o nei pressi di scarpate, verificare le condizioni di stabilità del terreno affinché non vi siano possibili franamenti.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Getto del calcestruzzo con autobetoniera e autopompa Scheda 15 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di Verificare periodicamente le condizioni comune: attrezzature. lavoro in modo agevole e sicuro. degli attrezzi. badili, carriole. Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature individuale. antinfortunistiche) con le relative Controllare la pressione del pneumatico e informazioni sull’uso. lo stato di conservazione della ruota della carriola. Autobetoniera. Investimento. Organizzare percorsi adeguati e segnalati Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi in modo tale che i mezzi non si operativi in movimento. Autopompa. avvicinino pericolosamente allo scavo e Prestare attenzione alle segnalazioni agli addetti. acustiche o luminose ed alla segnaletica Vietare la presenza di persone nelle di sicurezza. manovre di retromarcia. Ribaltamento dei I percorsi non devono avere pendenze Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi mezzi. trasversali eccessive. operativi in movimento. Verificare che l’autopompa abbia completamente esteso gli stabilizzatori. Contatti con le Impartire precise istruzioni per chi L’addetto al getto deve seguire le attrezzature. sorregge e guida la tubazione flessibile istruzioni ricevute affinché non subisca della pompa. colpi di frusta dovuti a sbandamenti Fino a quando la pompa è in azione laterali della tubazione flessibile. interdire la zona di getto. Durante il funzionamento della pompa è Fornire i dispositivi di protezione vietato avvicinarsi alla zona interessata individuale (guanti), con le relative infor- dal getto. mazioni sull’uso. Nelle pause non abbandonare l’estre-mità del tubo flessibile nel getto. Usare i dispositivi di protezione individuale. Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita Posizionare il convertitore/trasformatore in tramite regolamentare quadro elettrico luogo protetto da getti d’acqua e da urti collegato elettricamente a terra. meccanici. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Vibrazioni. Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione Rumore. individuale (guanti con imbottiture individuale. ammortizzanti, otoprotettori) con le Non mantenere a lungo fuori dal getto relative informazioni sull’uso. l’ago vibrante in funzione.

Cadute a livello. Prevedere a creare percorsi sicuri anche Seguire i percorsi predisposti e con l’ausilio di tavole da ponte. distribuire il carico su punti stabili. Schizzi Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione e allergeni. individuale (guanti e scarpe) e adeguati individuale. indumenti, con informazioni sull’uso. Indossare indumenti protettivi. Spostamento dei Movimentazione Per movimentare carichi ingombranti o La movimentazione manuale dei carichi

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materiali. manuale dei pesanti far usare attrezzature ingombranti o pesanti deve avvenire con carichi. meccaniche e impartire agli addetti le l’intervento di più persone al fine di istruzioni necessarie affinché assumano ripartire e diminuire lo sforzo. delle posizioni corrette. CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Disarmi e pulizie Scheda 16 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire i dispositivi di protezione Verificare con frequenza le condizioni comune: attrezzature. individuale (guanti e calzature degli attrezzi con particolare riguardo martello, mazza, antinfortunistiche) con le relative alla solidità degli attacchi dei manici di tenaglie, piede di informazioni sull’uso. legno agli elementi metallici. porco, Usare i dispositivi di protezione carriola. individuale. Controllare la pressione del pneumatico e lo stato di conservazione della ruota della carriola.

Apparecchi di Caduta di Il sollevamento deve essere effettuato Effettuare una corretta ed idonea sollevamento. materiale da personale competente. imbracatura del materiale da sollevare. dall’alto.

Puliscipannelli. Contatti con gli Fornire i dispositivi di protezione Non introdurre le mani o elementi di organi in individuale (guanti e calzature formato ridotto nell’apertura della movimento. antinfortunistiche) con le relative macchina. informazioni sull’uso.

Non cercare di rimuovere eventuali intasamenti con la macchina in movimento.

Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita Collegare la macchina all’impianto tramite regolamentare quadro elettrico elettrico di cantiere, in assenza di collegato elettricamente a terra. tensione. I cavi elettrici devono essere rispondenti Posizionare i cavi elettrici in modo da alle norme CEI e adatti per posa mobile. evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.

Spostamento dei Movimentazione Per movimentare carichi ingombranti o La movimentazione manuale dei carichi materiali. manuale dei pesanti far usare attrezzature ingombranti o pesanti deve avvenire con carichi. meccaniche. l’intervento di più persone al fine di Nei casi di movimentazione manuale dei ripartire e diminuire lo sforzo. carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.

Avvertenze Nelle lavorazioni all’interno di scavi, in trincea o nei pressi di scarpate, verificare le condizioni di stabilità del terreno affinché non accadano possibili franamenti.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni speciali – Micropali, trasporto in luogo di materiali e mezzi Scheda 17 Cantiere: Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori

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Autocarro. Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi di circolazione per i mezzi con relativa operativi in movimento. Trasporto in luogo segnaletica. Prestare attenzione alle segnalazioni dei Segnalare la zona interessata acustiche o luminose ed alla segnaletica materiali. all’operazione. di sicurezza. Ribaltamento del I percorsi non devono avere pendenze Rispettare i percorsi indicati. mezzo. trasversali eccessive. Apparecchio di Caduta di Lo scarico deve essere effettuato da Verificare l’efficienza del dispositivo di sollevamento per materiale personale competente. sicurezza sul gancio. lo scarico dall’alto. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti Indossare i dispositivi di protezione dall’autocarro. dispositivi di protezione individuale individuale forniti. (casco, scarpe antinfortunistiche). Scarico dei Elettrico. Dovendo operare in presenza di linee Prestare molta attenzione alla presenza materiali elettriche aeree, l’addetto alle manovre di eventuali linee elettriche aeree e, se dall’autocarro. deve essere istruito per mantenere esistenti, rispettare scrupolosamente le sempre il braccio a distanza di sicurezza. istruzioni ricevute. Rottura della fune Impartire istruzioni particolari sulla Tenersi distanti dall’elemento durante la di sequenza delle operazioni. sua movimentazione. sollevamento Vietare la presenza di persone ai lati del o sganciamento carico movimentato. Imbracare gli elementi come da accidentale Verificare il sistema d’attacco degli disposizioni ricevute. del carico. elementi. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e di quelle di imbracatura. Basi orizzontali di Instabilità del Scegliere zone di deposito possibilmente Provvedere al bloccaggio dei materiali deposito. materiale. appartate e disporre sistemi di blocco dei come da istruzioni ricevute. materiali posati. Impartire disposizioni per i bloccaggi. Rastrelliere. Caduta di Collocare le rastrelliere in posizioni Collocare gli elementi come da materiali. possibilmente appartate e su basi piane disposizioni ricevute, in particolare non Stoccaggio dei e solide. sganciarli dalle funi di sollevamento sino materiali. Impartire disposizioni per la corretta a che non siano in posizione sicuramente sistemazione degli elementi da stoccare. stabile. Per le operazioni di sganciamento fare uso Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti delle aste sagomate e non arrampicarsi sui dispositivi di protezione individuale manufatti, o, in caso di assoluta necessità, (casco, scarpe antinfortunistiche). indossare la cintura di sicurezza affrancando la fune di trattenuta ove indicato dal responsabile. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti. Collocamento dei Movimentazione Vigilare che le fornite istruzioni sulla Rispettare le istruzioni ricevute per una materiali, manuale dei movimentazione dei carichi siano esatta e corretta posizione da assumere spostamenti, carichi. rispettate. nella movimentazione dei carichi. Per guida in fase di carichi pesanti o ingombranti la massa stoccaggio. va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Contatto con Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti Indossare i dispositivi di protezione elementi dispositivi di protezione individuale individuale forniti. taglienti (guanti, scarpe antinfortunistiche). o pungenti. CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni speciali – Micropali, perforazioni e infissione delle tubazioni Scheda 18 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori

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Apparecchio di Caduta degli Il sollevamento deve essere effettuato Imbracare gli elementi come da sollevamento e elementi sollevati da personale competente. disposizioni ricevute. trasporto. e trasportati. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata Sollevamento massima. delle tubazioni.

Contatti con gli Fornire dettagliate informazioni sui Non permanere nell’area di elementi in sistemi d’imbracatura. movimentazione degli elementi sollevati sospensione. sino al loro collocamento.

Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi Indossare i dispositivi di protezione di protezione individuale. individuale forniti.

Sonda. Contatti con la Vietare l’avvicinamento alla macchina a Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi macchina. tutti coloro che non siano direttamente operativi. Perforazioni e addetti a tali lavori. infissioni.

Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di esposizione personale fornire idonei protezione individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso.

Polvere. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi Indossare i dispositivi di protezione di protezione individuale (maschere individuale forniti. antipolvere).

Avvertenze Ove esistano linee aeree elettriche mantenersi a distanza di sicurezza.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di protezioni sulle aperture prospicienti il vuoto Scheda 19 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi manuali. Contatti con le Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi Usare i dispositivi di protezione individuale attrezzature. di protezione individuale. (guanti e calzature di sicurezza).

Legature e Verificare con frequenza le condizioni chiodature. degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Apparecchio di Caduta di Impartire precise disposizioni per Eseguire corrette imbracature secondo le sollevamento. materiali dall’alto. l’imbracatura ed il sollevamento dei disposizioni ricevute. materiali. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti Usare i dispositivi di protezione Sollevamento dei dispositivi di protezione individuale individuale. materiali (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche) necessari. con relative informazioni all’uso. Vietare la presenza di personale non I non addetti al montaggio delle addetto all’allestimento dei parapetti o protezioni devono tenersi a distanza di delle coperture a pavimento. sicurezza.

Montaggio delle Caduta di Sorvegliare l’operazione d’allestimento Seguire scrupolosamente le istruzioni protezioni. persone dall’alto. delle protezioni. ricevute. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti Usare idonei dispositivi di protezione dispositivi di protezione individuale individuale. (cinture di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Spostamento dei Movimentazione Vigilare che le fornite istruzioni sulla Rispettare le istruzioni ricevute per

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materiali. manuale dei movimentazione dei carichi siano un’esatta e corretta posizione da carichi. rispettate. assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze I correnti di parapetto devono essere collocati e fissati sulle parti interne dei pilasti, dei muri o dei montanti. Le tavole di copertura delle aperture a pavimento devono essere fissate contro il pericolo di spostamento. Per queste protezioni si devono usare tavole da ponte, è vietato l’uso di sottomisure o di pannelli d’armatura.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Casserature in legno Scheda 20 Cantiere: Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare idonei dispositivi di protezione comune: attrezzature. individuale (guanti e calzature individuale. Verificare con frequenza le martello, mazza, antinfortunistiche) con le relative condizioni degli attrezzi con particolare pinze, sega, informazioni sull’uso. riguardo alla solidità degli attacchi dei accetta, carriola. manici di legno agli elementi metallici.

Sega circolare. Contatti con gli Autorizzare all’uso solo personale Non indossare abiti svolazzanti, non organi in competente. rimuovere le protezioni. movimento. Verificare che la macchina sia dotata di Seguire le istruzioni sul corretto uso della tutte le protezioni degli organi in macchina. movimento e di dispositivo che non La zona di lavoro deve essere mantenuta permetta il riavviamento automatico della in ordine e libera dai materiali di risulta. macchina (es. bobina di sgancio).

Proiezione di Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione schegge. individuale (occhiali o schermo) con le individuale. relative informazioni sull’uso.

Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita Collegare la macchina all’impianto tramite regolamentare quadro elettrico elettrico di cantiere in assenza di collegato elettricamente a terra. tensione. I cavi elettrici devono essere rispondenti Posizionare i cavi elettrici in modo da alle norme CEI e adatti per posa mobile. evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano Verificare lo stato di conservazione dei intralcio. cavi elettrici. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici. Rumore. In base alla valutazione del livello di Usare i dispositivi di protezione esposizione personale fornire idonei individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso. Effettuare periodiche manutenzioni.

Scale a mano. Caduta di Fornire scale semplici con pioli incastrati Posizionare le scale in modo sicuro su persone dall’alto. o saldati ai montanti e con le estremità base stabile e piana. antisdrucciolevoli.

Le scale doppie non devono superare i 5 Le scale doppie devono sempre essere metri d’altezza. Verificare l’efficienza del usate completamente aperte. dispositivo che impedisce l’apertura della Non usare le scale semplici come piani di scala oltre il limite di sicurezza. lavoro senza aver adottato idonei vincoli.

Ponti Caduta di Verificare che i ponti su cavalletti siano Le salite e le discese dal piano di lavoro su cavalletti. persone dall’alto. allestiti ed utilizzati in maniera corretta devono avvenire tramite regolamentare (1). scala a mano. Nel caso che il dislivello sia superiore a È vietato lavorare su un singolo m 2, per la vicinanza d’aperture, occorre cavalletto anche per tempi brevi. È

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applicare i parapetti alle aperture altresì vietato utilizzare, come appoggio stesse. delle tavole, le scale, i pacchi dei forati o altri elementi di fortuna. CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Posa del ferro lavorato Scheda 21 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire i dispositivi di protezione Usare idonei dispositivi di protezione comune: attrezzature. individuale (guanti e calzature individuale. Verificare con frequenza le martello, pinze, antinfortunistiche) con le relative condizioni degli attrezzi con particolare tenaglie, leva. informazioni sull’uso. riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Scale a mano. Caduta di Fornire scale semplici con pioli incastrati Posizionare le scale in modo sicuro su persone dall’alto. o saldati ai montanti e con le estremità base stabile e piana. antisdrucciolevoli. Le scale doppie devono sempre essere Le scale doppie non devono superare i 5 usate completamente aperte. metri d’altezza. Verificare l’efficienza del Non usare le scale semplici come piani di dispositivo che impedisce l’apertura della lavoro senza aver adottato idonei scala oltre il limite di sicurezza. vincoli. Trabattelli. Caduta di Verificare che i trabattelli siano allestiti La salita e la discesa dal piano di lavoro persone ed utilizzati in maniera corretta. deve avvenire tramite regolamentare dall’alto. scala a mano.

Ponteggi. Caduta di Verificare che i ponteggi esterni a Non rimuovere le protezioni allestite sui persone montante siano regolarmente dotati di ponti e sottoponti. dall’alto. parapetti e che i piani di calpestio siano completi in ogni loro parte. Apparecchi di Caduta di Il sollevamento deve essere eseguito da Effettuare una corretta ed idonea sollevamento. materiale personale competente. imbracatura del materiale da sollevare. dall’alto. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi Verificare l’efficienza del dispositivo di che devono riportare la loro portata sicurezza sul gancio per impedire massima. l’accidentale sganciamento del carico. Contatti con gli Fornire i dispositivi di protezione Non sostare nella zona delle operazioni, elementi in individuale (caschi). avvicinarsi solo quando il carico è ad sospensione. un’altezza tale da permettere in modo sicuro la movimentazione manuale. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti. Saldatrice. Elettrico. La macchina deve essere usata da Posizionare la macchina al di fuori personale competente. dell’armatura metallica (luogo conduttore L’alimentazione deve essere fornita ristretto). tramite regolamentare quadro elettrico. Verificare l’integrità della pinza I cavi elettrici devono essere rispondenti portaelettrodo. alle norme CEI e adatti per la posa Posizionare i cavi elettrici in modo da mobile. evitare danni dovuti a urti o a usura Verificare lo stato di conservazione dei meccanica. cavi elettrici. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi. Radiazioni. Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (schermi protettivi e occhiali) individuale (schermi protettivi, occhiali). e relative informazioni sull’uso a tutti gli addetti alla saldatura. Proiezione di Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione materiale individuale (guanti e scarpe) e adeguati individuale e indossare indumenti Incandescente. indumenti protettivi, con le relative protettivi. informazioni sull’uso a tutti gli addetti alla saldatura. CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Getto del calcestruzzo con autobetoniera ed apparecchio di sollevamento Scheda 22 Cantiere: Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di Verificare periodicamente le condizioni comune. attrezzature. lavoro in modo agevole e sicuro. degli attrezzi Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione

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individuale (guanti e calzature individuale. antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.

Autobetoniera. Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi di circolazione con relativa segnaletica. operativi in movimento. Interdire la zona di operazione. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose.

Contatti con le Assicurarsi che il canale di scarico del Il movimento del canale di scarico deve attrezzature. calcestruzzo sia assemblato secondo le essere fatto tenendo presente la istruzioni. presenza di personale.

Ribaltamento del I percorsi non devono avere pendenze Rispettare i percorsi indicati e prestare mezzo. trasversali eccessive. molta attenzione alle condizioni del terreno.

Apparecchio di Caduta di Il sollevamento deve essere effettuato Verificare l’efficienza del dispositivo di sollevamento. materiale da personale competente. sicurezza sul gancio, per impedire dall’alto. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi l’accidentale sganciamento del carico che devono avere impressa la portata Assicurarsi che la benna sia massima. completamente chiusa.

Scale a mano. Caduta di Fornire scale semplici con pioli incastrati Posizionare le scale in modo sicuro su persone dall’alto. o saldati ai montanti e con le estremità base stabile e piana. antisdrucciolevoli. Le scale doppie devono sempre essere Le scale doppie non devono superare i 5 usate completamente aperte. metri d’altezza. Verificare l’efficienza del Non usare le scale semplici come piani di dispositivo che impedisce l’apertura della lavoro senza aver adottato idonei vincoli. scala.

Trabattelli Caduta di Verificare che i trabattelli siano allestiti ed La salita e la discesa dal piano di lavoro persone dall’alto. utilizzati in maniera corretta. deve avvenire tramite regolamentare scala a mano.

Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita Posizionare il convertitore/trasformatore in tramite regolamentare quadro elettrico luogo protetto da getti d’acqua e da urti collegato elettricamente a terra. meccanici. Posizionare i cavi elettrici in I cavi elettrici devono essere rispondenti modo da evitare danni dovuti a urti o a alle norme CEI e adatti per la posa usura meccanica. mobile. Segnalare immediatamente eventuali Verificare lo stato di conservazione dei danni riscontrati nei cavi elettrici. cavi elettrici.

Vibrazioni. Fornire i dispositivi di protezione Indossare i dispositivi di protezione Rumore. individuale (guanti con imbottiture individuale forniti. ammortizzanti ed otoprotettori) con le Non mantenere a lungo fuori dal getto relative informazioni sull’uso. l’ago vibrante in funzione.

Vibratore Cadute di Affinché gli addetti possano agevolmente Per indirizzare il getto del calcestruzzo persone dall’alto. indirizzare il getto del calcestruzzo, nel cassero, gli addetti non devono organizzare sicuri ed idonei posti di arrampicarsi sull’estremità degli stessi. lavoro in elevato.

Schizzi e Fornire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione allergeni. individuale (guanti e scarpe) con le individuale. relative informazioni sull’uso. Indossare indumenti protettivi.

Spostamento dei Movimentazione Per movimentare carichi ingombranti o La movimentazione manuale dei carichi materiali. manuale dei pesanti far usare attrezzature mec- ingombranti o pesanti deve avvenire carichi. caniche. Nei casi di movimentazione con l’intervento di più persone al fine manuale dei carichi, impartire agli di ripartire e diminuire lo sforzo. addetti le istruzioni necessarie.

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Avvertenze Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree si devono impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Getto del calcestruzzo con autobetoniera e autopompa Scheda 23 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di Verificare periodicamente le condizioni comune. attrezzature. lavoro in modo agevole e sicuro. degli attrezzi. Distribuire i dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale con le relative informazioni individuale (guanti e calzature sull’uso. antinfortunistiche).

Autobetoniera. Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi di circolazione con relativa segnaletica. operativi in movimento. Vietare la presenza di persone nelle Prestare attenzione alle segnalazioni manovre di retromarcia. acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del I percorsi non devono avere pendenze Rispettare scrupolosamente i percorsi mezzo. trasversali eccessive. segnalati.

Autopompa. Investimento. Organizzare adeguati percorsi pedonali e Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi di circolazione con relativa segnaletica. operativi. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del Prima di azionare la pompa verificare che Attenersi strettamente alle disposizioni mezzo. il mezzo abbia completamente esteso gli ricevute. stabilizzatori.

Contatto con le Impartire precise istruzioni per chi L’addetto al getto deve seguire le attrezzature. sorregge e guida la tubazione flessibile istruzioni ricevute affinché non subisca della pompa. colpi di frusta dovuti a sbandieramenti Fino a quando la pompa è in azione laterali della tubazione flessibile. interdire la zona di getto. Durante il funzionamento della pompa è vietato avvicinarsi alla zona interessata dal getto. Nelle pause non abbandonare l’estre-mità del tubo flessibile nel getto. Fornire i dispositivi di protezione Usare idonei dispositivi di protezione individuale (guanti) con le relative individuale. informazioni sull’uso.

Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita Posizionare il convertitore trasformatore tramite regolamentare quadro elettrico in luogo protetto da getti d’acqua e da collegato elettricamente a terra. urti meccanici. I cavi elettrici devono essere rispondenti Posizionare i cavi elettrici in modo da alle norme CEI e adatti per la posa evitare danni dovuti a urti o ad usura mobile. meccanica ed in modo che non Verificare lo stato di conservazione dei costituiscano intralcio. cavi elettrici.

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CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Disarmi e pulizie Scheda 24 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire i dispositivi di protezione Usare idonei dispositivi di protezione comune. attrezzature. individuale (casco, guanti e calzature individuale. antinfortunistiche) con le relative Verificare con frequenza le condizioni informazioni sull’uso. degli attrezzi. Apparecchi di Caduta di Il sollevamento deve essere effettuato Effettuare una corretta ed idonea sollevamento. materiale da personale competente. imbracatura del materiale da sollevare. dall’alto. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi. Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio. Contatti gli con Fornire i dispositivi di protezione Indossare i dispositivi di protezione elementi in individuale (casco). individuale. sospensione. Non sostare nelle zone d’operazione. Puliscipannelli. Contatti con Fornire i dispositivi di protezione Indossare i dispositivi di protezione organi individuale (guanti, scarpe individuale. Non introdurre le mani nella in movimento. antinfortunistiche). apertura della macchina dove viene inserito il pannello. Non inserire tavole o pannelli di formato ridotto. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita Collegare la macchina all’impianto tramite regolamentare quadro elettrico elettrico di cantiere, in assenza di collegato elettricamente a terra. tensione. Posizionare i cavi elettrici in I cavi elettrici devono essere rispondenti modo da evitare danni per urti o usura alle norme CEI e adatti per posa mobile. meccanica ed in modo che non Verificare lo stato di conservazione dei costituiscano intralcio. cavi elettrici. Segnalare eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici. Scale a mano. Caduta di Fornire scale semplici con pioli incastrati Posizionare le scale in modo sicuro su persone dall’alto. o saldati ai montanti e con le estremità base stabile e piana. antisdrucciolevoli. Le scale doppie devono sempre essere Le scale doppie non devono superare i 5 usate completamente aperte. metri d’altezza. Verificare l’ef-ficienza del Non usare le scale semplici come piani di dispositivo che impedisce l’apertura della lavoro senza aver adottato idonei vincoli. scala oltre il limite di sicurezza. Trabattelli. Caduta di Verificare che i trabattelli siano allestiti ed Le salite e le discese dal piano di lavoro persone dall’alto. utilizzati in maniera corretta. devono avvenire tramite regolamentare scala a mano. Spostamento dei Movimentazione Per movimentare carichi ingombranti o La movimentazione manuale dei carichi materiali. manuale dei pesanti far usare attrezzature ingombranti o pesanti deve avvenire con carichi. meccaniche. Nei casi di movimentazione l’intervento di più persone al fine di manuale dei carichi, impartire agli ripartire e diminuire lo sforzo. addetti le istruzioni necessarie. Schiacciamento, Istruire gli addetti affinché effettuino il Gli addetti devono operare seguendo le urti e colpi. disarmo con la rimozione graduale dei istruzioni fornite per un graduale casseri e delle strutture di sostegno, disarmo assumendo posizioni sicure e evitando improvvisi cedimenti nelle fasi movimenti coordinati nell’ambito della transitorie. squadra di lavoro. Avvertenze Per accedere ai posti di lavoro elevati si devono allestire andatoie o passerelle con impalcato completo di tavole da ponte e regolare parapetto. Nelle parti della struttura prospicienti il vuoto predisporre adeguate opere provvisionali (ponteggi, parapetti) per impedire cadute di persone dall’alto. CATEGORIA: OS12 Esecuzione: Finiture – Posa di grigliati Scheda 25 Cantiere: Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi manuali. Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. sicurezza) con relative informazioni Verificare con frequenza le condizioni all’uso. degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Utensili elettrici: Elettrico. Fornire utensili di cl. II (con doppio Posizionare i cavi in modo da evitare

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flessibile, isolamento). danni per usura meccanica. smerigliatrice Verificare lo stato di conservazione dei Segnalare immediatamente eventuali portatile. cavi elettrici. danni ai cavi elettrici. L’alimentazione deve essere fornita tramite quadro elettrico collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione. I cavi devono essere a norma CEI di tipo per posa mobile. Rumore. In base alla valutazione del livello di Usare i dispositivi di protezione esposizione personale fornire idonei individuale forniti. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Contatto con gli Verificare che gli utensili siano dotati di Non indossare abiti svolazzanti. organi in tutte le protezioni. Non rimuovere le protezioni. movimento. Apparecchio di Caduta dei Impartire precise disposizioni per Eseguire corrette imbracature secondo le sollevamento. materiali dall’alto. l’imbracatura ed il sollevamento dei disposizioni ricevute. materiali. Saldatrice Temperature Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione elettrica e elevate. individuale (guanti, maschere, occhiali o individuale. ossiacetilenica. Fiamme. schermi) con relative informazioni Radiazioni. all’uso. Fumi Polveri. Caduta di Allestire adeguate opere protettive Operare nel rispetto delle opere persone dall’alto. specifiche, se le esistenti fossero protettive allestite allo scopo o fare uso insufficienti, o fornire le cinture di della cintura di sicurezza. sicurezza indicando i punti ove affrancare la fune di trattenuta. Spostamento dei Movimentazione Impartire tempestivamente agli addetti Rispettare le istruzioni ricevute per materiali. manuale dei le necessarie informazioni per la corretta un’esatta e corretta posizione da carichi. movimentazione di carichi pesanti o assumere nella movimentazione dei ingombranti. carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Durante la posa delle ringhiere sulle scale e sui pianerottoli l’eventuale necessaria rimozione delle opere provvisionali deve avvenire solo per i brevi tratti interessati ai lavori adottando, nel frattempo, altri adeguati sistemi protettivi o dispositivi di protezione individuale (cinture di sicurezza) e vietare il transito nelle zone d’attività. CATEGORIA: OG13 Esecuzione: Opere a verde, rimozione dello strato superficiale del terreno eseguita a mano Scheda 26 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi manuali Contatti con le Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi Usare i dispositivi di protezione d’uso comune: attrezzature. di protezione individuale. individuale (guanti e calzature di piccone, badile, sicurezza). carriola. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi.

Controllare la pressione dei pneumatici della carriola.

Spostamento del Movimentazione Vigilare che le fornite istruzioni sulla Rispettare le istruzioni ricevute per terreno di manuale dei movimentazione dei carichi siano un’esatta e corretta posizione da superficie. carichi. rispettate. assumere nella movimentazione dei carichi.

Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

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Postura. Fornire adeguate informazioni per ridurre Attenersi alle informazioni ricevute. l’affaticamento dovuto a lavori in posizione china.

Avvertenze Verificare l’eventuale esistenza di servizi interrati (gas, acqua, energia elettrica, telefono, ecc.).

CATEGORIA: OG13 Esecuzione: Opere a verde, riporto del terreno di coltura Scheda 27 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi Usare i dispositivi di protezione comune: attrezzature. di protezione individuale. individuale. badili, carriole. Verificare periodicamente le condizioni Sistemazioni del degli attrezzi. terreno. Controllare la pressione del pneumatico e lo stato di conservazione della ruota della carriola.

Escavatore, Investimento. Organizzare percorsi adeguati e segnalati Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi pala meccanica, in modo tale che i mezzi non si operativi in movimento. autocarro. avvicinino pericolosamente allo scavo e Prestare attenzione alle segnalazioni agli addetti. acustiche o luminose ed alla segnaletica Trasporto e Vietare l’avvicinamento di persone alla di sicurezza. spianamento del macchina in movimento. terreno.

Ribaltamento dei I percorsi devono avere pendenza I mezzi meccanici non devono superare mezzi. trasversale adeguata. le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi. In caso di scarico per ribaltamento del cassone, predisporre, in prossimità dello scavo, un sistema di segnalazione d’arresto.

Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di esposizione personale fornire idonei protezione individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso.

Effettuare periodica manutenzione.

Polvere. Organizzare sistemi per ridurre la Bagnare frequentemente i percorsi. quantità di polvere generata.

Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti Usare i dispositivi di protezione dispositivi di protezione individuale individuale. (maschere antipolvere).

CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Fognatura stradale – Posa dei telai e dei chiusini Scheda 28 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

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Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi manuali: Contatto con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione pala, badile, attrezzature. individuale (guanti e calzature individuale. carriola. antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi.

Mezzo di Contatto con il Vietare lo stazionamento di persone nel Non sostare nel raggio di movimentazione mezzo e con il raggio d’azione del mezzo. movimentazione. degli elementi. carico. Predisporre sistemi che consentano la guida del carico a distanza di sicurezza (funi o aste), impartendo disposizioni agli addetti.

Esporre le norme per l’imbracatura dei carichi.

Fornire idonei dispositivi di protezione Indossare i dispositivi di protezione individuale (guanti, casco e calzature di individuale forniti. sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Contatto con Fornire idonei dispositivi di protezione Usare idonei dispositivi di protezione i leganti individuale (guanti) con relative individuale. cementizi. informazioni all’uso con riferimento alle schede di sicurezza.

Movimentazione Per movimentare carichi ingombranti o La movimentazione manuale dei carichi manuale dei pesanti far usare attrezzature ingombranti o pesanti deve avvenire con carichi. meccaniche. l’intervento di più persone al fine di Nei casi di movimentazione manuale dei ripartire e diminuire lo sforzo. carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.

Avvertenze Per lavori eseguiti in presenza di traffico stradale seguire le indicazioni dettate dal Codice della Strada.

CATEGORIA: OS10 Esecuzione: Interventi stradali – Posizionamento e spostamento di cartelli di presegnalazione Scheda 29 Cantiere: Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione comune. attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. sicurezza) con relative informazioni all’uso. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

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Investimento. Predisporre servizi di segnalazione con Tenersi strettamente sul bordo estremo adeguate istruzioni agli addetti. della carreggiata e posizionare le segnalazioni a distanza adeguata alla visibilità.

Fornire idonei indumenti ad alta Fare uso degli indumenti forniti. visibilità (1).

Avvertenze La segnalazione deve essere conforme a quanto previsto dal Codice della Strada.

1) A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare, vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995 (G.U. n. 174 del 27.7.95).

CATEGORIA: OS10 Esecuzione: Interventi stradali – Posizionamento e spostamento di barriere e di segnaletica Scheda 30 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione comune. attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. sicurezza) con relative informazioni all’uso. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Mezzo di Contatto con il Vietare lo stazionamento di persone nel Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi movimentazione mezzo e con il raggio d’azione del mezzo. operativi in movimento. degli elementi. carico. Predisporre percorsi adeguati. Prestare attenzione alle segnalazioni Fornire idonei dispositivi di protezione acustiche o luminose ed alla segnaletica individuale (guanti, casco e calzature di di sicurezza. sicurezza) con relative informazioni all’uso. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Automezzo. Caduta Predisporre sistemi d’appoggio e Operare esclusivamente usando i sistemi dell’addetto sostegno per l’operatore. predisposti. alla posa e rimozione di cartelli e coni. Investimento. Predisporre servizi di segnalazione con Tenersi strettamente sul bordo estremo adeguate istruzioni agli addetti. della carreggiata e porre la segnalazione a distanza adeguata alla visibilità. Fare uso degli indumenti forniti. Fornire idonei indumenti ad alta visibilità (1). Spostamento dei Movimentazione Impartire tempestivamente agli addetti Rispettare le istruzioni ricevute per materiali. manuale dei le necessarie informazioni per la corretta un’esatta e corretta posizione da carichi. movimentazione di carichi pesanti e/o assumere nella movimentazione dei ingombranti. carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter- vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Elettrico per L’alimentazione deve essere fornita tramite Collegare la macchina all’impianto l’impianto quadro elettrico collegato a terra e munito elettrico in assenza di tensione. semaforico a dei dispositivi di protezione. Posizionare i cavi in modo da evitare tensione di rete. I cavi devono essere a norma CEI di tipo danni per usura meccanica ed in modo per posa mobile. che non costituiscano intralcio.

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Verificare lo stato di conservazione dei Segnalare immediatamente eventuali cavi elettrici. danni ai cavi elettrici. Avvertenze Attivare regolari sistemi di segnalazione luminosa verificandone periodicamente l’efficienza. Le batterie usate sono classificate come rifiuti tossici nocivi. La segnalazione deve essere conforme a quanto previsto dal Codice della Strada.

1) A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare, vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995 (G.U. n. 174 del 27.7.95). CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Interventi stradali – Formazione del cassonetto, sottofondo (stabilizzato, misto, pietrisco) Scheda 31 Cantiere: Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi manuali Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione pala, pestello, attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. ecc. sicurezza) con relative informazioni Verificare con frequenza le condizioni all’uso. degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Autocarro. Investimento. Disporre che le manovre siano guidate Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi Ribaltamento. da terra da altre persone. operativi in movimento. Vietare la presenza di persone, non Prestare attenzione alle segnalazioni direttamente addette, nelle zone di acustiche o luminose ed alla segnaletica lavoro. di sicurezza. Segnalare la zona interessata al- Non entrare o sostare nella zona di l’operazione. manovra del mezzo.

Pala meccanica. Investimento. Vietare l’avvicinamento alle macchine a Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi Ribaltamento. tutti coloro che non siano direttamente operativi in movimento. addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al- l’operazione. Rumore. In base alla valutazione del livello di Usare idonei dispositivi di protezione esposizione personale fornire idonei individuale, se necessario. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

Rullo Investimento. Vietare l’avvicinamento alle macchine a Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi compressore. tutti coloro che non siano direttamente operativi in movimento. addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al- l’operazione. Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di esposizione personale fornire idonei protezione individuale. dispositivi di protezione individua le (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione. Polvere. Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (maschere) con relative individuale. istruzioni all’uso. Pulizie e Investimento. Predisporre servizi di segnalazione con Tenersi strettamente sul bordo estremo attività diverse. adeguate istruzioni agli addetti. della carreggiata e porre la segnalazione a Fornire idonei indumenti ad alta visibilità. distanza adeguata alla visibilità. Fare uso degli indumenti forniti. Avvertenze Ove esistano linee aeree elettriche mantenersi a distanza di sicurezza.

Segnalare gli ostacoli o le aperture esistenti (chiusini, cassonetti, pozzetti, ecc.). CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Interventi stradali – Riempimento con tout-venant, stabilizzato, ecc.

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Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia Sab si riserva la proprietà di questo elaborato con la proibizione di Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 riprodurlo o trasferirlo a terzi senza autorizzazione scritta e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu

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Scheda 32 Cantiere: Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi manuali: Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione pala, pestello, attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. ecc. sicurezza) con relative informazioni Verificare con frequenza le condizioni all’uso. degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Autocarro. Investimento. Disporre che le manovre siano guidate Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi Ribaltamento. da terra da altre persone. operativi in movimento. Vietare la presenza di persone, non Prestare attenzione alle segnalazioni direttamente addette, nelle zone di acustiche o luminose ed alla segnaletica lavoro. di sicurezza. Segnalare la zona interessata al- Non entrare o sostare nella zona di l’operazione. manovra del mezzo. Pala meccanica. Investimento. Vietare l’avvicinamento alle macchine a Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi Grader. Ribaltamento. tutti coloro che non siano direttamente operativi in movimento. addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al- l’operazione. Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di esposizione personale fornire idonei protezione individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione. Rullo Investimento. Vietare l’avvicinamento alle macchine a Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi compressore. tutti coloro che non siano direttamente operativi in movimento. addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al- l’operazione. Rumore. In base alla valutazione del livello di Usare idonei dispositivi di protezione esposizione personale fornire idonei individuale, se necessario. dispositivi di protezione individuale DPI. (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

Pulizie e Investimento. Predisporre servizi di segnalazione con Tenersi strettamente sul bordo estremo attività diverse. adeguate istruzioni agli addetti. della carreggiata e porre la segnalazione a Fornire idonei indumenti ad alta visibilità distanza adeguata alla visibilità. (1). Fare uso degli indumenti forniti.

Avvertenze Ove esistano linee aeree elettriche mantenersi a distanza di sicurezza.

Segnalare gli ostacoli o le aperture esistenti (chiusini, cassonetti, pozzetti, ecc.).

1) A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare, vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995 (G.U. n. 174 del 27.7.95). CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Interventi stradali – Posa dello strato bituminoso e d’usura Scheda 33 Cantiere: Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Attrezzi manuali. Contatti con le Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione attrezzature. individuale (guanti e calzature di individuale. sicurezza) con relative informazioni Verificare con frequenza le condizioni all’uso. degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Minipala. Contatto con i Vietare l’avvicinamento alle macchine a Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi

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Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia Sab si riserva la proprietà di questo elaborato con la proibizione di Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 riprodurlo o trasferirlo a terzi senza autorizzazione scritta e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu

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Pala. mezzi. tutti coloro che non siano direttamente operativi in movimento. addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al- l’operazione. Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di esposizione personale fornire idonei protezione individuale. disposi tivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione. Rullo Investimento. Vietare l’avvicinamento alle macchine a Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi compattatore. tutti coloro che non siano direttamente operativi in movimento. addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata. Rumore. In base alla valutazione del livello di All'occorrenza usare i dispositivi di esposizione personale fornire idonei protezione individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione. Rullo vibrante Vibrazioni. Fornire idonei dispositivi di protezione Usare idonei dispositivi di protezione a mano. individuale (guanti imbottiti) e individuale. impugnature antivibranti. Rumore. In base alla valutazione del livello di Usare idonei dispositivi di protezione esposizione personale fornire idonei individuale. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione. Rullo a mano. Contatto con Vietare la presenza d’altre persone nella Mantenersi a distanza di sicurezza. l’attrezzo. zona d’azione. Movimentazione Impartire tempestivamente agli addetti Rispettare le istruzioni ricevute per manuale dei le necessarie informazioni per la corretta un’esatta e corretta posizione da assumere carichi. movimentazione di carichi pesanti o nella movimentazione dei carichi. Per ingombranti. carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. Caldaia Fumi e vapori. Fornire idonei dispositivi di protezione Usare idonei dispositivi di protezione semovente. individuale (maschere con filtri) con le individuale. relative istruzioni all’uso. Contatto con Fornire indumenti protettivi e idonei Usare idonei dispositivi di protezione l’emulsione dispositivi di protezione individuale individuale. bituminosa. (calzature di sicurezza, guanti) con le relative istruzioni all’uso. CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Prefabbricati – Scarico e stoccaggio dei materiali Scheda 34 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori

Autocarro. Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi circolazione per i mezzi con relativa operativi in movimento. Trasporto segnaletica. Prestare attenzione alle segnalazioni in luogo Segnalare la zona interessata al- acustiche o luminose ed alla segna-letica dei materiali. l’operazione. di sicurezza.

Ribaltamento del I percorsi non devono avere pendenze Rispettare i percorsi indicati. mezzo. trasversali eccessive.

Apparecchio di Caduta di Lo scarico deve essere effettuato da Verificare l’efficienza del dispositivo di sollevamento per materiale dall’alto. personale competente. sicurezza sul gancio. lo scarico Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti Indossare i dispositivi di protezione dall’autocarro. dispositivi di protezione individuale (casco, individuale forniti.

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scarpe antinfortunistiche).

Scarico dei Elettrico. Dovendo operare in presenza di linee Prestare molta attenzione alla presenza materiali elettriche aeree, l’addetto alle manovre di eventuali linee elettriche aeree e, se dall’autocarro. deve essere istruito per mantenere esistenti, rispettare scrupolosamente le sempre il braccio a distanza di sicurezza. istruzioni ricevute.

Rottura della fune Impartire istruzioni particolari sulla Tenersi distanti dall’elemento durante la di sollevamento o sequenza delle operazioni. sua movimentazione. sganciamento Vietare la presenza di persone ai lati del accidentale del carico movimentato. Imbracare gli elementi come da carico. Verificare il sistema d’attacco degli ele- disposizioni ricevute. menti. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e di quelle di imbracatura.

Basi orizzontali di Instabilità del Scegliere zone di deposito possibilmente Provvedere al bloccaggio dei materiali deposito. materiale. appartate e disporre sistemi di blocco dei come da istruzioni ricevute. materiali posati. Impartire disposizioni per i bloccaggi.

CATEGORIA: OS32 Esecuzione: Prefabbricati – Posa di strutture verticali Scheda 35 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Gru. Caduta di Il sollevamento deve essere eseguito da Le operazioni di sollevamento avvengano materiale dall’alto. personale competente. sempre tenendo presente le condizioni Sollevamento dei Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi atmosferiche (vento). manufatti. che devono avere impressa la portata Verificare l’efficienza del dispositivo di massima. sicurezza del gancio, per impedire Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi l’accidentale sganciamento del carico. di protezione individuale.

Ribaltamento. Verificare l’efficienza dei dispositivi Le manovre devono essere eseguite limitatori di carico. cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico. Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima riportata sul braccio della gru.

Autogru. Investimento. Autorizzare l’uso del mezzo a personale Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi competente. operativi in movimento. Organizzare adeguati percorsi pedonali e Prestare attenzione alle segnalazioni Sollevamento dei di circolazione con relativa segnaletica. acustiche o luminose ed alla segna-letica manufatti. Interdire la zona di operazione. di sicurezza.

Ribaltamento. Verificare che, prima del sollevamento del Le manovre devono essere eseguite carico, il mezzo abbia completamente cercando di ridurre al minimo esteso gli stabilizzatori. l’oscillazione del carico. Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima riportata dell’ap-parecchio. Schiacciamento. Il sollevamento deve essere eseguito da Le operazioni di sollevamento devono personale competente. avvenire sempre tenendo presente le Urti e colpi. Impartire precise istruzioni per chi condizioni atmosferiche (vento). sorregge e guida gli elementi da Effettuare una corretta ed idonea movimentare, verificando l’applicazione imbracatura del materiale da sollevare. durante le operazioni. Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire Interdire la zona d’operazione. l’accidentale sganciamento del carico.

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Verificare l’idoneità dei ganci che devono avere impressa la portata massima. Vigilare sul cor retto utilizzo dei forniti Usare i dispositivi di protezione dispositivi di protezione individuale (casco, individuale. scarpe antinfortunistiche).

Attrezzi d’uso Contatti con le Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi Verificare con frequenza le condizioni comune: attrezzature. di protezione individuale. degli attrezzi con particolare riguardo martello, alla solidità degli attacchi dei manici di tenaglie. legno agli elementi metallici. Usare i dispositivi di protezione Adattamenti. individuale.

Scale a mano. Caduta di Fornire scale semplici con pioli incastrati o Posizionare le scale in modo sicuro su persone dall’alto. saldati ai montanti e con le estremità base stabile e piana. Lavori in antisdrucciolevoli. Le scale doppie devono sempre essere posizione Le scale doppie non devono superare i 5 usate completamente aperte. sopraelevata, metri d’altezza. Verificare l’efficienza del Non usare le scale semplici come piani di sganciamento dispositivo che impedisce l’apertura della lavoro senza aver adottato degli elementi scala oltre il limite di sicurezza. idonei vincoli. sollevati. Posizionamento Movimentazione Vigilare che le fornite istruzioni sulla La movimentazione manuale dei carichi degli elementi. manuale dei movimentazione dei carichi siano ingombranti o pesanti deve avvenire con carichi. rispettate. l’intervento di più persone, al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Schiacciamento. Nelle fasi transitorie di posizionamento dei I contrasti devono essere correttamente prefabbricati, impiegare i contrasti in posti e controllati con frequenza. modo tale che sia assicurata la stabilità al ribaltamento. Interdire le zone d’operazione.

Caduta di persone Fornire le cinture di sicurezza e indicare i Indossare le cinture di sicurezza e dall’alto. punti di attacco per le funi di trattenuta. attenersi alle disposizioni ricevute.

Avvertenze Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento.

Esecuzione: Prefabbricati – Posa di strutture orizzontali Scheda 36 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori

Gru. Caduta di Il sollevamento deve essere eseguito da Le operazioni di sollevamento devono materiale personale competente. sempre avvenire tenendo presente le dall’alto. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi condizioni atmosferiche (vento). Sollevamento dei che devono avere impressa la portata Effettuare una corretta ed idonea manufatti. massima. imbracatura del materiale da sollevare considerando, in particolare, la variazione degli sforzi secondo l’angolo d’inclinazione dei bracci (funi). Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico. Ribaltamento. Verificare l’efficienza dei dispositivi li- Le manovre devono sempre essere mitatori di carico. eseguite cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico.

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Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima dell’apparecchio di sollevamento. Autogru. Investimento. Autorizzare l’uso del mezzo solo a Tenersi a distanza di sicurezza dai personale competente. mezzi operativi in movimento. Manovre e Organizzare adeguati percorsi. Prestare attenzione alle segnalazioni sollevamento dei Interdire la zona d’operazione. acustiche o luminose ed alla segnaletica manufatti. di sicurezza. Ribaltamento. Verificare che, prima del sollevamento del Le manovre devono sempre essere carico, il mezzo abbia completamente eseguite cercando di ridurre al minimo esteso gli stabilizzatori. l’oscillazione del carico. Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima dell’apparecchio di sollevamento. Sollevamento e Schiacciamento. Il sollevamento deve essere effettuato da Le operazioni di sollevamento devono posizionamento Urti e colpi. personale competente. avvenire sempre tenendo presente le dei manufatti. Impartire precise istruzioni per chi condizioni atmosferiche (vento). sorregge e guida gli elementi da Effettuare una corretta ed idonea movimentare, verificando l’applicazione imbracatura del materiale da sollevare. durante le operazioni. Nelle operazioni di sollevamento e Verificare l’efficienza del dispositivo di posizionamento impartire chiare e sicurezza sul gancio, per impedire dettagliate spiegazioni sui sistemi di sgancio l’accidentale sganciamento del carico. dell’elemento sollevato (ad esempio Nella guida dell’elemento in utilizzare le apposite aste, usare le scale a sospensione usare sistemi che mano dotate di ganci e indossare la cintura consentano di operare a distanza di di sicurezza). sicurezza (funi, aste, ecc.). Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti Per staccare l’elemento dai ganci di dispositivi di protezione individuale sollevamento procedere attenendosi (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, scrupolosamente alle disposizioni cinture di sicurezza) ed informazioni sul ricevute. loro utilizzo. Non staccare l’elemento dai ganci di Indicare i punti d’attacco delle funi di sollevamento sino a che non ne sia trattenuta delle cinture di sicurezza. garantita la stabilità. Interdire la zona d’operazione. I contrasti devono essere correttamente Verificare l’idoneità dei ganci che devono posti e controllati periodicamente. avere impressa la portata massima. Indossare i dispositivi di protezione Nelle fasi transitorie di posizionamento delle individuale forniti. strutture, impiegare i contrasti in modo tale Vincolare saldamente le funi di che sia assicurata la stabilità. trattenuta delle cinture di sicurezza solo Interdire le zone d’operazione. nei punti che sono stati indicati. Sollevamento e Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di posizionamento esposizione personale fornire idonei protezione individuale. dei manufatti. dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso.

Attrezzi d’uso Contatti con le Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi Verificare con frequenza le condizioni comune: attrezzature. di protezione individuale. degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di martello, tenaglie, legno agli elementi metallici. chiavi. Usare i dispositivi di protezione Adattamenti. individuale.

Scale a mano. Caduta di Fornire scale semplici con pioli incastrati Posizionare le scale in modo sicuro su persone dall’alto. o saldati ai montanti e con le estremità base stabile e piana. antisdrucciolevoli. Fornire le cinture di sicurezza e indicare i Indossare le cinture di sicurezza e Lavori in punti di attacco per le funi di trattenuta. attenersi alle disposizioni ricevute. posizione sopraelevata.

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Guida dei carichi e Movimentazione Vigilare che le fornite istruzioni sulla La movimentazione manuale dei carichi spostamenti. manuale dei movimentazione dei carichi siano ingombranti o pesanti deve avvenire con carichi. rispettate. l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento e a coloro che devono movimentare materiali lunghi, per mantenere il braccio dell’apparecchio di sollevamento o gli elementi movimentati a distanza di sicurezza.

CATEGORIA: OS32 Esecuzione: Prefabbricati – Allestimento di strutture per appoggio provvisorio degli elementi assemblati in fase di montaggio Scheda 37 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e Possibili rischi Misure di sicurezza Misure di sicurezza mezzi in uso connessi a carico dell’impresa a carico dei lavoratori Apparecchio di Caduta di Impartire precise disposizioni per Eseguire corrette imbracature secondo sollevamento. materiali dall’alto. l’imbracatura ed il sollevamento dei le disposizioni ricevute. materiali. Sollevamento Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi Usare i dispositivi di protezione degli elementi di di protezione individuale. individuale. ponteggio. Attrezzi manuali. Contatti con le Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi Usare i dispositivi di protezione attrezzature. di protezione individuale. individuale. Assemblaggi. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi. Le chiavi devono sempre essere vincolate all’operatore.

Posizionamento e Caduta di Sorvegliare l’operazione di montaggio e Seguire scrupolosamente le istruzioni fissaggio dei persone dall’alto. smontaggio del ponteggio. ricevute. diversi elementi. Fornire idonei dispositivi di protezione Usare i dispositivi di protezione individuale (cinture di sicurezza) con individuale. relative informazioni all’uso.

Caduta di Durante la fase di montaggio e I non addetti al montaggio devono materiali dall’alto. smontaggio del ponteggio delimitare tenersi a distanza di sicurezza. l’area interessata. Vietare la presenza di personale non addetto all’allestimento e allo smontaggio del ponteggio. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti Indossare i dispositivi di protezione dispositivi di protezione individuale individuale. (caschi).

Spostamento dei Movimentazione Vigilare che le fornite istruzioni sulla Rispettare le istruzioni ricevute per materiali. manuale dei movimentazione dei carichi siano un’esatta e corretta posizione da carichi. rispettate. assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze L’allestimento della struttura da realizzarsi come supporto degli elementi assemblati deve essere particolarmente robusta e calcolata da ingegnere o architetto abilitato all’esercizio della professione.

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Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia Sab si riserva la proprietà di questo elaborato con la proibizione di Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 riprodurlo o trasferirlo a terzi senza autorizzazione scritta e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu

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ELABORATO LAYOUT DI CANTIERE (Art. 100 D.Lgs. 81/2008)

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO RIFERIMENTI Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia si tutela NORMATIVI della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs 81/2008

Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso PROGETTO Cordevole

FIGURE PROFESSIONALI E FOTO AREA DI FUTURO CANTIERE

Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, COMMITTENTE Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina.

RESPONSABILE UNICO DEL ing. Luciano Sabbedotti PROCEDIMENTO

REDATTORE PIANO DI ing. Marco Bonci (SAB srl) SICUREZZA FOTO FOTO DELL’AREA FUTURODI CANTIERE COORDINATORE SICUREZZA DI geom. Stefano Adriani (SAB srl) PROGETTAZIONE

FIRME DEI RESPONSABILI

geom. Stefano Adriani (SAB srl)

ing. Luciano Sabbedotti (RUP)

L’impresa appaltatrice

L’impresa subappaltatrice

Il lavoratore autonomo

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ELABORATO F.T. – FASCICOLO (Art. 100 D.Lgs. 81/2008)

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO RIFERIMENTI Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia si tutela NORMATIVI della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs 81/2008

Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso PROGETTO Cordevole

FIGURE PROFESSIONALI E FOTO AREA DI FUTURO CANTIERE

Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, COMMITTENTE Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina.

RESPONSABILE UNICO DEL ing. Luciano Sabbedotti PROCEDIMENTO

REDATTORE PIANO DI ing. Marco Bonci (SAB srl) SICUREZZA FOTO FOTO DELL’AREA FUTURODI CANTIERE COORDINATORE SICUREZZA DI geom. Stefano Adriani (SAB srl) PROGETTAZIONE

FIRME DEI RESPONSABILI

geom. Stefano Adriani (SAB srl)

ing. Luciano Sabbedotti (RUP)

L’impresa appaltatrice

L’impresa subappaltatrice

Il lavoratore autonomo

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