Roma, arrestati da Polizia e banda di 4 usurai. “Prestiti” con tasso d’interesse fino al 252% annuo

Roma. 6 Maggio 2017 – Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere e gli Agenti della del Commissariato di Primavalle hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di 4 persone (3 destinatari di O.C.C. in carcere e 1 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di esercizio abusivo del credito, usura, estorsione e detenzione a fini di spaccio di stupefacenti.

Le indagini congiunte di Polizia di Stato e Carabinieri sono state condotte – attraverso attività tecniche, dinamiche e accertamenti documentali – nell’ambito di due distinti procedimenti penali i cui esiti sono stati poi compendiati in un’unica richiesta di misura cautelare.

Le complesse e articolate attività investigative sono state coordinate, in piena sinergia con la polizia giudiziaria operante, da P.M. della Procura di Roma, gruppo reati contro il patrimonio.

Il materiale probatorio raccolto ha consentito di accertare l’esistenza di un’associazione finalizzata alla commissione dei delitti di usura, esercizio abusivo del credito ed estorsione, il cui promotore ed organizzatore è stato identificato in un noto delinquente della zona di Primavalle. Gli investigatori hanno documentato come l’uomo, con la complicità di alcuni familiari e conoscenti, fosse dedito alla concessione di prestiti di denaro in contante, con l’applicazione di tassi aventi natura usuraia (fino al 252% annuo) nei confronti di almeno quaranta persone, tutte residenti nei quartieri di Primavalle/Montespaccato.

In caso di ritardato o mancato pagamento delle rate, gli indagati passavano a minacce o violenze, anche fisiche, nei confronti dei debitori per costringerli a pagare il passivo.

Nel corso delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere e gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Primavalle sono arrivati anche a ricostruire le responsabilità del figlio del capo del sodalizio, in ordine alla realizzazione di una serra artigianale nella quale coltivava piante di marijuana.

Nel corso dell’operazione odierna, inoltre, sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari, personali e veicolari a carico di altre 7 persone che sono indagate per gli stessi delitti, ma in stato di libertà.

Latina, vendono bambina nata da pochi giorni: arrestate le due “madri” e l’intermediaria

Roma, 28 Aprile 2017 – La compravendita di una bambina di pochi giorni ha portato all’arresto, questa mattina, di tre persone: la madre naturale di origini straniere, l’intermediaria e la madre “acquirente” di Latina. La Questura del capoluogo pontino sta eseguendo le misure cautelari agli arresti domiciliari emessi dal tribunale di Latina per i reati di alterazione di stato civile. La piccola di appena 30 giorni è stata trovata a casa del padre naturale.

Fonte: Omniroma

Rebibbia, Sappe: aggressione a poliziotto, carenze organiche di oltre 7.000 agenti

“Ancora al centro delle cronache un carcere del Lazio”. Lo comunica in una nota il SAPPE, Sindacato Autonomo . “Questa mattina verso le 8.40 – spiega nella nota Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del SAPPE -, un detenuto italiano ristretto nella casa di reclusione di Roma Rebibbia, si è improvvisamente scagliato, senza alcuna ragione, contro uno degli agenti di servizio con calci e pugni. Il personale di Polizia è intervenuto prontamente bloccandolo, ma un poliziotto penitenziario è stato inviato al Pronto Soccorso per le lesioni subite. Un’aggressione violenta ingiusta ed ingiustificata, che deve essere stigmatizzata e condannata senza alcun indugio e che merita adeguati provvedimenti disciplinari e penali. Solidarietà al poliziotto penitenziario ferito”.

“Apprezzamento ai poliziotti penitenziari di Roma Rebibbia anche da Donato Capece, segretario generale del SAPPE che dichiara: ‘E’ solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Queste aggressioni sono inaccettabili e vanno condannate con fermezza. Contiamo ogni giorno gravi eventi critici nelle carceri italiane, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria. Ogni 9 giorni un detenuto si uccide in cella mentre ogni 24 ore ci sono in media 23 atti di autolesionismo e 3 suicidi in cella sventati dalle donne e dagli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria. Aggressioni, risse, rivolte ed incendi sono all’ordine del giorno e i dati sulle presenze in carcere ci dicono che il numero delle presenze di detenuti in carcere è in sensibile aumento. Ed il Corpo di Polizia Penitenziaria, che sta a contatto con i detenuti 24 ore al giorno, ha carenze di organico pari ad oltre 7.000 agenti …’”.

“Da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto sono decuplicati gli eventi critici in carcere”, concludono i sindacalisti del SAPPE. “Se è vero che il 95% dei detenuti sta fuori dalle celle tra le 8 e le 10 ore al giorno, è altrettanto vero che non tutti sono impegnati in attività lavorative e che anzi trascorrono il giorno a non far nulla. Ed è grave che sia aumentano il numero degli eventi critici nelle carceri da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto. Nell’anno 2016 ci sono infatti stati 39 suicidi di detenuti, 1.011 tentati suicidi, 8.586 atti di autolesionismo, 6.552 colluttazioni e 949 ferimenti. A Massa abbiamo registrato 24 atti di autolesionismo, 3 tentati suicidi sventati dalla Polizia Penitenziaria e 15 colluttazioni. E questo – concludono i sindacalisti nella nota – deve fare capire in quali condizioni sono costretti a lavorare i poliziotti penitenziari di Rebibbia, spesso vittime loro stessi della follia delinquenziale di certi detenuti”. ROMA: CON UN TUBO IN FERRO INFRANGONO I VETRI DI TRE AUTO PER RUBARE ALL’INTERNO. ARRESTATI DA POLIZIA E CARABINIERI

(AGENPARL) – Roma, 01 ott – Un equipaggio della Stazione dei Carabinieri di Frascati ed una pattuglia del Reparto Volanti della Polizia di Stato hanno messo fine, nella notte appena trascorsa, ad un raid compiuto in via Casilina da due uomini che, con una spranga di ferro, avevano già infranto i vetri di tre autovetture per impossessarsi degli oggetti contenuti all’interno.

Le segnalazioni giunte ad entrambe le sale operative hanno riferito di quanto stava accadendo ed in breve tempo le pattuglie di Polizia e Carabinieri sono giunte sul posto, individuando i due uomini, un italiano di 21 anni e un romeno della stessa età.

Alla vista delle forze dell’ordine i due hanno fatto scivolare in terra il tubo di ferro in loro possesso, che è stato subito recuperato.

Individuate le tre auto danneggiate, da un controllo effettuato i due sono stati trovati in possesso di alcuni oggetti prelevati da una di esse, mentre le altre due sono risultate solo rovistate, non contenendo nulla di appetibile per i ladri.

Al termine, pertanto, i due sono stati arrestati per rispondere di furto aggravato.

uMBRIA: GAUDIOSI (UGL) INTERROTTI RAPPORTI SINDACALI CON , TROPPI SPRECHI E MALAGESTIONE

(AGENPARL) – Perugia, 13 giu – Mancato rispetto delle norme contrattuali, malagestione del personale e scarso rispetto dei diritti dei lavoratori: scatta l’interruzione dei rapporti sindacali tra l’Ugl Polizia e la Polizia Stradale di Perugia. Inoltre il sindacato ha già pronto un fascicolo da inviare alla Corte dei Conti e al Tribunale del Lavoro. “Una misura estrema che si è resa necessaria a causa di un comportamento allucinante tenuto dai dirigenti della Stradale – sottolinea il segretario regionale dell’Ugl Enzo Gaudiosi durante la conferenza stampa – Non si possono calpestare così i diritti dei lavori. Né, tantomeno, ignorare accordi sindacali scritti nero su bianco e leggi nazionali. La Stradale è smilitarizzata da più di 30 anni – rincara Gaudiosi – ma qui in Umbria sembra ancora di girare con le stelline. E’ inammissibile”. Più nello specifico, ecco il quadro disastrato fornito da Gaudiosi: “Il personale della Stradale viene impiegato in turni non contrattualizzati e, in particolare, la dirigenza di Perugia non rispetta le aliquote di personale sui turni mattina- pomeriggio”. E ancora: “L’ottimizzazione dell’impiego degli agenti è completamente assente, tanto che in molti casi si ricorre a ‘sprechi’, chiamando in reperibilità personale non previsto a fronte di un adeguato numero di agenti già a disposizione. In entrambi i casi – sottolinea il segretario Ugl – viene corrisposta una indennità economica prevista”. In ultimo, ma non certo per importanza, il capitolo dei controlli “soffocanti” nei distaccamenti: “C’è una legge – spiega Gaudiosi – che impone la presenza dei rappresentanti sindacali in caso si debba ricorrere alla visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza posizionate sul posto di lavoro. Anche in questo caso il Compartimento Umbria – attacca Gaudiosi – non ha ancora provveduto a convocare le organizzazioni sindacali per aprire un tavolo di confronto su un tema così delicato”. Da qui la rottura dei rapporti sindacali tra Ugl Polizia e il Comparto Umbria della Stradale e la redazione di un fascicolo da presentare alla Corte dei Conti e al Tribunale del Lavoro. Il sindacato ha comunque già inoltrato una richiesta al Ministero degli Interni e al Capo della Polizia per un’ispezione ministeriale al fine di accertare quanto fino ad oggi segnalato dagli agenti stessi.

CALCIO: 3 FERITI DA COLPI DI PISTOLA SOCCORSI DALLA POLIZIA

(AGENPARL) – Roma, 03 mag – Poco prima dell’inizio della partita, valevole per la finale di Coppa Italia TIM Cup 2014, 3 persone sono state soccorse dalla polizia dopo essere rimaste ferite nei pressi dello Stadio Olimpico.

2 sono state trasportate all’ospedale Villa San Pietro, si tratta di un ragazzo di 30 anni, ferito al torace, in codice rosso ed un uomo di 43 anni, colpito alla mano destra, entrambi attinti da colpi d’arma da fuoco.

Una terza persona, di 32 anni, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santo Spirito con ferite da colpi d’arma da fuoco ad un braccio e ad una mano.

È stata recuperata una pistola presumibilmente usata per i ferimenti.

Gli investigatori stanno provvedendo ad ascoltare alcuni testimoni.

Al momento il triplice evento non sembra essere collegato a scontri tra tifosi, ma avrebbe cause occasionali.

NO TAV: SAP, NOI DALLA PARTE DEI MAGISTRATI

(AGENPARL) – Roma, 16 apr – “Dal fondatore della colonna romana di Lotta Continua non potevamo aspettarci di meglio, non ci sorprende, ma ne siamo profondamente dispiaciuti. Questo atteggiamento, a nostro parere, è assolutamente irresponsabile in quanto espone pericolosamente alcuni Servitori dello Stato che, in prima linea, difendono non un astratto concetto di legalità, ma i valori essenziali e condivisi del nostro Paese. Con il suo atteggiamento il signor Erri De Luca istiga all’odio nei confronti di queste persone. Chi proviene da Lotta Continua sa bene cosa significhi incitare all’odio e dovrebbe essere consapevole delle conseguenze che analoghi atteggiamenti hanno determinato in passato negli anni di piombo, soprattutto nella città torinese”.

E’ quanto afferma Gianni Tonelli, presidente nazionale del sindacato di polizia SAP, commentando la lettera di solidarietà di Erri De Luca ai no tav accusati di terrorismo.

“Dileggiare i magistrati definendoli un ‘reparto della Procura di Torino’ e definire ‘repressione di massa’ un’operazione di verità e giustizia da molti osteggiata e limitata – dice Tonelli -, è quanto di più mistificante e falso possa esistere. A questi magistrati vanno stima sincera, vicinanza assoluta e piena solidarietà da parte nostra. Questo ‘scrittore’ non può pensare di essere il padrone dei destini dell’umanità. La pressoché totalità degli italiani vuole l’alta velocità e quindi il De Luca non può pensare di imporre il proprio pensiero, anche perché questo può essere liberamente espresso attraverso manifestazioni pacifiche, non certamente con la violenza e le bombe, come avviene in Valdisusa. Comprendiamo anche che, a volte, per qualcuno, possa essere indispensabile pascolare nella greppia della convenienza e dell’interesse, anche assumendo posizioni al limite dell’eversione, ma ricordiamo agli intellettuali o pseudo tali che il loro pensiero dovrebbe essere coniato prima di tutto all’insegna dell’onestà intellettuale. Noi come Sap siamo e restiamo senza se e senza ma dalla parte dei magistrati, dei poliziotti, dei cittadini onesti”.

CORTEO ROMA: CIRINNA’ (PD), IMMAGINI PESTAGGI POLIZIA SCIOCCANTI, ALFANO INTERVENGA

(AGENPARL) – Roma, 16 apr – “Le foto che ritraggono alcuni agenti picchiare indiscriminatamente e con inaudita violenza i manifestanti di Roma sono scioccanti. La polizia deve agire diversamente. La tutela dell’ordine pubblico non si ottiene prendendo a manganellate una ragazza o sferrando calci sul volto di un manifestante. Ci aspettiamo che il ministro degli Interni prenda dei seri provvedimenti sul caso”. Lo dichiara la senatrice del Pd Monica Cirinnà. SCONTRI ROMA: COISP A PANSA, AVREMMO ANCHE NOI TANTI 'CRETINO' DA AFFIBBIARE

(AGENPARL) – Roma, 15 apr – “Anche noi avremmo da affibbiare svariati ‘cretino’ a diverse persone che sbagliano, grossolanamente, impunemente, e che non di rado devono rimangiarsi i loro stessi provvedimenti proprio grazie alla nostra azione di tutela nei confronti dei Poliziotti. Quei ‘cretino’ ci scappano proprio… soprattutto una volta che le nostre ragioni sono state opportunamente accertate nelle sedi competenti… a chi dobbiamo regalarli? Perché il Capo della Polizia in persona ha dimostrato che si può farlo eccome. Allora lo chiediamo a lui per primo: a chi dobbiamo regalarli?”. Non nasconde la propria riprovazione Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a seguito delle polemiche scoppiate dopo gli scontri avvenuti a Roma sabato, in occasione del corteo per la casa, ed in particolare solo e unicamente per l’oramai famosa immagine della ragazza sdraiata in strada che è stata colpita da un Poliziotto. Sbrigativo e alquanto brusco il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, che ai media ha commentato: “Abbiamo un cretino da identificare”. “Certo – concorda Maccari -, c’è da identificare un Poliziotto il cui comportamento è apparso ad una prima visione di filmati e foto assolutamente inopportuno. C’è da ricostruire dinamiche e premesse e ruoli e fatti che forse, azzardiamo, il Capo aveva appena ed a malapena sbirciato in tv. C’è da chiarire tutto e da chiamare a responsabilità chi ha sbagliato, e quando ciò avverrà, nelle sedi opportune e competenti, se e chi ha sbagliato pagherà, e caro, nessuno ne dubiti. Perché in Italia nessuno paga come un Poliziotto che sbaglia. Ma che tutto questo, l’ombra di un qualsiasi sospetto, legittimi il Capo dei Poliziotti italiani a dare del cretino ad una lavoratore che può aver sbagliato proprio no! E’ gravissimo e significa una sola cosa, che ora, una volta di più, chiunque si sentirà maggiormente legittimato a trattare come pezze da piedi gli Operatori in divisa, peggio ancora di quanto già non succede”. “Nessuno osi dire che non è così – si infuria il Segretario del Coisp –. La prova provata è che non fa più alcuna notizia che si vada in strada bardati e organizzati per una guerriglia pianificata e voluta, per aggredire le Forze dell’Ordine, per sfasciare le città. Come è possibile? Come è possibile che nugoli di giornalisti e fotografi assediano chiunque porti una divisa alla ricerca della minima defaillance in contesti ad altissima tensione, mentre nelle strade ci sono veri e propri criminali con la patente che scatenano l’inferno? E’ vergognoso, vuol dire, di fatto, considerare normale e legittimo che questo accada”. “Bando alle ipocrisie ed anche alla diplomazia distorta – conclude Maccari -. Se un errore è tale e consente di infierire su chi lo commette, allora è legittimo che soprattutto noi infieriamo contro chi sbaglia clamorosamente calpestando di continuo i pochi ed affievoliti diritti dei Poliziotti. O no? Saremo i primi a prendere esempio dal comportamento e dalla scelta del linguaggio del Capo della Polizia, Pansa può starne certo”.

SCONTRI ROMA: COISP A PANSA, AVREMMO ANCHE NOI TANTI ‘CRETINO’ DA AFFIBBIARE

(AGENPARL) – Roma, 15 apr – “Anche noi avremmo da affibbiare svariati ‘cretino’ a diverse persone che sbagliano, grossolanamente, impunemente, e che non di rado devono rimangiarsi i loro stessi provvedimenti proprio grazie alla nostra azione di tutela nei confronti dei Poliziotti. Quei ‘cretino’ ci scappano proprio… soprattutto una volta che le nostre ragioni sono state opportunamente accertate nelle sedi competenti… a chi dobbiamo regalarli? Perché il Capo della Polizia in persona ha dimostrato che si può farlo eccome. Allora lo chiediamo a lui per primo: a chi dobbiamo regalarli?”. Non nasconde la propria riprovazione Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a seguito delle polemiche scoppiate dopo gli scontri avvenuti a Roma sabato, in occasione del corteo per la casa, ed in particolare solo e unicamente per l’oramai famosa immagine della ragazza sdraiata in strada che è stata colpita da un Poliziotto. Sbrigativo e alquanto brusco il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, che ai media ha commentato: “Abbiamo un cretino da identificare”. “Certo – concorda Maccari -, c’è da identificare un Poliziotto il cui comportamento è apparso ad una prima visione di filmati e foto assolutamente inopportuno. C’è da ricostruire dinamiche e premesse e ruoli e fatti che forse, azzardiamo, il Capo aveva appena ed a malapena sbirciato in tv. C’è da chiarire tutto e da chiamare a responsabilità chi ha sbagliato, e quando ciò avverrà, nelle sedi opportune e competenti, se e chi ha sbagliato pagherà, e caro, nessuno ne dubiti. Perché in Italia nessuno paga come un Poliziotto che sbaglia. Ma che tutto questo, l’ombra di un qualsiasi sospetto, legittimi il Capo dei Poliziotti italiani a dare del cretino ad una lavoratore che può aver sbagliato proprio no! E’ gravissimo e significa una sola cosa, che ora, una volta di più, chiunque si sentirà maggiormente legittimato a trattare come pezze da piedi gli Operatori in divisa, peggio ancora di quanto già non succede”. “Nessuno osi dire che non è così – si infuria il Segretario del Coisp –. La prova provata è che non fa più alcuna notizia che si vada in strada bardati e organizzati per una guerriglia pianificata e voluta, per aggredire le Forze dell’Ordine, per sfasciare le città. Come è possibile? Come è possibile che nugoli di giornalisti e fotografi assediano chiunque porti una divisa alla ricerca della minima defaillance in contesti ad altissima tensione, mentre nelle strade ci sono veri e propri criminali con la patente che scatenano l’inferno? E’ vergognoso, vuol dire, di fatto, considerare normale e legittimo che questo accada”. “Bando alle ipocrisie ed anche alla diplomazia distorta – conclude Maccari -. Se un errore è tale e consente di infierire su chi lo commette, allora è legittimo che soprattutto noi infieriamo contro chi sbaglia clamorosamente calpestando di continuo i pochi ed affievoliti diritti dei Poliziotti. O no? Saremo i primi a prendere esempio dal comportamento e dalla scelta del linguaggio del Capo della Polizia, Pansa può starne certo”.

SALUTE: SIAP, RENDERE CONCRETE LE TUTELE SANITARIE PER POLIZIOTTI E CITTADINI

(AGENPARL) – Roma, 15 apr – Il Segretario Generale del SIAP – Sindacato Italiano Appartenenti Polizia – ha dichiarato che, relativamente alle malattie epidemiche,è indispensabile rendere concreta la tutela sanitaria per i poliziotti e per i cittadini: ” Il popolo italiano è sempre stato di migranti e come tale anche predisposto all’accoglienza ed al soccorso dei bisognosi che, in questo momento storico, si concretizza con i forti flussi migratori provenienti dall’Africa e dai Paese asiatici sconvolti dalle guerre e dai regimi oppressivi. A tale proposito abbiamo accolto con estrema positività il sistema di soccorso a mare denominato “Mare Nostrum” posto in essere dal Governo, che ne sostiene anche le spese, e per la quale il Presidente Renzi ne ha giustamente previsto il rifinanziamento nel DEF. Il sistema di accoglienza, però, deve avere anche un apparato sanitario efficiente per verificare lo stato di salute dei profughi e per tutelare l’incolumità dei soccorritori e di coloro che poi ne gestiscono la permanenza nelle varie strutture di accoglienza e negli accompagnamenti, anche al fine di evitare la diffusione nel territorio italiano di malattie epidemiche gravi. A tale proposito, facciamo leva sulla dimostrata sensibilità del Ministro dell’Interno Alfano affinché ponga in essere tutti i correttivi necessari per tutelare la sicurezza e l’incolumità delle forze di Polizia e delle rispettive famiglie, che sono preposte principalmente a dette incombenze. E’ appena il caso di ricordare che in Africa sono ben presenti focolai di malattie epidemiche mortali ed incurabili come l’Ebola, o meno gravi ma che possono essere anch’esse mortali come l’epatite, la TBC etc., per le quali sono scattati tutti provvedimenti e le profilassi sanitarie del caso nei centri di San Rossore e di Siderno, per casi sospetti su alcuni profughi. Considerato che le segnalazioni di malattie varie anche dermatologiche come la scabbia sono oramai quotidiane, si ricordano i casi di Bari e Cagliari, si chiede al Ministro dell’Interno ed al Presidente del Consiglio di predisporre un sistema di accoglienza e controllo sanitario accurato ed efficiente che verifichi lo stato di salute dei migranti all’atto del soccorso e prima del trasporto nella varie località d’Italia, cosa che ad oggi è palesemente inadeguata e rischiosa per la salvaguardia della salute dei cittadini e delle Forze di Polizia.

Salerno: Polizia arresta due giovani spacciatori in via Francesco La Francesca

Nel pomeriggio di sabato 16 novembre, nell’ambito del servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere, personale della Sezione Volanti, diretto dal Vice Questore Aggiunto, Rossana Trimarco, è intervenuto in via Francesco La Francesca, in Salerno, sventando uno spaccio di sostanza stupefacente da parte di due giovani salernitani.

Entrambi gli individui sono stati individuati e sorpresi nell’atto di disfarsi di un involucro sospetto sistemandolo al di là del cancello di pertinenza del Convento dei Salesiani. Il tempestivo intervento dei poliziotti ha bloccato il tentativo dei due giovani di sfuggire incolumi al controllo dei poliziotti e consentito il recupero dell’involucro da loro occultato, al cui interno sono stati rinvenuti circa 100 grammi di hashish: sostanza già in parte confezionata in bustine pronte per lo smercio illegale.

I due soggetti fermati sono stati compiutamente identificati per G. M., incensurato di anni 18, e per un giovane risultato minore degli anni 18. Al termine degli adempimenti di legge sono stati entrambi denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente; solo il minore è stato affidato alla tutela dei propri genitori.

Accoltellato davanti al bar, grave il salernitano Salvatore Ciancia

Accoltellato per futili motivi, grave il salernitano Salvatore Ciancia. Attimi di paura ieri sera in via Giuseppe De Caro dove, per motivi ancora da verificare, un giovane del posto è stato aggredito e accoltellato davanti allo ‘Sweet Bar’, locale di ritrovo dei ragazzi del rione Carmine. Ora si trova ricoverato presso il reparto Rianimazione dell’ospedale ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’, in gravi condizioni, Salvatore Ciancia, il ragazzo sul quale si è scagliata la furia di un uomo proveniente dalla Georgia che, successivamente è stato fermato dalla Polizia e portato presso il nosocomio di via San Leonardo per le ferite riportate durante la lite con il salernitano accoltellato. Secondo una prima ricostruzione, effettuata dagli agenti della sezione Volanti della Questura di Salerno – coordinati dal vice questore aggiunto Rossana Trimarco – , lo straniero si aggirava sospetto in zona quando, all’interno di un condominio di via De Caro, ha incontrato Salvatore Ciancia. L’uomo si è fermato a guardare fisso il giovane che, insospettito dall’atteggiamento, gli ha chiesto cosa avesse da guardare. E, con un fare minaccioso, il georgiano avrebbe risposto: “Va via di qui, è meglio per te”. Parole che non hanno avuto nessun effetto su Ciancia, che anzi ha invitato ad allontanarsi subito l’uomo per evitare rogne. Un invito che, almeno inizialmente, è sembrato essere accolto dallo straniero che, velocemente, si è allontanato dalla zona. Ma era soltanto il preludio a quello che poi sarebbe accaduto. In preda ai fumi dell’alcol lo straniero proveniente dall’Est europeo, infatti, è ritornato sui suoi passi per affrontare a viso aperto e armato di coltello il ragazzo che poco prima l’aveva redarguito, credendo che fosse uno dei tanti ladri d’appartamento che circolano in zona. La violenta lite si è consumata davanti allo Sweet Bar proprio di via Giuseppe De Caro, dove Ciancia aveva da poco raggiunto la comitiva di amici. E nemmeno il tempo di capire cosa stesse accandendo che i due hanno iniziato a litigare: a quel punto il georgiano ha estratto il coltello e ha inferto dei fendenti all’altezza dell’addome facendo accasciare il giovane. A quanto pare, stando alle dichiarazioni dei testimoni, alcuni presenti hanno bloccato il georgiano in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine e dell’ambulanza che ha trasportato entrambi al ‘Ruggi’.

Salerno: rubati farmaci per 100mila euro, indaga la Polizia

Farmaci antitumorali, per la crescita e la SLA per un valore di circa 100 mila euro sono stati rubati a Salerno in un deposito dell’Asl in Via Leucosia. Si tratta – da quanto si è appreso – di farmaci schedati e tracciabili, somministrati esclusivamente in regime ospedaliero. Per la polizia si potrebbe trattare di un colpo su commissione messo in atto da esperti, persone che sapevano bene cosa prendere e dove.

Circostanza, questa, che acquista rilevanza dal momento che i ladri, appena entrati, non solo hanno immediatamente disattivato l’allarme ma hanno anche coperto le telecamere per evitare di essere ripresi.

Salerno, armi in pugno si fanno consegnare l’incasso: rapinada 18 mila euro. Indaga la Polizia

Questa notte, alle 23.45, un equipaggio della Polizia di Stato è intervenuto in Corso Garibaldi a Salerno, presso una sala giochi, a seguito della segnalazione di una rapina a mano armata.

I Poliziotti giunti sul posto hanno accertato che poco prima due uomini col volto travisato, probabilmente stranieri, dei quali uno armato di pistola, sotto la minaccia dell’arma si sono fatti consegnare la somma di 18.000 Euro contenuta in una cassa, per poi fuggire col bottino.

Oltre alla Volante della Polizia è giunta sul posto anche la Polizia Scientifica per i rilievi del caso. Indagini in corso per l’identificazione dei due rapinatori Droga nascosta in auto, Polizia Stradale arresta due persone sull’A3 Napoli- Salerno

Due corrieri della droga sono stati intercettati ed arrestati dalla Polizia stradale sull’ autostrada Napoli-Salerno. Pasquale Salzano, 56 anni, denunciato per associazione per delinquere di stampo camorristico e ritenuto vicino ai clan di Ponticelli, e Salvatore Capasso, 34, residente in via Giovanni Porta, sono stati fermati ieri sera poco dopo il casello di ingresso di Napoli sulla corsia Sud della A3 a bordo di una ”Citroen Saxo” da una pattuglia della Polizia stradale di Angri, guidata dal sostituto commissario Elio Manna, che era impegnata in controlli sulla guida in stato di alterazione psicofisica.

Blitz anti-prostituzione tra Pontecagnano e Battipaglia: arrestata coppia di bulgari

Nell’ambito di attività di indagini di iniziative finalizzate al contrasto del fenomeno dello sfruttamento della prostituzione nella fascia litorale tra Pontecagnano Faiano e Battipaglia, gli uomini del commissariato di Pubblica Sicurezza di Battipaglia, diretti dal Vice Questore Aggiunto, Antonio Maione, attenzionavano due bulgari che avevano frequenti contatti con alcune connazionali, individuate poi sulla SP/175/A, notoriamente popolata da prostitute, in particolar modo nelle ore notturne.

Immediatamente gli agenti concludevano l’articolata e complessa indagine, nel corso della quale stabilivano che i citati bulgari H.A.V. e la moglie N.S.N., Con i contatti che avevano in patria, munivano di documenti falsi le loro connazionali minori, che a questo punto risultavano essere maggiorenni, per poi essere accompagnate dal loro contatto presso il porto greco di Igoumenitsa, dal quale si imbarcavano per raggiungere il porto di Brindisi, dove il bulgaro H.A.V. le andava a prelevare.

A questo punto il passaggio da una vita da adolescente alla prostituzione era breve, infatti H.A.V. e la moglie, assegnavano alla nuova arrivata un posto sulla litoranea, fornendole le opportune indicazioni dove dovevano portare i clienti allorquando si prostituivano in macchina e quale fosse l’albergo presso cui potevano portare detti clienti. Dal giorno successivo al loro arrivo in Italia le ragazze iniziavano a produrre ingenti guadagni di cui la metà veniva versata ai loro sfruttatori.

Le testimonianze raccolte, consentivano di procedere al fermo, convalidato dall’Aautorità Giudiziaria, di indiziati di delitto nei confronti dei coniugi bulgari per induzione e sfruttamento della prostituzione minorile aggravata, nonché per estorsione aggravata.

Nell’ambito delle stesse indagini, venivano deferite in stato di libertà per favoreggiamento delle persone sottoposte a fermo, R. N. P. e G. M. K., le quali si prostituivano alle loro dipendenze.

Dopo le formalità di rito, i coniugi H.A.V. e N.S.N., venivano trasferiti presso la casa circondariale di Fuorni a disposizione dell’A.G. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno.

Cava de’ Tirreni: coltivava canapa indiana in casa per poi spacciarla, Polizia lo arresta

Personale della Polizia di Stato appartenente alla squadra anticrimine ed alla squadra volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava de’ Tirreni, nel primo pomeriggio di ieri, ha arrestato J. C., cavese di anni 23, ritenuto responsabile di coltivazione ai fini di spaccio di “cannabis indica”.

L’arresto è conseguenza di una attenta ed efficace attività info – investigativa svolta dai poliziotti cavesi, una volta venuti a conoscenza di movimenti sospetti presso l’abitazione dell’arrestato che era solito incontrarsi con molti giovani della zona, tra cui diversi tossicodipendenti.

A seguito delle risultanze positive delle indagini svolte, i poliziotti hanno fatto irruzione, ieri, presso l’abitazione del giovane, scoprendo che quest’ultimo coltivava una piantagione di cannabis indica, per poi spacciare il fogliame essiccato.

Nel corso della perquisizione dell’abitazione i poliziotti hanno trovato, in camera da letto, una scatola contenente semi di cannabis indica e, nel giardino recintato, contiguo al fabbricato, N° 19 piante in vegetazione della stessa sostanza stupefacente, esposte al sole ed in fase di crescita. Gli agenti hanno individuato e sequestrato, inoltre, i filari su cui J. C. poneva il fogliame ad essiccare.

Il giovane spacciatore è stato pertanto arrestato in flagranza di reato ed è stato successivamente ristretto in regime di arresti domiciliari presso la sua abitazione, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo. Continua a dare buoni risultati l’attività della Polizia di Stato salernitana tesa a contrastare il consumo, la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti sull’intero territorio provinciale.

In questi ultimi mesi, infatti, sono stati arrestati diversi spacciatori, spesso incensurati, in flagranza di reato, grazie all’attenta e mirata attività d’indagine del personale specializzato della Squadra Mobile di Salerno e dei Commissariati di Polizia distaccati.

Questa particolare attenzione al fenomeno criminale dello spaccio di droga è stata disposta dal Questore di Salerno, Antonio De Iesu, anche per dare risposte rapide e concrete alla richiesta di sicurezza da parte dei cittadini preoccupati dalle conseguenze negative che il consumo e lo spaccio di droga provocano nei confronti della civile convivenza e soprattutto delle giovani generazioni. Orrore a Salerno: uccide la madre, la taglia a pezzi e poi la mette in alcune pentole, arrestato 45enne

Orrore a Salerno: 45enne con disturbi psichici uccide e fa a pezzi la madre utilizzando una sega. E’ accaduto a Torrione in via Martuscelli. Il giovane in preda ad un raptus si è avventato contro l’anziana madre uccidendola.

La donna si chiamava Maria Pia Guariglia e aveva 70 anni. Il figlio si chiama Lino Renzi ed era sottoposto a terapie per disturbi psichici

L’atroce gesto è poi proseguito con il folle che ha fatto a pezzi la madre con una grossa sega per poi mettere i suoi resti in parte in frigo ed altri in una pentola sul gas. A dare l’allarme una telefonata anonima al 112 che segnalava un forte e acre odore di gas provenire dall’appartamento. La Polizia ha trovato l’uomo nudo sul letto e poi i resti della madre. Sul posto i Vigili del Fuoco, una ambulanza dell’Humanitas e la Polizia testimoni di uno scenario raccapricciante. Il 45enne è stato sedato e ammanettato nel letto di casa sua.

Alcuni resti della donna fatta a pezzi dal figlio, a Salerno, sono stati trovati dalla Polizia su una griglia dove l’uomo li aveva messi a cuocere. Lo si apprende da fonti della stessa Polizia.

Da quanto si apprende dai vertici della Squadra Mobile della Questura di Salerno, diretta dal vice questore Claudio De Salvo, immediatamente sul luogo della tragedia, gran parte del corpo di Maria Pia Guariglia è stato trovato sul pavimento del bagno, con ampie mutilazioni. Sulla piastra della cucina, invece, c’erano alcuni brandelli di interiora.

Maria Pia Guariglia, la donna di Salerno fatta a pezzi dal figlio, non si vedeva in giro da qualche giorno. Il figlio, invece, sarebbe stato visto sabato scorso uscire di casa da solo. Circostanza che ha destato qualche sospetto visto che Lino Renzi usciva sempre in compagnia della madre.

La circostanza potrebbe avvalorare l’ipotesi che la morte della donna possa risalire a qualche giorno fa. In ogni modo sarà l’esame l’autoptico a stabilire cause e data del decesso.

Intanto emergono altri macabri particolari sull’orrore di via Martuscelli, dove è stato trovato il cadavere della donna, a Salerno: pare che sui fornelli della cucina l’uomo avesse messo anche altre pentole.

Spacciava sebbene fosse sottoposto ai domiciliari, Polizia arresta un giovane di Cava

Sebbene fosse sottoposto al regime degli arresti domiciliari, continuava a spacciare droga e rappresentava uno dei più importanti canali di rifornimento dei consumatori di sostanze stupefacenti di Cava de’ Tirreni.

Per questo motivo personale della Squadra Anticrimine e delle Volanti del locale Commissariato di Polizia hanno proceduto all’arresto di un 20enne del posto e lo hanno trasferito alla Casa Circondariale di Salerno. Ad aggravare la posizione del giovane, c’è anche la flagranza di reato. Gli agenti diretti dal Vice Questore Aggiunto Marzia Morricone, infatti, hanno sorpreso B.A. (queste le iniziali del ragazzo) in possesso di cocaina, hashish e cannabis indica.

Il giovane abitava in una casa situata in un vicolo di una zona collinare, riservata e nascosta e questo aveva favorito il reiterarsi del reato nonostante i continui controlli delle forze di polizia. In seguito ad un servizio di appostamento, gli agenti hanno riscontrato il continuo avvicendarsi di alcune persone all’interno dell’abitazione e per questo hanno proceduto con un’irruzione.

Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno scoperto che il giovane nella sua camera da letto aveva varie quantità di droga, sostanze per il taglio degli stupefacenti, materiale per il confezionamento delle dosi, un bilancino di precisione, un coltello, bustine ed altro ancora. Gli agenti hanno recuperato anche una consistente somma di denaro, provento dell’illecità attività.

Per questo motivo, il 20enne metelliano è stato arrestato nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, una volta espletate le formalità di rito, è stato condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Agente salernitano travolto e ucciso da ubriaco a Crotone, cordoglio di Alfano e Pansa per 35enne di Sapri

Si svolgeranno domani pomeriggio a Sapri (Salerno) i funerali di Massimo Impieri, l’agente della Polizia Stradale di 35 anni, investito da un’auto pirata la scorsa notte a Crotone, mentre era intento a segnalare un incidente avvenuto sulla statale 106.

I solenni funerali avranno inizio alle 17,30 nella chiesa madre del comune del golfo di Policastro. Il sindaco di Sapri ha decretato per la giornata di domani il lutto cittadino.

Impieri era intervenuto per segnalare un incidente stradale ma è stato travolto e ucciso da un automobilista S.B. che, sottoposto a test alcolemico, è risultato avere valori superiori a quelli consentiti.

E’ morto così, in servizio, la notte scorsa. Il fatto è accaduto all’1.40 di oggi in contrada Cipolla, all’innesto tra la strada statale 106 e la statale 107 Silana Crotonese. Impieri, capopattuglia, assieme ad un suo collega era intervenuto dopo che un’auto, a seguito di un incidente autonomo, si era posizionata pericolosamente al centro di una curva.

I due poliziotti si erano immediatamente dati da fare per regolare il traffico e piazzare delle torce a vento allo scopo di segnalare la presenza del sinistro.

E’ stato a questo punto che la vettura condotta da S.B., residente in un comune della provincia di Crotone, avrebbe superato la fila di altre auto non coinvolte che si era via via formata sulla carreggiata, investendo in pieno Impieri e scaraventando il corpo dell’agente di polizia a notevole distanza dal luogo dell’impatto. Per il poliziotto non c’é stato nulla da fare: la morte è stata istantanea.

Illeso ma sotto shock, davanti a quella scena, il collega che era con lui. I due occupanti dell’auto investitrice, il conducente e un altro passeggero, hanno abbandonato la vettura sul posto e si sono allontanati facendo perdere le loro tracce. Agli agenti della Questura di Crotone, giunti con il personale del servizio di soccorso 118 e i Vigili del fuoco, però, è bastato poco per risalire al proprietario della vettura.

L’auto, infatti, è risultata intestata al padre del conducente, che è stato identificato assieme alla persona che era in sua compagnia. L”esame alcolimetrico cui è stato sottoposto il giovane ha evidenziato un valore di 1,39 g/l, superiore ai limiti di legge. S.B. è stato arrestato per omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza.

Cordoglio e solidarietà alla famiglia dell’agente Massimo Impieri, originario di Sapri, sono stati espressi dal vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano e dal prefetto Alessandro Pansa, capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza, oltre che dal viceministro dell’ Interno Filippo Bubbico.

Droga da Torre Annunziata a Salerno: 23 arresti all’alba

Si rifornivano a Torre annunziata e in Emilia Romagna di sostanze stupefacenti che poi rivendevano sul mercato di Salerno e della provincia. L’organizzazione dedita al traffico in particolare di hashish, è stata smantellata dagli agenti di Polizia della Questura di Salerno coadiuvati da quelli oplontini. 23 le persone tratte in arresto all’alba. Gli agenti hanno notificato 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 9 ai domiciliari. Si tratta di promotori, finanziatori, fornitori, corrieri e custodi delle sostanze stupefacenti. Dell’articolata banda due soggetti sono sfuggiti alla cattura. I provedimenti sono stti emessi dal Gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.

Le indagini, avviate nel 2010, hanno consentito di individuare l’organizzazione, operante principalmente a Salerno e in alcuni comuni limitrofi come Pontecagnano, Faiano e Castel San Giorgio. La pista seguita dagli investigatori ha portato alle piazze di spaccio oplontine ma anche a quelle di alcune regioni del Nord Italia. Già il 18 dicembre dello scorso anno la polizia sequestrò 26 chilogrammi di hashish diretti dal settentrione a Salerno verificando che l’acquisto della droga era stato effettuato a Reggio Emilia. Nel blitz di oggi invece sono stati sequestrati altri 2 chilogrammi, sempre di hashish, scoperti dopo diverse perquisizioni effettuate nelle abitazione e nei depositi di alcuni soggetti finiti in manette. In tutto le Forze dell’Ordine hanno scoperto e sequestrato oltre 70 chilogrammi di hashish. Salerno: 4 furti in poche ore, nel mirino dei malviventi un bar, due pizzerie ed una scuola

Quattro furti a Salerno nelle ultime ore. Ad essere presi di mira una Scuola per l’infanzia, due pizzerie ed un bar. Nel primo caso i ladri hanno rubato pochi spiccioli trovati nell’istituto. Il secondo colpo è stato messo a segno ai danni di una pizzeria in piazza della Concordia. In questo caso, il bottino è stato di diverse centinaia di euro.

Ladri in azione anche in Corso Garibaldi. Portato via l’incasso della sera precedente, 125 euro lasciati in cassa. L’ultimo colpo messo a segno ha interessato un bar in via Santissimi Martiri Salernitani. I malviventi hanno rotto la vetrina ed hanno portato via poche centinaia di euro ed alcuni pacchi di caffè.

Salerno: picchiato e derubato in piazza Vittorio Veneto, la Polizia arresta tre rumeni per rapina Nell’ambito dei rafforzati servizi di controllo del territorio, in atto già da diversi mesi, disposti dal Questore di Salerno per contrastare più efficacemente i reati contro il patrimonio e la persona, in particolare i reati di tipo predatorio, effettuati dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura con particolare attenzione alle zone sensibili della città, tra cui Piazza Vittorio Veneto, questa notte, un equipaggio delle Volanti che transitava nei pressi della stazione ferroviaria di Salerno è intervenuto a seguito della richiesta di un giovane di 30 anni che aveva appena subito una rapina ad opera di alcuni stranieri.

Giunti sul posto gli equipaggi hanno accertato che l’uomo, nella serata precedente, dopo essere stato a cena, mentre transitava in centro di Salerno veniva avvicinato da uno straniero con il quale iniziava a intrattenere una conversazione nel corso della quale lo stesso, percorrendo l’area della Stazione, veniva attirato in un’area poco frequentata ove improvvisamente veniva aggredito da un gruppo di stranieri che lo malmenavano, lo minacciavano di morte e lo derubavano.

Nel corso di questa aggressione gli venivano sottratti sia il telefono cellulare sia il borsello contenente soldi e documenti, dopodiché veniva abbandonato sul posto. Ripresosi chiedeva l’intervento della Polizia che di lì a poco riusciva a rintracciare, grazie alle indicazioni fornite e dopo scrupolose e meticolose ricerche in tutta l’area interessata, gli stranieri autori della rapina che venivano trovati ancora in possesso della refurtiva.

L’uomo rapinato, che faceva ricorso alle cure mediche del locale nosocomio ove veniva medicato e dimesso con una prognosi di g. 5 , presso questi uffici denunziava i suoi aggressori che, identificati nel frattempo dal personale in servizio di volante per D.B. di anni 30, M.G. di anni 29 e G.T. di anni 25, rumeni, venivano tratti in arresto per il reato di rapina aggravata e posti e disposizione dell’A.G. procedente

Salerno: minaccia di far esplodere sala giochi, fermato un 54enne dalla Polizia

Il liquido infiammabile ritrovato sull’auto dell’uomo dai poliziotti di Salerno

Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione e di controllo del territorio predisposti dal Questore si comunica che nella giornata odierna personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico durante l’espletamento del servizio e nel corso di alcuni posti di controllo mirati nella Zona Orientale intercettava in Via A. Amato un’autovettura Megane Scenic il cui conducente procedeva con fare sospetto. Immediatamente l’equipaggio procedeva al controllo del veicolo il cui occupante si rivolgeva agli operatori di polizia con fare alterato. Si rendeva quindi necessaria la perquisizione dell’uomo che veniva trovato in possesso di una pistola calibro 7,65 e relativo munizionamento dopodiché da un’ispezione del veicolo celati sotto alcune coperte veniva rinvenuto un ingente quantitativo di materiale infiammabile all’interno di numerosi contenitori di plastica. Dagli immediati accertamenti gli operatori riuscivano ad intuire che l’uomo di lì a poco avrebbe commesso con quel pericoloso carico un insano gesto che egli stesso poco dopo ammetteva; era sua intenzione, infatti, distruggere con un incendio il locale che fino a poco tempo addietro era stato di sua proprietà. Sul posto interveniva l’artificiere ed i Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza dell’enorme quantitativo di materiale infiammabile rinvenuto e contemporaneamente veniva effettuata un’ispezione all’interno del locale obiettivo dell’individuo. Da tale attività emergeva che non aveva ancora avuto il tempo di introdursi all’interno dell’edificio quando veniva fermato e controllato dagli agenti di polizia. Nel corso della perquisizione effettuata presso il suo domicilio venivano rinvenute altre armi la cui detenzione è in via di accertamento. Il materiale infiammabile, risultato essere quantificato in circa 500 litri di benzina per autotrazione, veniva sequestrato ed affidato ai Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza ed il futuro smaltimento. L’uomo C.G. salernitano di anni 54 veniva condotto presso questi uffici e, dopo gli accertamenti di rito, tratto in arresto per porto abusivo d’armi, tentativo d’incendio e detenzione di materiale infiammabile.

Salerno: folle 55enne in preda a raptus semina il panico in pieno centro, bloccato dalla polizia

Un uomo di 55 anni in preda ad un raptus di follia questa mattina ha seminato il panico a Salerno, in pieno centro minacciando con una grossa spranga di ferro chiunque gli capitasse a tiro. Il tempestivo intervento della polizia ha evitato il peggio. Tanto spavento ma nessuna persona e’ rimasta ferita.

Salerno: blitz antiprostituzione, 6 donne identificate ed una denunciata dalla Polizia

Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione e di controllo del territorio disposti dal Questore di Salerno Antonio De Iesu, gli Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale in servizio di controllo del territorio hanno effettuato un servizio di lavoro straordinario finalizzato al contrasto del fenomeno della prostituzione.

Nel corso del servizio sono state identificate, in Via S. Allende – Via Wenner – Via Generake Clark, 6 donne di nazionalità rumena che sono state sanzionate ai sensi dell’ultima ordinanza sindacale emessa dal Sindaco di Salerno De Luca il 20 maggio scorso. Le straniere sono state, inoltre deferite all’Autorità Giudiziaria per l’inosservanza della medesima ordinanza e due, già colpite da divieto di ritorno, sono state deferite anche per tale motivo. Nel corso degli accertamenti, una delle straniere è stata trovata in possesso di un coltello a serramanico ed è stata pertanto denunciata per il relativo possesso. Costringeva la moglie a fare sesso con altri uomini: arrestato 54enne di Salerno

SALERNO – Costringeva la moglie ad avere rapporti sessuali con altri uomini, in alcuni casi anche in cambio di denaro e da qualche tempo mostrava anche particolari attenzioni nei riguardi della figlia 13enne. V. V., 54 anni, incensurato, di Salerno, è stato arrestato dalla polizia. Le indagini sono state avviate il 4 maggio scorso, quando la moglie ha presentato una denuncia alla squadra mobile della Questura di Salerno. Il 54 enne – secondo quanto emerso dalle indagini – avrebbe anche effettuato riprese filmate della figlia minore nel bagno.

Per anni V. V. aveva imposto alla moglie di fare sesso soprattutto con cittadini extracomunitari. Spinto dalla perversione di spiare la donna mentre andava a letto con uomini di colore. In alcuni casi chiedeva ai partner della donna anche delle somme di denaro. Quando la donna rifiutava i rapporti sessuali, il marito la picchiava con violenza.

La moglie del 54enne, che aveva subito per anni le violenze del marito, ha deciso di ribellarsi quando ha notato le eccessive attenzione dell’uomo nei confronti della figlia tredicenne. Il padre prima ha iniziato a girare nudo in casa, poi a filmare l’adolescente quando era in bagno. Infine i ricatti: niente soldi per il cellulare nuovo o per il sabato sera se non avesse convinto anche le amiche a farsi filmare nude insieme alla ragazzina.

Salerno: rubano scooter e vanno in giro per la città, denunciati due minorenni dalla Polizia

E’ stata intensificata dalla Polizia di Stato l’attività di prevenzione e contrasto al crimine diffuso, particolarmente di carattere predatorio,

La Squadra Mobile della Questura di Salerno, nell’ambito dell’attività specificamente rivolta al contrasto ai reati contro il patrimonio, ha ulteriormente rafforzato il proprio lavoro investigativo che recentemente ha prodotto significativi e continui risultati con l’arresto di numerosi soggetti dediti a rapine, furti in appartamento ed altri delitti di analoga natura.

In tale contesto, nel pomeriggio di sabato, due giovanissimi, il 16enne V. R. ed il 14enne A. B., già oggetto di attenzione perché ritenuti autori di alcuni recenti delitti contro il patrimonio, sono stati sorpresi mentre stavano recuperando un motociclo Piaggio Beverly 250, già rubato due giorni prima e nascosto in una piccola traversa del centro cittadino.

I due giovanissimi stavano, evidentemente, preparando un azione delittuosa per la quale avrebbero utilizzato proprio il motociclo rubato. Alla vista della pattuglia della Squadra Mobile i due ragazzi hanno tentato di opporre resistenza avventandosi contro il personale di Polizia per garantirsi la fuga; sono stati, tuttavia, bloccati e condotti in ufficio.

I due sono stati denunciati per ricettazione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale ed affidati ai genitori.

Prostituzione, la Polizia denuncia 11 persone a Salerno

Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione e di controllo del territorio disposti dal Questore di Salerno, nel corso della giornata di ieri, personale della Polizia di Stato appartenente all’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Salerno, in servizio di controllo del territorio, ha effettuato un servizio straordinario finalizzato al contrasto del fenomeno della prostituzione.

Nel corso dello stesso servizio sono state identificate, nella zona di Via Salvador Allende, Via Wenner, Via Generale Clark, 11 donne di nazionalità straniera (rumene e bulgare), prostitute, che sono state accompagnate presso gli Uffici della Questura per ulteriori accertamenti.

I poliziotti hanno appurato che quattro donne erano già destinatarie del divieto di ritorno nel Comune di Salerno e pertanto le hannodeferite alla competente Autorità Giudiziaria per la relativa inosservanza.

Nel corso di un servizio straordinario effettuato in Piazza Vittorio Veneto, inoltre, i Poliziotti di Quartiere hanno identificato, tra gli altri, un rumeno, tale D. B., di anni 30, che ad un controllo più approfondito e nel corso di una perquisizione personale è stato trovato inpossesso di un coltello e di una serie di articoli di profumeria risultati, in sede di verifica, provento di furto perpetrato nei giorni precedenti presso un esercizio commerciale del centro cittadino di Salerno.

Per tali circostanze il rumeno è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere e ricettazione.

Salerno: lotta all’evasione del biglietto, il Cstp consegna i tesserini di “agente di polizia amministrativa” agli operatori

A partire da venerdì 12 aprile 2013, il Presidente della CSTP – Azienda della Mobilità – S.p.A., società in liquidazione, Mario Santocchio consegnerà i tesserini di “agente di polizia amministrativa” a 292 operatori di esercizio. La consegna dei tesserini avverrà in tre distinte giornate: venerdì 12 aprile, alle ore 11 (per i dipendenti dai cognomi con lettera iniziale dalla “A” alla “E”), mercoledì 17 aprile alle ore 11 (dalla lettera “F” alla lettera “N”) e giovedì 18 aprile alle ore 11 (dalla lettera “O” alla lettera “Z”).

Sulla scorta di quanto previsto dall’art.4 della legge regionale n.13 del 13.8.1998 che autorizza il personale delle società di trasporto pubblico con qualifica di “agente di polizia amministrativa” a contestare violazioni ai viaggiatori per mancanza o irregolarità di titolo di viaggio, la Regione Campania, su richiesta della CSTP S.p.A, aveva emesso in data 16 gennaio il decreto per l’attribuzione della suddetta qualifica al personale proposto dall’Azienda. “Con la consegna dei tesserini – ha dichiarato il Presidente del CdL Mario Santocchio – avvieremo di fatto una serrata azione di contrasto all’evasione tariffaria, che sarà associata anche ad una campagna di comunicazione in fase di definizione. I circa trecento operatori di esercizio, riconosciuti come agenti di polizia amministrativa, saranno utilizzati all’occorrenza anche per la lotta ai furbetti e ai portoghesi che utilizzano i nostri servizi senza pagare il biglietto. Ringrazio i vertici della Regione Campania, che hanno accolto la richiesta avanzata dalla nostra Azienda, per l’attribuzione della qualifica al personale proposto. In virtù della nuova qualifica, i neo agenti di polizia amministrativa, tutti reduci da appositi corsi di formazione con esito favorevole, potranno contestare le violazioni a carico di viaggiatori sprovvisti di biglietto ed emettere le relative sanzioni amministrative pecuniarie”.

Sicurezza stradale: un film per i giovani

Salerno. Gli studenti salernitani prenderanno parte al Progetto Icaro, una campagna di sicurezza stradale giunta alla tredicesima edizione che coinvolge 80 città italiane che vede la proiezione del film Young Europe di Matteo Vicino e che coinvolgerà oltre 50mila studenti. Il film è girato in Italia, Francia, Irlanda e Slovenia e i protagonisti sono dei giovani. La campagna inizia domani, e nella giornata di venerdì gli studenti salernitani potranno assistere alla proiezione del film dentro la splendida cornice del Teatro delle Arti, alla presenza di numerose Autorità salernitane, con le quali al termine della proiezione si potrà tenere un dibattito sui temi evidenziati dalla pellicola. Il progetto, infatti, è stato promosso dalla Polizia Stradale con i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Istruzione e alla Fondazione Ania per la sicurezza stradale, con il coordinamento scientifico del Dipartimento di Psicologia della Sapienza, Università di Roma e la collaborazione del Moige. Il film è stato cofinanziato dalla Commissione Europea perché la campagna è diventata anche un progetto europeo che ha visto la Polizia Stradale capofila in Europa nel campo dell’educazione stradale, con una ricerca scientifica che ha coinvolto 14 Paesi dell’Unione ed un manuale tradotto in tutte le lingue europee. L’incidente stradale è la prima causa di morte per i giovani in Italia ed in Europa e l’obiettivo è quello di parlare di legalità ai ragazzi attraverso un linguaggio che parta dalle emozioni affinché cresca in loro una maggiore consapevolezza dei rischi. A livello locale, la Sezione Polizia Stradale ha organizzato otto incontri formativi con gli studenti del Liceo d’Arte Menna di Salerno e del Liceo Parmenide di Roccadaspide, durante i quali sono state affrontate diverse tematiche riguardanti la sicurezza stradale. In particolare, la guida sotto l’effetto di alcool e sostanze stupefacenti e psicotrope, l’importanza dell’uso del casco e delle cinture di sicurezza, i rischi della sonnolenza e della guida notturna. All’inizio e al termine degli incontri sono stati distribuiti vari questionari, per valutare il grado di conoscenza dei giovani sulle problematiche della sicurezza stradale.

Aste e bombe carta: nei guai 18 tifosi della Salernitana

Una domenica da dimenticare per 18 tifosi della Salernitana fermati questo pomeriggio ad Aprilia dalla polizia perché trovati in possesso di mazze, bombe carta e oggetti contundenti. Nei guai sono finiti i supporters che viaggiavano a bordo di un furgoncino e due auto che gli inquirenti hanno definito «piccoli arsenali», predisposti probabilmente per il timore di incontrare lungo il tragitto i “rivali” tifosi della Lazio.

Peccato, perché l’esodo dei mille sostenitori della Salernitana ad Aprilia si è svolto senza alcun problema, grazie anche all’ingente servizio d’ordine. Poi, all’esito della perquisizione, la scoperta e i fermi dei tifosi. (fonte metropolisweb.it)

Salerno, rissa a piazza della Concordia. Fermate sette persone di etnia rom

Salerno. Rissa tra famiglie di etnia rom a piazza della Concordia, la Polizia ferma sette persone. Erano passate le 16 ieri pomeriggio quando, per motivi ancora da accertare, due famiglie di etnia rom, per un totale di 12 persone, hanno cominciato a dare vita ad una rissa che ha letteralmente spaventato i numerosi pendolari che, in quel momento, si trovavano davanti alle fermate di Sita e Cstp aspettando un autobus. Una scena degna di un vero e proprio film d’azione, dove dalle parole si è passati velocemente ai fatti. Coinvolta nella maxi scazzottata anche una donna incinta che, nonostante le sue condizioni di salute, non si è tirata indietro quando è stato il momento di alzare le mani. La scena ha attirato l’attenzione anche dei commercianti della zona, che hanno provveduto ad allertare le Forze dell’ordine chiedendo un rapido intervento sul posto. E una volta giunti a piazza della Concordia gli agenti della sezione ‘Volanti’ della Questura di Salerno, coordinati dal vice questore aggiunto Rosanna Trimarco, le due famiglie ‘litigarelle’ si sono date alle fuga continuando per strada a darsele di santa ragione. Tra uno schiaffo e l’altro, infatti, le 12 persone hanno transitato per tutto il lungomare arrivando all’altezza del Tribunale cittadino, dove i poliziotti hanno fermato ed identificato sette persone coinvolte nella rissa. I protagonisti della vicenda bloccati dagli agenti sono stati trattenuti ieri, fino a tarda sera, nei locali della Questura di piazza Amendola, dove gli inquirenti hanno cercato di fare chiarezza sul motivo che ha scatenato il diverbio seguito dall’episodio di violenza. E, secondo una prima ricostruzione fatta anche grazie ad alcuni cittadini che hanno fornito ai poliziotti dettagli importanti sull’accaduto, la rissa sarebbe scoppiata per il tentativo di violenza che uno dei componenti delle due famiglie avrebbe messo in azione nei confronti della donna incinta dell’altro nucleo, che in quel momento si trovava in compagnia del suo partner. Un approccio troppo spinto che, dopo aver scatenato la reazione della signora, ha mandato su tutte le furie il suo compagno e gli altri componenti della sua famiglia che hanno pensato bene di passare alle mani. Ma il loro tentativo è stato sedato sul nascere dagli agenti della Polizia di Stato, che hanno bloccato sette delle 12 persone coinvolte nella rissa. Per loro, quasi sicuramente, scatterà una denuncia a piede libero. Dopo l’episodio di ieri, dunque, piazza della Concordia continua ad essere il centro della violenza e delle aggressioni nate per futili motivi.

Vigili Urbani Salerno: numerosi verbali e rimozioni per la “sosta selvaggia” in città

Nell’ambito del controllo del territorio al fine di garantire la vivibilità e la sicurezza sul territorio, mediante la prevenzione e la repressione degli illeciti penali ed amministrativi, sono state compiute dal personale di Polizia Municipale di Salerno le seguenti attività:

E’ stato effettuato un sequestro di articoli per la casa, con relativa sanzione di euro 5164,00 euro a carico del trasgressore. Verbalizzati due stranieri comunitari che effettuavano l’accattonaggio molestando i passanti. Dopo essere stati sanzionati e con il relativo sequestro delle somme illecitamente percepite, sono stati allontanati dai luoghi ove si erano disposti per effettuare la questua.

Verbalizzato anche un parcheggiatore abusivo a cui sono state sequestrate le somme illecitamente percepite ai fini di confisca, mentre continua incessantemente l’operazione “sosta selvaggia”. Stamane,infatti, i vigili urbani intervenendo in varie zone della città, hanno elevato ben 47 verbali ai sensi del vigente Codice della Strada ed effettuato 18 rimozioni.

Salerno, tre giovani accoltellati nella movida, rissa determinata da apprezzamenti su ragazze

Tre giovani tre giovani di Nocera Inferiore sono stati accoltellati a Salerno in una lite cominciata per futili motivi in piazza della Concordia, sul lungomare, uno dei luoghi della movida cittadina. Uno di loro è stato operato ed è in prognosi riservata.

I tre erano in compagnia delle fidanzate quando sono stati avvicinati da altri giovani che hanno rivolto apprezzamenti pesanti alle ragazze. Ne è nata una discussione e uno degli aggressori ha estratto un coltello ferendo i giovani. Uno dei ragazzi, di 23 anni, è grave anche se non corre pericolo di vita. La polizia nel corso delle indagini ha fermato tre giovani e sta cercando riscontri.

Il 23enne è ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Il giovane ha riportato una ferita d’arma da taglio al torace, all’altezza dello sterno, che ha intaccato un polmone, e per la quale si è reso necessario l’intervento dei sanitari.

Il giovane era in compagnia della fidanzata e di altri due amici, anche loro assieme a due ragazze. Il gruppo veniva dalla vicina Nocera Inferiore per trascorrere il sabato sera in spensieratezza nella movida salernitana.

Secondo la ricostruzione della polizia da una utilitaria in transito sono volati apprezzamenti pesanti per le tre giovani, e ciò ha provocato l’immediata reazione degli accompagnatori. L’autovettura, con tre persone a bordo, ha fatto il giro della piazza per poi fermarsi in prossimità del gruppetto di ragazzi. Due dei tre occupanti, uno armato di coltello, un altro di un tirapugni, sono scesi dall’auto ed hanno immediatamente aggredito le tre coppie.

E’ stata un’azione fulminea, con l’accoltellatore che ha prima colpito il ragazzo di 20 anni al volto, poi il suo amico 21enne al collo e infine il 23enne al torace. Gli aggressori sono poi risaliti in automobile, allontanandosi precipitosamente. Nelle ore successive, però, gli agenti della Squadra Mobile della Questura, coordinati dal pm Marco Colamonici, hanno fermato tre giovani sospettati di essere i protagonisti dell’aggressione. Gli investigatori cercano anche riscontri, in particolare il coltello utilizzato durante la lite.

I tre feriti sono stati soccorsi e condotti in ospedale, dove i medici hanno constato la gravità delle condizioni dello studente di 23 anni, mentre all’altro studente di 20 anni è stata medicata una ferita ad una guancia e all’altro amico di 21 anni, una ferita al collo. Questi ultimi due sono stati già dimessi con una prognosi rispettivamente di 5 e 10 giorni. L’episodio della notte scorsa pone ancora in evidenza il problema della sicurezza in città. Proprio i residenti della zona di Piazza della Concordia, hanno più volte richiesto maggiori controlli in un’area che nelle ore notturne è frequentata da balordi.

(fonte: Salernonotizie.it)

Incidente Stradale sulla Salerno- Caserta, auto si ribalta muore il padre, illeso figlio 12enne

Incidente stradale mortale suul’Autostrada A/30 Salerno – Caserta. A perdere la vita un uomo che guidava un’auto che, per cause ancora da accertare si è ribaltata. Nell’incidente, avvenuto sulla corsia nord della autostrada A/30, nel territorio di Castel San Giorgio è uscito illeso dall’abitacolo il figlio 12enne della vittima.

La Polizia Stradale sta effettuando i rilievi per ricostruire la dinamica dell’ incidente. La circolazione in direzione Caserta non ha subito rallentamenti. Rumeni ubriachi percorrono la tangenziale di Salerno contromano: denunciati

Per sfuggire ai controlli imboccano la tangenziale contromano prima di schiantarsi contro il guardrail. Tragedia sfiorata la notte scorsa a Salerno. Un’auto con all’interno tre persone, di nazionalità rumena, non fermarsi ad un posto di blocco in via Wennr hanno imboccato lo svincolo dell’Aversana contro mano.

Ne è nato un inseguimento che si è concluso con lo schianto della vettura, una Renault contro il guard rail nei pressi della zona industriale.

I tre sono stati bloccati e condotti in commissariato dove sono stati sottoposti all’alcotest, che ha rilevato un tasso alcolemico superiore al limite consentito. Dopo le formalità di rito sono stati denunciati alla Procura.

Il rumeno che guidava l’auto ha 27 anni ed è domiciliato a Mercato S.Severino.

Bimbo di 8 anni si perde a Salerno, lo ritrova la Polizia dopo un’ora di ricerche

Alle 15 di ieri il personale della sezione Volante, diretto dal Vice Questore Aggiunto dott.ssa Rossana Trimarco, allertato dalla sala Operativa ha proceduto alla ricerca del minore Emaniel di anni 8, di cui la madre, B. M., cittadina rumena di anni 39 residente in Eboli aveva perso le tracce all’altezza del Bar Palombo, in via Posidonia.

La donna in stato di grande apprensione ha spiegato ai poliziotti giunti sul posto di aver perso di vista il figlio minore dopo aver effettuato, insieme con lui e con l’altra figlia dodicenne, alcune compere al supermercato.

Gli agenti hanno ritrovato il bambino, dopo circa un’ora di ricerche, seduto su un muretto del Lungomare Marconi, a pochi metri dalla fermata dell’autobus che lui ricordava la madre era solita prendere per tornare a casa. Dopo le formalità del caso, il bambino ha potuto riabbracciare la madre nelle cui braccia Emaniel si è precipitato piangendo.

Due tabacchi rapinati in meno di un’ora a Salerno

Salerno. Due tabacchi rapinati nel giro di un’ora ieri sera a Salerno. Attimi di terrore a Torrione e nel quartiere Carmine. Erano da poco passate le 20 quando un uomo, con il volto coperto da una sciarpa e armato di pistola, ha fatto irruzione nel tabacchi di via delle Muratelle, nei pressi di via Pietro del Pezzo a Torrione, spaventando la moglie del titolare dell’esercizio commerciale. Il ladro, armato di pistola, ha intimato la consorte del proprietario del negozio di consegnargli l’intero incasso di giornata, che alle 20 ammontava a 800 euro circa. Il rapinatore, dopo aver ricevuto i soldi, non si è accanito contro la donna usando la violenza ma ha pensato bene di darsi subito alla fuga facendo perdere le sue tracce insieme ad un complice, che lo aspettava fuori dal tabacchi a bordo di un’automobile. Immediato è stato l’intervento degli agenti della sezione ‘Volanti’ della Questura di Salerno, che hanno subito disposto posti di blocco in tutta la zona ed ascoltato i testimoni oculari per cercare di risalire all’autore del colpo. L’intero quartiere Torrione, infatti, è stato controllato dai militari, che però non sono riusciti ad acciuffare l’uomo che ha terrorizzato la moglie del proprietario del tabacchi di via delle Muratelle. Le ricerche per risalire all’identità del ladro continueranno anche nella giornata di oggi. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini delle telecamere a circuito chiuso presenti nella zona. Gli agenti infatti, sin da ieri sera, stanno guardando i video per risalire al ladro. Non è la prima volta che il tabacchi di via delle Muratelle viene preso di mira dai ladri. L’ultimo episodio di una lunga serie, infatti, è accadduto il pomeriggio della scorsa vigilia di Natale. Anche in quel caso un balordo riuscì a portare via un cospicuo malloppo. Ma non c’è stato nemmeno il tempo di focalizzare il colpo di Torrione che, qualche istante dopo, l’allarme è arrivato nel cuore della città, nel quartiere Carmine. Stavolta l’obiettivo dei ladri è stato il tabacchi di via Francesco Crispi. Due uomini, a volto scoperto e armati di pistola, hanno fatto irruzione all’interno del locale commerciale obbligando il titolare a consegnargli l’intero incasso che, intorno alle 21, non superava il centinaio di euro. Sul posto sono giunti i carabinieri del compagnia di ‘Largo Pioppi’, che però non sono riusciti a risalire agli autori del colpo. I militari, almeno per il momento, non escludono che i ladri di via Crispi siano gli stessi che hanno rapinato il tabacchi di via delle Muratelle a Torrione. Anche in questo caso saranno esaminate le registrazioni dei sistemi di videosorveglianza della zona, per capire se la rapina del rione Carmine può essere strettamente collegata a quella messa a segno intorno alle venti nella zona orientale. I militari infatti, sin da ieri sera, stanno passando al setaccio i video per risalire al ladro. Le rapine di ieri sera adesso riaprono la spinosa questione dell’allarme micro criminalità nel capoluogo, con i commercianti che invocano sempre più controlli delle forze dell’ordine nelle ore serali.