Roma, arrestati da Polizia e Carabinieri banda di 4 usurai. “Prestiti” con tasso d’interesse fino al 252% annuo Roma. 6 Maggio 2017 – Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere e gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Primavalle hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di 4 persone (3 destinatari di O.C.C. in carcere e 1 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di esercizio abusivo del credito, usura, estorsione e detenzione a fini di spaccio di stupefacenti. Le indagini congiunte di Polizia di Stato e Carabinieri sono state condotte – attraverso attività tecniche, dinamiche e accertamenti documentali – nell’ambito di due distinti procedimenti penali i cui esiti sono stati poi compendiati in un’unica richiesta di misura cautelare. Le complesse e articolate attività investigative sono state coordinate, in piena sinergia con la polizia giudiziaria operante, da P.M. della Procura di Roma, gruppo reati contro il patrimonio. Il materiale probatorio raccolto ha consentito di accertare l’esistenza di un’associazione finalizzata alla commissione dei delitti di usura, esercizio abusivo del credito ed estorsione, il cui promotore ed organizzatore è stato identificato in un noto delinquente della zona di Primavalle. Gli investigatori hanno documentato come l’uomo, con la complicità di alcuni familiari e conoscenti, fosse dedito alla concessione di prestiti di denaro in contante, con l’applicazione di tassi aventi natura usuraia (fino al 252% annuo) nei confronti di almeno quaranta persone, tutte residenti nei quartieri di Primavalle/Montespaccato. In caso di ritardato o mancato pagamento delle rate, gli indagati passavano a minacce o violenze, anche fisiche, nei confronti dei debitori per costringerli a pagare il passivo. Nel corso delle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere e gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Primavalle sono arrivati anche a ricostruire le responsabilità del figlio del capo del sodalizio, in ordine alla realizzazione di una serra artigianale nella quale coltivava piante di marijuana. Nel corso dell’operazione odierna, inoltre, sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari, personali e veicolari a carico di altre 7 persone che sono indagate per gli stessi delitti, ma in stato di libertà. Latina, vendono bambina nata da pochi giorni: arrestate le due “madri” e l’intermediaria Roma, 28 Aprile 2017 – La compravendita di una bambina di pochi giorni ha portato all’arresto, questa mattina, di tre persone: la madre naturale di origini straniere, l’intermediaria e la madre “acquirente” di Latina. La Questura del capoluogo pontino sta eseguendo le misure cautelari agli arresti domiciliari emessi dal tribunale di Latina per i reati di alterazione di stato civile. La piccola di appena 30 giorni è stata trovata a casa del padre naturale. Fonte: Omniroma Rebibbia, Sappe: aggressione a poliziotto, carenze organiche di oltre 7.000 agenti “Ancora al centro delle cronache un carcere del Lazio”. Lo comunica in una nota il SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Questa mattina verso le 8.40 – spiega nella nota Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del SAPPE -, un detenuto italiano ristretto nella casa di reclusione di Roma Rebibbia, si è improvvisamente scagliato, senza alcuna ragione, contro uno degli agenti di servizio con calci e pugni. Il personale di Polizia è intervenuto prontamente bloccandolo, ma un poliziotto penitenziario è stato inviato al Pronto Soccorso per le lesioni subite. Un’aggressione violenta ingiusta ed ingiustificata, che deve essere stigmatizzata e condannata senza alcun indugio e che merita adeguati provvedimenti disciplinari e penali. Solidarietà al poliziotto penitenziario ferito”. “Apprezzamento ai poliziotti penitenziari di Roma Rebibbia anche da Donato Capece, segretario generale del SAPPE che dichiara: ‘E’ solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Queste aggressioni sono inaccettabili e vanno condannate con fermezza. Contiamo ogni giorno gravi eventi critici nelle carceri italiane, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria. Ogni 9 giorni un detenuto si uccide in cella mentre ogni 24 ore ci sono in media 23 atti di autolesionismo e 3 suicidi in cella sventati dalle donne e dagli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria. Aggressioni, risse, rivolte ed incendi sono all’ordine del giorno e i dati sulle presenze in carcere ci dicono che il numero delle presenze di detenuti in carcere è in sensibile aumento. Ed il Corpo di Polizia Penitenziaria, che sta a contatto con i detenuti 24 ore al giorno, ha carenze di organico pari ad oltre 7.000 agenti …’”. “Da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto sono decuplicati gli eventi critici in carcere”, concludono i sindacalisti del SAPPE. “Se è vero che il 95% dei detenuti sta fuori dalle celle tra le 8 e le 10 ore al giorno, è altrettanto vero che non tutti sono impegnati in attività lavorative e che anzi trascorrono il giorno a non far nulla. Ed è grave che sia aumentano il numero degli eventi critici nelle carceri da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto. Nell’anno 2016 ci sono infatti stati 39 suicidi di detenuti, 1.011 tentati suicidi, 8.586 atti di autolesionismo, 6.552 colluttazioni e 949 ferimenti. A Massa abbiamo registrato 24 atti di autolesionismo, 3 tentati suicidi sventati dalla Polizia Penitenziaria e 15 colluttazioni. E questo – concludono i sindacalisti nella nota – deve fare capire in quali condizioni sono costretti a lavorare i poliziotti penitenziari di Rebibbia, spesso vittime loro stessi della follia delinquenziale di certi detenuti”. ROMA: CON UN TUBO IN FERRO INFRANGONO I VETRI DI TRE AUTO PER RUBARE ALL’INTERNO. ARRESTATI DA POLIZIA E CARABINIERI (AGENPARL) – Roma, 01 ott – Un equipaggio della Stazione dei Carabinieri di Frascati ed una pattuglia del Reparto Volanti della Polizia di Stato hanno messo fine, nella notte appena trascorsa, ad un raid compiuto in via Casilina da due uomini che, con una spranga di ferro, avevano già infranto i vetri di tre autovetture per impossessarsi degli oggetti contenuti all’interno. Le segnalazioni giunte ad entrambe le sale operative hanno riferito di quanto stava accadendo ed in breve tempo le pattuglie di Polizia e Carabinieri sono giunte sul posto, individuando i due uomini, un italiano di 21 anni e un romeno della stessa età. Alla vista delle forze dell’ordine i due hanno fatto scivolare in terra il tubo di ferro in loro possesso, che è stato subito recuperato. Individuate le tre auto danneggiate, da un controllo effettuato i due sono stati trovati in possesso di alcuni oggetti prelevati da una di esse, mentre le altre due sono risultate solo rovistate, non contenendo nulla di appetibile per i ladri. Al termine, pertanto, i due sono stati arrestati per rispondere di furto aggravato. uMBRIA: GAUDIOSI (UGL) INTERROTTI RAPPORTI SINDACALI CON POLIZIA STRADALE, TROPPI SPRECHI E MALAGESTIONE (AGENPARL) – Perugia, 13 giu – Mancato rispetto delle norme contrattuali, malagestione del personale e scarso rispetto dei diritti dei lavoratori: scatta l’interruzione dei rapporti sindacali tra l’Ugl Polizia e la Polizia Stradale di Perugia. Inoltre il sindacato ha già pronto un fascicolo da inviare alla Corte dei Conti e al Tribunale del Lavoro. “Una misura estrema che si è resa necessaria a causa di un comportamento allucinante tenuto dai dirigenti della Stradale – sottolinea il segretario regionale dell’Ugl Enzo Gaudiosi durante la conferenza stampa – Non si possono calpestare così i diritti dei lavori. Né, tantomeno, ignorare accordi sindacali scritti nero su bianco e leggi nazionali. La Stradale è smilitarizzata da più di 30 anni – rincara Gaudiosi – ma qui in Umbria sembra ancora di girare con le stelline. E’ inammissibile”. Più nello specifico, ecco il quadro disastrato fornito da Gaudiosi: “Il personale della Stradale viene impiegato in turni non contrattualizzati e, in particolare, la dirigenza di Perugia non rispetta le aliquote di personale sui turni mattina- pomeriggio”. E ancora: “L’ottimizzazione dell’impiego degli agenti è completamente assente, tanto che in molti casi si ricorre a ‘sprechi’, chiamando in reperibilità personale non previsto a fronte di un adeguato numero di agenti già a disposizione. In entrambi i casi – sottolinea il segretario Ugl – viene corrisposta una indennità economica prevista”. In ultimo, ma non certo per importanza, il capitolo dei controlli “soffocanti” nei distaccamenti: “C’è una legge – spiega Gaudiosi – che impone la presenza dei rappresentanti sindacali in caso si debba ricorrere alla visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza posizionate sul posto di lavoro. Anche in questo caso il Compartimento Umbria – attacca Gaudiosi – non ha ancora provveduto a convocare le organizzazioni sindacali per aprire un tavolo di confronto su un tema così delicato”. Da qui la rottura dei rapporti sindacali tra Ugl Polizia e il Comparto Umbria della Stradale e la redazione di un fascicolo da presentare alla Corte dei Conti e al Tribunale del Lavoro. Il sindacato ha comunque già inoltrato
Details
-
File Typepdf
-
Upload Time-
-
Content LanguagesEnglish
-
Upload UserAnonymous/Not logged-in
-
File Pages49 Page
-
File Size-