Giuseppe Tricoli 1946 – 1995
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a cura di Lucia R. Petese settembre 2005 Giuseppe Tricoli 1946 – 1995 Storia. Giuseppe Tricoli (Palermo, 26 settembre 1932 - Palermo, 1° dicembre 1995) si laurea in Lettere nel 1956, con 110 e lode con una tesi su "Aspetti e influssi del pensiero ultramontano in Sicilia". Esce dalla scuola di Virgilio Titone, storico dell'età moderna, e di Gaetano Falzone, storico del Risorgimento. Tra il 1957 e il 1959 si reca in Spagna come borsista del Ministero degli esteri per svolgere ricerche presso gli archivi di Madrid e di Simancas. Attività accademica. Professore ordinario di lettere nelle scuole medie inferiori e negli istituti medi superiori, dal 1957 è assistente volontario di Storia moderna presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Palermo, poi assistente ordinario, libero docente e professore associato di Storia moderna presso la Facoltà di Magistero di Palermo. Dal 1970 professore incaricato, e dal 1982 professore associato di Storia contemporanea presso la Facoltà di Giurisprudenza; dal 1989 titolare dell'insegnamento di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze politiche di Palermo. Ha ricoperto per incarico o supplenza, l'insegnamento di Storia del Risorgimento negli anni accademici 1983-84, 1984-85, 1985- 86, 1986-87. Dall'anno accademico 1966-67 al 1977-78 ha ricoperto ininterrottamente l'incarico per l'insegnamento di Storia e, dal 1978-79 al 1983-84, quello di Nozioni di storia del XX secolo presso l'Istituto superiore di giornalismo dell'Università di Palermo. Inoltre è stato relatore e collaboratore della rivista storica "il Risorgimento in Sicilia" (1966-1970). Ha ricoperto la carica di presidente dell'Istituto siciliano di studi politici ed economici (1981-1986) e di direttore della collana storica "I Quaderni dell'Isspe" (1980-1995). Ha tenuto un ciclo di lezioni presso la Universidad metropolitana di Città del Messico su "Viceregno di Sicilia e viceregno della Nueva Espana: analogie istituzionali ed amministrative" (1988) e presso la Universidad nacional di Città del Messico su "La crisi istituzionale in Italia" (1989) su invito di quelle università; ha svolto relazioni per la Commission internationale pour l'histoire des Assemblees d'Etas. Attività politica. E' stato capo gruppo consiliare del Msi alla Provincia di Palermo dal 1961 al 1970. Già consigliere comunale di Palermo, Cerda, Corleone e Gangi. Nel Partito ha ricoperto numerosi incarichi: dirigente provinciale e nazionale delle organizzazioni giovanili (1950-1953, 1955-1956 e 1958-1960), segretario provinciale del Msi di Palermo (1960-1963 e 1983-1988), componente del Comitato centrale, della Direzione e dell'Esecutivo nazionale, della Segreteria nazionale, e infine vicepresidente del Gruppo parlamentare Msi-Dn all'Assemblea regionale siciliana. E' stato membro del Comitato di coordinamento regionale della Sicilia del Msi, dal 1965 al 1975. Nell'aprile del 1975 è stato nominato componente della Consulta nazionale della scuola del partito. Dal 1979 segretario regionale del partito per la Sicilia. Eletto per la prima volta deputato il 13 giugno del 1971 per la VII legislatura dell'Assemblea regionale siciliana, è stato riconfermato nel 1976 per la VIII legislatura, risultando il primo eletto nella circoscrizione di Palermo. Rieletto nella IX e X legislatura. Nella VII legislatura ha preso parte ai lavori della Commissione di vigilanza sulla biblioteca dell'Assemblea, ed è stato tra i componenti della II e IV Commissione legislativa permanente; componente anche della Giunta per le partecipazioni regionali e delle Commissioni speciali per lo sviluppo delle università e per l'editoria giornalistica siciliana. Durante l'VIII legislatura è stato componente della I Commissione legislativa permanente (questioni istituzionali, organizzazione amministrativa, enti locali, territoriali e istituzionali); della Commissione per la verifica dei poteri; della Commissione di vigilanza sulla biblioteca dell'assemblea; del Consiglio regionale dell'informazione; della Commissione di indagine 1 sull'Assessorato dei Lavori pubblici. Nella IX legislatura la sua attività continua nella Commissione per la verifica dei poteri, in quella per la vigilanza sulla biblioteca regionale siciliana e nella VI Commissione legislativa permanente. Incarichi che mantiene anche nella X legislatura, a cui si aggiunge la vicepresidenza della Commissione Cee. Cariche e date. Consigliere provinciale della Provincia di Palermo (1961-1969); deputato della Assemblea regionale siciliana per il Msi-Dn nelle VII, VIII, IX e X legislature (1971-1991); presidente della Commissione di vigilanza sulla biblioteca dell'Ars; vicepresidente della Commissione parlamentare per i rapporti con la Cee e della Commissione legislativa per i beni culturali, la pubblica istruzione, l'emigrazione, formazione professionale e lavoro; consigliere comunale di Palermo (1975- 1976), Cerda, Corleone e Gangi. Segretario del nucleo giovanile della sezione rionale di Palermo "Cesare Battisti" (1950-1951); vicecommissario provinciale giovanile della Federazione di Palermo (1951-1952) e poi segretario provinciale giovanile della stessa (1952-1953); presidente provinciale e membro della Direzione nazionale dell'Associazione Giovane Italia (1955-1956); presidente del gruppo universitario "Fanalino" di Palermo e membro della Direzione nazionale del Fuan (1958-1960); componente della Consulta onoraria del Fuan fino alla scomparsa; segretario provinciale del Msi di Palermo (1960-1963 e 1983-1988); componente del Comitato centrale (1960-1995); reggente della Federazione provinciale di Palermo (1980-1981); componente della Direzione nazionale (1969-1995), dell'Esecutivo nazionale (1971-1985); membro della Segreteria nazionale (1987-1991); segretario regionale per la Sicilia (1977-1982); direttore dell'agenzia giornalistica "Sicildestra" (1978-1981) e del periodico "La Destra" (1988-1991); membro del comitato scientifico della Rivista di studi corporativi e socio dell'Istituto di studi corporativi (1973-1991); presidente del Comitato di Palermo e componente della Consulta nazionale dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano (1987-1995); componente del Comitato direttivo della Società siciliana per la storia patria (dal 1992); socio dell'Accademia salentina; membro della Commissione scientifica per la edizione nazionale delle opere di Salvatore Salomone Marino; componente della giuria del premio internazionale di folklore Giuseppe Pitrè del Centro internazionale di etnostoria; componente della giuria del Premio nazionale giornalistico Paolo Borsellino, patrocinato dal Presidente della Repubblica e dalla Università Lumsa di Roma; vicepresidente dell'Accademia del Mediterraneo; collaboratore del Dizionario storico, in lingua inglese, Europe Since 1945: an Enciclopedia della Loyola University of New Orleans. E' stato collaboratore fin dagli anni '50 delle pagine culturali di vari periodici: Il Nazionale, I Vespri d'Italia, L'Italiano, Intervento, Carattere, Il Giornale di Sicilia, Il Secolo d'Italia, Archivio storico siciliano, Il Risorgimento in Sicilia, Rassegna storica del Risorgimento, Cronache parlamentari siciliane. Storia archivistica. Il fondo Giuseppe Tricoli si è costituito in seguito alla attività politica, accademica e scientifica di Tricoli. Il materiale originariamente era conservato in due luoghi separati. Una parte era tenuta a casa, soprattutto i faldoni con il materiale di studio e i manoscritti degli ultimi lavori del professore e i faldoni più antichi, come quelli delle ricerche d'archivio svolte a Madrid alla fine degli anni '50. La parte più consistente era conservata nello suo studio di via Principe di Villafranca, 38 a Palermo. A causa di questa doppia localizzazione, si sono prodotti doppioni di falconi aventi la stessa denominazione. Tricoli infatti assegnava lo stesso titolo alle buste conservate a casa e a quelle conservate nello studio aventi lo stesso oggetto, come per esempio i due faldoni intitolati a Falzone. Metodo che ai fini dell'ordinamento definitivo dell'archivio risulta di grande aiuto. Ogni busta veniva intestata al lavoro storico o culturale e politico a cui Tricoli si dedicava, raccogliendo in sé tutto il materiale di studio, i ritagli stampa, gli appunti bibliografici che potevano essergli utile per la stesura dell'articolo, saggio o relazione. Il materiale è stato riunito all'atto della costituzione della Fondazione Giuseppe e Marzio Tricoli e dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per la Sicilia in data 11 gennaio 2005 e notificato il 18 gennaio 2005. 2 Modalità di acquisizione. L'archivio Giuseppe Tricoli è stato donato alla Fondazione Giuseppe e Marzio Tricoli dalla signora Mirella Falzone Tricoli e dai figli Fabio e Marcello Tricoli, in data 21 aprile 2005. Contenuto. Il fondo Giuseppe Tricoli raccoglie un vasto complesso documentario prodotto dalla attività di studioso e storico, uomo di cultura, politico e deputato, nonché di docente universitario. Si conservano infatti la maggior parte dei suoi scritti autografi e dei suoi manoscritti, degli interventi all'Assemblea regionale siciliana e del materiale raccolto durante il suo impegno politico in seno alla Federazione provinciale di Palermo del Msi, alle organizzazioni giovanili di partito e al Comitato centrale e Direzione nazionale del Movimento sociale italiano, ed infine durante la sua attività di consigliere provinciale di Palermo. Il fondo ha una consistenza di 94 bb. Ordinamento e struttura. Il fondo è strutturato in serie e sottoserie: serie 1: Attività politica, 1946-1995