Documenti E Ricerche Per Una Ricostruzione Storica Dell'isola Di Burano
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
76 Documenti e ricerche per una ricostruzione storica dell’isola di Burano di CLAUDIA PIZZINATO isola di Burano si inserisce XII secolo. Il più antico di questi è il Patto di storicamente e geograficamente nel Lotario dell’840 che regolava i rapporti tra ducato vasto complesso insulare denominato veneto e regno longobardo, dove tra le altre viene “laguna nord”. La sua storia e il suo nominata anche Burano 2. sviluppo seguono lo svolgersi degli Alle fonti del X secolo attinge il Pellegrini, il quale L’accadimenti antropici e naturali di queste terre riporta un documento del 967 dove si cita Buriano. poste tra il dolce e il salso. In un altro, del 907-911, che lui stesso trae dal Cessi, Purtroppo le notizie a noi pervenute, riguardanti si recita: ecclesiam… sitam super ripam fluvii Venezia e il territorio circostante in età antica, sono Burriane ubi vocabatur Piscariam 3. vaghe e per nulla circostanziate, salvo puntualizzarsi Nell’Origo Civitatum Italie seu Venetiarum, la gradualmente con il trascorrere dei secoli. cosiddetta Cronaca Altinate riprodotta da Roberto Tralasciando di analizzare gli autori latini, come Cessi4 e risalente all’XI-XII secolo, troviamo l’origine Plinio, Livio, Marziale o il greco Strabone, che nelle del nome: Cum his quidem omnes illi, qui in loro opere fanno cenno ad alcuni aspetti della Altinensium erant civitate, in porta illa, que X Regio, il primo autore che coglie nel cuore la versus boreas respiciebat, ibidem hospitati, vicum natura dei nostri luoghi è Cassiodoro1. Egli, nella sua Burianum Aurii a porta illa appellari famosa lettera del 537-538 d.C. ai Tribuni Marittimi, constituerunt. Da cui si deduce che Burano, come descrive i Veneti delle lagune come dediti alla pesca, altre isole-colonie, prese il nome dalla porta di alla raccolta e macinazione del sale e ai trasporti per Altino che guardava verso borea. mare o, più spesso, lungo fiumi e canali. Nel ritratto Solo con l’arrivo dei profughi dalla terraferma e con che risale al VI secolo possiamo riconoscere quella l’istituzione di un nuovo governo sorsero, però, i che per lunghi anni fu la popolazione del litorale e primi veri centri, abitati non più esclusivamente da della città di Venezia: gente sempre impegnata a pescatori, salinatori e mercanti, ma anche da ricchi salvaguardare le isole, a rialzare le sponde, a proprietari terrieri, ecclesiastici, artigiani e soldati. bonificare i terreni con stuoie intrecciate di vegetali, Il commercio acquista sempre più importanza e si a difendere prima i villaggi e poi le città non con svolge soprattutto lungo i corsi dell’Adige, del Sile, mura, ma con l’acqua, considerata da sempre un del Piave e anche del Po. bene prezioso perché da lì scaturisce la vita: il pesce, Troviamo un elenco di tali centri in Giovanni il sale, la navigazione, la protezione. diacono5, autore dell’XI secolo, che nella sua Ed è proprio alla ricerca di questa protezione che le cronaca veneziana riporta i nomi delle 12 isole del popolazioni della terraferma, quelle di Oderzo e di ducato, inclusa Torcello, senza citare però la nostra Altino, si rifugiarono, a quanto sostengono le fonti, isola, Burano. nelle isole della laguna nord nel VI secolo, nel corso In un documento del Piovego6, del 1182, in cui si delle invasioni prima gotiche e poi longobarde. In tratta di una contesa di territorio, anzi di palude, tra seguito all’occupazione della loro città, nel 639, gli i tenutari di questo “appezzamento” compare anche opitergini fondarono Civitas Nova, sede del nuovo un certo Iulianus Batiauro de Buriano. Da questo governo, mentre gli Altinati trasferirono la sede secolo in poi gli abitanti dell’isola faranno sentire religiosa a Torcello, mantenendo ad Altino il titolo sempre più spesso la loro voce, anche se nei primi episcopale. Da questo momento Torcello diventò tempi in tono minore rispetto alle consorelle un’isola importante e per secoli portò il peso di tale Torcello e Mazzorbo, le quali occuparono più onorificenza. pesantemente la scena pubblica. Attorno a Torcello gravitavano altre isole che Un altro elenco di città si può trarre dall’opera del troviamo citate in documenti risalenti tra il IX e il XIV secolo del doge-cronista Andrea Dandolo7, il 77 Archivio di Stato di Venezia, Savi ed Esecutori alle Acque, Laguna, d. 128, XVI secolo, Venezia, comprensorio della città con le sue isole, laguna tra San Giuliano e il litorale da San Pietro in Volta fino alla punta di Lio Maggiore oltre il Cavallino quale discorre di Altino, delle sue sei porte, e di chiaramente questa sua inferiorità che la relega in come gli abitanti dei quartieri che facevano capo a una posizione secondaria, anche per quanto tali ingressi chiamarono le isole da loro occupate riguarda gli aspetti giuridici ed amministrativi. con i rispettivi nomi delle porte: Torcello, Mazzorbo, Nel 1256 vengono istituiti i Governatori alle Entrate. Burano, Murano, Costanziaco, Ammiana. Per il XIV secolo troviamo ancora scarse informazioni sulla vita nell’isola. I documenti d’archivio tra il XIII e il XIX secolo In un documento del 1342 nel quale si tratta di Nel XIII secolo le contrade di Burano, Mazzorbo, materia di giudizi e condanne, il distretto della Ammiana, Costanziaca si trovano sotto la podesteria di Torcello viene diviso in cinque parti: giurisdizione del Podestà di Torcello, il primo dei due a Torcello, due a Mazzorbo e una a Burano, e quali fu Martino Cappello (1247). Nello stesso con la stessa proporzione vengono suddivise le secolo si costituì il Consiglio della Magnifica spese. È chiaro quanto la nostra isola sia ancora in Comunità di Burano, formato da 40 facoltosi posizione di inferiorità rispetto alle altre due. cittadini di età superiore ai 25 anni. Burano in questi In occasione poi della guerra di Chioggia (1378) anni appare come un centro minore rispetto agli Burano compare insieme alle altre contrade in altri, dove ad esempio c’è una sola osteria contro le sostegno del comandante Vettor Pisani: infatti, in cinque di Mazzorbo. Nei documenti traspare caso di guerra, le isole fungevano da giacimento per 78 la forza militare. solitamente sacerdoti; la Fraterna dei Poveri, Il XV secolo si presenta come un periodo di un’istituzione generosa retta dai ricchi dell’isola; floridezza commerciale, luce riflessa dalla capitale infine l’Opera Pia delle Donzelle Periclitanti. Venezia. In un proclama del 1475 si rende legale il Si avviano anche delle norme di regolamentazione commercio di vettovaglie (vittuarie) provenienti da della pesca, in modo da non rischiare l’estinzione di Treviso, mentre il dazio sulla carne era stato alcune specie (Savi ed Esecutori alle Acque, 1425). imposto già nel 1437; nel 1453 si vieta il gioco dei Nel corso del XVI secolo Burano diviene un’isola dadi nelle taverne, divenute luoghi di svago, segno molto popolosa. Il dato si ricava anche dal numero in un certo qual modo di benessere. crescente di uomini da galea reclutati per le varie Burano rimane però ancora in posizione defilata, guerre 9: nel 1537 ne vengono richiesti 79, nel 1570 almeno per la prima metà del secolo. Infatti in una Burano ne deve fornire 230, Torcello 15 e Mazzorbo ducale del 1419 che dispone la costruzione e 12. Non venivano reclutati solamente liberi cittadini, manutenzione di ponti e strade, la suddivisione della per i quali bisognava pagare una certa somma a somma a disposizione è così ripartita: il 60% a sostegno delle famiglie rimaste prive della loro fonte Torcello, il 40% a Mazzorbo e il restante 20% a di sostentamento: in questo periodo, infatti, fu Burano. decretato l’utilizzo dei condannati ad una qualche Tra il 1427 e il 1474 Burano dispone di balestrieri e pena, i quali dovevano scontare al remo il loro milizie, ma si tratta di semplici cittadini reclutati in periodo di carcere. Questo sistema venne applicato caso di necessità, con compiti di scorta d’onore o inizialmente in tempo di guerra e, successivamente, delle merci: 50 di loro verranno richiesti per anche in tempo di pace per mantenere sempre l’impresa di Scutari (Albania), insieme a 15-20 rifornite e pronte le galee. Burano non forniva solo barche. forza lavoro, ma, tra alterne vicende e In questo secolo viene costituita anche la Camera incomprensioni, anche imbarcazioni come burchi dei Pegni al fine di combattere l’usura: concedeva o altro. prestiti con garanzia di pegni su cose mobili 8. Prima I documenti ci trasmettono però anche la forte della creazione di questa Camera i pegni venivano sensazione che quest’isola fosse una terra di venduti a Torcello, con evidente vantaggio per confine, dove imperversava il contrabbando, quest’ultima. Torcello godeva infatti di molti l’evasione fiscale, il vandalismo, la delinquenza, privilegi ai quali le altre isole non erano ammesse. soprattutto violenta, partecipi gli abitanti che non se Documenti del 1459 e 1480 trattano l’argomento: nel ne lamentavano mai, anzi che semmai dimostravano primo troviamo un proclama che attribuisce dei chiaramente la loro avversione per l’ordine privilegi alle contrade di Torcello, Mazzorbo e precostituito, salvo mettersi in salvo poi dietro il Burano da Mar, in seguito ai quali gli abitanti di pretesto della loro povertà e ignoranza. queste isole vengono considerati come cittadini Il contrabbando, soprattutto quello di vino, era cosa originari della Serenissima e partecipano ad officiis quotidiana: troviamo episodi di ministri e dazieri et beneficiis. Il secondo documento dimostra la gettati in acqua, a volte a rischio della vita. La stessa disparità di trattamento, dal momento che Mazzorbo fine fanno gli esattori del Fisco e gli ufficiali di e Burano chiedono di avere gli stessi privilegi di Sanità, in breve coloro che tentano di far rispettare Torcello. la legge. Lo stesso Doge incontra non poche Verso la fine del 1400 scorgiamo i primi tentativi del difficoltà nel suo rapporto con il Podestà, il quale Podestà di trasferirsi a Burano, dove soggiorna per non solo non si applica sufficientemente nel nove mesi, bruciando la legna che avrebbe dovuto riscuotere le tasse10, ma accampa mille scuse per bruciare a Torcello.