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n.2 maggio 2004 mensile di intrattenimento intelligente 2 EDITORIALE bazar 05 2004 bazar 05 2004 laboratori di serena cama e freestylers 3 [email protected] [email protected]

MAra Codalli Eugenia ROmanelli Vera RIsi Direttore arTistico Direttore responsabile viceDirettore bazar 05 2004 laboratori di serena cama e freestylers 3 [email protected]

SKATE WILL NEVER DIE Il primo skate è datato 1950. Ma nel 1965 lo skate sparì dalla circolazione. Motivo? Incidenti fatali provocati da materiali scadenti… Poi, nel 1970 nacquero le prime rotelle in uretano…

Di Serena Cama in collaborazione con Alessandro Intiso

Cos’è lo skateboard? Per alcuni una perdita di tempo, per altri uno sport, un gioco o un feticcio della dominante cultura americana. Per molti è simbolo di libertà e così doveva essere per i baby-boomer, i figli del boom economico statunitense, quando abbandonarono le loro tavole due per quattro montate su rotelle da pattini con una cassetta da imballaggio per manubrio, per comperare Lo skate cominciò a guadagnare seguaci tra la folla di surfer attratti dall’idea di poter cavalcare le impervie asperità della strada. Nacquero subito riviste (la prima fu Surfguide di Long Stevenson), si organizzò la prima gara che si tenne a Hermosa, California, nel 1963. In quegli anni si produssero più di cinquanta milioni di tavole. Eppure nel 1965 lo skate morì. Causa: la scarsa qualità dei materiali usati per costruirli come le ruote in argilla che garantivano una corsa più liscia ma anche cadute più rovinose. Così in seguito ad alcuni incidenti fatali, i comuni bandirono gli skates dalle strade. Ma lo skate restò nel cuore di pochi appassionati come Frank Nosworty che nel la prima ruota in uretano. Da allora nuove innovazioni tecnologiche, ma soprattutto1970 i nuovissimi progettò skatepark , il primo dei quali inaugurato in Florida nel 1976, portarono lo sport agli allori della ribalta grazie anche a skaters come Bruce Logan , Russ Howell, Tom Sims, Gregg Weawer e Stacy Peralta . Ciò nonostante, la vecchia nemesi dello skate – la preoccupazione per la sicurezza – si ripresentò sotto forma di assicurazioni esorbitanti e insostenibili. Gli skatepark dovettero chiudere le porte al pubblico e aprirle ai buldozer. Bisognerà aspettare il 1983 quando i video della Powell-Peralta fungeranno da propulsori per il rilancio dello skate e per la sua fusione con la musica punk e new-wave. Grazie a questo connubio, infatti, i contest si caricarono di appeal diventando dei veri e propri festival. Un mix di musica, creste, giacchetti chiodati facevano da contorno alle acrobazie aeree di Tony Hawk, Rodney Mullen e altri che sembravano trasporre le energie del punk direttamente sulla tavola. Oggi grazie a televisione, videogame e tv via cavo il suo fascino raggiunge e conquista giovani delle regioni più sperdute del globo che con il loro skateare azzerano tutti i regolamenti continuando a rubare l’energia dell’onda per riportarla su cemento. Porretta Massimiliano

UNITED SK8ERS OF Napoli Realtà in espansione; qui il Centro Direzionale, fiore all’occhiello degli skaters ITALY partenopei, costruito in marmo, con muretti di ogni forma e misura, scalinate e handrails. Il fine settimana ci si incontra alla Rotonda Diaz, ma anche nei Di Dario Parente pressi della città ci sono ottimi posti per andare in skate, tra cui il nuovissimo skatepark di Pomigliano d’Arco. Roma Il quartiere dell’Eur è il punto di ritrovo degli skaters capitolini. In una zona Milano, Roma, Napoli: tre città a ricca di marmo, muretti, gradoni e banks, ci si può sbizzarrire nei week-end. confronto per chi ama andare in Il resto della settimana l’appuntamento è al Foro Italico, dove si possono incontrare skater di ogni tipo, dai b-boy ai punk, fino agli hardcore. Molto skate attivo anche il panorama nei dintorni della città, in particolare a Civitavecchia, Ostia e Fregene. Sì, è vero, non possediamo una cultura dello skateboard radicata come in altri Milano paesi, ma nelle grandi città c’è un certo fermento. Soprattutto al Nord, dove le Luogo ideale, con i suoi numerosi skatepark gratuiti e sempre aperti, strutture si sono sviluppate prima, gli skaters sono presenti da diversi anni. Ma non scalinate, corrimano e rampe nel nuovo polo universitario e nei pressi della pensiamo che al Centro o al Sud la situazione sia meno interessante: anche qui stazione Centrale. In centro luoghi molto frequentati sono piazza Borromeo e comincia a imporsi questa pratica, per molti vero e proprio stile di vita. la zona del Duomo, preferita per le scorribande notturne. 4 di serena cama e freestylers laboratori bazar 05 2004 bazar 05 2004 laboratori di serena cama e freestylers 5 [email protected] [email protected]

IL CONTEST E’ SERVITO

Di Maria Concetta Furnò Cinque gli ingredienti essenziali per fare di un L’evento CONTEST un evento che faccia gola a tutti. Perché gli must skaters non si accontentano dell’estate della solita minestra A maggio prenderà il via la settima Sono moltissimi i giovani richiamati da questi appuntamenti agonistici, tutti edizione dell’ Etnies European Open. pronti a mostrare il proprio talento e a regalare un grande spettacolo. Queste le location: Ma come si organizzano queste gare? 21-23 maggio Linkoping (Svezia) Locazione – Pubblicità – Sponsor – Musica e Pernottamento, questi gli 11-13 giugno Monaco (Germania) ingredienti base. 10-12 settembre Roma, presso il park di Non importa dove si terrà la gara, purché il posto possa accogliere: Ostia Lido competitori, pubblico e strutture adeguate a skateare al meglio, come E ANCORA… rampe, piramidi, o più semplicemente gradini, scalinate e muretti. Fissati 25-27 giugno Etnies Bowlmasters a con certezza data e luogo è il momento di pubblicizzare l’appuntamento Brixlegg (Austria) con volantini ed e-mail. E’ necessario inoltre trovare gli sponsor, per i quali è 20-22 agosto European Skateboard possibile chiedere presso gli skateshop una lista di importatori e distributori Championship a Basilea (Svizzera) da contattare. Elementi non trascurabili sono: l’impianto stereo (minimo 500 watt), un dj e uno speaker. Non dimenticando poi di fornire un elenco dei possibili alloggi: ostelli, campeggi e alberghi della zona.

Comunicare una passione, VOCABOLARIO il vocabolario degli skate Di Corinna Capolunghi Uno skate, le adeguate protezioni e molta buona volontà potranno trasformare un qualsiasi spazio aperto nel vostro terreno di prova. Ma al di là della necessaria pratica, se non volete essere tagliati fuori da uno dei trend più giovani del momento non potete esimervi da un tuffo nello skate language. Quali sono i termini base per comunicare con i Bboys e le Flys (ragazzi e ragazze) di una crew (gruppo):

CONTEST/SESSION: occasione di ritrovo tra skaters, in qualunque spot, ovvero luogo dove ci sia qualcosa di adatto a skateare. TRICK: qualsiasi manovra, evoluzione effettuata su uno skate. STREET: stile di skating che comporta lo skateare usando solo elementi trovati in ambiente urbano. OLD SCHOOL: un trick, uno skater o qualcosa che si riferisce ad uno stile ormai superato. GOOFY: si è goofy se si usa principalmente il piede sinistro sul dietro della tavola (detto tail, in contrapposizione con la parte anteriore detta nose). Se, al contrario, si usa il piede destro sul tail, si è regular. TWEAK: aggiungere stile a un trick esagerandolo. SLAM: una caduta pesante. POSER: chi si finge skater per vantarsi o chiunque cerchi di essere ciò che non è. PRO: un professionista, capace di ottenere lo sponsor delle compagnie di skateboard. DILDO BLADES: termine denigratorio con cui gli skaters si riferiscono a chi pattina. 4 di serena cama e freestylers laboratori bazar 05 2004 bazar 05 2004 laboratori di serena cama e freestylers 5 [email protected] [email protected]

Volete uno skate che risponda alle vostre esigenze, che Di Manuela Trentadue sappia prestarsi bene a ogni tipo di performance? Beh, se pensate di costruirlo da soli, leggete attentamente; le Una tavola su misura? perche’ no! operazioni non sono semplici. Il primo vero problema è trovare il legno adatto: comunissimo Ecco come fare uno skate acero canadese. Già, comunissimo si… ma in America, non in Italia dove legni come faggio e betulla hanno qualità simili ma non perfette come l’acero canadese. Il secondo, di gravità minore, è rimediare il giusto stampo in alluminio e in ultimo una colla efficace per attaccare i vari strati di legno (7 o 9). Le cose si complicano con il pressaggio del legno. Le tecniche usate nel nostro paese risultano molto sofisticate rispetto a quelle americane e per questo inadatte. Le questioni sono ancora molte, elencarle tutte nel dettaglio potrebbe spaventarvi. Può essere utile, piuttosto, qualche consiglio affinché la vostra tavola sia sempre ok. • Per migliorare l’aderenza con lo skate attaccateci sopra uno strato di griptape. Potete ritagliarlo a vostro piacimento, ripassare i contorni con un pennarello nero, per personalizzarlo un po’, e magari marcare un’estremità in modo da distinguere il tail dal nose. Quando poi sarà divenuto sporco e vecchio, niente paura: si ricomincia. Staccatelo con l’aiuto del phon e date di nuovo spazio alla vostra creatività. • Per i trucks, attenzione: scegliete i gommini in base al vostro peso, stile e specialità. I bulloni sono soggetti a rompersi, sostituiteli con dei grindking, si montano al contrario e sono praticamente indistruttibili. • Infine le ruote. Tenete conto della durezza: le 101A durissime sono buone per la rampa, le 95-97° per l’asfalto più ruvido e le 99° per il marmo, gli skatepark e l’asfalto liscio. Lo spessore: più strette vuol dire maggiore leggerezza, più larghe maggiore aderenza. Un ultimo suggerimento: provate a cambiare posto alle ruote disponendole in maniera tale da evitare che si consumino soltanto da un lato. A questo punto il vostro skate è pronto per chiudere i tricks che più vi piacciono! Foto di Rafael Casado

Di Francesca Fichera “Ollie”, “wallie” e “ flip” sono solo alcune delle oltre 100 evoluzioni che lo skateboard permette di fare. Se si pensa che skateare sia roba da tipico teenager ribelle che vagabonda per la città con la tavola al piede, si è fuori strada. Lo skating è una vera e propria arte con alla base molta esperienza, SKATE: passione e una buona dose di spericolatezza. Per diventare un vero skater non basta affidarsi all’improvvisazione: serve la conoscenza delle innumerevoli tecnica e fantasia tecniche che lo skateboard richiede per essere controllato al meglio. Si inizia prendendo confidenza con gli “ollie”: semplici movimenti che permettono alla tavola di saltare rimanendo attaccata ai piedi dello skater. In genere chi cerca di ollare per le prime volte prova e riprova i movimenti su un tappeto a casa per non farsi male in caso di cadute. Superata questa fase si passa all’allenamento su campo in cui sbucciarsi le ginocchia e i gomiti è sinonimo di apprendimento. Scale, marciapiedi e superfici di marmo sono l’ideale per avere le migliori prestazioni. In seguito si provano i vari tricks che vanno dal semplice salto di un ostacolo a flips e slides; per non parlare delle molteplici figure che si possono inventare in freestyle su una doppia rampa.

TRICKS Dietro l’improvvisazione ogni skater padroneggia un bagaglio di tecnica costituito da un’infinità di tricks:

Ollie è la manovra base dello skate, consiste nel far leva sul tail con il piede posteriore per sollevare la tavola con il piede anteriore. Nollie è l’opposto dell’ollie, un ollie dal nose invece che dal tail. Wallie un ollie effettuato con le quattro ruote su una superficie verticale. Grab usare l’una o l’altra mano per stringere qualsiasi punto della tavola mentre si è in aria. Slide ogni trick dove una parte dello skate scivola su qualche superficie. Spin far ruotare la tavola orizzontalmente.

Flip far ruotare la tavola lungo il suo asse verticale. TRICKS Questa è solo un’intro sulle evoluzioni degli skaters, ma se siete fortunati potreste assistere dal vivo persino ad un Impossibile.

Di Corinna Capolunghi 6 di serena cama e freestylers laboratori bazar 05 2004 [email protected]

La moda degli Scarpe da I negozi più forniti di skaters ginnastica Roma: Hot Line- largo Tevere degli Inventori 46 di Francesca Romana Mariantoni a pianta New Water Works- via G. Avezzana 29 Windsurfing Paradise- corso Vitt. Emanuele 204/206 larga, larghe t-shirt con graffiti e Powder Pro Shop- via Dei Gracchi 21 Dna Boards- via Massaciuccoli 77 comodi cargo. Per essere un vero A.S.P- via Famagosta 31 skater non basta una tavola di legno con quattro rotelle, è necessario pensare, agire e vestire come un vero rider I free-stylers indossano abiti che assicurano comodità e libertà nei movimenti. Di solito, lo skater veste scarpe da ginnastica a pianta larga che consentono una maggiore stabilità sulla tavola; pantaloni molto -shirt ampie variamente larghi e rigorosamente a vita bassa per favorire il movimento delle gambe; T Stanchi di auto e raffigurate. Non mancano accessori che vanno dalle catenelle da attaccare ai passanti dei pantaloni, ai polsini stile tennista fino a cappellini di vario genere. Vestiario reperibile in negozi specializzati e soggetto a differenze di prezzo relative alla marca scelta. Supponendo di dover acquistare scarpe, mezzi pubblici? pantaloni e t-shirt, si parte da una spesa minima di 120 euro. Tutto ciò senza contare l’acquisto principale: tavola, truk e ruote che fanno impennare vigorosamente il budget. Se sopravvivete a tale Arriva lo spesa, non vi resta che salire sulla vostra nuova tavola vestiti di tutto punto e cominciare a provare i triks più difficili. skateboard volante L’Airboard, veicolo per il tempo libero prodotto dall’Arbortech australiana, fa la sua prima apparizione durante la cerimonia inaugurale delle Dirtsurf, da Olimpiadi di Sidney 2000. Lo skateboard ad aria, inventato da un gruppo di un semplice ingegneri australiani, funziona a benzina verde, ha un diametro di 160 cm, un’altezza di 120 cm, una skateboard pedana alta 30 cm, una base di gomma, un peso allo skateboard di circa 100 chili e un prezzo che si aggira attorno ai 26.000,00 euro. stellare Basta accenderlo, lasciar gonfiare la base di di Rosa Cristiano gomma fino a 5 cm, prendere i comandi e decollare. Spostando l’asse di equilibrio del corpo Chi ha voglia di mischiare senza remore le emozioni si possono compiere vere e proprie acrobazie. del surf con quelle dello skate, non deve far altro che Il cuscino d’aria permette di sorvolare qualsiasi lanciarsi sul dirtsurf, un attrezzo in grado di offrire superficie solida per un’altezza massima di 4 cm e altissime prestazioni su tutte le superfici. Nato in raggiungere una velocità massima di 35 chilometri Australia e lanciato alla fine del 2001, il Dirtsurf è orari sull’asfalto. formato da due ruote in linea, un telaio in alluminio Per vedere l’Airboard in azione consultare e freni ad alta sicurezza che danno al guidatore una www.airboard.com.au sensazione di solidità con la tavola. Veloce e divertente più di un normale skateboard, il dirtsurf permette di raggiungere punte di velocità elevate, con un record di 105 chilometri orari in discesa. Dall’erba alla sabbia, dal cemento all’asfalto, da superfici lisce a superfici irregolari, il Dirtsurf, predisposto per l’attacco di una vela, ci permette di sfrecciare alla velocità del vento. X

Ami lo skate, sei un professionista, un principiante o vuoi soltanto avere maggiori informazioni? Non ti resta che leggere o navigare

SAPERNE DI+ e scoprirai tutto su questo sport. Ecco qualche segnalazione.

Libri Concrete Wave di Michael Brooke (Paperback) Lungo La Strada di Andrea Rigano (Kob Records)

SITI: www.skatemap.it www.skatecoffee.it www.skateboardsociety.com www.6am.it www.coolboards.it www.aneema.com Foto di Rafael Casado www.skate.it www.skate.135.it

RIVISTE: Sei uno studente, liceale o universitario? Vuoi scrivere e WIMPY collaborare con noi? Hai dubbi, critiche o complimenti da farci, FREESTYLER delle novità da segnalarci? FREEZER 6:00 AM SCRIVI A: [email protected] BACO MAGAZINE SKATEMAG SCRIVI !! 6 di serena cama e freestylers laboratori bazar 05 2004 bazar 05 2004 SOMMARIO 7 [email protected]

Giulia Premilli - AVERE 3-4-5-6 29 Claudio Amendola Guida al maggio fiorito Studenti La Sapienza- RILEGGERE - Achille Piè 49 LABORATORI Skate will Veloce never die Agnese Ananasso - HI TECH Nancy Brilli -BRILLETTURE Linee di confine 9-10-11 30 Fernando Pessoa 50 Roberto Pisoni-VISIONI Il virus Kill Bill Amoruso - NOTTE - birra Oliva Muratore - 12 31 battiti e brusii 51 ARCHITETTURE Urbana Alessandro Benvenuti- architettura VISIONI Stupidità, bisognerebbe farci un film Alberto Traversi NOTTE Matteo Bianchini - PICCOLI 32 Aperitivo in hotel Il cestino dei tesori 14 52 Caterina Gonelli-ONDE Coming Soon: cinema che Andrea Lisi NOTTE play Valerio Cammarano - SPORT anticipa i tempi 33 it loud, madame orienteering, lo sport degli 15 53 esploratori Pietro d’Ottavio-SINTONIE Claudio Coccoluto Ci vuole orecchio 34 Volgarità in pista e sullo Angelita Peyretti - schermo 54 SCIOCCHINA Passerotto non 16-17 andare via 36-37 Carla Antolini-SCENE Chiara Spegni - GUSTI Valeria Cecilia - CORSI Toc toc? Sono lo spettatore Tortillas & co! Confronti artistici: giovani e 55 maestri 18 38-39 Andrea Rustichelli -SCENE Chiara Tacconi - GUSTI - Valeria Cecilia - FENOMENI Primavera di Danza Entradas Reload: cafè crittografico e 56 nomade Enrico Lo Verso-SCENE 19 40 Eva Buiatti-GUSTI Da domani sarò libero Tortilla alle melanzane Valeria Cecilia - NET - per extraterrestri 57 Zapping nelle web tv

Lorella Scacco -ARTI Artisti 21Fabio Murru-SUONI 42 allo specchio i sapori francesi di Nicky Guido Dolara - NOI - Ponti Nicolai 58 D’Europa Luca Beatrice -ARTI 22 43 Il coraggio dell’arte Pietro D’Ottavio-SUONI Franco Andreucci - LORO Up! Di Peter Gabriel 59 I paradigmi della Big Night Marzia di Mento -ARTI 44 Anteprima bazar: la Casa 23 della Memoria Amoruso-SUONI Cristiana Scoppa - Comfort in progress 60 MIGRAZIONI - N:EA, Napoli: Luca Carboni -ARTI Europa Africa 46 Skizzi 24 Fabrizio Gianuario-SUONI Mugnaini -VIAGGI 61 Giulia Premilli - GENDER in concerto 47 Go to Mali Uomini, mano alle scope!

26-27Ciro Bertini -LEGGERE Mario Morcellini - CORTEI Generazione degenerata 48 Chiara Pietrella - ESSERE 63 media di massa e reti di Naturopata: niente regole? convocazione Marco Begani -FUMETTI 28FUmetti, roba impegnata

bazar 05 2004 visioni di roberto pisoni 9 [email protected]

capace di affrontare qualsiasi iperbolica circostanza con una convinzione totale. E dopo di lei le altre splendide figure di donne isolate (Daryl Hannah, Vivica A. Fox, Lucy Liu) che rappresentano le eterne categorie femminili della mente del cinema di genere, Il virus Kill Bill dal kung fu alla blaxploitation. Quello che tiene tutto insieme è il formalismo viscerale di Tarantino, l’aria di totale artificio che governa per intero Kill Bill, dai duelli sanguinosi, all’animazione manga, fino Un film concepito come un’opera onirica all’aria da tragedia biblica del secondo volume, mescolata all’ironia affettuosa, che non in cui confluiscono tutti i film del nostro trasmuta mai nell’insulto della parodia. Con Kill Bill, Tarantino non ha soltanto realizzato immaginario… Un religioso canto d’amore a un film, ha anche inventato lo spazio culturale che gli consente di esistere. Un spazio tutto il cinema che ha influenzato la vita di fatto di celluloide, una casa del divertimento abitata da fantasmi del cinema in attesa di Tarantino. accedere al Paradiso della forma assoluta. Se un negozio di dvd e videocassette è, per il cinefilo onnivoro, la casa dei desideri, il noleggiatore o l’impiegato che sta al banco, in un mondo perfetto, dovrebbe essere l’oscuro scienziato che ha testato tutte le pozioni su se stesso, come anche i veleni e gli elisir. Immaginate che un giorno il nostro spacciatore torni a casa e si lasci andare ad un sogno in cui tutti i film che ha visto si incontrino e si costruiscano come un’unica emozionante e interminabile opera: un cast di gangster giapponesi, donne intrappolate in una prigione del sud degli Stati Uniti da secondini sadici, vampiri e sirene delle arti marziali, wrestlers messicani, pistoleri italiani, fantasmi, demoni e spiriti tutelari. Kill Bill, lo conferma ancor di più il secondo volume, è un film concepito esattamente in questo modo. Se il folgorante Jackie Brown (1997) sembrava aver spinto la regia e la poetica di Tarantino verso un realismo sensibile fino all’elegia, la sua ultima opera folle è la vendetta dell’ex-impiegato del videostore, innamorato di tutte le epifanie vissute tra gli scaffali di vhs, nei lontani drive-in della periferia e nei minuscoli festival gore. Kill Bill è un religioso canto d’amore a tutto il cinema che ha infettato la vita di Tarantino, un cinema definito spesso di serie b, ma che ha nella cifra popolare e nelle trovate spettacolari la sua sacra peculiarità. Quando un film sa essere popolare con stile e classe non manca mai all’appuntamento con Tarantino, è di sicuro nella lista dei suoi favoriti. Questa infervorata lettera d’amore al cinema sotterraneo che è ha anche un chiaro destinatario: Uma Thurman, la sposa sanguinanteKill Bill trasformata in una samurai vendicatrice, che domina lo schermo in ogni istante, urlando imprecazioni in americano o in giapponese, KILL QUENTIN, KILL Ama i film d’autore ma è un fan degli spaghetti western e dei film di che ne è testimone, cresce e si vendica, quindici anni dopo, con dei fantastici duelli uno contro uno. genere. Perché è lì che emerge tutta l’italianità… Ci sono tutti gli elementi dello spaghetti western: l’amore per i dettagli, le iperboli, gli zoom stretti sugli occhi, i filtri rossi, i cattivi diabolici. Per me è un’opera seminale, il vero classico. E nel Intervista a Quentin Tarantino secondo volume c’è molto di quel film, incluso il nome del personaggio principale, Bill, che là era il Ai bordi di una piscina hollywoodiana, Tarantino, occhiali a goccia dalle lenti buono e qui invece l’essenza del male. rosse e camicia a righe sottili, sembra un personaggio uscito dalle pagine di un romanzo di Elmore Leonard, amatissimo scrittore noir, da cui l’enfant terribile del Perché ami di più i film di genere che non i film d’autore? Tutti i registi americani, se devono cinema americano ha tratto Jackie Brown (1997) e a cui si è spesso ispirato per citare i loro maestri, fanno i nomi di Antonioni, Fellini, De Sica, tu sei l’unico che va a ripescare i suoi dialoghi scoppiettanti. Non è di letteratura però che si parla per discutere film popolari che vengono sottostimati dalla critica… dell’atteso volume due di Kill Bill ma di cinema. Del suo culto assoluto per i film di genere italiani e di come questa seconda parte dell’epica della Sposa sia all’insegna E’ abbastanza divertente. Io amo anche i film d’autore, ma sono un fan dei sottogeneri. I registi non più, o non solo, del kung fu ma soprattutto del western spaghetti. Quentin si che citano Pasolini, De Sica e Antonioni, li hanno scoperti durante gli anni del college negli anni sbraccia snocciolando nomi e titoli dei suoi film di culto, e sono centinaia, per lo più sessanta, e sono stati la loro prima introduzione al cinema italiano. Io ho scoperto i film italiani sconosciuti al pubblico medio, che ha consumato per anni in tv e nel videostore dove più tardi, in televisione. E in tv non trasmettevano le opere d’arte, ma gli spaghetti western, i lavorava prima di diventare regista. Quello che è certo è che lo stesso entusiasmo film di fantascienza di Antonio Margheriti, i peplum di Vittorio Cottafavi, gli horror di Mario caratterizzerà la sua missione a Cannes quando, nelle vesti di presidente della Bava. Sono cresciuto guardando questo cinema che è diventato il mio cinema. Non dico che non Giuria, dovrà snocciolare il palmarès 2004 del festival. mi piaccia Umberto D. (1952) o Ladri di Biciclette (1948), ma per paradosso quei film potevano essere girati anche in Irlanda. E’ nei film di genere che invece, per me, emerge di più Hai detto che Kill Bill è il tuo primo film-film, cosa intendi con questa formula? l’italianità. E negli anni sessanta i film di genere italiani erano insuperabili. Tutti i film che ho realizzato in precedenza, da Le iene (1992) a Pulp Fiction Che effetto ti fa essere stato scelto come presidente della giuria di Cannes, dopo aver (1994), si svolgevano a pochi metri da qui, laggiù o in quell’altro angolo di Los presentato lì i tuoi primi film e aver vinto il festival? Angeles. In questo mondo che è il mio. Kill Bill invece accade tutto in un universo dell’altrove, un universo fatto solo di film, che non ha niente a che vedere con la Da ragazzino ero un cinefilo, divoravo film e, crescendo, mi sono innamorato di vita reale. Per questo lo chiamo il mio primo film-film. Tutte le vicende di Kill Bill Cannes, è diventato una specie di luogo da sogno per me. Il mio primo desiderio da avvengono in un mondo che esiste soltanto sullo schermo. adolescente non era fare il regista ma, prima o poi, riuscire ad andare a Cannes. Era come il mondo di Oz, volevo andare a Cannes, vedere i film e basta. Quando Le iene Questo secondo volume è stato realizzato non più all’insegna del tuo amore per il è stato scelto per un A Certain Regard, ero contentissimo perché, anche se non era cinema orientale ma dello spaghetti western… in competizione, il mio film veniva mostrato al Grand Palais e questo mi bastava, il mio sogno si era realizzato. Poi ho realizzato il sogno di vincere con Pulp Fiction e Quando si parla di spaghetti western, il primo nome che devi citare è inevitabilmente ora, eccomi qua, presidente della giuria. quello di Sergio Leone. Ma Kill Bill vol. 2 è stato influenzato più da Sergio Corbucci che da Leone. Infatti nel mio film ho utilizzato due temi di Morricone Quali film vorresti vedere e premiare? tratti da un paio di opere di Corbucci che ho amato moltissimo: Navajo Joe (1966) Credo che il presidente e la giuria di un festival siano un po’ come i guardiani dell’estetica. e Il Mercenario (1968) con Franco Nero e Tony Musante. Ma c’è un film che è Con la loro decisione decidono lo status estetico dell’annata cinematografica, specialmente a ancora più marcatamente all’origine di Kill Bill: Da uomo a uomo (1968) di Cannes, che è il festival più importante del mondo. Non solo, è anche il festival che ama di Giulio Petroni, con Lee Van Cleef e John Phillip Law, un western di vendetta più i suoi film, che li abbraccia teneramente. Quello che farò, con tutte le mie forze, è premiare durissimo che mi ha segnato profondamente. Avevo già utilizzato due brani della i film più belli, senza lasciarmi influenzare da scelte politiche o nazionalistiche come spesso sua colonna sonora nel volume uno, ma è lo scenario archetipico della storia di accade nei festival. Cercherò di convincere la giuria a puntare sui film che, a prescindere da vendetta che è fondamentale: i quattro killer che uccidono la famiglia, il bambino tutto, sappiano indicare delle strade brillanti per il cinema e la sua estetica. INTERVISTA 10 di roberto pisoni visioni bazar 05 2004 [email protected] Soy Cuba

Un tesoro riscoperto in dvd

Dimenticato volontariamente per trent’anni, Soy Cuba, film di Mikhail Kalatazov è stato riscoperto nel 1992, dopo la caduta del muro di Berlino, e si è subito imposto come uno dei grandi capolavori misconosciuti della storia del cinema. Ora esce finalmente in Dvd in Francia (dalla meritoria Mk2, già curatrice insieme alla Cineteca di Bologna dei restauri dell’opera omnia di Charlie Chaplin e della sua diffusione in Dvd) in un edizione assolutamente imperdibile. Quando nel 1992 Francis Ford Coppola e Martin Scorsese videro per la prima volta il film di Kalatazov, si sentirono un po’ come Cristoforo Colombo davanti al Nuovo Mondo: Soy Cuba sortisce sugli spettatori una fascinazione sorprendente e dona a ciascuno il sentimento della scoperta. Chi si aspetta di vedere una pesante lezione di realismo socialista (il film fu prodotto e censurato dall’Unione Sovietica in anni ancor poco disgelati), si imbatte invece nell’intensa bellezza di una terra mitizzata, Cuba, dalla macchina da presa di un genio della forma. In quattro episodi, il film racconta l’irresistibile ascesa di Alberto, Pedro e Enrique, studenti di paese che diventano guerriglieri per combattere la miseria e opporsi al regime tirannico di Batista. Il Dvd ha il merito di offrire un superbo transfert video, che consente di apprezzare le incredibili qualità plastiche del film, in un bianco e nero meraviglioso, e la preziosa versione originale spagnola. I commenti di Scorsese e Samuel Blumenfeld, competenti ed entusiasti, tendono ad ascrivere troppo il film al cinema sovietico, cercando di legarlo alla tradizione Eisenstein. Rivedendolo, invece, non si possono non intravedere i punti di contatto con altre opere capitali del cinema cubano, da Historias de la Revolucion (Gutiérrez Alea, 1960) a Cuba 68 (Garcia Ascot, 1962), due film a episodi che ricostruiscono gli ultimi giorni del regime di Batista. Inoltre Soy Cuba, come tutto il cinema cubano post-rivoluzionario, partecipa alla creazione di due figure mitriche: quelle del guajiro e del barbudo, celebrati nel 1959 da Gutiérrez Alea nel suo cortometraggio Esta tierra nuestra. Il film è celebre per alcuni movimenti di macchina divenuti leggendari per complessità e armonia, ma è ogni dettaglio, dalla fotografia agli attori, a farne una sinfonia indimenticabile per gli occhi.

Soy Cuba di Mikhail Kalatazov, Urss/Cuba, 1964, MK2, 2DVD, 24,99 euro bazar 05 2004 visioni di roberto pisoni 11 [email protected]

Un film la cui garanzia indiscutibile è la veridicità della storia, con cui ci urla, scena dopo scena, che non può essere sottoposto a giudizio. Perché tutto è già successo…

Da lontano Monster, come tutti i film che si ispirano alla cronaca nera e sotto sotto aspirano alla sociologia spicciola del male contemporaneo, odora di raggiro sensazionalistico. E la visione, purtroppo, non delude le attese. Con la sua bella etichetta sotto il braccio, “un film basato su una storia vera”, si presenta con l’assicurazione dell’autenticità e la ferma intenzione di mostrarci che non ricorrerà né a trucchi né a inganni. Ecco il fatto di cronaca: una prostituta disperata incontra sulla sua strada una giovane lesbica, la salva da uno stupro e la coinvolge in una folle spedizione, costellata di omicidi gratuiti, in cambio di una macchina e qualche manciata di dollari in attesa di cambiare vita. Se qualcuno, a questo punto, comincia ad avvertire un po’ di fastidio, arriva tardi. Monster ha un marchio di garanzia indiscutibile: Aileen “Lee” Wuornos, la protagonista, è vissuta davvero, è stata la prima serial killer donna della storia americana, ha “esercitato” verso la fine degli anni ottanta ed è finita sulla sedia elettrica dodici anni dopo (nel 2002). La The Selling of a Serial Killer, 1992 e Aileen. Life and Death of sua storia è stata già raccontata in due notevoli documentari di Nick Broomfield (Aileen Wuornos. , 1992), un’opera (Wuornos di Carla Lucero), molti instant-book, un a Serial Killer, 2003), ha ispirato un dramma televisivo (Overkill: The Aileen Wuornos Story fumetto e decine di siti web. Insomma Monster è l’ultimo atto di una vera e propria agiografia criminale. Aileen Wuornos è stata incriminata e condannata…) il film ci Introdotto e chiuso dai cartelli che certificano la correttezza dell’operazione (il “basato su…” e “ urla, inquadratura dopo inquadratura, che non può essere sottoposto a giudizio, perché ha trovato la retta distanza tra empatia per il personaggio e il rifiuto della fascinazione: tutto è desunto dal vero, dunque è giusto, dunque è bello. Il ricatto, insomma, a cui ci sottopongono i filmElephant tratti didalle Gus storie Van vere,Sant ceuna lo ha specie di platonismo riveduto e corretto attraverso la forma dell’inchiesta cinematografica. Ma non è così che vanno le cose, dimostrato: è difficilissimo trovare l’equilibrio tra la fragranza e il dolore del vero e le proprie scelte linguistiche. Il come raccontare vale tanto il cosa, proprio perché il cosa è già accaduto ed è, nella sostanza, immodificabile. Gli accenti, le sfumature, lo sguardo, allora, valgono tutto. Monster La verità, invece, in questo genere di prodotti indipendenti e dorati, è un valore che va situato tra la performance atletica e l’attrazione da baraccone. è una specie di Luna Park del sordido in cui la star, Charlize Theron, segue alla lettera la regista Patty Jankins (all’esordio) che, in nome del vero, le consiglia di esasperare appena può. Cosa difficile per l’attrice, truccata come una macchina da competizione e irriconoscibile: una quindicina di chili in più e protesi di ogni genere (agli occhi e ai denti), che le trasfigurano il viso e la trasformano nel “mostro”. Ecco il secondo criterio di verità del film: non solo la storia è vera, ma quell’attrice devastata è veramente (incredibile!) Charlize Theron. Questo verismo degradato a show rumoroso, questo naturalismo trucido, che è l’essenza della maggior parte dei film basati sui fatti di cronaca, sono esperiti tour de force di un’attrice che gioca a sporcarsi le mani in Monster a un punto di estenuazione ultima. Sotto il trucco dell’eroina non si vede che questo: il (ovviamente ha ricevuto il premio a Berlino e l’Oscar), la performance della macchina da presa che si agita per farci godere senza mezzi termini del camuffamento (come definire altrimenti le inquadrature che indugiano sulle rotondità provvisorie di Charlize?). Anche la morale è quantomeno allarmante. L’eroina si prostituisce e trova le sue vittime tra i clienti, che uccide senza rimorsi. Sensi di colpa? Una sola volta quando scopre nel portafoglio di una delle sue vittime la foto della moglie, su una sedia a rotelle. Gli altri, i sordidi che frequentano le prostitute, dopo tutto se la sono cercata. Ma il marito di un handicappata si può comprendere, con lui bisogna essere indulgenti. In fondo il film dice di porsi alla giusta distanza dal soggetto, ma lo sposa in quello che ha di più squallido. Che piacere si può provare a vedere un personaggio antipatico che si autodistrugge uccidendo gli altri? Sola, minuscola e tenace Christina Ricci, resiste come può, iniettando un briciolo di verità in un film imbroglione che si crede intoccabile.

Il cinema e la cronaca: chi e’ il mostro vero? 12 di alessandro benvenuti visioni.in pillole bazar 05 2004 [email protected]

STUPIDITA’: BISOGNEREBBE FARCI UN FILM

Poi faranno il Papa nero. Poi l’Islam invaderà l’Occidente. Poi la terza civiltà ridicola che si autocelebra attraverso le canzonette e le finte guerra mondiale e dopo saranno sospiri, pianti e arachidi rancide per tutti. emozioni costruite in vitro da pessimi sceneggiatori televisivi. Aridatece Così Nostradamus profetizzò secoli fa. No, io resto ottimista. Anche se il er Craxi de Sigonella: l’unico che seppe dire picche agli americani (senti LaPapa nero potrebbero farlo. Mi dicono che i cardinali di colore sono i più che mi tocca dire!). E mi viene di inchinarmi al dramma di tutti coloro nel motivati. Vengono da regioni povere del mondo dunque non hanno perso il mondo che soffrono la fame e la sete e i lutti con o senza dignità. Mi viene contatto con la realtà; lo sanno che certi valori hanno ancora un valore, lo di dire via amo anche se loro giustamente mi odiano perché mi ritrovo sentono sulla pelle. I cardinali bianchi hanno messo troppo sapone fra il alleato senza distinguo con l’altra parte del mondo, quella che sa cosa deve mondo e l’epidermide. Esatto, la Chiesa lo farà nero per darsi credibilità. fare perché la pace ritorni. Dov’è la nostra dignità: nel pagare a 90 giorni Che strano mondo il nostro. Coi ricchi sempre più ricchi e impauriti e se va bene? Ti do la mia parola, disse mio nonno, e morì per quella. Ti do impegnati a far crescere la paura come difesa preventiva e i poveri sempre la mia parola, dicono quasi tutti oggi, e intanto ne pensano un’altra. O caro più numerosi e cattivi e apertamente ostili. Nei nostri sogni da Silvio perché non hai carisma? Io lo conobbi in un night milanese nell’87. telegiornalizzati, che i loro corpi ossuti trasformeranno in incubi da Mi fece l’effetto di uno che parlava e credeva d’essere quello che via via sedare con dosi sempre più massicce di sonniferi, i paria del mondo verranno raccontava. Mai cambiato idea su di lui. E quelli che dissero “l’ho votato con il machete, kalashnikov e gli RPG a chiederci spiegazioni dei nostri perché mi ha fatto sognare”? Si saranno poi svegliati? Ma non crediate che comportamenti. Se non si accontenteranno di quelle, vorranno le chiavi io sia di sinistra eh? No davvero! Non ho mai conosciuto intelligenze più di casa per saccheggiarla. Se noi che avevamo impiegato tutto il nostro inutili di certi pensatori di gauche. Belli come tante mongolfiere contro ingegno per accozzare i mobili ai colori, con le cornici logiche dei quadri. sole: ossia inguardabili. E ora due citazioni. Una di M. Richler che cita Ma anch’io ho tanta rabbia come quei poveri. Rabbia di essere dalla parte di Yeats: “I migliori non hanno convinzioni, mentre i peggiori traboccano di chi ha perso (a parte le Ferrari che ci consolano sempre) la battaglia della intense passioni”. L’altra di Mussolini Benito: “Non è difficile governare ragione. Di avere delle figlie che si stanno fottendo i reni perché qualche gli italiani, è inutile”. E’ tardi. Accendo la tivvù di una camera d’albergo. idiota ha voluto le vite dei pantaloni 20 cm. al disotto dell’ombelico anche Ci sono un sacco di musulmani: arabi, palestinesi, iracheni, libanesi, d’inverno! Anche sul motorino! Fa male il vento! Il bianco non c’è abituato marocchini, ceceni, sauditi…chi li distingue più. Saltellano, bruciano al vento nella pancia. Fra i nostri figli, piccoli probabili futuri bandiere, minacciano, cantano, maledicono, e lo fanno davanti alle soldatini del domani in guerre comandate da altri, al momento c’è telecamere. Non so se è la CNN o Al-Jazeera o Al-i-mortacci-tui e mi dico: l’emergenza grasso in eccesso: Dio che problema! E l’Occidente subito si è Ma com’è che non massacrano subito il cameramen e i giornalisti? Io lo dotato della International Obesity Task Force per monitorare le nostre farei. Se la rabbia è così tanta come quella che si vede, perché non li pessime abitudini alimentari. Il problema è far ritrovare ai nostri figli un fanno a pezzi in diretta? E poi capisco tutto e torna in me la speranza. Lo nuovo rapporto con il cibo. Pensate a quelli che hanno il problema di fanno per farsi vedere. Di fronte a una telecamera cristiani e musulmani trovarlo proprio il cibo! Oh quanta semplicità! Poveri figli nostri i cui sono cretini uguali. E’ questa dunque l’arma finale? nemici sono le merendine fuori pasto e la combinazione nutella / tivvù. Fortuna che dopo tanto masticar davanti al video poi decidono loro le firme che devono indossare per non sentirsi disadattati in un mondo in cui nelle città d’arte i monumenti più visitati son le boutique. Amori con quei capelli pieni di colori? Saper dissipare la noia che cresce nei neuroni? Coi genitori che li prendono per mano e li portano a farsi tutti i pearsinghini, i tatuaggini. Sì, così non rompono i coglioni; tanto a noi che ce frega: fra un anno o due divorziamo! E certo, mica che uno se po’ fregà tutta la vita se ha sbagliato a fare una scelta che poi ce stanno le trasmissioni della Defilippi che annamo lì e ce spiegamo come stanno ‘e cose no? Siamo una

14 di caterina gonnelli onde bazar 05 2004 [email protected]

Un canale che esplora il mondo cinematografico con acuti approfondimenti e una colta visione d’insieme. Mai banale.

Se amate il cinema e volete sapere tutto su attori, registi, produttori, costumisti, curiosità e trame dei film, e soprattutto volete saperlo con qualche giorno di anticipo rispetto ad altri canali di informazione, allora sintonizzatevi su COMING SOON, il canale che senza spendere un euro esplora il dietro le quinte del grande schermo. Buoni i consigli, bravi i conduttori tra i quali spicca il giovane e talentuoso Mauro Donzelli. Non il Big Gim di turno dalla facile arroganza, qualità sempre più richiesta nella conduzione televisiva della tv generalista, ma preparato, simpatico, colto, un po’ il vicino di casa che sembra di conoscere da sempre. Occhialino, paffutello, saccentello Donzelli sa e vuole sapere: con la trasmissione Coming Soon Live, di cui è anche autore, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 18.00 con repliche a mezzanotte e alle 10.00 del giorno successivo, intrattiene gli ospiti in due ore di diretta raccontando il cinema in un’atmosfera rilassata, una sorta di salotto di casa nostra, un salotto interattivo al quale il telespettatore è invitato a partecipare con telefonate e email. Si tratta del primo talk show contenitore interamente dedicato al cinema, un modo per aggiornarsi sul cinema “famoso” ma anche su quello meno conosciuto: si spazia dal doppiaggio alla produzione fino alla promozione. I suoi ospiti sembrano aprirsi facilmente alle domande di Donzelli forse grazie alla passione e alla competenza critica di un conduttore che, come ognuno di noi vorrebbe, ha fatto di una passione la propria professione.

Coming Soon: il cinema che anticipa i tempi

Nile TV, non solo Piramidi L’Egitto vi affascina, volete viaggiare senza spendere un euro? NILE TV è il canale satellitare egiziano dedicato alla storia, alla cultura, alle news ma soprattutto alla realtà egiziana, passata, presente e futura. Con un occhio di riguardo all’affascinate Cairo, metropoli dalle mille sfaccettature, culla di una millenaria civiltà e allo stesso tempo in continua evoluzione, NILE TV cattura l’attenzione e la curiosità del telespettatore. Peccato non conoscere la lingua benché il mito dell’Egitto superi ogni ostacolo. Per sapere le altre campane della politica internazionale Nile International trasmette in lingua inglese e francese news e aggiornamenti, pareri di esponenti politici del mondo arabo, approfondimenti e dibattiti per chi non si ferma alle apparenze. NILE TV è anche documentari, arte, economia locale e internazionale, programmi dedicati alle donne e allo spettacolo. Per uno zapping di qualità.

CURIOSANDO BBC WORLD… Azioni, bot e mibtel! Raffinata, inimitabile, originale, equilibrata, di Momento di crisi internazionale, incertezza e sfiducia qualità: è BBC WORLD , il più apprezzato canale negli investimenti (per i fortunati che possono d’informazione globale realizzato dallo staff della permetterseli): difficile districarsi nella giungla BBC. Belle le immagini, esclusive e mai scopiazzate, dell’economia e della finanza. MEDIOLANUM è il canale esempio di attenzione per la fotografia, bravi i interamente dedicato a questi temi : un po’ accademico conduttori, sempre obiettivi, affidabili, mai eccessivi. e ingessato, rimane comunque uno strumento utile per Tutto ciò potrebbe far sospettare qualche aspetto orientarsi nel complesso mondo della finanza attraverso noioso di questa tv molto british che invece riesce interviste a imprenditori e guru della finanza ma anche a catturare anche l’attenzione del telespettatore gente comune che punta più alla pratica che alla teoria disattento, complice la presenza di dieci redazioni svelando i segreti del mestiere e mettendo a nudo in tutto il mondo con oltre settanta corrispondenti i problemi dei piccoli risparmiatori. Tra i vari canali ed inviati speciali giovani e ben preparati, pronti dedicati agli investimenti azionari da segnalare anche ad ogni avventura. BBC World, raccontata in un VENTIQUATTRORE TV, la televisione del Gruppo Sole 24 perfetto inglese Oxford, è riuscita a contrastare la Ore che offre tanta diretta, rubriche di approfondimento, superpotenza a stelle e strisce CNN tanto da essere news dai mercati finanziari, filmati di forte impatto seguita anche negli States. Il canale propone 24 ore visivo e programmi sui piaceri della vita, in vista del week al giorno di news, reportage e scottanti talk show sui end, come la vela, le mostre, i libri e le auto. Visione temi di attualità. Voto? 10 e lode. sconsigliabile agli squattrinati... bazar 05 2004 sintonie di pietro d,ottavio 15 [email protected]

La Quinta di Beethoven e le fughe di Bach tra le note calde del e le pause intense della prosa. Tutto via etere affiancato da “radiocronache” di spettacoli e inedite produzioni teatrali per radio.

E’ un vero e proprio “auditorium” via etere ricchissimo di musica classica e lirica dal vivo e non solo. Da 13 anni in onda sulle frequenze della Rai, RadioTre Suite offre anche concerti jazz e originali che riserva lo spazio dell’intera trasmissione “radiocronache” di spettacoli teatrali. del martedì al jazz e quello del venerdì al teatro. L’ammiraglia della programmazione La prosa via etere piace e allora quelli della Suite della “radio della cultura” propone quasi hanno pensato di affiancare alle “radiocronache” quattro ore di trasmissione in diretta di spettacoli delle produzioni specifiche di tutti i giorni, dal lunedì alla domenica teatro per radio, con una lunga serie dedicata dalle 19.50 alle 23.30 (e il sabato fino al Novecento francese. Oltre alla trasmissione alla mezzanotte). Per gli ascoltatori di concerti e spettacoli, la serata di Radio Tre melomani è una autentica manna: in Suite si snoda in un fitto percorso di rubriche nessun’altro canale è possibile ascoltare dedicate ad eventi culturali, presentazioni i concerti e le grandi opere in diretta di mostre, rassegne, recensioni di dischi, dalla Scala di Milano, da Santa Cecilia libri e spettacoli, con ospiti in studio o in o dal Teatro dell’Opera di Roma, dal collegamento telefonico. Tra i prossimi eventi San Carlo di Napoli, dal Carlo Felice di in onda spicca - giovedì 13 alle 21 - il concerto CI VUOLE Genova e ancora dagli altri “templi” della che vedrà protagonista Sawallish in diretta ORECCHIO lirica italiani e europei. E non mancano dall’Auditorium Parco della Musica di Roma. Le i concerti dai grandi festival, come il voci che si sono alternate nella trasmissione, Ferrara Musica o l’imminente e atteso curata dal responsabile della programmazione Maggio Musicale Fiorentino, che sarà al musicale di Radio Tre Michele Dall’Ongaro, sono centro della programmazione di questo quelle di Guido Barbieri, Nicola Campogrande mese. Le note della Quinta di Beethoven, e Oreste Bossini, oltre a quelle degli attuali gli acuti della Tosca di Puccini, le fughe conduttori: Guido Zaccagnini, impegnato dal di Bach, le memorabili registrazioni di lunedì al venerdì, e Michele Mannucci, sabato e Arturo Toscanini o , non domenica. On-line: www.radio.rai.it/radio3 sono le uniche pagine di musica ad alta qualità trasmesse da Radio Tre Suite,

PATCHANKA!

Ecco a voi Antonella Caramia: l’ultimo compleanno che ricorda è il diciottesimo (potete anche crederle…) che dice di aver compiuto l’altro ieri (potete anche crederle…). In onda dalle 9.30 alle 13.30 dal lunedì al venerdì su RadioNorba (le frequenze su pomeriggio fa la mamma, e la www.radionorba.itsera è cinefila convinta. E Dal melting pot sonoro dei Mano Negra di Manu Chao, un nome che identifica una aspetta una chiamata da Brad Pitt... ), il radio libera, ma libera veramente

La musica dal vivo in diretta alla radio. E’ la formula – magica, ma semplice - del successo di “Patchanka”, in onda su Popolare Network, il più seguito circuito radiofonico nazionale, l’alternativa per eccellenza alle emittenti private commerciali. E quando una radio libera (“ma libera veramente”, per dirla con Finardi) diffonde musica libera, allora scocca la scintilla del grande fascino dell’ascoltare. In fondo “Patchanka” è tutta qui: riprendere la geniale intuizione delle celebri “John Peel Sessions” iniziate negli anni Settanta alla Bbc e scegliere un nome legato al melting pot sonoro dei Mano Negra di Manu Chao, il Caronte che ha traghettato il rock dal vecchio al nuovo millennio. Manu Chao che non poteva mancare nel lungo elenco di artisti transitati negli studi della radio in questi sette anni di trasmissioni, insieme a tanti musicisti di calibro e qualità: Caetano Veloso, Tiromancino, Carmen Consoli, Daniele Silvestri, Subsonica, Laurie Anderson, Carlinhos Brown, David Sylvian, F rankie Hi NRG, Bill Wyman, Chemical Brothers, Coldplay, CSI, Herbie Hancock, Afterhours, Elettrojoyce, John Frusciante, David Byrne… l’elenco è troppo lungo per essere riportato al completo. Meglio accendere la radio su Popolare Network (le frequenze le trovate su www.radiopopolare.it/patchanka ) dal lunedì al venerdì tra le 14 e le 15.30, oltre che il venerdì sera alle 21.30. Marina Petrillo, dallo studio di Radio Popolare Milano, ed Elisa Graci da quello di Radio Città del Capo Bologna, dirigono il traffico della musica suonata e aggiungono notizie, introducono interviste, lanciano rubriche. Le ultime da Londra le racconta il corrispondente Fabio Barbieri.

FACCE DA RADIO FACCE 16 di carla romana antolini scene bazar 05 2004 [email protected]

7-8-9 maggio Cada Die Teatro LOS LOCOS DEL CALVARIO Toc toc? di e con Giancarlo Biffi regia di Mauro Mou, Silvestro Ziccardi Sono lo spettatore Ven 7 maggio ore 21 La Faggiola sab 8 ore 21 La Lodola dom 9 ore 21 Casa Grasselli Lo spettatore bussa alla porta, la protagonista apre. Non prenotazione obbligatoria 051 6704373 esiste biglietteria, nè foyer, non c’è platea, né palcoscenico. 20 - 31 maggio Il nuovo teatro abita le case e invita gli spettatori a cena Iraa Theatre THE SECRET ROOM (La stanza segreta) Sono nuovi palcoscenici quelli che il Teatro delle Ariette cerca e abita per proporre un ideazione e regia Renato Cuocolo teatro senza sipari, né poltrone nella rassegna “A teatro nelle case”. Il loro agire teatrale con Roberta Bosetti strettamente collegato al rapporto con la natura e con il cibo li ha portati ad ottenere molto traduzione Stefania Bertola successo in festival italiani ed europei, tanto che lo spettacolo “Teatro da mangiare?”, dove da giovedì 20 a lunedì 31 ore 20.30 luogo segreto lo spettatore cena a tavola con la compagnia, ha compiuto ad aprile la 300esima replica. prenotazione obbligatoria 051 6704373 Il teatro delle Ariette nasce proprio nell’Azienda Agricola “Le Ariette” nel bolognese, trovandosi ben presto ad invitare altre compagnie. Piano piano sono state abitate tante altre casedove del il gruppoterritorio, ha prima iniziato a Castello a proporre di Serravalle i suoi spettacoli, e poi anche a Monteveglio e a Bazzano. E poi il teatro ha abitato anche fienili, forni del pane e ospedali. La rassegna giunta quest’anno all’ottava edizione propone a maggio un spettacolo dei sardi Cada Die Teatro e della Compagnia australiana Iraa Theatre. Dal 7 al 9 maggio in diversi spazi Cada Die propone “Los locos del Calvario”, che narra le giornate dei ragazzi di strada di Managua che ogni giorno, a strappi, morsi e sputi, cercano di prolungare ancora di qualche centimetro la propria corsa. Il Calvario è il nome di una chiesa che sorge presso il Mercado Oriental di quella città, praticamente il loro rifugio. Nulla di ciò che viene narrato è frutto di fantasia, tutto è spietatamente reale, dalla gioia alla disperazione raccontata, così come sono vicende realmente accadute quelle che si dipanano nello scorrere delle parole. Dal 20 al 31 maggio invece verrà presentato in un luogo segreto lo spettacolo “The secret room” di Iraa Theatre. Lo spettacolo è immaginato partendo dalla storia della protagonista, Roberta Bosetti, e si svolge sempre nella casa in cui in quel momento Roberta vive. Lo spettatore bussa alla porta, la protagonista apre. Non esiste biglietteria, nè foyer, non c’è platea, né palcoscenico, è presente solo la relazione diretta tra i due, la possibilità di uno scambio, di un accordo. Della casa si utilizza l’ingresso, la sala da pranzo dove una cena sarà servita, e la stanza segreta. The secret room è stato presentato la prima volta nel giugno 2000 a Melbourne. Nel 2001 ha vinto i due maggiori premi del teatro australiano (Green Room Award e MO Award) come migliore spettacolo dell’anno e migliore spettacolo di innovazione. Renato Cuocolo e Roberta Bosetti sono stati nominati dal 2001 al 2004 miglior regista e migliore attrice nelle ultime quattro La memoria edizioni del Green Room Award. dei braccianti

Volti, mani, stalle, campi che raccontano le paure e i sogni dei contadini Della terra che inghiotte e prosciuga le forze, del lavoro e delle battaglie dei contadini si parla ne “I Braccianti”, spettacolo presentato dalla Provincia di Bologna e dalla provincia di Foggia all’interno della rassegna “Tracce di teatro d’autore”. Attraverso le voci, i racconti, e le parole La scenografia dell’Edipo? dei testimoni di allora, Enrico Messina e Micaela Sapienza ci rimandano echi della storia tra paure e ribellioni, Un tramonto vero durezze, sogni e solidarietà. Nello spazio vuoto del palcoscenico abitato solo da qualche sedia e uno schermo, mentre in scena si offrono al pubblico gli interventi degli attori che rimandano gli sfruttamenti passati e presenti, in Le prime scene del nuovo Edipo a Colono di Mario video sono proiettate immagini che prendono vita dai gesti Martone si muovono sullo sfondo del tramonto che ogni degli interpreti stessi. Sono volti, mani, stalle, strade, campi, vigne, povere stanze dove il ritratto di Giuseppe Di Vittorio, sera si accende all’esterno del Teatro India di Roma. Poi l’uomo che fece della lotta contadina il proprio credo, lo spettacolo continua dentro… affianca una grande icona di Cristo. Il lavoro si interroga sull’oggi e sulla memoria che resta. Per mettere in scena il nuovo spettacolo “Edipo a Colono” prodotto dal Teatro di Roma, Domenica 2 maggio 2004 Mario Martone sceglie il tramonto come inizio della tragedia sofoclea. Da martedì 4 Teatro Comunale “Alice Zeppilli” maggio ogni sera al tramonto l’Edipo a Colono di Sofocle diretto da Mario Martone, Piazza Andrea Costa 17 - PIEVE DI CENTO inizierà all’esterno del Teatro India di Roma, per proseguire poi nelle due sale coperte Info 3488049181 con l’allestimento scenico di Mimmo Paladino. Sarà il teatro che Martone fondò nel ’99 www.provincia.bologna.it/tracceteatro come direttore del Teatro di Roma, recuperando gli stabilimenti dell’Ex Miralanza, ad ARMAMAXA presenta BRACCIANTI ospitare la prima assoluta dello spettacolo che segue l’allestimento dell’Edipo Re che debuttò al Teatro Argentina. “Edipo a Colono – dichiara il regista – sarà direttamente collegato all’ Edipo re che realizzai al Teatro Argentina nel 2000. Oggi come allora mi interessa l’aspetto collettivo, legato alle città, alle polis, che, dalla Tebe della peste all’Atene dell’accoglienza, occupa un ruolo centrale, e spesso sottovalutato, nelle due grandi tragedie di Sofocle (e prima Edipo a Colono di esse ne I sette contro Tebe di Eschilo, che è stata la mia prima tappa in questa trilogia di Sofocle “tebana”)”. Ci condurranno in questo viaggi tra esterno ed interno a Lungotevere dei regia di Mario Martone Papareschi gli attori: Toni Bertorelli ( Edipo), Elena Bucci ( Antigone), Monica Piseddu allestimento scenico di Mimmo Paladino (Ismene), Andrea Renzi (Tèseo), Gianfranco Varetto (Creonte) e Valerio Binasco (Polinice). dal 4 maggio al 13 giugno 2004 Il Coro è composto anche da: Giovanni Calcagno, Daria De Florian, Raffaele Di Florio, Teatro India, Lungotevere de’ Papareschi Roma Roberto Latini, Mariagrazia Mandruzzato e Gianfranco Quero. Info 066875445 www.teatrodiroma.net bazar 05 2004 scene di carla romana antolini 17 antolini@bazar web.info Teatro inconsueto a Riccione

mostrando anche tutti i momenti dei fuori scena e delle pause, di ciò che il pubblico – a teatro- non è abituato a vedere. Dai Motus viene presentato anche Splendid’s film, dal testo di Genet che ha ispirato l’omonimo spettacolo teatrale, e Motus Remix, una sorta di archivio video della compagnia. Fanny & Alexander presentano in prima assoluta la videoinstallazione/performance Lucinda Museum, ispirato al romanzo di Nabokov Ada o ardore, dove si raccontano i disperati tentavi di Lucette per essere accolta nei giochi ardenti dei suoi fratellastri TTV - Expanded Theatre - 17° EDIZIONE Ada e Van. Esclusa dalla loro relazione amorosa, Lucette viene relegata in una forzata Riccione 26-30 maggio 2004 solitudine, che la porterà al suicidio. Palazzo del Turismo – Piazzale Ceccarini, Riccione C’è anche la Societas Raffaello Sanzio, compagnia cesenate che ha portato la ricerca Villa Lodi Fè – Parco delle Magnolie, Riccione teatrale italiana all’estero con grande successo, con l’installazione Occhi del Voyage Info 0541694425 www.riccioneteatro.it au bout de la nuit, tratta dallo spettacolo Voyage au bout de la nuit. Due schermi rappresentano gli occhi di chi ascolta il romanzo di Céline “Viaggio al termine della Ingresso gratuito notte”. L’occhio di destra contiene immagini storiche, tratte da filmati del primo Novecento, quello di sinistra invece raccoglie vedute aderenti al romanzo in forma personale. Un omaggio a Julian Beck e al Living Theatre è proposto dal videoartista Giacomo Spazi storici di Riccione si trasformano in insoliti Verde. Tra le opere presentate Inconsapevole Macchina Poetica: Sull’utopia, istallazione interattiva in cui, tramite la tastiera del computer, gli spettatori rispondono ad alcune schermi, per accogliere debutti e presentazioni domande ispirate dai diari di Julian Beck. All’attore, regista e anima del Living, si ispira anche l’installazione suono/video di Roberto Paci Dalò Beck/ett. Il visitatore entra nello teatrali. Dall’installazione Occhi del Voyage au spazio acustico fatto di fonemi e parole, mentre l’immagine è creata attraverso un uso bout de la nuit della Societas Raffaello Sanzio al del video in quanto pura luce in movimento. teatro senza attori dei Motus.

Si occupa di contaminazioni tra il teatro italiano di ricerca, i nuovi media e le arti visive la sezione Expanded Theatre del festival TTV che si svolge a Riccione dal 26 al 30 maggio. Musica ironia e favole Come tappa finale del progetto Rooms, i Motus arrivano all’eliminazione degli attori e dello spazio fisico da essi occupato. Nella video-installazione Vacancy room, infatti, la stanza è composta da due schermi piatti su cui “vanno in onda” le registrazioni integrali Il mondo dei piccoli vive nella voce ironica di Paolo del montaggio dello spettacolo Twin Rooms, mentre su cinque piccoli monitor scorrono le registrazioni di tutte le altre telecamere. Lo Poli che, in versione di FAVOLE spettacolo appare così sventrato, completamente aperto e svelato, chansonnier, racconta le più belle favole del nostro con Paolo Poli (voce) e Antonio Ballista (pianoforte) tempo Dal 7 al 9 maggio - Teatro Goldoni piazza San Marco, 46-50 Venezia A Venezia come a Pianoro Info 0412402011 in provincia di Bologna, martedì 11 maggio 2004 - Sala Arcipelago l’eclettico attore, autore e regista fiorentino Paolo via della Resistenza, 201 Pianoro (Bo) Tempo libero? Poli guarda al mondo Info 0516529184 dell’infanzia mettendo La solitudine di un immigrato, tra chimere e nostalgie, mentre in scena lo spettacolo trascorre il suo tempo libero dopo il lavoro Antonio Ballista. L’artista che diverte da più di trent’anni il pubblico“Favole”, italiano con conil pianista testi suoi, rivisitazione di classici o parodie di commedie altrui, persegue la sua passione per la letteratura, la musica e la voglia di divertire il pubblico con il suo raffinato umorismo, Massimo Luconi presenta in teatro “Le pareti della solitudine” il confrontandosi qui con il mondo dei piccoli. Qui parole e musica si fondono, la musica romanzo/saggio dal marocchino Tahar Ben Jelloun, scritto quando fa da sostegno alla parola, commentando, descrivendo ed evocando personaggi e come psicologo soggiornò in un centro di accoglienza per immigrati a luoghi da favola. Poli, si presenta in versione di chansonnier della parola e racconta, con il suo tipico stile allegramente caricaturale, fiabe di Perrault, Collodi e De Brunhoff, Parigi. L’autore non si sofferma a parlare del lavoratore nella fabbrica con il sottofondo musicale di Ravel e Poulenc. Il concerto-spettacolo dedicato alle più o nel cantiere, ma durante il suo tempo libero. La struttura narrativa belle fiabe del mondo e alle musiche a loro ispirate farà rivivere grandi emozioni non dello spettacolo riprende e sviluppa in forma poetica, non realistica, solo per il viaggio nel mondo dei bimbi attraverso le favole di Perrault e M.me le Prinoc il tema della solitudine e dell’estremo malessere nello scontro fra Beaumont, il “Giulietta e Romeo” del Bandello e l’elefantino Babar di Brunhoff, ma differenti culture. Il protagonista è uno dei tanti immigrati che anche e soprattutto perché ci introdurrà in questo mondo la maestria del duetto Poli e trascina la propria vita e il proprio corpo in una città a lui estranea. Ballista, noti nei rispettivi campi d’azione come inventori di spettacoli intriganti. Una persona, invasa dai sogni, che sopravvive grazie alla capacità di inventarsi tra chimere e nostalgia. Il percorso sonoro, musica e canto di Maly Dialy Cissoko (straordinario musicista senegalese che vive da alcuni anni in Italia) e Mirio Cosottini con la tromba, si intreccia con il linguaggio simbolico e poetico della narrazione, interpretato da Fernando Maraghini, si inserisce sulla valenza sonora della parola e ne amplifica la forza comunicativa diventando parte integrante del progetto Teatro Metastasio Stabile della Toscana drammaturgico. LE PARETI DELLA SOLITUDINE Molto attenta la dall’opera di Tahar Ben Jelloun scenografia, con progetto drammaturgico e regia di Massimo Luconi un allestimento scene Jaume Plensa che sfrutta gli musiche live Maly Dialy Cissoko, Mirio Cosottini ampi spazi del costumi Paola Marchesin Fabbricone di luci Roberto Innocenti Prato Jaume con Fernando Maraghini Pensa. 18 di andrea rustichelli scene bazar 05 2004 [email protected]

Corpi in trasmutazione, verso West A Prato, l’installazione video della compagnia Kinkaleri

È una delle formazioni più interessanti della danza contemporanea italiana, e – a mostrare la feconda indisciplina di tale ambito creativo – si dedica anche al video: nasce così il progetto multimediale West, della compagnia fiorentina Kinkaleri, che ha attraversato e attraverserà città e continenti: Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Istanbul, Londra, Madrid, New York, Parigi, Praga, Tokyo, Vienna. Di cosa si tratta? Resistendo all’ansia di danza, - ancor più fuori luogo, qui - da Primavera definizione, West rassomiglia a questo: «Chiedere a uno sconosciuto – dicono guardando alla Francia i Kinkaleri - di fare qualcosa per me, qualcosa di cui potrei fare a meno, di cui Sbarcano in Italia gli artisti della rassegna La Francia si muove potrebbe fare a meno, fermarlo per strada interrompendo un suo percorso, una sua occupazione, chiedergli di guardare fisso Salta subito agli occhi la prima edizione di un festival che si mostra davvero intrigante, anche nell’obiettivo per circa quindici secondi, per la dimensione organizzativa: dal 5 maggio al 6 giugno, infatti, sbarca lungo tutta la penisola di chiedergli che il suo sguardo resti fisso e La Francia si muove , un festival di danza contemporanea patrocinato dall’Ambasciata che dopo il tempo stabilito cada a terra, Francia e sostenuto dalla AFAA (Association Française d’Action Artistique), in sodalizio con con la propria consapevolezza di farlo, di molte pregevoli strutture nostrane: come Xing di Bologna, il Festival Divagazioni di Brescia, lasciare un vuoto, un corpo a terra, senza interpretazione, senza melodramma, il Festival Metamorfosi di Càscina, Zò Centro Culture Contemporanee di Catania, Fabbrica grafie teatrali/Maggio dei Nuovi Teatri l’ultima caduta possibile, che muoia Europa di Firenze, Festival Superuovo di Milano, Geo cadendo a terra, mentre tutto il resto di Napoli, Teatro Garibaldi di Palermo, Santarcangelo dei Teatri di Rimini, Romaeuropa, intorno continuerà per conto proprio, Parco della Musica e Zone Attive di Roma, TorinoDanza di Torino. nella sua organizzazione.» Un autentico viaggio in Italia della nuova danza d’Oltralpe, sempre più giocata sulla L’installazione video prevede l’accumulo dei singoli «decessi», montati in visione «performance», che il festival declina in un cartellone di 17 titoli. Tra gli artisti invitati, alcune monitor. Contemporaneamente, un altro delle maggiori espressioni della coreografia contemporanea francese: come (per citarne schermo mostrerà ulteriori morti riprese soltanto alcune) Jérôme Bel col suo The show must go on, costruito su 18 successi di canzoni in diretta da un’attigua location. Buona pop; Alain Buffard con Good Boy, gioco sull’idea di un corpo-apparecchio, veicolo di vitalità visione: a Prato, presso il Centro «Luigi e malattia; Boris Charmatz con la solitaria danza dei suoi tre interpreti; Philippe Decouflé Pecci» per le Arti Contemporanee (viale Solo; Catherine Diverrès, interprete fascinosa di Stance II; della Repubblica, 277), fino al 9 maggio con l’intimità vacillante del suo (per le ulteriori tappe dell’esposizione: Xavier Le Roy con Self-Unfinished, che ci conduce in territori percettivi inediti; Rachid Chantier www.kinkaleri.it). Ouramdane con l’iper-tecnologico La Mort et le jeune homme; ; François Verret con Musil, nell’instabilità di un paesaggio video-acustico in movimento. Al calendario degli spettacoli si affiancheranno pure alcuni momenti di dibattito su aspetti e temi legati ai contesti culturali, produttivi, istituzionali e promozionali della nuova danza. Da segnalare quello del 10 maggio a Torino, su Les conditions de la création chorégraphique contemporaine. Mentre il 31 maggio, all’Ambasciata di Francia a Roma, si discute della precaria condizione della nuova danza in Italia. Danzando sui fili della rete

Stanche dell’indifferenza generale, le compagnie di danza della Toscana si sono finalmente prese il loro spazio: nasce così il progetto on line www.adactoscana.it, con l’obiettivo di avviare un processo di cooperazione progettuale tra artisti, istituzioni e pubblico. L’intento è quello di diffondere la cultura della danza, grazie anche alla newsletter mensile. Queste le compagnie aderenti: Adarte, Aldes, Compagnia Danza Effetto Parallelo, Compagnia Francesca Selva, Compagnia Xe, Compagnia Virgilio Sieni Danza, Company Blu, Florence Dance Company, Giardino Chiuso, L’Ensemble, Kinkaleri, Motus Danza, Sosta Palmizi, Versilia Danza. «Soltanto andando oltre lo schematico e anacronistico approccio – si legge nella dichiarazione di intenti - che separa il momento creativo da quello produttivo e distributivo, attraverso un rapporto nuovo e condiviso tra compagnie, teatri, centri e circuiti, sarà possibile costruire un sistema teatrale vitale, capace di adattarsi nel tempo all’evolvere della società».

INTERNET bazar 05 2004 scene.salmoni di enrico lo verso 19 [email protected]

Claudio Amendola Franco Andreucci Renzo Arbore Marco Begani Alessandro Benvenuti Susy Blady Raul Bova Nancy Brilly Eva Buiatti Serena Cama Luca Carboni Lorenzo Ciompi Claudio Coccoluto Pietro D’Ottavio Klaus Davi Pino Daniele Marcello De Cecco Joele Dix Elido Fazi Mario Fortunato Freddy Grunert Enrico Lo Verso Wladimir Luxuria Paolo Macry Mario Martone Mario Morcellini Fabio Murru Francesca Neri Anna Oliverio Ferraris Solange Da domani sarò libero grandissimo lavoro fatto sul corpo il regista straniero non ha dedicato eguale Una sala gremita fino all’inverosimile. attenzione alla voce. Non mi interessa la dizione (sono l’ultimo in Italia a poter dire Due file di poliziotti appoggiati alle pareti. qualcosa al riguardo), ma il senso della frase, l’emozione da cui nasce, quello Sì. Le Sbarre, cancelli, volti dolenti e dignitosi in battute sono in verità usate con grande parsimonia. L’impianto visivo è forte. Lo spettatore è coinvolto nelle situazioni che in scena gli primo piano. Rebibbia dà spettacolo. interpreti accennano, disegnano, cantano, giocano, vivono, talvolta eseguono. Un Ho passato la giornata in carcere. Dopo le riprese mi sono infilato in atto unico. Un filmato divide virtualmente in due lo spettacolo permettendo agli macchina . L’ unica cosa che so è di essere in ritardo, ma dal carcere non si attori di riprendere fiato. esce quando lo si desidera. Sarà già cominciato Lo Spettacolo? Sono scene tratte dal quotidiano degli attori. Sbarre, cancelli, volti dolenti e dignitosi Lo Spettacolo: una performance di teatro-danza concepita e diretta da in primo piano. Frasi di William riprese graficamente e ripetute, ripetute, ripetute. Philippe Talard. Gli artisti della compagnia di varia provenienza: Francia, Gli attori, immobili, in scena. Offrendo e vedendo se stessi sdoppiati in questo gioco Stati Uniti, ho anche sentito parlare tedesco, forse fiammingo. Ma la più di ruoli e di rimandi. Il ritmo si fa serrato ed il dramma d’amore si compie secondo parte di loro è stata reclutata lì dove aveva luogo la rappresentazione, regole già suggerite da Eschilo e seguite ancora fino ad oggi. Le luci si accendono e Casa Circondariale Rebibbia “Nuovo Complesso”. Il richiamo ambiguo e gli applausi scoppiano fragorosi e sinceri. inquietante della sala teatrale è tutto ciò che possiedo. Non so ancora se E’ un pubblico da prima che applaude ininterrottamente gli attori visibilmente sia uno spettacolo per detenuti, con detenuti o cosa. Potrei capire di più commossi. Uno di loro approfitta del momento di gioia per gridare che dall’indomani sarà libero. Inserendosi fra gli applausi, gli AttoriBalleriniCantanti dando un’occhiata al pubblico, ma impegni di set mi fanno arrivare a spettacolo appena cominciato, e al buio, dal fondo, vedo soltanto si alternano sul palco per ringraziare coloro che li hanno accompagnati in questo una sala piena fino all’inverosimile con almeno due file di poliziotti viaggio e coloro che lo hanno reso possibile. Il momento è dolce, tenero. A chi sa cosa significhi montare uno spettacolo vengono subito in mente giorni di prove, appoggiati alle pareti. Ballerini sono appoggiati al muro della scenografia. Danno le spalle al pubblico. Fisici agili, muscolosi, forse non asciutti come discussioni, paure, gioie rubate. Fiducia. Non si può stare in scena senza la Fiducia. quelli dei ballerini, ma, non credo che sia uno spettacolo di danza. La si guadagna piano, la si concede più piano. Quanti saranno i muri crollati durante Una ballerina, inequivocabile, disegna/scontorna questi 6 corpi che uno le prove? Chissà se chi ha gridato al pubblico la propria imminente libertà avrà ancora la possibilità di rifare questo spettacolo. Chissà se poi lo desidera… V per volta si staccano dal muro lasciando lì la loro sagoma come siamo iene abituati a vederla nei film polizieschi. L’impatto visivo è forte. Ancora mi annunciato un incontro con gli artisti. In mezzo a ministri e sottosegretari scambio qualche parola con Talard. L’impressione è di uno molto sulle sue, un po’ chiedo da chi sia formato il pubblico, da chi sia formata la compagnia. Lo self driver. spettacolo va avanti e capisco che è una rivisitazione di Romeo e Giulietta. Ma è con gli interpreti che stabilisco subito un rapporto di complicità. Mi faccio raccontare le prove, le emozioni, gli orari, e poi incontro Capisco anche che la compagnia è mista. In parte sono professionisti, parte lui. Lui che mi dice: “sai… non professionisti o, più correttamente, dilettanti. Da cosa si distinguono? in fondo quasi quasi mi dispiace uscire domani (ma dal carcere non si esce quando lo si Non è facile. Alcuni hanno un modo di muovere le mani, la posizione del desidera). Adesso che avevo questo, che ho provato certe cose, stretto delle amicizie così forti. piede, le uscite di scena che dichiarano anni di lavoro. Altri, sono perfetti Non ti credere… l’atmosfera non è bella come quella che vedi stasera. Però questo ormai ce l’ nelle lunghe e difficili coreografie che illustrano le guerre fra bande, ho. E non me lo toglie nessuno”. Restiamo lì a parlare del suo futuro, dei suoi progetti, Montecchi e Capuleti. Ma quando non sono direttamente impegnati hanno delle proposte che ha avuto per un lavoro e che spera siano ancora valide quando un cambiamento nella postura, nello sguardo. Non vivono che su battuta. avrà terminato i domiciliari. Parliamo e non guardiamo l’orologio, mentre saluta gli Come molti attori peraltro! Poi li senti recitare ed allora scopri che uno è amici-colleghi, e le colleghe vengono portate via verso l’istituto femminile. di Roma, L’altro di Napoli, e così via. Mi viene da notare che a fronte del

bazar 05 2004 suoni di fabio murru 21 murr [email protected]

Nuove uscite Le composizioni ammalianti di Einaudi, i sapori francesi di Nicky Nicolai, la chitarra acustica di Bob Dylan. E poi il rock sofisticato di Joe Satriani e quello elettrico dei N.E.R.D. Novità dal gusto intenso. N.e.r.d. Fly or Die Nicky Nicolai Virgin N.e.r.d. non bisogna Tutto passa quando i Neptunes fanno i Emi avere esitazioni: si accende il lettore e bisogna Esordio di una voce femminile duttile e essere consapevoli che si ascolterà la musica del futuro, quella degli alieni. Non ci sono compromessi, versatile, quella di Nicky Nicolai moglie del sassofonista Stefano Di Battista, nella musica dei N.e.r.d. si va dritti per la strada che è anche produttore del cd oltre della storia della musica. In questo sono Ludovico Einaudi che accompagnatore musicale con il condensati 40 anni di musica pop rock in piena suo sassofono. Le musiche sono di ebollizione miscelata con infinite idee ritmiche di Stanze grande modernità. Suoni curatissimi, ora elettrici Bmg Aldo Romano, jazzista italiano ormai naturalizzato francese, e di sapori francesi ora vintage, straordinari incastri che rimandano ai Viene riproposto nei negozi in favolosi anni ’60, un mosaico perfetto accompagnato una nuova veste grafica Stanze, è intriso tutto l’album, arricchito anche da quel gusto antico di canzoni sospese tra da una vocalità travolgente e magnifica. Musica uno degli album più belli del da ballare, da ascoltare, che ci fa sentire vivi e ci pianista compositore Ludovico il nostro passato e il jazz. Citazioni che rimandano alla Mina degli anni sessanta e rimanda indietro e avanti nel tempo senza soluzione Einaudi. Nel disco, completamente di continuità. rimasterizzato, le composizioni si alle trame orchestrali anni 40 con tracce di avvalgono di una sola interprete Sudamerica, che conferiscono all’album Cecilia Chailly all’arpa. In tutto una veste elegante. Ma è soprattutto la sedici brani che seducono voce di Nicky ad essere elegante come un e ammaliano per bellezza e abito da sera, che ci ammalia e sorprende. atmosfera. La musica di Einaudi Alcuni dei testi sono della stessa Nicolaim galleggia magicamente in un lago la quale riesce a duettare sicura e disinvolta dove musica classica e moderna con giganti del calibro di Dalla e Renzo si fondono in perfetto equilibrio. Arbore, e a interpretare con passione un L’artista scava nell’anima delle sue bellissimo testo di un inspiratissimo Niccolò composizioni traendo dalle sue note Fabi nel brano In Te, uno dei debutti piccole e impercettibili emozioni. Un migliori dell’anno. disco di valore per un ascolto colto e raffinato che non deluderà. Bob Dylan Live 1964 Concert At Philharmonic Hall Columbia Lo storico Halloween Concert. Così è stato chiamato dai fan uno dei bootleg più famosi di Dylan, pubblicato in veste ufficiale con il titolo Live 1964 Concert At Philharmonic Hall. Quella sera del 1964 un giovanissimo Dylan (solo 23 anni) si presentò sul palco con la sua chitarra armonica e la sua voce. Un’esibizione che ci Joe Satriani mostra un Dylan all’apice delle sue capacità di performer, The electric Joe Satriani – An anthology un Dylan del primo periodo della sua avventura musicale, periodo di transizione che durerà solo tre mesi. Dopoche Sony Music verrà infatti pubblicato Bringing It All Back Home Non era semplice porterà Dylan sui sentieri dell’elletrificazione del folk, sintetizzare in una raccolta facendolo passare per eretico agli occhi di molti dei suoi la carriera artistica fan. Ma il giovane Dylan era ormai gia pronto a voltare del genio musicale pagina e diventare il grande Bob Dylan, e quelle 19 newyorchese Joe Satriani, canzoni suonate in quel modo come non avremmo più ma l’operazione risulta sentito (perchè Live 1964 passerà alla storia come l’unico completamente riuscita. Le trenta tracce presenti concerto ufficiale interamente acustico di Bob Dylan) nel doppio cd ci offrono hanno ancora oggi una forza dirompente. Intense versioni di canzoni di protesta, brani folk, ballate ed alcuni brani la possibilità di ascoltare e Mr Tambourine Man, allora ancora inediti e indefiniti come apprezzare la straordinaria e It’s Alright. Scintille di una rivoluzione tecnica di Satriani e dei Gates Of Eden suoi compagni il cui stile musicale che avrebbe di lì a poco infiammato il mondo chitarristico si conferma del rock. Forse il Dylan più politicizzato di sempre, che unico e inconfondibile. gioca con le parole ma non con i contenuti. Un artista Prodotto da Jeff Magid il nuovo lavoro vanta fresco e cordiale che scherza con il suo pubblico e si fa anche la collaborazione di due musicisti di spessore come Matt accompagnare dalla sua fedele amica Joan Baez per Bissonette al basso e Jeff Campitelli alla batteria. Un percorso quattro interpretazioni di intenso fascino. Un grande musicale di grande spessore che ha tutte le prerogative per disco, in una elegante confezione accompagnata da un conquistare non solo gli amanti del rock, ma anche chi al rock si libretto che contiene 56 pagine di foto rare e inedite degli avvicina occasionalmente più per feeling sonoro che per convinta anni più verdi dell’artista, foto che conferiscono all’album scelta musicale. ancora più valore. Più che un disco un libro di storia musicale, la nostra. 22 di marcello amoruso suoni bazar 05 2004 [email protected]

Comfort in Agenzie di booking progress esperte in indie Provate a leggere più Urgenza espressiva e improvvisazioni attentamente i flyer! Hup!, Dna e Locusta sono tre agenzie di booking cerebrali all’insegna del free. Nello attive fin dal 2000 nella promozione e organizzazione di eventi musicali indie in giro per l’Italia. studio della band pisana lavori in Quindi, se si cercano garanzie prima di andare al corso concerto di un gruppo che non si conosce, ci si A maggio i Comfort, band emergente di Pisa dedita al rock più vuole trovare in ambienti selezionati e con pubblici di sperimentale, ritorneranno in studio a registrare il loro quarto qualità, si consiglia di leggere con attenzione il flyer album: il primo in veste ufficiale. Incerto il titolo e al momento non che si ha in mano, trovare uno di quei nomi potrebbe si sa ancora chi curerà la produzione. Ma se la ricerca non dovesse essere una traccia vantaggiosa. andare a buon fine, a produrre il nuovo lavoro potrebbe essere la Per una conoscenza più approfondita: Raving Records, etichetta indipendente di cui Baris è l’ideatore. www.dnaconcerti.com Attualmente composto da quattro studenti universitari fuorisede (tre www.hupconcerti.com del centro-sud e un livornese), il progetto Comfort prende vita nel www.locusta.net 2000, e da lì a quattro anni molti passi sono stati fatti. Innanzitutto il modo di sviluppare i pezzi e una maturità d’approccio a una difficile fusione di free-jazz, rock, ambientazioni da soundtrack e improvvisazione libera. Il 2001 è l’anno dei primi due demotape, a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro. Miriam Raving a marzo e Nessuno e Trino + COMFORT Trio ad agosto. Parlano di loro Blow Up, il Mucchio, Succo Acido. Ma la maturità esecutiva e lo sviluppo delle tecniche di registrazione arrivano nel 2002 con l’omonimo COMFORT. Il progetto si delinea ulteriormente e così anche la rosa di gruppi ai quali la formazione pisana si lega. Mogwai, per l’uso della chitarra, Tortoise per le rarefazioni armoniche post-rock, Lounge Lizards per le sferzate free-jazz e ai nostrani Giardini di Mirò per certi sviluppi melodici. Il suono dei Comfort risulta comunque segnato, nel suo complesso, da uno stile marcatamente personale, che padroneggia su cambi Elettronica ritmici, pause, ritorni, deliri noise. Il tutto centrifugato all’interno di atmosfere malinconicamente interrotte. Non passa molto e uno dei brani dell’ultimo album confluisce a teatro, una frizione attraente: al Palladium di in 15id.fifteen italian dishes : 15 gruppi scelti tra il livornese e il Roma gli approdi più sperimentali dell’elettronica, visual pisano vengono riuniti in questa uscita discografica a cura della Raving Records: la Wide Records pensa a distribuirlo. Nel 2003, compresi è la Psychotica che pubblica un altro AA.VV. e inserisce un brano Riprende questo mese “Sensoralia”, la rassegna di arti elettroniche ideata dall’ultimo album: Cadillac, che per l’occasione è Revised, con la dal Brancaleone e dalla Fondazione Roma-Europa al Teatro Palladium di partecipazione di Alessandro Rizzardi al sax. Roma. Ascoltate e viste le suggestioni al silicio della prima parte (gennaio- L’ultima pubblicazione è avvenuta qualche mese fa ad opera della marzo) – Rechenzentrum, Raster-Noton, AGF, Deadbeat –, la seconda Mellow Records. È un tributo ai King Crimson e ai Comfort spetta manterrà la stessa oculatezza. Pino Saulo offrirà la possibilità di ascoltare i we will let you know/fracture. Chi volesse ascoltarla può consultare suoni della rassegna sintonizzandosi, ogni giorno dalla mezzanotte all’una, il sito ufficiale all’indirizzo www.comfortquartet.com: È ancora su Radio Tre. incompleto ma la sezione download funziona benissimo. Il mondo del teatro si sta aprendo alle più acide sperimentazioni del Tra i gruppi prodotti dalla Raving Records, Alessandro Baris linguaggio binario, in barba alla veste classica che ha sempre rivestito; segnala i Caboto di Bologna . Avranno diverse date questo viceversa buona parte della scena elettronica acquisisce sempre più un mese nel capoluogo emiliano e non solo. Per informazioni: sapore ‘da poltrona’, di marca avant. www.locusta.net Un simile percorso ha avuto anche la “Rassegna di nuove musiche www.bluebaobab.net/caboto/ contemporanee” al Teatro Fondamenta Nuove di Venezia. Avviata a febbraio, il carnet della rassegna ha dato ampio spazio alle performance elettroniche e suggellerà la data finale con un doppio concerto dei Matmos. Stessa tendenza per il Teatro Nuovo di Ferrara che, sempre in questo mese, accoglierà i Múm. È l’elettronica che definisce sempre meglio i propri contesti di attualizzazione o sono i teatri ad essere stanchi delle solite ‘messe in scena’? A chi vive la propria passione musicale come una estenuante ricerca, un elenco di siti di I tour mondiali diMatmos e Múm finalmente in Italia.

IN RETE gruppi emergenti e di progetti discografici ad essi intrecciati da percorrere. I rumori di guerra di Civil War (2003) seguiranno all’isolamento degli sconfinanti paesaggi islandesi di Summer Make Good Etichette (2004). www.mellowrecords.com www.psychoticarecords.com Matmos_ www.brainwashed.com/matmos/ www.wallacerecords.com 21 maggio Firenze - Fabbrica Europa, Stazione Leopolda www.widerecords.com 22 maggio Bologna www.ravingrecords.com 23 maggio Catania - Zo 24-25 maggio Venezia - Teatro Fondamenta - Risonanze Festival Gruppi Logan : www.psychoticarecords.com/home_logan.htm Múm_www.randomsummer.com/holding/ Baffos : www.baffos.it 10 maggio Milano – Rainbow Edible Woman : www.ediblewoman.it/ 11 maggio Roma – Horus Vonneumann : www.vonneumann.net 12 maggio Firenze – Fabbrica Europa, Stazione Leopolda Caboto : www.bluebaobab.net/caboto 13 maggio Ferrara - Teatro Nuovo bazar 05 2004 suoni di pietro d,ottavio 23 [email protected]

PETER GABRIEL/LE DATE: Alzatevi, sta passando Peter Gabriel. “Up” - titolo dell’ultimo album del musicista inglese - riecheggia anche nello slogan del “Growin Up Tour”, il giro del mondo in concerto che l’ex 11, MILANO - FORUM leader dei Genesis ha iniziato dopo l’uscita del disco, un anno e mezzo fa. Ora Gabriel arriva 12, PESARO - BPA PALAS in Italia per due eventi che promettono di essere memorabili nonostante il dodicesimo info: tel. 02/53006501 lavoro solista di Gabriel sia un album un po’ meno trascinante degli altri in cui il “guru di Bath” aveva centrato la difficile alchimia di sintetizzare musica di alta qualità e melodie a presa rapida, forse un prezzo pagato all’estrema lunghezza della gestazione che si è snodata per 9 anni. Oppure si tratta dell’ennesima svolta di un musicista talmente “avanti” che verrà compresa nel futuro dalle masse. Ma di sicuro “Up” resta l’ennesimo acuto del più grande compositore pop contemporaneo. Per di più l’artista britannico non rinuncia a proporre i precedenti capolavori che lo hanno consacrato star di prima grandezza nell’olimpo del rock che guarda al futuro. Sempre avanti e sempre pronto a precorrere i tempi, il tastierista lasciò i Genesis nel momento di massimo splendore, dopo aver messo il proprio marchio a pietre miliari del pop sinfonico (“Nursery Crime”, “Selling England By The Pound” , “Lamb Lies Down On Brodway”…). E già nel ’75 aveva gettato le basi del suo impegno per valorizzare la world-music, quando ancora ben pochi ne erano interessati. Un impegno, quello di produrre decine di album di musicisti sconosciuti per la propria etichetta “Real World” e di circuitarli dal vivo con il festival “Womad”, che ha dato a Peter Gabriel profondi stimoli per il suo costante rinnovamento, soprattutto in direzione della poliritmia africana. Escluso che la scaletta del concerto si spinga fino ai tempi dei Genesis, è certo che non mancheranno frammenti dei primi quattro straordinari dischi solisti (semplicemente Peter Gabriel I, II, III e IV), e dei successivi, monosillabici come “Up”: “So” e “Us”, il fulcro della sua produzione solista, al di là delle colonne sonore e degli altri progetti come “Ovo”. Non mancheranno quindi i grandi hit come “Sledgehammer””, (il clip più programmato nella storia di MTV ) e ancora “Solsbury Hill”, “Mercy Street” o “Digging In The Dirt”. Up!

il latin-jazz-bossanovaPIGRO: di Pino Daniele. Da non perdere. CONCERTO PRIMO MAGGIO Sono passati quasi trent’anni da quando Pino 1 ROMA – Piazza San Giovanni Daniele proponeva quella tazzulella ‘e cafè che già STEFANO BOLLANI emanava tutto il profumo della musica dell’artista 6 ROMA – Parco della Musica napoletano, ponte tra le radici arabe partenopee e LOMA i suoni della moderna casbah globale. Daniele ha 8 MONTESPERTOLI (FI) - Mulligan’s mescolato blues e canzone italiana, elettronica e RICCARDO SINIGALLIA jazz-rock, i ritmi del mediterraneo europeo a quello africano, lungo un percorso che ha spesso fatto 11 FIRENZE - Stazione Leopolda scaturire capolavori. E ora, dopo essersi inoltrato 28 BOLOGNA - Caserme Rosse con maggiore profondità nelle oasi del Nordafrica LUCA CARBONI con “Medina”, il chitarrista riprende il viaggio alla 11 ROMA - Auditorium Pio ricerca della fusione del suono con il nuovo album FRANCESCO GUCCINI “Pino Daniel Projet – Passi d’Autore”. Il singolo 14 PARMA - Palasport “Pigro” (che si puo’ preascoltare e acquistare FILIPPO GATTI soltanto on-line su www.rossoalice.it ) spazia nei 15 ROMA - Astra territori del latin-jazz e rimanda direttamente alle HERBIE HANCOCK - suggestioni della bossanova, immersa comunque 15 MILANO - Auditorium Verdi nel mondo della canzone d’autore italiana PATRIZIA LAQUIDARA PINO DANIELE/ LE DATE di profilo internazionale. Non a caso, i 15 MALO (VI) – cinema Aurora MAGGIO complici di Pino Daniele in questa avventura QUINCY JONES & FRIENDS 5 BOLOGNA - teatro Medica sono del calibro di Peter Erskine a batteria e 16 ROMA – Circo Massimo 10 CREMONA - teatro Ponchielli percussioni, Alan Pasqua a piano e tastiere e KRAFTWERK 12 BERGAMO - teatrotenda Donizetti Dave Carpenter al contrabbasso. Tre nomi che 17 ROMA - Gran Teatro 14 ANCONA - teatro delle Muse da soli sono garanzia di qualità, anche se non 18 TORINO - Lingotto 16 FIRENZE - teatro Verdi è una novità per il chitarrista napoletano che da sempre incrocia gli strumenti con giganti RENATO ZERO 20 ROMA - teatro Auditorium Pio come Wayne Shorter o Pat Metheny, senza 29 MILANO - San Siro 24 TORINO - teatro Colosseo dimenticare il tour dello scorso anno insieme ALICIA KEYS 28 VARESE - teatro di Varese a Francesco De Gregori e Fiorella Mannoia. E 30 MILANO – Piazza Duomo 31 VENEZIA - palaFenice i concerti che stanno per partire promettono GIUGNO altrettanto bene. 3 MILANO - teatro Smeraldo IMPERDIBILI 24 di fabrizio gianuario suoni bazar 05 2004 [email protected]

Alle origini della simbiosi uomo-macchina Dopo diciassette anni di assoluto silenzio, interrotto soltanto Kraftwerk in concerto dalla realizzazione del singolo Expo 2000 realizzato alle soglie del nuovo millennio per l’Esposizione Universale di Hannover, i Kraftwerk tornano in concerto con un tour che segue la recente pubblicazione del loro ultimo disco Tour de France Soundtracks. In Italia terranno due sole date: la prima a Roma il 17 maggio presso il Gran Teatro di Tor di Quinto e la seconda il giorno seguente, il 18, nell’Auditorium Gianni Agnelli (Lingotto) di Torino, città simbolo dell’industrializzazione italiana. E’ inutile ricordare che il gruppo tedesco nato nel 1971 dalla geniale intuizione di Ralf Hütter e Florian Schneider deve considerarsi come uno dei progetti più importanti e influenti della recente storia della musica popolare. Ma oltre ad essere stati i pioneri e al contempo i padri della moderna elettronica, ai Kraftwerk, il cui nome in tedesco vuol dire “centrale elettrica”, va riconosciuta la capacità di aver saputo leggere e profetizzare tra le righe di quella realtà che si andava costituendo sotto l’egida della crescente tecnologizzazione. In alcuni loro dischi non si conserva infatti soltanto una bellezza senza tempo, ma si condensa un vero e proprio sistema di pensiero fondato su di un’estetica della simbiosi uomo-macchina. Ironici e malinconici, inespressivi e profondamente romantici, i Kraftwerk sono riusciti a simbolizzare compiutamente con la loro musica quel processo di automatica fratellanza-alienazione sviluppatosi in seno alla cultura tecnologica tra l’uomo e la macchina e teso a condizionare l’essere umano in tutto il suo esercizio esistenziale. Da quel lontano 1986, anno di pubblicazione di Electric Cafè, il gruppo è tornato così lo scorso anno a cimentarsi con un nuovo lavoro, uscito in occasione del centenario della più celebre corsa ciclistica internazionale e ispirato ad un singolo composto diversi anni prima. Secondo le parole di HütterTour de France Soundtracks intende celebrare quell’ “armonia tra macchina e uomo” espressa dal ciclismo e che “è una continua spinta in avanti, proprio come la nostra musica”. Ma sebbene il disco risulti piacevole all’ascolto e pregiato nella realizzazione, emerge con una certa facilità come i Kraftwerk, in fin dei conti, facciano più parte della storia che del presente.

Vinicio Capossela e Mario Brunello

Concertato per voci e visioni Ci si sbaglia alla grande se si pensa che l’unione tra le sezioni di archi e la canzone italiana sia ad esclusivo appannaggio del festival sanremese. E si continua a cadere in errore se ci si limita a pensare che e songs servono soltanto a regalare smelense e leggere atmosfere musicali da canzonetta strappacuore.strings Quando infatti ad incontrarsi sono due artisti come Mario Brunello, tra i più quotati violoncellisti e maestri d’orchestra italiani, e Vinicio Capossela, il portavoce più autorevole della contemporanea canzone d’autore italiana, a venirci incontro sono soltanto sorprese. Accompagnati dall’Orchestra d’archi italiana, composta da diciassette elementi, dal contrabbassista Glauco Zuppiroli, da Vincenzo Vasi al teremin e con la presenza sul palco di Cesare Malfatti dei La Crus, i due si esibiranno il 6 maggio al Parco della Musica di Roma in un concerto dal titolo Concertato per voci e visioni spettacolo musicale unico per formazione e programma, che spazierà da alcuni capolavori di Bach,. Uno Piazzola, Tchaikovsky e Sollina a musiche dello stesso Capossela, che si esibirà inoltre in un reading di brani tratti dal romanzo appena pubblicato da Feltrinelli Non si muore tutte le mattine.

Il jazz e la memoria Sono passati cinque anni dalla scomparsa di Michel Petrucciani e la Dreyfus, etichetta per la quale ha inciso fin dal 1993, ha pubblicato un’antologia di brani registrati tra il 1994 e il 2002 dal titolo So What-best of che offre un valido panorama sulle profonde e diverse JAZZ caratteristiche, emotive e stilistiche, del grande pianista francese. Mancherà per sempre al jazz il suo tocco secco, preciso, nitido, quasi a sottolineare che non ci sono note perse o note più o meno importanti nella musica, ma che ognuna è li per vivere in tutta la sua complessità anche per quei pochi centesimi di secondo. Così come mancherà l’energica vita ritmica dei suoni andamenti, del suo fraseggio, espressivo quando in primo piano e sempre molto generoso in accompagnamento. Grandi non sono infatti solo quei musicisti che sanno suonare ma, come ha insegnato Ellington, che sanno far suonare, che si rendono decisivi per l’espressività dei propri compagni di palco. E così da brani in solo come J’Auraus Tellement Voulu, Brazilian Like e Besame Mucho, si passa ai duetti con Eddy Louis di Summertime e Les grelots, e al trio con Steve Gadd e Anthony Jackosn in So What e Home, fino al sestetto diChloe Meets Gershwin che vede la presenza di Stefano di Battista e Flavio Boltro. Sempre distribuita dall’Egea è inoltre la collana Dreyfus Jazz Reference, che conta al suo interno più di cinquanta titoli di grandi del jazz con nomi del calibro di , Lester Young, Louis Armostrong, Duke Ellington, Billie Holiday, Charlie Christian e .

26 di ciro bertini leggere bazar 05 2004 [email protected] Emozioni viscerali Fare poesia dei drammatici e truci momenti di un mattatoio. La difficile sfida, riuscita, di Ivano Ferrari Purtroppo, spesso, la poesia contemporanea risulta soporifera, ripiegata com’è in un niente da dire espresso in toni lirici e in un’asfittica autoreferenzialità, tale da far coincidere il numero degli aspiranti poeti con quello dei lettori. Non è certo il caso di “Macello”, la cui necessità e l’altissimo esito estetico appaiono evidenti sin dai versi che si stagliano dalla classica copertina bianca della collezione Einaudi, suscitando in chi vi si imbatta una scossa neuronale e una tempesta di emozioni. Questo poema – in cui ogni poesia ha una sua forza e bellezza autonome – dà voce a chi non può raccontare la propria storia, semplicemente prestandogli ascolto: alla violata inermità animale. Non ci si lasci però sviare dall’iniziale comparazione tra l’esperienza del mattatoio e quella dei campi di sterminio (“Tutti in fila/nudi/appena sporchi di letame/attendono la perfezione/balbettando proteste…”), perché l’intuizione di Ivano Ferrari è molto più profonda e universale: ogni uomo è atteso dalla stessa gogna, che alla stretta finale affronta con pari recalcitrante terrore. Per questo è un libro così importante e coraggioso: perché apre il nuovo secolo volando alto; affronta la sfida con l’inaccettabile, andando a frugarvi dentro per trovare argomenti che diano un senso quotidiano (“Nella stanza d’attesa/un vitellone chiazzato/e una tornita manzarda/avranno ancora la notte/per annusarsi promesse/da domani eterne”). Poesie che affrontano l’indicibile, con una forma scarna e rigorosa, una lingua controllata eppure viscerale, che spesso impiegano l’arma dell’ironia (“Sciopero/non si macella/…/sciopero/contro Augusto Pinochet/il macellaio”). Poesie cui – ipnotizzati dalla loro luce – ci si riavvicina decine di volte, sempre temendo di rimanerne bruciati.

IVANO FERRARI - Macello. Einaudi, pp. 94 euro 11 Colonna sonora: GUSTAV MAHLER Sinfonia n°1; RADIOHEAD Hail to the thief

solitudine, perché c’è una sostanza in grado di scindere in due la personalità dell’individuo: così non sono nemmeno più necessari gli altri. Nessuno muore più, tutti possono resuscitare: suicidarsi non serve, i parenti ti costringono a tornare in vita. Tutti sono buoni: la vita dell’uomo è più piacevole e rilassata, però sembra mancare un senso, la Futurosofia ricerca, i dubbi, le domande. Per raccontare compositamente Il futuro con gli occhi di due la società futura, Lem inventa una moltitudine di neologismi – da qui il valore letterario dell’opera – e grandi autori di fantascienza: infarcisceun le sue pagine di “futurosofia” di dilemmi morali mondo in cui la cultura si assumeche spesso inducono alla sospensione della lettura in in forma di fiale, i giornali sifavore di riflessioni di estrema attualità. Impressionanti disintegrano al finire del giornoalcune preconizzazioni: l’attentato al Papa e le azioni terroristiche ad opera delle periferie dell’impero e il mondo si popola di esercitioccidentale, cui gli USA rispondono con ritorsioni che mercenari. moltiplicano gli effetti degli atti subiti. Con Bruce Sterling, invece, il viaggio è completamente Come sarà il mondo tra cinquant’anni? Ce lo raccontano,diverso. Innanzitutto la forma: non fiction ma saggio. con toni diversi, i libri di due autori di fantascienzaUn che saggio un po’ atipico, conseguenza dell’argomento: sembrano non avere dubbi: la razza umana esisterà ancoraper einquadrare gli scenari futuri, si parte da un’analisi il suo dominio regnerà incontrastato sul pianeta terra.piuttosto Ma oggettiva del presente, se ne indicano le procediamo con ordine. Quello di Stanislaw Lem – scrittoreprospettive più ravvicinate, per poi strutturare, polacco di straordinaria levatura, il cui nome è quasi attraversoogni una serie di congetture piuttosto arbitrarie, anno tra i papabili al nobel, autore tra l’altro di “Solaris”sviluppi offerti come processi inevitabili. Il che, al – è un romanzo scritto nel 1971, divertentissimo per lalettore che parta da presupposti diversi, può risultare girandola di situazioni paradossali in cui viene a trovarsiirritante, insieme alla seriosità dell’esposizione e alla il protagonista, l’astronauta Tichy, al suo risveglio nelpretenziosità degli argomenti scelti. Infatti, Sterling 2039, dopo essere stato ibernato. Completamente disorientato– inventore del cyberpunk, contestata ma innovativa dai mutamenti avvenuti, decide, per capirci qualcosa, branca del genere fantascientifico, dai caratteri di tenere un diario dove registra gli eventi. Tanto pergotici, neri, tristi – decide di raccontare il futuro orientarci, ecco qualche esempio in ordine sparso, perchétramite la disanima delle sette età dell’uomo (bambino, l’inventario delle trovate sarebbe davvero lunghissimo.scolaro, Le amante, soldato, giudice, affarista, vecchio), condizioni meteorologiche vengono decise a maggioranza asserendodalla fin dall’introduzione che suo scopo è “suggerire popolazione. Esistono una moltitudine di prodotti, tuttiscelte di migliori in una prospettiva a lungo termine”. origine chimica: giornali che si disintegrano automaticamentePotrà, ad esempio, consolare o indispettire la sua allo scadere del giorno, uccelli telecomandati (quelli convinzioneveri che il fenomeno del terrorismo islamico non si sono estinti causa smog), abiti che cambiano continuamentesia da considerare, nel tempo, un problema fondamentale. foggia e colore. La vita è regolata dalla psicochimica. Sicuramente stimolante è, invece, la capacità messa in C’è una medicina ad hoc per ogni circostanza. La culturamostra si dall’autore americano di affrontare temi scottanti assume sottoforma di fiale. Le chiese non esistono più: - sonoquali la manipolazione genetica, gli eserciti mercenari, diventate farmacie che dispensano il culto prescelto. Illa globalizzazione informatica - senza pregiudizi mutuo puoi restituirlo quando vuoi: tanto arrivano lettereconservatori di (ma anche senza ignorarne gli interessi sollecito di pagamento contenenti sostanze psicochimicheeconomici che sottostanti), prospettandone possibili e vigili inducono sensi di colpa e voglia di lavorare. Scomparsa applicazionila positive.

STANISLAW LEM – Il congresso di futurologia.Marcos y marcos, pp.160 euro 12 BRUCE STERLING – Tomorrow now.Mondatori, pp.252 euro 14 bazar 05 2004 leggere di ciro bertini 27 [email protected]

Generazione degenerata Maschi trentenni che hanno eletto lo Verità di comodo scazzo a ragione di vita Un romanzo che racconta una catarsi Se non sapete come funziona la “manetta” – un sistema d’abbordaggiocollettiva intorno a uno stupro- – ve lo spiega Marco Rossari nel primo racconto, per poi rivelarvi nell’ultimo che la verità non serve a niente. Nel mezzo, la omicidio condivisibile avidità di una checca, la bottega del riparatore di Unbici uomo ritorna a casa, nel paese del nord Italia Angelo (ritrovo di spacciatori e universitari bramosi di conoscereche la gli aveva attribuito lo stupro-omicidio della vita vera), il sortilegio di una mano che non riesce a liberarsi diex ragazza diciassettenne: è la miccia che innesca un certo odore intimo, la celebrazione di un matrimonio ridicolmentela catarsi collettiva necessaria per sovvertire squallido, la giornata particolare di uno studente fuoricorso che le verità di comodo. Protagonisti di questa spoon culmina nella decisione che non sarà mai un poeta. Protagonisti, river odierna: un giusto che fa di tutto per essere sia che si tratti di studenti in Erasmus che delinquentelli bollitiinviso agli altri, una splendida ragazza con le dall’alcool, sono maschi trentenni che hanno eletto lo scazzo a stimmate della colpa, un prete ateo, un ex calciatore ragione di vita e che più che sentirsi parte di una generazione, lofrustrato, un marocchino che svolge il ruolo di sono di una degenerazione. E nonostante l’insistita rappresentazionepoliziotto di quartiere. Chi ha amato lo Sean Penn di destini di sconfitti e l’ambientazione urbana milanese, questi di “Mistic river” e “21 grammi”, divorerà questo racconti si sorbiscono a catena come bicchieri di lambrusco, grazieromanzo. all’abilità dell’autore: mai una frase scontata, mai qualcosa di già sentito nonostante l’evidente fascinazione beat americana. ComeRAUL MONTANARI – Chiudi gli occhi. Baldini Castoldi Bukowski (cui ha dedicato la tesi di laurea), Marco Rossari nutreDalai amore editore pp. 400 euro 14,90 per i perdenti, raffigurandoli con l’ironia di quell’Alan BennettColonna che sonora:PORTISHEAD Dummy; LIVING COLOUR Pride in passato ha tradotto e il velo malinconico del Chet Baker di cui ha curato in italiano la biografia.

MARCO ROSSARI – Invano veritas. e/o, pp. 224 euro 14 Colonna sonora: BUGO Dal lofai al cisei; MASSIMO URBANI Easy to love …lo scopriremo vivendo Una vita amorosa spesa alla ricerca di sé Uno scrigno pieno di tesori, che si “rivolge Avventure Ussare agli uomini giovani ed è dedicato alle donne Comiche spassose in salsa mitteleuropea mature”, con il tono beffardamente sapienziale Ovvero le avventure di un giovane ufficiale ussaro che, braccato di chi, avendone fatta esperienza, indica dall’esercito russo, si traveste da donna, provocando un terremoto diparadisi alla portata di tutti, rimasti sensualità che travolge trasversalmente uomini e donne, umili e potenti,inesplorati per paura delle convenzioni. occupanti e invasi. Con questo romanzo del 1931, scritto con leggerezzaConfessione sincera dai contenuti attualissimi solo apparente e intriso d’ironia, Lernet Holenia riporta al centro e al tempo stesso romanzo europeo del suo tempo della Storia la quotidianità delle persone comuni, ignare degli scenari(1965), descrive la vita amorosa come una serie che altri stanno disegnando sulla loro pelle, ma pronte all’occasionedi aavventure inaspettate, in cui il protagonista recitare inconsapevoli ruoli da protagonista. si imbarca per approfondire la conoscenza Adelphi, di sé. Non ci si aspetti l’esaltazione del ALEXANDER LERNET HOLENIA – Avventure di un ufficiale in Polonia. libertinaggio, semmai la benefica dimostrazione pp.146 euro 14 di poter essere felici, a tratti, semplicemente Colonna sonora: KING; CRIMSON In the court of the crimson king; PAT vivendo. METHENY GROUP First circle STEPHEN VIZINCZEY – Elogio delle donne mature. Marsilio pp. 216 euro 14 Colonna sonora:SIMON & GARFUNKEL Il laureato; Intervista a Sergio Cofferati JAZZANOVA In between sul futuro degli esseri umani. L’uomo sarà sostituito integralmente dalle Lem immagina la vita futura dell’uomo regolata dalla macchine per quanto attiene il lavoro psicochimica, vale a dire dall’assunzione di pasticche manuale? che inducono ogni tipo di sentimento. Trova plausibile Non integralmente perché anche nell’ipotesi un simile scenario? estrema servirà sempre il lavoro manuale per No, i sentimenti degli umani non scompariranno mai. Non c’è, attivare la prima macchina, che potrà a sua volta secondo me, sostanza chimica che possa sostituire le relazioni intervenire anche su un sistema complesso di e le emozioni che le stesse creano. Questa dimensione degli altre macchine. umani è destinata per fortuna a restare vitale. La difesa Quale scoperta - in qualsiasi campo - delle loro emozioni e identità è anche la condizione per assicurare democrazia e dunque impedire che la gestione del rivoluzionerà maggiormente la vita umana? potere avvenga attraverso atti che limitano l’autonomia e la Credo tutto ciò che consente il prolungamento libertà. della vita senza mutare le caratteristiche dell’umanità. Sterling ci mette in guardia contro i pericoli della Ci indica un’invenzione tecnologica che le manipolazione genetica e il proliferare per il mondo di piacerebbe fosse realizzata nei prossimi eserciti mercenari. Che cosa le fa più paura tra i due anni? rischi? Quella che rende utilizzabile a bassissimo costo

La manipolazione genetica. I mutamenti che la stessa può INTERVISTA l’uso dell’idrogeno per il trasporto. produrre sono enormi e potrebbero snaturare lo stesso profilo 28 di marco begani leggere.fumetti bazar 05 2004 [email protected] Fumetti, roba impegnata Un fumetto che racconta i drammi di un paese come l’Iran e un saggio universitario, tutto a fumetti, che spiega cos’è il fumetto. Ma una volta non era considerato "lettura d’evasione"?

Marjane Satrapi, Persepolis, Storia di un’infanzia, Milano, Sperling & Kupfer Editori, 2003.

Questo libro, che è il primo fumetto iraniano mai pubblicato, è un dono di enorme importanza, sia sul piano del "cosa" è narrato, sia sul piano del "come". Nata nel 1969, Marjane Satrapi ci racconta la sua storia personale dentro la storia del suo Paese, l’Iran, percorso dall’ingiustizia sociale, sconvolto dal nuovo regime dopo la caduta dello scià e poi distrutto dalle bombe irachene quando per l’Occidente Saddam faceva ancora parte dei buoni. La portata di avvenimenti così drammatici viene resa attraverso lo sguardo di lei bambina, testimone di quanto la normalità della famiglia e delle relazioni umane possa uscire devastata dall’insinuarsi della Storia nella vita di tutti i giorni, e di quanto, questa normalità, sia l’ultimo intimo approdo per sentirsi umani. I 19 capitoli di questo libro si snodano seguendo il solco lasciato dai drammi personali e sociali, così strettamente intrecciati da farci capire in poche pagine che la sofferenza di un popolo è soprattutto la sofferenza di ognuno. Tanto peso è sostenuto da un filo sottile: un’ironia dall’aspetto infantile, ma dall’anima adulta e tagliente. Il come, appunto. Un tratto non modulato, senza volumi o scale di grigio; scelta stilistica consapevole, che pone un’immediata distanza tra noi e la vicenda. Parallelamente, tutti i personaggi, e soprattutto lei, Marjane, hanno volti quasi stilizzati, naif: come lettori non possiamo sottrarci all’identificazione e diventare lei, vedere con i suoi occhi. Nell’ambiente intorno ogni regola prospettica viene sconvolta; è la raffigurazione del mondo intorno, un affresco espressionista dove persino le masse – di vivi e di morti – diventano forma dell’incubo. Senza che questa bambina ci abbia chiesto nulla, alle ultime pagine siamo così partecipi dei sentimenti intimi di Marjane che la commozione dell’addio all’Iran e alla sua famiglia fa scivolare in noi una vertigine incolmabile. Avremo imparato qualcosa.

Walt Kelly, Pogo, Milano, Panini Comics, 2004.

La percezione che dall’Italia abbiamo di Pogo non restituisce giustizia alla fama che questo opossum e la sua cerchia si sono guadagnati nel mondo, soprattutto negli Usa, dove le sue strisce conoscono un’immensa popolarità fin dall’inizio degli anni ’50. Recentemente apparso nella collana I classici del fumetto Repubblica, questo volume accoglie strisce degli anni ’69 e ’70. Golosa occasione per scoprire un di universo.La Walt Kelly, scomparso nel 1973, è un fumettista americano nel senso più tradizionale: i sei anni di lavoro insieme a Walt Disney si fanno riconoscere nel tratto paziente e rotondo con cui personaggi e ambienti sono disegnati, e nella regia stessa delle vignette, dove più azioni insieme occupano lo stesso spazio. I giochi linguistici, la cura per il registro, il lettering dedicato per alcuni personaggi, come Pantegana, sono i segnali di una totale padronanza del mezzo, in cui i virtuosismi si sprecano: memorabile l’avventura di V espignano all’interno del balloon di Alberto (p. 34-36). Un orso, Kelly, che secondo le parole di chi lo conosceva, mai avrebbe parlato a sproposito. Al contrario dei personaggi delle sue storie, impegnati a dotare Okefenokee (la palude in cui vivono) di sovrastrutture politiche o giuridiche, perennemente tesi nello sforzo di ingarbugliarsi l’esistenza. Animali? No: Alberto l’alligatore, Churchy La Femme, una tartaruga, Beauregard, l’orgoglioso segugio, Sarcophagus MaCabre, l’avvoltoio, il Gufo, non sono affatto animali; sono la rappresentazione – impietosamente attuale – della società americana e occidentale. Addirittura, troviamo riferimenti a personaggi della politica di allora, come Spiro McAgnew , vice di Nixon, che ne L’ininquinabile Pogo diventa una iena dispotica e sola. È il contrario di Pogo l’opossum, il poeta, ben lontano dal voler essere protagonista di queste strisce: nella veste di pigro e occasionale pescatore, viene coinvolto di volta in volta nelle strampalate avventure dei suoi amati compagni. P ogo e la poesia è il suo linguaggio, che trova nel timido amico Crispino (un porcospino, guardaè Walt caso) Kelly, lail testimone,sua voce più profonda e dissacrante. Sarà lui a dire "Abbiamo incontrato il nemico… e siamo noi."

Scott McCloud, Capire Il Fumetto, L’arte Invisibile, Torino, Vittorio Pavesio Productions, 1996

Edizione italiana di Understanding Comics (Princeton, Kitchen Sink Press, 1993), è ormai un classico, tanto da essere usato all’Università di Torino nei corsi di Scienze della Comunicazione. Cosa c’è mai da capire nel fumetto? Tanto per cominciare, che cos’è il fumetto? Da quanto esiste? E che cosa accade tra una vignetta e l’altra? Perché ci identifichiamo così facilmente in alcuni personaggi? Come mai gli oggetti in movimento, nelle vignette, hanno tutte quelle linee, e com’è possibile che sia descritto il passare del tempo in una raffigurazione statica? Cosa mette in comune le tavole domenicali del New York Times con gli affreschi del Medioevo? Insomma, com’è possibile che una sequenza di immagini racconti qualcosa? Un saggio analitico e avvincente, interamente a fumetti, e la dimostrazione che una buona idea vale più di mille parole. bazar 05 2004 leggere.rileggere di claudio amendola 29 [email protected]

Achille Piè Veloce Pagine che a volte accendono uno strano senso di fastidio, una sensazione di pietà e di schifo della quale poi ci si vergogna un po’…

L’ultimo libro di Benni è bello, divertente, ironico, sarcastico, piccante, commovente, inquietante, in alcune pagine anche pauroso, insomma è perfettamente fedele alla tradizione dell’autore bolognese, che anche questa volta non tradisce le aspettative dei suoi lettori. La storia dell’amicizia tra Ulisse, giovane scrittore che non riesce a scrivere il suo secondo libro e lettore di dattiloscritti per una piccola casa editrice, e Achille, un ragazzo-mostro misterioso e genio della scrittura, è un viaggio nelle loro bassezze e nelle loro virtù. Insieme portano a compimento un progetto di vita e di morte, scambiandosi le più profonde intimità e le più feroci aggressività, uno attraverso l’altro, nutrendosi del loro essere diversi. Nel buio della sua stanza, ascoltando i racconti di Ulisse, Achille assapora tutte le gioie del sesso a lui sconosciute, dando vita al romanzo che l’amico non riesce a scrivere. Le parole di Ulisse diventano pagine bellissime, e la fame di vita del piccolo mostro viene soddisfatta, uno scambio alla pari tra due amici, uno scambio di cui Penelope Pilar, tipica bellezza latina, nonché fidanzata di Ulisse, diventa l’inconsapevole protagonista. E anche chi legge in qualche modo ne beneficia, così come si sente in imbarazzo quando il protagonista si trova davanti alla mostruosità del suo nuovo interlocutore. In quelle pagine si rivive quel senso strano di fastidio, quella sensazione di pietà e di schifo che si avverte quando si ha a che fare con queste persone, e della quale poi ci si vergogna un po’. Ulisse và oltre tutto questo, prova a fare un passo in più, ci riesce e viene premiato. Benni colpisce con forte ironia il mondo dei libri e degli scrittori, si beffa dei critici letterari, dei giornalisti del settore, degli intellettuali dell’editoria ma anche di tutti quelli, e sono tanti, che si svegliano una mattina e decidono di fare gli scrittori, ma nello stesso tempo ci fa vivere e sentire la passione per il suo lavoro, l’amore per la nostra lingua, con la quale gioca, come sempre, con abilità circense. I personaggi di contorno, tutti rigorosamente contraddistinti da nomi omerici, sono pezzetti di un puzzle molto ben costruito e per ognuno c’è una risata, un sorriso amaro o una lacrima, oppure vera e propria repulsione. Anche in Achille piè veloce (Feltrinelli 14,50 euro), come d’abitudine per il “Aspirò una boccata di umida “Celestino”, un passaggio è dedicato all’ambiente: brezza del mattino e fece entrare azoto, ossigeno, argon, xenon,&radon, vapore acqueo, monossido di carbonio, biossido di azoto, piombo tetraetile, benzene, particolato di carbonati e silicati, alcune spore fungine, un’aeroflotta di batteri, un pelo anonimo, un ectoparassita di piccione, pollini anemofili, una stilla di anidride solforosa convolata da una remota fabbrica, e un granello di sabbia proveniente da Tevtikiye, Turchia nord-occidentale, trasportato dallo scirocco della notte. Insomma respirò l’aria della città.” Per i Benniani più esigenti, non manca un occhio al calcio: le vicende del menisco di Mironi, campione del cuore di Ulisse, giungono quando meno te lo aspetti e strappano sempre una risata. Considerato che, dal 1981 ad oggi, questo è il diciannovesimo libro di Stefano Benni, e considerata l’età dell’autore, mi sento tranquillo per i prossimi venti anni.

Stefano Benni , Achille piè veloce, Ed. Feltrinelli IL LIBRO 30 di nancy brilli leggere.brilletture bazar 05 2004 [email protected]

Libro dell’inquietudine di Se cercate una trama, Fernando Pessoa questo è il libro sbagliato…

“A tutti i viventi invidio il fatto di non essere me”. Lo pensa Bernardo Soares, il doppio di Fernando Pessoa nel”Libro dell’inquietudine”. “Un alito di musica o di sogno, qualcosa che faccia quasi sentire, qualcosa che non faccia pensare”. Bernardo guarda la propria vita da lontano, la studia, la sminuzza e non se ne innamora. “Ogni giorno la materia mi maltratta. La mia sensibilità è una fiamma al vento”. Pessoa sente, e soffre. Spellato vivo ma deciso a starne lontano, da questa sua esistenza. Pare uno che campi in uno stato di percezione alterata, tipo quando il sonno non arriva e senti i suoni ovattati, il rumor bianco. L’autore potrebbe parlare in prima persona, ma è a Bernardo che fa scrivere il suo anomalo diario. Che strano libro. Doloroso e acuto e triste e poetico. Di quella poesia che ci ripensi, e ti dici che è proprio così che sono le sensazioni dell’anima, quando decidono di prendere il sopravvento sulle cose. Se cercate una trama, questo è il libro sbagliato, perchè hanno trovato in un baule certi fogli slegati e incasinati che chissà come li ha scritti Pessoa, in che ordine e modo, e, volenterosamente, li hanno messi insieme. Ma se vi va di godere di una qualità di pensiero alta e bella, se magari siete un po’ depressi e naturalmente avete messo su un cd di musica avvilita, e ovviamente guardando fuori ora quasi piove ma definitivamente ancora no, qui trovate qualcosa con del sublime autentico dentro. Non so a voi, ma a me questo m’aiuta. IL LIBRO

Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares di Bernardo Soares, Ed. Feltrinelli bazar 05 2004 notte di marcello amoruso 31 [email protected]

alle effusioni naturalistiche della primavera, fregiandosi dell’ampia dose di verde che battiti e brusii ricopre la parte antistante l’edificio. Il prato è Birra, realmente capiente, suddiviso in differenti aree: una concepita come bar all’aperto, un’altra con gazebo, un prato circondato da una siepe e infine un’area terrazzata più appartata. Di fronte, le gobbe vuote dell’acquedotto Alta qualità degli eventi live e suggeriscono sfumature neorealiste. L’insieme dà l’idea di una divertimento tout-court. E’ questo il surreale festa felliniana riadattata in chiave stoned. tenore delle serate del Circolo degli Sabrina, della Scuola di Teatro, La scaletta, residente al Circolo, precisa che il locale è uno “splendido e bizzarro calderone”, Artisti di Roma. E poi la fresca novità: il alludendo alla moltitudine delle attività proposte, che associano alla prato esterno suddiviso in aree per una qualità ricercata un certo eclettismo. Che si ritrova poi anche nel surreale festa felliniana! pubblico che segue le tante serate, differenziato in base al tema di volta in volta proposto. Il 18 avrà inizio un laboratorio teatrale curato da Valeria Campo, co- Locale notturno situato tra il Mandrione e P.le Lodi, il Circolo fondatrice del Teatro Archivolto di Genova. Dal 1995 si occupa di degli Artisti continua imperterrito dal punto da cui era partito: Nouveau Cirque come docente di recitazione e regia, collaborando, organizzazione di concerti live di artisti di spessore internazionale ed tra gli altri, con l’Ecole Nationale Du Cirque de Montreal. emergenti (no cover band!), laboratori e performance teatrali, mostre A giudicare dalla gente che puoi incontrare, è proprio vero: checché e intrattenimento spensierato a base di birra, battiti e brusii. Se nel se ne dica, un circolo di artisti. mese di aprile, sul palco del locale capitolino si sono alternati gruppi del calibro sperimentale e innovativo quali Xiu Xiu , Giardini di Mirò e Lali Puna , maggio non sarà da meno. A coronare l’immancabile Circolo degli Artisti programmazione indie saranno: Bugo (8), Down by low (13), Perfidius via casilina vecchia 42 - Roma Words (15), Misto Nocivo (22) e il Rock’n’roll Damnation Festival (23). Info: 0670305684 Tutti i lunedì del mese, rassegna teatrale: il Circolo del Teatro Il locale continua a non deludere il suo numeroso pubblico e .si avvia www.circoloartisti.it Zo centro culture contemporanee Piazzale Asia 6 - Catania Info: 095.533871 www.zoculture.it Officine in fabbrica Centro culture contemporanee. A fianco della stazione ferroviaria di Catania, le ciminiere della fabbrica non fumano più, ma dentro, lo Zo continua a lavorare sodo. In un contesto post-industriale che farebbe invidia al più languido degli urbani frequentatori della notte, lo Zo giunge al suo terzo anno di attività con una propulsione realizzativa che non lascia dubbi, meritando a pieno titolo l’appellativo di cui si bea: Centro culture contemporanee. Il Centro più attivo della città barocca per eccellenza articola lo spazio interno in maniera modulare, permettendo un’ampia scelta di soluzioni: proiezioni, reading, concerti, laboratori digitali, una sala di registrazione e un bar-caffetteria: forse il momento più intimo e carico di elucubrazioni nottambule. Vanto del locale è quello di uscire fuori da una visione museificata dei saperi e aprirsi alla liminalità fra i diversi linguaggi espressivi. Per maggio, Velma (14) e Matmos (22) i concerti da non perdere, un’intera rassegna di teatro-danza e poi l’insolita routine. Ironia della sorte o forse movente nominale, l’associazione culturale che ha lanciato il progetto si chiama Officine: oggi unico titolare della nuova storia che gli ex stabilimenti industriali per la raffinazione dello zolfo stanno percorrendo. È all’interno di tali edifici che lo Zo lancia una nuova forte ondata in città. Come sottolinea il direttore artistico, Sergio Zinna: la vocazione geografica e culturale della Sicilia“il centrodi farsi accoglie ponte fra le diverse tradizioni e culture, rivolgendo uno sguardo a Nord e a Occidente come a Sud e ad Oriente” ampio raggio che investe la sperimentazione. Un’azione artistica di ricerca tout court, ad con un occhio di riguardo per gli artisti locali. Ci sarà un motivo se a livello nazionale il progetto è stato definito “pilota”. Adesso è pronto al decollo e, per fortuna, non serve allacciare le cinture.

La grecia salentina continua a filare pizziche e Per un’esplorazione più completa schiaccia l’occhio ai pub: copioso rituale notturno delle aree coinvolte nella rassegna Se su Google.it si prova a digitare le parole “lecce locali notturni” e premere invio, il di locali qui proposta, una guida ai risultato sarà una sterminata lista di pub, pub, pub… Se a quelle parole si aggiunge portali della notte on line. anche “pizzica”, il risultato non cambierà di molto: in più, qualche data di concerti di (Roma) www.notte.it pizzica di imprescindibile derivazione autoctona. Non tutto è pizzica, ma il morso della (Catania) www.katania.it tarantola avrà ormai infettati tutti da quelle parti. E, nello scorrere la lista, non sembra (Lecce) www.nightchannel.it affatto che qualcuno tenti di debellarne gli affetti. Anzi! Pizzica e pub SEGNALAZIONI 32 di alberto traversi notte bazar 05 2004 [email protected]

e tendaggi multicolore di fattura balinese, va in onda ogni sera intorno alle 20 il consueto struscio di bellezze benvestite e superaccessoriate. La filosofia che sta alla base dell’operazione è quella del relax a tutti i costi. Dalla musica (ambient e easy listening) al cibo (pizze e focacce calde preparate al momento in un forno a legna) all’arredamento pensato per favorire la The Lounge distensione emotiva e la socializzazione. L’ethno-chic, ma questa volta di matrice argentina, disegna anche gli spazi del Town House 31 31), neonato hotel della famiglia Rosso, diventato già un riparo sicuro (Via Goldoni, per i cool-hunters della zona. Sedute di design, bolas impreziosite da pietre dure e sogni di tango raccontati dai toni suadenti di musiche chill-out danno un’aria vacanziera alla corte di un palazzo vecchia Milano. Lounge che più lounge non si può, il The Lounge del Palace (Piazza della Repubblica, 20), un altro hotel tra i preferiti del momento, rifà il verso ai grandi spazi americani in voga nell’era dello swing. Tra gli atout di un locale impeccabile per servizio e arredo spiccano libri d’arte, tappeti preziosi e il contorno di uno degli hotel più lussuosi della città.

Hotel Diana viale Piave 43. Tel. 0220581 Executive Lounge via De Toqueville, 3. Tel. 0262611617 Town House 31 Via Goldoni, 31. Tel. 0270156 The Lounge Piazza della Repubblica, 20. Tel. 0263361

Aperitivo in hotel Stasera tutti in hotel. Tra cocktail vintage e champagne mignon l’ultimo trend milanese è quello di gustare le atmosfere lounge e suadenti dei migliori alberghi davanti a un fresco aperitivo. Ma attenzione: ogni albergo ha il suo stile… Si comincia alle sette di sera: quando la Milano che lavora allenta cravatte e catene di scooter e prende tempo per uno dei momenti più agognati della giornata, quello fatidico dell’aperitivo. Tramontata un po’ la moda dei discobar, dei chiringuitos di scuola Town House 31 caraibica e dei banconi in stile “grande abbuffata”, ora la cocktail generation ha scelto come terra di conquista alcuni tra gli hotel più chic della città. La tendenza, come spesso accade, arriva dagli States e precisamente da New York, dove alberghi come il Paramount, disegnato da Starck, il Mercer e il Morgans dell’ex- impresario dello Studio 54 Ian Schrager sono diventati, oltre a locande di culto dove passare la notte, luoghi di entertainment a tutti gli effetti. Il primo a Milano a lanciare la moda è stato lo storico Hotel Diana . Qui, nel salotto d’inizio secolo dove un tempo si davano appuntamento artisti e letterati, oggi si sorseggiano cocktail vintage e champagne mignon. Lo spazio in questione che ha preso il posto del vecchio bar d’appoggio per il lounge, si chiama H Club e presenta in una cornice di importanti abat- jour, ricchi tendaggi e preziosi componenti d’arredo in fusione di alluminio, appuntamenti eleganti con mostre e presentazioni, aperitivi classici e dopocena a lume di candela. Poco lontano, nel cuore della battutissima e modaiola zona intorno a Corso Como c’è Executive Lounge, il giardino notturno dell’Atahotel Executive. Tra letti artigianali, tavoli bassi, cuscinoni

Wine bar: tra gusto e tendenza Più chic dell’enoteca, più understatement del discobar, più cool del ristorante, il bar-à-vin, famoso anche nella sua

STANOTTE.. accezione inglese di wine bar, costituisce l’ultima frontiera del divertimento notturno milanese. Preferito, in Francia come in Italia, da una gioventù bon chic bon genre, tutta abiti vintage e cachemire del nonno, questa tipologia di locale racchiude in sé i concetti un po’radical-chic di bere bene e mangiare genuino in spazi tranquilli ispirati alle antiche osterie. Tra i nuovi arrivati, in una scena che si arricchisce di mese in mese di nuove proposte, c’e la Cantina del Jazz. Nata dalla ristrutturazione di un ex showroom di bigiotteria, questo wine bar dall’aria elegante riprende tematiche care agli anni’20 con un’ambientazione raffinata basata sul contrasto tra bianco e nero dove l’unica concessione al colore è data dalla grande riproduzione di un famoso quadro della pittrice polacca Tamara De Lempicka. Alla Cantina è comunque il vino il grande protagonista. Etichette importanti scelte con cura dal sommelier Davide Santini sono a disposizione per degustazioni anche abbinate a piatti di piccola cucina. Nel cuore pulsante della City meneghina il Malvasia 3000 propone vini e cibi di qualità provenienti da tutto il mondo. Tra accoppiate solenni come il culatello di Zibello e il Muffato Antinori o il foies- gras con confetture accompagnato dal Gewurztraminer Gruss alsaziano, l’idea dello staff è quella di associare vino e cibo partendo dalle 100 bottiglie migliori del mondo. Nuovo anch’esso e dal nome che già ispira simpatia, il Ross & Bianch va ad arricchire la zona intorno a piazza Cinque Giornate. Aperto dal lunedì al sabato dalle 17.00 all’una di notte, il locale propone, in un ambiente caldo ideato dagli architetti Fernandez e Vandoni, vini italiani noti e novità poco conosciute, ma ben selezionate, dal sommelier Andrea. Il cibo, abbinabile ovviamente ai vini, segue il concetto fusion di associare materie prime e modi di cucinare di paesi diversi. Storico, tradizionale ma anche un po’ antimodernista, visto che dal 1859 poco è cambiato nella sua struttura, il mitico Moscatelli è un po’ il progenitore dei bar-à.vin dell’ultima generazione. Dalle sue vetrine ricche di volumi antichi dedicati al vino e tappezzate di preziose bottiglie impolverate ad arte, si scorge la scritta “Il vino desta il genio”, motto che ci ricorda la sua filosofia fatta di cose semplici ma sicure.

Cantina del Jazz Via Cirillo ang. c.so Sempione. Tel. 0234934467 Malvasia 3000 Via Borromei, 13. Tel. 0280298821 Ross & Bianch Via P. Sottocorno, 11. Tel. 0276008728 Moscatelli Corso Garibaldi, 93. Tel. 026554602 bazar 05 2004 notte di andrea lisi 33 [email protected]

P LAY I T L O U D , M A D A M E

dischi di Steve bug, Sven Vath Antonelli Electric, Justin Berkovi e Golden boy, all’epoca boyfriend in Zurigo. La fama legata a questi interventi sotto forma di parlate svagate e asettiche, freddamente erotiche come possono esserlo le affermazioni perentorie di una diva annoiata, ha fatto passare in secondo piano la pluriennale attività di dj di quella che molti hanno finito per chiamare miss , dimenticando che è invece fondamentalmente una selezionatrice di tormentoni . Salta infatti all’occhio, anzi, all’orecchio, con una certa evidenza la differenza tra le selezioni dei mix album prodotti sull’onda del grande successo come lady “immagine” della scena alla moda, “Electroclash” del 2002, “Radio Caroline” del 2003, con le sonorità dominanti nei dj set a cui ci ha abituati nelle sue recenti incursioni in Italia. Memorabile a riguardo una chiusura di serata al Mattatoio di Roma, lo scorso settembre, dopo e Radioactive man, a suon di pistoni techno da rave di altri tempi con la gente sudata in visibilio a gridare a braccia alzate. La cara , a dispetto delle pose glam e della nomea acquisita di Madame Supercool è assolutamente un animale da consolle, prosaica Nuovamente in Italia Miss Kittin, una delle e “ignorante” quanto basta per sfondare senza troppi complimenti. più famose dj del mondo: il 21 maggio al D’altronde la francesina ha esordito, nel ‘94-95, suonando roba in stile in party illegali come il Dragon Bal, nel sud della F rancia, Supermarket di Torino e il 22 maggio al e non sarebbe finita nelle braccia del gigantesco e “grezzo” Techno- Brancaleone di Roma producer T Raumschmiere, se avesse avuto i pochi peli sullo stomaco della soubrettina fashion. “ Non bisogna avvallare la trasformazione in Con il nome vezzoso e ironico di Miss Kittin, una trentunenne di superstar dei dj. Sono contro tutto ciò perché siamo semplicemente , città francese ai piedi delle Alpi, si è fatta conoscere in gente che lancia dischi ( “record pushers”)”, parola di Miss Kittin. tutto il mondo come vocalist inconfondibile dei più grandi successi che, tra anni ‘90 e 2000, hanno riportato in auge il sound electro pop degli anni ‘80: “1982” con per la Gigolo di Dj Hell nel 1998, “Intimites Ep”, sempre in coppia con The Hacker, nel 2000, “Silver screen shower” scene e “” di nel 2001, anno in cui la sua voce compare anche nei

LE ITALIANE CI SANNO FARE? Paola Testa Le dj donne di casa nostra Scovare i nomi di dj italiane che hanno una rispettabilità nel circuito è come scoperchiare una pentola in house, il genere più cui bolle molto di più del previsto. Anche qui le più note sono quelle che suonano popolare della dance, come Paola Polly Poletto, già attiva tra Londra, Ibiza e Milano che quest’inverno è stata residente al Docks8 di Torino, Paola Testa di Radio 101 ascoltabile al G-Lounge di Milano, o come la veterana Babajaga creatrice un paio d’anni fa del Syncopate, uno degli “afterhour” più famosi d’Italia. Molto rappresentata dalle nostre parti è soprattutto la categoria delle “superfighe”un po’ bonazze un po’ “aggressive-che cazzo voi” come richiede il personaggio, a cui sembrano appartenere, a giudicare dall’immagine proposta nei siti personali, la triestina Onirika e la romana Alexia Rosati, conosciuta in quel di Los Angeles per le sue frequentazioni “artistiche” con mostri sacri della scena soul funky anni ’80 e house primi ‘90. Piuttosto eclettiche sono Flavia Lazzarini, quest’anno residente alla Maison di Roma, ritenuta una delle più accreditate a livello internazionale, e l’emergente Miz Kiara, che mixa con estrema disinvoltura dalla Tech-house al Funky-electro nelle sue peregrinazioni fra Roma e Napoli, producer oltre che come dj suonando sia in luoghi istituzionali che in contesti alternativi. Nota come è anche Ninfa, specializzata in Lounge, mentre nel circuito delle feste off e dei centri sociali ricorrono i nomi di Ailén Gamberoni, varesina specializzata in Breakbeat, AC/DShe da Milano area lesbo Hard Vibes, l’emergente Ma.Rù del collettivo Phag off di Roma che un mese si e uno no, va a rifornirsi di vinile a Berlino. Vanno menzionate anche le signore della Riviera ( Rimini-Riccione e dintorni), l’Ibiza nostrana, che si coalizzano nei mesi estivi e non solo per accontentare orde di discotecomani incalliti; a occhio e croce negli ultimi anni, le varie Janet, Enrica, Miss B, le milanesi Marta B e Fanny. Mentre la scena romana è sempre più affollata di nomi che si vanno imponendo per caparbietà e passione, da miss HotforTandoori De Monique, a miss Goa Dj Red, dalla massiccia soprattutto nei beats, Lasky dj, a Rossella. C’è n’è quanto basta per non continuare a vedere le donne come professioniste di serie b anche in questo settore. E se poi tecnicamente, come accusano i maschi, non tutte sono impeccabili meglio così. Se la tecnica fosse tutto nella vita staremmo ancora a fare arte come Raffaello DONNE DJ Miz Kiara e Michelangelo. Ma come? I DJ non appartengono all’avanguardia???? 34 di claudio coccoluto notte.nottetempo bazar 05 2004 [email protected]

Ritmi urlati, volumi eccessivi, stacchetti e pacchianate varie: quando la TV e il clubbing sono trash

E’ un po’ di tempo che serpeggiano in me dubbi e fugaci pensieri (fino a qualche tempo fa non potevo neanche chiamarli tali), quasi strane sensazioni cutanee… come il rifiuto di un non-so-che. Noia e distrazione per alcune delle cose che fanno parte del nostro quotidiano, dei nostri momenti di svago che definiamo “liberi”, degli attimi in cui dovremmo ricaricarci e divertirci, raccogliere input e trasformarli in energia benefica… Mi riferisco alla confusione di contenuti che regna nell’intrattenimento, con la televisione a far da regina. E’ infatti significativo che i contenitori del tempo libero schiamazzino nel dipingersi di mille colori pur di non passare inosservati, di attirare la nostra attenzione e di catturarci come clienti; perfino e soprattutto quando ciò stride con quello che possa essere il tono, l’umore della proposta. Pensieri che ho fatto nel momento in cui ho notato che non riuscivo più a soffermarmi su alcuno dei programmi tv dello sterminato palinsesto nazionale: tutti “troppo”: violentemente colorati, troppo commerciali, obbligatoriamente ironici e divertenti, forzatamente spiritosi ma senza un minimo di spiritualità. Tutti con un denominatore comune che non può sfuggire ad un operatore del suono: ritmo alto e urlato (tecno-hardcore) e volume eccessivo fuori luogo (distorsione). E’ curioso e divertente che quando si parla di volumi alti ed eccesso di suoni subito ci si senta autorizzati a puntare il dito sul mondo delle discoteche: e gli aggettivi si sprecano, assordante, volgare, fonte di incomunicabilità. Aggettivi che non sfiorano nemmeno l’aura dell’inviolabile cultura catodica. Eppure non sono il primo a dirlo: è il momento di una tv urlata, che frastorna, che non potendo stupire a causa della mancanza di argomenti, colpisce duro con colori, movimenti, stacchetti e pacchianate varie. La lunga premessa mi serve a dire che anche la discoteca è un “contenitore” del nostro bisogno di ritemprarci, di uscire dalla routine, di staccare la spina (della tv?). Il parallelo che suggerisco è tra certa tv caciarona e inelegante e una precisa tipologia di locali da ballo: i luoghi dell’apparire virtuale non sembrano tanto diversi da certi club baracconi, spersonalizzanti che a dispetto della club-culture, sopravvivono e imperano; mega-locali che pur raccogliendo grandi folle, nulla trasmettono in termini di emozioni. Templi della decadenza e, il più delle volte, del brutto e dello squallido: il trionfo dell’iconografia discotecara più becera e obsoleta, un vero e proprio inquinamento per chi predica un clubbing maturo e consapevole. Come per una nuova televisione, capace di intrigare senza frastornare, così per la discoteca il futuro è forse già qui, nella nostra mente e nei nostri sogni: è il locale dove regni sovrano il benessere, principe della serata; la musica sia protagonista in molti momenti, ma in altri dovrà essere solo una sottolineatura degli attimi fuggenti di vita dei frequentatori- attori del locale, potrà essere un groove di percussioni nella resa totale del corpo, oppure un sussurro tra i capelli che danzano, tra gli abiti che frusciano. Un’onda tra le mani che si alzano, colonna sonora di una porzione di vita che possa rimanere nella memoria di qualcuno tra i presenti come il più bello dei regali. Volgarita in pista e sullo schermo Volgarita in pista e sullo schermo 36 di chiara spegni gusti bazar 05 2004 [email protected]

Essenziali nella cucina messicana risalgono all’epoca precolombiana e si mangiano rigorosamente con le mani. Una versione nostrana? La mitica piadina

Morbide, farcite e arrotolate diventano tacos, ripassate in padella con carne o verdure sono burritos, con la salsa di pomodoro 600 modi di cucinare il mais enchiladas, quesidillas per variare. Le tortillas, schiacciate di Tortillas, fagioli, peperoncino e riso. Sono questi i jolly della farina di granoturco o di frumento cotte sulla piastra di ferro o di cucina messicana, che ha conservato molto delle sue origini terracotta, la comal, fanno parte dell’abc della cucina messicana. precolombiane e ha acquistato gli elementi più interessanti Fritte o ammorbidite nell’acqua dopo la cottura possono assumere della cucina spagnola. Esistono almeno 32 varietà di mais in consistenze diverse, a seconda dell’esigenza del piatto. Ripetere Messico, con chicchi di cinque colorazioni diverse e proprietà nelle nostre cucine l’impasto originale, con masa harina e acqua, nutritive differenziate: il mais azul è la qualità più pregiata. è quasi impossibile, così in genere si acquistano confezionate. Mentre in Europa si usa solo per polenta e pop corn, in Messico sono stati “censiti” oltre seicento modi di cucinare questo Pezzetti di tortillas tostati, i totopos, sono ottimi stuzzichini da cereale, alla base della dieta della popolazione locale. immergere nella salsa guacamole, nella crema di fagioli o nella salsa mexicana. In Italia vengono chiamati nachos. Le guide ai fornelli Come preparare una vera comida mexicana? Più di 120 ricette nel manuale “La Cucina Messicana”, edizioni Sonda, 8,50 Los hombres de maiz euro; bello “Cucinare Il Messico” di Juan Pedro Miquelasquez, Tra le tante leggende sul mais, una racconta che da un impasto di ossa edizioni Demetra, 8,26 euro; invitanti le fotografie di “Cucina e granoturco gli dei Quetzalcoatl e Coatlicue abbiano creato gli uomini. Etnica” Tex mex” di Giovanni Guagliardi, edizioni Fabbri, Per questo i messicani sono chiamati anche los hombres de maiz. Si narra 15,24 euro; da non perdere il ricettario tascabile delle “guide che le tortillas siano state inventate da un suddito per il re affamato. La minime” di Anne Wilson, “La Cucina Tex Mex”, edizioni prima viene datata a circa 10.000 anni a.C., quando il granoturco veniva Gribaudo, a 1,49 euro. Tante informazioni nel manuale della considerato una pianta sacra. Ripiene di carne o altri cibi, nel West le Vallardi, Messico, di Julia Fernandez, della collana “la cucina tortillas erano apprezzate dai cowboys, per rifocillarsi attorno al fuoco. del mondo”, 12,91 euro. Anche su www.bol.it “Cucinare Tex_ In Messico tutti mangiano tortillas, rigorosamente con le mani. Tagliarle Mex” ediz.Demetra, 8,26 euro; La cucina messicana di Edicart con il coltello è un’eresia. I messicani però, pur consumando da sempre , 11,62 euro; curioso è “Il Libro Di Cucina” di Juana Inés de tanto mais, non hanno mai sofferto di pellagra, una malattia molto diffusa La Cruz, di Angelo Morino, Sellerio, basato sulle ricette di un nell’Europa del XVIII secolo. A salvarli è stata l’antica pratica di maya e manoscritto che “la monaca selezionò e copiò da un libro di aztechi di mettere l’impasto a bagno in acqua di calce per una notte, cucina del convento di San Girolamo” a Città del Messico, dove prima di fare le tortillas. Questa preparazione rende “biodisponibili” per entrò come novizia nel 1668 e rimase sino alla morte. la digestione la vitamina niacina e un importante aminoacido, il triptofano. Un’usanza mai trasmessa nel Vecchio Mondo. bazar 05 2004 gusti di chiara spegni 37 [email protected] Una star dei fornelli messicani Se l’inglese non è un problema, allora si può cliccare su www.amazon.com e ordinare i libri della cuoca messicana che in Usa è Oltre alla tradizione culinaria, la civiltà azteca ha lasciato notevoli famosa quasi come una stella del cinema. Si chiama Patricia Quintana tracce dietro di sé. Oltre 350 opere, tra cui gli ultimi ritrovamenti degli e ha fondato una scuola a Mexico City, dopo aver girato per il Paese alla scavi eseguiti al Templo Mayor a Città del Messico, sono esposti a Palazzo ricerca delle ricette degli indios. Ha scritto nove libri; ultimamente ha Ruspoli a Roma fino al 18 luglio nella mostra I tesori degli Aztechi. sperimentato in cucina un mix fusion Messico-Francia. Suo il ristorante Un’iniziativa voluta dalla Fondazione Memmo per ripercorrere la vita e di Mexico City, l’Izote, noto a livello internazionale, dove Patricia ha la storia di questo popolo attraverso una raccolta di ceramiche, sculture, una missione: conservare la tradizione culinaria precolombiana. Ma la pietre, gioielli e altri oggetti della quotidianità. cucina messicana deve tanta fama negli States anche a Diana Kennedy, un’altra autorità nel settore, che 25 anni fa ha diffuso in Usa questa tradizione culinaria. Ha scritto “The Tortilla Book”, insieme ad altri best-sellers, come “The Essential Cuisine Of Mexico”. Sempre su amazon La tortilla spagnola Si chiama tortilla, ma è tipicamente spagnola e non ha nulla a che è interessante anche un altro libro: “Frida’s Fiestas: Recipes And fare con quella messicana. Secondo la leggenda è la creazione di Reminescences Of Life With Frida Kahlo”. La nota artista Frida Kahlo era una cuoca della Navarra. Con un ospite importante a tavola, utilizzò anche un’ottima cuoca e in questo libro sono raccolte le sue ricette. gli unici ingredienti che aveva in dispensa: uova e patate. In realtà le varianti della tortilla spagnola sono infinite. Quella originale si fa con patate tagliate a pezzetti e fritte, amalgamate poi in una bella E-commerce made in Usa frittata, con aggiunta di sale e pepe. Spesso c’è anche la cipolla tagliata e indirizzi italiani finissima...una vera leccornia. La cucina messicana ha conquistato il mercato di tutto il mondo. Due siti di e-commerce promettono consegne in tutto il mondo di prodotti tipici: www.texmextogo.com e www.mexgrocer.com, dove sono disponibili La tortilla nostrana: la piadina confezioni regalo e vari attrezzi, come la piastra per le tortillas. In Una versione italiana della tortilla messicana potrebbe essere la piadina Italia la masa harina, difficile da trovare, si compra a Milano nel negozio romagnola. Farcita di morbida crescenza, salumi o verdure, è una Granaglie del Bo, in piazza Lega Lombarda 5, a Roma invece nelle prelibatezza da gustare sempre con le mani e assolutamente calda, drogherie Castroni, come in quella di via Ottaviano 55. Per chi fa la appena sfornata. Ottima anche nella moderna versione con la nutella spesa al mercato: in genere sono gli indiani ad avere ingredienti freschi che spopola tra i nottambuli, è un alimento semplice e buono con tutto. utili anche per le ricette messicane. Ricette e mappa dei chioschi sul sito www.motopiadina.com, mentre altre curiosità sono su http://www.piadinaonline.com/piadinaonline/ la_storia.htm. Il tacos mexico Tortilla Soup ha questo merito: ogni pietanza diventa parte della Nella ricetta originale di Diana, la cuoca del ristorante La Cucaracha di storia. Dopo il successo di Mangiare Bere Uomo Donna di Ang Lee, la Roma, ovviamente si usano tortillas fresche, ma andranno bene anche i regista Maria Ripall si cimenta in un film da gustare rigorosamente a tacos già pronti trovati al supermercato o le morbide piadine nostrane. pancia piena, per non rimanere catturati dal desiderio di tortillas, Per quattro persone basta friggere mezzo chilo di peperoni con 250 tomatillos, insalata di cactus, l’immancabile chili e agnello all’arancia. grammi di cipolla tagliati a julienne. Prima di completare la cottura Il protagonista che dimostra tanta abilità ai fornelli è Hector Elizondo, aggiungere 400 grammi di straccetti di manzo, salare il tutto e riempire alle prese con tre figlie impegnate a trovargli a tutti i costi una nuova così il taco già scaldato. Il formaggio di pasta filante, 200 grammi, compagna. tagliato finissimo sopra si dovrà sciogliere.

Quando ci si ritrova con gli amici per guardare la partita o un bel film, non si può resistere agli stuzzichini. E seguendo la nuova tendenza del finger food si possono fare in casa alcune In versione dolce, il Bar Rivera di Napoli, aperto 24 ore su ottime salsine di accompagnamento. Ecco due ricette sane 24, è tappa obbligata. Tipici della notte sono gli spiedini della cuoca Diana Beltran, che piacciono a tutti e soddisfano di dolci caldi appena sfornati: uno è composto da due anche le esigenze dei vegetariani. Da gustare insieme ai minibuondì, un cornettino e una graffa, sempre ripieni di totopos, conosciuti come nachos, oppure spalmate nei panini, creme diverse, a 3,10 euro. Poi ci sono i “pan di stelle”, per un pic-nic dal sapore “etnico”. brioche di tutti i tipi: Danubio con nutella; i sigari con Salsa guacamole: schiacciare con la forchetta tre avocado, cioccolato bianco e nutella; il cuore matto, i buondì, le tagliare a pezzettini mezzo chilo di pomodori, una cipolla girelle artigianali, a 1,80 euro. Anche un assaggio delle grande e due piccoli peperoncini verdi freschi. Amalgamare il 15 torte al taglio merita una puntatine: dalla caprese tutto con sale, pepe, limone e coriandolo fresco a piacere. alla millefoglie “nutellata”, passando per cassate, Salsa mexicana: sempre presente al centro della tavola dei pastiere, babà, sfogliatelle, cannoli, choux,. E poi delizia messicani e un po’ piccante. Mettere nell’acqua sul fuoco 500 al limone, arancia e fragola. I patiti del cioccolato puro grammi di pomodori rossi da sugo con una cipolla, due spicchi saranno soddisfatti dai “nudi”, cioccolatini di fondente d’aglio e dieci piccoli peperoncini verdi freschi. Si tolgono senza incarto. Per voglie improvvise ci sono crème dall’acqua tutti gli ingredienti prima della bollitura e si trita il caramel, panna cotta e tiramisù. Non mancano nemmeno tutto nel frullatore con un mazzetto di coriandolo fresco. gelati e caramelle, insomma, è un luogo di perdizione. Un must tra mezzanotte e le sette del mattino. L’indirizzo è L’ANGOLO a Napoli, Riviera di Chiaia 182, tel. 081668258. L’ALTRA RICETTA 38 di chiara tacconi gusti bazar 05 2004 [email protected]

Las Rosas Una taquerìa in centro e un ristorante in via Giachino uniti dallo stesso nome e dalla stessa Ristorante: via Giachino 71, Torino formula: Mexico y algo màs. Ricette nel solco della tradizione messicana con puntigliosa Tel. 011290485 attenzione alla qualità, ma anche accostamenti insoliti che negli anni sono riusciti a rinnovare, Chiuso il lunedì (domenica solo pranzo) con passione e fantasia, i piatti inconfondibili di Las Rosas. Qui si reinterpreta la tortilla di Taquerìa: via Bellezia 15/F, Torino grano arricchendola di farciture inedite, suggerite dalla cucina giapponese, tex-mex o d’altra Tel. 0115213907 tradizione, secondo la ricerca personale dello chef. Arredamento e atmosfera fanno il resto. Alla tacos, Aperto tutte le sere fino alle 2 taquerìa spariscono le posate e le proposte sono più semplici, ma ugualmente gustose: www.lasrosas.it moles e platillos. Le bevande sono all’altezza della cucina. Prezzo medio 25 euro

El Rey Viale XX Settembre 199, Avenza (Massa Carrara) Tel. 3386554908 – 058551554 Aperto solo a cena Accostamenti insoliti, alta gastronomia, www.elrey.it nuove ricette e niente posate: il Al Plaza Pub di Avenza, in provincia di Massa Carrara, dove già si mangiavano gustose specialità messicane, Messico in tavola si mangia così da un paio di mesi si è aggiunto anche il ristorante El Rey. Qui la cucina è più impegnativa: nel pub si servono tortillas ripiene, mentre nel ristorante si propongono piatti più elaborati. «Ogni anno andiamo in Messico a cercare nuove ricette – racconta Guido Balloni, il proprietario – e spesso ci facciamo mandare Guai a confonderlo con un banale texmex: «qui si fa alta cucina messicana» anche le materie prime». Il risultato è interessante e precisano. Aperto da quattro anni, con uno chef rigorosamente messicano, i prezzi sono accessibili: con un menu degustazione a El Mezcalito propone innanzitutto una seria selezione di materie prime, 25 euro si possono assaggiare tre antipasti (cheviche dalle carni argentine e irlandesi, allo stinco tedesco, ai vini esclusivamente de pescado, atun de pollo, tamales de cerdo), messicani. Il menu è infinito: dal mole poblano, il piatto più antico della due primi (sopa azteca, aroz de cuitlacoche) e un cucina messicana, di origine azteca, alle tantissime ricette accompagnate dalle secondo (carnita tampiqueña). Oppure si sceglie fra immancabili tortillas: chimichanga, tortilla di farina fritta ripiena di verdure le tante proposte di entradas, sopas y arroz, fajitas, miste e formaggio, accompagnata da riso, insalata mista e purea di patate, carne asada, tagliate o i piatti di mare. Il tutto oppure il filetto alla messicana accompagnato da una vellutata di pomodoro accompagnato da vini messicani. Una trentina di insaporita con anice stellata. L’aperitivo e il discobar aprono e chiudono le coperti nel ristorante e 80 nel pub. serate. Per una cena, bevande incluse, si spendono in media 25 euro. El mezcalito Restaurante y cantina mexicana Via Libertà 84/A, Palermo Tel. 091304977 Aperto solo a cena tutti i giorni www.elmezcalito.com

1) EAT & GO 2) DESIGN Bengodi 3) ETNICO Via della Società Operaia 11, Fusion Cafè

Africano Castelnuovo Berardenga (Siena) Via Sant’Agostino 17, Torino Via San Jacopino 12/a, Firenze Tel. 0577355116 Tel. 0114365022 CINQUE SCHEDE Tel. 055362116 Chiuso il lunedì Aperto solo la sera (ore 18-02), chiuso il lunedì Aperto solo a cena Numero di coperti 30 Numero di coperti 40 Numero di coperti 35 Carte di credito tutte eccetto Diners Carte di credito tutte eccetto American Express Carte di credito no Musica sottofondo Musica sporadicamente dal vivo; altrimenti Musica sottofondo Sale fumatori no selezione anni ’70-‘80 Sale fumatori no Gentilezza personale buona Sale fumatori no Gentilezza personale buona Servizi per disabili no Gentilezza personale buona Servizi per disabili no Illuminazione diffusa Servizi per disabili no Illuminazione soffusa, candele Parcheggio sì Illuminazione soffusa, candele Parcheggio sì Piatti dietetici no Parcheggio sotterraneo a 100 metri (piazza Piatti dietetici no Prezzi pranzo 25,00 euro, stracotto di Emanuele Filiberto) Prezzi cena bevande escluse 20,00 euro, chianina 12,00 euro Piatti dietetici no couscous 8,00 euro Vino consigliato dal locale nessuno Prezzi cena bevande escluse 25,00 euro, Vino consigliato dal locale Chianti Dolci fatti in casa verdure e formaggi alla griglia 9,00 euro Dolci importati Cucina toscana Vino consigliato dal locale Roero Rosso Cucina etiope-eritrea Specialità del locale gnocchi di ricotta Dolci fatti in casa Specialità del locale zighinì con lardo di Colonnata Cucina nazionale rivisitata Chef Kiros Chef Iva Rocchi Specialità del locale grigliate Particolarità il caffè speziato preparato Particolarità ottima la selezione dei Chef Alberto Particolarità arredamento minimalista, sul momento: si può osservare il lento prodotti, soprattutto salumi e formaggi atmosfera newyorchese, colori predominanti procedimento di tostatura dei chicchi bianco, grigio e amaranto. Architetto Vallino. bazar 05 2004 gusti di chiara tacconi 39 [email protected]

Il 30 maggio tutti in cantina Per un giorno le mille cantine associate al Movimento Turismo del Vino saranno aperte a turisti e curiosi. Domenica 30 maggio saranno gli stessi produttori ad accoglierli spiegando come nascono i vini, svelando i segreti per avere un ottimo nettare di Bacco e accompagnando gli ospiti nella degustazione. Cantine aperte – questo il nome della manifestazione – è alla sua dodicesima edizione, con qualche novità: la possibilità di prenotare in rete, dal 15 maggio, guida che raccoglie tutte le cantine associate (in libreria solo dal 30 maggio). NelGiravino frattempo, la prima il Movimento Turismo del Vino sta certificando le cantine dei propri vignaioli associati con un punteggio (da tre a cinque foglie di vite) che valuta la qualità dell’accoglienza. Per cercare la cantina più vicina consultate il sito www.movimentoturismovino.it. VINO

A cena non esco Quando visitiamo un luogo, non importa quanto lontano, spesso l’unica possibilità per conoscerne i sapori e i profumi è andare in un ristorante. Ma il modo migliore per gustare i piatti tradizionali non è forse quello di mangiarli a casa di chi li cucina tutti i giorni da generazioni? Da un anno c’è un’ associazione che crea una rete di “cene casalinghe” in tutta Italia: si chiama Staseranonesco e riunisce curiosi e appassionati che si scambiano l’ospitalità, spesso anche senza conoscersi. «Gran parte, spesso la parte migliore del patrimonio gastronomico – spiega Luigi Pittalis, ideatore di Staseranonesco – è nelle mani, nei quaderni scritti a mano e nell’esperienza delle persone che hanno appreso l’ arte dei fornelli in famiglia. È un peccato che rimanga confinata nelle pareti domestiche e che non possa essere condivisa». Il calendario degli incontri e i menu sono sempre a disposizione di tutti sul sito dell’associazione, così come tutte le informazioni utili per iscriversi: www.staseranoesco.net. TENDENZE 1)NEW ENTRY

Sans Egal lounge restaurant & cafè bistrot Vicolo fiori 2, Milano Tel. 028693096 Aperto tutti i giorni, il lunedì solo a 4) TRADIZIONALE cena Da Sauro hotel ristorante www.sansegal.it Isola Maggiore, Lago Trasimeno Perugia Numero di coperti 150 Tel. 075826168 Carte di credito American Express, Sempre aperto Visa, Diners Sans Egal Numero di coperti 250 Musica sottofondo diffusa Carte di credito tutte Sale fumatori piano superiore Musica no Gentilezza personale buona Sale fumatori all’aperto Servizi per disabili sì Gentilezza del personale buona Illuminazione soffusa Servizi per disabili sì Parcheggio no Illuminazione diffusa Piatti dietetici no Parcheggio si raggiunge solo in barca Prezzi pranzo menu fisso 10,00 euro, Piatti dietetici no ossobuco con risotto 12,00 euro, cena Prezzo pasto completo 20 euro bevande bevande escluse 20,00 euro escluse Vino consigliato dal locale Morellino di Vino consigliato dal locale Colli del Scansano Trasimeno Dolci fatti in casa e importati Dolci fatti in casa o importati Cucina mediterranea Cucina tipica del Trasimeno Specialità del locale rotoloni di magro Specialità del locale anguilla al tegamaccio Chef Stefano Chef Roberto Scarpocchi Particolarità materiali, arredi e colori Particolarità rustico in pietra nel borgo di richiamano il deserto africano e la pescatori. Sull’isola non ci sono auto savana. Progetto e allestimento studio Well Made Factory 40 di eva buiatti gusti.leggi come mangi bazar 05 2004 [email protected]

Libri da mangiare e piatti da leggere da tutti i Paesi del mondo per occasioni diverse

Tortilla alle melanzane per un extraterrestre “La signora Mercedes… mi fa una tortilla di melanzane (la mia preferita) e me la mangio con due fette di pane e pomodoro e una birra, mentre sfoglio i giornali del mattino.. “. E. Mendoza, Nessuna notizia di Gurb (Universale Economica Feltrinelli).

Non disprezzate questa vera Tortilla spagnola, resa più densa dalle melanzane, abbastanza diversa dalla nostra volgare frittata. Vi servono una patata grande, una cipolla media, una melanzana media, sei uova, un po’ di latte intero, olio per friggere (meglio se extravergine di oliva, tanto ne userete poco), un paio di pomodorini freschi tipo “ciliegia”, una cipollina verde e una padella antiaderente con il suo coperchio. Mettete in padella un sottile strato di olio. Affettate la melanzana a rondelle non troppo spesse, appoggiate le fette in un solo strato nell’olio caldo e coprite. Il coperchio mantiene il vapore di cottura e permette di usare poco olio. Quando le fette saranno bionde da una parte, giratele eventualmente aggiungendo ancora un goccio d’olio e coprite di nuovo fino a che con la forchetta non le troverete tenere. Conservate le melanzane da una parte su carta assorbente da cucina, tagliate la patata sbucciata a tocchetti piccoli e tritate grossolanamente la cipolla. Aggiungete un po’ di olio e mettete a friggere a fuoco medio. Salate a fine cottura. A parte, sbattete bene le uova in una terrina dopo avere aggiunto mezzo bicchiere di latte, salate e pepate. Adesso versate nelle uova delicatamente le patate con le cipolle ben scolate dall’olio e le melanzane tagliate a pezzetti, scaldate di nuovo a fuoco vivo la padella con un velo d’olio e versate il composto. Appena vedrete che i bordi si stanno addensando, abbassate il fuoco e coprite la padella. In questo modo la tortilla cuocerà dentro senza bruciare e rimarrà alta. Dopo qualche minuto, servendovi del coperchio rigirate la tortilla e fate cuocere dall’altro lato. Se vi sembra che non basti, girate una seconda volta la tortilla fino a che non vi sembra dorata, alta e asciutta. Sconsiglio di cimentarsi nel girarla a mano senza l’aiuto del coperchio, a meno che non siate del tutto soli in cucina e non abbiate alcun senso del ridicolo. Tagliate a pezzetti i pomodorini e la cipollina, e cospargete la superficie della tortilla che, per motivi estetici, avrete trasferito su un vassoio da portata.

Questo piatto grossolano e popolare è adatto ad amici dai cinque ai novantacinque anni, un po’ trogoli e pasticcioni, rumorosi e affamati, che volete mettere a loro agio apparecchiando in cucina e senza offendervi se si tolgono le scarpe. Oppure potete prepararlo per voi stessi in una giornata di svacco, magari mangiando davanti alla televisione (in questo caso usate meno uova: bisogna essere extraterrestri per mangiare da soli una frittata di sei uova). Se volete strafare, completate il pasto come l’extraterrestre amico di Gurb, che aggiungeva qualche chilo di frittelle.

Se in metropolitana stavate fitti come sardine e vi hanno pestato dolorosamente un alluce, se è piovuto tutto il giorno e vi si sono bagnati i calzini, se l’ufficio puzzava di fumo stantio, se vi siete accorti di avere preso una multa, se a pranzo vi siete dovuti accontentare di un panino con acqua minerale e il panino era vecchio; allora la sera, a casa, alla fine della giornata, magari nella vasca da bagno leggetevi questo meraviglioso libretto e ritroverete il senso della vita come potremmo viverla in barba a chi ci vuole male.

Se c’ è un libro che vi piace, con un personaggio che mangia con gusto, e vi siete sempre domandati che sapore avrebbe il suo piatto, scrivete a: [email protected] Troverete la ricetta sul prossimo numero di Bazar!

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42 di lorella scacco arti bazar 05 2004 [email protected] Artisti allo specchio Riflessioni sul ruolo dell’artista, stimolazioni fisiche, arte povera e racconti disincantati. Contemporaneità

Maurizio Cattelan Christian Löhr Dopo la laurea ad honorem ricevuta di recente presso Semi o crine di cavallo sono alcuni dei materiali preferiti dalla giovane artista tedesca l’Università di Trento, Maurizio Cattelan, l’enfant terrible dell’arte per realizzare le sue installazioni e sculture. Il suo lavoro nasce infatti da un contatto contemporanea, presenta un’opera ideata per uno dei luoghi più diretto con la natura che cerca poi di guidare verso una geometria delle forme da lei significativi della storia di Milano: piazza XXIV Maggio. Prodotta e realizzate. Le sue opere si trasformano così in architetture immaginarie, leggere, fragili, commissionata dalla Fondazione Nicola Trussardi, l’installazione e allo stesso tempo, forti e solide, come è d’altronde la natura. Come lei stessa afferma è un racconto disincantato sull’infanzia e un’indagine sui contrasti queste installazioni “suscitano una diversa percezione fisica, facendoti sentire più della contemporaneità, ma anche una nuova riflessione sul ruolo vicino al cielo o alla terra, che è un punto di vista completamente diverso”. dell’artista, interpellato in ogni occasione per mettere in scena le Christian Löhr, Roma, Studio Stefania Miscetti, Via delle Mantellate 14. Dal 19 maggio sue visioni e paure. al 30 giugno Tel. 0668805880 mistef @iol.it, Dal lunedì al venerdì h 16 – 20. Maurizio Cattelan, Milano Piazza XXIV Maggio. Tel. 028068821 - www.fondazionenicolatrussardi.com. Dal 5 maggio al 6 giugno 2004. Ingresso libero

Adriano Nardi Pino Pascali Una nuova personale per l’artista romano Per la prima volta in Italia Adriano Nardi, le cui opere legano si dedica una importante l’informazione digitale a quella politica mostra antologica a Pino attraverso volti di donne che diventano figure Pascali, protagonista simboliche per denunciare i vari drammi di rilievo dell’arte dell’umanità. E’ così la figura femminile ad contemporanea italiana ed essere protagonista dei suoi lavori, la cui internazionale. Na to a Bari bellezza viene filtrata da superfici cromatiche nel 1935, l’artista anticipò e da scansioni geometriche, divenendo una le tendenze più importanti dichiarazione ‘criptata’ di lotta e di resistenza dell’arte contemporanea italiana, e in particolare attuata dall’autore. dell’arte povera, divenendo Adriano Nardi, Roma, Maniero Associazione perno della scena artistica Culturale, Via dell’Arancio 79. Dal 20 degli anni Sessanta. Una maggio. Tel. 0668807116. Da martedì a carriera folgorante che si sabato h 16 – 20. interruppe tragicamente a Roma all’età di 33 anni. A Napoli si presenta l’occasione di conoscere la sua attività artistica attraverso l’esposizione di Arte e tecnologia quaranta opere, provenienti Il nuovo libro di Pietro Montani, sull’estetica contemporanea. da collezioni pubbliche e Ce ne parla l’autore private italiane ed europee, e di una sezione dedicata a disegni, bozzetti e filmati. Pino Pascali, Napoli, Castel Di cosa tratta il tuo nuovo libro? S. Elmo. Dal 6 maggio al 18 Il libro, che si intitola L’estetica contemporanea. Il destino delle arti nella tarda modernità (Carocci), luglio. Tel. 0812294478 - polomusna.uffstampa@arti. parte dal presupposto (a suo tempo indicato da Adorno) che gli eventi tragici legati alla seconda beniculturali.it. Da martedì guerra mondiale – e mi riferisco in particolare alla Shoah – abbiano segnato in modo profondo a domenica h 10 – 19. la pratica artistica successiva. In questo senso preciso: che il movimento con cui da sempre l’opera d’arte ha inteso offrirsi come testimonianza è ora diventato a diverso titolo predominante e caratterizzante, al punto da respingere in secondo piano i requisiti di innovatività e creatività che l’estetica moderna ha sempre posto al centro dell’esperienza dell’arte. Mi sembra, in altri termini, che da una dominante poetica (quella della modernità) l’arte della tarda modernità sia passata a una dominante etica, in cui la questione dell’altro, del diverso e, appunto, della testimonianza hanno guadagnato un peculiare primato. Il libro, che è antologico, cerca di chiarire e di documentare questo passaggio. Quale è la tua visione dell’arte contemporanea in rapporto alle nuove tecnologie? E cosa BLOCK NOTES prevedi in futuro? PITTURA Marco Verrelli, Studio d’Arte Fedele, Nel libro si tenta anche un’altra interpretazione, più complessa, che risponde alla tua domanda. Piazza Garibaldi 23 - Monopoli (Ba). Tel. 080 Si suppone, cioè, che questo movimento dal poetico all’etico (o, se preferisci, dal creativo al 8872378 - 3351204798, studiodartefedele@tisca testimoniale) possa essere espresso nel modo più efficace proprio dalle arti che nascono in ambito li.it. Dal 1 al 31 maggio. tecnico, in particolare dal cinema e dalle diverse forme della ricerca audiovisiva (e qui, come vedi, ITALYABROAD, Alba D’Urbano, “Whoami”, ci si distacca in modo radicale da Adorno). Il cinema oggi sta attraversando una fase di transizione Neuer Kunstverein Aschaffenburg, dalla registrazione ottico-fotografica a quella digitale, e questo comporta il rischio che il suo landing str. 16, Aschaffenburg, Germania, potenziale testimoniale di base venga annullato. Ora, è della massima importanza che questa www.nkaschaffenburg.de, tel. 0049.6021299278. transizione, che non è evitabile, avvenga nella consapevolezza di questo rischio – come del resto Dal 9 maggio al 13 giugno. la cosa è chiarissima ai cineasti più avvertiti. PROJECT, Kinkaleri, West …(Paris)…(Roma)… Quali sono gli artisti che citi nel tuo libro? (Amsterdam) - Centro per l’arte contemporanea Il libro mira innanzitutto a mettere in chiaro e ad articolare una proposta filosofica e non si Luigi Pecci - Viale della Repubblica, Prato. preoccupa di corroborarla sistematicamente con esempi appropriati. E’ vero, invece, che alcuni Tel. 0574531828, [email protected], www.c- artisti, pochi ma molto significativi, vi compaiono come autori di testi che assumono un rilievo arte.it, fino al 9 maggio teorico autonomo. Brecht, per esempio, o, nel campo della poesia, Paul Celan, infine Godard e ARTFAIR, MIART, Fiera d’arte contemporanea, Kiarostami per il cinema. Quartiere Fiera, Milano, tel. 0229060263. Dal 13 al 16 maggio Pietro Montani è titolare della cattedra di Estetica presso l’Università La Sapienza di Roma. Il libro: L’estetica contemporanea. Il destino delle arti nella tarda modernità (Carocci). bazar 05 2004 arti di luca beatrice 43 [email protected] Il coraggio dell’arte Dalla prima bad girl d’Italia ad un ex periferico a metà tra il punk e l’holigan. Il filo conduttore degli eventi artistici di questi giorni si chiama coraggio. In Art Dreams Come True Carolina o della ribellione Dalla malattia alla guerra, dai meccanismi di reclusione sessuale all’analisi deiozyra, drammi la più Quando le femministe non esistevano, quando le donne artiste collettivi. Sono questi i temi scottanti affrontati nelle opere di Katarzyna K si contavano sulle dita di una mano, quando mostrare sesso era importante artista polacca contemporanea alla sua prima personale in un museo italiano. considerato ben oltre che un tabù, Carol Rama già dipingeva le Coraggiosa e cinica, la Kozyra non ha paura di ironizzare sul tabù del cancro, mostrandosi sue opere così violente e trasgressive ma allo stesso modo così nuda come l’Olympia di Manet ma emaciata dalle sedute di chemioterapia. Fa danzare autentiche e sentimentali. Nata a Torino nel 1918, si avvicina vecchietti ultraottuagenari sulle note di Stravinskij. Ricostruisce uno scenario di battaglia alla pittura da ragazzina quasi come una terapia e, autodidatta, interpretato da fantocci mascherati. Una mostra che è un dito nella piaga dentro la società frequenta lo studio di Felice Casorati. Nei suoi primi acquerelli attuale. (1936-41) c’è una sessualità violenta ed esplicita, mezzo secolo in anticipo sulle attuali Bad Girls. E Carol arrabbiata lo è Katarzyna Kozyra. Trento, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, via Belenzani 46. sempre stata: una outsider che si è tenuta lontana dai giri giusti Fino al 30 maggio. Tel. 0461985511 info: www.workartonline.com Orario: martedì- dell’arte, preferendo condividere passioni con scrittori e poeti domenica 10-18. Ingresso € 2,60 – 1,60 “ribelli” come lei. Poi, negli anni, è diventata oggetto di culto, soprattutto da parte delle nuove generazioni di artiste che hanno visto incarnato in lei tutto quel coraggio di cui oggi non c’è più bisogno. Proprio dalla sua città parte il giusto riconoscimento, che segue di pochi mesi il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, per una lettura che, finalmente, privilegia l’artista e non solo il personaggio. Non è un omaggio né un’antologica, ma una mostra fresca e stimolante, a dimostrazione che quando l’arte è giovane non ha bisogno del conforto della carta d’identità.

Carol Rama. Torino. Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16. Fino al 6 giugno 2004. Tel. 01119831600 info: www.fondsrr.org. Orario: martedì-domenica 12-20, giovedì 12-23. Ingresso € 5.00 – 4.00, ingresso libero giovedì 20-23

Voyeur Polaroid Polaroid è un materiale che polarizza la luce, scoperto nel 1929 e usato come antiriflesso nelle lampade e nelle lenti Istruzioni per un per occhiali. Nel 1972 la Polaroid SX70 Tutto Boetti (o quasi) è la prima macchina fotografica che successo sicuro. Alla domanda “chi è stato l’artista più importante scatta e sviluppa stampe istantanee a Parola di Damien per la vostra formazione”, oltre il 70 % dei giovani colori. Ed è proprio grazie a questa che il Hirst italiani ha risposto Alighiero Boetti (inchiesta qualità da instant photography Un tempo era Andy Warhol a dettare le regole condotta da Flash Art). Profeta della leggerezza suo uso ha riguardato spesso territori per l’ingresso nella high society dell’arte e dell’ironia, metodico archivista e instancabile molto privati, dentro quelle memorie contemporanea. Ma i tempi che cambiano viaggiatore di spazi reali e virtuali, l’arte di Boetti segrete che investono l’erotismo. Tra offrono la possibilità a un ex periferico, con rivela il primato della mente sulla passione. La piacere dell’esibizione e ossessione del atteggiamenti provocatori a metà tra il punk e sua eredità (è scomparso dieci anni fa) continua voyeurismo, questa mostra presenta l’hooligan, di diventare uno dei più importanti infatti a offrire risvolti intellettuali in continuo centinaia di scatti proibiti realizzati e pagati artisti al mondo. Damien Hirst si movimento. Lo dimostra l’esauriente personale da cinque autentici fuoriclasse della mette a nudo davanti al microfono di Gordon omaggio allestita alla Gamec di Bergamo, cui ha memoria polaroid: Araki, Mapplethorpe, Burn: dai difficili inizi agli scandali di Sensation, risposto un coro di critici e intellettuali impegnati Mollino, Morimura e Schifano. passando per avventure, droghe, sesso, passioni. nella compilazione di un divertente dizionario . Un’autobiografia che, ripercorrendo oltre dieci boettiano, sotto la regia del direttore Giacinto Di Instant Instincts. Art in Polaroid anni di carriera, si trasforma nella cronaca Pietrantonio. Torino, Galleria In Arco, piazza degli anni ’90. Best seller in Inghilterra, oggi Vittorio Veneto 1/3. Fino al 22 Postmedia lo traduce con l’accattivante titolo Alighiero Boetti. Quasi tutto. Bergamo, maggio. Tel. 0118122927 info: Manuale per giovani artisti. Per talenti ambiziosi e Gamec, via San Tomaso 53. Fino al 18 luglio. www.in-arco.com Orario: martedì- aspiranti star. Tel. 035399528 info: www.gamec.it. Orario: sabato 10.30-12.30; 16-19.30.

IL LIBRO martedì – domenica 10-21, giovedì fino alle Ingresso libero. Damien Hirst e Gordon Burn, Manuale per 22. Ingresso € 3,00 – 1,50 giovani artisti, Postmedia books, Milano 2004 € 18,60. info: www.postmedia.org 44 di marzia di mento arti bazar 05 2004 [email protected]

Dal 1 Giugno al 30 Luglio, Museo di Arte Contemporanea: “Gibellina. Il Cretto di Anteprima bazar: Burri. Un luogo, una città, un museo. La ricostruzione.” Mostra itinerante sui luoghi la Casa della Memoria colpiti dal sisma – Barcellona, Porto, Gemona del Friuli. Tra Marzo e Aprile hanno preso il via a Roma, nel quartiere storico di Comune di Gibellina (TP) San Lorenzo, i lavori per la “Casa della Memoria”, recuperando un edificio Tel. 092/4985111 umbertino dismesso da tempo. Contenitore della memoria del quartiere, Web: www.comunedigibellina.it della città di Roma, ma non solo, punto di incontro di esperienze collettive - le città colpite dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, ad esempio -, un archivio di testimonianze storiche di gente comune. Arte contemporanea e Voluta fortemente dal Municipio, con il contributo della Provincia, a questa prima fase, che si concluderà nell’aprile del 2005, dovrebbero seguirne società rurale : Piccolo centro dell’entroterra siciliano, ad economia altre due, finanziate dalla Regione nell’ambito dei Contratti di Quartiere. Prima agricola, distrutto dal terremoto nella notte tra il 14 e il15 Oltre alla risistemazione dell’edificio su via Tiburtina, il progetto Gennaio 1968. dell’Arch. Carmelo Franchina prevede la creazione di una serie di spazi Dopo: Le rovine della città, i Ruderi di Gibellina, trasformate polifunzionali, tra cui laboratori, sale di incisione, la sala conferenze, da Alberto Burri, che le ha ricoperte di una coltre di cemento e infine uno spazio espositivo, chiuso da una parete trasparente che bianco sezionata dai tracciati viari lasciati inalterati: il “Grande permetta di vedere le opere dalla strada. Cretto”, la più grande opera d’arte ambientale in Italia. La città, Gibellina Nuova, ricostruita a 18 km di distanza come “Casa della memoria non intesa come luogo contemplativo, ma memoria museo permanente, disseminata di opere di artisti e architetti viva, attualizzata, elaborazione letteraria, artistica”, dice Alfredo Spositi, contemporanei tra cui Pomodoro, Consagra, Accardi e consigliere e referente del Municipio per la Memoria. Quaroni, Samonà e Purini. Un comitato scientifico, di cui farà parte l’Università “La Sapienza” di E i suoi abitanti che ne pensano? Roma, si occuperà di promuovere rassegne annuali di arti e musica, e convegni, anche a livello internazionale. Olio e arte Da vedere questo piccolo museo aperto nel 2001 nel silenzioso borgo di Castelnuovo di Farfa, in provincia di Rieti. Si inizia con le installazioni di artisti contemporanei legate all’olio e all’olivo (Cavaliere, Lai e Nagasawa, Strazza). Colpisce l’Oleophona, creata da Gazzola, il suono dell’olio, gocce e corteccia tradotti in brani musicali sempre diversi. Poi la sala delle presse, il frantoio settecentesco e il vecchio forno, esterno all’edificio; la Sala multimediale – peccato per i video - e quella della Memoria. In corso Museo dell’Olio della Sabina di realizzazione il Gioco Palazzo Perelli, Castelnuovo di Farfa (RI) dell’Oca, e il Giardino degli Tel./fax. 0765.36370 Ulivi del Mondo, presso E-mail: [email protected] la chiesa medievale di S. Orari: venerdì dalle 15,30 alle 19,30; il sabato e Donato. la domenica dalle 10,00 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 19,30 (su prenotazione anche in giorni Altri Musei dell’Olio: Liguria feriali). Tutte le visite sono guidate. Chiuso il 25 (Imperia e Arnasco), Maria Lai. Logo del Museo. Foto di Mao Benedetti dicembre, il 1 gennaio e il 1 maggio. Veneto (Cisano del Biglietti: intero 5.16 €, ridotto 3.60 (gruppi di Garda), Toscana (Figline 15 persone, sopra i 65 anni e minori di 18); Valdarno), Umbria (Torgiano accesso a S. Donato 2.50 € in più. e Trevi), Lazio (Pastena), Servizi: Bookshop e accesso per disabili. Abruzzo (Picciano) e Sicilia (Chiaramonte Gulfi).

Il Cenacolo di Leonardo, solo per “THAT’S AMERICA! Musei pochi Lo sapevate che: dell’impossibile, cibi assurdi e altre

IL LIBRO - è obbligatoria la prenotazione follie a stelle e strisce.” - la visita dura solo 15 minuti Carlo Masi, Cooper Castelvecchi, 2003. pp. 308, - costa 6.50 € più 1.50 di prenotazione; ridotto (3.25 €) euro 10. tra i 18 e 25 anni, gratuito fino a 18 e sopra i 65 anni e Solo la prima parte del libro è dedicata ai musei; studenti con tesserino leggera ma senza dubbio curiosa, ci guida attraverso - nella sala non c’è nessun pannello esplicativo; per la l’”altra” America, passando per il Maryland, il visita guidata 3.25 € in più. Massachusetts, il Wisconsin, il Tennessee, con una straordinaria concentrazione in California, tra musei Refettorio di Santa Maria delle Grazie, Milano. delle Mestruazioni, delle Mini-torte, del Portacenere, Aperto dal martedì alla domenica dalle 8.15 alle dell’Erotismo sessuale, della Carta igienica, dei 18.45, chiuso di lunedì. Contenitori delle bibite gassate. Trapela inaspettata Prenotazione al numero 02/89421146. la serietà, unita alla passione, degli ideatori dei musei, alla ricerca continua dei pezzi mancanti: alcuni organizzano stage e simposi nazionali. LO SAPEVATE?

46 di luca carboni arti.skizzi bazar 05 2004 [email protected] bazar 05 2004 viaggi di andrea mugnaini 47 [email protected] Go to Mali

foto di andrea mugnaini

COSA VEDERE Timbuctu, la misteriosa. Così viene definita dai griot (i cantastorie locali) questa città costruita alle porte del deserto e letteralmente invasa dalla sabbia. Chatwin, il re dei 5 cose da non perdere viaggiatori, scrive che ci sono due Timbuctu, una reale “stanca città carovaniera che ribolle 1- Timbuctu (vietato usare l’aereo per arrivare o andare via) nel sole”, e una immaginaria, “luogo mitico di un regno delle favole”. In realtà Timbuctu è ancora oggi una città bellissima e conserva intatta la sua magia. Il 2- I colori e gli odori degli affollatissimi mercati del Mali tempo e la fatica fatti per raggiungerla sono parte integrante della sua scoperta. Solo così 3- Una notte in un villaggio tuareg rimarrete affascinati dai manoscritti e dai libri antichi del Centro Culturale, dalle moschee 4- La moschea di Djenné di fango e dalle case dei pochi esploratori europei che nei secoli scorsi sono riusciti 5- Un trekking nella terra dei Dogon ad arrivare fin qui. Conoscerete il popolo tuareg che vive nel deserto nei pressi della città.”Tuareg” è un termine spregiativo coniato dagli arabi che significa “abbandonati da società maliana e sopravvive solo grazie al commercio delle lastre di sale trasportato con le carovaneDio”. di cammelli. In effetti questo popolo nomade vive ai margini della Ogni lunedì la città di Djenné è invasa da migliaia di venditori che danno vita a un coloratissimo mercato ai piedi della Grande Moschea, splendido esempio di architettura africana costruita con mattoni di fango. Camminare nella terra dei Dogon vi lascerà senza fiato. Famosi per la loro elaborata e complessa cosmogonia, i Dogon vivono lungo la Falaise di Bandiagara, in un paesaggio dalla bellezza sorprendente tra l’altopiano e la pianura. (vedi il box in basso). Infine, anche Bamako, la caotica capitale del Mali, è un luogo interessante. Qui ritroviamo tutte le contraddizioni di questa nazione nel tanfo nauseabondo delle fogne a cielo aperto, nell’inquinamento impressionante prodotto da automobili e motorini da cui escono nuvole di fumo nero. Ma anche nei mille colori dei vestiti delle donne, negli affollatissimi mercati di strada dove si vende di tutto. Negli occhi di bambini che ti corrono incontro ricoperti di fango e di mosche a chiederti una caramella, una penna o un qualunque regalo.

TREKKING NELLA TERRA DEI DOGON Nella terra dei dogon, non esistono alberghi, ci sono dei campement, strutture molto spartane dove è possibile mangiare e pernottare. Generalmente si dorme sui tetti delle case per sfuggire alle temperature sempre piuttosto elevate. I villaggi Dogon hanno strutture architettoniche simili. I granai ACQUISTI hanno la base in pietra, i muri di fango e il tetto di paglia a Il variegato artigianato del Mali è fatto di stoffe, gioielli, sculture, vestiti. forma conica. La Toguna, un edificio dal tetto molto basso, I Dogon sono specializzati in porte e maschere scolpite in legno. Con il è una sorta di tribunale, il luogo dove i saggi si riuniscono tempo questi oggetti si sono miniaturizzati per facilitare l’acquisto e il per risolvere le liti tra i membri della comunità. I villaggi più trasporto da parte dei turisti. Il luogo migliore dove acquistarli è Sanga. I Bambara, il maggior gruppo etnico del Mali, produce le stoffe bogolan, interessanti da visitare sono Nombori, Youga e Koundou. strisce di cotone cucite insieme su cui vengono eseguiti disegni geometrici utilizzando il fango. I gioielli d’argento sono tipici dei Tuareg: braccialetti, amuleti, collane utilizzati come portafortuna. SITI INTERNET www.afribone.com Sito generalista dove si possono trovare informazioni di attualità sul Mali www.dogon-lobi.ch Oltre mille foto sul popolo Dogon, una preziosa MALI MUSIC testimonianza di questo affascinante popolo e della regione dove abitano Dalla commistione dei ritmi africani e l’esperienza della schiavitù nelle www.festival-au-desert.org Festival musicale che si svolge ogni anno piantagioni di cotone è nato il blues. Ed è proprio qui in Mali che possiamo a gennaio in un’oasi nei pressi di Timbuctu, a cui partecipano artisti ritrovare le sue radici e infatti è fonte di ispirazione per gli artisti occidentali. provenienti da tutto il mondo Nei primi anni Ottanta Ry Cooder e Ali F arka Touré hanno composto il bellissimo Talking T imbouctou . Più recentemente Damon Alborn, cantante dei Blur , ha prodotto insieme a A fel Bocoum e altri musicisti del posto Mali COME ARRIVARE music, splendido esempio di convivenza e fusione tra tradizioni africane e pop Air F rance (via P arigi) e Air Maroc occidentale. La canzone Madan di Salif K eita, tratta dall’album Moffou è stata (via Casablanca) sono le principali recentemente rimixata da Martin Solveig (ma l’originale è molto meglio). compagnie aeree che arrivano in Mali E ancora Bowmboi di Rokia Traoré, giovane cantante maliana trasferitasi in partendo dall’Italia. La tariffa base F rancia, Wati di Amadou & Mariam, coppia di non vedenti compagni nella della prima è di 860 €, mentre per la musica e nella vita e Baro di Habib K oité. Sono solo alcuni degli esempi di una seconda ve ne basteranno 650, ma tradizione antica che continua a produrre artisti di valore. arriverete e ripartirete da Bamako in MINIGUIDA orari notturni. 48 di chiara pietrella essere bazar 05 2004 [email protected] Naturopata : niente regole E’ quello che si è chiesta aesi la Fe.na.i (Federazione Quali possono essere i motivi che spingono l’Italia, così come altri P Nazionale Italiana per la Naturopatia), che da Europei, a non riconoscere ancora il naturopata come figura professionale? qualche anno sta lavorando perché questa nuova professione venga regolamentata. In attesa che le proposte, tra cui una relazione presentata al tavolo della Commissione Affari Sociali della Camera, vengano valutate, la Federazione si occupa di autodisciplinarsi, attraverso la realizzazione del R.I.N (Registro Italiano Naturopati) e l’esame nazionale per la professione, entrambi già istituiti. Ma la soluzione sembra ancora lontana: il Ministero della Salute ha infatti “bloccato” tutti gli ECM (corsi di formazione continua) riguardanti le discipline alternative: possono cioè essere frequentati, ma non vengono riconosciuti. Questo naturalmente spinge gli operatori del settore, che hanno bisogno di corsi di aggiornamento, ad orientare la propria scelta altrove. Ad ognuno la sua scuola Lo scenario formativo, in questo campo, è ancora molto vario e confuso. Nascono Svolgere la professione: continuamente nuovi corsi e scuole che rilasciano diplomi o attestati. Le più un caso accreditate, almeno da un punto di vista di frequentazione e proposta formativa, Se il panorama normativo appare sembrano essere la Scuola di Riza, che propone corsi in diverse città d’Italia, la sconfortante, c’è chi non si scoraggia e SIMO (Scuola Italiana di Medicina Olistica) che ha sede a Firenze e Milano, e la avanza sulla propria strada. Questo il Scuola Italiana di Naturopatia - Istituto di Medicina naturale di Rimini. Ciò che caso di Maria Grazia Campus, laureata in differenzia – leggermente - questi tre istituti, oltre al monte ore globale, sono proprio lettere, e responsabile delle relazioni esterne i programmi, che nascono da visioni specifiche del mondo “salute naturale”. Ad della Scuola Simo. “Sono una caso raro di un’analisi delle proposte, sembra, infatti, che la Scuola Riza parta, proprio per la naturopata, perché non sono medico né natura degli studi che compie, da una visione più psicosomatica, la scuola di Rimini fisioterapista” afferma sorridendo “Svolgo da una visione leggermente più “fisica”, la Simo da una visione più globale. Tutte la mia professione regolarmente, con e tre rispondono comunque, in maniera ottimale, alla richiesta di formare giovani e partita IVA, e ne sono molto soddisfatta, meno giovani a questa nuova professione. anche se la mia posizione non rientra in quelle specifiche dedicate agli operatori Riza della salute, quale invece io sono”. Milano - Via L. Anelli, 1 - tel. 02/58207923 - fax. 02/58207979 Come si svolge la sua professione? Bologna - Via Carbonara, 5 - tel. 051/236255 - fax. 051/225286 Per ora non mi sono mai fatta pubblicità, Roma - tel. 051/220186 - cell. 335/5208126 - fax. 051/225286 le persone vengono da me attraverso il Verona - Via Rovereto, 22 - tel/fax. 045/8345676 - cell. 335/6013929 passaparola. Da poco tempo collaboro Torino - Via Massena, 42 - tel. 011/5130820 - fax. 011/532343 anche con una farmacia associata ad alcuni http://www.riza.it - [email protected] studi, affiancando i medici di base nel loro lavoro. Scuola Simo Lo considera un percorso difficile? Milano - Viale Col di Lana 6/a – tel. 02/89420556 fax 02/89426133 Si, molto. Il fatto di non essere riconosciuti Firenze - Via San Donato 26 – tel. 055/3215185 fax 055/3220407 come operatori della salute non è facile http://www.scuolasimo.it - [email protected] da sostenere, ma allo stesso tempo è un mestiere affascinante, perché non si Istituto di Medicina Naturale finisce mai di imparare, e io sono felice di Urbino - C.P. 166 - tel. 0722/351420 fax. 0722/350590 scoprirmi ignorante, perché ogni volta ho la Sede delle lezioni - Rimini - Sale convegni Hotel Tiberius possibilità di continuare a fare ricerche. http://[email protected] - [email protected] Consiglierebbe ad un neodiplomato questa professione? Fe.na.i Sicuramente si, se lo affascina, mettendolo Roma - Via Zuccoli, 17 comunque in guardia sulle difficoltà che Urbino - Via G.Dini 13 - tel. 0722/328175 potrebbe incontrare sia nella società che Elenco scuole iscritte - http://www.fenai.it/ass_aderenti.asp - in famiglia. [email protected]

Da grande voglio fare il Naturopata Tutto ciò che bisogna sapere per diventare professionisti della “medicina dolce” Vita dura, oggi, per chi vuole avvicinarsi alle nuove professioni della salute. Chi decide di seguire un corso o una scuola di naturopatia, anche ben strutturata, non viene infatti riconosciuto come professionista della salute dalle leggi vigenti. Eppure la richiesta di queste figure professionali da parte di chi vorrebbe seguire uno stile di vita diverso e le scuole di formazione che rispondono all’esigenza sono sempre più numerose. Una buona regolamentazione sarebbe dunque auspicabile per tutti. Ma chi è il naturopata? Se il medico cura, il naturopata riequilibra e, proprio perché non mira a sovvertire i principi della medicina tradizionale occidentale, ma ad affiancarla, si propone come consulente di un programma integrato di benessere non invasivo, lasciando al medico il compito di guarire la patologia vera e propria. Dall’alimentazione all’aiuto dei rimedi erboristici, dagli oligoelementi alla reflessologia, il programma di riequilibrio si basa su un metodo completo, prima di studio del soggetto, poi di risposta, attraverso la presentazione di metodologie naturali atte ad integrarlo, in modo a lui congeniale, nell’ambiente sociale e naturale che lo circonda. Una scienza multidisciplinare affascinante, dunque, che viaggia su un binario parallelo alla medicina, senza ostacolarla né sostituirla. bazar 05 2004 avere di giulia premilli 49 [email protected] Guida al maggio fiorito I migliori profumi di lavanda e salvia, il basilico giapponese, l’originale pianta delle Montagne Rocciose dai colori salmone e bianco. La rosa del deserto che risorge se bagnata e la pianta “spaghetti”. Il “curioso” della primavera…

Capperi!! Primi in profumi i fratelli Ilaria e Simone Pischedda di Monsummano (tel. 0572617605) che oltre alle ormai consolidate lavande, salvie, capperi (tutte a 2,60 euro escluso i capperi da 5 dragoncelli e euro) hanno anche un simpatico basilico giapponese, una pianta biennale usata nella cucina nipponica con il sushi, dal delicato aroma prugne e uva. di zenzero,

Stella alpine di città In quanto a particolarità gli fa eco dal nord Piumato della Edelweiss di Cuneo (tel. 0171902472, www.edelwessvivai.com) con le montagna che presenta la stella alpina coltivata a bassa quota (3 euro), una deliziosa collezione di Semper Vivum e Sedum piante da giardinopiante e fiori di roccioso (dai 3 ai 10 euro) e la curiosissima Lewisia Cotyledon originaria delle montagne rocciose americane rifiorente in diversi colori sia salmone che bianco (5 euro). in rosa

Zucca a spaghetto Anche Patrizio Innocenti con la sua Italsementi di Rassina (tel. 0575592757) ha deliziose rarità tra le quali la “rosa di Gerico” una particolare pianta del deserto, apparentemente secca che inumidita riprende vigore tornando verde, anche detta “della resurrezione” (4 euro). Tra i semi particolari: la “zucca quintalata” con la quale si assicurano zucche almeno di un quintale (si usa intagliata per Halloween e in cucina per le zuppe) o la Luffa cylindrica, un rampicante vigoroso del quale i frutti maturi, dopo un’attenta essiccazione, possono essere usati come spugne vegetali. Altro esemplare strambo: la Cucurbita Pepo vegetable spaghetti, originaria del Messico produce frutti di circa 4 chili, con la polpa che dopo la cottura si trasforma in filamenti sodi a forma di spaghetti. Si cucinano e si gustano al pomodoro (tutti gli esemplari vengono venduti in buste da 3 euro).

Rose floribunde Sempre per i cultori del bello, Piero Barni di Rose Barni (tel. 0573380464) propone quest’anno la nuovissima Anna Fendi, una deliziosa rifiorente profumata color albicocca con l’apertura a vecchia rosa. Altri ibridi appena presentati sono “le farfalle” due rifiorenti di floribunda a 5 petali di cui il “tramonto estivo” di un tenue color arancio chiaro e il “liolà” sfumato in rosa (10 euro). Ma più di tutto... andate per campagne, il verde è bello soprattutto quando libero!

Farfalle à gogo Avete mai sognato di scoprire il vostro giardino inondato di farfalle? Oggi il sogno diventa realtà! La moda delle falene che viene direttamente dall’Inghilterra sta dilagando anche Pistacchiosi unitevi! in Italia. Nascono come funghi rivenditori di farfalle o bozzoli Dal quel maestro dolciario che è il Distefano di Agrigento, da non perdere la da allevare in serra. Primo fra tutti ( e forse il più fornito dolce crema di pistacchi da spalmare. In un vasetto che ricorda (non tanto in Italia) “L’arca di Noè” (via Renzo Rossi 22 Roma) che vagamente) la Nutella (che compie 40 anni), il signor Distefano da buon procura splendidi esemplari siciliano qual è si è dilettato a creare una crema di pistacchi da brividi. Non da tutto il mondo . Ma per chi volesse godere delle farfalle troppo dolce, morbida al palato, la crema da spalmare arricchisce le papille nel loro ambiente naturale segnaliamo un safari tutto gustative di pistacchio siciliano senza appesantirne il gusto attingendo colorato... Si chiama Butterfly Safari ed è organizzato dalla dall’antica tradizione araba della tipica lavorazione delle mandorle. Dal Casa delle che organizza al Lago di Cavazzo e sul Monte San gusto leggero e permanente fa le veci delle ciliegie ... un morso tira l’altro. Simeone una “caccia fotografica” alla ricerca degli Della stessa collana anche la mandorlosa e la gioiosa. Dove trovarla? esemplari più rari (costo 5 euro a persona). Direttamente in azienda: Di Stefano Settimio, via Murano 23 Agrigento WInfo Via degli Scavi 21 Bis Montegrotto Terme (Pd). SFIZI E FARFALLE oppure, www.pistacchiosa.it Tel. 0498910189. 50 di agnese ananasso hi-tech bazar 05 2004 [email protected] Linee di confine

Ogni anno il numero dei transistor contenuti nei circuiti integrati si raddoppia : così recita la legge di Moore del ’65, una delle grandi menti della tecnologia. Schermi di vapore acqueo, Se aumenta il numero di transistor nello stesso spazio vuol dire che ogni display di materiale organico anno le loro dimensioni si dimezzano mantenendo la stessa velocità di e cellulari che usano le nostre elaborazione. Quindi anche questa raddoppia. Tutto vero fino al terzo ossa come altoparlanti... millennio, e forse ancora per una decina di anni. Ma presto anche la legge di Moore sarà superata. Credete sia fantascienza?

Display per tutti i gusti In Star Wars c’erano i primi esempi di oloschermo, schermi sospesi a mezz’aria che permettono allo spettatore di modificare con le mani l’immagine proiettata, senza cursori o mouse. Oggi, questo è realtà: una società americana ha elaborato un prototipo di proiettore capace di creare una sottile membrana fatta di vapore acqueo su cui trasmettere immagini. L’altra novità è il display OLED (Organic Light Emitter Diod), un dispositivo elettronico costituito da pellicole sottili di materiale organico, poste tra due elettrodi. Applicando una bassa tensione ai due elettrodi, il dispositivo emette luce. A differenza degli schermi LCD, che emettono luce solo se retroilluminati, l’OLED emette luce propria, grazie al fenomeno dell’ elettroluminescenza appena descritto. Le applicazioni di questi dispositivi leggeri possono essere infinite e nel 2010 pare genereranno un business da 3 miliardi di dollari.

Cellulare ipersensibile E’ di Sanyo il prototipo di cellulare che può fare a meno dell’altoparlante perché sfrutta le ossa del cranio come conduttori, così che le vibrazioni viaggino fino all’interno dell’orecchio, evitando al timpano la sua normale funzione. Da fuori è un telefonino come tutti, ma per ascoltare va poggiato direttamente sulla testa invece che sull’orecchio. La ricezione è ottima anche se ci si trova in un luogo rumoroso.

I pc di dopodomani: allo studio nuovi

I PC DI DOPODOMANI DI PC I computer basati su codici del tutto differenti da quelli attuali

Computer quantici Sono detti anche atomici perché impiegano un linguaggio subatomico: la fisica non ha più ragion d’essere. I computer tradizionali si basano sulla logica binaria e sull’unità di misura chiamata utilizzano un modello probabilistico e il bit, i computer quantici qubit. La loro velocità di elaborazione dei dati è ben più alta dei tradizionali: per infrangere un codice numerico di sicurezza della lunghezza di 400 cifre il più potente dei computer odierni impiegherebbe miliardi di anni, mentre un computer quantistico riuscirebbe nell’impresa in meno di un anno. L’IBM ha già creato un prototipo elementare di pc quantico.

Linguaggio DNA Il Dna è composto da 4 elementi base che si comportano come un codice. Leonard Adleman, esperto crittografo, comprese le analogie col sistema binario e compì i primi esperimenti utilizzando molecole di Dna per eseguire calcoli e sfruttando delle macchine biologiche. Il Dna, oltre ad avere elevate potenzialità di calcolo, è anche uno straordinario archivio: un grammo di Dna, equivalente circa a un centimetro cubo, è infatti in grado di trattenere tanti dati quanto quelli contenuti in una memoria di mille miliardi di cd-rom.

Il bio-computer Il motore del computer biologico è una specie di interruttore genetico capace di definire i due stati alla base del codice binario, 0 e 1. I primi esperimenti sui computer biologici sono stati condotti dall’Università della California di Los Angeles e dai laboratori di ricerca di Hewlett-Packard: l’idea è utilizzare cellule viventi per effettuare calcoli e geni per produrre risultati e memorizzare informazioni e, in futuro eseguire semplici programmi. bazar 05 2004 architetture di oliva muratore 51 muratore @bazarweb.info Urbana architettura Sguardi sul passato, premi alla rovescia, realtà urbane viste con l’occhio del fotografo e design scandinavo. Ma dove va l’architettura di oggi? Viaggio attraverso le evoluzioni architettoniche degli ultimi tempi

Rassegna La città contemporanea attraverso Architettura le immagini Contemporanea Il nuovo servizio [RAC] Rassegna Architettura “Da sempre la fotografia illumina gli angoli più trascurati e oscurati della città, ne seleziona Contemporanea di Europaconcorsi, attivo i materiali e propone associazioni ottiche tra i suoi oggetti, connettendole secondo disegni e dal 1° gennaio 2004, compie i suoi primi strategie apparentemente casuali. Le distanze, le prossimità, le analogie, le incongruenze e sei mesi di vita. Europaconcorsi occupa persino la scala degli oggetti appaiono riformulate dalle proprietà dell’ottica, che avvicinano, un posto di rilievo nello scenario dei siti lungo linee rette, ciò che è lontano, mentre allontanano ciò che è prossimo. Da ogni internet di architettura, da oltre 5 anni fotogramma è escluso e allontanato tutto ciò che non vi compare ma l’inquadratura stringe e è un punto di riferimento per quanto riguarda l’informazione per il progettista costringe insieme la realtà eterogenea della città , condizione primaria dell’urbano”. europeo: banche dati aggiornate decine di volte al giorno informano su concorsi In questo modo Nicola Saraceno ci introduce alla sequenza di immagini che compongono la serie di fotografie contenute nel numero monografico di Controspazio, n.1 del 2004, di progettazione, affidamenti d’incarichi interamente dedicato a fotografia e città, della serie professionali, project financing, posti di Visione Aperta rivista, diretta da Marcello Fabbri, curato da Franco Mapelli, Silvia Massotti. Il numero e Roberta della lavoro in enti pubblici e una vastissima raccolta di master e corsi di specializzazione Vassallo, ci racconta la realtà urbana nelle sue diverse forme, attraverso gli obbiettivi di fotografi come Bruno De Benedetto (che ci descrive una città insolitamente tranquilla con professionale in Italia ed all’estero. Unica le sue visioni notturne) o Beppe Giardino (che immortala la realtà in continua mutazione nel suo genere, è la banca dati dedicata agli dell’archeologia industriale) o ancora le immagini proposte da Andrea Jemolo (che si esiti dei concorsi di progettazione europei concentra sulla singola architettura astraendola dal contesto). completa di classifica vincitori e immagini dei Tra gli altri a dare una singolare visione della città contemporanea sono Angela Rosati, progetti premiati. Con il nuovo servizio [RAC] Rodolfo Fiorenza, Fabio Gasparri e Gabriele Croppi. Questa “visione aperta” diviene gli oltre 12.000 utenti registrati hanno a importante momento di confronto e di riflessione su un tema molto affascinante; loro disposizione uno strumento per creare il medesimo spunto viene sviluppato anche nella rassegna di immagini di Roma che in completa autonomia singole schede- compongono la mostra presso la Casa dell’architettura di Roma (Acquario Romano, piazza progetto nelle quali comunicare il proprio Manfredo Fanti 47) attualmente in corso. Sono qui esposte una selezione di 25 immagini di lavoro con le relative immagini e vederle tre fotografi romani Silvia Massotti, Andrea Temolo e Franco Mapelli che ci accompagnano immediatamente pubblicate su internet. alla scoperta della città storica, vista in contrapposizione e forse anche in relazione con www.europaconcorsi.com. la città contemporanea. “Dalle immagini della città risulta, più che una ricerca fotografica applicata all’architettura, il desiderio e la necessità di “soffermare “lo sguardo, di prendere appunti, che formino una “ visione aperta ”, suscettibile di raddrizzamenti, divagazioni e di nuove considerazioni che si sovrappongono in un processo continuo di stratificazione. Sono emozioni, suggestioni, casualità…” le parole di Silvia Massotti, fotografa, racchiudono a Design scandinavo pieno lo spirito e il taglio di una visione della città contemporanea attraverso la fotografia, una ricerca portata avanti da anni. Al di là dei miti La nuova collettiva di design In corso alla Triennale di Milano, fino al 13 giugno 2004. La grande collettiva offre uno sguardo sul passato, discute i miti e gli stereotipi del concetto di design scandinavo e presenta un’ampia sezione dedicata al design contemporaneo. Progetto promosso Verso un’architettura d’oggi dal Consiglio dei Ministri Nordico; con la cura del di Nicola prof. Widar Halén, sovrintendente del Museo di arti decorative di Oslo ed allestimento di Steffen Di Battista Schmelling. http://www.scandesign.org/. Apre la nuova collana Panta rhei, curata da Heinz Wirz e Nicola Di Battista, per la Edizioni. Raccolta di scritti, che contano una selezione di editoriali di Domus, tra il Quart1994 e il Premio Internazionale Dedalo Minosse alla 1996, e alcuni scritti ad hoc, come Che fare? in cui si vuole fare non soltanto un’analisi critica della situazione dell’architettura italiana oggi vista dalla parte di chi fa architettura, una committenza di architettura 2003-2004 riflessione “da dentro”, come sottolinea lo stesso Di Battista, ma si vogliono dare delle basi “Un premio alla rovescia”: gli architetti premiano i e delle indicazioni su come si può fare architettura oggi alla luce delle trasformazioni radicali committenti. Iniziativa promossa dall’associazione che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Nel testo non si parla di architetti, né di architetture, Liberi Architetti ALA - Assoarchitetti con la Rivista ma di architettura. Il volume è disponibile in lingua italiana, tedesca e inglese; particolarità l’ARCA. Premiazione presso il Teatro Olimpico Palladiano questa della casa editrice Quart, il cui direttore Heinz Wirz ha voluto scommettere su una stesura dei testi nelle tre lingue fin dalla prima edizione dei volumi. La collana il 14 maggio, e fino all’11 luglio 2004 esposizione carattere teorico, presenta testi sulla teoria dell’architettura, la città contemporaneaPanta rhei leha delle opere selezionate presso la Basilica opere costruite, di prossima uscita segnaliamo le raccolte di scritti di Hans K Palladiana a Vicenza. Previsti 4 premi principali Mateo. www.quart.ch. oloff, José Luis ed ulteriori premi speciali. Interessanti le sezioni dedicate alla committenza di architetti italiani e di giovani architetti under 40. www.assoarchitetti.it. 52 di matteo bianchini piccoli bazar 05 2004 [email protected] Oggetti per il cestino dei tesori: Suggeriamo, a chi volesse proporre ai Grossi ciottoli tondeggianti propri figli un modo di giocare molto Pigne più stimolante (e tra l’altro molto Tappi di sughero di grandi dimensioni più economico…) di partire proprio Palle di lana dall’osservazione degli oggetti che Calzascarpe di osso maggiormente catturano l’attenzione dei Spazzolino da unghie in legno propri pargoli per preparare loro quello Pennello da barba che viene chiamato “il cestino dei tesori”. Pennello per il trucco Prendete un cesto di vimini o di legno Pennello da imbianchino (non di plastica vi prego!) e riempitelo con Mollette da bucato materiali di vario genere. Vi consigliamo Anelli da tenda in ottone alcuni oggetti che potreste infilare nel Portatovaglioli vostro cestino dei tesori, nessuno degli Cucchiai articoli che elencheremo è di plastica: Portauova sono perlopiù utensili usati dagli adulti in Mazzo di chiavi tutte le case. Formine per dolci Imbuti Lo scopo di questa raccolta è di offrire il Pezzi di catena di diverso tipo massimo interesse attraverso: Scatole di metallo - il tatto: consistenza, forma, peso Borsette in pelle con cerniera - l’olfatto: varietà di odori Uova di legno per cucire - il gusto: ambito più limitato ma possibile Pezzi di tubi di gomma - l’udito: squilli, tintinnii, scoppiettii, cilindri di cartone interni di scottex o scricchiolii carta igienica - la vista: colore, forma, lunghezza, Tappo da vasca con catena lucentezza Pacchettini di tessuto con lavanda, timo, chiodi di garofano (ben cuciti!) Scatolette di cartone. Suggeriamo di collocare il cestino dei tesori alla portata del bimbo o, se questi non cammina ancora, di metterglielo vicino, magari su un tappeto. L’ ultimo consiglio che vi diamo è che la presenza dell’adulto, a nostro parere, dovrebbe essere solo di osservazione e di controllo, sarebbe meglio che l’adulto intervenisse il meno possibile, almeno che il bambino non richieda chiaramente la sua attenzione.

- Museo della Scienza Nel piano seminterrato del Museo della Scienza di Londra, progetto di Ben Kelly Design, possiamo trovare un valido esempio di architettura per l’infanzia. Nell’ambito di “Progetto ‘95” indetto dal museo stesso, sono state realizzate tre nuove sale espositive e due spazi per le rappresentazioni. Il “Giardino”, progetto di Casson Mann Designers, prima sala al mondo con esposizione permanente riservata ai bambini dai 3 ai 6 anni dove si possono esplorare i principi scientifici dell’acqua, del suono, della luce e delle costruzioni. “Cose”, ideato dallo scenografo Gilles Cènazandotti, è un’area dove i bambini dai 7 agli 11 anni possono scoprire perché e come gli oggetti sono progettati. “In Onda” è un’emittente radiofonica dove gli adolescenti possono cimentarsi. “La Vita Segreta della Cosa” per capire il funzionamento degli elettrodomestici in versione fumettistica, uno spazio teatrale e così via. In pratica i locali sono stati suddivisi in zone tematiche (affidate ognuna ad uno specialista del settore) che insieme compongono un percorso formativo d’indubbio fascino scientifico. Il progetto è caratterizzato da un forte impatto ambientale, vasti spazi atti ad accogliere fino a 2500 bambini al giorno, un sistema segnaletico fotografico di tipo innovativo in sostituzione di simboli e testi, colori decisi e materiali ecologici. Adulti e bambini riescono a ritrovare linguaggi comuni. E’ la magia di Walt Disney in versione scientifica.

Per viaggiare: www.lastminutelondon.co.uk e anche: www.ryanair.co.uk IL LIBRO IL In bocca al lupo (Orecchio Acerbo Editore) In bocca al lupo non è un augurio ma il titolo di un libro bellissimo su una delle favole più famose della nostra cultura infantile: cappuccetto rosso. I personaggi sono gli stessi: cappuccetto rosso, la nonna, il lupo e il cacciatore ma l’angolazione da cui l’autore interpreta la storia non è quella di sempre… Un invito a non ascoltare il suono di una sola campana, a ricercare sempre le ragioni degli altri. Un invito di un autore solito a riflettere e a far riflettere, sui luoghi comuni. Vi invitiamo anche a visitare il sito di questa casa editrice ai più sconosciuta ma molto valida sia per il progetto grafico che per i contenuti dei libri che propone. Il libro: In bocca al lupo, testo e disegni Fabian Negrin, Orecchio acerbo editore, Roma 2003 € 11,00 consigliato DAI 4 ANNI IN SU La casa editrice: www.orecchioacerbo.com bazar 05 2004 sport di valerio cammarano 53 cammarano@bazar web.info

1 MAGGIO Difficoltà CICLISMO – Larciano (Pt) – Gran Premio CANOTTAGGIO - Varese - Campionati Italiani Industria & Artigianato (Professionisti) Universitari CICLISMO – Ponte San Giovanni (Pg) X Gran TAEKWONDO - Roma - Campionati Italiani Fondo “Le Valli Francescane” (Amatori) Forme e Memorial “Cavalli” DAMA – Pordenone – 22° Torneo Nazionale di 15-22 MAGGIO Dama 1° Maggio VELA - Capri (Na) - Rolex IMS Offshore World DAMA – Pordenone – Trofeo FEA Championship Classe IMS ORIENTEERING ORIENTEERING - Caldonazzo (Tn) - Campionati 16 MAGGIO , Italiani a Staffetta Mountain Bike Orientamento CALCIO – Borghesiana (Rm) – Italia-Svizzera ORIENTEERING - Casalecchio di Reno (Bo) - – Qualificazioni Campionati Europei Femminili LO SPORT DEGLI Festa degli aquiloni Corsa Orientamento CALCIO – Ultima Giornata Campionato Serie A 1-2 MAGGIO CICLISMO – Sondrio – III Grand Fondo delle CANOTTAGGIO - Piediluco (Tr) - Meeting Alpi – Campionati Italiani Fondo e Grand Fondo ESPLORATORI Nazionale (Tutte le categorie) Amatori) SCHERMA - Ravenna - Torneo Master alle 6 DANZA SPORTIVA - Foligno (Pg) - Campionati armi Italiani Liscio Tradizionale Piemontese e Danze Lo sport orientamento, disciplina originaria dei paesi scandinavi, 1-16 MAGGIO Folk Romagnole Federale da qualche anno sbarcata anche da noi. La cosa bella è che si può TENNIS – Roma – Internazionali d’Italia PESCA SPORTIVA - Crotone - Campionato 2 MAGGIO Italiano per Società a Box di Pesca con Canna praticare a piedi, sugli sci e in bicicletta. Corsa d’Orientamento, CALCIO – Milano – Milan-Roma – Quindicesima da Riva Sci Orientamento e Mountain Bike Orientamento sono infatti le Giornata Campionato Italiano Serie A 18-23 MAGGIO CICLISMO - Giro di Toscana (Professionisti) SCHERMA - Rimini - Gran Premio Giovanissimi tre branche in cui si divide la FISO (Federazione Italiana Sport ORIENTEERING - Caldonazzo (Tn) - 19 MAGGIO Orientamento), riconosciuta dal CONI e affiliata alla Federazione Campionato Italiano Individuale Mountain Bike CALCIO – Italia-Israele – Qualificazioni Italiana Atletica Leggera. Orientamento Campionati Europei Under 19 2-9 MAGGIO 20-23 MAGGIO Scopo del gioco? raggiungere nel minor tempo possibile un PESCA SPORTIVA - Palermo - Campionato del DAMA – Lignano Sabbiadoro (Ud) – Giochi traguardo posto alla fine di una serie di tappe intermedie – dette Mondo di Surf Casting per Club Studenteschi 2004 di Dama a squadre 3 MAGGIO 20-23 MAGGIO punti di controllo (indicati dalla cosiddetta “lanterna”). I partecipanti CALCIO – Belgrado (Serbia-Montenegro) PESCA SPORTIVA - Rimini - Campionato ricevono una dettagliata cartina che indica il luogo d’arrivo, i punti di – Serbia Montenegro-Italia – Amichevole Under Italiano Canna da Natante individuale 2004 controllo (con l’ordine in cui devono essere raggiunti) e, affidandosi 21 Femminile 21 MAGGIO 5 MAGGIO CALCIO – Bielorussia-Italia – Qualificazioni al proprio senso di orientamento (appunto), devono riuscire a NUOTO SINCRONIZZATO - Madrid (Spagna) Campionati Europei Under 21 battere sul tempo i concorrenti. In tutto questo, l’uso della bussola è - Campionati Europei Assoluti 21-22 MAGGIO 5-9 MAGGIO SCHERMA - Padova - “Trofeo Luxardo” - Coppa consentito dai regolamenti (a differenza dell’altimetro), tanto che sui TAEKWONDO - Lillehammer (Norvegia) - del Mondo di Sciabola Maschile individuale luoghi di gara spesso se ne trovano in affitto. Campionato Europeo Seniores 21-23 MAGGIO Ai partecipanti viene lasciata la massima libertà nella scelta del 5-15 MAGGIO SCACCHI - Roma - Open FSI (Open Integrale) CALCIO – Francia – Campionati Europei Under 22 MAGGIO percorso. Fa eccezione la bici. Visto che la maggior parte delle 17 PESISTICA - Modena - Campionati Italiani gare si svolge nei boschi, per ragioni di sicurezza e di ecologia, i 6-9 MAGGIO Senior, Master e Criterium Universitario DANZA SPORTIVA - Foligno (Pg) - Campionati 22-23 MAGGIO concorrenti hanno l’obbligo di seguiore i tracciati segnati in cartina. Italiani Liscio Unificato, Ballo da Sala e TAEKWONDO - Matelica (Mc) - Campionati Per partecipare alle gare di orienteering non è indispensabile essere Combinata 6 Danze classi A e B Italiani Universitari dei “professionisti”. È stata addirittura inventata una disciplina, il DANZA SPORTIVA - Foligno (Pg) - Campionati 23 MAGGIO Italiani Mix Dance 1, Mix Dance 2 e Mix Dance ARRAMPICATA SPORTIVA - Trieste - Palarock Trail Orienteering, che permette ai disabili di gareggiare contro Formazioni - Nona Prova Trofeo Nazionale Giovanissimi persone normodotate, in quanto la capacità di orientarsi leggendo la 7 MAGGIO 2004 Boulder NUOTO SALVAMENTO - Viareggio (Lu) ARRAMPICATA SPORTIVA - Sesto (Mi) - AVS cartina è molto più importante delle qualità fisiche. Per sapere come - Campionati Italiani Estivi (categoria Acque Terza Prova Junior Cup 2004 partecipare a una gara di orienteering, si può consultare il sito della Libere) CALCIO – Italia-Repubblica Ceca – FISO ( 7-9 MAGGIO Qualificazioni Campionati Europei Under 19 www.fiso.it/), un po’ confuso ma tutto sommato completo. PESCA SPORTIVA - Sciacca Terme (Ag) - SCHERMA - Conegliano (Tv) - Coppa del Campionato Italiano Bolentino 2004 Mondo di Sciabola Maschile a squadre 8 MAGGIO 24-30 MAGGIO BOCCE - Finali Coppa Italia Juniores Raffa GINNASTICA – Lombardia – European School TUFFI - Madrid (Spagna) - Campionati Europei Sport Games 2004 (Artistica femminile e PESISTICA - Verona - Campionati Italiani maschile e Ritmica) Cadetti PESISTICA - Minsk (Bielorussia) - Campionati 8-9 MAGGIO Mondiali Junior ARRAMPICATA SPORTIVA - Val di Mello 26-30 MAGGIO - International Event Melloblocco - Master VELA - Gaeta (Lt) - Campionato Nazionale Internazionale di Boulder Classe J24 DAMA – Grado (Ud) – Coppa “Città di Grado” 27 MAGGIO SCHERMA - Legnano (Mi) - “Trofeo Carroccio” CALCIO – Bochum (Germania) – Italia- - Coppa del Mondo di Spada Maschile Bielorussia – Campionati Europei Under 21 individuale 28 MAGGIO 8-16 MAGGIO NUOTO SALVAMENTO - Marina di Pietrasanta G L I I T A L I A N I SCACCHI - Elba (Li) - 22° Festival Internazionale (Lu) - Campionati Italiani Assoluti Estivi “Isola d’Elba” (Open A, Open B e di (categoria Acque Libere) promozione) 29 MAGGIO P R E F E R I S C O N O 8-30 MAGGIO BOCCE - Campionati Italiani Seniores Raffa CICLISMO – Giro d’Italia (Professionisti) BOCCE - Finale Coppa Italia Volo 9 MAGGIO CALCIO – Bochum (Germania) – Italia-Serbia L E B O C C E ARRAMPICATA SPORTIVA - Trieste - Palarock – Campionati Europei Under 21 In Italia il bowling non ha mai attecchito davvero e gli italiani - Coppa Italia Giovanile Difficoltà (cat. Ragnetti, CICLISMO – Aiello del Friuli (Ud) – 18° Giro del Allievi E jUNIORES + Promozionali) Friuli (Donne) preferiscono le bocce. Eppure l’origine delle due discipline è unica. CICLISMO – Bergamo – IX Gran Fondo “Felice HOCKEY PRATO – Ritorno Play Off/Play Out Le prime testimonianze di una pratica simile ai moderni sport delle Gimondi” (Amatori) A2 Maschile palle rotolanti risalgono addirittura a settemila anni fa (rinvenimento, 10 MAGGIO 29-30 MAGGIO NUOTO - Madrid (Spagna) - Campionati ARRAMPICATA SPORTIVA - Imst (Austria) - nella città neolitica di Catal Huyuk, in Turchia, di sfere in pietra Europei Seconda Prova Coppa del Mondo Difficoltà che mostrano chiaramente segni di rotolamento su un terreno SCHERMA - Vercelli - “Trofeo Bertinetti” - Coppa ARRAMPICATA SPORTIVA - Arco - European del Mondo di Spada Maschile a squadre Youth Climbing Days Arco - Master accidentato). Nel corso dei millenni, il “ludus globarum missilium” 10-16 MAGGIO Internazionale Giovanile Difficoltà (come lo definì Erasmo da Rotterdam) continuò ad appassionare VELA - Torbole (Vr) - Campionato Europeo BOCCE - Play-Off Campionato di Società A1 e i popoli, dagli Egizi ai Greci (Omero ne parla nell’Iliade) ai Romani Juniores Formula Windsurfing A2 Femminile Petanque 12 MAGGIO NUOTO SALVAMENTO - Marina di Pietrasanta ai Galli. Nel medioevo e nel Rinascimento la sua diffusione era CALCIO – Torino – Juventus-Lazio – Ritorno (Lu) - Campionati Italiani Assoluti Master in tale che vari sovrani europei – anche in considerazione del giro di Finale Coppa Italia Acque Libere 13 MAGGIO PESCA SPORTIVA - Venezia - Campionato scommesse e delle risse che spesso accompagnavano le partite NUOTO SINCRONIZZATO - Legnano (Mi) - Italiano Individuale Maschile e Femminile 2004 – emisero decreti per vietarlo. Nel 1576, ad esempio, i Dogi di Campionati Italiani Estivi Juniores di Pesca con Canna da Riva Venezia promulgarono un divertente editto a doppio senso contro 14-15 MAGGIO 29 MAGGIO-5 GIUGNO DANZA SPORTIVA - Foligno (Pg) - Campionati VELA - Punta Ala (Gr) - 11° European IMS «il pericolo grande delle balle». Italiani Danze Artistiche Championship Classe IMS E oggi? In Europa prevale ancora il gioco delle bocce, nelle sue SCHERMA - Legnano (Mi) “Trofeo Città di 30 MAGGIO Legnano” - Coppa del Mondo di Spada BOCCE - Campionato Italiano a Terne Petanque varianti della raffa, del volo e del petanque. Le bocciofile in Italia Femminile individuale (cat. Under 18) sono migliaia (www.federbocce.it/ricerca_societa.asp) mentre le 15 MAGGIO CANOTTAGGIO - Venezia – Vogalonga associazioni sportive dedite al bowling sono circa 250 (www.fisb.it/ BOCCE - Play-Off Campionato di Società Cat. CICLISMO – Mondovì (Cn) – VII Giro delle Valli A1 Petanque Monregalesi (Amatori) teams, www.fisb.it/centers). HOCKEY PRATO – Andata Semifinali Play Off A1 DAMA- Trieste – Sesto Memorial “Guidalberto Maschile e Play Off/Play Out A2 Maschile Luisa” 15-16 MAGGIO 30 MAGGIO-6 GIUGNO ARRAMPICATA SPORTIVA - Imst (Austria) VELA - Fiumicino (Rm) - Campionato Nazionale - Seconda Prova Coppa Europa Giovanile Classe Meteor

EVENTI IN ITALIA 54 di angelita peyretti sciocchina bazar 05 2004 [email protected]

disegno di marco begani Passerotto andare via non

Meglio la morte che le righine blu! Cercherò di seminarlo… “Dì, lo sai che hai la maglia al rovescio?” “…Già ti vedo, a righine blu… Perché affretti il passo stellina?” Grrr… Devo dissimulare: “Io? Ma no, ti sbagli, sono qui!” “Ehi, dico a te pasticciona!” mi sorride indulgente. Non faccio niente di illegale, non è la stessa cosa che lasciare un mobile vicino Vedi l’etichetta fuori? Vedi scritto “Lavare a secco” qui sul fianco? E allora alla spazzatura, nessuno se ne accorgerà! non ti viene in mente nulla? E allora è una maglia con le cuciture di fuori, “Amore, ma come corri!” zoticone! “Ma va’! Guarda che qui non corre proprio nessuno!” Devo essere rapida, “Guarda bene tesoro, è fatta così, ha le cuciture esterne” invisibile, una gatta. Appena svoltato l’angolo comincerò a correre a più non “Mah”. Mio nonno che ha visto le due guerre avrebbe risposto uguale. posso, volerò. “Scusa, ma perché quando vedi come sono conciate le veline, coi “Passerotto, ma dove vai?” cappellini alla marinaretta, non hai niente da commentare, ma se io c’ho Non devo voltarmi indietro, e se qualcuno chiede, io non so niente, mai visto, mah?” un filino che esce dalla manica dici non è roba mia. “E dove vuoi che vada? Sono qui, di fianco a te!” E se mi “È diverso” raggiunge? E se ha già capito tutto ed è lui che dissimula? Se si sta preparando Mi sto girando verso di lui con ferocia, al rallenty: “E perché sarebbe a inseguirmi? Devo distrarlo, ecco sì, gli dirò: “Toh, non è tua madre quella?” diverso, di grazia?” Niente di personale con le veline… (Beh, noi donne e poi farò lo scatto, veloce come il vento, non si accorgerà di nulla, entrambi odiamo le veline, s’intende). potremo ricominciare una nuova vita, un giorno chissà, me ne sarà grato… “No, volevo dire, è diverso perché, insomma, io l’anima mica la metto Sì, ma i libri dove li metto adesso… cioè, voglio dire, ehm, che farò senza fuori, la tengo dentro”. di lui?… Beh, la televisione andrà benissimo, sempre meglio che con questi Questa non me l’aspettavo. Sarà davvero così cretino o voleva fare dello scaffali che camminano! Già… camminano, e anche veloci… Forse dovrei spirito? prima azzopparlo, così potrò essere sicura che non mi raggiungerà. Certo! “Sei davvero così… Ehm, voglio dire, sì, ma il dentro della maglia non è Prima insisto un po’: “E guarda chi c’è con tua madre!” e mentre si gira, pam! la mica niente di metafisico” gamba. No, niente di grave, solo una piccola contusione. Ma in che modo? Un “Resta il fatto che tu le cuciture le hai fuori…” calcio? Troppo brutale. Uno sgambetto? No, mi rallenterebbe. Mmm… Una Un cretino perfetto. buccia di banana! sì, ci casca di sicuro. Una banana, datemi una banana, presto, Certi tipi di uomini ti fanno lo stesso effetto dei mobili Ikea: sei lì a prima dell’angolo, signora la prego, mi faccia vedere la sua spesa… fave… petto rubar matite, quando ti accorgi che una libreria ti sta guardando, (non di pollo…no, no, vediamo… un peperone, uhm, sarà lo stesso? no, non posso farò dell’ironia sul suo nome, sarebbe come prendersela con l’alfabeto rischiare, ci vuole una banana, per forza! perché ha troppe consonanti), ebbene, sei costretto a comprarla, te la Un momento, calma, non siamo precipitosi, ci vogliono nervi saldi, dovrei porti a casa e te la monti, e poi ti metti lì di fronte a lei, in piedi, e te la dargli un’altra possibilità, un rapporto come il nostro non si butta via per guardi: “Oh, perfetta. Finalmente! …Ha solo quei buchini lì in vista… così poco, con un peperone poi! Ci credo che la coppia scoppia se non c’è un Va beh, com’è capiente!” I minuti passano, tu la riguardi, da un po’ più minimo di tolleranza, di comprensione! Lo so che è difficile capirsi a volte, ma lontano: “E poi mi serviva… certo fa un po’ a pugni col pavimento… e in fondo… Ecco l’angolo… anche con le maniglie, già, brutte manigliacce!” Tu smetti di studiarla, ma No, no, per carità, era così, un’ immagine surreale, facevo per scherzare, è lì, i tuoi occhi non possono fare a meno di incrociarsi con i suoi… “Beh, potranno esserci migliaia di angoli nel nostro cammino ma, se dovremo, li in fondo non è poi così male!” Quando incominci a dire questo, allora sei svolteremo insieme. Sono sicura che non ho capito cosa voleva dire, ora glielo spacciato, ormai la odi e non vedi l’ora di liberartene. chiedo: “…Insomma, non è proprio la stessa cosa che mettersi un cappellino alla “Insomma, la cosa dell’anima era una battuta non è vero?” marinaretta...” “Quello che voglio dire è che non possiamo scardinare l’ordine delle cose, il Ma lui non è un mobile, voglio dire, per restituirlo non devo neanche dentro che va fuori e il fuori che va dentro, dove andremo a finire!?” smontarlo, né trasportarlo, può fare tutto da sé, ha una volontà, un “Che dire? Non fa una grinza…” cervello, sì un cervello, si vedeva benissimo nella radiografia, c’era, “Capisci adesso? Amore? Bottoncino? Passerotto!?” eppure c’era!!! “Eh? Ah sì… Guarda, tua madre!” “Anzi, vestita alla marinaretta tu saresti carinissima, biscottino…” bazar 05 2004 corsi di valeria cecilia 55 [email protected] Confronti artistici: i giovani e i maestri Jimmie Durham

Design, linguaggi, video, esperimenti: un corso gratuito a Como dà la possibilità a giovani appassionati o emergenti di lavorare insieme ad artisti significativi della scena contemporanea.

Venticinque giovani artisti, senza distinzioni geografiche, hanno l’occasione di farsi avanti e confrontarsi con personaggi di statura internazionale. Per perfezionare la propria tecnica, imparare sperimentando e infine esporre le proprie opere: è indetta a Como, per luglio prossimo, la decima edizione del “ Corso Superiore di Arte Visiva” promosso gratuitamente dalla fondazione Annie Ratti, accrediata istituzione, promotrice di eventi culturali in tutto il mondo. Si tratta di un seminario intensivo di 20 giorni condotto da artisti e architetti di casa nostra e special guests internazionali. Quest’anno il personaggio Pe r a m o r Presso le varie sedi del “Centro studi del d’eccezione sarà Jimmie Durham, poeta, performer cane”, in tutta Italia vengono organizzati corsi e scultore americano, in tutto il mondo noto per la d i c a n e di formazione cinofila. Basta partire con il sua mania di riciclare qualsiasi materiale. Durham è stato attivista dell’American indian movent nengli proprio fido e raggiungere una delle www.lucarossi.it anni settanta, prima ancora ha militato nel “U.S. Civil aziende agricole affiliate. E tra cibi tipici www.centrostudidelcane.it Right Movement” facendo lettaratura e teatro. Ha poi locali, bevande genuine e nuovi amici, ci [email protected] diretto la “Foundation for the Community of Artists” si cimenta nello studio del comportamento [email protected] di New York e le sue opere sono state, tra l’altro, di questo animali: si possono insegnare al alla biennale di Venzia, alla Sidney Biennal, Withney proprio amico dei giochi inaspettati (caccia biennal, a Brussels, a Londra, Vienna. Il seminario al tesoro, trasporto di messaggi di posta, ricerca olfattiva), o si può aiutare fido a intensivo proposto dalla Fondazione Ratti è ormai superare eventuali disturbi del comportamento, o addirittura farlo diventare un riconosciuto da anni come un momento saliente della cane da salvataggio in acqua. Ma in questi incontri cinofili si può anche apprendere formazione dei giovani artisti italiani e stranieri, ed è una nuova professione: diventare un dog sitter, un esperto per l’acquisto dei nato per volontà del suo fondatore, Antonio Ratti, cuccioli, un educaotore, un consulente per dog therapy. Oppure, seguendo i creatore anche del “Textile Center” al museo d’arte livelli di corso più avanzazi, fare l’ istruttore cinofilo, l’insegnante di “obbedienza Metropolitan di New York . Per iscriversi c’è tempo avanzata”, di discipline sportive o il responsabile di strutture di accoglienza dei fino al 15 maggio. Le lezioni e il laboratorio si terranno randagi. L’ideatore? Luca Rossi, comportamentista del cane, consulente di diverse dal primo al 22 luglio negli edifici dell’ex fabbrica di trasmissioni tv, radio e di film che hanno come attori i cani. tessuti Ticosa di Como, e la giornata di lavoro è divisa tra workshop al fianco di Durham e approfondimenti teorici a cura degli artisti Cesare Pietroiusti, Giacinto di Pietrantonio, Roberto Pino e dell’architetto Stefano Boeri. La sessione si concluderà con un mostra finale S e n t i c o m e p a r l i : a r r i v a dei lavori degli allievi e del maestro, pubblicata in un catalogo bilingue edito da Charta. Infine, l’anno c o r s o d i d i z i o n e, o n l i n e successivo a quello del corso, le opere dei corsisti Per chi ama la pronuncia perfetta e per i professionisti della comunicazione, vengono di nuovo esposte, a Milano, in via farini, in il corso di dizione di base si può fare anche al computer collaborazione con il Viafarini e il Care of. Un’utile risorsa telematica viene dal sito della accademia degli attori, che lancia un corso di dizione corretta, da fare comodamente a casa. Oltre alle spiegazioni Fondazione Ratti e i consigli di Sergio Chiorino e Silvia Derossi, infatti si può ascoltare la lezione in Lungo Lario Trento, 9, Como viva voce. Basta scaricare il programma “Real audio” e alzare il volume del proprio tel 031233211 computer: in sedici capitoli questo curioso corso svela ogni mistero fonetico. Le [email protected] prenotazioni ai corsi si possono fare anche on line. www.attori.com [email protected]

Scrivere per essere Associazione Generazioni Due corsi di “scritturaterapia”. Per conoscere te stesso. E dirlo agli altri. via del Serraglio 10 06073 Corciano - Perugia Scrivere fa bene, aiuta. A conoscersi meglio. A esprimersi con gli altri in modo più diretto. tel 075 5068006 E allora, chi fosse interessato a metere una lente di ingrandimento sulla propria anima, [email protected] può andare a Crociano, vicino Perugia, l’8 e il 9 maggio, per partecipare a un corso di www.trasinet.com/generazioni/benessere.html Empowerment tramite esercizi di scrittura. Costo 100 euro. E se si vuole, si può anche tornare per approfondire, con un secondo corso, incentrato sull’ autobriografia giugno. , il 5 e il 6 56 di valeria cecilia fenomeni bazar 05 2004 [email protected]

E’ arrivato Reload: un cafè crittografico e nomade

In apparenza il Reload Mindcafè del quartiere Isola di Milano è solo un nuovo spazio di relax autogestito. Ma in realtà è un luogo nuovo dove tutto passa attraverso i segreti codici dell’informatica. Criptici per i più. Quando leggi il http://reload.realityhacking.org/ capisci poco o nulla, lampeggiano in arancione solo parole che, più che straniere, sono strane. Reload, infatti, è uno storico collettivo di ragazzi particolarmente smanettoni (bravi al computer, per l’appunto) che hanno fatto della loro arte informatica uno strumento di attivismo. La loro agilità con i bit è indiscussa, dato che questi cyber boys si nascondono probabilmente anche dentro i cavi informatici, risultando introvabili: trovare un numero di telefono del reload è impossibile, se gli scrivi una mail chiedendo dove sono e che fanno precisamente, non rispondono, dopo tanti tentativi si fanno vivi, dicendo di non lasciare dichiarazioni se non collettive e tramite mail, o che se sil vuole capire qualcosa di loro, che si guardi pure il sito, o è meglio andare di persona, o ancora, leggere qualche articolo sull’hackeraggio informatico. In realtà i ragazzi del mindcafè sono molto gentili, abituati a una dinamica “un po’senza fissa dimora” a causa delle ordinanze di sgombro. Per capirli basta solo fare allenamento con i codici di programmazione sempre sparsi nel loro linguaggio. “Noi siamo due cose –scrivono dalla e mail- reload è sia uno spazio fisico Pergola Tribe (reload mind-cafè ) che una modalità di relazione (reality hacking). via a. della pergola, 5 Nel primo caso, in via angelo della pergola 5 nel quartiere isola di milano milano c’è uno spazio di net-point con libero accesso alle rete di http://reload.realityhacking.org/) internet attraverso tecnologie open-source, un bar al quale trovi una [email protected] vastissima scelta di the e tisane oltre che la birra autoprodotta da webradio: radio.uk1.indymedia.org:8100/reload.pls una comunità di nostri amici, uno spazio chill-out. Nel secondo caso, reload è uno studio tecnico per web-radio, una comunità di hackers, media e bio -attivisti che si occupano di alfabetizzazione digitale e di comunicazione attraverso nuovi media: dalle telestreets ai media-centre”. Ora sembra davvero tutto chiaro. Quindi per essere aggiornati sui prossimi concerti, incontri, film, dibattiti, ci si può iscrivere alla mailing list del sito. (Cercare un telefono, l’ho detto, è roba da pazzi!).

Campionato Italiano di Dj Dopo il successo dello scorso anno al Brancaleone di Roma, Al Cpa di Firenze concerti, fitness e corsi. torna a grande richiesta a Bologna l’evento hip pop per E questo mese un festival di musica popolare eccellenza: il campionato italiano per dj, previsto il 15 maggio al teatro polivalente occupato. La gara dei geni del giradischi Al centro popolare di firenze sud, l’agenda degli impegni è fitta per tutto il è attiva dal 1997 e ogni volta si rivela occasione di scoperta mese. Laboratori di fotografia il giovedì alle 18, il corso di capoeira alle 21, il di nuovi talenti e luogo di sperimentazione per i più differenti lunedì invece si va a teatro dalle 18 e poi a fare kikc boxing alle 19.30. Mentre stili del djing. Si esibiscono anche crew internazionali, quali alle 21 c’è il corso di pittura. Il mercoledì invece è riservato agli appassionati Q-Bert, BeatJunkies, Craze, A-Track, Total Eclipse, Rock di computer e reti, con l’hacklab alle 21.00. Per un calendario completo il sito Tra i più creativi ed web è quasi sempre aggiornato. A fine mese, il 21, 22 i 23 è in programma il Steady Crew, Dj Honda, Dj Radar. festival di musica popolare: “Sgrana e (Tra) balla” innovativi musicisti del disco, direttamente dalla west coast arrivano D-Styles, Ricci Rucker e Mike Boo con il loro nuovo www.cpafisud.org progetto Gunkhole. E poi c’è Alien Army, la turntablist band cpa, centro popolare autogestito fi - sud italiana più conosciuta all’estero, che con l’album di recente via villamagna 27/a uscita “The End” (Unlike/Irma, BombHipHop) si è affermata tra le esperienze più vivaci e creative del turntablism mondiale. L’eliminatoria per tutti gli iscritti, che si esibiranno con una composizione di 3 minuti ciascuno, decreterà e porterà sul palco 8 finalisti, che infine si scontreranno in doppi set dai quarti di finale fino alla finalissima. Il migliore dj oltre ad aggiudicarsi il titolo di Campione Italiano ITF, in virtù della partnership con Vestax, si guadagna anche il prestigioso titolo Vestax Extravaganza. Il Campione ITF 2004 avrà quindi la possibilità di rappresentare l’Italia all’ITF World Dj Championship e al Vestax Extravaganza World Final . I sipari aprono alle ore 20.00

Itf italia dj championship 2004 sabato 15 maggio TPO - Viale Lenin 3 – Bologna uscita tangenziale 11 bis - autobus 19, 27 e 62 (notturno) www.itfeurope.com/chapters/Italy [email protected] organizzazione: www.t-turn.comt tel. 0516166604 Ingresso 8 euro bazar 05 2004 net di valeria cecilia 57 [email protected]

Zapping tra le web tv: tanta attualità, arte e cinema on line

basa sul lavoro di inviati e volontari da diverse città In attesa che la televisione tradizionale venga italiane e del mondo. Ma sono anche gli utenti che mettono on trasmessa tramite adsl, il piccolo schermo line i prodotti, e non si tratta certo di video amatoriali di qualità discutibile: il professor Eugenio Riccomini, docente d’arte presso sperimenta una prima sovversione dei contenuti l’università di Bologna, ha donato 50 ore di video art, mettendo televisivi. Tramite Internet. gratuitamente on line i filmati delle proprie lezioni. Ma ci sono anche vere opere cinematografiche, indipendenti ovviamente. Rodrigo Vergara, uno dei responsabili del progetto Arcoiris, ci La Televisione, il telefono di casa, il computer, Internet, i racconta di un giovane regista, Marco Paracchini, che è riuscito cellulari. E ancora telecamere, linee digitali, adsl, segnali a vendere un proprio film dopo averlo fatto vedere on line su satellitari e terrestri: tutto da un momento all’altro potrebbe arcoris.tv! “La cosa più entusiasmante delle web tv - racconta esser trascinato dentro un unico grande frullatore, per dar vita Valente – è la democrazia possibile dei contenuti: qui si vede ciò non a un groviglio di macerie tecnologiche, bensì alla prossima che in televisione non si trova, perché commercialmente non rivoluzione dei mass media: la tv che trasmetterà via idoneo. O addirittura scomodo”. Un altro canale televisivo on telefono, visibile sul computer, da tutti tramite Internet. Ma line è www.globalproject.info/globaltv-it.html realizzato grazie non è finita qui: con la televisione via adsl i monopoli potranno a “sale di produzione” sparse in tutt’italia e anche a Dublino. essere spazzati via, poiché fare una televisione visibile in Barcellona, in Danimarca. “Ogni piazza, quartiere può diventare tutto il mondo diventerà un’impresa alla portata delle tasche un set” ci dice Leo, di un gruppo di lavoro di Roma. “Stiamo di tutti, o quasi. pensando a girare non solo tg e documentari, ma anche delle Internet è quindi il fedele compagno di fiction divulgative. Infatti pian viaggio della tv del futuro, che sogna di piano la qualità dei video migliora, essere libera, autonoma poco costosa e e a quando arriverà per tutto la ricchissima nelle proposte. Nel frattempo, banda di trasmissione più larga, aspettando che la rivoluzione si compia (la si potrà fare web streaming” Telecom sta in questi giorni facendo i primi (ovvero la possibilità di vedere esperimenti, cerca su www.portal.it/ i filmati senza prima doverli news) ci sono già dei significativi “anticipi scaricare in locale). Tra i canali di campionato”: sono le web tv, gratuite, più aggiornati da non perdere prive di palinsesti imposti, con contenuti www.farfallandia.it, per i fatti di critici, informativi, internazionali. Con cronaca vedete www.aicanews.it. poca, e a volte nessuna, pubblicità. Visibili per l’intrattenimento, vip, fitness a qualsiasi ora del giorno. Interattive e altro c’è www.kayenna.tv, perché sono anche gli spettatori stessi che ha un menù fatto proprio che mettono on line video, interviste, a telecomando. Ma anche film, trailers. l’informazione istituzionale dà Proviamo a fare un po’ zapping on line? segni di avvicinamento alle novità Cominciamo dalle novità: www.arcoiris.tv. tecnologiche, anche con risultati A questo indirizzo si può scegliere tra eccellenti: il sito del friuli venezia circa 1000 video (ogni giorno il numero giulia www.fvg.tv è ricchissimo aumenta): attualità, politica, arte, musica, di servizi, dossier, interviste sui film, trailers, spettacoli teatrali. Il progetto fatti locali. Ma il vero precursore Arcoiris nasce nel novembre 2003 e si è stata la web tv della regione calabria www.comune.reggio- calabria.it/webtv/default.htm, che trasmette telgiornali in doppia lingua (italiano – giapponese) raggiungendo anche un milione di contatti l’anno, come racconta Antonio Latella, uno dei responsabili del progetto. L’elenco dei siti potrebbe continuare davvero a lungo, ma in soccorso a chi si volesse orientare sono già attivi dei data base e dei cataloghi guida alla tv on line (www.golem.it/catalogo/ oppure su www.area.tv.it/Webtv.htm.). Purtroppo non tutti i link indicati sono aggiornati, oppure si possono incontrare esperimenti di web tv, nati già qualche anno fa, rimasti, almeno per ora, incompiuti. Staranno aspettando anche loro che la rivoluzione digitale sia compiuta. Ma in fondo non va dimenticato che anche il digiuno fa bene. Si approfitti allora dello sciopero dei telespettatori: previsto per il 5 e il 6 giugno in tutt’Italia. L’astensione dal piccolo schermo è organizzato, anche questa volta, dall’associazione milanese Esterni (www.esterni.org). In alternativa allo schermo potrete andare in giro per musei, cinema e locali con sconti speciali: basta presentarsi con il telecomando alla mano. 58 di guido dolara noi bazar 05 2004 [email protected]

È nata una nuova capitale del Nord Europa, e sta sull’ Oresund, il gelido canale di mare che divide la capitale danese Copenaghen dalla Ponti D’europa Scania, la regione più meridionale della Svezia, e la sua capitale Malmö. Eppure dal 2000 c’è un Lungo ponte che le unisce, e che crea un’unica metropoli 1 6 transfrontaliera… chilometri, longilineo ed elegante, il ponte d’acciaio unisce le due coste e crea una grande metropoli trans-frontaliera costituita da Copenhagen, Malmö, Lund (la Oxford svedese) e dal mare che le divide. Il ponte ha creato opportunità di crescita per ambedue le sponde, culturalmente, architettonicamente ed economicamente. Per esempio, le tre città oggi rappresentano uno dei poli più importanti del mondo di sviluppo delle biotecnologie, con oltre 300 aziende e un totale di oltre 19000 persone impiegate nel settore. La regione costituisce un nuovo magnete di attività e comunicazioni, un polo di investimento che interessa tutta l’ Europa.

La crescita dell’ Oresund è soprattutto evidente nel Västra Hamnen ( Porto Occidentale) di Malmö, una ex zona industriale in via di ristrutturazione con architettura modernissima e unica in Europa. In particolare, Bo01 (Abitare01), una zona residenziale sul mare dove architetti internazionali hanno costruito il loro concetto di spazio abitativo ideale. Accanto, il grattacielo futuristico in costruzione progettato da Calatravas, chiamato il ‘T urning Torso’ (Torso Girevole), un riferimento alla sua forma tondeggiante a vite.

Malmö è al suo meglio nel mese di Agosto, quando ospita per una settimana un festival internazionale di musica e cultura (Malmöfestivalen, quest’ anno dal 13 al 20 Agosto). Le notti in Agosto sono ancora bianche, con il sole che non tramonta fino alle due di mattina. E in questa continua luce crepuscolare, la città diventa una enorme festa di strada. Ogni anno arrivano 1 milione e mezzo di visitatori, sei volte l’intera popolazione della città. Si calcola che durante il corso della settimana il festival of fre oltre 9.000 ore di spettacoli, su 15 diversi palchi sparsi per il centro. Si trova musica, teatro di strada, letture di poesia e di prosa, nonché ristoranti e stand culinari di ogni tipo e nazionalità. Per i giovani creativi, c’è uno spazio libero dove si può immaginare ciò che si vuole, dall’arte, alla poesia, alle strutture per skateboarding (per informazioni www.malmofestivalen.se).

Uno dei gruppi musicali più in voga del festival è quello di Joe Spinaci (www.joe- spinaci.com), al secolo Carl Alberto Bettini, toscano di nascita e di madre svedese, che ha raccolto negli ultimi anni alcuni dei musicisti jazz più noti della Svezia per costituire una band di gangster swing, che descrive “con influenze italoamericane anni ‘40 e ‘50 con una spruzzatina di Cuba pre-Fidel, Buena Vista Social Club e Perez Prado” . Carl Alberto dice che “Malmö è una città piena di musicisti e di musica, con una forte tradizione di insegnamento musicale, e un forte apporto culturale da parte di comunità di immigrati di tutte le nazionalità”.

Contrariamente allo stereotipo di freddezza degli scandinavi, Carl Alberto racconta di serate in cui il pubblico finisce a ballare sui tavoli, anche grazie alla “spontaneità italiana, che in Svezia manca ma affascina”. Una Svezia diversa da quella tradizionale, oggi legata all’ Europa da un solido ponte d’acciaio.

Come arrivare L’ Oresund si raggiunge facilmente atterrando all’aeroporto di Copenhagen Kastrup, un’ isola situata proprio sullo stretto

MINIGUIDA tra Copenhagen e Malmö, e collegata ad entrambe le città dal ponte. Un treno futuristico unisce l’ aeroporto alle due città. Tra le linee low-cost, EasyJet atterra a Copenhagen, come anche la linea scandinava Sterling, con servizi da Roma e Milano, e Maersk, che vola da Venezia e Marsiglia. Ryanair, invece, atterra all’aeroporto di Malmö Sturup, collegato alla città da un autobus. Per chi viaggia in macchina, il ponte è percorribile, ma il dazio è caro: circa €30.

Gusto svedese Il modo migliore di sperimentare il cibo svedese è visitare i mercati al chiuso (Saluhallen), dove si vende pesce affumicato, Copyright bridgephoto.dk, autore Soren Madsen dolci, carni salate e spesso si può mangiare seduti al bancone. A Malmö, si trova sulla Isak Slaktaregatan numero 8, accanto alla pittoresca piazza Lilla Torg. Tra i ristoranti, la cucina svedese con un tocco moderno si trova al Kramer Gastronomi & bar, sulla piazza Stortorget al numero 7 (www.kramergast ronomi.com) oppure al Röda Kran, sulla piazza Lilla Torg al numero 2. bazar 05 2004 loro di franco andreucci 59 [email protected]

Big Night è un film di Stanley Tucci e Campbell Scott apparso nel 1996. È la storia di Primo e di Secondo, due fratelli italiani emigrati in America, e del ristorante che hanno aperto, il Paradise. Ma è anche una storia di cibo e di cucina, di culture e identità: riguarda sia noi che l’America. In una delle scene iniziali Secondo, che cura la sala, corre in cucina e passa l’ordine per un piatto di pasta a un certo tavolo. Primo, cuoco geniale e irascibile, ricorda a Secondo che a quel tavolo stanno ed è proprio nella loro duplice veste di clienti e di ospiti che essi già mangiando un risotto. “Ma vogliono la pasta di contorno!”, partecipano a quel rito speciale che è il mangiare al ristorante. C’e’ insiste Secondo. Primo si rifiuta, è irremovibile, e non permetterà un insieme di regole, un’etichetta, da rispettare: il cuoco, il cameriere mai che si mangi la pasta come contorno al riso. Il ristorante, basato e il cliente hanno lo stesso obbligo di seguirli. Il cibo è servito secondo sulle straordinarie qualità di Primo, non offre i piatti che i clienti un cerimoniale rivolto a sottolineare il valore e il gusto delle pietanze. americani si aspettano ( C’è l’antipasto, il primo, il secondo, il dolce, la frutta, in una serie Spaghetti and meatballs, Chicken Vesuvio, Veal parmigiana), non ha successo e sta per fallire. Per questo i due fratelli di combinazioni, di successioni o di esclusioni che le diverse culture organizzano una Big Night basata su grandi piatti di altissima cucina alimentari definiscono. In America, luogo di incontro e di mescolanza nella speranza di avere ospiti famosi. Lasciamo da parte le deliziose di diverse tradizioni, c’è, al di là di ogni ristorazione etnica, una regola storie d’amore che accompagnano la vicenda. fondamentale: il cliente ha il solo ruolo di cliente, non di ospite, e per Primo e Secondo rappresentano due modi diversi di vivere questo ha sempre ragione: se paga, può avere quello che vuole, anche l’emigrazione. Primo è legato ai ricordi, all’Italia, da una struggente le patate fritte da inzuppare nel cappuccino. E, d’altra parte, l’idea del nostalgia e dai gusti, dai sapori, dai simboli che ne ricordano cibo propria dell’alimentazione americana è un’idea più di stomaco che l’identità. Nella sua cultura ci riconosciamo. Secondo si è lasciato alle di testa, più di pancia che di palato. E’, in fondo, un’idea democratica, spalle un passato con cui ha rotto e sogna le belle macchine, i soldi, il che vede il cibo come la risposta alla fame e non l’affettazione successo. Primo spera di risparmiare e tornare nel suo Sud; Secondo aristocratica per l’haute cuisine. Ma è, anche, un’idea volgare che vive il sogno americano. Il film ci dice molto sugli italiani in America, annulla e ridicolizza il genio e l’innovazione nella cucina. sui drammi e la pena dell’emigrazione, sul ruolo del cibo nel definire Big Night rappresenta una vicenda degli anni ’50 ed è vero che le identità etniche, sugli intrecci fra gusti, odori, speranze. Da questo cose, in America, sono cambiate. Si è affermato uno straordinario cosmopolitismo di cucine e di ristorazione, ma il cambiamento ha punto di vista è un film sulla cultura e il cibo, come Mangiare, bere, uomo, donna o La cena di Babette. riguardato soltanto i livelli più alti del consumo. Nell’America Ma è anche un film sulla ristorazione in America e ci offre un punto profonda, nell’America di provincia, che non sia New York o San di vista speciale per confrontare due tradizioni, due sistemi di valori, Francisco, nell’America di massa, i clienti non sono tenuti a rispettare due universi simbolici. le regole degli ospiti: pagano, e hanno ragione. Il ristorante è un microcosmo nel quale misurare culture e gusti. Un bel libro, che tocca e approfondisce, da un punto di vista storico, Agli occhi di Primo (come ai nostri occhi) i clienti sono degli ospiti alcuni dei problemi accennati è Simone Cinotto, Una famiglia che mangia insieme: cibo ed etnicità nella comunità italoamericana di New York 1920-1940, Torino, Otto Editore, 2001, ISBN 88-87503-25-7 pp. 458, € 18 (Il testo è disponibile anche in formato PDF, presso il sito http://www.otto.to.it, al prezzo di € 7,2)

I paradigmi della Big Night. 60 di cristiana scoppa migrazioni bazar 05 2004 [email protected]

Futuro possibile Un mondo dal quale è sparito il desiderio N:EA – Napoli: Europa Africa, andata e ritorno di possesso, poiché tutto ciò che serve o si desidera è disponibile e può essere preso liberamente, nel rispetto degli L’architettura di Fabrizio Carola altri e della natura. Senza proprietà, nessun bisogno di difendersi. Niente più eserciti, polizia, vigili, allarmi. Un risparmio enorme! E queste risorse reinvestite nella collettività, al punto che La cupola come elemento architettonico e culturale per vitto alloggio divertimenti sono gratis e il tempo di lavoro si è ridotto appena a 400 ore l’anno. A ciascuno resta un sperimentare nuove forme di vita sociale e costruire mucchio di tempo libero: ben 6000 ore, tolto il sonno. Da un futuro di convivenza basato su rispetto e libertà. È usare per il piacere e la creatività. O meglio per il piacere l’utopia filosofica alla base del lavoro dell’architetto della creatività. napoletano. Da ammirare solo in Africa. Per ora Così è il 2111 secondo Fabrizio Carola. Di mestiere architetto, barba bianca sovrastata da occhi mobili e allegri, un inguaribile accento napoletano, lo sguardo rivolto all’Europa e il cuore lanciato verso l’Africa. Non per caso l’associazione culturale cui ha dato vita si chiama N:EA, Napoli: Europa Africa. Nel racconto Ipotesi di futuro, il 2111 è il frutto di una “grande rivoluzione”, che il futuristico Almodìos spiega così al sorpreso Gustavo, nostro contemporaneo teletrasportato più in là di un secolo: “No, non è stata una rivoluzioneartendo armata come ai tuoi tempi. Il mezzo utilizzato dai miei padri è il cambiamento progressivo degli stimoli culturali. P da piccoli nuclei sensibili, entro i quali si sperimentavano nuove forme di vita sociale, si ampliava poco alla volta, nel numero e nello spazio, l’applicazione dei risultati positivi… Quando numero e spazio sono diventati abbastanza ampi da generare una forte pressione popolare, si è verificata una esplosione culturale che ha provocato un rapido mutamento della coscienza collettiva ed è stato l’inizio della grande rivoluzione”.

Realtà I “piccoli nuclei sensibili” nei quali sperimentare nuove forme di vita sociale Fabrizio Carola li ha trovati, nel corso della sua carriera, attraversando il Mediterraneo e il Sahara: in Mauritania, in Mali. In Africa, appunto. Dove fa molto caldo, dove il cemento e il ferro si importano, per cui costano molto, e il legno è un bene prezioso e sempre più raro. Mentre di terra ce n’è tantissima, da usare sia cotta che cruda. Dove la manodopera costa poco ed è abbondante. Dove c’è molto spazio. “Condizioni climatiche, natura del suolo, materiali a disposizione e loro costo, numero e funzione dei locali da realizzare, esigenze del committente e budget a disposizione sono i dati oggettivi da cui parte l’architetto – sostiene Carola – cui si aggiungono le “riflessioni soggettive: rispetto del paesaggio, inserimento in certo ambiente economico e sociale, impiego ottimale delle risorse locali. Dalla valutazione di tutti questi dati scaturiscono le scelte architettoniche di forme, materiali e strutture”. Che nel suo caso, nel caso dell’Africa Subsahariana, sono state cupole, volte, archi, tunnel. Per creare ospedali, come quello celebre di Kaedi, in Mauritania, dove “doppie cupole creano intercapedini nelle quali gocciola l’acqua – spiega – in modo da creare un microclima fresco e umido da opporre al cocente sole del Sahel. E tunnel attraversati da feritoiefrica garantiscono circolazione dell’aria e accogliente penombra. Mentre per le famiglie dei malati, coloro che sempre in A assistono la persona ricoverata, cucinando anche i pasti, sono a disposizione padiglioni circolari come tende di pietra in cui accamparsi”.

Costruire cupole Fabrizio Carola ha preso alcuni elementi della grammatica architettonica mediterranea, dai dammusi ai trulli, dalla volta aperta del Pantheon alla doppia calotta ideata da Michelangelo per S. Pietro, e li ha ri-declinati nel paesaggio culturale africano. Per realizzarli ha rivisitato e perfezionato il compasso da costruzione di tradizione nubiana: un braccio di legno snodato che progressivamente muta la sua inclinazione, offrendo anche al muratore meno esperto l’indicazione sempre precisa di dove collocare il mattone, fino a chiudere la volta. Giustapposte e collegate da portici e gallerie, terrazze e cortili, le cupole danno vita ad architetture organiche, “più vicine alle forme della natura perciò più adatte a racchiudere e accompagnare la vita dell’uomo”, afferma ancora Carola. Come l’Hotel Le Cheval Blanc e il Centro per la medicina tradizionale di Bandiagara, nel cuore del Pays Dogon, uno degli angoli più suggestivi del Mali. O il mercato delle piante medicinali di Medina Koura, nella capitale maliana, Bamako. N:EA nasce come associazione culturale e Africa - Italia - Africa Da queste forme sono nati nuovi modi di lavorare, curare, vendere e comprare. Non organismo di cooperazione volto a favorire ancora abbastanza numerosi però, né abbastanza ampi, da “generare un rapido mutamento lo scambio di esperienze e il passaggio di della coscienza collettiva”, tale da dare vita alla “grande rivoluzione” da cui possa scaturire conoscenze tra Italia (Napoli), Europa e il mondo immaginato da Carola per il 2111. Perciò ha avuto l’idea di creare in Italia un(che è Africa. L’architettura è settore privilegiato di laboratorio culturale – e architettonico – nel quale sperimentare le sue Ipotesi di futuro anche il titolo del libro che documenta il progetto, curato da Federico Verderosa per l’editore intervento. Intra Moenia). “Disegnare una curva è un gesto, disegnare un angolo retto è un’operazione; un’operazione che si esegue con un mezzo tecnico. Il mezzo tecnico ha i suoi limiti e le sue regole, mentre il gesto non ha regole ed è perciò libero”. Così Fabrizio Carola ha accolto i primi giovani architetti che si sono fatti avanti per collaborare al progetto “N:EAgorà 7 piazze”. Italiani, belgi e catalani, che dai tavoli da disegno sono passati direttamente a maneggiare calce e mattoni, pietre e blocchetti, compassi e centine, per costruire un villaggio in cui laboratori e musei, cinema e teatri, aule e ristoranti si sarebbero articolati intorno a sette piazze: delle Tecniche dello spettacolo o della Comunicazione, della Natura, energia

INDIRIZZO e ambiente, delle Etnie e culture, dell’Agricoltura e alimentazione o anche semplicemente dell’Incontro. Una volta terminato, il villaggio era destinato a diventare il luogo nel quale sperimentare “il piacere”. della creatività e formulare quelle sperimentazioni culturali che dovrebbero preparare l’avvento del futuro possibile Ma il cantiere sperimentale per ora non è andato oltre le tre cupole delle circa 60 che il progetto prevede. La causa? Il mancato accordo tra il Comune di S. Potito Sannitico (CE), dove si trova il terreno concesso in comodato d’uso gratuito per 30 anni alla N:EA dal vescovo proprio per dar vita al villaggio, e le altre autorità, Soprintendenza ai Beni culturali, Regione, Provincia, sulle concessioni edilizie N:EA – Napoli: necessarie a proseguire i lavori. I ragazzi sono tornati alle loro università, ai programmi Europa Africa Cad dei loro computer, alle linee rette e alle superfici lisce richieste per le architetture Via M. Schipa 115 verticali delle nostre città. E a chi vuole mettere alla prova le utopie architettoniche di 80122 Napoli Tel. 081660606 Fax 081664638 [email protected] bazar 05 2004 gender di giulia premilli 61 [email protected]

E’ la nuova leva di maschi: forti, autonomi, indipendenti e liberi. E fanno le faccende domestiche.

Occhio! non sono donne, non sono gay, e soprattutto non sono rammolliti... sono però i nuovi “re della casa”. Si chiamano “i casalinghi italiani”, e dopo una timida presentazione in pubblico si sono costituiti in una associazione attivissima dal nome Movimento Uomini Casalinghi ( via Crociale 104, Pietrasanta - LU tel. 3339034252). E la tendenza a smussare gli angoli è davvero forte. Infatti, secondo un recente sondaggio della Swg di T solo il 7% degli intervistati (300 uomini tra i 18 ei 64 anni) ha dichiaratorieste, di non svolgere alcuna attività domestica, il resto degli uomini invece si dedica quotidianamente alle faccende domestiche. E tra questi ben il 79% assicura di occuparsi sia della spesa settimanale sia della cucina (il 62%). Ma non è tutto: sempre il movimento casalinghi italiani ha scoperto che al primo “Master in home management” organizzato a Milano da una Multinazionale di prodotti per la casa, ben otto (dico otto) iscritti su dieci erano uomini, segno lampante della sempre più marcata adesione alla cura del focolare domestico anche da parte del nuovo “lui”. A questo proposito l’associazione promuove corsi e incontri di ogni genere affinché “l’uomo recuperi e riscopra il proprio spazio domestico” tanto che ha stilato un prontuario al quale “l’uomo domestico” si attiene (domesticamente) del tipo: 1. l’uomo casalingo è uomo alla potenza, in quanto può occuparsi da Uomini, solo delle faccende domestiche e ne assume tutte le responsabilità quando la donna lavora fuori casa. 2. l’uomo casalingo è pacifista, perchè ripudia ogni cultura di guer alla guerra e alle armi sostituisce il dialogo. ra e 3. L’uomo casalingo è un uomo libero, perchè dal momento che si occupa mano alle della casa lo fa in modo libero senza costrizioni. 4. L’uomo casalingo ama il suo lavoro perchè colui che sceglie di fare il casalingo a tempo pieno rivendica la sua professione ed è attento a ogni problematica scope! 5. L’uomo casalingo è testimone del suo tempo perchè tra l’altro favorisce la donna nei ruoli sociali e vive il cambiamento della società. Per saperne di più: www.www.uominicasalinghi.it Appuntamenti di un maggio molto gender ..... Il 15 maggio tutti a Vienna Da non perdere! Per la dodicesima edizione del Life ball, manifestazione fashion contro l’Aids, si organizza la giornata di raccolta dove La libreria delle donne di Bologna pop stars e gente comune si ritrova insieme. La manifestazione organizzata da Aids Life e Elton John Aids F presenta: Sabato 8 Maggio dalle ore 15.30 alle avrà inizio al Vienna City Hall con la straordinaria sfilata di Gianfranco Ferrè. Per la sfilata sono disponibili oundationsolo 4000 biglietti... poi la notte continua e... Per informazioni r prenotazioni http://www.arcoturismo.it/lifeball.html. 18.30 Guerrina Casadei presentaVirginia Woolf: vita e percorso artistico attraverso le lettere. Il percorso di lettura, anche di testi e traduzioni inedite, sarà intrecciato con la proiezione di filmati e diapositive.

Alla San Francisco d’Italia Giovedì 13 Maggio ore 20.15 Se passate per Firenze, la San Francisco d’Italia, La Libreria delle Donne e l’Ass.ne Orlando non perdetevi venerdì 14 maggio il “Party di azione presentano il Quaderno di Via Dogana: gay e lesbica”. Animazioni, happening a sorpresa e ”Matrice, pensiero delle donne e pratiche folli danze di Ravamarh Dj. Apertura ore 22.00, artistiche “Riflessioni, esperienze, dialoghi ingresso € 10 / 8, Auditorium Flog W Live – sulla creatività e l’arte. Se ne parlerà con Via M. Mercati 24/b – Firenze, Donatella Franchi, curatrice del testo, tel. 055487145. www.flog.it alcune delle autrici, Mirta Carroli, Antonia Trasforini,Chiara Zamboni, e con Raffaella Lamberti. In Gita a Colà Venerdi 14 Maggio ore 17.00 L’altra Venere, associazione arcilesbica del La Libreria delle Donne e la Donne in Trentino Alto Adige, organizza una gita al Nero di Bologna si incontrano per parlare Parco termale del Garda (Colà di Lazise) il con Monica Lanfranco e Lidia Menapace In vasca si fa meglio! 16 maggio 2004 o, in alternativa se piove, il del libro “Donne disarmanti”. Intra Moenia Un torneo gay di Beneficenza? Sì grazie! 23 maggio 2004. Ritrovo alle 9 in piazzale 2003 Specialmente se è di nuoto ed è organizzato dal Zuffo e 9.30 uscita autostrada Rovereto sud. Incontri in Libreria Gruppo Pesce di Milano. La manifestazione Il prezzo è di € 17.50 (entrata), possibilità di Il “Gruppo 98” di poesia si incontra il 5 “Swim for Life” (23 maggio dalle 14,30 presso affittare lettino o sdraio a € 4.00 e parcheggio Maggio alle ore 16.30. Il gruppo “Lettrici” la piscina comunale di Cologno Monzese in via a € 3.00. Per il pranzo c’è la possibilità di si incontra il 26 Aprile alle ore 16.30. C. A. Dalla Chiesa) ha lo scopo di sensibilizzare mangiare all’interno del parco in un self-service Autrice scelta: Antonia Byatt. i partecipanti e i visitatori all’importanza alla a prezzi modici o in alternativa pranzo a sacco. Libreria delle Donne via San Felice 16/A. lotta all’Aids. I fondi raccolti saranno devoluti E’ consigliato l’accappatoio e un asciugamano, Bologna Tel 051271754 all’Asa (associazione solidarietà Aids). la oltre a costume da bagno e ciabattine. A fine e-mail: [email protected] - giornata prevede una gara agonistica e una giornata ci starebbe bene una pizza tutte assieme www.women.it/libreriadelledonne non competitiva. Per informazioni Gruppo prima del ritorno. Info: members.xoom.virgilio.it/ orario di apertura 10-13 - 15.30-19.30 Pesce Milano tel. 340.5249398 oppure laltravenere/news.html chiuso lunedì mattina www.swimforlife-italia.org APPUNTAMENTI

bazar 05 2004 cortei di mario morcellini 63 morcellini@bazar web.info

Dai media di massa Ancora una volta un cambiamento alle r eti di convocazione della comunicazione all’assalto della società. Le proporzioni assunte dalla diffusione sociale della telefonia sociali. Comunità elettive, che abbattono la distanza spazio-temporale mobile, del personal computer, di Internet, rendono forse superato tra gli individui e favoriscono persino la formazione di vere e proprie parlare ancora di “mass media”. Ma non siamo affatto al tramonto della comunità linguistiche , pronte a mobilitarsi con sorprendente vivacità tv generalista; assistiamo piuttosto a un poliedrico allargamento degli intorno ad un argomento, un movimento politico o, più semplicemente, impulsi e delle opportunità culturali, verso una più radicale possibilità di un bisogno sociale condiviso. personalizzare le scelte individuali. È quello che è successo poche settimane fa a Madrid, con la cosiddetta Aiutate dalla propulsione “interna” alle nuove generazioni nei confronti “ribellione degli SMS”. Il potere di convocazione delle nuove tecnologie, della comunicazione – che si presenta talvolta come com pulsione - le scatenate - guarda caso - da un giovane, per mobilitare alla protesta nuove tecnologie comunicative inducono addirittura nuove forme di contro la strategia di occultamento delle informazioni perseguita dal relazionalità, attivando integrazioni sorprendenti tra i vari linguaggi e governo e dal Partito Popolare, incidendo quasi miracolosamente sulla presentandosi come inedite forme di interpretazione dell’esperienza sorte delle elezioni spagnole. Ma sono stati sempre gli SMS e le tecnologie sociale. Sullo sfondo si prospetta quindi uno scenario dominato da un comunicative vecchie e nuove ad essere usati anche per persuadere modo diverso di vivere il cambiamento: non più come successione l’opinione pubblica in Russia, incidendo sulla situazione delle votazioni di eventi che investono il soggetto sottomettendolo, ma come agire del marzo 2004: migliaia di sms inondano i cellulari con l’invito di recarsi individuale, basato su graduali impossessamenti sociali e tecnologici. alle urne. Un modo personalizzato, per certi versi invasivo, ma, come si è La qualità che scorgiamo nel rinnovamento della comunicazione spinge dimostrato, vincente, per garantire la partecipazione delle persone al voto, a tracciare nuove interpretazioni, a fronte dello slittamento delle strutture e per assicurare al presidente Vladimir Putin il 70% dei consensi. sociali in quelle dei linguaggi mediatici. La comunicazione, di fatto, Due eventi di politica internazionale che hanno trasformato in arriva quasi a sostituire la società . Le dimensioni del cambiamento in protagonista la nuova comunicazione, facendo svanire così la atto vanno dalla gratificazione di una serie di bisogni di realizzazione convinzione di molti intellettuali e maîtres á penser che hanno sostenuto individuale, alla costruzione di nuove forme di partecipazione. Si tratta per tempo che Internet ed i nuovi media avrebbero finito per ridurre le di una moltiplicazione delle possibilità d’interazione, letteralmente non forme di partecipazione. È quello che c’insegnano anche alcuni degli immaginabile al bancone della tv e dei vecchi media. studi italiani sulla partecipazione politica on line (vedi, ad esempio, La Un ruolo interessante in questo processo di mediazione culturale e politica in rete di Sara Bentivegna), ma anche le recenti riflessioni sui quei tecnologica è giocato dal media più sintomatico per l’evoluzione del nuovi movimenti sociali inquadrati nella categoria del media attivismo. contesto italiano: il cellulare. Riassumendo in un unico oggetto il bisogno E su quest’ultimo argomento inviamo verso un classico degli scritti sul di comunicazione interpersonale - la funzione tradizionale della telefonia tema del soggetto sociale, impossessato delle tecnologie e diventato mobile - , la scrittura - con gli SMS - e, ultimamente, l’immagine, il “tattico”, disponibile a giocare costantemente per trasformare i mezzi cellulare diventa il mezzo di comunicazione di facile impiego che fa da di comunicazione in occasioni di emancipazione (cfr. L’invenzione del “maestro” sia per l’apprendimento dell’uso che per il superamento del quotidiano di Michel De Certeau). timore nei confronti delle nuove tecnologie. E tutto va al di là della pur pressante evidenza della sguaiata deriva antropologica che il trionfalismo del cellulare esibisce. Se guardiamo al futuro, la fortuna e la moda della telefonia mobile, ma anche di altri veicoli di comunicazione come le chat - che si stanno imponendo come una delle più interessanti forme di interazione COLLABORATORI immediata - già configurano un “dopo” della comunicazione di massa Claudio Amendola . E’ straordinario il loro minimalismo espressivo: un’utile metafora per capire Marcello Amoruso Agnese Ananasso uno degli elementi più caratterizzanti del nostro tempo, poco più che una Franco Andreucci traduzione, nello spazio virtuale, di modalità comunicative interpersonali. Carla Romana Antolini Queste nuove modalità comunicative Luca Beatrice esprimono un sistema emergente Marco Begani di valori e stili di vita, una riscoperta della dimensione del tempo libero, Alessandro Benvenuti un imprevisto ritorno al testo scritto, caratterizzato dall’invenzione di Ciro Bertini una testualità abbreviata, provocatoriamente antiletteraria Matteo Bianchini . Quasi una Nancy Brilli rivolta contro le grammatiche. Eva Buiatti Dalle chat, dai gruppi di discussione, dalle mailing list, dai forum, ma Valerio Cammarano anche dagli SMS, come i recenti episodi di politica internazionale Luca Carboni Valeria Cecilia dimostrano - si sprigiona una forza della soggettività che si esprime Claudio Coccoluto attraverso il dilagare di nuove e più sfaccettate identità ed aggregazioni Pietro D’Ottavio Marzia Di Mento Guido Dolora Fabrizio Gianuario Caterina Gonnelli Andrea Lisi Enrico Lo Verso Mario Morcellini Andrea Mugnaini Oliva Muratore Fabio Murru Angelita Peyretti Chiara Pietrella Roberto Pisoni Giulia Premilli Andrea Rustichelli BAZAR Lorella Scacco Via Bradano 30, 00199 Roma [email protected] Cristiana Scoppa Chiara Spegni DIRETTORE RESPONSABILE - Eugenia Romanelli Studenti La Sapienza VICEDIRETTORE - Vera Risi Chiara Tacconi DIRETTORE ARTISTICO - Mara Codalli Alberto Traversi