n.2 maggio 2004 mensile di intrattenimento intelligente 2 EDITORIALE bazar 05 2004 [email protected] [email protected] bazar 05 2004 laboratori di serena cama e freestylers 3 MAra Codalli Eugenia ROmanelli Vera RIsi Direttore arTistico Direttore responsabile viceDirettore bazar 05 2004 laboratori di serena cama e freestylers 3 [email protected] SKATE WILL NEVER DIE Il primo skate è datato 1950. Ma nel 1965 lo skate sparì dalla circolazione. Motivo? Incidenti fatali provocati da materiali scadenti… Poi, nel 1970 nacquero le prime rotelle in uretano… Di Serena Cama in collaborazione con Alessandro Intiso Cos’è lo skateboard? Per alcuni una perdita di tempo, per altri uno sport, un gioco o un feticcio della dominante cultura americana. Per molti è simbolo di libertà e così doveva essere per i baby-boomer, i figli del boom economico statunitense, quando abbandonarono le loro tavole due per quattro montate su rotelle da pattini con una cassetta da imballaggio per manubrio, per comperare Lo skate cominciò a guadagnare seguaci tra la folla di surfer attratti dall’idea di poter cavalcare le impervie asperità della strada. Nacquero subito riviste (la prima fu Surfguide di Long Stevenson), si organizzò la prima gara che si tenne a Hermosa, California, nel 1963. In quegli anni si produssero più di cinquanta milioni di tavole. Eppure nel 1965 lo skate morì. Causa: la scarsa qualità dei materiali usati per costruirli come le ruote in argilla che garantivano una corsa più liscia ma anche cadute più rovinose. Così in seguito ad alcuni incidenti fatali, i comuni bandirono gli skates dalle strade. Ma lo skate restò nel cuore di pochi appassionati come Frank Nosworty che nel 1970 progettò la prima ruota in uretano. Da allora nuove innovazioni tecnologiche, ma soprattutto i nuovissimi skatepark, il primo dei quali inaugurato in Florida nel 1976, portarono lo sport agli allori della ribalta grazie anche a skaters come Bruce Logan, Russ Howell, Tom Sims, Gregg Weawer e Stacy Peralta . Ciò nonostante, la vecchia nemesi dello skate – la preoccupazione per la sicurezza – si ripresentò sotto forma di assicurazioni esorbitanti e insostenibili. Gli skatepark dovettero chiudere le porte al pubblico e aprirle ai buldozer. Bisognerà aspettare il 1983 quando i video della Powell-Peralta fungeranno da propulsori per il rilancio dello skate e per la sua fusione con la musica punk e new-wave. Grazie a questo connubio, infatti, i contest si caricarono di appeal diventando dei veri e propri festival. Un mix di musica, creste, giacchetti chiodati facevano da contorno alle acrobazie aeree di Tony Hawk, Rodney Mullen e altri che sembravano trasporre le energie del punk direttamente sulla tavola. Oggi grazie a televisione, videogame e tv via cavo il suo fascino raggiunge e conquista giovani delle regioni più sperdute del globo che con il loro skateare azzerano tutti i regolamenti continuando a rubare l’energia dell’onda per riportarla su cemento. Porretta Massimiliano UNITED SK8ERS OF Napoli Realtà in espansione; qui il Centro Direzionale, fiore all’occhiello degli skaters partenopei, costruito in marmo, con muretti di ogni forma e misura, scalinate ITALY e handrails. Il fine settimana ci si incontra alla Rotonda Diaz, ma anche nei Di Dario Parente pressi della città ci sono ottimi posti per andare in skate, tra cui il nuovissimo skatepark di Pomigliano d’Arco. Roma Il quartiere dell’Eur è il punto di ritrovo degli skaters capitolini. In una zona -end. ricca di marmo, muretti, gradoni e banks, ci si può sbizzarrire nei week Milano, Roma, Napoli: tre città a Il resto della settimana l’appuntamento è al Foro Italico, dove si possono confronto per chi ama andare in incontrare skater di ogni tipo, dai b-boy ai punk, fino agli hardcore. Molto skate attivo anche il panorama nei dintorni della città, in particolare a Civitavecchia, Ostia e Fregene. Sì, è vero, non possediamo una cultura dello skateboard radicata come in altri Milano paesi, ma nelle grandi città c’è un certo fermento. Soprattutto al Nord, dove le Luogo ideale, con i suoi numerosi skatepark gratuiti e sempre aperti, strutture si sono sviluppate prima, gli skaters sono presenti da diversi anni. Ma non scalinate, corrimano e rampe nel nuovo polo universitario e nei pressi della pensiamo che al Centro o al Sud la situazione sia meno interessante: anche qui stazione Centrale. In centro luoghi molto frequentati sono piazza Borromeo e comincia a imporsi questa pratica, per molti vero e proprio stile di vita. la zona del Duomo, preferita per le scorribande notturne. 4 di serena cama e freestylers laboratori bazar 05 2004 bazar 05 2004 laboratori di serena cama e freestylers 5 [email protected] [email protected] IL CONTEST E’ SERVITO Di Maria Concetta Furnò Cinque gli ingredienti essenziali per fare di un L’evento CONTEST un evento che faccia gola a tutti. Perché gli must skaters non si accontentano dell’estate della solita minestra A maggio prenderà il via la settima Sono moltissimi i giovani richiamati da questi appuntamenti agonistici, tutti edizione dell’ Etnies European Open. pronti a mostrare il proprio talento e a regalare un grande spettacolo. Queste le location: Ma come si organizzano queste gare? 21-23 maggio Linkoping (Svezia) Locazione – Pubblicità – Sponsor – Musica e Pernottamento, questi gli 11-13 giugno Monaco (Germania) ingredienti base. 10-12 settembre Roma, presso il park di Non importa dove si terrà la gara, purché il posto possa accogliere: Ostia Lido competitori, pubblico e strutture adeguate a skateare al meglio, come E ANCORA… rampe, piramidi, o più semplicemente gradini, scalinate e muretti. Fissati 25-27 giugno Etnies Bowlmasters a con certezza data e luogo è il momento di pubblicizzare l’appuntamento Brixlegg (Austria) con volantini ed e-mail. E’ necessario inoltre trovare gli sponsor, per i quali è 20-22 agosto European Skateboard possibile chiedere presso gli skateshop una lista di importatori e distributori Championship a Basilea (Svizzera) da contattare. Elementi non trascurabili sono: l’impianto stereo (minimo 500 watt), un dj e uno speaker. Non dimenticando poi di fornire un elenco dei possibili alloggi: ostelli, campeggi e alberghi della zona. Comunicare una passione, VOCABOLARIO il vocabolario degli skate Di Corinna Capolunghi Uno skate, le adeguate protezioni e molta buona volontà potranno trasformare un qualsiasi spazio aperto nel vostro terreno di prova. Ma al di là della necessaria pratica, se non volete essere tagliati fuori da uno dei trend più giovani del momento non potete esimervi da un tuffo nello skate language. Quali sono i termini base per comunicare con i Bboys e le Flys (ragazzi e ragazze) di una crew (gruppo): CONTEST/SESSION: occasione di ritrovo tra skaters, in qualunque spot, ovvero luogo dove ci sia qualcosa di adatto a skateare. TRICK: qualsiasi manovra, evoluzione effettuata su uno skate. STREET: stile di skating che comporta lo skateare usando solo elementi trovati in ambiente urbano. OLD SCHOOL: un trick, uno skater o qualcosa che si riferisce ad uno stile ormai superato. GOOFY: si è goofy se si usa principalmente il piede sinistro sul dietro della tavola (detto tail, in contrapposizione con la parte anteriore detta nose). Se, al contrario, si usa il piede destro sul tail, si è regular. TWEAK: aggiungere stile a un trick esagerandolo. SLAM: una caduta pesante. POSER: chi si finge skater per vantarsi o chiunque cerchi di essere ciò che non è. PRO: un professionista, capace di ottenere lo sponsor delle compagnie di skateboard. DILDO BLADES: termine denigratorio con cui gli skaters si riferiscono a chi pattina. bazar 05 2004 laboratori di serena cama e freestylers 5 4 di serena cama e freestylers laboratori bazar 05 2004 [email protected] [email protected] Di Manuela Trentadue Volete uno skate che risponda alle vostre esigenze, che sappia prestarsi bene a ogni tipo di performance? Beh, se pensate di costruirlo da soli, leggete attentamente; le Una tavola su misura? perche’ no! operazioni non sono semplici. Il primo vero problema è trovare il legno adatto: comunissimo Ecco come fare uno skate acero canadese. Già, comunissimo si… ma in America, non in Italia dove legni come faggio e betulla hanno qualità simili ma non perfette come l’acero canadese. Il secondo, di gravità minore, è rimediare il giusto stampo in alluminio e in ultimo una colla efficace per attaccare i vari strati di legno (7 o 9). Le cose si complicano con il pressaggio del legno. Le tecniche usate nel nostro paese risultano molto sofisticate rispetto a quelle americane e per questo inadatte. Le questioni sono ancora molte, elencarle tutte nel dettaglio potrebbe spaventarvi. Può essere utile, piuttosto, qualche consiglio affinché la vostra tavola sia sempre ok. • Per migliorare l’aderenza con lo skate attaccateci sopra uno strato di griptape. Potete ritagliarlo a vostro piacimento, ripassare i contorni con un pennarello nero, per personalizzarlo un po’, e magari marcare un’estremità in modo da distinguere il tail dal nose. Quando poi sarà divenuto sporco e vecchio, niente paura: si ricomincia. Staccatelo con l’aiuto del phon e date di nuovo spazio alla vostra creatività. • Per i trucks, attenzione: scegliete i gommini in base al vostro peso, stile e specialità. I bulloni sono soggetti a rompersi, sostituiteli con dei grindking, si montano al contrario e sono praticamente indistruttibili. • Infine le ruote. Tenete conto della durezza: le 101A durissime sono buone per la rampa, le 95-97° per l’asfalto più ruvido e le 99° per il marmo, gli skatepark e l’asfalto liscio. Lo spessore: più strette vuol dire maggiore leggerezza, più larghe maggiore aderenza. Un ultimo suggerimento: provate a cambiare posto alle ruote disponendole in maniera tale da evitare che si consumino soltanto da un lato. A questo punto il vostro skate è pronto per chiudere i tricks che più vi piacciono! Foto di Rafael Casado Di Francesca Fichera “Ollie”, “wallie” e “ flip” sono solo alcune delle oltre 100 evoluzioni che lo skateboard permette di fare.
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