MANUALE SUL DIGITALE TERRESTRE DVB-T

© 2010 – IW2BSF Rodolfo Parisio

COME SI COLLEGA IL DECODER DTT

F. Impianto Hi-Fi o Dolby 5.1 o 7.1

G. Opzionale

RISINTONIZZARE IL DECODER

Ogni tanto conviene farlo per memorizzare i NUOVI canali !

In genere si va’ nel MENU del telecomando del decoder o tv e dal menu si seleziona Opzione INSTALLAZIONE si sceglie la voce RICERCA CANALE o SINTONIZZA o (Reinstalla Canali) e si preme il tasto OK.

ORDINARE I CANALI :

In genere meglio nel menu disabilitare LCN !

Prendere nota dei canali contenuti in ogni mux, cancellare i canali scegliere la modalità senza LCN disabilitare l'aggiornamento automatico se presente fare la ricerca in "manuale" scegliendo di volta in volta il mux che comprende i propri preferiti (li aggiungerà nell'ordine nel quale sono stati cercati.

Utilizzare le liste preferiti ed usare sempre quelle (che forse è più semplice).

LCN = lista dei canali in ordine

TASTO EPG

E’ la guida tv che e’ molto meglio del vecchio Televideo. Si scorre i programmi con Tasti SU e GIU’ e premendo tasto OK si viene portati sul canale scelto. (in genere funziona con decoder interattivi con bollino blu DGTVi).

In alcuni decoder e’ denominato GUIDE. Visualizza le informazioni dei vari Canali relative ai programmi della settimana.

4 TASTI COLORATI

Servono per utilizzare i servizi multimediali. Premendo il tasto ROSSO si avviano I servizi che si possono vedere direttamente sul lo schermo del televisore (solo con i decoder interattivi MHP e non quindi con gli economici zapper) .

E di volta in volta nella parte bassa dello schermo viene spiegato a cosa servono Gli altri tasti colorati.

Funziona allo stesso modo anche sul Televideo tasto TXT.

VIDEOREGISTRATORE

Il decoder non impedisce il collegamento con il videoregistratore, esso va collegato Alla seconda presa scart del decoder. Per registrare in genere basta sintonizzare Il VCR su AV1 e premere il tasto REC. Unico limite che si registra solo quello che si sta guardando in quel momento ! I canali a pagamento della Pay-Tv NON si possono registare, ma solo quelli in chiaro.

CANALI IN HD

C’e il canale RAI HD , i 3 canali in HD e per i canali a pagamento c’e che trasmette in HD e anche Premium Cinema HD.

Occorre un Tv Full HD 1080 o un decoder HD (bollino oro DGTVi)con presa HDMI !

DECODER HD

Per sapere se lo e’ deve esserci segnata la sigla HD sul decoder ! O sulla confezione Ci dovrebbe essere il Bollino oro del DGTVi.

Inoltre ci deve essre la presa HDMI oltre alla solita Scart .

Il televisore deve essere FULL HD 1080

I vecchi televisori sono chiamati SD .

I decoder CI+ sono quelli che servono per vedere i canali pay in HDD !

CANALI IN 3D

VIsibile solo con la pay su mediaset premium e’ necessario avere il decoder speciale Premium On Demand, ed e’ previsto 1 film in 3D al mese. Oltre al decoder Serve un TV 3D e gli speciali occhialini e ovvio una tessera premium attiva.

FILM QUANDO SI VUOLE (COME VEDERE UN DVD)

Si usa il decoder Premium On Demand offerto da mediaset premium.

Poi una tessera Mediaset premium con pacchetto attivo: GALLERY.

La visione dei film on demand non richiede pagamenti aggiuntivi !

VEDERE SINGOLE PARTITE

E’ possibile, basta avere la tessera Mediaset premium carica. Poco prima Della partita che interessa, sintonizzarsi sul canale dove viene trasmessa E premendo OK dal telecomando acquistare la partita seguendo le Istruzioni che appaiono sul video. Il costo della partita verra’ scalato Dal credito presente sulla carta, che in seguito potra’ essere ricaricata Per altri eventi da acquistare

CARTA MEDIASET PREMIUM

E’ una tessera simile a un carta di credito e si acquistare nei negozi di elettronica o si trova in prova (30 giorni) dei nuovi decoder interattivi.

Da’ diritto all’accesso ai canali a pagamento o Mediaset premiun o Dahlia e Puo’ essere ricaricata come per quelle dei telefoni cellulari.

Con il credito ricaricato si puo’ acquistare in PAY PER VIEW pagando per Il singolo evento che si desidera (film o partita) sia per comperare pacchetti Per vedere interi gruppi di canali .

Composto da 2 pacchetti:

GALLERY offerta di 6 canali (cinema e serie tv: JOY,MYA,STEEL Premium Cinema, Studio Universal Per i bambini Disney Channel)

FANTASY offerta di 4 canali (canali per ragazzi )

Per scelta pacchetto o combinazioni : www.mediasetpremium.it

FORMULA PREPAGATA (RICARICABILE)

E’ la classica formula della Mediaset Premium, si compera una tessera prepagata, la si ricarica come quella dei telefonini e poi, a credito esaurito si ricarica del valore desiderato (negozi di elettronica, tabaccherie o direttamente con il bancomat).

E’ chiamata PREPAGATA perche’ si paga anticipatamente e in un'unica soluzione.

Ci sono diversi tipi di offerte prepagate e sono disponibili anche su internet al Indirizzo www-mediasetpremium.it o al telefono (con carta di credito) al 800-303404

CONOSCERE IL CREDITO RESIDUO?

Basta sintonizzarsi su un qualsiasi canale Mediaset Premium, premere il Tasto MENU’ del telecomando del decoder e selezionare la voce “SERVIZI PAY PER VIEW” . Si vedranno l’elenco degli operatori a pagamento si Scegliera’ “Mediaset premium” e si troveranno tutte le informazioni !

CANALI MEDIASET PREMIUM o DAHLIA TV

Cinema e serie TV trasmesse in 16:9 e a doppia lingua.

Sono canali “a pagamento” e infatti appare SEGNALE CRIPTATO.

Usano il Nagravision da premium e Irdeto da Dahlia.

Serve un decoder interattivo MHP con fessura per la scheda (non gli zapper !) Infatti serve una tessera chiamata Smart card in genere acclusa in molti decoder al momento del acquisto gratuitamente.

Nel tv invece se non c’e bisogna inserire un modulo che si chiama CAM dove Si inserisce la tessera smart card.

Occorre per vederli o avere un Abbonamento EASY PAY o avere una Tessera Prepagata reperibile anche alle casse dei vari ipermercati o negozi di elettronica.

EASY PAY e’ un abbonamento con addebito su conto corrente o carta di credito (ogni 2 mesi) Piu’ conveniente e non si paga tutto in anticipo.

PREPAGATA con cui e’ possibile acquistare tramite carta di credito o con le ricariche nei Negozi o supermercati, pacchetti per un dato tempo pagando con una cifra anticipata. (esempio Gallery + Calcio).

Con abbonamento Easy pay si deve vedere almeno il pacchetto: GALLERY e il CALCIO

Con la Tessera Mediaset premium si vedono per un mese tutti i contenuti offerti e per il Calcio: Juventus, Milan, inter,Lazio, Roma e napoli e Champions league e Europa league. Con Tessera Dahlia TV le altre squadre e molte di serie B, non include la Champions league e Europa league.

4 CANALI CINEMA: Premium Cinema, Energy, Emotion, Studio Universal

- Premium Cinema trasmette grandi film di successo.

- Studio Universal i grandi film americani.

Se ci sono problemi si chiama il numero 800-303404 e si sceglie opzione “Rinvio Diritti” e si dovrebbe rivedere i canali in chiaro.

Le vari offerte sono consultabili sul TV sul canale PREMIUM MENU’ in chiaro !

Oppure su : www.mediasetpremium.it

METODI DI ABBONAMENTO

1) ricaricabile 2) abbonamento RID o carta di credito.

Con la RICARICABILE si acquista un certo credito, come per la SIM del cellulare, poi ad ogni acquisto viene scaricato dalla carta un certo credito.

Per ricaricarla, si va’ in tabaccheria, si compera una ricarica, danno un numero segreto, e poi Si manda un SMS ad un certo numero, seguito dal numero segreto ecc, ecc, e cosi si ricarica la carta.

Non serve che sia collegato a internet il decoder, in quanto l' evento lo si scarica direttamente con il decoder, mentre la ricarica avviene via etere.

Con la ricarica, oltre agli eventi pay per view (si paga solo quello che si vede), si acquistano anche gli abbonamenti quadrimestrali o semestrali, come da offerte al canale mediaset premium menu.

Purtroppo non è più possibile con Mediaset Premium comprare i film scalandoli dal credito come fino a qualche anno fa, da 2 anni sono stati creati dei canali di telefilm e telefilm a cui si aderisce pagando un abbonamento annuale una tantum con le ricariche o con addebiti bimestrali su conto corrente bancario o carta di credito (anche Postepay) col servizio Easy Pay che costa meno che con le ricariche.

E' possibile acquistare le partite in pay per view, ma al costo di ⁄8, troppo.

Con Dahlia (l'altra pay-tv) invece non è possibile acquistare gli eventi singoli neanche del calcio.

Quindi con i canali Mediaset Premium (a pagamento) per vederli serve comprare la scheda apposita e farsi un abbonamento Easypay se si vuole che mensilmente tolgano dalla carta di credito/conto in banca il canone mensile oppure come scheda prepagata che la si ricarica dell'importo dell'abbonamento semestrale o annuale e si paga tutto all'inizio del periodo prescelto, senza comunicare dati bancari o carte di credito.

DECODER PREMIUM ON DEMAIN HD

Consente di vedere tutti i canali trasmessi in alta definizione ( HD ) sia gratuiti che Quelli a pagamento.Oltre al decoder serve la tessera Mediaset premium con Almeno premium gallery !

Il servizio e’ compreso nel pacchetto GALLERY e quindi non richiede altre spese oltre al decoder HD .

In piu’ e’ abilitato al servizio Premium On Demain con 50 film sempre aggiornati e In HD, e predisposto per quelli in 3D. E di vedere i film quando si vuole ma in HD ! I 50 film si aggiornano a ritmo di 10 film a settimana .

Si puo’ vedere i film in catalogo proprio come un DVD e mettere in pausa e Mandare avanti e indietro.

SCHEDA CAM E CANALI A PAGAMENTO (PAY-TV)

Tutti i TV in vendita dal aprile 2009 hanno il decoder integrato, ma non e’ detto che abbiano la scheda CAM ! (Legge 122/2007 art.16) .

Serve un decoder MHP o nel TV un apposito supporto chiamato CAM venduto dei negozi di elettronica. Verificare che si tratti di un modulo CAM HD !

Prezzo mediaset cam hd sui 249 euro.

Scheda CAM

La parte metallica si inserisce dentro alla fessura del TV, mentre poi la scheda con abbonamento alla PAY-TV si inserisce dentro a questa metallica appena

Inserita nel tv.

I decoder CI+ sono quelli che servono per vedere i canali pay in HDD !

Le CAM, essendo standard, sono TUTTE uguali anche se di marche diverse, è la tv che deve essere compatibile con essa. le dichiarazioni delle case sono politica commerciale di "non interferenza"

Problemi

Ufficilamente Samsung dice che la propria Cam è compatibile solo con le proprie tv dalla Serie 3 alla 6 prodotte nel 2008. Il pericolo di usare la Samsung cam con tv diverse da queste specifiche e di bruciare la tessera Mediaset premium o Dhalia o di danneggiare la scheda Samsung Cam.

TIVU’ SAT

Nelle aree non coperte bene dal Digitale terrestre (5%)si collega all’antenna satellitare Il decoder TivuSat e si possono vedere la maggior parte dei canali sia italiani che Internazionali. Serve quindi il decoder apposito, la smart card che si acquista con Il decoder e ovvio serve anche una parabola satellitare.

Quindi prima del acquisto del decoder visitare i vari siti e controllare se c’e copertura del segnale digitale terrestre nella propria zona !

BOLLINI DGTVI

Bollino BLU indica un decoder che fa’ vedere i programmi soliti piu i nuovi presenti solo Sul digitale (Rai4 – Iris – Boing ecc.) Ma con apposita scheda si possono vedere i programmi a pagamento. Decoder interattivo MHP e non quindi uno zapper !

BOLLINO BIANCO Televisore che vedere tutti i canali ma senza modulo CAM O decoder zapper (solo canali gratuiti).

BOLLINO GRIGIO indica un decoder di buona qualita’ ma che permette al visione dei Soli canali gratuiti ma NON quelli a pagamento.

BOLLINO GOLD indica decoder che fanno vedere TUTTI i canali e in HD

Per sapere se il decoder riceve anche in HD la sigla dovrebbe essere proprio segnalata Sul decoder stesso! Sulla scatola con il bollino in oro GOLD e ci deve essere la presa HDMI ! il televisiore deve essere standard full HD a 1080.

Simbolo della TV FULL HD o decoder HD

1080p

P sta per progressivo. Mentre HD ready o la tv nomale SD sono Interlacciati Cioe’ alternano la scansione il progressivo trasmette TUTTE le linee tv Insieme !

Interfaccia HDMI

E’ la sigla che identifica la High-Definition Multi-media Interface (in italiano, interfaccia multimediale ad alta definizione). Arrivata alla versione 1.4 e' in grado di offrire un bitrate massimo di oltre 10,2 Gb/s. Trasmette il segnale Video/audio in alta definizione digitale e non compresso. In genere protetta con dispositivo Anti-Copia !

I dati che passano nell'HDMI non sono compressi, e la funzione primaria dell'HDCP è proprio quella di proteggere i dati non compressi dalla possibilità di copie.

Esistono ben 5 versioni di cavi dallo Standard al High Speed.

Ci sono 3 diversi tipi di connettori :

Tipo A a 19 pin (retrocompatibile con cavo DVI )

Tipo B a 29 pin per display ad alta risoluzione oltre 1080 pixel

Tipo C per dispositivi portatili e' un connettore A rimpicciolito di norma a standard 1.3

In genere il prezzo non dovrebbe superare i 10 euro per il cavo a 19 pin.

Controllare sulla confezione che sia almeno versione 1.3 o meglio 1.4 !

Con la versione 1.3 (del 2006) si è arrivati al formato 1440p ovvero 2560x1440 progressivo.

Il Connettore Tipo B a 20 pin consente il trasporto di un segnale video espanso per display ad alta risoluzione (superiore a 1080 pixel).

Si utilizza con decoder HD con bollino oro GOLD e su TV Full HD 1080.

Molto meglio della DVI: La Digital Visual Interface è una porta, ovvero un apparato hardware in grado di trasmettere del segnale video. Si trova spesso su computer.

Canale CEC (Consumer Electronics Control) - opzionale Permette la comunicazione dei segnali di controllo e di comando a ogni componente interconnesso. Le caratteristiche del CEC sono opzionali ed è quindi il produttore stesso della periferica a deciderne l'implementazione. Nel caso in cui tutti i componenti dell'HDMI siano connessi tramite CEC, diventa possibile trasferire i comandi a tutti i componenti tramite

un unico dispositivo di controllo. I comandi includono l'accensione e spegnimento, l'avvio della riproduzione, l'abilitazione della modalità Standby, la registrazione, e altri. Con un unico telecomando si fa’ tutto !

Trasmissioni in 16:9 su vecchi TV in 4:3

Se un canale sta’ trasmettendo a 16:9, l'immagine viene sempre presentata in 4:3, quindi con le classiche 2 bande laterali , che fare ?

Tutti i decoder nella configurazione permettono di dirgli se il TV collegato è un 4:3 o un 16:9 e si adeguano di conseguenza... potrebbe essere che il decoder sia convinto di avere un TV 16:9 collegato.

Verificare nel menu impostazione del TV, in genere ci sono 4 voci:

4:3 LB 4:3 PS 16:9 Auto

Impostandolo su 4:3LB , se l'immagine è trasmessa in 16:9, la si vede con le due bande nere orizzontali in alto e in basso, ma decisamente meglio che in 4:3PS .

4:3 LB vuol dire Letterbox, cioè l'immagine non viene modificata e lo schermo viene riempito con le bande nere se il programma è in 16:9.

4:3 PS vuol dire Pan e Scan, cioè adatta l'immagine per coprire tutto lo schermo, ma quello che avanza viene tagliato via.

SEGNALE TV HD (ALTA DEFINIZIONE)

Standard H-264 o AVC - Mpeg 4 Part 10

È il più recente standard di compressione video sviluppato congiuntamente dal Video Coding Experts Group (VCEG) dell'ITU-T e dal Moving Picture Experts Group (MPEG) dell'ISO/IEC. Si tratta di un algoritmo molto più efficiente e raffinato rispetto sia MPEG-2 che MPEG-4 Part 2 (il codec alla base di DivX):

Con lo stesso bitrate dell'attuale DVD Video è possibile codificare video in alta definizione in formato 1080p senza apprezzabili artefatti di compressione. Per questo motivo è stato scelto come uno dei codec mandatory (obbligatoriamente supportati) sia per HD DVD che per Blu-ray.

UPSCALING ( LO SCALER )

Per upscaling si intende un processamento dell'immagine che consiste nell'aumentare

artificialmente la risoluzione della stessa. L'upscaling viene effettuato ad esempio da

tutti i display digitali dotati di un pannello a matrice fissa, ovvero con una precisa risoluzione nativa.

L'upscaling è evidentemente in una TV Full HD 1080p in alta definizione ed e’ un'operazione necessaria per la riproduzione di un segnale in definzione standard SD quindi nativa a soli 720i.

Spesso per motivi di contenimento dei costi, i processori video integrati nei TV utilizzano algoritmi di scaling dalle prestazioni mediocri.

Un lettore di DVD , con l'upscaling, ne aumenta artificialmente il numero. L'upscaling non può generare informazioni che non esistono, ma se il software è di buona qualità può completare i bruschi salti di contrasto e di colore, e migliorare l'immagine complessiva.

Tutti i TV ad alta definizione integrano un software di upscaling, ma spesso è di qualità media. Invece i lettori DVD ad alte prestazioni, o ancora meglio i lettori Blu-Ray (che leggono anche i vecchi DVD) talvolta offrono un upscaling migliore.

Comunque se il lettore di DVD non effettua l'upscaling, lo farà il TV.

Essendo una rielaborazione del video fatta al volo da un chip dedicato, il risultato non è identico a un film che è stato già creato ad alta risoluzione (i blu-ray tanto per intenderci), ma i risultati possono essere comunque validi se il chip è di qualità e se il film originale è stato creato a regola d'arte.

LETTORE DVD BLU-RAY

Nuovo standard HD dei DVD .Il Blu-Ray, grazie all’utilizzo di un laser a luce blu, riesce a contenere fino a 54 GB di dati, quasi 12 volte di più rispetto a un DVD (4,7 GB). Indispensabile la connessione diretta tra lettore e Tv con la presa HDMI !

BLU-RAY E TV LCD A 100 Hz

Il 90% dei lettori BLURAY ha un frame rate di 24fps che basta per desumere che le frequenze ideali per la visione di questi supporti siano i 48Hz o meglio ancora i 72Hz (che guarda caso sono usate anche dagli otturatori per proiettori delle sale cinematografiche) .

Inoltre al limite si dovrebbe parlare di 120Hz possibile sia come frequenza quadrupla dell'originale 24fps (situazione preferibile) sia come raddoppio dei 60Hz ottenuti tramite il famoso 3:2 pulldown di origine NTSC (situazione che da adito ad una fluidità poco naturale ma che purtroppo è larga- mente usata dai produttori che sparano i numeri per fare scena!).

PROGRESSIVE SCAN (SEGNALE PROGRESSIVO)

E’ il classico prefisso finale che vediamo nel 1080p , rispetto alla “i” che significa segnale interlacciato.

Significa che il segnale interallacciato “i” (alternanza righe pari/dispari a 25 hz) viene trasformato in un segnale progressivo “p” (tutte le righe contemporaneamente) le vecchie TV a tubo catodico e le trasmissioni televisive erano interlacciate, cioè l'immagine era composta in due passate,prima con le linee verticali e poi con quelle orizzontali .

Ora con il progressive scan l'immagine (quindi il fotogramma) viene visualizzato in un'unica passata, quindi maggiore qualità, specie con i DVD più recenti e tutto quello che arriverà in futuro, che derivando direttamente dalle registrazioni cinematografiche hanno una gran qualità e non verrà persa attraverso il suo successivo interlacciamento.

Un caso particolare è rappresentato dal DVD. Il DVD Video è stato progettato per lavorare in modalità interlacciata, perché la maggior parte delle televisioni del mondo funzionano solo in questo formato. Poiché però il 90% dei dischi DVD contiene materiale di origine cinematografica, si è pensato di permettere al lettore DVD di ricomporre l’immagine originale (vedi deinterlacer) ed inviarla in modalità progressiva in uscita, aumentando significativamente la risoluzione verticale dell’immagine.

DEINTERLACER La procedura con la quale si passa da una sequenza interlacciata a una progressiva prende il nome di deinterlacciamento.

CARATTERISTICHE TV LCD

La durata di uno schermo LCD è di circa 60.000 ore !

Non indispensabile ma per i puristi : Full led e local dimming

Secondo uno studio di Samsung il Led Edge ha potenzialità addirittura superiori a quelle del local dimming: con il led edge si riuscirebbe infatti a raggiungere un contrasto 3 volte superiore a quello del led edge e di molto superiore rispetto a quello della tecnologia Full LED.

- Rapporto di contrasto alto ! Questo valore è responsabile di una definizione più elevata dell’immagine.

- Luminosità un buon valore si assesta sui 500/600 cd/m^2 Indica la quantità di luce che il pannello è in grado di produrre attraverso i suoi pixel. Pertanto è responsabile della brillantezza di immagini ei colori. L’ unità di misura per i pannelli televisivi sono cd/m^2 (candele per metro quadro).

- Provare regolazione livello del nero non su OFF ma sul minimo !

- Tempo risposta (effetto scia) sotto ai 5 ms !

- Troppo sottili hanno altoparlanti con audio pessimo ( usare sistema Hi-Fi esterno ! ).

- 50 o 100 Hz ?

Una frequenza da 100 Hz è il requisito minimo per i cinefili, che potrebbero anche spingersi verso TV a 200 Hz per godere di una maggiore definizione, specialmente nelle scene d'azione.

La frequenza dell'immagine di una TV standard, di fascia economica, è solitamente di 50Hertz. A 100 Hertz, la quantità di immagini visualizzate al secondo è il doppio. Una maggiore frequenza d'immagine apporta benefici in termini di fluidità dell'immagine:

1.) i movimenti rapidi sono più definiti e sono meno soggetti ad una sfocatura conosciuta col nome di "ghosting"

2.) un televisore da 100 Hz ottimizza la resa delle scene di movimento (tipici dei film d'azione) "creando" dei fotogrammi aggiuntivi, non presenti nella pellicola cinematografica originale. I maggiori produttori di TV del mercato chiamano tale funzionalità in modi

- SCALER INTERNO

La qualità dell ‘immagine dipende in larga parte dal lavoro compiuto dall’ elettronica presente dietro il pannello. Il processore video e tutti i chip di supporto, elaborano l’ immagine prima di mostrarla allo schermo, adattando nel miglior modo possibile il segnale in ingresso alla risoluzione del pannello. Per fare un esempio, sarà inutile acquistare un Tv Full Hd, con risoluzione 1920×1080 Pixel, solo per collegarci l’ antenna terrestreanalogica.

L’ immagine che visualizzerete sarà mediocre perchè il televisore dovrà “scalare” la sua altissima risoluzione per arrivare a quella bassa analogica. Per poter ridimensionare nel modo più opportuno, e con la minor perdita di qualità dell’immagine, il televisore utilizza un dispositivo chiamato scaler.

Lo scaler si occupa sia dell’ingrandimento (upscaling) di un’immagine di risoluzione inferiore a quella propria del pannello, sia al “rimpicciolimento” (downscaling) di quelle di risoluzione maggiore. Migliore è lo scaler, migliore sarà il risultato. Questo significa che la qualità dello scaler di un televisore è fondamentale per la resa delle immagini,sia per formati Digitali che Analogici. Un pessimo scaler rovinerà anche il miglior pannello LCD !

LE 2 TECNOLOGIE A CONFRONTO : FULL LED E EDGE

Considerando il fatto che il pannello LCD è lo stesso, la battaglia tra le due principali tecnologie esistenti oggi si gioca sulla retroilluminazione. Le differenze tra i due sistemi sono radicali tuttavia non si può dire che uno è megliodell’altro, anzi.

Ogni sistema ha i suoi pro e contro: il Led Edge permette un contrasto maggiore, un migliore controllo dell’uniformità, spessori ridottissimi e maggiore efficienza come consumi. Qualcuno potrebbe pensare che una riflessione ha sempre delle perdite e che per ottenere la stessa luminosità del Full Led con il Led Edge si deve dare maggiore luminosità ai Led. Non è proprio così.

Il Full Led trasmette direttamente ma per evitare di perdere uniformità si usa un diffusore molto scuro che abbatte circa il 20% di luce. Si tratta comunque di “dettagli”: le differenze tra il consumo di un Full Led e quello di un Led Edge sono minime.

Sotto il profilo delle prestazioni ci sono troppi fattori in gioco: un buon Full Led potrebbe essere decisamente migliore di un pessimo Led Edge e allo stesso modo un ottimo Led Edge potrebbe surclassare ogni altro TV LCD.

FULL LED

Qui sotto vediamo invece la tipica struttura di un Led Edge: la luce viene emessa da un lato e deviata da una serie di piccolissime piramidi.

LED EDGE

Mentre il Full Led ha una trasmissione di luce diretta (i led sono rivolti direttamente verso l’LCD) nel caso del Led Edge la trasmissione di luce è riflessa. I Led infatti illuminano un diffusore (simile ad una sorta di fibra ottica) e la luce si diffonde in modo perfettamente uniforme. Questo diffusore al suo interno presenta una serie di piccolissime piramidi riflettenti, che coprono tutta la superficie. Se la piramide è piccola la luce riflessa sarà poca, se la piramide è grossa la luce riflessa sarà molta. Giocando sull’altezza delle piramidi nella zona del diffusore i produttori (Samsung in questo caso) sono riusciti a controllare in modo perfetto la diffusione della luce.

PRO TV LCD

Elevata luminosità

Facilità di raggiungere alte definizioni HD anche con schermi di piccole dimensioni (I pixel di un pannello LCD possono essere molto piccoli)

Nessun sfarfallio dell ‘immagine Elevata nitidezza Costo minore

CONTRO TV LCD

Effetto scia fantasma (se il televisore LCD ha una bassa frequenza di aggiornamento dei pixel (latenza), un immagine in movimento, come una partita di calcio, può lasciare una fastidiosa scia fantasma)

Pixel bruciati (Gli LCD soffrono in modo piuttosto grave del fenomeno della bruciatura dei pixel. In pratica i pixel possono bruciarsi e rimanere spenti per sempre. Questo può accadere dopo poco tempo dall’acquisto o dopo anni. l problema è che se accade a pixel al centro del pannello anche per pochi di essi può essere un bel fastidio. Solitamente la garanzia non copre questo problema per cui controllate bene le condizioni di garanzia sulla bruciatura dei pixel prima di acquistare un LCD !!

Difficoltà nel riprodurre un nero profondo (specie nei tv economici e di fascia bassa) Contrasto minore

DISTANZA VISIONE TV LCD

La distanza di 2.5 \ 3 mt rende troppo piccolo un 32". ci vuole un 42", o almeno almeno un 37".

Con un 37", per l'HD, specie il full hd, 2,5 m sono decisamente troppi.

Per il calcolo: http://myhometheater.homestead.com/viewingdistancemetric.html

Distanza di visione

L’ occhio umano ha la capacità di risolvere due punti posti a 1/60 di grado di distanza tra loro. Si tratta dell ‘angolo visivo più piccolo entro il quale il nostro occhio è in grado di distinguere i pixel che compongono l’ immagine.

Basterà moltiplicare la diagonale del televisore con questi valori

Nel caso di un Tv HD moltiplicare 2,3 per la diagonale Nel caso di un Tv Full HD moltiplicare 1,5 per la diagonale

Quindi per un TV HD (LCD o PLasma) da 32’’ la sua distanza di visione ottimale sarà : diagonale 80 cm x 2,3 = 184 cm ( 2 metri )

Dimensioni TV :

Normalmente un 32" va da un minimo di 78 cm ad un massimo di 85 cm, mentre un 37" va da un minimo di 97 cm ad un massimo di 102 cm.

Tali misure variano da modello a modello e a secondo del tipo di chassy che usano.

BREVI NOZIONI SUL DVB-T

Il Digital Video Broadcasting – Terrestrial (DVB-T) è lo standard del consorzio europeo DVB per una modalità di trasmissione televisiva digitale terrestre. Il sistema prevede la trasmissione di un flusso audio/video digitale della famiglia MPEG-2, utilizzando un sistema di modulazione OFDM con codifica concatenata.

In Italia per la televisione digitale terrestre sono stati adottati i seguenti standard: trasmissione dei contenuti televisivi agli utenti: DVB-T contenuti video a definizione standard SD: MPEG-2 MP@ML contenuti video ad alta definizione HD: MPEG-4 AVC contenuti audio: MPEG-1 Layer II e Dolby Digital contenuti multimediali e interattivi: MHP (tecnologia Java) sistema di accesso condizionato per i contenuti televisivi a pagamento: Nagravision (utilizzato per Mediaset Premium e Pangea), Irdeto (utilizzato per Dahlia TV e Nitegate)

Livello del segnale ed errori.

Non è sempre vero che il segnale digitale, sia terrestre sia satellitare, “si vede o non si vede affatto”. Anche nel caso della televisione digitale si può avere una ricezione disturbata da diversi fattori e con diverse conseguenze. A volte i disturbi “digitali” sono meno sopportabili dei disturbi analogici ai quali siamo abituati (effetto neve, doppia immagine, sfasatura fra colore e immagine, ecc.) e che il cervello umano aveva imparato a filtrare automaticamente. Ad interrompere una visione digitalmente e formalmente perfetta, a patto di utilizzare adeguata banda passante da parte dell’emittente, ci sono soltanto due evidenti tipi di disturbo: la “quadrettatura”, ovvero problemi nella decompressione del segnale, oppure la sparizione temporanea o il “blocco” delle immagini sullo schermo, indice d’interruzione prolungata nel flusso dei bit ricevuti.

Il “segnale” è quindi idealmente scomponibile in due nature: quella “analogica elettromagnetica”, con il suo “livello” (equivalente al “volume” per capirci), e quella “digitale” che riguarda soltanto il flusso dei bit che viaggiano attraverso l’onda modulata, operazione che può comportare “errori” nel riconoscimento.

Il sistema di trasmissione DVB-T nel suo complesso e come tutti i sistemi digitali, è appositamente studiato per “resistere agli errori”. In particolare è studiato per sopportare quelli dovuti all’interferenza da “cammino multiplo”, caratteristica nella trasmissione da terra in zone montagnose e con alti palazzi nei centri urbani cioè la tipica situazione italiana. Il “ricevitore standard”, che è studiato come parte del sistema, è per definizione quindi capace di “ricostruire” segmenti di segnale mancante o errato tramite processi di “interpolazione” e “correzione degli errori” mantenendo il segnale sullo schermo tendenzialmente fluido e senza quadrettatura anche nel caso in cui il processo di trasmissione/ricezione sia affetto da generici problemi di decodifica. Con l’aumento dei problemi nel processo, naturalmente, aumentano i disturbi sullo schermo.

Nella trasmissione e ricezione di un flusso di bit non è quindi il livello del segnale o la sua “purezza” il parametro più importante da controllare quanto piuttosto il numero degli errori nella “trascrizione” di questa serie di livelli digitali (zero e uno) da parte del ricevitore. La quantità di errori generata nella demodulazione del flusso di dati digitali non è strettamente dipendente dal livello del segnale, anche se un sufficiente livello del segnale è naturalmente condizione necessaria. Di solito si può notare, infatti, che anche nel caso in cui il livello del segnale sia indicato al “60%” (sebbene le indicazioni che forniscono i ricevitori non siano “assolute” e quindi sono utili soprattutto per tenere sotto controllo il proprio impianto nel corso del tempo) è comunque etichettato come “buono” dal ricevitore e una sua variazione non comporta evidenti conseguenze, fino ad un drastico limite inferiore sotto il quale il numero di errori cresce improvvisamente, rendendo la visione sostanzialmente impossibile.

Il nome dato alla misura dell’errore è “BER” ovvero “Bit Error Rate” ed anche questo, come il livello del segnale, è di solito riportato a schermo in forma numerica dal sintonizzatore digitale oppure indicato più semplicemente, facendone l’inverso, come “qualità” da una barra grafica. Il livello d’errore accettabile è inferiore a zero seguito da nove zeri dopo la virgola e su alcuni ricevitori è utilizzata la notazione scientifica, per esempio “0E-9”. Già quando gli errori salgono a “0E-6” è possibile che il sistema non sia in grado di “interpolare” (si chiama così la capacità del ricevitore di superare il problema degli errori) e quindi si generano sullo schermo soprattutto effetti di quadrettatura oppure blocchi dell’immagine.

Non esiste nessun motivo tecnico per cui la copertura televisiva digitale non debba essere equivalente a quella analogica: sul piano elettromagnetico si tratta delle stesse emissioni, con antenne, amplificatori e posizioni di trasmissione (circa ottomila in tutto il Paese) razionalizzate e messe finalmente a punto in un Piano Nazionale.

Comportamento a gradini del segnale digitale ricevuto:

Maggiore è la capacità di recupero degli errori del sistema digitale e più robusta la modulazione usata, più a sinistra si sposta la linea relativa al segnale digitale.

Ad esempio la linea tratteggiata verde potrebbe essere quella indicativa della modulazione QPSK con codice interno ½, mentre la linea nera potrebbe essere quella relativa alla modulazione 64 QAM con codice interno ¾. Nei segnali digitali la differenza fra il livello del segnale ricevuto e il livello di segnale dove comincia la non ricezione viene solitamente chiamato margine di decodifica ed è espresso normalmente in dB.

Quadretti e blocchi: sono veri difetti?

La “quadrettatura” della tv digitale (terrestre o satellitare) non è un difetto perché è nella natura stessa del segnale compresso. La compressione MPEG a cui il segnale digitale è necessariamente sottoposto per essere trasmesso (sia del “tipo 2” che del “tipo 4”) si basa proprio sulla divisione in zone dell’inquadratura, in quadretti che sono tanto più evidenti quanto più è basso il numero di bit per secondo utilizzato per la digitalizzazione/compressione del programma.

I disturbi di “quadrettatura” possono apparire (e normalmente lo fanno) soprattutto nelle scene particolarmente movimentate, come nelle riprese di partite di calcio: anche questo comportamento rientra nei parametri di funzionamento standard della codifica/decodifica MPEG. La “quantità di movimento” nella scena ripresa è uno dei parametri importanti per il funzionamento dell’algoritmo di compressione MPEG. Senza entrare troppo nel dettaglio, possiamo dire che per riprodurre correttamente i movimenti veloci degli oggetti nella scena serve un’adeguata banda passante: 4 Mb/s possono bastare per riprodurre a livello accettabile un talk-show in studio ma non per un evento sportivo.

Vista la capacità massima del canale elettromagnetico fissa a 24 Mb/s, ci sono due soluzioni: diminuire stabilmente il numero di flussi audio/video associati al singolo “multiplex” – quindi avere pochi “canali TV” per singola frequenza elettromagnetica – oppure si può assegnare dinamicamente nel tempo banda al singolo canale ed avere più “canali TV” per singola frequenza. E’ normalmente questa la scelta effettuata dalle emittenti e questo il motivo per cui quando si trasmettono partite di calcio gli altri “canali TV” veicolati dallo stesso multiplex diminuiscono di qualità o vengono momentaneamente sostituiti da un’immagine fissa (che occupa pochissima banda passante). Anche in presenza di ottimo livello di segnale ed errori molto bassi può accadere, quindi, che l’immagine sullo schermo sia comunque visibilmente “quadrettata”, segno che il programma è stato volutamente trasmesso con basso bitrate (pochi bit al secondo) per scelta dell’emittente.

Nella migliore delle ipotesi attraverso un canale che ospita una trasmissione digitale di tipo DVB-T possono essere trasportati circa 24 Mbit al secondo, mentre è invece di circa 34 Mb/s la banda passante attraverso una trasmissione satellitare del tipo DVB-S. E’ presto fatto il conto dei “canali TV” che possono essere trasportati da un singolo multiplex da 24 Mb/s: sei “canali TV” da 4 Mb/s l’uno oppure quattro da 6 Mb/s, più tutte le combinazioni intermedie possibili, variabili anche nel tempo. I nuovi schemi di trasmissione DVB-T2 e DVB-S2 sono stati studiati, come è facile intuire, proprio per aumentare la banda passante massima disponibile: mentre il sistema DVB-S2 è già in questo momento al lavoro attraverso molti trasponder satellitari, l’evoluzione DVB-T2 è ancora in fase di sperimentazione e non esistono ricevitori commerciali pronti per il mercato. Per questo motivo non si può affermare che il sistema DVB-T è obsoleto, il DVB-T2 è ancora il futuro mentre DVB-T era pronto per il mercato già nel 2004. Casomai è il mercato stesso che, per molte ragioni anche esogene, ha esageratamente allungato il periodo di start-up della nuova tecnologia.

Potrebbe anche accadere che disturbi all’immagine – di solito blocchi o una strana “sensazione di lentezza”, come se il decoder non riuscisse a stare al passo con la trasmissione – siano dovuti all’opposta situazione: utilizzando un’abbondante banda passante si potrebbe mettere in difficoltà il ricevitore, soprattutto se si tratta di un modello di qualche anno addietro. E è un caso limite che può risolversi “riavviando il ricevitore come un computer” poiché un decoder digitale terrestre è sostanzialmente un computer, con processore RISC a 32bit, 40 megabyte di RAM e firmware aggiornabile. Per riavviare un apparecchio è necessario staccare l’alimentazione ovvero la spina di corrente (spegnerlo dal telecomando non basta) per qualche secondo. A volte, magicamente ma non troppo, il disturbo scompare dopo un riavvio pulito del ricevitore.

La nostra antenna, o quella del condominio, non è quindi sempre la diretta responsabile della “bassa qualità” dell’immagine riprodotta. Oltre le capacità tecniche dei sintodecoder, in continuo miglioramento, la televisione digitale offre la possibilità di scegliere se trasmettere pochi canali di altissima qualità (senza quadrettature visibili e magari a risoluzione più alta) oppure molti canali a bassa qualità e non c’è nemmeno bisogno di spiegare quanto, commercialmente parlando, la seconda ipotesi sia più plausibile della prima.

ANTENNA TV

Nella maggioranza dei casi NON occorre sostituire antenna. Le attuali antenne e rete Di distribuzione e centraline sono nelle bande III, IV e V che sono le stesse usate Nel Digitale Terrestre. Puo’ capitare, anche se rarissimo, che necessiti di una antenna Supplementare. E’ chiaro se l’impianto e magari molto vecchio e/o obsoleto e che gia’ dava problemi di ricezione con i vecchi canali , sicuramente dara’ problemi con i nuovi in digitale! La differenza tra segnale Tv analogico e digitale e’ che mentre con analogico si vedeva sempre e al massimo con righe o disturbato con il DTT essendo a “soglia” o il canale tv si vede o no, senza vie di mezzo come prima !

7 CANALI in Banda III

17 CANALI in Banda IV dal canale 21 al canale 26

32 CANALI in banda V dal canale 62 al canale 68

Totale 56 Frequenze su spaziatura 8 MHz

VERIFICA SEGNALE RICEVUTO

Premendo in genere uno o due volte il tasto INFO appaiono vari dati , i piu’ importanti sono:

INTENSITA SEGNALE = valore molti importante e’ il BER ! sotto al 30% in genere Scaletta o canale non visibile.

QUALITA’ SEGNALE = e’ il valore del segnale RF in arrivo sulla antenna (in genere dal 70% e’ buono . il 100% dovrebbe essere 80 dBuV )

Livello minimo del segnale in ingresso (per ogni canale): 39÷45 dB(V) in funzione delle caratteristiche di modulazione del segnale COFDM.

Per la modulazione 64 QAM codice interno 2/3 i valori previsti dalla Guida 100-7 del CEI sono:

• valore minimo 45 dBV

• valore massimo 74 dBV

Si tenga conto che all’ingresso di un ricevitore che abbia 8 dB di figura di rumore, impedenza 75 ohm e con margine di implementazione 3dB, il valore di segnale minimo necessario è pari a circa 31 dBV. Dislivello massimo

Usare cavi Cavi con coefficiente di schermatura adeguato, minimo 75 dB

Il livello del segnale ricevuto è uno dei parametri principali che permette di valutare se il ricevitore (STB) è nelle condizioni di lavorare correttamente. Viene misurato sia per i segnali analogici sia per i segnali digitali in dBuV (o in dBmV)

1 dBmV = 60 dBuV

0 dBuV = 1 uV

MUX E CANALI TV

Il MUX (grossomodo) e' il vecchio canale analogico.

Un MUX e' un flusso di dati contenente canali TV , Radio , EPG , canali dati. E' quindi un'insieme di dati digitali ... trasmesso in 8MHz di banda e puo' contenere anche solo un canale, come 20 canali tv .

L'apparato che lo "instrada" è il multiplex o MUX. Un canale VHF o UHF viena assegnato ad un operatore di rete e questo ci "piazza" un suo MUX.

Anche a seconda della bontà dell'algoritmo usato per la compressione si può decidere di farci stare "più o meno roba" (perdona il termine troppo tecnico.) Attualmente con gli encoder di buona qualità si riesce a far stare un canale TV SD (standard definition) con una qualità accettabile (a patto che non si tratti di immagini in rapido movimento come nello sport) ma non eccezionale, su 2 Mbit/s. Quindi in teoria pos- siamo mettere 12 canali TV su un solo MUX.

Le emittenti maggiori però tendono usare la banda in modo "dinamico": vengono "spenti" alcuni canali meno importanti (i +1 per esempio) quando serve più banda per esempio per trasmettere in HD un evento o per migliorare la qualità di uno dei canali del MUX in corrispondenza di certi orari ecc.

Quindi ogni vecchio canale analogico di 8Mhz può contenere n-canali digitali, i canali si possono affittare dal proprietario del MUX. Ecco perche’ diversi canali di TV diverse sullo stesso mux !

piu canali (10 fino a 20) = qualita video piu scadente meno canali ( max 4 o 8) = qualita video piu buona

Tutto dipende dalla compressione scelta per quel determinato mux.

Con il DVB-T attuale, su un canale VHF si alloca una banda di 21 Mbit/s, mentre su uno in UHF (dove la spaziatura è più larga) 24 Mbit/s.

Quando ne mettono 10 TV la qualità va a farsi benedire! Su un mux "serio" non dovrebbero mettere più di 4 canali. Poi non esiste un numero esatto di canali che si possono mettere, dipende dalla qualità che si vuol mantenere.

Se si vuole la massima qualità tipo HD i programmi su un MUX devono essere al massimo tre e non di più altrimenti l'HD non ha senso!

In alcuni mux si possono trovare fino a 30-34 canali (purtroppo) perchè mettono vari doppioni delle stesse emittenti ma non occupano spazio poichè i pid video e audio sono uguali .

Con l'arrivo della LCN dovrebbero sparire questi doppioni (o almeno lo si spera).

CANALI DIGITALI TERRESTRI

Qui si trova la copertura RAI, http://www.raiway.rai.it/index.php?lang=IT

Qui si trova la copertura Mediaset: http://www.tv.mediaset.it/digitaleterrestre/copertura.shtml

Qui si trova la copertura : http://www.telecomitaliamediabroadcasting.it/it/assistenza/copertura/copertura

e ottimo sito del consorzio DGTVI: http://www.dgtvi.it/copertura.php

Per sapere i vari MUX cliccare il quadratino in alto a dx "elenco multiplex"

NUMERI VERDI UTILI

Ministero Comunicazioni 800-022000

Mediaset Premium – problemi 800-303404

www.tivu.it www.dgtvi.it www.decoder.comunicazioni.it

© 2010 IW2BSF Rodolfo Parisio