SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni

Comune di Biblioteca Comunale San Giorgio di Nogaro Villa Dora SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Comune di Biblioteca Comunale San Giorgio di Nogaro Villa Dora

Testi approfondimenti Progetto grafico INDICE Simone Ciprian DSF design Bottega Errante Redazione Testi itinerari Biblioteca Comunale Villa Dora Mauro Daltin Bottega Errante Stampa LithoStampa srl

INTRODUZIONI 4

ITINERARI

Il porto e la zona industriale 8 Un viaggio tra piste ciclabili, mare, industrie e osterie

Dusi e pas in centro 26 Il centro storico tra chiese, ville, palazzi, piazze, poeti, Gli autori ringraziano per la collaborazione: università storiche e cultura Gianni Bellinetti Luca D’Agostino T ra murales, fontane e sport 46 Claudio Maran Chiarisacco, Zellina, i Galli, Villanova, Zuccola Laura dell’Osteria Alla Marittima di Porto Nogaro Passaggi d’acqua 64 Il Corno, la Corgnolizza e la magia del fiume

APPENDICI Scorcio autunnale nella campagna attorno alla zona Appunti di storia 81 industriale (Alessandro Arciero) Il mondo associativo di San Giorgio di Nogaro 83 Informazioni utili e curiosità 84 Spunti bibliografici 87 Benvenuti scoprire, suggerendo un percorso all’insegna essere compiuti in macchina, in canoa, in dei panorami della nostra pianura, solo a San Giorgio della lentezza, profondamente diverso dallo bicicletta o addirittura a piedi, con il naturale apparentemente uniforme e monotona, di Nogaro sguardo frettoloso gettato dal finestrino di ritmo del camminare che è l’unico modo per perché percorsa da continue variazioni e un’automobile o da un treno in corsa. assimilare i luoghi alle forme del respiro. vibrazioni, nello scorrere delle ore e nel Solo così, oltre la spessa cortina di alberi, La guida, tuttavia, evoca in modo narrativo passaggio delle stagioni. Dalla luce dell’estate case, strutture industriali, produttive e ma non descrive minutamente i vari dettagli che appiattisce i contorni delle cose, a quella L’incontro con San Giorgio di Nogaro, sulle commerciali diventa possibile afferrare e le possibilità d’incontri offerti dai diversi dell’autunno che sfuma di giallo i pioppi e i tracce dei percorsi proposti da questa guida, l’identità misteriosa e sfuggente di percorsi, lasciando così a visitatori e turisti la frassini, di arancio dorato i cornioli, mentre regala lo stupore di un’esperienza inattesa, San Giorgio di Nogaro. Identità che rimanda libertà di ricomporre il proprio paesaggio d’inverno la nebbia avvolge il mondo e ben oltre lo stereotipo di città-strada che a quell’invisibilità di cui parla Italo Calvino, mentale, potendo cogliere e mettere sembra spesso di vivere – come canta Paolo spesso limita e deforma la percezione della per cui «dietro la città che si vede, ce n’è autonomamente in sequenza le suggestioni Conte - «in un bicchiere di acqua e anice». nostra realtà. Skyline quasi surreale, sempre una che non si vede ed è quella che offerte dai luoghi. A partire dal fiume Corno dominato dai profili degli stabilimenti conta. Invisibilità, che si può tradurre anche e dal caleidoscopio dei suoi panorami, IL SINDACO Pietro Del Frate industriali dell’Aussa Corno e dalle gru come genius loci: impalpabile spirito del luogo fatti di porti, marine, piccoli borghi, ville dello scalo internazionale di Porto Nogaro, che la parola poetica del sangiorgino Luciano patrizie, costruzioni rurali, resti di mulini, IL DELEGATO AL TURISMO la cui grande dimensione economica, Morandini traduce nel ricordo anche in lavatoi e di archeologia industriale, Denis Del Frate produttiva e relazionale diventa talvolta così termini di profumi, suoni e colori: « […] per concludersi nella laguna di Marano, L’ASSESSORE ALLA CULTURA preminente e quasi fuori-scala da occupare Predomina il verde in tutte le sue sfumature. in cui le acque del fiume vanno a perdersi. Daniele Salvador l’intero campo visivo, mettendo in ombra la Ai colori si aggiungono suoni: lo stormire delle Non mancano anche importanti (pur se più ampia realtà umana, storica, culturale foglie, lo scrosciare vigoroso delle campane a veloci) riferimenti alla storia, (quella antica e ambientale di San Giorgio, di cui il scandire un indefinibile tempo. Era allegro e quella recente dell’insediamento-fungo comprensorio industriale costituisce aspetto nell’aria di primavera, splendente d’estate, più di una delle più importanti zone industriali saliente, ma certo non esaustivo. triste e solitario a tardo autunno o d’inverno. della regione), all’arte, all’archeologia, alle È un prisma dalle molte sfaccettature, E ricchi erano gli odori. Oltre a quelli degli tradizioni e al gusto. che rifrangono i mille aspetti di una storia alberi, dell’erba, della terra bagnata e della L’invito (rivolto a possibili visitatori, ma anche peculiare e di una contemporaneità polvere delle strade, c’era il diffondersi ai concittadini sangiorgini) è dunque per un P.s.: un vivo ringraziamento agli Autori e a quanti hanno collaborato alla realizzazione di questa Guida; in particolare alla Biblioteca particolarmente vivace e in definitiva nell’aria dell’odore di cibi poveri». viaggio a San Giorgio, da compiere in chiave Villa Dora per il prezioso coordinamento e supporto organizzativo affascinante, quello che la Guida aiuta a I percorsi suggeriti dalla guida possono d’esperienza e di conoscenza dentro la vastità di tutta l’operazione editoriale.

6 7 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni L’anima Questo genere letterario ci ha permesso di All’interno della narrazione sono presenti di un luogo riportare alcune delle tante storie che questi brevi approfondimenti dedicati a diversi luoghi racchiudono e di registrare sulla carta aspetti del territorio (dalla storia ai le emozioni, le sensazioni che l’ambiente ritrovamenti archeologici, dagli aspetti ci ha regalato. naturali a quelli sociali e sportivi) Abbiamo potuto, quindi, intervistare gestori in modo da rendere più completa Come raccontare un territorio come quello di osteria, fotografi, storici, per cercare l’informazione a favore del lettore, di San Giorgio di Nogaro? È la domanda che di cogliere quello che sta nel profondo fornendogli così una maggior conoscenza. ci siamo posti all’inizio di questo lavoro. di San Giorgio, la sua anima, o quello che San Giorgio. Una guida per emozioni Sembra un quesito banale, ma sottintende un lo rende peculiare e unico. rappresenta uno sguardo soggettivo - e per metodo, un approccio a un luogo e alle sue Per poterlo fare abbiamo privilegiato un questo assolutamente parziale - ma che si complessità. È già stato scritto e pubblicato approccio “lento”, fatto spesso di tragitti in pone l’obiettivo di incuriosire e di suggerire moltissimo sull’area sangiorgina bicicletta o passeggiate, perché crediamo al lettore un punto di vista altro e originale dal punto di vista storico e archeologico, che solo attraverso la “lentezza” si possa della cittadina della Bassa friulana. da quello naturalistico e ambientale, entrare veramente nelle pieghe di una da quello sociale e di testimonianza. geografia, assecondando un incontro o Simone Ciprian e Mauro Daltin Associazione culturale Bottega Errante Tante ricerche, interviste, articoli, libri di soffermandosi sui dettagli apparentemente vario genere sono un fatto certamente insignificanti. significativo per la cittadina, perché dimostra Alzare la testa, annusare l’aria, lasciarsi come ci sia curiosità, desiderio di approfondire, trasportare dall’immaginazione e dalle passione per il territorio in cui si abita. suggestioni che nascono davanti a una chiesa Noi abbiamo tentato di raccontare San Giorgio o all’ansa del fiume. attraverso una sorta di reportage narrativo, In questa guida narrativa si trovano quattro dove il primo termine indica l’esattezza delle ipotetici percorsi (la zona industriale, informazioni, la precisione nelle descrizioni e il centro cittadino, le frazioni e le località, nel riportare gli avvenimenti storici, mentre il gli itinerari legati all’acqua) che, speriamo, secondo rimarca l’uso della letteratura, degli possano diventare spunto e stimolo per strumenti della narrazione, in questo caso riscoprire piccoli tesori e provare a guardarli legata al mondo del viaggio. con occhi diversi.

8 9 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Particolare della “Sangalli Group”: impianto per la produzione del vetro (Alessandro Arciero) Il porto e la zona industriale

Un viaggio tra piste ciclabili, laguna, industrie e osterie

fabbriche e della loro chilometri, di immergerci archeologia, dai percorsi nella campagna o nella ciclabili in mezzo a strade laguna e osservare sullo bianche che ci conducono sfondo le montagne della fino a , al Carnia, con le cime mondo del lavoro legato in imbiancate d’inverno, e nel Raccontare una “zona modo indissolubile al mare. medesimo istante, avere alle industriale”, all’interno di un Possiamo spingerci, al nostre spalle, a pochi metri insieme di itinerari da termine del nostro andare, da noi, il mare. percorrere e di esperienze fino alla foce delfiume Corno da praticare, può apparire un e all’imbocco dell’Adriatico. In un’ipotetica partenza paradosso. A San Giorgio di E, infine, sostare in un borgo, dal centro cittadino, Nogaro non lo è. Al contrario, Porto Nogaro, custode di ci muoviamo verso la l’area industriale, in questo storie di mare e di marinai stazione dei treni e qui, territorio, assume un che ci trasportano verso altri dopo aver percorso il carattere di grande fascino e mondi e latitudini lontane. sottopasso, proseguiamo in una forte attrattiva per chi Ecco che, dirigendosi verso mezzo alle case, con i binari vuole immergersi in ambienti una delle aree industriali più della ferrovia che scorrono differenti e pieni di incanto. grandi dell’intero Friuli accanto alla pista ciclabile. In questo piccolo viaggio si Venezia Giulia, con qualche Superato il semaforo, incrociano più dimensioni: breve deviazione o piccole svoltando a destra e da quella prettamente soste qua e là, siamo in oltrepassando le croci di produttiva a quella delle ex grado, nell’arco di pochi Sant’Andrea, inizia il lungo

10 11 SRAN GIO GIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Il porto e la zona industriale Granoturco in zona industriale (Alessandro Arciero)

Spostarsi Il sistema dei trasporti è un vero e e con e , e proprio punto di forza della attraverso la rete di strade è una vocazione zona industriale Aussa Corno. provinciali e regionali. Strade, fiumi e ferrovia si Il casello autostradale di San Giorgio Paesaggio nei dintorni della zona industriale (Alessandro Arciero) integrano perfettamente sino a di Nogaro- è raggiungibile formare un complesso circuito in pochi minuti. di collegamenti in grado di Il fiume Corno, dal canto suo, ha soddisfare qualsiasi esigenza. permesso un’attività portuale da epoche remote e consente la rettilineo che ci introduce erogano energia, oleifici, navigazione fino in laguna e da Dettaglio di un treno merci alla zona industriale attività legate al porto e questa al Mare Adriatico. (Alessandro Arciero) dell’Aussa-Corno. al mare fanno di questo Alla fine della Seconda guerra Tale progetto prese forma territorio uno dei maggiori mondiale iniziarono i complessi negli anni Cinquanta da centri industriali a livello lavori che portarono all’attuale un’idea dell’ingegner europeo. conformazione del fiume, in modo Lionello Ferrari che da renderne più agevole la comprese le potenzialità Dopo qualche centinaio di navigazione. Oggi il nuovo porto storiche ed economiche metri e oltrepassato un altro è raggiungibile da navi che arrivano dell’area che, fin dai tempi semaforo, la pista ciclabile a una stazza netta di 4000 antichi, aveva assunto corre a destra, protetta dalla tonnellate (con punte di 7000). carattere di terra, via principale; la strada è una Infine, la linea ferroviaria San di commerci e di scambi. lingua d’asfalto di cui non si Giorgio di Nogaro-Porto Nogaro Il Consorzio per lo sviluppo scorge la fine; la ferrovia è fu inaugurata nel 1888 come industriale della zona scivolata a sinistra, con prosecuzione della linea Udine-San Aussa-Corno, che abbraccia alcuni vagoni merci a Giorgio, la cosiddetta “Udine-mare”. i comuni di San Giorgio di dimostrare che qui, anche Il progetto di collegamento si rese Nogaro, Cervignano del se tutto appare immobile, il necessario per rilanciare l’attività di Friuli, e Terzo lavoro prosegue ininterrotto. Barche ormeggiate sul fiume, Paralleli al fiume Corno, oltre sette Porto Nogaro, da sempre in d’, vede qui la parte In pochi metri, tre possibili a Porto Nogaro (Luca D’Agostino) chilometri di superstrada a quattro condizione di subalternità rispetto più estesa e densa. mezzi per muoversi; destino, corsie percorrono tutta la lunghezza al porto fluviale di Cervignano, Un’ottantina di insediamenti quello dei trasporti, presente della zona industriale. in territorio austriaco. industriali con decine di a San Giorgio di Nogaro La strada statale 14 garantisce il La genesi di questo tratto ferroviario Porto Nogaro (Luca D’Agostino) fabbriche, strutture che da tempi remoti. collegamento, in primis, con Venezia fu lunga e complessa.

12 13 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Il porto e la zona industriale La prima idea progettuale, anteriore della linea Portogruaro-Casarsa- Se abbiamo inforcato la Qui si pedala accanto a Attraversando un territorio al 1866, prevedeva semplicemente Spilimbergo-Gemona. Solo nel bicicletta, seguiamo la pista fossati, su una strada ben di campagna con la lentezza di congiungere Udine a Cervignano, 1883 il sindaco di San Giorgio di ciclabile prestando battuta lungo la quale si dei passi o sulla sella di una attraverso e San Giorgio, Nogaro, Pio Vittorio Ferrari, poté attenzione alle uscite delle possono vedere boschi di bicicletta, incrociando piccoli in modo da non alterare gli equilibri firmare il contratto con il quale auto e dei camion dalle pioppi e numerosi punti di corsi d’acqua, profumi e economici ed evitare di arrecare impegnava la Società Veneta a fabbriche. Subito dopo il osservazione degli uccelli. alberi, vengono in mente le danno al porto di Trieste. consegnare la ferrovia entro cinque birrificio svoltiamo a destra, All’improvviso, come fosse parole di Siddharta, il Nel 1879 un nuovo progetto di anni a fronte di una spesa imboccando via Wasserman, una visione, ci appare un protagonista del libro di costruzione venne scartato a favore complessiva di 140.000 lire. e corriamo per un centinaio esteso impianto fotovoltaico, Hermann Hesse: di metri fra gli insediamenti mentre a sinistra i vigneti ci industriali seguendo raccontano di come anche la l’indicazione «località Bassa friulana sia terra di Quest’area, con il calare del solo il buio può offrire. qualche chilometro, a destra Planais». Poco dopo vino. Qui si trova la zona sole, assume un fascino tutto È un’esperienza sensoriale, incrociamo il birrificio svoltiamo a sinistra: termina “Annia doc” che produce «Bello era il mondo a particolare: il traffico ridotto, un vero e proprio viaggio: Castello. La struttura a vetri la strada asfaltata e inizia profumati vini bianchi considerarlo così: senza le luci all’interno delle scorgere la bellezza, permette di osservare, anche uno sterrato che in breve ci e rossi corposi. fabbriche a ciclo continuo, riflettere sulle storie, odorare dall’esterno, parti delle conduce in mezzo alla natura indagine, così la brezza che giunge dal lidi lontani, in un luogo che attrezzature necessarie a e alla campagna. semplicemente, in una mare. Tutto diventa metafora apparentemente è solo creare una birra artigianale. Il cartello stradale che indica disposizione di spirito di una trasformazione. produzione e commercio. Spesso, di notte, si possono il divieto di accesso ai camion infantile. I verbi che durante il giorno E magari con il sole già calato sentire i profumi di luppolo diventa il simbolico confine Belli la luna e gli astri, la fanno da padrone, come sull’orizzonte, arrivare fino o malto che si mescolano tra le due dimensioni che belli il ruscello e le sue spostare, cambiare, passare, in riva all’Adriatico e con gli odori dell’oleificio stiamo raccontando. Si entra sponde, il bosco e la scaricare, importare, starsene lì a contemplare San Giorgio, specializzato nella località di Planais, con roccia, la capra e il commerciare, lasciano spazio la grandezza del mare. nell’estrazione e raffinazione poche case e qualche orto. maggiolino, fiori e a una calma apparente che Seguendo la strada, dopo di oli vegetali. farfalle. Bello e piacevole andar così per il mondo e sentirsi così bambino, La birra La Castello, la prima birra senza ceduto alla Castello il complesso Paesaggio in zona industriale una storia, secondo lo slogan industriale sangiorgino. (Alessandro Arciero) così risvegliato, così di San Giorgio inventato dalla stessa società, Nel 2006, la Castello S.p.A. ha aperto all’immediatezza nasce nel 1997 proprio rilevato uno degli stabilimenti storici delle cose, così fiducioso. nello stabilimento di italiani, quello di Pedavena in Diverso era ora l’ardore San Giorgio di Nogaro. provincia di Belluno, fondato nel del sole sulla pelle, Rappresenta attualmente la più 1897, arricchendosi di qualità, diversamente fredda importante azienda di birra friulana, know-how e tradizione birraria. l’acqua dei ruscelli e dei oltre che uno dei pochi gruppi L’azienda ha ottenuto nel 2008, pozzi, altro le zucche e le imprenditoriali italiani del settore. primo e unico birrificio in Italia, la banane. Brevi erano i In precedenza, negli stessi impianti certificazione secondo lo standard giorni, brevi le notti, ogni veniva prodotta la storica birra internazionale IFS. ora volava via rapida Moretti che, pur mantenendo la Lo stabilimento è uno dei più come vela sul mare, e Il birrificio Castello in zona denominazione di birra friulana, moderni esistenti oggi nel nostro sotto la vela una barca industriale (Archivio Società nel 1996 è stata comprata dalla paese ed è aperto per visite guidate, Castello S.p.A.) carica di tesori, società olandese Heineken, che ha previo appuntamento. piena di gioia».

14 15 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Il porto e la zona industriale comuni di e San stabilimento “Snia Viscosa” Giorgio. Superato il ponte, di Torviscosa che comprende il nostro itinerario giunge a anche altre agenzie con Carlino, da dove si può differenti numerazioni. proseguire fino aMarano , Passati tutti gli edifici il suggestivo borgo di dismessi della ex Cogolo, pescatori che merita senza iniziamo a notare, sulla dubbio una sosta e una visita, sinistra, la presenza delle in particolare per le riserve cosiddette marine mentre naturali. Come possiamo proseguendo diritti notare, in pochissimo tempo arriviamo alla fine della ci siamo dimenticati degli strada. Di fronte abbiamo lo insediamenti industriali specchio della laguna. e ci siamo immersi in un Possiamo imboccare a destra territorio di prati umidi, una piccola via sterrata che boschi, vitigni e pioppeti ci conduce a delle piccole abitati da numerosissime darsene da dove si possono specie di uccelli. intravedere alcuni tipici Una magia che la Bassa casoni maranesi, suggestive friulana, spesso, è in grado strutture abitative che si di offrirci. Ritornando sulla affacciano in laguna. Bosco “Ronc di Sass” (Marco Zanon) strada principale che taglia Qui sembra di essere al la zona industriale, di fronte limitare di qualcosa, e si può al bar trattoria Aussa Corno, provare la sensazione della sulla nostra destra possiamo fine di un mondo e quella È proprio questo l’effetto che all’ambiente circostante. segnalazione di alcuni ammirare, senza poter dell’apertura di un altro. si può provare deviando Anche a un profano, infatti, interventi dell’uomo che superare la catena che ne Soffia una brezza di mare. semplicemente per qualche appare evidente che non si mettono in pericolo questo delimita l’ingresso, una A sinistra c’è la foce del chilometro dalla strada tratta di un boschetto ceduo prezioso lembo di terra, struttura chiamata Agenzia fiume Corno. Di fronte a noi principale o impiegando in costituito da una o poche «al suo interno si è n. 7. Sembra una hacienda alcune isole e una flora e una modo diverso una breve specie arboree, conservata una vegetazione nel mezzo della Patagonia, fauna tipiche delle zone pausa del nostro tempo. generalmente introdotte arborea costituita con la strada diritta che la lagunari. Da questo punto, Durante il percorso artificialmente. principalmente da farnia, attraversa e i sottoportici in barca, si può raggiungere incontriamo una serie di Tale bosco, denominato Coda carpino bianco, acero dove tenere i cavalli. Porto Buso e arrivare fino a boschi planiziali, tra cui il di Coluna, è infatti un lembo campestre, frassino ossifillo, Nulla di tutto questo, Lignano e Grado e, più avanti Bosco Coda di Coluna che, sopravvissuto delle foreste olmo campestre e pioppo ma l’immaginario, come ancora, spingersi verso come si legge in un articolo originarie della Pianura tremulo». Si torna sulla sovente accade da queste l’Istria e la Dalmazia. dell’Annuario 2003 Padana e, più precisamente, strada asfaltata fino a parti, può portare la fantasia È proprio da questa prospettiva dell’Associazione culturale un querco-carpineto incrociare il fiume Zellina, a fare salti temporali e che si comprendono anche la Ad Undecimum, a firma di planiziale, relitto dell’antica corso d’acqua lungo circa associare geografie posizione strategica di Pier Paolo De Biasio, Selva Lupanica, al pari dei dodici chilometri che prende inaspettate. In realtà ci San Giorgio di Nogaro e la «stupisce qualsiasi vicini Bosco Sacile e Bosco origine da acque di risorgiva troviamo di fronte al nome quantità di insediamenti osservatore che ponga un Ronc di Sass». Come si legge nel comune di Castions di assegnato a una azienda legati al mare che si sono minimo di attenzione ancora nell’articolo, oltre alla Strada e sfocia in laguna tra i agricola collegata allo sviluppati in quest’area.

16 17 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Il porto e la zona industriale Agenzia n.7 in zona industriale (Alessandro Arciero)

18 3 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Il porto e la zona industriale Tra acque dolci La laguna, infatti, sotto tutti i punti ha istituito due riserve naturali di vista, rappresenta un mondo a denominate “Foci dello Stella” e salate parte. Le sue acque, né dolci né e “Valle Canal Novo”. salate, subiscono l’influsso lento Il cosiddetto “casone” si inserisce delle maree. La terra riaffiora a fin dai tempi più antichi in questo pelo d’acqua nelle velme, lingue di ambiente, quale simbolo della sabbia pianeggiante ricoperte di presenza umana in laguna. melma, e nelle barene, isolotti Di pianta rettangolare, con i lati emersi più distintamente e formati minori leggermente arrotondati Dopo la confluenza del fiume da vegetazione bassa. Tra velme e per evitare gli spigoli vivi, è stato Aussa, il Corno si immette nella barene si snoda la ragnatela dei utilizzato come deposito per laguna di Marano, la più a nord ghebbi, canali tortuosi, di gli attrezzi e alloggio durante di tutto il Mediterraneo. ineguagliabile bellezza se osservati i giorni di pesca lontano dal paese. Questa laguna è formata da tre dall’alto, che convogliano il flusso Il “casone” rappresenta un esempio bacini, quello di Lignano, di delle maree. La cannuccia di di abitazione eco-compatibile ante S. Andrea e di Porto Buso palude, forte della sua capacità litteram: il fumo, che dal focolare (per metà appartenente alla laguna di diffondersi per via vegetativa, è riempie la parte alta e fluisce lento di Grado). A tali bacini corrispondono la specie dominante. dalle invisibili fessure, tiene lontane altrettante bocche lagunari Il limo, un fango ricchissimo di le zanzare migliorando al tempo (o porti) che li uniscono al mare. sostanze nutritive, consente la vita stesso la tenuta stagna del tetto. A Porto Buso sono legati episodi a un’enorme varietà di animali. Ora che le imbarcazioni a motore risalenti alla Prima guerra mondiale Tra questi gli insetti, che attirano permettono un veloce rientro dalla che, tra storia e leggenda, narrano un gran numero di uccelli. pesca, essi servono per lo più come Barche in riparazione nella Marina di un confine politico, quello tra Nel 1996 la Regione Friuli Venezia meta di occasionali evasioni festive Sant’Andrea (Alessandro Arciero) Italia e , che si sovrapponeva Giulia, per tutelare questo delicato e turistiche. a un confine fisico ben evidente. e ricchissimo ecosistema,

Da questo punto possiamo Al loro interno sostano Scafo per la pesca in località solo invertire la rotta e barche di grande lunghezza Planais (Alessandro Arciero) tornare indietro lungo e i proprietari provengono la strada già percorsa. da tutta Europa. Ora avremo sulla destra Scelgono questi approdi, la maggioranza degli oltre che per il luogo insediamenti industriali strategico, anche per e alcuni luoghi dove l’acqua dolce del Corno che, soffermarci per qualche a differenza di quella salata Il nuovo porto Margreth minuto. del mare, usura meno la (Alessio Buldrin) Le cosiddette marine sono le carena della barca, e anche protagoniste indiscusse di perché sono al riparo da e questo permette di poter I tipici Casoni questa parte dell’itinerario. burrasche e tempeste. usufruire delle strutture (Vinicio Scortegagna) Sono luoghi adibiti alla sosta Spesso le marine offrono anche a chi non ha una e al rimessaggio dei natanti. la possibilità di noleggio propria barca attraccata.

20 21 Il porto e la zona industriale Veduta dall’alto della Marina Sant’Andrea (Archivio Il lavoro Shipyard&Marina Sant’Andrea) del mare

La zona industriale ospita e abili artigiani garantiscono consigli La ferrovia corre ora alla varie marine. tecnici di assoluta competenza. nostra destra e dopo la zona Anche in questa marina sono della ex Cogolo e un ponte sul 1 presenti un ristorante aperto canale svoltiamo a destra per La Shipyard&Marina Sant’Andrea al pubblico e una piscina. dirigerci verso l’edificio è la più grande. Estesa su un’area dell’idrovora Planais. di oltre 200.000 metri quadrati, può 4 Il nuovo impianto, Dal sodalizio fra l’esperienza nautica ospitare ottocento imbarcazioni fino ristrutturato di recente, è L’idrovora Planais a una lunghezza massima di trenta della Cranchi e un’azienda stato realizzato dal Consorzio (Alessandro Arciero) metri. Comprende anche un’area trevigiana, nasce Darsena Boat per lo sviluppo industriale cantiere molto sviluppata che viene 104. Si estende per 350.000 metri della zona Aussa-Corno; utilizzata per il rimessaggio esterno quadrati dei quali 20.000 sono è costituito da quattro pompe e coperto, per i lavori di verniciatura, dedicati al verde. La darsena ha idrovore da 4000 litri/secondo meccanica e motoristica, centoquattro posti per imbarcazioni ciascuna ed è in grado di carpenteria su legno, sabbiatura ed di varie metrature e una profondità tenere all’asciutto l’intera Insediatosi sul fiume Corno, tardi, con l’inaugurazione della linea elettronica. Completano la struttura di più di quattro metri. I pontili sono Dal porto vecchio zona a sud del comune di San si tratta del porto più a nord ferroviaria “Udine-mare”, si poterono due ristoranti, una piscina e realizzati con passerelle basculanti Giorgio di Nogaro e quella a al porto nuovo dell’Adriatico, la cui attività registrare i primi segni di ripresa. attrezzature per il tempo libero. che seguono l’andamento della est del comune di Carlino, è documentata almeno Nel 1895, infatti, il porto di Nogaro marea. All’interno dell’area si trova scaricando l’enorme massa dal XVI secolo. passò dalla quarta alla terza classe 2 un capannone per il rimessaggio d’acqua, che si raccoglie in Fino al 1860 fu crocevia di merci della seconda categoria, entrando La Marina Planais dispone di invernale per imbarcazioni fino questo bacino, nel fiume e scambi molto fiorenti, anche per così a far parte dei centoquattordici quarantasette posti barca disposti su a trenta metri. Corno. Il vecchio manufatto la presenza di diverse famiglie porti commerciali d’Italia. pontili fissi. La profondità all’ormeggio degli anni Venti assume il marinare sangiorgine che Da allora e fino al 1938, escludendo è di quattro metri e mezzo. 5 fascino di un’archeologia 1941: nave merci nel porto praticavano un cabotaggio il periodo del Primo conflitto La Nausika Marine Yacht Center industriale legata al periodo vecchio (Archivio Enzo Paravano) di piccole dimensioni. mondiale, il volume delle merci 3 è una darsena che fornisce del fascismo che ci permette La nuova linea ferroviaria movimentate crebbe nonostante le Dopo il porto troviamo La Cantieri i principali servizi nautici a 150 di continuare questo viaggio Nabresina (l’odierna Aurisina- limitazioni imposte alle imbarcazioni Marina San Giorgio. Con i suoi barche fino ai venticinque metri di tra vecchio e nuovo, tra storia Cormons), inaugurata nello stesso di grande portata dal basso livello 45.000 metri quadrati di estensione lunghezza. Si estende su un’area di e attualità. Ritorniamo, quindi, anno, spostò le direttrici commerciali dei fondali del varco di accesso in e una profondità di circa quattro 50.000 metri quadrati e dispone di sulla strada principale e dopo verso Trieste e Cervignano, laguna di Porto Buso (l’antico Portus metri, può ospitare trecento una cabina di verniciatura per le poche centinaia di metri decretando un complessivo Alsuanum, già citato da Cassiodoro), imbarcazioni. Maestranze qualificate imbarcazioni oltre i venti metri. si apre alla nostra destra la decadimento delle attività portuali la tortuosità del canale navigabile e vista del nuovo porto. di Nogaro. Solo ventotto anni più del fiume Corno.

22 23 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Il porto e la zona industriale Attività di scarico e carico merci nel porto vecchio (Archivio Impresa Portuale Porto Nogaro)

È utile ricordare che, nel frattempo, si fluviale e della banchina. La processione notturna erano insediate nella zona del porto La costituzione del Consorzio per sul Corno, a Porto Nogaro (Riccardo Taverna) alcune importanti attività produttive, lo sviluppo industriale della zona tra cui uno zuccherificio rilevato poi Aussa Corno (1964) permise dalla Montecatini e utilizzato per la infine un fitto programma di lavori produzione di perfosfati, la CICSA di sistemazione generale che come deposito di carburanti e i portarono all’inaugurazione del cantieri navali San Giorgio e Istria. nuovo porto Margreth (2010), Croce di Sant’Andrea accanto In questo stesso periodo avviano la qualche chilometro più avanti. alla Chiesa di San Leonardo a loro attività la Cooperativa stivatori A quest’ultimo sono oggi in grado Porto Nogaro (Luca D’Agostino) e scaricatori e la Cooperativa Friuli di accedere imbarcazioni con per la movimentazione delle merci. pescaggio fino a sette metri e Bisognerà, in ogni caso, attendere gli mezzo, ovvero fino a punte di anni del secondo dopoguerra perché settemila tonnellate di stazza. il comitato Pro-Porto Nogaro (1946) L’approdo offre una banchina e il successivo ente Porto Nogaro di oltre ottocento metri lineari e (1947) imponessero i primi lavori di trentasei ettari di piazzali portuali ammodernamento della viabilità infrastrutturali.

Esterno dell’osteria alla Marittima di Porto Nogaro

Il vecchio porto, con la Fabbrica ex Montecatini e bicchieri di vino in osteria. miracolosamente salvato banchina dove un tempo (Alessandro Arciero) Questa osteria c’è ancora un marinaio travolto approdavano navi e merci, è ed è attiva fin dai primi anni da una tormenta di neve, affiancato dall’edificio della dell’Ottocento. è all’origine di una tradizione ex Montecatini, con la sua Si trova di fronte alla chiesa religiosa molto sentita alta torre in mattoni rossi, dedicata a San Leonardo che, e che ancora oggi è elemento dalla punta spezzata, visibile accanto all’entrata principale, di attrazione per centinaia da qualsiasi prospettiva fino ha un segnale stradale, di persone. a diventare, suo malgrado, la croce di Sant’Andrea, L’antico miracolo si ripete punto di riferimento visivo come a indicare che a queste simbolicamente ogni anno per orientarsi in questa latitudini il lavoro, la durante una processione pianura. Si passano le prime preghiera e il cibo possono notturna di barche, dai marinai. L’Osteria alla case e la Capitaneria di Porto convivere in pochi metri. precedute dalla statua della Marittima è stata un punto e subito ci si immerge in una La chiesa originaria, Madonna che, ogni prima di ritrovo e di ristoro per i dimensione altra, soprattutto costruita attorno al 1467 su domenica d’agosto, risale marinai che approdavano grazie al binario della sviluppata attorno a questo Ed è anche facile lasciarsi preesistenze murarie più il fiume Corno, seguendo la al porto. Ora, quando entri, vecchia ferrovia che taglia singolo binario, al vecchio trasportare dalla fantasia di antiche, aveva pianta scia luminosa di centinaia puoi respirare l’odore di in due la strada asfaltata. porto e a tutta la gente che imbattersi ancora in treni a rettangolare e un altare di lumini accesi sull’acqua, un tempo passato: tavoli di È facile immaginare come arrivava o partiva per chissà vapore e in storie di marinai dedicato alla Madonna della mentre il cielo si colora legno, qualche libro, antichi la vita del paese si sia quali zone del mondo. che finivano tra abbracci Neve, il cui gesto di aver con i fuochi d’artificio esplosi poster del Touring Italiano,

24 25 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Il porto e la zona industriale vecchie radio, qualche Per Laura, riaprire questo bottiglia di vino sulle locale è stato quasi mensole. Due volumi che riappropriarsi di un legame racchiudono l’intera opera di con la propria famiglia, Freud assurgono a simbolo di con la propria origine e dare un sogno che qui dentro non continuità al lavoro dei suoi serve interpretare ma puoi avi. Si respirano storie, vivere fantasticando storie i muri hanno assorbito parole di contrabbandieri e lupi e canti, i tavoli di legno di mare, di merci che di cento anni fa hanno ancora provenivano dall’Oriente i segni delle baionette che e di equipaggi del Mar Nero. i soldati della Prima guerra Laura, che oggi gestisce mondiale conficcavano l’osteria, racconta che una volta entrati. «Marinai greci, iugoslavi, russi ritornavano di frequente, sempre gli stessi, ogni quindici venti giorni e quindi ci si conosceva tutti. è stato lo zio di mia mamma, Ippolito, Rimanevano fino a notte a dare il via all’attività. I suoi genitori hanno fonda e fumavano fino aperto, poi c’è stata mia madre e adesso, a creare una nebbia. da sette anni, l’ho presa in gestione io. Era come una grande Qui veniva Nazario Sauro, famoso irredentista famiglia. Una volta è affondata una e militare italiano, tenente Parco a Porto Nogaro di vascello della Regia Marina, nave al largo ed è morto (Luca D’Agostino) che quando c’era luna piena arrivava l’intero equipaggio, tutti con la sua barchetta dal fiume, entrava ragazzi che frequentavano In questo locale, ancora oggi, Corno, che qui corre placido e si andava a rifugiare in una piccola stanza l’osteria. Quando è arrivata durante la settimana delle e sulle cui acque nuotano sul retro per non essere disturbato. la notizia, qui dentro nessuno Ceneri, giungono da tutta la cigni e sono ormeggiate L’osteria è sempre stata frequentata dai portuali parlava. Era come se fossero Bassa friulana per assaggiare barche a remi. morti cari amici. l’aringa, mentre una Finisce qui questo itinerario, che, ricordo, bevevano i quartini di grappa. Ricordo che da bambina specialità del posto che seduti su una panchina nel Bevevano tantissimo. andavo a giocare sulle navi Laura ha mantenuto piccolo parco di Nogaro. con i figli dei marinai. è il baccalà. Alle nostre spalle qualche E poi c’era il treno che Di fronte all’osteria e accanto avventore racconta storie di passava tre quattro volte al alla chiesa si apre un parco mare, il cigno affonda la testa giorno e un’atmosfera molto che confina con il vecchio nel Corno a caccia di qualche particolare» continua binario. Ci si può sedere, pesce, l’aria è un misto a raccontare Laura. di fronte all’ansa del fiume di mare e terra.

26 27 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Il porto e la zona industriale Il Duomo (Luca D’Agostino)

Due passi in centro

Il centro storico tra chiese, ville, palazzi, piazze, poeti, università storiche e cultura

indica abbondanza, frequenza. Non solo qui, ma ovunque, è accaduto Ponte sul fiume Corno a Chiarisacco che per costruire i paesi (Luca D’Agostino) si siano dovuti abbattere interi boschi, mentre «San Giorgio di Nogaro è una Come spesso accade i i nomi dei paesi hanno città particolare. Se andiamo toponimi possono raccontarci spesso trattenuto tracce a curiosare fra le immagini molto dei luoghi che delle denominazioni della più antiche scopriamo un visitiamo. Tralasciando il vegetazione arborea luogo di grande fascino. nome San Giorgio, santo originaria. Qualche tempo fa ho leggendario molto diffuso Il noce, oltre a essere un realizzato diverse fotografie e noto nel mondo cristiano, legno molto pregiato, dava dedicate alle piazze ci si può soffermare sulla anche l’olio, in epoche in cui sangiorgine. È stata una sfida suggestiva specificazione l’olio d’oliva era molto coinvolgente, un po’ perché “di Nogaro”, che deriva con costoso. Possiamo, quindi, una vera e propria piazza, tutta probabilità dal latino immaginare, con uno sforzo intesa come “zona di mercato nux, nuce “noce”. di fantasia, che agli albori e di convegno” (per citare Il noce, tra gli alberi da questa parte di terra della Gianni Bellinetti che ha frutto, è quello che ha Bassa friulana fosse ricca di curato i testi del calendario lasciato più tracce nella alberi di noce e che proprio che le contiene) a toponomastica del Friuli nei pressi dei boschi siano San Giorgio non esiste, Venezia Giulia; il suffissoaro nati i primi insediamenti. ma vi sono più “piazze”

28 29 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Due passi in centro Particolare del monumento dei Veduta dall’alto del Comune È ascoltando e accogliendo persone oppure con se stessi Donatori di Sangue, opera dell’artista e di Piazza del Municipio queste parole che il breve per riflettere. Andrea Salvador (Luca D’Agostino) (Luca D’Agostino) “giro” a piedi attraverso il Sulla destra c’è la vecchia centro di di San Giorgio di barchessa, messa a nuovo e Nogaro parte da Villa Dora, trasformata in sala convegni, sede di una delle biblioteche utilizzata per presentazioni comunali più belle del Friuli di libri, incontri con autori, Venezia Giulia e punto di spazio mostre, luogo dove incontro culturale della convogliare i momenti in cui cittadina. Varcare il cancello la comunità sangiorgina si della villa e inoltrarsi riunisce per discutere, nell’ampio spazio dominato confrontarsi, ascoltare; verbi da ciò che resta che, in questi tempi, sono Piazza del Grano (Luca D’Agostino) dell’imponente albero di vitali per poter ritrovare lo cedro posto al centro, non è stimolo e il piacere di scambiare idee e prospettive. e mi sono divertito a cercare Sempre D’Agostino ci invita Per immaginare un futuro. degli angoli un po’ più a prendere come «un buon Sulla sinistra c’è la grande nascosti o comunque magari punto di partenza Villa Dora villa, che fu costruita alla fine visti mille volte passando, e la sua splendida Biblioteca. del XVII secolo e che a quel ma mai guardati Magari lì ci si potrebbe tempo era proprietà della approfonditamente: questo informare un po’ su tutto famiglia Novelli. All’interno potrebbe essere un buon quello che riguarda la storia conserva, nella parte punto di partenza per di San Giorgio, a partire dalla centrale, traccia narrare l’anima della città» Chiesa limitrofa e poi, in un dell’originale decorazione ci racconta Luca D’Agostino, percorso ideale, proprio dal seicentesca, testimoniata Piazza XX Settembre noto fotografo sangiorgino. parco della Villa ci si (Luca D’Agostino) dalla travatura con motivi In queste parole troviamo potrebbe spingere verso il a rosette della sala a destra il senso di come si debba fiume Corno per immergersi dell’ingresso principale. intendere l’approccio a nei suoi paesaggi. Le decorazioni del salone San Giorgio. Bisogna porsi, Potremmo anche invitare di rappresentanza del piano cioè, da un punto di vista l’ipotetico viaggiatore a farsi nobile, di gusto tardo- altro, andare a scovare un giro in bicicletta sui nuovi solo entrare in un luogo di romantico, insieme alle angoli e storie, non percorsi ciclabili fin verso Mauro e Matteo Corona cultura, ma significa numerose stanze con fermarsi alle prime la fine del centro abitato in Villa Dora per Itinerannia 2012 rallentare il ritmo, affreschi e ovali dipinti che (Alessio Buldrin) superficiali di Villanova. Insomma, passeggiare invece che si aprono al visitatore, fanno impressioni e ne avrebbe di angoli da correre, prendersi un di questo edificio la “perla” apparenze. scoprire…». momento per stare con altre di un intero territorio.

30 31 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Due passi in centro Biblioteca comunale Villa Dora e la chiesa “Vecchia” (Alessio Buldrin)

32 3 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Il porto e la zona industriale Novecento, la villa è stata poi suddivisa in appartamenti e Chiesa della abitata da diverse famiglie, Madonna Addolorata fino all’acquisto, negli anni (Luca D’Agostino)

Novanta, da parte del Villa Dora oggi Comune di San Giorgio (Alessio Buldrin) di Nogaro. Tra il 1916 e il 1917 qui fu spesso di casa Elena D’Orléans, ispettrice rimaneggiamenti nel corso del De Novelli (la quale, fin dal 1671, nazionale delle Crocerossine tempo, rivelatori della volontà della avrà una cripta-sepolcro all’interno e moglie di Emanuele famiglia Novelli di trasformare della chiesa stessa). Filiberto duca d’Aosta, la residenza in funzione della Prima degli ultimi interventi di comandante della Terza propria mutata condizione restauro, che hanno restituito Armata. La si vedeva socio-economica, che nel corso l’edificio all’uso attuale di Università Castrense: studenti all’uscita dei corsi assistere alla messa nella del XVII secolo segnerà una biblioteca, la divisione degli spazi Usciti dal complesso, ci si dell’Aula Magna (Archivio MCRR) vicina chiesa della Madonna rapida ascesa (il titolo nobiliare interni si presentava in modi molto imbatte nella settecentesca e partecipare talvolta con del 1671 porrà il ‘de’ davanti al difformi rispetto l’impianto Chiesa di San Giorgio, Ciò che rende questo luogo viva attenzione alle lezioni cognome). Ne scaturisce una villa originale: erano, infatti, occorsi detta anche Chiesa Vecchia o davvero magico è che tanta di Giuseppe Tusini, deus ex di impianto veneto, con corpo molti frazionamenti per ricavare della Madonna Addolorata bellezza architettonica sia machina di quell’Università centrale e braccia laterali, che sette alloggi autonomi con alcuni (costruita tra il 1768 e il 1798, abitata da scaffali pieni di Castrense che ebbe sede staccherà da sé le funzioni che vano-scale. Anche le forme del sul sedime delle precedenti), libri, da ricercatori e studenti a San Giorgio di Nogaro e originariamente caratterizzavano contorno paesaggistico in cui il così chiamata perché su di che leggono e studiano, che entrambi contribuirono l’edificio quale luogo di complesso monumentale è un altare viene custodita da interi spazi dedicati a creare per sopperire, produzione e di lavoro. Viene attualmente inserito sono solo l’immagine lignea della ai bambini e da questi con la formazione di giovani quindi eliminato il magazzino prima uno sbiadito ricordo dell’impianto Vergine, nella forma povera intensamente vissuti. medici “di qualità”, collocato al pian terreno del corpo originale. Non si possono più di Madonna Vestita, cioè di Dopo essere passata alla alle tragiche emergenze residenziale; quest’ultimo sarà a ammirare i laghetti con i giochi un manichino di legno Università Castrense: Elena D’Aosta sanitarie provocate dalla sua volta allontanato dal muro di d’acqua alimentati dal fiume e scolpito solo nelle mani con i figli Amedeo e Aimone davanti famiglia dell’ammiraglio a Villa Vucetich (Archivio Gaspari) Canciani agli inizi del Grande Guerra. cinta che dà sulla strada; la scala dalla Roggia dei Mulini, ormai e nel volto, che condensa per raggiungere il primo piano interrata, e neppure passeggiare profondi significati identitari diventa interna, viene creato un sul ponticello di pietra che un per la comunità, fin dalla cortile d’onore con aiuola ellittica tempo univa due aree verdi narrazione del suo Villa Dora È difficile datare l’origine di Villa Il complesso è attualmente che si contrappone al cortile contigue. Quel che resta del arrivo miracoloso Dora: si ipotizza possa sorgere su costituito da due edifici: quello rustico posteriore. In questo parco, disegnato secondo una via mare da nel tempo un sito già occupato da più antiche posto a sud-est un tempo era stesso lasso di tempo si decide tradizione (non provata da dati Venezia. costruzioni di origine romana, destinato allo stoccaggio dei di orientare verso la villa la documentali) da Carl Junker facciata principale e l’ingresso che costruì per Massimiliano o comunque legate all’antico fulcro prodotti agricoli, al ricovero del San Giorgio che orbitava attorno all’attuale bestiame, e successivamente dell’antistante Chiesa di San d’Asburgo lo splendido parco e il Drago nella Chiesa della Madonna, perno di anche ad alloggio per i contadini Giorgio Martire, ruotandoli di di Miramare, sono solo un gruppo facciata della Chiesa della religiosità e di significati profondi, e i braccianti della proprietà; trecentosessanta gradi rispetto di tunie, alcune siepi ornamentali Madonna con la quale Villa Dora intrattiene il secondo, posto a nord, costituiva, la loro originaria collocazione, e un viale di carpini bruscamente Addolorata da sempre un silenzioso scambio invece, la vera e propria residenza quasi in atteggiamento di omaggio interrotto dal cavalcavia che (Alessio Buldrin) di significati e di memorie. padronale. Il sito ha subìto diversi alla nobiltà acquisita dalla famiglia porta alla zona industriale.

34 35 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Due passi in centro Seicento presenti in Friuli».

Si tratta di due gigantesche Il miracolo di una Tela raffigurante il trionfo di tele di scuola veneziana, che partoriente in riva al mare, San Giorgio, opera di Valentino nel 1887 il parroco Domenico opera di Alessandro Varotari Marani da Chiarisacco Pancini ottenne in prestito detto il “Padovanino” (1628) (Alessio Buldrin) (Alessio Buldrin) (grazie ai buoni uffici della Interni della Chiesa della Madonna Regina Margherita) dal Addolorata (Alessio Buldrin) Deposito della Accademia di Belle Arti di Venezia. La prima (metri 4,90 x 6,36), collocata sulla parete a destra dell’altare maggiore «parea fatta a posta perché quasi precise erano le sue dimensioni» (Pancini); essa raffiguraIl miracolo di una partoriente in riva al mare ed è opera di Alessandro Varotari detto “Il Padovanino” Durante il diciottesimo a ogni ricorrenza della festa (in un angolo della tela si può secolo, a San Giorgio scoppiò dell’Addolorata, l’intera leggere ancora:“Opus una grave epidemia che cittadina ringrazia con una Varotari, 1628”). provocò la morte solenne processione che Originariamente collocato di oltre 150 persone. accompagna, attraverso sopra il portale del Convento Venezia in trono e la In seguito venne procurata a il centro la statua della di Santa Maria Maggiore a Giustizia che fuga i vizi, Venezia e quindi trasportata Madonna, riccamente adorna Venezia, il telere pare opera di Pietro Malombra (1612) per mare, la statua della degli ori donati lungo due avvolgere lo spettatore in (Alessio Buldrin) Madonna posta sull’altare in secoli dalla devozione una fantasmagoria di scene scioglimento del voto fatto popolare. Scrive Gilberto fitte di personaggi (sono ben dalla comunità sangiorgina Ganzer, nel n. 8 (dicembre 52 tra piccole e grandi le alla Vergine durante 1986) del periodico comunale figure che popolano la scena) l’epidemia del 1759. Secondo «San Giorgio di Nogaro»: e architetture la tradizione, i marinai che «Ignorata stranamente dalle che evocano la grandiosità avevano trasportato la statua, guide turistiche e dai delle forme e i toni appena sbarcati a Porto percorsi culturali, la chiesa chiaroscurali di Tiziano. Nogaro poterono mangiare della Madonna è ricca di Sulla parete opposta ancora al dente il riso messo preziose testimonianze campeggia il secondo telere a cuocere al momento della artistiche […] Pochi sono che raffiguraVenezia in trono partenza da Venezia, come infatti gli edifici cultuali e la Giustizia che fuga i vizi, se l’attesa carica di fede friulani che possono vantare opera di Pietro Malombra dei sangiorgini avesse opere di così notevole pregio, (1612), originariamente messo le ali alla barca. come i grandi teleri absidali collocato nell’Ufficio dei Per la cessazione della chiesa, due delle più Signori della Notte del dell’epidemia, ancora oggi, importanti opere del Criminale in Palazzo Ducale.

36 37 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Due passi in centro Anello di “San Giorgio” dei secoli XIII-XIV (Marco Zanon)

Una chiesa est (ovvero verso il sorgere del anche se la povertà dei materiali nel 1798, com’è riscontrabile da comunità già definita e attiva molto sole, verso il Dio luminoso che utilizzati e l’esilità della struttura alcune iscrizioni rinvenute sulle prima del 1031, anno a cui risale il sotto la chiesa sconfigge le tenebre) e l’assenza portante fanno ipotizzare che la travi che costituivano la struttura documento con il quale il Patriarca di navate all’interno dell’aula che comunità sangiorgina non vivesse in legno del soffitto. I risultati Popone assegnava l’usufrutto ospitava i fedeli. Anche la un periodo particolarmente florido. ottenuti con gli scavi hanno di alcune località, tra cui San conformazione e i colori delle Sicuramente più grande ed permesso di aggiungere nuovi Giorgio, al Capitolo della Chiesa tessere di mosaico rinvenute, nel architettonicamente più complessa importantissimi elementi alla storia aquileiese contestualmente quale sono riconoscibili stilemi è la terza chiesa costruita di San Giorgio di Nogaro e ampliato a cinquanta componenti. Gli scavi archeologici iniziati tipici del periodo IV-V secolo d.C., sulle rovine delle precedenti. confermare l’esistenza di una nel giugno del 1988 all’interno confermano la datazione del Il passaggio sotto il Capitolo della chiesa parrocchiale pavimento attorno al V secolo, di Aquileia (1031) prima e il si proponevano di mettere quando nel territorio aquileiese si successivo controllo politico da assistette a una intensa parte della Repubblica di Venezia in evidenza i resti di una Processione della Madonna precedente chiesa risalente espansione della “Buona Novella”, (1420), contribuiscono al rilancio Addolorata (Archivio Biblioteca) al XV secolo, poi demolita secondo la tradizione nel segno economico della Bassa friulana di per far posto all’edificio attuale. dell’evangelista Marco, con una cui anche il nuovo edificio di culto Con enorme stupore, gli scavi conseguente attività costruttiva è forse una testimonianza. Chiediamo a Gianni rispetto reciproco delle idee. hanno restituito, oltre alle vestigia che vide sorgere molti edifici Ad esso appartiene anche la Bellinetti, appassionato di Calcio e religione: due poli di una chiesa medievale, anche per il nuovo culto cristiano. tomba a camera fatta storia locale e a Claudio che si attraggono e si quelle di un edificio cultuale L’abbandono dell’edificio è da presumibilmente costruire nel Maran, memoria storica della respingono, tratto comune mosaicato e di un altro edificio ricondursi alle vicende del periodo 1671 dalla nobile famiglia de vecchia San Giorgio, quali a moltissimi luoghi. sacro a esso successivo. immediatamente successivo alla Novelli, allora proprietaria di Villa siano i caratteri della Gianni Bellinetti, veneto Si è potuto, quindi, accertare sua costruzione, caratterizzato da Dora. Nel corso dello scavo sono “sangiorginità” e dell’essere di origine, è arrivato a l’esistenza di una chiesa tardo continue invasioni barbariche che stati rinvenuti frammenti di sangiorgini. Sorprende San Giorgio nel 1962, antica, di cui si sono conservati hanno avuto il loro culmine con la intonaco colorato raffiguranti volti, sentirsi rispondere e ci racconta come agli inizi solamente l’abside semicircolare, calata dei Longobardi del 568 monete di varie epoche, medaglie esattamente allo stesso degli anni Sessanta vi si di circa cinque metri di diametro, d.C. A testimoniare questo periodo votive, oggetti in metallo e vetri. modo, con le stesse parole: respirava un’aria cittadina una porzione di muro dell’aula è la presenza, immediatamente In particolare è stato recuperato una volta c’era un legame ed eterogenea vista la e un frammento di mosaico. sopra l’abside, delle tracce di un anello, ribattezzato “l’anello di fortissimo con la squadra presenza di moltissimi Una serie di elementi comuni agli alcuni focolari e di uno strato di San Giorgio” (riconducibile alla di calcio e la devozione alla veneti, profughi istriani edifici sacri costruiti nel periodo terreno misto a cenere. produzione veneta dei secc. Madonna Addolorata che e meridionali che compreso tra il 313 Ben più difficile è, invece, la XIII-XIV) che «resta uno dei più dava luogo a una comunità si spostavano al Nord. (liberalizzazione del culto cristiano datazione di una seconda chiesa importanti soggetti d’oreficeria molto unita, soprattutto È proprio questa una attraverso l’Editto di Costantino) e altomedievale (che si ipotizza profana d’epoca gotica» (Ganzer). durante la processione. caratteristica fondamentale le prime invasioni barbariche, non rapportabile all’ VIII secolo circa), I lavori per la costruzione della Sacro e profano vanno del paese: essere crocevia, lascia dubbi interpretativi circa la sorta sulle rovine della precedente. chiesa attuale, la quarta e ultima a braccetto, come forse in luogo di intersezioni anche collocazione temporale della I pochi elementi ritrovati non in ordine di tempo, progettata ogni paese di provincia. tra popolazioni differenti. chiesa, in particolare permettono di valutarne con dall’ingegner Simon Malisan, Due mondi divisi che trovano Il ceppo friulano delle grandi l’orientamento dell’abside verso esattezza neppure la dimensione, iniziarono nel 1768 e terminarono il loro punto in comune nel famiglie, di quando è nata

38 39 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Due passi in centro Come scrive Bellinetti nel suo libro Le mie case

Vicolo Gemelli (Alessio Buldrin) il sangiorgino è uomo ‘faber’, esprime la propria personalità nel costruire, che è un modo anche di superare il Il suo argomentare termina Villa Dora o lungo il fiume, privata, quindi non visitabile, Caratteristico portone situato pessimismo, una certa con una frase netta e precisa: si sentono parte di una ma soltanto poter scorgere in via Max di Montegnacco innata malinconia. (Alessio Buldrin) «Io dico, fiero a tutti, quando comunità. Proseguendo e dall’esterno la bellezza Costruire è sempre una viaggio fuori dal Friuli, lasciando alla nostra sinistra dell’edificio e del parco maniera per dire sì alla che sono sangiorgino». Villa Dora, dopo un centinaio restituisce l’immediata vita, per accettare È questa la radice di un di metri in via Max di evidenza di come, con Villa l’umana avventura luogo: quando gli abitanti, Montegnacco incontriamo Dora e la Chiesa “Vecchia”, che hanno visto i grandi Villa Vucetich - Frangipane Villa Vucetich sia elemento cambiamenti della Storia o che comprende anche i fondamentale e costitutivo della propria terra, ma anche fabbricati rustici lungo vicolo del centro storico A scorrere le fotografie in i ragazzi che si ritrovano a Gemelli. È un’abitazione sangiorgino. bianco e nero del primo Novecento, si può ammirare una San Giorgio da Belle Villa Vucetich, Sono poche le informazioni Trieste e originario del Montenegro, Époque che ora si fa fatica a utili a raccontare la storia continuò a riservare all’edificio e riconoscere. Sorte, questa, frangipane di questa villa. alle sue pertinenze ambientali solo il di molti luoghi, in particolare nel tempo Gli stessi eredi non possiedono tempo del riposo e dello svago. della Bassa friulana. alcuna documentazione a causa di La villa assurse al ruolo di residenza È andare alla ricerca di un incendio sviluppatosi nel corso stabile della famiglia solo allo queste tracce passate che del Primo conflitto mondiale. scadere del secolo, quando il risulta affascinante, Come Villa Dora, anche nipote Michele intuì le potenzialità Via Max di Montegnacco la ferrovia, si è disperso, capire i mutamenti, cogliere quest’edificio ha cambiato nei di sviluppo per la propria attività (Alessio Buldrin) non c’è più». Per questo, le sfumature di quello secoli la sua funzione, seguendo imprenditoriale insite nella nuova forse, apparentemente che è stato. però un opposto itinerario. linea ferroviaria e nella navigabilità San Giorgio di Nogaro non Claudio Maran ci racconta Le prime carte consultabili del fiume Corno, immediatamente esprime un’anima unitaria, dei giochi d’infanzia a appartengono al catasto austriaco accessibile dal tratto che scorreva una radice profonda nel San Giorgio, le ore trascorse e risalgono al 1850: era allora lungo i suoi possedimenti. proprio territorio. in piazza, le osterie, le proprietario il cavaliere di origine Il catasto dell’epoca documenta Ma è altrettanto vero che discussioni politiche, il fiume, ungherese Andrea Francesco l’esistenza di un edificio a tre piani l’attitudine all’accoglienza la San Giorgio sotto Althesty, il quale utilizzava la villa con l’entrata all’angolo tra via e all’integrazione definisce il fascismo: pare un mondo come residenza estiva. Max di Montegnacco e via Lovar, di per se stessa il carattere d’altri tempi, lontanissimo Anche il successivo proprietario, di cui ancora oggi resta un segno di un popolo. dalla contemporaneità. Michele Vucetich, commerciante di nella presenza di un pilastro in

40 41 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Due passi in centro laterizio. Negli anni immediatamente la successiva costruzione di un del borgo, accoglie una nella soffitta degli “sua” ancona. Ancora oggi precedenti la Prima guerra nuovo corpo abitativo anche grazie statua della Vergine eredi della governante Linis: dopo l’ultimo restauro del mondiale, i proprietari ai materiali salvati dalla distruzione. proveniente dalla Dalmazia, i Coccolo. 2013, che le ha restituito trasformarono in alloggi parte della Il parco, la cui sistemazione portata a San Giorgio da un Una madre, di questa l’originaria veste nera, la stalla costruita nel 1854: il cambio originaria, unitamente a quella di marinaio della famiglia famiglia cui il mare aveva “statue dai Coccui” continua di destinazione diminuì il volume del Villa Dora, si suppone sia stata Turcato. La statua restò strappato il figlio, la fece ad essere punto di devozione fabbricato mentre la corte agricola affidata al progettista dei giardini dimenticata per molti anni restaurare e riportare alla della gente del mare. fu ridotta per ricavarne orti, braide e del Castello di Miramare, è stato costruzioni di diverse tipologie. completamente modificato e La Villa fu teatro di numerosi ridimensionato a causa della incendi: durante la Seconda guerra costruzione del cavalcavia che mondiale l’edificio fu seriamente porta alla zona industriale. segnato dalla distruzione del tetto, Negli anni Ottanta la zona del che poté essere ripristinato solo a parco lambita dal fiume Corno è conflitto concluso; negli anni stata ceduta dai proprietari al Villa Vucetich Cinquanta l’ennesimo incendio Comune per necessità urbanistiche Stazione ferroviaria (Archivio Biblioteca) provocò la demolizione del fienile e pubbliche.

di crocevia. Il 31 dicembre dello stesso anno, la stazione venne collegata con quella Oltrepassata Villa Vucetich e quadro della Madonna da distruggere l’ancona, fosse di Portogruaro completando proseguendo verso la tempo immemorabile oggetto stato folgorato da un fulmine il tratto proveniente da ferrovia ci imbattiamo in uno di venerazione da parte della proprio mentre passava con Venezia. Di nove anni più dei tanti luoghi- simbolo di popolazione sangiorgina. un carro davanti tardi è la realizzazione della San Giorgio di Nogaro con il Si racconta poi che l’ancona all’immagine della Madonna. tratta verso Cervignano e suo significativo carico di fosse stata successivamente Il fulmine non sfiorò neppure Stazione ferroviaria Il nostro percorso ci porta quindi il completamento suggestioni e di religiosità. donata con alcune terre dalla il secondo conducente del e Via A. Canciani ora nei pressi della stazione della Venezia-Trieste. (Luca D’Agostino) Come spesso accade in contessa alla governante carro, che proseguì indenne ferroviaria, struttura In questo modo, fin dalla fine condizioni analoghe, il luogo Linis, che a sua volta si era per la propria strada assieme strategica per lo sviluppo dell’Ottocento, San Giorgio si è evocatore di un episodio sul impegnata a curare al cavallo. economico e per il panorama trovava a essere collegato crinale fra realtà e leggenda. fedelmente il piccolo edificio Nulla e nessuno poté, invece urbano di San Giorgio di con i due centri nevralgici Dopo la demolizione della sacro. La donna e i suoi eredi contro i tedeschi che Nogaro: il 26 agosto del 1888, dell’epoca, Venezia e Trieste, cappella della famiglia prestarono fede al saccheggiarono il sito dopo data d’inaugurazione della mentre quest’ultima si apriva Vucetich, un tempo annessa giuramento: quando non la disfatta di Caporetto: stazione, scandisce un evento naturalmente verso i mondi alla proprietà della Villa, bastavano gli uomini a vennero trafugati la statua, che ha davvero cambiato la dell’Est. Fu così che San la contessa Elisabetta si proteggere l’edificio, il quadro della Madonna e storia del paese, con Giorgio riuscì ad assumere preoccupò di cercare un interveniva il soprannaturale, tutti gli ex voto dei fedeli, l’apertura del tratto che una specifica dimensione nuovo luogo di culto dove come racconta un episodio compreso quello che lo collegava a Palmanova, commerciale e di scambio, esprimere la propria che affonda nella leggenda raccontava il miracolo del poi dismesso nel 1997. favorita in particolare dalla devozione religiosa, che popolare. Si narra, infatti, fulmine “selezionatore”. La tratta era il primo tassello ferrovia a cui si aggiunse identificò in un’ancona che, in una notte di L’ancona, oggi vicinissima di un sistema di trasporti successivamente anche prossima alla villa, che temporale, un ateo, che alla ferrovia, restaurata dai che avrebbe trasformato il casello autostradale sulla custodiva una statua e un aveva minacciato di proprietari e dagli abitanti San Giorgio in una sorta A4 Venezia-Trieste.

42 43 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Due passi in centro Nel romanzo Marina dello scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafòn, il protagonista L’Università Servizio Sanitario del II Gruppo dice ad un certo punto: Ospedaliero della Terza Armata. Castrense La semplice quanto drammatica Binario dismesso considerazione dalla quale partiva il (Luca D’Agostino) progetto del professor Tusini Una lezione di clinica chirurgica del prof. Tusini nella grande aula era che la guerra costringeva (Archivio Marogna) gli studenti di medicina ad abbandonare i percorsi universitari. Avevo sempre Nonostante la loro preparazione pensato che le vecchie fosse incompleta, essi venivano stazioni ferroviarie ugualmente impegnati come medici fossero tra i pochi nei campi di battaglia e presso la luoghi magici rimasti popolazione civile. Fu necessario, al mondo. quindi, rendere più efficace la loro I fantasmi di ricordi opera senza allontanarli dalle zone di combattimento. e di addii vi si A San Giorgio gli studenti mescolano con l’inizio avrebbero appreso tecniche che «si di centinaia di viaggi potevano imparare soltanto in zone per destinazioni di guerra, dove si verificavano lontane, senza emergenze continue e situazioni ritorno». “Se un giorno straordinarie e dove ancora dovessi perdermi, bisognava assolvere il precetto che mi cerchino E in effetti un paese con una non sarà mai banalmente per ippocratico ‘Primum non nocere’. in una stazione stazione crocevia come San San Giorgio solo “un posto” […]. In nessun’altra scuola come in Giorgio non può che essere dove prendere un treno. questa può aversi uno così svariato ferroviaria” pensai. sinonimo di viaggi e ritorni, campo di dimostrazione e di di ragazzi che vanno a Lasciamo la stazione alla Nel 1915 San Giorgio di Nogaro applicazione medico-chirurgica». studiare nelle città, di fughe nostra sinistra e camminiamo si era trasformato in un grosso Queste le parole pronunciate dal improvvise, di abbracci a lungo via Libertà fino a centro militare di retrovia, con professor Tusini nel discorso persone che sono dovute risalire in via Ronchi. depositi di grano e munizioni, inaugurale della scuola il 13 partire per trovare lontano Dopo qualche centinaio dormitori, mense, ospedali, febbraio 1916. In poco più di due un lavoro. Da qui, come da di metri, appena prima comandi e militari di ogni arma. settimane il Genio Militare fece moltissimi altri luoghi del di costeggiare il Duomo, In questo scenario prese vita una sorgere le baracche adibite a e del troviamo via Università scuola da campo per gli studenti dormitorio e refettorio. Veneto, soprattutto negli anni Castrense che deriva il nome universitari dei corsi di medicina L’università dispose, inoltre, del Dopoguerra, centinaia di dall’episodio forse più e chirurgia arruolati tra le fila della sala consiliare del Municipio persone sono partite per il importante nella vicenda Alloggi di legno costruiti dell’esercito italiano. adibita ad aula magna, di un’aula Sudamerica, la Svizzera, storica di San Giorgio di per ospitare gli studenti L’idea fu del professor Giuseppe collettiva ricavata dalla sala Maran, soldato nel 1916 l’Australia o il Belgio a Nogaro e da una delle Tusini, già docente alla clinica di un laboratorio di anatomia (Archivio MCRR) cercare di battere la miseria. esperienze più originali della chirurgica dell’Università di Modena istituito presso la cella mortuaria del Anche per questo la stazione Prima guerra mondiale. e direttore, dopo l’arruolamento, del cimitero, oltre che dell’enorme

44 45 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Due passi in centro casistica medica rinvenibile nei due 1916 – talora un fragore di bomba Municipio Particolare della ospedali della sanità militare e nei caduta, ma le lezioni non si (Alessio Buldrin) fontana del Municipio (Luca D’Agostino) sei della Croce Rossa presenti interrompono». Nonostante la sua nel territorio sangiorgino. breve vita, il solo biennio ‘16-’17, Per completare il percorso di l’Università Castrense di San laurea, furono ammessi gli ufficiali Giorgio di Nogaro riuscì a laureare medici combattenti in precedenza 467 medici che poterono essere iscritti al quinto e sesto anno impiegati nelle zone di guerra. Interno del dormitorio degli della facoltà di medicina. A fine conflitto la maggior parte studenti (Archivio MCRR) La giornata degli studenti non di loro esercitò la professione aveva un attimo di respiro. «Sveglia, in qualità di medici condotti ma pulizia personale e caffè dalle 6,30 si affermarono anche specialisti alle 7,30. Lezioni dalle 7,30 alle 12. di fama e docenti universitari. Lezioni ed esercizi di laboratorio Presso la sala consiliare del dalle 14 alle 18. Studio dalle 20 Municipio di San Giorgio è ancora alle 22.30». presente una lapide la cui iscrizione «Fuori tuona il cannone e rombano ricorda il sacrificio di molti gli aeroplani – scrive Piero Giacosa di questi giovani medici che sulla rivista «La Lettura» del 1 luglio morirono in battaglia.

Oltre la via si apre l’area (la più importante del paese): ufficiale con cui San Giorgio Chiudiamo questa breve passeggiata che taglia il centro della delle scuole, ma risalendo al centro una grande scultura di Nogaro si presenta cittadina proprio come abbiamo cominciato, con le parole di verso la strada statale ci in bronzo, realizzata nel 1926 agli ospiti. Luca D’Agostino: troviamo nell’incrocio da Aurelio Mistruzzi, principale della cittadina. attraverso la quale Particolare della fontana Ecco come scoprire Alla nostra destra il Duomo San Giorgio ricorda i suoi in Piazza del Municipio, San Giorgio, un paese in opera realizzata nel 1926 di più recente costruzione caduti. La statua rappresenta da Aurelio Mistruzzi continua ricerca, tra passato (è stato inaugurato il 18 luglio un combattente che si riposa (Luca D’Agostino) Personalmente andrei e presente, tra quello che 1954 su un progetto dopo la vittoria ma con a ricercare un po’ tutte fu e quello che potrebbe originario dell’architetto gli occhi attenti quasi quelle istantanee che essere in una sorta di Cesare Miani, poi rielaborato a controllare l’arrivo di raccontino qualcosa costante ribaltamento da Giacomo Della Mea), nuove minacce. del passato di del tempo che ci possa mentre di fronte, oltre la Ampliata nel 1985, permettere di osservare San Giorgio. Manifestazione Itinerannia strada statale, notiamo su progetto del questo territorio con occhi (Alessio Buldrin) Sappiamo benissimo l’edificio del Municipio prof. Gigi Di Luca con nuovi e curiosi. in forme classicheggianti, la realizzazione di quanti edifici, angoli, inaugurato il 4 ottobre 1903 alcune ampie vasche, piazze nascondono su progetto dell’ingegnere camminamenti elementi interessanti Particolare del Municipio Enrico Pauluzzi di . sopraelevati e con dal punto di vista (Luca D’Agostino) Davanti, sul grande piazzale, l’inserimento di aiuole, storico e sociale. l’ennesima fontana è il “biglietto da visita”

46 47 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Due passi in centro Murales a Chiarisacco (Alessandro Arciero)

Tra murales, fontane e sport

Chiarisacco, Zellina, i Galli, Villanova, Zuccola

Si pensa spesso che le Si può immaginare un frazioni o le località che percorso che inizia dalla fanno parte di una cittadina piazza principale di siano periferia, luoghi San Giorgio e, senza distanti dal cuore pulsante nemmeno accorgersene, del centro, di poco interesse. ritrovarsi a Chiarisacco o a Che, in sostanza, risultino Villanova. E, nonostante appendice. A San Giorgio questo, essere catapultati in di Nogaro, al contrario, un mondo diverso, con una le frazioni sono un sua autonomia e con le continuum, non proprie specificità. c’è apparente distacco, Il termine periferia deriva né geografico né dal greco peri (intorno) emozionale. e pherein (portare): un “portare intorno” che sembra collegarsi perfettamente alla vocazione di scambi e passaggi che segna questo territorio, come a indicare Casa di Villanova che i dintorni possano (Luca D’Agostino) diventare essi stessi protagonisti, centro a loro volta di qualcosa.

48 49 SRAN GIO GIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Tra murales, fontane e sport Monumento ai caduti, Facciata laterale della chiesa opera dell’artista Gigi Di Luca di San Floriano (Luca D’Agostino) a Villanova (Alessandro Arciero)

Particolare del monumento Questo itinerario ci porta a la bicicletta per puntare dello sport per comprendere a Villanova (Luca D’Agostino) cogliere il profumo dei verso Torviscosa su strade fino in fondo che questa terra campi, a intersecare il fiume bianche, in mezzo ad acqua esprime valori di livello precedente chiesetta, eretta Corno in più punti, alzare e boschi, fare un tuffo nel nazionale e internazionale attorno al 1464 ora demolita. lo sguardo per ammirare passato e nella grande Storia anche grazie alla canoa, recente L’edificio antico sorgeva i murales e chinarsi per bere con le vicende che sfiorano alla scherma, al calcio. inaugurazione all’interno di quello che era Rosone dalle numerose fontane. la Prima e Seconda guerra il cimitero e presentava della chiesa di una pista Ma non solo: inforcare mondiale o sostare nei luoghi di San Floriano, ciclabile che un coro affrescato con le opera di corre parallela immagini dei quattro Andrea Pavon alla strada. evangelisti. (Luca D’Agostino) È un itinerario, A partire dal 1945, la chiesa anche se percorso su fu sconsacrata e utilizzata paese, seguiamo l’indicazione Vetrate della chiesa asfalto, a basso impatto come aula scolastica per che ci porta a Villanova di San Floriano di traffico e quindi i bambini della frazione. (Luca D’Agostino) svoltando a sinistra. l’ideale per chi L’attuale chiesa di San Villanova è menzionata per vuole passare un Floriano, nell’architettura la prima volta in un paio d’ore all’aria quasi spontanea del suo documento del 1274 per aperta. Superato involucro di mattoni faccia- essere stata assegnata in il ponte sul vista, crea un unicum feudo dal patriarca di Corno, troviamo omogeneo con gli edifici Aquileia. La “nuova villa” alla nostra destra del piccolo borgo e svela discende quindi dalla ripresa la chiesa di negli affreschi al proprio demografica e delle attività Villanova di interno le qualità artistiche all’alba del nuovo Millennio recente del pittore sangiorgino Imboccato il sottopasso nei con l’imponente opera di costruzione Silvio Pavon, mentre in anni Chiesa di San Floriano pressi della stazione dei dissodamento dell’area. (1933), ma che più recenti la sua facciata è a Villanova (Luca D’Agostino) treni, ci dirigiamo verso Anche questo percorso riprende il titolo stata arricchita dal rosone Porto Nogaro e, prima asseconda l’uso delle due di San Floriano vitreo del figlio di Silvio, di arrivare nel centro del ruote, incentivato dalla martire da una Andrea Pavon.

50 51 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Tra murales, fontane e sport Corsi di vela su imbarcazioni dell’associazione, i direttivi. autonoma con il nome “DLF Canoa Optimist (Archivio ASD Nautica Il 4 ottobre 1986 iniziano i lavori San Giorgio”. San Giorgio) che consegneranno alla società In un successivo momento il nuovo centro polivalente decade anche la dicitura DLF intitolato a Remo Cristofoli. e si modella l’attuale “Società Successivamente la società si Canoa San Giorgio”. Nel 1989 stacca dalla gestione amministrativa riceve la Stella di bronzo al del Dopolavoro Ferroviario e diventa merito sportivo del CONI.

Dettaglio di una corriera (Luca D’Agostino)

Seguiamo la strada campo di gara. Da questa Alcuni ragazzi in canoa si Di fronte al Centro Canoa c’è San Giorgio di Nogaro fino al lungo un famoso cammino principale che piega a destra prospettiva abbiamo sullo allenano e sfilano con un parcheggio attrezzato per 1940, quando divenne o in mezzo alla foresta. e dopo un paio chilometri sfondo la zona industriale e leggerezza sull’acqua. la sosta dei camper con tutto autonomo. È questo il segreto di un vero circa si apre il Centro Canoa, possiamo scorgere la torre È un punto di osservazione quello di cui necessita un La strada bianca, ben battuta, viaggiatore: trovare il proprio vera e propria eccellenza a della ex Montecatini. Il fiume pieno di contrasti, come viaggiatore in movimento è ideale per un piccolo angolo di paradiso appena livello internazionale. scorre placido, all’apparenza spesso accade, ed è questo sulle quattro ruote. viaggio in bicicletta o fuori dal cancello di casa, Possiamo entrare per quasi privo di corrente, che rende affascinante Proseguiamo lungo la strada. semplicemente con i piedi a pochi passi dal quotidiano. qualche minuto e affacciarci pronto a gettarsi nel mare il luogo. Ora le case si diradano fino a che calpestano la ghiaia e E guardare il mondo con sul fiume Corno che qui è dopo qualche chilometro. lasciare completamente l’erba. Ora appare tutto occhi nuovi, con la curiosità spazio alla campagna. lontano, le case, le industrie, bambina di giocare con Alla biforcazione, gli uomini. Ci si tuffa in una la terra e le radici e oltrepassiamo il ponte e dimensione fatta di silenzio e trasformarle in simboli di Sede della Società sportiva Canoa prendiamo a sinistra la alberi. Vengono in mente le avventure e viaggi. Sul pelo (Alessio Buldrin) dell’acqua strada bianca che costeggia parole di Romano Battaglia Esplorare il bosco che da un lato un piccolo corso che, nel suo libro Il fiume abbiamo a pochi metri di trasferitasi a Trieste, e sistemate d’acqua e dall’altro un bosco della vita, scrive che «spesso, distanza, sedersi sulla riva presso l’impresa Taverna planiziale denominato vivendo, commettiamo un del fiume, lasciare che i passi e il Genio Pontili. Risale al 1968 il Ronc di Sass. È la via che ci altro errore: camminiamo ci conducano verso mete riconoscimento della società da condurrà fino a Torviscosa, troppo in fretta, senza a noi sconosciute: questo parte della Federazione Italiana paese di grande interesse, gustare né vedere le piccole è forse il senso più forte Canottaggio. Nella seconda metà soprattutto per l’assetto grandi cose dell’esistenza. di vivere e calpestare la degli anni Settanta si intensificano urbanistico e architettonico Non bisogna essere ansiosi propria terra. La Società Sportiva nasce nel i tentativi di far conoscere tipico del Ventennio fascista, di arrivare: non sappiamo, Svoltando a sinistra e 1965 in seno al Dopolavoro maggiormente ai sangiorgini questa e con una storia legata in e mai sapremo, che cosa ci proseguendo lungo la strada Ferroviario sangiorgino pratica sportiva grazie alla maniera indissolubile alle riserva il destino». bianca, si torna verso presieduto da Oreste Indri. organizzazione di corsi specifici. risaie, alle bonifiche e alla È proprio attraversando il centro di Villanova. La prima sede viene individuata I risultati non tardano ad arrivare: fondazione di una grande questi luoghi che la lentezza Nei pressi dell’incrocio, dove in un capannone installato a gli anni Ottanta registrano le prime fabbrica per la produzione e il camminare acquistano è posta una piccola edicola Porto Nogaro e le imbarcazioni vittorie nelle competizioni nazionali, di cellulosa. significato, anche se non votiva, ci si imbatte nella vengono recuperate dalla Libertas mentre canoa e canottaggio Torviscosa fece parte del siamo sulla cima di una storica trattoria da Maria, di Capodistria, nel frattempo diversificano, all’interno territorio amministrativo di rinomata montagna, un punto di riferimento per

52 53 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Tra murales, fontane e sport La foce dell’Aussa Corno in località Planais (Alessandro Arciero)

Sul fiume Corno

54 3 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Tra murales, fontane e sport sostare per un pranzo veloce romano “Carisius” unito al territori, ma è libero di o bere un bicchiere di vino. suffisso gallo-latino (“acco”) mutare il suo corso, Prendiamo la strada a destra, presente in molti nomi di scherzare con l’effimera superiamo prima i binari luogo friulani. volontà di separazione della nuova ferrovia e poi “Podere di Carisio”, quindi, dell’essere umano. quelli della vecchia. una delle tante gastaldie All’imbocco di via Oltrepassati, entriamo rurali del passato che Chiarisacco, proprio ai È sufficiente alzare lo vista che si scosta dal nostro nella natura, finestre nell’abitato di Chiarisacco mostra, nei rilevamenti margini della statale, sguardo sui piani alti delle quotidiano modo di guardare colorate, animali che che si sviluppa, soprattutto, catastali del XIX secolo, troviamo una fontana molto case di Chiarisacco per il mondo. I murales, realizzati assurgono a simbolo, agane, oltre la strada statale. una curiosa divisione in due particolare, quella della accorgersi della presenza su iniziativa del Circolo disegni che rappresentano All’incrocio con quest’ultima, parti: Chiarisacco e Zuccola. cosiddetta aghe clope, che di numerosi murales che Culturale Chiarisacco, alcuni episodi legati alla quindi, giriamo a sinistra Come mai? conferma come in tutta la affrescano i muri. che ha invitato numerosi religiosità, fanno di questa in direzione dell’abitato Semplice: il Corno, come zona di San Giorgio di Osservare la parte alta degli artisti ad affrescare i muri strada una soggettiva di San Giorgio. molti fiumi nel corso del Nogaro sia diffusissima la edifici di un paese, come di delle case, colorano la via esplorazione che ogni Il toponimo racconta molto, tempo, ignora i confini presenza delle fontane, una una città, spesso è sinonimo principale della frazione. viandante può cogliere per e, in questo caso, è privo di dell’uomo, non asseconda il caratteristica dell’intero di scoperta di una prospettiva Volti di donne, pesci, figure in collegare simboli e affreschi interpretazioni derivando dal circoscrivere e il delimitare territorio. altra: ci offre un punto di mezzo alle nuvole, paesaggi a chissà quali mondi.

Fontana a Chiarisacco Murales a Chiarisacco Il paese (Alessandro Arciero) (Luca D’Agostino) delle fontane

Il paese dell’acqua. Così veniva l’amministrazione comunale decise descritto nei primi anni di trasformare dodici dei tredici pozzi del Novecento San Giorgio artesiani esistenti in altrettante fonti di Nogaro. d’acqua. Due fra quelle ancora attive E in effetti tutto il territorio della si trovano nella frazione di Bassa friulana è ricco di corsi Chiarisacco. Una di esse è ubicata d’acqua. Il fiume Corno ha origine nella piazza omonima mentre l’altra, lungo la cosiddetta “linea delle ben visibile dalla strada statale risorgive” che va da a all’imbocco di via Chiarisacco, si Palmanova e contribuisce ad caratterizza per la solforosità delle alimentare, assieme allo Zellina e sue acque (aghe clope in friulano). alla Corgnolizza, la falda freatica Una terza è situata nella frazione di dalla quale prendono vita le fontane Zuccola, ai margini della strada che di San Giorgio. porta alla chiesetta di San Marco. La storia di queste ultime si lega Almeno altre due fontane si trovano necessariamente alla vita umana e nel centro del paese, anche se alle sue esigenze primarie. Le prime dalle loro bocche non esce più furono progettate e realizzate alla acqua, mentre molte altre sono fine dell’Ottocento, quando state rimosse.

56 57 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Tra murales, fontane e sport Sempre il circolo culturale tutto particolare e risulta ben costruzione con una torre Guglielmo e la moglie Anna raccogliersi in preghiera. realizza da moltissimi anni il visibile per chi guida lungo la che spunta sul retro: Chiaruttini, quest’ultima di I Maran, alla fine del suggestivo “Presepe sui statale 14. Un appuntamento Villa Montegnacco. estrazione popolare, ebbero conflitto, si ritrovarono con laghetti” nel contesto ormai consolidato per tutta la Nell’articolo Di Montegnacco. sei figli, cinque femmine e un un luogo che si era fatto paesaggistico e naturale del comunità e che vede la La mia famiglia paterna, maschio, Max (il padre di custode di preghiere, parco del fiume Corno. partecipazione attiva degli contenuto nell’Annuario del Anna). A Max il Comune di richieste di grazia, pathos e Ogni anno viene ricercata alunni delle scuole 2010 curato dall’Associazione San Giorgio ha dedicato una spiritualità, come ricorda una rielaborazione e rilettura dell’infanzia e il Culturale Ad Undecimum, via per onorare gli atti di anche il recente timpano dell’idea classica del presepio. coinvolgimento di molte la nipote di Guglielmo coraggio da lui compiuti musivo realizzato sul piccolo Di notte, con le luci e il riflesso famiglie di Chiarisacco. di Montegnacco, Anna, durante la Prima guerra portale d’ingresso dall’artista dell’acqua, l’opera, curata da Se proseguiamo lungo via racconta la genesi e gli mondiale. Andrea Salvador, dove la ultimo dall’architetto Paolo Chiarisacco, sulla sinistra interni dell’edificio. Così, anche se si percorre la figura del Cristo morto tra le Morettin, assume un fascino possiamo notare una grande via al giorno d’oggi, la mente braccia di Maria è sostituita va a inizio secolo e ci si da quella di un militare immagina la vita del nobile italiano. Dal mosaico si Guglielmo e della moglie irraggia un messaggio di Anna divenuta contessa, speranza: oltre il manto Nei primi anni del Novecento mio nonno le voci dei loro sei bambini della Vergine sorge un sole che riempivano l’aria, chiarissimo che fa da sfondo acquista un terreno grande per i canoni in un gioco che fa rivivere al volo di una colomba. d’oggi, minimo per l’epoca, di circa 7-8000 storie d’altri tempi. Ancora oggi al suo interno metri quadrati per una grande villa, Da Chiarisacco proseguendo si celebra qualche messa l’orto, il giardino, su via Emilia in direzione e la cappella è in ottime un campo per coltivare il granoturco Torviscosa, sulla sinistra c’è condizioni. e per stalle e dépandances. via Paluduz e non appena La frazione di Chiarisacco Non mi sono mai chiesta come e dove imboccata la via circa cento è legata, oltre che alla Prima abbia trovato i soldi per fare ciò, metri più avanti si trova la guerra mondiale, anche alla ma l’ha fatto e l’edificio era nonostante chiesetta votiva dei Maran, Seconda, perché è stata costruita nel 1917. Durante la teatro di importanti azioni tutto abbastanza imponente, Prima guerra mondiale il di lotta partigiana. con grandi finestre complete di fregi, terreno e il caseggiato di Pierluigi Visentin, scrittore e stanze di 25 mq., una per ogni figlio, proprietà dei Maran furono storico sangiorgino, nel suo Villa Montegnacco più quella dei genitori, 8 in tutto, Presepe sull’acqua ideato requisiti dai militari per libro Romano il Mancino a Chiarisacco e poi un salotto, una camera da pranzo, dall’Arch. Paolo Morettin allestire il grande ospedale e i Diavoli Rossi raccoglie (Alessandro Arciero) (Paolo Morettin) lo studio del nonno, l’enorme cucina da campo n. 234. la storia del gruppo che con pranzo per tutti i giorni e la dispensa, Considerati gli scontri divenne protagonista detta cantina, di grandi dimensioni. sanguinosi e le numerose dell’assalto alle carceri di vittime, si rese necessaria la Udine. Capo di questo Tutto ciò su due piani, più il terreno, costruzione di una cappella gruppo era Gelindo Citossi con un’ampia galleria dove tributare l’estremo di San Giorgio di Nogaro che lo divideva in due, saluto ai soldati che morivano (nato nella frazione di coronato da una torretta nonostante le cure dei medici Zellina), sesto di nove fratelli, completa di merli. dell’Università Castrense, che aveva perduto l’uso del o più semplicemente dove braccio sinistro.

58 59 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Tra murales, fontane e sport Diavoli Rossi era il nome di mescolano ai racconti dei un gruppo di una ventina di marinai, e così incomincerà “gappisti” che operava nella l’avventura di questo pittore Bassa friulana e Romano il autodidatta che illustrerà le Mancino guidava imboscate, vicende della guerra e della sabotaggi, eliminazioni di Resistenza (in particolare Gruppo di case a Zuccola spie. Le azioni del “Mancino” nella Bassa friulana) in 364 (Alessio Buldrin) vanno inserite in un periodo tempere. Anche qui la di forti contrapposizioni Grande Storia ha fatto il suo romana, un edificio in accompagna le anime dei e in un passaggio della Storia corso: il fiume e i ponti che muratura. defunti nell’aldilà, per cui alquanto delicato, in cui le oggi appaiono a camminatori Testimonianza del dominio nella Bassa friulana è ancora singole vicende andrebbero e viandanti come luoghi veneto è la chiesetta di in uso la locuzione: «Al le lât sempre contestualizzate imperturbabili, lontani dalle San Marco (santo protettore cun San Marc» per dire che e storicizzate. grandi questioni del mondo, di Venezia) eretta nel XV una persona è morta. Su questi temi si snoda anche sono stati, in realtà, teatri di secolo. La costruzione è Lasciando alla nostra destra l’affascinante “racconto per guerre e lotte che hanno semplice e lineare; la facciata la chiesetta e proseguendo immagini” della mostra segnato il Novecento e il contiene un rosone dritti, si presenta alla nostra permanente allestita a Villa nostro destino. raffigurante San Marco e il sinistra la Corgnolizza. Dora, dal titolo La guerra di Lasciata la chiesetta Maran, leone ed è opera dell’artista Allo stop ci dirigiamo verso Due acquerelli della mostra Angiolino. Fatti di guerra e di si arriva a una piccola Andrea Pavon. L’interno si sinistra e quasi subito La guerra di Angiolino Resistenza visti con gli occhi rotonda che, tenuta la articola in un unico spazio svoltiamo a destra, passando di Alfonsino Filiputti (Archivio Biblioteca) del cantastorie-pittore di sinistra, ci immetterebbe senza presbiterio con travi a accanto alla nuova Casa San Giorgio di Nogaro sulla strada che porta vista. La tradizione dell’acqua. Intravediamo un Alfonsino Filiputti. nell’abitato del comune di attribuisce all’evangelista impianto sportivo e, Fin da piccolo, Alfonsino Porpetto. Percorrendo invece Marco (molto vicino a seguendo la strada, ci detto Angiolino Filiputti la via a ritroso e ripresa la San Pietro), la prima troviamo di fronte a campi (1924-1999), dimostra grande statale verso destra, dopo evangelizzazione del Friuli; da calcio, a una palestra passione per la pittura, qualche centinaio di metri, ci per questo il suo ricordo è dedicata alla scherma, in modo particolare lo si trova, senza nemmeno ancora molto vivo e fonte di e al palazzetto dello sport. Dettaglio di una casa affascinano i soggetti marini. accorgersene, nella piccola narrazioni leggendarie. Sport, appunto, che a San Interno della chiesetta di San Marco a Zuccola (Alessio Buldrin) Dopo le Elementari è località di Zuccola, che ai Si dice, infatti, che Marco, Giorgio di Nogaro è elemento a Zuccola (Alessio Buldrin) costretto ad tempi della Serenissima era facendo rotta da Alessandria primario della vita cittadina Chiesetta di San Marco abbandonare un’enclave veneta in d’Egitto verso Aquileia, fu e fucina di talenti in vari a Zuccola (Alessio Buldrin) gli studi, ma territorio imperiale. Zuccola sorpreso da una fortissima settori. continua a deriva dal friulano zùc o cùc tempesta. Pregò allora Dio, dipingere con che indica un terreno che trasformò la tempesta in passione. elevato: infatti, nei pressi un arco multicolore: Quando scoppia della Corgnolizza, fino alla l’arcobaleno, come un ponte la guerra, nella fine degli anni Sessanta, tra cielo e terra che in fantasia di esisteva un rialzo del friulano è detto, appunto, Angiolino terreno. Arc di San Marc. i ricordi dei Pare che in tempi antichi Come altri santi, molto romanzi di esistesse un castelliere e presenti nell’immaginario avventura si successivamente, in epoca popolare, San Marco

60 61 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Tra murales, fontane e sport e la nascita della Gemina Scherma. Di lì a poco alcuni atleti si meritano A San Giorgio di Nogaro lo sport è sempre stato d’élite. Società sportive la convocazione in nazionale per come il calcio, la pallavolo, la scherma, la canoa, il pattinaggio, il basket, il la Coppa del Mondo Under 20. Lo sport Tra le fila dei più giovani si baseball e la nautica sono diventate vere eccellenze e molti sono i giovani Palazzetto dello Sport di San Giorgio nel DNA atleti che ogni anno sono impegnati nelle rappresentative regionali e segnalano due titoli italiani nelle di Nogaro (Archivio Biblioteca) nazionali conquistando titoli importanti. Sei sono gli impianti sportivi di categorie “ragazzi” e “cadetti”. ultima generazione che garantiscono assieme alle due palestre, gli spazi Per ben due volte, nel 2003 e nel dal ’73 al ’77). Fin da subito si necessari per poter far allenare gli atleti delle varie società. Le società 2005, viene conquistata la Coppa Circoli nautici coltiva un valido settore giovanile sportive dilettantistiche e amatoriali in tutto sono 27. del mondo di spada femminile. femminile che negli anni riuscirà a L’A.S.D Nautica San Giorgio Baseball e softball dare continuità e a garantire ottimi è stata fondata nel 1973 da un risultati sportivi. gruppo di persone accomunate Nella stagione ’86-’87 la squadra Il calcio La pallacanestro La squadra viene costituita dalla passione per il mare. viene promossa in serie B, ufficialmente nel ’69 e come campo Nel 1979 viene affiliata alla mentre due anni più tardi sfiora Fondata subito dopo la Grande L’Olimpico, l’ex pista da ballo di allenamento viene inizialmente Federazione Italiana Vela e nel l’ammissione in A2 pur avendo Guerra, nel lontano 1921, la S.S. all’aperto, è il primo campo da gioco individuata un’area abbandonata di 1982 ottiene il riconoscimento vinto ex aequo il campionato. Sangiorgina ha saputo imporsi nel della Società Sangiorgina deposito legnami (“Ex Goriu”), ufficiale da parte della Federazione corso degli anni come punto di Pallacanestro, nata nel 1952 e in località Galli. Dopo alcuni anni Italiana Motonautica. riferimento del calcio regionale subito riconosciuta dalla F.I.P. le attività vengono forzatamente Il pattinaggio artistico Dopo i primi anni di intensa attività grazie ai successi del proprio settore Dopo vari alti e bassi, la società sospese e i giocatori costretti a velica a favore dei giovani, la società Il 2 marzo 1989 un gruppo di giovanile, ancora oggi fiore ha trovato un equilibrio che le spostarsi in altri impianti sportivi è in grado di “svezzare” i primi atleti genitori costituisce la Società di all’occhiello della società, che può ha permesso di sviluppare ritenuti più idonei. La squadra tra cui l’ormai famoso Stefano Rizzi. Pattinaggio Artistico Libertas, vantarsi del titolo di “Scuola calcio maggiormente il settore giovanile. femminile interrompe così il suo Ora la Società Nautica ha una sede sull’onda dell’interesse portato dalla qualificata” e di “Centro pilota Per questo motivo si è meritata percorso mentre i ragazzi si sempre più curata e vanta un squadra latisanese ospitata per anni Regionale”. In anni recenti la un riconoscimento del C.O.N.I. trasferiscono a Castions delle Mura, numero elevato di soci organizza presso la pista esterna delle scuole società è stata premiata dalla e la partecipazione alla Snaidero in attesa del nuovo impianto presso regate veliche e ogni estate medie di San Giorgio e l’annessa Uefa per l’attività sportiva volta a Basket Friuli, sodalizio di il Villaggio Giuliano, dove la Società istituisce corsi di vela per bambini, palestra. Dopo le prime esperienze promuovere il calcio giovanile. che individua e prepara i migliori Baseball Dragons Club può ragazzi e adulti. agonistiche, nella seconda metà Molti sono i calciatori che in questi giovani delle squadre affiliate. finalmente proseguire le sue attività. Il Circolo nautico Laguna San Giorgio degli anni Novanta la società novant’anni hanno calpestato il si trova in località Planais ed è consolida il suo staff tecnico manto erboso del vecchio “Germano La scherma La pallavolo formato da un centinaio di soci e e cresce il livello degli atleti. Pez” o dello stadio “Cornelio simpatizzanti uniti dalla passione per Il 2008 è l’anno in cui si inaugura Collavin”; parecchi di essi hanno La prima associazione schermistica Il 1972 è l’anno in cui nasce la nautica da diporto e la pesca la nuova palestra di pattinaggio. intrapreso carriere brillanti, sangiorgina viene fondata nel 1967 ufficialmente la Società Pallavolo sportiva praticati principalmente diventando famosi per aver giocato e un anno più tardi si registra Sangiorgina, affiliata alla nella Laguna di Marano e di Grado. in squadre professionistiche senza l’affiliazione della società alla F.I.S. federazione nazionale. Anche questa Gruppo di barche ospitate Tra le attività del circolo, però dimenticare mai la loro prima mentre viene individuata nel disciplina viene praticata all’interno dalle nautiche (Alessio Buldrin) in collaborazione con altre formazione: da Gino Archesso a complesso “Ex Gil”, a quei tempi in della palestra “Ex Gil”. associazioni culturali e sportive, Silvano Moro, da Bruno Maran a disuso, la sede per gli allenamenti Fanno da apripista le ragazze, anche numerose iniziative culturali Renzo Pestrin, da Ermanno Cristin e le gare. Nel 1987 si registra la seguite a distanza di un anno dai quali mostre fotografiche, convegni a Walter Franzot e tanti altri ancora. fusione con la F.A.R.I.T. di Trieste ragazzi (per sole tre stagioni, e redazione di calendari.

62 63 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Tra murales, fontane e sport Chiesa di Zellina (Luca D’Agostino) Un porto verticali evidenti nella parte superiore e una superficie piatta Invece di riprendere subito la nella notte e levigata nella parte inferiore statale 14, proseguendo dritti dei tempi centrale. Forse un bilanciere per il nostro cammino oltre piroga attribuibile al Bronzo antico. gli impianti sportivi, Una serie di pali allineati conficcati ci avviciniamo, senza nell’alveo del fiume. Scoperte che incrociare troppe automobili, vanno ad aggiungersi ai numerosi alla frazione più lontana siti di epoca romana già censiti del comune di San Giorgio: Questa l’ipotesi più probabile lungo il fiume Zellina - tra cui, il più Zellina. Il toponimo proviene pare abbia sostato proprio longobarda gahagi, che per dare collocazione ai rilevante, nonché l’unico interessato dallo sloveno celìna, vale a in quel pezzo di terra». significa terreno chiuso, ritrovamenti avvenuti durante da uno scavo archeologico: la dire “terreno incolto”, Forse è un’interpretazione riservato ai nobili. lavori di pulizia e sistemazione fornace in comune di Carlino e attribuisce ai laboriosi storicamente non corretta, Non vi è perciò un richiamo dell’argine del fiume Zellina. - una vera e propria testimonianza contadini balcanici il merito ma estremamente alle popolazioni dei Galli Un tronco d’albero di 5 metri dell’importanza di questo corso di aver ripopolato e coltivato significativa da riportare Carnî, di stirpe celtica, di lunghezza e 80 centimetri di d’acqua quale via di comunicazione un'area devastata dalle perché richiama, ancora precedenti ai romani, come diametro con diverse scanalature di persone e merci. scorrerie ungariche. una volta, come anche qualcuno ha erroneamente Ma è bello anche pensare l’immaginario popolare leghi pensato, ma un più che Zellina sia l’appellativo la vicina Zellina alle verosimile legame con il C'è una leggenda popolare, Luciano Morandini, grande Boschi prati magri a di un'antica principessa, lontananze dei paesi dell’Est. vocabolo longobardo che molti anziani raccontano scrittore e poeta di origine mezzogiorno appartenente a una tribù E davvero indietro nel tempo indicante la zona silvestre ancora, che vede i Galli, sangiorgina, nella sua poesia trifogli mediche altissima affondano le origini di questa (Bosc dai Gjai) un tempo popolo pacifico e laborioso, nomade, morta in questa “Incontro con paesaggio” avena zona e sepolta nel fiume località: numerosi reperti disboscata per far posto stanziarsi qui dopo aver contenuta nella silloge nei sacchi odore di che ha preso il suo nome. archeologici ritrovati di alle abitazioni. attraversato le Alpi. Camminando Camminando Entrambe le storie, vere o recente lungo il corso del Di loro e del loro passaggio racconta, con la potenza dei carrube false che siano, si legano a fiume Zellina sono resterebbero solo tracce, versi, i profumi, i suoni, i fichi nei cortili e prugne questa zona segnata dalla testimonianza di bassi muri e frammenti di sapori di questi territori: tintinnio di secchi vocazione di partenze e insediamenti databili pentole, che i cacciatori, ho sognato quell'aria ritorni, di marinai e navi, di all’Età del Bronzo. prima della canalizzazione della Bassa passaggi continui di persone Svoltando in direzione sud del fiume Zellina, potevano mi sussurra provenienti da lontano. nei pressi dell’incrocio sulla scorgere fra le canne appoggiato al vecchio Come si legge nel libro di statale 14 (la strada speculare e il fango. E anche se portone Pierluigi Visintin già citato in verso nord ci porterebbe, quest'ultima versione non è precedenza, a detta del più invece, nell’abitato di Dettagli della chiesa storicamente fondata, forse ricordo tappeti di giovane dei fratelli Citossi, Pampaluna, in comune di di Zellina (Luca D’Agostino) nella saggezza degli anziani mughetto la loro famiglia e gli Sguazzin Porpetto), raggiungiamo la si nasconde qualcosa di e un nome straordinario venivano dal Montenegro: località Galli. Il toponimo verosimile. Per un viandante Pampaluna «Lo diceva mia nonna Rosa Galli, e in particolare il nome è suggestivo pensare che, regina dei pescheti Citossi. Infatti il bosco di friulano Giai/Gjâi, deriva, prima di lui, altri viaggiatori Zellina si chiama bosc dai con tutta probabilità, dalla e altri popoli abbiano zingars perché la carovana rielaborazione della parola calpestato la stessa terra.

64 65 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Tra murales, fontane e sport Fiume Corno (Alessandro Arciero)

P asSAGGI d’acqua Il Corno, la Corgnolizza e la magia del fiume

comunità riconoscano e rispettino il corso di un fiume. Ma c’è di più. Il fiume diventa parte integrante della comunità, inserito in modo naturale Le città e i paesi si possono nella vita quotidiana delle dividere in due grandi persone, fino a diventare un categorie: quelli che sono luogo fisico dove andare, attraversati da un fiume e ritrovarsi, come fosse una quelli che ne sono privi. piazza. «Andiamo al fiume?». L’uomo, fin dall’inizio della Quante volte sarà stata posta sua storia e della sua questa domanda? evoluzione, ha sempre Sulle sue sponde uomini cercato di insediarsi lungo e donne avranno discusso i corsi d’acqua perché tale del mondo, si saranno vicinanza significa vita, innamorati, un nonno avrà possibilità di allevare insegnato al nipote a pescare Ponte in legno a Chiarisacco animali, irrigare i campi, o a riconoscere gli alberi, (Luca D’Agostino) usufruire dell’acqua per i ragazzi si saranno tuffati lavare, far da mangiare, dai rami più alti e avranno bagnarsi. Questa necessità trascorso interi pomeriggi ancestrale fa sì che le d’estate.

66 67 SRAN GIO GIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni P asSAGGI d’acqua Paesaggio Il Parco Intercomunale conserva e corso il programma europeo (Alessio Buldrin) protegge caratteristici ambienti “Life Friuli Fens”, volto al ripristino umidi di riva, i quali danno luogo a di torbiere calcaree), Palude di Nelle tenebre, ovunque si camminasse, una ricchissima vegetazione e a Fraghis (23 ettari a nord di il fragore del fiume sembrava seguirti. elementi di biodiversità unici, Porpetto) e Torbiera Selvote I numerosi ponti e ponticelli dettavano una specie come i biotopi, ovvero ambienti (60 ettari nel comune di ), tutti dichiarati siti di di ritmo e ponevano delle pause all’interno che ospitano comunità di specie all’interno di un unico ecosistema. importanza comunitaria (S.I.C.) di quel panorama fluviale. Tra questi, i più estesi sono i biotopi e sottoposti a una stretta tutela Le persone erano infatti costrette a fermarsi Palude del Corno (51 ettari nei naturalistica che vieta l’importazione e a confrontarsi con l’acqua Canneto sul fiume Corno comuni di e Porpetto, di specie vegetali non autoctone e (Alessio Buldrin) all’interno dei quali è attualmente in l’escavo dei letti dei corsi d’acqua.

Così scrive Banana Yoshimoto di Porpetto, dove è stata Il primo documento in cui Ravonchia con le paludi, e forse questo confronto misurata un’altezza di oltre viene citato il fiume Corno è i diritti di pesca, i boschi avviene da sempre, silenzioso cinque metri. Un parco a tutela un diploma patriarcale del e i diritti di caccia». e inconsapevole, anche tra gli Il nome, dal latino Cornu, è del fiume 1031 con il quale il patriarca Questo fiume intreccia la sua abitanti di San Giorgio di molto comune ai corsi Popone, dopo aver fatto storia con la vocazione Nogaro e il loro fiume. d’acqua e allude alla forma ricostruire la Basilica di produttiva e di passaggio Il Corno, Cuar in friulano, del percorso, fatto di anse, Aquileia, concede a quel che caratterizza da sempre nasce in comune di Gonars, piccole deviazioni, affluenti Capitolo alcuni beni del San Giorgio. nei campi sulla destra della che lo alimentano. Patriarcato. Ha rappresentato una via strada che porta alla località Il Corno sfocia nella laguna Queste concessioni commerciale di grande Castello, a qualche chilometro di Marano, dopo essersi Il Parco Intercomunale del consistevano in numerosi importanza fin dai tempi più a nord di San Giorgio. intersecato con l’ultimo fiume Corno è stato istituito villaggi della Bassa friulana antichi, basti pensare al Come lo Stella, l’Aussa e la tratto del fiume Aussa. nel 2004 grazie alle possibilità con i relativi diritti di caccia trasporto delle merci e Corgnolizza, prende vita Bagna i territori dei comuni offerte dalla legge Regionale e di pesca su paludi, boschi e all'attività portuale. lungo la cosiddetta “linea di Gonars, Porpetto, 42/1996. acque. Venivano inoltre La Serenissima utilizzava il delle risorgive”, nel tratto di San Giorgio di Nogaro, Si estende per circa 200 ettari concesse «anche la villa di Corno come un'autostrada pianura compreso tra il Torviscosa e, nel suo nei comuni di Gonars, Porpetto Marano, la villa di Carlino e liquida per trasportare, su Tagliamento e l’Isonzo e in scorrere, raccoglie le acque e San Giorgio di Nogaro. la villa di San Giorgio con chiatte, tronchi di rovere che particolar modo lungo la delle rògge Avenale, Il contesto ambientale è quello tutti i loro redditi, insieme servivano alla città di direttrice congiungente Corgnolizza e Zumello, di risorgiva: le acque sotterranee con tutti i loro terreni e Venezia, che da sempre Codroipo-Palmanova. anch’esse di risorgiva. di alta pianura penetrate nel Pescatore sul Corno pertinenze, con i campi, sfruttava il Friuli e il Cadore Il Corno ha temperatura e Le caratteristiche di unicità terreno vengono spinte in (Alessio Buldrin) le vigne, i prati, i pascoli, come bacini inesauribili di portata quasi costanti e che contraddistinguono le superficie dai terreni sabbiosi e coltivati e non coltivati, legname. Anche sotto il quest’ultima non dipende aree interessate dal fiume argillosi, dando origine a zone con le acque o corsi d’acqua e dominio austriaco il destino dalle piogge ma dalla falda hanno permesso la creazione dove sono presenti pertugi a mulini e le isole dal mare e del fiume fu lo stesso, freatica. Il punto più di un parco volto a forma circolare (olle), avvallamenti dal fiume chiamato Corno soprattutto per quanto profondo si trova nel comune salvaguardare tale ricchezza. acquitrinosi (torbiere) e fiumi. fino all'acqua detta riguarda il trasporto del sale.

68 69 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni P asSAGGI d’acqua Fiume Corno (Alessandro Arciero)

70 3 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Il porto e la zona industriale Un percorso, quello che si può è l'elemento che intriga di stesso tempo. Starsene lì e fiume si trovano diverse specie di acque a decorso lento con fondo fare seguendo in alcuni tratti più chi passa da queste parti. riguadagnare la sensibilità di pesci, di cui nove inserite nella Lista melmoso e vegetazione fitta vi sono il fiume, fatto di squarci, Ed è forse nel momento della incantarsi per alcuni minuti rossa degli animali d’Italia e cinque pesci che depongono le uova finestre di verde che si aprono pausa che si affinano i sensi, mentre attorno a noi, sopra dichiarate di interesse comunitario. attaccandole alla vegetazione, come all'improvviso, contrasti tra si ascoltano i suoni e i di noi, si sente il mondo che Nelle acque vivono lo scazzone, il cobite comune e la tinca. natura e cemento, ville rumori, si odora un profumo; corre e le macchine che il barbo, la sanguinerola, Ci sono inoltre specie carnivore patrizie, mulini e lavatoi, resti girare attorno al traguardo, sfrecciano. Può essere un ma troviamo anche la rara come il luccio e l’anguilla. di archeologia industriale. farsi trascinare da un istinto piccolo paradiso quotidiano, lampreda padana, specie Alla foce, la fa da padrone il Itinerari in cui la sosta è più interiore, sentire il territorio brevi momenti in cui endemica della pianura padano- branzino che predilige il mix fra importante del viaggio, in cui sotto i propri piedi. staccarsi da tutto e tutti. veneta, e la trota marmorata. Nelle acqua dolce e salata. il fermarsi, a piedi o in E sedersi in riva al Corno Un privilegio che solo un bicicletta, oppure accostando è forse uno degli atti più paese tagliato e accarezzato l'auto per scendere sulla riva, semplici e rivoluzionari allo dall'acqua può avere.

Folaga in acqua Ponte in legno a Chiarisacco (Alessio Buldrin) (Luca D’Agostino)

Il contrasto più affascinante è la denominazione originaria quello che si respira lungo la di San Giorgio di Nogaro: Gli abitanti Il paesaggio vegetale generato dovrebbero esistere a livello del strada statale che attraversa Ad undecimum lapidem, dall’azione dei fiumi è mare: stiamo parlando del fior di San Giorgio. Appena entrati cioè a undici miglia di del fiume ricchissimo ma, nel caso del stecco, del giglio martagone e del nell’abitato di Chiarisacco, distanza da Aquileia. Parco Intercomunale del fiume veratro. Per quanto riguarda la lasciandoci a sinistra la I numerosi reperti emersi dal Corno, sono presenti peculiarità fauna, in un ipotetico viaggio di fontana dell’aghe clope, fiume (ceramiche, vasi, una biologiche estranee, almeno in ricognizione tra la terra e il cielo, ci possiamo fermare davanti spada di bronzo) e il fatto che via diretta, all’ambiente fluviale. il panorama si rivela molto ricco e a due tabelle informative e qui sorgeva la Mutatio ad il fiume, intenta a lavare i Ci si riferisce ai tre boschi superstiti variegato. Tra i mammiferi si attraversare alcuni ponti in Undecimum, ovvero una panni o a fare i dispetti agli dell’antica “Silva Lupanica” segnalano faine, donnole, puzzole legno che superano il Corno. stazione per il cambio di essere umani. Sono donne (nome che deriva da silva, foresta, (oggi a rischio d’estinzione), volpi Uno dei due tableaux ci cavalli con stalle e scuderie della tradizione popolare, e lupanica, abitata dai lupi), dal mantello fulvo, lepri e caprioli. racconta che proprio qui sulla Via Annia, ci fanno (non solo friulana), che una foresta di pianura estesa Più in su, tra i rami degli alberi, è passava una delle più comprendere come questo prediligevano i corsi d'acqua anticamente tra i fiumi Livenza e possibile scorgere il picchio verde importanti opere di epoca fiume di poco meno di venti di risorgiva, i boschi e la Isonzo. Ai confini delle zone umide, o rosso maggiore e la ghiandaia, romana: la Via Annia, chilometri, in particolare il Bassa friulana. il bosco Ronc di Sass (in territorio mentre con il calar della luce si arteria commerciale che suo ultimo tratto in territorio Alcuni abitanti sono certi di sangiorgino), il Boscat (in comune possono udire la civetta e il gufo attraversava San Giorgio di sangiorgino, sia da sempre averle viste e nella tradizione di Castions di Strada) e lo Sgobitta comune. Sono numerosi i fagiani, Nogaro e collegava Adria stato luogo di incontri e orale sono tanti i racconti che (comune di Porpetto) occupano mentre è più raro avvistare una ad Aquileia passando per scambi. E quando ci si trova ne descrivono le movenze e 20 ettari di territorio dove la farnia e quaglia (specie in diminuzione). Padova, Altino e Concordia in una terra di incroci, le caratteristiche. il carpino bianco regnano incontrasti Lungo i corsi d’acqua è facile Sagittaria. Venne costruita passati e presenti, è naturale Una di queste storie narra assieme a esemplari di olmo, sorprendere l’avèrla piccola nel 131 a.C. dal pretore Tito imbattersi in storie, di una ragazza di San Giorgio acero campestre, frassino, pioppo (la cui presenza indica la buona Annio Rufo ed è considerata leggende, narrazioni. che incontrò una fata tutta e biancospino. Si segnalano anche condizione delle colture), il una delle strade più Qualcuno, nei tempi passati, vestita di nero vicino i cosiddetti “relitti vegetali”, piante germano reale e la folaga. importanti dell'Impero avrà quasi certamente ai Casali Pantanali, lungo risalenti all’era glaciale che non Sotto il pelo dell’acqua, a monte del Romano. È da qui che deriva incrociato un’agana lungo lo Zellina.

72 73 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni P asSAGGI d’acqua prendo l’uva del loro campo?». Il terzo... Vado verso il luogo da dove La storia provenivano i fischi. Nel prato di dell’agana Dell’Olio c’è un gelso, e vi vedo una donna seduta che si regge a un La scrittrice Gina Marpillero Alghe del fiume Corno (Archivio Fabiano Zaina) (Luca D’Agostino) ramo. Era vestita tutta di nero, con le gambe a penzoloni e con i piedi lunghi e appuntiti... anch’essi neri. Mi guardava e mi spiava, di qua e di là dal ramo, facendo dondolare le Un tempo si vedevano gambe. Mi sono fermata a guardare Suggestione? Effetto della certe cose... per un bel pezzo quella donna tutta fame? Credenze popolari? Ero bambina e avevo fame, perciò nera. Mi aveva fischiato perché la Può essere, ma queste storie sono andata a casa a chiedere a guardassi, e adesso non mi diceva fanno parte di ogni paese mia madre qualcosa da mangiare. niente... Quella donna grande e tutta del Friuli Venezia Giulia «Non ti posso dare niente» ha detto nera, che sicuramente era una fata, e sono radicate nella cultura mia madre. «Va’ nel campo e mangia continuava a guardarmi dondolando collettiva. l’uva». E così sono andata nel le gambe con i piedi appuntiti e E poi, forse, tornare a campo lungo la ferrovia, vicino ai facendo cucù di qua e di là del credere a qualcosa di casali dei Pantanali. ramo. Io non mi sono spaventata e, magico, irreale, eppure così Quando me ne sto mangiando l’uva, dopo averla guardata per un bel po’, appartenente alla nostra sento un fischio: «Crederanno che visto che non mi diceva niente, terra, può fare bene stia rubando l’uva», ho pensato. ho saltato il fossatello e mi sono all'anima, per tornare «Ma... veramente sto sulla mia avviata verso casa. Quando ho bambini e guardare il mondo proprietà!». Sento altri due fischi. percorso un bel tratto, pensando a con l'incanto che troppo «Ma che cos’hanno i Pantanali?» quella strana figura, mi sono decisa spesso perdiamo da adulti. mi dicevo. «Non vedono che non a tornare per guardarla di nuovo. Non è affatto un caso, tra che ha affluenti altrettanto leggermente ondulato, l’altro, che anche la scrittrice anonimi e di oscure origini, mi fanno impressione. Gina Marpillero, carnica ma è un fiume che mi fa paura. Ogni tanto, sembra quasi molto legata alla Bassa Non lo trovo sincero. per gioco, si forma un piccolo Fiume Corno friulana e anche a San È come se nascondesse vortice che girando su se (Alessio Buldrin) Giorgio di Nogaro, nel suo le sue rive confondendole stesso inghiotte le foglie degli Storie di cortile e di corriera, fra i cespugli dei salici in ontani e dei pioppi che abbia dedicato al fiume mai». Lo descrive come maniera subdola e sorniona. stanno navigando verso la Corno un capitolo intitolato «un corso d’acqua taciturno, Quando passo il ponte che laguna. Raramente il fiume è Due fiumi. La Marpillero a fior di terra, senza sponde, divide il paese sono frequentato da imbarcazioni scrive, in un paio di pagine, guarnito in tutto il suo comunque incuriosita da anche modeste. È del fiume uno straordinario confronto percorso da arbusti che questo fiume così diverso dal Corno che vi sto parlando. fra il fiumeBut , in Carnia, gettano i loro rami nella nostro. Quelle alghe verde Io non so se in altre località e il Corno. E di quest’ultimo, sua acqua quieta e quasi scuro che la debolissima ha una diversa fisionomia. la scrittrice narra che «è un oleosa, questo fiume che non corrente trascina, come Non so se nasce allegro e fiume silenzioso, che fa curve è mai azzurro, che nasce lunghi capelli di una donna, vivace e diventa poi, durante senza senso, che non canta da un’anonima “polla”, con quel movimento il suo tragitto, così triste.

74 75 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni P asSAGGI d’acqua La Corgnolizza in una sera In bicicletta lungo le strade d’inverno (Luca D’Agostino) di San Giorgio Archivio Associazione Il poeta Luciano Morandini Ad Undecimum (gruppo Icarus) (Luca D’Agostino)

È sempre stato silenzioso e da leader, mi accodavo alla scuola. La fantasia aveva poi di Zuccola ed al suo dacché lo conosco non ha fantasia del gruppo, alla liberato i suoi fantasmi, fianco ha una bella pista mai dato pensieri. banda, mi adeguavo con il corpo navigato nell’aria ciclabile che permette di Non è mai uscito dal suo invenzione. Se il gioco, della stagione, sfiniti e affiancarla in bici o a piedi. letto. Negli anni di siccità ha ad esempio, era ai crociati, soddisfatti potevamo in poco sempre dato il suo contributo ero solo un crociato. tempo dar fondo ai doveri». ai campi che si trovavano Il sepolcro di Gerusalemme Uno spaccato, questo di sulla sua rotta. era appena fuori paese, Morandini, di un’infanzia La Corgnolizza Ha fornito abbondanti bottini a ridosso del fiume Corno, trascorsa fra il fiume, le di anguille, nelle notti di lungo la ferrovia. battaglie dell’immaginazione, “montana” con lampi e tuoni, Vecchi stracci l’abbigliamento, lo scorrere di pomeriggi ai pescatori improvvisati. l’importante che sul petto ci immersi in una San Giorgio Ha, involontariamente, fossero le due strisce rosse a che poteva regalare squarci con il suo silenzioso e croce. Una canna per lancia, di mondi fantastici. subdolo percorso, aiutato più una larga e lunga spada di di una persona a procurarsi legno, lo scudo di cartone Anche il principale affluente Il nome Corgnolizza è una “dolce morte” nelle sue rettangolare. Per averne del Corno, la Corgnolizza, diminutivo di Corgnolo, la acque tiepide e tranquille». visitavamo l’unico negozio ha una grande importanza frazione di Porpetto in cui Riportare questo estratto di stoffe del paese, per per il territorio e gli abitanti. la roggia assume un corso ha un senso profondo. ottenere “le anime” delle Le parole di Claudio Maran, regolare e prende il nome È un privilegio per un paese pezze, i nostri scudi, cui classe 1928, coetaneo dalla presenza, oggi in parte intero poter leggere parole aggiungevamo due maniglie di Luciano Morandini, diradata, di siepi di corniolo. così originali, poetiche e allo di spago. Il galoppo degli raccontano di storie simili: La roggia ha origine a sud-est stesso tempo vere e concrete. zoccoli che alzava la polvere, «La Corgnolizza, quando noi della campagna di Castions di Ne esce un fiume generoso Quello che esce dalla penna dibattito politico-culturale l’agguato agli infedeli tra eravamo ragazzi, durante gli Strada, lungo quella che si suole con gli abitanti, onesto, ma della Marpillero è un fiume del dopoguerra in Friuli, l’erba, lo scorrere dell’acqua anni Quaranta e Cinquanta, definire “linea delle risorgive”, con un carattere misterioso, umano, come avesse una autore di moltissimi libri del fiume, l’incresparsi dello era la spiaggia di San Giorgio. un’ipotetica direttrice di inquieto, di quella pelle, un cuore, un corpo di poesia e narrativa, Suizzis come un lago, Ci si trovava sempre lì, si collegamento tra Palmanova e inquietudine strana che e un’anima. in San Giorgio e il Drago ci costituivano il panorama passavano pomeriggi interi Codroipo, dalla quale si generano nasconde chissà quali racconta la sua San Giorgio esotico della nostra su quel tratto in riva anche i fiumi Stella, Aussa e segreti. Non servirebbero Anche il grande poeta e bambina: Palestina. al piccolo fiume. Corno. Dopo aver ricevuto un molte altre parole per scrittore Luciano Morandini, «La strada era il palcoscenico A sera abbondantemente Siamo nati e cresciuti lungo notevole apporto d’acqua dalla racchiuderne il senso, cittadino onorario di San di giochi e invenzioni. calata, come truppe in rotta, quelle sponde» racconta. roggia Avenale, la Corgnolizza descriverne carattere, Giorgio di Nogaro, una delle Qui ero subordinato, c’era il rientro e l’approccio La Corgnolizza scorre nella assume un corso regolare fino sensibilità ed emotività. figure di maggior spicco nel non esercitavo influenze ai pochi libri e quaderni di zona del campo sportivo e all’abitato di San Giorgio.

76 77 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Passaggi d’acqua Qui, nella frazione di Zuccola, il suo nel periodo compreso tra la dieta di corso è stato in parte modificato a Worms (1521) e il trattato di seguito dei lavori di allargamento e (1797). Per quanto sistemazione del ponte e non è più attiene la funzione economica, possibile ammirare i due rami della invece, è importante ricordare che roggia che formavano l’isola delle dopo il XVI secolo questo corso Svuìzis. Poco dopo aver d’acqua ha funzionato da bacino attraversato sotterraneamente la di deviazione di un’altra roggia, statale 14, le acque della oggi scomparsa, detta dei Mulini, Corgnolizza si riversano nel fiume fondamentali luoghi per la vita di Corno all’altezza del parco di Villa comunità, un tempo collocati a nord Dora. Lungo i secoli questa roggia est del suo corso. La Corgnolizza, ha assunto importanti funzioni nonostante gli interventi umani di Il parco di Villa Dora, tagliato politiche e socio-economiche. canalizzazione a favore delle aree da una strada sopraelevata Per quanto riguarda le prime, agricole abbiano modificato il suo che porta alla zona il corso della Corgnolizza ha alveo, resta la via d’acqua a più alta industriale, permette rappresentato il confine territoriale qualità biologica, capacità depurativa di scendere fino alla riva per l’enclave veneta di Zuccola in e naturalità di tutta la vasta area Il Corno e sullo sfondo la torre del fiume. territorio austroungarico per più di coincidente con il Parco del vecchio Zuccherificio (Alessio Buldrin) Qui il contrasto fra le voci duecentocinquant’anni, ovvero Intercomunale del fiume Corno. della natura e il rumore del traffico, tra il verde della vegetazione e il grigio del cemento, risulta evidente. La parte finale del Corno è Guardare le rive dal centro la strada verso la zona c’è un’imbarcazione di ferro. Sono queste disarmonie, certamente più suggestiva del letto del Corno, poter industriale ha diviso in due Proseguiamo e sulla destra questi sbalzi d'umore, se percorsa dalla riva di accostare su una o sull’altra parti; una che dà sul fiume si intravedono i resti di una a rappresentare, forse, Villanova, dal Centro Canoa sponda, osservare la flora e e l’altra a ridosso della vecchia barca di legno, il vivere di oggi. spingendosi verso sud. la fauna immersi nella sua Villa Dora, sede della poi la chiesetta di Porto La macchina contro i piedi, Da questa riva è sufficiente acqua verde è un’esperienza biblioteca comunale. Nogaro e i primi motoscafi l'andare contro lo stare, alzare lo sguardo dall’acqua di viaggio alternativo. Sulla sinistra si notano gli attraccati a un’esile banchina il correre contro il fermarsi, per intersecare i grandi Così narra il reportage di orti delle abitazioni di di legno. Dopo una curva il cemento contro la natura. edifici della zona industriale. Ermanno Scrazzolo, nella Chiarisacco e i silos della notiamo il capannone dei Ci si chiede come possano Si scorge la torre della ex parte dedicata al territorio vecchia falegnameria Portuali e subito dopo ci convivere queste discordanze, Montecatini, le nautiche. sangiorgino, che racconta la Sguazzin. Dopo qualche troviamo sotto le fiancate se un equilibrio sia possibile Anche questo contrasto fa sì discesa in canoa del fiume: meandro contornato da iris di una nave. fra aspetti così diversi. Se ci che il viandante, il fotografo, «Riprendiamo la discesa, e non-ti-scordar-di-me, Siamo a Porto Nogaro. si isola, lungo queste rive, il semplice turista, la persona Atleti della Canoa Polo passando sotto il nuovo ponte passiamo sotto il ponte di Di qua e di là del fiume si possiamo starcene in un'altra di passaggio possano (Archivio Biblioteca) sulla statale 14 e anche sotto ferro della ferrovia e poi, trovano gli ultimi alberi di dimensione e questo associare paesaggi diversi, quello vecchio, attiguo. in poco tempo, arriviamo quella che era la vegetazione rappresenta già una cogliendo forse il senso Sulla destra la Corgnolizza in quel di Villanova. naturale, che contornava il liberazione, una fuga da profondo di San Giorgio. s’immette nel Corno, Subito dopo il ponte, sulla fiume lungo il suo breve tutto. Privilegio, anche La canoa è sicuramente aumentandone la portata sinistra, c’è il nuovo tragitto dalle risorgive sotto questo, appannaggio solo il mezzo ideale per notevolmente, poi i grandi giardinetto a fianco della Gonars fino alla laguna. dei paesi con un fiume. conoscere il fiume. alberi del parco Vucetich, che chiesa, mentre sulla destra Sulla destra la darsena del

78 79 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni P asSAGGI d’acqua che innalzano il livello del Corno al di sopra del piano di campagna. Il Corno assieme all’Aussa prosegue il suo corso nel canale, delimitato dalle briccole, che attraversa la laguna per sfociare nell’Adriatico fra le isole di Porto Buso e di Sant’Andrea, Barche ormeggiate portando a termine la sua (Alessio Buldrin) corsa verso il mare».

A fine giugno 2013 le acque C’erano frenesia e una fitta di fare marcia indietro e appartarsi e passare qualche tranquille del Corno sono alternanza di riunioni tra scorrazzava, con guizzi e ora. E, ignaro del grande state teatro di un il Comune, la Capitaneria sbuffi, nelle acque dolci del interesse suscitato dai media avvenimento che nessun di Porto, il Corpo Forestale, Corno. Piace pensare che il locali e nazionali e del sangiorgino avrebbe mai la Protezione Civile, biologi delfino abbia scelto, spinto trambusto provocato a San immaginato. Ecco la cronaca e veterinari. dalla curiosità, questo fiume Giorgio di Nogaro, avrà di quanto accaduto. Tutti si chiedevano come far ricco di vegetazione e cefali pensato di divertire qualche Un rimorchiatore sta ritornare il delfino al mare, di cui cibarsi. Che le acque bambino rimasto a bocca risalendo il fiume. poiché Villeneuve sembrava tranquille gli siano apparse aperta di fronte alla vista del Il comandante, intento a non avere alcuna intenzione un buon luogo dove delfino che amava il fiume. seguire il tracciato fluviale, Natanti ormeggiati non può credere ai suoi (Alessio Buldrin) occhi. Li apre e li chiude ripetutamente per capire se l’immagine è reale o se è vecchio deposito carburanti del fiume, recentemente frutto della sua fantasia. Paesaggio di laguna della Moncisa e sulla sinistra raddrizzata e consolidata Poco distante dalla sua (Alessio Buldrin) quello della Masotti, con pali di legno, migliorie imbarcazione sta nuotando ambedue ormai abbandonati. apportate per poter un delfino di tre metri di Poi il fiume, tutto a un tratto, ospitare manifestazioni lunghezza. In pochissimo cambia il suo aspetto: internazionali. tempo la notizia canalizzato, raddrizzato e Sulla sinistra lo Zumello dell’inconsueta presenza approfondito, si allarga s’immette nel Corno; fa il giro del paese. notevolmente e la corrente oltre si vedono i campi I ponti e le rive si popolano non si sente più. coltivati dell’azienda Torvis di persone e curiosi per Avanti a noi si può vedere un che arrivano fino alla vedere Villeneuve, il delfino rettilineo di due chilometri, confluenza col fiumeAussa : che ha risalito il fiume Corno ideale per le gare di canoa e è terreno di bonifica, protetto fino alla frazione di Villanova. canottaggio e sulla sinistra la da un alto argine, per È stata come una fiaba, sede del Canoa San Giorgio. prevenire allagamenti per i bambini ma anche Avanti a noi la sponda destra durante le mareggiate, per i più grandi.

80 81 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni P asSAGGI d’acqua appunti di storia

Età della Pietra, Mesolitico Dopo il 181 a.C. 1274 (10.000-6.000 a.C.) In seguito alla fondazione di Documento di Leonardo di Presenze di insediamento in località Aquileia, presenza di numerosi Brazzacco che nomina per la prima Galli e località Fontanive insediamenti romani. volta la frazione di Villanova. (tra San Giorgio e Porpetto). Ritrovamenti di selce rozzamente 131 a.C. 1299 lavorata. Costruzione della Via Annia. Documento del patriarca che nomina per la prima volta la frazione Età della Pietra, Neolitico 1031 d.C. di Zuccola. (6.000-4.000 a.C.) Il patriarca Popone dà in Presenza di tre insediamenti. affidamento le terre sangiorgine ai 1404 funzionari della Chiesa. Per la prima Costruzione della chiesa di Villanova Età del Bronzo volta viene citato il fiume Corno. dedicata a San Floriano martire. (3.000-2.000 a.C.) Molte tracce di presenza umana, 1142 1420 almeno in sette siti lungo lo Zellina Primo documento che riporta i nomi Dominio della Repubblica di Venezia e il Corno, in particolare nel basso degli abitanti da cui deriva il sul territorio. corso dello Zellina, in località toponimo di Chiarisacco. Boscat, l’ipotesi di un castelliere a 1443 Motta dei Foghini e lungo il Corno 1150-1200 Primo documento che ricorda la a Nogaro. Qui è stata ritrovata Primo documento del Capitolo di chiesa di San Giorgio la spada più antica del Friuli Aquileia in cui viene nominato il (1600-1300 a.C.). toponimo Nojar.

82 83 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Il mondo associativo di San Giorgio di Nogaro

1467 1850 13 febbraio 1916 Associazioni culturali Associazione Sportiva Cicloturismo Sangiorgino Anno di probabile costruzione Documento del catasto austriaco Viene inaugurata l’Università Associazione Culturale per Dilettantistica Pattinaggio Associazione La Batelade della chiesa di San Leonardo che testimonia la presenza Castrense per studenti in medicina la ricerca storica ed ambientale Artistico Sangiorgino di Vilegnove a Porto Nogaro. di Villa Vucetich. chiamati alle armi. Ad Undecimum Società Pallavolo Sangiorgina Associazione Età d’Argento Associazione Gemina Scherma Associazioni sociali 1521 1867 1917 Associazione Culturale Super 8 Associazione Basket Sangiorgina Associazione Friulana Dieta di Worms. San Giorgio, Terza guerra d’indipendenza. Costruzione della chiesetta votiva Associazione Culturale Associazione Sportiva Donatori Sangue insieme ad altre ville friulane, viene San Giorgio diventa comune di nel fondo Maran. Equestre Epona Dilettantistica Softball- Baseball Sezione di San Giorgio di Nogaro ceduto all’Austria. La frazione di confine con il Friuli Orientale rimasto Associazione Jubilate Dragons Club Fraternita di Misericordia Zuccola rimarrà veneta fino al 1797 all’Austria. 1940 Associazione Culturale Nesos Associazione Volley Ball Bassa Friulana (trattato di Campoformido). Torviscosa si stacca da San Giorgio Università della Terza Età San Giorgio Associazione Nazionale Mutilati 26 agosto 1888 e diventa comune autonomo. Paolo Naliato Associazione Tennis Club Villanova e Invalidi del Lavoro 1549 Viene inaugurata la stazione di Sezione di San Giorgio di Nogaro Associazione Bocciofila Artiglieri Sezione di San Giorgio di Nogaro Primo documento che riporta San Giorgio di Nogaro in 1964 Circolo Culturale Chiarisacco San Giorgio Associazione Auser Volontariato il nome della famiglia Novelli. concomitanza con l’apertura del Viene fondato il Consorzio per lo Circolo Ricreativo Culturale Nojar Associazione Ricreativa Annia di San Giorgio di Nogaro tratto ferroviario che la collega a Sviluppo Industriale della zona Circolo Culturale Sportiva Galli Associazione Famiglie Diabetici 1671 Palmanova e del tronchetto che Aussa-Corno. e Ricreativo Zellinese Gruppo Ricreativo Sportivo Jokers Bassa Friulana I Novelli diventano “de” e fanno unisce il centro cittadino con Associazione Nuova Banda Gruppo Sportivo Dilettantistico Associazione Ricreativa costruire la tomba di famiglia. Porto Nogaro. 1988 Comunale di San Giorgio di Nogaro Lagunare e Culturale Italiana A. Bandelli Inizio degli scavi archeologici interni Associazione Culturale Associazione Sportiva Nautica Associazione Educalmondo 1759 31 dicembre 1888 alla chiesa di San Giorgio. Teatro Zero Meno San Giorgio Un’epidemia colpisce la cittadina, Viene inaugurato il tratto ferroviario Associazione Pro Loco Circolo Nautico Laguna Associazioni d’arma che miete oltre un centinaio di morti. che collega San Giorgio a 1997 di San Giorgio di Nogaro San Giorgio Associazione Nazionale Alpini Da questo episodio nasce il culto Portogruaro. Viene chiuso il tratto ferroviario Associazione Demetrios Stratos Associazione Martial Fitness Point Gruppo di San Giorgio di Nogaro per la Madonna Addolorata. San Giorgio-Palmanova. Associazione Micologica A.N.A.M. Associazione Amatori Calcio Sezione di Palmanova 1895 Silva Lupanica Chiarisacco Associazione Nazionale Bersaglieri 1798 Porto Nogaro entra a far parte dei 2002 Associazione UMF Sonica Associazione Pescatori Sezione F. Maran di San Giorgio Terminano i lavori di costruzione 114 porti commerciali d’Italia. La Biblioteca Comunale si trasferisce Associazione Nazionale Partigiani Sportivi Sangiorgina di Nogaro dell’attuale chiesa dedicata in villa Dora ristrutturata ad hoc. d’Italia - Sezione di San Giorgio Associazione Amatori Calcio Associazione Nazionale Marinai a San Giorgio martire. 1897 di Nogaro San Giorgio d’Italia - Gruppo M.A.V.M. Successivamente è fatta giungere Viene aperto il tratto ferroviario 2010 Associazione Sportiva Amm. Ciro Canciani di San Giorgio da Venezia la statua della Madonna che congiunge San Giorgio Viene inaugurato il porto Margreth. Associazioni sportive Dilettantistica Zellina Calcio di Nogaro Addolorata che viene posta a Cervignano. Società Canoa San Giorgio DLF Gruppo Bocce Sangiorgina Associazione Nazionale Carabinieri su un altare della chiesa. Società Sportiva Associazione Calcio Portuali Sezione di San Giorgio di Nogaro Sangiorgina Calcio Porto Nogaro International Police Association

84 85 SAN GIORGIO DI NOGARO UNA GUIDA per emozioni Informazioni utili partecipanti (Carlino, Castions di Centro Medico Ufficio Polizia Municipale e curiosità Strada, Marano Lagunare, Muzzana Università Castrense Piazza del Municipio, 1 del Turgnano, Porpetto e Torviscosa) Via Fratel Giorgio Bigotto, 4 T. 0431623630 in una kermesse che mette in T. 0431620990 F. 0431623693 vetrina le peculiarità della zona, F. 0431620471 polizia.municipale@comune. Dove siamo Mestre sulla linea Venezia-Trieste. Suggestiva è la processione sul fiume unite a spettacoli, mostre, www.cmuc.it; [email protected] sangiorgiodinogaro.ud.it San Giorgio di Nogaro sorge al In autobus Corno in occasione della Madonna conferenze, musica, sport e Orari di apertura: Ufficio Postale centro dell’area geografica Per le linee e gli orari contattare della Neve che si svolge a Porto divertimento per pubblico di ogni Lun/ven: 8.00-19.00 via Nazario Sauro, 2 denominata Bassa friulana, la SAF. Autoservizi F.V.G: Nogaro nel primo weekend di agosto. età. Decine di stand dedicati ai Sabato: 8.00-11.00 T. 0431 623511 nella Regione Friuli Venezia Giulia. www.saf.ud.it; [email protected] prodotti artigianali, agro-alimentari Farmacia De Fina Michele Snc Biblioteca Civica Villa Dora Dista 35 km da Udine, 55 km da T. 0432 608 111 ed eno-gastronomici, in un Piazza XX Settembre, 6 Piazza Plebiscito, 2 Trieste, 40 km da Gorizia e 109 km Le manifestazioni continuum di eventi dalla mattina T. 0431 65092 T. 0431 620281 da Venezia. La sua posizione da non perdere alla sera. Farmacia Toldi dei Dottori F. 0431 622326 è di 45° e 50’ di latitudine nord Qualche numero AmbienteInFesta La manifestazione è organizzata dal Giovanni e Benedetta Baiti Snc [email protected] e 13° e 13’ di longitudine est. Il territorio comunale ha una Una manifestazione per promuovere Comune di San Giorgio di Nogaro e Piazza 2 Maggio 1945, 3 superficie di 25,83 kmq e si sviluppa la sensibilizzazione verso le dalla Pro Loco, con il patrocinio di T. 0431 65142 con la forma approssimativa di un tematiche ambientali più attuali Regione Friuli Venezia Giulia e Medicamenta di Levi Fiorella Numeri e servizi Per raggiungerci rettangolo stretto e lungo che va dal sfruttando la forza comunicativa di Provincia di Udine. Via Canciani, 28 Il nostro prefisso telefonico è 0431; In auto confine con Porpetto alla laguna di eventi diversi: convegni, musica, L’evento si volge a fine maggio/ T. 0431 66217 il nostro CAP è 33058 Per chi arriva dall’ Marano. All’Anagrafe gli abitanti del mostre artistiche, proiezioni inizio giugno. Pronto intervento Nella zona che va dal Municipio, dalle direzioni Milano, Trieste e Comune al 31.12.2013 erano 7629, multimediali, mostre-mercato di Info: www.itinerannia.org 112 lungo via Roma, fino a Villa Dora Slovenia, oppure dall’A23 di cui 3747 uomini e 3882 donne. prodotti naturali e dell’impiantistica a Comune di San Giorgio di Nogaro Vigili del fuoco c’è il Wi-Fi libero e gratuito. dall’Austria, il casello d’uscita energia rinnovabile, mercatini del T. 0431 623612 115 è Porpetto-San Giorgio. riuso e molto altro. Gli eventi si Soccorso stradale In treno I nostri vicini tengono nell’area di Villa Dora e 116 Dove dormire Nella stazione di San Giorgio di San Giorgio confina con i Comuni coinvolgono adulti e bambini in tre Numeri utili Emergenza sanitaria Hotel Vittoria Nogaro fermano i treni della linea di Torviscosa, Carlino, Castions giorni di connubio tra educazione per le emergenze 118 Piazza della Chiesa, 2 Venezia-Trieste: per informazioni di Strada e Porpetto. ambientale e divertimento finalizzati Azienda per i Servizi Sanitari T. 0431 629698 contattare Trenitalia alla promozione di stili di vita sani e n. 5 Bassa Friulana F. 0431 621708 (T. 8488 88088, www.trenitalia.it) responsabili. L’evento si svolge il Distretto sanitario Ovest Contatti istituzionali [email protected] In aereo Il mercato penultimo weekend di settembre. Via Palmanova, 1 Municipio di San Giorgio Aperto tutto l’anno Dall’aeroporto di Ronchi dei Il mercato ha luogo ogni sabato Info: Biblioteca Civica Villa Dora, T. 0431624811 di Nogaro Hotel Alla Speranza Legionari (31 km da San Giorgio), mattina lungo via Roma. T. 0431620281 F. 0431624827 Piazza del Municipio, 1 Via del Porto, 8 immettersi sull’autostrada A4 in www.villadorasgn.altervista.org [email protected] Centralino: T. 0431 623611 Frazione Porto Nogaro direzione Venezia per uscire al ItinerAnnia Orari di apertura: F. 0431 623691 T. 0431 65100 casello Porpetto-San Giorgio. Le feste religiose Tradizionale fiera dedicata alle Lun/ven: 9.30-12.30 comune.sangiorgiodinogaro@ F. 0431 65100 Dall’aeroporto di Venezia La solennità religiosa più importante tipicità della Bassa friulana, Sabato: 9.30-12.00 certgov.fvg.it [email protected] (96 km da San Giorgio) immettersi è quella della Madonna Addolorata ItinerAnnia - Eventi tra gusto Guardia Medica: T. 0431 624855 Aperto tutto l’anno sull’autostrada A4 in direzione che si festeggia il venerdì precedente e arte coinvolge l’intera cittadina Trieste oppure prendere il treno da alla domenica delle Palme. di San Giorgio e gli altri paesi

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Alessandro Arciero Archivio Gaspari Luca D’Agostino/Phocusagency Archivio Enzo Paravano Alessio Buldrin per Foto e Grafica Immagini Archivio Fabiano Zaina Vinicio Scortegagna Archivio Impresa Portuale Porto Nogaro Riccardo Taverna Archivio Museo del Risorgimento (MCRR) Marco Zanon Archivio ASD Nautica Fondo Marogna Archivio Shypyard&Marina Sant’Andrea Archivio Biblioteca Archivio Società Castello S.p.A.

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