Bollettino Di Numismatica on Line Materiali N. 42-2016
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Bollettino di Numismatica online - Materiali 42 Collezione di Vittorio Emanuele III – La zecca di Milano (1450-1468) SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL COLOSSEO, IL MUSEO NAZIONALE ROMANO E L’AREA ARCHEOLOGICA DI ROMA Medagliere LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III collana on line a cura di Silvana BalBi de Caro GaBriella anGeli Bufalini Si ringrazia la Società Numismatica Italiana per la collaborazione scientifica alla realizzazione del presente fascicolo sulla zecca di Milano Ministero............................................................................................................................... dei beni e delle attività culturali..................................................... e del turismo BOLLETTINO DI NUMISMATICA ON-LINE MATERIALI Numero 42 – Giugno 2016 ROMA, MUSEO NAZIONALE ROMANO LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III La zecca di MiLano Da Francesco Sforza (1450-1466) a Bianca Maria Visconti e Galeazzo Maria Sforza (1466-1468) di Alessandro Toffanin Sommario la zecca di Milano. Da Francesco Sforza (1450-1466) a Bianca Maria Visconti e Galeazzo Maria Sforza (1466-1468) Il contesto storico . p . 5 I materiali . » 6 Le grida monetarie . » 8 Francesco Sforza, duca di Milano (1450-1466) (cat . nn . 1081-1214) . » 9 Le monete di Francesco Sforza . » 9 Ducati in oro . » 9 Moneta grossa . » 10 Quindicini, soldini, sesini e cinquine . » 11 Trilline . » 12 Denari . » 12 Medaglie (multipli in oro e argento) . » 12 Bianca Maria Visconti e Galeazzo Maria Sforza, duchi di Milano (1466-1468) (cat . nn . 1215-1258) . » 14 Note . » 15 CataloGo . » 18 Abbreviazioni bibliografiche . » 196 Bibliografia generale . » 198 Indici . » 200 MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO BOLLETTINO DI NUMISMATICA c/o Museo Nazionale Romano - Medagliere Palazzo Massimo alle Terme Piazza dei Cinquecento, 67 – 00185 Roma www .numismaticadellostato .it Direttore Silvana BalBi de Caro Capo redattore e coordinatore di redazione GaBriella anGeli Bufalini Redazione SiMone BoCCardi, faBiana lanna bollettino .numismatica@beniculturali .it Responsabile settore grafico Stefano ferrante Comitato tecnico-scientifico Ermanno A . Arslan, Renata Cantilena, Emanuela Ercolani Cocchi, Salvatore Garraffo, Giovanni Gorini, Andrea Saccocci, Aldo Siciliano Roma, Museo Nazionale Romano Collezione di Vittorio Emanuele III BdN online, Materiali 42 (2016) Alessandro Toffanin La zecca di MiLano Da Francesco Sforza (1450-1466) a Bianca Maria Visconti e Galeazzo Maria Sforza (1466-1468) di Alessandro Toffanin Il contesto storico1 Francesco, nato illegittimo da Muzio Attenedolo Sforza il 23 luglio del 1401 a San Miniato, divenne nel 1425 condottiero al servizio del duca di Milano Filippo Maria Visconti . Il Duca di Milano promise a Francesco Sforza la mano della figlia Bianca Maria per assecondare i propri fini politici e militari: il matrimonio si svolse, dopo varie peripezie, a Cremona il 24 ottobre 1441 . Dopo la morte del duca Filippo Maria Visconti il popolo milanese diede origine, nel 1447, alla Repubblica Ambrosiana . La neonata Repubblica, dovendo difendere il territorio lombardo dal- le mire veneziane, nominò Francesco Sforza, marito di Bianca Maria Visconti, figlia legittimata di Filippo Maria, Capitano Generale . Verso la fine di agosto dello stesso anno la cittadinanza di Pavia prestò spontaneamente giuramento di fedeltà a Francesco Sforza nominandolo conte della città . Se inizialmente Francesco assunse la carica di Capitano Generale della Repubblica Ambro- siana con l’impegno di difenderla da Venezia, in un secondo momento se ne rivolse contro, tem- poraneamente in accordo con la Serenissima, mettendo d’assedio la città di Milano . Francesco Sforza il 22 marzo del 1450 entrò solennemente in città e col consenso popolare fu proclamato Duca di Milano per conquista e discendenza, grazie al matrimonio con Bianca Maria Visconti . Nella cerimonia di incoronazione e di giuramento di fedeltà da parte della cittadinanza milanese il figlio Galeazzo Maria, all’età di soli sei anni, venne nominato conte di Pavia . Francesco Sforza fu riconosciuto duca di Milano dalla maggioranza dei potentati italiani, ma non dall’imperatore Federico III, né dal re di Francia Carlo VII e dalla Repubblica di Venezia . Quest’ultima ebbe nuove pretese territoriali che portarono a ulteriori scontri fino alla pace di Lodi del 1454, in cui riconobbe definitivamente la conquista sforzesca . Il possesso di Milano era comunque basato su presupposti molto labili ed era ambito e pre- teso da importanti contendenti . L’imperatore Federico III non era, infatti, disposto a riconoscere la legittimità di un diritto di successione per via femminile . La famiglia Orléans rivendicava il Ducato, anch’essa seguendo la linea femminile, per il matrimonio tra Luigi d’Orléans e Valentina Visconti nel 1387 . Un altro pretendente era Alfonso d’Aragona sulla base di un fantomatico testa- mento di Filippo Maria Visconti . Nel dicembre del 1461, Francesco Sforza fu colpito da un forte attacco di idropisia che ne mise in dubbio la sopravvivenza e che minò gli equilibri politici del Ducato . L’intervento deciso di Bianca Maria Visconti e la fulminea ripresa di Francesco ai primi di febbraio dell’anno successivo riportarono la situazione a favore del Duca di Milano . Luigi XI, re di Francia, il 22 dicembre del 1463 ratificò l’accordo che concedeva al Duca di Milano il feudo di Genova e Savona in cambio di un’alleanza militare . In questa occasione venne- ro presi i primi accordi per il matrimonio tra il figlio Galeazzo Maria, primogenito di Francesco, e Bona di Savoia, figlia del duca Ludovico di Savoia e cognata del Re di Francia . Dopo la firma del trattato, Francesco entrò in Savona il 6 febbraio del 1464 e a Genova solo nell’aprile dello stesso anno . Alla fine del 1465 Francesco Sforza mandò in aiuto al Re di Francia un contingente coman- dato dal primogenito Galeazzo Maria, supportato dai più valenti generali sforzeschi . Francesco 5 Roma, Museo Nazionale Romano Collezione di Vittorio Emanuele III BdN online, Materiali 42 (2016) Alessandro Toffanin morì improvvisamente a Milano per un nuovo attacco di idropisia l’8 marzo del 1466 . La Duchessa assunse il governo del Ducato in attesa del rientro di Galeazzo Maria dalla Francia . Ancora una volta il deciso e repentino intervento della Duchessa, dettato in questo caso dalla vacanza di po- tere e dall’agguato che subì Galeazzo sulla via del rientro a Novalesa, salvò le sorti del Ducato e permise il 20 marzo 1466 l’acclamazione a Duca di Milano del figlio da parte del Consiglio dei Novecento . Galeazzo Maria Sforza, in difetto d’età2, fu associato al governo alla duchessa madre Bian- ca Maria . I rapporti tra madre e figlio furono difficili, arrivando a completa rottura in occasione del matrimonio tra Galeazzo Maria e Bona di Savoia il 7 luglio del 1468 . Bianca Maria decise di ritirarsi nella sua Cremona ma morì nel corso del viaggio il 23 ottobre del 1468 nel castello di Melegnano . I materiali Nel presente fascicolo sono catalogati 134 esemplari (Tabella 1) di Francesco I Sforza, IV duca di Milano, e 44 (Tabella 2) del periodo di reggenza di Bianca Maria Visconti con il figlio Galeazzo Maria Sforza, per un totale di 178 esemplari . Le monete acquisite prima della pubblica- zione del Corpus Nummorum Italicorum sono 105 e quasi tutte inserite nel quinto volume, ad eccezione di alcune in cattiva conservazione (cat . nn . 1134, 1186, 1211 e 1236); anche dieci falsi, di cui otto riconosciuti tali dal Re, non sono inclusi nella catalogazione del CNI . Trentasette esem- plari della Collezione Reale provengono dalla Raccolta Marignoli, acquistata in blocco dal Re nel 1900 . Settantuno monete sono state acquisite dai maggiori numismatici e commercianti dell’epoca (Ratto, Tribolati, Vitalini, Maggiora Vergano, Dotti, Nascia, Rinaldi, Baranowsky) dopo la pubbli- cazione del quinto volume del Corpus, avvenuta nel 1914 . Le ultime acquisizioni, risalenti al 1942, hanno riguardato quattro dei dieci esemplari falsi della Collezione . Di Francesco Sforza sono presenti diciotto monete in oro del valore di un ducato, di cui ben 17 con ritratto3, e uno solo con impronte ancora al tipo visconteo4 . I 17 ducati con il ritratto del Duca hanno un peso medio di g 3,47 con un minimo di g 3,40 e un massimo di g 3,53 . Quattro sono le monete in argento con ritratto, tipologia denominata “lira” nel CNI . Due senza le iniziali ai lati del busto5, con peso medio di g 3,12; una di queste - cat . n . 1184 - risulta provenire dalla vendita Gnecchi del 1902 . Dalla Raccolta Marignoli proviene la variante con ini- ziali ai lati del busto6 e un peso di g 3,56 . Nel medesimo anno, il 1900, è stata acquistata presso Rodolfo Ratto la rara emissione di maggior spessore, al peso di g 6,59 . Le due monete provengo- no dai medesimi conii . Tre sono i grossi con il cimiero7 che presentano una media ponderale di g 2,46 . I pesi dei tre esemplari sono, comunque, molto variabili a causa di probabili tosature e oscillano da un minimo di g 2,19 a un massimo di g 2,80 . Le altre tipologie di grossi sono rappresentate in Collezione con 21 esemplari, compresi tre falsi d’epoca . Tredici monete da una trillina e ventisei da un denaro completano l’insieme delle emissioni di Francesco Sforza presenti nella Collezione Reale . La moneta piccola esaminata mostra, al fianco di un’emissione regolare, un insieme variegato di monete ottenute tramite l’accoppiamento, forse casuale, di conii di dritto e rovescio di diverse emissioni e di differenti autorità emittenti . Alcune di esse presentano uno stile molto grossolano, tanto da farle ritenere emissioni frettolose o, ad- dirittura, non ufficiali . Si rimanda al testo e alle schede per un’analisi più approfondita . A questi esemplari si aggiunge una medaglia8 con l’effigie di Francesco Sforza e Gian Galeazzo Visconti, facente parte della serie commemorativa dei Duchi di Milano9 . 6 Roma, Museo Nazionale Romano Collezione di Vittorio Emanuele III BdN online, Materiali 42 (2016) Alessandro Toffanin Tabella 1 – Esemplari di Francesco I Sforza, IV duca di Milano, conservati nella Collezione Reale (i pesi degli esemplari falsi non sono stati considerati) Bibliografia Peso Nominale Nomenclatura CNI Cat.