sommario

Pag. 2 Rivista quadrimestrale Editoriale di sensibilizzazione del Sandro Ciula C.A.T. di Pag. 3 Anno X n°21 - Febbraio 2004 Le Reti: comprendere e comunicare La pace incomincia da noi Direttore Cat n°4 s’Amistade - Ghilarza Sandro Ciula Pag. 4 Direttore Scientifico La pace incomincia da noi Sandro Congia Anna Maria Efisia Mura Direttore Responsabile Serafino Corrias Pag. 5 Cosa fa il Sindaco per mantenere la pace Redazione Tomaso Sanna Rita Pireddu, Sandro Congia, Pag. 6 Sandro Ciula, Serafino Corrias, La pace e il club M. Assunta Casula, Assunta Congiu Club 41 - Borore Lussorio Muroni Pag. 7 Segreteria La pace impegno quotidiano per tutti Rita Pireddu Don Salvatore Marongiu Pag. 8 Editore Cronaca locale A.C.A.T. Abbasanta Rita Pireddu Via Kennedy, 7 Pag. 9 Direzione Abbiamo letto Centro di Promozione della Salute Via Kennedy, 7 Pag. 10 Tel. e Fax 0785 54867 Conosciamoci un pò Fausto Casula

Pubblicazione quadrimestrale Pag. 12 registrata presso il Tribunale Sanità di n° 1 del 14/2/95 Dott. Nicolò Pasqualino Orrù

Progetto grafico e disegni Pag. 13 Sandro Ciula Bacheca

Foto Pag. 14 Simonetta e Sandro Ciula Lettere

Realizzazione e Stampa Pag. 14 Riflessioni in rima Tipografia Ghilarzese Michele Carta Via Zuri, 5 Tel. 0785 54684 Pag. 16 Ghilarza Buonumore

Questa rivista viene pubblicata grazie ai finanziamenti del Progetto “Periferie al Centro” D.P.R. 309/90 che coinvolge i comuni di Abbasanta, , Ghilarza, , e . sommario

Pag. 2 Rivista quadrimestrale Editoriale di sensibilizzazione del Sandro Ciula C.A.T. di Abbasanta Pag. 3 Anno X n°21 - Febbraio 2004 Le Reti: comprendere e comunicare La pace incomincia da noi Direttore Cat n°4 s’Amistade - Ghilarza Sandro Ciula Pag. 4 Direttore Scientifico La pace incomincia da noi Sandro Congia Anna Maria Efisia Mura Direttore Responsabile Serafino Corrias Pag. 5 Cosa fa il Sindaco per mantenere la pace Redazione Tomaso Sanna Rita Pireddu, Sandro Congia, Pag. 6 Sandro Ciula, Serafino Corrias, La pace e il club M. Assunta Casula, Assunta Congiu Club 41 - Borore Lussorio Muroni Pag. 7 Segreteria La pace impegno quotidiano per tutti Rita Pireddu Don Salvatore Marongiu Pag. 8 Editore Cronaca locale A.C.A.T. Abbasanta Rita Pireddu Via Kennedy, 7 Pag. 9 Direzione Abbiamo letto Centro di Promozione della Salute Via Kennedy, 7 Pag. 10 Tel. e Fax 0785 54867 Conosciamoci un pò Fausto Casula

Pubblicazione quadrimestrale Pag. 12 registrata presso il Tribunale Sanità di Oristano n° 1 del 14/2/95 Dott. Nicolò Pasqualino Orrù

Progetto grafico e disegni Pag. 13 Sandro Ciula Bacheca

Foto Pag. 14 Simonetta e Sandro Ciula Lettere

Realizzazione e Stampa Pag. 14 Riflessioni in rima Tipografia Ghilarzese Michele Carta Via Zuri, 5 Tel. 0785 54684 Pag. 16 Ghilarza Buonumore

Questa rivista viene pubblicata grazie ai finanziamenti del Progetto “Periferie al Centro” D.P.R. 309/90 che coinvolge i comuni di Abbasanta, Aidomaggiore, Ghilarza, Norbello, Paulilatino e Sedilo. 2 EDITORIALE LE RETI: COMPRENDERE E COMUNICARE 3

I volti della democrazia tando le apparenze della re e ottenere il perdono ogni democrazia; anche qui la sto- La pace giorno. di Sandro Ciula ria ci insegna che nella Grecia Sono intervenuti: don Sal- classica veniva praticata 1’arte vatore, Tomaso Sanna e Anna Condividiamo gli elogi alla surato; troppo spesso si è veri- della retorica, cioè 1’arte del La pace incomincia le, spirituale ecc.) attraverso il Maria Efisia Mura, che aveva- democrazia che sempre più ficato che il gruppo di uomini convincere attraverso la paro- da noi coinvolgimento dell’intera no il compito di sviluppare il spesso leggiamo sui quotidiani che detiene il potere fatal- la, ritenuta essenziale per otte- Sabato 8 novembre 2003 famiglia. tema dal loro punto di vista. ed ascoltiamo in TV; oggi in mente maltratta chi gli è nere i consensi necessari a Mese della Cultura Ghilarza La famiglia non è semplice- La festa finale ha sancito la suo nome, si arriva addirittura assoggettato: i bianchi hanno governare. Si trattava insom- XXI Edizione mente un luogo di protezione riconquista del bene più pre- ad intraprendere interventi vessato i neri, i nobili hanno ma di strappare una legittima CAT n. 4 “S’Amistade” per ogni individuo, ma è anche zioso da parte di tante fami- militari per imporla ad alcuni maltrattato i contadini, gli delega alla maggioranza dei cit- Ghilarza la fabbrica dei sentimenti, glie giunte da , Boro- popoli (questo lo condividia- uomini le donne, gli adulti i tadini per poi esercitare il degli affetti, dei valori. In fami- re, , Abbasanta, mo meno)... ! bambini. potere a favore degli interessi Le famiglie del club degli glia impariamo a gioire e a sof- Ghilarza, Norbello, Sedilo, È naturale quindi pensare È molto difficile rintracciare di pochi. alcolisti in trattamento di Ghi- frire con gli altri (condivisio- Paulilatino, , , Ori- che essa abbia molti meriti; nei libri di storia, a parte qual- Oggi quest’arte e ancora larza (CAT) e l’ACAT Alto Ori- ne), a impegnarci gratuita- stano, , Nuoro, vediamo perchè: che lodevole eccezione, casi più pericolosa, perché ampli- stanese hanno proposto, nel mente per il bene (so- Olbia, Silanus... !La democrazia nasce nel in cui il potere si sia comporta- ficata dai poteri delle televi- mese della cultura, un incon- lidarietà), in famiglia imparia- Delicata e fragile, mai pos- momento in cui si vuol con- to con tolleranza e umanità sioni: i mezzi per illudere le tro dibattito con la popolazio- mo ad amare. seduta interamente, persa ciliare il potere di chi gover- con le persone sottoposte al masse si fanno sempre più raf- ne sul tema della pace, padre Sono seguite le testimo- cento volte al giorno a casa, al na con la libertà degli indivi- suo controllo! finati e perciò è necessario Danilo Salezze, teologo fran- nianze della famiglie dei CAT, lavoro, a scuola, per strada, al dui; Chi non rabbrividisce che le persone siano sempre cescano che vive e lavora nella fiere di essere giunte ai loro circolo, allo stadio, al bar... va !La democrazia ha successo davanti agli orrori e alle cru- più preparate a smascherarli terra di Sant’Antonio da Pado- primi risultati. Un padre ha rac- riconquistata ogni volta con quando riesce ad impedire deltà di un Hitler o di uno Sta- per non cadere nelle antiche va ha animato la discussione. contato di aver saputo cam- l’impegno di ciascuno e di tut- gli abusi peggiori del potere lin? Nessun regime dittatoriale trappole da cui è poi difficile “Occorre domandarci, senza biare dopo tanti sbagli, restitu- ti, poiché la pace resta la più e se prevede la tolleranza; consente la circolazione di liberarsi. ipocrisie...” ha esordito padre endo serenità alla famiglia e bella opera d’arte che la fami- !Essa ha il grande merito di parole, immagini o scritti che Danilo “se la salute fisica sia un riscoprendo la gioia di chiede- glia umana sappia realizzare. possedere in sé un metodo possano solo insinuare qual- valore importante per le per superare i contrasti: in che dubbio sulle qualità di chi nostre famiglie e per le nostre democrazia chi ha convin- comanda; a chi non è comunità, e in che misura zioni politiche forti si può d’accordo non rimane che l’alcol può costituire una impegnare nel sostenerle, ribellarsi, incitare alle barrica- minaccia per la costruzione nel rispetto delle regole, te, organizzare rivoluzioni. della pace...” Quale relazione per conquistare la volontà Dunque, in assenza di demo- c’è tra il CAT e la pace? della maggioranza dei citta- crazia e di tolleranza, ogni Nel CAT le famiglie si dini, ma se questi si dimo- diversità di opinioni può por- incontrano perché desidera- strano contrari a tali idee, tare a guerre civili o a colpi di no ritrovare la serenità e la deve prenderne atto e sot- stato. pace perduta, spesso a causa tomettersi alla volontà. I governi dittatoriali si dimo- Un benvenuto a dell’alcol e qui cercano di cam- della maggioranza; strano indifferenti all’opinione biare stile di vita insieme. Tutti !La democrazia ha un immen- della maggioranza; una nazio- sono chiamati al cambiamen- so valore, perché impedi- ne intollerante e accecata dal Matilde to, non solo il così detto alcoli- sce, tramite la libertà di pen- fanatismo uccide la democra- e tanti auguri sta, e l’astinenza dall’alcol non siero e di espressione, che zia; in questo anche le chiese è il traguardo, come molti pen- si commettano atrocità, su non sono esenti da colpe! a Maurizio e Susanna sano, ma il primo passo. Il vero larga scala. Ma bisogna anche guardarsi da parte progetto è la promozione e la La storia ci dimostra pero da chi pratica forme di potere della redazione crescita dell'uomo in tutte le che 1’egoismo umano è smi- antidemocratiche pur rispet- sue dimensioni (fisica, psichi- dell’Alambicco ca, sociale, economica, mora- 2 EDITORIALE LE RETI: COMPRENDERE E COMUNICARE 3

I volti della democrazia tando le apparenze della re e ottenere il perdono ogni democrazia; anche qui la sto- La pace giorno. di Sandro Ciula ria ci insegna che nella Grecia Sono intervenuti: don Sal- classica veniva praticata 1’arte vatore, Tomaso Sanna e Anna Condividiamo gli elogi alla surato; troppo spesso si è veri- della retorica, cioè 1’arte del La pace incomincia le, spirituale ecc.) attraverso il Maria Efisia Mura, che aveva- democrazia che sempre più ficato che il gruppo di uomini convincere attraverso la paro- da noi coinvolgimento dell’intera no il compito di sviluppare il spesso leggiamo sui quotidiani che detiene il potere fatal- la, ritenuta essenziale per otte- Sabato 8 novembre 2003 famiglia. tema dal loro punto di vista. ed ascoltiamo in TV; oggi in mente maltratta chi gli è nere i consensi necessari a Mese della Cultura Ghilarza La famiglia non è semplice- La festa finale ha sancito la suo nome, si arriva addirittura assoggettato: i bianchi hanno governare. Si trattava insom- XXI Edizione mente un luogo di protezione riconquista del bene più pre- ad intraprendere interventi vessato i neri, i nobili hanno ma di strappare una legittima CAT n. 4 “S’Amistade” per ogni individuo, ma è anche zioso da parte di tante fami- militari per imporla ad alcuni maltrattato i contadini, gli delega alla maggioranza dei cit- Ghilarza la fabbrica dei sentimenti, glie giunte da Terralba, Boro- popoli (questo lo condividia- uomini le donne, gli adulti i tadini per poi esercitare il degli affetti, dei valori. In fami- re, Samugheo, Abbasanta, mo meno)... ! bambini. potere a favore degli interessi Le famiglie del club degli glia impariamo a gioire e a sof- Ghilarza, Norbello, Sedilo, È naturale quindi pensare È molto difficile rintracciare di pochi. alcolisti in trattamento di Ghi- frire con gli altri (condivisio- Paulilatino, Ardauli, Milis, Ori- che essa abbia molti meriti; nei libri di storia, a parte qual- Oggi quest’arte e ancora larza (CAT) e l’ACAT Alto Ori- ne), a impegnarci gratuita- stano, Nurachi, Nuoro, vediamo perchè: che lodevole eccezione, casi più pericolosa, perché ampli- stanese hanno proposto, nel mente per il bene comune (so- Olbia, Silanus... !La democrazia nasce nel in cui il potere si sia comporta- ficata dai poteri delle televi- mese della cultura, un incon- lidarietà), in famiglia imparia- Delicata e fragile, mai pos- momento in cui si vuol con- to con tolleranza e umanità sioni: i mezzi per illudere le tro dibattito con la popolazio- mo ad amare. seduta interamente, persa ciliare il potere di chi gover- con le persone sottoposte al masse si fanno sempre più raf- ne sul tema della pace, padre Sono seguite le testimo- cento volte al giorno a casa, al na con la libertà degli indivi- suo controllo! finati e perciò è necessario Danilo Salezze, teologo fran- nianze della famiglie dei CAT, lavoro, a scuola, per strada, al dui; Chi non rabbrividisce che le persone siano sempre cescano che vive e lavora nella fiere di essere giunte ai loro circolo, allo stadio, al bar... va !La democrazia ha successo davanti agli orrori e alle cru- più preparate a smascherarli terra di Sant’Antonio da Pado- primi risultati. Un padre ha rac- riconquistata ogni volta con quando riesce ad impedire deltà di un Hitler o di uno Sta- per non cadere nelle antiche va ha animato la discussione. contato di aver saputo cam- l’impegno di ciascuno e di tut- gli abusi peggiori del potere lin? Nessun regime dittatoriale trappole da cui è poi difficile “Occorre domandarci, senza biare dopo tanti sbagli, restitu- ti, poiché la pace resta la più e se prevede la tolleranza; consente la circolazione di liberarsi. ipocrisie...” ha esordito padre endo serenità alla famiglia e bella opera d’arte che la fami- !Essa ha il grande merito di parole, immagini o scritti che Danilo “se la salute fisica sia un riscoprendo la gioia di chiede- glia umana sappia realizzare. possedere in sé un metodo possano solo insinuare qual- valore importante per le per superare i contrasti: in che dubbio sulle qualità di chi nostre famiglie e per le nostre democrazia chi ha convin- comanda; a chi non è comunità, e in che misura zioni politiche forti si può d’accordo non rimane che l’alcol può costituire una impegnare nel sostenerle, ribellarsi, incitare alle barrica- minaccia per la costruzione nel rispetto delle regole, te, organizzare rivoluzioni. della pace...” Quale relazione per conquistare la volontà Dunque, in assenza di demo- c’è tra il CAT e la pace? della maggioranza dei citta- crazia e di tolleranza, ogni Nel CAT le famiglie si dini, ma se questi si dimo- diversità di opinioni può por- incontrano perché desidera- strano contrari a tali idee, tare a guerre civili o a colpi di no ritrovare la serenità e la deve prenderne atto e sot- stato. pace perduta, spesso a causa tomettersi alla volontà. I governi dittatoriali si dimo- Un benvenuto a dell’alcol e qui cercano di cam- della maggioranza; strano indifferenti all’opinione biare stile di vita insieme. Tutti !La democrazia ha un immen- della maggioranza; una nazio- sono chiamati al cambiamen- so valore, perché impedi- ne intollerante e accecata dal Matilde to, non solo il così detto alcoli- sce, tramite la libertà di pen- fanatismo uccide la democra- e tanti auguri sta, e l’astinenza dall’alcol non siero e di espressione, che zia; in questo anche le chiese è il traguardo, come molti pen- si commettano atrocità, su non sono esenti da colpe! a Maurizio e Susanna sano, ma il primo passo. Il vero larga scala. Ma bisogna anche guardarsi da parte progetto è la promozione e la La storia ci dimostra pero da chi pratica forme di potere della redazione crescita dell'uomo in tutte le che 1’egoismo umano è smi- antidemocratiche pur rispet- sue dimensioni (fisica, psichi- dell’Alambicco ca, sociale, economica, mora- 4 LE RETI: COMPRENDERE E COMUNICARE LE RETI: COMPRENDERE E COMUNICARE 5

LA PACE INCOMINCIA Partendo da questa pre- pace” per sentirsi persone Cosa fa il sindaco per DA NOI messa, cerchiamo di vivere in disposte a costruirla; non si mantenere la pace Anna Maria Efisia Mura pace insieme agli alunni coin- può lottare per un “bene” che in una comunità. insegnante elementare volgendo in questo impegno, non si conosce. Tomaso Sanna Bisogna credere che la pace quando è possibile, anche i Tutti siamo in pace con noi Mese della cultura è possibile e che comincia da genitori. stessi quando ci sentiamo ama- Ghilarza 8 novembre 2003 noi. Per passare dalle parole ai ti, apprezzati, stimati, ascolta- Senza questa convinzione fatti abbiamo cercato prima di ti, capiti, scusati. Il compito del sindaco nei che ci impegna in prima per- tutto di prendere coscienza Quanto siamo disposti a piccoli comuni, sta diventando sona non possiamo educare del significato della parola fare perché anche gli altri si sempre più gravoso. Spesso alla pace, né come genitori né pace e delle situazioni di “non sentano in pace? non è possibile far fronte alle come insegnanti. pace” che nella vita scolastica Proprio con i bambini speri- crescenti richieste di servizi da Questo comporta che quotidiana si verificano di fre- mentiamo ogni giorno che la parte dei cittadini per la scarsi- prima di tutto dobbiamo cre- quente: litigi per 1’uso pace è una faticosa conquista, tà dei finanziamenti pubblici dere “nell’uomo” e “nel bam- dell’occorrente scolastico, mai definitiva, è un ricomin- che non possono essere inte- bino” come persona, avere dispetti, prese in giro, tutte ciare continuo, però quando grati con l'aumento dei contri- fiducia in noi stessi e negli altri, occasioni per trovare insieme riusciamo a farne esperienza buti delle famiglie, soprattutto puntare sul positivo di ciascu- altre soluzioni ai piccoli pro- sentiamo dentro quella soddi- quelle a basso reddito. no anziché sottolineare e ana- blemi sorti. Quasi sempre ci si sfazione che ci fa dire “NE I settori in cui sono più evi- lizzare sempre il negativo. Da rendeva conto che non valeva VALE LA PENA”. denti le difficoltà sono i servizi questo scaturisce la disponibi- la pena di “perdere la pace”. sociali e l’istruzione. lità al dialogo, alla collabora- Abbiamo capito quanto sia Questo induce ad un cre- zione, all’ascolto attento importante per i bambini e gli scente malessere sociale che dell’altro. adulti fare “esperienza di si manifesta specie nei giovani, che non intravedono sicurez- za per il loro futuro e non si impegnano con la dovuta viva- posti e dalla disponibilità delle clima di sicurezza necessario cità e intelligenza loro proprie, numerose associazioni di per una vita di pace. compromettendo la serenità volontariato, La frequente Un altro impegno del sin- e la pace. rinuncia all’individualismo da daco è rafforzare la collabora- Il sindaco non deve rinchiu- parte della popolazione ghilar- zione con Abbasanta, Nor- dersi nel “palazzo” ma stare in zese poi rende possibile bello e gli altri comuni vicini, mezzo alla gente ascoltando l’accoglienza dei nomadi, degli nella consapevolezza che soprattutto i più deboli, con ospiti nella casa protetta, nella superando le divisioni e gli umiltà, tenendo conto di ope- casa famiglia e del centro di interessi personali si favorisce rare al servizio del cittadino recupero dei diversamente la rinascita dei nostri territori. anche quando ciò può com- abili. Tutte queste persone Purtroppo le difficoltà non portare più sacrificio. Ai fini di convivono pacificamente con mancano, come quando pre- garantire quel benessere di cui gli abitanti di Ghilarza e sono vale l’egoismo e il campanili- tutti i cittadini hanno bisogno, da questi considerati con smo degli amministratori, che il nostro Comune considera rispetto e benevolenza nono- non si rendono conto che a prioritari gli interventi stante la diversità nella cultu- lunga scadenza creano più nell’ambito dei servizi sociali e ra, nei costumi e nella religio- danni che benefici. n e l l ’ a t t i v i t à c u l t u r a l e . ne. Soltanto l’unità infatti favo- L’impegno del sindaco in tali Le strutture per gli anziani e risce il bene comune e dun- ambiti è facilitato dalla compe- per i giovani facilitano le rela- que la pace. tenza degli uffici comunali pre- zioni, contribuendo a creare il 4 LE RETI: COMPRENDERE E COMUNICARE LE RETI: COMPRENDERE E COMUNICARE 5

LA PACE INCOMINCIA Partendo da questa pre- pace” per sentirsi persone Cosa fa il sindaco per DA NOI messa, cerchiamo di vivere in disposte a costruirla; non si mantenere la pace Anna Maria Efisia Mura pace insieme agli alunni coin- può lottare per un “bene” che in una comunità. insegnante elementare volgendo in questo impegno, non si conosce. Tomaso Sanna Bisogna credere che la pace quando è possibile, anche i Tutti siamo in pace con noi Mese della cultura è possibile e che comincia da genitori. stessi quando ci sentiamo ama- Ghilarza 8 novembre 2003 noi. Per passare dalle parole ai ti, apprezzati, stimati, ascolta- Senza questa convinzione fatti abbiamo cercato prima di ti, capiti, scusati. Il compito del sindaco nei che ci impegna in prima per- tutto di prendere coscienza Quanto siamo disposti a piccoli comuni, sta diventando sona non possiamo educare del significato della parola fare perché anche gli altri si sempre più gravoso. Spesso alla pace, né come genitori né pace e delle situazioni di “non sentano in pace? non è possibile far fronte alle come insegnanti. pace” che nella vita scolastica Proprio con i bambini speri- crescenti richieste di servizi da Questo comporta che quotidiana si verificano di fre- mentiamo ogni giorno che la parte dei cittadini per la scarsi- prima di tutto dobbiamo cre- quente: litigi per 1’uso pace è una faticosa conquista, tà dei finanziamenti pubblici dere “nell’uomo” e “nel bam- dell’occorrente scolastico, mai definitiva, è un ricomin- che non possono essere inte- bino” come persona, avere dispetti, prese in giro, tutte ciare continuo, però quando grati con l'aumento dei contri- fiducia in noi stessi e negli altri, occasioni per trovare insieme riusciamo a farne esperienza buti delle famiglie, soprattutto puntare sul positivo di ciascu- altre soluzioni ai piccoli pro- sentiamo dentro quella soddi- quelle a basso reddito. no anziché sottolineare e ana- blemi sorti. Quasi sempre ci si sfazione che ci fa dire “NE I settori in cui sono più evi- lizzare sempre il negativo. Da rendeva conto che non valeva VALE LA PENA”. denti le difficoltà sono i servizi questo scaturisce la disponibi- la pena di “perdere la pace”. sociali e l’istruzione. lità al dialogo, alla collabora- Abbiamo capito quanto sia Questo induce ad un cre- zione, all’ascolto attento importante per i bambini e gli scente malessere sociale che dell’altro. adulti fare “esperienza di si manifesta specie nei giovani, che non intravedono sicurez- za per il loro futuro e non si impegnano con la dovuta viva- posti e dalla disponibilità delle clima di sicurezza necessario cità e intelligenza loro proprie, numerose associazioni di per una vita di pace. compromettendo la serenità volontariato, La frequente Un altro impegno del sin- e la pace. rinuncia all’individualismo da daco è rafforzare la collabora- Il sindaco non deve rinchiu- parte della popolazione ghilar- zione con Abbasanta, Nor- dersi nel “palazzo” ma stare in zese poi rende possibile bello e gli altri comuni vicini, mezzo alla gente ascoltando l’accoglienza dei nomadi, degli nella consapevolezza che soprattutto i più deboli, con ospiti nella casa protetta, nella superando le divisioni e gli umiltà, tenendo conto di ope- casa famiglia e del centro di interessi personali si favorisce rare al servizio del cittadino recupero dei diversamente la rinascita dei nostri territori. anche quando ciò può com- abili. Tutte queste persone Purtroppo le difficoltà non portare più sacrificio. Ai fini di convivono pacificamente con mancano, come quando pre- garantire quel benessere di cui gli abitanti di Ghilarza e sono vale l’egoismo e il campanili- tutti i cittadini hanno bisogno, da questi considerati con smo degli amministratori, che il nostro Comune considera rispetto e benevolenza nono- non si rendono conto che a prioritari gli interventi stante la diversità nella cultu- lunga scadenza creano più nell’ambito dei servizi sociali e ra, nei costumi e nella religio- danni che benefici. n e l l ’ a t t i v i t à c u l t u r a l e . ne. Soltanto l’unità infatti favo- L’impegno del sindaco in tali Le strutture per gli anziani e risce il bene comune e dun- ambiti è facilitato dalla compe- per i giovani facilitano le rela- que la pace. tenza degli uffici comunali pre- zioni, contribuendo a creare il 6 LE RETI: COMPRENDERE E COMUNICARE LE RETI: COMPRENDERE E COMUNICARE 7

LA PACE E IL CLUB Un’altra aggiunge che ancora LA PACE: IMPEGNO Club n.41 Borore non è riuscita a ritrovare la LA PACE È... QUOTIDIANO DI TUTTI pace, che è un diritto per tutti La pace è gentile dall’intervento di La pace, era in una bottiglia anche se da quando frequenta- Don Salvatore Marongiu piena di alcool ma non era sin- no il Club le cose sono migliora- al convegno cera, troppe bugie e sotterfugi, te di molto. La pace è un arcobaleno “La Pace incomincia da noi” però bastava un po’ di quel vele- Tutte le famiglie sono con- no ed era pace, quando ho capi- cordi nell’affermare che, nono- Che ci tiene per mano “...La radice della pace sta to che così non si poteva anda- stante i problemi, anche di salu- nella non violenza, che si rivela re avanti sono entrato in un te (che in questo periodo qual- E si tiene nel cuore. come l’antidoto più efficace per Club, li ho ritrovato la pace, cuno sta vivendo) c’è una certa la soluzione dei conflitti; e quelli quella vera, quella con la “P” serenità. È essere buoni più frequenti, che danno poi ori- maiuscola, pace con tutti in Nonostante ci siano delle gine alle guerre combattute, famiglia e nella società. discussioni, con un po’ di buona La pace porta l’amicizia, sono i conflitti di giustizia, in cui Mia moglie ribadisce che volontà, lasciando da parte da una parte e dall’altra si crede solo ora si rende conto della l’orgoglio, con il venirsi incontro Ci porta la fratellanza sinceramente, fino alla morte, pace ritrovata soprattutto con i l’un l’altro si può vivere in pace di avere ragione. figli. e sereni, una serenità che por- La pace è piena di colori E tutti credono di avere Un’altra famiglia dice: “Ave- tiamo nella società nel lavoro ragione, tutta la ragione! quello vamo trovato la serenità, ma in trasmettendo un messaggio che Splendidi, è l’argomento, il nervo della questo periodo stiamo attra- parte da noi, non possiamo chie- guerra: la pretesa, che diventa versando delle difficoltà e ci sta dere pace agli altri se non la rabbia, di avere ragione. costando ritrovare la pace”. diamo noi per primi. giallo, rosa, arancione Ma, domandiamoci cosa tiae pax”. La pace è frutto della giosa, della vita di ogni uomo, dice il Vangelo a proposito della giustizia. sempre, in ogni sua forma e in La pace sia con noi! difesa legittima, a proposito Facciamo conto che per ogni momento. dello “schiaffo”. Se gli rendo lo miracolo tacessero tutti i can- Probabilmente le bandiere La pace è gentilezza schiaffo, giustifico il suo. Se gli noni e ogni arsenale militare si arcobaleno che ancora resisto- rendo due per uno entro nel dissolvesse nel nulla... ma poi gli no appese ai balconi si sono sco- Amicizia, fratellanza, torto... e sono entrato nella spi- uomini rimanessero nelle spe- lorite con il tempo e con il sole. rale della violenza e della guer- requazioni in cui si trovano e le Poco male. La pace è bellissima, ra. ingiustizie continuassero indi- La sfida è che non si scolori- Non è forse questa la logica sturbate a discriminare i popoli sca l’anelito per la pace. Soprattutto la bandiera; perversa che si è innescata nel e la fame a uccidere gli innocen- Per questo l’idea di parlare conflitto israelo-palestinese? Da ti... non ci sarebbe pace sul di pace nel Mese della Cultura È tenera come un cuscino qui la necessità imprescindibile nostro pianeta, perché la pace ha profondo significato e attua- che non bisogna usare la forza senza giustizia è tragica illusione. lità. Perché la pace non sta fer- per far trionfare il diritto, ma Pace vuol dire rispetto dei ma. E per la pace non si può per addormentarci in pace. risvegliare la “forza del diritto”. diritti umani, della libertà reli- star fermi”. Solo rispettando il diritto, il diritto di tutti, anche degli ulti- mi, anche dei più poveri... a cominciare dalla dignità e Ciò che faccio non è che una goccia nell’oceano, dall’onore dei più vicini, solo così, aldilà delle parole e delle ma mi piace pen sare che l’oceano festose manifestazioni per la pace, saremo davvero costrut- sarebbe più piccolo senza quella goccia. tori di pace. Perché non c’è pace senza Simone giustizia. Madre Teresa di Calcutta Scuola Elementare - Ghilarza Dicevano i latini: Opus justi- 6 LE RETI: COMPRENDERE E COMUNICARE LE RETI: COMPRENDERE E COMUNICARE 7

LA PACE E IL CLUB Un’altra aggiunge che ancora LA PACE: IMPEGNO Club n.41 Borore non è riuscita a ritrovare la LA PACE È... QUOTIDIANO DI TUTTI pace, che è un diritto per tutti La pace è gentile dall’intervento di La pace, era in una bottiglia anche se da quando frequenta- Don Salvatore Marongiu piena di alcool ma non era sin- no il Club le cose sono migliora- al convegno cera, troppe bugie e sotterfugi, te di molto. La pace è un arcobaleno “La Pace incomincia da noi” però bastava un po’ di quel vele- Tutte le famiglie sono con- no ed era pace, quando ho capi- cordi nell’affermare che, nono- Che ci tiene per mano “...La radice della pace sta to che così non si poteva anda- stante i problemi, anche di salu- nella non violenza, che si rivela re avanti sono entrato in un te (che in questo periodo qual- E si tiene nel cuore. come l’antidoto più efficace per Club, li ho ritrovato la pace, cuno sta vivendo) c’è una certa la soluzione dei conflitti; e quelli quella vera, quella con la “P” serenità. È essere buoni più frequenti, che danno poi ori- maiuscola, pace con tutti in Nonostante ci siano delle gine alle guerre combattute, famiglia e nella società. discussioni, con un po’ di buona La pace porta l’amicizia, sono i conflitti di giustizia, in cui Mia moglie ribadisce che volontà, lasciando da parte da una parte e dall’altra si crede solo ora si rende conto della l’orgoglio, con il venirsi incontro Ci porta la fratellanza sinceramente, fino alla morte, pace ritrovata soprattutto con i l’un l’altro si può vivere in pace di avere ragione. figli. e sereni, una serenità che por- La pace è piena di colori E tutti credono di avere Un’altra famiglia dice: “Ave- tiamo nella società nel lavoro ragione, tutta la ragione! quello vamo trovato la serenità, ma in trasmettendo un messaggio che Splendidi, è l’argomento, il nervo della questo periodo stiamo attra- parte da noi, non possiamo chie- guerra: la pretesa, che diventa versando delle difficoltà e ci sta dere pace agli altri se non la rabbia, di avere ragione. costando ritrovare la pace”. diamo noi per primi. giallo, rosa, arancione Ma, domandiamoci cosa tiae pax”. La pace è frutto della giosa, della vita di ogni uomo, dice il Vangelo a proposito della giustizia. sempre, in ogni sua forma e in La pace sia con noi! difesa legittima, a proposito Facciamo conto che per ogni momento. dello “schiaffo”. Se gli rendo lo miracolo tacessero tutti i can- Probabilmente le bandiere La pace è gentilezza schiaffo, giustifico il suo. Se gli noni e ogni arsenale militare si arcobaleno che ancora resisto- rendo due per uno entro nel dissolvesse nel nulla... ma poi gli no appese ai balconi si sono sco- Amicizia, fratellanza, torto... e sono entrato nella spi- uomini rimanessero nelle spe- lorite con il tempo e con il sole. rale della violenza e della guer- requazioni in cui si trovano e le Poco male. La pace è bellissima, ra. ingiustizie continuassero indi- La sfida è che non si scolori- Non è forse questa la logica sturbate a discriminare i popoli sca l’anelito per la pace. Soprattutto la bandiera; perversa che si è innescata nel e la fame a uccidere gli innocen- Per questo l’idea di parlare conflitto israelo-palestinese? Da ti... non ci sarebbe pace sul di pace nel Mese della Cultura È tenera come un cuscino qui la necessità imprescindibile nostro pianeta, perché la pace ha profondo significato e attua- che non bisogna usare la forza senza giustizia è tragica illusione. lità. Perché la pace non sta fer- per far trionfare il diritto, ma Pace vuol dire rispetto dei ma. E per la pace non si può per addormentarci in pace. risvegliare la “forza del diritto”. diritti umani, della libertà reli- star fermi”. Solo rispettando il diritto, il diritto di tutti, anche degli ulti- mi, anche dei più poveri... a cominciare dalla dignità e Ciò che faccio non è che una goccia nell’oceano, dall’onore dei più vicini, solo così, aldilà delle parole e delle ma mi piace pen sare che l’oceano festose manifestazioni per la pace, saremo davvero costrut- sarebbe più piccolo senza quella goccia. tori di pace. Perché non c’è pace senza Simone giustizia. Madre Teresa di Calcutta Scuola Elementare - Ghilarza Dicevano i latini: Opus justi- 8 CRONACA LOCALE ABBIAMO LETTO... 9

IL CLUB E LA SPIRITUALITÀ ANTROPOLOGICA di Rita Pireddu

Sabato 8 novembre 2003 si ta. Il concetto richiama alla cammino della sobrietà. è svolto, a Norbello, un breve necessità di porre l'attenzione I Servitori-Insegnanti di Club corso di Aggiornamento tenuto sull'essere profondo dell'uomo, che hanno partecipato da Padre Danilo Salezze, rivolto sui suoi bisogni, dubbi, paure, all'aggiornamento, provenienti ai servitori-insegnanti di Club di debolezze, ponendo l'accento dalle province di Oristano, Sas- tutta la Sardegna. sull'importanza della compren- sari e Nuoro, hanno avuto È stata l'occasione per parla- sione di alcuni aspetti dell'uomo modo di riflettere sul tema e di re di un tema che da un po' di che gli sono propri perché confrontarsi, lavorando in grup- tempo a questa parte è al cen- appartengono alla sua stessa pi autogestiti, di trarre infine le tro dei dibattiti e degli incontri essenza. loro conclusioni. Un modo per che si svolgono nel mondo dei Nel Club si incontrano per- fare autocritica e per rinnovare Club degli Alcolisti in Tratta- sone che soffrono, che metto- il proprio volontario impegno al mento: no a nudo la propria anima, che servizio delle famiglie dei Cat. Il Club e la Spiritualità si mettono in discussione (con- La lettera e la risposta Antropologica. dizione indispensabile per il del direttore sono tratte Il Club, come sistema multi- recupero di se stessi), che da una rivista specializzata familiare in cui si affrontano pro- ammettono le proprie debolez- in salute. Il commento blemi alcolcorrelati e complessi ze, chiedono aiuto e trovano lo lasciamo ai nostri lettori. secondo l'approccio ecologico- comprensione. Al centro di sociale, appare come il luogo in tutto ecco l'essere umano, spo- cui il discorso della Spiritualità gliato del superfluo, perché nel Antropologica si evidenzia in Club si riscoprono i valori più maniera semplice ed immedia- importanti della vita nel lungo

A S L 5 ORISTANO 27 DICEMBRE 1953 • 27 DICEMBRE 2003

Il 27 dicembre 2003 l’Ospedale G.P. Delogu di Ghilarza ha festeggiato il 50° anno di vita 8 CRONACA LOCALE ABBIAMO LETTO... 9

IL CLUB E LA SPIRITUALITÀ ANTROPOLOGICA di Rita Pireddu

Sabato 8 novembre 2003 si ta. Il concetto richiama alla cammino della sobrietà. è svolto, a Norbello, un breve necessità di porre l'attenzione I Servitori-Insegnanti di Club corso di Aggiornamento tenuto sull'essere profondo dell'uomo, che hanno partecipato da Padre Danilo Salezze, rivolto sui suoi bisogni, dubbi, paure, all'aggiornamento, provenienti ai servitori-insegnanti di Club di debolezze, ponendo l'accento dalle province di Oristano, Sas- tutta la Sardegna. sull'importanza della compren- sari e Nuoro, hanno avuto È stata l'occasione per parla- sione di alcuni aspetti dell'uomo modo di riflettere sul tema e di re di un tema che da un po' di che gli sono propri perché confrontarsi, lavorando in grup- tempo a questa parte è al cen- appartengono alla sua stessa pi autogestiti, di trarre infine le tro dei dibattiti e degli incontri essenza. loro conclusioni. Un modo per che si svolgono nel mondo dei Nel Club si incontrano per- fare autocritica e per rinnovare Club degli Alcolisti in Tratta- sone che soffrono, che metto- il proprio volontario impegno al mento: no a nudo la propria anima, che servizio delle famiglie dei Cat. Il Club e la Spiritualità si mettono in discussione (con- La lettera e la risposta Antropologica. dizione indispensabile per il del direttore sono tratte Il Club, come sistema multi- recupero di se stessi), che da una rivista specializzata familiare in cui si affrontano pro- ammettono le proprie debolez- in salute. Il commento blemi alcolcorrelati e complessi ze, chiedono aiuto e trovano lo lasciamo ai nostri lettori. secondo l'approccio ecologico- comprensione. Al centro di sociale, appare come il luogo in tutto ecco l'essere umano, spo- cui il discorso della Spiritualità gliato del superfluo, perché nel Antropologica si evidenzia in Club si riscoprono i valori più maniera semplice ed immedia- importanti della vita nel lungo

A S L 5 ORISTANO 27 DICEMBRE 1953 • 27 DICEMBRE 2003

Il 27 dicembre 2003 l’Ospedale G.P. Delogu di Ghilarza ha festeggiato il 50° anno di vita 10 CONOSCIAMOCI UN PO’ CONOSCIAMOCI UN PO’ 11

La “Sugher Cabras” di Fausto Casula

Era il 1950 e la vita scorreva va e una passione di tutta la Noi giovani eravamo con- tranquilla da secoli. comunità, e quell’anno di 53 tenti e la popolazione maschile Per le strade, si assisteva al anni orsono, dopo anni di fasti e femminile anche di Ghilarza e rientro, a frotte dei contadini calcistici a nome “Aurora”, non di Norbello partecipava diverti- dalla campagna seguiti dai fede- si presentavano prospettive per ta al campo sportivo tradiziona- lissimi cani e dall’immancabile, noi; nessuno parlava di calcio, di le, quello subito dopo il passag- ‘burricu’ mezzo di trasporto campionato, e quindi di squa- gio a livello. con apposita ‘bertula’. dra. La squadra era compatta, ci Le strade erano piene di Fummo noi giovani a pren- dirigeva come Presidente fango d’inverno e di polvere dere l’inizitiva e andare di casa Antongiulio Cabras, giovane d’estate, mentre noi, giovani vir- in casa a chiedere un contributo della nostra età che rappresen- gulti della comunità, conserva- finanziario per poterci iscrivere tava l’industria del sughero che vamo le scarpe nuove per le al campionato di Prima divisio- adottò successivamente il feste comandate, le bellissime ne di calcio. nome da noi coniato per la giovani nostre coetanee non La nostra iniziativa fu pre- s o c i e t à s p o r t i v a : potevano liberamente parlare miata grazie all’intervento del SUGHERCABRAS. con noi in strada e neppure farsi Comm. Andrea Cabras titolare Nando Corona, Enzo Carta, la ‘permanente’ o andare in bici- del sugherificio che dava lavoro Peppino Dessì, Peppino Satta, cletta. a tanti giovani non soltanto abba- Fausto Casula, Felle Pinna, Ma il pallone era una attratti- santesi. Antioco Pinna, Peppino Perra, dall’Unione Sarda di Giovedì 22 e Giovedì 29 marzo 1956

Serafino Marras, Serafino San- Enzo Carta terzino che domina- Era una squadra giovane e na, Tonino Sanna, Chicco Med- va la difesa, i lanci lunghi e per- allegra che prendeva il treno de, Aurelio Manconi, Francesco fetti di Peppino Satta, i rimandi per andare a giocare con un Manca, Fellico Fadda, Giovanni di Peppino Dessì, la difesa a panino dentro la valigetta delle Fadda, Giovanni Congiu, Gio- uomo di Antioco Pinna, speciali- scarpe e corredo tutto, ed era vanni Pinna, Stefano Medde, sta dei rigori, la potenza irruente soprattutto una evasione ...Ponti, ecc. di Pietro Deriu, il moto perpe- dall’iter quotidiano di lavoro e I palloni erano due: uno per tuo di Fausto Casula pendolare dai vari impegni. le partite ufficiali e uno per gli tra difesa e attacco, l’elegante Eravamo giovani e bastava allenamenti tenuti da Giovanni tocco di Aurelio Manconi, ambi- per essere felici anche solo un Medde, Biacchi, calciatore di destro, le ubbriacanti serpentine pallone, serie B e capo stazione, da di Peppineddu Perra, le discese Poi nel 1958 ci mancò Mario Dore che ci portava gli di Serafino Marras, l’intelligenza Antongiulio e con lui il gioco si esercizi presi dagli allenamenti di gioco di Chicco Medde, i drib- fermò assieme a tutto il paese. del in serie C, Nino Flo- bling di Serafino Sanna e di Toni- Scappammo dalla malvagità re, e qualche altro. no Sanna dal gioco intelligente, i assurda e inutile e ancora non Ricordo le parate acrobati- cross di Fellico Fadda e Giovanni siamo rientrati. che di Nando Corona, la poten- Congiu e mi scuso per chi ho za, la capacità 1’esperienza di dimenticato. 10 CONOSCIAMOCI UN PO’ CONOSCIAMOCI UN PO’ 11

La “Sugher Cabras” di Fausto Casula

Era il 1950 e la vita scorreva va e una passione di tutta la Noi giovani eravamo con- tranquilla da secoli. comunità, e quell’anno di 53 tenti e la popolazione maschile Per le strade, si assisteva al anni orsono, dopo anni di fasti e femminile anche di Ghilarza e rientro, a frotte dei contadini calcistici a nome “Aurora”, non di Norbello partecipava diverti- dalla campagna seguiti dai fede- si presentavano prospettive per ta al campo sportivo tradiziona- lissimi cani e dall’immancabile, noi; nessuno parlava di calcio, di le, quello subito dopo il passag- ‘burricu’ mezzo di trasporto campionato, e quindi di squa- gio a livello. con apposita ‘bertula’. dra. La squadra era compatta, ci Le strade erano piene di Fummo noi giovani a pren- dirigeva come Presidente fango d’inverno e di polvere dere l’inizitiva e andare di casa Antongiulio Cabras, giovane d’estate, mentre noi, giovani vir- in casa a chiedere un contributo della nostra età che rappresen- gulti della comunità, conserva- finanziario per poterci iscrivere tava l’industria del sughero che vamo le scarpe nuove per le al campionato di Prima divisio- adottò successivamente il feste comandate, le bellissime ne di calcio. nome da noi coniato per la giovani nostre coetanee non La nostra iniziativa fu pre- s o c i e t à s p o r t i v a : potevano liberamente parlare miata grazie all’intervento del SUGHERCABRAS. con noi in strada e neppure farsi Comm. Andrea Cabras titolare Nando Corona, Enzo Carta, la ‘permanente’ o andare in bici- del sugherificio che dava lavoro Peppino Dessì, Peppino Satta, cletta. a tanti giovani non soltanto abba- Fausto Casula, Felle Pinna, Ma il pallone era una attratti- santesi. Antioco Pinna, Peppino Perra, dall’Unione Sarda di Giovedì 22 e Giovedì 29 marzo 1956

Serafino Marras, Serafino San- Enzo Carta terzino che domina- Era una squadra giovane e na, Tonino Sanna, Chicco Med- va la difesa, i lanci lunghi e per- allegra che prendeva il treno de, Aurelio Manconi, Francesco fetti di Peppino Satta, i rimandi per andare a giocare con un Manca, Fellico Fadda, Giovanni di Peppino Dessì, la difesa a panino dentro la valigetta delle Fadda, Giovanni Congiu, Gio- uomo di Antioco Pinna, speciali- scarpe e corredo tutto, ed era vanni Pinna, Stefano Medde, sta dei rigori, la potenza irruente soprattutto una evasione ...Ponti, ecc. di Pietro Deriu, il moto perpe- dall’iter quotidiano di lavoro e I palloni erano due: uno per tuo di Fausto Casula pendolare dai vari impegni. le partite ufficiali e uno per gli tra difesa e attacco, l’elegante Eravamo giovani e bastava allenamenti tenuti da Giovanni tocco di Aurelio Manconi, ambi- per essere felici anche solo un Medde, Biacchi, calciatore di destro, le ubbriacanti serpentine pallone, serie B e capo stazione, da di Peppineddu Perra, le discese Poi nel 1958 ci mancò Mario Dore che ci portava gli di Serafino Marras, l’intelligenza Antongiulio e con lui il gioco si esercizi presi dagli allenamenti di gioco di Chicco Medde, i drib- fermò assieme a tutto il paese. del Cagliari in serie C, Nino Flo- bling di Serafino Sanna e di Toni- Scappammo dalla malvagità re, e qualche altro. no Sanna dal gioco intelligente, i assurda e inutile e ancora non Ricordo le parate acrobati- cross di Fellico Fadda e Giovanni siamo rientrati. che di Nando Corona, la poten- Congiu e mi scuso per chi ho za, la capacità 1’esperienza di dimenticato. 12 SANITÀ BACHECA 13

Nei bambini bisogna evita- La sedentarietà re la lunga permanenza Le malattie cardiovascolari e respiratorie, i tumori, i traumi e gli avvelenamenti sono le davanti alla tv o al computer principali cause di malattia e di morte in Italia. Si tratta di patologie strettamente correlate allo stimolando invece i giochi stile di vita: alimentazione scorretta, vita sedentaria, fumo, consumo di alcol, guida pericolosa... Il 23 gennaio 2004, si è tenu- tutte quelle attività aerobiche all’aria aperta. Durante lo svol- to ad Abbasanta un corso di condotte in modo regolare gimento delle abituali attività “Si rende indispensabile un maggiore impegno aggiornamento medico aven- con livelli moderati di intensi- domestiche o lavorative sono in programmi di prevenzione che abbiano te come tema la sedentarietà. tà, praticata serenamente in inoltre importanti gli atteggia- come obiettivo principale la promozione di stili di vita sani” L’obiettivo comune è quel- ambienti tranquilli (per esem- menti posturali corretti e la Piano Sanitario Nazionale 2003, G.Sirchia lo di combattere le cattive abi- pio una passeggiata all’aria corretta esecuzione dei movi- tudini (sedentarietà, fumo, aperta di trenta minuti a velo- menti così da ridurre gli stress Il Centro di Promozione della Salute (ACAT Alto Oristanese) e l'ADAO (Associazione diabetici meccanici sulla colonna verte- alcol, cattiva alimentazione) e cità sostenuta, tutti o quasi Alto Oristanese) in collaborazione con l'Ordine dei Medici della provincia di Oristano, la brale. favorire un corretto stile di tutti i giorni). FIMMG, il Comune e la Pro Loco di Abbasanta organizzano il Primo Corso di Educazione vita. Le malattie croniche Per ovviare la sedentarietà In particolare per coloro Medica Continua dell'Alto Oristanese “Stile di vita, salute e malattia” sono responsabili dell’80% è consigliabile inoltre aumen- che sono costretti ad una pro- delle morti e il 50% è da rela- tare le occasioni di movimen- lungata posizione seduta è zionare a stili di vita non cor- to (non utilizzare l’ascensore, necessario utilizzare una sedia A partire dal 23 gennaio al 13 febbraio 2004 ad Abbasanta presso il ristorante Arzola ‘e Lepere retti. limitare l’uso dell’auto, evitare ergonomicamente corretta si svolgeranno quattro corsi su sedentarietà, alimentazione, alcol e fumo. L'obiettivo è quello di I sedentari, cioè coloro che di stare seduti a lungo, non uti- personalizzando la misura di dare spazio ad argomenti di primaria importanza per la salute. si muovono poco e malvolen- lizzare i piccoli elettrodome- questa e del tavolo da lavoro. tieri e che preferiscono utiliz- stici nei lavori di casa, utilizza- I medici interessati possono chiedere informazioni ai numeri di telefono 0785 54402 - 0785 zare l’automobile o i mezzi re la cyclette o il vogatore Dott. Nicolò Pasqualino Orrù 54867. pubblici anche per brevi tratti, quando si guarda la tv). Responsabile del Centro di Riabilita- zione del Distretto Sanitario di Ghilar- I corsi hanno avuto l’accreditamento ECM dal Ministero della Salute. sono in Italia 21.400.000 (pari za al 38,4% della popolazione). Le quote maggiori dei seden- tari si rilevano fra le donne Vi informiamo che... (43,5% contro il 33% degli uomini), fra i bambini tra i 3 e i L’ACAT ospita una biblioteca (un centinaio di libri) appartenenti all’Associazione Casa per la Pace 5 anni (circa 55,5%) e fra le di Ghilarza, sui temi di educazione alla Pace e alla trasformazione nonviolenta dei conflitti persone anziane (72,8% oltre interpersonali. i 75 anni). Nel mezzogiorno i Si può distinguere tra: sedentari sono oltre il 50% a) libri di didattica per insegnanti delle elementari e della scuola materna o per genitori, con la della popolazione. Coloro che proposta di attività o giochi che favoriscono la conoscenza reciproca e la cooperazione, praticano attività fisica rag- anziché la competizione giungono una buona condizio- b) libri sulle tecniche di una comunicazione efficace ed ecologica ne fisica hanno dei benefici c) biografie di operatori di pace in luoghi di conflitto effetti sulla salute: d) libri sulla teoria e pratica (o tecniche) della nonviolenza per adulti e per ragazzi riducono il rischio di obesi- e) romanzi di ispirazione nonviolenta tà, ipertensione, di cardiopa- f) libri sui problemi ecologici e della sostenibilità tie, di diabete di tipo 2, di can- g) Videocassette su un intervento o marcia nonviolenta in luogo di cro colon retto, alla mammel- conflitto (Congo e Kossovo) e sul problema mondiale dell’acqua come la, ai polmoni; diritto di tutti. migliorano la densità ossea, la salute mentale, il tro- è possibile consultare e prendere in prestito i libri il primo mercoledì di fismo muscolare. ogni mese dalle 17.30 alle 18.30 Il tipo di attività fisica da pra- ticare dipende dall’età, dalla L’ACAT collabora periodicamente con la Casa per la Pace. presenza di eventuali malattie ecc. In generale sono indicate 12 SANITÀ BACHECA 13

Nei bambini bisogna evita- La sedentarietà re la lunga permanenza Le malattie cardiovascolari e respiratorie, i tumori, i traumi e gli avvelenamenti sono le davanti alla tv o al computer principali cause di malattia e di morte in Italia. Si tratta di patologie strettamente correlate allo stimolando invece i giochi stile di vita: alimentazione scorretta, vita sedentaria, fumo, consumo di alcol, guida pericolosa... Il 23 gennaio 2004, si è tenu- tutte quelle attività aerobiche all’aria aperta. Durante lo svol- to ad Abbasanta un corso di condotte in modo regolare gimento delle abituali attività “Si rende indispensabile un maggiore impegno aggiornamento medico aven- con livelli moderati di intensi- domestiche o lavorative sono in programmi di prevenzione che abbiano te come tema la sedentarietà. tà, praticata serenamente in inoltre importanti gli atteggia- come obiettivo principale la promozione di stili di vita sani” L’obiettivo comune è quel- ambienti tranquilli (per esem- menti posturali corretti e la Piano Sanitario Nazionale 2003, G.Sirchia lo di combattere le cattive abi- pio una passeggiata all’aria corretta esecuzione dei movi- tudini (sedentarietà, fumo, aperta di trenta minuti a velo- menti così da ridurre gli stress Il Centro di Promozione della Salute (ACAT Alto Oristanese) e l'ADAO (Associazione diabetici meccanici sulla colonna verte- alcol, cattiva alimentazione) e cità sostenuta, tutti o quasi Alto Oristanese) in collaborazione con l'Ordine dei Medici della provincia di Oristano, la brale. favorire un corretto stile di tutti i giorni). FIMMG, il Comune e la Pro Loco di Abbasanta organizzano il Primo Corso di Educazione vita. Le malattie croniche Per ovviare la sedentarietà In particolare per coloro Medica Continua dell'Alto Oristanese “Stile di vita, salute e malattia” sono responsabili dell’80% è consigliabile inoltre aumen- che sono costretti ad una pro- delle morti e il 50% è da rela- tare le occasioni di movimen- lungata posizione seduta è zionare a stili di vita non cor- to (non utilizzare l’ascensore, necessario utilizzare una sedia A partire dal 23 gennaio al 13 febbraio 2004 ad Abbasanta presso il ristorante Arzola ‘e Lepere retti. limitare l’uso dell’auto, evitare ergonomicamente corretta si svolgeranno quattro corsi su sedentarietà, alimentazione, alcol e fumo. L'obiettivo è quello di I sedentari, cioè coloro che di stare seduti a lungo, non uti- personalizzando la misura di dare spazio ad argomenti di primaria importanza per la salute. si muovono poco e malvolen- lizzare i piccoli elettrodome- questa e del tavolo da lavoro. tieri e che preferiscono utiliz- stici nei lavori di casa, utilizza- I medici interessati possono chiedere informazioni ai numeri di telefono 0785 54402 - 0785 zare l’automobile o i mezzi re la cyclette o il vogatore Dott. Nicolò Pasqualino Orrù 54867. pubblici anche per brevi tratti, quando si guarda la tv). Responsabile del Centro di Riabilita- zione del Distretto Sanitario di Ghilar- I corsi hanno avuto l’accreditamento ECM dal Ministero della Salute. sono in Italia 21.400.000 (pari za al 38,4% della popolazione). Le quote maggiori dei seden- tari si rilevano fra le donne Vi informiamo che... (43,5% contro il 33% degli uomini), fra i bambini tra i 3 e i L’ACAT ospita una biblioteca (un centinaio di libri) appartenenti all’Associazione Casa per la Pace 5 anni (circa 55,5%) e fra le di Ghilarza, sui temi di educazione alla Pace e alla trasformazione nonviolenta dei conflitti persone anziane (72,8% oltre interpersonali. i 75 anni). Nel mezzogiorno i Si può distinguere tra: sedentari sono oltre il 50% a) libri di didattica per insegnanti delle elementari e della scuola materna o per genitori, con la della popolazione. Coloro che proposta di attività o giochi che favoriscono la conoscenza reciproca e la cooperazione, praticano attività fisica rag- anziché la competizione giungono una buona condizio- b) libri sulle tecniche di una comunicazione efficace ed ecologica ne fisica hanno dei benefici c) biografie di operatori di pace in luoghi di conflitto effetti sulla salute: d) libri sulla teoria e pratica (o tecniche) della nonviolenza per adulti e per ragazzi riducono il rischio di obesi- e) romanzi di ispirazione nonviolenta tà, ipertensione, di cardiopa- f) libri sui problemi ecologici e della sostenibilità tie, di diabete di tipo 2, di can- g) Videocassette su un intervento o marcia nonviolenta in luogo di cro colon retto, alla mammel- conflitto (Congo e Kossovo) e sul problema mondiale dell’acqua come la, ai polmoni; diritto di tutti. migliorano la densità ossea, la salute mentale, il tro- è possibile consultare e prendere in prestito i libri il primo mercoledì di fismo muscolare. ogni mese dalle 17.30 alle 18.30 Il tipo di attività fisica da pra- ticare dipende dall’età, dalla L’ACAT collabora periodicamente con la Casa per la Pace. presenza di eventuali malattie ecc. In generale sono indicate 14 LETTERE RIFLESSIONI IN RIMA 15

Caro Gianni, ATTERU TEMPUS grazie per essere venuto per parlarci di un problema così grave come l’alcolismo. Io mi chiamo Elisabetta e il problema dell’alcolismo mi interessa perché nel nostro paese è molto svi- luppato, non soltanto tra gli adulti, ma anche tra molti giovani! Tempus passadu, Purtroppo questo problema nel nostro paese viene considerato superficialmente, perché la menta- tempus luntanu, lità è quella che è, cioè: “bere per divertirsi”. Questo bere non è moderato, è sempre molto esagerato, tempus fuìdu, infatti mi capita spesso di vedere uomini e ragazzi sbronzi. ki a malappena fiorit in sa mente... Però non sempre le persone bevono perché hanno un problema in famiglia o perché hanno perso il lavoro, ma perché, a volte, vengono costretti dalle amicizie che frequentano o perché vogliono imitare i Tempus su pius dekidu! più grandi. Già iskia andare a kaddu Si, io ammetto di aver assaggiato qualcosa di alcolico, ma non mi sono mai ubriacata. tra l’altro a me kand’ankora no iskia andare a pè. bere non piace più di tanto: l’alcol è una cosa che non mia attira, preferisco una bibita fresca. Kantu pariat manna s’ebba murra! Si sa che la nostra età, cioè l’adolescenza, è la più pericolosa, perché molti perdono la testa per l’alcol e io ne conosco molti, ho sempre cercato di deviarli da quella via perché alla fine si arriva a un vicolo Prus manna de una domo! ERANU cieco e sei finito, ma queste persone non ne hanno voluto sentire. Si! kant’unu palazzu! Ti ho apprezzato molto quando sei venuto in classe, perché tu ci hai parlato in modo sincero del tuo Fortzis sa sola konka... Già si mudat sa terra sutta monte problema e poi perché hai mostrato grande forza di volontà e ci hai messo impegno per smettere di meda prus longa fiat de me. e kumparin sas rosas in giardinu bere. Fortzis una de kussas dentes longas Stavo dimenticando: GRAZIE per aver fondato il CAT perché con questo stai risolvendo tanti pro- de rundines fioridu es’ s’orizzonte, blemi spero che anche nel nostro paese nasca un CAT perché ce n’è molto bisogno. superaiat s’istatura mia. kun aera dulke in kelu kristallinu. Ma iskia andare a kaddu! Elisabetta, Scano Montiferro Ki no iskit andare a kaddu... Est eranu! non podet esser sardu! sullievu a sos affannos. S’allebian a su miseru sas penas. Michele Carta, 1960 Eranu de minores e de mannos, a ki suffrit allentat sa kadenas!

Aes in festa kantana giokundas, e su sole risplendet prus kallente. Timidas de ridzolos giaras undas passan lentas preghende umilemente.

Kando es’ s’ora ki apparin sas istellas, Quest’anno a scuola abbiamo trattato l’argomento dell’alcolismo perché è un problema che colpi- invitande dognunu a reposare, sce in modo particolare il nostra paese sia tra anziani che tra giovani. Per approfondire di più l’argomento abbiamo intervistato il parroco, il maresciallo di Scano e Gianni funtanas puras umiles e bellas un ex alcolista che ha fondato il CAT di Abbasanta e Rita che è un’operatrice del CAT di Norbello. s’inkantan kun sa luna a pispisare. Gianni adesso ha circa 40 anni e ci ha raccontato che 12 anni fa ha smesso di bere, grazie all’aiuto di un suo amico medico. Oggi fa ancora parte del Club, e il suo compito è di dare consigli alle altre persone Murmurat s’abba generosa e pura che hanno il suo stesso problema. Io penso che Gianni ha fatto molto bene a fondare il CAT, perché grazie a lui molte persone possono sas laudes eternas de su santu risolvere i loro problemi. frade benignu de ogna kreadura... Spero che un giorno a Scano venga aperto un CAT perché ci sono molte persone che ne hanno biso- Kantos de amore e gloria, risu e prantu. gno. Michele Carta, 1960 Rosa, Scano Montiferro 14 LETTERE RIFLESSIONI IN RIMA 15

Caro Gianni, ATTERU TEMPUS grazie per essere venuto per parlarci di un problema così grave come l’alcolismo. Io mi chiamo Elisabetta e il problema dell’alcolismo mi interessa perché nel nostro paese è molto svi- luppato, non soltanto tra gli adulti, ma anche tra molti giovani! Tempus passadu, Purtroppo questo problema nel nostro paese viene considerato superficialmente, perché la menta- tempus luntanu, lità è quella che è, cioè: “bere per divertirsi”. Questo bere non è moderato, è sempre molto esagerato, tempus fuìdu, infatti mi capita spesso di vedere uomini e ragazzi sbronzi. ki a malappena fiorit in sa mente... Però non sempre le persone bevono perché hanno un problema in famiglia o perché hanno perso il lavoro, ma perché, a volte, vengono costretti dalle amicizie che frequentano o perché vogliono imitare i Tempus su pius dekidu! più grandi. Già iskia andare a kaddu Si, io ammetto di aver assaggiato qualcosa di alcolico, ma non mi sono mai ubriacata. tra l’altro a me kand’ankora no iskia andare a pè. bere non piace più di tanto: l’alcol è una cosa che non mia attira, preferisco una bibita fresca. Kantu pariat manna s’ebba murra! Si sa che la nostra età, cioè l’adolescenza, è la più pericolosa, perché molti perdono la testa per l’alcol e io ne conosco molti, ho sempre cercato di deviarli da quella via perché alla fine si arriva a un vicolo Prus manna de una domo! ERANU cieco e sei finito, ma queste persone non ne hanno voluto sentire. Si! kant’unu palazzu! Ti ho apprezzato molto quando sei venuto in classe, perché tu ci hai parlato in modo sincero del tuo Fortzis sa sola konka... Già si mudat sa terra sutta monte problema e poi perché hai mostrato grande forza di volontà e ci hai messo impegno per smettere di meda prus longa fiat de me. e kumparin sas rosas in giardinu bere. Fortzis una de kussas dentes longas Stavo dimenticando: GRAZIE per aver fondato il CAT perché con questo stai risolvendo tanti pro- de rundines fioridu es’ s’orizzonte, blemi spero che anche nel nostro paese nasca un CAT perché ce n’è molto bisogno. superaiat s’istatura mia. kun aera dulke in kelu kristallinu. Ma iskia andare a kaddu! Elisabetta, Scano Montiferro Ki no iskit andare a kaddu... Est eranu! non podet esser sardu! sullievu a sos affannos. S’allebian a su miseru sas penas. Michele Carta, 1960 Eranu de minores e de mannos, a ki suffrit allentat sa kadenas!

Aes in festa kantana giokundas, e su sole risplendet prus kallente. Timidas de ridzolos giaras undas passan lentas preghende umilemente.

Kando es’ s’ora ki apparin sas istellas, Quest’anno a scuola abbiamo trattato l’argomento dell’alcolismo perché è un problema che colpi- invitande dognunu a reposare, sce in modo particolare il nostra paese sia tra anziani che tra giovani. Per approfondire di più l’argomento abbiamo intervistato il parroco, il maresciallo di Scano e Gianni funtanas puras umiles e bellas un ex alcolista che ha fondato il CAT di Abbasanta e Rita che è un’operatrice del CAT di Norbello. s’inkantan kun sa luna a pispisare. Gianni adesso ha circa 40 anni e ci ha raccontato che 12 anni fa ha smesso di bere, grazie all’aiuto di un suo amico medico. Oggi fa ancora parte del Club, e il suo compito è di dare consigli alle altre persone Murmurat s’abba generosa e pura che hanno il suo stesso problema. Io penso che Gianni ha fatto molto bene a fondare il CAT, perché grazie a lui molte persone possono sas laudes eternas de su santu risolvere i loro problemi. frade benignu de ogna kreadura... Spero che un giorno a Scano venga aperto un CAT perché ci sono molte persone che ne hanno biso- Kantos de amore e gloria, risu e prantu. gno. Michele Carta, 1960 Rosa, Scano Montiferro 16 BUONUMORE OMINES E ANIMALES

Un pastore stava pascolando il suo gregge di pecore, in un pascolo isolato, quando vede avvicinarsi una Bmw nuova fiammante. Il guidatore, un giovane in un elegante abito Versace, scarpe Gucci, occhiali Ray-Ban e cravatta Yves Saint Laurent, rallenta, si sporge dal finestrino e dice al pastore: "Se ti dico esattamente quante pecore hai, me ne regali una?" Il pastore guarda l'uomo, poi si volta verso il suo gregge e risponde con calma: "Perche no?" Lo yuppie posteggia 1'auto, tira fuori il suo computer portatile e lo collega al suo cellulare. Si connette a Internet, naviga in una pagina della Nasa, seleziona un sistema di navigazione satellitare Gprs per avere 1'esatta posizione di dove si trova e invia questi dati a un altro satellite Nasa che scansiona l’area e ne fa una foto in alta risoluzione. Apre quindi un programma di fotografia digitale ed esporta 1’immagine in un laboratorio in Germania che dopo pochi secondi gli spedisce un’e-mail sul suo palmare confermando che l'immagine e stata elaborata e i dati sono stati memorizzati. Tramite una connessione Odbc accede ad un database Ms-Sql e su un foglio di calcolo Excel con centinaia di formule complesse carica tutti i dati tramite e-mail. Dopo pochi minuti riceve una risposta e alla fine stampa una relazione completa di 150 pagine, a colori, sulla sua stampante Laser-Jet iper-tecnologica e miniaturizzata, e rivolgendosi al pastore esclama: "Tu possiedi esattamente 1.586 pecore". "Esatto. Bene, immagino che puoi prenderti la tua pecora a questo punto" dice il pastore e guarda il giovane scegliere un animale. Il pastore quindi aggiunge: "Ehi, se indovino che mestiere fai, mi restituisci la pecora?" Lo yuppie ci pensa su un attimo e dice: "Okay, perche no?" "Sei un consulente" dice il pastore. "Caspita, è vero" dice il giovane "come hai fatto a indovinare?" "Beh", mi pare evidente" dice il pastore "sei comparso senza che nessuno ti cercasse, vuoi essere pagato per dare una risposta, che io già conosco, a una domanda che nessuno ti ha fatto e non capisci un cavolo del mio lavoro. E ora restituiscimi il cane".

S. Ciula 16 BUONUMORE OMINES E ANIMALES

Un pastore stava pascolando il suo gregge di pecore, in un pascolo isolato, quando vede avvicinarsi una Bmw nuova fiammante. Il guidatore, un giovane in un elegante abito Versace, scarpe Gucci, occhiali Ray-Ban e cravatta Yves Saint Laurent, rallenta, si sporge dal finestrino e dice al pastore: "Se ti dico esattamente quante pecore hai, me ne regali una?" Il pastore guarda l'uomo, poi si volta verso il suo gregge e risponde con calma: "Perche no?" Lo yuppie posteggia 1'auto, tira fuori il suo computer portatile e lo collega al suo cellulare. Si connette a Internet, naviga in una pagina della Nasa, seleziona un sistema di navigazione satellitare Gprs per avere 1'esatta posizione di dove si trova e invia questi dati a un altro satellite Nasa che scansiona l’area e ne fa una foto in alta risoluzione. Apre quindi un programma di fotografia digitale ed esporta 1’immagine in un laboratorio in Germania che dopo pochi secondi gli spedisce un’e-mail sul suo palmare confermando che l'immagine e stata elaborata e i dati sono stati memorizzati. Tramite una connessione Odbc accede ad un database Ms-Sql e su un foglio di calcolo Excel con centinaia di formule complesse carica tutti i dati tramite e-mail. Dopo pochi minuti riceve una risposta e alla fine stampa una relazione completa di 150 pagine, a colori, sulla sua stampante Laser-Jet iper-tecnologica e miniaturizzata, e rivolgendosi al pastore esclama: "Tu possiedi esattamente 1.586 pecore". "Esatto. Bene, immagino che puoi prenderti la tua pecora a questo punto" dice il pastore e guarda il giovane scegliere un animale. Il pastore quindi aggiunge: "Ehi, se indovino che mestiere fai, mi restituisci la pecora?" Lo yuppie ci pensa su un attimo e dice: "Okay, perche no?" "Sei un consulente" dice il pastore. "Caspita, è vero" dice il giovane "come hai fatto a indovinare?" "Beh", mi pare evidente" dice il pastore "sei comparso senza che nessuno ti cercasse, vuoi essere pagato per dare una risposta, che io già conosco, a una domanda che nessuno ti ha fatto e non capisci un cavolo del mio lavoro. E ora restituiscimi il cane".

S. Ciula