imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 1

Marzo ITINERARI MENSILI DI COSTUME 2011 367 ogli

L’INTERVISTA Mariolina Moioli Un Welfare a misura di famiglia di Valeria Furnari

A SCUOLA Diritto a un padre & una madre di Sergio Fenizia

RISPONDE LA PSICOLOGA Un figlio «annoiato» di Mariolina Ceriotti Migliarese

GENITORI & FIGLI Alla rincorsa del tempo libero di Marcella Manghi

GIOVANI & MEDIA Chi ha paura di Facebook? (I) di Saverio Sgroi

LEGGERE È BELLO Leggere per imparare, imparare a leggere di Aldo Maria Valli – Serena Cammelli Fogli - Via A. Stradivari, 7 - 20131 Milano 7 - 20131 A. Stradivari, Via - Fogli Supplemento a Studi Cattolici n. 601 2011 Marzo D.L. 353/2003 in a. p. - Spedizione Italiane Spa Poste in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 DCB Perugia (conv. imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 2

ogli in collaborazione con

Marzo 2011 Andrea Beolchi 367 EDITORIALE 3 Valeria Furnari L’INTERVISTA Mariolina Moioli. Un Welfare a misura di famiglia 4 Sergio Fenizia A SCUOLA Diritto a un padre & una madre 10 Mariolina Ceriotti Migliarese RISPONDE LA PSICOLOGA Un figlio «annoiato» 12 Marcella Manghi GENITORI & FIGLI Alla rincorsa del tempo libero 14 Saverio Sgroi GIOVANI & MEDIA Chi ha paura di Facebook? (I) 16 Armanda Capeder CHE DIRE – COME FARE Galateo dei giovani 18 Aldo Maria Valli – Serena Cammelli LEGGERE È BELLO Leggere per imparare, imparare a leggere 20 Paolo Ronchetti JUKEBOX Il lascito del 2010 (II) 24 Giuseppe Romano NON SOLO VIDEOGIOCHI Estranei a casa propria? 26 FAES CHANNEL 28

DIRETTORE RESPONSABILE: Andrea Beolchi SEGRETARIO DI REDAZIONE: Fabio Ferrarini REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Edizioni Ares - Via Stradivari, 7 - 20131 Milano Tel. 02 29.52.61.56 - fax 29.52.01.63 - e-mail: [email protected] - sito internet http://www.ares.mi.it STAMPA: Tipografia Gamma S.R.L. - Città di Castello (Pg) PROGETTO GRAFICO: Alkimia Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano il 10 maggio 1986 con numero 244 © Edizioni Ares imp.MARZO 9-03-2011 16:04 Pagina 3

EDITORIALE 3

Marzo ITINERARI MENSILI DI COSTUME 2011 367 ogli Il Welfare è un sistema che ha lo scopo di garantire servizi e diritti che lo L’INTERVISTA Mariolina Moioli. Un Welfare a misura di famiglia di Valeria Furnari

A SCUOLA Diritto a un padre & una madre di Sergio Fenizia Stato ritiene essenziali (si pensi ai pilastri dell’assistenza sanitaria e dell’istru- RISPONDE LA PSICOLOGA Un figlio «annoiato» di Mariolina Ceriotti Migliarese

GENITORI & FIGLI Alla rincorsa del tempo libero di Marcella Manghi

GIOVANI & MEDIA zione) per un tenore di vita accettabile. Ma come si attua questo sistema, Chi ha paura di Facebook? (I) Saverio Sgroi

LEGGERE È BELLO Leggere per imparare, imparare a leggere di Aldo Maria Valli – Serena Cammelli nella pratica? Ecco, schematicamente, come si dividono le competenze in materia tra Stato, enti locali e Asl. Fogli - Via A. Stradivari, 7 - 20131 Milano 7 - 20131 A. Stradivari, Via - Fogli Supplemento a Studi Cattolici n. 601 2011 Marzo D.L. 353/2003 in a. p. - Spedizione Italiane Spa Poste in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 DCB Perugia (conv. Fanno capo allo Stato (Ministeri del Welfare e dell’Interno): la legislazione in materia di istruzione, immigrazione e previdenza sociale; l’indirizzo e la definizione dei livelli essenziali di assistenza e delle prestazioni in àmbito socio-sanita- rio e sociale; l’indirizzo, la programmazione e il coordinamento degli interventi all’in- terno delle strutture penitenziarie; il finanziamento dei progetti (Fnps, Fondo Nazionale Lotta alla Droga ecc.). Spettano alla Regione: in àmbito socio-sanitario e assistenziale: a) la legislazione e la regolamentazione; b) la programmazione; c) il coordinamento, il supporto e il controllo nei confronti delle Asl, degli enti locali, dei soggetti pubblici e privati accreditati. Fanno inoltre capo alla Regione l’elaborazione di linee di indirizzo per la programma- zione dei servizi sociali e socio-assistenziali; la ripartizione del Fondo Nazionale Politiche Sociali e il finanziamento tramite risorse proprie; la definizione dei requisiti e dei criteri per l’accreditamento delle unità d’offerta socio-sanitarie, socio-assistenziali e socio-educative. Alla Provincia: la formazione e l’informazione nell’àmbito delle politiche sociali; detiene inoltre le competenze sulle strutture scolastiche delle scuole secondarie e sulle disabilità sensoriali. Alla Asl: la programmazione sanitaria e socio-sanitaria locale e l’acquisto delle presta- zioni socio-sanitarie dai soggetti pubblici e privati accreditati; l’erogazione di servizi socio-sanitari, tramite consultori pubblici o convenzionati; la vigilanza e il controllo sulle unità d’offerta socio-sanitarie, socio-educative e socio-assistenziali. Nel sistema delle politiche sociali, sempre più chiaro emerge il ruolo chiave della fami- glia, con le sue nuove esigenze legate alla crescente differenziazione dei bisogni sociali ed educativi imposta dalla complessità della società e degli standard di vita, dalla neces- sità di integrazione degli stranieri, dalla crisi del modello stesso di famiglia, dal rischio di povertà ed emarginazione per gli anziani... Da una parte, dunque, queste necessità emergenti, dall’altra l’assenza di una normativa statale che regolamenti e disciplini la materia delle politiche familiari; in questa situazione si sviluppa l’azione dei diversi Comuni, che sono i titolari delle politiche sociali: una risposta difficile e che spesso si arena nella logica dell’emergenza. È una logica che però si può e si deve superare, come dimostra il Welfare «a misura di famiglia» attuato in questi anni dal Comune di Milano, un «modello guida» di cui in queste pagine l’assessore Mariolina Moioli traccia un bilancio e indica le prospettive future. Sono scelte su cui riflettere, da discutere, magari da migliorare. Ma per fare. di Andrea Beolchi di Andrea imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 4

L’INTERVISTA MARIOLINA MOIOLI. Un Welfare a misura di famiglia

Innumerevoli e svariate sono le iniziative, nell’àmbito del Welfare familiare, realizzate dai vari comuni italiani, in assenza di una normativa statale che regolamenti e disciplini la materia delle politiche familiari. Il welfare «a misura di famiglia» del Comune di Milano costituisce sicuramente un «modello guida», mettendo al centro delle politiche sociali la famiglia e superando la logica prevalentemente emergenziale con l’offerta alla famiglia, ai minori, agli adolescenti, agli anziani, nel loro contesto di vita, di un supporto educativo, con azioni di carattere preventivo, sino a una temporanea sostituzione nei momenti di maggiore difficoltà. A molte problematiche come l’aumento della differenziazione dei bisogni sociali ed educativi della famiglia in relazione alla complessità della società e degli standard di vita, l’aumento dei servizi per l’infanzia rispetto alla domanda, l’integrazione degli stranieri, la crisi del modello tradizionale di famiglia, il rischio di povertà ed emar- ginazione per le famiglie monoparentali e gli anziani, ha risposto, in questi ultimi anni, con provvedimenti e ser- vizi ad hoc, l’Assessorato Famiglia, Scuola e Servizi Sociali del Comune di Milano. Risponde alle nostre domande l’Assessore Mariolina Moioli. Mariolina Moioli Mariolina

Ci descrive, per cominciare, la società milanese? Lo scenario sociale in cui si trova la famiglia a Milano dipende da quello culturale: essa soffre perché è alla ricerca costante di un’identità che superi gli stereotipi tradizionali e incarni un nuovo modello.

di Valeria Furnari di Valeria Le famiglie residenti sono 680.086, a cui si aggiungono 7.684 convivenze. Dal 2001 i matrimoni imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 5

5

sono diminuiti di circa il 21% (di cui circa il 20% sono seconde nozze) e si registrano in età più avan- zata. Crescono matrimoni e nascite della popolazione immigrata. Aumenta l’instabilità matrimoniale. Le famiglie milanesi sono sempre più piccole a causa del calo della fecondità, dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento dell’instabilità matrimoniale. I giovani rimangono a lungo nella famiglia di origine per un maggiore investimento formativo e per problemi economici. Si contano sempre meno figli nelle coppie con figli e nei nuclei monogenitoriali. Cresce il numero dei single, che a Milano rappresentano quasi un primato italiano. Crescono anche i monogenitori non vedovi e le coppie non coniugate. Aumenta il rischio povertà per le famiglie.

Quali sono i valori a cui si ispira il Welfare milanese, e quali gli obiettivi? Uno dei valori fondamentali di riferimento, più volte richiamato dal Piano generale di sviluppo del Comune, è la centralità della famiglia quale «soggetto politicamente rilevante, luogo di relazioni inso- stituibili per le persone che la compongono, parte attiva nella costruzione del benessere dei suoi com- ponenti», proprio a sottolinearne il ruolo di primo interlocutore per affrontare le complessità di una città metropolitana come Milano. Gli obiettivi in concreto? Migliorare le condizioni per sostenere la famiglia nella propria qualità di vita, intercettare i bisogni di mamme e papà che faticano a conciliare lavoro e famiglia creando luoghi e spazi di ascolto per aiutare i giovani a superare le difficoltà legate all’adolescenza con persone capaci di motivarli e agevolarli nella costruzione del loro percorso di vita.

Sovente il Welfare milanese viene presentato come un modello influente e rilevante a livello nazionale grazie alle sue caratteristiche di sistema sussidiario, plurale e comunitario i cui partner insostituibili sono gli altri soggetti del territorio. Che cosa si intende per sussidiarietà? Il nostro sistema è fortemente improntato sulla sussidiarietà orizzontale, ovvero sul coinvolgimento e sulla valorizzazione delle numerose organizzazioni del privato sociale secondo diverse modalità di relazione: affidamento a terzi dei servizi, coprogettazione con essi, valorizzazione delle iniziative dei privati tramite contributi e finanziamento dei servizi su libera scelta dei comuni. I soggetti coinvolti riguardano il sistema dell’impresa sociale che eroga i servizi alla persona, il volontariato, ma anche le fondazioni bancarie e il mondo del no profit. Negli ultimi anni abbiamo costituito un tavolo permanente con il Forum milanese delle Associazioni familiari per soddisfare le istanze delle famiglie in un’ottica di collaborazione e di sostegno reciproco.

Quali sono gli strumenti amministrativi da voi utilizzati? Sappiamo che grazie alla Sua determinazione è stato realizzato anche il primo Bilancio sociale del Comune di Milano che mantiene il primato. Vuole spiegarci l’utilità di tali strumenti? Uno dei principali strumenti è il Piano di zona del Comune di Milano che, nel rispetto di quanto pre- visto dalle Leggi Regionali n. 3 del 2008 e 328/00, promuove un modello che non riguarda esclusi- vamente la migliore interazione tra i servizi sociali, ma si estende in altri àmbiti settoriali: educazione e formazione, sanità, casa, lavoro, politiche giovanili. Il Bilancio sociale invece costituisce l’esito di un processo con il quale l’Amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell’im- piego delle risorse in un dato periodo, coinvolgendo nella fase di elaborazione e stesura gli attori della imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 6

L’INTERVISTA MARIOLINA MOIOLI. UN WELFARE A

sussidiarietà (stakeholder) per attivare una partecipazione informata e restituire feedback utili all’Assessorato per le sue politiche sociali.

La famiglia richiede politiche sociali di sussidiarietà che le permettano, e quando è necessario l’aiutino, a svolgere i compiti che le sono propri: generare ed educare i figli, assistere e curare i propri familiari, supe- rare situazioni di disagio e di fragilità, mantenere legami fra le generazioni. Quali iniziative vengono rea- lizzate dal Comune in tale direzione? Sosteniamo e accompagniamo le famiglie con molteplici progetti: sportello di orientamento, Buoni scuola e voucher alle famiglie per la frequenza dei figli agli asili nido, per l’acquisto di libri e per l’assistenza domiciliare; bonus familiari come il bonus bebè per incentivare le mamme che lavorano ad accudire il proprio bambino nel primo anno di vita, il bonus cicogna per le mamme che perdono il lavoro a causa della gravidanza, l’assegno per le madri con tre figli. E ancora: interventi socioeduca- tivi per i minori, la creazione di reti familiari attraverso progetti come Pedibus: piccoli gruppi di bambini vicini di zona guidati da genitori o nonni volontari nel tragitto quoti- diano per andare a scuola.

Quanto ai servizi alla Prima infanzia, il Comune di Milano ha investito sulla sinergia locale delle risorse educative disponibili creando un sistema pubblico/privato che in Italia rap- presenta un esempio. Quali sono i vantaggi di tale sistema? Grazie alle convenzioni stipulate con i Nidi privati e al sistema dell’accreditamento abbiamo potuto soddisfare le domande delle famiglie e garantire la qualità del servizio. Pubblichiamo periodicamente dei bandi per formare gli elenchi degli Enti accreditati, secondo la normativa regionale, che possano garantire il soddisfacimento dei bisogni della famiglia. In controtendenza rispetto al dato nazionale, l’offerta pubblica di asili nido a Milano segna negli ultimi anni un considerevole aumento di posti. La spesa sociale non ha subìto tagli, a differenza di altri àmbiti, proprio a sottolineare l’intenzione del Sindaco e della Giunta di mettere la famiglia al primo posto nelle priorità del proprio mandato. imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 7

7 E A MISURA DI FAMIGLIA

Può farci qualche esempio concreto di offerte educative alle famiglie, sia per i bambini sia per gli adolescenti? Il nostro Assessorato, oltre all’offerta formativa di attività educative per le scuole, organizza attività educative di svago, culturali e artistiche per le famiglie. Si pensi a Sforzinda, che offre uno spazio ludico presso il Castello Sforzesco con visite guidate adatte ai bambini. Poi ancora alle opportunità mensili di visite, gratuite o a prezzo ridotto, ai musei; alle iniziative presso le ludoteche, biblioteche, pinaco- teche del territorio e gli incontri legati alle festività del periodo. Sul nostro sito www.comune.milano.it è possibile trovare varie offerte che accompagnano la famiglia nel tempo libero. Numerose sono anche le occasioni per i giovani, come per esempio il concorso A Scuola di Volontariato e la Casa

i del Volontariato, inaugurata in pieno centro l o i

o con la collaborazione del PIME e del Forum M

a milanese delle Associazioni familiari, quale n i l

o luogo di incontro tra adulti e ragazzi, nel i r a quale i primi possano svolgere il proprio M ruolo educativo e i secondi dare vita alle pro- prie potenzialità creative e relazionali. I corsi per adolescenti con esperti in àmbito educa- tivo, come don Mazzi, e molteplici progetti per contrastare le dipendenze. È possibile prendere visione di tutto ciò collegandosi al nostro sito.

Per combattere le ripercussioni che l’attuale crisi economica ha su molte famiglie, il Comune di Milano ha predisposto un piano anticrisi che prevede sostegni al reddito e all’oc- cupazione. Recentemente è stato pubblicato un Bando anticrisi dal vostro Assessorato; può darci qualche indicazione in merito? È rivolto a sostegno delle persone e delle famiglie in difficoltà a causa della perdita del lavoro, situazione in cui si ritrovano sempre più spesso le famiglie a causa della crisi eco- nomica che caratterizza il nostro Paese, e purtroppo anche una città metropolitana come Milano. Per poter arrivare a tutti, abbiamo, ultimamente, riaperto i termini del bando con un’organizzazione più diffusa sul territorio affinché le domande possano essere presentate nei servizi sociali della famiglia di zona. Tre milioni e mezzo di euro circa sono a disposizione delle famiglie che versano in situazioni di difficoltà economica. imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 8

L’INTERVISTA MARIOLINA MOIOLI. UN WELFARE A

Al fine di valorizzare i processi vir- tuosi di integrazione delle popolazioni migranti, l’Assessorato si è impegnato con alcuni progetti innovativi. Ce ne può parlare? Un progetto pilota è stato quello del «ricongiungimento familiare», volto a favorire la piena inclusione e per- manenza regolare dei cittadini stra- nieri sul territorio milanese attraverso un protocollo d’intesa con la Prefettura, accompagnando con l’ausilio dei nostri Uffici gli stranieri in questo percorso. Particolare riguardo merita il Welfare scolastico alla milanese attualizzato attraverso una strategia di accoglienza degli alunni stranieri negli istituti cittadini, pensato appositamente per il capoluogo lombardo che conta 16.489 alunni stranieri, il 18,63% della popolazione scolastica. Sono previsti degli sportelli di accoglienza per migliorare il rapporto con le famiglie immigrate e gli uffici della Pubblica ammini- strazione.

Il Comune di Milano ha creato in questi ultimi anni una forte collaborazione sull’affido tra ente locale e privato sociale, promuovendo e sostenendo reti per l’affido familiare. Come vengono realizzate tali reti? Grazie a un finanziamento da parte della Fondazione Cariplo, nella scorsa primavera abbiamo poten- ziato un progetto sull’Affido già esistente, attraverso il quale cerchiamo di garantire a ogni minore che vive situazioni di temporanea difficoltà, di ritrovare un contesto accogliente che possa donargli benessere. Nel 2006 i minori erano 200 e nel 2009 sono arrivati a 234, con un trend che è cresciuto in questi tre anni e che intendiamo potenziare, portando a 300 i bambini in affido. Nuove tipologie di affido saranno introdotte, come quella della Famiglia tutor: una famiglia che aiuta un’altra fami- glia nell’essere genitore; oppure la pronta accoglienza per brevi periodi per bambini da 0 a 5 anni.

Il fiore all’occhiello delle politiche familiari del Comune di Milano è sicuramente il complesso di interventi a favore degli anziani. Nel mese di ottobre scorso il sindaco Moratti ha proposto un confronto europeo sul- l’assistenza agli anziani, cercando di elaborare delle linee guida. Con quali progetti avete realizzato tali obiettivi? Il problema dell’allungamento della vita è soprattutto un problema di invecchiamento della popola- zione in termini di età media, dovuto a un contemporaneo calo di nascite e fertilità. I progetti da noi realizzati tendono a prevenire le fragilità attraverso i Centri Multiservizi, a creare occasioni di svago con i Centri socioricreativi e i soggiorni climatici, e a intervenire con servizi di custodia sociale, di badanti, di piani anticaldo, e buoni sociali (buoni pasto, buoni taxi, buoni imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 9

9 E A MISURA DI FAMIGLIA

parrucchiere, buoni pedicure ecc.). L’obiettivo principale è quello di non togliere gli anziani dal loro contesto familiare, ma anzi favorire la permanenza in esso. A tale proposito un progetto innovativo è stato quello dell’affido per gli anziani che si ritrovano soli e privi di legami affettivi.

Nei mesi scorsi si è parlato in àmbito fiscale del Quoziente familiare e del Fattore Famiglia. Ritiene che sia una misura che possa essere studiata anche a livello locale? La Regione Lombardia ha attualmente presentato, con Deliberazione 15/12/2010, la proposta di legge che ha per oggetto la modifica dei criteri di compartecipazione al costo dei servizi socioeduca- tivi da parte degli utenti, con l’introduzione del Fattore famiglia. In attesa di una revisione della nor- mativa fiscale che preveda cambiamenti volti ad agevolare la famiglia, abbiamo predisposto un siste- ma orientato a sia a sostenere nuclei numerosi anche incentivando la natalità (gratuità dei servizi e contributi per famiglie numerose che usufruiscono di servizi educativi), sia a combattere alla pover- tà, per i nuclei a basso reddito. Ci distinguiamo in àmbito italiano per l’offerta di servizi gratuiti alle famiglie, come per esempio le 22.000 gratuità delle scuo- le materne e le rette calmie- SUSSIDIARIETÀ PER TIPOLOGIA DI ENTE rate degli asili nido, a seconda non solo del reddito ma anche del numero dei componenti familiari. Sarebbe opportuno estende- re questo criterio anche ad altri servizi primari.

Alla luce della quantità di progetti e iniziative descritte, ritiene che investire sulla società milanese significhi investire per il futuro della città e per l’edificazione di una società migliore? Milano può diventare un vero e proprio laboratorio a livello italiano ed europeo per sperimentare un nuovo modello di Welfare sussidiario, nel quale le famiglie siano aiutate a svolgere le funzioni di cura e promozione che sono loro connaturali, superando il modello del Welfare State e realizzando una Welfare Society.

Il prossimo appuntamento per la Famiglia a Milano? La Giornata Mondiale della Famiglia che accoglierà il Papa il 12 maggio 2012. Ci stiamo preparan- do, e vi aspettiamo numerosi. V. F. imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 10

A SCUOLA DIRITTO A UN PADRE & U

Quando la notizia della tentata adozione di fronte alla sentenza della Corte di Cassazione era giunta ai suoi orecchi, l’insegnante era rab- che «apriva» alla possibilità di adozione da parte brividito. Aveva in classe un alunno originario dei single. dello stesso Paese dell’Est europeo dal quale pro- Nessuno riusciva a trovare un senso ragionevole veniva quel ragazzino che aveva rischiato di esse- a tale decisione. Un senso doveva esserci, ma per re adottato da un famoso cantante straniero e dal il momento l’unico punto su cui tutti sem- suo compagno. Il solo pensiero che anche il suo bravano d’accordo era l’esclusione alunno avesse potuto corre un tale rischio gli della prospettiva educativa dal aveva procurato i brividi. Il fatto che per qualcuno panorama delle possibili quello non fosse un rischio, ma un’opportunità, ragioni alla base del provve- gli faceva piacere, perché era convinto che fosse dimento. La cosa li preoc- un bene l’esistenza di visioni differenti, anche su cupava non poco, perché temi così delicati. Dal canto suo, non aveva nulla a causa di una contro i cantanti, né tanto meno contro gli omo- sessuali. Riguardo a questi ultimi, anzi, era con- vinto che potessero essere (e spesso sono) cittadini esemplari per molti versi. Ma riteneva che essere padri e madri fosse un discorso speciale, che aveva molto, troppo, a che fare con la natura dell’uomo per essere trattato con criteri piegati (dal suo punto di vista) alle mode. Inoltre, voleva troppo bene al suo alunno (e a quelli di tutto il mondo) per sop- portare l’idea che il diritto di un esse- re umano ad avere una madre e un padre dovesse cedere di fronte al comprensibile desiderio di paternità di altri esseri umani che – per quanto ottime persone – non potevano offrire analoghe garanzie per la cre- scita integrale del minore. In quell’occasione i giudici avevano poi «salvato» il bambino negando l’adozione. Sebbene il tema sia alquanto diverso, a metà febbraio il ricordo di tale esperienza è affiorato alla nostra memoria nel registrare analoghe reazioni (di brividi) in

di Sergio Fenizia Fenizia di Sergio colleghi e colleghe di varie scuole imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 11

11 UNA MADRE

«deformazione» professionale consideravano prevedendo come soluzione standard un caso quella educativa una delle principali strade per il particolare e sfavorevole. Inoltre, le coppie dispo- perseguimento della piena maturità della perso- ste ad adottare sono più numerose dei bambini na e quindi della sua felicità. presenti nei vari istituti, quindi non esiste una Ogni insegnante sa quanto siano varie e a volte reale necessità di «ripiegare» sui single. complesse le problematiche anche solo stretta- Quanto sopra non significa che nei casi in cui, mente didattiche quando alle normali dif- per motivi imprevisti e non voluti, un genitore si ficoltà che qualunque crescita com- ritrovi successivamente da solo ad affrontare il porta si aggiunge la circostanza compito educativo non possa farlo in modo dell’adozione. Normalmente i accettabile, riuscendo anche a «rendere presente» due genitori adottivi attraver- in qualche modo il coniuge assente. Sarà sempre, sano un (troppo) lungo iter però, una situazione non augurabile, che la pro- di sofferenze e di specifica e fessionalità dei docenti saprà come sostenere. seria formazione che consente A questo proposito ci colleghiamo con un altro loro una maturazione umana tema di cui in questi giorni si parla molto a scuola, che risulta preziosa nell’adem- quello della valutazione del merito. piere alla responsabilità educativa Sulla base di una normativa precedente (art. 64 che si assumono. Nonostante ciò, della legge 133 del 2008) il ministro Gelmini è nonostante siano due, nonostante riuscito con fatica ad avviare la sperimentazione siano femmina e maschio, con tutta la di due progetti di valutazione, con finalità pre- buona volontà e con tutto il sostegno di miali, riferiti alla qualità dei docenti e alla qualità chi a ciò è preposto, solo a costo di duri delle scuole. Per quanto riguarda i docenti si pro- (ma gioiosi) sacrifici riescono (quasi sempre) cederà gradualmente, sulla base di adesioni nel loro intento. Gli insegnanti ovviamente ci volontarie, valorizzando l’autonomia dei singoli mettono del loro. Ma per quanto competenti istituti, ai quali è demandata l’individuazione siano non possono che rabbrividire di fronte degli insegnanti più «meritevoli», che benefice- alla prospettiva che situazioni già delicate, ven- ranno di una mensilità in più. gano ulteriormente complicate. Questa svolta che, per quanto delicata, a giudi- Chi lavora a scuola sa benissimo come funzio- zio di molti può aprire la strada a una riqualifi- nano certe dinamiche. Per questo, gli inse- cazione della scuola italiana, induce però a chie- gnanti sono stati confortati dall’abbondanza dersi se la valutazione del merito degli insegnanti di ricerche sociologiche e psicologiche che debba estendersi (e attraverso quali strumenti) hanno confermato un dato per loro eviden- anche alla qualità dell’aiuto offerto alle famiglie te, e cioè che per un bambino avere due e ai colleghi nello svolgimento dei rispettivi genitori (e di sesso diverso) è importantis- compiti educativi. simo. Chi sostiene che allevare un figlio La scuola infatti è una comunità educante e la da soli sia accettabile come «il male qualità dei docenti andrebbe quindi valutata minore», ignora che fare famiglia non anche in relazione ai frutti che produce nelle si riduce a prendersi cura di qualcuno, dinamiche interne a tale comunità. e che non è ragionevole legiferare S. F. imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 12

RISPONDE LA PSICOLOGA UN FIGLIO «ANNOIATO»

Cara dottoressa. Il nostro Paolo ha da poco compiuto 16 anni. È sempre stato un bravo ragazzo e anche ora in realtà non so bene di cosa lamentarmi. Nello studio se la cava, anche se non è particolarmente brillante e soprattutto non sembra per ora mostrare attitudini o interessi davvero suoi come a me piacerebbe. È iscritto a una squadra di cal- cio e frequenta regolarmente gli allenamenti; il mister lo apprezza perché, dice, è un ragazzo che si impegna e non si monta la testa. A casa poi non è uno che faccia richieste strane o ci ponga dei veri problemi. Ma, appunto, forse è proprio questo che mi preoccupa: se ne sta molto a lungo chiuso in camera sua, senza far niente, non racconta nulla di sé, esce poco con gli amici… Mi sarei aspettata i soliti conflitti adolescenziali di cui tutti parlano, ero pronta a battagliare sul- l’orario delle uscite o sulla richiesta del motorino, mi immaginavo rispostacce e discussioni… ma non immaginavo questo silenzio che non so interpretare, questo stare per conto suo che mi fa sen- tire incerta a anche un po’ impotente. Mi chiedo se sta bene, se tutto è a posto, se non ci sono per

di Mariolina Ceriotti Migliarese Ceriotti di Mariolina caso cose che lo preoccupano e che dovrei sapere… Può aiutarmi? (mamma di Paolo).

Cara mamma di Paolo. Già nel numero di scenza silenziosa e questo mi colpisce: sono piutto- Fogli di dicembre ho risposto a un’altra mamma sto frequenti infatti i genitori che oggi si confron- preoccupata per la figlia adolescente scontrosa e tano con adolescenti che, se da un lato appaiono taciturna. Lei osserva che si era preparata per poco conflittuali, sembrano dall’altro quasi poco un’adolescenza conflittuale e non per un’adole- vitali, poveri di interessi e di desideri. imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 13

13

Come adulti, noi sentiamo istintivamente che in sizione tutti gli strumenti necessari per incanalarle adolescenza una qualche contrapposizione è una e renderle, appunto, creative. cosa naturale e necessaria: sentiamo che la loro cre- Perché la tensione interna possa produrre creatività scita deve passare per una capacità di affermarsi è necessario perciò capire e far capire che si devo- anche rispetto a noi, al nostro pensiero e al nostro no imparare dei «linguaggi», si devono conoscere, modo di vedere le cose. Per questo il figlio «troppo sviluppare e perché no sperimentare forme espres- tranquillo» invece che rassicurarci un po’ ci inquieta, sive. La scuola ha in questo una grande responsabi- e ci domandiamo se il suo silenzio non nasconda lità, che è quella di trasmettere ai ragazzi la consa- per caso qualcosa di preoccupante. pevolezza che non si dà prodotto creativo senza Nel caso di Paolo, mi pare di poter dire che ci sono una «grammatica», e che ogni grammatica richiede alcuni elementi rassicuranti: prima di tutto l’impe- fatica per essere maneggiata fino al punto di diven- gno sportivo, che il ragazzo è capace di mantenere tare supporto al contenuto che vuole esprimere. in modo regolare; poi l’apprezzamento del suo mister, che ne riconosce l’impegno e, mi pare, Mi sembra allora importante poter dire che non anche la capacità di trovare il proprio posto nel- dobbiamo avere paura della noia degli adolescenti l’equilibrio non facile di una squadra. e dobbiamo considerarla (se non ci sono altri Anche il fatto che negli studi Paolo sia in grado di segnali oggettivamente preoccupanti) come una cavarsela in modo autonomo anche se forse non specie di fucina, uno stato sgradevole ma provviso- brillante fa pensare che il vostro ragazzo abbia rio dal quale devono imparare a uscire. buone risorse per organizzarsi e che sia capace di Quello che come adulti possiamo fare è prima di mantenere un equilibrio emotivo di fondo suffi- tutto cercare di non farci troppo influenzare dal ciente a non fare oscillare troppo il suo rendimento loro disagio e mantenere per quanto possibile serena scolastico. la vita intorno a loro, senza preoccuparci troppo Detto questo, rimane il fatto che Paolo è silenzioso dei loro pesanti silenzi e se possibile continuando con voi e sembra avere pochi interessi personali e noi a parlare: non di lui/lei e forse non direttamente poche richieste: sta spesso chiuso in camera a guar- a lui/lei, ma tra noi genitori e con gli altri figli, dare il soffitto, e questa inattività rende inquieti gli mantenendo vivi e aperti discorsi, pensieri e inte- adulti che gli vogliono bene… ressi, senza lasciarci rabbuiare o intristire da questo La cosa forse più difficile da fare con questi figli transitorio stato di grigiore. silenziosi è saper aspettare. Da sempre l’età del- Dobbiamo continuare a coltivare interessi e passio- l’adolescenza si trova a dover fare i conti con un ni, che sono il segno della nostra capacità di essere sentimento davvero insidioso: il sentimento della creativi e indicano perciò una strada possibile. noia. La noia è una specie di nebbia, un senso di Continuiamo a considerare questi figli con simpa- opacità che nasce dalla difficoltà a mettersi in con- tia, portiamo loro la merenda nell’antro in cui si tatto con il mondo, sia interno che esterno. È una stanno rifugiando, accogliamoli senza troppe recri- percezione sgradevole, che consegue a una tensione minazioni quando si presentano «ingrugniti» a che non trova il suo oggetto: la persona sa di volere tavola… e lasciamo che trovino poco alla volta il qualcosa, ma non sa cosa volere, e per questo prova modo per incanalare creativamente tutte quelle un senso profondo di irritabilità e di inquietudine. energie che li abitano e cercano un modo personale La sensazione di noia è esattamente l’opposto della per esprimersi. Se la vita intorno a loro continua, sensazione che si prova quando riusciamo a essere se non li facciamo responsabili di rovinarci l’umore creativi: la persona creativa infatti riesce a riempire e continuiamo noi per primi a coltivare interessi e gli spazi vuoti con qualcosa che nasce dentro di sé, passioni, certamente troveranno poco per volta e a mettere nel mondo qualcosa che origina dalle sue forse attraverso prove ed errori le soluzioni adatte emozioni e che riesce a prendere forma nel mondo per loro: qualcuno si esprimerà con lo sport, qual- esterno attraverso parole, gesti, suoni, forme, rela- cuno con la musica, qualcuno con la scrittura o zioni, oggetti… Noia e creatività, dunque, si con- con lo studio, qualcuno attraverso la sua creatività trappongono ma hanno entrambe origine da una nell’amicizia… Tutti comunque, tra alti e bassi, tensione interna che cerca il suo oggetto; per que- cresceranno, e ci saranno grati per essere stati capaci sto motivo la noia è uno stato frequente nell’ado- di aspettare. lescenza, quando le tensioni interne si accentuano senza che la persona abbia ancora a propria dispo- M. C. M. imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 14

GENITORI & FIGLI’ ALLA RINCORSA DEL

Alle tre del pomeriggio mi lascio cadere appunto da segnare in agenda, mentre la mia sul letto come un plancton si abbandona alla mente torna al vecchio calendario delle vaccina- corrente. Finalmente posso approfittare del son- zioni infantili: un impegno ogni dieci mesi. Che nellino pomeridiano dei miei due marmocchi tempi… per ricaricare le pile. Anche oggi sto sopravviven- «E secondo te cosa potrebbe piacere all’Anna per do ai soliti salti mortali: tra un cambio di panno- lini all’uno e un bagnetto all’altra, ho incastrato la visita dal pediatra – che per fortuna lavora qua vicino – prima della pappa… Non vedo l’ora che questi figli crescano e diventino un poco più indipendenti. Allora sì che riinizierò a respirare! Mi addormento sognando tutto quel tempo libero che mi attende... Mi sveglio dopo un’ora e… dieci anni. «Mamma, ho finito il quaderno a righe! Me ne serve un altro per domani. E stavolta ricordati: righe di quarta, non di terza!» mi desta la più grande. Devo proprio alzarmi. Mi annoto subito l’appunto righe-quarta. «Già che vai in cartoleria, a me sta finendo la matita lapis. Fusto triangolare, mamma!» chiede il secondogenito. Ok, ce la posso fare. Quaderni, penne e colle terminano con una rotazione al cui confronto il cambio di pannolini era una bazze- cola. Anche il formato dei fogli cambia con mag- giore frequenza della taglia dei Pampers: guai a confondere il quadretto quattro millimetri con quello di cinque, o la mina HB con la 2H. «Amore, metti la giacca. Ti accompagno a catechi- smo. Se quando esci non mi vedi subito è perché devo passare a prendere la tua sorellina a casa di Sarah…». E pensare che una volta uscivo giusto per portarli dalla pediatra sotto casa. Ora guido alla stregua di un tassista dal centralino bollente che fa la spola in città (e che città!) tra corsi di il suo compleanno? Un libro, un astuccio?». danza, oratori, raduni-scout e campi da calcio. «Mamma, ma queste sono cose ovvie. Devi pen- «Mamma, mentre sono in parrocchia ricordati di sare a qualcosa che non abbia già….». Giusto. E comperare anche il regalo per l’Anna. Sabato cosa non hanno già Anna, Gaia, Eleonora, e via vado alla sua festa… te lo ricordavi vero?». dicendo… ? Sai tesoro cosa abbiamo regalato ad

di Marcella Manghi Manghi di Marcella «Certo, amore» rispondo laconica. Ecco un altro Anna al suo primo compleanno? Una piramide imp.MARZO 7-03-2011 22:49 Pagina 15

15 L TEMPO LIBERO

di cubi gommosi con sopra le paperelle. fatto il bagnoschiuma Johnsonbaby-dalla-testa- Probabile provenienza: Esselunga di quartiere. ai-piedi? Un unico prodotto da sciacquare e Cosa scovare ora per bambini che hanno già di via… tutto e di più? «Il balsamo te lo allungo io tra un attimo. Ma fai «Va bene. Posso fare un salto al Corso, mentre presto, perché tra poco tocca a tuo fratello». E pensare che fino a un paio di anni fa entrava- no tutti e tre assieme in doccia. E io avevo mezz’ora tutta per me! Ma ora, tra ormoni della crescita e questioni di spazi è meglio evi- tare promiscuità. Va da sé che il tempo neces- sario – anche per una lavata veloce – si tripli- ca, mentre io ho sempre intorno un bel duet- to a tenermi compagnia… Allungo loro gli accappatoi da bagno, mentre a me aspetta il grembiule da cucina. È ora di cena. Le tre bocche affamate si radunano attorno ai fornelli per vedere cosa sto prepa- rando loro. «Io a scuola ho mangiato le lasagne per pran- zo…» attacca uno. «Buone! La nonna invece mi ha fatto il bran- zino con le patate al forno» commenta la sorella. Ecco. Con questi due «morigerati» precedenti io stavo per mettere in tavola pro- sciutto e pomodori. Adesso ho qualche ripen- samento… Quand’è finita l’èra della crema di riso pronta in cinque minuti e degli omoge- neizzati che scivolano nel piatto?

«Mamma, ci racconti una storia mentre siamo a tavola? Come quando eravamo piccoli…». Come no? Ho addirittura una storia vera… «Allora… C’era una volta una giovane donna, che a un certo punto è diventata mamma». torno a prenderti all’oratorio…». «Come te! E lavorava tanto?» mi interrompe la più Rincasiamo due ore dopo, già in ritardo sulla piccola. tabella di marcia dei lavaggi serali. «Beh, all’inizio no… Era più o meno come se «Mamma, il balsamo! Dov’è? Non lo trovo nella avesse avuto un impiego part-time…». doccia…». Il balsamo. E quando hai iniziato a M. M. metterti il balsamo, bambina mia? Che fine ha imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 16

GIOVANI & MEDIA CHI HA PAURA DI

«Internet è un vero dono per l’umanità lare! Non sanno più scrivere! Sanno scrivere solo (…) è gratificante vedere l’emergere di nuove reti TVB, Xkè, xò, nnt e via dicendo…, si lamentano digitali che cercano di promuovere la solidarietà allarmate molte mamme (e pochi papà, ma di que- umana, la pace e la giustizia, i diritti umani e il sto parleremo un’altra volta…). rispetto per la vita e il bene della creazione (…) Altre volte, l’atteggiamento dei genitori è diame- Sentitevi impegnati a introdurre nella cultura di tralmente opposto: una sorta di rassegnazione, di questo nuovo ambiente comunicativo e informativo resa «generazionale» che ha tra le conseguenze più i valori su cui poggia la vostra vita…» pericolose quella di tagliarli fuori dalla sfida edu- Mi piace partire da queste parole di Benedetto cativa lanciata dai loro figli. Un educatore, un XVI per rassicurare quei genitori terrorizzati dal- genitore, oggi più che mai è chiamato innanzitutto l’avanzata inarrestabile di un mostro che starebbe a dare speranza e ottimismo; non può arrendersi «divorando» il tempo, la mente, l’anima dei loro o dare l’impressione di farlo. figli. Genitori in crisi perché non riescono a stare Non è vero che i ragazzi si chiudono nel loro al passo con lo sviluppo tecnologico; genitori che mondo «virtuale» vedono affievolirsi ogni speranza di salvare quel perché non voglio- filo sottile che ancora permette loro di comunicare no parlare con gli con i propri figli adolescenti, colpevoli di rimanere adulti. Anzi, in essi sempre più spesso chiusi in camera a passare il spesso si avverte un tempo su facebook, mentre il mondo, quello vero, crescente bisogno va avanti senza di loro… di socializzazione Genitori spaventati. Genitori disorientati. E, va verticale: i giovani aggiunto, genitori spesso inconsapevoli. cercano – perché ne Di cosa? Inconsapevoli che il vero problema pro- hanno bisogno – babilmente è dentro di loro. Sia chiaro, non è mia adulti capaci di intenzione difendere a spada tratta facebook, essere punti di rife- Messenger, siti web e media digitali, dei quali peral- rimento e li cerca- tro sono un grande utilizzatore. Ma siamo sicuri no innanzitutto nei che il problema siano i media? genitori. Essi cerca- O meglio, siamo sicuri che il problema sia solo no disperatamente questo? Può darsi che sia necessario fare un passo modelli autorevoli; indietro e interrogarsi in senso più ampio sul rap- ma l’autorevolezza porto con i nostri ragazzi? È possibile che dobbiamo non si impone, sem- chiederci perché i media hanno guadagnato così mai viene riconosciuta dagli educandi, quindi tanto spazio nella loro vita da farci temere che c’è bisogna conquistarsela. Quando i giovani non qualcosa che non va? trovano negli adulti dei veri punti di riferimento, Mi capita spesso, quando parlo di questi temi con succede che li cercano altrove e quindi anche nei alcuni genitori, di cogliere due tipi di reazione. A media; essi allora non si sono emancipati dagli volte un atteggiamento negativo: ai media andreb- adulti, ma li hanno solo surrogati. I media non be data la colpa di tutto, soprattutto dell’impove- hanno sottratto spazi educativi agli adulti, sono

di Saverio Sgroi Sgroi di Saverio rimento relazionale e lessicale. Non sanno più par- questi ultimi che glieli hanno lasciati. imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 17

17 FACEBOOK? (I)

Tempo fa ho letto queste belle parole di Natalia mondo ha degli aspetti positivi, internet ci pre- Ginzburg: «Questa è forse l’unica reale possibilità che senterà contenuti positivi. abbiamo di riuscir loro [ai figli] di qualche aiuto nella Il problema non è internet ma il mondo. E lo stesso ricerca di una vocazione, avere una vocazione noi stes- si può dire per facebook, Youtube, Messenger, si, conoscerla, amarla e servirla con passione: perché video-telefonini, ecc. l’amore alla vita genera amore alla vita». Va fatta un’altra considerazione. Non è possibile Perché l’amore alla vita genera amore alla vita. arrestare il tempo e con esso il progresso. Le nuove Parole sagge, che vanno vissute prima ancora che generazioni vengono identificate con il termine di dette. Mostrare l’amore alla vita per mezzo della nativi digitali, per rimarcare la forte influenza che propria vita: un genitore non può abdicare a que- le tecnologie digitali hanno su di esse. Si tratta di sto compito primario che è quello che i figli si ragazzi nati nell’era dei digital media, a differenza aspettano. E mostrare che la vita è bella significa dei loro genitori che, al limite, possono essere con- anche valorizzare ciò che di buono c’è nelle novità siderati immigrati digitali, come vengono chiama- che i figli ci presen- ti dagli studiosi coloro che si sono avvicinati solo tano. Anche facebo- da adulti alle nuove tecnologie. ok, sì… Ciò significa che in questi ragazzi è diverso il Perché per comuni- modo di comunicare, di ragionare, di percepire la care con le nuove realtà, di provare e rappresentare le proprie emo- generazioni e non zioni. Questo è un dato di fatto da cui partire per aumentare a dismi- poterli aiutare. Non si può partire dalla considera- sura il gap che ci zione che oggi i giovani non sanno comunicare!. A separa da esse biso- parte il fatto che non è vero, perché comunicano e gna conoscere il loro anche tanto. linguaggio, capirlo, Semmai lo fanno in maniera diversa rispetto agli valorizzarne le istan- adulti. E poi questo è il modo migliore cha ha un ze positive; solo così, adulto per tagliare i ponti con loro. acquistando credibi- All’inizio di questo articolo ho precisato che esso lità e fiducia nei non è un’apologia di facebook e dintorni. È ovvio confronti dei ragaz- che ci sono degli aspetti problematici relativi zi, un educatore sarà all’utilizzo dei digital media da parte dei figli. Ma in grado di aiutarli a ogni intervento educativo sull’uso dei media sarà cogliere anche le efficace nella misura in cui noi siamo, nei con- negatività insite nell’uso di questi strumenti. fronti dei nostri ragazzi, persone credibili, amabi- Bisogna convincersi che non è vero che essi sono li, autorevoli, autentiche e positive. strumenti negativi; dipende dall’uso che se ne fa, Premesso ciò possiamo adesso affrontare le diffi- come avviene per tutto. Se li si usa bene sono coltà educative connesse all’uso di questi stru- utili; altrimenti diventano inutili o dannosi. menti, con l’obiettivo di valorizzarne maggior- Internet, per esempio, è una vetrina che presenta mente gli aspetti positivi e minimizzarne invece le il mondo: se il mondo ha degli aspetti negativi, istanze negative. internet ci presenterà contenuti negativi; se il S. S. imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 18

CHE DIRE – COME FARE GALATEO DEI GIOVANI

LA GIOVINEZZA: ETÀ BEATA? LA RICERCA DELLA FELICITÀ I giovani lo sentono ripetere spesso, ed è possibile che l’af- Soffermiamoci brevemente su un argomento essenziale fermazione sembri loro falsa, perché il periodo che stan- per i giovani, che vedono nel raggiungimento della feli- no vivendo non è privo di problemi, e questi possono cità il loro principale obiettivo. Questo li accompagnerà sembrare enormi, di difficile soluzione, a volte dolorosi. per tutta la vita, anche se in seguito perderà una parte Eppure, solo quando gli anni verdi saranno passati, chi dei connotati ideali, per appiattirsi su forme pratiche ha raggiunto la maturità si potrà rendere conto della loro ben più banali. preziosità, perché erano il punto di partenza di un ven- L’importanza della felicità, intesa come meta da perse- taglio di strade con ampie possibilità di scegliere, in base guire, è stata dimostrata durante gli esami di maturità alle diverse aspirazioni. 2010, quando nella prova d’italiano scritto circa l’80% Per questo l’età della prima giovinezza è tanto importan- degli studenti ha scelto di svolgere, tra i diversi temi pro- te, e quindi occorre viverla con le idee chiare e la mente posti, proprio quello della felicità, che nelle intenzioni aperta, cercando di superare le paure d’inadeguatezza, le degli esaminatori avrebbe dovuto permettere di cono- incertezze, l’ansia di arrivare presto a mete che paiono scere la maturità psicologica degli studenti. Certo, a essenziali, vincendo gli scoramenti iniziali che bloccano essere maligni si potrebbe dire che il successo presso i i risultati. maturandi è forse dipeso dal fatto che non riguardava la A volte i giovani sono insoddisfatti del proprio aspetto, al conoscenza dei programmi di studio, e non esigeva cita- quale specialmente le ragazze attribuiscono tanta impor- zioni culturali benché possibili, ma permetteva l’analisi tanza, quindi è possibile che essi immaginino di possede- di sé, argomento generalmente allettante per tutti, per- re difetti esteriori, soffrendo di questi, perché il mondo ché permette di sentirsi protagonisti. attuale pone la bellezza fisica in primo piano. Ma qual è È sperabile che gli esaminandi che hanno scelto questo l’immagine proposta? Quella ritenuta tale dai personaggi tema siano stati in grado di chiarire il concetto generico della moda e dello spettacolo, non sempre gente affidabi- di felicità, stato quanto mai fluido e vago, mostrando di le, provvista di autentica autorevolezza, perciò è sciocco avere capito che la felicità non può dipendere dalle lasciarsi cogliere da complessi d’inferiorità se ci si sente «cose» materiali, pronte a perdere valore appena sono diversi dai loro modelli, mentre ci si dovrebbe chiedere: possedute, e quindi incapaci di mutare sia pure di poco «Si tratta di canoni davvero validi?». Innanzi tutto si eviti quello che si è. di confrontarsi con gli altri; ciascuno è un essere unico, Nella ricerca di questo status beato, che certo interessa dotato di qualcosa di assai più importante dell’aspetto tutti, potrà aiutare la lettura di un prezioso libro Ares fisico: intelligenza e sensibilità soprattutto, che uniti scritto da Giovanni Fighera: «Che cos’è dunque la felicità, insieme costituiscono il fascino autentico, quello che mio caro amico?». Si pensi come sarebbe stato utile a chi qualcuno(a) un giorno scoprirà e apprezzerà sopra ogni si stava preparando agli esami di maturità, torturandosi altro valore. E poi c’è la giovinezza, un’aura speciale in sulle materie più ostiche! Del resto non era mai accadu- grado di far brillare ogni particolare della persona, che to che nella rosa dei temi d’italiano fosse proposto un nei primi anni possiede freschezza d’idee, coraggio, fidu- argomento così privato, e non è forse questo il segno che cia nella giustizia e nella possibilità di migliorare il la scuola sta davvero mutando? mondo, che quanti sono venuti prima non hanno sapu- to proteggere a sufficienza, e salvare dal degrado. Non si I GIOVANI & I SENTIMENTI dimentichino le parole di Leopardi, che pur nel suo pes- simismo dettato da gravi difficoltà di salute e da una sete NEI CONFRONTI CON I GENITORI di perfezione irraggiungibile dagli esseri umani, scrisse L’amore verso il padre e la madre è naturale e spontaneo, rivolgendosi a un ragazzo: «Stagion lieta è codesta...». non solo dettato dall’istinto, ma anche dalla gratitudine Il Poeta la sapeva lunga in fatto di tormenti giovanili, per coloro che dopo avere dato la vita, hanno nutrito e quindi gli si può credere se, nonostante tutto, il ricordo curato i figli, provvedendo a educarli per farli crescere degli anni lontani gli produceva una tormentata nostal- uomini e donne dotati delle qualità migliori, finché a loro gia. Anche per questo i ragazzi dovrebbero essere sereni volta diventeranno un nuovo segmento di continuità e fiduciosi, evitando di sciupare il presente con un’ansia nella storia della famiglia e della sua tradizione. e uno scontento immotivati. Eppure, a volte, anche nel nido sicuro e ben protetto può È cosa saggia, invece, cercare di cogliere lo straordinario lato nascere qualche screzio, o meglio, si può verificare una positivo degli anni giovanili, decisivi per progettare il futu- minuscola crepa che altera i buoni rapporti e crea disagio. ro, un momento magico a cui ciascuno ha la possibilità di Può accadere quando i figli hanno raggiunto l’adolescen- di Armanda Capeder Capeder di Armanda riuscire a realizzare i propri progetti come li ha sognati. za, e hanno cominciato a manifestare una personalità in imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 19

19

disaccordo con quella dei genitori, così come da radici né di essersi dimostrati impazienti, di non avere pronun- uguali possono nascere fiori di colori diversi. ciato parole che possono avere mortificato il padre e la Il contrasto si manifesta soprattutto all’interno dello stes- madre, di avere almeno riflettuto sui loro consigli prima so sesso, quindi tra i maschi e i padri, e tra le femmine e di accingersi a fare il contrario? le madri, e se non si reagisce sùbito ai sentimenti negati- Peccati spesso veniali, d’accordo, che tuttavia hanno vi, si può col tempo generare una frattura dolorosa. rappresentato tanti piccoli dispiaceri per coloro che, Per evitarla, non si devono tenere dentro proteste, scon- secondo la legge divina, meritano sempre e comunque tento, dissensi che producono dolorose ferite interne: un rispetto totale. invece occorre portare sùbito allo scoperto il male, poi- Se in qualche occasione ci si rende conto di avere offeso ché la luce ha il potere di affrettare ogni guarigione. con il proprio atteggiamento il padre o la madre, non si A volte i genitori sbagliano con un eccesso di divieti, rico- esiti a chiedere sùbito scusa, aggiungendo un bacio o un nosciamolo, certo per troppo amore e perché sono con- abbraccio, e possibilmente qualche parola gentile; sarà vinti di essere nel giusto, dimenticando che non sempre una vittoria morale, un piccolo sacrificio dell’orgoglio possiedono verità assolute: i figli non si devono ribellare, compiuto in nome dell’affetto, in grado di guarire però, con parole cattive che feriscono e creano incom- all’istante il dolore causato ai propri cari, offrendo a chi prensioni, né tenersi dentro il rodìo del malcontento, che lo compie la serenità dello spirito. genera infelicità e sfiducia, ma occorre che essi espongano Prima di chiudere l’argomento, vorrei proporre un afo- con calma e serenità le proprie ragioni; è possibile riusci- risma che alcuni avranno già sentito, ma che per altri re a chiarire i fatti, ma può anche accadere che attraverso sarà nuovo; è comunque utile per tutti riflettere sul suo il confronto siano i giovani a capire i propri sbagli. amaro contenuto, eventualmente per fermarsi in tempo E poi, si può essere certi che le proibizioni siano una e bloccare certi giudizi errati. prepotenza da parte di chi vorrebbe tenere sempre i figli Riguarda soprattutto i maschi nei confronti del padre, attaccati a sé, oppure una cattiveria? Infatti, qualcuno ma sarà adatto anche per le femmine che eventualmen- arriva a pensare anche questo, in particolare le ragazze, te sentissero incrinata l’ammirazione verso la madre. che a volte immaginano nella madre un’inesistente riva- lità. Tuttavia, qualora simili pensieri cattivi e ingiusti si «A 4 anni il bambino giudica il padre un eroe. presentassero alla mente, non si esiti a eliminarli sùbito, A 8 anni crede che il padre possa fare tutto. perché sono forvianti e maléfici. A 14 anni pensa che possa fare quasi tutto. Sarebbe invece opportuno riflettere sul quarto A 20 pensa che il padre non capisca niente, compia scel- Comandamento: Onora il padre e la madre, evidente- te sbagliate e quindi sia un fallito. mente un dovere immutabile, se fa parte da secoli degli A 50 ripete a volte a se stesso: “Ah, se ci fosse ancora mio obblighi morali di ciascuno. padre!”». A molti parrà di essere bravi figli(e), e può essere vero, ma si è certi(e) di non avere mai dato risposte sgarbate Il significato della breve parabola è chiaro: con lo svilup- po della personalità possono gradualmente cambiare i giudizi sulle persone, anche su quelle che sono più vici- ne, e allora non si aspetti che i genitori se ne siano anda- ti per sempre, per capire l’importanza della loro saggez- za, della lungimiranza, dell’esperienza, del buon senso dettato dall’amore. A. C. imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 20

LEGGERE È BELLO LEGGERE PER IMPARARE,

Con i figli uso molto gli slogan. Per Luce del mondo esempio, invece di esclamare «l’ho ripetuto mille volte!», recito una formula adatta alla situazione. Il fondatore dei Legionari di Cristo, padre Spesso mi servo del dialetto milanese, che persino Marcial Maciel, è stato «un falso profeta che ha le ultime tre figlie, cresciute a Roma, capiscono condotto una vita immorale e contorta» e «pur- al volo. Alla piccola che vuole fare le stesse cose troppo il suo caso è stato affrontato molto lenta- delle sorelle più grandi, per ricordare che c’è un mente e in ritardo», anche perché in Vaticano è tempo per ogni cosa, basta accennare «zucca e stato «molto ben coperto». Scrive così Benedetto melone…» per sentirla completare «…la loro XVI nel libro-intervista Luce del mondo (Libreria stagione!». Non è un divieto assoluto, un «mai» Editrice Vaticana, 294 pagine, 19,50 euro) nel che schiaccia; piuttosto è la promessa di un quale risponde alle domande del giornalista tempo che aspetta la sua maturazione. Con bavarese Peter Seewald. Un giudizio chiaro, pazienza, ma anche con tanta speranza. Proprio come su molti altri temi. Nel volume è l’intera questi stati d’animo ho ritrovato leggendo Ogni realtà della Chiesa e del pontificato a essere cosa alla sua stagione, di Enzo Bianchi (Einaudi, affrontata, senza evitare i nodi più problematici. 132 pagine, 17 euro), viaggio nei ricordi dall’in- Sui casi di pedofilia il Papa sostiene che, a partire fanzia fino alle soglie della vecchiaia. Attraverso dagli anni Sessanta, si era dimenticata la necessi- alcuni oggetti o poche persone, il priore di Bose tà di punire i colpevoli, ma adesso occorre al più è alla ricerca della verità che segna i rapporti presto recuperare «il diritto e la necessità della forti, quelli che danno senso alla sua vita. Ed pena», perché l’amore misericordioso per il pec- ecco che, leggendo queste pagine, mi sono trova- catore non è solo «gentilezza e cortesia», ma ta a essere io la «piccola» impaziente invitata ad anche «amore della verità». In questo tempo ascoltare la promessa di un’esistenza piena che segnato dagli scandali, «abbiamo fatto esperienza ancora mi aspetta. di questa sensazione di tristezza e dolore, di L’amore per l’uomo e per la vita è al centro anche quanto misera sia la Chiesa e di quanto falliscano di un libretto bellissimo, nel quale si commenta i suoi membri nella sequela di Gesù Cristo». l’inno alla Carità di san Paolo attraverso le para- Benedetto XVI non nasconde il suo «turbamento bole di Gesù. Aristide Fumagalli nel suo Ritratto d’amore (San Paolo, 84 pagine, 9,50 euro) si rivolge prima di tutto ai coniugi, chiamati a imparare i nomi dell’amore nella costruzione della loro relazione, ma parla a chiunque voglia scoprire il volto autentico dell’amore, cantato così bene da san Paolo e vissuto da Gesù in modo sublime.

Serena Cammelli (mamma) di Serena Cammelli Aldo Maria Valli Maria Aldo Cammelli di Serena imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 21

21 , IMPARARE A LEGGERE

per la miseria e la peccaminosità nella Chiesa», La notte ma sottolinea anche che Cristo «non abbandona la Chiesa» e agisce attraverso di essa. «Il nostro primo gesto di uomini liberi fu quello In campo teologico da segnalare la risposta sul di gettarci sulle vettovaglie. Non pensavamo che giudizio universale. Non sarà solo a livello sim- a quello, né alla vendetta, né ai parenti: solo al bolico. Dire come avverrà «va al di là della nostra pane». Aprile 1945. Il nazismo è caduto, gli capacità di immaginazione», ma è indubbio che aguzzini fuggiti. I pochi superstiti, nel campo di Dio «è giudice» e che «avrà luogo un giudizio Buchenwald, si muovono come ombre davanti ai vero e proprio, che l’umanità verrà separata e che liberatori americani. Fra quegli uomini, soprav- a quel punto vi è la possibilità di essere cacciati vissuti fisicamente ma uccisi dentro, c’è Elie via». Oggi le persone tendono a pensare che Dio Wiesel. La notte, uscito in Francia nel 1958, pro- non può essere così, e invece no: «Egli ci prende posto in Italia dalla casa editrice Giuntina di sul serio. E l’esistenza del male è un fatto che Firenze (112 pagine, 10 euro) nel 1980 e arriva- rimane e deve essere condannato». to ormai alla ventunesima edizione, è il racconto Il Papa esprime la speranza di poter vedere l’uni- della sua prigionia. Un racconto lucido, ricco di ficazione della Chiesa in Cina (oggi divisa tra particolari. Una cronaca, direi. La cronaca della ufficiale e clandestina) e ugualmente possibile, e discesa nell’inferno del male progettato da menti forse «non troppo lontano», giudica il traguardo malate e messo in pratica da molti, troppi colla- di un incontro con il patriarca di Mosca. boratori. Arrivati all’ultima pagina e chiuso il «Dipende da quanti anni di vita mi concederà libro, resta solo una domanda: perché? Come è ancora il buon Dio». I viaggi e le visite pastorali, stato possibile? Il cronista Wiesel alla fine non fa ammette, sono per lui uno sforzo notevole, ma commenti, non ce n’è bisogno. Racconta soltan- non è in atto una «gara» con il globetrotter to che tre giorni dopo la liberazione si ammalò Wojtyla. «Non cerco di essere un altro. Quel che gravemente per un’intossicazione e rischiò di posso dare do, e quel che non posso non cerco morire. Poi volle guardarsi allo specchio. Non lo nemmeno di darlo». faceva da anni. Scrive: «Dal fondo dello specchio un cadavere mi contemplava. Il suo sguardo nei Aldo Maria Valli (papà) miei occhi non mi lascia più».

Anna (14 anni)

Dialogo tra le culture

Viviamo in un mondo plurale. Lo ripetiamo spesso, ma non ne siamo del tutto convinti. Il rapporto con l’altro, con lo straniero, ci mette a disagio. Forse perché quel volto ci interroga e ci fa scoprire che non conosciamo nemmeno noi stessi. Ben vengano allora tutti i contributi in grado di favorire un dialogo vero, non superficiale. imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 22

LEGGERE È BELLO SETTE LIBRI, NON SOLO P

È questo il caso del volume Dialogo fra le culture. Ebraismo, cristianesimo, Islam, a cura di Biagio Aprile (Edizioni Messaggero, 376 pagine, 30 euro), raccolta di contributi elaborati da studiosi che, a partire da prospettive culturali e religiose diverse, convergono nella ricerca di una conviven- za non solo pacifica ma arricchente per tutti. Nell’introduzione monsignor Paolo Urso, vescovo di Ragusa, opportunamente ricorda l’iniziativa voluta da Benedetto XVI: un rinnovato «cortile dei gentili» che, sull’esempio di quello che antica- mente si trovava accanto al tempio di Gerusalemme, permetta l’incontro fra credenti nelle diverse fedi e non credenti. Il mondo ha biso- gno di questo scambio, e il primo passo del «cor- tile», a Parigi il 24 e 25 marzo, lascia ben sperare. in pieno svolgimento, con tutti gli annessi e con- Giulia (25 anni) nessi politici e giudiziari, e quindi noi, in Italia, siamo forse i meno indicati per formulare giudi- Il moderno principe zi sufficientemente lucidi. Secondo Fabbrini «oggi sono i leader a connotare i partiti e non La politica cambia. La fine delle vecchie ideolo- viceversa» e «senza un leader un partito non esi- gie, l’avvento delle comunicazioni di massa, il ste». Vero, ma non sarà che chi di leader colpisce ridimensionamento dei partiti e la crescita dei di leader perisce? Ce n’è a sufficienza per un legami internazionali stanno disegnando un nuovo studio. panorama completamente nuovo, all’interno del quale si segnala un fenomeno: la formidabile Giovanni (23 anni) ascesa, accompagnata da accentuato potere deci- sionale, dei capi degli esecutivi. Blair in Gran Succede in vicolo Voltaire Bretagna, Sarkozy in Francia e Berlusconi in Italia ne sono l’esempio. L’analisi di queste lea- Gli inquilini che vivono al numero 11 di vicolo dership è al centro del lavoro di Sergio Fabbrini Voltaire hanno una gran passione per i gialli. La Addomesticare il principe. Perché i leader contano signora Barduchon, il postino Victor, la ragazzina e come controllarli (Marsilio, 208 pagine,15 euro) Annette, il signor Pasquiat e tutti gli altri, chissà nel quale il direttore della School of Government perché, si trovano sempre a che fare con qualche dell’Università Luiss Guido Carli di Roma cerca mistero da risolvere. Hanno perfino fondato un di rispondere a due domande: perché i leader club di detective e Lo strano caso del ritratto fiam- contano sempre di più e come vengono (o mingo di Pierdomenico Baccalario e Alessandro dovrebbero essere) controllati nelle democrazie Gatti (Piemme Junior, 176 pagine, 11,50 euro) è liberali? Mentre scriviamo, la «berlusconeide» è appunto la storia di una loro indagine. In una imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 23

23 PER SVAGO

famosa galleria d’arte c’è Libri & lettura stato un furto, ma è stato rubato solo un piccolo ritrat- Questa è una rubrica di libri e quindi era inevi- to. Perché? I detective scopro- tabile che prima o poi si parlasse del saggio di no che è la cornice, non il Arthur Schopenauer Sulla lettura e sui libri ritratto, a custodire un segre- (Edizioni La vita felice, 608 pagine, euro 6,50) to. Gli autori del libro hanno nel quale il filosofo tedesco espone la sua tesi: avuto una bella idea: alla fine «Quando leggiamo, qualcun altro pensa per noi: hanno messo una loro foto noi ripetiamo solamente il suo processo mentale. da bambini e una che li fa È come quando lo scolaro impara a scrivere vedere come sono oggi. ripassando con la penna i tratti a matita del mae- stro. Dunque quando si legge ci è sottratta la Laura (11 anni) maggior parte dell’attività di pensare. Da ciò deriva il sollievo palpabile quando smettiamo di occu- parci dei nostri pensieri e passiamo alla lettura». Ne deriva che chi legge molto «piano piano perde egli stesso la facoltà di pensare». Siccome leggo molto, mi sono sentita chiamata in causa (a proposito, non sarà che è pro- prio questo il motivo per cui il papà mi ha regalato il libro?). Per quanto mi riguarda, concordo solo in parte con Schopenhauer. Credo che tutto dipenda dal- l’atteggiamento con il quale ci si dispone alla lettura. Se da parte del lettore c’è l’umiltà di metter- si in ascolto e nello stesso la voglia di mantenere alto il senso critico, non è vero che l’autore pensa per me. In realtà ci facciamo compagnia pensando entrambi.

Silvia (17 anni) imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 24

JUKEBOX IL LASCITO DEL

20 febbraio 2011. Consegno l’articolo pensando a Lines sfuma nella chitarra acustica di The Day The come il primo decennio di questo millennio abbia rivo- Earth Stole Heaven. Acustica ed elettronica, limpide luzionato in modo incredibile, molto più di quanto melodie e oscure percussioni incorniciano questo con- possiamo istintivamente percepire, il rapporto con la sigliatissimo album notturno, sofferto ed elegante. musica. Digitalizzazione e talent show sono stati le Rimaniamo con un altro disco «malato», suono teso, novità rivoluzionarie su cui, a breve, sarà opportuna elettrico, inquieto e nervoso (ma meno elegante di una riflessione approfondita. Ma ora rimaniamo pros- quello di Sylvian): Sisterworld dei Liars. Tutto l’album, simi al nostro tempo e vediamo cosa di bello abbiamo dall’iniziale Scissor, vive nell’alternarsi di una vena vio- potuto ascoltare in questo «ventidieci» salutato da così lenta e intensa con momenti di pace inattesa ma poco e già lontano. comunque intrisa di tensione. Atmosfere oniriche si Dischi rivoluzionari non ce ne sono, ma moltissimi sono alternano al pop, richiami agli Eels (No Barrier Fun) si gli album a mio parere imperdibili nell’ambito del pop alternano a reminiscenze dei migliori come rock internazionale. Di alcuni dischi avevo già parlato in Proud Evolution (bello infatti il remix di Thom nei numeri scorsi, di altri ne parlo per la prima volta. Yorke). Disco wave moderno e inquieto in cui tutti gli Anais Mitchell è nata nel 1981 e con Hadestown realiz- amanti dei meandri meno rassicuranti della mente za il suo terzo album sotto la protezione di Ani umana potranno trovare pane per le proprie ossessioni. DiFranco. Ne abbiamo parlato questa estate. Il disco è Nick Zammuto e Paul de Jongun sono due musicisti un musical dedicato al mito di Orfeo. Musica acustica e newyorkesi che dal 2000 incidono sotto il nome di The lievi sporcizie elettroniche per tre belle canzoni (quelle Books. The Way Out è il loro quarto, bellissimo album. che purtroppo chiudono l’album) e diciassette capola- Polistrumentisti e appassionati di folk, uniscono il vori in cui la bravissima Mitchell (voce originale, chitar- tutto a una passione per l’elettronica più spinta. Da qui rista provetta e grande vena compositiva) si fa accompa- la definizione di folktronics data alla loro inimitabile gnare dal meglio dell’alternative-folk americano come musica. Sempre alla ricerca di sampler non usuali e di Greg Brown, Ben Knox Miller, Ani DiFranco, Justin storie da raccontare, non è casuale il nome di Books, Vernon (alias Bon Iver), The Haden Triplets (le bravis- arrivano al loro disco più maturo e riflessivo. Per chi sime figlie di Charlie Haden) e da musicisti di varia non si accontenta della banalità dell’elettronica senza estrazione tra cui il chitarrista e produttore Michael poesia o di una poetica standardizzata. Tra cori georgia- Chorney e il nuovo talento jazz Rob Burger al piano e ni al contrario, andature minimaliste, storie spezzettate alla fisarmonica (già con il guru del jazz e dell’avanguar- e ricostruite, frammenti musicali e orchestrazioni inu- dia newyorchese John Zorn). Dischi così belli e grade- suali, in The Way Out andiamo dall’inquietante fila- voli – si va dall’intensa ballata per la voce inconfondibi- strocca infantile A Cold Freezin’ Night, al country per le di Greg Brown, Hey Little Songbird o Why We Build chitarra acustica, basso e voce di Free Translator, alla The Wall che vive dell’alternanza della voce di Brown bizzarra The Story Of Hip-Hop. Ma molto, molto altro con quella del coro, a canzoni di stampo quasi disneya- contiene questo disco che potrei definire un «Libro» no come Way Down Hadestown o When The Chips Are aperto sul mondo. Per chi vuole essere avanti sui tempi Down – escono purtroppo raramente. Sarebbe un pec- sapendo sempre qualcosa delle proprie origini. cato lasciarsi sfuggire questo gioiello! Anche Amsterdam Throwdown King Street Showdown! Altro gioiello, meno solare del precedente, è la raccolta dell’olandese Solex, coadiuvata dalla coppia blues/punk che ci ha regalato nel 2010: Sleepwalkers. Cristina Martinez/Jon Spencer, è un album di suoni Disco strano già di partenza poiché si tratta di un lavo- campionati e strumenti suonati ma qui il lato ludico pre- ro di rivisitazione radicale di brani editi negli ultimi vale. Disco divertente pieno di RnB e funk scomposti e anni tra collaborazioni e progetti laterali. La tormenta- travolgenti. Riconfermo il desiderio espresso questa esta- ta personalità di Sylvian emerge con tutti i suoi fanta- te di sentire questo disco a volume alto il più spesso pos- smi e le sue ossessioni, a partire dalla copertina, in un sibile. Rilassa e dà energia! Incredibile! Ma il RnB si può album in cui non mancano però brani più leggeri come fare in modo moderno anche usando gli strumenti e i Money For All e la collaborazione con Joan Wasser (aka microfoni degli anni ‘60 e Sharon Jones & The Dap- ) in Ballad Of A Deadman. Kings con I Learned The Hard Way lo confermano in di Paolo Ronchetti di Paolo L’arrangiamento degli archi alla Béla Bartók di Five modo splendido. Disco da cena, o dopo cena, con suoni imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 25

25 2010 (II)

e arrangiamenti solo apparentemente datati. I PRIMI 10 (LA CLASSIFICA) E GLI ALTRI 20 (ALFABETICA) Apparentemente ipermoderni sono invece i suoni del vecchio Neil Young che, con l’aiuto di Daniel Lanois, Anais Mitchell – Hadestown realizza un disco in cui la chitarra e la voce sono filtra- Neil Young – Le Noise ti da un’elettronica che invade e modifica un suono tra- David Sylvian – Sleepwalkers dizionalmente rock sino a renderlo innovativo. Anche Liars – Sisterworld quando il disco si fa più acustico si vola altissimi grazie The Books – The Way Out a un livello compositivo unico. L’accoppiata / di Solex Vs. Cristina Martinez + Jon Spencer – Antony & The Johnsons fa’ luce sia sulle sue capacità Amsterdam Throwdown King Street Showdown! interpretative (nell’ep Thank You For Your Love, perva- Vampire Weekend-Contra Jack Johnson – To The Sea so di una mistica riconoscente verso chi «dall’alto» ti The Brian Jonestown Massacre – Who Killed Sgt. Pepper? protegge e che è evidente nel testo del brano omonimo, Sharon Jones & The Dap-Kings – I Learned The Hard Way in My Lord My Love, nella cover dylaniana Pressing On – tratta dal periodo della conversione al cattolicesimo – Alejandro Escovedo – Street Songs Of Love e nell’incredibile versione di Immagine in cui un errore Antony & The Johnsons – nel secondo ritornello diventa per Anthony la possibi- Thank You For Your Love / Swanlights lità di reinterpretare il brano con uno scarto, una liber- Arcade Fire – The Suburbs tà è un’emozione unica), che quelle compositive (nel- Avi Buffalo – Avi Buffalo l’album Swanlights). Bellowhead – Hedonism Anche altri album hanno ricevuto il massimo dei miei Brian Eno – Small Craft On A Milk Sea voti quest’anno: Jack Johnson con To The Sea bellissimo Danger Mouse & – Dark Night Of The Soul album di canzoni vagamente e nobilmente debitrici dei Deerhunter – Halcyon Digest Beatles, di surreali atmosfere beckiane e di echi West Dirtmusic – BKO Coast; Sufjan Stevens con The Age Of Adz; The Brian Eli «Paperboy» Reed – Come And Get It Jonestown Massacre con l’inquietante post-punk-trance John Grant – Queen Of Denmark di derivazione psichedelica Who Killed Sgt. Pepper?. Ma LCD Soundsystem – This Is Happening soprattutto i Vampire Weekend che, con il loro secondo Mighty Mike – Imagine A Jump album Contra, scrivono una pagina di purissimo pop [John Lennon vs. Van Halen] (vedi la splendida White Sky) mai stupido nei suoni e nei Steve Mason – Boys Outside riferimenti che vanno da Paul Simon al pop Sudafricano Sufjan Stevens – The Age Of Adz e poi l’elettronica più leggera e rock ritmicamente «stor- The Drums – The Drums to». E proprio il lavoro particolare sul ritmo fa sì che il The National – High Violet disco non sia solo una gradevole avventura pop ma The New Pornographers – Together diventi uno splendido disco per tutti i palati. Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra – Il 2011 è iniziato, Sanremo impazza e nuovi dischi, Kollaps Tradixionales soprattutto di voci femminili, incombono. Alla prossima. Wovenhand – The Threshingfloor

P. R. imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 26

NON SOLO VIDEOGIOCHI ESTRANEI A CASA

Ho trovato nel web questo impressionante minacciato credo, sbarrando ancora gli occhi, di intervento: morte o qualcosa del genere. Mi ha stretto piu volte i polsi (ho ancora i segni) «Scrivo questa e-mail perché sono presa dalla e mi ha detto che farò una brutta fine se farò la disperazione per una faccenda nella mia famiglia spia con mio padre (mio padre ha chiaramente che sta distruggendo tutti, mia madre me e mio affermato ieri che se avesse ancora giocato gli padre soprattutto. Mi chiedo se può un videoga- avrebbe buttato il computer fuori dalla finestra me distruggere una famiglia e la sua psicologia di (visto che oggi ha giocato 5 ore senza neanche vita. La persona che ne fa uso è mio fratello, è un pranzare!). videogame di guerra, uno di quelli che necessita Io voglio fare qualcosa! Mio padre soffre di pressio- di microfono per parlare con i “compagni allea- ne alta, rischia un infarto ogni volta che si scalda, ti” durante una delle tante “missioni virtuali” che devo rimetterci un padre per un fratello che si sta affrontano nel gioco. distruggendo da solo? Io sono disperata, voglio far- Qual è lo scopo di questo videogioco? Sparare, gli sparire io il case, ma poi a me che succederà? Mi uccidere in continuazione, e sei un bravo solda- ha chiaramente minacciato che mi spacca la testa, to per quante più persone ammazzi, e un bravo oggi abbiamo urlato parecchio e tremava tutto e giocatore per quante ore stai davanti al monitor. mi guardava con gli occhi sbarrati, sputava mentre Mio fratello ha iniziato a utilizzarlo circa due parlava e ha addirittura pianto per il nervoso. anni fa mi sembra, e da lì è stato sempre peggio, Mio Dio, tutto per un gioco. Ora mio padre torna ogni giorno per piu di 7 ore sparpagliate o unite stasera, io dovrò stare zitta sennò potrebbe essere fra loro da quanto torna da scuola a quando deve il mio ultimo giorno o l’ultimo di mio padre? Io cenare la sera, studia poco o niente e lui sta bene sto dicendo la verità, che devo fare andare in que- solo a sparare, sparare e sparare. stura? Posso denunciare il mio stesso fratello per Questa e-mail è di una sorella disperata che non minaccia??? Una famiglia distrutta per un video- sa come agire. Mio fratello e mio padre sono arri- game. La prego mi aiuti io sto veramente male e vati spesso alle mani perché mio padre ovvia- ho paura, veramente paura, vorrei scappare di mente non vuole che giochi, ma mio fratello che casa, e lasciare che si snodi la faccenda ma non si è ormai un uomo si oppone con tutte le sue forze snoderà, diventerà ancora piu ingarbugliata. Lui, perché lui vuole continuare. non capirà mai che quel gioco lo annienta. Una famiglia si sta distruggendo perché le liti con- Deve per forza morire qualcuno? Io voglio vada tinuano e lui continua a fare questa trasposizione via la prego mi aiuti. nella vita reale della guerra del gioco. Più volte Ho 18 anni e anche lui. Siamo gemelli.» mio papà ha sequestrato a mio fratello il case del computer ma poi dopo un mese per un atto di Così ha risposto lo psicologo interpellato: fiducia glielo ha ridato. Sembrava non giocarci per qualche giorno, poi pian piano ricominciava. «“Chi ha provato i videogiochi conosce la difficoltà Dice che lì si riposa e intanto da scuola manda a di porsi un limite, non basta sentire che il tempo casa brutti voti, liti e incomprensioni con i com- scorre, si rimane incollati allo schermo senza riusci- pagni e in casa è violento e minacciatore. Pensi re a prestare ascolto alla voce della ragione, senza

di Giuseppe Romano di Giuseppe che sono talmente disperata perché oggi mi ha smettere, consapevoli che sarebbe ora di farlo […] imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 27

27 PROPRIA?

Tutto nasce dal piacere, per gusto del piacere, poi subentra la difficoltà, fermarsi diventa sempre più arduo”, scrivono i due psichiatri Marc Valleur e Jean-Claud Matysiak nell’introduzione del libro Sesso, passione e videogiochi: le nuove forme di dipendenza (Bollati Boringhieri, 2005). Come si evince dal brano citato, è una vera e propria forma di dipendenza. E come tutte le forme di dipendenza, quando sono resistenti, necessita di ben altro rispetto ai rimproveri e alle punizioni familiari. In Olanda sono arrivati addirittura ad aprire centri specialistici per que- sto tipo di dipendenze. Senza ingenerare allarmi- smi o arrivare ad un centro specializzato, è asso- lutamente necessario un consulto specialistico che vi orienti sul da farsi.»

A mio parere se si arriva a una forma di dipen- denza così grave non si possono certo dare tutte le colpe né al ragazzo né ai genitori ma non è questione di colpe: le «dipendenze» comunque esistono e tutti le proviamo. La discriminante è quali vincono in ciascuno di noi. Essere dipen- denti dal lavoro non è forse meglio che esserlo dall’alcol. Essere dipendenti dall’amore per qual- cuno è invece qualcosa che tutti aspirano a pro- vare. E se in famiglia si crea un rapporto affetti- vo solido e concreto, anche quella è una (bene- detta) «dipendenza». Se si è capaci di fare tutto per salvare un figlio o un fratello nei guai, anche questo ha una forza che può vincere qualsiasi altra pulsione. Il videogioco è a volte un rifugio per estraniarsi da un mondo che non si riesce a dominare (in questo «funziona» meglio di tante altre evasioni). La famiglia dovrebbe essere la migliore delle alternative perché è l’esatto con- trario: un mondo amico dove l’affetto vince su qualsiasi altra forza. Terribile non sentirsi a casa nella propria casa. G. R. imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 28

FAES AURORA FAES ARGONNE FAES MONFORTE Asilo nido “Club Scuola maschile Scuola femminile dei Piccoli” Primaria Primaria Scuola Secondaria Secondaria dell’infanzia Liceo Scientifico Liceo Classico

Via E. Nöe, 24 Via M. Gioia, 42 Via Zanoia 20133 Milano 20124 Milano ang. Via Ponzio 02 266867232 02 67071894 20133 Milano 02 2367081

a cura di Claudio Marcellino - Segretario generale FAES

Cari lettori, il 17 marzo festeggiamo il 150° an- niversario dell’Unità d’Italia. Al di là delle sterili polemiche sull’opportunità o meno di commemo- rare la ricorrenza chiudendo o lasciando aperte le scuole e gli uffici, rimane l’opportunità di ap- profondire con i nostri figli e ragazzi le radici sto- riche e culturali che ci accomunano e i principi e i valori alla base della nostra Nazione. Vi invito a scoprire sul nostro sito (www.faesmilano.it) le iniziative che il FAES ha pensato di dedicare a questo evento così significativo. Sono fiducioso sul futuro della nostra terra, della nostra patria. L’Italia è una nazione generosa, piena di creatività e spirito di iniziativa, fatta di gente onesta e lavoratrice. Dobbiamo aiuta- re i nostri figli a non fermarsi alle apparenze, a cercare la verità delle cose e degli avvenimenti. Le persone che ci hanno preceduto e che hanno fatto grande l’Italia, note o sconosciute ai più, ci insegnano che con la perseveranza nel bene e l’amore edifichiamo non soltanto una nazione, ma l’umanità intera.

www.faesmilano.it Il nuovo canale sul mondo dal punto di vista delle Scuole e famiglie FAES

REDAZIONE LAURA COSTA, MANUELA BINAGHI, GIOVANNI DE MARCHI, PAOLA PREMOLI DE MARCHI, LICEALI FAES PROGETTO GRAFICO WWW.JIKI.IT [email protected]

FAES CHANNEL é un inserto del mensile Ares “Fogli” tutti i diritti riservati FAES MILANO www.faesmilano.it

faes channel 022011 indd 1 imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 29

Campagna pubblicitaria FAES 2009-2010 - Agenzia Skeda 29

Diventare genitori consapevoli

a cura di Laura Costa

Esiste un metodo per diventare genitori sempre nazionale. più consapevoli e preparati, al quale tutti pos- Quali sono i punti vincenti della vostra as- sono partecipare senza la necessità di avere dei sociazione? requisiti altisonanti. Ci vogliono solo alcuni in- Possiamo dire che cosa caratterizza Oeffe: gredienti: una dose di passione educativa e del un’esperienza trentennale, un patrimonio teo- tempo da dedicare allo studio. rico e pratico sulle problematiche familiari, di Di cosa si tratta? Ve lo spiega Ornella Mo- grande livello; la collaborazione e lo scambio col schettini, professoressa di lettere in pensione mondo accademico e con le esperienze interna- e Orientarice familiare di grande esperienza, zionali e nazionali già citate; la metodologia par- responsabile del corso di Formazione per Orien- tecipativa utilizzata nei suoi corsi. tatori Familiari in Italia organizzato dall’asso- Le lezioni si svolgono con incontri in piccolo ciazione Oeffe. gruppo e in sessione generale secondo la me- todologia del caso, che permette di analizzare Che cos’è Oeffe? i diversi aspetti della vita coniugale e dell’edu- E’ un’Associazione (senza fini di lucro), costitu- cazione, secondo le diverse età dei figli, in modo ita nel 2000 per promuovere e gestire lo svilup- partecipativo ed in un ambiente di amicizia e di po dell’Orientamento Familiare in Italia. Scopo costruttivo scambio di opinioni; essi sono valida- dell’Orientamento Familiare è promuovere e so- ti a livello nazionale dal nostro Comitato scien- stenere lo sviluppo di famiglie interessate al pro- tifico e internazionale grazie alla collaborazione prio miglioramento, sulla base di un’esperienza con IFFD, che li utilizza in tutto il mondo. diffusa in Italia da piú di 35 anni. Oeffe ha promosso “Sistema Famiglia - Confe- Da qualche anno avete istituito un corso renza permanente dei centri di orientamento universitario che si può seguire on line, di familiare”, che raccoglie quattordici Associazioni cosa si tratta? in tutta Italia, all’interno della quale è respon- Sì, è un corso annuale per Orientatori Familia- sabile della formazione; a livello mondiale è ri in collaborazione con l’Università telematica membro di IFFD (International Federation for Iuline; il corso è strutturato su undici moduli on Family Development) che opera in 52 Paesi ed è line e sei giornate di lavoro in presenza, è aperto in stato consultivo generale presso l’ONU. a diplomati/laureati e dà diritto da 1 a 3 punti Oeffe fa parte anche del Forum delle Associa- nelle graduatorie per gli incarichi di insegna- zioni familiari a livello provinciale, regionale e mento e a 60 punti di CFU (Credito formativo

>>> continua nella pagina seguente

2-03-2011 17:19:14 imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 30

>>> continua dalla pagina precedente

universitario). Ha come obiettivo la formazione, sia dal vale la pena fermarsi un po’ a riflettere su ciò che si sta punto di vista contenutistico che metodologico, di Orien- facendo, come e dove si vuole andare. tatori Familiari attraverso l’acquisizione di competen- I nostri corsi offrono questa possibilità ai genitori e vo- ze e di capacità relazionali necessarie per contribuire gliono fornire un sostegno alle famiglie in questo mo- alla realizzazione di corsi di Orientamento Familiare e mento che è stato definito di “emergenza educativa”. per intervenire efficacemente nell’ambito familiare. La È anche un’occasione non solo per acquisire conoscenze, preparazione conseguita permette a molti professionisti ma anche competenze professionali e per migliorare le (insegnanti, pediatri, avvocati, etc.) di operare concreta- proprie capacità relazionali. mente a sostegno dell’educazione familiare.

In due parole, in un’epoca di vita stressata e pie- na d’impegni, perché fare questi corsi? Proprio perché la vita è stressata e piena d’impegni,

Ai lettori amanti del genere consigliamo un CONVEGNO interes- sante, che si terrà SABATO 2 APRILE presso la sede dell’Uni- versità Cattolica, sala Cripta Aula Magna, organizzato dall’asso- ciazione Oeffe (cfr. intervista a Ornella Moschettini) dal titolo: I compiti del padre nella vita di famiglia Interverrano il professor Mari e la professoressa Zanfroni dell’Università Cattolica

Quota iscrizione, comprensiva del buffet: €60 per il singolo e Arcimboldo €90 per la coppia di sposi | Le iscrizioni saranno accettate fino Artista milanese tra Leonardo e all’esaurimento dei posti disponibili (n.100) Caravaggio a cura di Alessandra Ballico Iscrizioni: 02 48024942 Segreteria Oeffe

Periodo: 10 febbraio - 22 maggio 2011 uno stile originalissimo, basato su studi naturalistici, Luogo: Palazzo Reale, piazza Duomo 12 che ha nelle Teste composte (Stagioni ed Elementi) la Orari: 9:00-19:30|lunedì 14:30-19:30|giovedì e sabato 9:30-22:30 sua massima espressione. Informazioni: 02 92 80 03 75 La mostra prende avvio dall’analisi del contesto cultu- Biglietti: intero €9 - ridotto €7,5 - ridotto scuole €4,50 - ridotto famiglia rale nel quale si formò Arcimboldo: da un lato l’eredità €19,50 Catalogo: Skira leonardesca, appunto, dall’altro il fervore e la raffina- tezza delle officine artistiche milanesi. Prosegue con la I suoi “capricci”, sono veri esercizi di virtù… sezione dedicata all’attività milanese dell’artista, che Giuseppe Arcimboldo (1527-1593) dopo gli anni della con il padre Biagio realizzò anche alcuni disegni per le formazione a Milano – qui ebbe modo di studiare e assi- vetrate del duomo. milare l’opera di Leonardo, in particolare gli studi fisio- Nell’ambito dell’illustrazione naturalistica Arcimbol- gnomici – fu chiamato alla corte degli Asburgo. Elaborò do dovette distinguersi per quel suo stile originale e

faes channel 022011.indd 2 imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 31

inserzione pubblicitaria 31

raffinato, che lo pose tra i più famosi illustratori mostra, che ha il suo epilogo ne Le quattro stagioni di animali, uccelli e piante, ma il cuore della sua in una testa, di recente scoperta, oggi a Washing- attività, e della mostra, è costituito dalle famose ton. stagioni (Primavera, Estate, Autunno e Inverno) e dagli elementi (Aria, Acqua, Fuoco), dipinti in più varianti a partire dal 1563, ricchi di significati alle- gorici legati alla dinastia asburgica. Qui si possono ammirare e confrontare le diverse versioni realiz- zate per la Kunstkammer di Massimiliano II, oggi a Vienna, Madrid e Parigi. Alle “bizzarrie” appar- tengono anche quadri come Il bibliotecario, Il giu- rista e L’ortolano e le “teste reversibili”, Testa delle

quattro stagioni dell’anno e Testa reversibile con In ordine dall’alto a sinistra, canestro di frutta (cui si ispirò Caravaggio per la in senso orario: Giuseppe Arcimboldo, La sua celebre Canestra di frutta), nature morte che, Primavera, 1555-1560 circa, Monaco, Bayerische Sta- riflesse in uno specchio, rivelano volti. atsgemäldesammlungen Giuseppe Arcimboldo (copia Arcimboldo svolse anche un’intensa attività di in- da), Il bibliotecario, Castello ventore e regista di feste di corte e tornei, proget- di Skokloster, Svezia Giuseppe Arcimboldo, Il Fuo- tò apparati, disegnò costumi: una sezione illustra co, 1566, Vienna, Kunsthisto- risches Museum, Gemälde- questa attività e conduce verso la conclusione della galerie

2-03-2011 17:18:30 imp.MARZO 7-03-2011 22:50 Pagina 32

150° ANNIVERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA EDIZIONI ARES

MASSIMO VIGLIONE 1861. LE DUE ITALIE Identità nazionale, unificazione, guerra civile pp. 424, € 20,00 17 marzo 1861: a Torino, in seduta straordinaria, il Parlamento subalpino proclama la nascita del Regno d’Italia, a compimento di un ciclo di vicende che dai moti costituzionali nei decenni della Restaurazione postnapoleonica, giunge alla conquista garibaldino-piemon- tese della Sicilia e del Mezzogiorno, con l’appoggio decisivo della Gran Bretagna. In queste pagine Massimo Viglione sviluppa un’ana- litica ricostruzione del processo risorgimentale, con sguardo privilegiato alle correnti di pensiero che l’hanno caratterizzato, sottolinean- do come i nodi irrisolti dell’unificazione politica abbiano pesato su tutta la successiva storia italiana del diciannovesimo e ventesimo secolo, culminata nell’enfasi del nazionalismo e del fascismo, nella guerra civile e nella morte stessa del concetto di patria.

ANGELA PELLICCIARI L’ALTRO RISORGIMENTO Una guerra di religione dimenticata pp. 288, € 18,00

Che cosa è stato il Risorgimento? Nella vulgata recepita nei testi scolastici diversi conti non tornano. Uno per tutti: com’è possibile che, in nome della libertà e della Costituzione, i governi liberali decidano la soppressione di tutti gli ordini religiosi della Chiesa di Roma, quando il primo articolo dello Statuto dichiara il Cattolicesimo «religione di Stato»? Sta di fatto che 57.492 persone vengono messe sul lastrico, cacciate dalle proprie case, private del lavoro, dei libri, degli arredi sacri, degli archivi, della vita che hanno scelto. Non a caso i papi Pio IX e Leone XIII individuano nel Risorgimento un tentativo di «sterminare la religione di Gesù Cristo», messo in atto dalla mas- soneria. A centocinquant’anni dall’unità in Italia non solo si stenta ad ammettere questi fatti, documentati nell’evidenza delle fonti, ma si continua, da Nord a Sud, a combattere la comune identità cattolica quasi fosse l’ostacolo che preclude un’autentica coesione nazio- nale. L’Autrice si muove da concezioni opposte: perché l’Italia possa riacquistare l’unicità che la caratterizza nella storia ha bisogno di riconoscere il peccato originale da cui è stata originata: l’attacco frontale alla tradizione cristiana e alla Chiesa cattolica.

Di Angela Pellicciari sono disponibili anche le nuove edizioni di

I PAPI E LA MASSONERIA pp. 320, € 18,00

RISORGIMENTO DA RISCRIVERE pp. 336, € 19,00

Gli abbonati di Studi cattolici e Fogli possono ottenere i volumi con lo sconto del 20% richiedendoli alle Edizioni Ares Via Stradivari, 7 - 20131 Milano – Tel. 02.29.52.61.56 – fax 02.29.52.01.63 – e-mail: [email protected]