numero62011

Bimestrale d’informazione cinematografica edito dalla FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai

Le Idi di marzo

di George Clooney speciali Torino e Cinema Europeo ANNO XI - NUOVA SERIE - N.6 NOVEMBRE/DICEMBREANNO XI - NUOVA 70% - FILIALE DI ROMA 2011 - Euro 3,00 SPED. ABBONAMENTO POSTALE

interviste anteprima Robert ACAB Guédiguian di Stefano Sollima Alfredson, Améris, Corapi, Demme, Hazanavicius, La Parigi Verdone, Volo di Woody Allen BEPPE CASCHETTO PRESENTA

DAL BEST SELLER DI FABIO VOLO

FABIO VOLO ISABELLA RAGONESE

UN FILM DI MASSIMO VENIER

BEPPE CASCHETTO PRESENTA IL GIORNO IN PIU UN FILM DI MASSIMO VENIER FABIO VOLO ISABELLA RAGONESE CAMILLA FILIPPI PIETRO RAGUSA E CON IRENE FERRI ROBERTO CITRAN CON LINO TOFFOLO NEL RUOLO DI FAUSTO CON L’AMICHEVOLE PARTECIPAZIONE DI LUCIANA LITTIZZETTO E CON STEFANIA SANDRELLI SOGGETTO E SCENEGGIATURA MICHELE PELLEGRINI FEDERICA PONTREMOLI MASSIMO VENIER FABIO VOLO FOTOGRAFIA PAOLO CARNERA (AIC) OPERATORE DI MACCHINA IVAN CASALGRANDI MONTAGGIO WALTER FASANO (AMC) SCENOGRAFIA VALENTINA FERRONI COSTUMI SILVIA NEBIOLO SUONO ROBERTO MOZZARELLI (AITS) AIUTO REGIA E CASTING MARCELLA LIBONATI MUSICHE PAOLO BUONVINO GIULIANO TAVIANI EDIZIONI MUSICALI SUGAR SRL 9 APRILE RECORDS SRL DIRETTORE DI PRODUZIONE KATIA FRANCO DIRETTORE DI PRODUZIONE NEW YORK ELISABETTA BARTOLOMEI ORGANIZZATORE GENERALE EZIO ORITA SVILUPPO PROGETTO ANASTASIA MICHELAGNOLI UNA PRODUZIONE IBC MOVIE IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA E GRUPPO TELECOM ITALIA MEDIA IN ASSOCIAZIONE CON FIP - FILM INVESTIMENTI PIEMONTE PRODOTTO DA BEPPE CASCHETTO REGIA MASSIMO VENIER

IN LIBRERIA “IL GIORNO IN PIÙ SPECIAL EDITION” MONDADORI EDITORE

FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE ilgiornoinpiu.msn.it DAL 2 DICEMBRE AL CINEMA 62011 numero

Federazione Italiana Cinema d’Essai a FICE - ito dall afica ed nematogr zione ci n.6/2011 ma ale d’infor Bimestr editoriale

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N interviste AN Robert igi Guédiguian ris, La Par , Amé edson , dy Allen Alfr emme di Woo rapi, D Co cious, azanavi H e, Volo Verdon le sale indipendenti ad affrontare la sfida del digitale. Interviste Ne va della permanenza della fruizione della cultura 8 Tomas Alfredson (Cristiana Paternò) 9 Woody Allen (Marco Spagnoli) hanno bisogno dell’aiuto europeo per passare al digitale”. 14 Jean-Pierre Améris (Silvia Angrisani) ••• “Le piccole sale Non lo diciamo (soltanto) noi, ma è il succo della risoluzione votata dai parlamentari 15 Jonathan Demme (Davide Zanza) europei il 16 novembre scorso. Il contesto, le prospettive e le problematiche sono 18 Stefano Sollima (Barbara Corsi) dettagliatamente riportate nell’articolo di Marta Proietti a pagina 48, dopo aver costituito 20 Carlo Verdone (Federico Pontiggia) l’oggetto del convegno organizzato dal nostro direttore Mario Mazzetti a Mantova, nella 22 Emiliano Corapi (Barbara Corsi) fase centrale degli Incontri del cinema d’essai di metà ottobre. Senza rischiare di ripeterci, è 23 Robert Guédiguian (Federico Pontiggia) 26 Gianluca e Massimiliano De Serio evidente che sono in ballo questioni strategiche come il diritto di competere con le altre, (Anna Maria Pasetti) più solide imprese di esercizio, la possibilità di proseguire un’attività a forte attitudine 32 Fabio Volo (Marco Spagnoli) culturale, centro d’aggregazione e finestra sul mondo che allarga la mente, nutre lo 33 Michel Hazanavicius (Federico Pontiggia) spirito, valorizza i talenti nazionali ed europei come le cinematografie meno conosciute. In tempi culturalmente non stimolanti, che si riflettono peraltro sull’andamento del 2011 Speciali nelle sale cinematografiche, non è poco poter disporre nelle nostre sale dei film di 6 Torino Film Festival (Cristiana Paternò) Guédiguian, Kaurismaki, di commedie dal retrogusto amaro che ci raccontano molto su di noi come “Almanya” ed “Emotivi anonimi”, di deliziose riflessioni su nostalgia e fuga dalla 12 Cinema europeo 2011 (Mario Mazzetti) La nostra Top Ten - I premi Efa realtà come “The artist” o l’ultimo gioiellino di Woody Allen. Un’offerta natalizia ricca cui faranno seguito autori imprescindibili come Clint Eastwood, la riscoperta di generi come la 46 Incontri Fice - Fotoracconto spy story e il poliziesco ed anche sguardi non allineati come il magnifico cinema dei gemelli Rubriche De Serio, dopo tanti corti di preziosa documentazione sulla vita ai margini a noi invisibile. Una programmazione inclusiva quella delle sale d’essai, che vi allarga gli orizzonti ma che 4 Notizie ha bisogno di attenzione anche dalle istituzioni – europee, statali o regionali che siano. 48 Mondo d’essai Lorini, Godelli, Sancassani (Marta Proietti) Perché entro il 2013 non ci sarà più pellicola in giro, a quanto sembra, ma solo file 50 Cult dvd (Gabriele Spila) elettronici da ricevere e proiettare. Però gli impianti, come sottolinea il Parlamento 51 Polvere di Stelle (Giovanni M. Rossi) Europeo, costano cari, la manutenzione pure e tenersi al passo coi tempi rischia di essere 52 Docuclub (Maurizio di Rienzo) per molti una chimera – vi siete accorti, peraltro, che il 3D non tira più come un anno fa? 52 Detour (Umberto Ferrari) Occorrono specifici fondi europei, prosegue l’Europarlamento, destinati agli investimenti 53 Cinema di carta (Chiara Barbo) nelle infrastrutture di produzione, di proiezione, a promuovere la conservazione dei 54 Colonna sonora (Mario Mazzetti) classici. Ne va dell’identità culturale europea. L’Europa che affronta la crisi con misure draconiane, governi nazionali che annaspano dovrebbero porsi, tra i tanti, anche questo Schede critiche problema per scongiurare che tra due anni si contino i caduti. I deputati chiedono un 34 ALMANYA aumento degli aiuti di stato e delle risorse messe a disposizione dai fondi strutturali 33 THE ARTIST 42 BABYCALL europei e dal programma Media per sostenere la digitalizzazione, senza attendere inerti 37 LA CHIAVE DI SARA che le major hollywoodiane spingano il fatidico bottone. Le realtà finanziariamente più 39 EMOTIVI ANONIMI deboli soccomberebbero e sarebbe un grosso guaio per tutti. L’auspicio è che alle parole, 45 L’ERA LEGALE 44 IL FIGLIO DI BABBO NATALE abbondanti e univoche in convegni e incontri ufficiali, alla solidarietà e alla condivisione 32 IL GIORNO IN PIÙ seguano fatti concreti e tanta buona volontà per concedere respiro, profondità, pari 38 THE HELP opportunità alle sale tradizionali, di provincia, indipendenti. 39 HYSTERIA 34 LE IDI DI MARZO 36 J. EDGAR Salutiamo per quella che sarà una proficua collaborazione il neopresidente dell’Anec, 44 LIGABUE CAMPOVOLO Lionello Cerri, tra i fondatori della Fice che ha presieduto per anni e produttore tra i più 37 MIDNIGHT IN PARIS 43 MOSSE VINCENTI sensibili della scena nazionale, che ha portato per primo in associazione il prezioso punto 35 LE NEVI DEL KILIMANGIARO di vista degli autori. 45 IL PRINCIPE DEL DESERTO 42 RUDOLF JACOBS – L’UOMO CHE NACQUE MORENDO Guardiamo con ottimismo al nuovo anno, consapevoli che il peggio potrebbe essere 44 LO SCHIACCIANOCI passato. Ai nostri lettori Buone Feste e i più sinceri Auguri per il 2012. 36 SETTE OPERE DI MISERICORDIA 38 SULLA STRADA DI CASA MARIO LORINI 35 LA TALPA presidente FICE 43 WHERE DO WE GO NOW?

Hanno collaborato a questo numero: Silvia Angrisani, Chiara Barbo, Domenico Via Dalbono 35, Roma ...Abbonamento annuo: euro 15,00 sul C.C. Postale VIVILCINEMA Barone, Barbara Corsi, Maurizio Di Rienzo, Umberto Ferrari, Mario Lorini, Mario n° 61358016 intestato a Spettacolo Service srl, Via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma - Bimestrale d’informazione Mazzetti, Franco Montini, Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò, Federico Pontiggia, Numeri arretrati euro 3,50 ...Concess.ria esclusiva per la pubblicità: A.P.S. cinematografica Marta Proietti, Giovanni Maria Rossi, Marco Spagnoli, Gabriele Spila, Davide Zanza ADVERTISING srl - Via Tor de' Schiavi, 355 - 00177 Roma - Tel. 06.89015166 - fondato da Claudio Zanchi ...Segreteria per l’editore: Stefania Trenca ...Progetto grafico: Geppy Sferra 06.89015167 - www.apsadvertising.it, [email protected] n°6/2011 nuova serie ...Editore per conto della Fice: Spettacolo Service srl, via di Villa Patrizi 10, 00161 Reg. Trib. di Roma n. 382 dell’ 11/9/2000 (già Trib Firenze n. 3642 del Novembre/Dicembre 2011 Roma, tel. 06/884.731 - Rivista fondata dalla Coop. L’Atelier di Firenze, 17/12/1987) Sped. Abb. postale 70% pubblicata dalla Fice: via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. 06/884.731, fax Chiuso in redazione il 22/11/2011 - stampato per conto della Direttore responsabile: Mario Mazzetti 06/440.42.55 ... Impagin. e stampa: Inprinting srl, Inprinting srl presso lo stabilimento “Grafiche PFG” Spa

e-mail: [email protected] ...web: www.fice.it 3 notizie fice

••• FILM D’ESSAI ••• LA PAGINA E LO SCHERMO: CALIPSO Appena nominata la nuova Sono quasi 200 i film italiani prodotti negli ultimi 5 anni a partire da testi letterari. Per intensificare il commissione film d’essai del rapporto tra editoria e cinema è nato Calipso, progetto speciale del Ministero beni e attività culturali con ministero beni e attività culturali: le associazioni Anica, Apt e Anac, ideato da Gabriella Gallozzi e Maria Serena Palieri, giornaliste confermate Laura Delli Colli e Sara dell’Unità. La piattaforma web www.bookciak.it intende favorire l’incontro tra chi detiene i diritti dei Cortellazzo, si aggiungono Paola libri e chi desidera comprarli per farne un film o una fiction, catalogando tutte le novità editoriali Poli e Maria Teresa De Gregorio. italiane. Nel frattempo, via libera alla qualifica per i film: At the end of ••• CINEMA BRITANNICO IN VETRINA the day, Balkan Bazar, Blood Proprio nei giorni in cui il Focus sul cinema britannico attirava a Roma un folto pubblico, sono state story, Contagion, Il debito, The annunciate le cinquine dei Bifa, i premi del British Institute. Il doc Senna, Shame, La talpa, eagle, Io sono Li, Pink Subaru, I Tyrannosaur e We need to talk about Kevin i candidati al massimo premio. I registi: Ben Wheatley segreti della mente, Student (Kill list), Steve Mc Queen (Shame, che potrebbe consacrare , candidato come Carey services, Super8, This is Mulligan), Tomas Alfredson (La talpa, candidati anche Gary Oldman e i non protagonisti Tom Hardy, England, Tomboy, Tutta colpa Benedict Cumberbatch e Kathy Burke), Paddy Considine (candidato anche come esordiente per della musica. Tyrannosaur, con lui gli attori Peter Mullan, Olivia Colman e Eddie Marsan) e Lynne Ramsay (Kevin, scontata candidatura per Tilda Swinton). Tra gli altri attori in lizza, Brendan Gleeson (Un poliziotto da ••• CERRI happy hour), Mia Wasikowska (Jane Eyre), Vanessa Redgrave per il Coriolanus di Ralph Fiennes PRESIDENTE ANEC (candidato per l’opera prima) e Sally Hawkins per Submarine. Tra i doc: Life in a day, Project Nim e Il congresso Anec ha eletto alla Senna. Bella la cinquina dei film stranieri: Animal kingdom, Drive, Pina, Una separazione, La pelle guida dell’associazione degli che abito. esercenti cinema Lionello Cerri, gestore di Anteo e Apollo a Milano ••• FILM PARTECIPATI: PROGETTI DI REGIA COLLETTIVA e produttore dei film di Silvio Raccontare il nostro paese attraverso opere collettive: dopo la presentazione al festival di Roma de Il Soldini e altri autori di pregio. In pranzo di Natale, con la guida di Antonietta De Lillo, la Marechiarofilm ha illustrato il tema del presidenza giovani leve come prossimo “film partecipato”: Oggi insieme, domani anche è un’indagine sui sentimenti, le unioni e Andrea Malucelli, Francesco separazioni in Italia. Un mosaico di riflessioni da realizzare con filmmaker improvvisati e registi collaudati, Santalucia, Tomaso Quilleri per i usando il crowdsourcing della Rete (marechiaro.it). multicinema e poi Luca Proto, Domenico Dinoia (già presidente ••• RASSEGNE E FESTIVAL Fice), Angelo Acquaviva per il Fino all’8 dicembre all’Odeon di Firenze River to River – Florence Indian Film Festival, in programma piccolo esercizio e Roberto Ferrari. focus su Rabindranath Tagore a 150 anni dalla nascita e film tratti da sue opere; il concorso e i film di animazione dall’Anifest India …Scade il 15 dicembre il termine per concorrere al Premio Franco Solinas ••• EURIMAGES per sceneggiature inedite, primo premio 12mila euro (premiosolinas.org) …Visioni italiane per corti e PER TRE mediometraggi alla Cineteca di Bologna dal 22 al 26 febbraio 2012 …SopraSottoVento è un concorso Tre opere italiane finanziate di per corti sulla vela, max 15’, bandito da Maremetraggio e dalla regata Barcolana, scad. 18 maggio recente da Eurimages, il fondo per (maremetraggio.com). Scadono invece il 29/2 le iscrizioni a Maremetraggio, festival di corti e opere finanziare coproduzioni europee prime, sempre a Trieste a giugno …Sestriere Film Festival sul cinema di montagna, dal 4 all’11 agosto, creato nel 1988 dal Consiglio scad. 30/5 (teamitalia.com). d’Europa: Baby blues della documentarista Alina Marazzi, Il ••• SI GIRA NEL MONDO venditore di medicine di Antonio Ferzan Ozpetek gira Magnifica presenza, storia d’amore, amicizia e rinascita con Elio Germano, Morabito e Vanità di Giorgio Margherita Buy, Vittoria Puccini, Beppe Fiorello, Massimiliano Gallo e Anna Proclemer ...Maria Sole Diritti, che sarà girato in parte in Tognazzi dirige Valeria Golino e in Viaggio sola …Steve McQueen (Shame) ritrova Brasile. Michael Fassbender con e Chiwetel Ejiofor per 12 years a slave, storia di un nero istruito rapito a New York e venduto come schiavo nella Louisiana di metà ‘800 …François Ozon ha pronto Dans la ••• IN VENETO maison, di nuovo da una pièce teatrale, con , Emmanuelle Seigner e Kristin Scott Thomas CINEMA A 2 EURO …Due amici e un porno da girare: Yvan Attal dirige e interpreta il remake francese di Humpday con Ripresa l’iniziativa della Regione François Cluzet, Laetitia Casta, Charlotte Gainsbourg …Isabelle Huppert e Pauline Etienne ne La Veneto con la Fice regionale La religieuse che Guillaume Nicloux ha tratto da Diderot, dopo il Rivette del ’65 …Terrence Malick prepara Regione ti porta al cinema con Lawless con Ryan Gosling, Christian Bale e Cate Blanchett …Thomas Vinterberg dirige Mads Mikkelsen due euro, tutti i martedì di in The hunter, storia di un 40enne divorziato accusato di pedofilia …Mike Newell, e non più Sam novembre e di marzo. La sesta Mendes impegnato col 23° James Bond, dirigerà On Chesil Beach dal romanzo di Ian McEwan …Robert edizione coinvolge 14 sale d’essai di Pattinson e Uma Thurman nella rilettura del Bel Ami di Maupassant, con loro Kristin Scott Thomas e Belluno, Padova, Rovigo, Badia Christina Ricci …I prof di un liceo visti da un supplente in Detachment di Tony Kaye con Adrien Brody, Polesine, Montebelluna, Treviso, Lucy Liu, James Caan …Noomi e Ola Rapace, moglie e marito, di nuovo insieme per Knockout di Oderzo, Mestre, Mirano, Verona, Catherine Hardwicke, love story tra un pugile e una cantante ...Gérard Depardieu scemo di un villaggio Vicenza, Bassano del Grappa, Rosà. transilvano nel dopoguerra in Ipu – Condannato a vivere di Bogden Dreyer, con Laura Morante e Harvey Keitel …Catherine Deneuve, John Cleese e Sebastian Koch in God loves caviar di Yannis ••• CINEMANIA Smaragdis, vera storia del pirata greco che smerciava caviale alla Russia di Caterina la Grande …Ben Partito nelle sale d’essai Stiller si dà alla suspence con The mountain, dal romanzo di Edith Wharton …Dennis Wilson, il marchigiane il nuovo ciclo di batterista dei Beach Boys annegato nel 1983, rivive in The drummer di Randal Miller con Aaron Eckhart Cinemania, rassegna di 59 film …Jeremy Irons, Vanessa Redgrave, Bruno Ganz e Mélanie Laurent in Night train to Lisbon di Bille presentati in decine di sale della August … Ci voleva James Gray (Two lovers) per riportare sul set in un film con Marion regione con quasi 150 proiezioni Cotillard e Jeremy Renier, storia di sopravvivenza per gli immigrati nella New York anni ’20 …Iciar Bollain fino a Natale. Film per tutti i gusti, (Tambien la lluvia) ritrova lo sceneggiatore Paul Laverty per Katmandu lullaby, sulla spagnola che dai più popolari del circuito di realizzò un progetto educativo tra i sobborghi indiani …Anne Fontaine gira The grandmothers, che qualità ai documentari. Da Christopher Hampton ha tratto da Doris Lessing, con Naomi Watts e Robin Wright …Alexander Payne, menzionare le serate filosofiche dopo The descendants, prepara il road movie b/n Nebraska e anche Wilson, dal graphic novel su un con Cesare Catà a Fermo misantropo californiano …Les Misérables di Hugo adattati da Tom Hooper per Russell Crowe, Anne (agiscinemania.it). Hathaway e Hugh Jackman.

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MONEYBALL - L’ARTE DI VINCERE

ALBERT NOBBS

17 FILLES Innovatori e indipendenti Un’offerta più “grande pubblico” del solito per il festival guidato da Gianni Amelio. In concorso Carlo Virzì e Mateo Zoni. Pitt, Giamatti, Clooney e Glenn Close tra i protagonisti della selezione. L’omaggio a Kaurismaki

••• Assente dal palmarès di Cannes, di baseball con l’aiuto di un giovane esperto evitato di impegnarsi sentimentalmente fino a dove secondo molti avrebbe meritato di statistica fresco di studi universitari. Ispirato quando l’incontro quotidiano su un tram con addirittura la Palma d’oro se non ci fosse stato a una storia vera e diretto dal regista di una ragazza sfuggente fa breccia nel suo cuore, Terrence Malick, Aki Kaurismäki è stato Truman Capote - A sangue freddo (la proprio quando lei è in partenza per New pienamente risarcito dal 29° Festival di Torino presenza qui di è una York... (25 novembre-3 dicembre), dove ha ricevuto il specie di richiamo a quel film, che fu È stato un grande successo oltralpe, prima che a Gran Premio che va da tre anni a questa parte candidato all’Oscar), Moneyball è piaciuto Torino, Dichiarazione di guerra di Valérie agli innovatori del linguaggio e dell’estetica soprattutto a chi ama lo sport e il cinema Donzelli, che rappresenta la Francia agli Oscar tra i cineasti del mondo. Lui, più che innovare, sportivo, ma non ha deluso il grande pubblico. sfidando Terraferma di Emanuele Crialese e ha riportato il cinema al nitore e alla Diversissimo, ma simile per richiamo divistico, che in Italia uscirà con la Sacher di Moretti a freschezza di certe immagini anni ’50 con film il film di chiusura Albert Nobbs di Rodrigo febbraio. Il film racconta una storia molto bellissimi e quasi muti come L’uomo senza Garcia, incredibile pezzo di bravura per Glenn personale vissuta in prima persona dalla passato e come quest’ultimo Miracolo a Le Close in un ruolo en travesti. Siamo cineasta e dal suo compagno, l’attore Jérémie Havre, uscito in sala in contemporanea al nell’Irlanda di fine ‘800 e una donna sola e Elkaïm: dopo il colpo di fulmine e un idillio festival e assolutamente da non perdere. senza mezzi non ha che da fingersi uomo per narrato in tempi accelerati in una Parigi ultra- Anche perché parla della drammatica crisi trovare lavoro come maggiordomo in un romantica, nasce il piccolo Adam che a 18 mesi economica, politica e morale che l’Europa sta hotel di lusso. Un ruolo che l’attrice aveva si trova gravemente ammalato per un tumore vivendo e dei temi dell’immigrazione e della interpretato a teatro nel 1982 e che da al cervello. La scoperta getta i due felici solidarietà con il tono irreale eppure concreto sempre voleva portare al cinema: le ci sono genitori in un incubo senza fine che la cineasta della favola per adulti a cui il regista voluti quasi trent’anni per chiudere il esordiente ha saputo raccontare con finlandese ci ha ormai abituati. progetto. Accanto all’ex Crudelia De Mon, che delicatezza e, a tratti, con un umorismo Quest’anno Torino, alla vigilia del trentennale, è anche produttrice, Mia Wasikowska, agrodolce. si è confermata un punto di riferimento per il Jonathan Rhys Meyers e Aaron Johnson. Ma di Accanto a Gianni Amelio, c’era anche in questa cinema indipendente, il documentario e la grande richiamo, per un festival che vuole un edizione il vicedirettore Emanuela Martini che ricerca, come da sempre nella sua ormai lunga rapporto sempre più saldo con la città e gli ha curato tra l’altro l’importante retrospettiva storia, ma con qualche spazio in più ai nomi di spettatori, è anche il film di Fabio Volo Il dedicata a Robert Altman (corredata dalla richiamo, una scelta che il direttore Gianni giorno in più, commedia romantica diretta monografia edita da Il Castoro, mentre fino al Amelio ha difeso con passione e convinzione. da Massimo Venier e tratta dall’omonimo 29 gennaio è possibile visitare la mostra È capitato con il film d’apertura Moneyball – romanzo dell’attore e intrattenitore. Insieme fotografica alla Mole Antonelliana). Altro L’arte di vincere di Bennett Miller, con Brad a lui Isabella Ragonese, Luciana Littizzetto, omaggio quello a Dorian Gray, stella della Pitt nel ruolo del dirigente che cerca di Stefania Sandrelli e Roberto Citran per la rivista, poi attrice con Totò e Fellini. Maria Luisa contrastare gli scarsi risultati della sua squadra storia di Giacomo, un 35enne che ha sempre Mangini, che si nascondeva dietro quel bizzarro

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ULIDI PICCOLA MIA

I PIÙ GRANDI DI TUTTI THREE AND A HALF

pseudonimo, oltretutto maschile, e che si è sceneggiatore del Tintin di Spielberg, è un l’uomo più gentile e servizievole del mondo; ritirata presto dalle scene, si è sparata un singolare science fiction movie dove si Les bien-aimés di Christophe Honoré, con colpo di pistola a febbraio di quest’anno e immagina che la periferia operaia di Londra Catherine Deneuve e Chiara Mastroianni, Gianni Amelio l’ha voluta ricordare con sei sia invasa da orde di alieni sanguinari, che mette a confronto due modi di amare, quello film. però dovranno vedersela con una gang libero e disinvolto della madre, tipico degli Il concorso, forse il pezzo più difficile da giovanile altrettanto spavalda. Three and a anni ’60, e quello ossessivo, turbato dal rischio comporre per un festival di buon livello half di Naghi Nemati è la storia di tre donne dell’Aids, della figlia. L’illusion comique di (anche se Torino non si sente in concorrenza iraniane che decidono di attraversare il Mathieu Amalric (un attore già promosso con Venezia o Roma), era riservato alle opere confine illegalmente ma vengono truffate e regista a pieni voti con Tournée) affronta la prime, seconde e in qualche caso terze, con abbandonate dalla guida. Win Win – Mosse sacralità in versi del teatro di Corneille sedici titoli inediti. Tra questi il francese 17 vincenti di Thomas McCarthy (L’ospite rivisitandolo in chiave contemporanea nella filles di Delphine e Muriel Coulin, storia di un inatteso), con il bravissimo Paul Giamatti, è la storia di un uomo che rivede il figlio dopo gruppo di amiche adolescenti che decidono di storia di un cinico avvocato che guadagna dieci anni di silenzio. restare incinte tutte insieme in una cittadina sfruttando la tutela di un anziano malato di Per tutti i gusti i documentari: di lusso della Bretagna, Lorient, centro operaio oggi in Alzheimer finché non si ritrova in casa il George Harrison: living in a material declino, simbolo di un non luogo e di una nipote del vecchio (recensione in questo world di Martin Scorsese e Into the abyss di generazione senza prospettive. Ispirato a una numero). Werner Herzog sulla vicenda di un storia realmente accaduta, il film, molto Molti di questi titoli erano in corsa anche per condannato a morte per omicidio, incontrato amato anche alla Semaine di Cannes, il Premio Cipputi, uno dei fiori all’occhiello di dal regista tedesco pochi giorni prima trasforma un gioco incosciente in un gesto di Torino, tradizionalmente assegnato al film che dell’esecuzione. Doppia incursione nel passato libertà e ribellione che va oltre i pregiudizi. meglio parla del mondo del lavoro da una fascista dell’Italia con Il corpo del Duce di Due gli italiani in competizione: I più grandi giuria guidata da Altan, mentre la giuria dei Fabrizio Laurenti e Il sorriso del capo di di tutti di Carlo Virzì, fratello minore di premi ufficiali era capitanata dal regista Marco Bechis. Tra le sezioni più amate dal Paolo, già autore de L’estate del mio primo americano Jerry Schatzberg, Grand Prix a pubblico è tornata Figli & Amanti con cinque bacio. La commedia, con Alessandro Roja e Cannes nel ‘73 con Lo spaventapasseri, e attori-registi (Kim Rossi Stuart, Antonio Claudia Pandolfi, è ambientata in un paesino composta da Valeria Golino, Shekhar Kapur, Albanese, Sergio Rubini, Ascanio Celestini, della provincia toscana, dove i membri di una Brillante Mendoza e dal produttore Michael Michele Placido) alle prese con altrettanti film rock band abbastanza famosa negli anni ’90 Fitzgerald. per loro “fondativi”: rispettivamente vengono contattati da un importante critico Ricca anche la selezione fuori concorso. Mamma Roma di Pasolini, Round midnight musicale che vuole riportarli in scena, mentre Quest’anno tanti i titoli interessanti e molti di Tavernier, Cane di paglia di Peckinpah, loro ormai non pensano più al palcoscenico. per fortuna arriveranno nelle nostre sale: per Allonsanfàn dei Taviani e Il tetto di Vittorio L’altro è Ulidi piccola mia di Mateo Zoni, un esempio The descendants di Alexander De Sica, un film del 1956 che Amelio e Placido esordio anomalo, ambientato in una casa Payne (Sideways, About Schmidt), con il considerano particolarmente sottovalutato. Il famiglia a partire da vicende vere, storie di divo George Clooney in versione sottotraccia Premio Maria Adriana Prolo alla carriera è ragazze molto giovani, dei loro rapporti tra nei panni del padre di due ragazze che si andato all’attore Roberto Herlitzka: gli ha loro e con le famiglie assenti e distanti. 50/50 trova a dover affrontare una rivelazione sulla reso omaggio con una laudatio Marco di Jonathan Levine (Usa) è la storia di un propria moglie rimasta in coma dopo un Bellocchio che l’aveva diretto in Buongiorno ventenne, Adam, che scopre di avere un incidente d’auto: la donna lo tradiva e lui notte nel ruolo più che mai incisivo di Aldo cancro e solo un 50% di possibilità di farcela. adesso deve decidere cosa fare della sua vita e Moro. Ma Herlitzka è anche protagonista del Così la sua vita, fino ad allora spensierata, di quella delle figlie adolescenti; Mientras film di Gianluca e Massimiliano De Serio Sette prende una piega del tutto diversa. Il duermes di Jaume Balaguerò è un noir da opere di misericordia, riproposto a Torino protagonista è Joseph Gordon-Levitt mentre incubo che ha come protagonista dopo il successo a Locarno. Anjelica Huston ha il ruolo, irresistibile, della l’insoddisfatto e malevolo portiere di un • CRISTIANA PATERNÒ madre. Attack the block di Joe Cornish, condominio di Barcellona, apparentemente

VIVILCINEMA novembredicembre11 7 intervistaTomas Alfredson & attori

Tom Hardy

David Dencik e Gary Oldman I travet della guerra fredda Intervista collettiva a ridosso della prima veneziana de “La talpa”, mirabile adattamento del classico dello spionaggio di John Le Carré, con un grande cast guidato da Gary Oldman

••• Perché chiamare un regista svedese, Alla Mostra di Venezia, dove La talpa era in sono fin troppi che non fanno che copiare. Mi dalla carriera trentennale ma tutta consumata concorso, era un piacere vedere gli attori, che sono rivolto invece alla pittura, alla musica e in casa, a dirigere una storia di spionaggio all sono indubbiamente il pezzo forte di questa anche agli oggetti del vivere quotidiano. british come La talpa, nata dalla penna di raffinata costruzione, appassionarsi a Vorrei che fosse lo spettatore a scoprire questi John Le Carré e con l’ingombrante precedente spiegarla, immergendo lo straniero Alfredson riferimenti”. di , protagonista della fortunata in un clima squisitamente british e con lui che John Hurt, classe 1940, è il più anziano del serie tv di 32 anni fa tratta dallo stesso si prendeva quasi in giro da solo, raccontando gruppo, nel film il capo del Circus: “Ricordo romanzo? L’ottantenne scrittore, infatti, che sul set gli parlavano lentamente, come se bene la guerra fredda e se è per questo anche all’inizio era piuttosto scettico ma si è dovuto fosse sordo o molto anziano. Se , quella ‘calda’. Ricordo i film in bianco e nero ricredere e ha dato un convinto imprimatur al reduce dall’Oscar per Il discorso del re, che raccontavano quegli anni e quella film, che ora arriva nelle nostre sale per i difende l’intelligenza del pubblico che “potrà pazzesca nevrosi, quello che accadeva buongustai del genere spionistico in chiave accogliere bene un film così complicato”, il nell’Europa dell’Est. Le Carré ha catturato anti-007. “I miei timori erano mal riposti. Se il magnetico Gary Oldman dice ogni bene del questa atmosfera alla perfezione “, conclude il povero Alec avesse visto Gary Oldman in suo George Smiley. “Ho interpretato molti grande interprete. questo ruolo sarebbe stato il primo a personaggi rabbiosi e fisicamente ‘agitati’ nel Ma La talpa ha soprattutto l’abilità di tributargli una standing ovation”, pare abbia corso della mia carriera, quindi per me è un cogliere la solitudine e l’alienazione di detto Le Carré, del resto sempre favorevole alle grande stimolo avere la possibilità ora di personaggi che hanno sacrificato la loro vita, versioni cinematografiche dei suoi romanzi, tra renderne uno completamente diverso. Ed è l’amore e tutto il resto, al servizio dei Servizi. cui di recente The constant gardener, stata una fortuna avere come sottotesto un Racconta ancora Alfredson: “Una spia portava affidato a un altro regista straniero, il romanzo complesso, una specie di cartina a termine il proprio incarico e non sapeva brasiliano Fernando Meirelles. Anzi, Le Carré stradale che ci ha guidati per rendere al altro. Il suo compito poteva richiedere che ha trovato La talpa di oggi “più provocante, meglio emozioni e sentimenti”. lavorasse per un anno in un negozio di Vienna più audace e più crudele della precedente”. Il libro è caratterizzato da una credibilità prendendo nota di chi entrava e usciva da una Quanto al regista, consacrato dal successo di senza precedenti nel genere spy ma anche da porta sull’altro lato della strada. Quando Lasciami entrare, ha poco da aggiungere al una lunghezza non da poco, ben 349 pagine. avrebbe fatto ritorno a casa, senza mai sapere riguardo: “Credo di aver realizzato un film “Non si può inserire ogni dettaglio di un quale fosse il significato della sua missione, sulla fedeltà e sugli ideali, valori che sono di romanzo siffatto in due ore di film”, spiega poteva dire in famiglia o agli amici soltanto grande attualità, forse perché sono così rari di Alfredson, “ma si possono scegliere dei temi, che aveva fatto un viaggio d’affari, mentre questi tempi. Come mi aveva chiesto Le Carré, cogliere gli elementi principali e delinearne i aveva servito il suo paese. Però chi vive una non volevo fare né il film del libro, né un momenti essenziali per cercare di descrivere simile esistenza per troppo tempo può cadere remake della serie tv, ma certamente volevo quello che accade. Ci sono riuscito grazie a un vittima di bugie e paranoia”. E c’è anche un cogliere lo spirito del romanzo”. Sembra anzi cast di attori straordinari. Personalmente, da altro aspetto, in queste spie così umane da che i produttori l’abbiano chiamato proprio svedese, cittadino di un paese che allora si sembrare banali travet che vanno in ufficio per garantire uno sguardo non troppo inglese, trovava in una posizione neutrale ma era tutti i giorni alla stessa ora: l’omosessualità, non troppo familiare. “A vent’anni dalla vicino alla cortina di ferro, mi ricordo bene spesso negata o mascherata. “In quel mondo caduta del Muro di Berlino”, racconta uno di l’atmosfera che si respirava. E poi l’Inghilterra, c’erano molti gay”, afferma il regista, “ma in loro, Tim Bevan, “ho pensato che realizzare un a quei tempi, subiva ancora le conseguenze quel periodo in Gran Bretagna non veniva film sulla guerra fredda col beneficio della della guerra ‘vera’, il secondo conflitto ammesso e c’erano agenti che non potevano distanza poteva rivelarsi un’idea interessante, mondiale. Non so cosa ne avrebbe pensato un dichiararsi apertamente, altrimenti sarebbero in particolare dopo aver visto Le vite degli regista britannico. Io, dal punto di vista visivo, stati ricattati”. altri”. ho evitato di ispirarmi ad altri autori, ce ne • CRISTIANA PATERNÒ

8 VIVILCINEMA novembredicembre11 Woody Allenintervista

FILMOGRAFIA - Che fai, rubi? (1966), Prendi i soldi e scappa (1969), Il dittatore dello stato libero di Bananas (1971), Tutto quello che avreste… (1972), Il dormiglione (1973), Amore e guer- ra (1975), Io e Annie (1977), Interiors (1978), Manhattan (1979), Stardust memories (1980), Una commedia sexy in una notte di mezza estate (1982), Zelig (1983), Broadway Danny Rose (1984), La rosa purpurea del Cairo (1985), Hannah e le sue sorelle (1986), Radio days (1987), Settembre (1987), Un'altra donna (1988), Crimini e misfatti (1989), Alice (1990), Mariti e mogli (1992), Misterioso omicidio a Manhattan (1993), Pallottole su Broadway (1994), La dea dell'amore (1995), Tutti dicono I Love You (1996), Harry a pezzi (1997), Celebrity (1998), Accordi e disaccordi (1999), Criminali da strapazzo (2000), La maledizione dello scorpione di giada (2001), Hollywood ending (2002), Anything else (2003), Melinda e Melinda (2004), Match point (2005), Scoop (2006), Sogni e delitti (2007), Vicky Cristina Barcelona (2008), Basta che funzioni (2009), Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni (2010), Midnight in Paris (2011), Nero fiddled (2012)

I Fitzgerald: Alison Pill e Tom Hiddleston

Owen Wilson e Rachel McAdams Un altro americano a Parigi Una rinfrancante sorpresa questo “Midnight in Paris”, l’Allen che vorremmo torna a farci buona compagnia. Prima della trasferta romana…

••• “È facile guardare al passato e, quegli anni, ti accorgi che non c’era una cura dare loro dei dialoghi profondi e densi di estrapolando soltanto le cose belle, pensare di per la tubercolosi, che i bambini morivano per significato, ma porre l’accento sull’elemento poter tornare indietro a vivere in questa la polio e che la gente si beccava la sifilide. più divertente e umoristico. oppure in quell’altra epoca. Certo, in momenti Certo: Gigi e Maxim con il loro champagne Cosa ha significato per lei girare a Parigi? di crisi come quelli che stiamo vivendo si va fanno sognare, ma è solo una porzione della Parigi è bellissima in questo film: volevo un ben oltre la nostalgia ed è facile cadere in realtà. look molto caldo e morbido, dal sapore questo errore”. È con la solita buona dose di Lei è dunque immune alla nostalgia? autunnale per raccontarla. Ho conosciuto cinismo che da sempre caratterizza la sua Tutt’altro: il problema è che sono consapevole questa città eccitante, come la maggior parte personalità e, in parte, anche il suo cinema come questa non sia affatto una cosa sana. Se degli americani, attraverso il grande schermo: che Woody Allen guarda al suo ultimo cado nella trappola della nostalgia, cerco di ci sono stato per la prima volta che ero già straordinario film, Midnight in Paris. Una tirarmene immediatamente fuori e di pensare adulto, nel 1965, e quando sono arrivato mi commedia esilarante che vede Owen Wilson ad altro. sembrava di conoscerla proprio grazie al nel ruolo di uno sceneggiatore insoddisfatto Cosa la rende più nostalgico? cinema. Così ho girato a Parigi nella stessa della propria vita che, una notte nella capitale Pensare alla mia infanzia e rivedermi a casa maniera in cui ho realizzato Manhattan, francese, scopre un modo per tornare indietro sul divano, mentre ascolto la radio mangiando ovvero mostrando la città dal punto di vista nel tempo: nella Parigi degli anni ‘20 può un panino e leggendo un fumetto. Se penso emotivo. Non si tratta di essere descrittivi o incontrare Hemingway, Picasso, Salvador Dalì, troppo a quei momenti, ecco che devo realistici, volevo raccontare la Parigi che si Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda e veramente scuotermi per liberarmi di vede attraverso il mio sguardo. In più, girare soprattutto un amore in grado di cambiargli quell’immagine. in Francia significa comunque pensare a quel per sempre la vita. “Quando penso a quel Come ha scelto Owen Wilson per quello cinema che ci ha influenzato quando eravamo periodo, oppure alla Belle Epoque, che può considerarsi un suo alter ego? giovani. La mia formazione è tutta basata sul certamente mi sembra un’epoca splendida in Per me è molto facile dirigere un attore come cinema europeo: italiano, svedese e cui vorrei perdermi per sempre. Poi, però, Owen, in quanto lui è il mio opposto. Mentre ovviamente francese con film di René Clair, pensando alla novocaina dal dentista o all’aria io sono sensibilmente newyorkese e molto Alan Resnais, François Truffaut e Jean Renoir, condizionata, mi rendo conto quanto il “East Coast”, lui dimostra in tutto quello che che ci hanno fatto capire come il cinema sia presente sia decisamente più tollerabile... Il fa quanto sia “West Coast”, rilassato e diverso un’arte e non solo un’industria che produce fascino del passato rappresenta un po’ una nel porgere le battute. Questo suo soldi. Un vero sollievo per tutti quelli come trappola seduttrice: non vorrei vivere in atteggiamento fornisce immediatamente una me che sognavano di essere un artista. nessun’altra epoca se non quella attuale”. dimensione molto particolare al personaggio Oggi si considera tale? Eppure il film sembra raccontare un e al film. No, sono un cineasta molto fortunato ma non mondo bellissimo… Midnight in Paris è molto accurato: come credo di aver mai avuto il dono e il talento È il mondo che ci racconta il protagonista si è preparato per affrontare quel tale da potermi considerare un artista. attraverso il suo sogno, la sua magia, la sua periodo? È davvero sicuro di quello che dice? immaginazione: la vita è tragica e brutale e Non ho studiato molto: tutti i personaggi che Bé, se Kurosawa, Bergman, Fellini e Buñuel quindi tutti immaginiamo un altrove fisico o si vedono nel film, scrittori, poeti e pittori, sono degli artisti è altrettanto evidente che io temporale dove avremmo potuto star meglio. sono delle icone di quegli anni ma anche della non ho il loro talento, quindi non posso In realtà, come dicevo, le cose non migliorano mia gioventù, quando ho amato molto le loro davvero essere considerato uno di loro. Sono mai davvero. Il mondo è sempre stato un opere. In questo senso è stato molto però felice di avere avuto una carriera come la luogo molto duro e se riesci a mettere da divertente vederli tutti insieme, è stato facile mia. parte la nostalgia e guardi più da vicino a scrivere le loro battute perché non dovevo • MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA novembredicembre11 9 Universal

Biancaneve e il Battleship 47 Ronin American Pie: Cacciatore Ancora Insieme

Le Belve Lorax: Safe House: ParaNorman Il Guardiano della Foresta Nessuno è al Sicuro

The Bourne Intruders Qualcosa Nudi e Felici Legacy di Straordinario

Contraband Dream House What To Expect When Ted You’re Expecting

Paramount

Mission Impossible: Madagascar 3: G.I. Joe 2: I Guardiani Protocollo Fantasma Ricercati in Europa La Vendetta

Hansel e Gretel Young Adult Il Dittatore L’Altra Faccia del Diavolo

specialeCinema eu

MIRACOLO A LE HAVRE Apocalittici e integrati Dall’inatteso lieto fine di Kaurismaki e Dardenne al pessimismo danese di von Trier e Bier passando per la crisi di sovrani e star del muto: una sestina variegata per il miglior film europeo dell’anno. Due candidature per “Habemus papam”: Michel Piccoli e la scenografa Paola Bizzarri, in lizza per il secondo anno consecutivo

••• Il cinema europeo che drammatica di Mihaly Vig) gli ha fornito la film di Moretti e Martone, mentre This must emerge dalle candidature ai premi Efa 2011, giusta consacrazione. Con 8 candidature (tra be the place di Sorrentino ha potuto contare l’Accademia del cinema europeo presieduta da cui le interpreti Dunst e Gainsbourg) è solo sulle proprie forze, autosegnalandosi ai Wim Wenders, esprime un’autorialità Melancholia a guidare il gruppo, ma anziché giurati: non è bastato per ottenere consolidata e celebrata: a parte l’outsider The stilare una sterile classifica citiamo gli altri film candidature ed è un gran peccato! Le opere artist di Hazanavicious, film muto in bianco e menzionati dalla giuria composta da oltre 2000 prime candidate al Premio Fipresci provengono nero sulla parabola artistica ed esistenziale di addetti ai lavori: bella prova d’attrice nel da Belgio, Austria (ben due), Danimarca e una star del muto (Jean Dujardin, candidato britannico We need to talk about Kevin di Serbia; i documentari in lizza per il Prix Arte che darà filo da torcere a Colin Firth e Michel Lynne Ramsay, ritratto psicologico di una sono Vivan las antipodas!, che ha aperto Piccoli), gli altri film nella sestina del miglior madre (Tilda Swinton) che ricostruisce il Orizzonti 2011 a Venezia, Position among film sono firmati Dardenne, Susanne Bier e difficile rapporto col figlio macchiatosi di un the stars sulla vita in Indonesia e il favorito Lars von Trier (complimenti al cinema danese!), delitto; e nel russo Elena di Andrey Pina – il fatto che sia diretto dal presidente Tom Hooper (Il discorso del re è il film più Zvyagintsev, impietoso ritratto dell’Accademia non è per noi un deterrente… premiato dell’anno) e Aki Kaurismaki con dell’accorciamento delle distanze sociali ai Due delle animazioni sono francesi e feline: Le Miracolo a Le Havre, favola che riscalda il tempi di Putin con Nadezhda Markina. chat du rabin di Delesvaux & Sfar e Une vie cuore. A parte Hooper e Hazanavicious, gli Candidature minori per il serrato Essential de chat di Felicioli & Gagnol, la terza è lo autori citati corrono anche per la miglior regia, killing di Skolimowski e per il sottovalutato La spagnolo diretto a sei mani (due delle quali di affiancati dall’ungherese cult Bela Tarr pelle che abito di Almodovar, mentre il Fernando Trueba) Chico & Rita. Tra i numerosi (Satantango, Werckmeister harmonies), il cui frequente ricorso allo split screen è valso a corti, la produzione italiana The wholly The Turin horse (candidato anche per la Drei di Tykwer la candidatura per il family diretta da Terry Gilliam e l’italo- magnifica fotografia in bianco e nero di Fred montaggio. Dei 45 titoli emersi dalla fase olandese I lupi di Alberto De Michele. Kelemen e le musiche di forte fascinazione preliminare facevano parte per l’Italia i soli • MARIO MAZZETTI

FILM: The artist, Il discorso del re, In ATTRICE: Kirsten Dunst re), Mikael Persbrandt (In un PREMI EFA 2011 un mondo migliore, Melancholia, (Melancholia), Cécile de France mondo migliore), Michel Piccoli Miracolo a Le Havre, Il ragazzo con la (Il ragazzo con la bicicletta), (Habemus papam), André Wilms bicicletta Charlotte Gainsbourg (Miracolo a Le Havre) (Melancholia), Nadezhda Le candidature REGIA: Susanne Bier (In un mondo SCENEGGIATURA: J. P. & L. Dard- Markina (Elena), Tilda Swinton migliore), Jean Pierre & Luc Dardenne (Il enne (Il ragazzo con la bicicletta), A. (We need to talk about Kevin) ragazzo con la bicicletta), Aki Kaurismaki T. Jensen (In un mondo migliore), A. (Miracolo a Le Havre), Bela Tarr (The Turin ATTORE: Jean Dujardin (The Kaurismaki (Miracolo a Le Havre), L. horse), Lars von Trier (Melancholia) artist), Colin Firth (Il discorso del von Trier (Melancholia)

12 VIVILCINEMA novembredicembre11 ropeo 2011 speciale La nostra Top Ten Uscendo dal recinto delle opere affermate e in distribuzione, vi segnaliamo 10 film che probabilmente non vedrete mai nonostante l’originalità di linguaggio, di stile, di sceneggiatura

THE TURIN HORSE di Bela Tarr ELENA di Andrej Zvyagintsev Ieratico, solenne b/n di grande Il ricco e anziano Vladimir, la seconda fascinazione visiva sull’aspra vita di un moglie Elena, infermiera, che lo accudisce padre e una figlia fattori tra rituali, e lo “accompagna” alla tomba in tempo silenzi, un vento perenne e una cavalla per favorire la famiglia del figlio ammalata. La ripetizione dei gesti, il nullafacente e strapparla alla periferia lento sprofondare nel nulla in un’opera sporca e cattiva da cui proviene: uno dalla regia magistrale, beckettiana ed spietato spaccato sociale di grande estrema, il cui titolo rimanda a un eleganza visiva, con musiche di Philip aneddoto su Nietsche. Glass. LOVERBOY TAMBIEN LA LLUVIA di Catalin Mitulescu di Iciar Bollain Il bel Luca, amante delle moto, seduce le Potente denuncia dello sfruttamento ragazze per poi lasciarle nelle mani di delle risorse idriche dalla regista di Ti do sfruttatori senza scrupoli. I dubbi i miei occhi e dallo sceneggiatore di Ken nascono quando si innamora di Veli… Il Loach, storia di una troupe che gira in regista e sceneggiatore romeno ha Bolivia un film sull’arrivo di Colombo e si sferzato Cannes con un’opera seconda trova coinvolta nella “guerra stilisticamente matura, ritratto di ignavia dell’acqua”, la resistenza civile contro la e sfrontatezza sulle rive del Mar Nero. privatizzazione. Attuale e coinvolgente.

TILVA ROS di Nikola Lezaic OSLO, 31 AUGUST Bell’esordio che fonde lo stile Jackass di Joachim Trier con lo spettro della disoccupazione in un 24 ore decisive nella vita di un uomo. Il villaggio minerario serbo, storia film traspone nella Oslo contemporanea d’amicizia tra skater alle soglie dell’età Fuoco fatuo di Drieu La Rochelle: adulta tra precariato, aneliti di fuga, Anders, ragazzo dotato la cui esistenza a ragazze che minano la complicità, un certo punto si è interrotta a causa autolesionismo gratuito e videocamera della tossicodipendenza, non riesce a sempre accesa. Un regista che farà risalire la china. Mesto, struggente ma strada. incisivo spaccato di classe media.

PLAY di Ruben Ostlund STOPPED ON TRACK “È il cellulare di mio fratello”: così una di Andreas Dresen banda di ragazzini di colore avvicina le Il regista di Settimo cielo passa dal sesso giovanissime prede a Goteborg, un senile all’evoluzione del male implacabile copione prestabilito che preannuncia che colpisce il 40enne Frank e sconvolge angherie e soggezione. Piani sequenza la vita dei familiari: i pochi mesi che gli e un’apparente improvvisazione sono restano sono descritti con una narrazione le chiavi di un film rigoroso, con un puntuale incentrata sull’essenziale, sulla senso di tensione che sembra non consapevolezza e sull’accettazione. Un deflagrare mai. approccio duro ma efficace. BALADA TRISTE DE ATTENBERG TROMPETA di Alex de la Iglesia di Athina Rachel Tsangari Uscendo di scena, la Mikado ha portato Altro exploit di Venezia 2010 da una con sé il tronitruante film su franchismo promettente regista e produttrice. Una e clown sfigurati, menage à trois a tinte zona industriale sul mare, la vita invernale fosche che ha infiammato Venezia 2010. della protagonista e del padre architetto, Buona annata per il cinema spagnolo: l’osservazione a distanza del genere umano da menzionare anche Pa negre di tra citazioni Nouvelle Vague e canzoni dei Agusti Villaronga, segreti e delitti in un Suicide, un’atipica educazione sessuale in villaggio dopo la guerra civile. un film straniante eppure vitale.

FOTOGRAFIA: M. A. Claro SCENOGRAFIA: P. Bizzarri OPERA PRIMA: Adem - Oxygen (Hans DOCUMENTARIO: Pina (Wim (Melancholia), F. Kelemen (The (Habemus papam), A. Gomez Van Nuffel), Atmen - Breathing (Karl Wenders), Position among the Turin horse), G. Schiffman (The (La pelle che abito), J. Markovics), Michael (Markus Schleinzer), stars (Leonard Retel Helmrich), artist), A. Sikora (Essential killing) Lehmann (Melancholia) Nothing’s all bad (Mikkel Munch-Fals), Vivan las antipodas! (Victor Tilva Ros (Nikola Lezaic) Kossakovsky) MONTAGGIO: T. Anwar (Il COMPOSITORE: L. Bource discorso del re), M. Bonnefoy (The artist), A. Desplat (Il CARTONE ANIMATO: Le chat du rabin PREMIO ALLA CARRIERA: (Drei), M. M. Stensgaard discorso del re), A. Iglesias (La (A. Delesvaux & J. Sfar), Chico & Rita (T. Stephen Frears, (Melancholia) pelle che abito), M. Vig (The Errando, J. Mariscal & F. Trueba), Une vie Mads Mikkelsen Turin horse) de chat (J.L. Felicioli & A. Gagnol)

VIVILCINEMA novembredicembre11 13 intervistaJean-Pierre Améris

FILMOGRAFIA - Le bateau de marriage (1993), Les aveux de l'innocent (1996) , Mauvaises fréquentations (1999), C'est la vie (2001), Poids léger (2004), Je m'ap- pelle Elisabeth (2006), Maman est folle (tv, 2007), Emotivi anonimi (2010)

Benoit Poelvoorde e Isabelle Carré Ansia e coraggio! Commedia di grande successo in Francia, “Emotivi anonimi” descrive con finezza i problemi di due timidi impacciati fino alla rinuncia, sullo sfondo di una fabbrica di cioccolato

••• Incontriamo Jean-Pierre Améris il vino, il cioccolato lo si degusta e che c’è piuttosto che con le parole. Il personaggio a Parigi, negli uffici di Incognita Films, la tutto un vocabolario specifico da apprendere. non dice quasi mai nulla d’importante ma il società che produrrà il suo prossimo film, Il cioccolato nel film crea un’atmosfera corpo parla e lo tradisce: le mani sudate, la tratto dal romanzo di Victor Hugo L’uomo fiabesca… voce che si incrina… Sospettavo inoltre che che ride, protagonisti Gérard Dépardieu, Per una persona emotiva il mondo reale è Benoît avesse punti in comune con il suo Emmanuelle Seigner e Marc-André Grondin. fonte di pericolo, incute timore e la persona personaggio, ed effettivamente ho scoperto Jean-Pierre attende con ansia di scoprire tende a costruirsi un mondo a parte per che è una persona timida e ansiosa. l’accoglienza che il pubblico italiano riserverà proteggersi, un po’ come il mago di Oz. D’altra Com'è venuto a conoscenza dei gruppi di ai suoi Emotivi anonimi, primo dei suoi parte gli emotivi non sono persone tristi: aiuto per gli emotivi? sette film ad uscire in sala in Italia, dopo una hanno voglia di lavorare, di vivere, di amare… È stato attraverso il giornale Libération, in un carriera brillante in diversi paesi, dal Regno Angélique è allegra e si veste di colori vivaci, articolo di dieci anni fa. Il pezzo mi ha colpito Unito alla Germania al Giappone. E dire “con proprio lei che vorrebbe passare inosservata! subito, perché sono io stesso un emotivo e ci ansia” non è poca cosa, per un regista che ha Ho pensato molto a film come Victor Victoria sono cose della vita quotidiana che trovo centrato tutto il suo film sull’emotività. e ad attrici come Ginger Rogers. Avevo voglia difficili: andare al ristorante da solo, entrare L’intervista incomincia però da un’altra porta che il personaggio fosse gioioso, pur in metropolitana… Ho l’impressione che la d’ingresso al film… custodendo un dolore dentro di sé. gente mi guardi perché sono troppo alto, non Cominciamo dal cioccolato. Perché ha A proposito di Ginger Rogers: c’è un so bene dove mettermi. In passato ho scelto di ambientare il film nell’universo momento nel film in cui Angélique attraversato momenti complicati in cui anche del cioccolato? attraversa una galleria cantando, lo fare una semplice telefonata mi metteva L’idea è nata in fase di scrittura. Con Philippe sguardo chiaramente rivolto alla ansia! All’epoca ero in analisi e ho deciso di Blasband, il mio sceneggiatore, stavamo macchina da presa. Un omaggio al andare a vedere che cosa succedeva in questo riflettendo sul mestiere da attribuire ai musical? tipo di terapia di gruppo. E mi è venuto il personaggi. Nelle mie ricerche sugli emotivi È stata un’idea di Isabelle Carré. Avevamo già desiderio di fare un film, un film positivo, avevo incontrato molti professori di scuola, lavorato insieme per Maman est folle ed è sull’ansia e la paura. Avere paura è normale, impiegati d’azienda, commessi e mentre mi un’attrice che mi piace molto. Quando ho ma il pericolo è che la paura – di fallire, di chiedevo se fare di Angélique una commessa, cominciato a scrivere il film, nel 2007, ho essere ridicoli – ci impedisca di vivere, Philippe ha avuto l’idea della cioccolateria. È scoperto che aveva molti punti in comune con spingendoci a isolarci, a ripiegarci su noi pur vero che lavoravamo a Bruxelles in una il personaggio del film. Isabelle mi ha stessi. Dieci anni fa non avrei potuto fare lo sala da tè e mangiavamo spesso cioccolato! raccontato che nelle situazioni di ansia (al stesso film, sarei stato senz’altro incapace di L’idea mi è sembrata eccellente perché ci festival di Cannes, per esempio) si mette a fare una commedia. permetteva di creare un universo incantato e cantare canzoni per bambini: Candy Candy o Il film ha avuto riscontri positivi in un po’ infantile. Il cioccolato, inoltre, Tutti insieme appassionatamente, ed è Francia? rappresenta la sensualità, ed è dunque proprio un brano tratto da questo film che È stato un successo, realizzando un milione e perfetto per il soggetto del film: due abbiamo usato. 200.000 ingressi. Molti spettatori mi hanno personaggi che sono a disagio rispetto al Dunque ha pensato a lei fin dall'inizio? scritto dicendomi di essersi identificati nei piacere ma che si trovano a lavorare in un Sì, credo di aver trovato in Isabelle il mio alter protagonisti e che il film gli ha fatto bene, mondo che richiama il piacere ego. Isabelle nel film è come un piccolo don perché hanno scoperto di non essere soli. Ma costantemente. Il cioccolato rappresenta per Chisciotte che parte all’assalto dei mulini, con il film è stato un successo anche all’estero: in Angélique quello che il cinema è per me: una un misto di ansia e coraggio! Il personaggio Giappone la stampa mi ha detto che il film passione che mi permette di superare la mia di Jean-René invece è molto più bloccato. sembra fatto proprio per i giapponesi. timidezza. Abbiamo lavorato con un maestro Come ha scelto l’interprete maschile? Sembrerebbe che questo film, che è il più cioccolataio della periferia di Parigi che ci ha Ho pensato a Benoît Poelvoorde molto intimo che ho fatto, sia anche quello che introdotti all’universo del cioccolato. presto: volevo un attore comico, capace di tocca tutti in maniera universale. Abbiamo così scoperto che, proprio come per esprimersi col corpo e la mimica del viso • SILVIA ANGRISANI

14 VIVILCINEMA novembredicembre11 Jonathan Demmeintervista

FILM - Femmine in gabbia (1974), Crazy mama (1975), Fighting mad (1976), Chroma Angel chiama Mandrake (1977), Il segno degli Hannah (1979), Una volta ho incontrato un miliardario (1980), I commedianti (1982), Swing shift - Tempo di swing (1984), Qualcosa di travolgente (1986), Swimming to Cambodia (1987), Una vedova allegra... ma non troppo (1988), Il silenzio degli innocenti (1991), Philadelphia (1993), Beloved (1998), The truth about Charlie (2002), The manchu- rian candidate (2004), Rachel sta per sposarsi (2008) DOCUMENTARI - Stop making sense (1984), Mio cugino, il reverendo Bobby (1992), The agronomist (2003), Neil Young: Heart of gold (2006), Jimmy Carter man from plains (2007), Neil Young: trunk show (2009), I’m Carolyn Parker (2011), Neil

I'M CAROLYN PARKER Young Journeys (2011) Incontri fatali Il vulcanico regista si è aperto al pubblico della Cineteca di Bologna e ha parlato del suo cinema e dei suoi progetti, dopo il terzo documentario su Neil Young: Stephen King, Meryl Streep e… Enzo Avitabile

••• Reduce dal Festival di Milano, sociale: “quando ho lavorato a quel film non fine degli anni ‘50 e impedire l’assassinio di Jonathan Demme fa tappa a Bologna prima avevo idea di come si facesse un campione Kennedy. Il secondo è tratto dal libro di David di lasciare l’Italia, ospite della Cineteca che lo d’incassi e nessuno di noi immaginava che lo Eggers, Zaitoun. Racconta la storia di una ha omaggiato con una piccola retrospettiva sarebbe diventato. L’idea era originale e il cast famiglia musulmana sconvolta dall’uragano tra lavori passati e poco o per nulla visti in formidabile. Mi sono avvicinato al progetto Katrina. Il capofamiglia decide di rimanere a Italia, come il visionario Beloved e i recenti perché mi interessava, punto. Dopo il successo New Orleans e aiutare le persone come lui documentari I’m Carolyn Parker (visto a di quel film mi sono reso conto di come nei finché le autorità si accorgono della sua Venezia) e Neil Young Journeys. Il regista media americani l’immagine di una persona presenza. Viene arrestato perché siriano, americano è un fiume di parole, intrattiene il di colore fosse associata a qualcosa di entra nell’incubo delle carceri americane pubblico per più di un’ora. “Mi sono negativo. In quel periodo una casa di mentre la famiglia disperata cerca di avvicinato al cinema attraverso i film che produzione spagnola invitava i cineasti a ritrovarlo. Ho deciso di dirigerlo come un film trasmettevano in televisione. Quando mi realizzare documentari: ho colto di animazione, Meryl Streep darà la voce alla sono iscritto all’università prima volevo fare quell’occasione per raccontare con il moglie del protagonista. Il terzo progetto è veterinaria, poi sono stato bocciato in documentario My cousin Bobby la storia di un documentario su Enzo Avitabile, il chimica. Non avevo i soldi per andare al un prete che lavorava ad Harlem e riportare sassofonista e cinema e non volevo abbandonare i corsi. Il nell’immaginario collettivo qualcosa di cantautore giornale della scuola cercava un critico positivo. Non parlerei di cambiamento ma di partenopeo”. cinematografico: mi sono proposto e così opportunità”. • DAVIDE ZANZA sono riuscito a vedere i film gratis. Una casa Altro importante incontro, quello con Neil cinematografica, dopo aver letto le mie Young: “il rapporto di amicizia con Neil ha recensioni, mi ha chiamato per lavorare come inizio con Philadelphia: lui desiderava che realizzassi qualcosa sui tour ma in quel pubblicista”. NEIL YOUNG C’è un incontro che ha cambiato tutto, quello momento stavo lavorando a The JOURNEYS con Roger Corman: “aveva letto i miei lavori manchurian candidate. Ci siamo ritrovati proponendomi di scrivere per lui appena uscito il suo nuovo album (era sceneggiature e curare produzioni. La prima Prairie wind), in quel momento ci è cosa che mi ha chiesto è stata: “sei in grado di venuta l’idea di mostrare i pezzi di questo dirigere?”. Gli ho risposto con un sì incerto album in un contesto country, all’interno perché non conoscevo il mestiere a livello di un teatro (Neil Young: Heart of pratico. Siamo andati a pranzo e Roger mi ha gold). Così ha avuto inizio questa sorta bombardato di informazioni utili e particolari di trilogia che si è conclusa con Neil per ottenere una buona regia. È stato come Youg Journeys, un lavoro dove c’è se tutti quei consigli si fossero sedimentati Neil, e solo Neil, che ritorna a casa a dentro di me”. Toronto. In questo documentario ho Demme passa poi a raccontare i film che gli trovato qualcosa di più forte e hanno segnato la vita. “Mean Streets e Il malinconico, in quanto in quel conformista, ma c’è anche un film periodo Neil aveva perso due persone introvabile, un remake di O’ cangaceiro care”. diretto dall’italiano Giovanni Fago: spero che Attualmente Demme sta lavorando a qui alla Cineteca possa esserci una copia”. tre progetti contemporaneamente: “il Il silenzio degli innocenti, premio Oscar, ha primo è tratto dal nuovo romanzo di cambiato la sua carriera ma lui ha sempre Stephen King, 11 22 63. È la storia di un rifiutato di essere etichettato come regista di ragazzo che ha la possibilità di viaggiare blockbuster, rifugiandosi nel documentario nel tempo: lo scopo è quello di ritornare alla

VIVILCINEMA novembredicembre11 15 LISTINO 2012

IMMATURI - IL VIAGGIO LA TALPA BENVENUTI AL NORD (TINKER, TAILOR, SOLDIER, SPY) di PAOLO GENOVESE di LUCA MINIERO con Raoul Bova, Ricky Memphis, Ambra di TOMAS ALFREDSON con Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angiolini, Luca e Paolo, Barbora Bobulova, con Tom Hardy, Mark Strong, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini Anita Caprioli, Luisa Ranieri, Maurizio Mattioli Gary Oldman, Colin Firth

COMMEDIA SPY THRILLER COMMEDIA

IN TIME PLAYING THE FIELD VENUTO AL MONDO di ANDREW NICCOL di GABRIELE MUCCINO di SERGIO CASTELLITTO con Justin Timberlake, Amanda Seyfried, con Gerard Butler, Jessica Biel, tratto dal romanzo di Margaret Mazzantini Cillian Murphy Uma Thurman, Dennis Quaid, con Penélope Cruz, Emile Hirsch Catherine Zeta-Jones

SCI-FI THRILLER COMMEDIA ROMANTICA DRAMMATICO

L’ULTIMA SPIAGGIA L’OMBRA DELL’ORCO INTOUCHABLES di GIANLUCA ANSANELLI di MARCO E ANTONIO MANETTI di OLIVIER NAKACHE, ERIC TOLEDANO con Dario Bandiera, Aurora Cossio, Alessandro con Peppe Servillo, Lorenzo Pedrotti, con François Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny Di Carlo, Carmine Faraco, Giuseppe Giacobazzi, Domenico Diele, Claudio Di Biagio Antonio Giuliani, Nicole Grimaudo, Ivano Marescotti, IN 3D E 2D Paola Minaccioni, Pablo & Pedro, Ernesto Mahieux COMMEDIA HORROR COMMEDIA MEDUSA FILM - VIA AURELIA ANTICA 422-424, 00165 ROMA - TEL+39 06 663901 - WWW.MEDUSA.IT

COM’È BELLO FAR L’AMORE GHOST RIDER: BUONA GIORNATA SPIRIT OF VENGEANCE di FAUSTO BRIZZI di CARLO VANZINA con Christian De Sica, Diego Abatantuono, con Fabio De Luigi, Claudia Gerini, di MARK NEVELDINE e BRIAN TAYLOR Lino Banfi, Vincenzo Salemme, Teresa Mannino, Filippo Timi, Giorgia Wurth con Nicolas Cage, Christopher Lambert, Tosca d'Aquino, Maurizio Mattioli, IN 3D E 2D Violante Placido IN 3D E 2D Paolo Conticini, Chiara Francini COMMEDIA FANTASY COMMEDIA

UNA DONNA IO E TE NOT BORN TO BE PER LA VITA di BERNARDO BERTOLUCCI GLADIATORS con Jacopo Olmo Antinori e Tea Falco di MAURIZIO CASAGRANDE di IGINIO STRAFFI con Maurizio Casagrande, Neri Marcorè, Sabrina IN 3D E 2D Impacciatore, Margareth Madè COMMEDIA DRAMMATICO ANIMAZIONE

NERO FIDDLED GAMBIT UN FILM CON di WOODY ALLEN di MICHAEL HOFFMAN CHECCO ZALONE con Stanley Tucci, Cameron Diaz, con Woody Allen, Alec Baldwin, Roberto Benigni, di GENNARO NUNZIANTE Penélope Cruz, Judy Davis, Jesse Eisenberg, Colin Firth, Alan Rickman con Luca Medici alias Checco Zalone Greta Gerwig, Ellen Page

COMMEDIA COMMEDIA COMMEDIA CREDITI NON CONTRATTUALI intervistaStefano Sollima

LE REGIE TELEVISIVE - Un posto al sole (2002), La squadra (2004-2007), Ho sposato un calciatore (2005), Crimini (2006-2010), Romanzo criminale – La serie (2008-2010)

In prima linea I poliziotti del nucleo speciale al centro di “Acab”, che riporta sugli schermi un genere un tempo molto popolare. Tratto dal libro di Carlo Bonini, ha per protagonisti Favino, Giallini, Nigro e il giovane Diele

••• Si è fatto le ossa dirigendo la società civile. Con gli sceneggiatori Daniele lavoro che fanno. fortunata serie televisiva Romanzo criminale, Cesarano, Leonardo Valenti e Barbara Cosa ti ha impressionato di più nel ma il cinema l’ha respirato fin da bambino. Petronio, gli stessi della serie Romanzo frequentare la polizia del reparto Stefano Sollima, figlio di Sergio, regista del criminale, abbiamo costruito dei personaggi mobile durante la preparazione? famoso Sandokan e di molti film di genere fittizi che riassumono le caratteristiche La cosa che colpisce è che l’estrazione sociale degli anni ’60-‘70, debutta ora nel descritte nel libro e quelle che abbiamo e il grado culturale degli operatori sono i più lungometraggio portando sullo schermo il avuto modo di scoprire attraverso un lavoro vari, esattamente come nel resto della libro di Carlo Bonini, Acab. Il titolo è di ricerca durato circa un anno. Quasi tutto società. Non è più come negli anni ’50-‘60, l’acronimo di All cops are bastards, uno quello che si vede nel film fa parte della vita dove il ragazzo del Sud che si arruolava in slogan coniato nel 1979 dalla band punk- vera dei poliziotti, degli ultrà e degli polizia veniva mandato nel reparto mobile rock inglese The 4 Skins e poi adottato come antagonisti che abbiamo intervistato e perché non era richiesta nessuna incitazione alla violenza contro la polizia frequentato durante questo lungo periodo preparazione tecnica-concettuale. Per quello nelle rivolte metropolitane e negli stadi. Il di preparazione. che ho potuto vedere, l’assunto pasoliniano film segue la vita di quattro poliziotti del VII Chi sono i poliziotti protagonisti? non è più corretto e l’approccio ideologico è nucleo di polizia speciale reparto mobile, Sono tre celerini anziani, reduci da un fuorviante: la realtà è molto più complessa interpretati da , Marco percorso di violenza, fatta e subita, e uno dell’immagine del Giallini, Filippo Nigro e il giovane Domenico giovane, che viene da loro iniziato alla poliziotto picchiatore. Il Diele, sottoposti a un durissimo lavoro di legalità. Favino, soprannominato Cobra, è un reparto mobile è addestramento per entrare nel ruolo, e poliziotto solo, senza famiglia, che incarna quello che più affonda contribuisce a colmare un vuoto nel film di l’assoluta dedizione al lavoro, un lavoro nei nervi scoperti genere poliziesco che, come sostiene il difficile dove non hai orari fissi ed è difficile della nostra società, regista, il cinema italiano delega troppo fare una vita normale. Cobra incontra il occupandosi delle spesso al prodotto americano e francese. giovane Adriano (Domenico Diele), un situazioni più a Cosa hai trovato di interessante nel coatto che probabilmente prima stava rischio, libro di Bonini e come ci hai lavorato dall’altra parte, ma che è stato spinto a come la sopra per preparare il film? entrare in polizia dal bisogno di lavorare, e Mi è sembrata geniale l’idea di raccontare lo prende sotto la sua ala come un fratello un piccolo brandello della nostra storia minore, trasmettendogli quello che sa del contemporanea da un punto di vista inedito, lavoro e della vita. Poi c’è Giallini (Mazinga), quello dei poliziotti in prima linea. Nella loro sposato con una poliziotta, che ha un figlio rappresentazione mediatica, quella che militante in un gruppo di ultra-destra. conosciamo noi cittadini, i celerini sono del Filippo Nigro (Negro) è infine un giovane tutto spersonalizzati, una massa in divisa e poliziotto un po’ fricchettone che rischia di casco. Era interessante quindi mostrare cosa perdere l’affidamento della figlia a causa c’è dietro quella divisa e raccontare l’odio col della separazione dalla moglie cubana. Sono quale entrano quotidianamente in contatto, quattro uomini la cui vita personale viene come una specie di contagio che infetta la influenzata e talvolta entra in conflitto con il

18 VIVILCINEMA novembredicembre11 Foto: Emanuela Scarpa gestione dell’ordine pubblico negli stadi e supplenti dello stato. Ci hanno messo a giudizi. Mi rendo conto che questo può nelle manifestazioni o i trasferimenti degli discutere con delle persone con le quali creare un problema in un paese dove immigrati nei Cpt. Vive a contatto con il avevamo tutto da condividere e dalle quali ci l’immagine della polizia, specie in televisione, margine vero e con tutti i possibili conflitti toccava prendere sputi e sassate”. tende ad essere sempre un po’ edulcorata e dei nostri tempi. Come sono inseriti nel film i riferimenti poco realistica. La nostra polizia ha dei caratteri che alla cronaca recente? Hai avuto qualche fonte di ispirazione, definiresti “nazionali”? Il racconto si svolge in un arco di tempo che magari nei tanti film americani sui C’è una sorta di disincanto nella va dal 2001 al 2007. Le storie personali dei reparti di polizia? consapevolezza del proprio ruolo – anche quattro poliziotti si intrecciano con reali fatti Nessuno ha mai fatto prima d’ora un film su dell’ambiguità di questo ruolo – che non so di cronaca sullo sfondo, dalla morte un reparto mobile, in nessuna parte del se si ritrovi altrove. Un operatore del reparto dell’ispettore Filippo Raciti allo stupro e mondo, davvero. Quando scopriranno che gli mobile, dopo gli scontri di Roma, mi ha l’uccisione di Giovanna Reggiani, allo abbiamo preso il titolo, gli inglesi si detto: “stavamo sgombero del campo rom da cui proveniva malediranno perché non ci hanno pensato! lì a fare i l’aggressore, per arrivare alla morte di In che modo ti è stata utile l’esperienza Gabriele Sandri e agli scontri della notte di di Romanzo criminale per il debutto nel Roma. Potrebbe sembrare un film di lungometraggio? denuncia sociale di taglio documentaristico Ho scoperto che esiste un pubblico ma non lo è, o meglio non è solo questo. La giovanissimo, di 16-19 anni, che di solito non sua anima è di film di genere: un film guarda la tv ma che ha visto tutto Romanzo poliziesco. criminale. Evidentemente c’è una fascia di Il poliziesco italiano attualmente spettatori che non viene soddisfatta dalle è relegato nelle fiction televisive. fiction classiche dove i ruoli sono sempre In cosa si differenzia Acab da chiari e morbidi, ma che invece è disposta ad queste? essere provocata da racconti un po’ più forti. Quando dico film di genere mi Questo pubblico di solito lo lasciamo agli riferisco ai grandi film degli anni americani, e io ora cerco di recuperarlo con ‘60-‘70, un modo per avvicinarsi Acab. al grande pubblico attraverso Tuo padre Sergio ha esplorato tutti i un intrattenimento che faccia generi cinematografici. Qual è il suo anche riflettere. Il mio insegnamento più importante? obiettivo è un film A parte la conoscenza tecnica acquisita spettacolare che sia anche durante un’infanzia sui set, l’insegnamento un racconto sociale forte, che mi ha lasciato è che per fare un buon film uno spaccato di vita molto non basta una bella storia: bisogna creare un duro e non sempre bel racconto su un mondo che è interessante gradevole da vedere, da esplorare. • BARBARA CORSI Filippo Nigro, Marco Giallini, Pierfrancesco Favino rappresentato senza dare

VIVILCINEMA novembredicembre11 19 intervistaCarlo Verdone

FILMOGRAFIA - Un sacco bello (1980), Bianco, rosso e Verdone (1981), Borotalco (1982), Acqua e sapone (1983), I due carabinieri (1984), Troppo forte (1986), Io e mia sorel- la (1987), Compagni di scuola (1988), Il bambino e il poliziotto (1989), Stasera a casa di Alice (1990), Maledetto il giorno che t'ho incontrato (1991), Al lupo al lupo (1992), Per- diamoci di vista (1994), Viaggi di nozze (1995), Sono pazzo di Iris Blond (1996), Gallo Cedrone (1998), C'era un cinese in coma (2000), Ma che colpa abbiamo noi (2003), L'amore è eterno finché dura (2004), Il mio miglior nemico (2006), Grande, Grosso e Verdone (2008), Io, loro e Lara (2010), Posti in piedi in paradiso (2011)

Micaela Ramazzotti Verdone con Giallini e Favino I giovani ci salveranno “Posti in piedi in paradiso” è la storia di tre mariti separati e al verde costretti alla convivenza. Favino, Giallini, Verdone e la Ramazzotti tra commedia e riflessioni serie

••• Tre padri separati e una situazione e non vedono l’ora di vedere il Chi è il Verdone 60enne? commedia con la testa: è Posti in piedi in film. Si aspettano qualcosa, io non voglio Continuo ad essere un osservatore della paradiso, scritta, diretta e interpretata da essere depressivo ma nemmeno superficiale. E realtà, grazie ai miei cosceneggiatori Pasquale Carlo Verdone con Pierfrancesco Favino, il divertimento nasce già dal mettere insieme i Plastino e Maruska Albertazzi. Qui l’input è Marco Giallini e Micaela Ramazzotti. Produce tre protagonisti. venuto da Plastino, che mi ha portato un e distribuisce Filmauro, e dopo Io, loro e Appunto: tu, Favino e Giallini. articolo sul tema dei mariti separati: un Lara la missione si affina: maturità e risate, Abbiamo problemi diversi, siamo persone fenomeno mondiale. Mi sento più maturo riflessione e divertimento. diverse però stiamo insieme: il personaggio di artisticamente, non mi va di fare cose che ho Partiamo dal titolo? Giallini è un pazzo, emblema della già fatto: si cambia maschera, oggi ho altre Non so come mi sia venuto in mente, di solito superficialità fatta persona che ricorda il opportunità. Diciamo che ora ho la chitarra sono abbastanza bravo ma avevo paura: scrivi miglior Sordi in bianco e nero; Favino è un acustica, non faccio più le distorsioni di quella un film su tre mariti separati con problemi critico cinematografico che combina un elettrica ma c’è comunque melodia. Ed economici, costretti a una vita miserabile da disastro, perché la moglie depressa lo becca a eleganza. speranze frantumate ma è una commedia: chattare con la moglie del capo. Insomma, i La suona innanzitutto il tuo Ulisse come chiamarlo? Il titolo provvisorio era Tre tribunali ci rompono le ossa ma la convivenza Diamanti. mariti. “Ma che schifo!”, mi aveva detto di tre uomini fa ridere: io sono il più Sì, il mio personaggio non c’era bisogno di Aurelio De Laurentiis, ed ero d’accordo. Il malinconico dei tre, ho la sfida più tosta ma mandarlo fuori giri: era un grande produttore tempo passava, non riuscivo a trovarlo. Spesso ho già fatto tante volte quello forte, si pensi a discografico, ora vende vinili a quattro clienti sono fortunato, se mi appoggio a qualcosa di Gallo cedrone. Qui mi son mantenuto sulla al giorno: può essere scoppiettante? Ho musicale, come la elle di Io, loro e Lara: qui parte più complicata, meno eclatante ma nel accettato la sfida, e comunque fa ridere. c’è la p. Partivo dall’idea di addolcire un finale i nodi vengono al pettine: non E poi ci sono i figli... argomento duro e quindi ho trovato la parola abbandoniamo la comicità, né il racconto Sono più maturi di noi, non c’è niente da fare, “paradiso”, che è fortunata al cinema: leggero, ma insieme affrontiamo hanno determinazione e un grado etico d’altronde, Benvenuti in paradiso a l’importanza dei figli. Grazie ai figli, nel molto più elevato. Poi c’è Micaela Ramazzotti, Venditti glielo trovai io. Ma come posso far finale questi tre disgraziati hanno un una cardiologa appena mollata dal fidanzato entrare in paradiso questi tre poveracci? Ero momento di pace, una carezza, sebbene in uno stato pietoso: aiuterà mia figlia mentre al cinema Eden e ho sentito gridare: diversa per ognuno. con me non c’è una storia d’amore ma “Signori, posti in piedi in sala”. Ne ho Qual è, dunque, il segreto di un buon d’affetto, tra due disastrati che si fanno parlato con la cassiera, anche lei era commediante? compagnia. d’accodo che Posti in piedi in paradiso È necessario un grande senso della misura: Come servi tutta questa carne al fuoco? funzionasse, che fosse perfetto per tre non tradire il pubblico perché sono e Il piccolo messaggio del film è la fiducia poveri cristi, che non hanno commesso rimango un comico, ma non mi accontento assoluta nelle nuove generazioni. Proprio non peccati mortali ma sono talmente sfigati che di volare basso. I giovani devono fare I li vedo come una massa di cretini che bevono vi trovano solo posti in piedi. Ho mandato soliti idioti, non ci vedo niente di male, del e basta: se li prendi uno per uno, anche tra un messaggio ad Aurelio: mi ha risposto resto anche noi abbiamo avuto i Pierini: le quelli che lanciano i sampietrini, e ci parli, dopo un’ora e l’ha accettato! analisi sociologiche mi fanno ridere, anche riesci a capire che questi ragazzi hanno il Un Paradiso che sa di sfida? le paure di colleghi che si chiedono se vuoto davanti. La loro rabbia è deprecabile La difficoltà del commediante che approccia sapranno ancora incontrare il pubblico. A ma non hanno davvero niente, un Medioevo temi duri: una grande sfida, ma ho ricevuto me, invece, non me ne frega niente: a 60 senza orizzonte e pessimi maestri. mail e sms da tanti che vivono questa anni non può essere altrimenti. • FEDERICO PONTIGGIA

20 VIVILCINEMA novembredicembre11 LE IDI DI MARZO UN FILM DI GEORGE CLOONEY EXCLUSIVE MEDIA GROUPECROSS CREEK PICTURESPRESENTANO IN ASSOCIAZIONE CONCRYSTAL CITY ENTERTAINMENT UNA PRODUZIONESMOKEHOUSE/APPIAN WAY RYAN GOSLING GEORGE CLOONEY PHILIP SEYMOUR HOFFMAN “LE IDI DI MARZO”(THE IDES OF MARCH) PAUL GIAMATTI MARISA TOMEI JEFFREY WRIGHT EEVAN RACHEL WOOD CASTINGELLEN CHENOWETH SUPERVISORE MUSICHELINDA COHEN MUSICHEALEXANDRE DESPLAT COSTUMI LOUISE FROGLEY MONTAGGIOSTEPHEN MIRRIONE, A.C.E. SCENOGRAFIASHARON SEYMOUR DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIAPHEDON PAPAMICHAEL, ASC PRODUTTORI ESECUTIVILEONARDO DICAPRIO STEPHEN PEVNER NIGEL SINCLAIR GUY EAST TODD THOMPSON NINA WOLARSKY JENNIFER KILLORAN BARBARA A. HALL TRATTO DALL’ OPERA TEATRALE “FARRAGUT NORTH” DI BEAU WILLIMON SCENEGGIATURA GEORGE CLOONEY & GRANT HESLOV EBEAU WILLIMON PRODOTTO DAGRANT HESLOV GEORGE CLOONEY BRIAN OLIVER DIRETTO DAGEORGE CLOONEY 2011 © Ides Film Holdings, LLC. All rights reserved. DAL 16 DICEMBRE AL CINEMA

ididimarzoilfilm.it intervistaEmiliano Corapi

Liotti e, in primissimo piano, Marchioni Claudia Pandolfi Giusto e sbagliato “Sulla strada di casa” è un esordio tra film di genere e studio dei personaggi, al centro un imprenditore in crisi che si improvvisa corriere del crimine. Vinicio Marchioni protagonista, affiancato da Daniele Liotti e Donatella Finocchiaro

••• Esce a gennaio nelle sale Alberto è un imprenditore tutt’altro che Per conciliare tensione e approfondimento italiane ma ha già avuto riconoscimenti smaliziato: tiene tutto in regola, non cerca drammatico a mio avviso non c’è altra scelta importanti in festival internazionali, fra cui il scorciatoie, è benvoluto dai dipendenti. Si che il realismo, perché gli stereotipi del film di Premio speciale della giuria e quello per la rifiuta di fare quelle cose che sempre di più si genere non ci appartengono. Senza uno migliore interpretazione ad Annecy Cinéma usano per mandare avanti l’azienda, come far spessore drammatico, i film di genere puro in Italien, che spesso scopre in anticipo i nuovi lavorare gli operai in nero, licenziare. La cosa Italia non funzionano, diventano subito talenti italiani. Sulla strada di casa è il paradossale e anche l’aspetto interessante “televisivi”. È un problema di retroterra primo lungometraggio di Emiliano Corapi, della vicenda è che uno così, che dovrebbe culturale, del background del nostro cinema. laureato in legge, nessuna scuola di cinema essere premiato, si ritrova in difficoltà e Hai avuto difficoltà produttive nel ma molti premiatissimi cortometraggi alle sceglie di “saltare l’ostacolo”, di fare una cosa realizzare il tuo primo lungometraggio? spalle. È la storia di Alberto (Vinicio lontanissima dalla sua normale condotta. Enormi. Questo non è il primo film che ho Marchioni), piccolo imprenditore onesto che Si potrebbe definire Sulla strada di casa provato a realizzare, è il primo che sono per salvare la propria azienda in difficoltà un film on the road? riuscito a realizzare. Inizialmente sono state decide di collaborare con il crimine, Sì, perché si racconta il viaggio del tentate senza successo tutte le vie trasportando carichi illeciti. Sarà costretto a protagonista dalla Liguria alla Calabria per istituzionali, sia col Ministero che con la Rai. pagare duramente le conseguenze di questa ritirare il carico illecito da consegnare a una Un po’ per una reazione di rabbia, perché il scelta. Nel cast, oltre al lanciatissimo banda criminale. Sulla via del ritorno succede film risultava sempre il primo o secondo dei Marchioni, attori importanti come Daniele di tutto, episodi drammatici e rocamboleschi, non finanziati, i produttori Valerio Liotti, Donatella Finocchiaro, Fabrizio ma quello che conta è che il compromesso fra Mezzabarba e Claudio De Toma hanno deciso Rongioni, Claudia Pandolfi e Massimo gente comune e criminalità si ritorce di realizzarlo con mezzi propri. Abbiamo Popolizio. comunque contro i più deboli. potuto contare su un budget contenuto e La storia prende vita da qualche fatto di Hai avuto qualche riferimento probabilmente inadeguato a un film on the cronaca? cinematografico nel cercare una road, con tante camera car che richiedono Lo spunto viene da un articolo di giornale di combinazione fra codici di genere e il molto tempo, girato in sei settimane. Si è qualche tempo fa, che raccontava come la trattamento di temi drammatici come potuto fare grazie alla generosità degli criminalità organizzata preferisca ricorrere quelli che citavi? attori, che sono venuti a per i propri corrieri a persone incensurate Non avevo modelli, e questo è stato un rimborso, e della troupe che che, pur di mettere a posto delle situazioni po’ un problema nella ricerca prima del ha lavorato al minimo economiche difficili, sono disposte a correre produttore e poi dei fondi. C’è però un sindacale. Ho avuto una rischi enormi. Mi intrigava molto la possibilità film a cui mi piacerebbe paragonare il grande fortuna nell’avere di fare un film di tensione che non fosse mio per il modo di raccontare, Nella molti bravi attori nel cast, il puramente di genere, ma avesse anche una valle di Elah di Paul Haggis, che lavoro è stato pesante anche natura drammatica in grado di raccontare attraverso una struttura di genere per loro, con tante prove questo momento storico. Il tema del film giallo – un padre ex militare che prima di iniziare le riprese. ruota intorno al bisogno di integrità e di indaga sulla morte del figlio in Nella parte di Alberto, fedeltà al proprio bagaglio di valori, guerra – veicola una Vinicio Marchioni ha estremamente attuale in quest’epoca di crisi, riflessione tremenda tirato fuori molta dove le tentazioni sono tante e le differenze sull’assurdità della fragilità e nel ruolo fra giusto e sbagliato, lecito e illecito guerra. Allo stesso di Sergio, Daniele appaiono meno nette, generando modo Sulla strada di Liotti si presenta confusione. casa è un film di con un Al centro del film c’è la figura del piccolo tensione che però atteggiamento

imprenditore, figura molto evocata in ruota intorno al Donatella particolare che questi tempi di crisi e punto di tema della difficoltà Finocchiaro di solito non gli riferimento per molti discorsi politico- a rimanere è richiesto. economici. Come lo hai rappresentato? moralmente integri. • BARBARA CORSI

22 VIVILCINEMA novembredicembre11 Robert Guédiguianintervista

FILMOGRAFIA - Dernier été (1981), Ki lo sa? (1985), Rouge midi (1985), Dieu vomit les tièdes (1991), L’argent fait le bonheur (1993), A la vie, à la mort! (1995), Marius e Jeannette (1997), Al posto del cuore (1998), À l'attaque! (2000), La ville est tranquil- le (2001), Marie-Jo e i suoi due amori (2002), Mon père est ingénieur (2004), Le pas- seggiate al Campo di Marte (2005), Le voyage en Arménie (2006), Lady Jane (2008), L'armée du crime (2009), Le nevi del Kilimangiaro (2011)

Jean-Pierre Darroussin e Ariane Ascaride Il regista La lotta è finita Il mondo operaio ormai sorpassato nel disincantato “Le nevi del Kilimangiaro”, storia di guerra tra poveri e crisi economica con un forte messaggio di speranza

••• Gli ideali del sindacalista Michel bianca, ma siete i nuovi operai. diretto, che tutti possano comprendere. (Jean-Pierre Darroussin) vengono messi a Il film pone l’accento sull’importanza del Secondo punto, tutte le idee vanno incarnate dura prova, quando con la moglie è vittima di mutuo soccorso e, soprattutto, la nei personaggi: qui la guerra tra poveri si una rapina che gli porta via tutti i risparmi. In trasmissione intergenerazionale del riflette in quattro modi di pensare: il uno dei due rapinatori riconosce un ex sapere e dei valori. protagonista, l’amico, i bambini e il ladro. Se collega appena licenziato: sporge denuncia I luoghi per trasmettere cultura sono spariti: faccio un cinema delle idee, tutte devono salvo poi, alla luce delle misere condizioni sindacato, partiti di sinistra non ci sono più e essere incarnate nei personaggi per essere sociali del bandito, ritirarla. Ma nel frattempo scuola e famiglia non bastano. Sono anch’essi capite. la macchina della giustizia s’è messa in luoghi di formazione ma i migliori sono le Crede, come il nostro Ermanno Olmi, che moto… È Le nevi del Kilimangiaro di lotte, e sono scomparse. La sparizione del la nostra sola speranza verrà dall’Africa? Robert Guédiguian, già al Certain regard di Partito comunista francese è drammatica: non Lo capisco, perché l’Africa è il solo luogo nel Cannes 2011. perché non sia al potere ma per l’idea di mondo non ancora capitalista, non sviluppato Monsieur Guédiguian, vedendo Les società, cultura e fraternità che incarnava. in senso capitalista e, speriamo, si svilupperà neiges ci si chiede: perché abbiamo Che significa dirigere un’attrice che è in altro modo. In questo senso condivido lottato, per chi abbiamo lottato? anche la propria moglie, Ariane Olmi, e il mio sceneggiatore Jean-Louis Milesi Abbiamo lottato per far sì che le cose non Ascaride? è di Bergamo come lui. vadano ancora peggio: non per guadagnare, Per citare Aragon e La Rochelle, esistono Olmi a parte, quali altri registi italiani ma per non perdere di più. Questo è il opere incrociate: abbiamo sempre vissuto conosce ed apprezza? momento storico, mi spiace ma è così. insieme, è vero che lei è attrice e io regista, In Francia non vi conosciamo molto: conosco È pessimista sul futuro della classe sceneggiatore e produttore, ma c’è una bene un amico, Moretti, e poi Salvatores e un operaia? Che il nostro destino sia la contaminazione di ruoli, in funzione diversa po’ Martone. Ho visto Gomorra e Il divo ma guerra tra poveri? siamo autori entrambi. Lo stesso discorso vale in Francia io sono uno specialista del vostro Citando Gramsci, sono pessimista con per la troupe e poi con Darroussin, Gérard cinema anni ’60: tutto Pasolini, per cui ho una l’intelligenza ma ottimista con la volontà. Meylan ci vediamo sempre, siamo amici devozione, Rosi, Fellini ma anche Risi, Non a caso il titolo, che ricalca la canzone di fraterni. La direzione degli attori non è Monicelli, Petri, Ferreri. Quando avevo 18 Pascal Danel, indica qualcosa che sta per tradizionale, è la nostra storia in confronto al anni, il cinema italiano era il più grande del morire, un’utopia, l’orizzonte che sfugge presente. Dialettica. mondo, anche quello commerciale. sempre. Qual è la relazione tra stile e contenuto: Sta già lavorando a un nuovo film? Crede che la semplice appartenenza alla focalizzarsi su lavoro, crisi economica e Ho in mente due o tre cose ma non legate classe operaia, al netto di tradizione e classe operaia richiede una ben definita all’attualità; penso al ruolo della violenza presa di coscienza, non significhi né forma cinematografica? nella storia. Il mio desiderio, forte, è un film comporti nulla di buono al giorno Per fare cinema politico dobbiamo usare sulla vendetta degli armeni negli anni ’80, con d’oggi? forme popolari, una narrazione che funzioni la loro tragedia raccontata per episodi, dagli Non vuol dire nulla, in effetti: mi ispiro al già al primo livello: sorprese, spettacolo, anni ’20 ad oggi, focalizzandosi su terrorismo poema di Victor Hugo, Les pauvres gens, e la emozione. Si deve ridere e piangere, dunque e resistenza della gioventù. nuova classe operaia ha il colletto bianco, il cinema politico deve usare tutte le forme Per concludere: crede che il cinema possa solo servizi. Non più le tute blu: sono sparite, del cinema popolare, la narrazione dev’essere cambiare il mondo? e con loro anche la coscienza di classe. Mi efficace, veloce. Dico sempre che faccio Io mi sforzo di crederlo… piacerebbe che il film possa lavorare in cinema per mio padre, che era un operaio • FEDERICO PONTIGGIA questo senso, vale a dire: avete la camicia portuale: deve esserci un livello semplice,

VIVILCINEMA novembredicembre11 23

intervistaGianluca e Massimiliano De Serio

FILMOGRAFIA - Il giorno del santo (corto, 2002), Maria Jesus (corto, 2003), Mio fratello Yang (corto 2004), Zakaria (corto, 2005), Tanatologia (corto, 2006), Ensi e Shade (doc, 2006), L'Esame di Xhodi (doc, 2007), A dark love (corto, 2008), A star love (corto, 2008), Bakroman (doc., 2010), Sette opere di misericordia (2011)

Gli autori Olimpia Melinte e Roberto Herlitzka Anima migrante “Sette opere di misericordia” è l’atteso esordio dei gemelli torinesi, apprezzati autori di corti e documentari all’insegna dell’allegoria esistenziale

••• L’esordio “in lungo” era tra i più verità c’è oggi nella rappresentazione di un il loro percorso a creare l’incontro reciproco attesi del cinema italiano d’autore. Perché sentimento della misericordia? Ci è e con il film. laddove si aggirano i talenti dell’arte visiva, i sembrato di rispondere a queste Come funziona il piano narrativo del gemelli torinesi Gianluca e Massimiliano De problematiche “alte” attraverso la messa in film? Serio sono noti e stimati, specie all’estero. scena dell’ambiguità, parafrasando il dito Il punto di vista di Luminita, la protagonista Artisti a tutto tondo, già celebrati per sospeso di San Tommaso verso la piaga del femminile, ci permette di non spiegare tutto installazioni, corti e soprattutto Cristo ritratto da Caravaggio. La sospensione della trama, aprendoci così al genere documentari realizzati in giro per il mondo per noi è il luogo dove sostare e riflettere. thriller. Ma è chiaro che il livello tra cinesi, africani ed esteuropei, Nel film è evidente l’identificazione tra soprannaturale di lettura è quello che ci inaugurano la propria regia nel esistere e sopravvivere. La figura della interessa di più, ed è per questo che resta lungometraggio di finzione raggruppando donna migrante sembra emblematica, fondamentale lo spiazzamento nell’uso di temi e contesti già diversamente toccati nei come in altri vostri lavori, caratterizzati alcune figure retoriche del linguaggio precedenti lavori. Sette opere di dalla presenza di “diversi, marginali, cinematografico. Come l’uso delle misericordia, profonda allegoria “a strati” estranei”. È così? panoramiche, normalmente descrittive, che sull’esistenza e l’identità, può dunque Noi affrontiamo il tema della migrazione in per noi diventano l’esatto contrario, ovvero considerarsi tanto un punto di partenza maniera slegata dalla lettura sociologico- il tentativo di dissimulazione. Cioè una quanto una sintesi di arrivo. Che per realistica, ma come condizione umana ed dichiarazione di intenti del nostro sguardo maturità e consapevolezza smentisce la esistenziale. E in questo senso è vero, sulla realtà, che “non si può vedere giovane età degli autori, poco più che esistere si identifica con sopravvivere. completamente”. trentenni. Nell’affrontare la narrazione di L’immigrato clandestino è per eccellenza Com’è stato passare dal documentario un viaggio affatto lineare, si fanno colui al quale non viene riconosciuta alla finzione? accompagnare da due attori/personaggi un’identità e diventa per questo In realtà tutta la nostra produzione cine- antitetici in ogni senso: il veterano e catalizzatore di tutti i problemi identitari. video-artistica è già ibrida, sia a livello di pregiatissimo Roberto Herlitzka, nel ruolo di Un problema che anche noi, come gemelli, formato che di messa in scena. Quindi è un enigmatico ed ammalato trafficante di sentiamo fortemente dal punto di vista stato un passaggio naturale. merci, e la giovane rumena, sconosciuta in psicologico. Attraverso i contenuti e il Dove e in quanto tempo avete girato? Italia, Olimpia Melinte, nei panni di linguaggio formale, tentiamo di trasformare In cinque settimane, nel raggio di 1 km un’inattesa dark lady migrante. Il loro i fatti di cronaca a cui ci ispiriamo in quadrato da casa nostra. In quella periferia incontro è un percorso morale scandito in qualcosa di astratto, rarefatto. dove siamo cresciuti e ancora viviamo e che sette momenti, equivalenti alle opere Come risolvete cinematograficamente non funge da decoro formale, ma diventa corporali prescritte dalla dottrina cattolica. la distinzione tra il piano realistico da nel film un vero paesaggio astratto (fuori In concorso a Locarno 2011, premiato ad quello metaforico, o meglio allegorico, fuoco, linguisticamente), assolutamente Annecy e Villerupt e anteprima Fice agli così esplicito nel vostro film sin dal antinaturalistico. Incontri di Mantova, Sette opere di titolo? E come avete reclutato i due attori misericordia è un universo di misteri colti e Non lo sappiamo a priori. Per noi fare un protagonisti? rarefazioni eccentriche sul quale i fratelli, film è sempre un’esperienza nuova, viva. Per quanto riguarda Olimpia Melinte, identici e professionalmente simbiotici, Dunque il percorso all’interno dello sviluppo l’abbiamo selezionata dopo aver visto 300 rispondono all’unisono. è anche nostro. Il viaggio morale dei attrici in Romania. Mentre con Roberto A quali domande risponde il vostro protagonisti non è mai a prescindere, ma è Herlitzka, che ha letto la sceneggiatura non film? attraversato dai loro corpi. Lentamente il appena gliel’abbiamo mandata, l’intesa è Non risponde ma ne apre di ulteriori. discorso si astrae, ma parte rigorosamente e stata immediata. “Voglio fare questo film!”, Domande sull’esistenza che ci siamo posti insistentemente dai corpi. E in questo ci ci ha detto al telefono. Con loro abbiamo prima, durante e dopo il film. Che tipo di piace ricordare i fratelli Dardenne nel loro fatto alcune letture della sceneggiatura ma verità c’è in questa storia e nei suoi “determinismo”. Non abbiamo fatto prove non abbiamo mai provato le scene. protagonisti? Ma soprattutto: che tipo di con gli attori, ma abbiamo lasciato che fosse • ANNA MARIA PASETTI

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Cover storyGeorge Clooney &

LE REGIE - Confessioni di una mente pericolosa (2002), Good night, and good luck (2005), In amore niente regole (2007), Le Idi di marzo (2011)

Evan Rachel Wood e Ryan Gosling Bisogna metterci la faccia Ha illuminato la Mostra di Venezia con “Le Idi di marzo”, una campagna elettorale che svela bassezze e compromessi dello staff di un candidato alle primarie democratiche. Cast stellare, guidato da Ryan Gosling e dallo stesso regista

••• Un incontro veneziano affollato politici, non a caso disseminato di echi democratica in Iowa. Willimon è stato e disteso, all’indomani della fortunata prima shakespeariani, a partire dal titolo”. Per invitato a partecipare alla stesura della mondiale, ha costituito l’unico appuntamento entrare nel merito delle dinamiche profonde sceneggiatura con Clooney e Grant Heslov con la stampa del divo George Clooney, che agiscono nell’universo del film, ciò che ha (suo amico e socio). “Abbiamo avuto per le affiancato da buona parte del cast de Le Idi particolarmente intrigato Clooney è “la mani un soggetto molto solido, che aveva già di marzo, in uscita a metà dicembre, alla parabola morale di un giovane che si trova ottenuto ottimi risultati a teatro. La storia vigilia di una stagione di premi che potrebbe improvvisamente invischiato in una rete da gravita nel mondo delle primarie riservare al film non poche sorprese. cui sembra impossibile liberarsi, almeno con democratiche in Ohio, uno Stato altamente mezzi leciti. Al di là della situazione estrema simbolico dal punto di vista politico Tra politica ed etica presentata nelle Idi, credo che a tutti nella all’interno della Confederazione”. “Le Idi di marzo non è un film politico”. vita sia capitato uno o più momenti in cui ci si Candidato è il governatore Mike Morris (lo Alla domanda inevitabile, il democratico è trovati a un bivio fondamentale. Il stesso Clooney), protagonista è la sua corte George Clooney non cade nella trappola personaggio di Stephen Meyers è il nostro di strateghi della comunicazione politica. Su dell’ovvietà. Che farebbe perno su ‘caso al bivio’. Ma attenzione”, precisa tutti si mette in evidenza il trentenne un’autocritica preventiva – o post-clintoniana Clooney, “questo film è emblematico perché Stephen Meyers (Ryan Gosling), che diventa – al proprio schieramento politico. E dunque, rispecchia comportamenti umani, non ha il fil rouge nonché punto di vista della insiste, “è un thriller che affronta scelte di alcuna intenzione prescrittiva. Io, infatti, non narrazione. L’arena metaforica è quella di moralità inserite in un contesto politico”, ritengo che il cinema debba indicare dei una Washington simbolo del potere facendo intuire che al posto dell’espressione comportamenti, piuttosto rispecchiarli. occidentale. Come acutamente precisa Paul “film politico” gli intervistatori Qui si riflettono e forse si fa riflettere su Giamatti, che nel film interpreta il ruolo del sottintendono “film partitico”. Certamente azioni e reazioni profondamente legate al capo della campagna elettorale del rivale ognuno è dotato di libera interpretazione, mondo della politica e del potere. Oggi come (sempre democratico) di Morris: ma seguendo alla lettera le definizioni del un tempo. Non a caso il titolo è ripreso da “Washington è un ambiente talmente regista-attore-produttore lo spazio per i vicende della Roma di Giulio Cesare”. viscido che ci fa apparire Hollywood come dubbi sull’identità del film è davvero ridotto. un parco giochi per bambini”. È per questo “In questo lavoro, come in altri che ho Dal teatro al cinema che l’interesse del 50enne divo del Kentucky realizzato come attore, mi interessava Il testo è tratto da una pièce teatrale, è più legato alla “moralità” che non alla osservare il comportamento degli esseri Farragut North, nato da un’esperienza politica in senso stretto. “Adattando il testo umani di fronte a questioni etiche. In questo autobiografica dell’autore Beau Willimon, teatrale per lo schermo e poi dirigendolo, senso ritengo che Le Idi di marzo sia che ha fatto parte dello staff della campagna avevo il chiaro modello della morality play un’opera dai toni più personali che non elettorale di Howard Dean alla presidenza nata nel Medio Evo, a cui si è poi ispirato

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Clooney a Venezia è la competizione stessa”, è l’opinione di (foto: Pietro Coccia) Philip Seymour Hoffman che nel film entra nei panni di Paul Zara, il responsabile della campagna elettorale. “Oggi in America, e credo ovunque in Occidente, chi gioca a competere in qualunque campo segue delle regole che lo portano a comportarsi in maniera simile. Ed è per questo che solo apparentemente si può insinuare che un presidente come Barack Obama assomigli a George W. Bush. Sono naturalmente opposti per vari e ovvii motivi, ma agiscono nella medesima ‘arena da combattimento’ e per questo sono talvolta indotti a simili comportamenti”.

La comunicazione strategica Etica, politica e soprattutto comunicazione. È questo infatti l’altro grande tema del quarto film da regista di George Clooney, un argomento che “geneticamente” lo interessa, come ha dimostrato anche in occasione del suo esordio alla regia, Confessioni di una mente pericolosa. Ma oggi, negli Stati Uniti, è possibile fornire e ricevere un’informazione attendibile? Secondo Evan Rachel Wood “nel mio Paese l’informazione e la comunicazione sono territori viziati, non attendibili. Ho spesso l’impressione che se voglio veramente conoscere come stanno le cose devo cercare altrove, magari in Europa. In ogni caso il punto di vista americano è molto poco laico”. Di tutt’altra opinione è Philip Seymour Hoffman, secondo il quale “ormai grazie alla Rete si ha accesso a qualunque cosa, alla verità. Purché la si voglia veramente scoprire, questa verità”. Naturalmente il problema della comunicazione strategica in una campagna elettorale complica la questione, perché in effetti è “puro marketing”, chiosa Giamatti.

Personaggi “disgustosi” A parte il protagonista Stephen Meyers, che Ryan Gosling considera “profondamente molto del teatro di Shakespeare. Ma Obama è come Bush? umano, non esente da difetti di fronte al Insomma, la storia ha radici che partono La contravvenzione dell’onestà sembra la prima bivio in cui si ritrova”, gli altri personaggi de molto lontano e hanno meno a che fare regola “d’immoralità” in politica. “Eppure io Le Idi di marzo sono tutt’altro che con il partitismo americano di quanto non non penso che siano tutti così”, annuncia empatici. Anzi, secondo Paul Giamatti sono sembri a un primo livello. Nel testo Clooney, raccogliendo il consenso di Paul decisamente “disgustosi: una fatica originario la figura del governatore Giamatti per il quale “il vero problema in interpretarli, li vorresti piuttosto Morris non compare mai in scena, rimane politica, ma non solo in politica, è che bisogna sopprimere. Questi professionisti sono solo evocata. È stata inserita nel film per scendere a compromessi se si vuole raccogliere il ampiamente documentati, li conosciamo animare una narrazione più massimo consenso. Ed è noto che la democrazia come tipologia contemporanea, e cinematografica”. Clooney afferma di si basa sulla raccolta del consenso, per questo il osservandoli mi sono preparato ad aver deciso di interpretarne il ruolo limite tra lecito e illecito è tanto sottile. E questa affrontare il mio”. Al contrario, Seymour perché “nessuno era disposto a farlo”. sottigliezza aumenta quando in gioco ci sono Hoffman ha preferito isolarsi nella D’altra parte, la delusione di fronte al strategie elettorali. Lo staff farebbe qualunque preparazione del personaggio: “mi sono comportamento del suo personaggio nei cosa pur di far eleggere il proprio candidato, ma posto domande sull’orgoglio umano, sulla confronti della stagista Molly Stearns attenzione, non per puro spirito di battaglia, ma necessità di essere ascoltati, senza (Evan Rachel Wood) rimanda a un passato perché sinceramente crede che il proprio uomo confrontarmi con l’esterno”. D’altra parte non troppo remoto che porta il nome di sia il migliore e possa far del bene al Paese”. George Clooney, star che dirige altre star, ha Bill Clinton. L’attrice, tuttavia e Questo, in effetti, è quanto emerge da Le Idi di fornito a tutti la massima libertà. “Essendo prevedibilmente, si schermisce ribadendo marzo proprio in riferimento al suo giovane sostanzialmente un attore, George ci che “nulla di nuovo è sotto il sole. Non ci protagonista, che ciecamente crede nell’onestà parlava nella nostra lingua”, rileva la Wood. sono specifici riferimenti legati alla di Morris e per lui, paradossalmente, farebbe • ANNA MARIA PASETTI vicenda di Clinton”. carte false. “Siamo in un sistema dove a vincere

VIVILCINEMA novembredicembre11 31 schede critiche IL GIORNO IN PIÙ

di Massimo Venier lavorare in una casa editrice: si rivela Sceneggiatura: Massimo Pellegrini, Federica Pontre- difficile per gli sceneggiatori moli, Fabio Volo, Massimo Venier dal romanzo di amalgamare le componenti della Fabio Volo …Fotografia: Paolo Carnera …Montag- trama, così come le incertezze del gio: Walter Fasano …Musiche: Paolo Buonvino, Giu- personaggio, che incarna e aggiorna liano Tavani …Interpreti: Fabio Volo, Isabella Rago- i teneri ma fortunati amatori del nese, Stefania Sandrelli, Pietro Ragusa, Roberto Citran, Camilla Filippi, Lino Toffolo, Luciana Littizzet- cinema di Francesco Nuti. Una love to …Produzione: ITC Movie, Rai Cinema …Distribu- story interrotta sul nascere dalla zione: 01 …Italia 2011 …colore 110’ partenza per l’America di Michela, che attraversa i binari dell’attrazione ••• È UNA commedia di puro fisica e le tappe del percorso intrattenimento Il giorno in più, amoroso delineate dal primo libro di riduzione per lo schermo affidata cui la ragazza cura la pubblicazione, all’onesto artigiano Massimo Venier rispettate come un gioco fino ai (noto per i film di Aldo Giovanni e consueti malintesi, allontanamenti, Giacomo) dell’omonimo libro di rancori e scaramucce che precedono Volo, che al cinema propone da anni Ragusa), vicende intrecciate con la ormai logoro per la Sandrelli, non l’immancabile lieto fine, su uno il personaggio dell’eterno ragazzo, vita sentimentale del novello Peter fosse per la variante del compagno schermo grande e panoramico ma immaturo e un po’ faccia di bronzo, Pan: mollato in apertura dalla della terza età, qui un trascinante dal respiro e dalle ambizioni più incapace di impegnarsi in amore, fidanzata che per l’astio accumulato Lino Toffolo) e gli fa assumere contenuti. I numerosi estimatori del scanzonato e poco in sintonia con la gli getta le chiavi dell’auto nei maggior prestigio agli occhi del Fabio Volo maître-à-penser e realtà, pronto ad attraversare con Navigli, il nostro si rivela insensibile capo e dei colleghi, oltre a intrattenitore non rimarranno delusi. baldanza e un’insoddisfazione ai segnali in codice lanciati dalla sollevarlo da incontri erotici poco Peccato che gli ingredienti di questa strisciante l’ambito professionale. Il vicina di casa per rimanere graditi (la figlia del facoltoso commedia fatichino a combinarsi in giorno in più si apre sulle vicende affascinato dalla ragazza che ogni cliente Roberto Citran). Al armonia, con un bel gioco di lavorative del dipendente di una mattina prende lo stesso tram momento dell’entrata in scena comprimari che si rivela ben più società di consulenza finanziaria, che (Ragonese), in un gioco di sguardi della ragazza del tram, la sapido del percorso sentimentale al sfrutta suo malgrado l’assenza per che per una buona metà film narrazione subisce uno scossone e centro della trama – confrontate con malattia di una più avviata collega rimane privo di conseguenze ma che ancor di più sterza quando Michela la recente commedia Usa Amici di (poco incisivo cameo del consente al protagonista di (o Agnese, nome virtuale derivato letto, con la coppia Timberland- prezzemolino Littizzetto) e si inventarsi una storia fissa, una da uno degli onnipresenti spot Kunis, che presenta diversi aspetti in impone sul logorroico collega in crisi relazione seria che conforta la occulti del film, come ormai usa in comune… sentimentale (il bravo Pietro madre apprensiva (personaggio Italia) si trasferisce a New York per MARIO MAZZETTI

intervistaFabio Volo Talento e stakanovismo Il grande successo letterario dell’autore-attore, “Il giorno in più”, diventa un film. Ambientato tra Milano e New York, vede il protagonista affiancato da Isabella Ragonese

••• Che differenza c’è tra lo scrivere una sceneggiatura dalle mie scelte. Forse non vieni ripagato esattamente con il risultato che e un romanzo? ti aspettavi, ma certo dopo la tua prova di coraggio sei cambiato, forse Non è la prima volta che scrivo un copione, ma quella del Giorno in molto se non addirittura in meglio. Il premio, quando accetti il rischio, è più è la prima sceneggiatura tratta da un mio romanzo. Sono molto molto più di quanto ti aspettavi. Nella mia vita, con tutto quello che soddisfatto del risultato finale. Credo che Massimo Venier abbia fatto faccio, punto a rigenerarmi ed evolvere. Ogni volta acquisisco una forza, un ottimo lavoro e sia riuscito a cogliere in pieno lo spirito del libro. una sicurezza e una spinta a rischiare ancora. Non con arroganza, perché Lei interpreta il protagonista del film e del romanzo: come credo che la vita sia proprio questo: incontrare ciò che è inaspettato avete scelto Isabella Ragonese? riuscendolo a guardare da un altro punto di vista. È un personaggio che, in qualche maniera, sento come molto vicino e Ha mai pensato di dirigere lei il film? quindi ho trovato giusto interpretarlo io. Quando pensavamo, invece, È stata una valutazione che abbiamo fatto insieme alla produzione, ma a quale attrice potesse portare sullo schermo il personaggio di sinceramente ho preferito cedere il testimone a Massimo Venier e alla sua Michela, il nome di Isabella è stato il primo a venirci in mente. Non è grande esperienza. Preferisco aspettare e concentrarmi sul mestiere solo una bella donna, ma è anche dotata di una femminilità pulita e dell’attore, per cui nutro il massimo rispetto. acqua e sapone, perfetta per come mi ero immaginato il Cinema e libri: un binomio sempre più importante…. personaggio. Ho esordito al cinema grazie ad Alessandro D’Alatri, che mi ha voluto per Quanto l’affascina il rischio di adattare il suo primo romanzo, Casomai, mentre ho scritto anche prima di pubblicare Il giorno in più. di così grande successo? Sono tutti passaggi importanti della mia vita e della mia carriera. Spero di Adattare un romanzo non è mai facile ed esserne io l’autore, se può proseguire nel percorso di evoluzione, facendo cose interessanti come è avere facilitato determinati passaggi, ha reso più complessi altri. accaduto finora. Del resto sono uno stakanovista: pur non avendo un Personalmente, se mi devo dare un merito è proprio quello di aver talento specifico, la mia determinazione è quella che mi ha portato ad sempre voluto rischiare. Se c’è da fare un salto nel buio, nella vita ottenere tutto questo tramite il lavoro. come nel lavoro, lo faccio. Credo di essere stato sempre ricompensato MARCO SPAGNOLI

32 VIVILCINEMA novembredicembre11 schede critiche THE ARTIST

sonoro con tutte le conseguenze che racconta il sonoro, l’utilizzo del caso. Su questa linea di confine dell’espressività dell’attore, della siede George Valentin, un attore mimica, del corpo. Attori che non dal grande charme che si hanno nulla da invidiare a quelli accompagna sullo schermo col suo più famosi dell’epoca, con un amatissimo cane. Un giorno grande Jean Dujardin (premiato a l’attore hollywoodiano si scontra Cannes), che da solo vale tutto il letteralmente con una giovane film, oltre alla splendida e aspirante attrice (la bellissima e incantevole gestualità di Bérénice affascinante Bérénice Bejo) che, Bejo. Se lo spettatore non sapesse con lui abbracciata, condividerà che The artist è un film girato una foto pubblicata su Variety e oggi crederebbe di trovarsi di una parte da ballerina in un suo fronte ad un film dell’epoca. film, sancendo la nascita di una Proprio perché potremmo nuova stella: Peppy Miller. Ma considerarlo come l’ultimo film l’ascesa di Peppy corrisponde al muto girato prima della grande tramonto di George in un destino rivoluzione del sonoro. Il film è beffardo e malinconico. divertente, scanzonato, graffiante, di Michel Hazanavicius più, tempestata di ricordi in Guardando The artist non cinico, coinvolgente e tenero. La bianco e nero, senza voci, con possono non venire in mente film Sceneggiatura: Michel Hazanavicius …Fotografia: costruzione della parabola Guillaume Schiffman …Montaggio: Anne-Sophie cartelli scritti al posto dei come Cantando sotto la discendente di George Valentin, Bion, Michel Hazanavicius …Musiche: Ludovic Bour- dialoghi. Operazione nostalgia? pioggia o È nata una stella, che da superstar sprofonda nella ce …Interpreti: Jean Dujardin, Bérénice Bejo, John Niente di più lontano dalla realtà, attori come Gene Kelly, registi crisi che ha colpito veramente Goodman, Missi Pyle, James Cromwell …Produzio- perché Michel Hazanavicius con come Stanley Donen. La molti attori dell’epoca, ne: La Petite Reine, La Classe Américaine, uFilm, JD questo film ha il merito di leggerezza, la capacità di Prod, France 3 Cinéma …Distribuzione: Bim …Fran- accompagnata dalla repentina cia 2011 …b/n 100’ raccontarci il passato con un tocco raccontare un’epoca chiave nella salita di Peppy Miller alla ribalta di contemporaneità, regalandoci storia del cinema e non solo: della grande Mecca del cinema, ••• NELL’ERA della tecnologia una carrellata di personaggi dal tuttavia, Hazanavicius guarda diventa così metafora di un’arte avanzata, dell’alta definizione, sapore moderno. Un vero e oltre questi riferimenti che piega gli artisti ma che non li della tridimensionalità, sedersi in proprio distillato di immagini. cinematografici compiendo spezza, restituendo loro vigore e sala per vedere The artist è come Hollywood 1927: siamo vicini alla un’operazione rischiosa, perché al qualche inaspettata chance. tuffarsi in un’epoca che grande rivoluzione che racconto si somma anche la DAVIDE ZANZA non c’è traghetterà il cinema dal muto al tecnica: il bianco e nero, il muto

intervistaMichel Hazanavicius L’essenza del cinema Dopo il gran successo a Cannes è in arrivo “The artist”, virtuosa ricostruzione del cinema muto con una star (Jean Dujardin) che non resiste all’avvento del sonoro

••• “Era un’idea che avevo da tempo: i Grazie al mio produttore, un’ossessione è diventata realtà. film muti sono stati l’espressione più pura del cinema, ed eccoci qua”. E dietro la cinepresa? Così il francese Michel Hazanavicius, celebre in patria per le spy-parodie Un film così è il massimo banco di prova per un autore: ogni cosa deve di OSS 117, rivela il background di The artist, film muto e in bianco e filtrare dall’immagine, dall’organizzazione dei segni inviati allo nero che è valso a Jean Dujardin la Palma come miglior attore all’ultimo spettatore. Festival di Cannes, nonché quella a quattro zampe, il Palme Dog, al Senza rinunciare all’entertainment? terrier Uggy, lo strepitoso compagno d’avventure del protagonista. La Amo lo spettacolo e voglio sempre fare qualcosa che diverta. Non solo, commedia romantica, ambientata tra gli anni ‘20 e ‘30, segue il divo già dai tempi di OSS 117 mi interessa la stilizzazione della realtà, poter George Valentin (Dujardin strizza l’occhio a Valentino e William Powell), giocare con i codici. caduto in disgrazia con l’avvento del sonoro, e Peppy Miller (Bérénice Stile e contenuto: qual è l’alchimia? Béjo, la splendida moglie di Hazanavicius), una figurante che proprio Non volevo fare un film realista né tantomeno una parodia o un grazie a lui varca la soglia dei Kinograph Studios e diventa la stella del pastiche, cercavo una storia capace di essere insieme romantica, ironica e cinema parlante. tragica, perché credo che il mélo vada a nozze con la forma del muto. Hazanavicius, come si diventa The artist? Il muto aveva delle regole Ci pensavo da anni, l’idea proviene dall’ammirazione per il cinema degli precise. anni ’20, che affidava alle immagini e alla musica tutte le emozioni. Fare Certo, innanzitutto pochi un film muto significava per me ritornare all’essenza del cinema: attori protagonisti e una storia lavorare unicamente sui sentimenti, puntare tutto sulle emozioni. lineare: ho cercato di Difficoltà produttive? mantenere queste regole e Gli americani che hanno lavorato al film erano entusiasti, ancor di più metterle a confronto con la perché da loro un film così nessuno avrebbe il coraggio di realizzarlo. nostra contemporaneità, Comunque anche noi abbiamo ricevuto tante porte in faccia, l’abbiamo senza svilirle. girato in America e mai avremmo pensato di finire in concorso a Cannes. FEDERICO PONTIGGIA

VIVILCINEMA novembredicembre11 33 schede critiche LE IDI DI MARZO

di George Clooney a dilemmi morali e professionali e Titolo originale: The Ides of March …Sceneggiatura: reagisce a modo proprio, d’impulso George Clooney, Grant Heslov, Beau Willimon dalla o per esperienza, pagandone lo pièce “Farragut North” di Beau Willimon …Fotogra- scotto. Esemplare il percorso del fia: Phedon Papamichael …Montaggio: Stephen Mir- professionista, che crede nella rione …Musiche: Alexandre Desplat …Interpreti: propria missione come crede alla Ryan Gosling, George Clooney, Evan Rachel Woods, caratura del candidato Morris, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Jeffrey Wright, Marisa Tomei …Produzione: Smoke House, salvo scoprirne magagne di un tipo Cross Creek Pictures, Exclusive Media Group ben noto anche a noi italiani e, pur …Distribuzione: 01 …Usa 2011 …colore 101’ preservandone l’immagine pubblica, non disdegnando mezzi ••• L’IDEA, a leggere le note di infimi per restare in sella. In una produzione, è quella del classico girandola di bassezze e soluzioni film dove un giovane volenteroso e facili, il personaggio più ligio alle inesperto si affaccia sulla ribalta regole appare quello interpretato politica al fianco di un candidato da Seymour Hoffmann, la “vecchia per scoprirne tutto il marcio e, elettori dell’influente senatore nero staff (il film è tratto dall’opera scuola” che si è fatta le ossa sul disgustato, scendere dalla giostra. Thompson (Jeffrey Wright); teatrale di Beau Willimon Farragut campo, manipola la stampa, si Non è così, per fortuna, per lo Stephen dipende dal più esperto e North), il susseguirsi di sorprese, espone ma deve arrendersi non al meno non c’è manicheismo cinico Paul (Philip Seymour colpi di scena, piste offerte allo migliore ma a chi riesce a soffocare nell’avvincente, ben calibrata Hoffman), mentre il rivale Pullman spettatore più smaliziato è molto uno scandalo. quarta regia di George Clooney, ha come addetto alla ben costruito e, seppur scevro da Clooney è prima di tutto un attore habitué di Venezia dove il suo Le comunicazione il non meno abile ingenuità hollywoodiane, resta e la bravura del cast denota la sua Idi di Marzo ha inaugurato Duffy (Paul Giamatti). Tra soffiate fruibile dallo spettatore medio affezione per ogni collega, oltre l’edizione 2011. Il protagonista controllate alla stampa (incarnata anche quando il protagonista alla capacità di scelta. Con notevoli Ryan Gosling (quello di Drive, volto dalla sveglia ma manovrabile scopre di essere una pedina ora apporti tecnici (montaggio e magnifico e tecnica controllata) è Marisa Tomei), colpi bassi, notizie contesa, ora pronta ad esser musiche su tutti) arriva dritto al Stephen, addetto alle pilotate date in pasto ai blogger, si sacrificata. C’è del marcio nella punto senza slabbrature, comunicazioni del governatore inserisce la stagista Molly (Evan politica, bella scoperta, ma il bello richiamando alla memoria quel dell’Ohio Mike Morris (lo stesso Rachel Woods) ad attirare del film è che ogni personaggio, cinema liberal, di denuncia che Clooney), uno dei due politici in l’attenzione dell’indefesso scolpito con precisione e tale da negli anni ’70 ha fatto grande lizza nelle primarie democratiche comunicatore, soltanto per offrire a ciascuno dei numerosi Hollywood. Con buona pace di chi per la corsa alla presidenza. È il complicargli la vita. (grandi) attori almeno una scena pensa a Clooney come a una fatua momento cruciale per stabilire chi Lo svolgersi della campagna memorabile, è al tempo stesso macchina da gossip… sarà il candidato, in ballo i grandi elettorale vissuta dalle stanze dello cinico e vulnerabile, si trova davanti MARIO MAZZETTI ALMANYA

mondo. Movimenti che non sono in questo momento, senza solo fisici, legati al passaggio tra un dimenticare il racconto del passato, territorio e l’altro alla ricerca di il film si trasforma in una sorta di lavoro e nuove prospettive. Il on the road verso scenari nuovi e regista compie questo percorso inesplorati, alla ricerca di quella zigzagando fra passato e presente vena migratoria nascosta nel sotto lo sguardo attento e pieno di profondo dell’animo di ognuno di attese del piccolo Cenk, che noi. Almanya ha il merito di durante questo incontro tribale offrire allo spettatore una miriade chiede esplicitamente alla famiglia: di sfumature. La famiglia Yilmaz “chi e cosa sono io veramente? rappresenta un condensato della Tedesco o turco?”. Per rispondere a sfida che attende le nuove questo pressante interrogativo, la generazioni, in bilico fra cugina gli racconta le vicende l’appartenenza alle origini e un passate di suo nonno. Heseyin mondo costruito a partire da loro. entra in Germania da solo, è Il film è un gioco di sguardi, un l’immigrato numero un milione e di Yasemin Samdereli numerosa famiglia, comunica loro passaggio orale di esperienze, un un sogno tenuto nel cassetto per uno: ha lasciato l’Anatolia per continuo monito ad esplorare le Sceneggiatura: Yasemin Samdereli, Nesrin Samde- preparare la strada alla sua reli …Fotografia: The Chau Ngo, Moritz Kaethner tanto tempo e solo ora realizzato: proprie coscienze e i propri sogni, …Montaggio: Andrea Mertens …Musiche: Gerd l’acquisto di una casa in Turchia. Il famiglia. Dopo anni di sacrifici sarà senza dimenticare chi siamo stati, Baumann …Interpreti: Fahri Ögün Yardim, Demet capofamiglia inizierà un’opera di in grado di far compiere anche a cosa siamo oggi e cosa saremo Gül, Vedat Erincin, Lilay Huser, Denis Moschitto, convincimento perché si possa loro questo viaggio, contaminando domani. Petra Schmidt-Schaller, Aylin Tezel …Produzione: organizzare un viaggio comune e facendosi contaminare DAVIDE ZANZA Roxy Film …Distribuzione: Teodora …Germania/ dall’anima nuova e bizzarra del Turchia 2011 …colore 97’ per sistemare questa casa e porre la prima pietra per un futuro suolo tedesco. Contemporaneamente a questa ••• HUSEYIN YILMAZ è il patriarca diverso, magari dove tutto è nato. storia si racconta il presente, di una famiglia turca che, durante Almanya è una divertente l’animo variegato di questa gli anni ’60, è emigrata in commedia che, partendo famiglia, chi ha sempre presente il Germania in cerca di lavoro e dall’esempio della migrazione luogo di origine e chi, come i figli fortuna. Dopo le iniziali difficoltà si della comunità turca in Germania, nati in Germania, è in bilico fra il è integrata perfettamente sul racconta in maniera intelligente e ricordo tramandato e l’oblio. territorio tedesco e lì sono nate le mai banale dei movimenti Finalmente, dopo varie e divertenti nuove generazioni. Un giorno migratori che l’uomo compie peripezie, il viaggio può iniziare e Huseyin, riuniti i membri della costantemente in giro per il

34 VIVILCINEMA novembredicembre11 schede critiche LE NEVI DEL KILIMANGIARO

rappresentante sindacale Michel può” dei concetti di condivisione, (l’ottimo, consueto Darroussin) solidarietà, impegno anche a costo conduce il gioco ma è tra gli di lasciare sgomenta la prole di estratti a sorte, e la festa di addio fronte a percorsi – complice un e concomitante anniversario di intrinseco senso di colpa – matrimonio con colleghi, amici e indubbiamente anacronistici ma famiglia assume toni dolceamari, che portano all’inclusione, a con un’intensità derivante dalla porgere l’altra guancia, a rievocazione dell’amore ricominciare con sorprendente perdurante che commuove per facilità, passando per una salutare sincera partecipazione e che crisi di coppia, per una denota l’affetto che il regista momentanea (ed esilarante) riversa sui propri personaggi emancipazione della moglie (capirete anche il perché del lavoratrice… titolo). Ma il regalo riservato alla Non siamo in un film di Ken Loach di Robert Guédiguian trascurate dalla distribuzione, si coppia, l’occorrente in denaro per o Mike Leigh, pertanto gli Titolo originale: Les neiges du Kilimandjaro …Sce- tratta di una favola amara, un viaggio esotico da tempo assistenti sociali sono fuori scena, i neggiatura: Robert Guédiguian, Jean-Louis Milési paradigmatica, sospinta sospirato, non passa inosservato a ragazzi randagi sono incantevoli e …Fotografia: Pierre Milon …Montaggio: Bernard dall’ideologia, nella quale la chi dal licenziamento ha tutto da i conflitti familiari hanno la Sasia …Interpreti: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Dar- verosimiglianza cede il posto perdere, con una buona dose di sordina. Anche se “accomodata” roussin, Gérard Meylan, Grégoire Leprince-Ringuet, Maryline Canto, Anaïs Demoustier, Adrien Jolivet all’empatia e a una fede ostinata rancore verso un collega anziano con gli anni, l’impostazione di …Produzione: Agat Films, France 3 Cinéma …Distri- nella natura umana. con ben altri incentivi e serenità Guédiguian resta sostanzialmente buzione: Sacher …Francia 2011 …colore 107’ Michel e Marie-Claire sono una nell’era del precariato. La rapina in anti-borghese, spiazzante e il coppia ancora affiatata, casa, lo shock della moglie percorso dei maturi protagonisti ••• FAVOLE plebee a Cannes 2011 nonostante gli anni trascorsi (l’incantevole musa Ascaride), riflette più che mai elucubrazioni, con Kaurismaki e Guédiguian: assieme e gli stenti per crescere i l’avventurosa scoperta del approccio esistenziale, qualche crisi storie di vite scivolate nella spirale figli: lui lavora(va) al cantiere colpevole, l’avvicinamento di mezza età e di appartenenza di del bisogno, finanche – l’avreste navale (naturalmente di Marsiglia, all’instabile condizione economica un autore tornato a far breccia nel mai detto? – con lieto fine. Nel città natale del regista), lei fa le della famiglia del ladro conducono cuore del pubblico festivaliero: a caso di Guédiguian, finalmente sui pulizie a domicilio. Il film si apre a una svolta narrativa che approda Cannes, inspiegabilmente al nostri schermi dopo tre opere sulla drammatica lotteria che il a ciò che sta davvero a cuore al Certain regard mentre i francesi in (Viaggio in Armenia, Lady Jane, sindacato si inventa per decidere compagno Guédiguian: concorso erano mediamente L’armée du crime) fuori dagli chi perderà il lavoro, visti gli l’aggiornamento ai tempi della deludenti, applausi scroscianti. schemi e forse per questo esuberi: l’anima buona, disoccupazione e del “si salvi chi MARIO MAZZETTI LA TALPA

narrazione che lasciano ben poco di Tomas Alfredson spazio al romanzesco e quasi Titolo originale: Tinker Tailor Soldier Spy …Sceneg- nessuno all’azione. Disillusione, giatura: Peter Straughan, Bridget O’Connor dal romanzo omonimo di John Le Carré …Fotografia: solitudine, senso di perdita, Hoyte Van Hoytema…Montaggio: Dino Jonsater spaesamento, memoria del passato …Musiche: Alberto Iglesias …Interpreti: Gary e grigiore quotidiano sono gli Oldman, Kathy Burke, Benedict Cumberbatch, Colin ingredienti di una vicenda che si Firth, Tom Hardy, Ciaran Hinds, John Hurt, Toby può ben riassumere in pochissime Jones, Mark Strong …Produzione: Working Title, righe senza nulla svelare. Da molto Karla Films, Paradis Films, Kinowelt …Distribuzione: Medusa …Gran Bretagna 2011 …colore 127’ tempo c’è un infiltrato sovietico nel Circus, il servizio guidato da ••• DIMENTICATE James Bond. È Controllo (John Hurt). Questo una spy story per palati fini ed doppiogiochista non può che essere esige un impegno estremo di uno della squadra, si annida attenzione La talpa. Un film per dunque nel gruppo di cui fanno coloro che hanno la pazienza e parte l’ambizioso Percy (Toby l’intelligenza di infilarsi dentro Alfredson (sua la vampira bambina solo che tutto ha sacrificato al Jones), il raffinato Bill (Colin Firth), un’intricata vicenda di cui forse di Lasciami entrare), che ha evitato lavoro e che pensa costantemente il roccioso Roy (Ciaran Hinds), lo non è possibile scoprire il bandolo ogni spettacolarizzazione e ha alla moglie assente. Ruolo a suo zelante Toby (David Dencik) e lo per congetture e ipotesi razionali, saputo restituire il clima dimesso, modo romantico, ma di un stesso Smiley. Proprio lui, ma solo lasciandosi andare quasi depressivo, in cui si muovono romanticismo controllato e asciutto, allontanato dai servizi dopo una all’intuizione, seguendo queste spie “vere”, funzionari che era stato di Alec Guinness nella missione in Ungheria andata storta, idiosincrasie personali e intenti a parlare del più e del meno, serie televisiva ispirata al viene richiamato da un membro del identificandosi in uno dei giocatori, a prendere il tè, a porsi domande personaggio e che ora è di Gary governo con l’incarico di scoprire la pedina anche lui di un gioco più senza risposta, piuttosto che Oldman, erede assolutamente spia, aiutato nell’indagine dal grande e in certa misura perverso. seducenti ed elegantissimi agenti degno di quel geniale attore. Dei giovane Peter (Benedict Tessitura notevole di una trama segreti impegnati in rocamboleschi vari libri dedicati a Smiley, il più Cumberbatch), restando spionistica non solo grazie alla inseguimenti su auto da corsa o famoso è certamente proprio La ovviamente fuori dai ranghi. raffinata scrittura di John Le Carré, duelli in alta quota. talpa, pubblicato nel ’74: un Nostalgico, come tutti i film di dalla cui penna di insider (era stato Ha una qualità profondamente romanzo di 349 pagine intriso delle spionaggio girati dopo la caduta lui stesso a lungo nei servizi di Sua umana e semplice questa storia, vista atmosfere della Guerra Fredda, che del Muro di Berlino, La talpa ha un Maestà britannica come agente in concorso a Venezia, come ce l’ha il ha in originale un titolo ispirato a andamento misterioso, freddo, dell’MI5 e dell’MI6) è nato Tinker protagonista di una vicenda di una filastrocca per bambini ellittico, a tratti quasi scostante. Taylor Soldier Spy, ma anche per tradimento, amicizia e sospetto: (stagnaio, sarto, soldato…). Come si diceva, per palati fini. merito del regista, lo svedese Tomas l’agente Smiley, un uomo rimasto Alfredson lo condensa in due ore di CRISTIANA PATERNÒ

VIVILCINEMA novembredicembre11 35 schede critiche J. EDGAR

di Clint Eastwood divertente, pur essendo un po’ Sceneggiatura: Dustin Lance Black …Fotografia: Tom troppo indulgente e Stern …Montaggio: Joel Cox …Musiche: Clint moderatamente agiografico, Eastwood …Interpreti: Leonardo DiCaprio, Naomi J.Edgar è un film perfettamente Watts, Armie Hammer, Judi Dench, Josh Lucas omogeneo al cinema di Clint …Produzione: Malpaso, Imagine Entertainment, Win- Eastwood e al suo pantheon di tergreen Productions …Distribuzione: Warner Bros …Usa 2011 …colore 137’ celluloide fatto di eroi conservatori, talora al limite del ••• È UN FILM molto personale reazionario. Un’altra pellicola quello che Clint Eastwood dedica sull’importanza dell’onestà e sul al celebre fondatore dell’FBI, patriottismo di una figura interpretato in maniera contraddittoria, al tempo stesso straordinaria da un quasi fondamentale della storia irriconoscibile Leonardo DiCaprio. americana, su cui il cinema si è Lo J.Edgar Hoover raccontato da soffermato solo di tanto in tanto, Eastwood viene ritratto senza mai dimostrare il coraggio soprattutto nel suo privato, con le avuto da Eastwood nell’esplorare sue ansie, le sue paure, il suo da vicino il misto di geniali rapporto con una madre pari solo alla sua lungimiranza, vita di quest’uomo geniale e, al menzogne e di miserevoli verità di oppressiva, lasciando sullo sfondo Hoover dà vita ad un metodo tempo stesso, molto fragile: dalla cui era fatta la vita di Hoover. cinquanta anni di storia americana investigativo moderno, guerra al crimine organizzato al Un film decisamente importante che il burocrate, nella realtà, ha comprendendo l’importanza del rapimento del figlio del celebre che, seppur foriero di prevedibili e attraversato con spregiudicatezza rapporto con i media e tutelando il trasvolatore atlantico Charles in parte giustificate polemiche, e pugno di ferro. proprio operato con Lindbergh, Eastwood mostra colpisce lo spettatore per la scelta Sin da subito Eastwood mette in un’importante quanto ovviamente Hoover nella sua intimità con del regista di affrontare la vita di mostra il grande talento di Hoover deprecabile attività di dossieraggio l’amico e vice Clyde Tolson, con cui un uomo pubblico seguendolo nel nel comprendere la necessità di in grado di tutelarlo nei confronti ha condiviso i giorni di gloria e suo ambiguo privato, fondato una nuova metodologia delle eventuali decisioni di ogni quelli certamente più difficili fino soprattutto sull’incapacità di investigativa, fondata nuovo Presidente americano. ad arrivare al rapporto con Richard ammettere la verità riguardo se scientificamente sui fatti e, Mezzo secolo di storia degli Stati Nixon e la sua manifesta volontà stesso e di essere compassionevole soprattutto, sulle prove. Uniti sono così affrontati da di violare la legge a scopi politici. nei propri confronti così come nei Ossessionato dalla minaccia Eastwood seguendo alcuni dei Solido, interessante e a tratti confronti degli altri. comunista, con una testardaggine momenti che hanno definito la perfino appassionante e MARCO SPAGNOLI SETTE OPERE DI MISERICORDIA

autoriale nella misura in cui chiede contrappuntano il dettato: e concede allo spettatore di essere Luminita e Antonio, due facce altrettanto. E non da questo Sette, della stessa dolente, sofferta ma da sempre: cortometraggio umanità, perché si può non essere d’esordio nel 2002, Il giorno del malvagi e comunque vendere un santo; poi Maria Jesus, L’esame neonato, fare i soldi a prezzo della di Xhodi e le installazioni (Love e vita altrui. Non solo l’occasione, ma No fire zone) in giro per il mondo, il corpo (del reato) fa l’uomo ladro: i De Serio fanno sul serio. togliere il corpo, e basta La loro ultima “eroina” è Luminita quell’opera di spoliazione per (Olimpia Melinte), una giovane riaprire alla conciliazione, al migrante clandestina che miracolo (finale) di una sparizione sopravvive in una baraccopoli. che sottrae al presente per dare Marginale e reietta, per uscire dal anima e corpi (due) al futuro. Una vicolo cieco ha un piano e per parabola, diremmo, che fa della portarlo a termine incappa in laicità rigorosa e ortodossa il Antonio (Roberto Herlitzka), un grimaldello per accedere al sacro, anziano malato e silente. Incontro- ovvero alla sua irredimibile di Gianluca e Massimiliano De Serio Massimiliano De Serio. Siamesi in scontro con ricadute inattese, violenza e al capro espiatorio che, Sceneggiatura: Gianluca e Massimiliano De Serio regia: uno crea, l’altro pure. Due almeno per gli spettatori: si parte si sa, vien da sé: i De Serio sono ...Fotografia: Piero Basso …Montaggio: Stefano Cra- duri e puri dall’intelligenza tenera: dal nero dei titoli di testa, si arriva anche troppo austeri, tanto che la vero …Musiche: Plus …Interpreti: Roberto Herlitzka, pochi movimenti di macchina, al bianco di quelli di coda e il rarefazione indulge qua e là nella Olimpia Melinte, Ignazio Oliva, Stefano Cassetti, adesione totale al soggetto ma Cosmin Corniciuc …Produzione: La Sarraz Pictures, passaggio non è solo cromatico programmaticità a scapito Elefant Films con Rai Cinema …Distribuzione: Cine- senza partiti presi né ottiche ma morale. In mezzo, forse la dell’emozione. Ma sono le città Luce …Italia/Romania 2011 …colore 103’ deformi, cercando per immagini & scena più bella del cinema italiano necessarie coordinate di un suoni proprio la sublimazione ultimo scorso: nottetempo, discorso cartesiano, che si concede ••• CLASSE ’78, artisti, videoartisti, artistica della misericordia Luminita muove avanti e indietro la bella immagine – d’altronde documentaristi ed esordienti al caravaggesca: dar da mangiare una palla cangiante per acquietare sanno girare come pochi, e lungometraggio narrativo con agli affamati, da bere agli assetati, il neonato. Passano i colori, si qualche volta possono ricordarcelo, Sette opere di misericordia, vestire gli ignudi, alloggiare i respira arte etica: i tre colori di o no? – ma non viene mai meno a unico italiano in concorso pellegrini, visitare gli infermi, i Kieslowski, e il paragone non è una partitura umana, troppo all’ultimo Festival di Locarno. carcerati, seppellire i morti. Il solo per l’iride. Sovraimpressioni umana, pur in chiave cerebrale. Ad All’estero li conoscono meglio che complemento siamo noi, non cubitali fanno misericordia avercene di queste Opere… da noi: per come siamo messi, è un oggetto, ma partecipi: il loro è un (“Visitare gli infermi”), le FEDERICO PONTIGGIA punto per i gemelli Gianluca e cinema osmotico, partecipativo, immagini successive

36 VIVILCINEMA novembredicembre11 schede critiche MIDNIGHT IN PARIS

di Woody Allen scollamento sempre più marcato Sceneggiatura: Woody Allen …Fotografia: Darius dalla realtà e soprattutto dalle Khondji …Montaggio: Alisa Lepselter …Interpreti: prospettive di vita familiare e Owen Wilson, Rachel McAdams, Marion Cotillard, professionale danno vita ad una Michael Sheen, Adrien Brody, Kathy Bates, Léa Sey- narrazione sapida con sviluppi doux, Carla Bruni …Produzione: Media Produccion, all’altezza delle premesse, Gravier Productions, Perdido Productions …Distri- complicazioni sentimentali (entra buzione: Medusa …Usa/Spagna 2011 …colore 94’ in ballo la modella-amante di ••• NEL SUO peregrinare tra città Picasso, interpretata d’arte e finanziatori del Vecchio dall’incantevole Cotillard) e un Continente, Woody Allen sembra manoscritto pronto ad essere aver ritrovato il piacere della rivisitato grazie ad illustri pareri. narrazione, stimoli intellettuali e Complice un cast affiatato e ben diretto (sarà altrettanto fortunata tracce del brio, dell’inventiva che alle nozze con Inez (McAdams), sensibile protagonista produce un l’esperienza romana?), Allen l’hanno reso celebre. Difficile che figlia di un accigliato esponente corto circuito temporale di consegna un film leggero ma non un autore giunto a 76 anni e 45 del Tea Party repubblicano, tanto sorprendente efficacia, prodotto superficiale, compatto e meno regie palesi spunti narrativi per precisare le coordinate di un allo scoccare della mezzanotte dipendente del solito da battute originali, beninteso, ma, come presente da cui rifuggire. Durante dall’arrivo di un’auto d’epoca fulminanti, indubbiamente venato Match point conteneva echi di la vacanza con fidanzata e futuri occupata da Francis Scott Fitzgerald da suggestioni e considerazioni Crimini e misfatti, conforta suoceri, l’uomo è colto da una vera e signora, che invitano Pender a autobiografiche, produttivamente trovare in Midnight in Paris e propria ammirazione per Parigi e unirsi a loro verso feste, bar e case sontuoso con l’immancabile richiami a La rosa purpurea del in particolare per gli anni ’20 che la private popolate da fior di artisti: colonna sonora jazz, per una volta Cairo. Un film di testo, un videro più che mai crocevia un efficace Ernest Hemingway, Cole coeva rispetto alle vicende raffinato atto d’amore per la Ville culturale, fonte di ispirazione per Porter, una Gertrude Stein prodiga narrate: immaginiamo la goduria Lumière, protagonista assoluta dei scrittori, pittori, musicisti. La di consigli (Bates) e naturalmente di Allen nel far cantare Let’s do it primi minuti con un montaggio nostalgia di un’epoca come fuga colui che la immortalò su tela, (let’s fall in love) in scena da un serrato di inquadrature fisse. La dal presente, il rimpianto di un Pablo Picasso, senza trascurare uno giovane Cole Porter… Non a caso: trama sembra sviluppare passato idealizzato come specchio spumeggiante Salvator Dalì (Brody) è proprio la musica di Porter a personaggi e intuizioni del della propria frustrazione: così e gli amici surrealisti Man Ray e Luis condurre il protagonista verso un precedente Incontrerai uno sentenzia, non a torto, l’amico Buñuel, che ovviamente non si finale liberatorio quanto inatteso, sconosciuto alto e bruno e ruota barbuto e sicuro di sé (Sheen), scomporranno più di tanto ma lasciamo agli spettatori il attorno a Gil Pender (Wilson), lettore alla Sorbona con cui la nell’apprendere la provenienza piacere della scoperta. sceneggiatore alle prese con la futura moglie sembra essere in dell’ospite. Le sortite notturne di stesura di un romanzo e prossimo piena sintonia, ma lo spleen del Gil, i sospetti della fidanzata, lo MARIO MAZZETTI LA CHIAVE DI SARA

mentre Sara lo guarda ancora rimorso per quella chiave che l’ha incredulo per ciò che sta separata definitivamente da una accadendo sotto i suoi occhi. Il vita normale, circondata regista sceglie di portare alla luce il dall’amore dei genitori e del tutto attraverso il punto di vista di fratellino. Dall’altra Julia, una un’altra donna che appartiene famiglia alle spalle, una all’oggi. Julia Jarmond, gravidanza che desidera con tutte interpretata da un’ottima Kristin le forze e molti problemi con il Scott Thomas, è una giornalista di marito. Entrambe origini americane che vive ormai contemporaneamente figure forti da tempo a Parigi. Viene incaricata e fragili. In mezzo una casa, una dal direttore del giornale di verità da portare a galla, da far preparare un articolo proprio su conoscere perché possa tornare quel fatto dopo che una donna, un’apparente pace, e una pagina figlia di una deportata, ha vinto la vergognosa della storia francese causa contro lo Stato francese, che porterà Jacques Chirac, nel colpevole di aver operato quelle 2005, a riconoscere pubblicamente di Gilles Paquet-Brenner viene portata insieme alla sua deportazioni durante il regime di le responsabilità della Francia Titolo originale: Elle s’appelait Sarah …Sceneggiatu- famiglia nel Velodromo d’Inverno Vichy. Da quel momento Julia durante quegli anni. ra: Gilles Paquet-Brenner, Serge Joncour dal roman- parigino. Prima di abbandonare la inizierà a scoprire che ci sono La chiave di Sara ha il merito di zo di Tatiana De Rosnay …Fotografia: Pascal Ridao casa riesce a nascondere il piccolo alcuni aspetti della sua vita che la spingerci dentro il flusso della …Montaggio: Hervé Schneid …Musiche: Max fratellino chiudendolo a chiave legano al destino di Sara, storia con forte sensibilità, Richter …Interpreti: Kristin Scott Thomas, Mélusine all’interno di un armadio a muro. tanto da intraprendere un Mayance, Niels Arestrup, Frédéric Pierrot, Michel attraverso uno sguardo Duchaussoy, Dominique Frot …Produzione: Hugo Viene separata dai suoi genitori e viaggio alla ricerca della ininterrotto che dalla Productions …Distribuzione: Lucky Red …Francia portata in un campo alla periferia stessa. Il film si snoda tragedia e dagli orrori del 2010 …colore 111’ di Parigi. Fortunatamente riesce a attraverso queste vite passato vuole ricostruire, scappare e con l’aiuto di alcuni che corrono parallele tra mattone dopo mattone, ••• DUE BAMBINI giocano contadini ritorna a casa. passato e presente: da anima dopo anima, spensierati sotto le coperte nella Inizia così La chiave di Sara, un un lato la vita qualcosa di nuovo, loro stanza quando la storia, film emozionante ed intenso che travagliata e mai restituendo accompagnata dal Male e dalla racconta un capitolo atroce e poco risolta di Sara, che è all’essere la libertà Morte, irrompe prepotentemente conosciuto della storia di quegli dovuta crescere che, oggi, nessuno in casa distruggendo per sempre la anni. “Nessuno decide quando un troppo in fretta, può negarci. loro infanzia. È il 16 luglio del uomo libero deve morire”, da sola e che porta DAVIDE ZANZA 1942. Sara, una bambina ebrea, ammonisce uno dei deportati dentro di sé il

VIVILCINEMA novembredicembre11 37 schede critiche SULLA STRADA DI CASA

Sulla strada di casa, presentato di Emiliano Corapi e premiato all’ultimo Bergamo Sceneggiatura: Emiliano Corapi …Fotografia: Raoul Torresi …Montaggio: Andrea Maguolo …Musiche: Film Meeting, è stato poi Giordano Corapi …Interpreti: Vinicio Marchioni, premiato anche a Donatella Finocchiaro, Daniele Liotti, Claudia Pandol- Maremetraggio Trieste, Montone fi, Massimo Popolizio …Produzione: Marvin Film ed Annecy. Gli attori: Marchioni …Distribuzione: Iris Film …Italia 2011 … colore 80’ marchia con esemplare ••• CORRIERE dalla fedina pulita sofferenza e alcuni cambi di ma ormai pedina criminale, il marcia emotivi il gorgo senza piccolo imprenditore indebitato ritorno di uomo e padre in balia Vinicio Marchioni (qui tutt’altro altrui; Donatella Finocchiaro, che… freddo), con famiglia (la bene attonita moglie e madre, dà moglie Donatella Finocchiaro e i spessore a una donna due figli) in ostaggio sotto le armi tipicamente fuori dal mondo; di qualche ‘ndranghetoso, deve Daniele Liotti (dalle qualità impegolarsi in un Liguria-Calabria sottovalutate) non banalizza il andata e ritorno con cambio di suo ambiguo personaggio. “missione” (occhio al malavitoso Massimo Popolizio ha caratura Massimo Popolizio): per il cortometraggi Marta con la A e disponibile: nulla elargito dai pure tagliente e inquietante nel fare protagonista smarrito lo stress è La storia chiusa) è una non questuati Rai Cinema e Ministero un boss aduso ad ogni cinismo. totale, ne conseguono errori di trascurabile opera prima davvero ma produzione di privati, più Sulla strada di casa è da orario, ulteriori imprevisti, un on the road, basata sul concetto attori con paga a rimborso e seguire come esempio di cinema angosciato inseguimento a chi del bisogno d’identità e di riscatto tecnici in stato di… abnegazione laterale, di detour intrigante. (Daniele Liotti) forse sta facendo lo per mantenere integri la propria straordinaria. Il film è stato girato MAURIZIO DI RIENZO sporco lavoro chiesto a lui. Così natura e i propri valori nonostante in sole sei settimane nonostante il scatta un duel fra poveri. Mentre malesseri e smarrimenti, in questi set abbia viaggiato fra quattro Marchioni pedina Liotti con tempi di confusione per persone regioni, una storia non facile nella ritrovata, febbrile lucidità, anche il costrette sul crinale tra bene e sua lineare complessità braccato ha casini stringenti e male. Ed è storia noireggiante con drammaturgica (solo 80’ ma ben tiene famiglia (la compagna stile, cinema di genere di una rifiniti; forse l’inseguimento fra i Claudia Pandolfi: una scena al volta, almeno due spiazzamenti due corrieri andrebbe scorciato) ed telefono). narrativi e cura estetica (tipologia evidentemente tanto Sulla strada di casa di Emiliano d’automobili comprese) degna di indipendente da non far parte di Corapi (autore degli apprezzati un budget maggiore di quello pacchetti, giri, opzioni… THE HELP

di Tate Taylor di Tree of life), che saprà redimersi Sceneggiatura: Tate Taylor dal romanzo di Kathryn grazie alle premure e ai consigli Stockett …Fotografia: Stephen Goldblatt …Montag- della governante Minny (altro gio: Hughes Winborne …Musiche: Thomas Newman personaggio centrale, ben reso da …Interpreti: Emma Stone, Viola Davis, Bryce Dallas Howard, Octavia Spencer, Jessica Chastain, Allison Octavia Spencer). Janney, Sissy Spacek, Mary Steenburgen …Produ- Insomma un gineceo, una comunità zione: 1492 Pictures, Harbinger Pictures …Distribu- matriarcale osservata al microscopio zione: Walt Disney …Usa 2011 …colore 140’ nelle sue regole di condotta ferree e tramandate, negli interstizi di ••• LE DONNE scrivono per affetto e comprensione subito vendicarsi, asseriva Flaiano. offuscati, che osserva attonita alla tv Ambientato nella Jackson, le prime dichiarazioni di protesta, Mississippi dei primi anni ’60, The subito represse (la grande marcia di help potrebbe ben adattarsi nello sempre però l’aspirazione cameriere/baby sitter e pubblicarle Martin Luther King era di là da spirito ai nostri giorni. “L’aiuto” del egualitaria e la difesa dei diritti civili in un libro scandaloso, meritano la venire): il libro della protagonista titolo è quello delle numerose (sarebbe improprio aggiungere citazione la protagonista Aibileen diventa un enorme specchio che donne di colore (per brevità “delle minoranze”) si Clark (Viola Davis, già candidata riflette e denuda vizi e difetti di un chiamata negre) che dai quartieri accompagnano a uno stile accurato, all’Oscar per Il dubbio), un figlio mondo destinato ad essere dormitorio andavano tutti i giorni a a una progressione narrativa morto perché la discriminazione si sconvolto – tra i pochi eventi che lavorare nelle case delle famiglie compatta o a una sceneggiatura applicava anche negli ospedali (così fanno capolino, l’assassinio di altolocate, trascurando amori e calibrata, e l’opera seconda del morì la grande Bessie Smith), Kennedy. L’evoluzione dei affetti per crescere i figli degli altri regista e sceneggiatore Tate Taylor mamma ausiliaria per una bimba personaggi subisce un’accelerazione in uno Stato le cui fondamenta non sfugge a tali considerazioni. bianca altrimenti priva d’affetto; la nel finale, che cerca una “quadra” economiche poggiavano Tuttavia, nella Hollywood dominata madre dell’aspirante scrittrice, convincente producendo per saldamente sulla discriminazione da supereroi, sequel, remake e malata di cancro e vittima delle accumulo l’inevitabile commozione, razziale, che prevedeva posti commedie porcellone è apprezzabile contraddizioni dei nuclei familiari non senza una buona dose di separati negli autobus e, tra le mura poter contare anche su un film tutto benestanti che convivono con umorismo generato dal contrasto e domestiche, impediva alle al femminile (gli uomini sono persone ormai di famiglia (una dal confronto. In un film di cameriere di utilizzare i servizi comparse irrilevanti, talora grande Allison Janney); la perfida e sentimenti, immancabili i riferimenti igienici. conformiste) che dispiega un ipocrita Hilly (Bryce Dallas Howard) alla gastronomia, anche se The help La vita, in particolar modo le donne, microcosmo ben rappresentativo e e la di lei eccentrica e rancorosa lancia un monito inquietante: le ai tempi del razzismo: un interpreti ammirevoli. Se la giovane madre (l’ottima Sissy Spacek) fino donne esprimono in cucina anche sottogenere che ha già portato al Skeeter (Emma Stone) fa da traît- alla pecora nera della comunità, moti dell’animo meno nobili, e non successo Il colore viola, Driving d’union nel raccogliere le confessioni l’emarginata, inetta, borderline aggiungeremo altro. miss Daisy o Beloved. Non delle esitanti, invisibili e sfruttate Celia (la pregevole Jessica Chastain MARIO MAZZETTI

38 VIVILCINEMA novembredicembre11 schede critiche HYSTERIA

di Tanya Wexler (così veniva chiamato l’orgasmo) Sceneggiatura: Jonah Lisa Dyer, Stephen Dyer vedove borghesi e mogli scontente …Fotografia: Sean Bobbitt …Montaggio: Jon Gre- che fanno la fila fuori dalla porta. gory …Musiche: Christian Henson …Interpreti: Mag- Granville dà una grossa “mano” gie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Jonathan Pryce, Felicity all’anziano collega, tanto che il Jones, Rupert Everett …Produzione: Informant vecchio medico decide di lasciare Media, Beachfront Films, Forthcoming Prod., Chime- proprio a lui sia la lucrosa attività ra Films …Distribuzione: Bim …Gran Bretagna/Fran- cia/Germania 2011 …colore 100’ che la figlia Emily, ragazza che sa stare al suo posto e che è ••• NON ANDATE via prima dei titoli devotissima al padre. Proprio di coda, dove scorre una piccola quanto la sorella Charlotte galleria di modernariato e si scopre (Maggie Gyllenhaal) è fuori dai che ogni epoca, tra la fine canoni: ha messo infatti la sua dell’Ottocento e i giorni nostri, ha il esuberanza anticonformista al vibratore che si merita, tutti protagonista assoluto di Hysteria, migliorare la vita a milioni di donne servizio dei poveri ed è invisa per fantasiosi e coloratissimi, la divertente e intelligente in tutto il mondo, fino a diventare questo in famiglia, ma stuzzica nel pubblicizzati allegramente su riviste commedia di Tanya Wexler in simbolo di liberazione sessuale negli dottor Granville quel certo “non so di moda e di uncinetto, proibiti o concorso al sesto Festival di Roma. anni ’70. che”, benzina drammaturgica per il condannati solo in qualche caso Siamo nella Londra vittoriana e il Anche se l’americana Wexler, già lato sentimentale della commedia, sporadico (in alcuni stati Usa erano dottor Granville (Hugh Dancy) è un autrice di Finding North, preferisce forse prevedibile ma diciamo tuttora vietati nel 2007). Apprezzati giovane medico dalle idee moderne non etichettare la sua commedia assolutamente “godibile”. Per chi persino dalla Regina Vittoria. Data che viene buttato fuori come femminista, è chiaro che il volesse saperne di più infatti 1883 il brevetto del primo dall’ospedale dove lavora perché succo sta tutto nel paradosso sull’argomento, segnaliamo il vibratore elettrico, inventato da pretenderebbe di sterilizzare bende contenuto nella diagnosi di isteria, documentario Passion and Joseph Mortimer Granville come e strumenti chirurgici. Il suo che allora veniva sovrapposta a ogni power: the technology of massaggiatore per contratture e mentore da sempre è Edmund St. tipo di insoddisfazione femminile – orgasm, diretto da Emiko Omori e dolori muscolari ma ben presto John-Smythe (uno strepitoso da quella schiettamente sessuale Wendy Slick sulla base del saggio utilizzato per curare l’isteria, Rupert Everett, attore che alla ribellione al sistema costituito. della sociologa Rachel Maines che etichetta generica sotto la quale la vorremmo vedere più spesso in L’isteria fa trovare un impiego al svela il legame tracciato dalla psichiatria dell’epoca riuniva, in era azione), aristocratico appassionato giovane medico che viene assoldato cultura patriarcale fra pre-Freud, nervosismo, depressione a congegni elettrici d’ogni tipo. E nello studio del veterano Jonathan l’insoddisfazione sessuale e angoscia arrivando persino a proprio dalla combinazione tra le Pryce, il quale si arricchisce femminile e alcuni comportamenti “curarla” con l’asportazione del tendenze progressiste del primo e somministrando, all’ombra di un poco apprezzati, malvisti o clitoride. la mania scientifica del secondo ipocrita baldacchino, un massaggio disturbanti. Il sex toy per eccellenza è nascerà un congegno destinato a vaginale che porta al “parossismo” CRISTIANA PATERNÒ EMOTIVI ANONIMI

che la assume, troppo emotivo per Il film mette in scena con finezza la incontrare più di un candidato. relazione che s’instaura tra i due Con i toni della commedia, una personaggi, scegliendo l’umorismo commedia leggera e piena di come marca stilistica: la comicità tenerezza nei confronti delle della prima cena al ristorante, in debolezze dei suoi personaggi, cui Jean-René si alza Emotivi anonimi racconta il ripetutamente per correre in percorso dei protagonisti verso la bagno e cambiarsi la camicia vita. Angélique frequenta un sudata, è moderata dalla gruppo d’aiuto (gli emotivi tenerezza che ispira quest’uomo anonimi, appunto) basato sullo incapace di fare conversazione e stesso principio degli alcolisti intimidito dal cameriere. anonimi, e fa dei suoi compagni di Angélique è altrettanto in sventura una famiglia d’elezione, difficoltà e nasconde in borsa un punto di riferimento per quadernetto con suggerimenti di combattere le paure e lasciare conversazione: sport, politica… di Jean-Pierre Améris all’effetto devastante che le campo libero all’entusiasmo che la Isabelle Carré e Benoît Poelvoorde Titolo originale: Les émotifs anonymes …Sceneggia- emozioni hanno sulla loro vita. In fa esultare quando si tratta di sono senza dubbio una coppia tura: Jean-Pierre Améris, Philippe Blasband …Foto- situazione di stress, Angélique tessere le lodi del cioccolato. Jean- affiatata. Non è la prima volta che grafia: Gérard Simon …Montaggio: Philippe Bour- (Isabelle Carré) trova rifugio nella René affronta resistenze ancora recitano insieme (Entre ses mains gueil …Interpreti: Benoît Poelvoorde, Isabelle Carré, musica e canta per proteggersi; maggiori e vive barricato da anni di Anne Fontaine) e il film trae Lorella Cravotta, Lise Lamétrie, Swann Arlaud …Pro- senz’altro beneficio dall’energia duzione: Paneuropéenne, Climax Film …Distribuzio- Jean-René, invece (Benoît dietro una timidezza che lo isola ne: Lucky Red …Francia/Belgio 2010 …colore 80’ Poelvoorde), ripete ad alta voce, dal mondo. A differenza di che si crea tra i due attori, quando nessuno lo vede, i Angélique, Jean-René ha scelto riuscendo a trasmetterla al di là ••• “PASSO dopo passo mi sento suggerimenti di un corso a l’analisi individuale e si affida con dello schermo. I colori e le luci sempre più sicura, sento che andrà cassette. speranza agli esercizi che il suo compongono un universo lontano tutto bene, ho fiducia in me… e ho Angélique e Jean-René analista gli assegna alla fine di ogni dal realismo e più affine alla fiaba, fiducia nella mia fiducia in me”. La s’incontrano per caso: lei, seduta (toccare una persona, accordandosi con naturalezza al canzone che accompagna i titoli di pasticciera specializzata in offrire un regalo), tentando di richiamo all’infanzia che echeggia testa, interpretata da Isabelle cioccolato, ha risposto ad un contrastare le ansie che il padre gli nei personaggi. Curato in tutti i Carré, introduce al tema del film, i annuncio per un posto in una ha trasmesso, un uomo che, come suoi aspetti, il film s’impone con cui protagonisti soffrono fabbrica di cioccolato artigianale e confessa all’analista, aveva come grazia come una commedia d‘iperemotività e cercano di si è presentata al colloquio con motto la frase “purché non difficile da dimenticare. trovare i mezzi per sopravvivere largo anticipo; lui è il proprietario succeda nulla”. SILVIA ANGRISANI

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schede critiche RUDOLF JACOBS - L’UOMO CHE NACQUE MORENDO

percorrono palmo a palmo il di Luigi Faccini territorio dove la vicenda si è Fotografia: Luigi Faccini …Montaggio: Sara Bonatti svolta, lo stesso dov’è nato …Musiche: Oliviero Lacagnina …Interpreti: Marina Piperno, Carlo Prussiani, Alessandro Cecchinelli, Giu- Faccini. Questo interrogare la lio Marlia …Produzione e Distribuzione: Ippogrifo terra che porta i segni della Liguria …Italia 2011 …colore 96’ Storia, fino a spingersi dentro gli antri abbandonati dove un ••• OGNUNO di noi dovrebbe avere tempo i partigiani stampavano i una vecchia scatola dove volantini, o fino ad accarezzare conservare le memorie di famiglia, gli alberi che assistettero piena di oggetti, documenti e all’atroce assassinio dei bambini, vecchie foto in bianco e nero. Luigi è l’aspetto più sorprendente ed Faccini dalla sua cassetta dei ricordi emozionante di un film che ha estratto una storia raccontatagli mescola ricostruzione storica, da uno zio quando era ancora documento e finzione in modo bambino e mai più dimenticata, originalissimo e poetico, senza una storia bellissima di presa di mai essere didascalico. Coerenti coscienza. Il protagonista è Rudolf con il loro percorso impegnato e Jacobs, capitano della marina schierandosi contro le locali Vinca a spingere Jacobs verso una indipendente, Luigi Faccini e militare tedesca che prese parte a formazioni fasciste, tanto da scelta morale di giustizia ed è Marina Piperno, che del percorso uno dei tanti episodi eroici della essere avvicinato dalla stato il bisogno di ricordare, in del film è guida preziosa, Resistenza, poco conosciuti o – di Resistenza, alla quale si unì nel questo momento storico, il valore firmano un road movie della questi tempi – volutamente settembre del ’44. Morì due mesi di quelle scelte che ha portato storia dove memoria e presente, rimossi. La sua storia si svolse in dopo, mentre comandava Faccini a tradurre per lo schermo Google e vecchie foto si alleano quella striscia di terra stretta fra un’azione contro la sede delle una storia già raccontata in un nella ricerca della verità. Il film si mare e montagne fra Lerici, brigate nere di Sarzana, dove fu suo libro del 2006, L’uomo che chiude con una dedica che Sarzana, Bocca di Magra e Alpi sepolto. Come lui disertarono nacque morendo. Nel far rivivere interpreta lo spirito per il quale Apuane fra il luglio 1943 e il molti militari tedeschi di stanza Jacobs, il regista (scampato egli morirono molti combattenti della novembre del ’44, dove Jacobs era in Italia a partire dal terribile stesso alla strage di S. Terenzo) e Resistenza, fra i quali Rudolf stato assegnato per difendere la inverno del ’44, quando la la sua compagna e produttrice Jacobs: “All’Europa che verrà”. E costa da eventuali sbarchi alleati. strategia nazista raggiunse picchi Marina Piperno, ebrea, si che non sia solo Europa di Di sentimenti democratici, Jacobs di ferocia intollerabili. Fu lo mettono fisicamente in gioco, economie, ma anche di giustizia. dette prova di comportamenti sdegno per le stragi di S. Anna di filmandosi mentre fanno ricerche BARBARA CORSI giusti verso la popolazione, anche Stazzema, S. Terenzo Monti e preparatorie su internet o mentre BABYCALL

anni con l’apatia per sentimento l’Amenabar di The others – e guida, mano nella mano si incolla. E la Rapace? Un’antologia trasferiscono in un casermone che di primi piani, che poco possono manco Corviale: l’indirizzo è drammaturgicamente ma poco segreto perché sono in fuga da concedono: nei ritagli di campo, marito e padre, violento come per giunta dominati dall’effetto pochi. Come tante mammine al flou, stanno le note mondo (in Insidious di James Wan sociologicamente più interessanti, è un escamotage, qui fulcro e comprese le ricadute del welfare titolo) Anna prende un babycall, sulla psiche madre-figlio. Se lo apparecchio di ricezione senza fili spettacolo puro, l’entertainment per controllare che il bambino sia ad alta tensione non può sereno anche in un’altra stanza. continuare data Non l’avesse mai fatto: il babycall è l’inverosimiglianza di azioni e preda delle interferenze ma i reazioni, uno s’ingegna a cercare rumori che udiamo sono di Anders negli interstizi, nelle parentesi di oppure… Sarà tragedia secondo senso non occupate dal faccione di Pål Sletaune o nolente, Noomi continua a fare copione, perché è “un film su di Noomi. Che ormai non può Sceneggiatura: Pål Sletaune ...Fotografia: John Andre- Lisbeth Salander, nonostante la un’eroina moderna, sulla rimandare l’esame di as Andersen …Montaggio: Jon Endre Mørk …Musi- Millennium Trilogy sia acqua possibilità per ogni essere coscienza professionale: che: Fernando Velázquez …Interpreti: Noomi Rapace, passata. Ci ritorniamo sulla umano di creare da solo il ancora e sempre Kristoffer Joner, Vetle Qvenild Werring, Stig Amdam, Rapace, ma prima c’è da dire che proprio mondo” ma, per il Lisbeth oppure il Maria Bock …Produzione: 4 1/2 Fiksjon …Distribuzio- Babycall assembla tutti i cliché e i regista, un’opera quarta ne: Nomad …Norvegia 2011 …colore 95’ grande passo verso luoghi più manifestamente che fa incetta di la differenza? ••• LA NORVEGIA non è una comuni del genere di riferimento, enciclopedia di genere: Speriamo la penisola cinematograficamente prendendo tutte le scorciatoie case infestate, porte seconda, perché felice. Almeno a giudicare da drammaturgiche più prevedibili. In aperte sfondate Babycall Babycall, il thriller scritto e diretto una recensione manco si può dire senza battere tristemente da Pål Sletaune, già in concorso al quali siano, per non rovinare la ciglio, planimetrie conferma: se c’è la sesto Festival di Roma. La sorpresa ai lettori, ma facciamo un poetiche da Rapace trattasi di protagonista Noomi Rapace s’è patto: pensate all’ovvio, quel che copia – lo thriller, ma senza pure portata a casa il Marc’Aurelio accadrà sarà tale o ancor più Shyamalan de colpo ferire. per la miglior attrice ma i premi smaccato. Il sesto FEDERICO PONTIGGIA passano, la sostanza resta: volente Anna e Anders, madre e figlio di 8 senso e

42 VIVILCINEMA novembredicembre11 schede critiche WHERE DO WE GO NOW?

di Nadine Labaki costruita accanto ad una chiesa e tutti assieme i personaggi Titolo originale: Et maintenant, on va où? …Sceneg- giatura: Nadine Labaki, Jihad Hojeily, Rodney Al guardano in pace la televisione. È Haddad …Fotografia: Christophe Offenstein …Mon- una visione dell’umanità fuori dal taggio: Veronique Lange …Musiche: Khaled Mouza- tempo, semplice ed immediata, nar …Interpreti: Claude Baz Moussawbaa, Layla costruita su un racconto Hakim, Nadine Labaki, Yvonne Maalouf …Produzio- ne: Les Films des Tournelles, Les Films de Beyrouth, collaudato, pittoresco e rivelatore. Prima Tv, Pathé …Distribuzione: Eagle Pictures Ambiziosa ed intelligente nel …Francia/Libano/Italia/Egitto 2011 …colore 100’ tratteggiare la tacita partecipazione a gioie e tragedie, ••• UNA COMMEDIA folcloristica è un’opera riflessiva e ludica sulla sulla convivenza tra religioni e tolleranza. Come nell’imminente culture opposte ma La source des femmes di Radu complementari, sugli equilibri Miheileanu, regista de Il esistenziali tra cristiani e concerto, prevalgono le tonalità musulmani, ritmata da canzoni e solari e rassicuranti dei luoghi, la colori che intrecciano la tragedia e vocazione femminile a rimuovere il sacrificio familiare con le vivono insieme cristiani e ostacoli nel capirsi. Nadine lutti, soprusi e immobilismi atmosfere spensierate e ironiche musulmani conservando Labaki, nella sua favola, celebra secolari, filmata con raffinatezza del musical. Nel segno della tradizioni e piccole manie. Gli la forza rigeneratrice e persuasiva estetica, intuizioni registiche, sorellanza e tolleranza universale, avvenimenti e i lutti della guerra del potere femminile, che strizzate d’occhio in un Where do we go now? (E adesso civile sono filtrati dalle femmine interviene e risolve ogni dissidio, neorealismo costruito e fallace, per dove andiamo?) riproduce le che controllano con attenzione con la determinazione di chi un cinema popolare e generoso, tensioni dell’integrazione e gli equilibri della serenità tra riesce a comprendere ogni emozionante e simpatico. Where dell’isolamento geografico, i traffici, balli e gelosie. Ma un debolezza. Come nel precedente do we go now?, proiettato disagi dello scontro etnico, delitto frantuma gli equilibri e la Caramel, suo riuscito debutto, al Certain regard di Cannes, raccontati con leggerezza ed serenità e genera dissidi e rivalse analizza il dolore della distanza, conquista e commuove, scandito ironia puntando sul paradosso, su tra i due gruppi. L’autrice contrasti e litigi racchiudendo, dalle risibili contraddizioni tra i dissensi e dissidi tra idee e riproduce la cronaca familiare e dentro lo spazio chiuso del borgo personaggi; omaggia le donne caratteri, sulla forza vendicatrice politica narrandola con i come in precedenza nel salone di che ricompongono armonie, della sessualità, sullo scontro nella meccanismi classici del bellezza, uno sguardo sulla aspirazioni e pulsioni di una libertà di espressione, divertimento, alternando la condizione delle donne che non comunità ideale, inserita nella nell’osservanza punitiva di doveri spietatezza dell’umorismo di restano mai passive, in un fragile concordia dell’esistenza. e tradizioni. In un paesino isolato costume con i pregiudizi e gli villaggio in cui la moschea è stata DOMENICO BARONE MOSSE VINCENTI

inglese che si usa per un gioco o verso quella che stava cominciando una situazione dove tutti vincono a considerare la sua nuova e nessuno è scontentato. famiglia. Il gioco in questo caso è sia La crisi che attanaglia le classi metaforico che reale, perché Mike medie si intreccia così con il disagio (Giamatti), avvocato del New sociale, il tentativo di trovare Jersey che attraversa un difficile espedienti per facili guadagni momento nel lavoro, allena una sconfina nel sopruso sui più deboli, squadra di lotta greco-romana che fra i quali i giovani e gli anziani, viene regolarmente battuta in abbandonati a loro stessi da adulti ogni competizione. Per risollevare problematici. Su queste tematiche le entrate economiche della si innesta la metafora dello sport e famiglia, all’insaputa della moglie della fiducia nelle proprie forze per Mike si fa incaricare dal tribunale trovare posto nel mondo e vincere della tutela di un anziano rimasto la propria battaglia con la vita. solo, in cambio di un compenso Quel che di vagamente edificante mensile ma, invece di occuparsene si intravedeva già ne L’ospite personalmente, lo ricovera in una inatteso, controbilanciato da un personaggio complesso e ben di Thomas McCarthy nella produzione è presente la Fox casa di riposo. L’imprevista con la sua divisione “artie”, la comparsa del giovane e introverso scritto come il professore, in questo Titolo originale: Win Win …Sceneggiatura: Thomas Kyle, nipote dell’anziano fuggito caso deborda, incanalandosi nei McCarthy …Fotografia: Oliver Bokelberg …Montag- Searchlight. Le atmosfere, i gio: Tom McArdle …Interpreti: Paul Giamatti, Amy personaggi, il tono sommesso e gli da una madre sbandata, lo cliché del politicamente corretto. Ryan, Bobby Cannavale, Alex Shaffer …Produzione: attori – Paul Giamatti in testa – costringe ad affrontare la Personaggi senza spigoli agiscono Everest Entertainment, Fox Searchlight, Groundswell confermano però l’adesione a quel questione del rapporto con la in una vicenda così ricercatamente Productions, Next Wednesday Productions …Distribu- cinema indipendente che si occupa famiglia del suo protetto, ma gli “understatement” da sconfinare zione: 20th Century Fox … Usa 2011 …colore 106’ di “ordinary people” con tutti gli offre anche la possibilità di nell’opacità. Non si crede (e non si stereotipi del caso, primo fra tutti stabilire un legame con un capisce) neanche per un momento ••• GLI AMERICANI lo chiamano una ricercata medietà. Con i ragazzo fragile e bisognoso che Mike abbia fatto qualcosa di “dramedy”, un genere protagonisti né belli né brutti, né d’affetto che, casualmente, è sbagliato, la madre di Kyle è in cinematografico a metà fra buoni né cattivi, né ricchi né anche un campione di lotta capace fondo una giovane donna indifesa dramma e commedia, incentrato poveri, senza colpi di scena né di risollevare le sorti della sua e il vecchietto malato di Alzheimer sulle vicende normali di antieroi di scene madri, il film dell’attore e squadra. L’arrivo della madre di non ragiona poi tanto male. provincia, che va forte ai festival di regista Thomas McCarthy (L’ospite Kyle, a caccia dei risparmi del Eppure, come insegna il Boss, non cinema indipendente. Mosse inatteso) denuncia il proprio padre, svela infine il tradimento di dev’essere tutto così facile nei vincenti si può ascrivere a pieno spirito ecumenico fin dal titolo Mike nei confronti del vecchio e suburbia del New Jersey… titolo a questo filone, anche se originale, Win Win, un’espressione mette in crisi la fiducia del ragazzo BARBARA CORSI

VIVILCINEMA novembredicembre11 43 schede critiche IL FIGLIO DI BABBO NATALE

di Sarah Smith del mondo in una sola notte! Ma il Nonno Natale, in pensione da anni, mondo è cambiato, si è riempito di che dalla sua poltrona sogna di Titolo originale: Arthur Christmas …Sceneggiatura: Sarah Smith, Peter Baynham …Fotografia: Jericca città e grattacieli, non sempre ci si tornare a sfrecciare con la slitta nel Cleland …Montaggio: John Carnochan, James Coo- cala dal camino ma si suona il cielo stellato. Il figlio di Babbo per …Musiche: Harry Gregson-Williams …Produzio- campanello; i bambini cattivi in Natale è un film che scalda il cuore, ne: Aardman, Sony Pictures Animation …Distribu- fondo non sono poi così cattivi e gli che sa usare i cliché del Natale zione: Warner Bros …Gran Bretagna/Usa 2011 elfi somigliano più ad eroi di una reinventandoli in chiave moderna e …colore 97’ mission impossible in chiave assolutamente internazionale natalizia che ai buffi ometti delle (diremmo globale, se non fosse una ••• IL FILM di Sarah Smith, al suo illustrazioni di un tempo. Babbo parola che ormai sembra avere solo esordio nel lungometraggio di Natale è bonariamente pasticcione, un’accezione negativa), sia per le animazione, è uno splendido un po’ svagato, sposato con una storie che racconta nella lunga esempio di come gli infiniti mezzi flemmatica signora inglese che al notte di Natale in cui il film si economici e tecnologici di colossi pomeriggio gli prepara una buona svolge, sia per l’uso di computer come la Sony possano essere a tazza di tè e ha due figli, che più grafica e 3D che non sopraffanno servizio di creatività e intelligenza, diversi tra loro non potrebbero: se il mai la storia né i bellissimi in una favola di Natale tutt’altro che maggiore, Steve, è un capitano personaggi, immaginari eppure, scontata. Il figlio di Babbo d’astronave (!), comandante in capo con i loro difetti e le loro Natale, sia pure a diversi livelli, pungente sense of humour a storia della missione natalizia, il figlio commoventi virtù, tanto umani parla ai bambini ma anche ad un e personaggi, attingendo a un minore Arthur è un ragazzo (nella versione originale hanno la pubblico adulto. La regista, insieme genuino sentimento natalizio che si ingenuo e imbranato, un tenace voce, tra gli altri, di James McAvoy, a Peter Baynham (acclamato rifà alla più classica delle tradizioni sognatore che si dimentica Hugh Laurie, Imelda Staunton e Jim sceneggiatore di cinema e e che vede un Babbo Natale puntualmente di chiudere le porte, Broadbent). televisione), infonde spirito intento, con l’aiuto dei fedeli elfi, a facendo così rabbrividire elfi e CHIARA BARBO squisitamente britannico e un distribuire regali a tutti i bambini parenti, compreso il vecchissimo

LO SCHIACCIANOCI LIGABUE CAMPOVOLO

Superstar, Il re leone, Evita). Il film racconta una storia classica: il Natale di Mary è rallegrato dall’arrivo dello stravagante zio Albert, che le regala uno schiaccianoci di legno, che altro non è che un pupazzetto parlante con poteri magici, che trasporterà lei e il fratellino in un mondo da favola tra bambole, giocattoli e caramelle, un mondo meraviglioso che è però minacciato dal Re dei Topi (un anomalo John Turturro) a capo di un di Andrei Konchalovsky esercito che per modi e fattezze di pubblica biografia musicale, Sceneggiatura: Andrei Konchalovsky, Chris Solimine ricorda la Wehrmacht piuttosto che di Marco Salom …Fotografia: Mike Southon …Montaggio: Mathieu una banda di cattivi delle favole. Se sottolineata ancora più Sceneggiatura: Marco Salom con Andrea Basile esplicitamente dal film. Infatti le Bélanger, Andrew Glen, Henry Richardson …Musi- quindi l’immaginario fantastico …Fotografia: Marco Bassano …Montaggio: Claudio che: Edward Artemiev …Coreografie: Stuart Hopps fatto di case di bambole, dolcetti e Bonafede …Musiche: Luciano Ligabue …Produzio- riprese del concerto si intersecano …Interpreti: Elle Fanning, John Turturro, Charlie pagliacci colorati che parlano, ne: Eventidigitali Films, Riservarossa, F&P Group, con brevi incursioni di vita Rowe, Nathan Lane …Produzione: Freestyle Relea- ballano e volano in un mondo da Lumière & Co., Zoo Aperto …Distribuzione: Medusa quotidiana, dove Ligabue in prima sing, HCC Media Group …Distribuzione: M2 …Gran …Italia 2011 …colore 108’ persona si immerge nei ricordi, con Bretagna/Ungheria 2011 …colore 110’ fiaba può attrarre sicuramente un pubblico di bambini, il realismo la complicità e la partecipazione dei brutale di certe scene dell’esercito ••• GENERE di successo negli anni suoi amici di sempre e con ••• AMBIENTATO in una “Vienna dei topi capeggiato dal cattivo ‘70, in un’epoca di mitici gruppi e di l’utilizzazione di alcune sequenze di confetto” d’inizio Novecento ma Turturro risulta fuori tono. Elle grandi raduni giovanili, il Radiofreccia, il suo primo film da girato in studio a Budapest, Lo Fanning è perfetta nel ruolo di rockumentario, ovvero la regista, che racconta il Liga prima schiaccianoci in 3D è (per sua stessa Mary, mentre Nathan Lane, attore di registrazione filmata di concerti, era della sua trasformazione in rockstar. ammissione) il sogno di una vita del talento, è qui un po’ sopra le righe – successivamente quasi del tutto Ma il piatto forte di Ligabue regista russo Andrei Konchalovsky, ma siamo in una fiaba, e anche sparito dalla programmazione in Campovolo resta ovviamente il sogno che si realizza dopo quasi l’eccesso può far parte dei canoni sala, per trasferirsi prima in concerto, occasione per ascoltare i vent’anni dalla prima idea di fare il narrativi e di interpretazione. Lo televisione e successivamente sulla migliori e più noti brani del nostro. film ispirato al famoso balletto. Del schiaccianoci è una favola senza rete. L’affermazione del 3D sembra Nonostante l’uso del 3D, la regia è balletto di Tchaikovskj però non c’è tempo in cui si intravede, di aver riportato il rockumentario nei discreta, non esagera in effetti molto nel film, mentre ci sono sfuggita, il sentimento russo cinema, sia con la programmazione tridimensionali ma coglie effetti speciali notevoli e alcune tormentato e struggente di di eventi live, sia con la proiezione soprattutto la grandiosità e la coreografie fantasiose, atmosfere da Konchalovsky in mezzo alle di film veri e propri. Ligabue spettacolarità di quel concerto, favola in un 3D che sicuramente meraviglie del 3D, in un film che Campovolo racconta il grande svoltosi su un palcoscenico aggiunge emozioni alla storia. Ma vuole combinare gli elementi di una concerto di Luciano Ligabue, gigantesco che funziona anche non ci sono balletti, e anche della fiaba classica alle possibilità date organizzato in un piccolo aeroporto come megaschermo, dove appaiono storia di Hoffman non rimane quasi oggi della tecnologia e dalla situato nei pressi della casa del in primo piano i volti e gli strumenti nulla, mentre la bellissima e computer grafica per attrarre il cantautore e svoltosi, davanti ad dei musicisti ma anche altre struggente musica di Tchaikovskj è pubblico di bambini e ragazzi più una sterminata platea, il 16 luglio immagini, come quelle di Marlon spezzettata e riadattata da Artemiev che abituati a videogiochi ed effetti 2011. Un concerto che, aperto dalla Brando che accompagnano in vari momenti nel corso del film. speciali di ogni sorta. canzone Questa è la mia vita, ha l’esecuzione della canzone dedicata Tre canzoni sono invece scritte dal CHIARA BARBO volutamente ripercorso un po’ tutta all’attore. celebre Tim Rice (Jesus Christ la carriera di Liga, come in una sorta FRANCO MONTINI

44 VIVILCINEMA novembredicembre11 schede critiche IL PRINCIPE DEL DESERTO

nero: manco a farlo apposta, dollari di budget stimato): su tutti, informano Nassib che sotto la il coproduttore Tarak Ben Ammar Yellow Belt ci sono milioni di barili che onora se stesso e le proprie di greggio. Il capo dà il placet alle radici offrendo uno spaccato su trivellazioni e la guerra con Amar tradizioni e retaggi dell’Arabia, può riaccendersi: non bastasse, il piuttosto che la “recente” figlio di questi, il principe Auda grandeur alimentata a oro nero. Il (Tahar Rahim), si trova tra due petrolio, in effetti, gioca un ruolo fuochi, ovvero i due padri, e la da comprimario mentre Nassib, ciliegina sulla torta della discordia Amar e Auda fanno a gara di ego è il suo matrimonio coatto con la con cittadelle fortificate, pugno di figlia di Nassib, la principessa ferro e soprattutto l’onore. Non Lallah (Freida Pinto). pervenuta, viceversa, la principessa Prima coproduzione di peso per il Lallah della Pinto, ovvero la Qatar, dove è stato girato nel versione 100% arabica della nostra deserto per quattro settimane; le bella statuina, mentre Rahim riprese sono avvenute anche in conferma in tono minore la Tunisia proprio durante la bravura già “profetizzata”, ma scorso ottobre alla prima mondiale Rivoluzione dei Gelsomini, che ha di Jean-Jacques Annaud deve lottare con un plot e dei Titolo originale: Black gold …Sceneggiatura: Menno al Doha Tribeca Film Festival, portato alla cacciata del presidente tratti caratteriali poco generosi. Meyjes dal romanzo di Hans Ruesch ...Fotografia: stiamo nella terra di mezzo tra Ben Ali, senza ripercussioni sul Insomma, un kolossal multi- Jean-Marie Dreujou …Montaggio: Harvé Schneid Hidalgo e Lawrence d’Arabia, budget e sui tempi previsti. Nei prospettico e multi-semantico: per …Musiche: James Horner …Interpreti: Antonio Ban- con qualche metro a favore del ruoli cardine, attori con mondo Ammar, una strenna; per il Qatar, deras, Mark Strong, Tahar Rahim, Freida Pinto, Riz primo nonostante la rivolta araba arabo e Islam già in carnet, ovvero un lusinghiero e magniloquente Ahmed …Produzione: Carthago Films, Doha Film Institute, France Cinéma, Prima TV, Quinta Communi- faccia capolino: primi del XX Tahar Rahim (Il profeta), Antonio biglietto da visita nel portafogli cations …Distribuzione: Eagle Pictures …Francia/Ita- secolo, due capitribù si affrontano Banderas (Il 13° guerriero), Mark del cinema globale; per gli attori, lia/Qatar 2011 …colore 115’ per una striscia di terra, la Yellow Strong (Nessuna verità), Freida luci (Strong, di nome e di fatto, è il Belt (Cintura gialla). Finisce che Pinto (Miral), il libro La sete nera miglior antagonista mentre ••• ANCORA la Penisola Arabica, ma Nassib (Antonio Banderas) chieda di Hans Ruesch a ispirare Banderas rimastica Zorro) e ombre non sono news giornalistiche bensì al rivale Amar (Mark Strong) di (sceneggiatura di Menno Meyjes) e (la bambolina Pinto, appunto). E finzione cinematografica: è Il offrire i rispettivi figli in ostaggio l’epico ma contemplativo Annaud per gli spettatori? Vedranno nero, principe del deserto diretto da quale pegno di pace, pardon, (Sette anni in Tibet, Il nemico ma qualcosa brilla: a buon Jean-Jacques Annaud. Come già tregua. 15 anni più tardi, arrivano alle porte) a fare di regia onesto intenditor… avvertito da qualche critico lo gli americani alla ricerca dell’oro e munifico mestiere (40 milioni di FEDERICO PONTIGGIA L’ERA LEGALE

di Enrico Caria potere dei clan camorristici Sceneggiatura: Enrico Caria …Fotografia: Giuseppe evapora, liberando Napoli dalla Schifani …Montaggio: Roberto Martucci …Musiche: schiavitù della criminalità e facendo Pivio & Aldo De Scalzi …Interpreti: Patrizio Rispo, Cri- emergere un inedito spirito civile stina Donadio, Pietro De Silva, Franco Gargia, Gian- ed etico, che trasforma la città nella carlo De Cataldo, Renzo Arbore, Isabella Rossellini, metropoli più sicura e pulita del Carlo Lucarelli …Produzione: Rossellini Film & Tv, pianeta, dove per citare una Meta Research …Distribuzione: Bolero …Italia 2011 …colore 76’ battuta del film, “i padroni asciugano la pipì dei loro cani con il ••• FRA REALTÀ e finzione, con phon”. l’ausilio di immagini vere che si Il tutto è espresso e raccontato con intersecano a scene recitate e una comicità che, a dispetto delle divertenti sequenze animate, situazioni volutamente esagerate, è nonché con la partecipazione e le come tenuta a freno ma, proprio testimonianze di molti nomi illustri, per questo, risulta particolarmente non solo dello spettacolo, ecco un del 2020 raccontato da L’era politica, si lancia in godibile. Tuttavia la cosa più mockumentary, ovvero un falso legale e l’attuale sindaco della un’inarrestabile ascesa fino a curiosa del film sono gli interventi documentario, che è anche una città partenopea si limitano al diventare primo cittadino. Nicolino di una serie di ospiti insospettabili commedia per il tono leggero ed fatto che entrambi i personaggi Amore, all’inizio del proprio che, con assoluta serietà, discutono ironico che pervade tutto il esprimono quella voglia di pulizia mandato, pensa solo a godersela, su alcuni degli argomenti proposti racconto e insieme una fiaba a e di cambiamento, evidentemente poi si ricrede e decide di ergersi a dal film, a cominciare dall’utilità o lieto fine, nella quale la realtà nell’aria, che ha ispirato questo paladino contro la camorra e meno del proibizionismo nel viene capovolta e si avverano i film e determinato il sorprendente l’illegalità. La sua eroica e solitaria contrasto al traffico di stupefacenti. desideri (impossibili?) dei esito delle amministrative battaglia sembra destinata al L’impressione è che autorevoli napoletani. È un curioso ed insolito napoletane dello scorso anno. fallimento perché i gruppi magistrati antimafia come Pietro esperimento quello portato Con l’ausilio di una voce fuori criminali sono troppo ricchi e Grasso e Vincenzo Macrì, scrittori felicemente a termine da Enrico campo, il film è immaginato come potenti, ma in soccorso del sindaco come Giancarlo De Cataldo e Carlo Caria, che racconta la storia di una biografia filmata del interviene una misteriosa dark Lucarelli, la giornalista francese Nicolino Amore, un outsider protagonista che, secondo i più lady legata ai trafficanti di Marcelle Padovani, l’onorevole destinato a diventare sindaco di abusati schemi della retorica melò, stupefacenti, Idra Duarte, la quale, Fabio Granata, Tano Grasso di Napoli. Un personaggio nel quale, si immagina nato poverissimo, in seguito alla morte del figlio Libera siano stati coinvolti con il senno di poi, è quasi orfano di madre in tenera età, stroncato da un’overdose, inconsapevolmente in un film profeticamente vagheggiato un abbandonato dal padre, costretto suggerisce al sindaco la soluzione brillante, perché si esprimono politico alla De Magistris. Sia ben ad emigrare e infine, tornato a per battere la criminalità: proprio come se si trovassero in un chiaro che le affinità fra Napoli perché malato di nostalgia legalizzare la droga. La ricetta vero e problematico documentario. l’immaginario sindaco della Napoli e casualmente risucchiato dalla funziona e in breve tempo il FRANCO MONTINI

VIVILCINEMA novembredicembre11 45 album IncontriMantova Fice

L’anno della svolta Grande successo e piena apertura alla città, con incontri e proiezioni, per gli Incontri del cinema d’essai: parlano le fotografie Il teatro Bibiena

••• Più che un intento celebrativo, è la volontà di condivisione di momenti impagabili a spingerci a pubblicare un album di fotografie dei momenti clou di Mantova 2011. A detta di molti dei partecipanti, la più ricca per contenuti, proposte e numero di accreditati della sua storia, anche grazie all’attenzione e alla sensibilità, in una fase estremamente delicata per le istituzioni e per la cultura, del ministero per i beni e le attività culturali, della regione Lombardia, del comune di Mantova e della fondazione Bam. Si è Paolo Sorrentino Valeria Golino Andrea Segre avverato il sogno di molte iniziative di radicarsi nel territorio, di sentirsi ospiti graditi e apprezzati; si è percepita a un tempo la soddisfazione degli addetti ai lavori e l’attenzione di un pubblico cinefilo e pronto a riempire le sale per anteprime di grande spessore come il Faust, per delicati racconti sull’adolescenza come Giochi d’estate di Rolando Colla o per gli altri titoli provenienti dalla Mostra di Venezia. Un’immagine che ci è rimasta impressa e che desideriamo condividere: l’ammirato stupore di illustri premiati come Valeria Golino e Paolo Sorrentino di fronte alle bellezze del

Le locandine centro storico, tra i meglio conservati in Italia dei vincitori ed evidentemente non così noti. Un’apertura del nostro referendum alla città che si è palesata anche con incontri

46 VIVILCINEMA novembredicembre11 2011 album Incontri Fice

La Multisala Ariston Lorini premia Dario Cantarelli per Beppe Fiorello ritira il premio a Crialese Andrea Occhipinti e Georgette Ranucci (Lucky HABEMUS PAPAM Red) premiati per LA DONNA CHE CANTA

Antonio Merone e Alessia Barela premiano Donatella Botti Luciano Sovena di Cinecittà Luce, con Daniele Foto di gruppo per GIOCHI D'ESTATE Marco Spoletini Liotti, premiato per CORPO CELESTE

Cristina Comencini con Mario Lorini Domenico Dinoia con gli esercenti genovesi Luigi Lonigro, Riccardo Tozzi, Lorini Valeria Golino e Roberto Herlitzka Elisabetta Costa e Alessandro Giacobbe e la Comencini per QUANDO LA NOTTE

Le foto di questo servizio sono di Pietro Coccia

pubblici al Teatro Sociale, condotti con la consueta Paolo Sorrentino e Valeria Golino verve dal giornalista Maurizio Di Rienzo (sua anche la conduzione della serata dei Premi Fice, al Teatro Bibiena): Cristina Comencini accompagnata dal produttore Riccardo Tozzi, la distributrice Vania Protti Traxler (un lungo e costante filo rosso che unisce decenni di Grande Cinema, da Il matrimonio di Maria Braun fino a Faust e al film che ha vinto Roma, Cosa piove dal cielo?) e Valeria Golino: tanti punti di vista al femminile sulla professione cinema, per tradurre in pratica il magico connubio tra Industria e Creatività che fanno grande la Settima Arte.

A tutti coloro che hanno reso possibile la manifestazione il più sentito ringraziamento, a cominciare dai distributori che hanno messo a disposizione film e anticipazioni, dai numerosi autori e attori che si sono messi in gioco (dai fratelli Manetti ad Emiliano Corapi con Daniele Liotti, da Roberto Herlitzka che ha accompagnato i gemelli De Serio ad Alessia Barela e Antonio Merone) fino al personale dell’ufficio cinema Agis e Fice per lo spirito di dedizione. Si può sempre migliorare e per l’edizione 2012 si potrebbero coinvolgere le scuole, le associazioni locali per ulteriori iniziative di valorizzazione del territorio. Sono già state fissate le date della XII edizione: dal 9 all’11 ottobre 2012.

• MARIO MAZZETTI

VIVILCINEMA novembredicembre11 47 rubricheMondo d’essai a cura di MARTA PROIETTI

Antonio Sancassani Il ROCKY HORROR PICTURE SHOW, Mario Lorini Silvia Godelli da 30 anni al Mexico, ora anche in digitale

LORINI, GODELLI, SANCASSANI SENZA PELLICOLA Gli innegabili vantaggi e le difficoltà economiche del passaggio al digitale: come incentivare le sale tradizionali? Il ruolo delle regioni nel favorire la transizione

••• Dopo il boom del 2010, sta nello stesso giorno film diversi. “Ci sono l’assessore, “sono gestite dalle grandi catene rallentando la digitalizzazione delle sale decine di piazze”, spiega Lorini, “che contano e non hanno bisogno degli aiuti della cinematografiche italiane. Infatti, secondo i su una popolazione di 20-30 mila abitanti e Regione per stare aperte. Inoltre le grandi dati rilevati da Media Salles, a fronte di un due-tre schermi. In questi luoghi i consueti strutture sono più orientate al cinema incremento del 110% nel 2010, con un sistemi distributivi, che prevedono che il film commerciale, al contrario delle sale di città passaggio da 434 a 912 schermi digitali, nei rimanga in sala per un certo periodo di che hanno un’offerta più varia, non primi dieci mesi del 2011 l’aumento è stato tempo, non riescono a far arrivare la maggior tralasciando mai il cinema di qualità che, del 18,4%, arrivando a quota 1080 schermi. A parte del prodotto e a sfruttarlo al meglio. peraltro, rappresenta uno degli aspetti su cui spiegare questo fenomeno, secondo Mario Mentre la multiprogrammazione, favorita dal daremo delle premialità ai fini del bando”. Lorini, presidente della Fice, è in particolare digitale perché con la pellicola sarebbe troppo In termini di offerta, spesso si tende a la mancanza di incentivi che facciano da costosa, aiuterebbe. Per far questo però serve sottovalutare l’importanza che il digitale può volano allo sviluppo del digitale. “Questo un accordo con la distribuzione”. avere per le sale d’essai perché lo si associa al problema”, afferma, “riguarderà sempre più Altra leva importante è quella relativa 3D e quindi ai grandi blockbuster, ma non è le sale che sono maggiormente in difficoltà, all’intervento delle Regioni, in un’ottica di così. Lo testimonia l’esperienza di Antonio come quelle dei piccoli e medi comuni che investimento per lo sviluppo del territorio e di Sancassani, esercente del Mexico di Milano non riescono a sostenere l’investimento che rilancio di un’attività culturale essenziale per che rappresenta un punto di riferimento per comporta il passaggio al digitale. Il rischio la vivibilità dei centri urbani. “A tal fine”, il cinema di qualità. “Investire nel digitale”, concreto è di trovarci di fronte ad un mercato afferma Lorini, “il ministero per i beni culturali spiega Sancassani, “è indispensabile se a doppia velocità, che vede da una parte i dovrebbe svolgere un ruolo di impulso e vogliamo continuare a stare aperti, grandi circuiti già digitalizzati e dall’altra le coordinamento”. Attualmente sono otto le considerando che, a quanto si dice, nel giro di piccole e medie imprese”. Fondamentale, Regioni che hanno previsto bandi per la due anni la pellicola non verrà più utilizzata”. perché questa situazione si sblocchi, è che digitalizzazione: Emilia Romagna, Lazio, Ma già oggi, anche nel campo del cinema di venga introdotta la norma sulla cedibilità del Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, qualità, molti film vengono offerti solo in credito che permetterebbe anche alle piccole Toscana e Umbria. Ultima in ordine di tempo digitale. “Gli ultimi film che ho strutture di poter beneficiare degli incentivi ad aver investito in questo settore, utilizzando programmato”, dice, “erano tutti in digitale fiscali (tax credit) previsti per il digitale. “Si fondi europei per lo sviluppo regionale e e senza l’impianto non avrei potuto proporli. parlerebbe”, spiega Lorini, “di un 30% mettendo in campo una dotazione di 1,3 Parliamo de La misura del confine di cedibile su un investimento di 80 mila euro, milioni di euro, è la Puglia: “la Andrea Papini, Milano 55.1. Una settimana pari quindi a 24 mila euro che molti esercenti digitalizzazione, ovvero l’innovazione”, di passione sull’elezione a sindaco di Milano non possono portare in compensazione nel spiega Silvia Godelli, assessore alla cultura di Giuliano Pisapia, Piazza Garibaldi di loro bilancio perché non hanno sufficienti della regione Puglia, “è fondamentale per la Davide Ferrario. Peraltro, senza il digitale, debiti, mentre potrebbero cederli ad altri ed sopravvivenza dei cinema e in particolare per non avrei mai potuto proiettare un docu-film ottenere in cambio l’importo”. Altro tassello quelli di città e periferici. La digitalizzazione è bellissimo che si intitola Fughe e approdi di importante riguarda la VPF (virtual print fee, uno strumento per rendere l’attività delle sale Giuliana Taviani, figlia di Vittorio”. Anche per il modello in base al quale distributori ed più compatibile sotto il profilo economico, Sancassani sarebbe importante applicare la esercenti contribuiscono all’investimento perché ormai la distribuzione è multiprogrammazione. “Ad esempio non è nella nuova tecnologia, n.d.r.) che al prevalentemente digitale e presto lo sarà conveniente programmare un film per momento, aggiunge il presidente Fice, “ha completamente. I piccoli esercenti, che hanno bambini negli spettacoli serali, quando si delle condizioni che non incentivano la meno disponibilità economica, senza il potrebbero proporre altri film”. Gli impianti digitalizzazione delle sale più piccole e digitale restano tagliati fuori e chiudono, con digitali lo permetterebbero “perché sono andrebbe quindi rivista”. un impoverimento della vita culturale delle versatili e pratici grazie all’utilizzo di vari Per sfruttare al meglio il digitale e renderlo città”. Per questo motivo il bando prevede un supporti, dal driver al Blu Ray. Prima però”, quindi più conveniente servirebbe anche la limite alle strutture che possono partecipare: il conclude Sancassani, “bisogna convincere i multiprogrammazione, che consiste nel dare numero di schermi non può essere superiore a distributori”. la possibilità agli esercenti di programmare quattro. “Solitamente le multisale”, spiega

48 VIVILCINEMA novembredicembre11 PAN-EUROPÉENNE PRESENTA IN ASSOCIAZIONE CON STUDIOCANAL

BENOÎT POELVOORDE ISABELLE CARRÉ EMOTiVI ANONiMI

UN FILM DI JEAN-PIERRE AMÉRIS



PUÒ IL CIOCCOLATO

 SALVARE DUE TIMIDI CRONICI?

DAL 23 DICEMBRE AL CINEMA

www.studiocanal.com rubricheCult dvd a cura di GABRIELE SPILA

INCONTRI MULHOLLAND DRIVE IL PECCATO DI RAVVICINATI di David Lynch LADY CONSIDINE Usa 2001, colore 147’ (Blu Ray) (Under capricorn) DEL TERZO TIPO Audio: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Francese 5.1 ...Sottotitoli: Italiano, di Steven Spielberg Francese, Olandese ...Video: 1.85:1 – 1080p ...Extra: Documentario, di Alfred Hitchcock Usa 1977, colore 138’ (Blu Ray) Intervista, Backstage, Opuscolo ...Etichetta: Universal Usa 1949, colore 117’ Audio: Italiano 5.1, Inglese 5.1 ...Sottotitoli: Italiano, Inglese ••• Concepito e Audio: Italiano mono, Inglese mono ...Sottotitoli: Italiano ...Video: ...Video: 1.85:1 – 1080p ...Extra: Backstage, intervista ...Etichet- 1.33:1 – 4/3 ...Extra: galleria fotografica, documentario ...Etichetta: ta: Sony girato inizialmente Sinister Film come episodio ••• Negli Stati Uniti, in un paesino del ••• Australia, 1835. L’elegante e nobile pilota di una serie Wyoming, una serie di avvistamenti Ufo irlandese Charles Adare giunge a Sydney televisiva sullo stile convince il Governo a tentare il contatto in cerca di fortuna in compagnia del di Twin Peaks, con gli extraterrestri. Le istituzioni cugino, appena nominato governatore. Mulholland Drive chiamano a dirigere le operazioni Durante una cena a casa di Sam Flusky, nasce nel 1999 ma l’ufologo francese Claude Lacombe banchiere dal passato burrascoso, con un esito (François Truffaut), che predispone una Charles riconosce nella moglie di inizialmente piattaforma su una piccola collina, quest’ultimo Henrietta Considine, sfortunato. Infatti, nonostante sia stato chiamata Torre del Diavolo, dove è stato aristocratica irlandese un tempo grande commissionato dal canale Abc, il film non programmato il contatto. Tutta la amica di sua sorella Diana. Henrietta è verrà mai trasmesso a causa del suo stile popolazione locale viene quindi infelice, e per lenire la sua condizione si narrativo, considerato poco ortodosso per allontanata senza spiegazioni, ma rifugia nell’alcool. Sarà Charles ad gli standard televisivi. Solo pochi mesi nonostante questo alcuni civili, attratti da aiutarla a ritrovare la fiducia in se stessa dopo, la francese Studio Canal (che nel un richiamo misterioso, arriveranno sul e la gioia di vivere ma, al tempo stesso, frattempo aveva prodotto Una storia vera) posto. Tra questi, direttamente comincerà ad innamorarsene, fino ad un ne compra i diritti, raddoppiando il dall’Indiana, giungono la giovane Jillian, epilogo sorprendente e drammatico. budget e chiedendo a David Lynch di farne a cui gli alieni hanno rapito il figlio Barry, Tratto da un romanzo del 1937 di Helen una versione cinematografica. Così, nel e l’elettrotecnico Roy (Richard Dreyfuss), Simpson e sceneggiato da James Bridie, giro di poche settimane, Mulholland ossessionato da quel luogo. Pietra miliare Il peccato di Lady Considine è uno dei Drive si trasforma da scarto di magazzino del genere di fantascienza, Incontri film meno conosciuti di Alfred Hitchcock in un lungometraggio che avrebbe ravvicinati del terzo tipo doveva essere (ma tra i più apprezzati dai Cahiers du racchiuso il meglio di David Lynch, un film girato da Spielberg già nel 1974 ma il Cinéma), ricordato soprattutto per la amato da pubblico e critica, tanto da regista, insoddisfatto delle prime presenza di Ingrid Bergman, che proprio aggiudicarsi la Palma d’Oro per la regia a sceneggiature (firmate da Paul Schrader e durante la lavorazione del film, girato in Cannes. A dieci anni dalla sua uscita nelle John Hill), posticipò la sua realizzazione Inghilterra, conobbe Rossellini e decise di sale cinematografiche, Mulholland Drive di alcuni anni. Ancora oggi celebre per gli lasciare Hollywood per l’Italia. Il film approda nell’alta definizione con un Blu effetti visivi di Douglas Trumbull e le resta un capolavoro quasi dimenticato, Ray di primissimo livello. Presentata in un musiche di John Williams, il film ottenne grazie alla splendida fotografia di Jack elegante cofanetto rigido, l’edizione si fa uno straordinario successo di pubblico e Cardiff e ai virtuosi piani sequenza di apprezzare per l’elevata resa tecnica e la due premi Oscar. A 35 anni dalla sua Hitchcock. Straordinario il cast, ricchezza di materiale extra. Il comparto uscita nelle sale, Incontri ravvicinati del composto, oltre che da Ingrid Bergman, video gode di un quadro molto terzo tipo rinnova il suo fascino grazie anche da Michael Wilding, Joseph dettagliato, che ne esalta i colori sempre alla splendida edizione Blu Ray proposta Cotten e Margaret Leighton. Il peccato profondi. Eccellente anche la pista sonora, dalla Sony. All’interno del cofanetto una di Lady Considine è presentato in dvd aspetto fondamentale per un film come serie di gadget, tra cui un libretto nell’ottima edizione della Sinister. Mulholland Drive, in cui l’atmosfera fotografico ed un bel poster. Ben tre Eccellente, considerata l’età del film, il gioca un ruolo di rilievo. Il dvd è invece le versioni del film proposte. lavoro di restauro effettuato sul accompagnato da un booklet di 20 pagine, Infatti, oltre a quella vista in sala nel negativo originale della pellicola. I colori contenente un saggio del critico 1977, si aggiungono la Special edition del sono intensi e privi di difetti, e l’audio americano Adam Woodfard e corredato 1980, in cui sono presenti alcune scene resta pulito in entrambe le tracce sonore da numerose fotografie. Gli extra si supplementari girate all’interno della per tutta la durata del film. Il dvd è aprono con un’introduzione al film di navicella aliena, e la Collector’s edition accompagnato da un Thierry Jousse, ex redattore capo della del 1998, pensata appositamente da miniposter cartaceo rivista francese Cahiers du Cinéma, mentre Spielberg per il mercato home video. La dell’edizione Nella scatola blu (28’) è il titolo qualità del video, nonostante una francese del film. La dell’interessante documentario in cui il leggera grana, è ottima. Stesso discorso sezione extra, film viene analizzato dal cast tecnico ed per l’audio, completamente rielaborato invece, include una artistico. Gli extra proseguono con il in digitale e potente sia nella pista sonora breve galleria Making of (24’) e alcune interviste, tra cui inglese che in quella italiana. Il comparto fotografica e quelle all’autrice del montaggio Mary degli extra propone il Making of, con le l’interessante Sweeney e al compositore Angelo dichiarazioni del cast artistico e documentario Badalamenti. Una vera sorpresa per gli un’intervista rilasciata da Spielberg in (privo purtroppo appassionati di David Lynch è occasione dell’uscita del film in home dei sottotitoli) rappresentata da Ritornando su video. Inoltre è possibile attivare Hitchcock secondo Mulholland Drive, documentario di Studio l’opzione Uno sguardo dall’alto, che Chabrol (30’), nel quale il cineasta Canal che mette in video le possibili permette allo spettatore, durante la francese recentemente scomparso interpretazioni del film, focalizzando visione del film, di sapere in quali punti racconta il suo particolare rapporto con l’attenzione su alcuni indizi forniti dallo differiscano le tre versioni. il cinema di Hitchcock ed analizza stesso regista per l’occasione. criticamente il film.

50 VIVILCINEMA novembredicembre11 a cura di GIOVANNI MARIA ROSSI Polvere di stellerubriche

LA CITTÀ NUDA RIFIFI MAI DI DOMENICA LE STRADE DEL NOIR Jules Dassin nasceva 100 anni fa. Prima di scappare dalle persecuzioni di McCarthy, ha avviato negli Usa la rinascita del genere con “La città nuda”, per poi illuminare il polar francese con “Rififi” e lavorare in Grecia: ritratti di disagio sociale e morale

••• Un cineasta dalle molteplici 2008, anno della sua morte, il primo ministro fuga dei condannati da un luogo che non consente riabilitazione: “Questi cancelli si nazionalità. Quando ne sentii parlare la prima Karamanlis dichiarò ufficialmente: “La Grecia aprono solo tre volte: quando entri, quando volta, ancora troppo piccolo per poter vedere piange la perdita di un essere di rara umanità, un artista insigne, un vero amico. La sua hai finito di scontare la pena o quando sei un film vietato ai minori, Jules Dassin, il passione, la sua inesauribile energia creativa, il morto”; o l’inseguimento finale, accelerato, de formidabile regista di Rififi (1955), con quel suo spirito combattivo e la sua nobiltà La città nuda (‘48), a piedi per le vie e il nome era quasi sicuramente francese. Il colpo rimarranno per sempre nella nostra memoria”. traffico di Manhattan, che si conclude grosso effettuato in una gioielleria attraverso il Finalmente, ho iniziato a studiare la storia del tragicamente sulla torre più alta del geniale espediente di un foro praticato nel cinema e mi sono accorto che Julius Dassin era Williamsburg Bridge, nell’East Side, terminando soffitto (una sequenza muta di mezz’ora che nato nel Connecticut nel dicembre 1911 da forse un’indagine poliziesca ma senza risolvere inchiodava alla poltrona), fotografato in bianco genitori ebrei di origine russa, aveva fatto il nodo del valore della vita umana. Del resto è e grigio nei luoghi reali di una Parigi invernale, l’attore a New York e poi era volato a tutto scritto nella premessa neorealista del film: divenne ben presto l’archetipo indiscusso del Hollywood nei primi anni ‘40 a farsi le ossa “Ci sono otto milioni di storie nella città nuda polar d’Oltralpe, condannato dai moralisti di come regista per la Mgm. Decisamente di New York, questa è una di quelle”, con lo troppi paesi e adottato come suggerimento americano, tanto da seguire in diretta gli effetti spazio urbano come protagonista, etico ed esemplare da numerosi epigoni delle bande del della Grande Crisi del ‘29 sugli strati più deboli estetico. O ancora I corsari della strada (‘49), buco (reali). Truffaut ebbe a dire: “Da uno dei della popolazione e da aderire al Partito ambientato nel brulicante mercato peggiori libri gialli che abbia mai letto (Du rififi Comunista per cercare una via di riscatto alle ortofrutticolo di San Francisco (certo Rosi nella chez les hommes di Auguste le Breton), Jules condizioni umilianti dei lavoratori suoi Sfida, dieci anni più tardi, se ne deve essere Dassin ha fatto il noir più bello che abbia mai connazionali. E proprio questo slancio ricordato), dove un giovane camionista, anche visto”. Per me, quindi, Dassin era francese. giovanile, oltre alla sua pratica di un cinema in nome del padre, si rivolta contro le Qualche anno più tardi le strofe orecchiabili e duro, realistico, per niente accomodante con i prepotenze della locale camorra dei trasporti; gli accordi insoliti del bouzouki che cliché hollywoodiani, lo condannò, come è l’inseguimento del camion senza freni è accompagnavano la canzone I ragazzi del Pireo noto, all’implacabile lista nera stilata dai entrato di peso nelle antologie del cinema. in tutti i juke-box del mondo, ci segnalarono sostenitori del senatore McCarthy nel secondo Solo per questo, anche volendo tralasciare il che quel motivetto ballabile aveva riportato dopoguerra. Per chi non ritrattava vere o pur spettacolare e acclamato Topkapi (‘64) o le l’Oscar per la musica nel film Mai di domenica presunte affiliazioni di sinistra, per chi non si prove più tarde e tormentate come Dream of (1960), una palpitante storia d’amore piegava a fare i nomi di altri colleghi passion (‘78), con un’ancora grandissima ambientata ad Atene tra un intellettuale “antiamericani”, l’unica via di scampo alla Mercouri-Medea, il regista franco-russo-greco- americano e una generosa, giovane prostituta: disoccupazione se non alla prigione era l’esilio americano va annoverato tra le figure di primo regista e interprete maschile ancora Dassin, lei volontario e fu così che anche Dassin divenne piano che hanno rinnovato un genere invece Melina Mercouri, attrice greca di europeo, inseguito a Londra e a Parigi dai narrativo che andava ripiegandosi, esuberante vigore espressivo, che diventerà sua divieti delle grandi compagnie. formalizzandosi, riuscendo a iniettare sullo compagna e poi moglie. Sommando il fatto che Un figlio dell’America, quindi, ribelle per schermo in bianco e nero una tensione inedita, di lì a poco la coppia avrebbe realizzato, coscienza, che in pochi anni aveva lasciato nei dei paesaggi urbani legati al vero e caratteri sempre in Grecia, una ragguardevole Fedra magazzini di Hollywood non ancora purgati umani schizzati direttamente dalle mille storie cinematografica con la musica di Theodorakis e dall’ondata anticomunista una manciata di del mondo. avrebbe lottato fino all’esilio contro il regime capolavori che sotto la scorza del genere Ancora qualche anno di vita e l’esule avrebbe dei colonnelli che avevano preso il potere nel principe, il noir, ritraevano il disagio sociale e raggiunto il traguardo del centenario; non ce 1967, concludevo un po’ affrettatamente che il morale di quel periodo: chi non ricorda, allora, l’ha fatta, come in tante delle sue regista doveva essere greco, e se avessi Forza bruta (‘47), serrato nel microcosmo sceneggiature di perdenti: con queste note perseverato in questa convinzione ne avrei violento e asfittico di una prigione dove si cerchiamo di ricordarlo, attivo, maestro del avuto definitiva conferma quando, nel marzo affrontano il sadismo dei carcerieri e l’ansia di cinema in nero.

Buone feste e Prossime uscite 1 febbraio felice anno nuovo 30 marzo ai nostri lettori

VIVILCINEMA novembredicembre11 51 rubricheDocuclub a cura di MAURIZIO DI RIENZO MEMORIA RESISTENTE Spaccato sociale, ritratti emozionanti e due mostri sacri del teatro, Franca

Valeri e Arnoldo Foà, tra i documentari presentati al Festival di Roma FRANCA LA PRIMA

montaggio coinvolgente e ironico di italiani introspettivo e lucido alla breve vita del ••• Documentari filmini amatoriali girati nella ricorrenza connotano festival non solo di settore, non comune calciatore Di Bartolomei; familiare per antonomasia; La casa dei come il basilare resistente Festival dei l’intensa denuncia contro ipocrisie bambini di Marco Turco, bel percorso in Popoli (bei film italiani: 2 in gara, 8 nel istituzionali-processuali di 148 Stefano. I un asilo romano dove educatori Panorama, ne parleremo poi) ma anche mostri dell’inerzia di Maurizio Cartolano, coraggiosi dialogano con piccoli e l’onnivoro Festival Internazionale di Roma sull’insoluta morte in caserma del giovane genitori in equilibrio socio-didattico oggi che, fra i 142 titoli esibiti (focus, omaggi e Cucchi; cinema teatro e vita intrecciati da raro; In arte Lilia Silvi di Mimmo decentramenti compresi) nelle sezioni La passione di Laura di Paolo Petrucci, Verdesca, prodotto da Leo Gullotta e Eventi, Extra e OffDoc, oltre a 11 notevoli l’indimenticabile Laura Betti al diapason di Fabio Grossi, non retorico e gustoso docu dal mondo, ha sparso ben 26 esempi memorie, lavoro e amori, soprattutto per il ritratto ieri/oggi di una frizzante, più che di cinema del reale made in Italy, di cui suo Pier Paolo Pasolini. In Extra fuori caratterista, quasi diva dei telefoni soltanto il meritevole La terra negli concorso segnaliamo: l’impegno e bianchi; altro ritratto più… monumentale occhi di Gaia Adducchio, sulla scuola l’attualità storica di African women: in Io sono il teatro: Arnoldo Foà devastata dal terremoto di San Giuliano di viaggio per il Nobel della pace di raccontato da Arnoldo Foà di Cosimo Puglia, era già edito. Qualcuno di questi Stefano Scialotti; lo scorrevole Case chiuse Damato su un’altra quercia d’attore, docu di lungometraggio uscirà in sala? di Filippo Soldi, com’eravamo (e come “gemello” della Valeri. Quanti andranno in tv? In gara in Extra il siamo) pre/dopo la legge Merlin che abolì i work in progress opportuno ma da limare casini legalizzati; Diversamente giovane Franca la prima di Sabina Guzzanti, che del prolifico Marco Spagnoli, sul carisma interagisce con ricordi, persistenza e ultraottuagenario dell’avvocato perno del acutezza ultrascenica del genio di Franca cinema d’autore italiano, signora Giovanna Valeri; lo scientifico, umanissimo e Cau. Vetrina dei giovani cineasti: La via di corredato da animazione The dark side mio padre di Luigi Maria Perotti (già of the Sun di Carlo S. Hintermann su vita autore dello scottante L’infame e suo notturna fra sogni, letture, giochi e fratello), analisi emotivo-storica sugli famiglie al seguito in un campo estivo effetti intimi e politici dell’assassina americano per bambini affetti da una vendetta da parte BR del fratello del malattia rara che impedisce loro di esporsi pentito Patrizio Peci. Sezione Off Doc: 12

al sole. Fra gli eventi speciali: 11 metri di titoli, fra cui l’originale progetto Il pranzo IL PRANZO DI NATALE Francesco Del Grosso, omaggio di Natale di Antonietta De Lillo, rubricheDetour MIC – MUSEO INTERATTIVO dalla Milano Films. Un secondo ambiente introduce al cinema d’animazione che ha da sempre DEL CINEMA in Milano uno dei centri di eccellenza. Si possono così ammirare rodovetri Cineteca Italiana, Milano originali di artisti come i fratelli Pagot e i Gavioli, Bruno Bozzetto, Osvaldo ••• La Fondazione Cineteca Italiana aggiunge Cavandoli, Guido Manuli, con la possibilità di cimentarsi nella creazione di un importante tassello al suo complesso, nell’ex scenografie virtuali in 3D di vari generi cinematografici, attraverso uno Manifattura Tabacchi di Milano. Si tratta del speciale touch screen. MIC – Museo Interattivo del Cinema, nato dalle L’itinerario si conclude con la sala dei film e set propriamente milanesi, collezioni di quello inaugurato nel 1985 a attraverso un visualizzatore di mappe di film girati nella metropoli lungo palazzo Dugnani, in via Manin, ma ormai tutta la storia del cinema, con relativi estratti video e una postazione di chiuso da tempo. In uno spazio quasi doppiaggio che offre la possibilità, tramite registrazione audio, di raddoppiato, il moderno museo-laboratorio si caratterizza per la sincronizzare la propria voce alle immagini. Nel corridoio attiguo trovano sua componente didattica, ideale per instaurare un approccio istruttivo e sistemazione cartelloni esplicativi, un dolly e diversi modelli di cinepresa, ludico al tempo stesso con il pubblico più giovane, in particolare quello fra cui quella usata per Cronaca di un amore, primo lungometraggio di scolastico, che sarà infatti l’interlocutore privilegiato in questi primi mesi Michelangelo Antonioni. di apertura, insieme ai gruppi che vorranno prenotarsi per le visite. Il rinnovamento del museo è un passo fondamentale per il rilancio di un All’interno di questi spazi, sospesi tra architettura del passato e tecnologia ente nato per iniziativa privata dei registi Alberto Lattuada e Luigi del futuro, si snoda un percorso attraverso tre saloni. Il primo è dedicato Comencini (un al precinema e al cinema delle origini, con oggetti rarissimi come i disegni originale ritratto di autografi di Georges Méliès per le sue opere del periodo 1902-1909 (e quest’ultimo addirittura un suo biglietto da visita), macchine ottiche, un apparecchio campeggia dei fratelli Lumière, uno per la visione domestica con fonografo del 1920 all’ingresso, su una e vari materiali dei pionieri attivi nel cinema milanese: Italo Pacchioni, pala dipinta da Matteo Luca Comerio ed Elettra Raggio (attrice, regista, produttrice), che deve il Garrone), insieme a un proprio nome d’arte a Guglielmo Marconi e fu tra le prime cineaste gruppo di cinefili donna. Una postazione video offre la possibilità di visionare numerosi lombardi. Attiva fin filmati, suddivisi in 30 tipologie di argomento, fra cui le muse, i forzuti, dalla metà degli anni Emilio Ghione, le dive, i film sportivi o quelli edificanti, le opere prodotte Trenta con mostre e

52 VIVILCINEMA novembredicembre11 a cura di CHIARA BARBO Cinema di cartarubriche

IL CINEMA FRANCESE dell’immaginazione (Méliès), ora separate, senza risparmiare nessuno, prima di tutto se ora interferenti. Per questo il cinema stesso, dall’infanzia nella Sarajevo degli anni ATTRAVERSO I FILM francese è stato spesso in sintonia con i Sessanta a Tito e Charlie Chaplin, e poi gli a cura di Giorgio Tinazzi, grandi cambiamenti”. Giorgio Tinazzi amici e i maestri Ivo Andric, Fellini e Carocci editore racconta così, attraverso dodici autori e Dostoevskij, i primi film, la sua America, “la ••• Un percorso attraverso autori e dodici loro film, il cinema francese dalle fine della Jugoslavia e quella di suo padre, la film tra i più importanti e rappresentativi avanguardie storiche al ‘realismo poetico’ morte di Dio, quella dei rapporti coi vecchi del cinema francese, impresa difficile e al alla ‘Nouvelle Vague’, fino al cinema amici e con Sarajevo…”, in quello che è un tempo stesso affascinante: volutamente contemporaneo e l’uso delle nuove adattamento letterario del film della sua “pericolosa”, per usare le parole tecnologie; nel farlo, analizza film, parla vita ma che lui definisce, con la consueta dell’autore, questa di raccontare la storia di linguaggio, anzi linguaggi di tradizione pungente ironia, il “diario politico di un del cinema francese, i cambiamenti, le e modernità, di rappresentazione e idiota”. tecnologie, i suoi interpreti, attraverso un interpretazione. Un accurato percorso ristretto numero di film, che non sono bibliografico curato da Anna Masecchia HEDY LAMARR necessariamente dei capolavori ma chiude il volume. Le sette vite di una hanno un forte valore sintomatico, e altrettanti saggi a cura di alcuni tra i diva scienziata DOVE SONO IN di Edoardo Segantini, principali critici e studiosi del cinema Rubbettino Editore che abbiamo oggi in Italia: La coquille QUESTA STORIA di Emir Kusturica, et le clergyman di Germaine Dulac ••• “I film possono avere il Giangiacomo Feltrinelli (Andrea Martini), Sotto i tetti di Parigi loro fascino per un certo editore di René Clair (Farah Polato), Toni di periodo, ma la tecnologia è Jean Renoir (Gianni Rondolino), Alba ••• Questo romanzo per sempre”. tragica di Marcel Carné (Anna autobiografico di Emir Quest’affermazione di Hedy Masecchia), Vite vendute di Henri- Kusturica parla di vita, Lamarr più di ogni altra Georges Clouzot (Alberto Scandola), letteratura e cinema. Che si spiegazione ci apre il mondo di questa donna, Le vacanze di Monsieur Hulot di intrecciano, si scambiano, si una diva di Hollywood, una scienziata. Jacques Tati (Alessandro Faccioli), Muriel, il rincorrono, si riflettono, si Hedwig Eva Maria Kiesler, ebrea austriaca, tempo di un ritorno di Alain Resnais sfidano a volte, nella pagine (come nel divenne una famosa diva del cinema con il (Giorgio De Vincenti), Il bandito alle undici cinema) di uno dei più geniali e innovativi nome di Hedy Lamarr; negli anni Quaranta di Jean-Luc Godard (Paolo Bertetto), Effetto registi degli ultimi trent’anni. Ed è proprio venne proclamata la donna più sexy del notte di François Truffaut (Roberto Nepoti), di trent’anni fa, del 1981, il film d’esordio mondo, una donna che odiò il nazismo a tal L’argent di Robert Bresson (Luciano De di Kusturica, Ti ricordi di Dolly Bell?, e quel punto da inventare, per combatterlo, un Giusti), Racconto d’autunno di Eric Rohmer mondo, che è poi il mondo dell’infanzia e sistema per evitare le interferenze radio, il (Rosamaria Salvatore) e La classe di Laurent dell’adolescenza dell’autore, diventa una frequency hopping spread spectrum, Cantet (Denis Brotto). “Il cinema – come si costante narrativa nel cinema del regista invenzione, tanto per capirci, senza la quale suol dire – è nato in Francia e lì si sono bosniaco, e anche del nostro immaginario oggi non esisterebbe la telefonia mobile, anticipate le sue linee di sviluppo, quella cinematografico. Prima di questo, due “perché i miliardi di conversazioni senza filo della riproduzione (Lumière) e quella cortometraggi realizzati al liceo, poi la che si fanno ogni giorno nel mondo prestigiosa accademia interferirebbero continuamente una con cinematografica Famu a l’altra in un inferno di parole e di rumori”. Il Praga e quindi il cinema, i libro di Edoardo Segantini (scritto con tanti film, i tanti premi, a cura di UMBERTO FERRARI Giovanni Pau) ripercorre la vita di Hedy fino all’opera più recente, Lamarr, dall’infanzia a Vienna ai primi lavori Cool water. Ma se questo come attrice a Berlino, all’arrivo a rassegne e fondata poi ufficialmente il 22 marzo 1947, ormai è storia, sono Hollywood, raccontando la sua carriera di la Cineteca Italiana è stata, l’anno seguente, la prima invece le pagine di questo nel nostro Paese a far parte della Fiaf – la Federazione attrice, di produttrice indipendente, le sue Internazionale degli Archvi Filmici – ed è cresciuta romanzo ad affascinare e amicizie e le sue importanti collaborazioni negli anni fino a possedere un patrimonio di 300 divertire, riproponendo artistiche, il suo viale del tramonto, fino al cimeli, 100 mila immagini, 20 mila manifesti. Il anche aneddoti e 1997, anno in cui Hedy Lamarr ha prossimo passo dell’istituzione prevede il situazioni biografiche che ottantatre anni ed è ormai una diva trasferimento, nel nuovo polo audiovisivo, abbiamo visto in molti dimenticata, e a sorpresa la Electronic dell’archivio filmico (20 mila film) e del laboratorio di suoi film; è la vita di Emir Frontier Foundation le conferisce il restauro digitale, mentre è già in funzione una sala che andiamo a scoprire, prestigioso Pioneer Award per l’invenzione cinematografica da 84 posti per proiezioni in pellicola attraverso il ricordo, dell’fhss brevettata nel 1942! Ci sono ancora e digitale. l’immaginazione o dei misteri intorno a questa donna almeno la reinvenzione straordinaria, ma il libro di Segantini fa luce CSC LAB (non potrebbe non esserci sulla sua vita, raccontandoci il suo cinema e Centro Sperimentale di Cinematografia, sede in un artista come la sua fondamentale invenzione lombarda Kusturica) e una bella tecnologica, rendendo così finalmente il ••• Sempre nell’ex Manifattura Tabacchi di Milano, in narrazione, che comincia giusto onore a Hedy Lamarr. Scrive John viale Fulvio Testi 121, ha sede la funzionale e moderna con “Nel Fraser, citato in chiusura dall’autore: “La sua sede lombarda della Scuola Nazionale di Cinema, già millenovecentosessantuno straordinaria intelligenza non contemplava attiva con i corsi di “Creazione e produzione fiction” e Jurij Gagarin volò nello la saggezza. Come avrebbe potuto “Cinematografia d’impresa”. Dal 2012 saranno avviati spazio, e io andai a apprendere i valori che contano, la anche i “CSC Lab”, tre laboratori a numero chiuso di scuola”. L’autore ci apre gentilezza, la cordialità, la risata, in quella recitazione, critica cinematografica e storie. I docenti così il suo album di fabbrica di sogni che è Hollywood?”. Una saranno rispettivamente Giancarlo Giannini, Pino famiglia, e così facendo ci donna difficile e presto dimenticata dal Farinotti e Franco Bernini. Bandi e iscrizioni su racconta il suo paese, il cinema, non appena la sua bellezza www.fondazionecsc.it, scadenza per le domande il suo cinema, e ci racconta prossimo 16 dicembre. abbagliante cominciò a sfiorire. qualcosa (molto) di sé,

VIVILCINEMA novembredicembre11 53 rubricheColonna sonora a cura di MARIO MAZZETTI

Pasquale Catalano e altri a dream (l’assolo finale…) e la vibrante Listen to her heart. Doppio spazio per la Electric LA KRYPTONITE Light Orchestra, poi l’hard rock alla Queen di strenne cult NELLA BORSA Billy Squier, il “nero di Svezia” Swingfly, la Kate Bush (INDIGO) modella pop Sky Ferreira, un languido Smokey ••• Il film di Cotroneo si Robinson, qualche indipendente raffinato e 50 WORDS riallaccia ai percorsi musicali uno strumentale James Newton Howard: un FOR SNOW (FISH PEOPLE) di Ozpetek tra chicche mélange variegato ma ben dosato. Lou Reed & Metallica d’epoca (Peppino Di Capri, Nun è peccato), LULU (2CD, UNIVERSAL) pop nostalgico (Quand’ero piccola di Mina), IL CINEMA DI superclassici di Pop e Bowie (Lust for life e LELIO LUTTAZZI Wilco - THE WHOLE Life on Mars?), divertenti inserti d’epoca LOVE (DBPM) (Zorba’s dance e Aquarius), These boots are (2CD, BLUE SERGE) made for walkin’ nella versione italiana di ••• Da un’altra epoca ••• Quanta grazia! La solita lunga Dalida e riletta oggi dai Planet Funk e la emerge la doppia attesa e poi due album in soli 6 mesi da Kate Bush: dopo le partitura originale di Pasquale Catalano che antologia di colonne riletture di Director’s cut ecco 7 fa la differenza: brevi ma raffinate melodie sonore inedite di brani nuovi di zecca su paesaggi (Gli occhi di Peppino, Il viaggio di Rosaria) Luttazzi, da Totò lascia o raddoppia e Totò innevati, in contrasto col solare che danno la giusta atmosfera combinando Peppino e la malafemmina a Promesse di Aerial. Guai però a considerarlo un sapientemente archi, pianoforte, clarinetto, marinaio, da Venezia la luna e tu a Risate di disco natalizio, piuttosto un glockenspiele. gioia (con Una zebra a pois) fino a Bluff. Un concept album, ulteriore viaggio periodo circoscritto (1956-‘65) con appendice nel visionario mondo di una compositrice ormai David Byrne e altri anni ’70: in mezzo il jazz, la televisione, la indifferente alle classifiche, raffinata pianista e THIS MUST BE Hit parade radiofonica e purtroppo l’errore sperimentatrice di armonie complesse, sonorità giudiziario che gli ha segnato il carattere avvolgenti e ipnotiche con ospiti di pregio: Elton John THE PLACE ancor prima dell’esistenza (filtrato nel suo duetta nella mirabile Snowed in at Wheeler St.; il (INDIGO) film del ‘72 L’illazione, da poco restaurato). Il singolo Wild man ha la voce di Andy Fairweather-Low, ••• Emana sempre ottime disco è una chicca per collezionisti con 86 già turnista per Stones e Clapton; l’attore Stephen Fry vibrazioni sonore composizioni in nome dello swing: declama i 50 sinonimi di neve nell’ardita title track; il l’immaginario di Sorrentino, nell’orchestrale Lasciare o raddoppiare la figlio Albert eredita gli acuti materni nell’intensa ispirato sin dal titolo al brano voce di Dorian Gray rimanda alla Marilyn Snowflake. Lunghe composizioni su paesaggi freddi dei Talking Heads riproposto in tante immortalata da Wilder; le variazioni sul che scaldano il cuore, regalando suggestioni liriche versioni, dall’esibizione live di David Byrne tema (molto orecchiabile) danno spazio ad (amori sfuggenti, fantasmi, yeti, un sensualissimo con salotto d’epoca basculante alle assoli di piano e vibrafono; ascoltando la pupazzo di neve) e grande musica cui basta un variazioni di Trevor Green e Gloria. Ma il cd Malafemmina pensereste di stare in un film pianoforte per spalancare scenari vertiginosi. è anche tanto altro: innanzitutto The Pieces di Woody Allen, clarinetto in testa! ••• I puristi storcono il naso per la strana accoppiata of Shit, parte integrante della trama e Raffinatezza e classe con boogie, mambo, tra il raffinato cantore del lato oscuro e i celebrati progetto parallelo ad hoc di Byrne e Will scat e divertissement calypso o napoletani metallari, eppure Lulu, sviluppato a partire da una Oldham, con voce di Michael Brunnock e (Fausto Cigliani canta ‘Nnammurammece ma collaborazione teatrale tra Lou Reed e Robert Wilson Sean Lennon tra gli ospiti, morbide ballate non è roba per Apicella…) tra rimpianto e (a Berlino: richiamo non casuale all’omonimo acustiche e pop ritmati, canzoni universali di nostalgia. album…) è un’opera rock ispirata al celebre disarmante semplicità. Apre alla grande il personaggio di Frank Wedekind, “donna perduta” solenne e intimista Gavin Friday (ex Virgin Pivio & Aldo dalla sessualità disinibita che ai primi del ‘900 fece Prunes), poi Arvo Part riletto da Hope & De Scalzi scandalo, portata sullo schermo da Pabst. Due cd che Mulligan, la stranota The passenger di Iggy uniscono la vena letteraria e maudit di New York alle Pop, Jonsi & Alex in una pausa ambient dai HOLLYWOOD mitragliate sonore della band californiana, un incrocio Sigur Ros, le composizioni per archi di Julia INVASION tra cerebrale e viscerale che mette a segno diversi colpi, dalla ribollente Pumping blood al crescendo Kent e dei più sperimentali Brooklyn Rider (CREUZA) sembrano una costola del commento fulminante di Cheat on me. Tra sfuriate heavy sonoro di True stories di Byrne col Kronos ••• Anche un (Mistress dread) e brani più articolati e intimisti (Little Quartet; Nino Bruno (tagliato al montaggio) documentario può dog) il secondo cd perde colpi, nonostante la presenza tra i produttori di Hal Willner. rimanda con Every single moment… ai Cure vantare un’interessante colonna sonora – chi (vedi look di ). Tanto buon cibo ha visto a Roma Project Nim di Marsch, con ••• I Wilco from Chicago tornano con un ottavo per l’anima. musiche di Dickon Hinchliffe, confermerà. album di gran livello sin dall’iniziale The art of Immagini d’archivio delle star hollywoodiane almost, 7 minuti di energia con coda strumentale Artisti Vari e perle di cineteca costituiscono l’ossatura trascinante (non sono da meno I might, Born alone e del doc di Marco Spagnoli presentato a Standing O). Un disco ricco di idee e ispirazione per il LARRY CROWNE Venezia e, come nel precedente Hollywood cupo Jeff Tweedy e soci, sempre spiazzanti nel (RHINO) sul Tevere, sono i genovesi Pivio & Aldo De mescolare tradizione rock americana con echi di ••• Rock Usa, di origine o elezione, Scalzi a conferire ulteriore forza alle psichedelia e tenui ballate fuori dal tempo e dallo orecchiabile e di buon gusto per il debole immagini con sonorità elettriche, spazio. Chiude in sottraendo la lunga, soffusa One film di/con Tom Hanks. Tom Petty apporta progressioni ritmiche, delicati arpeggi, Sunday morning. tre gemme, tra cui la nervosa Runnin’ down elettronica.

della ambient music alle tastiere (seminale The Jesus spiccano in un cd acerbo, dalla carica ribelle indipendenti plateaux of mirror con Brian Eno) e il fondatore che negli Usa si beccherebbe il “parental Eraldo Bernacchi, Harold Budd, Robin Guthrie dei Cocteau Twins alla chitarra (Harold Budd e advisory”. Robin Guthrie hanno già all’attivo cd e colonne ••• I livornesi Le Gorille propongono un disco WINTER GARDEN (RARE NOISE) sonore): un lavoro ispirato, di ottima fattura, che strumentale, colonna sonora virtuale dalle rinverdisce i fasti della ambient. Rashomon atmosfere vintage, beat, lounge, progressive, ANDRÀ TUTTO BENE (LO SCAFANDRO) ••• Partenza alla grande, con venature blues: reggae: tappeto ritmico, invenzioni sonore che Mamma è un brutto mondo, chitarra potente e fanno rivivere generi ormai desueti del nostro Le Gorille - NAUTILUS voce arrabbiata, ci introduce ai Rashomon del cinema. Hanno collaborato con Virzì a La prima ••• Dalla scena indie nostrana la rinnovata modenese Kheyre Walamaghe; suono sporco, cosa bella ma è ora che qualcuno li presenti a collaborazione tra il produttore e musicista essenziale, distorto, testi di brutale immediatezza Tarantino… Eraldo Bernacchi con uno dei nomi di spicco con incisi alla Afterhours. Fuoco, Maledetti, Black

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