Dallo Scavo Alla Esposizione
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Storia di un reperto archeologico Dott.ssa Martellucci Sabrina 1 Come si sceglie un sito? Le Fonti : storiche; geografiche; Studio cartografiche; Approfondimento Probabile scelta fotografiche; del sito Iconografiche. Dott.ssa Martellucci Sabrina 2 Ma cosa è uno scavo archeologico? Lo scavo è la tecnica meglio conosciuta e più comunemente usata nell'ambito dell„archeologia Dott.ssa Martellucci Sabrina 3 Come si classificano gli scavi? scavi di ricerca scavi di scavi emergenza programmati Dott.ssa Martellucci Sabrina 4 Per scavi di ricerca si intendono quelli condotti principalmente da istituzioni universitarie con l'obiettivo esplicito di migliorare le conoscenze relative ad una certa epoca o ad una determinata area geografica; Dott.ssa Martellucci Sabrina 5 Per scavi programmati Si intende quelli finalizzati alla conoscenza di un sito minacciato (per l'espansione edilizia o per la realizzazione di reti infrastrutturali); Dott.ssa Martellucci Sabrina 6 Per scavi di emergenza si intende invece quelli finalizzati alla documentazione di resti emersi improvvisamente nel corso di lavori di altro genere. Dott.ssa Martellucci Sabrina 7 Lo scavo comporta inizialmente la rimozione del suolo superficiale se necessario con mezzi meccanici, anche se ne è consigliabile la rimozione a mano Dott.ssa Martellucci Sabrina 8 La formazione delle unità stratigrafiche a - situazione di partenza b - azione umana di asporto di materiale: scavo di due fosse di fondazione c - azioni umane di accumulo di materiale d - evento del crollo e - deposito alluvionale o lento accumulo di materiale portato dal vento Dott.ssa Martellucci Sabrina 9 A seconda che siano effetto di un evento naturale o di un'azione umana, le unità stratigrafiche si possono intanto suddividere in: "artificiali" (deposito di immondizia, costruzione di un muro, scavo di un fossato). "naturali“ (deposito alluvionale, crollo del muro) Dott.ssa Martellucci Sabrina 10 In base al tipo di deposito: Positive (deposito alluvionale, accumulo di immondizia, costruzione di un muro) negative (scavo di un fossato, crollo di un muro) Dott.ssa Martellucci Sabrina 11 Relazioni fisiche tra le unità stratigrafiche È posteriore È precedente Copre È coperto Riempie È riempito Si appoggia Gli si appoggia Taglia È tagliato Dott.ssa Martellucci Sabrina 12 Il muro RIEMPIE (è posteriore) la sua fossa di fondazione L‟accumulo di immondizia COPRE (è posteriore) la strada e SI APPOGGIA (è posteriore) al muro Il fosso TAGLIA (è posteriore) il terreno dove viene scavato Dott.ssa Martellucci Sabrina 13 La fossa di fondazione è RIEMPITA (è precedente) La pavimentazione della dal muro strada è COPERTA (è precedente) dall‟accumulo di immondizia e il muro GLI SI APPOGGIA (è precedente) Il terreno è TAGLIATO (è precedente) dal fosso Dott.ssa Martellucci Sabrina 14 Partendo dalla UNITA‟ STRATIGRAFI CA più recente si procede a ritroso nel tempo secondo un ordine cronologico. Dott.ssa Martellucci Sabrina 15 Ogni US viene individuata per mezzo di un numero viene redatta una pianta che ne riporta i limiti e la posizione e US viene inserita nelle sezioni. A questa documentazione grafica si aggiunge secondo le necessità anche una documentazione fotografica Dott.ssa Martellucci Sabrina 16 Dott.ssa Martellucci Sabrina 17 Dott.ssa Martellucci Sabrina 18 Dott.ssa Martellucci Sabrina 19 Dott.ssa Martellucci Sabrina 20 Stratigrafia Dott.ssa Martellucci Sabrina 21 Stratificazione Dott.ssa Martellucci Sabrina 22 Stratigrafia deposito archeologico Stratificazione legge della sovrapposizione Dott.ssa Martellucci Sabrina 23 Dopo aver identificato l‟US, viene redatta una Scheda di Unità Stratigrafica o scheda U.S Dott.ssa Martellucci Sabrina 24 SCHEDA US US N. SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA PER…. LOCALITA’ ANNO PIANTE FOTOGRAFIE COMPONENTI INORGANICI COMPONENTI ORGANICI CONSISTENZA COLORE MISURE STATO DI CONSERVAZIONE DESCRIZIONE SEQUENZA STRATIGRAFICA COPERTO DA COPRE POSTERIORE A ANTERIORE A Dott.ssa Martellucci Sabrina 25 INTERPRETAZIONE ELEMENTI DATANTI DATAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Dott.ssa Martellucci Sabrina 26 US 2 US 3 US 1 US 4 US 5 US 9 US 8 US 10 US 7 US 6 US 11 US 12 US 13 Dott.ssa Martellucci Sabrina 27 La sequenza stratigrafica fornirà la cronologia relativa di tutte le unità stratigrafiche Mentre una datazione assoluta sarà fornita dai materiali raccolti in ciascuno strato Dott.ssa Martellucci Sabrina 28 Matrix se lo strato 1 copre gli strati 2 e 3, ma a sua volta lo strato 2 copre lo strato 3, lo strato 1 è posteriore a 2, che a sua volta è posteriore a 3. Dott.ssa Martellucci Sabrina 29 Durante lo scavo la terra deve quindi essere attentamente esaminata per raccogliere sistematicamente tutti i frammenti di manufatti e i reperti faunistici e botanici (ossa, foglie, semi, carboni, ecc.). Dott.ssa Martellucci Sabrina 30 A seconda delle necessità si utilizzeranno le tecniche della setacciatura e della flottazione del terreno per la raccolta dei materiali. Dott.ssa Martellucci Sabrina 31 La setacciatura Dott.ssa Martellucci Sabrina 32 La flottazione Dott.ssa Martellucci Sabrina 33 I materiali devono essere chiaramente attribuiti all'unità stratigrafica di provenienza e conservati accuratamente separati strato per strato (in genere in cassette diverse). Dott.ssa Martellucci Sabrina 34 Dott.ssa Martellucci Sabrina 35 Ogni frammento va quindi pulito (lavato con acqua se il materiale lo consente senza danno per la conservazione) e siglato con il numero dell'unità stratigrafica di provenienza. Dott.ssa Martellucci Sabrina 36 Dott.ssa Martellucci Sabrina 37 Dott.ssa Martellucci Sabrina 38 Dott.ssa Martellucci Sabrina 39 Dott.ssa Martellucci Sabrina 40 Lucerna a canale tardoantica Dott.ssa Martellucci Sabrina 41 Dott.ssa Martellucci Sabrina 42 Dott.ssa Martellucci Sabrina 43 Dott.ssa Martellucci Sabrina 44 Dott.ssa Martellucci Sabrina 45 Dott.ssa Martellucci Sabrina 46 Dott.ssa Martellucci Sabrina 47 La zecca di Salisburgo: monete auree del 1700 Monete tardoantiche Le zecca di Merano (1253-1477): monete in argento Dott.ssa Martellucci Sabrina 48 Dott.ssa Martellucci Sabrina 49 Dott.ssa Martellucci Sabrina 50 La datazione di uno strato corrisponde a quella del reperto più recente che vi viene rinvenuto. Bisogna tuttavia tener presente che in senso stretto si tratta comunque di un terminus post quem: ciò vuol dire che . la data in cui il manufatto è stato lavorato costituisce il "termine dopo il quale" esso è stato gettato via o abbandonato ed è entrato a far parte dello strato in formazione. Dott.ssa Martellucci Sabrina 51 Va inoltre attentamente valutata la coerenza cronologica di tutti i frammenti ritrovati nello strato e nelle altre unità stratigrafiche correlate. Un singolo frammento databile in un'epoca molto successiva rispetto a tutti gli altri potrebbe essere un "intruso” Dott.ssa Martellucci Sabrina 52 Prima di tutto quindi l‟archeologo deve vivere in simbiosi con ciò che sta scoprendo. Deve aver cura di leggere il terreno e i reperti che cela Non si creda tuttavia che la costruzione della sequenza stratigrafica sia un‟attività scientifica del tutto oggettiva e esatta. Dott.ssa Martellucci Sabrina 53 Possiamo infatti individuare solo ciò che ci appare riconoscibile e distinto, ma la stessa capacità di riconoscere dipende da quella di saper cogliere differenze e dalla potenza della strumentazione che si ha a disposizione Dott.ssa Martellucci Sabrina 54 Il disegno archeologico Il disegno affianca la schedatura dei reperti, è utile all’articolazione della tipologia, accompagna e illustra in fase di edizione il testo, fino a sostituirlo per ciò che concerne la descrizione morfologica In ogni caso il disegno di un oggetto deve essere confrontabile con altri realizzati all’interno della stessa ricerca, ma anche all’esterno e deve essere quindi realizzato secondo criteri univoci che rendano universale la sua comprensione. Dott.ssa Martellucci Sabrina 55 Il disegno della ceramica prevede la trasposizione di un oggetto tridimensionale su un piano Iniziamo dalla sezione Nel caso di contenitori integri, o che conservano comunque il profilo intero, il disegno si avvale di tre dati fondamentali: la misura esterna dei diametri inferiore e superiore e dell’altezza. L’inclinazione del profilo è data dalla differenza fra i due diametri. Dott.ssa Martellucci Sabrina 56 L‟altezza Dott.ssa Martellucci Sabrina 57 Il diametro Dott.ssa Martellucci Sabrina 58 Il disegno finito Dott.ssa Martellucci Sabrina 59 Dott.ssa Martellucci Sabrina 60 Dott.ssa Martellucci Sabrina 61 Dott.ssa Martellucci Sabrina 62 Dott.ssa Martellucci Sabrina 63 Dott.ssa Martellucci Sabrina 64 Dott.ssa Martellucci Sabrina 65 Dott.ssa Martellucci Sabrina 66 Dott.ssa Martellucci Sabrina 67 Classificazione della ceramica Si effettua una divisione in categorie: FORMA TIPO CLASSE Dott.ssa Martellucci Sabrina 68 Forma caratteristiche funzionali comuni Dott.ssa Martellucci Sabrina 69 Anfore romane Anfore repubblicane 1 - 3 (2 -3) - 5 (4 - 5 - 36 - 44 - 45) - 28 - 35 I sec. d.C. 6 (6 - 15) - 7 (7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 41) - 12 (12 - 13) - 14 II-III sec. d. C. 20 - 23 - 25 (24 - 25 - 40) - 26 - 32 Epoche successive 16 (16 - 17) - 18 - 19 - 21 (21 - 22) - 27 (27 - 37) - 29 (29 - 31) - 30 - 33 - 34 - 38 - 39 - 42 Dott.ssa Martellucci Sabrina 70 Anfora di tipo Dressel 1B Legenda : 1: orlo – 2: collo – 3: manico – 4: spalla – 5: corpo – 6: piede Dott.ssa Martellucci Sabrina 71 Dott.ssa Martellucci Sabrina 72 Dott.ssa Martellucci Sabrina 73 Dott.ssa Martellucci Sabrina 74 Classe E’ la famiglia più ampia, che raggruppa oggetti aventi – la stessa funzione – caratteristiche tecniche particolari