Relazione PS
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Relazione COMUNE DI BARBERINO VAL D'ELSA - PIANO STRUTTURALE ________________________________________________ Indice generale Premessa...............................................................................................................................................3 Introduzione..........................................................................................................................................4 1. Profilo di Barberino Val d'Elsa ........................................................................................................5 Il territorio............................................................................................................................................5 1 – Cenni sulla formazione geologica..............................................................................................5 2 - Le testimonianze archeologiche...............................................................................................7 3 - La viabilità antica.......................................................................................................................8 4 - L’organizzazione del territorio nel Medioevo............................................................................9 5 - La civiltà delle Pievi................................................................................................................10 6 - Il fenomeno dell’incastellamento.............................................................................................10 7 - La meteora Semifonte..............................................................................................................11 8 - La Lega di Barberino Val d’Elsa.............................................................................................12 9 - Il paesaggio mezzadrile...........................................................................................................13 Attuale evoluzione territoriale............................................................................................................14 2.Lo stato di attuazione degli strumenti urbanistici comunali ...........................................................16 3. Obiettivi generali della Variante.....................................................................................................19 4. La struttura del piano......................................................................................................................21 La suddivisione del territorio in sistemi territoriali.......................................................................21 I sub sistemi .................................................................................................................................22 Le Unità Territoriali Organiche Elementari...................................................................................22 Le dimensioni massime sostenibili................................................................................................23 Il dimensionamento residenziale...................................................................................................24 Il dimensionamento produttivo......................................................................................................28 Il dimensionamento commerciale e direzionale............................................................................28 Il dimensionamento turistico ricettivo...........................................................................................28 I criteri e la verifica del dimensionamento ...................................................................................29 5. Gli elaborati del Piano: una guida alla consultazione ....................................................................29 Gli elaborati grafici .......................................................................................................................30 L’organizzazione delle norme........................................................................................................30 Appendice. Il dimensionamento del Piano Strutturale ......................................................................33 RELAZIONE | 2 COMUNE DI BARBERINO VAL D'ELSA - PIANO STRUTTURALE ________________________________________________ Premessa Il Comune di Barberino Val d'Elsa ha avviato la redazione degli strumenti urbanistici comunali (Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico) introdotti dalla LR 5/1995, prima dell'entrata in vigore della nuova legge regionale sul governo del territorio, la LR 1/2005. Il Piano Strutturale del Comune fu definitivamente approvato poco dopo l'entrata in vigore della nuova legge, con D.C.C. n 54 del 01.06.2005,; il Regolamento Urbanistico fu approvato con D.C.C. n.31 del 11.07.2006 e con D.C.C. n.45 del 11.10.2006. Entrambi gli strumenti urbanistici sono stati redatti sulla base delle indicazioni della LR 5/1995 e solo il RU tiene conto, sia pure in piccola parte, dei contenuti e delle indicazioni della nuova legge di governo del territorio, la LR 1/2005. Successivamente all’entrata in vigore del PS e del RU di Barberino Val d'Elsa , Regione e Provincia hanno modificato i propri strumenti di pianificazione territoriale, in particolare: a) la Regione Toscana ha approvato il nuovo Piano di Indirizzo Territoriale (PIT), con D.C.R. n. 72/2007 e ha poi adottato una sua implementazione (principalmente costituita dalle Schede d’ambito dei paesaggi toscani), con valore di piano paesaggistico con D.C.R. n. 32/2009; b) la Provincia di Firenze ha approvato una Variante generale di adeguamento del PTC con D.P.C. n. 01/2013. Per poter affrontare in modo più efficace le trasformazioni territoriali perseguendo l’obiettivo dello sviluppo sostenibile e quindi per ricondurre a coerenza i propri strumenti, il Comune di Barberino Val d' Elsa ha inteso adeguare il Piano Strutturale e quindi il Regolamento Urbanistico, al nuovo PIT - comprendente le nuove discipline paesaggistiche - e al nuovo PTC. L’opportunità di ricondurre a coerenza con le disposizioni regionali e provinciali più recenti, alcune parti del piano strutturale, la necessità di arricchire lo stesso quadro conoscitivo con quanto oggi previsto in materia di rischio idraulico, geologico e sismico (Regolamento di attuazione n. 53/R) e la stessa naturale implementazione del piano, ha comportato una significativa mole di attività, di cui questo documento dà conto solo in parte. La Variante generale al Piano Strutturale deve molto alle conoscenze che sono state di supporto al primo PS, che aveva già a suo tempo condotto importanti indagini sul campo, utili alla formulazione di scenari coerenti alle vocazioni territoriali del comune. Elaborare oggi una variante generale del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico ha reso necessario innanzitutto un esame serio ed approfondito del PS e degli altri strumenti urbanistici vigenti: un esame che non si è limitato alla sola ricognizione del grado di attuazione delle previsioni o della loro coerenza con le disposizioni successivamente entrate in vigore, ma che che ha assunto la qualità e lo spessore di una valutazione complessiva del piano, e della sua capacità di rispondere alle numerose trasformazioni che , in una fase di profonda crisi come quella che stiamo vivendo, hanno inevitabilmente interessato anche la società, l'economia ed il territorio di di Barberino Val d'elsa negli ultimi anni. RELAZIONE | 3 COMUNE DI BARBERINO VAL D'ELSA - PIANO STRUTTURALE ________________________________________________ Introduzione Come già scritto in premessa , dal periodo in cui fu elaborato ed approvato il Piano Strutturale del Comune sono cambiati i riferimenti giuridico-legislativi dell'attività di pianificazione e sono cambiati anche gli strumenti di governo del territorio sovraordinati. Si è così passati dalla LR n. 5 del 1995, alla n. 1 del 2005, a seguito della quale nel 2007 ha visto la luce il nuovo PIT (Piano di indirizzo territoriale) regionale, dopo di ché si è corretta la stessa LR 1/2005 nella disciplina paesaggistica (e non solo) e si è integrato il PIT con le nuove schede di paesaggio. A queste nuove disposizioni si è già adeguato il PTCP della Provincia di Firenze, definitivamente approvato agli inizi del 2013. In questi anni sono stati emanati i diversi regolamenti di attuazione della LR n. 1 ed è stata rivista la procedura per le valutazioni, che recependo integralmente la direttiva UE, è stata inquadrata in una nuova legge (la LR 10/2010 e s.m.i.), che ha reso più stringente il rapporto tra ambiente e piano. Recentemente poi sono cambiati i criteri con cui devono essere effettuate le indagini geologiche (regolamento 53/R) ed è stata emanata una nuova legge sul rischio idraulico, la 21/2012.” Disposizioni urgenti in materia di difesa dal rischio idraulico e tutela dei corsi d'acqua”, che hanno evidenti ricadute nella considerazione delle pericolosità del territorio comunale. Nella Variante generale l'impostazione di fondo e molti dei contenuti del Piano strutturale sono rimasti inalterati in quanto tuttora attuali e condivisibili. La necessità di adeguare il Piano alle modificazioni intervenute nella disciplina di livello nazionale e regionale e nella pianificazione sovraordinata ha imposto tuttavia alcune importanti modifiche del linguaggio e più significativamente della stessa articolazione e architettura del piano. Nel frattempo, se guardiamo al territorio comunale, si è assistito ad una costante crescita demografica, rallentata soltanto negli ultimissimi anni ma sostanzialmente in