Monte Bianco, Pointe Lachenal (M.3613), Sperone E - Via Contamine
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Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it Monte Bianco, Pointe Lachenal (m.3613), Sperone E - via Contamine Accesso stradale: da Courmayeur seguire le indicazioni per la Val Ferret e il traforo del Monte Bianco. Superata la frazione Entreves, ad un grosso tornante, svoltare a destra. Davanti a voi trovate un parcheggio nel quale è possibile lasciare la macchina, oppure proseguendo poi verso sinistra, per circa 500mt, si arriva alla stazione di partenza della funivia del Monte Bianco dove, anche qui, è possibile parcheggiare. Avvicinamento: dal rifugio Torino seguire la traccia che, in leggera salita, va al col Flambeaux (Attenzione!!! Possibile crepaccio nei pressi del colle) e che successivamente prosegue in discesa verso i satelliti del Mont Blanc du Tacul. (Attenzione!!! In questa zona sono presenti dei grossi crepacci a campana. Nell'agosto 2003 questo percorso, che è lo stesso della traversata rif. Torino - rif. Cosmique, è stato chiuso al pubblico dalle guide alpine perché diventato pericoloso). Arrivati nella parte più bassa del ghiacciaio cominciare la risalita e, puntando a sinistra da dove è possibile, dirigersi verso la parete SE della Pointe Lachenal, che è l'ultima struttura che si incontra nella traversata Torino - Cosmique. (1h30/2h00) Attacco: La via comincia in prossimità di una fessura verticale posta a circa 7-8 mt dal grosso diedro/camino posto alla base della parete (se non ricordo male dovrebbe essere la seconda fessura da sx delle 3 che solcano la parete).la via comincia in prossimità di una fessura verticale posta a circa 7-8 mt dal grosso diedro/camino posto alla base della parete (se non ricordo male dovrebbe essere la seconda fessura da sx delle 3 che solcano la parete). Discesa: dal penultimo tiro ci si cala direttamente sull'itinerario di salita, altrimenti, dall'ultima sosta, ci si cala sulle altre vie della parete, tendendo però ad andare sempre verso dx (faccia a monte) fino ad intercettare la prima sosta di salita. Difficoltà: V/V+ e 40 mt di VI+ o A0. Sviluppo: circa 270 mt (8 lunghezze). Attrezzatura: serie di nuts e serie friends (fino al 4 Camelot). Esposizione: est. Tipo di roccia: granito. Periodo consigliato: tarda primavera, estate. Tempo salita: 4h00/5h00. Primi salitori: A. Contamine, P. Labrunie, R. Wohlschlag - 30/08/1959. Riferimenti bibliografici: Buscaini G., Monte Bianco - Vol. I, CAI-TCI Bassanini G., Monte Bianco - Le classiche, Collana "Le Guide di Alp - alpinismo", Vivalda Editori, 1998 Riferimenti cartografici: Kompass n° 85 - Monte Bianco Relazione Lunghezza 1, V+, V, 35 metri: salire direttamente la fessura fino al suo termine, quindi per rampa a placche verso sx si arriva in sosta. Lunghezza 2, V, IV, 30 metri: prendere verticalmente una lama, poi più facilmente tendere verso dx puntando la base di un piccolo diedro dove si sosta. Lunghezza 3, V+, V, 20 metri: salire, con passi faticosi, il diedrino e raggiungere una grossa cengia di quarzo dove si sosta. Lunghezza 4, V+, VI, 45 metri: dalla sosta spostarsi un decina di mt a dx e salire la grossa fessura che solca la parete. Dopo circa 1/3 di fessura, quando essa si dirama, seguire il ramo di sx che porta direttamente alla spaccatura nel tetto soprastante. Infilarsi nella spaccatura e proseguire dritti fino al terrazzino di sosta. Tiro molto bello, estetico e abbastanza faticoso per la sua lunghezza. Nella parte alta sono presenti alcuni chiodi, mentre nella parte bassa è molto facile proteggersi con nuts e friends. Lunghezza 5, VI+ o A0, 40 metri: tiro chiave, molto chiodato. Dalla sosta girare lo spigolo verso sx e, in piena parete, raggiungere su placca una fessurina. Seguire la fessura, che sale in verticale, fino ad arrivare ad una sosta un po' scomoda. (E' possibile fare una sosta stando appesi su 3 chiodi a circa metà tiro. Io lo sconsiglio!!!). Lunghezza 6, V+, IV+, 35 metri: salire ancora dritti per un diedrino (presenti alcuni chiodi con cordoni, se non ricordo male), quindi, con passi più facili, seguire una grossa rampa verso sx fino alla sosta. Lunghezza 7, IV+, 30 metri: per placche e fessure seguire lo spigolo che tende a sx. Lunghezza 8, V, IV+, 35 metri: seguire ancora lo spigolo fino a raggiungere un diedro obliquo verso sx. Dalla base salire dritti e passare dall'altra parte dello spigolo proseguendo poi verso dx. Ritornare, quando è possibile, sulla parete sud-est e traversare fino ad arrivare alla sosta nei pressi di un buco nella parete, nella quale si gode un bel panorama della sud dell'Aguille du Midi. Note: via classica d'alta quota molto bella e abbastanza impegnativa. A parte le soste e il tratto in artificiale la via è quasi del tutto schiodata, ma molto ben proteggibile con nuts e friends. La roccia è tra le più belle, o addirittura la più bella (a parer mio!!!), del Monte Bianco, quindi una ripetizione della via è vivamente consigliata. Aggiornamento: relazione a cura di Alessio Guzzetti, 3 agosto 2003. Disclaimer L'alpinismo su roccia e ghiaccio è un'attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata prudenza e cognizione di causa. Levie descritte in queste relazioni sono state da noi percorse e descritte "di prima mano" con la maggior precione possibile, ma questo non può in alcun modo sostituire la vostra valutazione e responsabilità personale Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it Monte Bianco, Pointe Lachenal (m.3613), Sperone E - via Contamine La Pointe Lachenal con il tracciato della via Contamine Disclaimer L'alpinismo su roccia e ghiaccio è un'attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata prudenza e cognizione di causa. Levie descritte in queste relazioni sono state da noi percorse e descritte "di prima mano" con la maggior precione possibile, ma questo non può in alcun modo sostituire la vostra valutazione e responsabilità personale Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Guido Della Torre - http://www.scuolaguidodellatorre.it Monte Bianco, Pointe Lachenal (m.3613), Sperone E - via Contamine Il libro contiene la narrazione del Raid Scialpinistico svoltosi nel 2015 per celebrare i 40 anni della Scuola Guido Della Torre. Maggiori informazioni su http://www.nomosedizioni.it/spaziobianco Disclaimer L'alpinismo su roccia e ghiaccio è un'attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata prudenza e cognizione di causa. Levie descritte in queste relazioni sono state da noi percorse e descritte "di prima mano" con la maggior precione possibile, ma questo non può in alcun modo sostituire la vostra valutazione e responsabilità personale .