N. d'ord.76 reg deliberazioni

CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA Estratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza del 27/09/2013

ART. 193 T.U.E.L. APPROVATO CON D.LGS. N. 267/2000 - RICOGNIZIONESULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E ATTESTAZIONE DELPERMANERE DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO PER IL CORRENTE ESERCIZIO2013.

L'anno duemilatredici, questo giorno ventisette del mese di settembre alle ore 14:30 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.:

Presenti Assenti Presenti Assenti Agazzi Antonio - X Losio Ivan X - Araldi Massimo X - Mainardi Cesare - X Barbati Filippo X - Malvezzi Carlo X - Benzoni Maurizio - X Mazzocco Franco X - Bertusi Fabio - X Milesi Clara Rita X - Biondi Giovanni X - Rossi Luca - X Bonaventi Piergiacomo X - Salini Massimiliano X - Castellani Vera X - Torchio Giuseppe X - Ceccato Adriano X - Trespidi Giuseppe X - Chioda Francesco X - Vailati Eugenio X - Degani Fabrizio X - Virgilio Leonardo X - Doldi Andrea X - Zaghen Ernesto X - Dusi Giampaolo X - Zanacchi Maria Rosa X - Gallina Gabriele X - Zanisi Giacomo Maria - X Gelmini Manuel X - Zelioli Rossella X - Ghidotti Carlalberto X - Presenti n. Assenti n. Risultano altresì presenti gli Assessori: Presenti Assenti Presenti Assenti BONGIOVANNI FILIPPO X - SCHIAVI SILVIA - X CAPELLETTI CHIARA X - SOCCINI MATTEO X - LEONI GIOVANNI X - ORINI PAOLA X - PINOTTI GIANLUCA X -

Partecipa il Segretario Generale della Provincia : Dott. Silvio Masullo Il Presidente del Consiglio , constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno.

2013 / 76 1 di 9 Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell’art. 65 del Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Degani e Losio per la maggioranza e Virgilio per la minoranza. All'appello risultano presenti n. 25 consiglieri ed assenti n. 6: Agazzi, Benzoni (giustificato), Bertusi, Mainardi, Rossi, Zanisi (giustificato). Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: - durante la trattazione della proposta n. 5054 (Aggiornamento del Piano di emergenza di protezione civile del rischio idraulico del fiume Po - Adozione) entra il Consigliere Agazzi. I consiglieri presenti sono n. 26. - durante la trattazione della proposta n. 5103 (Bilancio di Previsione 2013 – Variazioni) entra l'Assessore Schiavi. I Consiglieri presenti sono ancora n. 26. - durante la trattazione della proposta n. 5105 (Art. 193 T.U.E.L. approvato con D. Lgs. 267/2000 – Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e attestazione del permanere degli equilibri di bilancio per il corrente esercizio 2013) entra il Consigliere Mainardi, che non partecipa comunque alle operazioni di voto dell'oggetto. I Consiglieri presenti sono n. 27. - durante la trattazione della proposta n. 5141 (Operazione di retrocessione della proprietà di “Padania Acque Gestione S.p.A.” dalla società partecipata “Padania Acque S.p.A.” a mezzo della riduzione proporzionale del capitale sociale con assegnazione pro quota delle azioni di “Padania Acque Gestione S.p.A.”) esce il Consigliere Zaghen. I Consiglieri presenti sono n. 26. - dopo la votazione della proposta n. 5141 (Operazione di retrocessione della proprietà di “Padania Acque Gestione S.p.A.” dalla società partecipata “Padania Acque S.p.A.” a mezzo della riduzione proporzionale del capitale sociale con assegnazione pro quota delle azioni di “Padania Acque Gestione S.p.A.”) escono i Consiglieri Milesi e Zanacchi. I Consiglieri presenti sono n. 24. - durante la trattazione della proposta n. 2887 (Interrogazione presentata dal Consigliere Torchio avente ad oggetto: “Dopo Cignone continua discarica selvaggia con 28 mila m2 di rifiuti inquinanti all'ex macello Cremona” escono il Presidente Salini e i Consiglieri Trespidi, Biondi e Ceccato. I Consiglieri presenti sono ora n. 20. - durante la trattazione della proposta n. 4110 (Mozione presentata dal Consigliere Agazzi avente ad oggetto: “Predisponiamoci a superare su tutto il territorio provinciale, - in linea con i pronunciamenti europei e regionali – la tecnologia dell'incenerimento, puntando sulla differenziazione, sul recupero e sul riciclaggio dei rifiuti” rientra il Presidente Salini ed entra il Consigliere Rossi. I Consiglieri presenti sono n. 22 ed in tal numero rimangono fino al termine della seduta alle ore 19.10.

2013 / 76 2 di 9 IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Sentito il Presidente Salini. ______

DECISIONE 1. apporta al bilancio di previsione 2013 le variazioni indicate negli allegati prospetti sub "A" relativamente all'operazione in premessa indicata; 2. dà atto che il rendiconto della gestione – conto del Bilancio 2012- ha evidenziato un avanzo d’amministrazione di €. 6.247.895,93 di cui € 1.025.846,10 vincolato, € 5.222.049,83; quest'ultimo importo è già complessivamente applicato al Bilancio d’esercizio 2013 per €. 3.777.000,00 finalizzato a spese d'investimento per euro 3.177.000 e a spese correnti in sede di salvaguardia per euro 600.000,00 ; 3. approva, ai sensi dell’art. 193 del T.U. n. 267/00, la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi definiti in sede di approvazione del bilancio di previsione 2013, quale allegato sub “B”, con le percentuali di avanzamento delle attività programmate nel 2013, quale allegato sub “C” ; 4. dà atto, ai sensi dell’art. 193 del T.U. n. 267/00, che con la variazione effettuata permangono gli equilibri generali di bilancio per il corrente esercizio; 5. dà atto che l’attestazione del Dirigente del Settore Risorse Economiche e Finanziarie rilasciata in data 13/9/2013 (all. sub “D”) riprende le dichiarazioni pervenute dai diversi Dirigenti di settore, dalle quali emerge l’esistenza di un debito fuori bilancio, per un importo pari a euro 3.385,10 rientrante nel c. 1 lettera a) dell'art. 194 del TUEL, oltre che di un debito, non ancora noto, relativo alla sentenza depositata il 9/07/2013 da parte del Tribunale regionale delle acque pubbliche della Lombardia. Sul bilancio 2013 risultano già disponibili le necessarie risorse a copertura di entrambi i debiti. 6. dà atto che viene rispettato il raggiungimento dell’obiettivo del patto di stabilità come da allegato prospetto sub “E”; 7. dà atto che la gestione dei residui attivi e passivi presenta un saldo positivo di € 69.521,03 come da allegato sub “F”; 8. dà atto del mantenimento degli equilibri di bilancio di previsione dell’esercizio 2013 a seguito delle precedenti variazioni adottate nel corso d’esercizio, come da allegato prospetto sub “G” ; 9. dà, inoltre, atto che gli equilibri economici/finanziari del Bilancio 2013 sono rispettati come da prospetti allegati sub“H”; e che la parte corrente del bilancio, con l'applicazione dell'avanzo d'amministrazione, indica un saldo negativo di euro 338.450; 10. dà atto che è stato acquisisto il parere favorevole espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti; 11. dà atto che il presente provvedimento è stato sottoposto alla Commissione Bilancio

Con votazione unanime e palese dichiara immediatamente eseguibile la presente deliberazione, ai sensi dell'art. 134, 4° comma del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 ______

MOTIVAZIONI L’art. 193 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali approvato con D.Lgs. 18/08/2000 n. 267 (salvaguardia degli equilibri di bilancio) dispone al comma 2, che con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell’ente locale, e comunque almeno una volta entro il 30 settembre di ciascun anno, l’organo consiliare provvede ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. In tale sede adotta anche i provvedimenti necessari per:

1) il ripiano degli eventuali debiti di cui all’articolo 194,

2013 / 76 3 di 9 2) il ripiano dell’eventuale disavanzo risultante dal rendiconto dell’esercizio 2012, 3) prevenire un disavanzo, di amministrazione o di gestione, a causa dello squilibrio della gestione di competenza, ovvero della gestione dei residui, ripristinando il pareggio.

Il comma 4 del citato art. 193 prevede che la mancata adozione da parte dell’ente dei provvedimenti di riequilibrio è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione . ______

PERCORSO ISTRUTTORIO Al fine di procedere alla ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e progetti definiti in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2013 ed esposti analiticamente nella Relazione Previsionale e Programmatica 2013/2015, i diversi settori della Provincia hanno provveduto a predisporre specifiche relazioni tenendo in considerazione gli obiettivi a ciascuno assegnati. I ritardi rispetto alle tempistiche definite per l'attuazione dei programmi e dei progetti sono stati analizzati dettagliatamente con l'indicazione delle cause e delle eventuali conseguenze che potrebbero derivare. La Relazione Previsione e Programmatica 2013-2015 è stata approvata dal Consiglio Provinciale nella seduta dell'11/04/2013, con atto n. 31. Le relazioni predisposte dai Dirigenti di Settore sono inserite nel documento all. sub “B”, parte integrante del presente atto.

Per consentire una visione completa dello stato di attuazione dei programmi sono state rilevate le percentuali di avanzamento delle attività programmate nel 2013 (all. sub “C”). Il grado di realizzazione di ogni singolo programma dipende nella stragrande maggioranza dei casi dalla disponibilità effettiva delle risorse previste. La mancata concessione delle risorse necessarie a finanziare un investimento, non può che determinare un ridotto o nullo grado di realizzazione del programma di riferimento. Con specifico riguardo agli investimenti del nostro Ente è opportuno rilevare come la loro attuazione dipenda sostanzialmente dal verificarsi di fattori esterni quali il ricorso a contributi in conto capitale assegnati da terzi o la realizzazione delle alienazioni programmate. Il basso grado rilevato in alcuni programmi è direttamente connesso alla mancata assegnazione di uno o più contributi regionali. Allo stesso tempo è fondamentale considerare che i dati riportati nei prospetti allegati si riferiscono ai primi otto mesi dell’esercizio e che la parte dei programmi non ancora ultimata potrà trovare concreta realizzazione nell’ultima fase dell’anno in corso.

Con riguardo alla possibilità di ricorrere all'indebitamento, va rilevato che l’art. 8 comma 1 Legge n. 183/2011 – Legge stabilità anno 2012 - ha modificato l’art. 204 del TUEL, stabilendo tre percentuali decrescenti al limite di indebitamento nei successivi tre anni (8% nel 2012 - 6% nel 2013 – 4% nel 2014). L'art. 16, comma 11 del DL n. 95/2012 convertito in L. n. 135/2012 a luglio 2012 è intervenuto correggendo la precedente interpretazione data dalla giurisprudenza della Corte dei Conti, secondo cui nell'assunzione di un nuovo mutuo l'ente locale avrebbe dovuto rispettare l'obiettivo finale previsto per il 2014 e non solo quello stabilito per l'anno di riferimento, disponendo che l'art. 204 sopra citato si interpreti "nel senso che l’ente locale può assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato, qualora sia rispettato il limite nell’ambito di assunzione del nuovo indebitamento". Infine, il DL n. 76/2013, convertito definitivamente in Legge n. 99/2013, con l’art. 11 bis ha innalzato i limiti della capacità di indebitamento portando per il 2013 all’8% la percentuale inizialmente fissata al 6% e per il 2014 al 6% la percentuale iniziale fissata nel 4%. Le percentuali di indebitamento così definite risultano, tuttavia, particolarmente penalizzanti bloccando, di fatto, l’assunzione di mutui, per l’esecuzione di OO.PP., già nel corrente esercizio.

2013 / 76 4 di 9 Per il triennio 2013/2015 gli investimenti che si è previsto di effettuare sono finanziati mediante un diverso utilizzo dei mutui in essere. Va, comunque, osservato che per l’anno 2013 la percentuale di indebitamento, corrispondente al 5,08%, risulta inferiore alla percentuale in vigore (8%). Al 31.8.2013 non è stato assunto alcun nuovo mutuo.

La situazione attuale proiettata con la programmazione dei mutui inseriti nel bilancio 2013/2015 ha il seguente andamento:

ANNO INTERESSI ENTRATE CORRENTI % % NUOVO PASSIVI LIMITE 2010 4.353.975,21 73.103.710,00 SU 2008 5,96 15 2011 4.535.128,85 67.166.718,00 SU 2009 6,75 12 2012 2.251.065,06 73.001.155,29 SU 2010 3,08 8 2013 3.732.798,06 73.506.589,99 SU 2011 5,08 8 2014 3.795.818,23 65.924.955,53 SU 2012 5,76 6 2015 3.808.578,23 56.355.441,76 SU INIZ. 2013 6,76 6

Sono, pertanto, state attuate, già a partire dall'inizio del 2013, le indicazioni inerenti il raggiungimento dell'obiettivo del patto di stabilità, tramite il contenimento sia dell'indebitamento che della riduzione dello stock di debito, cercando di reperire finanziamenti alternativi all'assunzione di mutui.

In merito alla gestione corrente la valutazione deve prendere in considerazione alcuni aspetti: a) all’interno delle spese correnti sono collocati gli stanziamenti finanziati con entrate a “specifica destinazione”. La mancata concessione di questi contributi fornisce sia una minore entrata che un corrispondente minor impegno di spesa. b) alcune poste di bilancio in uscita quali, ad esempio, competenze stipendiali, oneri accessori e Irap, interessi passivi e quota capitale rimborso prestiti del Titolo III, imposte e tasse, vengono registrate al momento dello loro periodica liquidazione; tale condizione determina, sotto il profilo della rappresentazione del grado di raggiungimento del programma, una bassa percentuale di realizzazione, che tuttavia si innalzerà, fino al suo completamento, entro il 31.12.2013.

Al fine di adempiere agli obblighi stabiliti all’articolo 193 del T.U.E.L. sono stati analizzati i dati della gestione finanziaria con i dati contabili in possesso nel corrente mese, proiettati con opportune stime su base storica al 31 dicembre 2013.

Con deliberazione consiliare n.35 del 30/04/2013 - esecutiva ai sensi di legge - è stato approvato il rendiconto della gestione dell’esercizio 2012, dal quale emerge un avanzo d’amministrazione di €. 6.247.895,93 già applicato al bilancio 2013 per €. 3.177.000,00 finalizzato a spese d'investimento. Il Fondo di Cassa al 12/09/2013 ammonta ad €. 49.985.906,36 e non si è fatto ricorso all’anticipazione di Tesoreria. Si terrà monitorato, in quest’ultimo quadrimestre, l'incasso dell’imposta provinciale di trascrizione (IPT) e dell'RCAuto legate all’andamento non positivo del mercato dell’auto con possibili ulteriori riduzioni su interventi di spesa o finalizzazione di maggiori entrate.

2013 / 76 5 di 9 Verifica debiti/crediti Enti e società partecipate (art. 6 comma 4 D.L. 95/2012 convertito in Legge 135/2012) La verifica eseguita in sede di approvazione del rendiconto esercizio 2012 non ha rilevato incongruenze contabili per le quali prevedere eventuali coperture sul bilancio dell'esercizio 2013.

Certificazione in merito alla sussistenza delle ragioni del credito e dell’elevato tasso di riscuotibilità (art. 6 comma 17 D.L. 95/2012) Nel titolo 1 “entrate tributarie” tra i residui attivi ancora iscritti, risalenti al periodo entro l’anno 2007 compreso, risulta nell’annualità 2004 la risorsa 150 denominata “compartecipazione all’IRPEF “ per €. 2.834.123,34 dovuta dal Ministero dell’Interno; nessun importo risulta iscritto tra i residui attivi nel titolo Terzo “entrate extratributarie” risalenti al periodo entro l’anno 2007 compreso. La norma sopraccitata prevede che dall’anno 2012 occorre accantonare nel Fondo svalutazione crediti un importo non inferiore al 25% dei predetti residui, che nel nostro caso è pari ad €. 708.530,84. Si ritiene di avvalersi dell’ultimo capoverso del predetto comma il quale esclude dalla base di calcolo gli importi per i quali i Responsabili dei servizi competenti abbiano analiticamente certificato la sussistenza del credito e l’elevato tasso di riscuotibilità. L’attestazione del Dirigente del settore risorse economiche e finanziarie dell’11.07.2012, certifica che per il residuo di €. 2.834.123,34 sussistono tutte le ragioni del credito e permane l’elevato tasso di riscuotibilità sulla base della documentazione acquisita dal Ministero dell’Interno che conferma il credito, dichiarando che la liquidazione è subordinata alla messa a disposizione dei fondi da parte del MEF. l collegio dei revisori dei conti si è espresso favorevolmente in data 11/9/2012 a quanto sopraindicato. L'Ente ha promosso un'azione giudiziale, volta a recuperare le risorse suddette, nei confronti del Ministero dell'Interno, mediante emissione di apposito decreto ingiuntivo da parte del Tribunale competente territorialmente. Non necessita pertanto l’accantonamento di €. 708.530,84 a Fondo svalutazione crediti e/o Fondo crediti di dubbia esigibilità .

Spending Review Il Decreto Legge n.95 del 6 luglio 2012 è stato convertito nella Legge 7 agosto 2012 n.135 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario” e il comma 7 dell'art.16 ha confermato che “il fondo sperimentale di riequilibrio e il fondo perequativo e i trasferimenti erariali dovuti alle province della Regione Sicilia e della Regione Sardegna sono ridotti di 500milioni di euro per l'anno 2012 e di 1.000milioni di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 e 1.050 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015. La Legge di stabilità per il 2013 ha innalzato il taglio al comparto delle Province per il 2013/2015 di 200 milioni di euro. Tuttavia, il Tar del Lazio, con sentenza n. 7022/2013 depositata il 15 luglio, ha annullato il decreto del Ministero dell’Interno del 25.10.2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6.11.2012, con il quale è stata disposta la ripartizione, per un importo pari a 500 milioni di euro, della riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio e dei trasferimenti erariali dovuti alle singole Province per l’esercizio 2012. Il TAR, in sostanza, ha dichiarato sbagliati i criteri che hanno condotto agli eccessivi ed iniqui tagli operati dal governo Monti ai bilanci delle Province. In pratica la spending review, ha confermato il Tar, ha inciso in maniera errata ed insostenibile su spese per servizi essenziali destinati alla collettività. Il Ministero dovrà rideterminare tale ripartizione per il 2012 e successivamente approvare la ripartizione dei tagli a valere sull'anno 2013.

Da tale analisi emerge, che per la gestione dei residui attivi, la verifica effettuata non ha rilevato una situazione passibile di generare squilibri di bilancio.

2013 / 76 6 di 9 Mentre dall’analisi del bilancio corrente 2013, emerge che la gestione di competenza presenta un andamento negativo nella parte Entrate riguardante lo stanziamento della Rcauto. La previsione iscritta inizialmente in euro 16.200.000,00 deve essere ridotta ad euro 15.600.000 che corrisponde all’importo definitivamente accertato nell’esercizio 2012. Non sono state individuate al momento maggiori entrate o ulteriori riduzioni di spesa sugli stanziamenti del Titolo Primo “spesa corrente”per far fronte all’andamento negativo del tributo sopradescritto e pertanto ai sensi dell’art. 187 comma 2 lettera c) del TUEL è possibile destinare parte dell’avanzo d’amministrazione libero“per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all’art. 193 ove non possa provvedersi con mezzi ordinari..”. E' possibile l'applicazione dell'avanzo d'amministrazione non vincolato in quanto l'Ente non si trova in anticipazione di cassa (disposto previsto al c. 3 bis dell'art. 187 del D.Lgs. 267/2000 introdotto dalla lettera h) del c.1 dell'art. 3 del DL 174/2012 convertito dalla L. 213/2012) Per evitare pertanto, che la gestione corrente 2013 chiuda con un disavanzo d’amministrazione, si da corso alla conseguente variazione per euro 600.000,00. L’avanzo d’amministrazione libero, dopo la presente applicazione è ancora disponibile per euro 1.445.049,83.

L’attestazione del Dirigente Settore Risorse economiche e finanziarie rilasciata il 13/09/2013 (all. sub “D”) riprende le dichiarazioni pervenute dai diversi Dirigenti di settore tra cui emerge l’esistenza di un debito fuori bilancio, per un importo pari a euro 3.385,10 contemplato dal c. 1 lettera a) dell'art. 194 del TUEL, inoltre non risulta ancora noto l'importo a nostro carico della sentenza depositata il 9/07/2013 da parte del Tribunale delle acque. Sul bilancio 2013 risultano già disponibili le necessarie risorse a copertura dei debiti. La Giunta ha esaminato preliminarmente l'oggetto con atto n. 236 del 17/09/2013; L'oggetto è stato preso in esame nella seduta della Commissione Affari istituzionali e Bilancio del 19/09/2013; ______

NORMATIVA – D.Lgs. n. 267/2000, artt. 175 ,187 e 193; – Statuto, art. 90 e 120; – D.L. 95/2012 convertito in L. 135/2012, art. 6 e art. 16; – L. n. 228/2012 (Legge di stabilità per l'anno 2013). ______

PARERI Pareri favorevoli espressi ai sensi dell’art. 49 del d.lgs. n. 267/2000 in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa ed alla regolarità contabile.

______

ALLEGATI PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE – all. A) variazione di bilancio – all. B) relazione settori – all. C) stato attuazione dei programmi – all. D) attestazione debiti fuori bilancio – all. E) rispetto obiettivo patto – all. F) gestione res.attivi e passivi – all. G) equilibri di bilancio – all. H) equilibri economici-finanziari

2013 / 76 7 di 9 ______

. . . omissis . . . (La trascrizione degli interventi è omessa in questa sede in quanto estratto e contenuta nel verbale di adunanza del Consiglio).

Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti in forma palese (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 27 Consiglieri, votanti n. 24 (temporaneamente assenti Cons. Mainardi, Agazzi, Zaghen); favorevoli n. 22; astenuti n. 2 (Dusi, Milesi). La deliberazione è approvata a maggioranza.

Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti in forma palese (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta, con l'assistenza degli scrutatori, l'esito della votazione: presenti n. 27 Consiglieri, votanti n. 24 (temporaneamente assenti Cons. Mainardi, Agazzi, Zaghen); favorevoli n. 24. Ne proclama l'approvazione all'unanimità. La deliberazione è immediatamente eseguibile.

2013 / 76 8 di 9 Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Carlalberto Ghidotti Dott. Silvio Masullo

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni.

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO. Provincia di Cremona VARIAZIONE N. 2013 / 20

Codice Denominazione Ministeriale Importo 2013

TITOLO 0 Avanzo di Amministrazione CATEGORIA 00 0.00.0000 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE Importi precedenti 3.177.000,00 Totale Variazione +600.000,00 Saldo dopo 3.777.000,00 In Aumento 600.000,00 Totale Titolo 0 In Diminuzione 0,00

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ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO. Provincia di Cremona VARIAZIONE N. 2013 / 20

Codice Denominazione Ministeriale Importo 2013

TITOLO 1 ENTRATE TRIBUTARIE CATEGORIA 01 IMPOSTE 1.01.0200 IMPOSTA R.C.A. Importi precedenti 16.200.000,00 Totale Variazione -600.000,00 Saldo dopo 15.600.000,00 In Aumento 0,00 Totale Titolo 1 In Diminuzione 600.000,00

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ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO. Provincia di Cremona VARIAZIONE N. 2013 / 20

Codice Denominazione Ministeriale Importo 2013

Riepilogo per Titoli delle Entrate

In Aumento 600.000,00 E Riepilogo Titolo 0 - Avanzo di Amministrazione In Diminuzione 0,00 Totale Variato +600.000,00 In Aumento 0,00 E Riepilogo Titolo 1 - ENTRATE TRIBUTARIE In Diminuzione 600.000,00 Totale Variato -600.000,00 In Aumento 600.000,00 TOTALE GENERALE ENTRATA In Diminuzione 600.000,00 Saldo +0,00

ENTRATA - SPESA +0,00

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BILANCIO DI PREVISIONE 2013

RELAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI DELL’ESERCIZIO ANNO 2013 I N D I C E

Programma 01 - Spese istituzionali, della comunicazione, gestionali funzioni generali

Programma 02 - Lavoro Istruzione e Formazione politiche sociali

Programma 03 - Territorio e Parchi

Programma 04 - Sviluppo di attività in ambito turistico

Programma 05- Strategie per lo sviluppo del territorio

Programma 06 - Sviluppo di attività in ambito culturale

Programma 09 - Tutela dell’Ambiente

Programma 10 - Infrastrutture viarie:ammodernamenti e varianti

Programma 11 - Infrastrutture edilizie, patrimonio e provveditorato

Programma 12 - Agricoltura Caccia e Pesca

Programma 13 - Trasporti pubblici e privati –piste ciclabili

Programma 15 - Sistemi informativi e servizi al cittadino

Programma 16- Appalti e legale

Programma 17 - Infrastrutture viarie:manutenzioni

Programma 19 Garantire la tutela assicurativa dell’ente

Programma 21 Polizia locale

Programma 22 Porto di Cremona

Programma 23 Protezione civile

TABELLE RIEPILOGATIVE SPESE CORRENTI

TABELLE RIEPILOGATIVE SPESE IN CONTO CAPITALE

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 01“SPESE ISTITUZIONALI, DELLA COMUNICAZIONE , GESTIONALI, FUNZIONI GENERALI”

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PROGRAMMA N. 01 : SPESE ISTITUZIONALI DELLA COMUNICAZIONE , GESTIONALI , FUNZIONI GENERALI

PROGETTO N. 01.01 : ORGANI ISTITUZIONALI RESPONSABILI: DR.SSA RISTORI –DR.MASULLO -AVV. BELLOTTI – RAG. ANTONIOLI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1 Attuazione Legge 265/99 in materia di indennità di carica e di presenza agli amministratori, consiglieri e delle spettanze al Difensore Civico e Revisori dei Conti 2 Predisposizione schema del conto consuntivo – gestione delle entrate e delle spese 3 Finanziamenti delle spese di investimento 4 Utilizzo del fondo costituito ai sensi della Legge 265/99 per la attività dei gruppi consiliari approntando procedure e relativi atti garantendo il controllo contabile

5 Assistenza agli organi istituzionali.

Il progetto risponde alla necessità di assicurare i servizi di supporto organizzativo, tecnico- amministrativo e finanziario agli Organi di governo dell’Amministrazione. Vengono svolte le attività a supporto del funzionamento degli organi istituzionali, nelle loro diverse articolazioni. Nel dettaglio si assicurano le seguenti funzioni:

Supporto al Consiglio, alla Presidenza del Consiglio ed alle Commissioni. Si garantiscono le attività di segreteria amministrativa e supporto giuridico alla Presidenza del Consiglio, anche attraverso l’organizzazione di iniziative istituzionali o di carattere diverso su mandato del Presidente del Consiglio e dell'Ufficio di Presidenza. Viene curata la raccolta delle proposte di deliberazione provenienti dagli altri Settori per la formazione dell'ordine del giorno del Consiglio, con relative funzioni di segreteria dell'Ufficio di Presidenza ex art. 11 Reg. OO.II.. Si provvede alla convocazione del Consiglio, assistenza alla seduta, verbalizzazione delle sedute. Si provvede, inoltre, alla redazione degli atti secondo le procedure della digitalizzazione e alla loro pubblicazione. Si operano le verifiche sui dati delle presenze e sulle giustificazioni addotte per le assenze dai Consiglieri; si predispone, mediante l'inserimento dei dati in programmi appositi, il prospetto delle informazioni necessarie al settore finanziario per procedere al pagamento di gettoni di presenza, rimborsi chilometrici, rimborsi per trasferte. Si verifica il regime dei permessi degli amministratori e si predispongono i documenti giustificativi delle assenze da consegnare ai datori di lavoro. Si curano le comunicazioni relative all'anagrafe degli amministratori locali. Si cura inoltre la raccolta annuale dei redditi degli amministratori. Si procede alle necessarie verifiche, se necessario consultandosi con l'Ufficio territoriale di Governo, sulle incompatibilità degli amministratori, sul regime del cumulo delle indennità, e più in generale sulle questioni attinenti lo status di amministratore. Viene garantito l'esercizio del diritto di iniziativa dei Consiglieri, in quanto si assicura la correttezza del procedimento che si instaura con la presentazione di mozioni o interrogazioni, anche a risposta scritta. Si garantisce ai consiglieri l’accesso diretto alle registrazioni audio delle sedute di Consiglio e si dà seguito alle loro richieste di accesso. Si assicura l'attività di segreteria delle Commissioni "Affari Istituzionali e Bilancio" e "Controllo e Garanzia" e la pubblicazione sul sito internet dell’Amministrazione dei verbali sintetici di tutte le commissioni consiliari.

4 Piano anticorruzione Ai sensi della legge n. 190/2012, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”, la figura del Responsabile anti-corruzione si identifica nel Segretario Generale. La Segreteria Generale, in collaborazione con i referenti di Settore, provvederà a presentare il piano anti-corruzione e a verificarne l'effettiva attuazione.

Supporto alla Giunta provinciale Si predispone la raccolta delle pratiche per la preparazione dell'ordine del giorno e la convocazione della Giunta; si presta assistenza al Segretario Generale per la verbalizzazione delle sedute e la redazione degli atti. Oltre alla preliminare funzione di assistenza e consulenza giuridico- amministrativa agli organi e ai Settori nella fase di formazione degli atti e di eventuale sottoposizione all'approvazione dell'organo competente, l’Ufficio, secondo la previsione dell'art. 14 dello Statuto, cura la raccolta, la pubblicazione all’albo pretorio on-line e la conservazione degli atti di Giunta e di Consiglio, delle determinazioni dirigenziali, dei decreti del Segretario Generale, e ne rilascia copia conforme ove richiesta; cura inoltre la pubblicazione di tutti i decreti del Presidente della Provincia, dei Dirigenti e di tutti i documenti soggetti a pubblicazione all’albo pretorio on-line provenienti dall’interno e dall’esterno dell’Ente (avvisi, bandi, …). Trovano in questo modo applicazione le norme di legge (artt. 10, 124, 134 del D.Lgs. 267/00) e di Statuto (art. 14) relative alla pubblicità degli atti e al raggiungimento dell'efficacia degli stessi. Vengono assicurate le comunicazioni previste per legge (Dipartimento della Funzione Pubblica e Corte dei Conti).

Supporto alla Presidenza ed al Consiglio per le nomine di competenza. Si cura la fase di avvio e la fase istruttoria per le nomine dei rappresentanti della Provincia in enti, istituzioni, aziende ed organismi vari e le designazioni di competenza del Presidente o del Consiglio Provinciale; si predispongono le proposte di atto, che vengono poi sottoposte alla Presidenza. Si adempie a quanto previsto dall’ art. 1, co. 587, 718, 735 della legge 296/2006 con riferimento alle partecipazioni a società di capitali e a consorzi e agli incarichi in essi ricoperti da amministratori dell'Ente (verifica dati, inserimento sul sito"www.perlapa.gov.it", pubblicazione sul sito internet dell’Amministrazione)

Funzioni di controllo e vigilanza sulle persone giuridiche private ex artt. 23 e 25 del Codice Civile. L’esercizio delle funzioni amministrative di vigilanza e controllo, ex artt. 23 e 25 del Codice Civile, sulle persone giuridiche di diritto privato di cui al Libro Primo, Titolo II, del C.C. che operano in tutti gli ambiti diversi da quello socio-sanitario e socio-assistenziale (in tali ultimi settori, infatti, le funzioni di vigilanza e controllo sono esercitate dalle ASL), è stato “conferito” alle Province dalla L.R. 5 gennaio 2000, n. 1 (Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia – attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112). Si provvede, mediante l’invio di questionari, all’attività di censimento e raccolta degli atti fondamentali delle persone giuridiche private e all’analisi degli stessi, onde verificarne la completezza e procedere alla successiva attività di monitoraggio e controllo. A supporto di tale attività si prevede la possibilità che venga assegnato un incarico di consulenza/professionale a soggetto estraneo all’amministrazione. Si predispone una relazione generale sulle funzioni amministrative di vigilanza e controllo sulle persone giuridiche di diritto privato che viene annualmente trasmessa alla Regione Lombardia.

Controlli interni Il decreto legge 174 del 10 ottobre 2012, convertito con legge 7 dicembre 2012 n. 213, ha introdotto rilevanti modifiche al Testo unico degli Enti Locali ed in particolare all'art. 147 del citato d.lgs 267/2000 rafforzando ed integrando il sistema dei controlli interni che la singola Amministrazione deve disciplinare individuando modalità operative e strumenti, nell'ambito della propria autonomia normativa ed organizzativa. In attuazione della normativa sopra citata il Consiglio provinciale con delibera n. 4 del 29/01/2013 ha approvato il “Regolamento dei controlli interni” nel quale è previsto che il controllo successivo degli atti sia affidato al Segretario Generale che si avvale del personale del Servizio legale e del Controllo interno.

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RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Pagamenti effettuati delle indennità e delle spettanze con oneri accessori a sensi di legge, nel rispetto delle deliberazioni e determinazioni di spesa. 2 Si è proceduto alla registrazione sui pertinenti interventi degli impegni di spesa con rilascio di parere di regolarità contabile e di copertura finanziaria su atti giuntali e dirigenziali. Si è tenuto monitorato il flusso di cassa sia in entrata che in uscita al fine di poter raggiungere al 31.12.2013 l’obiettivo strategico del rispetto del patto di stabilità interno 2013. E’ ormai consolidata la procedura informatizzata dei recapiti di cassa – mandati e reversali –con firma digitale oltre al sistema informatizzato della gestione depositi con mandati e reversali a firma digitale, eliminando totalmente la documentazione cartacea con il proprio Tesoriere. Al fine di ridurre ulteriormente i tempi di pagamento delle fatture e documenti similari relativamente a spese correnti entro trenta giorni dalla data di protocollo dell’ente, così come previsto dalle norme europee recepite dal Governo Italiano con D.Lgs. 192/2012, è stata implementata la procedura che aiuta l’operatore a tenere monitorato il rispetto di detto termine. Le percentuali raggiunte sono pubblicate mensilmente nel sito istituzionale dell’Ente ai sensi dell’art. 9 della Legge 3.8.2009 n. 102. I fornitori, collegandosi al sito della Provincia, tramite apposita procedura creata dai Servizi Informativi e mediante specifiche credenziali, possono in ogni momento verificare lo stato di pagamento delle proprie fatture. Resta invariata l’attività di sensibilizzazione dei fornitori in ordine all’utilizzo della PEC per l’invio delle fatture, anche in vista dell’entrata a regime della fattura elettronica, che permetterà la smaterializzazione dei documenti con ulteriore possibilità di riduzione dei tempi di pagamento. Il rendiconto della gestione dell’esercizio 2012 è stato approvato con delibera consiliare n. 35 del 30.04.2013. 3 Nel mese di maggio 2013 è stato effettuato il passaggio del sistema contabile al nuovo applicativo J-Ente in vista dell’avvio dell’armonizzazione a decorrere dall’1.1.2014. Il Settore è stato impegnato all’acquisizione delle modalità di utilizzo e funzionamento della nuova procedura informatica.

COMPARTECIPAZIONE TASSA AUTOMOBILISTICA REGIONALE

In attuazione dell’art. 41 bis della L.R. 14/07/2003 n. 10, Regione Lombardia e Unione delle Province Lombarde hanno stipulato apposito accordo ai fini della determinazione della misura della compartecipazione, dell’ammontare dei relativi trasferimenti regionali soppressi, delle modalità di erogazione delle risorse e delle modalità di garanzia e controllo per le funzioni inerenti ai medesimi trasferimenti soppressi. Tale accordo assicura alle Province risorse certe e correlate al tributo compartecipato. L’eliminazione del vincolo di destinazione delle entrate costituisce un’opportunità per la valorizzazione delle politiche attuate dai vari assessorati provinciali. Oggetto della fiscalizzazione sono i trasferimenti regionali che fanno riferimento a risorse di parte corrente autonome con carattere di continuità, permanenza e generalità. I trasferimenti che non soddisfano detti requisiti sono corrisposti da R. L. secondo le ordinarie modalità. Le quote di compartecipazione al gettito vengono erogate in ragione mensile pari a 1/12 delle risorse spettanti. L’accordo prevede, tra l’altro, che la Provincia garantisca l’esercizio delle stesse funzioni prima finanziate con i trasferimenti ora soppressi. L’ammontare complessivo fiscalizzato spettante al nostro Ente nell’esercizio 2013 di parte corrente è pari ad €. 15.484.547,59 L’attuazione, con decorrenza 1.1.2012, dell’accordo in ordine alla compartecipazione provinciale al gettito della tassa automobilistica regionale, in anticipo di un anno rispetto a quanto previsto dalla norma statale, consente all’ente Provincia di avere certezza dell’importo spettante al fine di una ponderata e regolare programmazione dell’intera attività istituzionale, dell’erogazione regionale accordata con cadenza temporale certa mensile.

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Costi Standard Sono stati inviati tramite il portale Sose alle scadenze previste i questionari relativi alle Funzioni di Tutela Ambientale e alle Funzioni riguardanti il campo dei Trasporti e i Servizi di Polizia provinciale per la determinazione a livello nazionale dei costi standard dei servizi e per la conseguente definizione dei trasferimenti statali.

Finanziamenti per investimenti. Al 31 agosto sono stati acquisiti finanziamenti per investimenti diretti e indiretti per € 8.907.891,48 dei quali: -€ 8.320,00 mediante diverso utilizzo di mutui (sui residui) per interventi di edilizia scolastica -€ 28.648,40 mediante alienazioni patrimoniali -€ 2.150.000,00 mediante contributi statali -€ 1.994.773,40 mediante contributi regionali - € 2.149,68 mediante contributi da privati -€ 1.547.000,00 mediante alienazione di azioni -€ 690.000,00 mediante utilizzo avanzo di amministrazione non vincolato per investimenti; -€ 2.487.000,00 mediante utilizzo avanzo di amministrazione vincolato per investimenti L’elenco dettagliato degli investimenti impegnati a tutto agosto (spese in conto capitale) è visualizzabile nelle tabelle inserite successivamente alla sezione descrittiva dei programmi. Il totale complessivo delle spese in conto capitale impegnate contabilmente è di € 4.123.300,00 al 19 agosto 2013. Sono state utilizzate economie di risparmio di mutui nel campo dell’edilizia per € 8.320,00 (impegnate sui residui).

5. Supporto al Consiglio, alla Presidenza del Consiglio ed alle Commissioni. Al 31 agosto 2013 il Consiglio Provinciale si è riunito n. 8 volte ed ha adottato n. 68 delibere. Al 31 agosto 2013 si sono svolte n. 12 riunioni della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio, n. 8 dell’Ufficio di Presidenza, n. 7 della Commissione Governo del Territorio, Opere Pubbliche, Patrimonio e Sicurezza, n. 3 della Commissione Turismo, Cultura, Politiche sociali e giovanili, n. 3 della Commissione Controllo e Garanzia, n. 4 della Commissione Agricoltura e Ambiente, n. 4 della Commissione Istruzione, Formazione, Lavoro e Sviluppo economico. E’ proseguita l’attività di segreteria e di verbalizzazione a favore delle Commissioni “Affari Istituzionali e Bilancio” e “Controllo e Garanzia”. Si osserva al riguardo che, l’attività di segreteria richiede impegno costante in considerazione della frequenza delle convocazioni delle commissioni. Si tratta, infatti, di garantire sia l’attività di verbalizzazione che quella di raccolta/predisposizione della documentazione necessaria allo svolgimento dei lavori delle commissioni stesse, fornendo, su richiesta degli amministratori, anche supporto di carattere giuridico-amministrativo. Si è provveduto alla pubblicazione sul sito internet dell’Amministrazione dei verbali sintetici di tutte le commissioni consiliari. Gli uffici hanno svolto una fattiva attività di supporto al Presidente del Consiglio in materia di monitoraggio dell’andamento della spesa, in relazione ai capitoli assegnati. E’ stata svolta attività di natura complementare di verifica dei dati delle presenze dei consiglieri; di predisposizione, mediante l'inserimento dei dati in programmi informatici appositi, del prospetto delle informazioni necessarie al Settore Risorse economiche e finanziarie, per procedere al pagamento di gettoni di presenza, di rimborsi chilometrici e di rimborsi per trasferte. Sono state curate le comunicazioni relative all'anagrafe degli amministratori locali. Si è predisposta apposita comunicazione finalizzata a richiedere le dichiarazioni patrimoniali annuali, cui sono tenuti gli amministratori. Si procederà quindi alla raccolta delle stesse ed al monitoraggio. Nel secondo semestre dell’anno in corso si procederà a sollecitare eventuali inadempienti. E’ stato garantito l'esercizio del diritto di iniziativa dei Consiglieri e sono state a tal fine predisposte le proposte di atto di Giunta, relative alla presentazione di odg, mozioni o interrogazioni. E’ stato garantito l’esercizio del diritto di accesso agli atti da parte degli amministratori. Tale funzione richiede il rispetto di termini perentori fissati dalle norme regolamentari. E’, quindi, necessario un

7 monitoraggio costante della procedura, che si esplica anche mediante contatti diretti con i Settori cui compete, di volta in volta, evadere la pratica. Gli uffici hanno svolto assicurato il supporto necessario all'organizzazione di eventi promossi dalla Presidenza del Consiglio e nello specifico le attività necessarie per l'organizzazione del progetto “You drive” sulla sicurezza stradale previsto per l'anno scolastico 2013/2014 a favore delle scuole superiori del territorio.

Piano anticorruzione: Con deliberazione della Giunta provinciale n. 44 del 26/02/2013 è stato individuato, ai sensi dell’art. 1, comma 7, della legge n. 190/2012, il Segretario generale dell’Ente, dott. Silvio Masullo, quale responsabile della prevenzione della corruzione. Alla luce della stretta connessione tra i compiti in materia di anticorruzione e trasparenza, gli uffici hanno provveduto all’emanazione di circolari e istruzioni operative rispetto ai nuovi obblighi introdotti dall’art. 18 del D.L 22/06/2012 n. 83 (convertito in Legge 7/08/2102 n. 134) successivamente abrogato dal D.Lgs 14/03/2013 n. 33. Con decreto del Presidente n. 46 del 18/06/2013 è stato nominato Responsabile della trasparenza il dr. Roberto Zanoni. La necessità di una forte sinergia ha generato la necessità di stabilire un raccordo in termini organizzativi tra i due responsabili, ferme restando la responsabilità di ciascuno in relazione alla proprie attribuzioni. Il piano anti-corruzione si presenterà come un piano triennale di prevenzione della corruzione e sarà approvato, sul triennio 2013-2015, dall'organo di indirizzo politico. Per la prima applicazione il termine inizialmente indicato al 31 marzo 2013 è stato ulteriormente posticipato a data da comunicarsi in attesa dell’emanazione del piano nazionale. Il piano dovrà essere conforme alle linee guida contenute nella delibera CIVIT sul piano nazionale anti-corruzione approvato dalla Commissione nazionale per la valutazione, l'integrità e la trasparenza della pubblica amministrazione. Il piano anti-corruzione presenta inoltre una stratta sinergia con il programma per la trasparenza, la cui approvazione da parte del Consiglio provinciale è prevista entro il 31 gennaio 2014.

Supporto alla Giunta provinciale: Al 31 agosto 2012 si sono svolte n. 27 sedute della Giunta Prov.le nel corso delle quali sono stati adottati n. 212 provvedimenti. Nel periodo in esame è stata garantita la raccolta ordinata delle pratiche sia a livello informatico che cartaceo, con predisposizione di un elenco contenente i dati essenziali delle varie proposte di deliberazione. Si è svolta una costante attività di raccordo con i Settori proponenti ed, in particolare, con il Settore Risorse economiche e finanziarie, al fine di rendere disponibili gli atti sull’applicativo informatico dell’Ente e di rendere così possibile la predisposizione dell'ordine del giorno e la convocazione della Giunta. Si è prestata assistenza al Segretario Generale per la verbalizzazione, mediante l’applicativo informatico, della seduta e la successiva redazione degli atti. L’Ufficio ha curato altresì la raccolta, la pubblicazione e la conservazione degli atti di Giunta e di Consiglio. Ha anche provveduto alla pubblicazione all’albo pretorio informatico delle determinazioni dirigenziali, dei decreti di settore e di altri atti di diversa tipologia. E’ stata inoltre rilasciata, su richiesta, copia conforme delle deliberazioni di Giunta e di Consiglio.

Il Servizio ha, inoltre, prestato la propria collaborazione nel corso del processo di digitalizzazione degli atti dell’Ente, che fa capo al Servizio Sistemi informativi. A tal fine, nel corso di appositi incontri con personale di vari settori, sono stati individuati i singoli obiettivi e sono state esaminate le possibili criticità. Il Servizio si è poi impegnato a favorire buone prassi, raccordandosi anche con gli altri uffici interessati, al fine di consentire il concreto avvio della digitalizzazione degli atti.

La Segreteria Generale ha provveduto a creare un nuovo format per la redazione delle proposte di atti collegiali e per le determinazioni dirigenziali che sarà adottato a partire dal mese di settembre. Gli obiettivi collegati all’adozione del nuovo modello sono quelli di migliorare la comunicazione, favorire l’omogeneizzazione dei provvedimenti dell’ente e la loro corretta redazione secondo uno schema

8 guidato. Nel corso di successivi incontri di formazione, tenutisi nei mesi di maggio e giugno, il modello è stato presentato a tutti i settori della Provincia.

Supporto alla Presidenza e al Consiglio per le nomine di competenza Si è provveduto a curare direttamente o a supportare, quando la funzione è svolta dai singoli Settori in modo autonomo, i procedimenti volti alla nomina/designazione dei rappresentanti della Provincia in enti, istituzioni, aziende ed organismi vari (segue prospetto riepilogativo). Si sono, pertanto, predisposte le proposte di atto, per la successiva sottoscrizione da parte del Presidente. E’ proseguita anche l’attività di monitoraggio, al fine dell’aggiornamento della banca dati esistente e per l’evasione puntuale delle richieste che vengono avanzate dalla Presidenza. Tutta l’attività preliminare alla nomina e quella successiva di formalizzazione della nomina stessa è caratterizzata dalla necessità di mantenere i contatti interni ed esterni, necessari al buon esito delle procedure poste in essere.

ORGANISMI per cui si sono predisposti decreti a seguito di pubblicazione scheda: FONDAZIONE OPERA PIA CASA DELLA PROVVIDENZA ONLUS – CONSIGLIO DIRETTIVO (decreto n. 3 del 17.1.2013) FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DELLE PROVINCIE LOMBARDE – COMMISSIONE CENTRALE DI BENEFICENZA – DESIGNAZIONE NOMINATIVO PER INSERIMENTO NELLA TERNA DI COMPETENZA DELLA PROVINCIA (decreto n. 10 del 13-2-2013) ASSOCIAZIONE EMILIO ZANONI – CONSIGLIO DIRETTIVO (decreto n. 23 del 26-3-2013) AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA N. 6 – COMITATO DI GESTIONE (decreto n. 24 del 27-3-2013) CONSULTA INTERPROVINCIALE DELL'AREA VIADANESE-CASALASCA – CONSIGLIO DIRETTIVO (decreto n. 26 dell'8-4-2013) ERIDANO – FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE RISERVATO AD INVESTITORI QUALIFICATI – COMITATO CONSULTIVO – DESIGNAZIONE DI N. 2 MEMBRI PER LA SUCCESSIVA NOMINA DA PARTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI PRELIOS SGR S.p.A. (decreto n. 38 del 7-5-2013) ERIDANO – FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE RISERVATO AD INVESTITORI QUALIFICATI – COMITATO CONSULTIVO – COMPOSIZIONE DI UNA LISTA DI N. 3 MEMBRI DA SOTTOPORRE ALLA SUCCESSIVA NOMINA DELL'ASSEMBLEA DEI PARTECIPANTI (decreto n. 39 del 7-5-2013)

ORGANISMI per cui si sono predisposti decreti di rinnovo o sostituzione componenti, a seguito di segnalazione da parte dei settori di riferimento o delle associazioni cui compete la designazione: COMMISSIONE CONSULTIVA PROVINCIALE PER IL RILASCIO DELLE LICENZE PER L'AUTOTRASPORTO DI COSE IN CONTO PROPRIO – INTEGRAZIONE COMPOSIZIONE COMMISSIONE (decreto n. 8 del 7-2-2013) COMMISSIONE CONSULTIVA PROVINCIALE PER LA TENUTA DELL'ALBO DELLE PERSONE FISICHE E GIURIDICHE CHE ESERCITANO L'AUTOTRASPORTO DI COSE PER CONTO DI TERZI – INTEGRAZIONE COMPOSIZIONE COMMISSIONE (decreto n. 9 del 7-2-2013) AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA N. 6 – SOSTITUZIONE DI UN RAPPRESENTANTE DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE E DEL RAPPRESENTANTE DEL COMUNE DI ROMANENGO (decreto n. 13 del 27-2-2013) OSSERVATORIO DELLA MOBILITA' E DEI TRASPORTI DEL COMUNE DI CREMA (decreto n. 15 del 5-3-2013) COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO INTITOLATE AL “COMPRENSORIO DELL'ARGINE MAESTRO INFERIORE

9 CREMONESE AL FIUME PO” - INDIVIDUAZIONE RAPPRESENTANTE DEL CONSORZIO DI BONIFICA NAVAROLO (decreto n. 21 del 13-3-2013) COMMISSIONE PROVINCIALE PER GLI ESAMI DI ABILITAZIONE PER CACCIATORI DI CINGHIALE IN SQUADRE ORGANIZZATE E DI UNTULATI CON METODI SELETTIVI – SOSTITUZIONE COMMISSARIO PER LA SESSIONE D'ESAME DEL 15 MARZO 2013 (decreto 22 del 15-3-2013) ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “E. BELTRAMI” - COMITATO TECNICO SCIENTIFICO (decreto n. 25 del 4-4-2013) AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA N. 6 – SOSTITUZIONE DEL RAPPRESENTANTE DEL COMUNE DI CASTELLEONE E DI UN RAPPRESENTANTE DELLE ASSOCIAZIONI AGRICOLE (decreto n. 32 del 22-4-2013) COMMISSIONE AMBIENTE NATURALE (decreto n. 33 del 22-4-2013) GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE PROVINCIALE (G.L.I.P.) - TAVOLO TECNICO PER RINNOVO ACCORDO QUADRO (decreto n. 37 del 2-5-2013) CONSULTA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' ESTRATTIVE DI CAVA – MODIFICA NOMINATIVO RAPPRESENTANTE DELLA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA LOMBARDIA (decreto n. 40 del 17-5-2013) COMMISSIONE CONSULTIVA PROVINCIALE PER LA TENUTA DELL'ALBO DELLE PERSONE FISICHE E GIURIDICHE CHE ESERCITANO L'AUTOTRASPORTO DI COSE PER CONTO DI TERZI – SOSTITUZIONE COMPONENTI (decreto n. 42 del 10-6-2013) L.R. 4.4.2012 N. 6 “DISCIPLINA DEL SETTORE DEI TRASPORTI” - COMMISSIONE TECNICA PROVINCIALE PER LA FORMULAZIONE DEI RUOLI DEI CONDUCENTI DEI VEICOLI O NATANTI ADIBITI A SERVIZI PUBBLICI NON DI LINEA – PROVVEDIMENTI (decreto n. 43 del 10-6-2013) CONSULTA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' ESTRATTIVE DI CAVA – SOSTITUZIONE COMPONENTE (decreto n. 44 del 10-6-2013)

ORGANISMI per cui si sono predisposte deliberazioni a seguito di pubblicazione di apposito bando: COMMISSIONE CENSUARIA PROVINCIALE DI CREMONA – DESIGNAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLA PROVINCIA DI CREMONA (delibera di consiglio provinciale n. 68 del 30-7-2013)

ORGANISMI per cui sono state predisposte note di segnalazione: ASSOCIAZIONE STRADA DEL GUSTO CREMONESE – CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (nota prot. n. 8296 del 17.1.2013) COMMISSIONE DI VALUTAZIONE AI SENSI DEL COMBINATO DISPOSTO DI CUI ALLA LEGGE 11.3.1974 N. 74 E AL DPCM 26.5.2000 (nota prot. 40145 del 26-3-2013) COMMISSIONE DI VALUTAZIONE AI SENSI DEL COMBINATO DISPOSTO DI CUI ALLA LEGGE 11.3.1974 N. 74 E AL DPCM 26.5.2000 (nota prot. 47391 dell'11-4-2013) FONDAZIONE ISTITUTO OSPEDALIERO DI SOSPIRO ONLUS – REVISORE DEI CONTI (nota prot. n. 72064 del 28-5-2013) REINDUSTRIA AGENZIA Cre.Svi scral – CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (nota prot. n. 67552 del 28-5-2013)

Si è adempiuto, rispettivamente al 30 aprile ed al 30 giugno c.a., a quanto prescritto dalla normativa in tema di comunicazione alla Funzione Pubblica dei dati relativi alle partecipazioni dell’Ente a consorzi, società ed altri enti nonché in tema di pubblicazione, sul sito dell’Amministrazione, degli incarichi di amministratore delle società, a totale o parziale capitale pubblico, conferiti dall’Ente. Si sottolinea al riguardo che la Funzione Pubblica ha predisposto un applicativo che comporta qualche difficoltà di inserimento dei dati e che ha richiesto, rispetto alle denunce precedenti, una serie di notizie aggiuntive.

10 La Segreteria Generale ha, inoltre, completato le procedure volte alla ricognizione annuale dei dati relativi agli organismi collegiali, che svolgono funzioni amministrative ed operano, a vario titolo, nell’ambito delle materie di competenza di ciascun settore dell’Ente. Il Consiglio Provinciale, con atto n. 29 dell’11.4.2013, ha approvato il nuovo elenco. L’attività descritta è motivata dall’esigenza di ottemperare all’art. 96 del D.lgs. 18.08.2000 n. 267 che, al fine di conseguire risparmi di spese e recuperi di efficienza nei tempi dei procedimenti amministrativi, prevede che i Consigli e le Giunte, secondo le rispettive competenze, individuino gli organi collegiali con funzioni amministrative ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell’Ente.

Funzioni di controllo e vigilanza sulle persone giuridiche private ex artt. 23 e 25 del Codice Civile. L’esercizio della funzione di controllo implica che si svolga un’iniziale attività di censimento e raccolta degli atti fondamentali delle persone giuridiche private e che si proceda, quindi, ad un’analisi degli stessi, onde verificarne la completezza e procedere alla successiva attività di monitoraggio ed ispezione. Si tratta di un’attività che richiede conoscenze specifiche della materia oltre che capacità di analisi delle varie situazioni. Nel corso del 2013 sono stati inviati questionari informativi alle persone giuridiche soggette al controllo e si sta provvedendo all’aggiornamento della banca dati, già implementata, con le informazioni nel frattempo pervenute. Tale banca dati costituisce la base per procedere, ad una attività di vigilanza più specifica. In particolare, si è inteso valutare la posizione delle persone giuridiche private che risultano inattive, raccogliendo ogni documento utile a ricostruirne la storia e a supportare una eventuale richiesta di cancellazione dall’elenco regionale. Le attività sono svolte con professionalità interne e in aderenza al dettato legislativo e alle indicazioni regionali senza ausilio, sino ad ora, di professionisti esterni.

Controlli interni In attuazione della delibera del il Consiglio provinciale n. 4 del 29/01/2013 il Segretario Generale avvalendosi del personale del Servizio legale, del Controllo interno e con la collaborazione dell’Ufficio Appalti ha riunito il gruppo di lavoro n. 6 volte analizzando n. 17 determinazioni dirigenziali segnalando ad alcuni Dirigenti meri rilievi che non si traducono però in illegittimità e irregolarità sostanziali.

11 PROGETTO 01.02 - QUOTE ASSOCIATIVE RESPONSABILE DR. SILVIO MASULLO

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Si procede alla predisposizione ed alla adozione di tutti gli atti necessari al pagamento delle quote degli enti e delle associazioni, a cui l’Amministrazione provinciale ha deliberato di aderire, entro i termini e secondo le modalità indicate nei singoli statuti. La Giunta provinciale con atto n. 234 del 19.05.2010, dopo aver effettuato una ricognizione degli enti e delle associazioni afferenti in modo diretto alla Segreteria Generale, ha espresso i propri indirizzi rispetto al pagamento delle quote associative.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Si è proceduto, con determinazione n. 387 del 10.6.2013, al pagamento della quota a favore di UPL (Unione Province Lombarde) cui l’Amministrazione aderisce. Sono stati rispettati i termini e le modalità prescritte.

PROGETTO N. 01.03: AMMORTAMENTO MUTUI RESPONSABILE: RAG.GIAN FRANCO ANTONIOLI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Pagamento delle rate di ammortamento dei mutui già contratti per le OO.PP. In questa parte dell’esercizio non è stato assunto alcun mutuo; né il bilancio 2013 prevede la stipula di nuovi mutui considerando l’obbligo del contenimento del debito nei parametri indicati dall’art. 8 della L. n. 183/2011.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. -Puntuale emissione dei mandati di pagamento delle rate di ammortamento mutui così distinte (al 31-8-2013): € 1.559.925,28 per quote capitale (di cui €. 65.686,01 per FRISL stipulato con Regione Lombardia) ed € 1.949.433,36 per interessi.

La legge n. 183 del 12/11/2011 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, la cosiddetta “legge di stabilità” per il 2012, all’art. 8 “disposizioni in materia di debito pubblico degli enti locali” impone agli Enti locali il rispetto di aliquote diverse, vigenti tempo per tempo, circa il rapporto percentuale tra interessi passivi e accertamenti dei primi tre titoli dell’entrata per poter assumere nuovi mutui. Il comma 11 dell’articolo 16 del decreto legge n. 95 del 2012 ha chiarito che l’articolo 204 del TUEL si interpreta nel senso che l’ente locale nell’assumere nuovi mutui e ad accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato deve esclusivamente prendere a riferimento il valore soglia previsto nell’anno di assunzione del nuovo indebitamento e non già nel triennio di riferimento. Per il triennio 2013/2015 gli investimenti che si è previsto di effettuare sono finanziati mediante un diverso utilizzo dei mutui in essere. Va rilevato che il DL n. 76/2013, convertito definitivamente in Legge e in fase di pubblicazione in Gazzetta ufficiale, con l’art. 11 bis ha innalzato i limiti della capacità di indebitamento portando per il 2013 all’8% la percentuale inizialmente fissata al 6% e per il 2014 al 6% la percentuale iniziale fissata nel 4%. Per l’anno 2013 la percentuale di indebitamento (5,08%) è inferiore alla percentuale stabilita dalla legge (8%).

12 Al 31.8.2013 non è stato assunto alcun mutuo.

PROGETTO N° 01.04 :INTERVENTI RELATIVI AL D.LEG.VO 81/2008 INERENTE LA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI. RESPONSABILE AVV. RINALDA BELLOTTI

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Il Servizio Prevenzione e Protezione attività di staff e di supporto ai settori provinciali.

Nel primo semestre il SPP ha indirizzato il proprio lavoro a supporto:

a. del medico competente per la realizzazione dei controlli sanitari periodici;

b. del Servizio gestione giuridica del personale per la valutazione dell’esperienza della prima attuazione sperimentale dello sportello d’ascolto;

c. del Servizio Provveditorato per la redazione dei DUVRI di servizi di pulizie e trasloco nonché del Settore Cultura per la stesura del DUVRI del servizio biblioteche;

d. del CPI di Crema per la nuova collocazione di postazioni di lavoro e per la verifica del funzionamento dell’impianto di riscaldamento e condizionamento dopo i lavori di adeguamento imposti dagli organi ispettivi;

e. del Servizio Provveditorato per le procedure di affidamento e fornitura del vestiario alta visibilità e calzature antinfortunistiche previsto per il personale operativo del Settore Manutenzione Stradale;

f. del Settore Lavoro e Formazione per la ricerca e predisposizione dei certificati riguardanti le verifiche periodiche dei presidi di sicurezza degli edifici previsti per il mantenimento dell’accreditamento delle sedi del CPI.

Il SPP ha inoltre provveduto all’aggiornamento della parte di DVR riguardante l’attività di alternanza scuola-lavoro , stage e tirocini formativi, nonché alla redazione del nuovo piano di emergenza ed evacuazione del Liceo Classico “Racchetti” di Crema, sede principale, resosi necessario dopo la conclusione dei lavori di adeguamento normativo realizzati dal Settore Patrimonio.

Dal mese di maggio il servizio sta procedendo alla revisione delle nomine degli addetti emergenza incendi e pronto soccorso, con la redazione di nuovi modelli, l’aggiornamento dell’elenco, anche in funzione del monitoraggio periodico svolto per la verifica del mantenimento dei requisiti funzionali, e la redazione di nuovi disegni operativi per la gestione emergenza. E’ in fase di studio la realizzazione di un manuale operativo per il personale incaricato di tale ruolo.

Il SPP ha curato l’organizzazione e realizzazione di alcuni corsi di formazione e, in particolare:

o modulo base di 12h ed aggiornamento di 6h per i lavoratori rischio medio, ai sensi dell’Accordo Stato-Regione del 21/12/2011, rivolto al personale assente alle edizioni precedenti del 2012 e/o con formazione pregressa superiore a 5 anni;

o per l’utilizzo di attrezzature di lavoro, ai sensi dell’Accordo Stato-Regione del 22/02/2012, rivolto agli operai del Settore Manutenzione Stradale che fanno uso di piattaforme aeree, escavatori, macchine movimenti terra ed sollevatori telescopici. Il percorso formativo si concluderà ad ottobre con i moduli riguardanti l’utilizzo dei carrelli elevatori;

13 o “Gestione dei conflitti” per il personale dei Centri per l’impiego del territorio con particolare attenzione alle problematiche emerse dal Servizio collocamento disabili di Cremona.

Il RSPP ha avviato una prima fase interlocutoria con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Cremona ed alcuni organi ispettivi per la nascita di uno “Sportello di informazione e consulenza in materia di sicurezza” rivolto alle scuole del territorio provinciale di ogni ordine e grado.

Nel primi mesi dell’anno la RSPP ha partecipato ad alcuni incontri presso il Settore formazione e Lavoro quale consulente al tavolo tecnico istituito per la redazione di moduli e procedure operative di sicurezza da attuare in caso di attivazione dei progetti di alternanza scuola lavoro per alunni minori, in collaborazione con gli organi ispettivi (Asl, Ispettorato del Lavoro) e con il USP di Cremona, la cui prima fase si è conclusa con la redazione di un vademecum presentato alla cittadinanza, alle parti sociali ed alle scuole nel mese di maggio 2013.

Durante tutto l’anno prosegue l’attuazione, da parte del SPP, delle convenzioni redatte con la Prefettura di Cremona e l’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona, attraverso la redazione di documenti della sicurezza e l’effettuazione di sopralluoghi per la verifica delle condizioni di lavoro, la revisione del DVR ed il supporto al personale interno per la realizzazione delle misure previste per il miglioramento delle condizioni di sicurezza.

PROGETTO N. 01.05 : ACQUISIZIONE, GESTIONE E FORMAZIONE RISORSE UMANE

RESPONSABILE: AVV.RINALDA BELLOTTI

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Sistema di relazione e comunicazione con i dipendenti Al fine di migliorare la relazione con i dipendenti mediante l’incremento quali-quantitativo dei canali di comunicazione, come prima iniziativa per l’anno 2013, si è provveduto a predisporre risposte, liberamente consultabili su Intranet, a una serie di FAQ, in riferimento ai temi che più frequentemente sono oggetto di interrogativi e incertezze. Tale servizio non sostituisce bensì va ad aggiungersi, integrandola, alla quotidiana attività di assistenza, prevalentemente telefonica, resa dal settore. Entro la fine di settembre, inoltre, verranno pubblicati tre opuscoli informativi che affronteranno alcuni istituti del rapporto di lavoro scelti dagli stessi lavoratori, a seguito di apposito sondaggio, riguardanti la malattia (certificato, fasce reperibilità, trattamento economico etc), la riforma delle pensioni e la struttura della busta paga. E’ stato avviato il 1 aprile il portale del dipendente a disposizione di ogni lavoratore, il quale, dapprima attraverso la rete interna e poi anche via web, potrà, identificandosi, avere la disponibilità di informazioni, modulistica e dati relativi a ferie, permessi, buste paga, sempre aggiornati, attinenti alla propria vita lavorativa. Per ora il portale è attivo in sola consultazione dei dati; si stanno approntando i necessari interventi informatici e di formazione per estenderne l’utilizzo all’ambito gestionale, permettendo così al dipendente di inserire, gestire, verificare lo stato di avanzamento delle richieste di assenza o della gestione delle presenze. L’avvio della fase gestionale è previsto per il 1 novembre.

Regolamento degli uffici, sistema di valutazione, contrattazione integrativa E’ stato rivisto nella sua interezza il Regolamento degli uffici e dei servizi al fine di adeguarlo alle numerose novità normative intervenute e alle esigenze via via riscontrate in modo da disporre di uno strumento di lavoro utile e attuale. Dopo il primo anno di applicazione, è stata avviata, congiuntamene al NIV, la revisione del sistema di valutazione delle prestazioni del personale, approvato nel 2012, al fine di correggere e migliorare alcuni aspetti che hanno dimostrato qualche criticità applicativa.

14 E’ stata definita e sottoscritta sia la contrattazione integrativa 2013 per l’area dirigenziale sia per il personale del comparto; il settore è stato particolarmente impegnato nella redazione dei nuovi modelli di relazione illustrativa e tecnico-finanziaria elaborati dal MEF e resi disponibili ai sensi dell’art. 40 del d.lgs. 165/01, sottoposti per la certificazione di competenza al Collegio dei revisori. Fabbisogni di personale

La programmazione del fabbisogno di personale è stata condizionata dal divieto di assunzioni di cui al d.l. 95/2012 (art.16, comma 9), i cui effetti sono implicitamente cessati con la dichiarazione di incostituzionalità delle norma sul riordino delle Province del 3 luglio scorso. E’ stata comunque regolarmente compiuta la rilevazione delle eccedenze, che ha dato esito negativo, così come sono stati verificati tutti gli altri vincoli in materia di assunzioni.

Sono proseguite le azioni correttive e di miglioramento nella distribuzione equilibrata del personale in vista di una risposta efficace alle esigenze organizzative mediante lo strumento della mobilità interna. Previdenza complementare

E’ stato posto al centro dell’attenzione del settore il tema, sempre più attuale, della previdenza complementare. Da qui la necessità di una maggiore conoscenza degli addetti ai lavori al fine di poter successivamente trasferire le informazioni ai colleghi. Alla prima esigenza si è data una risposta con la partecipazione di alcuni collaboratori del settore ad un master tenuto dalla LIUC e messo a disposizione gratuitamente da INPS-INPDAP. Alla diffusione delle novità in materia di previdenza complementare sono state dedicate due iniziative specifiche, di cui la prima conclusa e la seconda in corso. La prima, denominata “Incontri informativi sulla previdenza complementare – il fondo Perseo”, ha visto la realizzazione di quattro incontri collegiali con circa 60 dipendenti interessati, nel corso dei quali sono stati trattati i temi della previdenza pubblica, della previdenza complementare, della caratteristiche dei fondi in genere e, in particolare, del Fondo Perseo. La seconda, denominata “Attivazione della giornata della previdenza”, ha preso avvio nel giugno con conclusione prevista nel mese di ottobre. Consiste nel mettere a disposizione dei colleghi ogni mercoledì per la fissazione di incontri individuali, nel corso dei quali ad ogni lavoratore è fornita la fotografia della propria situazione previdenziale e pensionistica oltre che risposte ai quesiti che pone. Dal 5 giugno all’inizio di agosto si sono svolti incontri con circa trenta dipendenti della durata di circa un’ora ciascuno. Tirocini formativi E’ proseguita in modo soddisfacente l’attività destinata all’attivazione dei tirocini formativi, nel contemperamento delle esigenze dell’ente e delle richieste degli studenti e delle istituzioni scolastiche. Sorveglianza sanitaria E’ proseguita l’ attuazione del piano di sorveglianza sanitaria, mediante programmazioni periodiche di visite ed esami nei confronti del personale esposto alle varie tipologie di rischio e agli accertamenti relativi ai rischi da sostanze psicotrope. A seguito dell’avvenuta individuazione all’inizio dell’anno di un nuovo medico competente, l'attività è stata riorganizzata e questo ha comportato un particolare impegno della struttura allo scopo di trovare un proficuo punto di equilibrio tra le esigenze e le peculiarità dell’ente, da un lato, e le modalità operative proprie del nuovo soggetto. Gestione amministrativa

Le attività di applicazione degli istituti normativi e contrattuali sono procedute con regolarità, per quanto attiene ai riflessi amministrativi, stipendiali e previdenziali. L’erogazione del salario accessorio per il personale dipendente e dirigente è avvenuta con regolarità, in tutte le sue forme, in relazione a tutti i comparti.

Supporto ai comuni E’ proseguita l’iniziativa “Personale risponde”, iniziata nel 2009 quale piano operativo di produttività e divenuta dal 2010 patrimonio professionale comune e servizio reso in modo stabile. Consiste in un servizio

15 di consulenza gratuita per i comuni di minori dimensioni demografiche in merito ai temi della gestione giuridica ed economica del personale degli enti locali. Il progetto, oltre ad essere in linea con la logica di assistenza agli enti di minori dimensioni, quale tratto caratterizzante la funzione istituzionale delle province, costituisce uno stimolante strumento di crescita per il personale interno, in quanto la resa del servizio richiede sovente un approfondimento dei temi relativi ai quesiti che giungono dagli enti. E’ proseguita anche l’estensione del servizio, avviata nel 2012, che comprende la complessa materia degli adempimenti INPDAP dei dipendenti, con fornitura diretta di servizi ai Comuni in ordine alla procedura per valutare la possibilità di richiedere il riconoscimento di periodi diversi e/o servizi ai fini pensionistici quali: ricongiunzioni L. 29/’79, l. 45/’79, DPR 1092/’73, riscatti, computi e in ultimo l’istruttoria circa il diritto a pensione ed il calcolo della pensione; - istruttoria delle pratiche concernenti la richiesta di liquidazioni del TFS/TFR in caso di cessazioni a qualsiasi titolo; - compilazione delle relative istanze INPDAP; - compilazione dei modelli PA04 INPDAP;- compilazione dei modelli Foglio di calcolo della pensione; compilazione dei modelli TFS/TFR INPDAP. Complessivamente dal 2009 sono stati rilasciati 285 pareri, di cui nell’anno in corso, al 31 luglio, 42.

PROGETTO N. 01.08 - FUNZIONAMENTO UFFICI PROVINCIALI : UTENZE- LOCAZIONI - TRIBUTI ATTIVI E PASSIVI RESPONSABILE: RAG.GIAN FRANCO ANTONIOLI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Mantenere il regolare funzionamento dei servizi provinciali ubicati sul territorio. 2. Gestione tributi – operazioni connesse alla riscossione e controllo entrate tributarie 3. Provvedere al regolare pagamento delle quote degli enti e delle associazioni

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Si è provveduto al puntuale pagamento delle utenze e delle locazioni passive . Per quanto riguarda le utenze di energia elettrica in data 4.4.2008 l’Ente ha aderito, ai sensi dell’art.2 della Legge 244/24.12.2007, alla convenzione CONSIP: l’attuale fornitore di energia elettrica è ALPIQ Spa subentrata nei contratti già in essere, a partire dall’1.6.2012. Risulta, pertanto, osservato l’obbligo relativo al risparmio di e/e, previsto dall’art. 48 comma 2 del D.L.112/08 convertito nella legge n.133/08, e successivamente ribadito dalle disposizioni contenute nel D.L.95/2012 convertito nella Legge 135/2012. Per quanto riguarda il riscaldamento si rimanda alla relazione di cui al Programma 11.

2 Sono state rispettate tutte le scadenze tributarie e fiscali in merito ad IRPEF, INPS, IRAP, IMU, TARSU/TARES, IVA, imposta di bollo ecc. con relativi versamenti e denunce; è stato trasmesso trimestralmente al Ministero delle Finanze il monitoraggio della fiscalità locale; si è provveduto all’incasso di € 129.120,54 per TOSAP permanente e temporanea per l’anno 2013. Si è provveduto alla riscossione volontaria e coattiva di tutti gli altri tributi provinciali .

IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE

L’andamento dell’IPT nonostante la forte crisi del mercato dell’automobile, che ormai perdura da oltre due anni, risulta essere positivo: gli incassi fino ad agosto, infatti, sono leggermente superiori alle previsioni. La motivazione può essere ricercata nell'art. 9 del Decreto-Legge n. 174 del 10.10.2012, convertito in L. 213/2012, che ha modificato la disciplina in materia di IPT disponendo, tra l’altro, che il gettito dell’imposta

16 è destinato alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto passivo, inteso come avente causa o intestatario del veicolo e non più alla Provincia di residenza dell’intestatario al PRA. Si evidenzia che con Decreto 21 marzo 2013, pubblicato in G.U. n.74 del 28-3-2013, il Ministro dell'Economia e Finanze, di concerto con il Ministro della Giustizia, ha provveduto ad adeguare il sistema tariffario da corrispondere all'Automobile Club d'Italia per le attivita' relative alla tenuta del Pubblico Registro Automobilistico, dando attuazione all'art. 17 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 e, segnatamente, al disposto secondo cui la riscossione dell'imposta provinciale di trascrizione può essere effettuata dall'ACI senza oneri per le Province. Con tale decreto ministeriale sono state individuate le nuove voci di tariffa e, al contempo, sono stati determinati gli importi degli emolumenti da corrispondere all'Automobile Club d'Italia per le formalita' inerenti alla tenuta del pubblico registro automobilistico, per il rilascio dei relativi certificati e per le visure ed ispezioni da effettuarsi nel pubblico registro automobilistico. Le nuove tariffe sono state applicate a decorrere dal 2 aprile 2013 e, conseguentemente, dalla stessa data non sono stati più erogati all’ACI i corrispettivi convenzionalmente stabiliti per la gestione dell'IPT sulle formalita' del pubblico registro automobilistico. Gli oneri derivanti dalla tariffe sono a carico dell’utenza.

IMPOSTA R.C. AUTO

La riscossione del tributo R.C.Auto di competenza 2013 ammonta al 7.8.2013 ad € 7.097.554,98. L’importo incassato risulta essere leggermente superiore alla somma introitata lo scorso anno alla stessa data per la sola ragione che nel mese di febbraio 2013 sono stati incassati arretrati di imposta, riferiti agli anni 2008,2009,2010, per un valore di circa 600.000,00 euro; in assenza di tali introiti, la tendenza di incasso per il tributo in oggetto risulta essere negativa. Da evidenziare la forte evasione dell’imposta e la mancanza, a tutt’oggi, di specifici controlli, da parte dell’Agenzia delle Entrate, utili ai fini del recupero di quanto non versato. Risulta ancora inattuata la disposizione di cui all’art. 17, co. 4, secondo cui le Province possono stipulare apposite convenzioni non onerose con l’Agenzia delle Entrate per l’espletamento delle attività di liquidazione, accertamento e riscossione dell’imposta.

ADDIZIONALE ENERGIA ELETTRICA

A decorrere dal 2012 questo tributo è soppresso; la competenza dell’introito è attribuita allo Stato. Alle Province è riconosciuta una quota di gettito IRPEF. Nel corso del 2013 si è provveduto ad effettuare i rimborsi per somme versate in più rispetto a quanto dovuto dalla aziende interessate, nonché ad introitare i conguagli effettuati dalle medesime aziende. I rimborsi vengono effettuati a seguito di opportune verifiche sia delle dichiarazioni di consumo presentate dalle aziende all’Agenzia delle Dogane che dei dati che l’Agenzia stessa mette a disposizione delle Province sul proprio sito web. Ad oggi sono pervenute istanze di rimborso, a cui gli Uffici hanno dato seguito con relative liquidazioni e pagamenti, per complessivi 31.585,74 euro; i conguagli positivi a favore dell’ente sono stati 480.618,09 euro.

TRIBUTO AMBIENTALE

La previsione definitiva di gettito per l’anno 2013 è di circa € 1.950.000,00. Va osservato che il DL 201/2011, convertito in L. n. 214/2011, ha istituito a decorrere dal 1° gennaio 2013 il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e di quelli assimilati e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni. Considerato che è stata attribuita ai Comuni la facoltà di stabilire sia il numero delle rate di pagamento del TARES sia le relative scadenze e dato atto che la maggior parte dei Comuni ha indicato nel 31 luglio la scadenza della prima rata, ad oggi non risultano pervenuti versamenti a titolo di TEFA. La maggior parte del gettito del tributo provinciale verrà riscossa nella parte finale dell’anno. Si è proceduto alla stipulazione di appositi protocolli d’intesa con i Comuni che hanno manifestato interesse al riguardo, al fine di disciplinare con tempistiche certe il riversamento del Tributo provinciale.

17

ALTRE ENTRATE PATRIMONIALI

Per le entrate patrimoniali sono stati emessi i bollettini relativi al canone di occupazione dell’anno 2013, ai sensi del D.Lgs. 285/92 e del DPR 495/92 (nuovo codice della strada e regolamento), per gli accessi carrai ad intestatari di attività produttive su SS.PP. per un importo di € 310.000,00 e per cartelli pubblicitari per un ammontare di € 230.000,00. L’Ufficio Tributi ha collaborato con l’Ufficio Tecnico provinciale e i Servizi informativi per la gestione dei canoni suddetti.

E’ stata inoltre eseguita l’attività di verifica, controllo e gestione del contenzioso al fine di recuperare le eventuali somme tributarie e patrimoniali non versate. Sono stati emessi i ruoli per sanzioni amministrative, stradali, ambientali e per tributi. La risorsa relativa alle sanzioni al Codice della Strada al 20.8.2013 risulta incassata per € 457.377,88 rispetto ad uno stanziamento di € 500.000,00. Risulta ancora da incassare la risorsa relativa alle sanzioni applicate dai Comuni mediante autovelox o telelaser su strade provinciali.

PROGETTO N. 01.09 : -RISORSE FINANZIARIE STABILI PER LA GESTIONE PERSONALE PROVINCIALE RESPONSABILE: RAG.GIAN FRANCO ANTONIOLI

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Effettuati regolarmente tutti i pagamenti riguardanti le competenze stipendiali spettanti ai dipendenti assunti a tempo determinato e /o indeterminato e/o co.co.co, i relativi oneri riflessi e Irap. Riversate regolarmente alle scadenze di legge le ritenute effettuate. Supporto al Collegio dei Revisori dei Conti nelle verifiche di cassa e nelle variazioni di Bilancio.

PROGETTO N° 01.10 - FEDERALISMO FISCALE, COSTRUZIONE E ADEGUAMENTO DEL SISTEMA DI IMPOSIZIONE FISCALE RESPONSABILE: RAG. GIAN FRANCO ANTONIOLI

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

E’ stata data attuazione, per quanto di competenza, alle disposizioni contenute nel D.Lgs. 68/2011 - che disciplina, tra l’altro, l’autonomia di entrata delle Province – attraverso la sottoscrizione dell’accordo fra Regione Lombardia e UPL in ordine alla fiscalizzazione dei trasferimenti regionali. L’accordo, in relazione al nostro Ente, prevede il trasferimento di €. 1.290.378,97 mensili quale compartecipazione alla tassa automobilistica regionale.

PROGETTO N° 01.11 PROGRAMMAZIONE E ORGANIZZAZIONE FORMAZIONE TRASVERSALE E OBBLIGATORIA RESPONSABILE DR.SSA RINALDA BELLOTTI

18 OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

E’ stato approvato nel mese di marzo il piano della formazione per l’anno 2013, che vede nella formazione trasversale l’aspetto maggiormente caratterizzante.

In particolare, nel 3013 sono previste:

- un’azione mirata alle posizioni organizzative in vista del rafforzamento della capacità di essere guida delle risorse umane loro affidate e della valorizzazione del team working in considerazione del fatto che i responsabili di po rappresentano il primo e più diretto interlocutore dei dipendenti; nella prima parte dell’anno è stato individuato il formatore, sono stati definiti il programma e le coordinate organizzative. La prima tappa del percorso è fissata per il 16 settembre. la prosecuzione degli incontri periodici informativi con le po in modo da mantenere e consolidare il rapporto di stretta connessione tra i vertici apicali dell’ente e le po;

- la estensione alla categoria B della formazione sugli argomenti trattati nel 2012 per le categorie superiori in ordine ai temi organizzativi e della valutazione, in modo che tali conoscenze siano patrimonio di tutti i dipendenti indipendentemente dalla categoria di appartenenza.

E’ iniziato, inoltre, il percorso di rivisitazione della struttura degli atti amministrativi, per quanto riguarda sia la introduzione di un nuovo format sia un miglioramento della redazione formale e sostanziale degli atti mediante un’azione formativa del Segretario generale rivolta a tutti i settori nell’ottica della loro semplificazione e dell’intelligibilità per il cittadino.

PROGETTO N° 01.12 SVILUPPO ORGANIZZATIVO RESPONSABILI AVV.RINALDA BELLOTTI SVILUPPO ORGANIZZATIVO

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Riordino province

L’attività di confronto tra organizzazioni degli enti contermini nell’ottica dell’accorpamento obbligatoriamente sancito dal DL 95/2012 e dal successivo DL 188 si è interrotta a seguito della mancata conversione in legge di quest’ultimo. Intervenute la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime le norme in materia di riordino e le nuove iniziative legislative da parte del Governo (Ddl costituzionale e Ddl ordinaria) finalizzate a definire un nuovo assetto istituzionale complessivo, si è in attesa di conoscere i futuri sviluppi e la connessa tempistica.

Analisi dei processi

E’ stato portato a termine entro il giugno il percorso di rilevazione e descrizione dei processi di lavoro del settore, dopo la mappatura dei prodotti effettuata nel 2012. La descrizione dei processi comprende, oltre alle singole fasi di cui sono composti, anche la indicazione delle risorse umane impiegate e una stima del tempo lavorato. Nell’anno in corso, a seguito della individuazione nel settore risorse umane del soggetto coordinatore dell’obiettivo di peg “Favorire lo sviluppo della cultura organizzativa. Conclusione analisi dei processi e coordinamento attività”, il settore ha iniziato a svolgere un ruolo di promozione e indirizzo nei confronti di tutti gli altri settori dell’ente. Tale attività ha visto una prima fase di complessiva mappatura dei prodotti di

19 tutti i settori, terminata con le revisioni concordate con ciascun dirigente nel mese di luglio; la seconda fase, attualmente in svolgimento, prevede l’analisi dettagliata per ciascun settore di almeno il 60% dei processi individuati con una verifica intermedia a carico sempre del settore da effettuarsi nel mese di ottobre. Lo scopo dell’azione di coordinamento è quello di garantire l’omogeneità e la confrontabilità dei processi, dei loro elementi costitutivi e dei tempi. La rilevazione, oltre allo scopo di costituire uno strumento di governo delle risorse e delle attività principalmente per dirigenti e responsabili di posizione organizzativa, di monitoraggio delle attività e di identificazione delle criticità, potrà gradualmente assumere un significato in termini di rilevazione dei costi per la realizzazione dei singoli prodotti, che assurgeranno a centri di costo; inoltre, tramite un apposito programma informatico che è in fase di realizzazione da parte del CED, acquisirà valenza anche in termini di controllo dei tempi-pratica in un’ottica di attenzione alla qualità dell’azione amministrativa.

PROGETTO N.02.01 :COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE E COORDINAMENTO UFFICI DI SUPPORTO AL PRESIDENTE E AGLI ORGANI ISTITUZIONALI RESPONSABILE: MARINA RISTORI

OBIETTIVO DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Gestione del settore comunicazione e coordinamento uffici di supporto al Presidente e agli organi istituzionali.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

I criteri : comunicazione strategica Una buona comunicazione è alla base di una buona azione di governo. L’attività comunicativa ha un ruolo strategico. La comunicazione non viene alla fine del processo decisionale, ma ne è parte integrante e ne accompagna gli sviluppi lungo tutto il percorso. E’ il principale strumento di controllo nelle mani dei cittadini che devono essere dotati di tutte le risorse per valutare l’operato di chi amministra il territorio. Un’Amministrazione pubblica che rinuncia alla comunicazione è artefice di una politica che vuole sottrarsi al giudizio degli elettori.

Gli strumenti: canali diretti e indiretti La comunicazione si basa sui principi guida della trasparenza, dell’innovazione e dell’interattività. I canali di tipo indiretto sfruttano la collaborazione dei media: conferenze stampa, attività di supporto al lavoro dei giornalisti e delle redazioni, presenza nelle testate locali e nazionali, servizi televisivi e radiofonici. I canali di tipo diretto soddisfano l’esigenza di un contatto immediato fra istituzione e cittadini escludendo la mediazione di soggetti comunicativi esterni. La Provincia di Cremona ha edito sino al giugno 2012 una propria pubblicazione, L’Informatore; attualmente, anche per esigenze di razionalizzazione e contenimento delle voci di spesa pubblica legate ad attività di comunicazione, l’uscita della testata è stata sospesa.

I rapporti istituzionali. Fin da subito la nuova Amministrazione provinciale ha dato vita a momenti di lavoro e di condivisione con tutti i sindaci del territorio, sia attraverso cadenzate assemblee plenarie, sia in occasione di diversi incontri con i Circondari. Abbiamo condiviso tutti i passaggi più importanti: il programma di governo, il Piano delle opere pubbliche, la revisione del Piano cave, la proposta di riforma del servizio idrico ecc. Altrettanto importante è stato il rapporto strutturato con Regione Lombardia, che ha permesso di fare arrivare sul territorio una serie di finanziamenti a progetti importanti di sviluppo.

20 È stato inoltre avviato un lavoro di relazione costante con i sindaci e le giunte comunali della provincia di Cremona, programmando una serie di incontri settimanali che porteranno il presidente della Provincia e la Giunta a visitare tutti i Comuni del territorio provinciale, per poter conoscere più da vicino i diversi problemi e le varie azioni di sviluppo che i Comuni stanno affrontando, con particolare riguardo a quelle problematiche che rendono necessario un rapporto o un intervento diretto dell’Amministrazione provinciale. Le visite vengono accompagnate da ampi servizi sulla stampa locale, e viene inoltre data un’informazione diretta ai cittadini tramite gli strumenti di comunicazione della Provincia (servizio su “L’informatore”, video sul canale YouTube del presidente).

Le nuove tecnologie: interattivita’ e social network L’Informatore ha una pagina in Facebook che ospita messaggi, immagini, filmati, sondaggi. Il Presidente ha a disposizione un canale YouTube attraverso il quale è possibile appellarsi direttamente ai cittadini e avviare un confronto sui temi principali del territorio. L’intera attività dell’Ufficio Comunicazione è finalizzata a creare un rapporto continuo, vero e interattivo con i cittadini che sono chiamati a dire la loro e a fornire soluzioni per l’attività di governo.

SUPPORTO AGLI ORGANI DI GOVERNO Risultati pienamente conseguiti per l’attività amministrativa incrementata a supporto degli organi di Governo. In particolare, per quanto attiene alla sfera della gestione degli autisti e il coordinamento delle attività di gestione dei fondi a disposizione della Presidenza, è stata assicurata tutta l’attività amministrativa necessaria.

PROGETTI E INIZIATIVE SPECIALI

DPS Il DPS nasce da una fase preliminare di lettura del territorio in termini di esigenze e peculiarità, che ha portato all’individuazione di preminenti azioni e possibili progetti di intervento sui quali concentrare risorse ed energie; a seguito di questo preventivo lavoro, è stata avviata una fase di consultazione delle realtà più rappresentative del territorio, al fine di condividere le linee di riferimento del Documento e valutare proposte di miglioramento. Il Documento è ora in fase di revisione.

PROTOCOLLO PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE (Tencara)

L’ evoluzione della crisi economica colpisce anche il tessuto produttivo e di lavoro della nostra provincia; sulla situazione del cremonese ha necessariamente inciso anche la decisione di Tamoil Raffinazione SpA, nel novembre 2010, di cessare l’ attività della raffineria sita nel comune di Cremona, motivata dal crollo della domanda interna di olio combustibile.

In considerazione del grave processo di de-industrializzazione e perdita occupazionale in corso, seppur in modo graduale, sul territorio provinciale, e della necessità di dare concreto seguito a quanto stabilito nell’ accordo per la cessazione dell’ attività di raffinazione Tamoil sottoscritto nel mese di aprile 2011 presso il MISE, nell’ ottica di favorire nuove iniziative produttive a favore del territorio relativamente alle opere di re-industrializzazione di aree produttive, è stato sottoscritto un apposito “ Protocollo di intesa per le politiche di sviluppo del territorio cremonese” .

21 Con tale Protocollo, sottoscritto in data 25.05.2012, fra il Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Camera di Commercio, Comuni di Cremona e Pizzighettone, OO.SS, OO.DD. rappresentanti del mondo industriale, dell’ artigianato e dell’ agricoltura, è stato condiviso l’ impegno per superare la crisi, salvaguardando insieme capacità produttive e lavoro, occupazione e capacità professionali, sicurezza sociale, per partecipare all’ obiettivo, fondamentale per tutti, di individuare e promuovere concretamente scelte per rilanciare un nuovo sviluppo del territorio. Con tali finalità i soggetti sottoscrittori hanno convenuto di attivare un Tavolo di Coordinamento per condividere e porre in essere tutte le azioni necessarie per la realizzazione del Polo Industriale Strategico di Tencara

Nel rispetto della tempistica prevista, in data 10.07.2012 si è insediato il Tavolo Territoriale di Coordinamento sul “ Protocollo Tencara” : l’ obiettivo del Tavolo è di passare alla fase operativa rispetto a quanto concordato con la sottoscrizione del protocollo, vale a dire condividere e porre in essere tutte le azioni necessarie per la realizzazione del Polo Industriale Strategico di Tencara, individuando la ripartizione funzionale dell’ intervento, il modello di governance ottimale, gli investimenti necessari e le fonti di finanziamento sino alla definizione del pacchetto localizzativo.

Relativamente alla metodologia di lavoro si è ipotizzata una calendarizzazione degli incontri tendenzialmente trimestrale e comunque legata al fattivo prosieguo del progetto.

Il CERSI (Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale, fondato dalla facoltà di Economia della sede di Cremona e Piacenza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore), seguirà l’ elaborazione dello studio di fattibilità del progetto sulla base di un accordo con la CCIAA di Cremona e l’ Associazione Industriali.

La bozza di tale studio è stata presentata in via preliminare ad alcuni componenti del tavolo che hanno deciso di sospendere i lavori, in attesa di ulteriori approfondimenti sia tecnici che politici .

EXPO 2015

Con deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 10/03/2010 si è provveduto all’ approvazione del protocollo di intesa tra il Commissario Straordinario del Governo per Expo, Expo 2015 SpA, la Città di Milano e la Provincia al fine di regolare i rapporti tra i soggetti stessi.

L’ art. 3 di tale protocollo identifica nella Provincia di Cremona il soggetto territoriale idoneo a favorire la partnership tra Expo 2015 SpA, le istituzioni pubbliche e i soggetti privati sul territorio cremonese per generare una serie di collaborazioni che si realizzeranno su tematiche di interesse reciproco e legate al tema Expo 2015.

Per esercitare al meglio il ruolo richiesto è stato attivato il Tavolo Territoriale di Coordinamento (TTC) appositamente creato per Expo e coordinato dalla Provincia. E’ stato predisposto un

22 documento che sintetizza, da una parte, una lettura del territorio della provincia di Cremona secondo i tratti distintivi e le sue eccellenze e, dall’ altra, elenca una serie di iniziative e progettualità che possono entrare a far parte di un’ offerta complessiva culturale e di intrattenimento del grande palinsesto diffuso di Expo.

Il Direttore degli Uffici del Commissario Generale per Expo, dopo aver espresso vivo apprezzamento per il lavoro di sintesi svolto, ha dato la sua disponibilità ad incontrare gli operatori del territorio per individuare i progetti che saranno inseriti nella banca progetti che Regione Lombardia promuoverà insieme alla So.Ge. I progetti selezionati saranno inseriti nel nuovo AQST che verrà rimodulato e vedrà al suo interno un’ apposita sezione progettuale dedicata ad Expo.

La segreteria tecnica del TTC dell’ AQST ha condiviso la scelta del Tavolo Territoriale di Expo di individuare nell’ aspetto agroalimentare e nella musica i principali attrattori del nostro territorio.

Il 22 luglio 2013 si è tenuto un importante incontro presso la CCIAA alla presenza dell’ AD Sala e del sottosegretario con delega EXPO Maurizio Martina, durante il quale è stato presentato lo studio commissionato a CERSI circa la redazione di una piano di marketing che potrà proiettare Cremona, il suo territorio e le sue eccellenze, in particolare agroalimentari, al centro del mondo EXPO.

FONDO IMMOBILIARE ERIDANO In data 28 dicembre 2012 è formalmente avvenuta la costituzione del fondo, avvenuta il mediante l’apporto e/o la compravendita di 13 immobili di proprietà della Provincia.

Il Fondo immobiliare Eridano (in onore all’antico nome del fiume Po), si configura come fondo di investimento immobiliare chiuso, parzialmente ad apporto e parzialmente a compravendita. Alla data di costituzione del fondo, la Provincia di Cremona, attraverso l’apporto/conferimento degli immobili, ha ottenuto la totalità delle quote emesse dal fondo stesso; a fronte degli immobili apportati, l’Amministrazione Provinciale ha ricevuto quote per un valore nominale pari al valore degli immobili stessi, divenendo quindi il solo sottoscrittore delle quote del fondo. In merito agli immobili compravenduti, la Provincia di Cremona ha percepito (dal fondo immobiliare) il corrispettivo per cassa del valore degli immobili ceduti.

La complessiva operazione di valorizzazione del patrimonio immobiliare garantisce, in ogni caso, una destinazione degli immobili coerente con le funzioni e gli indirizzi della Provincia di Cremona, assicurando quindi la continuità della fruizione degli immobili che si connotano come beni di riferimento per le attività della Provincia stessa.

Il Fondo Eridano ha pertanto un valore iniziale di mercato di circa 40 milioni di euro, conferiti in parte attraverso l’apporto di immobili a fronte dell’emissione di quote del fondo, ed in parte mediante compravendita con operazioni di finanziamento, mentre il valore al netto dell’importo relativo agli immobili già oggetto di compravendita (incassato nel 2012) è pari a circa 31 milioni di euro. I beni conferiti al Fondo fanno parte di un patrimonio separato dai beni della SGR, dai beni degli altri fondi gestiti dalla SGR e dai beni dei singoli partecipanti al fondo. Ciò garantisce il patrimonio del fondo dai creditori diversi dai creditori del fondo stesso;

Il Fondo Eridano ha durata di 15 anni e un periodo di sottoscrizione adeguato a consentire l’adesione successiva da parte di altri soggetti, e pertanto è classificabile come fondo “aperto” a enti e istituzioni del

23 territorio; in prospettiva, quindi, il Fondo Eridano diverrà un polo aggregatore per le ulteriori iniziative di razionalizzazione e dismissione di patrimoni di altri enti locali del territorio: alcune realtà hanno già formalmente comunicato il proprio interesse all’iniziativa e attualmente sono in corso le necessarie verifiche.

Il Fondo verrà quindi utilizzato anche come strumento catalizzatore di investimenti a tutto vantaggio dell’economicità e dell’efficienza dell’azione amministrativa.

PROGETTO N. 03.01 SPESE FUNZIONAMENTO ISTITUTI SCOLASTICI:UTENZE RESPONSABILE RAG.. GIAN FRANCO ANTONIOLI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Regolare funzionamento dell’anno scolastico in ambienti confacenti alle esigenze degli studenti

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Si provvede al regolare pagamento delle utenze luce-acqua-gas-telefono degli edifici scolastici di competenza provinciale.

PROGETTO 05.01 : PARTECIPAZIONI A SOCIETA’ DI CAPITALE E ALTRI RESPONSABILE: RAG. GIAN FRANCO ANTONIOLI E DR.SSA MARINA RISTORI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Gestione delle partecipazioni in Società della Provincia di Cremona.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Si è provveduto ad acquisire e ad analizzare i bilanci approvati relativi all’esercizio 2012. Si è continuamente aggiornato l’inserimento dati nel nuovo applicativo di tutte le società partecipate e altri enti (Fondazioni-Consorzi-Aziende Speciali) al fine di costituire un data-base indispensabile per attenersi alle disposizioni di legge vigenti e rispondere alle richieste da parte della Corte dei Conti di Milano e Roma con il sistema SIQUEL.

E’ stata data attuazione alle disposizioni contenute dall’art.8 della Legge n.111/2011, che prevede in particolare l’obbligo di una rappresentazione grafica, che evidenzi i collegamenti tra l’ente, organismi e società e si è provveduto ad aggiornare i dati inseriti sul sito web. E’ stata definitivamente alienata la quota detenuta dall’Ente in Autostrade Lombarde SpA, così come previsto nel progetto n. 05.01 di cui al Programma n. 01 denominato “PARTECIPAZIONI A SOCIETA’ DI CAPITALE”, inserito nella Relazione Previsionale e Programmatica 2013-2015, approvata dal Consiglio provinciale.

24 PROGETTO n. 06.05 DI CUI AL PROGRAMMA N°01 PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO RESPONSABILE: DIRETTORE GENERALE DR.SSA MARINA RISTORI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Le attività svolte per la realizzazione del progetto sono state tutte orientate al regolare svolgimento del Ciclo della Performance non come mero adempimento, ma come opportunità di gestione integrata e coordinata dei diversi strumenti di pianificazione e programmazione, nonché di tensione al miglioramento continuo di risposta ai servizi richiesti, di rafforzamento della trasparenza e accountability. In particolare le azioni svolte sono state mirate a : • orientare l’attività al perseguimento degli indirizzi strategici dell’amministrazione; • ridurre la complessità gestionale del sistema; • favorire la corretta allocazione delle risorse e delle responsabilità gestionali;

• “ stressare” l’organizzazione sul raggiungimento dei risultati;

• migliorare gli standard quanti-qualitativi di erogazione dei servizi; • elevare la motivazione del personale; • aumentare la comprensione del livello di soddisfazione dell’utenza. • accrescere il livello di conoscenza della Giunta in ordine alla perseguibilità dei programmi proposti al Consiglio; • favorire l'introduzione del nuovo sistema dei controlli e del loro coordinamento con il ciclo della performance; • favorire una effettiva accountability e trasparenza sviluppando una migliore fruibilità all’esterno delle informazioni prodotte e una migliore comparabilità della performance tramite l’utilizzo delle potenzialità derivanti dall’avvio del “Programma Triennale della Trasparenza“ • affinare le metodologie introdotte nei sistemi della Performance, della Valutazione e della Trasparenza; • informare e supportare i processi decisionali.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Si è svolta regolarmente l’attività del Servizio Controllo Interno di Gestione- dal mese di maggio Servizio Programmazione (DGP n.95 del 18/4 e n.114 del 30/4/2013). Gli eventi gestionali sono stati fortemente caratterizzata da • evoluzione normativa in tema di controlli e trasparenza • riorganizzazione delle strutture dell'Ente e ridefinizione delle competenze dei settori • applicazione dell'armonizzazione contabile con nuovo applicativo

25 • introduzione di nuovi applicativi gestionali • piena applicazione del nuovo sistema di misurazione e valutazione delle competenze organizzative

L'attività del servizio è continuamente focalizzata sulla gestione del Piano della Performance di cui il Peg è una parte. La nuova organizzazione ben evidenzia l'evoluzione e definisce il Servizio Programmazione e l'Unità per il Controllo e la trasparenza. ll PEG, unitamente al Bilancio, e alla Relazione Previsionale e Programmatica, ai sensi dell'art. 37 c. 2 del Regolamento degli Uffici e dei Servizi, costituisce il Piano della Performance dell’Ente.

In materia di PEG e PDS: in data 18/4 con DGP n.97 è stato approvato dalla Giunta il PEG 2013 e con decreto del Direttore Generale n. 49 del 9/5/2013 il Piano degli standard redatto con la nuova procedura “Controllo di Gestione” che consente la gestione degli indicatori anche in relazione ai dati della contabilità analitica.

L’adozione del PEG non è stata un semplice adempimento normativo, ma scelta di uno strumento gestionale di programmazione responsabilizzata e di un sistema coerente di obiettivi capace di delineare una visione complessiva delle priorità dell’Ente; la traduzione degli indirizzi politici in programmazione gestionale, all’interno della quale vengono esplicitati, oltre gli obiettivi, le risorse e le responsabilità di gestione, per ciascun centro di responsabilità.

La struttura di PEG 2013 è costituita da obiettivi strategici e da obiettivi individuali; i primi si distinguono per la caratteristica della trasversalità dei risultati attesi rispetto alle aree e ai settori dell'Ente. Questa caratteristica qualifica la programmazione gestionale dell'Ente in quanto contribuisce efficacemente al contrasto della logica di una programmazione “a canne d’organo” ossia riferita a singoli settori.

Il PEG 2013 è qualificato da contenuti significativi, chiari, misurabili, congrui e coerenti alle linee strategiche dell'Amministrazione.

Nella logica degli obiettivi non viene meno l'attenzione all'attività continuativa esplicitata attraverso il monitoraggio dei processi e del Piano degli Standard, nonché attraverso la misurazione del Piano della Performance

Tutto ciò è conclusione di una fase propedeutica all'avvio del nuovo sistema integrato dei controlli interni dalla cui azione combinata ed integrata mira ad assicurare, in relazione alla complessiva azione dell'ente:

-la correttezza, la legittimità e la regolarità dell'azione amministrativa (controllo di regolarità amministrativa); -l'efficacia, l'efficienza e l' economicità dell'azione amministrativa (controllo di gestione); -l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, dei programmi e delle linee di indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti (controllo strategico); -il monitoraggio degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione dei residui e della

26 gestione di cassa, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica determinati dal patto di stabilità interno (controllo sugli equilibri finanziari); -l'efficacia, l'efficienza e l'economicità degli organismi esterni partecipati (controllo sulle società partecipate); -il controllo sulla qualità dei servizi erogati, sia direttamente sia attraverso organismi esterni al fine principale di misurare il grado di soddisfazione degli utenti (controllo sulla qualità dei servizi).

Nel mese di luglio è stata completata la verifica semestrale sullo stato di attuazione degli obiettivi gestionali in maniera dettagliata e finalizzata anche ad accertarne la corretta previsione gestionale Ciò ha reso necessaria la variazione dei Peg e del Piano degli Standard di recente approvata (DGP n.208 del 30/7 e Decreto del Direttore Generale n. 85 del 2/8/2013.

L’attività del Nucleo di Valutazione, ha concluso l’analisi del raggiungimento degli obiettivi del 2012 e la conseguente proposta di valutazione dei dirigenti formalizzata nel verbale del 27/3/2013. Sono stati rispettati i tempi programmati

E' stata avviata l'attività dell'Unità Controllo e trasparenza: al fine di poter meglio operare per la redazione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2013-2015 e per la conduzione delle attività in esso previste, è stato costituito, con decreto del Direttore Generale n.80 del 11/7/2013, un gruppo di lavoro che comprende l'Unità per il Controllo e la Trasparenza, la Segreteria generale, il Settore URP e Servizi interni. Attività svolte dal gruppo di lavoro: -Individuazione dei dati da pubblicare alla luce di quanto attualmente e' già sul sito e delle strutture coinvolte. -Definizione delle modalità di pubblicazione on line dei dati e del relativo aggiornamento. -Supporto all' elaborazione del Programma, proposta delle modalità e dei tempi di attuazione delle azioni previste, del monitoraggio. -Proposta di iniziative per la trasparenza, per la legalità e la promozione della cultura dell’integrità, di ascolto degli stakeholder (anche tramite URP) e di definizione di una Carta dei servizi. Il gruppo di lavoro ha predisposto la bozza Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2013-2015 che nel mese di settembre sarà sottoposta all'attenzione dei dirigenti e degli stakeholder.

PROGETTO 07.01 PARTECIPAZIONE A ORGANI RAPPRESENTATIVI DELLE PROVINCE RESPONSABILE DR. SILVIO MASULLO

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Si assicura attività di assistenza tecnica-amministrativa qualificata a supporto della Presidenza, per la partecipazione agli organismi di rappresentanza delle Province. Si mantengono i contatti con le strutture organizzative, si garantisce la partecipazione alle sedute, si predispongono gli eventuali documenti richiesti.

27 RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

L’Amministrazione provinciale di Cremona aderisce a UPL (Unione Province Lombarde) e garantisce la partecipazione ai tavoli di confronto. Con determinazione n. 387 del 10.6.2013, si è provveduto al pagamento della quota associativa.

PROGETTO N.10.02 - CONTROLLO E COORDINAMENTO DI TUTTI I SOGGETTI GIURIDICI PARTECIPATI DALLA PROVINCIA DI CREMONA RESPONSABILE: GIAN FRANCO ANTONIOLI

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

La Provincia ha provveduto ad approvare gli atti delle proprie aziende speciali (CR.Forma e Ufficio d’Ambito), così come previsto nei rispettivi statuti, previa istruttoria degli uffici competenti, nonché previa verifica della correttezza e legittimità degli atti. Con riferimento alle aziende speciali ed ai sensi del nuovo art. 147-quater del TUEL, introdotto dal DL 174/2012, recepito nel Regolamento dei controlli interni approvato dal Consiglio il 29 gennaio 2013, sono stati assegnati obiettivi specifici da monitorare attraverso appositi indicatori e check-list. L’attività è stata svolta mediante costante confronto con le due aziende speciali e con i dirigenti dei Settori della Provincia interessati. Si sta ora procedendo all’acquisizione dei dati e dei documenti richiesti, secondo le scadenze previste. In merito ad ALOT- Agenzia Lombardia Orientale per i Trasporti e la logistica - costituita da 4 Province (Mantova- Cremona- Brescia e Bergamo) si sta valutando se la stessa rientra nell'art. 4 del D.L. 95/2012 come società strumentale e pertanto soggetta ai limiti contemplati della suddetta normativa. Nel frattempo l'art. 49 comma 1 del DL. 69/2013 in vigore dal 22/06/2013 ha spostato i termini indicati nel DL.95/2012 dal 30/06/2013 al 31/12/2013.

Sono state oggetto di analisi (acquisizione aggiornamento dati di bilancio consuntivo 2012 e preventivo 2013 con relative relazioni, acquisizione aggiornamento/modifiche dati societari e statutari …) anche le varie società, Fondazioni ed enti di cui la Provincia detiene quote azionarie o partecipazioni, così come da tabella sottostante:

QUOTA PARTECIPAZIONE DENOMINAZIONE 31/08/2012 AZIONARIA n. 41.600 azioni da €0,50 cad. Autocamionale della Cisa Spa 0,050% TOTALE € 20.800,00 n. 466.086 azioni da €10,00 cad. Autostrade Centro Padane Spa 15,536% TOTALE € 4.660.860 n. 6.856.921 azioni da €0,52 cad. Padania Acque Spa 11,764% TOTALE € 3.565.598,92 n. 100 azioni da €52,50 cad. Banca Etica Spa 0,015% TOTALE € 5.250,00 n. 16.000 azioni da €5,00 cad. Società Cremasca Reti e Patrimonio Spa 4,000% TOTALE € 80.000,00 Reindustria Scarl – quota 11% 11,000% quota di TOTALE € 11.362,05 n. 16 quote da €200,00 cad. G.A.L. Gruppo Azione Locale Oglio Po 5,333% TOTALE € 3.200,00 Terre d’Acqua soc. cons. a r.l. n. 103.292 azioni da €1,00 cad. Cremona Fiere Spa 10,000% TOTALE € 103.292,00

28 quota TOTALE € 17.500,00 ALOT-Agenzia Lombardia Orientale per i 25,000% Trasporti e la Logistica FONDO DI DOTAZIONE AZIENDA SPECIALE CR.FORMA 100,000% € 151.250,00 FONDO DI DOTAZIONE Fondazione Politecnico di Milano 6,670% €. 1.000.000,00 FONDO DI DOTAZIONE Fondazione San Domenico 14,710% €. 87.799,00 FONDO DI DOTAZIONE Fondazione Amilcare Ponchielli 7,690% €. 780.000,00 FONDO DI DOTAZIONE AZIENDA SPECIALE "UFFICIO €120.000,00 D'AMBITO" DELLA PROVINCIA DI 100,000% CREMONA

La Fondazione Antonio Stradivari a marzo 2013 è stata trasformata in Fondazione Museo del Violino.

PROGETTO N.10.03 - NUOVI SISTEMI CONTABILI PER ESIGENZE CONOSCITIVE DELLA FINANZA PUBBLICA FINALIZZATA A REALIZZARE UNA EFFICACE DISCIPLINA DELLA NUOVA MATERIA – ENTRATA A REGIME 1.1.2014 RESPONSABILE: GIAN FRANCO ANTONIOLI

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Con l’approvazione in Conferenza Unificata dei decreti attuativi della riforma inserita nel D.Lgs. 118/2011, è iniziata dal 1° gennaio 2012 la sperimentazione per alcuni enti locali, finalizzata a verificare la bontà delle disposizioni contenute nel settimo decreto attuativo del c.d. federalismo fiscale. La Provincia, pur non avendo aderito a tale sperimentazione, ha fin da subito analizzato ed approfondito i nuovi principi relativi all’armonizzazione dei sistemi contabili. L’attività espletata nel corso del 2013 si è sostanziata in: - acquisizione e analisi degli aggiornamenti alla documentazione messa a disposizione sul sito web della Ragioneria Generale dello Stato – ARCONET (Armonizzazione Contabile Enti Territoriali), - incontri con la software-house in ordine all’utilizzo del nuovo programma informatico necessario per la gestione del bilancio armonizzato; - incontri di formazione per Dirigenti, posizioni organizzative e dipendenti dell’Ente con la società incaricata di supportare l’ente nell’applicazione del nuovo sistema contabile. Nel 2013 si è provveduto ad affiancare al Bilancio Triennale 2013-2015 finanziario autorizzatorio il Bilancio armonizzato a fini conoscitivi.

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.01

VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.01

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 02“LAVORO ISTRUZIONE E FORMAZIONE POLITICHE SOCIALI”

30 PROGRAMMA N. 02 : LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI RESPONSABILE DR. DARIO RECH

PROGETTO N. 01.01: SVILUPPO DEL MERCATO DEL LAVORO

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Gli obiettivi in cui si articola il progetto sono i seguenti:

Il sostegno e lo sviluppo dei servizi per il lavoro (SPL): l’obiettivo è volto a favorire il coordinamento dei quattro Centri per l’Impiego nella complessa attività di erogazione dei servizi rivolti sia ai datori di lavoro che alle persone che sono alla ricerca di un’occupazione, nonché a porre in essere tutte le iniziative utili a potenziare e consolidare la rete provinciale degli operatori accreditati ai Servizi per il Lavoro e ai Servizi di Istruzione e Formazione Professionale ai fini di dare risposte efficaci alle istanze del territorio in materia di lavoro. L’obiettivo viene perseguito anche attraverso il mantenimento e l’implementazione del Sistema di Gestione Qualità e lo sviluppo del sistema informativo SINTESI.

Il coordinamento dei Centri per l’Impiego provinciali sotto il profilo amministrativo e la gestione delle funzioni amministrative derivanti dalla legislazione vigente (D.Lgs n. 469/97 e L.R. n. 68/99): l’obiettivo è volto a sostenere, sotto il profilo giuridico-amministrativo, il corretto ed efficiente funzionamento dei quattro Centri per l’Impiego provinciali e dell’Ufficio Inserimento lavorativo disabili. L’obiettivo viene perseguito attraverso gli adempimenti necessari al mantenimento dell’accreditamento al sistema regionale per l’erogazione dei servizi al lavoro, la trattazione e soluzione omogenea dei casi più problematici e comuni ai quattro Centri, nonchè attraverso gli adempimenti necessari al rinnovo e al funzionamento degli organismi collegiali previsti per legge e preposti alla funzione consultiva nelle materie del lavoro e della formazione (Commissione provinciale per il lavoro e la formazione ex D.Lgs n. 468/97 e sue articolazioni: Sottocomitato per il collocamento mirato e Comitato tecnico).

La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoro: l’obiettivo è volto a promuovere l’inserimento lavorativo dei giovani, mediante interventi che migliorino il rapporto fra il sistema formativo e scolastico e il sistema produttivo locale.

La promozione dell’inserimento e del reinserimento delle donne nel mercato del lavoro: le tematiche e i servizi per la conciliazione dei tempi di vita familiare e vita lavorativa. L’obiettivo è volto: all’attuazione di un progetto sperimentale per la promozione e la valorizzazione di servizi integrativi per la prima infanzia a sostegno delle famiglie nell’ottica di favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; allo sviluppo di un Piano territoriale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, finalizzato a mettere a sistema le esperienze, le risorse e le potenzialità locali e ad utilizzare gli strumenti normativi messi a disposizione a livello nazionale e regionale in materia, con particolare riferimento all’art. 9 della legge n. 53/2000 e alla DGR n. 381/2010; al sostegno amministrativo alle attività della Consigliera provinciale di parità, al fine di procedere alla realizzazione del relativo “Programma di lavoro”, sostenuto dall’apposito finanziamento ministeriale; alla realizzazione di attività e progetti posti in essere, mediante la collaborazione con altri soggetti attenti allo sviluppo delle politiche di pari opportunità.

Il miglioramento della capacità degli immigrati di accedere e permanere nel mercato del lavoro: l’obiettivo è volto a realizzare i seguenti progetti:

Progetto "CERTIFICA IL TUO ITALIANO. La lingua per l’inclusione sociale, il lavoro e la cittadinanza- 5° edizione”. Il progetto, a valenza regionale, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e da Regione Lombardia, prevede l’organizzazione di corsi di apprendimento della lingua italiana finalizzati al conseguimento della certificazione quale titolo riconosciuto e utile per l’inserimento socio-lavorativo delle fasce deboli della popolazione adulta immigrata. La Provincia di Cremona, nell’ambito della rete territoriale, provvederà alla promozione e alla diffusione del progetto e delle buone pratiche.

31 Progetto “Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza” – Seconda edizione. Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Interno e dal Fondo Europeo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi – Programma Annuale 2010 - Azioni di sistema a valenza regionale per l’erogazione di percorsi di formazione linguistica ed educazione civica, intende contribuire al rafforzamento dell’offerta formativa territoriale per gli adulti stranieri, proponendo una serie di strumenti che accompagnino gli immigrati ad adattarsi al cambiamento e ad integrarsi nella società di accoglienza.

“Un sistema territoriale per la certificazione della lingua italiana”. In via sperimentale si intende verificare la fattibilità di mettere a sistema e rafforzare le iniziative rivolte agli adulti stranieri finalizzate all’apprendimento e alla certificazione della lingua italiana, nonché l’eventuale accreditamento di ulteriori sedi di esame in convenzione con uno dei quattro enti certificatori riconosciuti dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

Progetto “Famiglie in-migrazione: la mediazione come intervento sociale”. Il progetto, presentato a valere sul Bando ASL 2011 – L. 40/98, vede la Provincia capofila delle azioni progettuali in partenariato con l’Azienda Sociale Cremonese, la Comunità Sociale Cremasca e il Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali, per il coordinamento e la realizzazione di attività trasversali ai tre Distretti nonché l’attivazione di processi di omogeneizzazione delle prassi e degli interventi a livello distrettuale mediante la progettazione di strumenti di lavoro e la formazione condivisa.

Qualificazione dei servizi di cura e assistenza alla persona da parte dei lavoratori immigrati e promozione di misure di contrasto al lavoro sommerso. La Regione Lombardia, nell’ambito dell’Accordo di Programma stipulato con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale dell’Immigrazione, ha predisposto un Piano Operativo Regionale, con declinazione per ciascuna Provincia, finalizzato alla realizzazione di interventi in materia di servizi alla persona mediante l’attivazione di un sistema di governance territoriale per la qualificazione dei servizi di cura e assistenza alla persona, all’erogazione di servizi socio-assistenziali domiciliari da parte dei lavoratori immigrati, per l’attivazione di percorsi di formazione e qualificazione professionale degli operatori del settore e per la promozione di misure di contrasto al lavoro sommerso. La Regione affida direttamente alle Province la realizzazione delle attività sui rispettivi territori.

Progetto denominato “FAST – Favorire l'accesso ai Servizi Territoriali dell'utenza straniera”. Il progetto, a valere sul Bando ASL 2012 – L 40/98, vede capofila il Consorzio Casalasco Servizi Sociali in partenariato con la Provincia di Cremona, l’Azienda Sociale Cremonese e la Comunità Sociale Cremasca. Il progetto è finalizzato all’organizzazione di servizi di mediazione linguistico-culturale diffusi e diversificati nel territorio distrettuale, alla sperimentazione di un nuovo modello di mediazione culturale nei contesti organizzativi degli Enti Locali e alla definizione di un Regolamento per l’istituzione e la gestione dell’Elenco provinciale dei mediatori culturali.

Il sostegno all’inserimento lavorativo delle persone disabili: l’obiettivo è volto sia a garantire sotto il profilo giuridico-amministrativo il sostegno e sviluppo del collocamento mirato ex L. n. 68/99, sia a sostenere l'occupazione dei disabili mediante la programmazione e l’attuazione dei Piani provinciali relativi alle annualità 2010/2011 e 2011/2012, sia ad assicurare il corretto svolgimento delle procedure relative ai trasferimenti finanziari a favore delle aziende che hanno assunto disabili, ai sensi del novellato disposto dell’art. 13 della legge 68/99.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Il sostegno e lo sviluppo dei servizi per il lavoro (SPL)

1.1 I servizi per il lavoro

1.1.1 L’Atto Negoziale – Area Lavoro

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E’ opportuno premettere che molti degli interventi di politica attiva del lavoro attuati nella prima parte del 2013 rappresentano l’implementazione di interventi avviati nel 2012 in attuazione di uno specifico accordo biennale sottoscritto fra la Provincia e la Regione Lombardia lo scorso 18 giugno 2012 e noto come “Atto negoziale – Area Lavoro”, con il quale la Provincia è stata autorizzata ad utilizzare un notevole volume di risorse finanziarie residue, oltre a risorse proprie, per realizzare una serie di interventi ad ampio spettro, quali: interventi di formazione, riqualificazione, inserimento/reinserimento lavorativo; incentivi all'assunzione di lavoratori in particolare difficoltà nell'inserimento nel mercato del lavoro e di lavoratori provenienti dal cosiddetto "indotto Tamoil"; interventi per promuovere la ricollocazione di lavoratori provenienti da crisi aziendali mediante il coinvolgimento diretto delle imprese del territorio aventi potenzialità di espansione occupazionale; interventi di riqualificazione finalizzati a immediata e diretta nuova occupazione; interventi a sostegno del reddito dei lavoratori sospesi o espulsi dal mercato del lavoro; interventi per migliorare la conoscenza del mercato del lavoro locale e rilevare i fabbisogni di figure professionali nel territorio provinciale; interventi previsti dal piano operativo provinciale per la realizzazione dell'Accordo di programma "Servizi alla persona" (progetto STAFF); programmazione e gestione delle attività formative e amministrative inerenti l’apprendistato.

Per l’attuazione di tali interventi è stato previsto l'impegno della complessiva somma di euro 2.117.901,86, di cui euro 400.039,44 già introitati nel bilancio provinciale e derivanti da somme non utilizzate dagli operatori accreditati che hanno erogato servizi al lavoro finanziati dalla Provincia con risorse regionali nelle annualità precedenti (residui 2008 e seguenti); euro 360.000,00 a titolo di nuovo finanziamento richiesto e concesso da Regione Lombardia; la restante parte variamente composta da risorse regionali destinate a specifici interventi (progetto STAFF e Piano provinciale per la formazione esterna degli apprendisti) e da risorse provinciali di derivazione pubblica e privata già destinate al Fondo di solidarietà costituito sin dal 2009 per contrastare gli effetti della crisi economica ed occupazionale a carico di lavoratori, famiglie e imprese.

Lo stato di avanzamento dei vari interventi si trova descritto nei diversi capitoli della presente relazione, in base alla specifica tematica di riferimento.

In data 05 luglio 2013, la Provincia ha predisposto e trasmesso alla Regione Lombardia una dettagliata rendicontazione tecnica e finanziaria, chiedendo contestualmente – in considerazione del notevole impatto delle azioni sul territorio – di poter prorogare il termine finale dal 31.12.2013 al 30.06,2014. In proposito, siamo tuttora in attesa di riscontro da parte della Regione.

1.1.2 I servizi alle persone in cerca di lavoro

La difficile congiuntura economico-occupazionale che ha investito anche il mercato del lavoro locale, continua ad avere una pesante ricaduta sulle attività svolte dai Centri per l’Impiego di Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soresina. Gli operatori dei CpI sono costantemente impegnati nel cercare di fornire adeguate risposte al maggior numero possibile di lavoratori facendo fronte, molto spesso, anche alle evidenti difficoltà personali, relazionali ed emotive rappresentate da molti utenti che manifestano come bisogno principale quello di trovare un lavoro in tempi il più possibile contenuti.

I dati di monitoraggio evidenziano che nei primi sei mesi dell’anno n. 8.676 persone in cerca di lavoro si sono rivolte ai CpI e all’Ufficio Disabili. Rispetto al primo semestre 2012 si registra un aumento del +12%, e si precisa che: Totale Variazione % n. nuovi utenti 5.045 + 6,50%

33 - di cui disabili 165 n. persone che hanno richiesto l’aggiornamento della pozione nell’elenco 3.631 + 24% anagrafico 72 - di cui disabili

Il dato numerico sopra riportato è sicuramente significativo soprattutto se si tiene in considerazione il fatto che gli operatori dei CpI e dell’Ufficio Disabili sono riusciti ad erogare a ben 5.039 utenti (+41% rispetto al 1° semestre 2012) i servizi per il lavoro come sotto dettagliati:

Servizi erogati Centri per l’Impiego Ufficio Disabili Totale Servizi di accoglienza 3.848 133 3.981 Servizi di consulenza orientativa 156 156 Servizi di accompagnamento al lavoro 766 1 767 Servizi STAFF 135 135 Totale 4.905 134 5.039

1.1.3 I servizi agli studenti

I Centri per l’Impiego sono costantemente impegnati anche nell’erogazione di servizi specifici rivolti agli studenti delle classi terminali di percorsi di Istruzione e Formazione professionale. Le attività che coinvolgono gli studenti sono così strutturate: Moduli di ricerca attiva del lavoro finalizzati a: approfondire la conoscenza della figura professionale in uscita dal percorso scolastico e delle competenze professionali acquisite con il percorso di studi trasmettere la conoscenza delle tecniche e degli strumenti di ricerca attiva del lavoro Incontri di informazione orientativa: “visita” al CpI finalizzata a: presentare i servizi del CpI (simulazione di un’iscrizione) metodi di ricerca del lavoro con particolare attenzione alla redazione di CV, lettera di accompagnamento e colloquio di selezione Incontri di informazione orientativa: partecipazione al “Salone dello Studente” attraverso incontri di informazione orientativa finalizzati a presentare i servizi del CpI Incontri di informazione orientativa finalizzati alla presentazione del servizio EURES (Portale EURES, definizione di un progetto professionale a vocazione europea, stesura del CV e della lettera di autocandidatura)

Nel corso del primo semestre 2013 sono state realizzate le seguenti attività:

n. classi n. alunni Attività coinvolte raggiunti Modulo di ricerca attiva del lavoro 9 179 Informazione orientativa: visita al CpI 2 24 Informazione orientativa: Salone dello Studente 4 106 Informazione orientativa: servizio EURES 2 36 Totale 17 341

Il numero degli alunni raggiunti è aumentato del +27%.

I servizi erogati agli studenti saranno oggetto di ulteriore e speciale attenzione dal settembre 2013, quando saranno avviate le attività previste da uno specifico ACCORDO DI RETE approvato con decreto dirigenziale n. 555 del 02.08.2013 e sottoscritto nel mese di agosto 2013 “per la collaborazione nell’erogazione di servizi di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro da parte di istituzioni scolastiche in provincia di Cremona”.

Si tratta di un accordo che rappresenta una specifica modalità di implementazione dei servizi per il lavoro a favore dei giovani, in collaborazione con alcuni istituti di istruzione superiore del territori provinciale che

34 hanno aderito al Programma Formazione e Innovazione per l’Occupazione Scuola & Università – FixO S&U” (Linea 2 – Qualificazione dei servizi di orientamento e placement e promozione di misure e dispositivi di politica nel sistema scolastico).

Tali istituti (IIS “Torriani” di Cremona, IPIA “Marazzi” di Crema, IIS “Ala Ponzone Cimino” di Cremona, IIS “Galilei” di Crema, IIS “Sraffa” di Crema, Istituto tecnico Agrario “Stanga” di Cremona, Liceo scientifico Aselli di Cremona) hanno appunto ritenuto che, per il più efficace raggiungimento degli obiettivi del loro progetto, fosse indispensabile la collaborazione dei soggetti pubblici che, sul territorio, hanno istituzionalmente le competenze in materia di servizi per il lavoro.

Tali istituti hanno, pertanto, sollecitato la Provincia: a collaborare all’avvio di un servizio di intermediazione a favore degli studenti delle scuole superiori, mediante interventi informativi/formativi rivolti ai docenti delle scuole e mediante l’erogazione diretta di servizi i intermediazione agli studenti; ad assumere il ruolo di coordinamento della rete, composta dagli istituti scolastici aderenti e dalle altre istituzioni coinvolte ed individuate, oltre che nella Provincia, nel CrForma – Ente strumentale della Provincia, nella CCIAA di Cremona e in Servimpresa – Ente strumentale della CCIAA di Cremona.

Peraltro, il tavolo di coordinamento, gli strumenti e le modalità di lavoro che saranno concordemente individuati per l’attuazione dell’Accordo di rete sopra descritto rappresenteranno una fondamentale premessa per un’efficace attuazione del programma comunitario prossimo ad approdare anche in Italia: la c.d. Youth Guarantee, che mira a ridurre la disoccupazione giovanile mediante il rafforzamento dell’offerta di servizi per il lavoro a favore dei giovani.

1.1.4 I servizi alle aziende

L’attività di marketing territoriale È proseguito, grazie ad uno specifico incarico professionale, il progetto “Interventi per promuovere la ricollocazione di lavoratori provenienti da crisi aziendali mediante il coinvolgimento diretto delle imprese del territorio aventi potenzialità di espansione occupazionale” rientrante nell’Atto negoziale siglato tra Regione Lombardia e Provincia lo scorso 18 giugno 2012. L’obiettivo generale è quello di sviluppare rapporti diretti e costanti con il sistema delle imprese al fine di raccoglierne la domanda e di facilitarne l’incontro con l’offerta. L’interlocuzione diretta con le imprese sta consentendo di avviare un interscambio di informazioni sulle caratteristiche e le tendenze della domanda di lavoro da un lato, e sulla tipologia e modalità di erogazione dei servizi erogati dai CpI dall’altro. Alla data odierna si è concluso il programma sperimentale di visite aziendali nel territorio cremasco che continua nella normale attività del Centro per l’impiego di Crema grazie al protocollo tra Provincia di Cremona e Comune di Crema di cui si parla in modo più dettagliato nel paragrafo successivo. Con riferimento, invece, al territorio casalasco, è stato elaborato il piano di marketing che, come per l’area cremasca, ha individuato come target una quarantina di imprese di medio – grandi dimensioni che occupano circa 2.300 addetti, e che sono localizzate entro un raggio di 25 km da Casalmaggiore. Le visite aziendali svolte a partire da gennaio 2013 hanno interessato 32 datori di lavoro tra area cremasca e casalasco. Sono in fase di elaborazione il piano di marketing e l’individuazione delle aziende target del territorio cremonese.

Al fine di offrire ai datori di lavoro uno strumento di facile e snella consultazione della complessa e articolata materia relativa al sistema delle “agevolazioni alle assunzioni”, il Servizio ha provveduto a definire il Manuale “Incentivi per assunzioni agevolate e Interventi di sostegno a favore di lavoratori svantaggiati” che riporta tutti i necessari aggiornamenti normativi introdotti dal Ministero del Lavoro fino alla data odierna. Al Manuale è stata data la massima diffusione anche attraverso la pubblicazione sul sito web della Provincia.

35

1.1.5 L’implementazione dei servizi in alcune aree del territorio provinciale particolarmente carenti di servizi per il lavoro

Al fine di potenziare i servizi per il lavoro a favore di persone e imprese in aree del territorio provinciale che ne risultano particolarmente carenti, in data 26 febbraio 2013 è stato sottoscritto un apposito “Protocollo d’intesa tra Provincia di Cremona e Comune di Crema per l'implementazione dei servizi per il lavoro, il sistema dei servizi sociali e socio-educativi e il sistema di istruzione e formazione dell'area cremasca” approvato con DGP n. 31 del 14.02.2013.

Successivamente alla sottoscrizione del Protocollo, sono state subito avviate le procedure amministrative per l’individuazione delle risorse umane esterne aggiuntive che la Provincia si è impegnata a reperire per l’attuazione del Protocollo stesso e, in particolare: quanto ai servizi per il lavoro a favore delle imprese, con particolare riferimento al servizio IDO (incontro domanda – offerta di lavoro); quanto ai servizi per il lavoratori, con particolare riferimento ai lavoratori disabili iscritti nelle liste ex L. n. 68/99; quanto ai servizi per il sistema scolastico, con particolare riferimento al riorientamento e alla rimotivazione degli studenti del secondo ciclo di istruzione e formazione.

Sono stati pertanto pubblicati appositi avvisi di selezione ed espletate le relative procedure, che hanno portato all’affidamento dei seguenti tre incarichi professionali ad esperti delle relative materie: al dr. Giuseppe Ravelli, con determinazione dirigenziale n. 216/2013, per l'implementazione del servizio di incontro domanda-offerta di lavoro a favore delle imprese (art. 2, lett. A), Protocollo d’intesa): peraltro, alla data del 30 giugno l’incaricato ha già contattato 22 aziende e ha già effettuato 8 visite aziendali.; alla dr.ssa Monica Velletrani, con determinazione dirigenziale n. 315/2013, per l'implementazione del sostegno all'inserimento lavorativo delle persone disabili iscritte nelle liste ex L. n. 68/99, con particolare riferimento a coloro che sono coinvolti da crisi aziendali (art. 2, lett. B), Protocollo d’intesa) ; alla dr.ssa Fernanda Frassi, con determinazione n. 217/2013 per la realizzazione di interventi di rimotivazione e riorientamento scolastico rivolti a studenti del 2° ciclo di istruzione – ambito territoriale cremasco (art. 2, lett. D), Protocollo d’intesa).

Tutti i professionisti hanno già iniziato a svolgere le attività previste dal Protocollo d’intesa e stanno collaborando a pieno ritmo con i competenti uffici della Provincia (Servizio Politiche del lavoro e Gestione qualità, Centro per l’Impiego provinciali di Crema, Ufficio Inserimento lavorativo disabili).

Con riferimento, poi, alle attività previste a favore del sistema dei servizi sociali e socio-educativi del Comune di Crema e, in generale, dei Comuni dell'ambito distrettuale cremasco (art. 2, lett. C), Protocollo d’intesa), si è ritenuto opportuno inserire l’iniziativa nell’ambito del Piano provinciale per la formazione degli operatori del welfare territoriale che sarà presentato nel prossimo mese di settembre. Il Piano prevedrà, pertanto, appositi moduli relativi al mercato del lavoro e al sistema di istruzione e formazione: moduli che verranno organizzati con una particolare attenzione agli aspetti operativi e della collaborazione fra servizi territoriali.

1.1.6 La collaborazione con Italia Lavoro Spa

Per garantire la massima concretezza ed efficacia ai servizi rivolti alle imprese, è proseguita la collaborazione con i referenti di Italia Lavoro S.p.A. finalizzata a potenziare il know-how degli operatori dei CpI. In particolare, sono stati realizzati i seguenti interventi:

Titolo Date CpI Affiancamento on the job agli operatori dell'accoglienza per la 06 – 13 – 20 febbraio / 06 – Cremona raccolta di elementi di analisi organizzativa. 27 marzo / 22 maggio

36 Titolo Date CpI 12 – 26 marzo / 28 – 30 Soresina maggio / 06 giugno Accoglienza: come rendere il servizio svolto come primo step del 7 febbraio / 7 marzo Cremona processo di Incontro Domanda e Offerta 21 marzo Casalmaggiore 24 aprile Soresina Trasferimento know-how sul servizio di ricerca attiva del lavoro 14 febbraio Casalmaggiore 15 aprile Soresina 17 – 24 aprile / 03 – 08 – 15 – Cremona 22 – 29 maggio / 05 giugno Come fare una selezione di CV per una richiesta di personale 09 maggio Casalmaggiore I nuovi contratti di lavoro previsti dalla riforma Fornero 06 giugno CpI Casalmaggiore Trasferimento know-how generico sulle qualifiche professionali 30 maggio CpI Casalmaggiore:

1.1.7 Il servizio di Incontro Domanda Offerta di lavoro

Con riferimento allo specifico servizio di Incontro Domanda Offerta di Lavoro si riportano seguenti dati:

1° SEMESTRE 2013 1° SEMESTRE 2012 N. RICHIESTE DALLE AZIENDE 205 213 N. FIGURE PROFESSIONALI RICHIESTE 447 292 N. AZIENDE RICHIEDENTI 152 84 N. PRIME RICHIESTE 121 146 N. RICHIESTE DA AZIENDE FIDELIZZATE 84 67

Gli operatori dei CpI hanno acquisito l’esito del servizio su 150 domande ed è stata rilevata l’assunzione di 159 lavoratori.

1.1.8 Il servizio tirocinio

Nel corso del primo semestre 2013 sono stati complessivamente attivati 157 tirocini (+ 67% rispetto al 1° semestre 2012) così suddivisi:

n. tirocini attivati di cui “tirocini di di cui “Tirocini di di cui “Tirocini CpI di riferimento Totale inserimento lavorativo” formazione e orientamento estivi” Casalmaggiore 23 20 2 1 Crema 47 46 --- 1 Cremona 74 68 5 1 Soresina 13 10 3 ---

Le tipologie di utenti per le quali sono stati attivati in misura maggiore un tirocinio sono: - uomini (52%) - giovani con un’età compresa tra 16 e 29 anni (95%) - diplomati (59%) - cittadini italiani (96%). Le imprese ospitanti appartengono in maggior misura: - al commercio (15%) e al settore meccanico (15%) alla classe dimensionale delle “piccole imprese” (59%).

I tirocini conclusi nel primo semestre 2013 sono stati 107 di cui 39, pari al 31%, si sono trasformati in un rapporto di lavoro. Le assunzioni hanno riguardato in misura prevalente:

37 donne (67%); giovani con un’età compresa tra 16 e 29 anni (100%); diplomati (67%); cittadini italiani (95%) Le imprese che hanno assunto appartengono in maggior misura: - ai settore metalmeccanico (21%) e commercio (26%); - alla classe dimensionale “fino a 15 dipendenti” (48%) e “con oltre 50 dipendenti” (31%). Le assunzioni hanno riguardato soprattutto figure impiegatizie (44%). Di seguito si riportano le tipologie contrattuali di assunzione al termine del tirocinio:

Tempo indeterminato / Apprendistato 20 (51%) Tempo determinato ≥ 12 mesi 2 (5%) Tempo determinato < 12 mesi 13 (33%) co Co Pro / Co Co Co 2 (5%) Lavoro intermittente a tempo indeterminato 1 (3%) Somministrazione 1 (3%)

Il servizio di tirocinio sarà oggetto di ulteriore e speciale attenzione dal settembre 2013, quando saranno avviate le attività previste dal progetto “LAVORO SUBITO”, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando Emblematiche Minori 2012 e che contempla uno specifico intervento volto a promuovere l’occupazione mediante i tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo (c.d. Azione B).

L’intervento, destinato in via prioritaria ai disoccupati/inoccupati over 45 e successivamente anche i disoccupati/inoccupati fino a 34 anni, prevede l’attuazione di tirocini aventi particolari caratteristiche, fra le quali un più serrato accompagnamento grazie ad una risorsa umana dedicata che sarà incaricata come tutor e la previsione di un’indennità di partecipazione al tirocinio particolarmente cospicua.

L’iniziativa sarà più compiutamente descritta fra le azioni di cui si darà conto nel successivo Progetto 01.02 “Sostegno ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese”.

1.1.9 L’attività di coordinamento

Il Servizio Politiche del Lavoro è costantemente impegnato nelle attività di supporto e coordinamento delle attività svolte dagli operatori dei CpI e del Servizio Inserimento Lavorativo Disabili. A tale riguardo sono stati appositamente organizzati n. 5 incontri per l’analisi, l’approfondimento e la definizione di linee operative in merito alle tematiche riguardanti: la riorganizzazione dell’erogazione dei servizi finalizzata a potenziare il servizio IDO le modifiche alla modulistica in uso (relazione trimestrale, registri individuali / di gruppo) valutazione dei dati riportati nelle relazioni trimestrali e riguardanti l’andamento e le eventuali criticità riscontrate nella erogazione dei servizi per il lavoro; l’individuazione, nell’ambito del Sistema Gestione Qualità, degli indicatori di risultato da conseguire nella erogazione dei diversi servizi nel corso dell’anno 2013; la corretta gestione delle attività previste nell’ambito del progetto S.T.A.F.F. (descritto più diffusamente nei capitoli che seguono) finalizzato alla predisposizione di un elenco provinciale per assistenti familiari che raccoglie i nominativi – con relative informazioni di base - di persone che presentano formale richiesta di iscrizione presso i CpI.

Si è, inoltre, provveduto a sostenere gli operatori del CpI di Crema, mediante il conferimento di due nuovi incarichi professionali. Il territorio cremasco, infatti risulta essere quello che maggiormente risente dell’attuale crisi economico/occupazionale.

Prosegue anche l’attività di promozione dei servizi erogati dai CpI attraverso: il costante aggiornamento dei contenuti delle pagine web del sito della Provincia;

38 la predisposizione di materiale informativo. A riguardo si evidenzia che nell'ambito degli interventi di Ricerca Attiva del Lavoro effettuati in diversi istituti scolastici e formativi del territorio provinciale, e su segnalazione di alcuni operatori attivi nel mercato del lavoro locale, è emersa una notevole carenza informativa da parte degli studenti relativamente ai servizi che i Centri per l'Impiego mettono a disposizione per chi cerca lavoro. Il Servizio Politiche del Lavoro, quindi, ha predisposto una brochure informativa che, in collaborazione con il Servizio Istruzione e Formazione Professionale, è stata inviata a tutti gli istituti scolastici e formativi del territorio provinciale; la pubblicazione delle offerte di lavoro anche su siti gratuiti di annunci di lavoro ( { HYPERLINK "http://www.lavoratorio.it/"} – { HYPERLINK "http://www.helplavoro.it/"} )

1.2. Il Sistema di Gestione Qualità

Nel mese di marzo si è svolta la riunione del riesame della direzione che ha verificato l’attività svolta nel 2012 da parte dei CpI, del Servizio Inserimento Lavorativo Disabili e del Servizio Orientamento Scolastico e Professionale e che ha definito gli obiettivi di risultato per il 2013. Sono stati, inoltre, ridefiniti gli indicatori di risultato al fine di rendere il più completo possibile il monitoraggio relativo ai servizi per il lavoro. In particolare sono stati definiti indicatori specifici per: i servizi erogati ai lavoratori; i servizi erogati ai lavoratori disabili; i servizi erogati agli studenti.

Con determinazione n. 399 del 13.06.2013 è stato conferito ad ANCIS Srl l’incarico per il riesame triennale della certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001:2008.

Lo scorso 26 giugno, Ancis Srl ha effettuato la visita di riesame triennale che ha prorogato di altri tre anni la validità del certificato. I valutatori hanno evidenziato che i punti di forza del SGQ del Settore Lavoro sono: la competenza e professionalità del personale; il sistema di indicatori puntuale.

È stato, inoltre, garantito il necessario addestramento riguardante il SGQ del Settore rivolto ai nuovi operatori incaricati presso i Centri per l’Impiego e presso l’Ufficio Disabili. L’addestramento in parola ha avuto la finalità di rendere gli operatori stessi parte integrante dei processi che coinvolgono l’erogazione dei servizi per il lavoro.

.3. Il Sistema Informativo Lavoro “SINTESI”

Per lo svolgimento delle proprie attività, nella prima parte del 2013 il personale dei Centri per l’Impiego e dell’Ufficio inserimento lavorativo disabili ha continuato ad utilizzare il Sistema Informativo Lavoro “SINTESI”, mantenendo costantemente aggiornate le diverse banche dati necessarie per l’erogazione dei servizi e l’espletamento delle procedure amministrative.

L’Ufficio Sistemi Informativi del Settore ha garantito l’assistenza tecnica per il corretto utilizzo del sistema da parte degli operatori dei Centri per l’Impiego, da parte di tutti i datori di lavoro pubblici e privati del territorio provinciale e da parte di tutti gli operatori pubblici e privati dei servizi per il lavoro e formativi accreditati al sistema web, anche attraverso un apposito servizio di helpdesk attivo quotidianamente. Per rappresentare indicativamente i “volumi” dell’attività svolta, si rileva che al 30.06.2013 risultavano iscritti al sistema SINTESI n. 16.935 datori di lavoro, anche tramite soggetti delegati (consulenti del lavoro, commercialisti, associazioni di categoria); mentre le comunicazioni obbligatorie (COB) trasmesse dal 01.01.2013 al 30.06.2013 ammontano complessivamente a n. 66.656 (di cui n. 904 prospetti informativi previsti dalla L. n. 68/99).

L’Ufficio Sistemi Informativi ha, altresì, garantito la costante elaborazione dei dati relativi ai lavoratori e ai rapporti di lavoro nel territorio provinciale, rispondendo alle molteplici richieste di analisi statistiche pervenute da istituzioni, enti locali e altri soggetti, quali Prefettura, Direzione Provinciale del Lavoro,

39 ISFOL, Ministero del lavoro, Comuni e Forze dell’Ordine per un totale di n. 12 elaborati statistici rilasciati dal 01.01.2013 al 30.06.2013.

E’ proseguita, altresì, la costante interazione con le altre Province lombarde attraverso il Tavolo tecnico appositamente costituito e, in primis, con la Provincia di Milano che funge da “capofila”, coordinatore e referente principale nell’attività di manutenzione, aggiornamento (tecnologico e normativo) e implementazione del sistema SINTESI: Tavolo che rappresenta anche il punto di riferimento per il confronto con i responsabili del Sistema Informativo Lavoro della Regione Lombardia, la quale dispone di sistemi informativi diversi da SINTESI per la gestione dei propri interventi/banche dati.

Proprio nel corso del primo semestre 2013 la Regione ha avanzato nei confronti delle Province lombarde alcune richieste volte, da un lato, a modificare gli applicativi del sistema SINTESI per rendere tecnicamente possibile la completa informatizzazione – autonomamente scelta dalla Regione Lombardia di propria iniziativa – della procedura di autorizzazione dell’esonero parziale dagli obblighi di assunzione di disabili e, dall’altro lato, ad ottenere la possibilità di accedere direttamente ad informazioni contenute nei sistema SINTESI.

Quanto alla modifica degli applicativi del sistema SINTESI richiesta da Regione Lombardia, la stessa si ricollega alla decisione regionale, adottata unilateralmente con D.D.U.O. n. 820 del 06.02.2013, di procedere alla completa informatizzazione della procedura per la richiesta, da parte dei datori di lavoro, di esonero parziale dagli obblighi di assunzione previsti dalla L. n. 68/99 e per il conseguente versamento dei contributi finanziari connessi (c.d. Progetto MAV). Tale decisione, nonostante il parere contrario manifestato dalle Province in occasione di una riunione del Tavolo tecnico svoltasi nel novembre 2012, comporterà un onere finanziario a carico di tutte le Amministrazioni Provinciali lombarde, in quanto tale informatizzazione dovrà passare attraverso i domini provinciali del sistema informativo lavoro SINTESI, i cui applicativi dovranno essere opportunamente adeguati. Ne conseguirà l'esigenza che tutte le Province lombarde provvedano con urgenza ad effettuare un'estensione del contratto di appalto dei servizi attualmente in essere per la manutenzione correttiva ed evolutiva del sistema SINTESI, impegnando una quota di spesa che la Regione Lombardia ha già unilateralmente definito per tutte le Province lombarde, sulla base dei medesimi criteri utilizzati per l'assegnazione delle risorse del Fondo Regionale ex L.R. n. 13/2003 alle Province per l'attuazione del Piani provinciali per il sostegno all'occupazione dei disabili. Nelle prossime settimane, verificata la sufficiente capienza dello spazio disponibile per l’estensione contrattuale, la Provincia di Cremona – come le altre Province lombarde – dovrà procedere all'assunzione degli atti amministrativi necessari per l'estensione del contratto sopra citato, utilizzando le risorse assegnate alla Provincia nell'ambito della quota di risorse destinate all'assistenza tecnica del Piano provinciale per il sostegno all'occupazione dei disabili 2012.

Quanto alla richiesta di poter accedere direttamente ad informazioni archiviate in SINTESI, in data 27 giugno 2013 si è svolta un’apposita seduta UPL avente ad oggetto la proposta di convenzione tra Regione Lombardia e Province lombarde per rendere accessibile alla Regione le informazioni contenute nella scheda anagrafico-professionale del lavoratore, per proprie finalità di monitoraggio e controllo. In tale occasione, tutte le Province lombarde hanno acconsentito alla richiesta, anche perché non comporta per le Province oneri finanziari aggiuntivi, ma hanno richiesto contestualmente alla Regione Lombardia di mettere, a sua volta, a disposizione delle Province informazioni contenute nei sistemi informativi regionali e preziose ai fini della programmazione provinciale dei servizi per il lavoro e degli interventi di politica attiva del lavoro. L’accordo raggiunto fra Regione e Province è stato nel senso di rendere reciprocamente accessibili alcune delle informazioni contenute nelle rispettive banche dati: in particolare le informazioni concernenti i servizi per il lavoro erogati nell’ambito del sistema dotale regionale (sistema informativo regionale GEFO) e le informazioni relative allo stato occupazionale dei lavoratori (sistema informativo provinciale SINTESI). Entrambe le parti si sono impegnate, in primo luogo, a verificare in quale misura sia tecnicamente possibile tale reciproca accessibilità senza oneri finanziari a carico delle stesse; in seconda battuta, si è convenuto di

40 avviare un percorso progettuale più articolato che consenta un maggiore scambio di informazioni, anche con l’eventuale coinvolgimento dell’INPS da parte della Regione Lombardia. Tale percorso viene a sostituire integralmente un’ipotesi di Protocollo che Regione Lombardia aveva proposto nel 2011 alle dodici Province lombarde e avente ad oggetto l’attuazione dell’interoperabilità tra i sistemi informativi regionali e provinciali nell’ambito dello sviluppo delle politiche del mercato del lavoro. Tale Protocollo, infatti, volto ad estendere l’interoperabilità del sistema provinciale SINTESI rispetto al sistema informativo regionale – ossia la capacità del sistema provinciale SINTESI di dialogare e trasferire direttamente dati al sistema regionale GEFO – prevedeva notevoli impegni per la Provincia sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista finanziario: pertanto, la Provincia non aveva aderito alla sottoscrizione. La preoccupazione si giustificava con la considerazione che sino ad oggi – come confermato dalla vicenda relativa al recente “progetto MAV” sopra descritto – i costi relativi agli interventi di adeguamento degli applicativi del sistema SINTESI resi di volta in volta necessari in base a richieste della Regione Lombardia o del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – per la gestione delle procedure di mobilità, per la gestione delle risorse finanziarie relative alla formazione esterna per apprendisti secondo il “sistema dote”, per il monitoraggio regionale degli esiti dei piani provinciali per il sostegno all’occupazione dei disabili, per l’assolvimento dell’obbligo informativo post a carico dei datori di lavoro soggetti agli obblighi della legge n. 68/99 – sono stati sostenuti finanziariamente in toto da risorse del bilancio provinciale. L’evoluzione normativa concernente la formazione e la consistenza del bilancio provinciale per l’annualità 2012 e successive ha indotto ad una scelta prudenziale, nel senso di soprassedere, appunto, sino ad oggi alla sottoscrizione del Protocollo stesso. Si attende, nelle prossime settimane, una nuova proposta di convenzione da parte della Regione Lombardia.

Nel contempo, proprio per sfruttare al massimo le potenzialità delle banche dati amministrative archiviate ed alimentate grazie al sistema informativo lavoro SINTESI, il Settore ha lavorato per programmare un'importante e attesa operazione di manutenzione informatica della banca dati dei lavoratori inoccupati/disoccupati dei Centri per l'Impiego della Provincia. L’operazione è volta ad individuare, nel modo più preciso possibile, la platea dei lavoratori iscritti che sono effettivamente interessati all’erogazione dei servizi per il lavoro offerti dai Centri per l’Impiego e la platea di coloro che, pur essendo iscritti, non sono più interessati all’erogazione dei servizi o hanno richiesto/richiedono l’iscrizione nella banca dati per finalità diverse dall’inserimento/reinserimento lavorativo (vera mission dei Centri per l’Impiego). Questi ultimi, appunto, non saranno oggetto di una vera e propria “cancellazione amministrativa” dalla banca dati e non perderanno, pertanto, il proprio status occupazionale. Tuttavia, l’Amministrazione potrà non considerarli né ai fini della programmazione e dell’erogazione dei servizi per il lavoro e degli interventi di politica attiva del lavoro né ai fini delle analisi statistiche (grado di copertura dei fabbisogni dei servizi per il lavoro da parte dei CPI, esiti occupazionali dei servizi erogati dai CPI, ecc.). L’intera operazione, che si realizzerà in una data precisa scelta tra la fine di settembre e i primi di ottobre; richiederà un notevole impegno alle risorse umane interne del Settore e, in particolare, del Servizio Tecnico- amministrativo e controllo e dei quattro Centri per l’Impiego provinciali.

2) Il coordinamento dei C.p.I. sotto il profilo amministrativo e la gestione delle funzioni amministrative derivanti dalla legislazione vigente (D.Lgs. n. 469/97 e L.R. n. 68/99)

2.1 Relazione al Sottocomitato per il collocamento mirato dei disabili

A inizio anno il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili ha illustrato al Sottocomitato per il collocamento mirato dei disabili lo stato di attuazione della legge n. 68/99 in provincia di Cremona nel 2012 e le attività già poste in essere dall’Ente, o in via di progettazione, per favorire l’inserimento ed il sostegno lavorativo dei disabili anche in un periodo di crisi come l’attuale.

41 In particolare, si è dato conto dello stato di attuazione dei Piani provinciali per il sostegno all’occupazione dei disabili 2011-2012. Per un approfondimento sul tema, si rimanda al capitolo “6) Il sostegno all’inserimento lavorativo delle persone disabili” del presente Progetto.

2.2 Le procedure per il mantenimento dell’accreditamento al sistema regionale per l’erogazione dei servizi al lavoro

Nel primo semestre del corrente anno, si è provveduto a richiedere ai Servizi competenti (Settore Patrimonio e Servizio Sicurezza e Prevenzione) l’aggiornamento annuale della documentazione e delle certificazioni richieste da Regione Lombardia – ai sensi della D.G.R. n. 10882 del 23/12/2009 e del successivo D.D.U.O. n. 5209 del 08/06/2010 – necessarie a mantenere l’accreditamento al sistema regionale per l’erogazione dei servizi al lavoro relativamente alle quattro sedi dei Centri per l’impiego provinciali e alla sede del Servizio Inserimento lavorativo disabili e Centri per l’impiego. La certificazione di accreditamento, infatti, è indispensabile per poter procedere all’erogazione, anche attraverso lo strumento della dote, dei servizi di orientamento di base e specialistici da parte degli operatori provinciali presenti nelle varie sedi. Nel mese di luglio 2013, con il supporto del Servizio Sicurezza e Prevenzione dell’ente sono stati, dunque, acquisiti e verificati i documenti richiesti e si è provveduto ad implementare il nuovo sistema informativo regionale – destinato all’inserimento degli aggiornamenti da parte degli Enti accreditati – con i dati più recenti relativi alle risorse umane dedicate, all’orario estivo di apertura degli uffici al pubblico e quant’altro previsto dalla normativa vigente.

2.3 Coordinamento giuridico-amministrativo dei CPI

Il Servizio di coordinamento dei Centri per l’impiego, in collaborazione con i loro responsabili, ha affrontato diverse problematiche riguardanti il collocamento ordinario e l’immigrazione e, al riguardo, sono stati organizzati incontri periodici di confronto sulle tematiche emergenti e sulle attività svolte presso i CPI..

In particolare, nel primo semestre del corrente anno si è provveduto ad una prima analisi delle nuove linee guida in materia di tirocinio approvate dalla Conferenza Stato, Regioni, Province autonome e destinate ad essere recepite da Regione Lombardia entro il mese di luglio 2013: si resta in attesa di acquisire dagli uffici regionali gli atti e nuove norme regolamentari.

Si è proceduto, inoltre, ad approfondimenti sulla normativa in materia di accesso agli atti ed alle informazioni amministrative. Sono infatti numerosissime le istanze di acceso presentate da privati, studi legali e società di recupero crediti ai Centri per l’impiego provinciali. Al fine di chiarire alcuni aspetti procedurali e semplificare l’attività dei Centri per l’impiego sono state predisposte due circolari nel mese di dicembre 2012 e maggio 2013. Sono stati valutati alcuni pareri espressi dalla Commissione per l’accesso presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La delicata e complessa materia richiede un costante, necessario approfondimento legale al fine di individuare una prassi condivisa e comune all’interno dell’ente, diretta a garantire tutte le parti coinvolte, nel pieno rispetto della legge n. 241/90 e dei limiti delle competenze attribuite all’ente in materia.

Inoltre, ricordando che ai sensi della Legge 92/12 i Centri per l’impiego sono stati individuati quali soggetti competenti per la convalida delle dimissioni volontarie e della risoluzione consensuale di rapporto di lavoro, alla luce dell’ esperienza maturata dagli Uffici ed al fine di migliorare la gestione della procedura, si provveduto nel mese di aprile 2013 ad integrare con apposita circolare le disposizioni già impartite nel luglio 2012.

Si resta in attesa che il Ministero del lavoro e la Regione Lombardia forniscano chiarimenti in merito ai criteri che dovranno regolare l’ acquisizione, la conservazione e perdita dello stato di disoccupazione: il Servizio di coordinamento – avvertita la necessità di dover garantire l’operatività dei quattro Centri secondo principi uniformi e coerenti – è intervenuto sul tema con specifica circolare, confermando in via transitoria la vigenza delle precedenti disposizioni normative e delle norme regionali di indirizzo di cui alla DGR 15703 del 2003

42 Per quanto riguarda la normativa in tema di immigrazione, il Servizio di coordinamento ha provveduto a supportare il Centri . In particolare si è reso necessario analizzare la normativa sul rilascio dei permessi di soggiorno per residenza elettiva: considerata la complessità della materia, si è ritenuto utile incontrare nel mese di giugno 2013 il dirigente dell’Ufficio Immigrazione della Questura per un primo confronto sul tema.

I Centri per l’impiego, su impulso del Ministero del Lavoro e in collaborazione con lo Sportello Unico per l’immigrazione, provvedono inoltre a pubblicizzare le richieste di lavoro nell’ambito delle quote flussi.

Il Servizio di coordinamento, inoltre, ha supportato costantemente la trattazione dei casi più problematici ed ha contribuito alla gestione dell’attività amministrativa relativa alle procedure di mobilità e alla predisposizione delle liste di competenza provinciale, unitamente alla Unità operativa per la mobilità, servizio avviato ex novo a decorrere dal 01 aprile 2009, come richiesto dalle disposizioni regionali (L.R. 22/2006, Decreto Dirigenziale n. 8259 del 24/07/2008 e Decreto Dirigenziale n. 567 del 27/01/2009). Gli esiti di tale attività sono stati evidenziati nel progetto 02 “Sostegno ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese” della presente relazione, di seguito illustrato.

Presso i quattro Centri per l’impiego provinciali è proseguita l’attività amministrativa relativa al collocamento ordinario riguardante la certificazione dei movimenti dovuti ad avviamenti al lavoro, proroghe, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro, nonché la gestione e l’aggiornamento dell’elenco anagrafico, con l’utilizzo del supporto informatico “Sintesi”.

Lo stato di crisi delle aziende del territorio ha comportato, come per gli anni precedenti, un forte accesso dell’utenza ai Centri per l’impiego provinciali determinando, conseguentemente, un aumento dell’attività amministrativa e della richiesta di erogazione di servizi di orientamento al lavoro e di preselezione . Per rispondere alle aumentate esigenze dell’utenza, come già descritto nel capitolo “1) Il sostegno e lo sviluppo dei servizi per il lavoro” del progetto “01.01 Sviluppo del mercato del lavoro” sono stati conferiti incarichi professionali ad esperti di orientamento che presso i Centri per l’impiego di Cremona, Casalmaggiore Crema e Soresina supportano gli operatori nella erogazione dei servizi al lavoro.

2.4. Rimborso delle spese di funzionamento dei CPI

Per garantire l’operatività dei Centri per l’impiego delle sedi di Cremona e Crema si sta provvedendo all’assunzione degli atti di rimborso delle spese di gestione e a garantirne la regolare liquidazione su richiesta dei Comuni interessati .

2.5 STAFF ( Sistema Territoriale Assistenti Familiari e Formazione)

I Centri per l’impiego, in sinergia con il Servizio Politiche Sociali ed il Servizio Politiche del Lavoro e Sistema Gestione Qualità hanno partecipato alla definizione del progetto STAFF diretto alla creazione di un sistema territoriale dedicato agli/alle assistenti familiari mediante la creazione di un apposito elenco provinciale. I Centri per l’impiego provvedono ad erogare i servizi al lavoro necessari per ricostruire il profilo e le competenze professionali dei cittadini italiani e stranieri interessati a far emergere una concreta disponibilità al lavoro nel ruolo.

3) La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoro

Nel 2011 è stato avviato un progetto volto a sostenere la diffusione dell’alternanza scuola-lavoro, quale strumento educativo che attribuisce all’esperienza in ambito lavorativo una valenza formativa essenziale e consente un reale contatto dei giovani con il mondo del lavoro anche al fine di facilitarne le relazioni reciproche. A tale scopo, è nato un gruppo di lavoro interistituzionale, costituitosi attraverso la sottoscrizione di un apposito protocollo d’intesa di durata biennale (DGP n. 91 del 23/02/2011) tra Provincia

43 (ente coordinatore), Direzione Territoriale del Lavoro, ASL, Servimpresa e Ufficio Scolastico Territoriale, che ha operato sia attraverso un attento monitoraggio del fenomeno dell’alternanza sia attraverso la realizzazione di attività di sensibilizzazione sul tema. Nel corso del 2012 sono stati coinvolti anche due nuovi soggetti, l’INAIL e l’INPS, i quali hanno manifestato il proprio interesse a condividere le finalità del protocollo e le attività da esso previste. Pertanto, con DGP n. 47 del 26/02/2013, è stato rinnovato l’accordo tra Provincia (ente coordinatore), Direzione Territoriale del Lavoro, ASL, Servimpresa, Ufficio Scolastico Territoriale, INAIL e INPS, sottoscritto dalle parti in data 29/04/2013. Il progetto è inserito nell’Atto negoziale tra Regione Lombardia e Provincia – Ambito Istruzione e formazione, ove gli è stato riconosciuto uno specifico finanziamento pari a euro 70.000,00. Fino ad oggi, il gruppo di lavoro ha concentrato la propria attenzione sulla stesura di linee guida territoriali finalizzate ad accompagnare scuole e imprese nel percorso giuridicamente corretto per l’inserimento di studenti in percorsi di alternanza. Riunitosi in più occasioni per condividere la definitiva stesura delle linee guida, il gruppo di lavoro, in data 16 maggio 2013, ha presentato pubblicamente il documento “Alternanza scuola-lavoro: strumenti e materiali” alle locali Parti Sociali, agli organi di comunicazione e alle istituzioni scolastiche e formative per consentirne la capillare diffusione sul territorio provinciale. Nell’ambito delle attività di supporto e di accompagnamento per la corretta realizzazione dei percorsi di alternanza, si è proseguito, nei mesi di marzo, aprile e maggio 2013, con il percorso formativo/informativo, avviato nel dicembre 2012, rivolto a dirigenti, docenti, referenti dei progetti di alternanza scuola-lavoro e tutor scolastici/formativi delle Scuole secondarie di secondo grado e degli Enti di Formazione Professionale del territorio. Si è quindi provveduto a liquidare al professionista incaricato per la realizzazione delle attività sopra indicate, dr. Maurizio Lozzi, la prima fattura per un importo pari a € 4,800,00. L’intervento formativo riprenderà con la riapertura del nuovo anno scolastico.

4) La promozione dell’inserimento e del reinserimento delle donne nel mercato del lavoro: le tematiche e i servizi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro

4.1. Il Piano territoriale per la conciliazione dei tempi di vita familiare e vita lavorativa

Nell’ambito del Piano territoriale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, definito ai sensi della DGR n. 381/2010, la Provincia di Cremona - Servizio Politiche Sociali è responsabile della realizzazione delle azioni “Elenco Provinciale Babysitter” e “Sportello per la conciliazione”. Inoltre la Provincia ha collaborato alla realizzazione dell’azione “Associazione tra imprese”, di cui è capofila la Camera di Commercio. Tali azioni, unitamente alle altre azioni previste dal Piano territoriale (“Tavolo Doppia Conciliazione”, coordinata dal Comune di Cremona e “fund-raising”, coordinata dalla Sede Territoriale della Regione Lombardia), hanno un carattere sperimentale e possono considerarsi esperienze di lavoro integrate tra diversi attori territoriali, nell’ottica più generale di creare la Rete territoriale per la conciliazione, oggetto dell’Accordo di collaborazione territoriale siglato in data 25.02.2011 dalla Regione Lombardia, dall’ASL, dalla CCIAA, dalla Provincia, dagli Ambiti territoriali di Cremona, Crema e Casalmaggiore e dalla Consigliera di Parità. Rispetto alle azioni di stretta competenza della Provincia, al 31.08.2013 è stato realizzato quanto segue:

Elenco provinciale babysitter

Conclusione del corso di formazione per aspiranti babysitter e attestazione delle competenze acquisite Il corso di formazione è stato organizzato da Servimpresa – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Cremona, ente di formazione accreditato selezionato nel 2012 tramite un Avviso pubblico promosso dalla Provincia. Sono state realizzate due sessioni formative, una a Crema ed una Cremona presso le sedi dell’Ente di formazione, ciascuna della durata complessiva di 45 ore (30 ore di lezioni teoriche in aula e 15 ore di esercitazione pratica presso strutture educative del territorio, individuate da Servimpresa). Su richiesta delle partecipanti è stato organizzato in entrambe le sedi un seminario di 4 ore sui contratti applicati per il lavoro di babysitter ed una sessione formativa di 8 ore sulle tecniche di gioco e di lettura

44 animata. Ai corsi di formazione si sono iscritte in totale 104 persone (di cui 103 femmine ed 1 maschio): 67 a Cremona e 37 a Crema. Alla domanda di iscrizione faceva seguito la verifica dei requisiti ed un colloquio di selezione. Sono state ammesse al corso 54 persone, di queste 29 hanno partecipato a tutto il percorso ed hanno superato la selezione finale per l’idoneità, ricevendo l’attestato di partecipazione. Dato l’elevato numero di domande di iscrizione, a fronte dei posti disponibili (massimo 25 persone per ciascuna sessione formativa), tra le persone non ammesse sono incluse anche coloro che non necessitavano di una formazione specifica poiché già in possesso delle competenze sufficienti all’iscrizione all’Elenco Provinciale Babysitter. A conclusione del percorso formativo, si sono iscritte all’Elenco Provinciale 17 persone: 8 a Cremona e 9 a Crema. Altre 12 persone che hanno concluso positivamente la formazione ad oggi non si sono ancora iscritte all’Elenco. Il 45% delle persone che hanno fatto domanda di iscrizione all’Elenco Provinciale Babysitter sono state intercettate tramite il corso di formazione (35 su 77). Tale percentuale sale a 60% se si considerano unicamente le persone effettivamente iscritte all’Elenco (35 su 58). Il corso di formazione ha suscitato un certo grado di interesse, registrando oltre il doppio delle iscrizioni rispetto ai posti effettivamente disponibili. Il grado di interesse riscontrato è ancora più significativo se si considera il fatto che a disposizione per la promozione è stato piuttosto ristretto ed è apparso un solo comunicato sulla stampa locale. A Cremona le iscrizioni sono state maggiori rispetto a Crema (67 vs 37). A Cremona la metà delle persone ammesse ha completato il corso con esito positivo; a Crema ciò ha riguardato il 58%. In entrambi i territori la metà di coloro ritenute idonee si sono poi effettivamente iscritte all’Elenco.

Promozione dell’Elenco Sono stati prodotti n. 5.000 dèpliant informativi per promuovere l'Elenco presso i diversi servizi pubblici territoriali ed altri punti “strategici”. La distribuzione è stata realizzata con la collaborazione dei partner della sperimentazione e dei partner dello Sportello Famiglia-Lavoro. In particolare, il Comune di Cremona – Settore Politiche Educative ha inserito l’informativa dell’Elenco all’interno della brochure sull’offerta educativa estiva della città destinata alle singole famiglie con bambini iscritti presso le strutture educative comunali. Sono stati trasmessi due comunicati stampa, nel mese di gennaio e nel mese di maggio, e sono state inserite diverse news all’interno dell’home page della Provincia. Inoltre sono state trasmesse note di carattere informativo via e-mail ai Comuni della provincia, ai servizi territoriali e a numerosi soggetti del Terzo Settore.

Gestione dell’Elenco Nel mese di gennaio 2013 è terminata la predisposizione e la pubblicazione on-line delle pagine web dedicate all'Elenco: { HYPERLINK "http://www.provincia.cremona.it/babysitter"}. La gestione dell’Elenco, a cura del Servizio Politiche Sociali, consiste in: raccolta delle domande di iscrizione da parte di aspiranti babysitter; verifica dei requisiti; colloqui conoscitivi e compilazione della scheda-profilo individuale; predisposizione del decreto di iscrizione e contestuale inserimento delle persone iscritte nell’Elenco on-line; raccolta delle domande di accesso da parte delle cooperative sociali partner e dei nuclei familiari che necessitano di un servizio di babysitting; assegnazione e contestuale invio tramite e-mail delle credenziali per l’accesso (ID e password) ai richiedenti. Al 31.08.2013 sono state ricevute n. 77 domande di iscrizione. Di queste, 59 sono state accolte; 10 domande non sono state accolte; 2 persone si sono ritirate dopo aver presentato domanda, pur essendo in possesso dei requisiti; 6 domande sono in attesa di perfezionamento. Inoltre, nel corso dei mesi, sono state ricevute 14 richieste di informazioni per iscritto e altre richieste, non quantificabili, per via telefonica.

Attività di aggiornamento e monitoraggio L’attività di monitoraggio consiste nella raccolta di dati, sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, con l’obiettivo di ottenere degli indicatori utili ad una valutazione sul funzionamento della sperimentazione, nell’ottica di verificarne l’efficacia, nonché l’opportunità di sviluppo e ulteriore investimento, eventualmente attraverso una sua ri-progettazione.

45 I dati ad oggi raccolti riguardano: il n. di domande di iscrizione; il n. di persone iscritte e la loro distribuzione territoriale; le caratteristiche dell’offerta (genere, cittadinanza, età, formazione/competenze, caratteristiche del servizio offerto); il n. di accessi richiesti/accolti e la loro distribuzione territoriale; le caratteristiche delle famiglie richiedenti (n. componenti del nucleo familiare, genere della persona richiedente, cittadinanza, n. di minori presenti nel nucleo familiare ed età, presenza di minori con disabilità, stato occupazionale del nucleo familiare). Inoltre vengono raccolti i dati relativamente al periodo in cui viene presentata la richiesta (sia di iscrizione all’Elenco e sia di accesso) ed il tempo tra la ricezione della domanda e la risposta da parte dell’Ente. Altri dati di tipo quantitativo e di tipo qualitativo saranno raccolti a fine anno attraverso ulteriori strumenti: il modulo di segnalazione di attivazione del servizio che le persone iscritte sono tenute a compilare qualora eroghino un servizio di babysitting per il tramite dell’Elenco; il questionario di customer satisfaction che verrà somministrato alle famiglie richiedenti l’accesso entro la fine del 2013.

L’attività di aggiornamento si riferisce ad interventi di modifica delle schede-profilo inserite nell’Elenco (attraverso richiesta scritta da parte delle persone interessate) e di cancellazione delle persone iscritte (sempre su richiesta scritta da parte loro, consegnata di persona al Servizio Politiche Sociali). Ad oggi sono stati effettuati n. 2 aggiornamenti; mentre non è pervenuta nessuna domanda di cancellazione. In data 10 maggio 2013 si è tenuto un incontro con il Gruppo di Azione del progetto, costituito dai partner della sperimentazione (ASL, Ambiti territoriali, n. 6 Cooperative Sociali selezionate nel 2012 tramite un apposito Avviso pubblico della Provincia), con l'obiettivo di verificare l’avvio della sperimentazione e gli aspetti più legati alla parte promozionale. Resta ancora aperta la questione – parte integrante dell'iniziativa in oggetto, ma non di diretta competenza della Provincia – legata alla promozione del lato della domanda (le famiglie che abbisognano del servizio di babysitting), tramite buoni e voucher da parte delle Aziende distrettuali di servizi alla persona.

Definizione del percorso formativo e di aggiornamento per aspiranti babysitter e babysitter già in Elenco. Il 23.07.2013 si è tenuto un incontro con Servimpresa – Azienda Speciale della CCIAA di Cremona, già incaricata nel 2012 di organizzare il corso di formazione per babysitter, per definire una nuova proposta formativa, alla luce di quanto finora implementato sia per quanto riguarda la formazione sia per quanto riguarda l'Elenco. Si è convenuto di organizzare, nei limiti delle disponibilità finanziarie della Provincia (al momento derivanti unicamente dai fondi provenienti dal Piano provinciale per la formazione/aggiornamento degli operatori del welfare territoriale – delega regionale), una proposta di aggiornamento per le persone già iscritte all’Elenco su aspetti specifici del servizio di babysitting nell’ottica di rafforzarne le competenze, ed una proposta formativa per aspiranti babysitter, con l’obiettivo di promuovere ulteriormente l’Elenco ed aumentare il numero di iscrizioni e, dunque, la disponibilità dell’offerta. La proposta complessiva dettagliata sarà elaborata da Servimpresa e successivamente valutata dalla Provincia. Si prevede di avviare il percorso di aggiornamento delle competenze entro il 31.12.2013 e di organizzare il corso di formazione per aspiranti babysitter nel 2014, in modo tale da verificare l’opportunità di integrare i fondi provinciali con eventuali fondi regionali derivanti dal nuovo Piano territoriale per la conciliazione.

Sportello Famiglia-Lavoro

Promozione dello Sportello e dei servizi erogati Il 18.01.2013 è stata organizzata una conferenza stampa per la presentazione dello Sportello Famiglia- Lavoro. Successivamente lo Sportello è stato presentato in diverse occasioni organizzate da alcuni soggetti partner, in particolare: il 17.04.2013 durante un seminario in/formativo sugli incentivi alle assunzioni organizzato dall’Associazione degli Industriali per le proprie aziende iscritte; il 07.05.2013 nell’ambito di un seminario in/formativo sulla contrattazione decentrata in tema di welfare aziendale e conciliazione vita- lavoro organizzato dalle Organizzazioni Sindacali confederali per i propri delegati e funzionari; il 23.05.2013 durante un seminario in-formativo su “fiscalità e conciliazione vita-lavoro” organizzato dalla CCIAA di Cremona per i consulenti del lavoro ed i commercialisti e, lo stesso giorno, nell’ambito di un’iniziativa pubblica organizzata dalla Cooperativa “InZenobia” per restituire i risultati conseguiti dalle

46 aziende locali che hanno partecipato al bando “Associazione tra imprese” promosso dalla CCIAA di Cremona in collaborazione con la Provincia, (nell’ambito del Piano territoriale per la conciliazione). Inoltre, diversi soggetti aderenti allo Sportello hanno promosso, tramite canali propri, comunicazioni mirate per una maggiore conoscenza del proprio punto di accesso. La Provincia ha candidato lo Sportello Famiglia-Lavoro e l’Elenco Provinciale Babysitter al Premio Internazionale Famiglia-Lavoro istituito da Altis – Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, finanziato dalla Regione Lombardia. Il Premio consentirebbe soprattutto di dare visibilità e rilievo all’azione premiata. Attualmente sono ancora in corso le valutazioni delle candidature, il cui esito dovrebbe pervenire entro il mese di settembre 2013.

Coordinamento e supporto per gli organismi di governance dello Sportello (Tavolo di coordinamento e Gruppo tecnico)

Il 18.01.2013 si è tenuto l'incontro del Tavolo di coordinamento politico-istituzionale dello Sportello Famiglia-Lavoro che ha individuato nella Provincia l'ente coordinatore dello stesso, definendo altresì la composizione del Gruppo tecnico, formato dagli operatori dei punti di accesso dello Sportello dislocati presso gli Enti e le Organizzazioni aderenti, al quale è stato dato il mandato tecnico di definire il Piano di attività. Il Gruppo tecnico si è dunque riunito tre volte (06.02.02013, 20.02.2013 e 11.03.2013) con l’obiettivo di predisporre il Piano di attività e il Piano della comunicazione, successivamente recepiti dal Tavolo di coordinamento. Il Piano di attività prevede tre aree di lavoro prioritarie: la comunicazione, a cui corrisponde una specifica pianificazione delle attività; il coordinamento e il supporto agli operatori dei punti di accesso, che include attività di aggiornamento e di formazione, nonché la predisposizione e l’aggiornamento degli strumenti operativi; il monitoraggio, da cui dovrà scaturire una relazione finale sul primo anno di attività da sottoporre al Tavolo di coordinamento entro il 31.01.2014 e la valutazione delle attività dalla quale potrà emergere la necessità di una ri-progettazione dello Sportello, anche in vista del nuovo Piano territoriale per la conciliazione.

Per quanto riguarda la funzione di coordinamento e supporto agli operatori, la Provincia in questi mesi ha messo a disposizione, in modo costante e sistematico rispetto alle diverse fonti informative, conoscenze e aggiornamenti su strumenti e opportunità per cittadini/e, famiglie e imprese volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (incentivi economici, bandi a sostegno di progetti aziendali e interaziendali, studi, informazioni, circolari Inps e approfondimenti sulle normative e le procedure correlate alle misure nazionali di conciliazione, buone pratiche e documenti di approfondimento sul tema della conciliazione e del welfare aziendale). E' stato inoltre attivato uno spazio on -line ad uso esclusivo degli operatori dei punti di accesso dello Sportello in cui condividere un “kit operatori” contenente gli strumenti operativi ed i relativi aggiornamenti. Il 1.08.2013 è stato convocato un ulteriore incontro del Gruppo tecnico con lo scopo di verificare l’andamento delle attività di informazione specialistica e di consulenza orientativa che ciascun punto di accesso è tenuto ad erogare in virtù dell’Accordo operativo siglato nel 2012 e con l’obiettivo di definire e condividere un percorso formativo e di aggiornamento per i prossimi mesi. A tal proposito sono stati definiti gli obiettivi formativi, i destinatari, i contenuti di massima, le modalità di partecipazione. La formazione sarà organizzata e finanziata dalla Provincia, nei limiti delle risorse disponibili provenienti dal Piano provinciale per la formazione/aggiornamento degli operatori del welfare territoriale e sarà avviata entro il 31.10.2013. Entro il prossimo mese di settembre sarà condivisa una proposta dettagliata.

Monitoraggio periodico delle attività dello Sportello L’attività di monitoraggio è realizzata dalla Provincia in qualità di Ente coordinatore dello Sportello in stretto raccordo con il Gruppo tecnico, e consiste nella rilevazione periodica delle attività dello Sportello e dei servizi di informazione specialistica e consulenza orientativa erogati dai diversi punti di accesso. Il monitoraggio viene realizzato attraverso incontri periodici con il Gruppo tecnico e attraverso l’analisi dei dati desumibili dalle “schede-accoglienza” utilizzate dagli operatori. Una prima verifica sull’andamento delle attività è stata effettuata in data 01.08.2013, in occasione dell’incontro del Gruppo di tecnico. Ad oggi è stato registrato quanto segue:

47 n. 1 caso (impresa artigiana individuale) dalla CCIAA di Cremona (informazioni e orientamento sulla normativa e le agevolazioni in vigore per il sostegno alla maternità) n. 2 casi individuali dal Comune di Cremona (informazioni e orientamento sui servizi di conciliazione per minori presenti nella città di Cremona) n. 42 casi individuali dall’ASL di Cremona (assegnazione della dote regionale – servizi alla persona) n. 48 casi di imprese dall’Associazione Industriali (informazioni su part-time, congedo di paternità obbligatorio, congedo parentale, congedo di maternità e paternità, permessi giornalieri per allattamento, congedo di maternità per lavoratrici parasubordinate, congedi parentali, permessi per L. 104, dote premialità assunzione, voucher babysitter, bando welfare aziendale) n. 6 casi individuali dalla Provincia di Cremona – Servizio Politiche Sociali (informazioni e orientamento sui servizi di conciliazione presenti nel territorio, sulle misure di conciliazione/sostegno alla maternità in vigore, di cui 1 caso inviato all’ASL per l’assegnazione del voucher conciliazione della Regione Lombardia) n. 2 aziende dalla Provincia di Cremona (informazioni e orientamento sul bando regionale a sostegno di progetti di welfare aziendale e interaziendale e sul bando di Finlombarda su piani di congedo e di flessibilità).

Questa prima fase del monitoraggio si concluderà entro il 31.01.2014 con un report da sottoporre all’attenzione del Tavolo di coordinamento per la relativa valutazione.

Per quanto concerne la partecipazione della Provincia al Piano territoriale per la conciliazione, i referenti tecnici e politico-istituzionali hanno partecipato costantemente alle sessioni di lavoro del Gruppo tecnico del Piano territoriale (anche in rappresentanza della Consigliera di Parità). Il 15.07.2013 la Provincia ha trasmesso all’ASL di Cremona, capofila amministrativo del Piano territoriale per la conciliazione, il rendiconto narrativo e finanziario consuntivo relativamente alle attività di propria competenza.

4.2. Le attività della Consigliera provinciale di parità

L’Ufficio della Consigliera provinciale di parità è situato presso il Settore Lavoro, Formazione e Politiche Sociali. Nel periodo gennaio-agosto 2013 sono state realizzate le attività di seguito descritte.

Rete territoriale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro La Consigliera provinciale di parità aveva siglato, in data 25 febbraio 2011, l’Accordo per la realizzazione della Rete territoriale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, promosso dalla Regione Lombardia, dall’ASL, dalla Camera di Commercio, dalla Provincia di Cremona, dai Distretti di Cremona, Crema e Casalmaggiore. Successivamente, un Gruppo tecnico di lavoro costituito da personale tecnico di ciascun ente sottoscrittore, ha elaborato il Piano territoriale per la conciliazione che prevedeva la creazione della rete territoriale per la conciliazione, la realizzazione di sperimentazioni locali (Albo provinciale babysitter, Tavolo Doppia Conciliazione, sportello/agenzia per la conciliazione, azioni di fund-raising) e la promozione dell’associazionismo tra imprese. Nel corso del 2013 la Consigliera ha partecipato attivamente ai tavoli del Gruppo tecnico e del Tavolo politico-istituzionale, nonché ad incontri specifici organizzati con associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, terzo settore ed altri Enti sottoscrittori del Piano territoriale per la conciliazione.

Attività di comunicazione Lo spazio dedicato alla Consigliera provinciale di parità sul sito della Provincia è stato costantemente aggiornato, nel periodo gennaio-agosto 2013, allo scopo di diffondere le informazioni circa l’attività della Consigliera sul territorio provinciale e le sue specifiche competenze. Per quanto riguarda l’attività discriminatoria, l’Ufficio si è occupato di tutte le segnalazioni che sono pervenute, incontrando di volta in volta i lavoratori interessati. La Consigliera è stata, inoltre, impegnata in attività di consulenza a lavoratrici e lavoratori che hanno incontrato difficoltà nell’ambiente di lavoro. In questi casi non c’è stato un intervento diretto della Consigliera, ma una semplice offerta di informazioni sulle tutele previste dalla normativa vigente.

48 La Consigliera di Parità ha partecipato ai lavori della Commissione provinciale per il Lavoro e la Formazione, alle riunioni della Rete Regionale delle Consigliere di Parità della Lombardia e agli incontri organizzati dalla Consigliera Nazionale di Parità.

Piani triennali delle azioni positive della Pubblica Amministrazione La Consigliera di Parità ha mantenuto attivo il supporto, a favore degli Enti locali interessati, per la redazione dei Piani triennali delle Azioni Positive, volti ad assicurare la rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la piena realizzazione delle pari opportunità di lavoro e nel lavoro di uomini e donne, così come previsto dall’art. 48 del D. Lgs. N. 198/2006. In particolare, hanno chiesto il parere della Consigliera i Comuni di Pizzighettone, Soncino e Formigara.

Altre iniziative Nel periodo gennaio-agosto 2013 molte realtà associative hanno coinvolto la Consigliera di parità per la realizzazione di attività formative e culturali, rafforzando la rete di relazioni. La Consigliera ha, pertanto, sostenuto diversi progetti volti alla diffusione di una cultura di genere e delle buone prassi su tutto il territorio provinciale, in particolare: ha contribuito alla realizzazione della manifestazione sportiva “Le donne dello sport cremonese – IV Corsa rosa” organizzato dal Comitato U.I.S.P. Sportpertutti di Cremona nel mese di marzo 2013; in occasione della festa dell’8 marzo 2013, ha concesso il proprio patrocinio alla manifestazione “Giornata della donna – Open Day”, organizzata dall’Azienda Ospedaliera di Cremona, con l’obiettivo di porre l’attenzione sulla salute delle donne e la divulgazione di informazioni rispetto all’importanza della diagnosi precoce e dell’offerta terapeutica del territorio cremonese; ha collaborato alla realizzazione del convegno “Donne in carriera dopo la carriera” promosso dall’Associazione Panathlon Club di Cremona e tenutosi nel mese di marzo 2013; In collaborazione con la Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Crema, ha partecipato alla realizzazione della seconda edizione del concorso regionale “Donne in tesi”, volto a premiare le migliori tesi di laurea dedicate all’approfondimento di tematiche sulla presenza femminile nelle aree economiche, sociali e politiche della società – contribuendo all’organizzazione dell’evento finale di premiazione tenutosi nel mese di marzo 2013.

La Consigliera di parità ha, inoltre:partecipato all’inaugurazione di una mostra dedicata alla figura femminile “… Donna: … non solo corpo”, organizzata dalla Parrocchia Arcipretale S. Zeno Vescovo, tenutasi il 31 agosto 2013 a Rivarolo del Re, su proposta della Federazione Oratori Cremonesi, condiviso le finalità e i contenuti del Progetto “Un sospiro di sollievo” presentato dalla Cooperativa Koala di Crema a valere sul bando “Sostegno del welfare aziendale ed interaziendale e della conciliazione famiglia-lavoro in Lombardia”, volto a soddisfare specifiche esigenze di conciliazione, tra responsabilità familiari e responsabilità professionali, delle lavoratrici e dei lavoratori della Cooperativa; ade aderito al Progetto “ Lavoro subito”, presentato dalla Camera di Commercio di Cremona in partnership con la Provincia di Cremona, i Comuni di Cremona, Crema, Casalmaggiore e le Segreterie provinciali CGIL, CISL e UIL di Cremona: in particolare, si è impegnata a sostenere l’Azione A “Favorire l’inserimento, il reinserimento e la stabilizzazione nel mercato del lavoro”, gestita direttamente dalla Camera di Commercio di Cremona, che prevede il riconoscimento di incentivi economici a: imprese di ogni tipologia aventi sede legale/operativa nel territorio provinciale, enti gestori di unità di offerta socio-sanitaria aventi sede accreditata nel territorio provinciale (RSA), che assumano con contratto di lavoro a termine di almeno 12 mesi o a tempo indeterminato, persone che appartengono a categorie ritenute particolarmente fragili e, dunque, meritevoli di un sostegno all’inserimento lavorativo. Per quanto riguarda il mondo scolastico, la Consigliera ha promosso la realizzazione del Progetto “Azioni per la promozione del Lavoro e delle Pari Opportunità nella Rete educativa”, in collaborazione con la Consigliera Nazionale di Parità e il FormezPA. Sono stati coinvolti, a tal fine, la Provincia di Cremona, l’Ufficio Scolastico Provinciale e gli Istituti di Istruzione Superiore del territorio. Obiettivi del Progetto sono la promozione della conoscenza delle nuove riforme e regole del lavoro, dei contesti e delle possibilità di inserimento e crescita occupazionale e delle politiche attive del lavoro offerte da soggetti pubblici e privati del territorio; promozione di esperienze di lavoro attraverso l’offerta di stage e

49 tirocini, con la possibilità di un riconoscimento simbolico dell’esperienza, finanziata da un accordo tra le parti pubbliche e private. Hanno formalmente aderito alcune classi dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Luigi Einaudi” di Cremona e dell’Istituto di Istruzione Superiore “Galileo Galilei” di Crema. Sono stati effettuati diversi incontri preliminari e nel prossimi mesi il Progetto verrà concretamente avviato.

5) Il miglioramento della capacità degli immigrati di accedere e permanere nel mercato del lavoro

Progetto “CERTIFICA IL TUO ITALIANO. La lingua per l’inclusione sociale, il lavoro e la cittadinanza – 5° Edizione" Con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 290 del 24.07.2012 la Provincia di Cremona ha aderito all’Accordo di Rete per la realizzazione della quinta annualità del progetto "Certifica il tuo italiano. La lingua per l’inclusione sociale, il lavoro e la cittadinanza", promosso e attuato da Regione Lombardia – Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità - Fondazione ISMU. Nell’annualità 2012-2013 la rete territoriale a supporto del progetto era composta da: Istituto Comprensivo “G. Diotti” di Casalmaggiore (capofila), Ufficio Scolastico Territoriale, SMS “GALMOZZI” - CTP Crema, IIS Sraffa Crema, SMS “CAMPI” – CTP Cremona, IC “BERTESI” Soresina, IIS “GHISLERI” Cremona, ITC “BELTRAMI” Cremona, IS “ROMANI” Casalmaggiore, CISVOL - Centro Informazioni e Servizi per il Volontariato della provincia di Cremona, Centro Solidarietà “Il Ponte” di Cremona (ente accreditato per la certificazione dell’italiano), Caritas Diocesana di Cremona. L’adesione al progetto si inserisce nell’ambito delle attività che la Provincia di Cremona annualmente realizza in collaborazione con Regione Lombardia - Osservatorio Regionale sull’Immigrazione e la Multietnicità (ORIM), e nella collaborazione tra Servizi con diverse competenze all’interno del Settore Lavoro, Formazione e Politiche sociali, considerato che i beneficiari sono immigrati adulti e giovani occupati/non occupati neo-arrivati e/o di lunga durata interessati a conseguire una certificazione di competenza in italiano L2 (Liv. A1, A2, B1, B2). La partecipazione attiva al progetto ha consentito di consolidare e sviluppare le partnership e la collaborazione tra le Istituzioni che si occupano di immigrazione, valorizzando le sinergie tra risorse e competenze operanti nel campo dell’istruzione, della formazione e del sociale. La Provincia di Cremona ha partecipato attivamente agli incontri di coordinamento a livello territoriale ed ha costantemente assicurato, attraverso l’attività dell’Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione la messa a disposizione di informazioni relative al profilo della popolazione immigrata presente sul territorio provinciale. Ha collaborato inoltre alla promozione delle attività mediante la distribuzione del materiale informativo predisposto a livello regionale, la diffusione delle informazioni relative ai corsi, seminari ed incontri utilizzando la mailing list del Servizio Politiche Sociali e la creazione di una pagina web dedicata al progetto sul sito istituzionale. Nell’annualità 2012-2013 sono stati organizzati 10 corsi per un totale di 179 iscritti di cui 95 hanno conseguito la certificazione. I corsi sono stati organizzati da IC Diotti – CTIP Casalmaggiore, SMS Campi Cremona – CTP Cremona, SMS Galmozzi – CTP Crema, IIS Sraffa, ICS Bertesi dal Centro Solidarietà “Il Ponte”. La certificazione linguistica è stata conseguita presso Il Ponte, ente accreditato presso l’Università di Siena. Il progetto si è concluso il 30.06.2013 con l’ultima sessione di esami .

5.2 Progetto “VIVERE IN ITALIA. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza” – Seconda Edizione” La Provincia di Cremona, nell’ambito della rete interprovinciale a supporto dell’ORIM, ha aderito al progetto “Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza – Seconda Edizione” finanziato dal Ministero dell’Interno e dal Fondo Europeo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi – Programma Annuale 2011 – Azione 1 - Azioni di sistema a valenza regionale per l’erogazione di percorsi di formazione linguistica ed educazione civica. Il progetto è finalizzato al consolidamento e al potenziamento di un´offerta integrata di servizi indirizzati alla popolazione immigrata in materia di italiano L2 ed educazione alla cittadinanza con particolare attenzione alle categorie a rischio di svantaggio linguistico e sociale. Le azioni programmate puntano allo sviluppo delle competenze chiave necessarie per la realizzazione personale e la cittadinanza attiva,

50 indispensabili per diventare parte del tessuto sociale e lavorativo del nostro paese. Il progetto è stato definito al fine di potenziare la rete territoriale, sviluppando un raccordo interistituzionale tra Regione, Prefetture, USR, ANCI, Associazioni ed enti formativi così da garantire la corretta applicazione delle procedure previste dall’Accordo di Integrazione e del DM 4/6/2010. Tutte le dodici province lombarde sono state coinvolte dalle attività progettuali finalizzate al conseguimento dei seguenti obiettivi: - sviluppare la rete territoriale strutturata su più livelli tra partner ed enti aderenti per la realizzazione del progetto e la modellizzazione del sistema formativo; - attivare diverse tipologie di corsi rispondenti ai bisogni dell’utenza anche attraverso l’offerta di servizi di facilitazione per l’accesso ai corsi; - realizzare un piano di formazione avanzata dei docenti lombardi sull’insegnamento dell’italiano L2 a stranieri adulti; - sperimentare e diffondere materiali didattici innovativi; - attivare una campagna informativa sulla nuova normativa in materia immigrazione, sul quadro dell’offerta formativa, sul riconoscimento dei titoli di studio. Per la gestione del progetto è stata istituita un'équipe territoriale con il compito di coordinare le azioni di ogni provincia e lo stato di avanzamento del progetto in relazione alle necessità del territorio facilitando il confronto tra i partner locali. L’Equipe territoriale era composta dai referenti operativi di ciascun partner a livello territoriale (Galdus, Enaip, Consorzio Mestieri e Consorzio Light) dal referente dell’Osservatorio per l’Immigrazione, dal rappresentante della Prefettura Area IV, dalla coordinatrice del progetto Certifica il tuo italiano, dall’operatrice del Centro Interculturale Mondinsieme e dal tutor dell’equipe individuato dalla Fondazione ISMU. A livello provinciale sono stati realizzati complessivamente n. 15 corsi di italiano (8 Cremona; 4 Crema; 3 Casalmaggiore) e n. 22 corsi di educazione alla cittadinanza (n. 16 a Cremona e n. 3 a Casalmaggiore). I corsi sono stati organizzati dai Centri Territoriali Permanenti per l’Educazione degli Adulti di Cremona (CTP Campi) e di Casalmaggiore (CTP Diotti), e dall’Enti di formazione GALDUS. I corsi in carico alla Fondazione ENAIP sono stati programmati ma non sono stati realizzati a causa delle difficoltà organizzative dell’Ente. I corsi di lingua italiana, con una durata variabile da 20 ad un massimo di 100 ore, sono stati realizzati presso la Scuola media Campi, l’Istituto Ponzini di Soresina e il Comune di San Daniele Po, l’ IC Diotti, il Comune di Rivarolo de Re ed il Comune di Torre de’ Picenardi. I corsi di educazione alla cittadinanza, moduli intensivi di 5 ore, presso il CTP Campi e il CTP Diotti. La Provincia di Cremona ha partecipato attivamente agli incontri dell’équipe territoriale e ha costantemente assicurato, attraverso l’attività dell’Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione, la messa a disposizione di informazioni relative al profilo della popolazione immigrata presente sul territorio provinciale. La Provincia di Cremona inoltra ha supportato l’azione informativa sulla nuova normativa in materia immigrazione, sul quadro dell’offerta formativa, sul riconoscimento dei titoli di studio oltre alla promozione delle attività progettuali mediante la distribuzione del materiale informativo predisposto a livello regionale.

5.3. Un sistema territoriale per la certificazione della lingua italiana

Nel corso del 2012 è stata verificata la fattibilità di mettere a sistema e rafforzare le iniziative rivolte agli adulti stranieri finalizzate all’apprendimento e alla certificazione della lingua italiana, nonché l’eventuale accreditamento di ulteriori sedi di esame in convenzione con uno dei quattro enti certificatori riconosciuti dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. In particolare, nell’ambito degli incontri della rete territoriale per il progetto “Certifica il tuo italiano”, e in successivi incontri di approfondimento con i referenti del CdS “Il Ponte”, unico soggetto locale accreditato presso l’Università di Siena per la certificazione della lingua italiana, si è condivisa la necessità di potenziare l’informazione verso gli stranieri adulti per quanto riguarda l’apprendimento della lingua italiana e l’utilità della certificazione, nonché far emergere in un confronto pubblico, che coinvolga non solo gli operatori più direttamente interessati, quali gli istituti scolastici e i centri territoriali di formazione permanente per gli adulti, ma anche altri attori del territorio che lavorano nell’ambito dei servizi per l’immigrazione e per il lavoro, l’importanza della certificazione soprattutto alla luce della nuova normativa in essere.

51 Al 31.08.2013 sono state realizzate le seguenti attività: promozione e diffusione delle informazioni per quanto riguarda la certificazione della lingua italiana e le sedi accreditate mediante la creazione di una pagina web sul sito istituzionale della Provincia di Cremona; supporto organizzativo per la progettazione e la realizzazione del seminario formativo “IMPARARE L'ITALIANO PER DIVENTARE CITTADINI ATTIVI. Gli stranieri e la lingua italiana, dall'apprendimento alla certificazione: utilità, spendibilità, prospettive” organizzato da “Il Ponte”, e patrocinato dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, per conoscere le esperienze, per capire maggiormente l’utilità della certificazione linguistica e la sua diffusione nel territorio provinciale, oltre a condividere buone pratiche e prospettive future. Il seminario si è tenuto il 23.05.2013 presso la Sala Mercanti della CCIAA e sono intervenuti; Angela Ravelli, Coordinatrice Generale Centro di Solidarietà “Il Ponte”, Anna Maria Arruffoli Università per Stranieri di Siena, Ricercatrice e valutatrice Centro CILS sul tema “La certificazione della lingua italiana: utilità, spendibilità, prospettive. Valutare e certificare l'italiano degli stranieri - La proposta della CILS”; Cristina Battistel, Responsabile Didattica del Centro di Solidarietà “Il Ponte”sul tema “ di Solidarietà “Il Ponte” sede d’esame CILS. Analisi di un’esperienza pilota nel territorio provinciale”; Elena Canarini, Coordinatrice Territoriale Progetto, Docente di Lingua e Cultura italiana - IC “Diotti” Casalmaggiore; Maria Laura Beltrami USR DRLO - AT XIII Cremona - Ufficio Supporto Autonomia Scolastica. Al seminario hanno partecipato n. 26 persone, soprattutto docenti, mediatori e volontari che si sono confrontati sulle pratiche e sulle esperienze intraprese; predisposizione di una griglia per la raccolta dati e avvio della mappatura dei corsi di italiano per stranieri in provincia di Cremona presso tutti i Comuni, le istituzioni scolastiche e i soggetti del Terzo Settore. Si tratta della prima rilevazione a carattere sistemico su questo tema.

5.4 Progetto “Famiglie in –migrazione: la mediazione come intervento sociale” – Bando ASL 2012 – L 40/98

{ HYPERLINK "http://www.provincia.cremona.it/politichesociali"}Il progetto denominato “Famiglie in- migrazione: la mediazione come intervento sociale”, formalmente avviato il 01.09.2012, vede la Provincia di Cremona capofila delle azioni progettuali in partenariato con l’Azienda Sociale Cremonese, la Comunità Sociale Cremasca e il Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali. Il Progetto persegue l’obiettivo generale di accrescere le capacità di riconoscimento e di presa in carico delle problematiche emergenti da parte del personale dei servizi sociali e socio-sanitari, con particolare riferimento alla condizione delle famiglie immigrate. Gli obiettivi specifici del Progetto sono: - sostenere i contesti organizzativi dei servizi, ridefinendo il sistema di offerta e la programmazione degli interventi per l’integrazione - qualificare i servizi territoriali in funzione interculturale incrementando le competenze degli operatori - sviluppare la conoscenza delle condizioni delle famiglie immigrate, al fine di offrire agli attori del welfare locale, strumenti utili alla programmazione e progettazione degli interventi e dei servizi territoriali - favorire l’inserimento e l’integrazione delle famiglie immigrate nel territorio cremonese - costruire percorsi condivisi per l’integrazione e il confronto permanente della programmazione sociale in materia di immigrazione posta in essere dai tre Ambiti Distrettuali, in una logica territoriale che vada verso pratiche, strumenti, obiettivi omogenei - operare secondo una logica di finalizzazione delle proprie risorse ed integrazione delle attività con quanto contenuto nei Piani di Zona - promuovere la collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Cremona in un’ottica di integrazione di risorse ed interventi - promuovere un processo di partecipazione e condivisione affinché a livello territoriale sul tema “immigrazione e accesso ai servizi” e “immigrazione e integrazione” si sviluppi un’azione congiunta tra istituzioni, privato sociale, volontariato, associazioni di immigrati.

Al 31.08. 2013 sono state realizzate le seguenti attività a livello provinciale: - coordinamento: il Servizio Politiche Sociali, responsabile del coordinamento progettuale, della segreteria organizzativa ed amministrativa per la gestione e la realizzazione delle attività del Progetto ha predisposto l’Accordo Attuativo, approvato con atto di Giunta n. 420 del 14.11.2012, sottoscritto dai partner nel febbraio 2013;

52 - in sinergia e nell’ambito del progetto CORRELARE, nell’ottica di ottimizzazione delle risorse economiche e come cofinanziamento al progetto della Provincia di Cremona, nel periodo gennaio-marzo 2013 sono stati organizzati n. 3 percorsi formativi che hanno approfondito diverse tematiche su famiglie immigrate e modelli familiari. E’ stato predisposto un percorso formativo dal titolo “Immigrazione formato famiglia”, articolato in n. 4 incontri di 4 ore ciascuno replicato in ciascun Distretto, a cui hanno partecipato complessivamente n. 87 persone (n. 31 Cremona, n. 31 Crema, n. 25 Casalmaggiore) tra operatori dei servizi pubblici e del privato sociale, mediatori linguistico-culturali e altri soggetti individuati anche all’interno della rete territoriale dei servizi e dei soggetti attivi nell’ambito dei servizi per le famiglie; - raccordo con le attività del Tavolo Famiglia, Conciliazione, Solidarietà Sociale; - raccordo istituzionale con i componenti del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione; - raccordo istituzionale con l’ASL di Cremona per l’aggiornamento ed il monitoraggio delle attività.

. 5.5. Qualificazione dei servizi di cura e assistenza alla persona da parte dei lavoratori immigrati e promozione di misure di contrasto al lavoro sommerso La Provincia di Cremona, con atto di Giunta n. 552 del 29.11.2011, ha aderito al Piano Operativo Regionale predisposto dalla Regione Lombardia per la realizzazione di interventi in materia di servizi alla persona mediante l’attivazione di un Sistema di Governance territoriale per la qualificazione dei servizi di cura e assistenza alla persona, per l’erogazione di servizi socio-assistenziali domiciliari da parte dei lavoratori immigrati, per l’attivazione di percorsi di formazione e qualificazione professionale degli operatori del settore e per la promozione di misure di contrasto al lavoro sommerso. La Regione ha affidato direttamente alle Province la realizzazione delle attività sui rispettivi territori e, a partire da un'approfondita analisi realizzata a livello territoriale nell’anno 2012, la Provincia di Cremona ha predisposto il Progetto S.T.A.F.F. – Sistema Territoriale per l’Assistenza Familiare e la Formazione”, finalizzato allo sviluppo di un sistema integrato di servizi a supporto dei lavoratori/lavoratrici nel settore dell’assistenza familiare, anche attraverso forme di partenariato tra soggetti pubblici e/o del privato sociale, all’interno di una strategia organica di rafforzamento dei servizi medesimi. Il progetto, finanziato per complessivi € 214.946,3 e da concludere per le parti finanziate entro il 31.12.2013, intende connettere in modo strutturale le competenze e le risorse dei diversi soggetti pubblici e del privato sociale e delle loro reti di riferimento, attraverso la condivisione delle informazioni, dei processi e delle metodologie, cardine per la costruzione di un sistema di governance territoriale. L'obiettivo generale del Progetto è la costituzione di un sistema territoriale, di una rete, attraverso un percorso condiviso volto a garantire una risposta strutturata ai bisogni delle persone non autosufficienti.

Al 31.08.2013 sono state realizzate le seguenti attività:

1. Coordinamento istituzionale ed attivazione di una rete territoriale integrata pubblico-privato - Stesura della bozza per un Accordo di collaborazione per la formalizzazione della rete territoriale per l'assistenza familiare;

2. Sviluppo della rete dei servizi - Elenco Pubblico Provinciale per Assistenti Familiari. Con atto di Giunta n. 347 del 18.09.2012 è stato istituito l'Elenco Pubblico Provinciale per Assistenti Familiari quale strumento per la qualificazione e il supporto al profilo professionale dell’assistente familiare e per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore dell’assistenza familiare attraverso l’evidenziazione di un’offerta territoriale qualificata di lavoratori e lavoratrici. L'Elenco raccoglie i nominativi dei lavoratori e delle lavoratrici del settore dell’assistenza familiare che presentano formale richiesta di iscrizione presso i Centri per l’Impiego della Provincia di Cremona. Numero iscrizioni all’Elenco pubblico provinciale per Assistenti Familiari al 30.06.2013: n. 313 iscritti di cui n. 34 maschi, n. 279 femmine; comunitari n. 223 di cui n. 24 maschi, n. 223 femmine; italiani n. 166 di cui n. 18 maschi, n. 148 femmine. - Attivazione dell’Accordo Attuativo con i Distretti di Cremona, Crema e Casalmaggiore, approvato con atto di Giunta n. 453 del 4.12.2102, per la gestione degli Sportelli per l’Assistenza Familiare (per Assistenti e Famiglie), nel cui ambito vi è il sostegno a n. 2 Sportelli già attivi nel Distretto di Cremona e Crema, e l’apertura di n. 1 sportello nel Distretto di Casalmaggiore. I Distretti hanno inoltre avviato

53 l’erogazione dei sussidi alle famiglie per l’assunzione dell’assistente familiare secondo i rispettivi Regolamenti operativi. I dati quantitativi relativi alle attività specifiche degli Sportelli: numero 3 sportelli avviati; n. 182 assunzioni; utenza: n. famiglie 679 - n. assistenti familiari 803. - Attivazione di due corsi base per assistenti familiari. In accordo con la Regione Lombardia è stato utilizzato il budget del progetto originariamente previsto per l’erogazione di voucher conciliativi per l’organizzazione di due corsi di formazione, uno nel Distretto di Crema e uno nel Distretto di Casalmaggiore, al fine di garantire un’offerta formativa diffusa sul territorio provinciale rispetto alle risultanze derivanti dal sistema dotale regionale messo a disposizione per la formazione delle assistenti familiari (che vedevano una concentrazione dei corsi nel capoluogo Cremona). I corsi sono stati realizzati dal CESVIP, selezionato sulla base di un avviso pubblico. Complessivamente sono state selezionate 39 persone e le attività formative, realizzate secondo quanto previsto dalle indicazioni regionali, si sono concluse il 28.02.2013. Il Servizio Politiche Sociali ha realizzato due interventi in aula, uno a Casalmaggiore e uno a Crema, della durata di 2 ore, per approfondire la conoscenza del sistema del welfare locale e per la presentazione del progetto STAFF e dell’Elenco. - Interventi a supporto delle assistenti familiari: a seguito di un confronto con i soggetti territoriali, considerato che le risorse economiche inizialmente previste per la realizzazione di azioni sperimentali da allocare attraverso un bando pubblico rivolto al terzo settore sono state valutate insufficienti per una progettazione efficace e d’impatto sul territorio provinciale, si è ritenuto opportuno realizzare un’attività sperimentale a supporto delle assistenti familiari con particolare attenzione alle donne straniere. E' prevista l’organizzazione di momenti di supporto tecnico-professionale sugli aspetti più problematici del lavoro assistenziale in favore delle persone gravemente non autosufficienti. L’attività ha l’obiettivo di favorire occasioni di confronto guidato sulle metodologie operative e sulle dinamiche relazionali nel rapporto di cura di lunga durata nonché promuovere esperienze innovative di "formazione permanente" rivolte agli operatori assistenziali di tipo familiare. Le patologie, spesso molto gravi, le necessità assistenziali che ne derivano, le dinamiche relazionali con i parenti e le loro famiglie, la lunga durata delle coabitazioni e delle convivenze, rendono sempre più impegnativo il campito degli assistenti familiari. Alla complessità del lavoro di cura si accompagnano frequentemente l’affaticamento psico-fisico degli operatori, il prolungato coinvolgimento emotivo con le persone sofferenti, il senso di solitudine dovuto alla lontananza dalle terre e dalle famiglie d’origine. A partire da queste premesse si è ritenuta prioritaria la presenza di luoghi e di figure di riferimento con cui condividere vissuti e quesiti di forte intensità che l’esperienza della cura, inevitabilmente, genera. La sperimentazione è stata avviata nel mese di giugno e si sviluppa attraverso due cicli di n. 3 incontri ciascuno, condotti da una persona esperta. Gli incontri sono rivolti ai lavoratori/lavoratrici impiegati nel settore dell’assistenza familiare, con l’attivazione e la condivisione delle esperienze da parte delle associazioni di familiari affetti da gravi patologie quali la SLA, il Parkinson e l’Alzheimer. - Somministrazione del questionario per la rilevazione delle condizioni di vita e lavoro degli/delle assistenti familiari. Nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali, e di concerto con gli attori territoriali, è stato predisposto un questionario anonimo da somministrare agli assistenti familiari in diversi luoghi del territorio: sportelli, patronati, sindacati, associazioni e luoghi di aggregazione. La somministrazione dei questionari è attualmente in corso con il supporto degli Sportelli convenzionati con i Distretti e dei soggetti della rete territoriale.

3. Formazione per gli operatori della rete territoriale - Organizzazione di incontri mirati per l’analisi dei bisogni formativi e la definizione di un percorso di formazione per gli operatori della rete: a seguito degli incontri con i Distretti per la progettazione dei moduli formativi per tutti gli operatori impiegati nei servizi per l'assistenza familiare sono stati individuati i seguenti bisogni e proposte: - un percorso formativo unitario rivolto agli operatori/volontari degli Sportelli convenzionati con i tre Distretti per aggiornamenti, per un confronto sulle modalità di gestione, per lo scambio di buone pratiche e strumenti ecc; - un percorso formativo sulla normativa / contrattualistica / fiscalità - un percorso formativo per i coordinatori SAD - un percorso per assistenti sociali su tutoring per assistenti familiari - un percorso di sostegno psicosociale per gli assistenti familiari. Si prevede lo sviluppo dei moduli e la realizzazione dei percorsi a partire da settembre 2013.

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4. Produzione e diffusione di strumenti informativi per incrementare la conoscenza sul ruolo ed il profilo dell’assistente familiare -Aggiornamento costante della sezione web dedicata al progetto STAFF { HYPERLINK "http://www.provincia.cremona.it/politichesociali"} (icona “Assistenza Familiare”). - Consultazione on line degli iscritti in Elenco: è stato completato e attivato il portale dedicato alla consultazione pubblica dell'Elenco Pubblico Provinciale per Assistenti Familiari { HYPERLINK "http://www.provincia.cremona.it/assistentifamiliari"}. E’ stato previsto inoltre l’accesso riservato per gli Sportelli convenzionati con i Distretti ed i servizi territoriali del pubblico e del privato sociale che hanno un contatto costante e strutturato con le famiglie, i loro bisogni effettivi e le loro richieste. - Produzione di materiale informativo, omogeneo a livello provinciale e con declinazione distrettuale, sul sistema territoriale di offerta dei servizi: è stato predisposto l’indice per la costruzione dei una guida per assistenti familiari, famiglie e operatori dei servizi. La guida di propone di fornire uno strumento utile per gli assistenti familiari, le famiglie e gli operatori dei servizi sociali e socio-sanitari, raccogliendo tutti i soggetti che nel territorio aiutano ad orientarsi e a trovare risposte ai bisogni, in un’ottica di rete di servizi che coniuga interventi pubblici e del privato sociale.{ HYPERLINK "http://www.provincia.cremona.it/politichesociali"} Si è garantita, inoltre, la costante presenza del Servizio Politiche Sociali al Tavolo di lavoro regionale ed interprovinciale per la realizzazione del Piano Operativo Lombardia e la predisposizione degli strumenti di monitoraggio (Scheda rilevazione progetto Servizi alla Persona e Allegato 4 FPM Regioni Servizi Persona SK Monitoraggio Progetto al 31.03.2013 e al 30.06.2013) per l’adempimento del debito informativo verso la Regione Lombardia e la rendicontazione delle spese impegnate/sostenute.

5.6 Progetto “FAST – Favorire l'accesso ai Servizi Territoriali dell'utenza straniera” – Bando ASL 2012 – L. 40/98

Nel mese di marzo 2013 il Servizio Politiche Sociali ha contributo alla stesura del progetto denominato“FAST – Favorire l'accesso ai Servizi Territoriali dell'utenza straniera” a valere sul Bando ASL 2012 – L. 40/98, DGR n. 12559 del 21.12.2012, che vede come ente capofila il Consorzio Casalasco Servizi Sociali in partenariato con la Provincia di Cremona, l’Azienda Sociale Cremonese e la Comunità Sociale Cremasca e si pone in continuità con le esperienze finora condotte sul tema dell’immigrazione. Il progetto intende sia consolidare le esperienze in corso a livello distrettuale, sia promuovere un ulteriore qualificazione della figura del mediatore culturale come operatore sociale in grado di agire sugli ostacoli e le barriere tuttora presenti nel sistema dei servizi per favorire l’accesso delle persone straniere. Il Progetto persegue l’obiettivo generale di facilitare e migliorare l'accesso e la fruibilità dei servizi pubblici alle comunità immigrate presenti sul territorio, supportare l'inclusione sociale, contrastare le discriminazioni e rafforzare l'integrazione e la conoscenza reciproca. Gli obiettivi specifici del Progetto sono: sostenere i contesti organizzativi dei servizi, ridefinendo il sistema di offerta e la programmazione degli interventi per l’integrazione qualificare i servizi territoriali in funzione interculturale incrementando le competenze degli operatori e dei mediatori istituire un Elenco Provinciale dei Mediatori linguistico-culturali funzionale a qualificare il sistema attuale attraverso anche un ampliamento delle risorse professionali a cui i diversi servizi e istituzioni possono attingere; costruire percorsi condivisi per l’integrazione e il confronto permanente della programmazione sociale in materia di immigrazione posta in essere dai tre Ambiti Distrettuali, in una logica territoriale che vada verso pratiche, strumenti, obiettivi omogenei operare secondo una logica di finalizzazione delle proprie risorse ed integrazione delle attività con quanto contenuto nei Piani di Zona promuovere la collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Cremona in un’ottica di integrazione di risorse ed interventi

55 Per il conseguimento degli obiettivi sopraelencati si prevede la realizzazione delle seguenti azioni: Organizzazione di servizi di mediazione linguistico-culturale diffusi e diversificati nel territorio distrettuale secondo le modalità attuattive proprie dell’Azienda Sociale del Cremonese, del Consorzio Casalasco Servizi Sociali e della Comunità Sociale Cremasca. I tre Distretti avranno a disposizione un monte ore per i servizi di mediazione linguistico-culturale (interpretariato, consulenze orientative, supporto ai servizi) che verranno organizzati secondo le esigenze di ciascun distretto pur mantenendo l’impegno ad un confronto provinciale sulle metodologie utilizzati, le esperienze condotte e gli strumenti adottati. Sperimentazione di un nuovo modello di mediazione culturale nei contesti organizzativi degli Enti Locali prevedendo la figura del “tutor interculturale” ovvero una figura professionale che affianchi l’operatore nel case management di persone straniere e fornisca un counseling qualificato agli operatori dei servizi con particolare riferimento all’ambito sociale e socio-sanitario (interventi relativi alla tutela di minori, inserimento in servizi socio-educativi, scolastici e ricreativi; interventi professionali relativamente a nuclei e persone in condizioni di fragilità; sostegno alla persona/nucleo familiare). Questa azione verrà declinata in ciascun territorio distrettuale a partire da una disamina dei fabbisogni di qualificazione dei servizi sociali e sociosanitari presenti a livello distrettuale funzionale a declinare le esigenze di supporto che i servizi esprimono nel gestire situazioni complesse. Un supporto a questa riflessione è fornito dai percorsi di formazione e supervisione organizzati dalla Provincia di Cremona nell’ambito del progetto CORRELARE utili a declinare nuove metodologie di intervento con la popolazione migrante. Definizione di un Regolamento per l’istituzione e la gestione dell’Elenco provinciale dei mediatori culturali (requisiti, modalità di iscrizione, modulistica ecc.). Questa azione sperimentale risulta funzionale a qualificare e supportare il profilo professionale del mediatore culturale-linguistico, garantire una maggiore trasparenza del mercato del lavoro, e fornire ai servizi e alle Istituzioni un elenco di persone che hanno maturato una significativa, e verificata, esperienza nel settore. Si intende istituire un Elenco Provinciale dei mediatori culturali che raccolga i nominativi dei lavoratori e delle lavoratrici che presenteranno formale richiesta di iscrizione presso i soggetti attuatori del presente progetto. Attraverso questa azione si intende inoltre dare nuovo impulso alla figura del mediatore quale operatore in grado di rispondere a molteplici funzioni complementari al lavoro nei servizi (funzioni di traduzione, di comunicazione, di accoglienza, di informazione e orientamento, di rete, di individuazione e mediazione di conflitti/dissidi). L’azione risulta funzionale anche alla ricerca di nuove figure professionali spendibili in questo settore nel tentativo di valorizzare specifiche competenze possedute dai singoli mediatori e dando visibilità a eventuali disponibilità di ciascuno sul territorio provinciale. Si prevede di strutturare l’azione attraverso la predisposizione di un avviso di selezione comune a livello provinciale declinando quindi requisiti di accesso omogenei sul territorio. Raccordo con le attività del Tavolo Famiglia, Conciliazione, Solidarietà Sociale, istituito dal Consiglio Provinciale con atto n. 111 del 5/10/2010 quale luogo di confronto e scambio della programmazione territoriale e delle esperienze progettuali portate avanti da soggetti pubblici e del privato sociale del nostro territorio. Raccordo istituzionale con i componenti del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione per monitorare in sede locale la presenza degli stranieri sul territorio e la capacità di assorbire i flussi migratori. La partecipazione ai consigli territoriali deve infatti rappresentano una vera e propria risorsa per risolvere, in sinergia tra più soggetti istituzionali e non, i problemi connessi al fenomeno migratorio, per promuovere iniziative di integrazione e far pervenire al "centro" proposte che emergono a livello provinciale. Pubblicizzazione e diffusione delle attività e dei risultati di progetto attraverso la realizzazione di un convegno da realizzarsi al termine del progetto funzionale a condividere i risultati raggiunti dal progetto e le valutazioni rispetto allo sviluppo del tema connesso all’accesso ai servizi da realizzarsi con la collaborazione dell’azienda sanitaria locale, l’azienda ospedaliera e di altre istituzioni interessate, con l’intento di condividere problematiche, evidenziare buone prassi e prospettare possibili sviluppi integrati.

Il 30.04.2013 il Consorzio Casalasco Servizi Sociali ha comunicato l’approvazione del progetto da parte dell’ASL di Cremona e l’assegnazione di un contributo pari a € 53.921,00, di cui € 6.000,00 a favore della Provincia di Cremane per la realizzazione dell’Elenco Provinciale dei Mediatori Culturali. Si prevede l’avvio formale del progetto al 01.09.2013.

6) Il sostegno all’inserimento lavorativo delle persone disabili

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6.1 Attività di sostegno e sviluppo del collocamento mirato ex L. n. 68/99

Sono proseguite le attività amministrative dirette a garantire il sostegno e lo sviluppo del collocamento mirato ex l. n. 68/99, mediante l’aggiornamento delle posizioni dei disabili iscritti e delle aziende soggette agli obblighi della legge citata. Nei primi sei mesi dell’anno 2013, sono stati effettuati: n. 165 iscrizioni e re-iscrizioni negli elenchi di cui alla l. 68/99; n. 119 cancellazioni; n. 13 reinserimenti; n. 133 colloqui di accoglienza e n. 103 altri incontri individuali di erogati direttamente dagli operatori incaricati dalla Provincia; n. 66 avviamenti nominativi presso aziende private; n. 31 nuove convenzioni di cui all’art. 11 della l. n. 68/99 con datori di lavoro privati e n. 1 convenzione di cui all’art. 14 del D.Lgs n. 276/2003; la valutazione e la verifica di circa 907 prospetti informativi; la gestione di n. 132 convenzioni attive ex art. 11 e art. 14 del D.Lgs n. 276/2003. Particolare attenzione è stata rivolta alle procedure adottate per il cosiddetto “avviamento numerico” nelle aziende soggette agli obblighi previsti dalla legge, provvedendo a gestire ed effettuare n. 6 avviamenti numerici, curando altresì la pubblicazione degli avvisi di offerta di lavoro, la raccolta a sportello delle candidature con il supporto dei Centri per l’impiego e provvedendo alla verifica dei requisiti dei candidati mediante l’intervento valutativo del Comitato Tecnico. Tale organismo si è riunito per n. 7 sedute, provvedendo inoltre alla valutazione di n. 31 convenzioni ex art. 11 e n. 1 convenzione ex art. 14.

L’attività del Servizio si è sviluppata anche in ordine alla valutazione delle singole situazioni di assolvimento dell’obbligo da parte delle aziende soggette alle disposizioni della legge. Il Servizio ha programmato ed effettuato n. 40 visite aziendali ed incontri specifici con i responsabili delle aziende: in tale attività, il personale interno si è potuto avvalere anche del supporto degli operatori della rete territoriale, attivi nella promozione degli inserimenti lavorativi delle persone disabili. Le iniziative intraprese sono state finalizzate ad incentivare la sensibilizzazione delle aziende e a migliorare la conoscenza circa gli obblighi, gli strumenti e le risorse economiche resi disponibili dalla legislazione vigente, fornendo altresì informazioni sullo strumento della “Dote lavoro” e circa i Piani provinciali di sostegno e inserimento lavorativo delle persone disabili. Particolare cura ed attenzione è stata dedicata alle azioni volte al mantenimento della rete dei soggetti che erogano servizi alle persone disabili e alla programmazione di azioni di politica attiva del lavoro mediante il ricorso alle risorse economiche trasferite da Regione Lombardia per l’attuazione dei Piani provinciali.

Nel secondo trimestre 2013 sono state attuate le procedure per l’affidamento di n. 3 incarichi professionali ad esperti della mediazione e dell’inserimento mirato, nonché ad esperti del sistema di valutazione dei “piani di intervento personalizzati” (PIP) definiti per ogni disabile preso in carico dagli operatori accreditati attuatori delle doti previste dal Piano provinciale disabili. Una quarta professionista svolgerà le attività di sostegno all’inserimento lavorativo delle persone disabili previste dal Protocollo per il Cremasco .

Sono stati inoltre convocati n. 10 incontri dei tavoli territoriali per le aree cremonese-casalasca e cremasca- soresinese, a cui partecipano gli operatori degli Enti e Servizi territoriali che contribuiscono all’erogazione e gestione dei servizi a sostegno dell’inserimento lavorativo delle persone fruitici dei servizi nell’ambito delle Doti Lavoro previste dai Piani Provinciali disabili. Si è proceduto, inoltre, a monitorare e rendicontare le risorse fruite dalle persone disabili attraverso il sistema della Dote lavoro a sostegno del loro inserimento lavorativo o del loro mantenimento della occupazione raggiunta, garantendo supporto tecnico ed operativo a tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti.

6.2. Il Piano provinciale per il sostegno all'occupazione dei disabili ex L.R. n. 13/03)

Su indicazione della Regione Lombardia, nei primi mesi dell’anno in corso è stata effettuata una verifica sulle risorse economiche residuali derivanti dal Piano 2010 e dal Piano 2011-2012, annualità 2011. L’operazione si colloca nel quadro della proroga dei Piani Provinciali annualità 2012 disposta dalla Regione Lombardia lo scorso dicembre, inizialmente fino al 30/6/2013, quindi estesa al 31/12/2013, con termine delle azioni a favore dei disabili entro il 31/03/20174 e rendicontazione finale al 30/06/2014

57 Rilevata la disponibilità complessiva di € 716.000,00 è stata sottoposta ai preposti uffici regionali una prima ipotesi di riparto delle risorse destinabili al Piano proroga: Sistema dotale €. 550.000.00 Azioni di sistema €. 80.000.00 Assistenza tecnico €. 86.000 00

Lo scorso 10/07/2013 la proposta è stata sottoposta all’esame del Sottocomitato per il collocamento mirato delle persone disabili (organo della Commissione provinciale per il lavoro e la formazione) e quindi trasmessa per l’approvazione alla Giunta Provinciale che ha deliberato con atto n. 194 nella seduta del 16/07/2013.

Si è quindi proceduto alla definizione ed approvazione con determinazione dirigenziale dell’avviso di proroga del Piano provinciale annualità 2012.

Il Piano provinciale vigente, come le edizioni precedenti, é stato definito in considerazione della realtà locale e delle linee di indirizzo regionali, integrate dalle più recenti indicazioni impartite dalla Regione alle Province e finalizzate a garantire: omogeneizzazione dei servizi essenziali sul territorio per garantire pari opportunità nel sostegno all’inserimento, accompagnamento e mantenimento lavorativo a tutti i disabili potenziali destinatari sul territorio regionale; omogeneizzazione dei flussi informativi tra sistemi provinciali e sistema regionale a supporto del monitoraggio qualitativo e quantitativo degli interventi; promozione di azioni di sistema integrate tra Regione e Province con particolare riguardo ai servizi e ai flussi informativi; promozione delle convenzioni quadro ex art. 14 del D.Lgs. 276/2003. Attraverso il Piano saranno proposte offerte di servizi integrati a sostegno di: inserimento e mantenimento lavorativo delle persone disabili; incentivazione all’inserimento nel mercato del lavoro ed all’integrazione lavorativa delle persone con disabilità psichica inserite nella realtà della cooperazione sociale; azioni di sistema per sviluppare e migliorare i modelli di interventi nel campo della disabilità.

Il Piano si ispira e si fonda sui seguenti principi definiti a livello regionale: le funzioni di programmazione territoriale poste in capo alle Province ed i compiti attuativi delle politiche del lavoro loro spettanti così come previsto dalla legislazione regionale (L.R. n. 22/2006 e decreti attuativi); la rete degli operatori pubblici e privati accreditati per la formazione e per il lavoro, garanti dell’erogazione di servizi; la Dote, ovvero l’attribuzione al disabile ed alla sua famiglia della facoltà di chiedere la fruizione presso un servizio accreditato – che opera in regime di concessione parziale di pubblico servizio - di uno o più servizi integrati finalizzati all’inserimento lavorativo o al mantenimento del posto di lavoro; il Piano di Intervento Personalizzato (PIP) ovvero il contratto che regola il diritto del cittadino alla fruizione dei servizi individuati, prevedendo i reciproci impegni dell’operatore e dell’utente. Una parte delle risorse finanzia azioni di sistema e di accompagnamento, complementari all’attuazione dei percorsi volti all’inserimento lavorativo e formativo. Le azioni di sistema previste riguarderanno: azioni di ricerca, sensibilizzazione e diffusione buone prassi; azione finalizzata all’incremento dell’occupazione dei disabili tramite progetti innovativi/sperimentali e azione di sistema per il sostegno al raccordo e al supporto della rete dei servizi per il lavoro e formativi.

Per l’annualità 2012 in proroga, le risorse destinate alle azioni a favore di persone disabili sono state distribuite tra quattro tipologie di dote:

D1 Dote lavoro inserimento lavorativo: € 200.000,00; D2 Dote lavoro inserimento lavorativo disabili deboli: € 200.000,00; D3 Dote lavoro sostegno all’occupazione: € 30.000,00; D4 Dote lavoro sostegno all’occupazione psichici in cooperative sociali di tipo B : € 120.000,00.

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In particolare, innovando rispetto al passato, si è ritenuto opportuno prevedere, per le doti inserimento D1 e D2, anche un percorso personalizzato comprendente servizi di orientamento al lavoro e moduli formativi diretti all’acquisizione e all’implementazione di capacità, abilità e competenze destinato ai soggetti più deboli, non immediatamente inseribili nel mondo del lavoro, cosi indicativamente individuati : i soggetti il cui disagio sociale è comprovato da dichiarazione di un Servizio territoriale che li ha in carico; i soggetti provenienti da crisi aziendali; i soggetti privi di lavoro da almeno 12 mesi; i soggetti privi di lavoro non percettori di indennità economiche e con gravi difficoltà di reinserimento lavorativo; i soggetti che documentino uno stato di salute e/o il relativo aggravamento tali da non consentire l’immediato inserimento; i soggetti in ogni altra documentabile situazione ostativa all’inserimento lavorativo.

L’accesso a tali percorsi sarà, in ogni caso, condizionato alla presentazione di adeguate, esaustive motivazioni ed alla preventiva validazione, di almeno una dote finalizzata all'inserimento.

6.3. Interventi mirati in specifiche aree territoriali

Come già detto altrove, il sistema produttivo territoriale risente degli effetti della crisi economica in modo diverso nelle sue diverse aree: in particolare, si deve segnalare la situazione del cremasca, ambito ove si è registrato il 39% degli iscritti ai Centri per l’impiego nonché la cessazione delle attività della Cooperativa sociale “l’Alternativa”, struttura che per lungo tempo è stata importante punto di riferimento per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e disabili. La complessa situazione occupazionale è stata affrontata dagli attori del territorio (Provincia, Comune di Crema, Camera di9 Commercio, imprenditori, organizzazioni sindacali, operatori accreditati ai servizi al lavoro e formazione) con la creazione di 3 partneships finalizzate alla ricollocazione di parte dei lavoratori in imprese o cooperative del territorio (dell’intervento si dirà più in dettaglio nel successivo punto 4. “Politiche attive per il lavoro”

6.4. Gestione dei contributi alle aziende

Quanto ai trasferimenti alle aziende che hanno assunto disabili – previsti dal novellato disposto dell’art. 13 della l. n. 68/99 – è stato recentemente assunto l’atto (30 agosto 2013) con cui, dopo le necessarie verifiche documentali per determinare l’esatto ammontare delle somme da versare alle singole aziende, si è provveduto alla loro liquidazione per una ammontare complessivo pari euro 70.626,45 L’Ufficio si confronta costantemente sul tema con Regione Lombardia, stante la sensibile e costante riduzione del Fondo nazionale dedicato.

PROGETTO N. 01.02: SOSTEGNO AI LAVORATORI, ALLE FAMIGLIE E ALLE IMPRESE

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Obiettivo del progetto è quello di elaborare e realizzare interventi volti a sostenere i lavoratori, le famiglie e le imprese nel contrastare gli effetti negativi prodotti dalla crisi economica ed occupazionale

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1) L’anticipazione sociale delle indennità di CIGO, CIGS, CIG in deroga e mobilità

Nel 2013 è proseguita l’attività prevista dal Protocollo, in collaborazione con le banche di credito cooperativo e le banche popolari del territorio che sottoscrissero il protocollo lo scorso 26 marzo 2009

59 (Banca Cremonese di Credito cooperativo, Banca Cremasca di credito cooperativo, Cassa Padana BCC, Banca di Credito Cooperativo di Dovera e Postino, Cassa Rurale ed Artigiana di Rivarolo Mantovano, Credito Cooperativo dell’Adda e del Cremasco Cassa Rurale, Banca Popolare di Cremona e Banca Popolare di Crema, ora unite nel nuovo Banco Popolare), unitamente alla Provincia, alla Camera di Commercio, a CGIL, CISL, UIL e a tutte le Associazioni rappresentative dei datori di lavoro. Nei primi mesi del 2013, infatti, la Provincia, la Camera di Commercio, le banche partecipanti e CGIL, CISL e UIL hanno confermato l’impegno a proseguire le attività sino al 31.12.2013. In particolare, alla data del 30 giugno 2013 sono state complessivamente accolte n. 391 (di cui n. 44 nel primo semestre 2013) domande di anticipazione presentate da titolari di indennità di CIGO, CIGS, CIG in deroga e mobilità, oltre a n. 136 domande di sospensione delle rate di mutuo (di cui n. 3 nel primo semestre 2013) L’aumento delle richieste di sostegno registrato nella prima metà del 2013 si ricollega evidentemente ad una modifica introdotta nella normativa che disciplina la materia, nel senso che dal 01.01.2013 è stata eliminata la procedura che consentiva all’azienda di chiedere all’INPS l’anticipazione diretta della CIG in deroga contestualmente alla richiesta volta ad ottenere l’autorizzazione all’ammortizzatore.

2) Gli interventi finanziati dal Fondo di solidarietà

2.1 Il Fondo di solidarietà

E’ proseguita anche l’attuazione degli interventi finanziati dal Fondo di solidarietà, costituito sin dal 2009 e volto a sostenere i lavoratori, le famiglie e le imprese nel contrastare gli effetti negativi prodotti dalla crisi economica e occupazionale e attentamente monitorato da un apposito Tavolo tecnico composto da Provincia, Camera di Commercio, CGIL, CISL e UIL. Tali interventi sono stati inizialmente riuniti nel progetto “Solidali attraverso il lavoro”, cofinanziato da Provincia, CCIAA e Fondazione Cariplo: a) il sostegno alle cooperative sociali di tipo B nel mantenimento del posto di lavoro delle persone disabili; b) l’erogazione di incentivi alle imprese che assumano determinate categorie di lavoratori ritenuti particolarmente deboli nell’inserimento nel mercato del lavoro; c) la concessione di microcrediti a tasso zero a favore di lavoratori in CIGO, CIGS, CIG in deroga e mobilità, nonché disoccupati con indennità. Successivamente, il progetto è stato implementato sia sotto il profilo delle risorse finanziarie destinate (le risorse complessivamente destinate al Fondo fino ad oggi e provenienti da varie fonti ammontano a circa 1.400.000,00 euro) sia sotto il profilo della tipologia degli interventi avviati, come descritto nei paragrafi che seguono e che illustrano soltanto gli interventi a tutt’oggi attivi:

2.2. Gli incentivi all’assunzione di determinate categorie di lavoratori, particolarmente deboli nell’inserimento nel mercato del lavoro

La misura – gestita sotto il profilo amministrativo dalla Camera di Commercio per la maggiore prossimità della stessa al sistema produttivo locale – aveva già dimostrato notevole successo nel territorio nella prima edizione, avviata con la pubblicazione del primo bando nel gennaio 2010, portando all’assunzione di n. 105 persone, di cui n. 7 donne disoccupate senza ammortizzatori sociali (n. 5 a T.I. e n. 2 a T.D. per 12 mesi), n. 2 uomini over 45 disoccupati senza ammortizzatori sociali (assunti a T.D. per 12 mesi) e n. 96 lavoratori precari (tutti assunti a tempo indeterminato), con l’impegno di complessivi euro 256.742,50. Fra il 2011 e il 2012 è stata, quindi, attuata la seconda fase dell’intervento, che il Tavolo di monitoraggio del Fondo di solidarietà ha deciso di rifinanziare proprio in considerazione dell’efficacia dimostrata, riutilizzando parte (euro 140.000,00) delle risorse destinate alla realizzazione dell’intervento dedicato al microcredito (di seguito descritto) che è stato scarsamente utilizzato da parte dei lavoratori del territorio provinciale. Tuttavia, alla luce delle evoluzioni della situazione occupazionale, il Tavolo aveva deciso di ridefinire il target dei lavoratori potenzialmente beneficiari ampliandolo alle donne non occupate e agli uomini under 45 disoccupati di lunga durata e ritenendo, per i lavoratori/lavoratrici over 45, l’incentivo compatibile con la mobilità.

60 Tale seconda fase, avviata con la sottoscrizione di un apposito Protocollo approvato con D.G.P. n. 208 del 20.04.2011 fra Provincia, CCIAA, CGIL, CISL e UIL e la pubblicazione di un secondo bando nel luglio 2011 a cura della CCIAA, ha portato all’assunzione di n. 127 persone, di cui n. 4 donne disoccupate senza ammortizzatori sociali (n. 3 assunte a T.I. e n. 1 assunta T.D. per 12 mesi), n. 4 uomini over 45 disoccupati senza ammortizzatori sociali (3 assunti a T.I. e 1 assunto a T.D. per 12 mesi) e n. 119 lavoratori precari (tutti assunti a tempo indeterminato), con l’impegno finanziario di circa euro 350.000,00. L’intervento si è concluso alla fine del 2012; la CCIAA ha rendicontato alla Provincia i pagamenti effettuati e la Provincia ha liquidato alla CCIAA il contributo previsto di euro 140.000,00. Successivamente, con D.G.P. n. 418 del 14.11.2012 è stato approvato un ulteriore Protocollo d'intesa tra Provincia, CCIAA, CGIL, CISL e UIL per la gestione, con modalità analoghe alle precedenti, della terza fase dell'intervento, in considerazione della sua particolare efficacia. Il Tavolo ha ritenuto di estenderne l'applicabilità agli enti gestori di unità di offerta socio-sanitarie aventi sede accreditata nel territorio provinciale (RSA) e di includere tra i destinatari anche i lavoratori parti di contratti di associazione in partecipazione con apporto di lavoro. Per l'attuazione dell'iniziativa, con la sopra citata D.G.P. è stata impegnata dalla Provincia la somma di euro 215.000,00, a cui si è aggiunto il contributo della CCIAA per euro 53.000,00. Per accrescere ulteriormente l’impatto dell’iniziativa sul territorio, nel gennaio 2013 si sono aggiunti i contributi di altri soggetti (Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore e Consigliera provinciale di parità, per complessivi euro 32.000,00) e il Tavolo di coordinamento del Fondo ha demandato alla CCIAA la presentazione di una domanda di cofinanziamento per ulteriori euro 200.000,00 nell'ambito del “Bando Emblematiche Provinciali 2012” emanato dalla Fondazione Comunitaria per la provincia di Cremona. In data 31.01.2013 (data di scadenza del bando), la CCIAA ha dunque presentato il progetto “LAVORO SUBITO”, che prevede due ambiti di intervento, il primo dei quali riprende in toto l'azione sopra indicata. In attesa della decisione della Fondazione Cariplo circa l’ammissibilità del progetto al finanziamento, il partenariato ha comunque avviato l’iniziativa, mediante la pubblicazione di un apposito avviso in data 13 febbraio 2013, a cura della Camera di Commercio, con apertura dello sportello per accogliere le richieste a far tempo dal 1° marzo 2013. Nel mese di aprile, la Fondazione Cariplo ha comunicato un primo esito della valutazione, richiedendo alla Camera di Commercio e alla Provincia una rimodulazione del progetto, stante la propria di dichiarata impossibilità di erogare finanziamenti ad enti profit (quali le imprese) in qualunque forma.

2.3. I tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo

A seguito di tale richiesta, in accordo con i componenti del Tavolo di coordinamento del Fondo di solidarietà, la Provincia e la Camera di Commercio hanno rimodulato il progetto “LAVORO SUBITO”, prevedendo un’azione aggiuntiva volta a promuovere l’occupazione mediante esperienze di tirocinio di inserimento/reinserimento lavorativo. I destinatari sono stati individuati, in prima istanza, nei lavoratori over 45 (inoccupati o disoccupati, anche in mobilità non indennizzata) e, in seconda istanza, nei giovani fino a 34 anni (inoccupati o disoccupati, anche in mobilità non indennizzata): due categorie di persone che si trovano in particolare difficoltà nel territorio provinciale. A tale nuovo intervento sono stati destinati i 170.000,00 euro del cofinanziamento Cariplo che erano stati previsti – nella stesura originaria del progetto – per l’incremento delle risorse finanziarie destinate dal territorio (euro 300.000,00) agli incentivi all’assunzione. Contestualmente si è provveduto al monitoraggio dello stato d’avanzamento dell’intervento per quanto concerne il Bando Occupazione già pubblicato: è risultato che, delle risorse messe a disposizione dal territorio, pari a complessivi 300.000,00 euro, ne è già stata impegnata interamente (per euro 270.000,00) la quota destinata alle imprese iscritte nel registro presso la Camera di Commercio, mentre è stata impegnata al 50% (per euro 15.000,00) la quota riservata all’erogazione di incentivi all’assunzione da parte di enti gestori di RSA. Nel mese di luglio è pervenuta la conferma, da parte della Fondazione Cariplo, circa l’ammissibilità al finanziamento del progetto “LAVORO SUBITO” nella sua nuova stesura. Si procederà, pertanto, all’assunzione dei conseguenti atti amministrativi, necessari all’attuazione del nuovo intervento: in primis, si attenderà la prima seduta di Giunta per l’approvazione di un apposito Protocollo d’intesa che disciplini i rapporti fra Camera di Commercio e Provincia di Cremona relativamente

61 all’attuazione del nuovo intervento avente ad oggetto la promozione dell’occupazione mediante tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo.

2.4. Il sostegno al reddito attraverso la concessione di microcrediti a tasso zero

La misura consiste nella concessione di microcrediti a tasso zero (con tasso al 3% a carico del Fondo di solidarietà), erogati dalle banche locali sopra citate a favore di lavoratori in CIGO, CIGS, CIG in deroga e mobilità, nonché di lavoratori disoccupati con indennità, e garantiti da un Fondo di garanzia appositamente costituito presso la Provincia. Come sopra anticipato, l’intervento non è stato particolarmente utilizzato: alla data odierna, infatti, sono state avanzate e accolte soltanto n. 5 domande di microcredito – con un impegno finanziario di circa 8.500,00 euro – nonostante ancora nell’ottobre 2010 il Tavolo di monitoraggio del Fondo avesse apportato, in accordo con le banche, alcune modifiche procedurali volte a rendere l’opportunità più accessibile: modifiche approvate con D.G.P. n. 475 del 13 ottobre 2010. Già nel 2011, proprio in considerazione del mancato utilizzo della misura e per garantire il più efficace utilizzo delle risorse a disposizione, i componenti del Tavolo di monitoraggio avevano ritenuto opportuno rivalutare la destinazione delle risorse impegnate per questo intervento: avevano, pertanto, deciso di mantenerne una quota minore ancora destinata all’intervento (circa euro 20.000,00), ma anche di devolverne una parte (euro 140.000,00) per rifinanziare gli incentivi alle imprese che assumono determinate categorie di persone ritenute particolarmente deboli nell’accesso al mercato del lavoro (misura implementata come sopra descritto) e un’altra parte (euro 50.000,00) per avviare un nuovo intervento, volto ad offrire una garanzia alle operazioni di anticipazione delle indennità di CIGS previste dal Protocollo per l’anticipazione sociale degli ammortizzatori in casi di criticità, descritto nel paragrafo che segue.

2.5. La garanzia per l’anticipazione della CIGS in casi di criticità

Il nuovo intervento volto ad offrire una garanzia alle operazioni di anticipazione delle indennità di CIGS previste dal Protocollo per l’anticipazione sociale degli ammortizzatori in alcuni casi particolarmente delicati, nei quali l’impresa datrice di lavoro sia stata dichiarata fallita o ammessa ad altre procedure concorsuali e le procedure per la concessione dell’anticipazione dell’indennità da parte delle banche si presentino particolarmente rischiose per le stesse. Alla nuova misura erano stati destinati, oltre ai 50.000,00 euro provenienti dal Fondo di solidarietà, ulteriori 40.000,00 euro messi a disposizione da quattro delle banche locali che partecipano all’iniziativa prevista dal Protocollo sull’anticipazione sociale degli ammortizzatori (Banca Cremonese di Credito cooperativo, Banca Cremasca di credito cooperativo, Cassa Padana BCC, Credito Cooperativo dell’Adda e del Cremasco Cassa Rurale). Al fine di dare attuazione all’intervento, erano stati elaborati – e approvati con D.G.P. n. 243 del 11.05.2011 – un apposito Protocollo d’intesa e un apposito Regolamento che estendeva alle fattispecie sopra descritte – di anticipazione dell’indennità di CIGS nell’ipotesi di fallimento dell’impresa – l’operatività del Fondo di garanzia costituito per le operazioni di microcredito. In data 13 marzo 2012, in occasione della verifica dello stato di avanzamento degli interventi finanziati dal Fondo, i partecipanti al Tavolo di monitoraggio avevano verificato che l’ultima misura non era ancora stata utilizzata. Si è, pertanto, deciso di ridurre la quota di finanziamento destinata a questo intervento, devolvendone la metà (euro 25.000,00) all’attuazione di un nuovo intervento, ritenuto di più immediata emergenza: l’erogazione di attività formative ad hoc, mirate a formare i singoli lavoratori in funzione di specifiche esigenze di assunzione, già concretamente individuate (intervento descritto nel paragrafo seguente). Nelle settimane successive, le quattro banche locali di credito cooperativo partecipanti all’intervento hanno espresso il loro parere favorevole in merito alla diversa destinazione di parte delle risorse provinciali dedicate all’intervento: tuttavia, per conseguenza, hanno ritenuto di ridurre anch’esse del 50% la loro partecipazione finanziaria all’intervento stesso, portandola ad euro 20.000,00. Nel corso del primo semestre 2013, in accordo con le banche locali aderenti al Protocollo, sulla base della valutazione dei casi concreti verificatisi, il Tavolo di coordinamento del Fondo ha ritenuto di estendere l’intervento, oltre a tutti i casi di CIGS per ammissione dell’impresa a procedura concorsuale, anche ai casi di liquidazione volontaria.

62 Quanto alle richieste effettive di anticipazione, nel primo semestre 2013 ne sono accordate n. 8 dalla banche aderenti, assistite dalla garanzia concessa in parte della Provincia (nella misura del 55,55%) e in parte dalle quattro BCC cofinanziatrici dell’iniziativa (nella misura del 44,45%).

2.6. La riqualificazione mirata a diretta nuova occupazione

Come sopra anticipato, l’intervento consiste nel sostenere finanziariamente l’erogazione di attività formative ad hoc, mirate a formare i singoli lavoratori in funzione di specifiche esigenze di assunzione, già concretamente individuate, in modo da incentivare specifici datori di lavoro ad assumere i lavoratori stessi in quanto già muniti delle competenze necessarie per iniziare a svolgere le mansioni assegnate. L’intervento, inserito nel 2012 nel quadro dell’Atto negoziale – ambito Lavoro già più volte citato, è finanziato in parte dal Fondo di solidarietà (per euro 25.000,00) e in parte da risorse residue regionali (per euro 80.000,00) che la Provincia è stata autorizzata ad utilizzare proprio per la sua attuazione. Rientrando fra gli interventi di politica attiva del lavoro cofinanziati nell’ambito dell’Atto negoziale citato, l’intervento si trova diffusamente descritto nel successivo capitolo “4) Interventi di politica attiva”, paragrafo “4.4 Interventi di riqualificazione mirata a diretta nuova occupazione”, del presente progetto “01_02 Sostegno ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese”.

2.7. Le “risorse Tamoil”

Nel mese di giugno 2011 il Fondo di solidarietà si era arricchito di un ulteriore contributo, pari a 200.000 euro, messi a disposizione da Tamoil Italia Spa, in occasione della sottoscrizione dell’accordo raggiunto in data 1 aprile 2011 per la tutela dei lavoratori dipendenti dalla società e sospesi o espulsi dal ciclo produttivo a seguito della cessazione dell’attività di raffinazione della stessa. Con particolare riferimento a tali risorse, il Tavolo di monitoraggio del Fondo di solidarietà aveva avviato immediatamente una riflessione, volta a verificare le modalità di impiego più opportune ed aveva ritenuto, in proposito, di destinare in prima battuta le risorse prioritariamente ad interventi a favore dei lavoratori espulsi o in procinto di essere espulsi da imprese del c.d. indotto, ossia dalle imprese che avevano con TAMOIL contratti d’appalto di una certa consistenza e stabilità. Pertanto, le OO.SS. si erano attivate per chiedere a Tamoil l’individuazione di tali imprese e Tamoil, con nota del 08 giugno 2011, aveva elencato una serie di n. 8 imprese: imprese che la Provincia aveva provveduto subito a contattare individualmente per verificare se vi fossero lavoratori (residenti nel territorio provinciale cremonese) che si trovavano in tali situazioni di difficoltà. Nel contempo, le OO.SS. e la CCIAA avevano verificato la possibilità di individuare altre imprese non comprese nell’elenco, anche attraverso gli archivi INPS e INAIL. Tuttavia, la ricerca non aveva sortito effetti positivi. All’esito dei contatti presi dalla Provincia con le imprese indicate da Tamoil nel corso della seconda metà del 2011, sfociati in uno specifico incontro tenutosi nel mese di settembre con alcune di esse, il Tavolo di monitoraggio aveva verificato che il problema si riduceva, ad allora, solo alcuni pochi casi che sono stati prontamente presi in carico dal Servizio politiche del lavoro e gestione qualità della Provincia, attraverso il piano provinciale “Percorsi di reimpiego”, mentre aveva ritenuto opportuno rivalutare la situazione all’inizio del 2012. Così è avvenuto, anche perché all’inizio del 2012 la Provincia è stata direttamente contattata dall’impresa Pedevilla con sede legale a Roma e sede operativa a Milano, che a causa della cessazione dell’attività di raffinazione Tamoil, aveva previsto licenziamento dal 1 marzo 2012 per n. 3 lavoratrici residenti nel territorio provinciale (n. 1 cuoco, n. 1 aiuto cuoco, n. 1 addetto servizi mensa). Fissato un incontro presso la Provincia per 13 marzo 2012, il rappresentante di Pedevilla ha presentato più dettagliatamente la situazione, impegnandosi a riferirla ai lavoratori interessati ed invitandoli a prendere contatti direttamente con gli uffici della Provincia: uffici che, tuttavia, non sono mai stati contattati dalle persone interessate. Risultando, così ridimensionata la consistenza del problema del c.d. indotto Tamoil, il Tavolo di monitoraggio del Fondo ha ritenuto opportuno utilizzare € 150.000,00 delle risorse erogate da Tamoil per il ri-finanziamento dell’iniziativa di cui al paragrafo 2.2. precedente, volta a promuovere l’occupazione mediante l’erogazione di incentivi all’assunzione di determinate categorie di lavoratori – non solo provenienti dall’indotto TAMOIL – ritenute particolarmente deboli nell’accedere o nel permanere nel mercato del lavoro.

63 Proprio per la sua rilevanza, riconosciuta da Regione Lombardia, anche questo intervento è stato espressamente inserito nel contesto dell’Atto negoziale fra Regione e Provincia – ambito Lavoro, con il titolo “Incentivi alle imprese per l’assunzione di lavoratori in particolare difficoltà nell’inserimento nel mercato del lavoro e per lavoratori provenienti dal cosiddetto “indotto Tamoil””. Quanto ai rimanenti 50.000,00 euro, il Tavolo di coordinamento del Fondo, riunitosi in proposito in data 06 agosto 2013, sta valutando le modalità di impiego più opportune, a fronte di alcune proposte provenienti dal territorio.

3) Gli interventi di politica passiva del lavoro

3.1. Le crisi aziendali e la CIG in deroga

3.1.1 Il sostegno alla gestione di crisi aziendali

La Provincia, in stretta sinergia con le Parti Sociali, con gli operatori accreditati, con altre amministrazioni pubbliche e con gli enti locali interessati, continua a rendersi parte attiva nell’affrontare situazioni di crisi aziendale. In particolare, nei mesi scorsi, il Servizio Politiche per il Lavoro e Gestione Qualità è stato chiamato a fornire il proprio supporto tecnico-giuridico negli incontri che hanno interessato le seguenti realtà produttive:

- Alberti Srl, con sede legale a Crema (CR); - Fratelli De Poli Srl, con sede legale a Rivolta d’Adda (CR); - Gruppo Ferla (Idraulica Ferla Multiservice e Ferla Energy), con sede legale a Credera Rubbiano (CR); - ICC Italian Cable Company Spa, con sede legale a Bolgare (BG) ed unità operativa a Castelverde (CR); - La Baia Società Cooperativa Sociale, con sede legale a Crema (CR) ed unità operativa a Chieve (CR); - L’Alternativa Società Cooperativa Sociale, con sede legale a Crema (CR); - Macrolegno Spa, con sede legale a Scandolara Ravara; - Europea Spa, con sede legale a Isola Dovarese (CR). Il Servizio Politiche del Lavoro e Gestione Qualità si è reso, inoltre, disponibile a fornire il proprio supporto tecnico-giuridico alle parti sociali anche nella predisposizione di accordi sindacali finalizzati alla richiesta di CIG in deroga rientranti nella competenza istruttoria di Regione Lombardia ed ARIFL.

3.1.2 La CIG in deroga

Si ricorda che a partire dal 1 gennaio 2013 è entrato in vigore l’Accordo Quadro sugli Ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia – anno 2013, siglato tra Regione Lombardia e Parti Sociali lombarde in data 13 dicembre 2012, con il quale sono state introdotte nuove regole in materia di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga e alle correlate politiche attive.

In data 28 gennaio 2013 è stato sottoscritto 2013 tra Regione Lombardia e Parti Sociali lombarde il Patto per le Politiche Attive anno 2013.

Sempre in data 28 gennaio 2013, è stato sottoscritto tra Regione Lombardia e Province lombarde il Protocollo d’intesa per l’attuazione dell’Accordo Quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga 2013. Con il suddetto Protocollo, viene ribadita in capo alle Province la competenza in materia di istruttoria e validazione di tutte le richieste di trattamenti di sostegno al reddito presentate dai datori di lavoro rientranti nella c.d. “Tipologia 1” (“Imprese, aziende e datori di lavoro non rientranti nei requisiti di accesso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria previsti dalla legislazione ordinaria, comprese quelle del settore edilizia”), concernenti l’intervento “A” di cui ai punti 1.3.1 e 1.4.1. dell’Accordo Quadro 2013 sopra richiamato.

Al fine di dare la più ampia diffusione a queste nuove disposizioni e per fornire con la massima tempestività ogni utile informazione alla rete già consolidata tra parti sociali, datori di lavoro e studi di consulenza, si è provveduto:

64 ad incontrare, presso la sede dell’Ordine provinciale dei Consulenti del Lavoro, insieme alla Direzione Provinciale INPS, i consulenti del lavoro del territorio per illustrare in modo dettagliato tutte le novità riguardanti l’applicazione delle nuove regole procedurali; a garantire una costante consulenza individuale (telefonica, personale, tramite e-mail, …) che nei primi sei mesi dell’anno ha raggiunto il numero di quasi 1.000 contatti; ad inviare alla rete, con cadenza almeno mensile, gli estratti di tutti i verbali del Tavolo di Informazione e Confronto nonché tutti gli aggiornamenti in ordine ad ogni nuova indicazione nella materia in parola fornita da Regione Lombardia.

Al fine di sostenere le imprese e i lavoratori nella difficile situazione economica, è continuata in modo intenso la gestione della fase istruttoria delle istanze di CIG in deroga a valere sull’AQ 2013 “smistate” dalla Regione Lombardia tramite il sistema informativo GE.FO.

Il ruolo strategico della Provincia in materia di politiche passive ha trovato ulteriore conferma se si considera che nei primi sei mesi dell’anno – vale a dire in vigenza dell’AQ 2013 – primo semestre (01/01/2013-30/06/2013): sono state istruite 356 istanze di CIG in deroga; sono state validate, attraverso n. 6 riunioni del Tavolo di Informazione e Confronto, 346 istanze di CIG in deroga ; sono stati coinvolti 1.480 lavoratori, di cui 888 maschi e 592 femmine; sono state validate complessivamente n. 607.797 ore di CIG in deorga; sono state impegnate risorse pari a complessivi € 5.968.566,54.

Alla data del 30 giugno 2013 sono state autorizzate da Regione Lombardia n. 105 istanze di CIGD a valere sull’AQ 2013 – primo semestre 2013 rispetto alle n. 346 istanze validate dalla Provincia, a partire dal mese di febbraio 2013. Si resta in attesa dei nuovi decreti regionali di autorizzazione.

In data 2 luglio 2013, è stato sottoscritto tra Regione Lombardia e Parti Sociali lombarde l’Accordo Quadro sui criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia – secondo semestre 2013, attraverso il quale è stata ribadita la necessità di garantire, anche per la seconda parte dell'anno in corso, la continuità nella protezione sociale dei lavoratori dipendenti da datori di lavoro con unità produttive/operative ubicate nel territorio lombardo colpiti da sospensioni e cessazioni dell’attività produttiva. L'Accordo Quadro relativo al secondo semestre 2013 ribadisce i seguenti elementi essenziali già introdotti negli anni precedenti, ed in particolare: - rinnovato e crescente impegno, condiviso anche a livello aziendale e territoriale/settoriale, per la formazione/riqualificazione e, in caso di esuberi, ricollocazione dei lavoratori attraverso un utilizzo finalizzato delle politiche attive del lavoro connesse con la corresponsione delle indennità; - concorso delle risorse pubbliche, private e paritetiche sociali per rendere effettivo l’ottimale utilizzo di tutti gli istituti di tutela del reddito in costanza di rapporto di lavoro e loro correlazione con gli interventi di politiche attive del lavoro; - promozione delle condizioni per facilitare l’accesso agli ammortizzatori sociali previsti dalla legislazione ordinaria per la tutela del reddito in costanza di rapporto di lavoro, in particolare i contratti di solidarietà difensivi sia di tipo A (aziende rientranti nel campo di applicazione della disciplina in materia di CIGS - art. 1 legge n. 863/84) che di tipo B (aziende non rientranti nel regime di CIGS e per le aziende artigiane - art. 5 comma 5 legge n. 236/93); - centralità degli accordi sindacali aziendali come espressione della responsabilizzazione di tutte le parti coinvolte (datori di lavoro e loro associazioni, lavoratori e loro organizzazioni sindacali).

Le parti firmatarie dell’AQ 2013 secondo semestre hanno stabilito di incontrarsi entro il prossimo 1° ottobre per definire le prospettive e le modalità di prosecuzione dell'intervento degli ammortizzatori in deroga.

L’Accordo Quadro relativo al secondo semestre 2013, che esplicherà i propri effetti fino al 31 dicembre 2013, pur riproponendo nella sua struttura l’impostazione generale adottata per il primo semestre 2013,

65 introduce, tuttavia, alcuni nuovi aspetti procedurali - in vigore dal 1° luglio 2013 – circa i quali il Servizio Politiche del Lavoro e Gestione Qualità sta fornendo adeguata e puntuale informazione a tutti gli attori del mercato del lavoro locale (parti sociali, consulenti del lavoro e lavoratori).

A far data dal 15 luglio, Regione Lombardia, sempre attraverso il sistema informativo GE.FO, ha cominciato a “smistare” alla Provincia le prime istanze di CIGD relative al 2° semestre AQ 2013. Il Servizio Politiche del Lavoro e Gestione Qualità sta provvedendo puntualmente alla corretta istruttoria delle stesse continuando a fornire tutte le necessarie indicazioni operative in merito alla corretta applicazione dei contenuti dell’ Accordo Quadro 2013 – 2° semestre anno 2013 ai componenti del Tavolo di Informazione e Confronto e a tutti gli studi di consulenza del territorio (circa 180), che risultano referenti delle istanze in parola.

In data 19 luglio, il Servizio ha partecipato, presso la sede dello STER di Cremona, al Seminario informativo – organizzato da Regione Lombardia – in tema di nuove regole procedurali e modalità applicative dell'Accordo Quadro sugli ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia – secondo semestre anno 2013.

3.2. La mobilità

L’Unità operativa per la mobilità, incardinata presso il Servizio di coordinamento dei CPI, ha esercitato puntualmente le funzioni attribuite dalla Regione in materia di mobilità dei lavoratori; sono state validate, sino al mese di luglio, n. 7 liste provinciali mensili di mobilità, secondo la tempistica fissata dalla Regione Lombardia. L’Unità Operativa Mobilità si occupa direttamente dell’istruttoria delle istanze di inserimento in mobilità indennizzata ai sensi della Legge n. 223/91, conseguenti a licenziamento collettivo.

A loro volta, i quattro Centri per l’impiego hanno provveduto alla ricezione e all’istruttoria delle istanze presentate dai singoli lavoratori licenziati individualmente per giustificato motivo oggettivo fino al 30/12/2012 domiciliati nel territorio di rispettiva competenza. Si deve ricordare dal 01/01/2013 non è più possibile all’iscrizione in lista di mobilità ai sensi della legge 236/93 a seguito della mancata proroga dell’istituto e della copertura finanziaria .

L’attività complessivamente svolta alla data del 31.07.2012 ha consentito la trattazione, da parte dei quattro Centri e dell’Unità Operativa Mobilità, per quanto di loro rispettiva competenza, delle posizioni dei lavoratori indicati nella seguente tabella.

TOTALE LAVORATORI ISCRITTI IN LISTA DI MOBILITÀ DAL 01.01.2013 AL 31.07.2013 AI SENSI DELLA L. n. 223/91 e L. n. 236/93 SUDDIVISI PER CENTRO PER L’IMPIEGO E PER DOMICILIO

M F Totale % CPI Cremona 101 63 164 36,28% CPI Crema 106 72 178 39,38% CPI Casalmaggiore 18 4 22 4,87% CPI Soresina 40 18 58 12,83% altri CPI Reg.Lombardia 20 4 24 5,31% CPI di altre regioni 6 0 6 1,33% TOTALE 291 161 452 % uomini/donne 64,38% 35,62% 100%

Sul totale di n. 452 nuovi iscritti, 258 hanno subito un licenziamento individuale entro il 30/12/2012, mentre sono 194 i lavoratori e lavoratrici iscritti in conseguenza di licenziamento collettivo.

4) Gli interventi di politica attiva del lavoro

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4.1. Il tavolo di governance

Lo scorso 12 luglio è stato convocato il Tavolo di governance per la presentazione ufficiale alle parti sociali del territorio dei progetti che la Provincia sta mettendo in campo per facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e, in particolare: i servizi per il lavoro erogati dai Centri per l’Impiego provinciali, con particolare riferimento al servizio di Incontro Domanda Offerta di lavoro (IDO); il progetto FIxO finalizzato a sostenere le scuole secondarie superiori nell’organizzazione e nel rafforzamento dei servizi di orientamento al lavoro e alle professioni e dei servizi di placementi il progetto “Identità al lavoro” finalizzato a favorire la consapevolezza di una più complessa Identità al Lavoro come presupposto per la costruzione di qualsiasi identità professionale e a promuovere il consolidamento negli studenti di alcune competenze chiave funzionali alla costruzione di una identità lavorativo-professionale il progetto Alternanza Scuola Lavoro come momento di avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro il progetto “ProvincEgiovani al lavoro” che si pone l’obiettivo specifico di riattivare/sostenere i percorsi motivazionali al lavoro con particolare attenzione ai giovani fuori dal circuito formativo/lavorativo e in condizioni di “disempowerment”, attraverso servizi di empowerment e una modalità comunicativa e di coinvolgimento che utilizzi al meglio le nuove tecnologie di informazione e comunicazione L’Assessore provinciale al Lavoro ha, inoltre, comunicato durante l’incontro in parola che la Provincia ha formalmente richiesto la possibilità che anche le imprese del territorio cremonese possano accedere al progetto sperimentale “Ponte Generazionale” finalizzato a sostenere l’ingresso di giovani nel mercato del lavoro garantendo parallelamente il posto di lavoro ai dipendenti over 57 fino al momento in cui verrà raggiunta l’età per il pensionamento

4.2. Le azioni di reimpiego in partenariato

Nell’ambito dell’Avviso “Azioni di reimpiego in partenariato” (emanato da Regione Lombardia con D.D.U.O. n. 4878) la Provincia ha aderito ad una nuova partnership - costituitesi per sostenere la ricollocazione dei lavoratori provenienti dalla cooperativa sociale “L'Alternativa” con sede legale a Crema, ora sospesi in CIG in deroga a zero ore. La partnership, che ha preso in carico circa 15 lavoratori con Dote Ricollocazione, ha presentato il progetto “Partenariato per il reimpiego: azioni di ricollocazione nel settore delle cooperative sociali” (approvato da Regione Lombardia con decreto n. 3986 del 14/05/2013) cui partecipano i seguenti soggetti: Cr.Forma (Capofila) MESTIERI Consorzio di Cooperative Sociali s.c.s. Consorzio Arcobaleno Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cremona CGIL – CISL - UIL

Proseguono le attività poste in essere dalle altre due partnership, che complessivamente hanno in carico circa 50 lavoratori, cui ha aderito la Provincia e in particolare P.A.C.S.: Partner in Azione per la Cooperazione Sociale (approvato da Regione Lombardia con decreto n. 293 del 22/01/2013) cui partecipano i seguenti soggetti: Consorzio Mestieri (Capofila) Consorzio Arcobaleno Enaip Lombardia Workopp CGIL – CISL - UIL “Reimpiego e partenariato nel settore della cosmesi” (approvato da Regione Lombardia con decreto n. 12391 del 20/12/2012) cui partecipano i seguenti soggetti: IAL Lombardia (Capofila) ALI - Agenzia per il lavoro Associazione Industriali CGIL - CISL – UIL

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4.3. Il progetto “Destinazione Lavoro”

A seguito della sottoscrizione, lo scorso 18 giugno 2012 del già più volte ricordato Atto negoziale tra Regione Lombardia e Provincia, si è provveduto, con determinazione dirigenziale n. 847 del 21/11/2012, ad approvare l’Avviso pubblico “Destinazione Lavoro: interventi di formazione, riqualificazione, inserimento/reinserimento lavorativo” finalizzato a favorire l’inserimento e/o il reinserimento in azienda di lavoratori provenienti da crisi aziendali e di soggetti a forte rischio di esclusione dal mercato del lavoro attraverso i servizi compresi in una “Dote Lavoro / Formazione”. Il progetto prevede anche incentivi all’assunzione – diversamente modulati a seconda della tipologia contrattuale – da riconoscere ai datori di lavoro. L’Avviso rientra nei progetti rientranti nell’Atto negoziale – Ambito Lavoro tra Regione Lombardia e Provincia. Il progetto è stato organizzato in doti lavoro/formazione destinate ai target più in “sofferenza”che, da un’analisi delle istanze rappresentate dal territorio, risultano essere quelli di seguito indicati: lavoratori in stato di disoccupazione da oltre 12 mesi attualmente privi di lavoro, lavoratori in CIGS provenienti da crisi aziendali, lavoratori iscritti nelle liste di mobilità ai sensi della legge n. 223/91 e della legge n. 236/93, a cui manchino meno di 12 mesi all’uscita dalla lista, giovani under 30 inoccupati da almeno 6 mesi. All’interno delle suddette categorie sono state evidenziate le seguenti priorità: over 45 (con valenza trasversale sui target a, b, e c), donne in stato di disoccupazione da oltre 12 mesi ed attualmente prive di lavoro, persone sole con figli e/o familiari a carico. Le doti saranno modulate tenendo conto delle esigenze dello specifico target e verranno proposti interventi di formazione/riqualificazione e/o servizi di inserimento/reinserimento lavorativo.

Di seguito si riporta un scheda riassuntiva sullo stato di avanzamento del progetto al 31 luglio 2013:

Data di avvio: 17 dicembre 2012 Data di conclusione: 31 dicembre 2013 Finanziamento complessivo: € 620.039,44 di cui: € 372.023,66 (60%) - linea di finanziamento destinata ai “Beneficiari prioritari” € 248.015,78 (40%) - linea di finanziamento destinata ai “Beneficiari della dote” Operatori accreditati attivi: Adecco Agenzia Servizi Informagiovani CIFI CR.FORMA Eurointerim Galdus Ial Lombardia Obiettivo Lavoro Workopp Dichiarazioni lavoratori 179 inviate a verifica: Dichiarazioni risultate 142 di cui: coerenti con i requisiti di 63 riferite a beneficiari prioritari della dote partecipazione: 79 riferite a beneficiari della dote N. PIP inviati: 110 di cui 102 validati (n. 52 riferiti a beneficiari prioritari – n. 50 riferiti a beneficiari della dote) 8 invalidati

Di seguito si riportano gli esiti sulle doti concluse al 31/07/2013: n. doti concluse: 2 di cui: concluse positivamente con reinserimento con contratto di lavoro a tempo indeterminato 1 concluse positivamente con reinserimento con contratto di lavoro a tempo determinato di almeno 12 mesi: 1

68 concluse senza inserimento o per rinuncia del destinatario

In data 27 giugno si è svolto un incontro con gli operatori accreditati che hanno attivato le 102 doti al fine di verificare lo stato di avanzamento delle attività di seguito sintetizzato:

Operatore Stato di avanzamento attività Agenzia Servizi Informagiovani 1 dote in fase di conclusione a seguito di sottoscrizione di un contratto a tempo indeterminato. Rete: Galdus, Ial, CR.FORMA Avviati i seguenti percorsi formativi: - Tecniche di saldatura - Corso di contabilità - Corso paghe e contributi Avviati i seguenti servizi di inserimento: - Attivazione di due tirocini, di cui uno concluso senza inserimento

Galdus Avviati i seguenti percorsi formativi: - Operatore di contabilità (avanzato) - Operatore di contabilità (base)

CIFI Avviati i seguenti percorsi formativi: - Assistente familiare Rete: Istituto Pitagora - Informatica e contabilità

IAL 1 dote conclusa positivamente (T. Indeterminato) Avviati i seguenti percorsi formativi: - Tecniche di saldatura (concluso) - Corso di contabilità e buste paga (concluso) - Corso per magazziniere e operatore d'ufficio Avviati i seguenti servizi di inserimento: - Attivazione di 6 tirocini - 3 contratti a tempo determinato in corso

CR.FORMA CREMONA Avviati i seguenti percorsi formativi: - Corso di contabilità e buste paga

EUROINTERIM 1 dote conclusa positivamente (T. determinato 12 mesi) Avviati i seguenti servizi di inserimento: - Attivazione di servizi di scouting aziendale

OBIETTIVO LAVORO 1 dote in fase di conclusione a seguito di sottoscrizione di un contratto a tempo indeterminato Rete: CR.FORMA Crema Avviati i seguenti percorsi formativi: - Corso paghe e contributi Avviati i seguenti servizi di inserimento: - Attivazione di servizi di scouting aziendale che hanno portato i beneficiari alla sottoscrizione di n. 8 contratti di lavoro (t. determinato – somministrazione)

ADECCO Avviati i seguenti percorsi formativi: - Tecniche di saldatura (concluso) Rete: IAL Avviati i seguenti servizi di inserimento: - Si sta procendo all'aggiornamento dei CV a seguito della conclusione del percorso formativo. Si prevede di effettuare due invii alle aziende: uno nella prima settimana di luglio (per esigenze temporanee/stagionali) e uno a inizio settembre per inserimenti con contratti più stabili

4.4. Interventi di riqualificazione mirata a diretta nuova occupazione

69 Al fine di dare un importante segnale in tema di ricollocazione – come già anticipato nel precedente capitolo “2) Interventi finanziati dal Fondo di solidarietà” – è stato predisposto uno specifico intervento finalizzato a favorire il concreto inserimento, presso una nuova realtà produttiva, di lavoratori provenienti da situazioni di crisi attraverso lo strumento della formazione / riqualificazione. Il progetto è stato formalmente approvato nell’Atto negoziale – ambito Lavoro, nel cui contesto, oltre ai 25.000,00 provenienti dal Fondo di solidarietà, sono stati destinati all’intervento ulteriori euro 80.000,00 (derivanti da somme residue, già introitate nel bilancio provinciale per effetto di precedenti finanziamenti regionali ex L. n. 236/93, messi a disposizione attraverso bandi provinciali e rimaste inutilizzate dagli operatori accreditati per i servizi al lavoro e formativi) per la complessiva somma di euro 105.000,00. Per la sua attuazione, la Provincia ha promosso la sottoscrizione di uno specifico Protocollo d’intesa a sostegno di “Interventi di riqualificazione per diretta nuova occupazione”, siglato da Provincia, CCIAA, CGIL, CISL, UIL: quale organismo di coordinamento dell'intervento, è stato individuato il Tavolo di monitoraggio del Fondo di solidarietà. Il Protocollo, approvato con D.G.P. n. 176 del 08.05.2012, riconosce ai lavoratori destinatari dell’intervento la possibilità di frequentare, presso un operatore accreditato IFP nel territorio, un percorso formativo breve volto all’acquisizione di competenze specifiche connesse al nuovo posto di lavoro, sulla base di uno specifico accordo sindacale sottoscritto dalle parti sociali coinvolte, dall’ente che erogherà la formazione, dai lavoratori interessati e dal nuovo datore di lavoro che si impegna all’assunzione. All’iniziativa hanno aderito, mediante la sottoscrizione di uno specifico atto di impegno (Atto di adesione) i seguenti 13 enti accreditati per i servizi formativi nel territorio provinciale: Istituto Pitagora, Scuola Edile Cremonese, Cr.Forma, Consorzio Arcobaleno, Ecipa-Cna, Servimpresa, Iis Galilei, Galdus, Enaip, Elfi- Confartigianato, Cesvip, Api Servizi, Ial Lombardia. Quanto all’utilizzo dello strumento, già nel 2012 era stato sottoscritto un apposito Accordo sindacale che prevedeva il sostegno finanziario a percorsi di riqualificazione di n. 6 lavoratrici che saranno assunte da n. 3 Fondazioni che gestiscono RSA: era stato di conseguenza assunto un impegno di spesa a favore del CrForma, ente erogatore della formazione (percorsi ASA e percorsi OS). In data 08 aprile 2013 si è svolto il Tavolo di coordinamento del Fondo di solidarietà che, fra l'altro, ha valutato la richiesta di intervento pervenuta dal CrForma, in quanto capofila di una rete territoriale di partenariato costituitasi nell'ambito dell'Avviso pubblico regionale "Azioni di reimpiego in partenariato", presentando il progetto denominato “RICOLLOCAZIONE NEL SETTORE DELLE COOPERATIVE SOCIALI”, volto alla costruzione di sinergie fra più soggetti, mirate alla ricollocazione di lavoratori sospesi/espulsi da cooperative sociali. Al progetto partecipa anche la Provincia, alla quale, a titolo di cofinanziamento, è stato richiesto un contributo finanziario per sostenere i costi necessari all’attuazione di percorsi di riqualificazione di n. 13 lavoratori/lavoratrici sospesi in CIGD dalla cooperativa sociale L'Alternativa di Crema (per cessazione di attività), al fine di una loro diretta nuova assunzione da parte di una nuova azienda del settore della cosmesi (società cooperativa sociale “La Tela”). In data 12 luglio si è svolto il Tavolo di coordinamento del Fondo di solidarietà che ha valutato positivamente l'Accordo sindacale raggiunto per l'attuazione dell'intervento di riqualificazione sopra descritto: accordo che ha recepito le indicazioni del precedente Tavolo di coordinamento del Fondo di solidarietà, addivenendo ad una più corretta individuazione dei fabbisogni formativi di riqualificazione per i quali richiedere il contributo finanziario della Provincia. A seguito di tale positiva valutazione, la Provincia ha assunto uno specifico impegno di spesa per la complessiva somma di euro 4.322,16, di cui euro 320,16 per la realizzazione di un percorso di "informatica applicata al settore logistico" per n. 3 partecipanti e euro 4.002,00 per realizzazione di un percorso di "utilizzo di macchine del settore cosmetico" per n. 10 partecipanti. L'impegno di spesa è stato assunto a favore del Consorzio Arcobaleno Società cooperativa sociale, ente erogatore della formazione.

PROGETTO N. 01.03: INTERVENTI PROVINCIALI IN ORDINE AI SISTEMI DI ISTRUZIONE, FORMAZIONE PROFESSIONALE E ORIENTAMENTO

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

70 Il dimensionamento scolastico: l’obiettivo è volto al monitoraggio e all’aggiornamento del piano di dimensionamento ottimale della rete scolastica, in ottemperanza alla normativa vigente e coerentemente con le esigenze organizzative delle scuole di ogni ordine e grado del territorio, per una migliore e più efficiente erogazione dei servizi scolastici.

La programmazione dell’offerta scolastica e formativa: l’obiettivo è volto all’individuazione dei percorsi da attivare nelle scuole secondarie di secondo grado e negli enti accreditati per l’a.s. 2013/2014, ponendo la massima attenzione alla formulazione di un’offerta scolastica e formativa complessivamente integrata, complementare, razionale, sostenibile e il più possibile rispondente ai fabbisogni formativi territoriali.

L’alfabetizzazione degli studenti stranieri: l’obiettivo è volto alla prosecuzione di un’iniziativa territoriale per l’alfabetizzazione linguistica di studenti stranieri iscritti nel secondo ciclo di istruzione, mantenendo il sostegno e il coordinamento della rete appositamente costituitasi con enti locali, istituzioni scolastiche e formative e ufficio scolastico territoriale.

La programmazione e l’erogazione di servizi di orientamento scolastico e professionale e la partecipazione ad iniziative correlate: l’obiettivo è volto alla realizzazione di interventi di orientamento rivolti a studenti e famiglie per una sempre migliore comprensione del sistema scolastico locale e dei possibili sbocchi professionali.

Il sostegno e il miglioramento dell’offerta formativa nelle scuole superiori: l’obiettivo è volto alla realizzazione di progetti e interventi finalizzati a supportare e migliorare l’offerta formativa delle scuole secondarie superiori di competenza provinciale, sostenendo lo sviluppo di un sistema scolastico locale che valorizzi la sinergia e la collaborazione reciproca in una logica di rete.

La Rete musicale cremonese: l’obiettivo è volto al coordinamento e al supporto alla realizzazione delle iniziative che la “rete territoriale a sostegno del sistema provinciale di istruzione e formazione per la musica e la valorizzazione dell’arte liutaria ed organaria”, nata con lo scopo precipuo di creare sinergie tra i soggetti aderenti, ritiene di volta in volta prioritarie per il sistema.

La formazione professionale in DDIF: l’obiettivo è volto ad espletare le attività amministrative e contabili riguardanti i percorsi formativi direttamente gestiti negli anni precedenti dalla Provincia (corsi nell’ambito del disagio sociale), nonché le attività definite dalla Regione anche nell’Atto Negoziale sottoscritto in data 18 giugno 2012.

La formazione professionale degli apprendisti e attività collaterali: l’obiettivo è volto alla definizione delle attività formative per apprendisti assunti ai sensi della normativa vigente, recentemente ampiamente modificata, nonché alla gestione amministrativa dell’attività, all’assunzione delle informazioni e delle conoscenze necessarie per la programmazione e allo svolgimento di attività di coordinamento dei soggetti erogatori.

La gestione di borse di studio derivanti da donazioni modali: l’obiettivo è volto all’espletamento delle procedure riguardanti i bandi per l’assegnazione di due borse di studio derivanti da donazioni modali.

La gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione regionale vigente: l’obiettivo è volto all’espletamento delle necessarie procedure amministrative e contabili per l’affitto di sale destinate ad assemblee studentesche e al trasferimento alla Provincia di Milano della quota a carico della Provincia di Cremona relativa alle spese dell’Ufficio Scolastico Regionale.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Prima di illustrare lo stato di avanzamento delle attività previste nel presente progetto, occorre premettere che alcuni degli interventi di seguito descritti rappresentano l’implementazione di iniziative avviate nel 2012

71 in attuazione di uno specifico accordo biennale sottoscritto fra la Provincia e la Regione Lombardia lo scorso 18 giugno 2012 e noto come “Atto negoziale – Ambito Istruzione e Formazione”, con il quale la Provincia è stata autorizzata ad utilizzare un notevole volume di risorse finanziarie residue, oltre a risorse proprie, per realizzare una serie di azioni ad ampio spettro, quali: il sostegno alla diffusione dell'alternanza scuola-lavoro (già descritto nel paragrafo 3 “La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoro” del progetto 01_01 della presente relazione); il rafforzamento del sistema provinciale dei servizi di orientamento scolastico e professionale; l'erogazione di servizi di orientamento, riorientamento e rimotivazione e di promozione dell'identità professionale; il sostegno ad alunni non italofoni iscritti nel sistema di istruzione e di istruzione e formazione professionale; la programmazione dei percorsi formativi in DDIF, adempimenti amministrativi e monitoraggio.

Per l’attuazione di tali interventi è stato previsto l'impegno della complessiva somma di euro 619.725,22, interamente già introitata nel bilancio provinciale e derivante da somme non utilizzate dagli operatori accreditati che hanno erogato servizi di istruzione e formazione professionale finanziati dalla Provincia con risorse regionali nelle annualità precedenti (residui 2000 e seguenti).

Lo stato di avanzamento dei vari interventi si trova, appunto, descritto nei diversi capitoli della presente relazione, in base alla specifica tematica di riferimento.

In data 10.07.2013 la Provincia ha richiesto alla Regione Lombardia – in considerazione del notevole impatto delle azioni sul territorio – di poterne prorogare il termine finale dal 31.12.2013 al 30.06.2014: richiesta a cui la Regione ha risposto positivamente con nota del 18/07/2013.

Il dimensionamento scolastico

Il piano di dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche, regolamentato dal DPR 233/98 e dalla legge 111/2011, può essere variato sia su richiesta dei Comuni, per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, sia dalla Provincia stessa, per gli istituti scolastici superiori. Al fine di condividere tempistica e modalità operative per l’elaborazione del piano di dimensionamento per l’a.s. 2014/2015, in data 28.06.2013 si è tenuto, presso la Regione Lombardia, un incontro con i rappresentanti delle Province lombarde. Con DGR n. 479 del 25/07/2013, la Regione Lombardia, nel prevedere quale termine ultimo per la trasmissione da parte delle Province delle rispettive deliberazioni, la data del 31.10.2013, ha formalizzato le linee di indirizzo esposte durante l’incontro, in particolare: per quanto riguarda l’organizzazione della rete scolastica di primo ciclo si è confermato che gli istituti scolastici devono essere definiti sulla base di soglie dimensionali medie a livello provinciale di almeno 1.000 alunni, per quanto riguarda le autonomie di secondo ciclo si è ribadito che è necessario provvedere ad una programmazione della rete che consenta il rispetto della soglia dimensionale di 600 alunni per autonomia. In casi limitati e sporadici tali soglie potranno essere derogate sulla base di specifiche ragioni di carattere geografico e socioeconomico, per il dimensionamento scolastico di primo e secondo ciclo risulta, inoltre, opportuno garantire in ciascuna autonomia il rispetto dei parametri definiti dall’art. 19, commi 5 e 5 bis del D.L: 6 luglio 2001 n. 98, convertito in legge 15 luglio 2011, n. 111 e s.m.i (600 alunni in pianura e 400 nelle aree montane e nelle piccole isole) al fine di garantire l’assegnazione del dirigente e del DSGA. Rispetto ai parametri di cui sopra, le scuole superiori sottodimensionate risultano essere l’IIS “Stradivari” di Cremona, l’Istituto Tecnico “Beltrami” di Cremona e il Liceo Scientifico “Da Vinci” di Crema. Per quanto riguarda l’Istituto “Stradivari”, date le specificità della scuola, si provvederà a richiedere una deroga ai parametri fissati, mentre per le altre scuole, nel mese di settembre, si provvederà ad organizzare specifici incontri al fine di addivenire ad una soluzione il più condivisa possibile che tenga conto di tutte le specificità delle scuole e delle esigenze del territorio.

72 Nella medesima DGR sono state fornite le indicazioni per la costituzione dei Centri Provinciali per l’istruzione degli Adulti (CPIA) e, pertanto, l’Amministrazione Provinciale, in raccordo con i comuni interessati, dovrà dimensionare i Centri a livello territoriale nel limite massimo delle autonomie prestabilite, individuando la sede scolastica idonea e la rete territoriale presso cui l’offerta sarà erogata.

La programmazione dell’offerta scolastica e formativa

In data 28.06.2013 si è tenuto presso la Direzione Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro un incontro tecnico tra i funzionari della Regione Lombardia e i funzionari delle Province Lombarde durante il quale sono state fornite alcune informazioni in ordine alla programmazione dell’offerta formativa per l’a.s. 2014/2015. La Regione ha comunicato che entro la fine del mese di luglio avrebbe emanato una DGR con linee di indirizzo operative al fine di procedere con la programmazione, anticipando, comunque, che quest’ultima dovrà tenere in considerazione anche l’offerta delle scuole paritarie, i percorsi autofinanziati e i IV anni della IeFP. Durante la riunione le Province hanno sottolineato la necessità di approfondimenti e indicazioni precise in merito alla costituzione dei CPIA e all’offerta di Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo. Le Province hanno, inoltre, evidenziato alcune criticità del sistema educativo sottolineando, in particolare, i seguenti aspetti: l’importanza di intensificare le attività di orientamento, la necessità di garantire maggiore qualità ai servizi formativi erogati, l’opportunità di rafforzare i controlli sugli operatori accreditati, l’urgenza di costruire un sistema di analisi dei dati occupazionali e dei fabbisogni formativi territoriali, condividendo fonti e modalità di rilevazione, al fine di garantire omogeneità e trasparenza al processo su tutto il territorio regionale. Con la deliberazione di Giunta Regionale n. 479 del 25.07.2013, sono state fornite alle Province le linee di indirizzo per procedere alla programmazione dell’offerta formativa per l’a.s. 2014/2015, in particolare, la Regione Lombardia ha invitato le Province a: eliminare le offerte “silenti” che nell’arco dell’ultimo biennio non hanno raccolto adesioni sufficienti all’attivazione dei relativi percorsi, mantenere i percorsi che hanno ottenuto nel tempo buoni risultati in termini di numero iscritti e di performance dal punto di vista formativo ed occupazionale, in coerenza con l’evoluzione della domanda e con i profili professionali richiesti dal mercato del lavoro, garantire un’articolazione adeguata dei percorsi evitando sovrapposizioni e duplicazioni, condividere la programmazione con le autonomie locali e funzionali, con l’USR, l’UST e gli organismi di rappresentanza delle realtà economiche e sociali, considerare l’eventuale offerta terziaria di carattere accademico e non, garantire un’adeguata distribuzione sul territorio tenendo conto dei trend demografici, degli effettivi bacini di utenza, dei punti di accesso ai servizi, delle realtà territoriali confinanti anche relative ad altre province, verificare il collegamento con le realtà territoriali più dinamiche e con la composizione del tessuto produttivo e delle filiere locali. La programmazione dell’offerta formativa per l’a.s. 2014/2015 dovrà prevedere anche l’inserimento delle sezioni ad indirizzo sportivo nel sistema dei licei scientifici in un numero di sezioni non superiore ad una per ciascuna provincia. Con la suddetta deliberazione regionale è stata indicata la data del 31.10.2013, quale termine ultimo per la trasmissione delle deliberazioni provinciali relative alla programmazione dell’offerta formativa per l’a.s. 2014/2015. Al fine di monitorare l’andamento dei percorsi programmati, è in corso un’attenta rilevazione attraverso la raccolta dei dati della popolazione scolastica. Si è, inoltre, avviata l’attività programmatoria relativa all’individuazione degli spazi necessari a svolgere le lezioni curricolari di educazione fisica per le scuole secondarie di secondo grado. Con note prot. nn. 87461 e 87463 del 10.07.2013 si è provveduto a richiedere ai Comuni di Cremona e Crema la disponibilità di utilizzo dei loro impianti sportivi. Non appena perverranno le risposte da parte dei suddetti Comuni, si provvederà ad avviare la complessa programmazione dell’utilizzo delle palestre, sia provinciali sia comunali. Entro il mese di settembre si dovrà procedere alla conclusione di tale programmazione sull’intero territorio

73 provinciale, al fine di consentire agli studenti il regolare svolgimento delle ore curricolari di educazione fisica.

Al fine di supportare altri Settori della Provincia nelle programmazioni di competenza riguardanti il sistema scolastico, si sono rilevati i dati relativi all’utenza; in particolare: per la programmazione del servizio trasporto studenti: dati di provenienza degli allievi comunicati al Servizio Trasporti; per la programmazione del servizio trasporti straordinari a favore di alcuni Istituti Superiori di Cremona e Crema, per necessità legate allo svolgimento di lezioni curricolari fuori sede e presso impianti sportivi particolarmente distanti dagli istituti stessi: dati che saranno raccolti presso le scuole interessate non appena l’Ufficio Tecnico renderà noti i contratti di locazione stipulati; tali dati saranno quindi comunicati al Servizio Trasporti; per la pianificazione dell’utilizzo delle aule e dei laboratori: dati di raggruppamento per classi comunicati all’Ufficio Tecnico; per il monitoraggio della presenza di allievi disabili e di allievi stranieri: dati che saranno comunicati anche al Servizio Politiche Sociali nel mese di settembre quando il monitoraggio sarà completato. Per l’espletamento di tali attività risulta necessario procedere all’acquisizione dei dati relativi agli iscritti presso le scuole secondarie di secondo grado. A tale proposito nel mese di marzo (nota prot. n. 28590 del 01.03.2013) è stata effettuata una prima rilevazione presso le scuole secondarie di secondo grado relativa alle iscrizioni per l’a.s. 2013/2014 e alle relative provenienze e a seguito di apposita rielaborazione, il dato acquisito è stato trasmesso ai settori provinciali interessati. Per quanto riguarda la rilevazione del mese di luglio, in data 11.07.2013, si è provveduto ad inoltrare apposita nota alle scuole secondarie di secondo grado con scadenza per la trasmissione dei dati al 23.08.2013. Non appena la rilevazione sarà terminata, si provvederà a trasmettere il dato ai Settori della Provincia interessati. Nel mese di settembre si provvederà alla raccolta dei dati relativi alle iscrizioni per l’anno scolastico 2013/2014 presso tutte le scuole del territorio di ogni ordine e grado che, aggiunte a quelle degli anni precedenti, costituiscono, in quanto serie storica, un utile elemento di monitoraggio.

L’alfabetizzazione degli studenti stranieri

Il progetto in parola, che da anni vede coinvolti la Provincia, i Comuni capodistretto, l’UST e le reti di scuole ed enti di formazione allo scopo di facilitare l’integrazione linguistica degli studenti non italofoni iscritti nel secondo ciclo di istruzione, rientra, come già sopra anticipato, nell’Atto negoziale tra Regione Lombardia e Provincia – Ambito Istruzione e formazione, ove gli è stato riconosciuto uno specifico finanziamento pari a euro 100.000,00. La maggior parte delle risorse sopra citate sono state utilizzate nell’ambito di due successivi Accordi di programma tra la Provincia di Cremona, i Comuni di Cremona, di Crema e di Casalmaggiore e l’Ufficio Scolastico Territoriale XIII Cremona: In relazione al primo Accordo, finanziato per un importo pari a complessivi € 30.000,00 e sottoscritto in data 25/10/2012, sono state completate, nei primi mesi dell’anno in corso, le attività in esso previste. In particolare: il Comune di Crema ha realizzato complessivamente 5 corsi, di cui: 1 livello A0 della durata di 30 ore 1 livello A1 della durata di 28 ore 1 livello A1+ della durata di 28 ore 1 livello A2 della durata di 28 ore 1 livello B1/produzione scritta, della durata di 27 ore coinvolgendo un totale di 59 allievi; il Comune di Cremona ha realizzato complessivamente 3 corsi, di cui: 1 livello A0 della durata di 40 ore 2 livello A1+ della durata di 30 e 40 ore per un totale di 45 allievi iscritti.

74 In data 27/03/2013, quindi, la Provincia ha incontrato i referenti degli enti coinvolti per la condivisione del testo di un nuovo Accordo (approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 106 del 18/04/2013) sottoscritto in data 27/06/2013, finalizzato a: garantire, per l'anno 2013, la programmazione e la realizzazione di interventi di alfabetizzazione degli alunni non italofoni iscritti o che intendono iscriversi presso le scuole secondarie di secondo grado e presso i centri di formazione professionale, individuare e promuovere ulteriori azioni necessarie a migliorare l’integrazione dei suddetti alunni e sostenerne i risultati scolastici e formativi, dare stabilità e continuità ai tavoli di docenti e formatori referenti, costituitisi a supporto del progetto, assicurare la realizzazione di interventi di formazione e aggiornamento di docenti e alfabetizzatori, garantire un coordinamento degli interventi a livello provinciale. Nell'ambito di tale Accordo la Provincia ha messo a disposizione la somma di € 50.000,00, così ripartita: € 25.000,00 per il territorio del comune di Cremona, € 20.000,00 per il territorio del comune di Crema, € 5.000,00 per il territorio del comune di Casalmaggiore. Le relative attività effettuate ad oggi risultano essere le seguenti: il Comune di Crema, ha realizzato 1 corso di livello A1 della durata di 42 ore, per un totale di 10 allievi iscritti, il Comune di Cremona ha realizzato 2 corsi (1 di livello A1+/A2 e 1 di livello A0/A1) della durata di 45 ore ciascuno, per un totale di 28 allievi iscritti.

La programmazione e l’erogazione di servizi di orientamento scolastico e professionale e la partecipazione ad iniziative correlate

4.1 Interventi di orientamento

Al fine di implementare i servizi di orientamento erogati dalla Provincia, utilizzando le risorse rese disponibili nell’ambito dell’Atto Negoziale già richiamato, con determinazione n. 217 del 17/04/2013 è stato affidato un incarico professionale ad una orientatrice esperta per la realizzazione, nell’ambito territoriale cremasco, di interventi di rimotivazione e riorientamento scolastico rivolti a studenti del 2° ciclo di istruzione, per un importo complessivo pari a € 14.015,06. La realizzazione di tali interventi è prevista anche dal “Protocollo d’intesa tra Provincia di Cremona e Comune di Crema per l’implementazione dei servizi per il mercato del lavoro, il sistema dei servizi sociali e socio-educativi e il sistema di istruzione e formazione dell’area cremasca”, approvato con DGP n. 31 del 12/02/2013 e sottoscritto dalle parti in data 05/03/2013. La professionista incaricata si affianca, oltre alle risorse umane provinciali, anche all’esperta già incaricata nel 2012 per l’ambito cremonese/casalasco.

I servizi di orientamento complessivamente ad oggi erogati dalla Provincia hanno riguardato: azioni finalizzate a prevenire la dispersione e l’abbandono scolastico rivolte agli alunni frequentanti il secondo ciclo di istruzione, con l’ausilio delle professioniste sopra citate. In particolare, presso le istituzioni scolastiche/formative che ne hanno fatto richiesta (IIS J. Torriani, Liceo Artistico, IIS A. P. Cimino, IAL- CISL e CR.FORMA di Cremona) si sono realizzati colloqui individuali con alunni in difficoltà per un totale di 181 ore; 2 colloqui di rimotivazione e riorientamento rivolti ad adolescenti usciti dai percorsi scolastici o professionali in obbligo d’istruzione e/o formativo e con i loro genitori; 24 interventi di ricerca attiva del lavoro rivolti alle classi finali di alcuni istituti scolastici del territorio (IIS “Romani” di Casalmaggiore, Istituto “Ponzini” di Soresina, IP “A. P. Cimino” e IIS “J. Torriani” di Cremona), coinvolgendo un totale di 12 classi e 216 alunni; 4 incontri di informazione orientativa rivolti agli alunni degli Istituti secondari di II grado e degli Enti di formazione professionale che ne hanno fatto richiesta (ISPE di Crema, ITCG Pacioli di Crema, CR.Forma di Cremona, IIS Einaudi di Cremona), coinvolgendo un totale di 211 studenti; 1 incontro di informazione orientativa in altrettante scuole medie della provincia rivolti alle famiglie di alunni frequentanti la scuola secondaria di primo grado per un totale di 33 genitori.

75 Tutte le attività di orientamento hanno previsto, al termine dell’erogazione del servizio, la somministrazione di un questionario di soddisfazione (anonimo), così come richiesto dalla certificazione di qualità dei servizi di orientamento. Nella quasi totalità dei questionari, il giudizio complessivo relativo all’intervento è risultato positivo.

4.2 Coordimamento del “Tavolo provinciale per l’orientamento”

Si è proseguito nelle attività di coordinamento del “Tavolo provinciale dell’orientamento” composto da referenti degli sportelli informativi dei Comuni di Crema, Cremona e Pandino, dell’Ufficio Scolastico Territoriale e dell’Associazione “Giovani imprenditori”. La Provincia, quale ente coordinatore dell’organismo in parola, ha quindi monitorato le attività svolte sul territorio raccolte nel “Catalogo provinciale dei servizi di orientamento” che è stato messo a disposizione delle istituzioni scolastiche e formative per tutto l’anno scolastico 2012/2013.

4.3 Partecipazione a manifestazioni locali di orientamento

Come di consueto, la Provincia compartecipa alla realizzazione di alcune importanti manifestazioni informative e orientative del territorio. Poiché nel 2012 sono stati assunti i necessari impegni a sostegno di tali manifestazioni, generalmente per un arco temporale di durata biennale, nell’anno in corso si è provveduto, ad oggi, a liquidare per ciascun evento l’edizione già realizzata. In particolare: con decreto n. 228 del 27/03/2013 è stata liquidata all'Istituto Comprensivo di Trescore Cremasco la somma di € 2.250,00 per la realizzazione degli interventi previsti nell'ambito della manifestazione "Mediaexpo 2012: rassegna di laboratori e creatività", come da deliberazione di Giunta Provinciale n. 397 del 24/10/2012 e da Protocollo d'Intesa tra la Provincia di Cremona e il Comune di Crema, sottoscritto in data 07/11/2012; con decreto n. 256 del 09/04/2013 è stata liquidata al Comune di Crema la somma di € 2.250,00 per la realizzazione degli interventi previsti nell'ambito della manifestazione "Link 2012: evento di orientamento alla scelta della scuola secondaria di secondo grado e degli enti di formazione tecnica e professionale", come da deliberazione di Giunta Provinciale n. 404 del 30/10/2012 e da Protocollo d'Intesa tra la Provincia di Cremona e il Comune di Crema, sottoscritto in data 30/11/2012; con decreto n. 524 del 19/07/2013 è stata liquidata al Comune di Cremona la somma di € 5.000,00 per la realizzazione, nell'ambito dell'edizione 2012/2013 della manifestazione "Salone dello Studente", di interventi di orientamento e consulenza rivolti ai giovani per favorire una scelta consapevole del percorso scolastico/formativo, come da deliberazione di Giunta Provinciale n. 419 del 14/11/2012 e da Protocollo d'Intesa sottoscritto in data 21/01/2013. Nell’ambito della medesima iniziativa, si è, inoltre, partecipato, nei mesi da febbraio a maggio 2013, alla sezione "Salone dello studente in Tour", dedicata alle scuole secondarie di secondo grado e agli enti di formazione professionale di Cremona e Crema. In tale occasione gli operatori dei Centri per l'Impiego e dell'Ufficio Orientamento della Provincia hanno incontrato alcuni gruppi di studenti illustrando i servizi di orientamento al lavoro erogati. A Crema, gli operatori del Centro per l'Impiego hanno partecipato alla giornata dedicata alla scelta dopo le scuole medie superiori, fornendo agli studenti interessati alcuni servizi di orientamento al lavoro.

4.4 Progetto “Identità al lavoro”:

Il progetto in parola, rientra, come già sopra anticipato, nell’Atto negoziale tra Regione Lombardia e Provincia – Ambito Istruzione e formazione, ed è stato fin dall’inizio condiviso con l’Ufficio Scolastico Territoriale. L’idea di avviare un’iniziativa che approfondisse questa tematica è sorta a seguito degli interventi realizzati dalla Provincia in materia di orientamento e di ricerca attiva del lavoro, durante i quali si è evidenziato un disallineamento tra la rappresentazione che gli studenti in uscita dai percorsi del secondo ciclo di istruzione mostrano di avere nei confronti del mondo del lavoro e la realtà del contesto socio- professionale di riferimento.

76 Si è pertanto rilevata l'esigenza di approfondire, con il personale docente delle istituzioni scolastiche e formative e con gli operatori provinciali dell'orientamento, il tema delle competenze necessarie a supportare i processi decisionali degli studenti nella costruzione dei propri percorsi professionali. A tale scopo, si è ritenuto necessario affidare, con determinazione n. 56 del 08/02/2013, un incarico professionale ad un esperto dell’argomento in parola, il quale ha presentato un progetto articolato per la realizzazione di interventi formativi riguardanti i temi dell’identità lavorativa, da svolgersi in parte entro la conclusione dell’a.s. 2012/2013, e in parte all’avvio dell’anno scolastico 2013/2014, per un importo complessivo pari a € 15.080,00. Il progetto prevede il coinvolgimento di insegnanti e studenti di alcune scuole e di alcuni enti di formazione, ma, poiché esso risulta essere, per il territorio provinciale, di carattere innovativo e sperimentale, sia per la tematica trattata sia per le modalità formative di tipo laboratoriale ed interattivo proposte, è stata condivisa con l’incaricato la necessità di seguire con attenzione la progettazione di dettaglio degli interventi. E’ stato, quindi, costituito un gruppo di lavoro, che coinvolge i responsabili di tutto il Settore e dei Centri per l’Impiego, con funzioni di supporto e di controllo rispetto alle scelte tecniche e organizzative da adottare. Inoltre, proprio per il suo carattere sperimentale, si è ritenuto opportuno prevedere un'attività di valutazione complessiva del progetto in parola, in particolare sotto il profilo della sua coerenza interna, della sua significatività territoriale e della sua sostenibilità e continuità, anche attraverso il raccordo con future iniziative promosse sul territorio. Pertanto, a seguito di apposito avviso pubblico di selezione, con determinazione n. 284 del 10/05/2013 è stato affidato uno specifico incarico ad un’esperta di sistemi di valutazione di progetti formativi per un importo complessivo pari a € 3.255,00. In data 18/02/2013 il progetto è stato dettagliatamente presentato ai dirigenti scolastici e ai direttori degli enti formativi del territorio, al fine, tra l’altro, di individuare le istituzioni scolastiche/formative interessate ad aderire alla sperimentazione, entro il limite massimo di 9 istituzioni. A seguito di tale incontro sono pervenute le seguenti adesioni:

Territorio Istituzione scolastica Istituzione formativa IIS Ghisleri – Sede di Soresina Scuola edile cremonese Cremonese IP Ala Ponzone Cimino - Cremona Liceo Artistico Munari – Sede di Cremona Liceo Classico Racchetti CR.Forma – Sede di Crema Cremasco IIS Galilei Sacra Famiglia - Soncino Casalasco IIS Romani

Per ogni istituzione scolastica è stata individuata una tra le classi quarte che saranno avviate nell’a.s. 2013/2014, così come per ogni istituzione formativa è stata individuata una tra le classi terze dell’a.f. 2013/2014. La struttura complessiva del progetto si sviluppa in più azioni: un primo intervento di formazione con piccoli gruppi e con modalità di focus group, dedicata ad insegnanti/formatori delle istituzioni aderenti e agli operatori provinciali dell’orientamento, finalizzata ad approfondire e condividere il tema dell’identità al lavoro, favorendo una prima focalizzazione del tema, sia per evitare rappresentazioni e interpretazioni non congruenti sia per adattare la sua complessità alle caratteristiche dei destinatari finali (studenti). Questa prima fase si conclude con un workshop aperto anche alle istituzioni scolastiche/formative non aderenti alla sperimentazione, volto a presentare e condividere gli esiti dei focus gruop condotti; un secondo intervento formativo di tipo laboratoriale dedicato ai docenti ed orientatori coinvolti, volto a promuovere tra i partecipanti la definizione e la condivisione delle diverse fasi di realizzazione del progetto, anche attraverso la valorizzazione delle esperienze individuali e delle istituzioni scolastiche e formative interessate. Il laboratorio si pone come momento formativo fondamentale e di accompagnamento per i docenti e gli operatori nel quale sperimentare e riflettere sulle metodologie, sulle pratiche e sugli strumenti da proporre e implementare nel successivo lavoro con gli studenti; un terzo intervento formativo, ancora di tipo laboratoriale, dedicato agli studenti delle classi partecipanti alla sperimentazione, con l’obiettivo di promuovere tra i partecipanti la consapevolezza delle risorse che presiedono alla formazione di un’identità al lavoro e delle competenze necessarie alla costruzione di un proprio itinerario professionale;

77 un seminario finale destinato a tutti gli operatori del sistema territoriale dei servizi di istruzione, formazione e lavoro con l’obiettivo di diffondere i risultati finali del progetto e presentare gli esiti della valutazione delle attività realizzate. Ad oggi sono state realizzate le seguenti azioni: n. 5 riunioni di co-progettazione del gruppo di lavoro; n. 3 focus group rivolti a piccoli gruppi di docenti e orientatori individuati dalle istituzioni scolastiche/formative e dai CpI provinciali per un totale di 29 persone coinvolte; n. 1 workshop pubblico rivolto ai ai partecipanti dei 3 focus group e a tutto il sistema scolastico/formativo del territorio a cui hanno partecipato circa 40 persone.

Il sostegno e il miglioramento dell’offerta formativa nelle scuole superiori

Con delibera giuntale n. 124 del 14/05/2013 la Regione Lombardia ha approvato i Criteri per l’attivazione nel territorio lombardo dei Poli Tecnico-Professionali a sostegno dello sviluppo delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro nel triennio 2013/2015, a seguito della quale ha emanto uno specifico Avviso pubblico. Inoltre, con delibera giuntale n. 125 del 14/05/2013 la Regione Lombardia ha approvato le Linee guida per la realizzazione degli interventi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) e di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per il triennio 2013/2015, a seguito della quale ha emanato 3 Avvisi pubblici per: la programmazione dell’offerta formativa di ITS per le fondazioni già costituite, la presentazione di manifestazione di interesse per la costituzione di nuove fondazioni di ITS e relativa programmazione dell’offerta, la selezione di nuovi progetti di IFTS. Gli avvisi di cui sopra, la cui scadenza è prevista entro la prima quindicina del mese di settembre p.v., hanno suscitato un notevole interesse in alcuni istituti secondari superiori. In particolare: per quanto riguarda i Poli Tecnico-Professionali, l’Istituto Stanga si sta attivando per costruire una partneship che coinvolge anche istituti scolastici di province limitrofe, nell’area agroalimentare, mentre l’Istituto Galilei, inizialmente interessato ad un ITS, si sta orientando per presentare una candidatura per un Polo Tecnico-Professionale nella filiera Cosmetica e Meccanica; per quanto riguarda la costituzione di ITS (ad oggi assenti nella nostra provincia), l’Istituto Pacioli sembra orientato a presentare la propria candidatura per l’area Efficienza Energetica; per quanto riguarda gli IFTS, al momento non sembrano avanzare candidature sul nuovo bando; l’istituto Stradivari, già titolare di un progetto triennale IFTS avviato nel 2011, intende dedicare particolare attenzione al percorso “Tecnico Superiore per la comunicazione e il multimedia per la valorizzazione di beni ed eventi culturali”, rientrante nel suddetto progetto, da realizzare in partnership con il Liceo Artistico Munari. Rispetto a tale nuova offerta la Provincia sta seguendo con particolare attenzione le proposte territoriali che, se andranno a buon fine, non potranno che arricchire e meglio articolare il segmento della formazione superiore locale, nonché rafforzare le sinergie tra sistema scolastico e sistema produttivo. In data 24/06/2013 si è partecipato ad una prima riunione organizzata dalla Presidenza del Consiglio Provinciale in ordine alla realizzazione di un progetto di educazione stradale destinato agli studenti iscritti alle classi finali delle scuole superiori ed enti di formazione della città di Cremona, progetto che coinvolge anche rappresentanti del Comune di Cremona, della Prefettura, dell’Ufficio Scolastico Territoriale e delle locali Forze dell’Ordine. L’ufficio Istruzione supporterà la realizzazione del progetto, che sarà avviato nel nuovo anno scolastico, con un’attività organizzativa e di segreteria.

La Rete musicale cremonese

In relazione alle attività della rete territoriale a sostegno del sistema provinciale di istruzione e formazione per la musica e la valorizzazione dell’arte liutaria ed organaria, costituitasi nel 2011, in data 10/06/2013, si è riunita la Segreteria Tecnica della Rete musicale cremonese per esaminare alcuni importanti aspetti legati

78 alla programmazione delle iniziative in vista dell’Expo 2015 e alla verifica delle modalità per la realizzazione del progetto editoriale discusso nell’assemblea del 20/12/2012. Per quanto riguarda il primo aspetto, si è condivisa l’opportunità che le scuole di musica aderenti alla rete organizzino sul territorio, possibilmente a decorrere dal 2014, piccoli concerti/eventi, concordando sull’importanza di garantire un attento coordinamento di tali attività attraverso una calendarizzazione che eviti eventuali sovrapposizioni. Per quanto riguarda il secondo aspetto si è condivisa l’importanza di connotare il documento come pubblicazione che rappresenti la tradizione di eccellenza del territorio cremonese nel campo della musica, della liuteria e dell’arte organaria. Durante la riunione è stata evidenziata, inoltre, la necessità che aderisca alla Rete anche il Museo del Violino, rivestendo tale organismo un ruolo di fondamentale importanza negli ambiti di interesse della Rete stessa. In data 13/06/2013, con nota prot. n. 75430, si è formalmente proposto alla Fondazione del Museo del Violino di aderire alla Rete Musicale. La segreteria della Fondazione ha già anticipato verbalmente la volontà di aderire e si rimane, quindi, in attesa di ricevere formale comunicazione.

In seguito alla riunione della Segreteria Tecnica, in data 03/07/2013 si è tenuta una riunione dell’Assemblea della “Rete Musicale Cremonese” durante la quale sono stati affrontati diversi argomenti. Innanzitutto è stato illustrato il portale web del distretto culturale, che si pone l’obiettivo di far percepire la complessità e la varietà dell’offerta culturale in provincia di Cremona e nel quale potranno essere inserite tutte le informazioni relative anche alle attività dei soggetti aderenti alla Rete. Durante l’incontro è stato affrontato il tema della delicata situazione della Scuola Internazionale di Liuteria “Stradivari” e, a tale proposito, si è informata la Rete che, con nota prot. n. 82407 del 01.07.2013, la Provincia ha ritenuto opportuno invitare a Cremona il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, on. Maria Chiara Carrozza, al fine di organizzare una visita alla Scuola e alla manifestazione “Mondomusica”. La data proposta al Ministro è quella del 27 settembre, giorno in cui è prevista, presso “Mondomusica”, l’inaugurazione degli “Stati Generali della Musica” dedicati al tema della formazione musicale. Copia della nota è stata trasmessa anche all’on. Elena Centemero che si è dimostrata molto sensibile alla situazione della Scuola in parola. In tale occasione sarebbe auspicabile organizzare un incontro della Rete Musicale con il Ministro e, a tale proposito, si stanno valutando le possibili sedi per l’organizzazione dell’incontro che potrebbe o presso la Scuola di Liuteria, o presso la Facoltà di Musicologia o presso la sede di “Mondomusica”. In data 02/07/2013 si è, nel frattempo, provveduto a richiedere all’Ente Fiera la disponibilità di uno spazio presso la sede della manifestazione. Si è altresì valutata l’opportunità di individuare uno spazio, sempre nell’ambito di “Mondomusica”, destinato a presentare la Rete Musicale e l’attività di ciascun componente, anche attraverso materiale informativo ad hoc.

Un altro tema trattato durante la riunione è stato quello delle attività di animazione culturale da programmare in vista dell’Expo 2015 e, a tale proposito, si sono invitati i presenti a comunicare alla segreteria della Rete il proprio interesse al riguardo. Infine si è trattato dell’argomento relativo alla pubblicazione che illustri il patrimonio musicale del territorio e che si caratterizzi come guida dedicata a promuovere il turismo culturale legato alla musica e alla costruzione degli strumenti musicali nel nostro territorio. Al termine del dibattito si è individuato un gruppo di lavoro ristretto dei componenti della Rete (Provincia, Facoltà di Musicologia e Camera di Commercio) che si è riunito in data 19 luglio 2013. Durante tale incontro si sono esaminati i seguenti elementi: struttura della guida (pensata ad itinerari su argomenti legati alla cultura musicale), composizione di un comitato redazionale, modalità di individuazione dei redattori, aspetti editoriali e tempistica.

La formazione professionale in DDIF

Si è provveduto alla programmazione dell’offerta formativa già descritta al precedente punto 2. Inoltre, si è provveduto allo svolgimento degli adempimenti procedurali concernenti le commissioni d’esame dei percorsi di istruzione e formazione professionale per l’A.F. 2012/2013, così come previsto da:

79 Atto negoziale tra Regione Lombardia e Provincia di Cremona, nel quale sono state individuate, tra l'altro, le attività di competenza della Provincia afferenti alle Commissioni d’esame per i terzi e quarti anni del sistema di IeFP “Determinazioni in merito alle sessioni d’esame a conclusione dei percorsi di qualifica e di diploma professionale della regione Lombardia. Anno Formativo 2012-2013” approvate con decreto regionale DDS n. 2491 del 19/03/2013. In particolare: si è provveduto ad emanare, con decreto dirigenziale n. 255 del 05/04/2013, la circolare provinciale “Modalità per la partecipazione di candidati privatisti agli esami conclusivi dei percorsi di Qualifica e di Diploma di Istruzione e Formazione Professionale – A.F. 2012/2013”, si è effettuata l’istruttoria di 14 domande di ammissione di candidati privatisti: 9 per l’area professionale Cura della persona, estetica, sport e benessere, 2 per l'area professionale Meccanica, 1 per l'area professionale Elettrica-elettronica, informatica e telecomunicazioni, 1 per l'area professionale Agroalimentare, 1 per l'area professionale Servizi della ristorazione, si sono individuati 13 presidenti di commissione d’esame dei percorsi interessati, si è contribuito attivamente al corretto svolgimento degli esami finali, monitorando e supportando gli enti di formazione nell’organizzazione e realizzazione delle prove. Ci si è, inoltre dedicati alle autorizzazioni per il rilascio, attraverso il sistema informativo regionale, degli attestati di qualifica finale e di diploma professionale di tecnico, nonché delle certificazioni di competenza nei casi di mancato superamento dell'esame finale. In particolare, ad oggi, si è provveduto ad autorizzare: per l'anno formativo 2010/2011: 26 attestati di diploma professionale di tecnico per 3 percorsi quadriennali 17 attestati di qualifica professionale per 1 percorso triennale per l'anno formativo 2011/2012: 8 attestati di diploma professionale di tecnico per 1 percorso quadriennale. L’attività ha comportato un costante supporto agli enti di formazione nella gestione delle procedure informatiche, monitorando e segnalando, nel contempo, alla Regione Lombardia le numerose problematiche riscontrate. Sono tuttora in corso costanti contatti con i funzionari regionali finalizzati alla risoluzione di alcuni persistenti errori presenti nel sistema informativo regionale dedicato.

La formazione professionale degli apprendisti e attività collaterali

Il periodo gennaio-agosto 2013 è stato caratterizzato da molteplici attività: si è data prosecuzione alla realizzazione delle attività 2012/2013; si è provveduto all’aggiornamento dell’offerta del Catalogo provinciale apprendistato 2012/2013; si sono tenuti contatti costanti con gli Operatori al fine di coordinare al meglio le attività; si è provveduto ad elaborare uno specifico monitoraggio richiesto dalla Regione; si è partecipato a riunioni con Regione Lombardia e le altre Province Lombarde per i necessari confronti.

In riferimento alla programmazione 2012/2013 – a partire da gennaio si è provveduto alla validazione di un numero complessivo di circa 370 richieste di dote (PIP) presentate dagli Operatori consentendo l’avvio delle seguenti attività: nell’ambito cremonese/casalasco n. 32 moduli/servizi formativi per apprendisti assunti ai sensi del d.lgs. 276/03 e assunti ai sensi del d.lgs. 167/11, in particolare: 18 moduli della durata di 20 ore ciascuno su contenuti minimi obbligatori, 4 moduli della durata di 20 ore ciascuno su competenze di base e competenze trasversali, 10 moduli professionali della durata di 40 ore ciascuno su competenze professionali; nell’ambito cremasco n. 24 moduli/servizi formativi per apprendisti assunti ai sensi del d.lgs. 276/03 e assunti ai sensi del d.lgs. 167/11, in particolare: 9 moduli della durata di 20 ore ciascuno su contenuti minimi obbligatori, 8 moduli della durata di 20 ore ciascuno su competenze di base e competenze trasversali, 7 moduli professionali della durata di 40 ore ciascuno su competenze professionali.

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Si è provveduto, altresì, previa verifica della documentazione presentata dagli Enti interessati, alla liquidazione delle somme spettanti per le attività realizzate. In particolare, al 31 agosto sono stati emessi circa 48 decreti di liquidazione.

A dicembre 2012, nel provvedere all'allocazione delle nuove disponibilità finanziarie liquidate a saldo da Regione Lombarda – come previsto dal DDUO regionale n. 11960 del 05/12/2011 - con deliberazione giuntale n. 486 del 14/12/2012 si era disposto l'aggiornamento del “Catalogo provinciale dell’offerta dei servizi integrati per l’apprendistato professionalizzante. Periodo Formativo 2012/2013” mediante: la presentazione di nuovi moduli formativi da parte degli Operatori già presenti nel Catalogo stesso, la presentazione di nuove candidature e dei relativi progetti da parte di nuovi Operatori, singoli o in partenariato.

Facendo seguito alla suddetta DGP n. 486 del 14/12/2012, con decreto dirigenziale n. 13 del 10/01/2013 si è provveduto ad emanare l’“Avviso per l’aggiornamento del Catalogo provinciale dell’offerta dei servizi integrati per l’apprendistato professionalizzante. Periodo Formativo 2012/2013” con la relativa modulistica, definendo la scadenza per la presentazione delle candidature alla data del 04/02/2013. Inoltre, con il medesimo decreto dirigenziale si è provveduto ad adeguare l’“Avviso per i Destinatari del Catalogo provinciale dei servizi integrati per l’apprendistato professionalizzante Periodo Formativo 2012/2013” alle nuove indicazioni regionali di cui al DDUO n. 12551 del 21/12/2012.

Entro il termine del 4 febbraio gli Operatori interessati hanno presentato le proprie candidature per l’aggiornamento in parola e con decreto dirigenziale n. 123 del 22/02/2013, a seguito delle procedure di validazione, si è provveduto all’approvazione del Catalogo provinciale debitamente aggiornato. Il nuovo Catalogo è stato pubblicato sul sito della Provincia nella sezione dedicata e la notizia è stata diffusa tramite mail a tutte le associazioni imprenditoriali e agli ordini professionali del territorio.

Nel periodo di riferimento si è proseguito il lavoro di approfondimento di alcune tematiche relative agli aspetti interpretativi, procedurali e di coordinamento legati alle attività in parola.

Per quanto riguarda il rapporto con gli operatori del Catalogo, le aziende, i consulenti e le associazioni di categoria del territorio il Servizio Istruzione, Formazione Professionale e Orientamento ha garantito l’attività di call-center per tutte le richieste di chiarimento o approfondimento in materia di formazione in apprendistato.

Si è provveduto, altresì, all’elaborazione di uno specifico monitoraggio relativo all’anno 2012, richiesto dalla Regione in ottemperanza a periodici adempimenti ministeriali (ISFOL). In particolare, sono stati rilevati i dati relativi alle risorse impegnate e spese, al numero di apprendisti iscritti e formati, nonché al numero di ore di formazione complessivamente erogate.

Si è, inoltre, partecipato a specifici incontri organizzati dalla Regione con il coinvolgimento delle Province Lombarde, in particolare: in data 27/02/2013 si è condiviso lo stato di avanzamento delle varie programmazioni provinciali e le particolari problematiche sorte su ciascun territorio e si è analizzata la recente circolare ministeriale relativa alle violazioni e ai conseguenti aspetti sanzionatori in caso di inadempimento da parte delle aziende nella erogazione della formazione. La Regione, inoltre, ha sollecitato le Province a prendere contatto con le locali Direzioni Territoriali del Lavoro al fine di condividere la ratio delle indicazioni e concertare la massima diffusione possibile della circolare nei rispettivi territori; in data 26/07/2013 l’incontro ha riguardato la programmazione dell’offerta dei servizi per l’apprendistato per il periodo 2013/2014. In particolare, durante l’incontro è stata presentata una bozza di riparto delle risorse finanziarie che saranno messe a disposizione dalla Regione per la programmazione in parola. Tale riparto è stato elaborato sulla base dei dati quantitativi rilevati dalle Province secondo criteri uniformi e trasmessi alla Regione.

81 La Regione ha, inoltre, fornito alcune indicazioni in merito ai contenuti e alle tempistiche della suddetta programmazione che saranno compitamente definite con apposite linee di indirizzo, la cui emanazione è prevista entro settembre 2013.

La gestione di borse di studio derivanti da donazioni modali

La Provincia, ogni anno, a seguito di donazione modale, assegna una borsa di studio intitolata alla memoria di “Maria Vailati Checchi ed Enrico Checchi”, destinata ad un alunno/a meritevole di età compresa tra i sei e i quattordici anni. Con decreto n. 269 del 10.04.2013 è stato emanato il bando per l’assegnazione della borsa di studio sopra citata relativo all’anno 2013 che prevede, come termine per la presentazione delle candidature, la data del 30.09.2013. Il Bando è stato trasmesso, con nota prot. n. 47655 dell’11.04.2013, a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia e, per conoscenza, a tutti i Comuni della provincia. Il bando, inoltre, è stato trasmesso, con nota prot. n. 48043 del 12.04.2013, agli Uffici di Piano degli Ambiti distrettuali di Cremona. Fino ad ora è pervenuta una candidatura. In data 27.03.2013 si è riunita la Commissione per la valutazione delle domande pervenute a valere sul bando anno 2012 e, in seguito all’istruttoria, la Commissione ha deciso di assegnare n. 3 borse di studio di uguale importo per una somma complessiva pari a € 1.580,00, impegnata con determinazione dirigenziale n. 187 del 03/04/2013. In data 14/05/2013 si è tenuta la cerimonia ufficiale di premiazione.

La Provincia, ogni anno, assegna anche altre n. 5 borse di studio intitolate al “Comprensorio dell’Argine Maestro Inferiore Cremonese al fiume Po”, da riconoscere a studenti universitari residenti da almeno tre anni in uno dei diciassette Comuni del Comprensorio. Con decreto n. 76 del 06.02.2013 è stato emanato il bando relativo alla borsa di studio in parola per l’anno 2013 che prevede, quale termine di presentazione delle domande, la data del 16.09.2013. Il Bando è stato trasmesso con note prot. n. 18978 e n. 18981 del 08/02/2013 rispettivamente alle Università del territorio ed ai 17 Comuni interessati. Fino ad ora sono pervenute due candidature. In data 01.02.2013 si è tenuta la cerimonia ufficiale di premiazione relativa al bando anno 2012.

La gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione regionale vigente:

Le funzioni di cui all’oggetto hanno riguardato in particolare: la previsione dell’impegno di spesa per l’affitto di sale idonee ad ospitare le assemblee studentesche per gli istituti scolastici superiori di competenza provinciale privi di aula magna; il trasferimento alla Provincia di Milano della quota a carico della Provincia di Cremona relativa alle spese dell’Ufficio Scolastico Regionale, determinata da accordi e da disposizioni normative. In relazione al primo aspetto, ogni anno la Provincia provvede ad assumere a carico provinciale l’impegno di spesa per la somma da erogare al Comune di Cremona in relazione all’utilizzo della sala del Palazzo Cittanova da adibire ad assemblee studentesche. Per quanto riguarda l’a.s. 2012/2013, con mandato n. 13 del 24.01.2013 si è provveduto a liquidare al Comune di Cremona la somma di € 622,91 relativa agli utilizzi della sala stessa effettuati nel mese di ottobre 2012 (prima tranche) Con decreto n. 579 del 13/08/2013 si è provveduto a liquidare al Comune di Cremona la fattura di saldo . Per quanto, invece, riguarda l’a.s. 2013/2014 si provvederà, entro l’avvio dell’anno scolastico, al necessario impegno per l’affitto della medesima sala.

In relazione al secondo aspetto, le leggi n. 641 del 1967 e n. 373 del 1989 pongono a carico delle Province l’obbligo di concorrere all’onere relativo ai costi di gestione dell’Ufficio Scolastico Regionale. La Provincia impegna annualmente lo stanziamento a favore della Provincia di Milano, che anticipa la somma totale e provvede poi a chiedere il rimborso alle Province interessate. Ad oggi la Provincia di Milano non ha ancora comunicato l’importo degli oneri dovuti per l’anno 2012.

PROGETTO N. 01.04: SOSTEGNO AL SISTEMA UNIVERSITARIO LOCALE

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OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Obiettivo del progetto è quello di sostenere il sistema universitario provinciale anche attraverso forme di razionalizzazione e di verifica dell’offerta formativa erogata dalle Università presenti.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Per quanto riguarda il sostegno finanziario alla presenza universitaria sul territorio, si descrive di seguito lo stato di avanzamento. La quota associativa all’EPIS per l’anno 2013, pari a € 520,00, è stata impegnata e liquidata. La quota annua che la Provincia versa all’Associazione Cremonese Studi Universitari, relativa al sostegno dei corsi universitari presso la sede di Cremona del Politecnico di Milano, pari a € 92.040,00, verrà impegnata e liquidata nei prossimi mesi. Per quanto riguarda la somma relativa alle spese di gestione della SMEA, rideterminata in € 28.000,00, verrà liquidata non appena verrà sottoscritta la convenzione scaduta lo scorso 31 dicembre. La quota che la Provincia versa annualmente all’Associazione Cremasca Studi Universitari, relativa al sostegno dei corsi universitari presso la sede di Crema dell’Università degli Studi di Milano, ridefinita in € 30.000,00, verrà impegnata e liquidata nei prossimi mesi. La convenzione relativa al CRB è scaduta il 31.12.2012 ed è in fase di rinnovo. Dopo il rinnovo e la sottoscrizione formale dell’atto verrà effettuata la liquidazione dell’impegno di spesa previsto nel bilancio. Lo stanziamento previsto nel bilancio provinciale, relativamente alle spese di gestione del corso di laurea in “Scienze e tecnologie alimentari”, è stato rideterminato per il corrente anno in € 147.500,00. Verrà liquidato dopo la sottoscrizione della convenzione scaduta e attualmente in fase di rinnovo. La quota prevista in bilancio relativamente alle spese di gestione del corso di laurea in “Economia aziendale”, ridefinita in € 10.000,00 verrà liquidata dopo il rinnovo e la sottoscrizione formale della convenzione scaduta lo scorso 31 dicembre. La convenzione con l’Università degli Studi di Pavia, per il sostegno al Corso di laurea in “Lettere e beni culturali”, presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali di Cremona, è scaduta lo scorso 31 agosto e attualmente è in fase di rinnovo. Dopo la sottoscrizione dell’atto verrà effettuata la liquidazione dell’impegno di spesa previsto in bilancio, pari a € 43.900,00, secondo le modalità previste nell’atto convenzionale. Resta inteso che, per tutte le liquidazioni previste nei prossimi mesi, alle stesse si potrà dare corso solo tenendo conto, necessariamente, delle recenti evoluzioni normative che incidono in vario modo sugli equilibri di bilancio, anche ai fini del rispetto del patto di stabilità da parte degli enti locali.

PROGETTO N. 01.05: INTERVENTI PER MIGLIORARE LA CONOSCENZA DEL MERCATO DEL LAVORO E DEL WELFARE LOCALE

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1) L’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro: l’obiettivo è volto a promuovere il miglioramento della conoscenza del mercato del lavoro locale, attraverso la collaborazione con il SIES dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del CRISP dell’Università degli studi di Milano Bicocca, anche con particolare riferimento all’individuazione dei fabbisogni di figure professionali da parte del sistema produttivo locale, in conformità con i più recenti indirizzi nazionali e regionali.

2) L’Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali e gli interventi in collaborazione con l’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (O.R.I.M.). Nell’ambito dell’Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali – Area Immigrazione, in stretto raccordo e secondo le modalità di collaborazione definite con l’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità della Regione Lombardia, per l’anno 2013 sono stati indicati i seguenti obiettivi:

83 - raccolta ed elaborazione di dati a livello comunale o comprensoriale riferiti al 31.12.2012 sulle caratteristiche strutturali della popolazione immigrata, sulle risorse territoriali per l’immigrazione e sui bisogni e le emergenze evidenziati dalla presenza di immigrati sul territorio provinciale, con particolare riferimento a: - caratteristiche degli immigrati residenti nei comuni (sesso, età e nazionalità); - movimento anagrafico della popolazione immigrata; - permessi e carte di soggiorno rilasciati o rinnovati; - richieste e concessioni di cittadinanza; - iscrizioni ai Centri per l’Impiego, avviamenti al lavoro e cessazioni; - supporto per l’attività di monitoraggio e analisi sulle caratteristiche del sistema locale di accoglienza e implementazione della banca dati Orim, in raccordo con le altre Province lombarde e con il coordinamento metodologico dell’Osservatorio regionale; - supporto all’Osservatorio Regionale per attività di mappatura e monitoraggio delle associazioni che si occupano di immigrazione in Lombardia; - supporto all’Osservatorio Regionale per attività di monitoraggio relativamente ai progetti territoriali; - partecipazione ad un gruppo di lavoro ristretto per l’analisi degli strumenti di rilevazione e dei flussi informativi regionali; - supporto all’Osservatorio Regionale per il monitoraggio del fenomeno dei richiedenti asilo e rifugiati; - supporto all’Osservatorio Regionale per il monitoraggio del fenomeno della tratta; - partecipazione ai tavoli interprovinciali e agli organismi dell’Osservatorio Regionale (Comitato Direttore Integrato, Comitato scientifico); - rapporti con il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione; - supporto all’Osservatorio Regionale nell’avvio di una azione di monitoraggio del ruolo e della operatività dei Consigli Territoriali per l'immigrazione in Lombardia, alla luce anche di quanto indicato nella Circolare prot. n. 1363 del 2 aprile 2009 del Ministero dell'Interno, Dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione; - collegamento e integrazione con altri osservatori settoriali sia a livello provinciale che regionale; - redazione, stampa, presentazione e diffusione dei risultati delle attività e della monografia provinciale, in raccordo con il sistema di rete OPI/ORIM; - collaborazione con la Direzione Generale Famiglia Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia per attività di progettazione condivisa, di rilevanza regionale e locale, riferite ai Fondi FEI “Programma quadro sulla solidarietà e gestione dei flussi migratori per il periodo 2007 – 2013”; - progettazione, condivisa con la rete dei soggetti locali, Enti ed Associazioni, relativamente a programmi regionali annuali per l’immigrazione e al Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi “Programma quadro sulla solidarietà e gestione dei flussi migratori per il periodo 2007 – 2013”; - attuazione del progetto “RIRVA” (già NIRVA) con particolare riguardo alla attività di divulgazione ed informazione dell’opzione del Rimpatrio Volontario Assistito (RVA); - supporto per l’attuazione dei programmi regionali “Certifica il tuo italiano- 5° Edizione” e “Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza – Seconda Edizione” finalizzati all’apprendimento e alla conoscenza della lingua italiana, all’orientamento sociale e culturale; - attuazione del progetto “Co.r.re.l.a.re: consolidare reti regionali e locali per un’accoglienza responsabile”, a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi – Azione 8 “Capacity Building” – Programma Annuale 2011, finalizzato al potenziamento dei servizi pubblici rivolti ai cittadini immigrati e a contribuire e rafforzare la governance a livello locale e regionale, sviluppando reti di apprendimento e sinergie interistituzionali finalizzate all’inclusione delle misure di integrazione nelle politiche; - attuazione del progetto “OPPORTUNAMENTE. Oltre le Province: Organizzare una Rete Territoriale Unitaria Nell’Accoglienza dei Migranti”, a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi – Azione 7 “Capacity Building” – Programma Annuale 2012, finalizzato ad accompagnare il territorio lombardo nella ridefinizione dei processi di governace in tema di migrazioni e intercultura nell’ottica di accrescerne efficacia ed efficienza, anche nell’eventuale implementazione di un nuovo sistema organizzativo che vede coinvolto il territorio lombardo (DL 95/2012 e successive disposizioni); il progetto sarà realizzato se approvato e finanziato dal Ministero dell’Interno; - attuazione del progetto “Rimettiamoci in gioco. Una rete per qualificare l'inserimento lavorativo in Lombardia", a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi – Azione 2 “Orientamento al lavoro e sostegno all’occupabilità” – Programma Annuale 2012, finalizzato alla realizzazione di interventi di politica attiva del lavoro per il rafforzamento dell’occupabilità nel lungo

84 periodo dei lavoratori extra-UE e per valorizzarne il loro potenziale mediante il rafforzamento della collaborazione tra i diversi attori territoriali impegnati sulle tematiche del lavoro e dell’immigrazione pubblici e privati, il riconoscimento e la verifica delle competenze formali, informali e non formali, il counselling orientativo con il supporto di mediazione linguistico culturale; il progetto sarà realizzato se approvato e finanziato dal Ministero dell’Interno; - collaborazione all'azione di monitoraggio delle attività relative al “PIANO OPERATIVO LOMBARDIA per la realizzazione di interventi in materia di servizi alla persona”, sviluppato dalla Direzione Occupazione Lavoro, in raccordo e collaborazione con la Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale; - collaborazione con la Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale per le attività di mappatura e monitoraggio delle forme di discriminazione razziale e delle iniziative di contrasto a tale fenomeno nell’ambito dell’implementazione del Protocollo di Intesa sottoscritto tra UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e Regione Lombardia; - supporto ai Tavoli Tecnici in materia di discriminazione razziale(ai sensi della DGR 2787 del 2012) e di coordinamento per l'attivazione dalla strategia nazionale di inclusione Rom-Sinti (approvata in sede di Conferenza Stato - Regione del 24.01.2013).

A livello territoriale l’Osservatorio Provinciale sull'Immigrazione ha previsto per l’anno 2013 le seguenti attività in relazione alle esigenze e alle specificità locali dei processi migratori: - elaborazione dati e la realizzazione di report di sintesi a livello territoriale inerenti specifiche tematiche relative all’immigrazione e/o alla progettazione; - progettazione e realizzazione di incontri in-formativi sulla presenza dei cittadini stranieri in provincia di Cremona, rivolti agli attori territoriali: amministratori, mediatori, operatori dei servizi, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, terzo settore, e produzione di materiale plurilingue; - progettazione di azioni ed interventi condivisa con la rete dei soggetti locali, Enti ed Associazioni ecc.; - predisposizione di documenti e materiali per l’aggiornamento della sezione web dedicata alla progettazione in materia di immigrazione e all’Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione; - collaborazione con il Centro Interculturale “Mondinsieme”, sulla base del Protocollo d’Intesa condiviso con il Comune di Cremona; - realizzazione del progetto “STAFF – Sistema Territoriale per l'Assistenza Familiare e la Formazione” per la qualificazione dei servizi di cura e assistenza alla persona da parte dei lavoratori immigrati e promozione di misure di contrasto al lavoro sommerso, nell'ambito dell'Accordo di Programma stipulato tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Lombardia; - realizzazione delle attività previste nell'ambito del progetto denominato “Famiglie in-migrazione: la mediazione come intervento sociale” a valere sul Bando ASL 2011 – L. 40/98, di cui è capofila la Provincia di Cremona; - collaborazione con gli Ambiti Distrettuali per la realizzazione del progetto provinciale, a valere sul BANDO ASL 2012 – Decreto Regionale n. 12559 del 21.12.2012, denominato “FAST – Favorire l'accesso ai Servizi Territoriali dell'utenza straniera”, di cui è capofila il Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali; - mettere a sistema e rafforzare le iniziative rivolte agli adulti stranieri finalizzate all’apprendimento e alla certificazione della lingua italiana, nonché l’eventuale accreditamento di ulteriori sedi di esame in convenzione con uno dei quattro enti certificatori riconosciuti dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; - adesione all'Accordo di Rete territoriale per la realizzazione del progetto “Certifica il tuo italiano. La lingua per l’inclusione sociale, il lavoro e la cittadinanza – 5° Edizione", promosso e attuato da Regione Lombardia – Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale, Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità - Fondazione ISMU (rif. DGP n. 290 del 24.07.2012); - partecipazione al Gruppo di Progetto per la realizzazione del progetto “Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza – Seconda Edizione”, finanziato dal Ministero dell’Interno e dal Fondo Europeo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi – Programma Annuale 2011 - Azioni di sistema a valenza regionale per l’erogazione di percorsi di formazione linguistica ed educazione civica.

85 RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1) L’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro

1.1 La collaborazione con il SIES e il CRISP

Nel 2013 è proseguita la collaborazione della Provincia con il SIES – Servizio Informativo Economico Sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per la provincia di Cremona per la conclusione del programma di lavoro avviato con la convenzione 2011/2012. E’ proseguita, altresì, attraverso il SIES, anche la collaborazione con il CRISP (Centro di Ricerca Interuniversitario sui Servizi di Pubblica utilità alla Persona) dell’Università degli studi di Milano Bicocca, ai fini della rielaborazione dei dati raccolti attraverso le COB per ricavarne report periodici sulla situazione del mercato del lavoro locale. In particolare, nella prima metà del 2013 sono stati elaborati i previsti due rapporti sullo stato del mercato del lavoro locale nell’anno 2012: uno basato sull’analisi dei dati ricavati dall’Indagine ISTAT sulle Forze di Lavoro in provincia di Cremona e uno basato sull’analisi – anche articolata a livello delle aree territoriali corrispondenti ai quattro Centro per l’Impiego di Cremona, Crema, Soresina e Casalmaggiore – dei dati ricavati dalla banca dati COB dei CPI provinciali, alimentata attraverso il sistema informativo SINTESI. Nel corso dei mesi di giugno, luglio e agosto, il Settore ha svolto diversi incontri, sia al proprio interno sia con soggetti esterni, al fine di impostare nuovi metodi di analisi del mercato del lavoro locale, che rispondano più puntualmente alle esigenze di programmazione della Provincia e di conoscenza della situazione occupazionale da parte dei vari attori pubblici e privati del territorio che si occupano di mercato del lavoro. Il confronto, che ha coinvolto anche il SIES dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, il CRISP dell'Università Bicocca e il referente della Regione Lombardia per il sistema informativo lavoro, ha portato ad individuare alcuni ambiti di analisi ritenuti imprescindibili quali il trend delle figure professionali nei vari settori produttivi e gli esiti occupazionali dei percorsi di istruzione e formazione attivi nel territorio provinciale. Le modalità operative sono in corso di definizione. Tale nuova programmazione si affianca ad un ulteriore intervento, sempre mirato sia alla realizzazione di indagini conoscitive (fini statistici) sia ad una migliore programmazione dei servizi per il lavoro e degli interventi di politica attiva del lavoro. Si tratta dell'importante e attesa operazione di manutenzione informatica della banca dati dei lavoratori inoccupati/disoccupati dei Centri per l'Impiego della Provincia, già descritta nel precedente progetto 01_01 e volta ad individuare, nel modo più preciso possibile, la platea dei lavoratori iscritti che sono effettivamente interessati all’erogazione dei servizi per il lavoro offerti dai Centri per l’Impiego e la platea di coloro che, pur essendo iscritti, non sono più interessati all’erogazione dei servizi o hanno richiesto/richiedono l’iscrizione nella banca dati per finalità diverse dall’inserimento/reinserimento lavorativo (vera mission dei Centri per l’Impiego).

1.2 L’indagine sui fabbisogni di figure professionali

Inoltre, sempre a cura del SIES, è proseguita un’importante iniziativa avviata sin dagli ultimi mesi del 2010: l’indagine sui fabbisogni di figure professionali "in tensione" nei settori produttivi più rilevanti per il territorio provinciale, quale strumento innovativo ed indispensabile per individuare i profili professionali che le imprese locali cercano e non trovano. Ciò allo scopo di raccogliere informazioni fondamentali per agire in modo più mirato in molteplici direzioni, da un lato orientando meglio la programmazione dell’offerta formativa da parte degli operatori della formazione professionale, indirizzandola verso profili che potranno essere più facilmente assorbiti dal mercato del lavoro locale, dall’altro lato offrendo preziosi elementi conoscitivi ai soggetti che si occupano di orientamento scolastico e professionale, ma anche informazioni urgenti a coloro che svolgono attività di ricollocazione dei lavoratori espulsi o a rischio di espulsione dal mercato del lavoro. In particolare, nel 2013, in accordo con il Comitato di coordinamento del SIES, si è convenuto di diffondere i risultati dell'indagine sui fabbisogni di figure professionali "in tensione" nel settore metalmeccanico mediante la pubblicazione di un'apposita edizione del Bollettino SIES avente ad oggetto la rappresentazione

86 dei risultati stessi in forma più divulgativa: bollettino da distribuire, poi, in formato esclusivamente elettronico. Quanto all'indagine sui fabbisogni di figure professionali "in tensione" nel settore agroalimentare, invece, data la rilevanza "rappresentativa" di tale settore produttivo per il territorio provinciale, si è convenuto di organizzare uno specifico evento dedicato, rivolto alla cittadinanza. La presentazione e la diffusione dei risultati è avvenuta mediante l'elaborazione di un'edizione speciale del Bollettino SIES, la sua pubblicazione sul sito della Provincia (nella sezione dedicata all'Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro) e la più ampia diffusione tramite indirizzario e-mail dedicato. L'attività è stata realizzata coinvolgendo tutti gli stakeholder in occasione di una presentazione pubblica dedicata, svoltasi in data 06 maggio 2013: l'evento ha rappresentato un momento importante per approfondire la conoscenza circa la situazione e le prospettive occupazionali a breve-medio termine in un settore fondamentale per la provincia di Cremona come quello agroalimentare. La partecipazione è stata numerosa e significativa ed ha coinvolto, fra l'altro, la Camera di Commercio, le associazioni di categoria dei datori di lavoro e dei lavoratori, istituti di credito locali e non, imprese del settore, operatori dei servizi per il lavoro e dei servizi formativi accreditati nel territorio provinciale e istituzioni scolastiche, ai quali, grazie alla collaborazione dei docenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore - sede di Piacenza e Cremona, sono stati presentati non solo i risultati dell'indagine sui fabbisogni di figure professionali nel settore, ma anche gli scenari di mercato e le nuove sfide commerciali nel settore agroalimentare, oltre ad aspetti relativi all'innovazione tecnologica e alla performance finanziaria nel settore. Tutto il materiale documentale prodotto è stato poi diffuso tramite la pubblicazione sul sito internet della Provincia (sezione dedicata all'Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro) e la diffusione mediante l'indirizzario e-mail dedicato. Si è provveduto all’individuazione delle nuove modalità per rilevare i fabbisogni di figure professionali “in tensione” nel settore dei servizi, per quanto concerne i due sotto-settori da indagare: i servizi connessi alla new economy e i servizi di assistenza alla persona. Insieme alle parti sociali e agli altri membri del Comitato di coordinamento del SIES, si è convenuto di procedere prima ad un’analisi delle tipologie di figure professionali presenti nei due sottosettori, utilizzando non solo i dati ISTAT e i dati Excelsior, come nelle precedenti indagini sui fabbisogni di figure professionali “in tensione”, ma anche i dati ricavati dalle Comunicazioni Obbligatorie che registrano rapporti di lavoro effettivamente avviati/cessati nei due sotto- settori nel territorio provinciale. Sulla base di tali analisi, si procederà poi al confronto con un certo numero di imprese dei due sotto-settori, individuate e coinvolte attraverso le associazioni di categoria datoriali facenti parte della Cabina di regia. Attività è stata avviata collaborando con il SIES per l'elaborazione dei dati (ISTAT, Excelsior, COB) necessari a configurare un quadro delle tipologie di figure professionali presenti nei due sottosettori. Sono dunque in corso di predisposizione una prima "griglia delle professioni" del settore ICT ed una prima "griglia delle professioni" del settore dei servizi alla persona.

Si ribadisce che, con il percorso sopra descritto, la Provincia si pone pienamente in linea sia con il Protocollo siglato fra UPI e Ministero del Lavoro il 27 luglio 2011 sia con gli ultimi atti di indirizzo emanati da Regione Lombardia. In particolare, infatti, il Protocollo fra UPI e Ministero del Lavoro che, nel ribadire il ruolo fondamentale e non solo formale delle Province nella programmazione e nell’erogazione di servizi fondamentali per la persona e le imprese quali sono i servizi per il lavoro e la formazione, ne sottolinea obblighi, impegni e responsabilità nel far funzionare le politiche del lavoro sul territorio e sollecita le Province a promuovere “la costituzione di osservatori provinciali sui fabbisogni di competenze e di figure professionali dei sistemi produttivi locali”. Quanto agli indirizzi regionali, ricordiamo in primo luogo gli “Indirizzi prioritari per la programmazione degli interventi a sostegno dell’occupazione e dello sviluppo per il 2011”, definiti da Regione Lombardia con la DGR n. IX/1470 del marzo 2011, in cui si legge che uno strumento fondamentale per perseguire l’obiettivo al sostegno dell’occupazione è proprio quello di recuperare “il disallineamento fra domanda e offerta di lavoro rispetto ai reali fabbisogni di competenze e professionalità espressi dalle imprese e dai sistemi produttivi territoriali”. Ad ulteriore conferma, si richiama anche l’atto negoziale – ambito Lavoro, sottoscritto da Regione Lombardia e Provincia di Cremona il 18 giugno 2013 per l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro, che prevede che la Provincia promuova “iniziative

87 territoriali (…) in sinergia con gli Osservatori del Mercato del lavoro, al fine di rilevare i fabbisogni e definire le priorità di intervento”. In particolare, in accordo con Regione Lombardia, nell’atto negoziale è stato appositamente inserito uno specifico intervento avente ad oggetto proprio “Interventi per migliorare la conoscenza del mercato del lavoro e rilevare i fabbisogni di figure professionali nel territorio provinciale”.

Peraltro, l’intervento trova piena corrispondenza anche nelle più recenti indicazioni elaborate a livello comunitario con riferimento al raggiungimento degli obiettivi della Strategia per la crescita e l’occupazione Europa 2020. Infatti, la Commissione Europea, lo scorso 18 aprile 2012, ha presentato una Comunicazione intitolata “Verso una ripresa dell’occupazione” (COM (2012) 173), nella quale ha delineato una strategia complessiva volta a rilanciare l’occupazione in Europa attraverso una serie di azioni, fra le quali quella di “riformare i mercati del lavoro”. Con riferimento ad essa, appunto, la Commissione stessa rileva come la mancata corrispondenza tra le competenze disponibili e le esigenze dei mercati del lavoro interessino, se pur in maniera diversa, tutti gli Stati membri e considera che l’azione a livello europeo si debba sviluppare proprio secondo i tre seguenti assi: 1) il monitoraggio del fabbisogno di competenze; 2) il riconoscimento delle competenze e delle qualifiche; 3) la sinergia fra il modo dell’istruzione e quello del lavoro.

2) L’Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali e gli interventi in collaborazione con l’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (O.R.I.M.)

Nell’ambito delle modalità di collaborazione definite con l’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità (ORIM) e sulla base degli impegni sottoscritti con la Convenzione per il quinquennio 2010- 2015 (D.C.P. n. 29 del 16.03.2010), è stato approvato, con atto di Giunta n. 108 del 18.04.2013, il Piano Esecutivo Annuale dell’Osservatorio provinciale sull’Immigrazione per l’anno 2013, unitamente al preventivo dei costi per un importo complessivo pari a € 37.231,00 (di cui € 25.000,00 quale contributo annuale assegnato dalla Regione Lombardia).

Obiettivi e risultati raggiunti al 31.08.2013: partecipazione a n. 2 incontri del Tavolo interprovinciale presso la Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia (04.02.2013;11.06.2013); raccolta ed elaborazione dei dati a livello comunale riferiti al 31.12.2012: caratteristiche degli immigrati residenti nei Comuni (sesso, età e nazionalità); movimento anagrafico della popolazione immigrata; richieste e concessioni di cittadinanza; iscrizioni ai Centri per l’Impiego, avviamenti al lavoro e cessazioni; tipologia permessi; messa a regime della banca dati omogenea con le altre Province lombarde: aggiornamento della rilevazione sulle caratteristiche del sistema locale di prima e seconda accoglienza e implementazione del data base messo a disposizione dall’Osservatorio Regionale: per l’aggiornamento sono stati coinvolti n. 115 Comuni (invio ed elaborazione questionario ORIM), n. 3 Uffici di Piano (invio ed elaborazione questionario ORIM), Azienda Sociale del Cremonese, Comunità Sociale Cremasca e Consorzio Casalasco Servizi Sociali (invio ed elaborazione questionario ORIM) e n. 29 strutture di accoglienza (invio questionario ed inserimento dati nel data base regionale { HYPERLINK "http://www.orimregionelombardia.it/"} ); elaborazione e pubblicazione del “Undicesimo Rapporto sull’immigrazione straniera in provincia di Cremona - Annuario statistico 2012”, realizzato in collaborazione con la Fondazione ISMU; organizzazione dell’incontro pubblico “Gli immigrati in provincia di Cremona. Contesto, azioni e progetti”, per la presentazione dell’Undicesimo Rapporto sull'immigrazione straniera nella provincia di Cremona - Annuario statistico 2012, tenutasi in data 18.06.2013 presso la Sala Mercanti della CCIAA di Cremona; promozione e distribuzione di n. 300 copie dell’Undicesimo Rapporto sull'immigrazione straniera nella provincia di Cremona - Annuario statistico 2012. I rapporti sono stati distribuiti a: n. 50 partecipanti all’incontro di presentazione; n. 5 Regione Lombardia; n. 5 Fondazione ISMU; n. 41 assessori e consiglieri provinciali; n. 20 URP della Provincia di Cremona sede di Cremona e n. 20 sede di Crema; n. 18 UST Cremona; n. 5 Centro Interculturale Mondinsieme e associazioni immigrati; n. 5 CISVOL; n. 3 Azienda Sociale del Cremonese; n. 3 Comunità Sociale Cremasca; n. 3 Consorzio Casalasco Servizi Sociali; è in fase di organizzazione l’invio alle biblioteche dei Comuni della provincia;

88 realizzazione della mappatura sull’associazionismo migrante: invio del questionario di rilevazione a n. 23 associazioni censite e promozione della rilevazione al fine di intercettare eventuali gruppi informali, attraverso il Centro Interculturale Mondinsieme ed il Centro servizi per il volontariato; predisposizione dell’elenco aggiornato dei contatti e raccolta dei questionari; realizzazione del progetto denominato “CO.R.RE.L.A.RE.: consolidare reti regionali e locali per un’accoglienza responsabile”, a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi – Azione 8 “Capacity Building” – Programma Annuale 2011. Il Progetto attraverso una partnership istituzionale a valenza regionale ed interprovinciale, tra la Provincia di Monza e Brianza (capofila), le Province di Cremona, Lodi, Mantova, Lecco, Bergamo, Milano, Varese, e la Fondazione ISMU, si poneva l’obiettivo di potenziare i servizi pubblici con utenza di cittadini immigrati e rafforzare la governance a livello locale e regionale, sviluppando reti di apprendimento e sinergie interistituzionali finalizzate all’inclusione delle misure di integrazione nelle politiche. La Provincia di Cremona nel periodo Gennaio – Giugno 2013 ha realizzato le seguenti attività: organizzazione di n. 12 moduli formativi di n. 16 ore ciascuno di cui: n. 7 a Cremona; n. 2 a Crema; n. 3 a Casalmaggiore. Complessivamente sono state erogate n. 192 ore formazione in n. 45 incontri formativi. I contenuti della formazione sono stati sviluppati a partire dai cinque assi dell’integrazione previsti del “Piano per l’integrazione nella sicurezza. Identità e incontro” nello dettaglio: ASSE I – Educazione e apprendimento n. 1 modulo “Certificazione delle competenze: metodologie e pratiche di validazione” ASSE II – Lavoro n. 1 modulo “Lavoratori stranieri e procedure di ingresso: l’impatto della legislazione sui servizi al lavoro” ASSE IV – Accesso ai servizi essenziali n. 3 moduli “Immigrazione formato famiglia” n. 3 moduli “La violenza sulle donne in un’ottica interculturale” n. 1 modulo “Salute e immigrazione” n. 1 modulo “I servizi territoriali: la presa in carico di utenti stranieri” n. 1 modulo “Donne straniere e conciliazione vita-lavoro” n. 1 modulo “L’accesso ai servizi di utenti stranieri: acquisire competenza interculturale, una qualificazione essenziale nella società multiculturale” I destinatari diretti della formazione sono stati gli operatori e i responsabili di servizi pubblici ed in particolare, della Provincia, dei Comuni, dei Distretti, della Questura, dell’ASL, dell’Azienda Ospedaliera (Cremona) e di altri enti e soggetti che gestiscono servizi per l’immigrazione in convenzione con il pubblico (mondo del terzo settore e del volontariato, strutture religiose, organismi sindacali ecc.), nel dettaglio: n. 437 le domande di iscrizione di cui n. 84 non accettate, n. 353 le iscrizioni accettate di cui n. 39 ritirati per motivi personali prima dell’inizio del corso. I partecipanti effettivi sono stati n. 314 di cui n. 270 femmine e n. 44 maschi. Considerato che n. 52 persone hanno partecipato a uno o più corsi, sono n. 246 le persone coinvolte nelle attività di formazione. La frequenza media in termini di partecipazione è stata del 75% (12 ore su 16) e la media di gradimento dei corsi proposti pari al 3/4 su una scala da 1 a 5. Oltre all’organizzazione delle attività previste nel territorio provinciale è stata assicurata la partecipazione alle riunioni del Comitato di Pilotaggio (01.02.2013; 17.04.2013), alle attività della Comunità di Pratica (11.06.2013) e al convegno finale (29.05.2013) tenutosi presso la Provincia di Monza Brianza per il quale è stato richiesto alla Provincia di Cremona un intervento sul tema della partnership e gli esiti del progetto. Le attività progettuali si sono formalmente concluse al 30.06.2013; nei mesi di luglio ed agosto è stata predisposta la necessaria documentazione per la rendicontazione delle azioni realizzate e delle spese sostenute, secondo quanto previsto dalle indicazioni della Provincia di Monza e Brianza (capofila) e del Ministero dell’Interno. la Provincia di Cremona ha aderito, in qualità di partner, al progetto denominato “OPPORTUNAMENTE. Oltre le Province: Organizzare una Rete Territoriale Unitaria Nell’Accoglienza dei Migranti”, presentato dalla Provincia di Monza Brianza (capofila e soggetto proponente) a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi – Azione 7 “Capacity Building” – Programma Annuale 2012. Il Progetto, presentato al Ministero dell’Interno nel mese di dicembre 2012, è stato ammesso ma non finanziato; sviluppo di percorsi e sinergie progettuali per l’integrazione di competenze e professionalità degli operatori impiegati nei servizi territoriali e per il lavoro, relativamente agli interventi in materia di immigrazione: la

89 Provincia di Cremona ha aderito, in qualità di Soggetto Aderente, al Progetto denominato “Rimettiamoci in gioco. Una rete per qualificare l'inserimento lavorativo in Lombardia", presentato dalla Regione Lombardia (capofila e soggetto proponente) a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi – Azione 2 “Orientamento al lavoro e sostegno all’occupabilità” – Programma Annuale 2012. Il Progetto è stato ammesso a valutazione ma non finanziato; collaborazione con l’ORIM e la Regione Lombardia per attività di progettazione condivisa, di rilevanza regionale e locale, riferite al Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi “Programma quadro sulla solidarietà e gestione dei flussi migratori per il periodo 2007 – 2013, in particolare:adesione al progetto “Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza - Terza Edizione” – FEI Programma Annuale 2011 – Azione 1 – Azioni di sistema a valenza regionale per l’erogazione di percorsi di formazione linguistica e educazione civica, presentato da Regione Lombardia; adesione al progetto “Ricomincio da 3. La rete regionale per prevenire, conoscere, contrastare e rimuovere le discriminazioni razziali – Prog.n.104422”, avente come capofila e soggetto proponente la Regione Lombardia (D.G. Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato in raccordo con la DG. Sicurezza, Protezione civile e immigrazione) e presentato a valere sull’”Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di paesi terzi, annualità 2012, Azione 7, “Capacity building” - Rete Nazionale Antidiscriminazioni”. Il Progetto prevede azioni finalizzate allo sviluppo di reti locali interistituzionali per l’emersione, la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di discriminazione, nonché la loro utilità ai fini di un efficace raccordo tra le iniziative presenti sul territorio. Nello specifico si richiede un’azione di supporto per i cittadini stranieri che possono essere potenziali vittime di discriminazione e di intercettare tale target, da orientare nella rete di enti e servizi attivata dal progetto; progettazioni territoriali e di rete: adesione, in qualità di Soggetto Aderente, al Progetto denominato “TERRE D’INCONTRI” presentato dal Comune di Cremona a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi - Programma Annuale 2012 – Azione 6 “Mediazione sociale e dialogo interculturale” partecipazione a n. 1 incontro del Consiglio Territoriale sull’Immigrazione (01.03.2013); predisposizione del rendiconto economico e della relazione delle attività realizzate nell’ambito della “Rete Interprovinciale di attività a supporto dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità” per l’anno 2012 e richiesta del saldo; comunicazioni e contatti con Regione Lombardia, ORIM, Comuni, Uffici di Piano, Enti gestori strutture di accoglienza, associazioni immigrate, ASL per le attività dell’Osservatorio; aggiornamento pagine web “Immigrazione” del Servizio Politiche Sociali. - adesione al progetto “Nati per leggere”, in collaborazione con il Servizio Cultura della Provincia di Cremona, per la promozione della lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni che intende favorire lo sviluppo, nei primi anni del bambino, con l'ausilio dei libri e delle lettura ad alta voce. Il progetto è promosso dall'alleanza tra bibliotecari e pediatri ed è attivo su tutto il territorio nazionale con circa 400 progetti locali che coinvolgono 1195 comuni italiani. I progetti locali sono promossi da bibliotecari, pediatri, educatori, enti pubblici, associazioni culturali e di volontariato. La lettura ad alta voce produce effetti molto positivi sullo sviluppo del bambino, sia perchè facilita una modalità di comunicazione affettiva con i genitori, sia perchè promuove le competenze cognitive del bambino, in particolare quelle connesse con lo sviluppo del linguaggio. Tale pratica contribuisce inoltre a ridurre il divario culturale tra i gruppi sociali, aspetto sul quale il progetto si è dimostrato, sia negli Stati Uniti sia in Italia, particolarmente efficace. La strategia più efficace per promuovere la lettura precoce in famiglia è quella di inserirla nell'ambito delle buone pratiche per la salute del bambino raccomandate dal pediatra, come incluso da tempo nel programma GenitoriPiù sostenuto dal Ministero della Salute. Il contatto sistematico e personalizzato con il bambino e i suoi genitori da parte del pediatra consente infatti un'interazione efficace che deve poi essere ripresa e rinforzata in tutti i possibili contesti (biblioteche, consultori, asili nido, scuole materne). Le azioni previste dal progetto, che si colloca nell'ambito degli interventi di sostegno alla genitorialità, comprendono percorsi di sensibilizzazione rivolti a genitori, alla scuola, alle istituzioni pubbliche e alla società civile. Il progetto nazionale opera attraverso strutture operative locali che si impegnano, attivando risorse umane ed economiche di enti locali e altre istituzioni pubbliche e private di volontariato, a individuare le modalità progettuali di volta in volta più adatte alle realtà specifiche.

90 Nel 2011, a fronte di un bando regionale, il Comune di Chiari (per il Sistema bibliotecario sud-ovest bresciano) ha coinvolto le province e i sistemi bibliotecari della Lombardia per presentare una declinazione specifica del progetto nazionale, tale progetto ha come titolo: Comunicare Nati per Leggere e l'offerta delle biblioteche ai bambini e alle loro famiglie. La Provincia di Cremona con nota prot. n. 89820 del 20/07/2012 ha aderito al progetto regionale con i seguenti obiettivi: 1) creare nuovi lettori, sensibilizzando le famiglie sia italiane sia immigrate sui benefici della lettura in età precoce per diffondere la pratica della lettura ad alta voce in famiglia e un precoce avvicinamento ai libri da parte del maggior numero di bambini; 2) far conoscere le risorse e le opportunità offerte dalle biblioteche ai bambini in età prescolare e alle loro famiglie, per incentivare l'utilizzo e la frequentazione delle stesse migliorando la capacità dei bibliotecari di interagire con i bambini in età prescolare e con le loro famiglie per incentivare l'utilizzo e la frequentazione delle biblioteche; 3) creare una fitta rete di collaborazioni tra i professionisti che si occupano del bambino e della famiglia dal concepimento e per tutta l'infanzia: pediatri, educatori, altri operatori socio-sanitari come le ostetriche, gli infermieri pediatrici, il personale addetto alla vaccinazioni, gli assistenti sanitari. A partire da questi contenuti, la Rete bibliotecaria cremonese, in collaborazione con il Servizio Politiche Sociali della Provincia di Cremona, ha coinvolto in primo luogo le biblioteche del territorio per condividere le finalità del progetto e avviare nelle loro comunità di riferimento un lavoro di rete per far conoscere tutte le positive potenzialità della lettura ad alta voce rivolte ai bambini nei primi anni di vita. Inoltre, sono previste due azioni per avviare una proficua collaborazione con i professionisti che si occupano della salute e dell'educazione dei bambini: 1) organizzazione di due momenti formativi e di confronto per bibliotecari, pediatri, operatori socio-sanitari, educatori; 2) distribuzione mirata del materiale di comunicazione del progetto presso scuole, studi pediatrici, consultori e altri luoghi individuati al fine di una capillare promozione delle finalità del progetto.

PROGETTO N. 01.06: SVILUPPO DELLE FUNZIONI IN TEMA DI WELFARE TERRITORIALE

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Coordinamento e gestione del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale

2. Potenziamento della collaborazione tra la Provincia e i Comuni in favore di minori e famiglie in condizione di fragilità sociale e di disabili sensoriali e non

3.Azioni di informazione e orientamento sui servizi alla persona, con particolare riferimento ai disabili

4. Promozione di interventi e politiche territoriali in tema di pari opportunità

5. Promozione di interventi e politiche territoriali per gli anziani

6. Gestione delle attività relative alle politiche sociali in attuazione di deleghe regionali

7. Piano provinciale della formazione/aggiornamento per gli operatori del welfare territoriale

8. Politiche giovanili

Piano di Lavoro Territoriale per le Politiche Giovanili – Anno 2012. Nell’ambito di quanto previsto dalle “Linee di indirizzo per una governance delle politiche giovanili in Lombardia 2012-2015” approvate dalla Regione Lombardia con la DGR n. 2508/2011, è stato predisposto il “Piano Territoriale Giovani (P.T.G.)

91 della provincia di Cremona” che vede quale soggetto capofila l’Azienda Sociale Cremonese ed è finalizzato alla definizione, nei tre Ambiti distrettuali di Cremona, Crema e Casalmaggiore di: un’agenda di policy condivisa, inter-settoriale e multi-level; reti di soggetti, servizi e progetti; strumenti organizzativi ed operativi; luoghi di programmazione e progettazione partecipata Progetto “ProvincEgiovani al lavoro”. Il Progetto, presentato dalla Provincia di Cremona in qualità di capofila e soggetto proponente, a valere sul “Bando UPI – Azione ProvincEgiovani Anno 2013 - Avviso Pubblico a presentare progetti destinati a promuovere interventi nel settore delle politiche giovanili”, si pone l’obiettivo di riattivare/sostenere i percorsi motivazionali al lavoro con particolare attenzione ai giovani fuori dal circuito formativo/lavorativo e in condizioni di “disempowerment” .

Politiche sociali

Coordinamento e gestione del tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale: l’obiettivo è volto all’attuazione delle seguenti attività: consolidamento dei lavori del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale, sulla base dei criteri e delle procedure fissate all’interno della Deliberazione di Consiglio n. 111 del 5/10/2010 con la quale è stato istituito detto organismo; definizione ed adozione del Regolamento di funzionamento del Tavolo ed individuazione delle priorità di lavoro rispetto alle tre macroaree di programmazione: Famiglia, Conciliazione, Solidarietà Sociale.

Potenziamento della collaborazione tra la Provincia e i Comuni in favore di minori e famiglie in condizioni di fragilità sociale e di disabili sensoriali e non: l’obiettivo è volto all’attuazione delle seguenti attività: convenzione con i Comuni al fine di favorire lo sviluppo delle progettualità a sostegno di minori e di nuclei familiari con figli in cui si ravvisa una situazione di fragilità sociale interventi in favore dei disabili sensoriali attivazione di interventi per l’organizzazione del trasporto degli studenti disabili delle scuole superiori e dei centri di formazione professionale

Azioni di informazione e orientamento sui servizi alla persona, con particolare riferimento ai disabili: l’obiettivo è volto alla realizzazione del Portale Disabilità.

Promozione di interventi e politiche territoriali in materia di pari opportunità: l’obiettivo è volto a: offrire supporto alla Commissione Provinciale Pari Opportunità garantendo l’attività di segreteria, comunicazione ed il supporto tecnico-operativo e progettuale, nonché l’adozione di atti e provvedimenti che riguardano gli obiettivi previsti dall’organismo; promuovere il raccordo degli interventi e delle politiche territoriali in tema di pari opportunità all’interno del processo di pianificazione integrata delle politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e nel quadro dei lavori del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale.

Promozione di interventi e politiche territoriali per gli anziani: l’obiettivo è volto all’attuazione della mappatura delle esperienze e delle buone pratiche locali in tema di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), al fine di individuarne i risultati raggiunti in termini di impatto sulla popolazione e sulla stessa programmazione sociale e socio-sanitaria e di verificare la possibilità di metterle a sistema e di renderle trasferibili in altre realtà del territorio nazionale, attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Programma AGIRE POR 2007-2013 gestito e coordinato dalla Divisione IX della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria – Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) – Ministero dello Sviluppo Economico (decisione assunta con atto di Giunta Provinciale n. 579 del 17.11.2010).

Gestione delle attività relative alle politiche sociali in attuazione di deleghe regionali: l’obiettivo è volto alla gestione dei Registri Volontariato e Associazionismo.

92 Gestione dell’Albo Regionale delle Cooperative Sociali: l’obiettivo è volto alla gestione della ripartizione provinciale dell’Albo, come da delega della Regione Lombardia.

Gestione del bando regionale e monitoraggio dei progetti approvati: l’obiettivo è volto all’assegnazione dei contributi con cadenza biennale.

Piano provinciale annuale della formazione/aggiornamento per gli operatori del welfare territoriale: l’obiettivo è volto all’esercizio della delega di cui alla Legge Regionale n. 3/2008.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Coordinamento e gestione del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale

Nella prima metà del 2013 è proseguito il percorso di analisi sulla spesa sociale dei Comuni della provincia di Cremona e di rilevazione degli interventi e delle misure di inclusione sociale realizzati nel territorio provinciale, così come stabilito dai Gruppi di lavoro su “Nuove povertà” e “Spesa sociale” istituiti in seno al Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale. Pertanto al 31.08.2013 sono state realizzate le seguenti attività: gennaio-febbraio 2013: somministrazione, ai 115 Comuni della provincia e alle Aziende sociali dei tre distretti, del questionario di rilevazione degli interventi e delle politiche locali di inclusione, predisposto dal Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e condiviso con i Gruppi di lavoro del Tavolo. Al questionario hanno risposto tutte le tre Aziende sociali distrettuali ed il 66% dei Comuni; gennaio-aprile 2013: conclusione della raccolta dei dati sulla spesa sociale dei Comuni (certificati consuntivi 2009-2010-2011); gennaio-maggio 2013: inserimento dei dati sulla spesa sociale all’interno del software appositamente predisposto dalla Provincia ai fini della loro elaborazione ed analisi; giugno 2013: produzione del documento di analisi della spesa sociale dei comuni e del report sull’analisi dei questionari somministrati ai comuni; 25.06.2013: presentazione dei risultati delle analisi effettuate ai Gruppi di lavoro del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale; 30.07.2013: presentazione dei risultati delle analisi effettuate ai componenti effettivi e supplenti del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà.

2. Potenziamento della collaborazione tra la Provincia e i Comuni in favore di minori e famiglie in condizione di fragilità sociale e di disabili sensoriali e non

2.1 Rinnovo della convenzione con i Comuni in tema di minori e famiglie in condizioni di fragilità sociale

Con delibera della Giunta Provinciale n. 107 del 18.4.2013 e’ stato avviato il percorso relativo al rinnovo della convenzione tra la Provincia di Cremona, l’Azienda Sociale Cremonese, il Consorzio Casalasco Servizi Sociali e l’Azienda Speciale “Comunità Sociale Cremasca a.s.c” per interventi in favore di minori in situazioni di disagio, approvando l’invio al Consiglio Provinciale per l’esame preliminare. Allo stato attuale l’iter del rinnovo si è interrotto per le motivazioni descritte nel successivo punto 2.4).

2.2 Interventi in favore dei disabili sensoriali

In linea con la normativa regionale, la Provincia ha garantito, in convenzione con i Comuni del territorio, il proprio sostegno alle persone con disabilità sensoriale durante i percorsi scolastici e formativi, a partire dalla scuola materna per terminare con la formazione scolastica ed universitaria, favorendone l'autonomia comunicativa-relazionale e sostenendo l'apprendimento didattico allo scopo di agevolarne l'integrazione scolastica e sociale. Al 31.08.2012 sono state realizzate le seguenti attività: n. 60 interventi suddivisi tra contributi (buoni sociali) alle famiglie finalizzati al recupero e supporto extrascolastico (progetto sociale integrato), servizio

93 tiflologico (a cura dell’Istituto Ciechi di Milano), corsi per centralinisti non vedenti, corsi presso l’Istituto Caseario di Pandino, semiconvitti presso soggetti accreditati per il recupero extrascolastico; nel mese di luglio sono state avviate, con specifica circolare indirizzata ai Comuni ed alle famiglie beneficiarie, le procedure per acquisire le istanze ed i progetti sociali al fine di poter definire gli interventi per l’anno scolastico 2012/2013; il monitoraggio delle risorse disponibili, l’attività di reportistica degli interventi finanziati, il supporto ai servizi sociali dei Comuni (raccolta e valutazione del progetto sociale), il raccordo di carattere progettuale, l’istruttoria rispetto agli impegni di spesa ed alle relative liquidazioni.

2.3 Trasporto degli studenti disabili

A seguito della deliberazione di Giunta Regionale n. 4240 del 25 ottobre 2012, con la quale sono state definite le modalità operative per la gestione di apposite risorse, trasferite alle Province, destinate alla parziale copertura degli oneri sostenuti dagli enti locali e dalle famiglie per il trasporto speciale degli studenti disabili frequentanti il secondo ciclo di istruzione per l’a.s. 2012/2013, e della conseguente assegnazione della prima tranche di finanziamento, pari a € 89.772,73, si è provveduto ad assumere i necessari provvedimenti, vale a dire: assunzione della deliberazione di Giunta Provinciale n. 18/06/2013 di approvazione dei criteri di erogazione del finanziamento regionale valevoli per l’a.s. 2012/2013; trasmissione della nota n. 78424 del 19/06/2013 con la quale si è provveduto ad informare tutti i Comuni e i soggetti interessati (scuole superiori, enti di formazione, ambiti distrettuali, etc.) dei criteri approvati e della documentazione necessaria per la presentazione, entro la data del 20 settembre 2013, delle domande di rimborso; approvazione, con determinazione n. 423 del 26/06/2013, della spesa complessiva di € 106.109,24 (comprensiva della prima tranche di finanziamento e dei residui afferenti le precedenti assegnazioni regionali per l’a.s. 2011/2012) destinata alla parziale copertura degli oneri sostenuti dai Comuni e dalle famiglie per il trasporto degli allievi disabili frequentanti i corsi di istruzione secondaria superiore ed i percorsi di istruzione e formazione professionale in diritto dovere per l'anno scolastico 2012/2013. Come già proceduto in occasione della determinazione dell’acconto spettante alle Province, La Regione, anche per la definizione e l’assegnazione del saldo, ha richiesto alle Province, con nota del 10 luglio 2013, uno specifico monitoraggio mediante l’utilizzo del medesimo strumento informatico dello scorso anno scolastico, fissando il termine per la trasmissione dei dati al 13 settembre. La Provincia di Cremona ha richiesto, quindi, il coinvolgimento dei Comuni del territorio con nota n. 88705 del 15/07/2013, definendo la data del 26/08/2013 quale termine per le presentazione delle rilevazioni da parte dei Comuni. Ad oggi risultano pervenute 12 istanze di rimborso e le rilevazioni per il monitoraggio regionale da parte di 17 Comuni. A partire dal mese di settembre si darà avvio alle istruttorie delle istanze pervenute, procedendo nel contempo al controllo dei monitoraggi ricevuti finalizzati all’erogazione del saldo. In data 20/06/2013 si è partecipato ad un incontro UPL sul tema del trasporto e dell’assistenza ad personam degli studenti disabili iscritti al secondo ciclo di istruzione, ove sono state evidenziate, da tutte le Province, forti preoccupazioni in riferimento alle risorse necessarie per far fronte ai relativi costi, anche conseguentemente agli esiti delle numerose sentenze delle corti del TAR e del Consiglio di stato, che, in modo ormai univoco, individuano le Province come enti competenti in materia. Alla riunione ha preso parte anche il Responsabile dei rapporti con gli enti locali dell’assessore regionale al bilancio, al quale le Province hanno esposto la necessità che la Regione, più volte sollecitata nel corso degli ultimi anni, disciplini in via definitiva l’aspetto delle competenze e soprattutto metta a disposizione le risorse necessarie per l’assistenza ad personam e continui a finanziare, anche per l’a.s. 2013/2014, il trasporto. A tale proposito alle Province è stato richiesto un monitoraggio in merito alla quantificazione degli utenti coinvolti e alle risorse necessarie. L’esito d tale monitoraggio, insieme alla sollecitazione di un intervento urgente da parte regionale, è stato trasmesso dal Presidente dell’UPL al Presidente della Regione Lombardia e all’Assessore regionale all’Economia, Crescita e Semplificazione.

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2.4 Interventi di assistenza educativa ad personam per alunni disabili frequentanti gli istituti di istruzione superiore ed enti di formazione

Con atto di Giunta n. 475 dell’11.12.2012 la Provincia di Cremona ha istituito, dopo un’attenta verifica in merito alla situazione dei residui passivi iscritti nel Bilancio 2012 e relativi al periodo ante 31.12.2012, il fondo di sostegno ai Comuni per interventi relativi all’assistenza ad personam per alunni disabili frequentanti gli istituti di istruzione superiore ed i centri di formazione professionale. Con l’incontro tenutosi il 5 aprile scorso, è stato dato avvio ad un percorso di confronto e condivisione con i tre Distretti, in linea con il succitato atto di Giunta, che stabiliva alcuni elementi emersi da un precedente incontro con i Distretti del 26.11.2012. Dal confronto è emerso che il periodo temporale di riferimento su cui il fondo provinciale doveva operare era quello compreso dall’1.01.2012 al 31.12.2013, modificando il periodo individuato dalla DGP n. 475/2012 che indicava l'a.s. 2012/2013 e il primo trimestre dell'a.s. 2013/2014. Si è passati così da una prima proposta di copertura di complessivi 16 mesi “scolastici” ad una nuova proposta di copertura di complessivi 20 mesi “scolastici” (pari a 24 mesi “solari”), fermo restando l'invarianza delle risorse provinciali rese disponibili ed individuate dal citato atto di Giunta. In data 15.04.2013 il Servizio Politiche Sociali ha trasmesso ai tre Distretti ed ai tre principali Comuni il verbale dell’ultimo incontro, unitamente alla “scheda tecnica” predisposta per definire il profilo di intervento di assistenza educativa.

Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 1930/13 dell'aprile 2013, ha radicalmente mutato il contesto in cui si era sviluppato il percorso finora descritto, ponendo l’ente Provincia in una prospettiva alquanto diversa, con alcuni elementi di ulteriore certezza rispetto alle competenze istituzionali in materia di assistenza educativa (ad personam).

In sintesi la Sentenza del Consiglio di Stato, che segue temporalmente alcune sentenze della giustizia amministrativa avverse alle Province, afferma che: “quanto all’individuazione dell’ente locale competente ad assicurare tale misura (che costituisce la fondamentale questione controversa) la competenza appartiene all’amministrazione provinciale, come correttamente ritenuto dai primi giudici”; dall’art. 139 del d.lgs. n. 112 del 1998 “emerge la ripartizione tra la provincia, per quanto riguarda l’istruzione secondaria superiore, e i comuni, per quanto concerne gli altri gradi inferiori di scuola, dei compiti e delle funzioni ivi indicate, in osservanza del principio di sussidiarietà predicato dal comma 2 dell’art. 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59”; “se, per un verso, la specificità della materia cui ineriscono i predetti compiti e funzioni, nonché le peculiari e concrete misure che ne costituiscono la relativa attuazione, esclude in radice che gli stessi possano essere genericamente ricompresi nell’ambito dei servizi integrati sociali alla persona, trattandosi di particolari modalità di concreta attuazione del diritto allo studio ed all’integrazione scolastica…per altro verso non può negarsi l’esistenza in capo all’amministrazione provinciale di compiti e funzioni anche operativi e gestionali”;

Si aggiunga che il Consiglio Regionale della Lombardia ha deliberato nella seduta del 7 maggio scorso la “Mozione concernente la modifica della L.R. 19/2007 – servizi a carico dei comuni e delle province in materia di assistenza agli studenti con handicap”, con cui si prende atto della succitata sentenza del Consiglio di Stato e si considera l’assistenza ad personam a favore dello studente disabile “tra gli obblighi a carico delle province”. Accanto ad una presa d’atto della situazione esistente, soprattutto alla luce del dispositivo della sentenza del Consiglio di Stato, il Consiglio Regionale della Lombardia impegna la Giunta Regionale a: “intraprendere tutte le azioni necessarie con lo Stato affinché vengano garantite adeguate risorse per l’erogazione dei servizi essenziali…dall’inizio del prossimo anno scolastico” [ndr. 2013/2014]; “sollecitare e finanziare per quanto di competenza della Regione stessa gli enti che per legge sono tenuti a erogare il servizio scolastico nel suo complesso”.

95 Gli atti succitati hanno introdotto una modifica nel quadro delle competenze in ordine all'assistenza educativa ad personam tale da determinare la necessità di rivedere quanto previsto nell'atto istitutivo del “Fondo provinciale di sostegno ai Comuni” di cui alla delibera giuntale n. 475 dell'11/12/2012 implementando le risorse da mettere a disposizione e riconsiderando il complesso di interventi e di risorse che la Provincia, da anni, mette a disposizione – peraltro con efficacia nei risultati ed efficienza nell’utilizzo delle risorse – a favore di nuclei famigliari con situazioni di disagio sociale (in particolare, nuclei monogenitoriali con figli minori a carico, generalmente donne sole con figli).

Vi è stata dunque la necessità di definire la priorità nell'assegnazione delle risorse, stanti le attuali disponibilità del bilancio 2013, tra l'assistenza ad personam degli alunni disabili, da una parte, e il sostegno alle famiglie ed ai minori in situazione di disagio sociale, dall'altra.

Con atto n. 202 del 23.07.2013 la Giunta Provinciale ha quindi: implementato il “Fondo di sostegno ai Comuni per interventi di assistenza ad personam per alunni disabili frequentanti gli istituti di istruzione superiore ed i centri di formazione professionale”, istituito con delibera di giunta n. 475 dell'11/12/2013, con le risorse previste sul bilancio 2013 per il capitolo 26604 “Spesa assistenza minori ex onmi e illegittimi (mezzi provinciali) trasferimenti ai comuni”; autorizzato il Settore Lavoro, Formazione e Politiche Sociali a procedere nella rilevazione in modo puntuale presso i Comuni di tutti gli elementi utili per definire il quadro di interventi di assistenza educativa realizzati per gli alunni con disabilità frequentanti le scuole secondarie di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione negli anni scolastici ricompresi nel periodo dall’1.01.2012 al 31.12.2013.

Con nota prot. 98560 dell'8.08.2013 il Servizio Politiche Sociali ha trasmesso a tutti i Comuni il prospetto utile alla rilevazione degli interventi di assistenza educativa ad personam realizzati dai Comuni per gli alunni disabili frequentanti scuole superiori di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione. La rilevazione, con scadenza il 13.09.2013, copre i periodi scolastici che vanno dall'1.01.2012 al 31.12.2013, ovvero: anno scolastico 2011/2012, limitatamente al periodo scolastico dall'1.01.2012 al 9.06.2012; anno scolastico 2012/2013: dal 12.09.2012 all'8.06.2013; anno scolastico 2013/2014, limitatamente al periodo scolastico dal 12.09.2013 al 31.12.2013.

La rilevazione consentirà innanzitutto alla Provincia di costruire un quadro definito degli interventi realizzati dai Comuni nel periodo indicato così da poter procedere successivamente all'individuazione esatta, sulla base delle risorse provinciali disponibili, della quota di rimborso per le spese sostenute dai Comuni, che, comunque, sarà oggetto di specifica comunicazione ai fini dell'effettiva liquidazione.

In data 31.07.2013 la Provincia di Cremona ha trasmesso all'UPL il prospetto (vedasi comunicazione Prot. Upl 94/2013) con i dati a disposizione (fonte MIUR) sulla numerosità dei casi e sulle proiezioni di spesa da parte dei Comuni rispetto agli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014. A seguito dell'invio da parte di tutte le Province lombarde del succitato prospetto, l'UPL ha comunicato alla Regione le necessità finanziarie derivanti dall'obbligo di legge confermato dalla sentenza del Consiglio di Stato.

3) Azioni di informazione e orientamento sui servizi alla persona, con particolare riferimento ai disabili

Con il preciso obiettivo di creare un servizio informativo on-line attraverso il sito web della Provincia con particolari caratteristiche di accessibilità, utile per orientarsi nella rete dei servizi e delle opportunità di inclusione sociale offerte dal territorio, è proseguito il lavoro di costante aggiornamento del Portale “Cremona Disabilità”, gestito direttamente dal Servizio Politiche Sociali (http://www.provincia.cremona.it/disabilita/) si tratta della prima messa a sistema locale delle informazioni afferenti la disabilità con il preciso compito di rivolgersi, sia come oggetto della comunicazione che come modalità di informazione, alle famiglie ed ai disabili, in sinergia con il patrimonio informativo dello Sportello Disabilità della Regione rivolto agli enti ed

96 agli operatori. In tal senso la Provincia ha aderito con atto di Giunta n. 421 del 14.11.2012 al Progetto regionale denominato “Sistema informativo lombardo sulla disabilità 2011/2013”. In data 12 febbraio 2013 è stata effettuata una specifica formazione riservata ai referenti provinciali individuati per l’utilizzo della banca dati dello Sportello Regionale Disabilità a cura del responsabile della rete territoriale delle Sportello Disabilità.

Nell’ambito delle attività di informazione e orientamento ai servizi alla persona, relativamente alle persone affette da dipendenze, il Servizio Politiche Sociali ha partecipato ai lavori del Tavolo Provinciale Prevenzione dalle Dipendenze, coordinato dal SERD (Servizio Dipendenze) dell’ASL, in cui si condividono dati ed informazioni in merito ai fenomeni legati agli abusi di sostanze, alle dipendenze, ai progetti territoriali.

Il Servizio ha collaborato all’interno del Gruppo di lavoro, coordinato da ASL, con la partecipazione del pubblico e del privato sociale (enti pubblici, forze dell’ordine, servizi territoriali, terzo settore), volto alla costruzione di una rete per fronteggiare il disagio sociale provocato dalla diffusione del gioco d’azzardo patologico.

4. Promozione di interventi e politiche territoriali in tema di pari opportunità

4.1 Commissione provinciale per le Pari Opportunita’ Ad oggi sono state svolte le seguenti attività: supporto alla Commissione Provinciale Pari Opportunità garantendo l’attività di segreteria, l’attività di comunicazione ed il supporto tecnico-operativo e progettuale, nonché l’adozione di atti e provvedimenti che riguardano gli obiettivi previsti dall’organismo; raccordo degli interventi e delle politiche territoriali in tema di pari opportunità all’interno del processo di pianificazione integrata delle politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e nel quadro del lavoro del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale.

4.2 Rete territoriale per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne

Con il progetto “Territorio in rete contro la violenza sulle donne”, realizzato nel corso del 2012 e cofinanziato dalla Regione Lombardia, è stato possibile creare le condizioni per la costituzione di una Rete territoriale per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne, formata da tutti quegli attori territoriali che si occupano del fenomeno. La Rete territoriale dovrebbe essere formalizzata attraverso la sottoscrizione di un Protocollo di intesa inter-istituzionale e di respiro provinciale, il cui capofila dovrebbe essere la Prefettura di Cremona. Ad oggi il Protocollo non è stato ancora siglato. Tuttavia la Provincia di Cremona, ritenendo opportuno mantenere l’attenzione sul fenomeno e di non vanificare i risultati conseguiti dal Progetto, intende proseguire, nei limiti delle proprie risorse e competenze, al lavoro di rafforzamento della rete di operatori e servizi che si occupano della prevenzione e del contrasto alla violenza contro le donne. A tal fine ha predisposto e somministrato un questionario per la rilevazione dei bisogni formativi per definire, nell’ambito del Piano provinciale per la formazione degli operatori del welfare, un momento formativo e di aggiornamento da avviare entro il 30.11.2013. Il questionario è stato somministrato durante i corsi di formazione sul tema “immigrazione e violenza di genere” organizzati dall’Ente nell’ambito del progetto “CORRELARE”. Sono stati somministrati 70 questionari ad operatori sociali, socio-sanitari, sanitari, educatori ed operatori della scuola, forze dell’ordine, volontarie dei Centri Antiviolenza della provincia. Il tema di maggiore interesse è quello relativo agli scenari di protezione (79% di preferenze), sebbene anche gli altri (accoglienza e colloquio alle donne vittime di violenza e maltrattamenti, tecniche di riconoscimento delle violenze e di valutazione del rischio, aspetti legali, tipologie di violenze, strumenti operativi, modelli culturali e stereotipi di genere) abbiano registrato un buon grado di interesse e siano comunque inevitabilmente interrelati tra loro e con il tema della protezione. Nel mese di settembre la Provincia convocherà un incontro con i servizi territoriali e i soggetti che a livello locale si occupano del fenomeno per definire nel dettaglio la proposta formativa ed eventualmente sostenere

97 la progettazione interventi condivisi a livello territoriale che possano essere candidati ad eventuali bandi regionali.

5. Promozione di interventi e politiche territoriali per gli anziani

5) Verifica in merito alle politiche per anziani e alla loro fattibilità:

A seguito della sottoscrizione dell’Accordo di gemellaggio tra Provincia, ASL, Azienda Sociale del Cremonese e Consorzio dei Servizi Sociali – Ambito A/6 di Atripalda (prov. di AV) nell’ambito del Programma AGIRE POR 2007-2013, gestito e coordinato dalla Divisione IX della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria – Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) – Ministero dello Sviluppo Economico, è stato definito il progetto di dettaglio del gemellaggio. Il Progetto ha lo scopo di trasferire e scambiare buone pratiche in tema di Assistenza Domiciliare Integrata – ADI e prevede una serie di sessioni di formazione e scambio tra le amministrazioni offerenti (ASL e Azienda Sociale del Cremonese) e l’amministrazione beneficiaria (Consorzio dei Servizi Sociali – Ambito A/6 di Atripalda). La Provincia di Cremona ha un ruolo di coordinamento dei partner locali e di intermediazione con il partner di Atripalda e l’Amministrazione Nazionale – Dipartimento per le Politiche della Famiglia. Il progetto dettagliato è in attesa di approvazione da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico e, una volta approvato, dovrebbe articolarsi come segue: settembre 2013: Giornata di presentazione del gemellaggio (Atripalda) ottobre 2013: Analisi e verifica delle politiche e degli strumenti attuativi messi in campo nel territorio provinciale di Cremona e rilevazione fabbisogni specifici (Cremona) ottobre 2013: Verifica e analisi della realtà del territorio di Atripalda; Individuazione delle modalità di attivazione di servizi per il territorio con funzioni di informazione, advocacy, case management, monitoraggio e controllo; individuazione degli strumenti e delle modalità operative per il monitoraggio del potenziale assistito a domicilio;individuazione delle modalità per il monitoraggio e la valutazione del sistema dei servizi domiciliari erogati (Atripalda) ottobre/novembre 2013: verifica dei risultati conseguiti e giornata conclusiva (Atripalda). Entro il 30 novembre 2013: rendicontazione del Progetto.

6. Gestione delle attività relative alle politiche sociali in attuazione di deleghe regionali

6.1 I Registri del Volontariato e dell’Associazionismo

Nel 2008 sono entrate in vigore la Legge Regionale 14.03.2008 n. 1 “Testo Unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso” e la legge regionale 12.03.2008 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario” che hanno ribadito le competenze delle Province in capo: alla tenuta delle sezioni provinciali del registro regionale delle organizzazioni di volontariato e del registro provinciale delle associazioni e delle associazioni di promozione sociale; all’attività di verifica per il permanere dei requisiti per l’iscrizione nei registri; all’attività di gestione dei bandi biennali regionali per l’assegnazione contributi a sostegno dei progetti presentati dalle Associazioni e dalle Organizzazioni di Volontariato.

Al 31.08.2013 risultano iscritte ai rispettivi Registri provinciali: n. 370 Organizzazioni di Volontariato n. 283 appartenenti alla Sezione A (sociale) n. 59 appartenenti alla Sezione B (civile) n. 28 appartenenti alla Sezione C (culturale) n. 93 Associazioni, di cui n. 71 sono Associazioni di Promozione Sociale e n. 22 sono Associazioni senza scopo di lucro, così complessivamente suddivise: n. 19 appartenenti alla Sezione A (sociale/civile)

98 n. 41 appartenenti alle Sezione B (culturale) n. 7 appartenenti alla Sezione C (ambientale) n. 1 appartenenti alla Sezione D (relazioni internazionali) n. 21 appartenenti alla Sezione E (sport/tempo libero) n. 4 appartenenti alla Sezione F (altre attività di utilità sociale)

L’attività di istruttoria per la vigilanza nei confronti delle organizzazioni iscritte ai rispettivi registri provinciali ha visto il consolidarsi dell'applicazione della modalità esclusivamente telematica, iniziata lo scorso anno sul sito http://www.registriassociazioni.servizirl.it/, per la compilazione della scheda annuale di mantenimento dei requisiti di iscrizione ai Registri. La scadenza per la compilazione della scheda è stata prorogata al 30 settembre per l'anno corrente, per consentire la messa a punto del nuovo sistema telematico esteso, da quest'anno, anche per le richieste di iscrizione ai Registri e per le comunicazioni di variazioni relative alle associazioni ed organizzazioni iscritte. Il Servizio garantisce consulenze d’ufficio alle organizzazioni che necessitano di un supporto alla compilazione del suddetto questionario ed agli approfondimenti del caso.

Riguardo all’iscrizione ai Registri, il Servizio ha svolto, inoltre, oltre alla consueta attività di consulenza per le Associazioni al fine di indirizzarle verso una corretta formulazione della richiesta corredata di tutti i documenti necessari ed al fine di agevolare la scelta di collocarsi all’interno di ciascun registro secondo il proprio esatto profilo, anche l'attività di consulenza rivolta alle associazioni ed organizzazioni circa le nuove modalità di richiesta d'iscrizione e di comunicazione delle variazioni, che a partire dal mese di febbraio 2013 devono essere effettuate esclusivamente per via informatica. Circa la tempistica, non esistono scadenze per la presentazione delle richieste di iscrizione. Ma si evidenzia la complessità dell’ambito del Terzo Settore sotto il profilo della corretta configurazione in organizzazione di volontariato o associazione (con, inoltre, la peculiarità dell’associazione di promozione sociale), del costante aggiornamento normativo e dei provvedimenti di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

6.2 Gestione dell’Albo Regionale delle Cooperative sociali – Ripartizione provinciale di Cremona

Nell’ottobre 2009 la Giunta Regionale ha approvato il nuovo Regolamento che disciplina l'Albo Regionale delle Cooperative Sociali, stabilendo i requisiti per l'iscrizione e la permanenza nell'Albo, i tempi e le modalità di presentazione delle domande, i casi di cancellazione, le modalità di gestione e di raccordo con le Province cui viene delegata la gestione dell'Albo.

Al 31.08.2013 le cooperative sociali iscritte alla ripartizione provinciale dell’Albo Regionale delle Cooperative Sociali sono n. 74, così suddivise: n. 4 consorzi; n. 40 cooperative sociali di tipo A; n. 30 cooperative sociali di tipo B.

Le cooperative hanno l’obbligo di presentare la domanda di mantenimento dal 3giugno al 31 luglio e la Provincia ha 90 gg. di tempo per realizzare l’istruttoria di tutte le domande. Sono attualmente in corso le verifiche annuali ai fini del mantenimento dell'iscrizione e in base ai primi riscontri si dovrà procedere alla cancellazione di n. 1 cooperativa che non ha presentato la richiesta di mantenimento dell'iscrizione.

Il Servizio ha, inoltre, costantemente partecipato al Tavolo tecnico di lavoro presso la Regione Lombardia che sta accompagnando il complesso trasferimento della gestione dell’Albo alle Province, con particolare attenzione all’implementazione del nuovo portale avviato nel giugno 2011 ({ HYPERLINK "http://www.coopsociali.servizirl.it/ArcosWebapp/flex/ArcosWebapp.html"}). Il Servizio ha inoltre svolto, come di consuetudine, specifiche attività di consulenza d’ufficio per le Cooperative Sociali su questioni attinenti l’iscrizione all’Albo: elementi di lettura del conto economico, della compagine sociale e delle convenzioni/contratti con la P.A., contratto ed occupati, persone svantaggiate (art. 4 L. 381/91).

99

6.3 Gestione del bando regionale per il volontariato e l’associazionismo e monitoraggio dei progetti approvati

A partire dal 2002, e con cadenza biennale, Regione Lombardia stanzia specifici fondi destinati alle Organizzazioni di Volontariato ed alle associazioni per contributi su progetti presentati dai soggetti interessati, iscritti ai rispettivi registri, ai sensi della L.R. n. 1/2008. Con Deliberazioni della Giunta Regionale 18.4.2012 n. 3291 23.5.2012 n. 3498 sono stati approvati i bandi relativi all’erogazione di contributi a sostegno dei progetti presentati dalle Associazioni e dalle Organizzazioni di Volontariato di cui alla L.R. n. 1/2008, capo II° e capo III°, con riferimento al biennio 2012/2013. Le succitate Deliberazioni, accompagnate da specifici Decreti 24.5.2012 n. 4500 e 25.5.2012 n. 4534 della Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, hanno affidato alle Province – già titolari della delega relativa alla tenuta dei Registri Provinciali dell’Associazionismo e del Volontariato – il ricevimento, l’istruttoria e la valutazione dei suddetti progetti, nonché la formulazione delle relative graduatorie e la liquidazione dei contributi.

Alla Provincia di Cremona, per il biennio 2012/2013, sono stati assegnati €. 190.804,00 (€. 193.710,45 includendo i residui degli anni precedenti) per il volontariato ed €. 45.308,00 (€. 46.447,00 includendo i residui degli anni precedenti) per l’associazionismo.

Per quanto riguarda l’associazionismo: Progetti presentati: n. 24 Progetti ammessi alla valutazione: n. 24 Progetti finanziati: n. 11

Per quanto riguarda il volontariato: Progetti presentati: n. 45 Progetti ammessi alla valutazione: n. 42 Progetti finanziati: n. 22

La gestione dei bandi, delegata alle Province, comporta: la pubblicizzazione e promozione dei bandi stessi presso le associazioni ed OdV iscritte ai registri (con incontri pubblici nei tre Distretti) al fine di illustrare i bandi e rispondere alle richieste di chiarimento da parte delle associazioni; la raccolta ed il controllo relativamente all’ammissibilità sotto il profilo soggettivo ed oggettivo dei progetti presentati; la nomina di una apposita commissione tecnica per la valutazione degli stessi ed il supporto di segreteria durante le riunioni; la stesura della relativa graduatoria di merito per la ripartizione dei contributi la predisposizione degli atti conseguenti la liquidazione degli anticipi e dei saldi su presentazione dell’apposita rendicontazione attestante il regolare svolgimento del progetto.

Secondo il calendario dettato da Regione Lombardia, il bando prossimamente ha le seguenti scadenze: entro il 15 ottobre 2013: conclusione delle attività; entro il 5 novembre 2013: trasmissione all’Ente erogatore della “Scheda rendicontazione attività realizzata e obiettivi raggiunti” e della “Scheda di rendicontazione economico-finanziaria” con i relativi allegati; entro il 31 dicembre 2013: liquidazione a saldo del 50% del contributo.

7. Piano provinciale della formazione/aggiornamento per gli operatori del welfare territoriale

In data 16.04.2012, con nota prot. n. 48085 “Nota esplicativa in attuazione alla DGR n. 2704 del 22.12.2011 'Modalità applicative della compartecipazione alla tassa automobilistica regionale a favore delle Province”,

100 la Regione Lombardia ha definito le linee guida con cui predisporre i Piani Provinciali per la Formazione degli operatori del welfare locale, sottolineando come debbano essere “sviluppati nell'ottica di convergenza e congruenza con la nuova programmazione sociale e sociosanitaria e in raccordo con i servizi del territorio”. La nota regionale indica quali obiettivi prioritari di intervento in ambito formativo: spostamento del modello di welfare dall’offerta alla domanda con la necessità di approfondire la conoscenza relativa ai cambiamenti del bisogno sociale e dei diversi fenomeni emergenti, per arrivare a costruire indicatori di bisogno; supporto alla programmazione territoriale nella costruzione di interazioni e nella promozione di sinergie nella comunità locale in una logica di rete integrata dei servizi che possa rispondere ai bisogni delle persone e delle famiglie: accompagnamento al processo di attuazione dei nuovi Piani di Zona; sviluppo delle forme di collaborazione e co-progettazione tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore; supporto allo sviluppo degli accordi di conciliazione sottoscritti a livello territoriale, con particolare riferimento all’adeguamento dei modelli organizzativi delle unità d’offerta stesse, nonché al miglioramento dell’accessibilità e della flessibilità dei servizi, al potenziamento delle reti attivate al fine di garantire lo sviluppo di forme di partnership con attori plurali che si occupano di temi diversi ma convergenti allo scopo family-friendly; miglioramento delle conoscenze e delle competenze degli operatori sulle problematiche dell’assistenza alle persone con disabilità e sull’accessibilità e fruibilità dei servizi a loro dedicati; Inoltre, si è tenuto conto delle indicazioni operative contenute nella DGR n. 2505 del 16.11.2011 “Approvazione documento 'Un welfare della sostenibilità e della conoscenza – Linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2012-2014”, in cui la Regione ha evidenziato: la funzione della programmazione come ambito di integrazione sovra comunale delle politiche e degli interventi, il compito degli enti – del Pubblico, del Privato Sociale e del Privato – di promuovere alleanze tra di loro, avviando una rilettura degli ambiti di intervento e delle scelte di posizionamento, non in una logica difensiva, il contributo degli enti locali alla connessione delle reti territoriali attraverso la promozione di strumenti operativi a supporto delle competenze e della capacità degli attori della programmazione di partecipare in modo qualificato alle reti (modello costituito dal Piano territoriale sulla conciliazione), l'obiettivo dell'integrazione e del coordinamento delle politiche quale tratto distintivo di una specifica politica istituzionale, con la necessità che i diversi strumenti di programmazione si parlino ed interagiscano a livello territoriale e che il piano di zona si coordini con gli strumenti di programmazione, la funzione della formazione quale dimensione della conoscenza, consolidamento e sviluppo delle competenze per la comprensione dello scenario, per lo sviluppo del capitale sociale del territorio, per l'integrazione delle reti locali, per la definizione di strumenti di supporto informativo per la programmazione e la ricomposizione delle risorse e degli interventi.

La Provincia ha pertanto definito (atto di Giunta n. 313 del 31.07.2012) un Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento per gli operatori del welfare territoriale per il biennio 2012-2013 che va utilmente ad integrarsi – in una logica di sinergia di risorse e di obiettivi – con l'insieme degli interventi previsti nel PEG 2012 rispetto agli ambiti di intervento/obiettivi e trova opportuna corrispondenza con gli obiettivi regionali, interpretando al meglio l’esigenza di assestamento e sostegno agli Uffici di Piano (livello distrettuale e inter-distrettuale) e contribuendo a concentrare le risorse su esigenze trasversali, strutturali e strategiche, in una logica di sinergia territoriale e di integrazione degli interventi.

Il Piano formativo include n. 25 percorsi formativi dei quali n. 14 sono già stati realizzati, n. 5 sono in corso di realizzazione e i restanti n. 6 in fase di avvio. Il Piano impiega risorse regionali (da delega) per € 118.247,66 e altre risorse esterne (da progetti regionali o statali) per € 45.026,68, per complessivi € 163.274,34.

Con Deliberazione dalla Giunta Provinciale n. 204 del 28.04.2010 è stato approvato l’Accordo Operativo tra le Province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova, il Comune di Brescia e il Centro Giustizia Minorile per la Lombardia in tema di interventi di mediazione penale minorile.

101 Con atto n. 291 del 24.07.2012 la Giunta Provinciale ha deciso di proseguire ulteriormente anche per il 2013 nella collaborazione interistituzionale per supportare le attività dell’Ufficio per la mediazione penale minorile, istituito a Brescia nel marzo 2008 nell’ambito del Distretto di Corte d’Appello, definendo per la Provincia di Cremona un impegno sia in termini di sostegno alle professionalità specialistiche coinvolte direttamente nella funzione di mediazione penale, sia in termini di sviluppo di interventi formativi degli stessi (nell’ambito del Piano Annuale della Formazione), sia in relazione alla partecipazione del Responsabile del Servizio Politiche Sociali al Tavolo di regia tra gli Enti coinvolti.

In tal senso la Giunta provinciale con atto n. 412 dell’8.11.2012 ha approvato la sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra Tribunale per i Minorenni di Brescia, Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia, Provincia di Brescia, Provincia di Bergamo, Provincia di Mantova, Provincia di Cremona, Comune di Brescia, Centro Giustizia Minorile per la Lombardia e Fondazione Provinciale Bresciana per l’assistenza minorile onlus di Brescia”.

E’ proseguita inoltre – consolidandosi - la collaborazione con il Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali in ordine all’accreditamento dei corsi del Piano Provinciale per i crediti di formazione continua degli assistenti sociali ed al supporto del Gruppo di lavoro territoriale degli assistenti sociali rispetto alla rilevazione del fabbisogno formativo, analogamente a quanto realizzato in altre province lombarde.

8. Politiche giovanili

Piano di Lavoro Territoriale per le Politiche Giovanili – Anno 2012. La Provincia ha garantito la propria partecipazione, in qualità di soggetto partner, al Gruppo tecnico di piano relativo al Piano di Lavoro Territoriale per le Politiche Giovanili – Anno 2013, così come approvato dalla Regione Lombardia nel novembre 2012 e che vede come ente capofila l’Azienda Sociale Cremonese ed a cui hanno aderito in qualità di partner: Azienda Comunità Sociale Cremasca, Azienda Speciale Servimpresa, Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Comune di Cremona, Comune di Crema, Comune di Casalmaggiore, Provincia di Cremona, ASL Cremona, Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, CCIAA di Cremona, CISVOL, le cooperativa sociali Umana Avventura, Altana, Iride, Nazareth, Consulta Giovani Universitari, Caffè Politico Crema, Clan Vecchio Argine di Cremona Kairos.

b) Progetto “ProvincEgiovani al lavoro”. Nel mese di giugno 2013 è stato presentato il Progetto “ProvincEgiovani al lavoro” che vede la Provincia di Cremona capofila e soggetto proponente in partenariato con il Comune di Cremona, il Comune di Crema, il Comune di Casalmaggiore, la CCIAA, Servimpresa e CR.Forma. L’azione progettuale si rivolge prioritariamente ai giovani che attualmente non si trovano né in situazione lavorativa, né seguono un percorso scolastico o formativo. Si prevede per questi giovani “scoraggiati”, dopo anni di inattività o precarietà, un percorso di abilitazione-riabilitazione volto al conseguimento del possesso di strumenti utili ad acquisire capacità per l’ingresso permanente nel mondo del lavoro. Le azioni previste sono finalizzate all’acquisizione e al mantenimento di un elevato livello di benessere e di orientamento operativo positivo nei confronti del futuro, nonché di rinforzare l’autostima, la fiducia in sé stessi e l’immagine di sé, e di recuperare e/o sviluppare la capacità di risolvere problemi, la capacità di iniziativa anche attraverso l’utilizzo di abilità creative di apprendimento.In generale il Progetto si pone il conseguimento dei seguenti obiettivi: favorire lo sviluppo personale dei giovani e la crescita sociale ed economica della società stimolare la capacità propositiva dei giovani garantire il pieno accesso alle informazioni sui servizi di orientamento, formazione, per il lavoro e le azioni di sostegno disponibili offrire ai giovani l’opportunità di conoscere le professioni più ricercate promuovere l’integrazione dei giovani nel mercato del lavoro e ridurre il rischio di esclusione sociale sviluppare un sistema organico dei servizi che risponda ai diversi bisogni dei giovani modellizzare strumenti ed interventi di sistema; sviluppare azioni di sistema e modalità di risposta efficiente ed efficace dei servizi per il lavoro

102 I beneficiari del Progetto sono tutti i giovani italiani e stranieri, residenti e/o domiciliati nel territorio provinciale, di età compresa tra i 18 e i 34 anni che abbiano concluso o abbandonato un percorso di istruzione/formazione da almeno 12 mesi e risultino: non iscritti al Centro per l’Impiego e privi di lavoro; inoccupati; disoccupati. Saranno altresì beneficiari diretti le associazioni giovanili coinvolte nella realizzazione delle attività di comunicazione e informazione. Il Progetto si sviluppa attraverso due fasi, strettamente collegate e a loro volta articolate in singole unità di servizio. La prima fase prevede una serie di interventi di empowerment finalizzati a mobilitare nei beneficiari le risorse per incrementare la propria “occupabilità”. La seconda fase promuove (anche in esito alle attività della prima fase) alcuni servizi finalizzati all’incremento dell’”occupazione” tra i giovani coinvolti, mediante attività di inserimento al lavoro in parte già poste in essere dai servizi provinciali ed in parte da implementare all’interno del progetto. Queste due fasi del Progetto si configurano in una duplice dimensione: come insieme di attività a cui potranno accedere tutti i beneficiari o una parte di questi, secondo le caratteristiche e i bisogni che emergeranno in un primo contatto; come fasi di un unico dispositivo progettuale che si connota come un programma innovativo finalizzato a incrementare l’occupabilità dei beneficiari, attraverso la valorizzazione delle risorse ed esperienze individuali, la promozione della capacità di attivazione e della progettualità personale, il riconoscimento di competenze acquisite in contesti formali, non formali e informali ed il potenziamento del sistema di offerta dei servizi in termini di efficacia ed efficienza. Si prevedono in sintesi le seguenti attività: campagna di comunicazione motivazionale e sui servizi per il lavoro da parte dei giovani per i giovani; attivazione di servizi di accoglienza e counselling attivazione di servizi di sostegno e di empowerment tirocini finalizzati all’inserimento lavorativo inserimento lavorativo mediante contratto di apprendistato e matching domanda/offerta percorsi formativi finalizzati all’inserimento lavorativo percorsi formativi per essere imprenditori e servizi di supporto all’imprenditorialità giovanile analisi dell’andamento e previsione delle assunzioni per Unità Professionali (2011 ISTAT) a supporto della programmazione delle politiche attive del lavoro; costituzione gruppo di lavoro sui patti generazionali e produzione materiale informativo

Il budget complessivo per le azioni previste è di € 198.850,40, di cui € 128.915,00 il finanziamento ministeriale richiesto. Il Progetto è stato ammesso alla valutazione, ma non finanziato.

La Provincia si riserva, nell'ambito delle risorse ad oggi disponibili, di implementare comunque alcune delle azioni previste nel succitato progetto, in considerazione della innovatività e trasversalità delle stesse.{ HYPERLINK "http://www.coopsociali.servizirl.it/ArcosWebapp/flex/ArcosWebapp.html"}

Programmazione sociale territoriale 2012/2014

Con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 138 del 03.04.2012 sono stati approvati gli Accordi di Programma per l’attuazione dei Piani di Zona degli Ambiti Distrettuali di Cremona, Crema e Casalmaggiore per il triennio 2012-2014, in cui sono stati recepiti tutti gli ambiti di intervento proposti dalla Provincia, trasmessi in data 23.03.2012, evidenziando altresì, sotto il profilo della governance territoriale, l'esigenza di operare per un maggior raccordo tra i diversi soggetti a vario titolo impegnati nel welfare locale (Distretti, ASL e Provincia). Per la Provincia non sono previsti nuovi ed ulteriori impegni di spesa in merito all’implementazione dei piani di zona in oggetto, in quanto si tratta di documenti di programmazione che vanno ad operare una integrazione delle politiche, in cui la Provincia porta in dote competenze/funzioni/attività e progetti già previsti in bilancio per l’anno in corso.

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.02

103 VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.02

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 03“TERRITORIO E PARCHI”

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PROGRAMMA N. 03: - TERRITORIO E PARCHI.

PROGETTO N. 01.02: STUDI, ELABORAZIONI ED INTERVENTI SUL TERRITORIO – RESPONSABILE ARCH MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Valutazione strumenti urbanistici (PGT, varianti PGT, PII, SUAP, varie) ed espressione pareri di competenza pubblicazione sul sito web della Provincia del monitoraggio sullo stato di attuazione delle verifiche; 2. Piano territoriale d’Area casalasco - completamento; 3. Piano territoriale d’Area Alto Cremasco – conclusione; 4. Piano territoriale d’Area Cremonese – conclusione; 5. Piano Territoriale Parco del Serio – tutor ai Comuni

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Gli uffici hanno svolto la consueta attività dettata dalla l.r. 12/2005 di verificare la compatibilità degli strumenti di governo del territorio e loro varianti al PTCP. Ad oggi (10/7/2013) sono state effettuate 17 verifiche di compatibilità di cui 4 SUAP (Casalmaggiore, Drizzona, Pessina, Casteldidone), 1 PII (ditta Welko di Spino d’Adda), varianti con Accordo di Programma 3 (ditta Fimi di Izano, ditta COIM di Offanengo, ditta GiGa di Pescarolo), 4 PGT (Persico Dosimo, Motta Baluffi, Derovere, Torricella del Pizzo) e 5 varianti (Soncino, Cremona, Azzanello, Vailate, Izano). Sul sito viene tenuto costantemente aggiornato lo stato delle istanze inviate dai Comuni. 2. Per la costruzione del consenso, la cosiddetta “fase di ascolto” propedeutica alla definizione degli obiettivi del Piano d’Area (PTdA-casalasco) e la definizione dei criteri, sono stati fatti diversi incontri (22/1, 4/2, 21/2, 7/3, 8/3, 23/4). I consulenti hanno consegnato il materiale relativo alla prima fase dell’incarico come da crono programma (marzo) e presentato ai Comuni. Il 27/05/2013 è stato sottoscritto l’accordo di programma. I materiali sono stati messi a disposizione sul sito web ({ HYPERLINK "http://www.provincia.cremona.it/territ/?view=Pagina&id=5204" }) che viene costantemente aggiornato. Il 26/6 è stata informata anche la Commissione Territorio. Il 5 luglio sono stati consegnati, dagli incaricati, i primi materiali contenenti le “azioni di piano” presentate ai Comuni il 29 luglio. 3. Nel mese di Maggio gli uffici hanno elaborato una proposta (Proposta di aggregazione, obiettivi e criteri di sostenibilità per l’allocazione delle quote esogene produttive nel territorio del Piano d’area dell’alto Cremasco - PTdA-AC. prot 69106 del 31/5/2013). Nel corso dei primi mesi si sono svolti diversi contatti e incontri per la definizione delle strategie da adottare (15/5, 3/6), circa i risultati è stata data comunicazione anche alla Commissione Territorio (26/6). Nel mese di luglio la GP ha preso atto della proposta di ridefinizione delle aree del PTdA-AC (DGP n. 193 del 16/7/2013) inviata poi ai Comuni. 4. Nei mesi di aprile, maggio e giugno sono stati organizzati incontri con gli incaricati alla redazione del Piano d’Area. Il 6 maggio è stata inviata ai Sindaci del Piano d’Area del cremonese (PTdA- cremonese) una nota informativa sollecitandoli all’invio di eventuali contributi e/o osservazioni. Non essendo pervenuto nulla si è deciso di procedere comunque alla redazione degli elaborati finali, che verranno poi sottoposti al tavolo tecnico politico. 5. Il 20 febbraio il Parco del Serio ha convocato un incontro per la verifica dei contenuti relativi alla proposta di variante del Piano Territoriale del Parco e per valutare l’impegno da parte delle Province coinvolte. La Provincia di Cremona ha confermato che darà il proprio contributo formalizzando poi anche con note gli impegni assunti: il 27/3 (prot. 43455) e il 14/5 (prot. 61100). Il 14/6 è stata poi inviata una bozza di convenzione al Parco. Nel mese di Agosto il Parco ha inviato bozza di convenzione su cui chiede parere alla Provincia.

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PROGETTO N. 01.03: GESTIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO RESPONSABILE ARCH MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Variante sostanziale al PTCP di adeguamento al PTR 2. Partecipazione a VAS di altri enti e rilascio decreti VIC dei PGT. 3. Gli uffici se richiesto svolgeranno ruolo di Autorità Competente/Procedente. 4. Gestione delle attività della Conferenza dei Sindaci.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Nel mese di gennaio è stato dato avvio alla variante al PTCP (BURL SAC n 4 del 23 gennaio 2013 e decreto n. 4 dell’11/01/2013); della prima proposta di variante è stata data comunicazione alla Giunta provinciale (del. n. 116 del 30/04/2013) e alla Commissione consigliare territorio (26/06/2013). Parallelamente è stato portato avanti il processo di Valutazione Ambientale Strategica (1a VAS il 15/03/2013 e 2a il 17/07/2013) e di Valutazione di Incidenza (invio Studio di Incidenza alla Regione Lombardia il 15/05/2013) del PTCP. Nel processo, ai sensi di legge è stata anche coinvolta la Conferenza dei Comuni e delle aree regionali protette (riunioni 1/3, 15/3, 11/7, 17/7). Tutti gli elaborati sono stati caricati sul sito SIVAS ed è stata creata una sezione apposita sul sito della Provincia: ({ HYPERLINK "http://www.provincia.cremona.it/territ/?view=Pagina&id=5127" }) 2. Gli uffici assicurano sempre la presenza della Provincia agli incontri convocati dai Comuni: da gennaio gli uffici hanno partecipato (alla data del 31/7/2013) a n.18 riunioni organizzate dai Comuni per VAS dei PGT o varianti. Sono stati inoltre rilasciati n. 11 decreti di Valutazione di incidenza (Cremona, 2 Spino d’Adda, Stagno Lombardo, Pessina, Motta B., Piadena, Capergnanica, Acquanegra, Casalbuttano, Rivolta d’Adda). 3. Attualmente gli uffici sono impegnati nella attività di redazione della VAS relativa al piano d’area vasta PtdA cremonese in qualità di autorità procedente, e per la VAS della variante al PTCP, inoltre per il Piano Cave svolgono il ruolo di autorità competente (autorità procedente è il Settore Ambiente). 4. La Conferenza dei Sindaci e l’ufficio di presidenza della stessa sono stati attivati in occasione della variante al PTCP (vedi progetto PROGETTO N. 01.02 risultato atteso 2)

PROGETTO N. 01.05: AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE PROVINCIALI E SUPPORTO AI COMUNI RESPONSABILE ARCH MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Rilascio autorizzazione paesaggistiche di tipo ordinario, semplificato sia per gli interventi di competenza provinciale sia nei casi in cui la Provincia svolga funzioni sostitutive per i Comuni. 2. Gestione riunioni Commissione per il Paesaggio, Aggiornamento sito web e invio documentazione agli uffici regionali.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

107 1. Al 31/8/2013 il lavoro di rilascio autorizzazioni paesaggistiche ha impegnato gli uffici con 10 pratiche (8 ordinarie e 2 semplificate). Si tratta nella quasi totalità dei casi di “sostituzione comuni”. Sono inoltre giunte 3 pratiche per il rilascio della compatibilità e relativo provvedimento sanzionatorio e 2 variazioni/proroghe per modifiche al progetto autorizzato. 2. La Commissione per il paesaggio si è riunita con regolarità (8 riunioni da gennaio ad agosto) garantendo lo svolgimento dell’istruttoria nel rispetto dei tempi. Mensilmente viene pubblicato sul sito l’elenco dei decreti di autorizzazione e lo stesso viene inviato, ai sensi dell’art.146 c.13 del D.lgs 42/2004, agli uffici regionali.

PROGETTO N. 01.06: SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE – RESPONSABILE ARCH. ROSSI MAURIZIO

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Realizzazione di attività a supporto dei Comuni. 2. Ampliamento ed aggiornamento del SIT a supporto di Comuni e professionisti. 3. Collaudo informatico dei PGT.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Continua la convenzione con l’Agenzia del Territorio. La Provincia di Cremona è intermediario strutturale per l'allineamento delle informazioni catastali dei 115 Comuni dell’intero territorio provinciale. Si prosegue con l’aggiornamento del “geoportale catastale” che permette la consultazione geografica delle banche dati catastali (dati censuari, mappe, planimetrie) dei 115 Comuni della provincia. Il suo mantenimento è garantito dall’Ufficio SIT in modo continuo attraverso l'integrazione con il Sistema di Interscambio dell'Agenzia del Territorio. I Comuni iscritti ai servizi del Geoportale catastale sono 97, per un totale di 160 utenze. Le visite al Geoportale catastale sono state 11.500, per un totale di 75.000 pagine visualizzate. Sono stati effettuati 125 interventi di supporto ai Comuni, principalmente in teleassistenza. E’ stato aggiornato, in collaborazione con una Ditta esterna, un servizio per il calcolo online dell’imposta IMU. 2. L’Ufficio SIT gestisce tutta la cartografia della Provincia; in particolare produce o coordina la cartografia dei Piani Provinciali (P.T.C.P., Piano Cave, Piano di Indirizzo Forestale, Piano Faunistico Venatorio, Piano Ittico, Piano di emergenza per il rischio idraulico del fiume Po), per un totale di 270 interventi. Aggiorna inoltre la Banca Dati Geografica Provinciale e gli applicativi di cartografia online, questi ultimi pubblicati sul portale cartografico provinciale. Il portale ha registrato un totale di 76.058 visite e 932.495 pagine visualizzate. In collaborazione con la Scuola secondaria “A. Campi” di Cremona e con l’Istituto Comprensivo di Trescore Cremasco, si sta realizzando un portale cartografico che ospiterà i rilievi cartografici territoriali realizzati da alcune sezioni di tali istituti. 3. Come da accordo sottoscritto con Regione Lombardia prosegue il rilascio, da parte della Provincia di Cremona, del certificato di conformità agli standard regionali dei PGT in formato digitale, necessario per la pubblicazione sul BURL dell’avviso di approvazione dei PGT. Sono stati effettuati collaudi su 26 PGT. Continua l’attività di controllo preventivo sugli shapefile e relative schede in PDF dei PGT, un supporto collaborativo informale ai Comuni, che l’Ufficio SIT della Provincia di Cremona eroga al fine di facilitare il flusso dei dati e sveltire la procedura amministrativa. I Comuni che hanno usufruito del servizio sono stati 17 per un totale di 51 controlli preventivi.

108 ALTRE ATTIVITÀ

1. A seguito di richiesta da parte del Comune di Dovera (prot. n. 88082 del 11/07/2013) è iniziata una collaborazione cartografica specialistica per la corretta rappresentazione del Piano di Classificazione Acustica Comunale, al fine di renderlo conforme agli standard imposti da Regione Lombardia. 2. Si è coordinato uno stage svolto da uno studente dell’I.I.S. Ghisleri, nel periodo 24/06 – 02/08/2013 3. Si stanno realizzando i nuovi servizi di cartografia online: • Variante 2013 del P.T.C.P; • Piano Ittico Provinciale; • Mosaicatura delle Tavole delle Previsioni di Piano dei vari Comuni.

PROGETTO N. 02.02: VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE RESPONSABILE ARCH MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Gestione nuove competenze in materia di VIA e partecipazione ai tavoli regionali di coordinamento e formazione relativamente alle nuove competenze. 2. Espletamento delle procedure di VIA e di verifica di assoggettabilità a V.I.A; provvedimenti sanzionatori.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Gli uffici hanno garantito la partecipazione a tutti i tavoli regionali di accompagnamento, sia quelli relativi alle varie tematiche sia quelli di coordinamento (Tavoli A) per un totale di 5 incontri al 31/07/2013. 2. Relativamente alle competenze in materia di VIA, ad oggi sono in istruttoria 3 pratiche VIA (impianto rifiuti); 4 verifiche di assoggettabilità a VIA (rifiuti e cave) Nei primi 6 mesi del 2013 sono stati rilasciati 2 decreti di VIA e 3 di verifica VIA. Gli uffici sono coinvolti inoltre nei provvedimenti amministrativi VIA e verifiche di competenza regionale/nazionale (n. 3) e sono stati avviati 6 provvedimenti sanzionatori (a seguito di segnalazioni ARPA su impianti di allevamento soggetti ad AIA).

PROGETTO N. 04.01: PARCHI SOVRACOMUNALI RESPONSABILE ARCH MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Riconoscimento dei parchi sovracomunali e determinazione delle modalità di pianificazione; 2. Finanziamento dei progetti presentati dai Comuni che hanno istituito i Parchi a valenza sovracomunale e verifica della loro realizzazione in conformità ai criteri regionali e alle previsioni provinciali del PTCP.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

109 1. Da gennaio a fine agosto non sono pervenute nuove richieste di riconoscimento di sovracomunalità. A luglio è pervenuta la richiesta di variazione (in riduzione) del perimetro del Parco del Po e del Morbasco in comune di Cremona. 2. Relativamente ai finanziamenti: sono stati finanziati: a. PLIS Tormo – riparto 2012 – concorso fotografico (I stato avanzamento 17/4/2013) b. PLIS Po e Morbasco - riparto 2012 – pista ciclabile (I stato avanzamento 22/5/2013) c. PLIS Tormo – riparto 2009 – percorso (conclusione 12/6/2013).

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.03

VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.03

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 04“SVILUPPO DI ATTIVITA’ IN AMBITO TURISTICO”

111 PROGRAMMA 04 SVILUPPO ATTIVITA’ IN AMBITO TURISTICO RESPONSABILE DR.SSA MARA PESARO

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01.01 ATTIVITA’ IN MATERIA DI OPERATORI TURISTICI RESPONSABILE: DR.SSA MARA PESARO

Classificazione strutture alberghiere ed extra alberghiere

Il Servizio Turismo, in attuazione delle funzioni delegate dalla Regione Lombardia, svolge attività di classificazione alberghiera e relativa vigilanza. Svolge altresì attività di gestione delle tariffe di tutte le strutture ricettive, sia alberghiere che extraalberghiere. L’ultima classificazione rilasciata, valevole per il quinquennio 2007-2012, è scaduta il 30.09.2012, ragione per cui, dopo aver acquisito dagli operatori turistici la documentazione necessaria alla nuova classificazione, si è proceduto alla predisposizione di una parte dei relativi atti, sempre a valenza quinquennale. E’ stato effettuato un sopralluogo per diversa classificazione e n. 2 sopralluoghi di verifica presso strutture che, recentemente, hanno presentato alcune modifiche, da valutare ai fini classificatori. Suddetti sopralluoghi di verifica sono altresì finalizzati ad indirizzare l’operatore turistico ad un’ottica di comfort, atmosfera, pulizia e decoro complessivo della strutture ricettiva, elementi considerati ormai imprescindibili da un’utenza sempre più attenta e pretenziosa, in modo da rendere sempre più competitive le nostre aziende e nella prospettiva di rispondere alla necessità di dotare il nostro territorio di un’offerta alberghiera di qualità, capace di soddisfare le aspettative di turisti sempre più esigenti. Al riguardo si stanno costantemente seguendo le evoluzioni della situazione sotto il profilo giuridico- normativo. Tutte le strutture ricettive, alberghiere ed extra alberghiere, vengono inserite, complete di tutti i dati relativi alle singole strutture ed alle tariffe applicate, su apposito gestionale regionale, da tenere costantemente aggiornato. Relativamente alle tariffe, è stato ultimato il software (progetto cofinanziato dalla RL) che consente la raccolta dei dati consistenza e tariffari delle strutture ricettive e la loro trasmissione a Regione secondo gli specifici protocolli informatici. Il software viene utilizzato dal Servizio, ed è in fase di perfezionamento per diverse specifiche.

Verifica agenzie di viaggio

In attuazione del nuovo codice del turismo (Decreto Legislativo 79/2011), entrato in vigore il 21/06/2011, ed in conformità alle direttive di Regione Lombardia a riguardo, si è proceduto ad introdurre le necessarie modifiche nella gestione della delega relativa alle Agenzie di Viaggio. Infatti sia le nuove aperture che le variazioni non sono più vincolate ad un atto autorizzatorio provinciale; il nuovo avvio o la variazione sono soggette a Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), da inviarsi alla Provincia competente. La Provincia, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti previsti dalla normativa vigente, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività salvo che, ove possibile, l’interessato provveda a conformare alla normativa vigente l’attività ed i suoi effetti entro un termine fissato dall’Amministrazione, in ogni caso non inferiore a trenta giorni. Nei primi sette mesi e mezzo del 2013 sono pervenute n. 1 SCIA per nuova apertura di agenzia e n. 3 SCIA per variazioni di diverso tipo. L’attività di consulenza agli utenti è notevolmente aumentata, causata anche dalle modifiche introdotte dal Codice del Turismo e spazia dalla compilazione della SCIA, alla tipologia delle persone giuridiche, ai contratti di lavoro dei direttori tecnici ed agli orari di apertura.

112 Per tutte le agenzie e filiali operanti sul territorio è stata effettuata la periodica verifica del rinnovo delle polizze assicurative e fidejussorie. Tutte le variazioni intervenute vanno inserite sul sito ministeriale Infotrav, a valenza nazionale, da tenere costantemente aggiornato; trimestralmente l’elenco completo ed aggiornato delle agenzie di viaggio e turismo e filiali presenti sul territorio provinciale va inviato ai competenti uffici regionali e provinciali. L’azione di monitoraggio dei requisiti delle agenzie di viaggio e turismo autorizzate avviata nel 2009 continua mediante sopralluoghi mirati presso le agenzie medesime, anche al fine di svolgere un’azione di avvicinamento del cittadino/utente all’amministrazione. Nei primi sette mesi del 2013 sono stati effettuati n. 5 sopralluoghi.

Esami abilitativi alle professioni turistiche A conclusione delle prove d’esame della sessione 2012 si è provveduto alle procedure per il rilascio ai candidati idonei di attestato di idoneità all’esercizio della professione di accompagnatore turistico e di guida turistica e del relativo tesserino personale così come previsto nella L.R. 15/2007 e all'attestato di idoneità all'attività di direttore tecnico di agenzia di viaggio e turismo. Gli idonei alla professione di accompagnatore Turistico sono stati in totale n. 5 e n. 1 idoneo all'esame supplettivo di lingua straniera, gli idonei per la professione di Guida Turistica n. 1 e n. 2 idoneo all’esame suppletivo per la lingua straniera e n. 1 idoneo per l'attività di Direttore Tecnico. Si è provveduto alla compilazione delle schede “Anagrafe nominativa degli incarichi pubblici e privati non compresi nei doveri e compiti d’ufficio (art. 53 D.Lgs. 165/01) relative ai docenti che hanno partecipato in qualità di membri esperti nelle Commissioni giudicatrici. Le schede sono state trasmesse alle Direzioni Scolastiche di appartenenza dei vari Docenti. Nel mese di agosto si sta procedendo a definire la tempistica per la sessione d'esame 2013.

Raccolta flussi turistici per conto di ISTAT

L’attività di raccolta dei flussi turistici per conto di ISTAT viene sviluppata raccogliendo i dati delle strutture turistiche e implementandoli nel portale regionale newturismo. Nello stesso portale sono inseriti i dati delle strutture ed i prezzi praticati, i cui cartellini vengono trasmessi alle strutture stesse per l'esposizione. I dati relativi al 2012, confrontati con quelli degli anni precedenti, sono stati elaborati in collaborazione con il Servizio Statistica e presentati in una pubblicazione implementata sul sito web e distribuita alla Governance del turismo. Si sta procedendo alla raccolta dei dati di flussi dalle strutture ricettive tramite il software MIDAP (progetto cofinanziato dalla RL). Il Programma MIDAP agevola gli esercenti nell'invio delle schedine presenze sia alla Provincia che alla Questura. E' stata svolta attività di formazione interna e rivolta agli utilizzatori di MIDAP. Si è effettuata attività di supporto alle strutture ricettive. Al fine di promuovere l'utilizzo dell'applicativo si è data disponibilità, a fronte delle richieste pervenute, a compartecipare economicamente agli eventuali costi sostenuti dalle strutture ricettive per installazione – licenza d'uso di interfaccia tra gestionali utilizzati dagli operatori e MIDAP e relativa manutenzione per il primo anno. Attualmente utilizzano MIDAP 104 strutture ricettive e precisamente 41 alberghi, 24 B&B, 20 agriturismi, 9 CAV, 10 affittacamere, 2 ostelli, 1 RTA.

113 PROGETTO N° 01.02 ATTIVITA’ DI SVILUPPO E PROMOZIONE TURISTICA RESPONSABILE DR.SSA MARA PESARO

Gestione e organizzazione della governance del turismo

La legislazione nazionale di riforma del turismo (Legge 135/2001) e la normativa emanata in materia dalla Regione Lombardia (in particolare la recente ) ora riunite nella legge regionale del 16 luglio 2007 n. 15, hanno attribuito alla Provincia un ruolo di programmazione, controllo e coordinamento che può favorire concretamente, e in un’ottica di qualità, lo sviluppo economico del turismo e il suo passaggio da progetto a risorsa del territorio. Per condividere la strategie a livello territoriale si sono costituiti due tavoli territoriali uno del turismo denominato “Governance” e uno legato al progetto di marketing territoriale “Distretto della musica”, ora inserito e supportato dal distretto Culturale. Il tavolo sul turismo (det. N.217 del 24.04.07) pensato a livello provinciale è stato riproposto e ripresentato con delibera di giunta n. 233 del 26 maggio 2010. Gli incontri di indirizzo della politiche turistiche nella Governance del Turismo, sono mediamente un paio e in questo primo periodo (gennaio-agosto 2013) sono stati effettuati il 25 marzo (consuntivo BIT 2013 e presentazione flussi turistici anno 2012) ed il 4 luglio (la partecipazione agli eventi musicali autunnali oltre al resoconto del Workshop musicale del 17 maggio con tour operator stranieri). Il contatto con gli enti e le associazioni aderenti è continuativo e ha visto collaborazioni su singoli progetti anche con le diverse categorie economiche. La governance che è composta da un tavolo politico ed uno tecnico ha delegato al tavolo tecnico la realizzazione del progetto relativo alla Bit 2013 e delle azioni promozionali relative).

Distretto della musica: progetto di marketing territoriale e il distretto culturale

Il tavolo territoriale del Distretto della musica, è costituito dagli enti sottoscrittori del protocollo (Provincia, CCIAAA di Cremona, Comuni di Crema, Cremona e Casalmaggiore e le associazioni di categoria: commercianti (Ascom di Cremona e Crema, Asvicom), artigiani (CNA, Confartigianato, Libera Ass. Artigiani). Il progetto di marketing territoriale Distretto della Musica è nato con l’intento di valorizzare e diffondere il tema della musica nelle diverse espressioni dell’offerta turistica: dagli operatori di settore (ristoratori, alberghi, agenzie viaggio, guide turistiche, pubblici esercizi), agli enti privati e pubblici attraverso azioni promozionali e formative. Tra il 2008 e il 2010 sono state avviate pratiche di avvio del progetto con la presentazione e l’approvazione del logo, i disciplinari e il testo del protocollo d’intesa, è stato firmato il protocollo d’intesa e sono state attivate buone prassi per motivare gli aderenti al progetto: conferenze stampa locali per aree geografiche, incontri formativi per i sottoscrittori del protocollo e per gli utenti privati nelle diverse aree e in almeno 15 comuni, partecipazione a workshop dedicati ai viaggi musicali (Ischia giugno 2009-2010). All’interno del SPT è stata attivata la figura di un “promotore” co.co.co. con la funzione principale di effettuare sopralluoghi e contatti diretti per incentivare, motivare e monitorare le adesioni degli operatori del territorio. Si è attivato, con personale interno, uno studio di fattibilità per la realizzazione del progetto a regia regionale che ha finanziato azioni formative e il “network” del distretto delle musica. Dopo l’appalto, effettuato nel 2011, per la realizzazione del servizio di realizzazione del sistema informativo di Digital Signage distribuito nelle sedi turistiche del territorio e in luoghi “simbolo” della produzione musicale come teatri o biblioteche, sono stati installati e rese operativi i totem multimediali: il network del distretto della musica. I totem interattivi hanno avuto collocazione nelle seguenti location del territorio: IAT Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soncino, Teatro Ponchielli a Cremona e Teatro San Domenico a Crema, CremonaFiere Spa, Biblioteca Civica di Casalmaggiore - e sono presidiati. Le applicazioni sono scaricabili da mobile e le informazioni in due lingue (italiano e inglese) sono integrate dalle risorse presenti sui portali del turismo, in modo da poter fornire all'utente un quadro completo dell'offerta turistica territoriale. Dall’inizio dell’anno è stata dedicata una pagina web al Distretto della Musica, visibile sui totem informativi e sui siti del turismo aggiornata in tempo reale. Il 28 marzo si è tenuta al

114 ridotto del Teatro Ponchielli la conferenza stampa di presentazione dei totem. Dal 2012 è stata dedicata una pagina web al Distretto della Musica, visibile sui totem informativi e sui siti del turismo e aggiornata in tempo reale.

Continuano le azioni di monitoraggio e di verifica dei risultati, grazie alla collaborazione del Distretto culturale della provincia di Cremona che ha intesto sostenere il progetto del Distretto della Musica con un incarico per il miglioramento qualitativo degli interventi promozionali e il coordinamento degli aderenti e con la Rete musicale cremonese.

Da gennaio ad agosto 2013 sono stati effettuati 34 sopralluoghi, di cui 31 presso nuovi aderenti. Durante i sopralluoghi gli aderenti sono stati riforniti del materiale promozionale aggiornato e dei contenuti e delle finalità del Distretto, con l'indicazione di buone prassi da cui trarre spunto per migliorare la propria attività.. Le attività prevalenti del 2013 sono riferite a: 1. Periodico invio di informazioni agli aderenti ed alle realtà facenti parte della Rete musicale rispetto alle diverse iniziative di Cremona e provincia. 2. Realizzazione del calendario degli eventi musicali (edizione primaverile ed estiva; quella autunnale è in preparazione). 3. Incontri personalizzati, di gruppo o d’area degli aderenti e di potenziali aderenti per informare e formare sui contenuti e sulle azioni del Distretto della Musica. 4. Sezione di formazione specifica durante i sopralluoghi presso gli aderenti ed i potenziali aderenti, per spiegare i benefici e gli impegni a carico del territorio a seguito del riconoscimento UNESCO del "Saper fare liutario" quale bene immateriale, Patrimonio dell'Umanità. 5. Partecipazione al quarto Workshop del Turismo Musicale (Teatro Ponchielli, maggio 2013). 6. Partecipazione e supporto alla Rete della Musica istituita a livello provinciale con particolare attenzione alla realizzazione di progetti condivisi, come il trasferimento di know how al territorio cremasco per la realizzazione di itinerari di visita a tema musicale (Crema, luglio 2013), la preparazione della partecipazione agli Stati Generali della Musica durante Cremona Mondomusica (CremonaFiere, settembre 2013), da implementare soprattutto con l’intento di coordinare l’offerta musicale complessiva della provincia, assicurandone un’adeguata visibilità attraverso i siti istituzionali ed i totem presenti sul territorio. 7. Implementazione e aggiornamento dei contenuti dei totem multimediali presso IAT e altre location e della banca dati degli eventi musicali del portale provinciale del turismo, {{{ HYPERLINK "http://www.turismocremona.it/"}}}}.

Promozione degli eventi minori e ricorrenti - partecipazione alle fiere ed iniziative editoriali

LE INIZIATIVE RICORRENTI 2013 Il Servizio di Promozione Turistica nel supportare l’azione promozionale, spesso è coinvolta nella fase progettuale per garantire il coinvolgimento delle realtà locali come il supporto nello sviluppo di PR con gli stakeholders. 14-17 febbraio BIT 2013: l’edizione del 2013 ha visto la collaborazione della Governance del Turismo anche con incontri del gruppo tecnico, propedeutici alla presenza in fiera a Milano di Cremona e del suo territorio, con un focus mirato al Museo del Violino ed al patrimonio musicale e liutario cremonese con il riconoscimento UNESCO (5 dicembre 2012). In particolare sono state avviate azioni per la preparazione, redazione, stampa di materiale promozionale omogeneo tra tutti i diversi stakeholders e soggetti istituzionali/associazioni di categoria, con materiale unico e coordinato graficamente e testualmente. Contestualmente si è predisposto un progetto coordinato per l’allestimento dello stand, che ha presentato come leit-motiv il patrimonio liutario cremonese grazie ad una gigantografia sullo sfondo del medesimo stand (con superficie aperta a isola pari a 32 mq) ed alla presenza di un corner dedicato alla Scuola Internazionale di Liuteria, con un maestro liutaio al lavoro. La presenza di “Cremona e del

115 territorio” è stata anche al centro delle politiche di promozione turistica della Regione Lombardia, dedicando proprio a Cremona una gigantografia della Cattedrale nel settore “Turismo religioso”. Cremona era infatti presente nei 4 corner della Regione: Città d’arte, Turismo Religioso, Navigazione- Cicloturismo, Gastronomia”. Molto gradite le pubblicazioni realizzate con il contributo del Distretto Culturale: la Guida all’offerta turistica e l’elenco degli appuntamenti musicali. Da rilevare il fatto che per la prima volta il territorio si presenta al maggior evento internazionale in campo turistico (BIT) con un unico brand e materiale promozionale coordinato sia dell'offerta turistica sia degli eventi, risultato del lavoro di coordinamento della governance del turismo. Il lavoro per la presenza in Bit 2013, iniziato, appunto, a livello progettuale un anno fa, grazie alla Governance provinciale del Turismo con tutti gli attori del turismo cremonese e alcuni sponsor ha rilevato buoni risultati sia in termini di immagine sia in termini di risultati, con contatti importanti a livello di t.o. Alcuni già presenti al workshop di maggio dedicato al turismo musicale. Positivi i riscontri in termini di attenzione da parte dei mass-media, con conferenze stampa programmate insieme al Comune di Cremona, relativamente ai temi musicali e dello sport; temi ai quali si sono affiancati anche quelli del turismo slow, con le piste ciclabili e navigazione, della ricettività, del turismo scolastico e del patrimonio storico, grazie alla opportunità turistica offerta dal Circuito Città Murate e Castellate. Tutto questo percorso è stato accompagnato da un iter amministrativo e di monitoraggio delle entrate assai complesso (verifica quote di liquidazione/accertamenti), in relazione alla pluralità di soggetti interagenti. Festa del Torrone – Si sono svolti incontri preliminari per la definizione delle linee guida, incontri di coordinamento e segreteria tecnica con gli enti promotori CCIAA e Comune di Cremona nonché le aziende produttrici. Si è predisposta l’organizzazione dell’educational tour previsto nella prima decade di settembre (6-8 settembre 2013) con visite alle aziende, ma anche a località ed eventi del territorio provinciale, in particolare nei mesi di giugno, luglio ed agosto si è predisposto il follow-up dell’Educational per la Festa del Torrone di settembre. Continuativo il supporto alla promozione e sviluppo di contatti stampa, operatori, agenzie viaggio anche attraverso l’implementazione contenutistica del sito dedicato in sinergia con la ditta incaricata della gestione della Festa. Città Murate e Castellate L’attività, nel primo semestre 2013, è stata contrassegnata dal progetto relativo alla tradizionale “giornata italiana dei Castelli”, che ha visto il dipanarsi, per tutto il periodo del mese, di attività promozionali, culturali e folcloristiche connesse ai siti fortificati, con alta percentuale di gradimento (96% a consuntivo), testimoniata dalla raccolta dei customer satisfaction, con esiti più che positivi. Il SPT ha svolto, per tutto il periodo, azioni di coordinamento, realizzazione di campagne informative, produzione di materiale grafico e turistico, (sia cartaceo sia on line). Incontri del gruppo di lavoro, monitoraggio del versamento delle quote da parte dei Comuni aderenti, contatti con associati e predisposizione di news-letter, predisposizione pagine pubblicitarie e redazionali, aggiornamento banca dati informativa e fotografica, predisposizione schede per turismo scolastico e conseguente attività amministrativa, hanno completato l’attività d’ufficio. Si è, inoltre, realizzato, in collaborazione con l’Istituto italiano dei Castelli ed il prof. Luciano Roncai, docente del Politecnico, il Dizionarietto di nomenclatura castellana, corredato da immagini descrittive degli elementi architettonici di difesa e presentato al Palazzo delle Stelline a Milano, alla presenza della stampa di settore e del Direttivo dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sezione Lombardia. Un volumetto teso a chiarire i principi base dell’architettura militare, identificando gli elementi costituiti dei siti fortificati. Si è iniziato, contestualmente, un rilievo fotografico dettagliato per ogni sito aderente (Soncino e Pizzighettone). Si intende proseguire in tali rilievi anche ai fini di diversificare il materiale promozionale. Iniziative gastronomiche – Strada del Gusto cremonese Gestione segreteria organizzativa delle attività promozionali della Strada del Gusto Cremonese Incontri del cda (n. 5 da gennaio ad agosto) con predisposizione materiale, invio convocazione e redazione verbale, n. 1 assemblea soci ordinaria.

116 Gestione protocollo in entrata e in uscita, corrispondenza e evasione e-mail. Supporto alla contabilità: reperimento preventivi e incarichi, rendicontazione progetto Akropolis a fondazione Cariplo, emissione ricevute di pagamento, gestione, anche a livello contabile, delle collaborazioni occasionali. Contatti con associati per incontri, organizzazione eventi, presenza ad iniziative: circa 600 e-mail inviate e telefonate a tutti gli interessati in occasione di tutte le iniziative, per attività istituzionali ed organizzazione eventi. Gestione e aggiornamento del sito della Strada del Gusto Cremonese, reinserimento di tutti gli associati, creazione della pagina dedicata alle ricette. Inserimento eventi in Facebook, gestione e aggiornamento profilo. Creazione della banca dati e aggiornamento della stessa per lo sviluppo delle applicazioni della Federazione Strade dei Vini e dei Sapori di Lombardia e dei totem interattivi che verranno posizionati in luoghi strategici per i visitatori: museo della civiltà contadina, IAT Cremona, Centro Commerciale Cremona PO, istituto Santa Chiara a Casalmaggiore e Comune di Crema. Predisposizione materiale promozionale: nuovo pieghevole degli associati (2 aggiornamenti), inviti, comunicati stampa, materiale redazionale e materiale stampa per gli eventi. Redazione testi per pubblicità e redazionali, contatti stampa. Da gennaio ad agosto 2013 Progetto misura 313 Sopralluogo di verifica con personale della Provincia di Cremona, pratiche di chiusura progetto e liquidazione. Progetto AKROPOLIS Chiusura del progetto per la parte di contributo candidata sulla misura 313 del PSR. Rendiconto economico delle iniziative candidate sul bando fondazione Cariplo in collaborazione con il GAL Oglio Po. Pratiche di chiusura del progetto, predisposizione dei documenti e delle relazioni. Eventi : 14-17 Febbraio 2013: BIT 2013 (Borsa Internazionale del Turismo), Milano Presentazione, presso lo stand dedicato alla provincia di Cremona, delle iniziative promozionali e degli eventi 2013 della Strada del Gusto Cremonese in occasione della più importante manifestazione fieristica dedicata al turismo. L'offerta turistica integrata è risultata vincente a chi si è approcciato allo stand. 24 Marzo 2013: TAVOLE ABITATE, Cremona Evento organizzato in collaborazione con Passaggi presso Palazzo Cattaneo. Tavole abitate è stata una giornata dedicata all'abitare, alla cucina, al cibo, al vino, all'allestimento della tavola... Si sono susseguiti laboratori, incontri e laboratori di cucina per bambini ed adulti, degustazioni e performance. Nella Sala Diana, i nostri associati (Azienda Agricola Cà de Alemanni, Bottega del Biscotto, Dolci Cose ed Enoteca Cremona) hanno avuto la possibilità di far degustare e vendere i loro prodotti. In collaborazione con Enoteca Cremona si sono organizzati momenti di degustazione e aperitivi aperti a tutti i visitatori che hanno potuto apprezzare i prodotti del nostro territorio.

13 Aprile 2013: ARTE IN CORTE FESTIVAL, Manerba del Garda Arte in Corte è un Festival di letteratura, teatro, cinema, jazz che si è tenuto a Manerba del Garda. La Strada del Gusto Cremonese è stata invitata per promuovere il nostro territorio e le tipicità con la presenza di alcune realtà associate. Il pubblico della manifestazione è stato soprattutto locale

25 Aprile 2013: SEMISCAMBI, Castelponzone di Scandolara Ravara La Strada del Gusto Cremonese è stata partner del FAI per l'organizzazione della prima edizione di SeMiScambi, scambio libero e gratuito di semi di fiori, arbusti, ortaggi e piante locali, che si è svolto sotto gli storici portici di Castelponzone. La manifestazione, unica nel suo genere in Lombardia, ha

117 visto la partecipazione di molte realtà che operano sul territorio: Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Cremona, guide volontarie di Castelponzone, FIAB Cremona, FAI Giovani.La partecipazione della Strada del Gusto è stata importante nell'ottica di valorizzazione e tutela delle risorse del nostro ambiente, inoltre, con la collaborazione di un nostro associato è stato possibile offrire simpatici e gustosi cestini pic-nic con i prodotti tipici ai visitatori. I partecipanti sono stati sopratutto cicloturisti provenienti da province limitrofe e regioni confinanti Emilia Romagna, Veneto, Friuli, le prov. di BS, Lodi, Mi oltre che dalla prov. Di Cremona. Da Maggio ad Ottobre 2013: Caseifici, Salumifici, Aziende Agricole APERTI Iniziativa che si svolge in tutto il territorio provinciale. L’evento, ormai consolidato, propone possibilità di itinerari nel territorio alla scoperta dei prodotti tipici attraverso l’apertura delle aziende produttive, le possibilità di visita e laboratori o attività presso le strutture, la possibilità di acquisto negli spazi aziendali e le degustazioni. In particolare la segreteria ha curato l’organizzazione e il coordinamento dell’evento, predisposizione e veicolazione del materiale pubblicitario. Per il 2013 si è cercato di evidenziare gli eventi proposti dalle differenti realtà creando un vero e proprio calendario di offerte. La proposta si rivolge a famiglie, gruppi ma anche scuole e rientra nelle offerte di visita al territorio curate dalle agenzie viaggio. 17 Maggio 2013: WORKSHOP DEL TURISMO MUSICALE, Cremona Quarta edizione del workshop del Turismo musicale, la Strada del Gusto Cremonese ha potuto presentare le proposte di turismo integrato ad un gruppo selezionato di tour operator provenienti da America, Giappone e buona parte dell'Europa: Francia, Belgio, Svezia, Germania, Polonia, Svezia, Inghilterra, Italia,... i partecipanti si sono mostrati molto interessati alla possibilità di abbinare itinerari culturali e musicali alla scoperta del patrimonio di sapori e prodotti tipici e quindi rappresentava un'offerta turistica integrata. 6-9 Giugno 2013: FIERA DI SAN PANTALEONE, Crema Stand promozionale presso una delle fiere merceologiche principale della nostra provincia, promozione degli eventi e contatti con operatori con presentazione dell'Associazione e modalità di adesione. 9 Giugno 2013: Cento Passi per Medea, Cremona Convegno con la presenza del delegato della cooperativa IRIS in rappresentanza della Strada del Gusto Cremonese. Il tema dell'educazione alimentare è una delle mission della Strada del Gusto e questi ambiti non fanno che valorizzare presenze qualificate e le produzioni a km 0, ovvero quelle dei nostri associati. 10 Giugno 2013: Cena benefica per Medea, Cremona La cena organizzata nell'ambito di Cremona Gustosa per la raccolta fondi a favore di Medea ha avuto successo ed è stata data visibilità all'attività della Strada del Gusto sia attraverso l'intervento del Presidente Lena sia attraverso i depliant e i prodotti presentati di aziende erano per lo più aderenti alla strada come Luccini per le Mostarde, Az. Agricola Fortuna per i salumi. 20 Giugno 2013: FIT & FOOD, Casalmaggiore Presenza della Strada del Gusto Cremonese in collaborazione con la Federazione Strada dei Vini e dei Sapori di Lombardia per il progetto Saperi e Sapori del GAL Oglio Po. L'iniziativa si inserisce nelle manifestazioni dedicate all'animazione estiva di Casalmaggiore con apertura di negozi, musica ed eventi. 22 Giugno 2013: Convegno LA VIA LATTEA, Cremona Convegno organizzato dal FAI Cremona, l'intervento del Presidente della Strada del Gusto Cremonese ha dato l'opportunità di presentare la nostra associazione e i suoi obiettivi ad un pubblico qualificato. I possibili sviluppi turistici e promozionali per gli aderenti all'associazione. 27 Giugno, 4-11-18-25 luglio 2013: i giovedì d’estate, Cremona La Strada del Gusto Cremonese è stata presente con alcuni associati ed iniziative in tutti i giovedì d'estate con l'iniziativa IL GIARDINO DEL GUSTO presso Largo Boccaccino, in collaborazione con ASCOM Cremona. L'Associazione si è impegnata ad animare un angolo della città con aperitivi, degustazioni ed eventi di qualità. Il pubblico intervenuto, cittadini e turisti anche stranieri soprattutto

118 grazie alla presenza in città degli studenti e delle famiglie del Summer Festival, ha sottolineato il successo dell'iniziativa. Editoria e comunicazione Da gennaio si è incrementata l’attività di comunicazione, soprattutto attraverso i siti tematici, , i media locali e di settore, aumentando i contatti diretti e le mailing: ciò ha fatto registrare un consistente sviluppo connesso alla produzione di materiale divulgativo per gli addetti della comunicazione, dedicato in particolare agli eventi del territorio e ai progetti del servizio e del settore (attraverso comunicati, publi-redazionali, manchette pubblicitarie, conferenze stampa, preparazione di tavole rotonde, divulgazione di materiale iconografico etc). Oltre alla divulgazione e sviluppo del supporto informativo “News Turismo”, in formato tabloid, si è proseguito nella redazione della news on line “Po informa”, legata al Sistema Turistico Po di Lombardia, ai fini di una migliore divulgazione agli aderenti di tale circuito, per la valorizzazione delle opportunità turistiche dei territori golenali e dei siti fluviali. La comunicazione si occupa del supporto alle iniziative minori territoriali, organizzate da enti, associazioni e Pro Loco anche con la redazione di comunicati stampa e la divulgazione degli eventi alla mailing list relativa alla stampa qualificata. Rispetto all’aggiornamento dei tematismi, si sta procedendo con l’aggiornamento delle schede dedicate al turismo scolastico (dal mese di giugno-luglio) da pubblicarsi sui portali tematici ({ HYPERLINK "http://www.turismocremona.it/"} e nella sezione dedicata alla promozione turistica del portale istituzionale) oltrechè su pubblicazioni del Sistema Turistico Po di Lombardia.

Strutture IAT

L’ufficio di accoglienza ed informazione turistica (IAT) rappresenta il veicolo di immagine diretto nei confronti dell’utenza, oltre che delle iniziative, eventi ed informazioni del territorio, delle medesime attività dei servizi turistici provinciali. La LR n.15/2007 vede impegnata la Provincia da un lato a coordinarsi con la CCIAA ed il Comune di Cremona per la stabilizzazione ed il rafforzamento della struttura presso il capoluogo, dall’altro – a seguito del Regolamento Regionale n. 7 del 26/10/06 di normazione degli IAT – a stimolare o verificare le trasformazioni delle strutture similari oggi presenti sul territorio provinciale, comunque a collaborare con le medesime per il rafforzamento e la sinergia della rete informativa e promozionale. Queste le attività prevalenti: > informazioni sulle organizzazioni dei servizi, sulla disponibilità recettiva e di ristorazione > accoglienza agli utenti italiani e stranieri > attività di tesseramento AIG (n. 9 tessere individuali) > monitoraggio quotidiano flusso turistico (rendiconto mensile di IAT capoluogo e IAT periferici ) > evasione richieste quotidiane di materiale promo-pubblicitario > compilazione registro vendite materiale promo-pubblicitario (con rendicontazione mensile, giornale di cassa e versamento in banca per IAT capoluogo) > traduzione lettere e testi per pubblicazioni turistiche > aggiornamento sito web (giornaliero per eventi e settimanale per strutture) > rassegna stampa quotidiana, contatti e predisposizione comunicati > coordinamento guide turistiche e IAT del territorio (assist per materiale e servizi), collaborazione per la copertura di n. 17 servizi guidati domenicali relativi alla Card (marzo/giugno) - gestione richieste di utilizzo vetrine IAT e calendarizzazione degli allestimenti

Nel 2013 si è consolidato il coordinamento fra gli IAT territoriali e gli uffici turistici con sopralluoghi e momenti di formazione degli addetti (21 marzo - Crema/Soncino e 26 marzo –Casalmaggiore), occasione per presentare il Progetto Eccellenze del Sistema Po di Lombardia che prevede la messa in rete degli IAT provinciali e del Sistema con una omogeneità e uniformità delle informazioni territoriali. E’ proseguita l’attività di monitoraggio dell’utenza al front office e il gradimento del servizio di sportello (customer satisfaction).

119 La realizzazione di materiale promozionale e informativo ha una rilevanza notevole per la comunicazione turistica ed il supporto agli uffici IAT del territorio. − Ristampa n. 20.000 copie della carta turistica del capoluogo – La ristampa ha richiesto numerosi aggiornamenti, riferiti soprattutto alle strutture ricettive ed ai musei, e la correzione di più bozze – − Collaborazione con AEMCOM per la realizzazione della cartina con i punti WI-FI − Realizzazione dell’ Agenda del Turista: vademecum del territorio cremonese, con la raccolta dei dati aggiornati relativi alle varie sezioni che la compongono (circa 1000 contatti) e inserimento on line dei dati aggiornati. − Raccolta dati sugli eventi 2013 e redazione del calendario cartaceo, relativo ai principali eventi annuali, inserito nell’ AGENDA DEL TURISTA − Inserimento degli eventi monitorati, sul sito web (1000 inserimenti circa) − Aggiornamento e implementazione della mailing-list dei soggetti che organizzano eventi in provincia (Comuni, Pro Loco, associazioni culturali, sportive) e che vengono contattati attraverso e-mail per la richiesta dei dati 1. Aggiornamento e implementazione della mailing-list dei destinatari “Calendario eventi” mensile 2. realizzazione di n. 2 edizioni del calendario eventi musicali, annuale ed estivo - contatti e correzione bozze – Per ciascuna edizione sono stati monitorati circa 70 eventi 3. Realizzazione di n. 2 edizioni del calendario dei principali eventi turistici e culturali – Contatti e correzione bozze – Per ciascuna edizione sono stati monitorati circa 100 eventi – E’ prevista la stesura di una terza edizione autunnale, per la quale si stanno già raccogliendo i dati. 4. Realizzazione del “Calendario eventi “ mensile e spedizione via e-mail a soggetti privati, Pro Loco, giornalisti, associazioni , strutture ricettive e agenzie viaggio della provincia, referenti della Governance sul Turismo, Giunta e consiglieri provinciali (circa 500 destinatari) 5. Realizzazione di News Turismo (cadenza mensile) 6. Realizzazione mappa aggiornata Castelli versione italiana (febbraio) 7. Realizzazione del calendario eventi gastronomici 2013/2014 per nuova edizione “ANDIAMO A TAVOLA” – Monitorati circa 40 eventi gastronomici ricorrenti, tipici del territorio (N. 50 CONTATTI) 8. City Card del territorio di Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soncino sviluppata in collaborazione con associazioni ed enti locali in un rinnovato formato: un tesserino tascabile dotato di QR-Code e promosso on-line sul portale turismocremona.it, con la scontistica consultabile e scaricabile on-line. I vantaggi derivano, oltrechè dalle opportunità in termini informatici, anche dalla flessibilità di un servizio (quello scontistico offerto dagli esercizi/Enti) che è aggiornabile in tutto il periodo dell’anno, diversamente dalle precedenti versioni cartacee. La Card è utilizzata a completamento dei pacchetti turistici in visita alla città e prevede la visita guidata gratuita la domenica pomeriggio, escluso luglio ed agosto e durante la Festa del Torrone per concomitanza di iniziative similari. 9. Gestione e aggiornamento quotidiano sito web nelle diverse sezioni (eventi, risorse turistiche, contatti, media, articoli ed approfondimenti), anche nella versione inglese. 10. Periodica revisione del sito { HYPERLINK "http://www.podilombardia.it/"}, per la disattivazione degli eventi già svolti. Infatti mentre per l’inserimento di nuovi eventi c’è il trasferimento automatico dei dati dal sito istituzionale, l’operazione di disattivazione deve essere direttamente gestita dal backend del sito del Sistema Turistico Po di Lombardia) .

120 PROGETTO N° 01.03 PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO TURISTICO COFINANZIATI DA FONDI REGIONALI, NAZIONALI E COMUNITARI RESPONSABILE DR.SSA MARA PESARO

Progetto Integrato “Isole e Foreste” Bando competitività della filiera turistica Il progetto integrato, finanziato dalla Regione Lombardia nell’ambito del Programma di Sviluppo della Competitività ed avviato nel 2010 è giunto alla sua fase conclusiva. L’attività di rendicontazione si è svolta prevalentemente nel primo semestre 2012; nel primo semestre 2013 si è seguita la rendicontazione finale di un progetto prorogato, completo di tutte le spese sostenute e quietanzate presentate dal soggetto beneficiario del contributo, nonché le reiterate integrazioni presentate alla rendicontazione di un progetto già inoltrato per la liquidazione. Dopo il loro esame, si sono inoltrati i rendiconti, in parte telematicamente ed in parte documentalmente alla società regionale Finlombarda che deve ancora provvedere all’erogazione della quota di contributo a fondo perduto ai due beneficiari (la quota di finanziamento a restituzione era stata erogata in precedenza) . Si precisa che i singoli beneficiari hanno presentato le rendicontazioni dei loro progetti singolarmente, con tempi diversi, con termine ultimo il 23.06.2013. Nel merito, l’azione provinciale è stata duplice: 1) costante supporto, assistenza e collaborazione nella predisposizione della documentazione di rendicontazione richiesta dal bando regionale; 2) verifica della documentazione presentata e suo “caricamento” su apposito gestionale regionale. In alcuni casi, l’ammontare della quota a fondo perduto erogata a favore dei beneficiari non corrisponde all’importo preventivamente calcolato sia dalla Provincia che dai beneficiari stessi, sulla base del contenuto del bando. Pertanto, si è provveduto ad attivare le necessarie interrogazioni sia a Regione Lombardia che a Finlombarda in quanto non si concorda con l’interpretazione normativa resa, né con la risposta pervenuta da Regione Lombardia.

PARTE PROMOZIONALE Nel corso dell’anno 2012 sono state attuate e completate le azioni promozionali previste dal progetto, previa puntuale declinazione delle azioni promozionali, in fase di progettazione esecutiva e soprattutto di realizzazione. La revisione è stata improntata all’obiettivo di perseguire principalmente attività di dimostrata efficacia e soprattutto, grazie alla messa in campo di sinergie con strumenti già operativi e diffusi, ad una ottimale ridistribuzione dei costi di alcune voci di spesa. Nel suo complesso l’azione promozionale è stata compiutamente ed efficacemente svolta.

Le attività attuate e già rendicontate sono le seguenti: - Realizzazione di “corner informativi” all’interno delle strutture turistiche maggio/giugno - Realizzazione cartine della provincia e della città di Cremona con indicazione delle strutture riconosciute con il “Marchio di Qualità Italiana” ISNART e quelle riconosciute con il logo ecologico della Provincia di Cremona “Ospitalità VERDE” aprile/giugno - Inserimento del progetto “Turistico sostenibile e di qualità: un’azione di incentivo alla certificazione dell’offerta del territorio cremonese” nel Portale Turistico della Provincia di Cremona, per una adeguata visibilità e promozione marzo-agosto - inserzione pubblicitaria sullo speciale “L'Italia in bicicletta” e presenza promozionale con banner sul portale web di informazione turistica di Touring Club Italiano maggio/luglio - realizzazione della guida “Un Po in bicicletta” maggio/luglio

Sistema Turistico Po di Lombardia

121 Il progetto avviato nel 1998 vede la Provincia impegnata nel coordinamento del sistema turistico Po di Lombardia, in particolare il 9 febbraio 2004 è stata sottoscritta a Cremona la Convenzione tra la province di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova, che ha portato il riconoscimento del Sistema Turistico Po di Lombardia con DCR n. VIII/00518 del 04-09-05. La Provincia partecipa al coordinamento politico e tecnico del sistema turistico e ne condivide gli impegni amministrativi e progettuali. L’11 gennaio si è svolta a Cremona l’Assemblea degli aderenti, alla quale hanno partecipato più di 50 soggetti pubblico-privati, per illustrare le linee guida che caratterizzeranno il prossimo triennio 2013 – 2015 e raccogliere le esigenze del territorio. Il Sistema Turistico del Po di Lombardia ha predisposto per il triennio 2013-2015 l'aggiornamento del nuovo programma di sviluppo turistico e il conseguente Piano di Azioni (banca progetti territoriale) come da indicazioni di Regione Lombardia e secondo i criteri della DGR VIII/5255 del 2 agosto 2007 “Modalità per l'aggiornamento e la presentazione dei Programmi di Sviluppo Turistico per la valutazione e l'attribuzione del riconoscimento ai sistemi turistici” ai sensi dell'art. 4 della LR n. 15 del 16 luglio 2007. Dopo un lungo e complesso iter di condivisione nei territori della 4 province di Pavia, Lodi, Cremona, Mantova attraverso assemblee degli aderenti al sistema, tavoli territoriali, assist e accompagnamento agli aderenti, incontri di coordinamento del Sistema Turistico (tecnico e degli assessori), così come previsto nella convezione costitutiva del Sistema Turistico approvata dal C.P. Di Cremona n.146 del 29.10.2003, rivista con atto n.30 del 13.04.2007, si è provveduto a redigere il Programma di Sviluppo Turistico e la raccolta di una banca progetti che costituisce i Piani d'azione del triennio 2013-2015. Tale Programma ed il Piano d'Azione sono stati approvati, come prevede la convenzione sopraccitata dall'ente capofila, dal 1 gennaio 2012 ruolo assunto dalla Provincia di Pavia (D.G. Del 19.12.2011) in data 17 giugno 2013 del n. 190/2013 prot. 30169. Il PST (Programma di Sviluppo Territoriale) è suddiviso in 5 capitoli : 1-Analisi del contesto economico, sociale e ambientale di riferimento e delle risorse turistiche da valorizzare 2 -Obiettivi generali di sviluppo turistico 3- Analisi di coerenza delle strategie 4- Mercati di riferimento e tendenze 5- Promozione e commercializzazione dell'offerta e ha sostanzialmente aggiornato il precedente, approfondito tematismi afferenti l'esposizione mondiale EXPO 2015, di cui si è tenuto conto anche nella selezione dei progetti e piani di azione territoriali , e ha sostenuto e promosso progettualità di Sviluppo turistico consolidate come i PIA (Piani di Azione Integrati) assegnati alle province. In particolare il Programma ha individuato delle priorità che costituiscono il presupposto per le definizione di obiettivi e strategie per la futura progettualità di Sistema: > - rafforzare l'identità del Sistema migliorando la visibilità delle qualità che maggiormente lo caratterizzano in particolare gli aspetti naturalistici e paesaggistici dei suoi fiumi; > - sviluppare iniziative di marketing per la promozione di prodotti integrati che prevedano percorsi cicloturistici e sviluppo dell'intermodalità, riqualificazione della ricettività e valorizzazione dei prodotti locali: > - rafforzare il sistema di governance con un maggior coinvolgimento delle istituzioni locali e di soggetti privati per l'attuazione delle strategie; > - sviluppare i temi collegati a EXPO 2015: Acqua, Agricoltura, alimentazione. Energia, Natura; > - ampliare l'accessibilità intermodale al sistema per migliore il contesto naturalistico e paesaggistico

Complessivamente sono stati presentati dalle 4 province 131 progetti che afferiscono ai tematismi assegnati dal Sistema turistico e precisamente ai seguenti ambiti: Acqua e natura; Agricoltura ed enogastronomia; Siti UNESCO. Città d'arte – borghi storici – itinerari turistici, culturali, religiosi; Cicloturismo e mobilità lenta;Verso EXPO 2015: Accoglienza ospitalità e accessibilità; Progetti interprovinciali e interregionali; Comunicazione e marketing territoriale. I progetti del nostro territorio provinciale sono complessivamente 39, di cui 23 nuovi e 16 ripescati dalla progettualità del Programma e Piani di Azione 2009-2011. Il PST ed il Piano Azioni sono stati poi ufficialmente presentati in Regione Lombardia alla dirigente assegnata ai Sistemi Turistici e al suo settore il 17 giugno, consentendo in questo modo l’avvio del percorso di aggiornamento che prevede incontri con le DG Regionali interessate (Territorio, Ambiente, Cultura e

122 Agricoltura in primis) e che dovrà portare alla convocazione della Conferenza di Verifica del piano stesso e, trattandosi di aggiornamento di un piano già approvato, alla eventuale esclusione dalla VAS.

Progetti e azioni 2013

Le azioni e i progetti sono stati delineati ai tavoli di coordinamento degli assessori delle quattro province e dal tavolo tecnico con incontri bimestrali. - Promuovere e diffondere i percorsi alternativi in particolare turismo congressuale (Convention bureau del sistema) e termale, e consolidare i percorsi ciclabili, fluviali e dell’ospitalità diffusa: effettuato monitoraggio e analisi soprattutto dei percorsi ciclabili coordinata tra sedi IAT e reti informative provinciali (siti). - Incontri relativi al portale (trimestrali) e alle modalità di comunicazione per il sistema turistico (incontri con esperti della comunicazione) - Prodotti d’area (città d’arte, centri d’arte minori, percorsi della musica, parchi e parchi fluviali…). Per quanto riguarda la nostra provincia si è insistito sull’aspetto musicale relativo al progetto di marketing territoriale Distretto delle musica ed i pacchetti turistici terranno conto soprattutto di questo valore identitario in cui si declinano anche gli altri aspetti. - Itinerari tematici per valorizzare il turismo slow (dai tempi lenti) caratteristica delle quattro province alternativo alle forme di turismo tradizionale. In particolare si fa riferimento al Progetto integrato Pia Isole e foreste per la parte promozionale di eventi e per il sistema di georeferenziazione che si integra perfettamente con quello realizzato dal ST Po di Lombardia. L’esperienza diretta di questo turismo slow è stata possibile grazie ad un viaggio-evento “La ciclovia dei tre fiumi: viaggiare con lentezza, tra isole e foreste”: la Società Itineraria è partita il 10 giugno per il secondo viaggio, dalla stazione Milano centrale-arrivo a Sabbioneta, percorrendo 193 Km in bicicletta ed attraversando altri territori, afferenti al progetto PIA “Isole e Foreste”, tracciando con GPS tutti i percorsi). Una squadra di esperti di comunicazione nel turismo slow hanno raccontato il territorio, le persone, le imprese, con video, fotografie, testi distribuiti tramite il web e i social network. Sono partiti da Milano in una mattina di giugno, attraversato in bicicletta il caos delle vie della “city”, percorso silenziosi le periferie lungo l’argine del Naviglio della Martesana, per immergersi nelle campagne, prima verso l’Adda e poi verso il Serio, per poi piegare a sud, verso il grande fiume, il Po. Hanno coperto in cinque giorni una distanza che solitamente viene percorsa in poco più di un’ora, prendendosi il tempo che serve per conoscere il territorio, e soprattutto le persone che lo abitano. Hanno incontrato lungo il percorso le realtà che lavorano al miglioramento e alla promozione del territorio, e raccolto le loro testimonianze in un video-diario che è pubblicato sul sito { HYPERLINK "http://www.isoleforeste.mapslow.eu/"} e promosso con i canali di itinerAria, del Movimento Lento, sulle pagine di Facebook e di altri social network. Il gruppo dei viaggiatori è stato selezionato in modo da essere composto di esperti comunicatori, tra cui due blogger, un video maker, un fotografo, un autore di guide, un’attrice. Tutto l’itinerario è stato tracciato con GPS, e pubblicato su un potente Web-GIS che consentirà a chiunque di ripercorrere il viaggio in futuro, stampando le mappe e scaricando le tracce digitali. 29 maggio 2013 a Cremona: VENTO bici Tour 2013 Vento è il progetto di una ciclabile tra VENezia e TOrino lungo il fiume Po, passando per Milano-EXPO 2015. Oltre 2500 cittadini, 24 istituzioni (comuni, province, autorità), 23 associazioni hanno aderito,chiedendone la realizzazione. Il programma si è articolato in un’intera settimana di eventi dal 25 maggio al 2 giugno, lungo 14 tappe, illustrando e sensibilizzando riguardo il progetto e rispetto alle tematiche coinvolte grazie all’utilizzo della bicicletta, che vanno dal lavoro all’ambiente, dall’economia al turismo. Da Veneria Reale, passando per Torino, Trino Vercellese, Casale Monferrato, Valenza, Pavia, Piacenza, Cremona, Boretto, S. Benedetto Po, Pieve di Coriano, Ferrara, Porto Tolle, Chioggia, Venezia, dove la carovana arriverà il 2 giugno. Il tracciato, 679 Km, è stato studiato garantendo la sicurezza dei futuri utenti, la miglior intermodalità possibile (bici-nave e bici-treno) la riconoscibilità e la minor spesa di realizzazione: 80 milioni di euro. Più della metà di VENTO è già pronta, il 15% del tracciato è già ciclabile ed un altro 42% lo diverrebbe con la disponibilità degli argini, del Po, come avviene in altri paesi.

123 La Tappa Cremonese prevede, dopo l’arrivo in bicicletta a Cremona della delegazione del Politecnico a Cremona, proveniente da Piacenza un importante seminario “Turismo culturale in bicicletta”, che si svolgerà a Cremona, il 29 maggio alle ore 19, presso l’Associazione Motonautica Cremona [MAC], in Via Lungo Po Europa, 5, con interventi delle Autorità ed Associazioni. Il 30 maggio la nona tappa in bici, da CREMONA a BORETTO, lungo 80 km, con navigazione, grazie alla motonave La Cicogna [da Cremona a Isola Pescaroli] con l’imbarco appunto delle biciclette.

Progetto Eccellenze

Regione Lombardia ha finanziato per 100.000 euro tre azioni strategiche di un progetto di eccellenza presentato dal Sistema Turistico Po di Lombardia: •l’aggiornamento dello spazio web-GIS

•la realizzazione di una GeoGuida

•la messa in rete di tutti gli uffici IAT delle quattro province

La prima azione prevede l’interconnessione della rete promossa dai portali {{{ HYPERLINK "http://www.podilombardia.it/"}}}}e {{{ HYPERLINK "http://www.cicloturismo.podilombardia.it/"}}}} con quella internazionale dei percorsi cicloturistici e di navigazione. Sarà quindi possibile personalizzare il proprio viaggio stampando road book, mappa, e scaricare la traccia GPS.Si realizzerà inoltre una GeoGuida multimediale per iPad, iPhone e dispositivi Android e di un sito ottimizzato per dispositivi mobili e la promozione sui social network.Infine il Progetto “Information Center” garantirà alle sedi IAT delle quattro province la condivisione dello stesso database di informazione turistica, già in uso per Mantova. Le sedi IAT saranno quindi in grado di consultare e arricchire in tempo reale il panorama dell’offerta turistica dei territori del Sistema Turistico Po di Lombardia assicurando al pubblico un’informazione omogenea e sempre aggiornata. Dopo il rinvio dell’attuazione del Progetto, il 16 luglio è arrivata la comunicazione ufficiale dell’avvenuta registrazione presso la Corte dei Conti ed è stato confermato l’avvio ufficiale del progetto a partire dal prossimo settembre.

Si rammenta altresì l’intensa attività del Tavolo Intesa del Sistema Turistico Po di Lombardia, costituito dai rappresentanti delle quattro Province di Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, dei comuni capoluogo e delle rispettive Camere di Commercio che ha approvato il piano promozionale per il 2013. Partendo dalla presa d’atto della delibera regionale in materia (n. 2788 del 22 dicembre 2012) ha individuato all’interno delle Fiere alle quali parteciperà la Regione Lombardia gli appuntamenti cui garantire la presenza di personale del Sistema. Il calendario è stato poi integrato da una serie di appuntamenti internazionali, nazionali e provinciali individuati come particolarmente efficaci per la promozione dei prodotti turistici dei nostri territori. Il piano è completato dalle iniziative proposte dalle CCIAA relative alla organizzazione di workshop e/o educational tour destinati a specifiche categorie di interesse. Nel dettaglio, il Sistema ha partecipato alle seguenti iniziative: BIT (14/17 febbraio), Workshop Turismo Musicale (17 maggio).

Iniziative editoriali di sistema 1) Realizzazione dell’informativa via web Po informa (mensile) 2) Aggiornamento periodico dei contenuti del portale Po di Lombardia 3) Predisposizione materiale e slides di presentazione per Assemblea degli aderenti per presentazione nuove linee programmatiche del PST del Sistema il 11 gennaio a Cremona

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.04

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 05 “STRATEGIE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO”

126 PROGRAMMA 05 STRATEGIE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO RESPONSABILE DR.SSA MARA PESARO

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01.01 ATTIVITA’ IN MATERIA DI SVILUPPO ECONOMICO RESPONSABILE: DR.SSA MARA PESARO

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Il progetto focalizza alcuni contenuti volti prioritariamente alla realizzazione di progetti integrati d’area (PIA) cofinanziati da fondi comunitari. Il 2013 è l’anno cruciale per la conclusione delle attività previste nelle azioni di sistema di promozione del progetto “Isole e Foreste” ed è l’anno in cui il secondo PIA, “Il Lago Invisibile”, sta avviando alcune progettualità previste. Il Settore sta mantenendo costante l’attenzione sulle altre possibilità di reperimento risorse attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla Fondazione CARIPLO, da Regione Lombardia, dallo Stato e dalla Comunità Europea proseguendo nella collaborazione fattiva con la Sede Territoriale Regionale. L’attenzione del Settore è rivolta in particolare all’approfondimento e allo studio delle scelte strategiche e prioritarie della Comunità Europea che saranno declinate nella prossima programmazione 2014-2020.

Obiettivo: COORDINAMENTO CON LE POLITICHE REGIONALI PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Obiettivo: AQST Il percorso previsto per la rimodulazione dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale, al momento, non è stato ancora riattivato dallo STER locale. Si stanno attendendo, dall’ufficio locale regionale, istruzioni per poter proseguire negli adempimenti previsti dalla legge regionale n. 2 del 14 marzo 2003 – [Regolamento attuativo della stessa legge: n. 18 del 12 agosto 2003] in merito al rinnovo dell’AQST.

Obiettivo: PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE NEGOZIATA

PROTOCOLLO TENCARA Con il Protocollo, sottoscritto in data 25.05.2012, fra il Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Camera di Commercio, Comuni di Cremona e Pizzighettone, OO.SS, OO.DD. rappresentanti del mondo industriale, dell’artigianato e dell’agricoltura, è stato condiviso l’impegno per superare la crisi, salvaguardando insieme capacità produttive e lavoro, occupazione e capacità professionali, sicurezza sociale, per partecipare all’obiettivo, fondamentale per tutti, di individuare e promuovere concretamente scelte per rilanciare un nuovo sviluppo del territorio. Con tali finalità i soggetti sottoscrittori hanno convenuto di attivare un Tavolo di Coordinamento per condividere e porre in essere tutte le azioni necessarie per la realizzazione del Polo Industriale Strategico di Tencara In accordo con la CCIAA e l’Associazione Industriali è stato conferito un apposito incarico a CERSI (Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale fondato dalla facoltà di Economia della sede di Cremona e Piacenza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore), per l’elaborazione dello studio di fattibilità del progetto. La bozza di tale studio è stata presentata in via preliminare ad alcuni componenti del tavolo che hanno deciso di sospendere i lavori, in attesa di ulteriori approfondimenti sia tecnici che politici.

ASTER - Programma di Sviluppo Territoriale promosso da Regione Lombardia

127 Il programma operativo “Sostegno all’imprenditorialità, Pmi e reti”, pone come obiettivo specifico lo sviluppo dell’attrattività degli investimenti e la definizione di strumenti e metodi per favorire l’attrattività degli investimenti nel territorio. In questo contesto si è inserito il programma regionale ASTER al quale la Provincia di Cremona ha aderito, in qualità di capofila, nel 2012 manifestando l’interesse a partecipare con tre progettualità: • "L'interconessione: un’efficiente modalità per una moderna cultura di rete" proposto dalla Provincia di Cremona; • "Verso il Polo delle Tecnologie di Cremona" proposto dal Comune di Cremona; • "Area Produttiva-Logistica di Tencara" proposto dall'Associazione Industriali di Cremona; Con Decreto d.u.o n.8582 del 2/10/2012 Regione Lombardia ha approvato la graduatoria dei progetti ammessi alla seconda fase, ammettendo al 2 posto quello proposto dal Comune di Cremona " Verso il Polo delle Tecnologie di Cremona". Con DGR 662 del 31/01/2013 la Regione Lombardia ha approvato il bando relativo alla Fase 2 del Programma ASTER e, con medesimo atto, invitava i soggetti ammessi a presentare, entro il termine del 30/04/2013 (termine poi prorogato a fine maggio), il progetto unitamente ad una serie di documentazione complementare ed integrativa unitamente all’indicazione del Soggetto Capofila, responsabile della presentazione del progetto con i seguenti compiti: • coordinamento, predisposizione e trasmissione di tutta la documentazione richiesta dal Bando e dagli atti ad esso conseguenti; • coordinamento delle attività di rendicontazione in capo a ciascun richiedente e trasmissione della conseguente documentazione; • coordinamento dei flussi informativi verso Regione Lombardia; • monitoraggio in itinere del rispetto degli impegni assunti e segnalazione tempestiva a Regione Lombardia di eventuali ritardi e/o impedimenti e/o eventi che possano incidere sulla composizione del paternariato e/o sulla realizzazione dell'intervento; Il punto 5 dei "Criteri per la redazione della Fase 1" approvati da DGR 992/2012 disciplinava la figura del "Soggetto Capofila" che può essere rappresentato dalla Provincia o da altro Ente da essa individuato in seno al partenariato - responsabile della presentazione del progetto e della corretta e puntuale esecuzione di tutte le attività in esso previste. Alla luce di quanto esposto, si è ritenuto opportuno individuare nel Comune di Cremona il soggetto capofila in quanto ideatore del progetto "Verso il Polo delle Tecnologie di Cremona" e coordinatore dei soggetti pubblici e privati che compongono il parternariato. Dopo avere acquisito, in via preliminare, il parere positivo del Comune di Cremona in merito all'assunzione del ruolo di Soggetto Capofila, con DGP 87 dell’8/04/2012 la Provincia ha deliberato di delegar il ruolo di capofila al Comune di Cremona che sarà responsabile delle successive azioni previste dal programma ASTER.

Obiettivo: FAVORIRE L’ACCESSO ALLE RISORSE COMUNITARIE, NAZIONALI E REGIONALI

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI Il programma 2013 vede la Provincia proseguire nell’azione di valorizzazione e sviluppo economico locale, sia tramite azioni dirette sia in sintonia con altri enti pubblici e privati del territorio. Proprio la possibilità di sviluppare un’azione di marketing territoriale ed anche di coordinamento nei confronti di tutti gli attori interessati o coinvolti nelle logiche di sviluppo economico rappresenta uno degli obiettivi principali e più complessi . Gli obiettivi principali che si stanno perseguendo sono di due ordini: 11. il primo è finalizzato a favorire l’accesso a fondi europei – nazionali – regionali. La Provincia è impegnata nella individuazione di possibili fonti di finanziamento finalizzate alla realizzazione di progetti inseriti negli strumenti programmatori territoriali e nella difficile azione di coordinamento degli stakeholder interessati per la costruzione di progetti integrati da candidare sulle misure comunitarie, nazionali e regionali. In particolare si sta lavorando in merito: 12. alla imminente nuova programmazione europea, attivando un approfondimento delle linee prioritarie della Comunità previste nel prossimo settennio 2014-2020, in modo da restituire al territorio una sintesi delle future scelte strategiche comunitarie. Questo permette al territorio di iniziare a tessere delle relazioni e a delineare delle progettualità in sintonia con le priorità europee e regionali. Sono

128 stati pubblicati sul sito della Provincia alcune sintesi di incontri e seminari che si sono svolti in questa prima parte dell’anno e divulgati a tutti i Comuni del territorio attraverso la RUP; 13. alla promozione dei nuovi bandi della Fondazione CARIPLO, emanati nello scorso mese di gennaio. In particolare, è stato individuato un bando fra quelli proposti nell’area Ambiente riferito alla realizzazione di “Connessioni ecologiche”. Il bando è stato ritenuto calzante per le attività che saranno messe in cantiere nel Comune di Bordolano e del Parco Oglio Nord nell’ambito delle opere di compensazione da realizzare con i fondi Stogit. Il progetto si è sviluppato con la fattiva collaborazione del Settore Agricoltura e Ambiente che ha poi proseguito nell’iter di candidatura.(lo metterei lo stesso anche se non lo abbiamo più nel PEG); 14. il secondo è finalizzato alla gestione dei Progetti Integrati d’Area (P.I.A.) “Isole e Foreste” e “Il Lago Invisibile”. I progetti integrati d’area prevedono, in forma complementare fra loro, più tipologie di operazioni, concentrate su una medesima area, la cui finalità è identificata nell’integrazione tra la tutela e la valorizzazione del sistema delle risorse culturali ed ambientali con la possibilità di creare condizioni per lo sviluppo imprenditoriale e la crescita economica. Per quanto riguarda il PIA finanziato con il primo bando del IV Asse del POR denominato “Isole e Foreste”, è in atto una intensa attività relativamente alla conclusione delle operazioni inserite nel progetto integrato e nella definizione e conclusione delle azioni di sistema. Intenso è stato il lavoro di monitoraggio che si è svolto attraverso una costante verifica attraverso colloqui diretti con i singoli soggetti attuatori e con incontri dell’intero parternariato effettuati lo scorso 6 giugno e 25 luglio. A quest’ultimo incontro ha partecipato anche il referente regionale responsabile dell’Asse IV del FESR, dr.ssa Iolanda Negri. Durante la riunione sono stati affrontati alcuni aspetti relativi a varianti di singoli progetti presentate a Regione Lombardia e si è discusso circa la richiesta di proroga avanzata da 3 partners precisamente i Comuni di Pizzighettone, Viadana e Sabbioneta. Anche l’Associazione Teatro Sociale Villastrada ha riscontrato la necessità di richiedere una proroga che però è ancora in una fase di approfondimento e non sarà inoltrata a Regione Lombardia prima del mese di settembre. Sono proseguite le attività previste nel progetto di promozione del PIA e che riguardano azioni di sistema relative a: “Laboratori del racconto” Sono stati realizzati 3 laboratori del racconto nello scorso mese di giugno nei comuni di Crema, Pizzighettone e Sabbioneta (altri due saranno organizzati nei prossimi mesi di settembre e ottobre), con finalità di sensibilizzare l'accoglienza turistica mediante la formazione degli operatori che potranno poi fungere da “grilli parlanti”, agendo da cassa di risonanza delle meraviglie del paesaggio fluviale e delle singole emergenze ambientali e culturali che costellano il territorio del P.I.A. Affiancati ai laboratori del racconto, sono stati organizzati due “viaggi-evento” (uno realizzato nello scorso settembre 2012 e uno nello scorso mese di giugno 2013) condotti da un gruppo di “pedalattori” che hanno percorso l'itinerario del PIA, raccontando in diretta la loro esperienza e raccogliendo immagini, video interviste, testi ecc. “Promozione del percorso” Si è provveduto alla stampa di 20.000 copie della guida tematica bilingue dell’itinerario (italiano e inglese) e la stampa di 150.000 mappe cartografiche. Le attività non ancora programmate ma inserite nelle azioni di sistema sono l’acquisto di gadgets correlati al percorso turistico e l’organizzazione di educational tours dedicati a giornalisti e T.O. specializzati. “Educational Tour” E’ stato affidato un incarico per l’organizzazione di n. 2 educational tour da dedicare agli operatori dei media e agli operatori del comparto dell’intermediazione da effettuare nel prossimi mesi autunnali. Anche per quanto riguarda il PIA finanziato con il secondo bando del IV Asse del POR denominato “Il Lago Invisibile”, è in atto una intensa attività di monitoraggio sull’andamento dello stato di attuazione delle singole operazioni in capo ai singoli soggetti partner, attraverso una attenta e collaborativa attività di coordinamento del partenariato (sono stati organizzati due incontri collegiali: uno nello scorso mese di febbraio e un altro lo scorso 25 luglio). Si sono attivate le prime azioni di sistema che andranno a promuovere il percorso del PIA e precisamente un Call/Contact Center attivo 7 giorni su 7, che eroga informazioni sia sulle emergenze rilevanti del territorio interessato sia sugli eventi che verranno organizzati, e una pagina web promozionale sul portale commerciale { HYPERLINK "http://www.icompro.it" } che la Provincia ha realizzato a favore del commercio e artigianato del

129 territorio. Una particolare attenzione è rivolta alla raccolta di dati e informazioni che permetteranno all’ente capofila di misurare l’efficacia delle azioni implementate all’interno del PIA e di restituire alla Regione Lombardia, ma anche a tutto il partenariato, utili analisi di come andranno ad impattare le attività avviate sul territorio che comprende l’itinerario “Il Lago Invisibile”. Per entrambi i progetti integrati è fondamentale il lavoro di raccolta della documentazione che ogni singolo partner sta fornendo, permettendo alla Provincia, capofila di entrambi i PIA, di poter rendicontare in tempi rapidi e puntuali. Questo attento presidio ha permesso di inviare a Regione Lombardia la documentazione della prima rendicontazione intermedia con largo anticipo rispetto a quanto previsto dal cronoprogramma, anticipando il flusso delle risorse finanziarie al partenariato.

PROGETTO N° 01.02 ATTIVITA’ DI COORDINAMENTO DEL TERRITORIO RESPONSABILE DR.SSA MARA PESARO

Obiettivo: GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI E DEI SERVIZI COMUNALI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Il riacutizzarsi di un'intensa discussione sia politica che a livello dei media sulla necessità del rinnovarsi dell'architettura istituzionale e la situazione socio-economica profondamente mutata, hanno portato ad una accelerazione anche a livello di produzione normativa di una serie di disposizioni che, a partire dal DL 78/2010 fino alla L. 135/2012 e s.m.i., sono state volte a provocare forti mutazioni sulla gestione degli enti locali, incidendo fortemente sui sistemi e sulle modalità delle gestioni dell'erogazione dei servizi ai cittadini. L’art. 19 della L. 135/2012 ha fornito un nuovo elenco delle funzioni fondamentali che i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti devono obbligatoriamente esercitare in forma associata e ha ridefinito lo scadenziario degli adempimenti, individuando nel 1° gennaio 2013 il primo start up normativo per la gestione associata di almeno tre delle funzioni fondamentali, e fissando nel 1° gennaio 2014 il termine per l’esercizio associato delle restanti funzioni fondamentali. A fronte della necessità di proseguire l’intenso lavoro richiesto ai Comuni e comprendendo la complessità della sua realizzazione, manifestando in modo pieno il ruolo di ente di coordinamento affidatole, la Provincia, anche in forza del Protocollo d’Intesa stipulato con Regione Lombardia, ANCI e CCIAA, ha inteso proseguire i propri intenti all’interno di questa innovazione culturale. Le attività non prevedono solo il coordinamento tra i vari Comuni ma, anche tra le varie pianificazioni che interessano le funzioni svolte dai comuni, e prevedono la gestione di tavoli con i principiali attori del cambiamento: sindaci e segretari comunali, non dimenticando le parti sociali e le rappresentanze sindacali, sempre nel rispetto della piena autonomia dei singoli comuni.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Il lavoro che ha impegnato la Provincia a favore dei Comuni ha dato buoni risultati: il percorso intrapreso e l’impegno profuso dai Comuni hanno portato il territorio, innanzitutto, ad ottemperare complessivamente alla prima scadenza normativa. Anche Enti non in obbligo hanno promosso e partecipato alle nuove aggregazioni, alcuni hanno associato più di tre funzioni fondamentali, e più di un’Unione di comuni ha allargato l’intesa ai Comuni limitrofi. Le funzioni più ricorrenti associate sono state quelle della Protezione civile, del Catasto e della Polizia Locale. I processi sono proseguiti nella necessità di rendere operative le convenzioni approvate ed, in particolare, per garantire l’organizzazione e il funzionamento degli Uffici Unici, nonché per adempiere al termine del 1° gennaio 2014. Le fasi del percorso intrapreso e le dinamiche emerse nell’esperienza della Provincia in tema di gestioni associate, sono state illustrate il 17 luglio in Regione Lombardia, in seno alla seduta della "Commissione Speciale Riordino delle Autonomie", e sono state ritenute di particolare utilità per il prosieguo dei lavori che la Commissione ha avviato.

130 CONTROLLO DELLE FUNZIONI E SERVIZI CHE I COMUNI ANDRANNO A IMPLEMENTARE

Attraverso i costanti contatti con i Comuni, gli incontri sul territorio, il dialogo con il Tavolo tecnico dei Segretari comunali, è stato possibile continuare a monitorare i processi aggregativi e le sinergie avviate. L’organizzazione e la gestione del personale sono tra gli aspetti più attuali e problematici che i Comuni sono chiamati ad affrontare per garantire l’operatività ed il funzionamento delle aggregazioni avviate e, soprattutto, per affrontare la gestione delle funzioni, con particolare riferimento alla funzione a) art. 19 L. 135/2012 “organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo”. I limiti legati al riparto delle risorse umane e finanziarie ed al Patto di Stabilità, continuano a determinare forte criticità nel rendere operative le convenzioni approvate e nel delineare gli accordi futuri.

TAVOLO DI CONFRONTO CON I SEGRETARI COMUNALI

Il Tavolo di lavoro di affiancamento per la gestione unificata dei servizi comunali, composto da una rappresentanza di Segretari comunali del territorio, avviato nel 2011, ha proseguito l’attività con l’intento di collaborare con la Provincia al fine di coordinare, assistere e facilitare i processi aggregativi. Oltre a rappresentare un prezioso contenitore di informazioni sull’evoluzione delle dinamiche territoriali, continua a favorire l’approfondimento di aspetti e criticità sollevati dai Comuni, nonché a sottolineare e recepire opportunità per lo sviluppo del territorio. In uno degli ultimi incontri (20 marzo) è stata evidenziata l’occasione del bando regionale “Voucher digitale – Sistema Informativo Unico”, pensato per sostenere l’unificazione dei sistemi informativi per svolgere in forma associata funzioni e servizi comunali. La partecipazione del territorio ha sortito buoni risultati, con l’ammissione ed il finanziamento dei progetti delle Unioni di Comuni Lombarde Foedus e Palvareta Nova, nonché dei Comuni di Vailate, Gussola, Vescovato e Soresina. Nell’incontro del 20 marzo sono state evidenziate anche le opportunità offerte da ARCA (Agenzia Regionale Centrale Acquisti) per ottemperare alle disposizioni inerenti l’acquisizione di beni e servizi e la costituzione della Centrale Unica di Committenza. Nella riunione del 24 giugno, è stata richiamata l’attenzione alla collaborazione con Éupolis Lombardia (Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione di Regione Lombardia) già impegnata in appositi studi sulle gestioni associate per la sperimentazione e l’analisi di casi pilota regionali, e, tra questi, due nella provincia di Cremona. Tale organismo, dedicato altresì agli studi di supporto all’attività della “Commissione Regionale Speciale Riordino delle Autonomie”, ha proposto la realizzazione di un confronto con il Tavolo dei Segretari al fine di procedere alla realizzazione di un laboratorio per la definizione dell’Ufficio Tecnico Unico.

DEFINIZIONE TERRITORIALE DELLE AFI

Il processo aggregativo parte da un presupposto di coesione territoriale che non può prescindere da un disegno geografico coerente che definisca fisicamente gli ambiti aggregativi. Questo processo, già iniziato da tempo, continua a richiedere un intenso lavoro per arrivare ad un assetto definitivo che consenta di coniugare le aggregazioni amministrative con i sistemi infrastrutturali e dei servizi di larga scala. La verifica delle dinamiche aggregative ha consentito di monitorare ed aggiornare la tavola con le AFI proposte e di garantire ai comuni un supporto sempre più puntuale e preciso. Si proseguirà nell’attività di monitoraggio e ridefinizione di tali aree anche in base alle modifiche di legge che potranno intervenire ad opera di Regione Lombardia, all’evoluzione dei processi aggregativi ed in base ad altre eventuali pianificazioni che interferiscano con l’esercizio delle funzioni fondamentali da parte dei Comuni (ad esempio le Centrali Uniche di Committenza). Le fasi del percorso intrapreso e le dinamiche che continuano ad emergere nell’esperienza della Provincia, sono state illustrate il 17 luglio in Regione Lombardia, in seno alla seduta della "Commissione Speciale Riordino delle Autonomie", e sono state ritenute di particolare utilità per il prosieguo dei lavori che la Commissione ha avviato.

131 VALUTAZIONE DELLE OPPORTUNITA’ PER IL TERRITORIO CON IL PASSAGGIO DALLE CONVENZIONI ALLE UNIONI

Il territorio ha ottemperato ai termini della prima scadenza normativa per le gestioni associate, ricorrendo complessivamente allo strumento della convenzione. Da quest’ultima, seppur individuata inizialmente come soluzione più facile, derivano scelte di forte impatto sull’organizzazione degli enti coinvolti, ed in particolare sul rapporto di lavoro del personale e sulla realizzazione ed operatività degli Uffici Unici. Tali dinamiche si vedrebbero ridimensionate nell’ipotesi di costituzione di un’Unione di comuni (ex art. 32 TUEL). Per questo la convenzione dovrebbe rappresentare il punto di partenza di un iter di più ampio respiro destinato all’Unione, quale forma di integrazione più stabile e strutturata in grado di assicurare al meglio il contemperamento di esigenze di democraticità ed efficienza. In quest’ottica la Provincia si è impegnata ad analizzare ed approfondire le dinamiche legate a questo processo, nonché le opportunità che ne possono derivare, al fine di formulare un’adeguata proposta ai Comuni, previo concerto con il tavolo dei Segretari. I favor per la costituzione delle Unioni di comuni sono diversi: un primo vantaggio rispetto alla convenzione consiste nella maggiore propensione della prima a consentire collaborazioni stabili tra i Comuni, relativamente all’esercizio di tutte o di diverse funzioni fondamentali, mentre lo strumento della convenzione può essere utilizzato anche secondo “geografie variabili”, cioè con Comuni diversi relativamente ad ogni funzione fondamentale. Pertanto, se l’unione è uno strumento che consente al territorio dei Comuni interessati di acquisire un’esperienza di stabile collaborazione che finisce per conferire identità al territorio dell’unione, la convenzione si configura piuttosto come uno strumento diretto a soddisfare l’obbligo legislativo e a conseguire alcuni vantaggi in termini di spesa e organizzativi, restando però sullo sfondo l’esigenza di stabilizzare la collaborazione – d’indirizzo politico-amministrativo e non solo gestionale – tra i Comuni interessati. In secondo luogo, le convenzioni, diversamente dalle unioni, sono sottoposte dopo il primo triennio ad una verifica diretta ad accertare, secondo i criteri che saranno stabiliti con decreto del Ministero dell’interno, se siano stati conseguiti significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione (art. 14, comma 31-bis del d.l. n. 78/2010, introdotto dall’art. 19 del d.l. n. 95/2012). In terzo luogo le convenzioni non possono permettere più di tanto l’attuazione di politiche coordinate di gestione delle risorse umane impegnate nella gestione dei servizi associati (sistemi d’inquadramento, incentivazioni, sistemi di valutazione, …) in quanto gli stessi dipendenti rimangono incardinati nelle dotazioni organiche degli enti di provenienza, a differenza dell’unione, determinando in tal modo il rischio potenziale di trattamenti differenti per soggetti che svolgono le stesse funzioni. In quarto luogo l’unione, diversamente dalla convenzione, non presenta il problema applicativo di fare perno su un Comune capofila che finisce per essere esposto al patto di stabilità per le spese relative ai Comuni deleganti. Si tratta di un problema di particolare preoccupazione per gli Enti, perché da un lato risulta difficile per un Comune assumere il ruolo di capofila, ma, d’altra parte, risultano anche complesse e farraginose le soluzioni che prescindono dall’assunzione del ruolo d capofila da parte di un Comune, ponendo in capo a tutti i Comuni convenzionati la quota parte di bilancio e di PEG relativi agli uffici comuni. Più complessa è la questione relativa all’applicazione del patto di stabilità che è ancora in fase di approfondimento, anche in considerazione dell’evoluzione del progetto nazionale di riforma sulla semplificazione dei livelli di governo.

INDIVIDUAZIONE DI INDICATORI DI EFFICIENZA ED ECONOMICITÀ

Per la costruzione di indicatori comunali legati alle funzioni che i Comuni dovranno svolgere in forma associata, nel mese di marzo/aprile l’ufficio statistica ha preso accordi con Eupolis Regione Lombardia per la creazione di alcuni indicatori che valutino l’efficacia e l’efficienza delle GAO costituite, relativamente alle funzioni di polizia locale, edilizia scolastica e servizi sociali. Nel frattempo l’Ufficio ha creato una serie di indicatori comunali per la funzione “organizzazione e gestione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani”, che sono stati calcolati per i comuni dell’ACI 12.

PIANO DI COORDINAMENTO DEGLI UFFICI STATISTICA IN RELAZIONE ALLA NUOVA FUNZIONE L-BIS (LEGGE STABILITA’ 2013)

132 Per quanto riguarda il progetto di “Ufficio statistica associato tra Provincia e comuni”, il 17 aprile si è tenuto un incontro con il dirigente dell’Ufficio Statistica di Eupolis e il dirigente dell’ISTAT territoriale, per avere indicazioni precise sui termini della proposta che si vorrebbe fare ai Comuni. Siamo ancora in attesa di una risposta.

PIANO DI FORMAZIONE PER I FUNZIONARI COMUNALI DELLE AGGREGAZIONI DI COMUNI

L’organizzazione e la gestione del personale sono tra gli aspetti più attuali e problematici che i Comuni sono chiamati ad affrontare per garantire l’operatività ed il funzionamento delle aggregazioni avviate. Nella delicata fase di coinvolgimento diretto del personale dei Comuni nella realizzazione della gestione associata delle funzioni, e nell’ottica di offrire maggiori strumenti di conoscenza e di lavoro funzionali al nuovo approccio alle attività da parte del personale dei Comuni, la Provincia si è proposta di organizzare specifici momenti formativi. In particolare è stato organizzato, in collaborazione con il servizio Politiche Sociali, un percorso di formazione sulla funzione fondamentale inerente il sistema locale dei servizi sociali. Il corso, rivolto ai Sindaci, ai Segretari comunali, ed in particolare a tutte le figure che stanno operando nei Comuni e nelle aziende distrettuali che gestiscono servizi alla persona, si è sviluppato attraverso otto incontri complessivi, di cui sei realizzati a livello distrettuale, e si è concluso il 25 giugno. Gli appuntamenti, snodati nei tre distretti, hanno permesso di calare il complesso argomento degli obblighi di gestione associata sulle realtà territoriali e di sviscerare ed approfondire dinamiche ad esse strettamente connesse. I docenti individuati, prof. Paolo Sabbioni (docente di diritto pubblico ed avvocato amministrativista) e dott. Ezio Guerci (esperto di organizzazione di sistemi pubblici locali), hanno saputo coniugare, da un lato, un necessario inquadramento ed approfondimento degli aspetti normativi e, dall’altro, un percorso sugli aspetti tecnico-operativi in ordine agli strumenti da adottare. Gli interventi sono stati apprezzati particolarmente per la loro concretezza e immediata applicabilità: anche durate il partecipato dibattito della giornata conclusiva sono state date risposte ai quesiti posti principalmente dai Segretari comunali. Le dinamiche, le criticità e le opportunità scaturite dal corso sono confluite in un documento, messo a disposizione dei partecipanti e pubblicato sul sito della Provincia, nello spazio dedicato.

Obiettivo: CENTRO SERVIZI TERRITORIALE

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

I Centri Servizi Territoriali sono strutture di aggregazione studiate per risolvere non solo i problemi dei piccoli Comuni, termine con cui di solito si intendono i Comuni con meno di 5000 abitanti ma, di tutte quelle realtà medio piccole che si trovano ogni giorno a dover affrontare esigenze di: − Scarsità di risorse finanziarie, che non permettono il raggiungimento di economie di scala, e che sono pressate dal patto di stabilità interno; − Carenza di personale, e quindi di conoscenze e competenze necessarie a compiere scelte di mercato adeguate; − Mancanza di infrastrutture, con particolare riferimento alla connettività. Di fronte a queste difficoltà il pericolo maggiore è quello di un divario digitale territoriale tra le realtà che sono in grado di investire con competenza nell'innovazione tecnologica delle infrastrutture e dei processi, offrendo servizi migliori ai propri cittadini e garantendo le condizioni adeguate per uno sviluppo economico del proprio territorio, e quelle che invece non possono permetterselo. Proprio per evitare questo pericolo di un digital divide sempre più imminente, per affiancare efficacemente il processo aggregativo dei piccoli Comuni fornendo loro uno strumento reale e facilmente utilizzabile, si è previsto di mettere a punto un progetto che consenta di implementare ed aggiornare il CST della provincia rendendolo adeguato alle rinnovate esigenze ed, in particolare, allo sforzo che il territorio è chiamato a compiere con il processo riformativo richiesto dalla sopravvenuta normativa. I compiti del CST sono esemplificativamente: > Erogazione dei servizi infrastrutturali agli Enti Locali associati; > Erogazione dei servizi applicativi in modalità interattiva per gli Enti Locali associati; > Diffusione e riuso delle soluzioni;

133 > Garantire la necessaria circolazione dei flussi documentazione tra i CST e gli Enti Locali associati e le altre P.A.; > Definizione della policy e adeguamento agli standard di sicurezza; > Supporto all'utenza (amministrazioni ed utenti finali).

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Con l’inizio del 2013 gli uffici hanno ripreso il processo di sensibilizzazione verso i Comuni per la condivisione del Protocollo d’Intesa che riconosce in capo alla Provincia il ruolo di coordinamento dell’iniziativa e che è funzionale al prosieguo del percorso per l’attivazione del Centro stresso. La sottoscrizione del Protocollo non comporta oneri a carico dei Comuni aderenti e, pur impegnandoli a condividere l'opportunità della creazione del CST, non li vincola, dal punto di vista contrattuale, ad usufruire dei servizi della società. Lo schema definitivo del Protocollo è stato approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 35 del 12/02/2013 ed è stato presentato in seno alle Consulte Territoriali dei Sindaci con il seguente calendario: Soresinese (12/03), Cremonese (14/03), Cremasca (21/03), Casalasca (22/03). Al 30/06/2013 il 30% dei Comuni del territorio hanno approvato l’adesione al Protocollo. Parallelamente sono proseguiti i lavori e le sinergie per addivenire alla definizione del soggetto giuridico di gestione del Centro stesso. Il “processo di accorpamento” delle Aziende Consorzio IT/SCRP e Castel/Padania Acque ha subito un rallentamento in considerazione della partita locale sul futuro delle municipalizzate cremasche ed in considerazione della definizione del nuovo CdA di SCRP. Con il nuovo assetto di SCRP, i lavori proseguono per addivenire alla razionalizzazione delle due aziende, che di fatto stanno già lavorando in modo coordinato. A seguire si procederà con la costituzione del Comitato Tecnico.

Obiettivo: STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

La programmazione negoziata è definita dalla legge n. 662/{ HYPERLINK "http://it.wikipedia.org/wiki/1996"}, articolo 2, comma 203, lettera a, come regolamentazione concordata tra soggetti pubblici o tra il soggetto pubblico competente e la parte o le parti pubbliche o private per l'attuazione di interventi diversi, riferiti ad un'unica finalità di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attività di competenza, nell'ambito delle regioni o degli enti locali territoriali, Province e Comuni. La programmazione negoziata è quindi quello strumento che fa confluire in modo sinergico le energie di vari soggetti interessati per perseguire un fine di interesse comune, ovvero per trovare soluzioni concordate che tengano conto delle varie esigenze dei soggetti interessati. A monte degli strumenti specifici previsti nella citata legge è largamente utilizzato anche il Protocollo d'Intesa o di Intenti, strumento costruito per esprimere una comune volontà politica, nel caso di enti pubblici, che potrà essere successivamente resa operativa attraverso la definizione di altri strumenti di programmazione negoziata di cui alla norma precedentemente citata.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Tutoraggio sulle convenzioni e atti che i Comuni sottoscriveranno.

La programmazione negoziata prevede, per raggiungere il suo assetto finale, numerosi passaggi intermedi e numero fasi di negoziazione a vari livelli che definiscono le varie fasi del processo. Tali passaggi vengono definiti in atti che contengono gli accordi che i Comuni definiscono e che costituiscono le pietre militari del percorso. La Provincia si è proposta di seguire le fasi inerenti la stipula delle convenzioni e degli atti che necessitano di un coordinamento principalmente per interventi con ricaduta sul territorio oppure per l’accesso a fonti di finanziamento regionali e/o europee. Tra i primi va annoverato il Protocollo d’Intesa con

134 i Comuni di Sergnano, Ricengo, Casale Cremasco-Vidolasco, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Ripalta Arpina e Castelleone, siglato a Crema il 10 aprile, e finalizzato a delegare la Provincia a rappresentare i succitati Comuni nei rapporti con la ditta Stogit per il finanziamento di interventi di compensazione e riequilibrio ambientale. Tra i secondi va richiamato l’apporto alla fase preliminare di realizzazione dei Protocolli d’Intesa finalizzati alla candidatura, sui bandi Cariplo 2013, dei progetti sugli “interventi di compensazione della Paullese in località Monte Cremasco” e sulla “realizzazione di corridoi ecologici nel Comune di Bordolano-Parco Oglio Nord”.

135 PROGETTO N° 01.03 VALORIZZAZIONE TERRITORIALE DEL COMMERCIO RESPONSABILE: DR.SSA MARA PESARO

Obiettivo: STRATEGIE A SOSTEGNO DEL COMMERCIO

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Nel corso degli ultimi anni è maturata l’esigenza di sostenere iniziative finalizzate a promuovere l’innovazione organizzativa e di processo tra operatori commerciali collocati in polarità commerciali specifiche, oltre che l’adozione e il coinvolgimento in una visione comune di un unico progetto di sviluppo, da parte degli operatori commerciali, delle loro associazioni, degli Enti Locali, delle Camere di Commercio e degli altri attori del territorio. L’obiettivo è la promozione di progetti capaci di incidere strutturalmente e in modo duraturo sulle caratteristiche competitive dell’offerta commerciale locale, nel contesto di una più ampia riqualificazione urbana. Tale obiettivo è ben presente negli atti di programmazione regionale, quali il Programma Regionale di Sviluppo della VII legislatura e il DPEFR 2008-2010. L’obiettivo della Provincia è quello di coordinare la fitta rete di relazioni di cui il settore del commercio è composto, partendo da un ruolo di coordinatore dei vari stakeholder per poter mirare le strategie in cantiere e cercare di rendere il territorio maggiormente competitivo. Nella nostra provincia sono stati riconosciuti e finanziati, attraverso i quattro bandi che Regione Lombardia ha emanato dal 2009 al 2011, 2 Distretti Urbani del Commercio(DUC) e 9 Distretti Diffusi del Commercio (DID).

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

L’uscita del V bando di Regione Lombardia a favore dei DUC e DID lombardi nello scorso mese di marzo, ha comportato un notevole lavoro di verifica da parte del Settore rispetto alle possibilità dei diversi distretti di poter partecipare con singole progettualità che potessero però essere collegate e sinergiche fra loro. In quest’ottica si inserisce il progetto della Provincia di Cremona con la realizzazione di una piattaforma di e- commerce e la progettazione di una intensa azione di web marketing. Questo strumento, on line a partire dallo scorso mese di luglio, è a disposizione dei distretti del commercio del territorio e di tutti quei piccoli operatori commerciali che hanno intenzione di promuovere i propri prodotti attraverso le nuove tecnologie dell’ICT e dei Social Media. E’ un percorso iniziato a gennaio scorso e portato a compimento con una grande adesione da parte di esercizi ed operatori commerciali del territorio (sono circa 80 gli esercizi commerciali aderenti alla piattaforma). Un’iniziativa, work in progress, che punta a coinvolgere non solo il settore commerciale ma anche quello turistico e ricettivo, offrendo un quadro integrato delle proposte del territorio a clienti e turisti. Mettere in sinergia il territorio, le realtà produttive del settore del commercio e gli operatori, fortificando le reti locali è la mission principale che anima il progetto. Nello specifico, l’iniziativa è rivolta alle iniziative di sostegno ai Distretti del Commercio del territorio cremonese che necessitano, in questa fase, di consolidare la “rete”, unendo sforzi, risorse e competenze, per accrescere la capacità complessiva di sviluppo commerciale, tecnico-produttivo e di innovazione, così da poter operare su mercati più ampi e remunerativi rispetto a quelli raggiungibili come singole imprese. Sostenere i negozianti di vicinato vuol dire sostenere il tessuto urbano dei nostri piccoli comuni, favorendo un riposizionamento competitivo del commercio urbano.

136 PROGETTO N° 01.04 ATTIVITA' DELL'UFFICIO STATISTICA RESPONSABILE: DR.SSA MARA PESARO

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

L’Ufficio Statistica, in qualità di organo del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN), aderisce alle direttive impartite dall’Istituto Nazionale di Statistica ed è il referente provinciale per l’ISTAT, di tutte le indagini comprese nel Programma Statistico Nazionale (PSN). Avendo aderito anche al CUSPI (Coordinamento degli Uffici di Statistica delle Province Italiane), organismo tecnico dell’UPI, partecipa attivamente alle iniziative proposte in campo statistico aventi rilevanza provinciale e nazionale.

A tale proposito l’Ufficio ha di recente aderito al progetto sperimentale “Analisi e ricerche per la valutazione del Benessere Equo e Sostenibile (BES) delle province” (con lettera prot. 64397 del 21 maggio 2013). Il progetto vede come ente capofila la provincia di Pesaro Urbino ed è patrocinato dall’UPI, dall’ISTAT e dal Cuspi. Scopo del progetto è quello di costruire un sistema informativo territoriale di indicatori, per la valutazione del benessere equo e sostenibile (BES), destinato sia a supportare l’attività amministrativa e di governance delle Province, sia a fornire al territorio le informazioni di base per la partecipazione e l’accountability. Per costruire gli indicatori territoriali basati sui dati già rilevati dall’ISTAT, a giugno l’Ufficio ha richiesto ed ottenuto la garanzia di una fattiva collaborazione da parte dell’ISTAT territoriale regionale.

L’ISTAT territoriale ha anche chiesto la disponibilità a partecipare all’indagine “peer review” per il monitoraggio dell’applicazione dei principi del “Codice italiano delle statistiche ufficiali” Si tratta di un’intervista che si terrà nei prossimi mesi, da fare al dirigente dell’ufficio statistica di Eupolis Regione Lombardia e al dirigente dell’ufficio statistica di Unioncamere Lombardia, per la verifica dei 15 principi contenuti nel Codice italiano delle statistiche ufficiali.

Come programmato nel PEG 2013, l’ufficio ha provveduto anche a pubblicare sul sito internet provinciale i dati resi disponibili dei recenti Censimenti ISTAT della Popolazione e abitazioni e dell’Agricoltura. Le tabelle fin’ora caricate sul sito web provinciale sono 90, di cui 78 relative al censimento dell’Agricoltura. In questi mesi si è anche provveduto a realizzata una pubblicazione sintetica con i risultati più significativi del censimento dell’Agricoltura, che sarà a breve pubblicata.

In qualità di supporto tecnico all’attività provinciale, l’Ufficio Statistica ha realizzato e pubblicato sul sito internet provinciale il consueto “Rapporto sulla popolazione residente al 31 dicembre 2011” e il “Rapporto sugli studenti universitari iscritti nelle università provinciali nell’A.A. 2012/13”.

L’Ufficio ha anche elaborato i dati del Settore Turismo relativi alle consistenza delle strutture ricettive e all’andamento dei flussi turistici, realizzando anche un “Rapporto statistico della provincia di Cremona - anno 2012”, pubblicato sul sito web provinciale e presentato il 25 marzo al tavolo della governance presso la CCIAA di Cremona.

Nei primi mesi dell’anno, l’ufficio ha promosso e coordinato il consueto aggiornamento dei dati del “Censimento degli archivi amministrativi della Provincia di Cremona” che verrà utilizzato sia come base per la costruzione degli indicatori provinciali legati al progetto BES delle province, sia per la realizzazione del Documento Organizzativo sulla Sicurezza (DOS), curato dal settore URP e servizi interni.

Inoltre, in accordo con il servizio Distretto culturale, l’ufficio statistica ha da poco promosso la raccolta dei dati mensili relativi ai visitatori dei musei aderenti al sistema museale provinciale, per approfondire l’analisi turistica attualmente in corso (lettera di richiesta dati prot. 85215 del 2 agosto 2013).

L’Ufficio collabora inoltre con gli uffici interni all’ente che ne facciano richiesta. In particolare si sono consolidate relazioni con l’URP per l’aggiornamento dei dati di interesse comunale pubblicati sul portale dei comuni www.rup.cr.it; il servizio Trasporti per i dati da utilizzare nella creazione degli indicatori che determinano le licenze di taxi da assegnare ai Comuni; i Servizi sociali per l’aggiornamento delle banche

137 dati sugli stranieri e sulla popolazione residente dell’Osservatorio provinciale, che implementa a sua volta la banca dati regionale dell’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità (ORIM).

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Si è provveduto, nei tempi programmati, agli adempimenti tecnici ed amministrativi necessari per il conseguimento dei seguenti risultati:

− Coordinamento dei lavori di aggiornamento ed ampliamento della banca dati provinciale “Censimento degli archivi amministrativi”, che contiene le informazioni relative agli archivi utilizzati dai settori per svolgere le attività di competenza e che quest’anno ha visto aumentare il numero di archivi censiti, raggiungendo il numero di 375. − Realizzazione del “Rapporto statistico annuale della Popolazione residente nei Comuni della provincia di Cremona al 31/12/2011”, pubblicato sul sito internet provinciale il 19 giugno; creazione di tabelle in formato excel contenenti i dati più richiesti ed aggiornamento della banca dati demografica DemoCR, che permette di effettuare ricerche personalizzate. − Richiesta diretta presso le università del territorio e successiva elaborazione dei dati relativi alla provenienza, alla facoltà e al corso di studi frequentato degli studenti iscritti nelle università aventi sede in provincia di Cremona. I dati elaborati e commentati sono stati pubblicati sul sito internet provinciale il 10 luglio 2013, proponendo un’analisi della mobilità e delle caratteristiche degli studenti iscritti e laureati nell’A.A: 2012/2013. − Analisi ed elaborazione dei dati inseriti dal Servizio Turismo e dalle strutture ricettive provinciali nel portale della Regione Lombardia e realizzazione della pubblicazione statistica sul sito internet provinciale: “Consistenza delle strutture ricettive e flussi turistici - anno 2012”, che comprendente un’analisi approfondita della consistenza delle strutture ricettive e dei flussi turistici registrati in provincia di Cremona, nelle città di Cremona e di Crema e nei tre distretti cremonese, cremasco e casalasco. Realizzazione anche di tabelle in formato excel con i dati più richiesti (data di pubblicazione: 24 marzo). − Richiesta ai musei del sistema museale provinciale dei dati mensili relativi ai visitatori dei musei, in raccordo con il servizio Distretto culturale (inviata il 2 agosto).

I dati acquisiti sono immessi e ordinati in programmi informatici e pubblicati sulle pagine web del sito della Provincia di Cremona. Alla fine del mese di luglio gli elaborati statistici pubblicati erano circa 200, gli accessi registrati 6.794 e allegati scaricati 24.461. Nel caso in cui le informazioni richieste non siano disponibili sul sito internet, l’ufficio provvede ad effettuare elaborazioni ad hoc.

Le attività di collaborazione con le altre amministrazioni, che si esplica soprattutto nell’attività di coordinamento, richiesta e fornitura dei dati, si sono consolidate con: i 115 Comuni della provincia; la C.C.I.A.A.; il Provveditorato agli studi, le Università territoriali, l’ISTAT territoriale, Eupolis – Regione Lombardia e il CUSPI.

138 ALTRE ATTIVITA’

- CONVENZIONE STOCCAGGI GAS ITALIA SPA “STOGIT”

La ditta Stoccaggi Gas Italia SpA “Stogit” – Società soggetta alla direzione ed al controllo di Snam SpA svolge attività di stoccaggio del gas naturale ai sensi della L. n.170/1974 e del Dlgs n.164/2000 in aree del territorio provinciale comprese nei comuni di Sergnano, Ricengo, Casale Cremasco, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Ripalta Arpina e Castelleone. La Ditta Stogit è titolare delle concessioni di stoccaggio di gas naturale denominate: “SERGNANO STOCCAGGIO” e “RIPALTA STOCCAGGIO” e, nell’ambito delle proprie attività, ha manifestato l’intenzione di effettuare i seguenti interventi: 1) esercizio in sovrapressione al 105% della pressione iniziale dell’impianto di stoccaggio di Sergnano Comuni interessati: Sergnano, Ricengo e Casale Cremasco Vidolasco; 2) esercizio in sovrapressione al 110% della pressione iniziale e potenziamento dell’impianto di trattamento dell’impianto di stoccaggio di Ripalta Cremasca Comuni interessati: Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Ripalta Arpina e Castelleone; In relazione all’esecuzione di tali interventi la Provincia, in rappresentanza delle Comunità locali interessate dai giacimenti, ha attivato un tavolo di confronto con la Società stessa per addivenire alla definizione di una Convenzione Quadro per il riconoscimento di misure di compensazione e riequilibrio ambientale. Nel mese di aprile, dopo vari confronti e contatti, si è addivenuti alla definizione e sottoscrizione con i Comuni interessati di un apposito Protocollo d’intesa, finalizzato a delegare la Provincia nei rapporti con la ditta Stogit per il finanziamento dei predetti interventi di compensazione ambientale. L’attività proseguirà con il coordinamento ed il monitoraggio delle operazioni finalizzate alla stipula della convenzione, propedeutica all’avvio lavori ed alla conseguente erogazione dei fondi da parte di Stogit.

- CONSULTE TERRITORIALI DEI SINDACI

Al Settore è stato di recente assegnato il compito di supportare l’attività delle quattro Consulte dei Sindaci presenti sul territorio (Cremasca, Soresinese, Cremonese e Casalasca). Si garantirà la partecipazione, con attività di segreteria, alle sedute di tali organismi.

- CONSULTA DELLE FIERE

È in fase di valutazione la ridefinizione del ruolo e del funzionamento della Consulta delle Fiere, organismo con natura di Consulta permanente ai sensi dell’art. 24 dello Statuto, nata con l’intento di promuovere e valorizzare le fiere locali per favorire la crescita del territorio.

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.05

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 06 “SVILUPPO DI ATTIVITA’ IN AMBITO CULTURALE”

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PROGRAMMA N. 06: CULTURA RESPONSABILE: DR. ROBERTO ZANONI fino al 30.04.2013 RESPONSABILE:DR.SSA MARINA RISTORI dal 1.05.2013

PROGETTO N. 01.01: FUNZIONI IN MATERIA DI BIBLIOTECHE RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI AL 31 AGOSTO 2013

Riorganizzazione della Rete bibliotecaria cremonese

Da gennaio ad agosto 2013 l'obiettivo prioritario per il servizio è stato quello di ottemperare - nei tempi stabiliti e previsti dal PEG - alle indicazioni presenti nella Legge regionale n. 81/1985 riguardanti l'iter di istituzione di un nuovo sistema bibliotecario.

Facendo seguito alla deliberazione del Consiglio provinciale n. 158 del 18/12/2012 avente come oggetto l'approvazione della Convenzione per l'istituzione della Rete bibliotecaria cremonese (RBC), con comunicazione ufficiale avvenuta il giorno 10 gennaio 2013 la Convenzione in parola è stata inviata a tutti i Comuni aderenti ai due precedenti Sistemi bibliotecari (Cremasco-soresinese e Casalasco-cremonese) per l'approvazione da parte dei rispettivi Consigli comunali entro il giorno 15 marzo 2013.

Con nota prot. 52847 del 24/4/2013, la Provincia di Cremona ha poi trasmesso a Regione Lombardia il parere positivo in merito all'istituzione del sistema bibliotecario denominato “Rete bibliotecaria cremonese” insieme con le copie conformi delle delibere comunali delle 4 Unioni dei Comuni e dei 94 Comuni aderenti al Sistema. Con deliberazione N° X/201 del 31 maggio 2013, Regione Lombardia ha autorizzato la costituzione della Rete bibliotecaria cremonese concludendo in tal modo l'iter di istituzione.

Passaggio successivo, come previsto dalla Convenzione, è stato l'insediamento dell'Assemblea di RBC composta dai sindaci dei Comuni aderenti e presieduta dall'Assessore alla cultura Chiara Capelletti. L'Assemblea pertanto, nel corso di questa prima seduta svoltasi il giorno 10 luglio 2013, ha eletto il Presidente e il Vicepresidente di RBC e ne ha approvato all'unanimità il bilancio 2013.

Il 28/6/2013 è stato pubblicato un bando di selezione per l'individuazione del Coordinatore unico della Rete bibliotecaria cremonese. A seguito di tale bando, con decreto n. 79 del 10/7/2013, è stato individuato il Coordinatore RBC, figura determinante per la piena operatività delle strutture di supporto della Rete.

Il 5/08/2013 è avvenuto l' insediamento dell'Ufficio di Presidenza di RBC previsto dall'art. 11 della Convenzione.

Programmazione

Con DELIBERAZIONE N° X/200 del 31/05/2013, Regione Lombardia ha deciso di prorogare al 31 dicembre 2013 il programma regionale triennale 2013-2015 in materia di biblioteche: ciò a causa del processo di riordino istituzionale attualmente in corso, con particolare riferimento al destino delle Province e delle funzioni e competenze ad esse assegnate. La Provincia di Cremona, pertanto, basa ormai la programmazione in materia di biblioteche sulle attività proposte e approvate in seno all’Assemblea di RBC (di cui vedi più sopra), e sul bilancio 2013, le cui risorse ricomprendono sia le risorse fiscalizzate che la Provincia destina a RBC sia le quote associative dei Comuni aderenti: i numerosi e puntuali solleciti di pagamento effettuati a partire da aprile hanno permesso di accertare quasi l’80% dell’intero ammontare delle quote associative in parola.

Il 13 giugno, Regione Lombardia ha avviato il censimento delle biblioteche comunali lombarde con riferimento all’anno 2012. La Provincia di Cremona, per quanto di competenza, ha terminato le operazioni di controllo e correzione dei dati relativi alle biblioteche del proprio territorio il giorno 6 agosto – ovvero con largo anticipo rispetto alla scadenza fissata da RL (31 agosto).

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Funzionamento del Centro Catalografico

Il processo di cambiamento avviato nel 2012 riguardante il nuovo software Clavis e nuovi riferimenti organizzativi e gestionali ha permesso una ridefinizione dei termini della collaborazione con la Provincia di Brescia in merito al servizio di catalogazione: da gennaio 2013, infatti, un buon numero delle biblioteche di RBC servite dal Centro Catalografico ha iniziato – previo corso di formazione per i bibliotecari interessati – a compiere le operazioni più semplici riguardanti la catalogazione, ovvero le cosiddette “esportazioni” (aggiunta dei dati gestionali della propria biblioteca ad una notizia bibliografica già presente in banca dati). In tal modo, sono state liberate risorse che gli operatori del Centro Catalografico possono impiegare catalogando tutte le novità inviate dalle biblioteche, comprese quelle non ancora descritte in banca dati e che, in precedenza, andavano inviate a Brescia per il trattamento pertinente. Pertanto, a partire da gennaio 2013, nessun documento cremonese viene più catalogato a Brescia, con conseguente notevole risparmio rispetto ai costi relativi ai rimborsi dovuti alla Provincia di Brescia nell’ambito della gestione cooperativa del servizio di catalogazione e automazione delle biblioteche: il preventivo 2013 della Provincia di Brescia, infatti, al netto della spesa straordinaria per il passaggio da Sebina a Clavis, ammonta a complessivi 46.470,00 euro, cioè a quasi la metà dei rimborsi corrisposti fino al 2011 (compreso).

Si noti infine che il catalogo collettivo delle biblioteche della Provincia di Cremona ha raggiunto ormai dimensioni ragguardevoli (al 31/7/2013, risultano in catalogo 656.351 documenti per le sole biblioteche cremonesi).

Prestito interbibliotecario

Le biblioteche cremonesi servite sono 58 (le 57 servite dal Centro catalografico più la Statale), e sono ormai “stabilmente” collegate non solo alle biblioteche bresciane ma anche a quelle della provincia di Mantova (per un totale di quasi 400 biblioteche cooperanti per quanto riguarda il prestito interbibliotecario).

Ma la costituzione di un unico sistema bibliotecario ha necessariamente portato ad un mutamento nell'organizzazione del servizio di prestito: rispetto agli scorsi anni, infatti, il servizio è stato affidato da un'unica stazione appaltante, la Provincia stessa, che all’interno del mercato elettronico (e precisamente attraverso la piattaforma SINTEL) ha esperito una gara di cottimo fiduciario per una sola ditta appaltatrice (in precedenza erano due): quest’ultima, a partire dal 1 giugno, gestisce dunque il servizio in parola con propri mezzi e proprio personale per l’intero territorio provinciale. La Provincia, dal canto suo, ha già parzialmente riorganizzato gli spazi del Centro Catalografico, utilizzato come base per lo smistamento dei documenti e la preparazione delle casse da consegnare alle biblioteche. Un cambiamento importante che dovrà trovare stabilità e continuità entro dicembre 2013.

Dall’1/1/2013 al 31/7/2013, per quanto riguarda le sole biblioteche del cremonese, risultano 15.843 documenti prestati ad altre biblioteche e 16.673 documenti ricevuti da altre biblioteche: sono dati che continuano a confermare l’estrema vitalità di un servizio che, almeno da un punto di vista statistico, non accenna a deflettere.

Altre attività

Facendo propria l'”eredità” del progetto di promozione della lettura “Viaggio nel mondo del libro”, la nascente struttura della RBC – durante i mesi gennaio-maggio 2013 – ha organizzato i laboratori, la mostra e il convegno che ormai da sei anni costituiscono i tasselli fondamentali del programma di promozione alla lettura per le biblioteche. In particolare, il 30 maggio 2013, si è svolta a Crema l'annuale giornata di formazione per i bibliotecari, focalizzata sull'evoluzione della professione del bibliotecario: “I bibliotecari si raccontano: sfide, opportunità e alleanze” ha visto la partecipazione di circa 90 professionisti e ha ricevuto notevoli riscontri tanto da essere oggetto di approfondimento all'interno della rivista specializzata “Biblioteche Oggi”.

142 Un'altra iniziativa riguardante la promozione della lettura è oggetto di attenzione da parte della Provincia e di RBC: il progetto regionale “Comunicare Nati per Leggere e l'offerta delle biblioteche ai bambini e alle loro famiglie”. Da gennaio ad agosto 2013 sono state avviate le collaborazioni con il servizio Politiche sociali della Provincia, con le biblioteche del territorio, con ASL e Azienda Ospedaliera di Cremona. Nei prossimi mesi verranno affrontate le azioni concrete del progetto: formazione, distribuzione del materiale di comunicazione ecc.

Nei primi sei mesi del 2013 ha ripreso in pieno regime anche l'attività della biblioteca professionale: ad oggi sono stati movimentati 86 prestiti e sono stati serviti 19 nuovi utenti. Il patrimonio è stato arricchito di 26 nuovi libri specializzati in biblioteconomia, scienze dell'informazione, management della cultura e sociologia della comunicazione per una spesa di euro 366, 78. Il patrimonio della biblioteca ad oggi consta di 1033 volumi.

PROGETTO N. 02.01: ATTIVITA’ IN AMBITO MUSEALE E IN MATERIA DI BENI CULTURALI RESPONSABILE: DR. ROBERTO ZANONI fino al 30.04.2013 RESPONSABILE:DR.SSA MARINA RISTORI dal 1.05.2013

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI AL 31 AGOSTO 2013

A seguito della L.R. 1/2000, il 14 giugno 2002 la Giunta regionale ha approvato la deliberazione n. 7/9393: «L.R. 1/2000 art. 4 comma 134, lett. a) – Sviluppo dei Sistemi Museali Locali: approvazione dei criteri per l’assegnazione e l’erogazione dei contributi alle Province e approvazione degli obiettivi e delle linee guida per l’elaborazione da parte delle Province di studi di fattibilita` comprensivi dell’individuazione di progetti pilota di gestione associata dei servizi». Dal 2002 ad oggi si sono costituiti in Regione Lombardia 22 Sistemi Museali Locali che coinvolgono oltre 200 istituti museali. Sulla base anche delle indicazioni provenienti dai sistemi museali stessi, la Giunta ha in seguito approvato la D.G.R. n. 8/8509 2008 «Determinazioni in merito al riconoscimento dei Sistemi Museali Locali in Lombardia – Attivazione del monitoraggio dei musei e delle raccolte museali riconosciuti». Con questo provvedimento la Giunta Regionale ha definito i criteri e le modalità per il riconoscimento dei Sistemi Museali Locali al fine di normalizzare, per la prima volta in Italia, entità di recente formazione e per rafforzare l’azione regionale di sviluppo della sussidiarietà in materia di istituti culturali.

In seguito all'approvazione del protocollo d'intesa e del regolamento del Sistema museale, avvenuta nel 2012, nel primo semestre del 2013 è iniziato un percorso che presta particolare attenzione all'organizzazione dell'evoluzione sistemica delle reti culturali nell'ambito del Distretto culturale che, attraverso il piano di comunicazione, sta predisponendo un portale che prevede spazi dedicati alle reti culturali, e dunque anche alla rete dei musei appartenenti al Sistema.

Dal mese di maggio vengono reperite le informazioni sulle iniziative dei musei del territorio che, in collaborazione con il Servizio di promozione turistica, vengono divulgate tramite la news letter periodica del Servizio stesso.

Il 21 di giugno si è tenuta la riunione di insediamento dell'Assemblea del Sistema, durante la quale è stato deciso di dar corso alle procedure per il riconoscimento del Sistema da parte di Regione Lombardia. In particolare, l'Assemblea ha approvato l'avvio dell'iter per l'individuazione di un coordinatore e di un percorso per l'ideazione di un logotipo. Allo stesso modo è stato approvato di procedere alla progettazione di interventi di formazione per il volontariato culturale, immaginando una trasversalità che preveda moduli e tipi di azioni che possano mettere in contatto il volontariato che opara nelle reti dei musei, delle biblioteche, nei teatri.

Il 4 luglio è stato pubblicato l'avviso di selezione per il conferimento di un incarico professionale per la figura del coordinatore del Sistema museale, individuato con Determinazione n. 508 del 30.07.2013,

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Il 1 agosto si è tenuta una riunione con i conservatori e responsabili del Sistema nella quale il Coordinatore ha presentato le prossime linee di intervento ed è stata presentata la piattaforma web del Distretto culturale, nell'ambito della quale, come anticipato, saranno riservati spazi dedicati alla rete museale. E’ stato presentato il manuale di identità visiva del Distretto, al quale si farà riferimento nell’utilizzo (strumenti e regole) del logotipo, il cui percorso di ideazione è avviato. I presenti hanno convenuto di dare mandato alla Provincia, attraverso il coordinatore, di procedere alla redazione di una bozza di progetto da candidare all'invito di Regione Lombardia a presentare progetti per la valorizzazione dei musei di Enti locali o di interesse locale e dei Sistemi museali locali e reti regionali per interventi per attività culturali, approvati nella seduta della Giunta Regionale del 12 luglio 2013.

I bandi sono stati pubblicati sul BURL del 6 agosto 2013 ed avranno scadenza il 30 settembre. Il 21 di agosto si è tenuto un incontro con il coordinatore del Sistema per concordare la programmazione delle iniziative dei prossimi mesi, tra cui la presentazione di un progetto di formazione da candidare al predetto bando.

Beni Culturali (SIRBeC)

La L.R. 1/2000 prevede la delega alle Province delle funzioni amministrative in materia di “coordinamento a livello provinciale delle attività di censimento, inventariazione e catalogazione dei beni culturali secondo parametri organizzativi e strumentali approvati dalla Regione“ (art. 4, comma 134, lett. c). In accordo con la Regione Lombardia, a parziale sanatoria della situazione pregressa rispetto ai finanziamenti assegnati per l'inventariazione dei beni architettonici a partire dall'annualità 2004, che è stata realizzata solo parzialmente, parte dei finanziamenti dell'anno 2009, destinati alla catalogazione dei beni mobili, sono stati impiegati per l'assegnazione degli incarichi per l'attività di inventariazione dei beni architettonici, da realizzarsi in due annualità che prevedono la coclusione al 31.12.2013. Entro il 31 luglio era prevista la scadenza per la presentazione da parte degli architetti incaricati, di 96 schede, corrispondenti al 40% delle schede complessive della seconda annualità. Le schede sono state consegnate dagli architetti incaricati rispettivamente nelle date 16 e 30 luglio 2013.

A conclusione del progetto di catalogazione SIRBeC dei beni museali del Museo del lino di Pescarolo, con fondi trasferiti da Regione Lombardia e assegnati con Determinazione n. 44 del 31.01.2012, si è provveduto, in data 16 giugno alla liquidazione della quota a saldo del 25%.

PROGETTO N. 03.01: ATTIVITA’ IN AMBITO TEATRALE E DELLO SPETTACOLO RESPONSABILE: DR. ROBERTO ZANONI fino al 30.04.2013 RESPONSABILE:DR.SSA MARINA RISTORI dal 1.05.2013

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI AL 31 AGOSTO 2013

Sistema teatrale e attività nell’ambito dello spettacolo

La Legge Regionale n. 21 del 30 luglio 2008 e la conseguente Delibera-quadro triennale in materia di spettacolo (D.c.r. n. IX/535 del 24 luglio 2012) definiscono il quadro degli interventi che la Regione, in collaborazione con Province e Comuni e in concorso con altri soggetti pubblici e privati, realizza nel campo delle attività teatrali, musicali, di danza, cinematografiche e audiovisive, gli obiettivi, le azioni prioritarie, le modalità di attuazione e le procedure per il triennio 2012-2014. Con delibera n. 344 del 18.09.2012 la Giunta Provinciale ha approvato il testo del Protocollo d’intesa con Regione Lombardia per il triennio 2012-2014. Le aree di attività in materia di spettacolo su cui Provincia di Cremona si è concentrata riguardano i progetti in collaborazione con i teatri del territorio ed in particolare il Circuito Teatrale Lombardo.

144 Anche per il 2013 l’Assessorato alla Cultura ha presentato il progetto relativo al Circuito Teatrale Lombardo (maggio 2013) garantendone il cofinanziamento e lo svolgimento del ruolo di capofila. Per il Progetto relativo all’anno 2012, la Provincia ha ricevuto il saldo del contributo da parte di Regione Lombardia di € 25.000 (febbraio 2013). I progetti 2012 e 2013 avviano un metodo di riflessione e progettazione che, mantenendo l’autonomia dei singoli teatri, propone temi trasversali da affrontare con proposte coordinate e con modalità di promozione unitarie. Da queste riflessioni è nata la Rassegna realizzata dal Sistema Teatrale Cremonese e avente come titolo “Nel labirinto degli affetti” , ideata per la Stagione 2011/2012 e mantenuta anche per quella del 2012/13, soprattutto perché ha fatto riscontrare un buon afflusso di pubblico.

In data 4 maggio 2012 è stata presentata a Fondazione Cariplo una richiesta di contributo per la Rassegna “Nel labirinto degli affetti ” stagione 2012/13; in data 22 maggio 2012 il Presidente della Fondazione Cariplo ha comunicato la concessione di un contributo di € 150.000 a fronte di una spesa complessiva di € 300.000. La rassegna è iniziata a novembre 2012 e si è conclusa il 31 aprile 2013. Ogni Teatro Partner della Rassegna ha inoltrato alla Provincia, in qualità di capofila, la rendicontazione delle spese sostenute (luglio 2013) da presentare a Cariplo per poter ottenere il contributo richiesto. E' in corso l'istruttoria interna per la presentazione della rendicontazione.

Anche rispetto alle attività musicali è stato garantito per l’anno 2013 il sostegno in termini economici, con una compartecipazione alle spese di € 1.500, all’U.S.C.I. – Unione delle Società Corali Italiane della provincia di Cremona relativamente al Progetto denominato “Cori di Classe – Formazione Insegnanti e Rassegna Corale 2013” conclusosi ad aprile 2013. Il progetto ha coinvolto diverse scuole della provincia e numerose corali ed in particolare: Coro Polifonico "Andrea Gabrieli" (Pandino), Coro CAI Cremona, La Camerata di Cremona, Coro Il Cantiere (Cremona), Coro Il Discanto (Cremona), Coro della Facoltà di Musicologia (Cremona), Coro Folk di Castelverde, Coro G. Paulli (Cremona), Coro Polifonico Cremonese (Cremona), Coro Lirico "Ponchielli-Vertova" (Cremona), Schola Gregoriana di Cremona, Gruppo Vocale Terzo Suono (Rivolta d’Adda).

PROGETTO N. 04.01: DISTRETTO CULTURALE RESPONSABILE: DR. ROBERTO ZANONI fino al 30.04.2013 RESPONSABILE:DR.SSA MARINA RISTORI dal 1.05.2013

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI AL 31 AGOSTO 2013

(dal 1 maggio 2013 Servizio Distretto culturale)

Il 2013 è stato caratterizzato dalla realizzazione delle attività di comunicazione del Distretto culturale, dopo l'approvazione da parte di Fondazione Cariplo del Piano di Comunicazione e della ridefinizione dell'Azione 3, che contempla ora due nuove sotto azioni “Laboratori di ricerca presso il Museo del Violino” e le azioni trasversali di “Comunicazione e Formazione”.

Nel mese di aprile 2013 sono state affidate due prestazioni di servizi per la strutturazione dei Sistemi Informativi e la realizzazione del manuale di Corporate Identity: nel primo caso l'incarico riguarda la nascita della piattaforma web del Distretto culturale, collegata agli strumenti digitali di una app mobile e di 5 social network (Facebook, Twitter, Pinterest, Vimeo e Youtube), in corso di realizzazione; nel secondo caso la definizione del manuale di identità visiva, con regole generali e modelli pensati in modo specifico per le azioni che i partner stanno realizzando.

145 Le altre attività di comunicazione si sono sviluppate in due direzioni complementari: il rafforzamento dell'identità culturale territoriale e della sua capacità di comunicarsi all'esterno con coerenza, e l'attenzione alle modalità narrative per raccontare il processo di crescita del Distretto, documentando il backstage delle azioni e proseguendo il lavoro di coordinamento con le reti culturali, della formazione, del turismo.

Con questi obiettivi, il Distretto ha partecipato a importanti appuntamenti nel settore del turismo nazionale ed internazionale, come la BIT – Borsa Internazionale del Turismo (Milano, febbraio 2013) ed il Workshop Internazionale del Turismo Musicale (Cremona, maggio 2013), realizzando materiali con un nuovo taglio editoriale, curati da grafici professionisti e stampati con formati e carta omogenei, in edizione bilingue (italiano/inglese), per essere utilizzati in tutti i contesti di diffusione, dalla fiera al web, dal sito istituzionale ai social network (2 brochure per la Bit 2013, 2 brochure per il Workshop del Turismo Musicale, i materiali coordinati per Viaggio nel mondo del libro e il quaderno del Convegno).

Il Distretto ha realizzato la campagna di comunicazione di Viaggio nel Mondo del Libro (Crema, aprile- maggio 2013), appuntamento annuale per il settore delle biblioteche e dell'editoria; ha commissionato all'artista cremonese Ettore Favini una campagna fotografica, che si inserisce nella produzione dell'artista e che sarà presentata nel mese di ottobre 2013, e all'associazione Tapirulan di Cremona la realizzazione per il 2014 di una Guida illustrata della provincia di Cremona.

Dal 1 luglio, a seguito di avviso pubblico, è stato assegnato l'incarico per l'attività di redazione del sito del Distretto e di diffusione delle informazioni sui social network. Tutte la attività di comunicazione in corso di realizzazione sono state presentate nell'Assemblea del Distretto il 15 luglio 2013, presso Palazzo Pallavicino a Cremona.

Nei mesi di luglio e agosto è iniziata la progettazione del materiale per la partecipazione a Mondomusica (27-29 settembre) in collaborazione con i Settori Turismo e Istruzione, per valorizzare anche le reti del Distretto della musica e della Formazione in campo musicale (Rete musicale cremonese).

Nell'ambito dell'azione 3, è avviata e prosegue la collaborazione con Fondazione Museo del Violino, Università di Pavia e Politecnico di Milano: il Distretto sta cofinanziando l'acquisto delle strumentazioni del nuovo Laboratorio di ricerca del Politecnico di Milano nel Museo del Violino e collabora alle fasi di avvio e coordinamento dell'attività dei Laboratori di ricerca.

In data 27 maggio 2013, i Project Leader del progetto Distretti culturali di Fondazione Cariplo hanno visitato i Laboratori e il Museo; il 20 e 21 settembre prossimi, i laboratori saranno presentati ufficialmente nell'ambito del convegno scientifico internazionale “Conoscenza per la conservazione”, a cui il Distretto culturale partecipa realizzando materiale dedicato, tra gli eventi di StradivariFestival e di inaugurazione di MdV.

Il Distretto ha collaborato come partner, con Fondazione Museo del Violino (capofila) e Comune di Cremona (partner), alla presentazione del Dossier di candidatura di un progetto candidato sul Bando di Fondazione Telecom Italia “Beni invisibili. Luoghi e maestria delle tradizioni artigianali”, inviato per la valutazione in data 31 luglio 2013.

Nel campo della formazione e ricerca, anche interna al Distretto, è stata attivata una collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore, cofinanziando un assegno di ricerca della durata di un anno dal tema “I Distretti culturali e le Politiche di Sviluppo Territoriale. Il caso del Distretto culturale della provincia di Cremona”, nel settore scientifico disciplinare p/02 – politica economica. Il Distretto ha preso parte a tutti gli incontri di presentazione di Bandi Cariplo 2013, al summit Arte & Cultura del Sole24Ore (21 marzo, Milano), al Convegno di Fondazione Cariplo sui Distretti Culturali (13 giugno, Milano); recentemente due dottorande di ricerca (Università di Pisa e Politecnico di Milano) hanno concentrato alcuni aspetti delle loro ricerche sul caso del Distretto culturale della provincia di Cremona, prendendolo in considerazione da diversi punti di vista.

146 Relativamente agli aspetti amministrativi, è proseguita l'attività di accompagnamento, controllo e verifica sull'andamento delle attività dei partner.

In data 20/2/2013 Fondazione Cariplo ha erogato una quota di € 186.070,51 a titolo di anticipo, validando la precedente rendicontazione (3° step), che porta l'introito complessivo del contributo ad € 1.076.860,91 (su un totale di € 2.600.00,00 da avere).

È stato completato il 4° step di rendicontazione (periodo 1/11/2012-30/4/2013) con la presentazione della richiesta di acconto e l'invio delle schede di monitoraggio, a Fondazione Cariplo in data 20 maggio 2013, attualmente in attesa di valutazione.

Sono state trasmesse le richieste di scioglimento dei vincoli che erano in sospeso, nello specifico, per l'azione 1 “Valorizzazione dei luoghi della formazione in campo musicale - Palazzo Raimondi”: > Autorizzazione soprintendenza circa i lavori previsti nel lotto II: in data 19/06/2013 caricato autorizzazione Soprintendenza; > Piano di rendicontazione per le ultime due scadenze di ottobre 2013 e aprile 2014 in data 31/07/2013 caricato prospetto rendiconti; per l'azione 10 “Recupero e valorizzazione della Rocca di Romanengo”: − Definizione delle funzioni d'uso degli spazi, programmazione delle attività culturali, integrazione con le attività del Distretto culturale: in data 19/06/2013 caricato protocollo d'intesa firmato; − Piano di rendicontazione per le ultime due scadenze di ottobre 2013 e aprile 2014 31/07/2013: in data 31/07/2013 caricato prospetto rendiconti.

In data 02/08/2013 è stata trasmessa una richiesta di richiesta uso ribasso d'asta per l'azione 7 - “Palazzo Martinelli”, previa acquisizione della perizia di variante completa.

Per la presentazione del Piano triennale di promozione internazionale, vincolo dell'azione 3 Distretto della Musica, è stata inoltrata domanda di proroga a Fondazione Cariplo.

Con nota del 28 maggio 2013 Fondazione Cariplo ha comunicato l'approvazione e inserito nel piano economico complessivo del Distretto delle ridefinizioni delle azioni 4 "Lombardia eccellente - Progetto per il restauro del patrimonio artistico e per la valorizzazione della cultura musicale” e 5 “Casalmaggiore International Festival”. Il totale complessivo del Distretto ammonta ad oggi ad € 9.910.402,00.

In data 26 luglio 2013 Fondazione Cariplo ha comunicato il periodo in cui si svolgeranno le attività di verifica sulla rendicontazione del nostro Distretto, a cura della società di revisione Reconta Ernst&Young. La settimana individuata è quella dal 23 al 27 settembre 2013.

PROGETTO N. 05.01 ATTIVITA’ E PROGETTI DI PROMOZIONE EDUCATIVA E CULTURALE RESPONSABILE: DR. ROBERTO ZANONI fino al 30.04.2013 RESPONSABILE:DR.SSA MARINA RISTORI dal 1.05.2013

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI AL 31 AGOSTO 2013

Si tratta di specifica funzione delegata da Regione Lombardia (L.R. 9/1993) per progetti di interesse locale che annualmente viene gestita in termini di bando da ciascuna Provincia per le attività di promozione educativa e

147 culturale di preminente interesse locale. La Provincia si impegna ad emettere il Bando, al quale potranno accedere gli Enti, Comuni e Associazioni interessati, definendo i criteri per l’ammissione al Bando stesso. Nel 2013 non è stato emanato il bando per mancanza di disponibilità sugli appositi capitoli del Bilancio Provinciale. Si è provveduto a concludere l'iter del piano di assegnazione dei contributi dell'anno 2012 attraverso le verifiche dei rendiconti economici e delle attività e alle relative liquidazioni.

Quanto ai Festival estivi, inseriti nel progetto del Distretto culturale “Teatri di fiume”, si tratta di iniziative che hanno caratterizzato parte delle azioni del Distretto Culturale nel 2012 e che si sono concluse dal punto di vista dei finanziamenti del Distretto, ma sono ritenute particolarmente qualificanti dall’Assessorato. Nonostante il bilancio provinciale 2013 non abbia consentito di sostenere la realizzazione dei Festival nella misura dell'anno 2012, l'Assessorato ha comunque destinato una quota di risorse ai Progetti che hanno garantito una qualità e una presenza sul territorio di alto livello: Festival L’Opera Galleggiante di Casalmaggiore (21 giugno – 29 settembre 2013) e il Festival Odissea (21 giugno-21 luglio 2013) con una compartecipazione alle spese.

Nel contesto delle attività di promozione educativa si colloca anche l’ iniziativa di promozione dello sport denominata “Premio Ferri” che si è tenuta il 23 giugno 2013 al Palazzo Comunale di Cremona in collaborazione con il CONI , Panathlon e il Comune di Cremona e durante la quale sono state consegnate le onorificenze al merito sportivo in ambito provinciale.

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VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.06

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 09 “TUTELA DELL’AMBIENTE”

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PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. ANDREA AZZONI

PROGETTO N. 01.01: Spese per l’esercizio delle funzioni delegate in materia di pianificazione delle risorse idriche, di demanio idrico, di scarichi di acque reflue per studi finalizzati alla tutela delle acque.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Partecipazione al gruppo di lavoro regionale incaricato di preparare i provvedimenti attuativi del Piano di tutela delle acque e dei Piani di gestione dei bacini idrici. 2. Cura dei rapporti tra Provincia e l’Azienda Speciale Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona (A.T.O.) 3. Svolgimento delle Istruttorie tecnico - amministrative per il rilascio di concessioni ed autorizzazioni in materia di demanio idrico e delle funzioni amministrative in materia di pozzi ad uso domestico. 4. Svolgimento delle funzioni di vigilanza in materia di polizia delle acque. 5. Aggiornamento del Catasto utenze idriche. 6. Coordinamento dell’Informatizzazione delle denunce annuali della quantità di acqua prelevata e svolgimento delle relative funzioni di controllo. 7. Svolgimento delle istruttorie tecnico - amministrative per il rilascio delle autorizzazioni agli scarichi di acque reflue urbane, industriali, di prima pioggia e domestiche recapitanti in acque superficiali, al suolo, nel sottosuolo, nelle unità geologiche profonde. Comunicazione dell’archiviazione dei procedimenti riguardanti lo scarico delle acque meteoriche. 8. Assistenza tecnica alle imprese ed ai Comuni. 9. Svolgimento delle funzioni di vigilanza in materia di scarichi, programmate o su segnalazione, in collaborazione con la Polizia Provinciale. 10. Avviso sistematico di scadenza dell’atto autorizzativo degli scarichi. 11. Tenuta del registro dei gestori di impianti di trattamento di rifiuti costituiti da acque reflue. 12. Aggiornamento del catasto provinciale degli scarichi di acque reflue. 13. Coordinamento dello studio sulla sostenibilità delle piccole derivazioni idriche.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Il competente personale provinciale ha partecipato a n 3 riunioni tecniche. 2. Il competente Ufficio provinciale si è confrontato in numerose occasioni con l’Azienda Speciale Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona (A.T.O.), su materie di comune interesse. 3. Sono stati rilasciati n.24 concessioni all’utilizzo di acque superficiali, n.173 licenze di attingimento e n.26 concessioni all’escavazione di pozzi e a n. 47 rilasci di concessione per l’utilizzo di acque sotterranee.; si è provveduto inoltre al rilascio di n. 52 nulla osta all’escavazione di pozzi ad uso domestico. Si sono avviati i procedimenti per n. 76 ordinarie concessioni ( superficiali e sotterranee); 4. Non sono stati rilevati verbali di trasgressione. 5. Sono state informatizzate (aggiornamento CUI) n. 71 pratiche. 6. Si è in attesa di ricevere le rielaborazioni informatiche delle denunce relative all’anno 2011 7. Sono stati rilasciati n. 41 decreti autorizzativi di nuovi scarichi, n. 42 atti di rinnovo, n. 4 decreti di variante e n. 7 decreti di voltura; le archiviazioni/comunicazioni relative a scarichi di acque meteoriche risultano 3. 8. Sono state inviate n. 7 comunicazioni obbligo adempimenti amministrativi agli utenti. 9. Sono state svolte n. 2 ispezioni di vigilanza, elevati n. 7 verbali di accertamento da istruttoria; non sono state redatte notizie di reato; è stato rilasciato n. 1 decreto di diffida; non sono stati emanati decreti di sospensione o revoca; sono stati richiesti n. 8 interventi alla Polizia Locale. 10. Sono state inviate n. 53 lettere di avviso. 11. Non sono state decretate iscrizioni.

150 12. Sono stati accatastati n. 22 scarichi. 13. Sono stati ultimati gli studi di approfondimento finalizzati alla verifica della sostenibilità delle piccole derivazioni idriche.

ALTRE ATTIVITA’

Gli Uffici hanno assolto a n. 13 accessi alle informazioni relative al demanio idrico e n. 1 accesso alle informazioni relative agli scarichi; Il competente personale provinciale ha rilasciato, n.16 pareri relativi al PGT che ad AIA ed effettuate n. 80 conferenze di Servizio in materia di derivazioni; Il competente personale del Servizio Scarichi ha rilasciato: n. 1 parere VIA, n. 2 pareri autorizzazione unica impianti produzione di energia e n. 1 parere autorizzazione unica rifiuti. Molti Comuni sono stati coadiuvati nel lavoro di corretta presentazione delle documentazioni tecniche ed amministrative da allegare alle domande di autorizzazione degli scarichi delle reti fognarie. Gli Uffici hanno predisposto, dopo approfondimenti e studio della recente normativa (D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59) relativa all’autorizzazione unica ambientale (AUA) la modulistica di settore da allegare alle istanze. Hanno partecipato ad incontri in Regione Lombardia e si sono confrontati con altre realtà provinciali e comunali.

PROGETTO N. 01.05: PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

SPESA PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI IN MATERIA DI INTERVENTI DI TUTELA E RISANAMENTO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE E DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE AREE CONNESSE

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Svolgimento degli interventi di contenimento ed eliminazione dei fenomeni di inquinamento da idrocarburi nei corsi d’acqua del reticolo idrografico minore e coordinamento degli interventi da effettuarsi sui quattro fiumi principali interessati da inquinamento da idrocarburi. 2. Predisposizione di adeguate scorte di materiale oleoassorbente, acquisite previo aggiornamento sulle migliori tecnologie disponibili e loro ordinata collocazione presso i punti prestabiliti. 3. Organizzazione, in collaborazione con soggetti esterni, di interventi di tutela e risanamento delle acque superficiali e sotterranee e riqualificazione delle aree connesse.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Si è verificato n. 1 caso di inquinamento da idrocarburi in corsi d’acqua minori. 2. E’ stata verificata presso i magazzini provinciali la sussistenza di scorte di materiale in quantità sufficiente a garantire gli interventi prevedibili per tutto il 2013. 3. I due servizi relativi al completamento della catalogazione fitosociologica dei boschi del territorio provinciale ed alla ricerca finalizzata a valutare le condizioni qualitative delle acque superficiali della provincia di Cremona, in relazione ad alcuni loro possibili usi sono stati conclusi rispettivamente il 22.4.2013 e il 9.8.2013, con la tempestiva consegna degli elaborati illustrativi delle ricerche eseguite.

PROGETTO N.: 03.01 PROGRAMMA N. 9: :TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Spesa per organizzazione sistema smaltimento rifiuti.

151 OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. La posizione della Provincia in merito alle competenze volte a rendere fattibili ed operativi gli interventi per una corretta gestione dei rifiuti, nonché riguardo ad obiettivi sempre più spinti previsti dalle leggi per quanto attiene lo sfruttamento dei rifiuti come risorsa, è di primaria importanza. In particolare la Provincia, ai sensi della L.R. 26/03 e s.m.i., sulla base delle linee guida di redazione contenute nella pianificazione regionale, di cui al Programma Regionale di Gestione Rifiuti approvato con D.G.R. n. 220/2005, elabora, con il concorso dei Comuni, il Piano di Gestione dei Rifiuti urbani e speciali, secondo logiche di autosufficienza territoriale in merito allo smaltimento e recupero dei rifiuti urbani. Il documento deve contenere i criteri per individuare le zone non idonee alla localizzazione degli impianti destinati al recupero e allo smaltimento dei rifiuti nonché le aree potenzialmente idonee, in accordo alle linee guida regionali di cui alla D.G.R. n. 10360/2009. La Provincia di Cremona ha vigente il Piano Provinciale di Gestione dei Rifuti, approvato dalla Regione Lombardia in data 25.11.2009 ed è relativo al quinquennio 2006-2011. E’ intenzione della Provincia comunque attivare l’iter di programmazione dei rifiuti a livello provinciale, pianificazione che dovrà tenere conto delle linee guida regionali, anch’esse in fase di revisione, da parte della Regione Lombardia. Si sono concluse, le fasi che si ritengono prodromiche a tutto il processo di pianificazione, che hanno prodotto: - l’analisi merceologica dei rifiuti urbani; - un documento sulla produzione e sulla gestione dei rifiuti speciali sulla base dei dati MUD trasmessi. La Provincia intende proporsi come interlocutore di raccordo delle politiche gestionali territoriali con la finalità di strutturare un’effettiva gestione d’area vasta, replicando modelli gestionali virtuosi che introducano nel rapporto cittadino-istituzioni un approccio corresponsabile, il piu’ trasparente possibile (costi dei servizi, tariffe, tasse) efficiente da un punto di vista ambientale ma, nello stesso tempo, economico sull’intero territorio provinciale. 2. Al fine di verificare le prestazione del vigente Piano Provinciale di gestione dei Rifiuti rispetto agli obiettivi di riduzione della produzione dei rifiuti e del loro smaltimento su scala provinciale e gli eventuali scostamenti dalle previsioni, nonché rispetto ad un incremento della percentuale di raccolta differenziata, è prevista, dallo stesso Piano, una specifica attività di monitoraggio finalizzata a verificare l’eventuale presenza di effetti ambientali negativi e i conseguenti meccanismi di riorientamento del Piano stesso. Tale sistema consente di mettere in atto tempestivamente le necessarie azioni per contrastare tali effetti.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. A febbraio 2013 lo studio di consulenza incaricato ha elaborato il documento "Analisi dello stato attuale della gestione dei RU, criticità, nuovi obiettivi e modello di riferimento della pianificaz. in prov. di CR" sulla base dei confronti effettuati con le Aziende. Il 19/2/2013, presso Palazzo Cittanova (CR), in occasione dell'assemblea dei Sindaci convocata dal Presidente Salini, è stata effettuata una prima illustrazione del documento di analisi presentato e sono state sottoposte all'attenzione dei Sindaci anche le linee di indirizzo del nuovo PPGR. Il 16/4/2013, presso Teatro Monteverdi (CR), si è tenuta la prima conferenza di VAS (Valutazione Ambientale Strategica), durante la quale è stato presentato il documento di Scoping che affronta diversi argomenti quali: lo stato di fatto del sistema di gestione dei rifiuti, gli indirizzi di pianificazione e i nuovi obiettivi di piano. In quell'occasione è stata preannunciata la volontà di attivare tavoli tematici di approfondimento relativamente ad alcuni aspetti operativi e strategici del ciclo integrato dei rifiuti. In data 17/6/2013, presso gli Uffici della Provincia in via Dante (CR), è stato convocato il primo tavolo tematico avente due argomenti all'ordine del giorno: “valutazioni in merito all'evoluzione della produzione di RU in provincia di Cremona” e “proposte di riorganizzazione dei servizi miranti all'omogeneizzazione dei modelli gestionali”.

152 In data 8/7/2013, presso gli Uffici della Provincia in via Dante (CR), è stato convocato il secondo tavolo tematico avente come argomento all'ordine del giorno: “stime dei fabbisogni impiantistici dedicati al trattamento ed allo smaltimento” dei rifiuti 2. Sono stati raccolti e analizzati dall’Osservatorio provinciale i dati relativi alla produzione, lo smaltimento e la raccolta differenziata dei rifiuti urbani del territorio provinciale. L’acquisizione dei dati, come di consueto, viene effettuata tramite applicativo WEB, chiamato ORSo, con cui si mette a disposizione a ogni Comune e ad ogni impianto di smaltimento e recupero una scheda da compilare. Tra giugno 2013 e luglio 2013 è stato effettuato il rilevamento statistico.

PROGETTO N. : 03.02 PROGRAMMA N. 9: : TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Spese per organizzazione sistemi controllo bonifica siti inquinati.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. In tema di bonifica di siti contaminati, il D.lgs. 152/06 ha mantenuto in capo alla Provincia le competenze di controllo e rilascio di certificazione di avvenuta bonifica, oltre che di intervento consultivo nella procedura autorizzativa per le varie fasi di progettazione previste. L’intervento della Provincia si esplica attraverso il coinvolgimento diretto, nelle singole fasi progettuali ed esecutive attraverso la partecipazione a conferenze di servizio e riunioni tecniche presso e con gli Enti interessati ai procedimenti amministrativi. In tali sede la Provincia rilascia il proprio parere di competenza. 2. Alla Provincia compete la conduzione dell’attività istruttoria ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 152/06. L’attività è condotta mediante la predisposizione e l’aggiornamento di un data base, la redazione di periodici rapporti informativi e l’elaborazione di note tecniche, dossier, riassunti di supporto o su richiesta dei vari Enti o Organi competenti (Consiglio, Giunta, Prefettura, Ministero, Regione ecc). L’ufficio funge da supporto tecnico della struttura regionale competente in quanto annualmente deve rendicontare alla stessa Regione sul numero di certificazioni di avvenuta bonifica rilasciate l’anno precedente. Inoltre, ai sensi dell’art. 244 del D.lgs. 152/06 la Provincia, qualora venga a conoscenza di siti nei quali è stato accertato che i valori di contaminazione sono superiori a i valori di CSC, svolge le opportune indagini per identificare il responsabile dell’evento di superamento ed attiva la procedura amministrativa prevista dall’articolo stesso. 3. Per i siti inquinati alla Provincia spetta ai sensi dell’art. 197 del D.lgs. 152/06, il controllo e la verifica sugli interventi di bonifica degli stessi. Pertanto, su iniziativa dell’Ufficio o su richiesta viene svolta attività ispettiva amministrativa e sul campo. Inoltre, compete alla Provincia ai sensi dell’art. 248 del D.Lgs. 152/06 accertare il completamento degli interventi di bonifica, di messa in sicurezza permanente e di messa in sicurezza operativa, nonché la conformità degli stessi al progetto approvato, mediante apposita certificazione sulla base di una relazione tecnica predisposta dall’ARPA territorialmente competente. 4. E’ previsto l’aggiornamento della pagina del sito internet dedicata alle bonifiche nel caso di modifica della normativa in vigore ed ogni qualvolta si ritenga necessario migliorare la comunicazione con l’utenza.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Al 31.07.2013 risultano presenti sul territorio provinciale n. 28 siti, contaminati o potenzialmente contaminati ai sensi dell’art. 242 del D.lgs. 152/06 e s.m.i, in cui è attivo un procedimento ambientale. In tale ambito, risultano: • n. 10 rapporti informativi;

153 • n. 5 partecipazioni a conferenze di servizio, convocate ai sensi dell’art 242 del D.L.vo 152/06; • n. 10 pareri scritti rilasciati; • n. 17 partecipazioni a incontri tecnici in cui sono coinvolti ARPA e Comune. In merito al sito Tamoil Raffinazione, si fa presente che, per quanto riguarda le aree interne alla ex Raffineria (ora Deposito), in sede di conferenza di servizi del 13/02/2012 sono stati esaminati i criteri di dismissione della Raffineria proposti dalla società, che garantiscono il proseguimento delle attività di sbarramento idraulico e di monitoraggio ambientale. Attualmente, si è in attesa del provvedimento ministeriale che autorizzi la dismissione degli impianti di raffinazione ai sensi della legge 09/02/2012, n.5. Gli Uffici mantengono attività di controllo su eventuali episodi di sversamento accidentale che si verificano nel Deposito (comunicati n. 1 evento occorrso dal 01/01/2013) e su problematiche relative alla gestione rifiuti (n. 1 parere). Per quanto riguarda le aree esterne, nel maggio 2013 sono stati avviati gli impianti previsti dal progetto di Ripristino ambientale già approvato nel 2011 nelle aree delle società sportive. Su aree interne ed esterne è proseguita la periodica attività di monitoraggio delle matrici ambientali (acque sotterranee, soil gas, aria ambiente), realizzate da Tamoil in contraddittorio con Arpa. 2. Dal 01/01/2013 fino al 31/07/2013 non sono state rilasciate certificazioni di avvenuta bonifica. • E’ proseguita l’attività di controllo che consiste in verifiche di tipo amministrativo sulla documentazione agli atti e in sopralluoghi sul campo (realizzati n. 10 sopralluoghi). 3. In tale ambito risultano n.2 aggiornamenti del sito internet.

PROGETTO N.: 03.04 PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE

Spese per la tenuta del registro ditte.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Ai sensi dell’art 216 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., la funzione relativa all’iscrizione delle imprese che effettuano attività di recupero rifiuti mediante procedura semplificata è in capo alla Provincia. Sempre di competenza di quest’ultima è il controllo sia amministrativo che tecnico di tali attività. Nelle ipotesi in cui l’attività in regime semplificato richiesta riguardi rifiuti elettrici ed elettronici, veicoli fuori uso e impianti di coincenerimento, l’avvio delle attività di recupero rifiuti è subordinato all’effettuazione di una visita preventiva, da parte della Provincia da effettuarsi nei 60 giorni successivi alla presentazione della comunicazione. 2. La tenuta del registro comporta altresì una gestione dello stesso in forma tale da poter rendere facilmente fruibili i dati anche a terzi che ne facciano richiesta. Per tale motivo gli Uffici hanno mantenuto una base dati informatizzata all’uopo predisposta dagli stessi. 3. Ancora, in funzione della tenuta del registro, devono essere effettuati i controlli sui diritti annuali che i soggetti iscritti nel registro provinciale devono versare alla Provincia.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Al 31.7.2013 risultano pervenute n. 12 tra nuove comunicazioni e rinnovi, ex. art. 216 D.lvo 152/06 e s.m.i. e, in tale ambito, sono stati redatti: • n. 16 provvedimenti di iscrizione e integrativi; • n. 14 rapporti conformità ; • non sono stati effettuati sopralluoghi preliminari. 2. I contenuti dell’archivio sono costantemente allineati con lo stato del registro ditte. 3. Sono stati effettuati controlli sui versamenti dei diritti iscrizione.

PROGETTO N.: 03.05 PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Spese per organizzazione riutilizzo rifiuti in agricoltura.

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OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Tra i compiti istituzionali della Provincia, nell’ambito delle incombenze stabilite dal D.lgs. 152/06 e s.m.i. per quanto attiene il controllo sulla gestione dei rifiuti, vi sono quelli specifici relativi all’utilizzo dei fanghi in agricoltura (ex D.L.vo 99/92). Questo compito è svolto, sia attraverso l’ausilio dei propri Uffici e del servizio della Polizia Provinciale, sia avvalendosi, negli interventi tecnici di prelievo ed analisi, dell’ARPA. Per tale ultimo aspetto deve essere messa a punto una convenzione da sottoscrivere con ARPA - dip. di Cremona al fine di razionalizzare i propri rapporti collaborativi, mediante l’individuazione delle attività svolte dall’Agenzia a favore della Provincia e la loro sistematica classificazione, onde pervenire ad una omogeneizzazione dei termini e delle modalità delle collaborazioni istituzionali sul territorio regionale e contribuire alla formazione di un idoneo strumento di programmazione. 2. Con cadenza quadrimestrale vengono richiesti, alle Ditte operanti sul territorio provinciale, i dati relativi agli smaltimenti effettuati; l’ufficio provvede poi all’inserimento degli stessi. Inoltre, gli uffici sono impegnati nell’informatizzare le comunicazioni delle campagne di smaltimento fanghi, al fine di ottenere idoneo riscontro tra le date annunciate e quelle di effettivo smaltimento. Viene redatto annualmente un dossier sulla quantità dei fanghi utilizzati in agricoltura sul territorio cremonese

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. L’attività di controllo, al 31.7.2013, si è estrinsecata come segue: • Sono stati effettuati, in campo, n. 0 sopralluoghi di controllo in materia di smaltimento fanghi; • Sono stati effettuati n. 613 controlli amministrativi sulla documentazione pervenuta; • Sono stati effettuate n. 1.839 operazioni di inserimento dati relativi alle comunicazione di recupero fanghi . Durante il primo semestre 2013 è stato predisposta la bozza di determinazione per l’affidamento ad ARPA del servizio relativo ai controlli sul recupero fanghi in agricoltura per l’anno 2013. 2. Al 31/7/2013, sono stati inseriti i dati relativi agli smaltimenti del 2° semestre 2012. Le note di richieste aggiornamento dati di smaltimento alle ditte operanti sul territorio provinciale sono state inviate nel giugno 2013 per un totale di n. 12 note inviate.

PROGETTO N. 04.01 PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Attività dell’Osservatorio provinciale rifiuti

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. In ottemperanza della legge 23.3.2001 n. 93 art. 10, è stato istituito l’Osservatorio Provinciale Rifiuti che, oltre a svolgere attività di supporto e coordinamento per tutte le attività volte alla riduzione della produzione di rifiuti che la Provincia intende mettere in campo, funge anche da supporto alle funzioni di monitoraggio, programmazione e controllo dell’Osservatorio Nazionale Rifiuti. Per tale motivo, compete all’Osservatorio l’aggiornamento del sito Web della Provincia. Rientra nelle attività dell’Osservatorio rifiuti la fase di assistenza tecnica, amministrativa e normativa ai Comuni che richiedono interventi di collaborazione su aspetti problematici delle fasi di gestione dei rifiuti di loro competenza. 2. Deve essere redatta ai sensi della L.R. 26/03, art. 16, comma 2, e succ. mod. la relazione annuale sulla funzione autorizzativa e sull’attività di controllo svolta dalla Provincia nel corso dell’anno precedente che deve essere trasmessa ai competenti Uffici Regionali entro il 31/1 di ogni anno. 3. L’Osservatorio fornisce supporto e funge da coordinatore delle parti firmatarie la Convenzione riguardante il recupero dei rifiuti lungo le strade provinciali extraurbane al fine di prevenire il degrado ambientale causato dai frequenti abbandoni di rifiuti in certe zone del territorio.

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RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Viene tenuto monitorato e aggiornato il sito Web della Provincia. Al 31.7.2013 sono stati effettuati n. 23 aggiornamenti. Sulla base di richieste avanzate da parte di Comuni, l’Osservatorio Rifiuti ha proseguito nell’attività a loro supporto, soprattutto in merito agli interventi di adeguamento da mettere in atto presso i Centri di raccolta dei rifiuti affinchè gli stessi siano conformi al DM 8/4/2008. A tal proposito i tecnici provinciali, su invito dei Comuni richiedenti, hanno eseguito almeno 1 sopralluogo presso le aree adibite a Centro di raccolta comunali al fine di fornire gli adeguati suggerimenti tecnici. 2. Gli Uffici hanno compilato la modulistica allegata ai criteri emanati dalla Regione relativamente alle tipologie di impianto la cui competenza autorizzativa è attualmente provinciale, nonché la relazione sulla funzione autorizzatoria conferita e sull’attività di controllo. La relazione annuale, ex L.R. 26/03 e succ. mod., è stata redatta ed inviata, in data 30.01.2013, ai competenti Uffici regionali. 3. E’ proseguita l’attività di coordinamento, da parte della Provincia, in merito alla Convenzione tra Casalasca Servizi e la Provincia per la raccolta dei rifiuti lungo le strade extraurbane presso i comuni serviti dalla stessa Azienda. Il numero delle segnalazioni di episodi di rifiuti abbandonati, al 31.7.2013, ammonta ad una decina. E’ proseguita inoltre l’attività di coordinamento nell’ambito della redazione di una bozza di Protocollo d'intesa per la gestione dei rifiuti raccolti lungo il Canale Navigabile che, nell’ambito degli interessi istituzionali dei soggetti sottoscrittori, ha lo scopo di indirizzare e garantire il necessario raccordo tra le amministrazioni pubbliche, e gli altri operatori economici per una efficiente, efficace ed economica gestione dei rifiuti abbandonati in fregio all'idrovia canale navigabile e alle relative strade di arroccamento. Durante il primo semestre 2013 si sono tenuti numerosi incontri con tutti i soggetti interessati volti a proporre diverse soluzioni sul tema anche se non si ancora arrivati ad una condivisione definitiva su quella da attuare.

PROGETTO N.: 04.02 PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Interventi di protezione ambientale nella gestione dei rifiuti

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. E’ attivo il coordinamento regionale per quanto concerne le competenze in materia ambientale, che prevede il passaggio, per delega, ai sensi della L.R. 26/03 e succ. mod. delle funzioni autorizzative alle Province. E’ stato istituito in proposito un tavolo Tecnico Regionale cui partecipano con cadenza mensile funzionari provinciali. In particolare, è stato delegato alla Provincia il rilascio delle autorizzazioni alle operazioni di recupero e smaltimento limitatamente allo stoccaggio e/o di rifiuti speciali non pericolosi e di rifiuti speciali pericolosi, alle operazioni di recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi nonché operazioni di messa in sicurezza, demolizione di materiali e rottamazione dei veicoli a motore e rimorchi. Sono pertanto rimaste in capo alla Provincia le autorizzazioni attinenti lo smaltimento RU previsto dal piano provinciale, lo stoccaggio rifiuti presso l’impianto di produzione degli stessi, nonché le discariche per rifiuti ‘inerti’ (da costruzione, demolizione ed assimilati). La Provincia è competente anche al rilascio di nulla osta per modifiche migliorative ad impianti di gestione rifiuti in corso di realizzazione o gestione Inoltre, per effetto dell’art. 3 della L.R. 10/09, è stata delegata la funzione amministrativa in materia di gestione post-operativa delle discariche cessate, già autorizzate o da autorizzare. 2. Atteso quanto sopra, sono ancora vigenti le disposizioni che prevedono l’espressione di parere provinciale anche per l’autorizzazione alla realizzazione di impianti di gestione rifiuti di competenza regionale.

156 3. Gli Uffici rilasciano il parere di competenza in materia di rifiuti qualora richiesto da altri Servizi del Settore in merito alle istruttorie AIA, ex D.Lgs. 59/05, in merito al D.lgs. 387/ 2003 nonché relativamente all’esame dei PGT comunali. Qualora richiesto dal Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti, competente alla procedura di VIA, vengono rilasciati pareri in tale ambito. 4. Restano in capo alla Provincia le funzioni operative di controllo sulla gestione dei rifiuti. Tali funzioni, che possono avere origine da iniziativa propria degli Uffici preposti e del servizio di Vigilanza Ambientale, ovvero a seguito di input esterno (istituzionale o meno), prevedono anche interventi di risoluzione diretti (sanzioni, atti coercitivi) ed indiretti (segnalazione ad altro Ente competente, tipicamente il Comune). Gli Uffici inoltre, entro 30 giorni dalla comunicazione di fine lavori ad opera dei titolari delle ditte autorizzate devono effettuare un sopralluogo sull’impianto per verificare la conformità degli interventi realizzati al progetto autorizzato. 5. Per quanto riguarda la ex discarica - Corte Madama - in Comune di Castelleone, in ottemperanza alle disposizioni del Piano Rifiuti e, precisamente di “… affidare la presa incarico della gestione del post- chiusura delle eventuali discariche per rifiuti urbani cessate, presenti sul territorio, ivi compresa la ex discarica di Corte Madama al soggetto che realizzerà e gestirà la futura discarica per rifiuti non pericolosi…”, deve essere attivata la procedura che prevede la redazione di un provvedimento che legittimi tale operazione a carico del soggetto che ha ottenuto il provvedimento di autorizzazione alla realizzazione e gestione della discarica per rifiuti urbani non pericolosi in comune di Vescovato.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Al 31/7/2013 risultano essere state avanzate alla Provincia: • n. 13 istanze di nuova/modifica migliorativa/rinnovo autorizzazione alla gestione dei rifiuti, nonché delle istanze di utilizzo nuovi terreni/ cancellazione terreni; • n. 16 decreti di cui al punto precedente; Due funzionari dell’Ufficio rifiuti hanno partecipato mensilmente al tavolo Tecnico Regionale. 2 Non sono stati rilasciati ai competenti Uffici regionali pareri in merito a richieste di autorizzazione per impianti di gestione rifiuti la cui competenza è rimasta in capo alla Regione. Gli uffici non hanno partecipato a Conferenze di Servizio presso la struttura regionale relativamente ad impianti la cui competenza autorizzativa è della Regione. 3. Sono stati rilasciati nei tempi previsti i pareri relativi a istanze VIA (la cui competenza è regionale), AIA ex D.Lgs. 59/05, al D.lgs. 387/ 2003 e sui PGT. 4. L’attività di controllo esperita dagli Uffici ha portato i seguenti risultati: • n. 23 sopralluoghi su segnalazione; • sono stati effettuati n. 5 sopralluoghi di verifica conformità impianti autorizzati; • n. 2 interventi di verifica/controllo/accertamento; 5. E’ stata predisposta la bozza di contratto che regola i repporti tra Provincia ed AEM Gestioni srl (titolare del provvedimento AIA) ed inviata al Servizio legale per parere, con mail del 30/4/2013. Il riscontro del Servzio legale è avvenuto con mail del 22/5/2013. A seguito delle intervenute vicende legali tra il soggetto titolare di AIA e proprietari dell’area su cui dovrà sorgere l’impianto, il TAR ha disposto, con sentenza, la sospensiva al provvedimento autorizzzativo. La Provincia, pertanto, non potendo venir meno il servizio di gestione del post chiusura della discarica, con determinazione n. 534 del 7/8/2013 ha proceduto ad affidare la ripetizione del servizio relativo alla “Gestione del post chiusura della ex discarica per rifiuti urbani e assimilati sita in loc. Corte Madama – Castelleone” alla ditta A.E.M. Gestioni s.r.l. per l'anno 2013/2014, alle medesime condizioni previste dal contratto d'appalto stipulato per l’anno 2011/2012. Gli uffici hanno effettuato i necessari i controlli all'impianto al fine di assicurarne il buon funzionamento e garantire la necessaria salvaguardia ambientale.

PROGETTO N. 05.01: PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Spesa per la tutela dell’atmosfera.

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OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Istruttorie tecnico - amministrative per il rilascio delle autorizzazioni semplificate ed ordinarie alle emissioni in atmosfera, con i relativi controlli, attività di vigilanza su segnalazione o d’iniziativa, autorizzazione impianti termici oltre la soglia come da D.lgs 152/06 e s.m. 2. Istruttorie tecnico – amministrative per il rilascio delle autorizzazioni alle emissioni di impianti o attività in deroga con i relativi controlli, attività di vigilanza su segnalazione o d’iniziativa; 3. Rilascio dei patentini di abilitazione alla conduzione di impianti termici . 4. Istruttorie tecnico - amministrative per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività finalizzata al controllo dei gas di scarico degli autoveicoli (bollino blu) alle autofficine e relativi controlli 5. Elaborazione dei pareri disciplinari relativi alle procedure di VIA, di AIA e di autorizzazione unica degli impianti produzione di energia e di trattamento dei rifiuti. 6. Esercizio delle funzioni delegate in materia di prevenzione e controllo dell’inquinamento acustico sovracomunale mediante attivazione del Dipartimento ARPA di Cremona. 7. Coordinamento delle attività di verifica e gestione del catasto informatizzato degli impianti termici. 8. Archiviazione delle autodichiarazioni ed incremento del CURIT; organizzazione e progettazione delle campagne di ispezione degli impianti termici e attività di vigilanza derivanti da verifiche. 9. Partecipazione provinciale al tavolo tecnico regionale. 10. Rilascio delle autorizzazioni a depositi oli minerali ad uso riscaldamento civile.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Sono state rilasciate/i n. 10 autorizzazioni all’emissione, n. 4 decreti di voltura e n. 1 diffida; si sono svolte n. 11 riunioni di conferenza dei servizi; non sono state svolte ispezioni; Non sono state rilasciate autorizzazioni per impianti termici oltre la soglia. 2. Sono state rilasciate n. 11 autorizzazioni alle emissioni di impianti o attività in deroga; non sono state svolte ispezioni. 3. Non sono stati rilasciati patentini. 4. Non sono stati rilasciati decreti di autorizzazione. 5. Sono stati elaborati n. 1 parere AIA agricola, n. 3 pareri autorizzazione unica impianti produzione di energia. 6. Non si è reso necessaria l’attivazione dell’ARPA per casi di inquinamento sovracomunale. • Gli uffici hanno curato i rapporti con il competente ufficio regionale in materia di miglioramento delle prestazioni del CURIT. o Sono stati completati gli adempimenti di competenza provinciale relativi al servizio di ispezione degli impianti termici per il periodo compreso tra gennaio e giugno 2013, il cui termine è stato prorogato al 30 settembre 2013; è stato sorvegliato il regolare svolgimento delle ispezioni da parte del soggetto incaricato; sono stati verificati gli obblighi di comunicazione alla Provincia del soggetto incaricato. o Il competente personale provinciale ha partecipato a n. 3 riunioni tecniche relative alle emissioni in atmosfera, a n. 1 riunione tecnica relativa al controllo degli impianti termici. o Non sono state rilasciate autorizzazioni di depositi di oli minerali.

ALTRE ATTIVITA’

Si è provveduto alla consegna alle autofficine della vetrofania approvata dal Consiglio Provinciale per lo svolgimento dell’attività finalizzata al controllo dei gas di scarico degli autoveicoli. E’ stata completata l’organizzazione dell’inserimento guidato dei verbali di manutenzione, che ha evitato immissioni non corrette. E’ stata controllata la corretta applicazione da parte dei manutentori dei bollini sugli allegati G/H ricevuti.

158 E’ stato elaborato il testo della nuova autorizzazione generale delle emissioni provenienti dalle attività in deroga, a seguito dell’emanazione dell’allegato tecnico n. 40. Si è riconosciuta l’adesione all’autorizzazione generale delle emissioni di n. 1 attività agricola di essiccazione (Allegato tecnico 25); Si è conclusa l’istruttoria di n. 252 domande di autorizzazione alle emissioni derivanti da allevamenti zootecnici.

PROGETTO N. 06.01 PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Spese per l’esercizio delle funzioni in materia di cave.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Attuazione del vigente Piano provinciale delle Cave (PPC 2003 revisionato nel 2012). 2. Gestione della Consulta provinciale per le attività estrattive di cava. 3. Svolgimento delle istruttorie per il rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio dell’attività di cava e per l’esecuzione di “bonifiche agricole” (nuove autorizzazioni con o senza deroghe, ampliamenti, proroghe, subentri, dinieghi). 4. Assistenza tecnica ai Comuni (coordinamento delle misure svolte dal professionista incaricato, ulteriori ispezioni congiunte e relative comunicazioni, collaborazione con il personale comunale nella predisposizione degli eventuali atti conseguenti). 5. Svolgimento delle funzioni in materia di Polizia mineraria (valutazione dei DSS, ispezioni di vigilanza e relative comunicazioni, accertamento di infortuni gravi, esame dei prospetti mensili degli infortuni leggeri, accertamento degli illeciti). 6. Aggiornamento del catasto delle cave.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Sono stati approvati n. 2 progetti d’ATE; il personale addetto ha partecipato a n. 0 incontri convocati dalla Regione Lombardia; 2. La Consulta è stata convocata 1 volta; 3. Sono stati rilasciati n. 2 decreti di nuova autorizzazione, n. 2 decreti di proroga, n. 2 di variante, n. 1 di subentro; 4. Si è svolto un intervento di coordinamento delle misure, n. 2 ispezioni ed inviate n. 9 comunicazioni. 5. Sono stati valutati n. 9 DSS, sono state svolte n. 18 ispezioni ed inviate n. 1 comunicazione; non si sono verificati infortuni gravi, sono stati esaminati tutti i prospetti pervenuti, non sono stati accertati illeciti; 6. Sono stati inseriti i dati amministrativi relativi a 27 cave.

ALTRE ATTIVITA’

Sono stati forniti all’utenza pubblica (Comuni, Enti Parco,…) e privata (imprese del comparto estrattivo e non, cittadini …) informazioni e pareri, orali e scritti. Sono state fornite collaborazioni alle istruttorie per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche in materia di cave. Sono stati elaborati n. 8 pareri in materia estrattiva relativa a PGT. Sono state esaminate n. 1 denuncia di prelievo e trasporto relative a materiali provenienti da scavi autorizzati. Sono state esaminate tutte le comunicazioni dei dati statistici relative all’anno 2012 e ne è stato inviato alla Regione il prospetto riassuntivo in data 24.04.2013. E’ stato avviato il procedimento preordinato all’adozione del nuovo Piano provinciale delle cave, sono stati redatti i documenti costituenti la proposta di piano (con la collaborazione dell’esperto incaricato),

159 ne è stata preparata l’adozione preliminare, avvenuta il 28.5.2013, e ne è stata curata la pubblicazione, avvenuta il 29.5.2013.

PROGETTO N. 07.02 PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Spese per interventi e studi relativi ai parchi, riserve naturali, aree Natura 2000 e zone di interesse ambientale e faunistico.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Acquisto aree e potenziamento strutture ed infrastrutture. 2. Riqualificazione aree in gestione. 3. Gestione aree acquisite. 4. Realizzazione di studi, indagini e pianificazioni delle aree protette

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Sono stati, al momento, ritenuti sufficienti gli acquisti di aree cui si è già dato corso negli anni scorsi. 3. Sono proseguite le opere di riqualificazione delle aree in gestione attraverso le prestazioni fornite dalle ditte esterne incaricate nel 2010-2011 nell’ambito dei progetti. Son state richieste in concessone alcune aree demaniali presso la riserva naturale regionale “Lanche di Azzanello. 4. Sono proseguite, nel corso del primo semestre 2013, le opere gestionali nelle aree già riqualificate anche attraverso lo svolgimento dei Progetti denominati RER e PIA. 5. Si sono conclusi gli studi e le ricerche sulle emergenze naturalistiche delle aree protette, la cui effettuazione è programmata nel Progetto “Rete Ecologica”, realizzato con Regione Lombardia, ad opera di studiosi incaricati nell’ambito dei progetti.

ALTRE ATTIVITA’ Sono proseguite le azioni previste nel Progetto Rete Ecologica, con Regione Lombardia e svariati altri enti partecipanti, che si è concluso il 30/6/2013; lo stesso è in fase di rendicontazione. Si è conclusa la fase endicontativa del progetto “Join the fragments” al 30/6/2013. Sono proseguite le attività istruttorie per la valutazione di incidenza sulla rete Natura 2000. E’ proseguita la parte di carattere ambientale contenuta nel PIA Isole e Foreste, la cui realizzazione, che interessa anche aree protette regionali gestite dalla Provincia, compete a questo Ufficio. Questo Progetto si concluderà il 31.12.2013.

E’ stato redatto un nuovo progetto su Bando di Fondazione Carialo 2013 denominato “Anche noi nel nostro piccolo per la conservazione della biodiversità e potenziamento delle reti ecologiche”, presentato per l’approvazione da parte della Fondazione il 17/6/2013.

PROGETTO N. 07.03: PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Interventi per infrastrutture, conservazione e gestione Stazione Sperimentale per la Conservazione della flora di pianura e fauna selvatica.

160 OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Acquisizione aree. 2. Gestione della Stazione Sperimentale di Castelleone. 3. Organizzazione delle visite e delle lezioni alle scolaresche affluenti al Bosco Didattico; 4. Apertura del Bosco didattico e del Museo del Paesaggio Padano 5. Produzione essenze vegetali autoctone; 6. Potenziamento delle infrastrutture della Stazione sperimentale di Castelleone. 7. Svolgimento delle attività di cattura ed inanellamento coordinate con Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Si è dato corso al potenziamento delle strutture e delle infrastrutture, mentre sono stati ritenuti sufficienti gli acquisti di aree cui si è già dato corso; sono stati però programmati interventi di riqualificazione delle aree già in proprietà attraverso l’affidamento di mansioni a ditte esterne. 2. Sono proseguite tutte le opere e le azioni necessarie al buon funzionamento della Stazione sperimentale di Castelleone e del Museo del Paesaggio Padano attraverso il personale dipendente e l’opera di altre ditte esterne; 3. Si è provveduto all’organizzazione delle lezioni destinate alle scolaresche in visita (visite guidate effettuate da personale esperto in materia, presso il Bosco didattico e il Museo del Paesaggio Padano di Casina Stella di Castelleone), predisponendo una serie di attività adeguate al grado e all’ordine di scolarità, incaricando all’uopo l’Associazione didattica Museale di Milano. Nel programma rientrano anche le attività relative al progetto “Il territorio come Ecomuseo” con la rispettiva realizzazione progressiva ed i corsi per gli insegnanti di ogni ordine e grado. 4. Si è provveduto alla regolare apertura del Bosco didattico e del Museo del Paesaggio Padano, frequentati durante la prima parte dell’anno (gennaio-luglio) da circa 2750 fruitori. 5. Non è stata programmata la produzione di essenze autoctone presso il vivaio e piantonai ritenendo più opportuno, per l’annata in corso, rivolgersi a vivai esterni, anche per la necessità di fornitura del materiale da utilizzare nei progetti coordinati. Oltre al madraio dei pioppi autoctoni già presente è stato costituito e gestito un piccolo vivaio presso la cascina Stella, per soddisfare le esigenze dei Progetti citati al precedente punto 07.02 ed è proseguito l’incarico per la moltiplicazione dei pioppi da utilizzare nei progetti in corso. 6. Sono stati adeguati alcuni camminamenti attraverso la sistemazione di alcuni tratti di percorsi ed è proseguito l’allestimento delle aree a fruizione pubblica; altri interventi sono già stati programmati. 7. Si è provveduto ad eseguire interventi gestionali sulle aree di interesse naturalistico attraverso ditte esterne incaricate nel 2013, anche nell’ambito di Progetti (Rete Ecologica Regionale).

ALTRE ATTIVITA’

E’ proseguita mensilmente l’apertura domenicale del Bosco Didattico (7 aperture domenicali, fino a luglio) ed in occasione di manifestazioni straordinarie (5 manifestazioni), alcune delle quali coincidenti con le aperture domenicali. Sono state predisposte diverse manifestazioni pubbliche presso la Cascina Stella. Si è provveduto alla distribuzione di piante da vivaio a comuni ed associazioni, nell’ambito di progetti di diffusione della cultura ambientale. Sono stati attivati e svolti n. 2 distinti corsi di formazione per insegnanti presso le strutture di Castelleone.

PROGETTO N. 07.05: PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Conservazione e gestione della riserva naturale Naviglio di Melotta.

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OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Acquisto aree. 2. Gestione amministrativa della Riserva Naturale e gestione ordinaria delle aree in proprietà o in uso della Provincia con finalità di conservazione naturalistica.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Sono stati, al momento, ritenuti sufficienti gli acquisti di aree cui si è già dato corso 2. Si è provveduto ad eseguire interventi gestionali sulle aree di interesse naturalistico attraverso ditte esterne incaricate, anche nell’ambito di Progetti coordinati che interessano questa riserva (Cariplo e Rete Ecologica Regionale).

ALTRE ATTIVITA’

Sono stati realizzati ulteriori interventi di applicazione del Piano di Gestione della riserva.

PROGETTO N. 08.02: PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Spesa per le pratiche forestali espletate sul territorio provinciale.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Reperire, anche attraverso l’acquisizione, aree in cui eseguire le compensazioni forestali demandate alla Provincia da parte di soggetti terzi. 2. Istruttoria delle pratiche connesse alle funzioni di competenza provinciale, pareri ed autorizzazioni per l’abbattimento di vegetazione arborea all’esterno dei parchi regionali nonché nelle riserve naturali gestite dalla Provincia. Autorizzazione agli interventi di compensazione connessi.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Sono state predisposte le nuove ipotesi di intervento per l’esecuzione delle opere di compensazione forestale. 2. Al 31/7/2013 è stata espletata regolarmente l’istruttoria di tutte le pratiche pervenute (33) da parte di privati o di enti pubblici inerenti le richieste di taglio e di manutenzione della vegetazione in territorio provinciale esterno ai parchi regionali o nelle riserve naturali gestite dalla Provincia. Sono state rilasciate 2 autorizzazioni relative anche agli interventi di compensazione conseguenti alla trasformazione di aree boscate, anche con l’introito delle rispettive somme destinate a futuri imboschimenti effettuati dalla Provincia; sono stati accertati n. 5 interventi di compensazione forestale.

ALTRE ATTIVITA’

Risulta vigente l’Albo delle opportunità” di compensazione, previsto dalla disciplina di settore e finalizzato a facilitare la realizzazione dei rimboschimenti compensativi da parte dei soggetti terzi. Sono stati tenuti contatti con gli uffici regionali, relativi alla applicazione della normativa forestale.

PROGETTO N. 09.01: PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE

162 RESPONSABILE: DR. AZZONI

Attività di aggiornamento, sensibilizzazione, formazione e didattica in campo ambientale

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Migliorare la conoscenza e l’informazione presso gli insegnanti e il vasto pubblico sui temi ambientali ed ecologici. 2. Migliorare la sensibilità ambientale presso la popolazione scolastica mediante visite guidate presso il Bosco didattico e il Museo del Paesaggio Padano di Cascina Stella di Castelleone. 3. Gestione del Centro Documentazione Ambientale (C.D.A.), e della biblioteca del Politecnico di Milano in base a specifica convenzione.. 4. Gestione del Bosco Didattico e del Museo del Paesaggio Padano della Cascina Stella 5. Realizzazione pubblicazioni divulgative. 6. Aggiornamento costante della biblioteca digitale, di argomento ambientale e naturalistico. 7. Realizzazione di due numeri della rivista “Pianura”.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. L’organizzazione e lo svolgimento di corsi di formazione o di aggiornamento per insegnanti, da quelli della scuola per l’infanzia a quelli della scuola primaria e secondaria di primo grado, sono divenuti, omai, un appuntamento costante durante l’anno scolastico, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale di Cremona. 2. La pubblicazione di volumi, manuali ed altro materiale divulgativo, nonché la loro distribuzione, gli incontri, le conferenze e le manifestazioni sono tutte iniziative attivate nel corso dell’anno per migliorare l’informazione ambientale. 3. Le visite guidate, effettuate da personale esperto in materia, presso il Bosco didattico e il Museo del Paesaggio Padano di Cascina Stella di Castelleone, perseguono l’obiettivo di migliorare la sensibilità ambientale nei confronti della popolazione scolastica di ogni ordine e grado. 4. Sono stati inoltre effettuati 1539 prestiti, rientri librari 882 per un totale di circa 2673 movimenti (252 proroghe e un totale di 2811 azioni su esemplare) e con un incremento del patrimonio di 311 volumi, fra scambi, doni e acquisti; per il Politecnico sono stati effettuati 868 movimenti di prestito, prestito intersistemico, prenotazione e proroga (le restituzioni non sono conteggiate dal sistema). 5. Si provvede quotidianamente alla regolare gestione del Bosco didattico, della Cascina Stella e del museo, oltre che delle altre aree annesse. 6. Progredisce con ulteriori inserimenti di pubblicazioni provinciali la realizzazione della biblioteca on-line. 7. Sono in fase di redazione e di successiva pubblicazione gli annuali due numeri ( il n. 30 e il n 31/2013) della rivista “Pianura. Scienze e storia dell’ambiente padano” sia in forma di volumi cartacei, destinati alla spedizione e agli scambi bibliografici con Musei, Università, Biblioteche ed altri enti scientifici, sia tramite pubblicazione nella biblioteca digitale della Provincia di Cremona.

ALTRE ATTIVITA’

Si è conclusa, con esiti positivi di particolare rilevanza, l’importante campagna di informazione presso studenti (e rispettive famiglie) e insegnati della scuola dell’obbligo, con il coinvolgimento delle Società di gestione idrica del territorio e in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale di Cremona, intitolata “TVB – Ti Voglio Bere” che verrà lanciata nelle scuole a partire da settembre e si svolgerà nel corso del nuovo anno scolastico. Procedono le operazioni di allestimento dei singoli nuclei territoriali costituenti il progetto denominato “Il territorio come Ecomuseo” e gli stadi preparatori del materiale didascalico e iconografico da trasferire sulla cartellonistica o da elaborare nei “quaderni” dell’Ecomuseo

163 E’ in corso di progettazione il programma per l’anno scolastico 2013/2014 presso il Bosco didattico e la cascina Stella di Castelleone, nell’ambito del consueto programma di educazione ambientale. Nel mese di Maggio scorso, oltre a diverse manifestazioni speciali dedicate alle scuole e al pubblico generico, organizzate presso cascina Stella di Castelleone, si è tenuta, nella stessa sede, la premiazione delle scolaresche aderenti al progetto “Acqua Terra e Scuola” dell’anno scolastico 2012-2013. Nel programma rientrano anche le attività relative al progetto “Il territorio come Ecomuseo” con la rispettiva realizzazione progressiva ed i corsi per gli insegnanti di ogni ordine e grado.

PROGETTO N. 09.04: PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Iniziative di adesione e fruizione di programmi di sviluppo sostenibile.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. La Provincia di Cremona continua ad ispirare i propri procedimenti ai principi di Agenda 21 e agli Aalborg Commitments. 2. Si prosegue il percorso iniziato con il Progetto Life Ambiente “GPPnet: la rete degli acquisti pubblici verdi” (LIFE02/ENV/IT/000023) ed in particolare il Gruppo di Lavoro Nazionale Acquisti Verdi, di cui la Provincia di Cremona è capofila a livello nazionale. 3. Si è concluso il Progetto Life+ 2007 “GPPinfoNET La rete informativa degli acquisti pubblici verdi” (LIFE07 INF/IT/000410), di cui la provincia di Cremona è stata beneficiario coordinatore, ed è stata ultimata la fase di rendicontazione delle azioni svolte. 4. E’ stato avviato un percorso di coinvolgimento e affiancamento rivolto ai Comuni del territorio sul tema del Patto dei Sindaci, che ha condotto all’organizzazione di un primo workshop tematico e all’istituzione del Tavolo di Coordinamento per il Patto dei Sindaci. 5. A livello interno all’Amministrazione, sono in atto molteplici azioni ed iniziative tese a favorire una maggiore sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e al risparmio energetico. 6. La Provincia di Cremona promuove la cultura sulla sostenibilità anche in collaborazione con altri enti pubblici e privati partecipando a iniziative di rilevanza nazionale (Campagna Città equosolidali, M’illumino dimeno, Porta la Sporta, Giornata Mondiale dell’Ambiente).

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. I procedimenti ambientali sono ispirati ai principi di Agenda 21 e agli impegni sottoscritti a novembre 2004, gli Aalborg Commitments. Proseguono anche gli incontri e la partecipazione alle iniziative promosse dal Coordinamento Nazionale e dal coordinamento regionale delle Agende21 locali italiane. 2. I settori dell’ente sono stati impegnati nella definizione di procedure relative agli acquisti verdi che possono venire standardizzate. Sono altresì state analizzate tutte le determinazioni di acquisto del Servizio Provveditorato per verificare la stima dell’incremento degli acquisti verdi.

ALTRE ATTIVITA’

Prosegue la collaborazione con Fairtrade Transfair Italia per la gestione della Campagna Città Equosolidali.

PROGETTO N. 10.01: PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

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Gestione del Servizio Volontario di Vigilanza Ecologica.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Funzionamento del servizio GEV. 2. Richiesta finanziamenti alla Regione per il funzionamento del servizio. 3. Festa delle Guardie Ecologiche Volontarie e giornata di aggiornamento in una struttura a vocazione naturalistico - ambientale. 4. Incontri di aggiornamento regionali.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Non è programmata la sostituzione di alcun automezzo. 2. Prosecuzione del funzionamento del servizio di vigilanza ecologica volontaria. Il numero di guardie attualmente in servizio è pari a 50, alle quali sono stati inviati 629 Ordini di Servizio per l’effettuazione di attività di educazione ambientale e vigilanza. Al 31/07/2013 sono state prodotte 18 segnalazioni. 3. Sono stati richiesti i finanziamenti alla Regione. 4. A settembre si svolgerà il corso di aggiornamento delle GEV.

ALTRE ATTIVITA’

Sono stati effettuati interventi di educazione ambientale nelle scuole e le GEV partecipano attivamente, con rilevamenti e monitoraggi, alla realizzazione degli interventi nel progetto con Fondazione Cariplo e nel progetto di censimento delle rondini con il Parco Pineta di Appiano Gentile. E’ stato assicurato il servizio GEV nelle giornate di apertura domenicale al Bosco didattico di Castelleone. Presenza a numerose manifestazioni a livello locale. Il Parco Pineta di Appiano Gentile ha fornito le indicazioni su come proseguire il progetto di censimento delle rondini che sta quindi proseguendo anche nel 2013.

PROGETTO N. 12.01: PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Interventi in materia di energia, spesa per l’esercizio delle funzioni relative alle autorizzazioni ed ai finanziamenti in materia energetica e pianificazione.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Svolgimento dell’attività autorizzativa in materia di linee elettriche con tensione inferiore a 150 kV e svolgimento dell’attività di collaudo in materia di linee elettriche fino a 30 kV. 2. Svolgimento attività autorizzativa in materia di centrali termoelettriche di potenza inferiore a 300 MWt, centrali elettriche che sfruttano fonti rinnovabili, grandi gruppi elettrogeni. 3. Partecipazione all’istruttoria ministeriale delle domande di realizzazione di centrali termoelettriche di potenza superiore a 300 MWt. 4. Attuazione disposizioni relative alla previsione e riduzione emissioni in atmosfera e gestione campagna informativa impianti termici. Autorizzazione all’installazione ed esercizio di impianti termici civili >3MW a metano e GPL e >1MW a gasolio. 5. revisione del Piano Energetico Ambientale Provinciale

6. attuazione progetto fabbrica bioenergia

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RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Sono state rilasciate n. 38 autorizzazioni di linee elettriche (6 da autoproduttori e 32 da enti distributori); 2. Sono stati autorizzati i seguenti nuovi impianti a fonti rinnovabili: -sono stati autorizzati 12 impianti a FER a biogas 3. .L’iter delle istruttorie ministeriali risulta non attivo. 4. Sono in corso 4 procedure autorizzative 5. Sono stati effettuati n. 18 controlli presso impianti a fonti rinnovabili (10 biogas e 8 impianti fotovoltaici a terra). 6. Il progetto fabbrica bioenergia è in fase di attuazione in collaborazione con il Politecnico di Milano, Ersaf, Camera di Commercio di Cremona e Comune di Cremona. E’ stata al riguardo inviata a Fondazione Cariplo la rendicontazione delle attività svolte al 31.05.2013. Le attività collegate al progetto stanno proseguendo regolarmente, ed è stata richiesta la proroga per la conclusione delle attività come richiesto dai partner di progetto.

ALTRE ATTIVITA’

Sono stati rilasciati 4 decreti di autorizzazione per metanodotti. Si è partecipato a 3 incontri tecnici in Regione Lombardia per la predisposizione del nuovo portale MUTA che gestirà le domande di autorizzazione.

PROGETTO N. 18.01: PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: AZZONI

Parchi. OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

1. Verifica dei bilanci e liquidazione quota di partecipazione alla gestione dei parchi regionali dell’Adda Sud, dell’Oglio Nord, dell’Oglio Sud e del Serio. 2. Espressione dei pareri di competenza relativi alle pianificazioni territoriali ed alle loro modifiche nonché delle modifiche statutarie degli Enti parco.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Sono state liquidate le quote dei parchi (Parco Oglio Nord, Oglio Sud, Parco del Serio e Parco Adda Sud). 2. Al 31/7/2013 non sono stati espressi pareri relativi alle pianificazioni effettuate nei parchi..

PROGETTO N° 19.01: PROGRAMMA N. 9: TUTELA DELL’AMBIENTE RESPONSABILE: DR. AZZONI

Centro recupero animali selvatici- spese per la convenzione con associazioni autorizzate

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

166 a. Tutela della fauna attraverso il soccorso agli animali in difficoltà e attività di recupero della fauna selvatica presso il CRAS; b. Proseguimento convenzione per gestione del CRAS;

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1 E’ stato stipulato un nuovo accordo con l’Associazione ANPANA per la prosecuzione delle attività di recupero fauna in difficoltà, con il coinvolgimento degli Ambiti Territoriali di Caccia. 2 Dal 1/1/2013 al 31/7/2013 sono pervenuti 550 esemplari di fauna in difficoltà, visitati dal veterinario e, dove possibile, curati.

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.09

VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.09

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 10“INFRASTRUTTURE VIARIE: AMMODERNAMENTI E VARIANTI”

168 PROGRAMMA INFRASTRUTTURE VIARIE:

AMMODERNAMENTO E VARIANTI STRADALI

PROGETTI n° 01.04 – 01.37– 01.38 – 01.39 – 01.40 – 01-41 – 01.42 – 01.43 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA

INTERVENTI PUNTUALI PER SISTEMAZIONE INNESTI, PER AMPLIAMENTO CURVE, ALLARGAMENTO DI SEDI STRADALI NELL’AMBITO DELLA MESSA IN SICUREZZA STRADE, ECC.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. Interventi viari localizzati. Messa in sicurezza dei cosiddetti “punti neri” della rete viaria provinciale, intersezioni e/o tratti stradali che, per caratteristiche geometriche, costituiscono punti pericolosi per la circolazione stradale o risultano inadeguati rispetto alle attuali condizioni di traffico. I punti stradali su cui intervenire sono caratterizzati da una elevata incidentalità o da evidenti inadeguatezze strutturali e verranno individuati anche sulla base di tavoli di confronto con il territorio.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Sono state esaminate le varie segnalazioni di interventi e valutate le criticità afferenti, ipotizzate soluzioni infrastrutturali, effettuati approfondimenti finalizzati alla verifica di fattibilità nei tratti ipotizzati in sede di programmazione ed in altri segnalati nel corso dell’anno. 2. Sono in corso valutazioni circa l’eseguibilità delle opere conseguenti alle criticità finanziarie riscontrate

PROGETTO n° 01.09 RESPONSABILE ING. PATRIZIA MALABARBA

S.P. CR EX S.S. N. 498 "SONCINESE" - CIRCONVALLAZIONE DI CASALMORANO.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. La SP CR EX S.S. n. 498 “Soncinese” attraversa il centro abitato di Casalmorano seguendo un percorso urbano tortuoso e di ridotta sezione trasversale, tanto da ridurre notevolmente la portata della strada e costituire un grave pericolo sia per gli abitanti, sia, persino, per le abitazioni a causa dei rischi di collisione tra i veicoli e la struttura delle stesse. L’intervento prevede la realizzazione di una circonvallazione che eliminerà completamente il traffico di attraversamento dal centro abitato.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Sono stati ultimati i lavori di esecuzione dell’opera e le operazioni di collaudo. 2. Sono stati predisposti gli atti necessari alla liquidazione definitiva dei terreni.

169 PROGETTO n° 01.10 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA

S.P CR EX SS N. 591 “CREMASCA” – VARIANTE TRA LA CASCINA FUSTAGNO E LA SP CR EX SS 415 “PAULLESE” A CASTELLEONE.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. Ammodernamento dell’itinerario stradale interprovinciale Bergamo – Crema – Codogno – Piacenza. 2. Costituire un funzionale collegamento viario fra il bergamasco-cremasco ed il lodigiano.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Sono in corso le operazioni di collaudo della rotatoria sulla SS415 realizzata a carico dei privati sulla base dell’ accordo sottoscritto con Comune di Castelleone e Provincia. 2. E’ in corso di redazione il progetto definitivo del raccordo tra la rotatoria realizzata e la SP22 di San Latino; 3. Sono in corso le sottoscrizioni degli accordi bonari necessari per l’acquisizione dei terreni.

PROGETTO n° 01.11 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA

S.P. CR EX S.S. N° 498 - S.P. CR EX S.S. N° 235 - COMPLETAMENTO DEL SISTEMA TANGENZIALE DI SONCINO.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. L’opera consente di rendere funzionale il previsto sistema tangenziale di Soncino non completato dall’A.N.A.S. in quanto le risorse impegnate sono risultate insufficienti.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. E’ stato ultimato il progetto definitivo in linea economica della bretella di collegamento del sistema tangenziale di Soncino; 2. E’ in corso di redazione il progetto; 3. Sono in corso le revisioni e le nuove sottoscrizioni degli accordi bonari trasmessi da parte del tecnico incaricato da ANAS, necessari per l’acquisizione dei terreni e l’ultimazione del progetto.

PROGETTO n° 01.13 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA

S.P. N. 26 “BRAZZUOLI – PIEVE D’OLMI” – ALLARGAMENTO TRA CASCINA S. FIORANO SUPERIORE E L’INNESTO SP N. 87 “GIUSEPPINA”.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. Omogeneizzare le caratteristiche geometriche della strada fra Pieve d’Olmi e Malagnino. 2. Messa in sicurezza dell’itinerario stradale.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Sono in corso valutazioni circa la eseguibilità dell’opera conseguenti alla criticità finanziarie riscontrate.

170 PROGETTO 01.15 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA

S.P. N. 27 “POSTUMIA” – ALLARGAMENTO DAL KM 12,800 A CA’ D’ANDREA.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. Migliorare il livello di servizio e la sicurezza della circolazione.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Sono stati predisposti gli atti necessari alla liquidazione definitiva dei terreni.

PROGETTO n° 01.19 RESPONSABILE ING. PATRIZIA MALABARBA CONTRIBUTI AI COMUNI PER OPERE DI MESSA IN SICUREZZA DI STRADE PROVINCIALI E PER DECLASSIFICAZIONI DI TRATTE DI STRADE PROVINCIALI O PER INTERVENTI SOSTENUTI DAI COMUNI SU STRADE DI COMPETENZA PROVINCIALE PER LA LORO RIQUALIFICAZIONE.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. Contributi od interventi per favorire la riqualifica e la messa in sicurezza della rete viaria provinciale.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Non sono pervenute richieste per erogazione contributi.

PROGETTO n° 01.21 RESPONSABILE ING. PATRIZIA MALABARBA S.P. CR EX S.S. N° 358 “DI CASTELNUOVO”. COLLEGAMENTO DA CASALBELLOTTO – QUATTROCASE A VIADANA VIA KENNEDY CON RONDO’ A RASO – CONCORSO NEGLI ONERI PER REALIZZAZIONE.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. L’opera costituisce un lotto funzionale della programmata circonvallazione di Casalmaggiore e Viadana. Essa permette di eliminare l’attraversamento di tutti i centri abitati compresi fra Vicomoscano e Viadana. L’intervento verrà realizzato dalla Provincia di Mantova..

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Opere in fase di aggiudicazione a cura della Provincia di Mantova.

PROGETTO n° 01.31 RESPONSABILE ING. PATRIZIA MALABARBA S.P. CR EX S.S. N° 591 "CREMASCA". CIRCONVALLAZIONE DI MONTODINE.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. L’opera si inserisce funzionalmente nel programma di riqualificazione della ex S.S. n° 591 “Cremasca” in territorio di Cremona. La variante permetterà di ovviare ai problemi viari che sorgeranno con la messa in esercizio del nuovo ponte sull’Adda a Montodine prevista per il 2005.

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RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Sono stati predisposti gli atti necessari alla liquidazione definitiva dei terreni. 2. Sono in corso di esecuzione le opere compensative e di mitigazione, a cura dei Settori Territorio e Agricoltura.

PROGETTO 01.32 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA

S.P. CR EX S.S. N° 343 ”ASOLANA” CIRCONVALLAZIONE EST DI S. GIOVANNI IN CROCE.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1 – La S.P. CR EX SS n. 343 «Asolana» attraversa il centro abitato di S. Giovanni in Croce costituendo una fonte di pericolo e di inquinamento per i cittadini di S. Giovanni in Croce e con riduzione del livello di servizio della struttura viaria. L’intervento prevede la realizzazione di che eliminerà completamente il traffico dal centro abitato di S. Giovanni in Croce e la soppressione di n.2 P.L. ferroviari.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Proseguono le valutazioni connesse alla risoluzione delle problematiche di tracciato e di reperimento dei finanziamenti necessari alla realizzazione dell’opera, anche nell’ambito della realizzazione dell’autostrada CR/MN e della Tibre.

PROGETTO n. 01.33 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA

INTERVENTI PER INFRASTRUTTURE STRADALI NEL TERRITORIO DEL CIRCON- DARIO CREMASCO

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. L’obiettivo che ci si pone è la realizzazione di opere stradali atte a migliorare i collegamenti viari a servizio del territorio cremasco.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Sono in corso valutazioni circa l’individuazione delle opere strategiche per il territorio. Restano le criticità connesse al reperimento dei finanziamenti.

PROGETTO n. 01.34 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA SP CR EX S.S. N. 498 “SONCINESE” – CIRCONVALLAZIONE NORD – EST DI CASTELVERDE.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. L’obiettivo che ci si pone con la realizzazione della circonvallazione che eliminerà completamente il traffico dal centro abitato è l’aumento della sicurezza e la riduzione del livello di pericolo e di inquinamento per i cittadini di Castelverde .

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Sono in corso valutazioni circa la fattibilità dell’opera conseguenti alla criticità finanziarie riscontrate 2. Incontri di confronto con il Comune per verificare la finanziabilità con i proventi derivanti

172 dalle sanzioni amministrative CdS.

PROGETTO n. 01.36 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA

SP 62 “CAPERGNANICA – CHIEVE“ – ALLARGAMENTO DA CAPERGNANICA ALLA S.P. N. 17 “BAGNOLO –CASALETTO CEREDANO”.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. Messa in sicurezza ed aumento della capacità della strada in rapporto alla funzione di collegamento del capoluogo comunale di Capergnanica con la viabilità principale costituita dal sentiero dell’Adda.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Sono in corso valutazioni circa la fattibilità dell’opera conseguenti alla criticità finanziarie riscontrate. 2. Programmati incontri di confronto con i Comuni per verificare ipotesi alternative.

PROGETTO n° 02.01 E 02.02 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA

INCARICHI PROFESSIONALI DI PROGETTAZIONE D.L. RILIEVI TOPOGRAFICI, INDAGINI GEOGNOSTICHE, MONITORAGGI VARI, FRAZIONAMENTI E CONSULENZE VARIE, CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ U.T.P. – PIANO CONTENIMENTO ED ABBATTIMENTO RUMORE

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: Accelerare l’attuazione dei progetti viari. Rispettare le scadenze imposte dalla norma circa la mappatura acustica delle strade provinciali Acquisizione, attraverso indagini, studi ed analisi del territorio degli elementi per la redazione dei documenti preliminari all’avvio delle progettazioni in materia di viabilità per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio provinciale, nonchè affidamento di incarichi per la progettazione e D.L. e per l’esecuzione di frazionamenti ecc. Prosecuzione incarico per valutazione e mappatura acustica della rete viaria e relativi adempimenti normativi

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Rilievi e frazionamenti propedeutici alla redazione di studi di fattibilità, progettazioni preliminari e liquidazioni terreni sono stati eseguiti direttamente dai tecnici interni. 2. E’ stato attribuito un incarico per attivita' di supporto per la redazione dei piani d'azione a seguito della Mappatura Acustica, mentre il piano è in corso di reazione da parte dei tecnici del Settore

PROGETTO n° 03.01 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA

SPESE LEGALI - PERITALI – NOTARILI – SPESE PER SERVIZI QUOTE ASSOCIATIVE.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. Acquisire gli immobili per realizzare le nuove opere stradali programmate. 2. Difendere l’Amministrazione Provinciale nelle controversie inerenti alla realizzazione di opere

173 pubbliche a seguito di procedimenti amministrativi. 3. Conseguire adeguati strumenti di lavoro.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Sono stati affidati gli occorrenti incarichi peritali e notarili. 2. Sono state versate le quote associative.

PROGETTO n° 03.02 RESPONSABILE ING.PATRIZIA MALABARBA SPESA PER LA COMMISSIONE PER LA DETERMINAZIONE DELL’INDENNITA’ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. Adempiere alla delega regionale inerente la determinazione dell’indennità di esproprio.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. E’ stata attivata la commissione allorché si è presentata la necessità del suo parere. 2. E’ stata liquidata la prevista indennità.

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 11“INFRASTRUTTURE EDILIZIE, PATRIMONIO E PROVVEDITORATO”

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PROGRAMMA N. 11: INFRASTRUTTURE EDILIZIE PATRIMONIO E PROVVEDITORATO

INFRASTRUTTURE EDILIZIE

PROGETTO N. 01.01: INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA NELLE SCUOLE PROV.LI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI • Manutenzione ordinaria scuole provinciali. • Mantenimento in buona efficienza di strutture ed impianti garantendo un accettabile livello di sicurezza e di comfort.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI > Progetto preliminare manutenzione ordinaria delle scuole prov.li per l’anno 2014 redatto nel mese di giugno

PROGETTO N. 01.02: INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA NEI FABBRICATI PROV.LI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI - Manutenzione straordinaria fabbricati provinciali. - Mantenimento in buona efficienza di strutture ed impianti garantendo un accettabile livello di sicurezza e di comfort.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1) Progetto preliminare manutenzione ordinaria dei fabbricati per l’anno 2014 redatto nel mese di giugno

PROGETTO N. 01.03: SCUOLE E FABBRICATI PROV.LI: APPALTO SERVIZI DI ENERGIA

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI - Appalto servizi di energia: mantenimento in buona efficienza degli impianti garantendo un accettabile livello di sicurezza e di comfort.

RISULTATI CONSEGUITI ED INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

4) Eseguita la fornitura di combustibili, la gestione degli impianti termici e la manutenzione ordinaria nel quinto esercizio contrattuale. Nonché l’esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione (riparazione perdite dei sistemi di distribuzione degli impianti, sostituzione corpi scaldanti, sostituzione di resistenze elettriche, revisionati motori di pompe, sostituiti motori ventilanti, ecc.), da parte della società aggiudicataria. 5) Eseguite contabilità appalto per liquidazione rate chiusura quarto esercizio stagionale, revisione prezzi 2011-2012 e rate di acconto quinto esercizio stagionale. 6) Modifica dell’articolo di capitolato speciale di appalto relativo alla revisione prezzi, come da indicazioni e pareri rilasciati dal Settore Appalti e Legale, e conseguente rettifica del calcolo di revisione prezzi 2011-2012.

176 7) Verifiche telematiche del servizio erogato e controllo del corretto funzionamento degli apparati del sistema di telegestione e telecontrollo. 8) In fase di svolgimento la gestione e le manutenzioni degli impianti di raffrescamento da parte della società vincitrice della gara. 9) Emessa la dichiarazione sull’esecuzione dell’appalto aggiornata a tutto l’anno 2012, richiesta dalla società appaltatrice per l’appalto 2008- 2014 (appalto ancora in corso). 10) Completata analisi delle condizioni contrattuali Consip (SIE 2 e SIE 3) per eventuale adesione della Provincia di Cremona alla convenzione proposta da Consip per il nuovo appalto calore periodo 2014- 2020 con relazione alla Giunta per presa d’atto. 11) Eseguita gara di selezione di professionisti per l’affidamento di incarico professionale volto alla redazione del nuovo progetto di appalto calore per il periodo 2014-2020.

PROGETTO N. 01.06: SCUOLA CASEARIA E CASEIFICIO DI PANDINO - I.I.S.STANGA - LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEI TETTI ED INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO. ( € 45.000,00)

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI 8. Completato il lavoro di manutenzione straordinaria del tetto mediante rimozione e trasporto a rifiuto delle lastre di fibrocemento con amianto, fornitura e posa in opera di nuovi materiali di copertura costituiti da pannelli in lamiera preverniciata con interposto strato di isolamento termico. Sono stati altresì realizzati supporti idonei a sostenere pannelli fotovoltaici. La posa in opera dell’impianto fotovoltaico è tuttavia condizionata dall’esito di una domanda di contributo inoltrata al Ministero dell’Ambiente DEL Territorio e del Mare di cui non si conosce ancora l’esito.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI - Presentata la domanda di contributo al ministero dell'ambiente della ricerca e del mare. - Da un quesito inoltrato al ministero, per il momento, la provincia non risulta aggiudicataria di contributo pur essendo la domanda ammissibile.

PROGETTO N. 02.07: I.I.S. TORRIANI DI CREMONA – LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RIQUALIFICAZIONE AREE ESTERNE. (€ 100.000,00)

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI 1. Opere varie di manutenzione straordinaria finalizzate alla manutenzione straordinaria delle palestre e dei relativi spogliatoi.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI − Nessuna azione intrapresa per l'indisponibilità delle relative risorse economiche subordinate ad ulteriori alienazioni patrimoniali al fondo immobiliare che per ora non si sono ancora verificate. .

PROGETTO N. 02.11: PALAZZO STANGA TRECCO – CREMONA – IIS STANGA – LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE E RESTAURO EX APPARTAMENTO DEL PRESIDE ED ALTRE OPERE DI RIQUALIFICAZIONE – ARREDI E COMPLEMENTI DI ARREDO (€ 100.000,00 )

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI − Opere varie di manutenzione straordinaria riservate alla parte di edificio occupata dall'istituto tecnico agrario “Stanga” e finalizzate a migliorare la tenuta

177 dei serramenti esterni, potenziare il riscaldamento e l'illuminazione di alcuni ambienti, ricavare nuove aule, migliorare i servizi e rifare alcune tinteggiature.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

> redatto progetto preliminare in data 25.02.2013; > acquisito parere favorevole dalla soprintendenza in data 23.05.2013; > redatto progetto definitivo in data 31.05.2013; > esperita gara il 26.06.2013; > consegna lavori effettuata il 17.07.2013; > lavori incorso di esecuzione.

PROGETTO N. 02.13 : POLO SCOLASTICO DI VIA STAZIONE/VIA PALMIERI A CREMA – LIC. CLASSICO RACCHETTI E LIC. SCIENT. DA VINCI - LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA, PREVENZIONE INCENDI ED INFORTUNI ED ELEIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE (€ 500.000,00 )

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI -eliminazione dei rischi connessi agli elementi non strutturali, -adeguamento della struttura agli indici di resistenza alle azioni sismiche. -sostituzione copertura in lastre di fibro-cemento con amianto mediante lastre ecologiche.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

− affidato l'incarico professionale per il calcolo dell'indice di vulnerabilità sismica; − redatto ed approvato il calcolo dell'indice di vulnerabilità sismica; − eseguite le prove in situ ed in laboratorio sui materiali da costruzione. − affidato l'incarico per la redazione del progetto definitivo di adeguamento dell'indice di vulnerabilità sismica − redatto il progetto preliminare;

PROGETTO N. 02.23: EDIFICI SCOLASTICI PROVINCIALI – LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA (COMPRESA MANUTENZIONE ALBERI D'ALTO FUSTO) (€100.000,00)

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI − Realizzazione di interventi di straordinaria manutenzione finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza e prevenzione incendi ed alla conservazione delle strutture, alla manutenzione degli alberi d'alto fusto

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Nessuna azione intrapresa per l'indisponibilità delle relative risorse economiche subordinate ad ulteriori alienazioni patrimoniali al fondo immobiliare che per ora non si sono ancora verificate.

PROGETTO N. 02.28: FABBRICATO DI VIA MATILDE DI CANOSSA – CREMA - I.I.S. GALILEI - LAVORI DI ELIMINAZIONE DELLE PROBLEMATICHE DI VULNERABILITA’ DEGLI ELEMENTI ANCHE NON STRUTTURALI. (€ 650.000,00)

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

178 - Opere varie di manutenzione straordinaria finalizzate alla eliminazione della vulnerabilità anche degli elementi non strutturali degli edifici scolastici, in particolare si prevede: - il rifacimento dei numerosi controsoffitti installati all’interno del plesso scolastico, che presentano pendinature non adeguate; - la sostituzione dei corpi illuminanti che presentano rischio di caduta ed il -rifacimento degli impianti elettrici non conformi alle vigenti norme; - il rifacimento dei tratti di intonaco in fase di distacco sulle lesene delle facciate esterne dell’edificio.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI • Approvato il progetto esecutivo in data 21 maggio; • approvata la determina a contrattare in data 31 maggio; • esperita la gara d'appalto in data 18 luglio; • in corso la fase di stipula del contratto.

PROGETTO N. 02.29: FABBRICATO DI VIA SEMINARIO -CREMONA- I.I.S. TORRIANI - LAVORI DI ELIMINAZIONE DELLE PROBLEMATICHE DI VULNERABILITA’ DEGLI ELEMENTI ANCHE NON STRUTTURALI. (€ 500.000,00)

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI • Opere varie di manutenzione straordinaria finalizzate alla eliminazione della vulnerabilità anche degli elementi non strutturali degli edifici scolastici, in particolare si prevede. -il rifacimento di numerosi tratti di intonaco in fase di distacco sulle lesene delle facciate esterne dell’edificio; - la sostituzione o la messa in sicurezza dei pesanti contorni in marmo delle finestre, che si presentano fessurati e danneggiati; - il rifacimento del controsoffitto dell’atrio della scuola, che presenta pendinature non conformi agli attuali standard di sicurezza; - interventi localizzati all’interno dell’edificio per eliminare situazioni di sfondellamento di solai, distacchi di elementi metallici di finitura,

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI − Approvato il progetto esecutivo in data 21 maggio; − approvata la determina a contrattare in data31 maggio; − esperita la gara d'appalto in data 5 luglio; − in corso la fase di stipula del contratto.

PROGETTO N. 02.30: PALAZZO FRAGANESCHI – CREMONA - I.I.S. A.P.C. (ALA PONZONE CIMINO) LAVORI DI ELIMINAZIONE DELLE PROBLEMATICHE DI VULNERABILITA’ DEGLI ELEMENTI ANCHE NON STRUTTURALI. (€1.000.000,00)

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI - Opere varie di manutenzione straordinaria finalizzate alla eliminazione della vulnerabilità anche degli elementi non strutturali degli edifici scolastici, in particolare si prevede. - la sostituzione dei controsoffitti di molte parti dell’edificio scolastico, realizzati anche con tavelline in laterizio intonacate oppure in gesso, ma con pendinature ai solai non conformi agli attuali standard di sicurezza. - la sostituzione degli apparecchi illuminanti fissati in maniera non corretta ai plafoni.

179 - il restauro della facciata che prospetta su via S. Lorenzo che già presenta ampie zone di distacco degli intonaci, con possibile rischio di caduta dall’alto di calcinacci.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

- approvato il progetto esecutivo in data 21 maggio; - approvata la determina a contrattare in data 6 giugno - esperita la gara d'appalto in data 9 luglio; - in corso la fase di stipula del contratto.

PROGETTO N. 02.34: LICEO ARTISTICO “B. MUNARI” SEZIONE DI CREMONA – LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA: ELIMINAZIONE VULNERABILITA' DEGLI ELEMENTI ANCHE NON STRUTTURALI. ( € 100.000,00 )

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI 15. eliminazione dei rischi connessi agli elementi non strutturali, 16. adeguamento della struttura agli indici di resistenza alle azioni sismiche.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. affidato l'incarico per il calcolo dell'indice di vulnerabilità sismica (spese a carico della propprietà dello stabile) 2. redatto ed approvato il calcolo dell'indice di vulnerabilità sismica; 3. eseguite le prove in situ ed in laboratorio sui materiali da costruzione (con spese a carico della proprietà dello stabile); 4. affidato l'incarico per la redazione del progetto definitivo di adeguamento dell'indice di vulnerabilità sismica (con spese a carico della proprietà dello stabile);

PROGETTO N. 03.03: CENTRI OPERATIVI DELLA MANUTENZIONE STRADALE E CASE CANTONIERE: LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE E DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE. ( € 50.000,00 )

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI 1) Realizzazione di interventi di straordinaria manutenzione finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza, eliminazione coperture in lastre di fibro-cemento con amianto, prevenzione incendi.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1. Redatti i progetti preliminari per il rinnovo delle coperture dei centri operativi della manutenzione stradale di Crema e di Gussola, con possibilità di realizzazione di impianti fotovoltaici. 2. In attesa conferma disponibilità del contributo da parte di regione Lombardia.

PROGETTO N. 04.01: POLO SCOLASTICO DI VIA PIACENZA – CREMA - ACCORDO QUADRO PER L'UTILIZZO DI AREE PER STRUTTURE SCOLASTICHE – COSTRUZIONE NUOVA SEDE DEL LICEO CLASSICO RACCHETTI.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI 1. Liquidazione rate per l'acquisto del terreno di via Piacenza già di proprietà del comune di Crema.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

180 1. Predisposta la determina di Impegno di spesa per la rata relativa all'anno 2013; 2. Liquidata la rata relativa all'anno 2013 il …..

PROGETTO N. 04.03: EX CASERMA GOITO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DEL COMPLESSO DI S. MONICA DESTINATO A UFFICI - COMPLETAMENTO I LOTTO E RISERVE DELL'IMPRESA

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI 1. Lavori di completamento del primo lotto funzionale dell’ex caserma Goito, monastero di S. Monica secondo la destinazione d’uso a uffici.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. lavori del primo stralcio funzionale in fase di completamento. 2. Lavori del secondo stralcio funzionale,(fornitura e posa di serramenti in legno e serramenti in ferro, fornitura e posa di ascensore) in corso di esecuzione. 3. Contenzioso con la ditta Redilcom, oggetto di risoluzione contrattuale per grave inadempienza, in attesa di definizione.

PROGETTO N. 04.06: IMMOBILE DI VIA MANZONI- CREMONA - (EX ISTITUTO SUORE M. DI S. DOROTEA). ACQUISTO E RISTRUTTURAZIONE DI IMMOBILE DA DESTINARE A NUOVA SEDE DELL'I.I.S. “EINAUDI”

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI • Acquisto e ristrutturazione di immobile per la formazione dei nuovi laboratori di cucina e sala per l’indirizzo di enogastronomia ed ospitalità alberghiera dell’istituto “Einaudi” • liquidazione rateo d'acquisto.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI - in fase di completamento i lavori di realizzazione dei laboratori di cucina e sala. - La rata di acquisto relativa all'anno 2013 sarà liquidata entro il 31 dicembre come previsto dall'atto di compravendita.

181

PATRIMONIO

PROGETTO N. 05.01: GESTIONE DEL PATRIMONIO.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI gestione degli immobili affittati dalla provincia per le proprie finalità istituzionali e liquidazione delle spese di locazione e di gestione

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI 1) controllate e liquidate le spese di locazione e gestione sostenute dalla provincia per scuole ed uffici relative al periodo considerato.

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PROVVEDITORATO

PROGETTO N° 09.01 FUNZIONAMENTO UFFICI SERVIZI ED ISTITUTI SCOLASTICI DI COMPETENZA PROVINCIALE

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI − Assicurare all’Ente la disponibilità di risorse strumentali e di servizi per il funzionamento di uffici, servizi ed istituti scolastici di competenza provinciale. − Erogazione di servizi di consumo Garantire la piena funzionalità degli uffici e dei servizi generali nonchè degli istituti scolastici di competenza provinciale.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI - L’attività ordinaria, nel periodo considerato, si è sviluppata attraverso le seguenti azioni nei limiti delle disponibilità di bilancio: - acquisto di beni mobili e complementi con monitoraggio della spesa e delle richieste avanzate dagli Istituti scolastici ai fini di un equilibrato utilizzo delle risorse; - acquisto/noleggio di automezzi per i Settori/Servizi provinciali con relativo monitoraggio dei costi al fine di consentire una razionalizzazione del parco mezzi; - approvvigionamento di carburanti vari per il funzionamento di tutti gli automezzi provinciali e relativo monitoraggio per il contenimento dei consumi; - interventi di gestione e manutenzione degli automezzi e relativo supporto ai referenti di Settore; - noleggio/acquisto di apparecchiature d’ufficio e loro manutenzione e relativo monitoraggio degli utilizzi per una razionalizzazione e contenimento dei costi; - gestione e controllo del servizio di telefonia e monitoraggio di utilizzi e costi; - gestione e controllo del contratto di appalto del servizio di pulizie degli edifici provinciali nonché interventi straordinari ed ampliamenti, con esecuzione periodica dei controlli a campione per la verifica del grado di esecuzione del servizio; - gestione e controllo del contratto di appalto del servizio di vigilanza, - approvvigionamento di vestiario ai dipendenti aventi diritto (Personale viabilità, Polizia locale, Messi ed Autisti, Tecnici….) con la gestione delle rispettive gare di appalto sulla base dell’apposito regolamento e delle risorse a disposizione che hanno imposto la revisione delle priorità di intervento; - approvvigionamento di materiale vario e di cancelleria con monitoraggio dei costi e relativi budget di settore; - approvvigionamento di volumi, giornali e riviste con priorità alle testate on line; - affidamento e gestione servizio traslochi e facchinaggio; - affidamento e gestione del servizio di distributori automatici di bevande e snaks in tutte le sedi dell’Ente; - gestione delle spese ed il servizio di lavorazione della corrispondenza dell’Ente (con esclusione delle sedi decentrate per le quali il Servizio gestisce le risorse economiche necessarie ); - gestione delle sale di S.Vitale e della sede decentrata di Crema e relativa manutenzione dell’impiantistica; - gestione della cassa economale; - gestione dei servizi di supporto interno quali il magazzino, la spedizione corrispondenza e pacchi con relativo monitoraggio di quantità e costi. 5. monitoraggio dei consumi e delle spese al fine di poter fornire dati necessari alla razionalizzazione del fabbisogno a supporto della struttura.

Nel corso dei primi otto mesi del 2013 il Servizio Provveditorato ha in particolare monitorato le seguenti attività: - SPESE DI SPEDIZIONE CORRISPONDENZA ISTITUZIONALE l tetto massimo di spesa per l'anno 2013 è allineato al target raggiunto nel 2012 pari a € 107.000,00 circa comprensivo di affrancatura per lettere, pacchi, invio telegrammi ecc. nonchè del costo del servizio riconosciuto a Poste Italiane sulla base della tariffe in corso.

183 Sono escluse spedizioni per progetti o iniziative che utilizzano fondi provenienti da altri soggetti esterni all'Ente, per le quali dovrà essere tassativamente prevista una spesa presuntiva negli atti di assunzione della spesa. I vari Settori sono stati sensibilizzati ad incentivare l'utilizzo degli strumenti informatici e di ogni altra iniziativa atta al contenimento dei costi.

STAMPANTI E FOTOCOPIATRICI A seguito della verifica, di concerto con il CED, è stata fotto un censimento del numero delle stampanti personali a disposizione di ogni settore, della loro ubicazione e del numero di copie fatte da ciascuna e per raggiungere l'obiettivo della loro rimozione e sostituzione con stampanti multifunzione, è proseguito il collegamento dei vari PC in dotazione alle stampanti di rete multifunzione (copiatrice, scanner, stampante), mantenendo per ogni Settore/piano una/due stampanti di servizio da utilizzare in caso di guasto o altre necessità (es. di privacy..ecc.). Si sono ridotte le apparecchiature per circa il 50% delle dotazioni 2012. Alla scadenza di contratti di noleggio o in occasione di sostituzione di stampanti di proprietà sono state sistemate stampanti di rete multifunzione. Tutte le apparecchiature di riproduzione sono state impostate prioritariamente con le funzioni bianco/nero e fronte/retro.

BENI A MAGAZZINO E' stato quantificato il limite di spesa di massima rapportata ad un budget per Settore sulla base dei dati monitorati fino al mese di ottobre 2012 e calcolati in proiezione dell'intero anno. Nel 2013 tale target è tuttavia ridimensionato sulla base delle effettive risorse di bilancio.

GESTIONE PARCO AUTOMEZZI E CARBURANTE L'art. 5 comma 2 del DL 95/2012 (ora L. 135/2012) dispone che non possono essere effettuate “ ..spese di ammontare superiore al 50% della spesa sostenuta nell'anno 2011 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture ...omissis .. il predetto limite può essere derogato solo per l'anno 2013, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali già in essere ...omissis … La predetta disposizione non si applica alle autovetture utilizzate … omissis .. per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica ...”. La norma salvaguarda solo l'attività di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica della Polizia Locale per la sua valenza istituzionale; questo corpo, quindi, è l'unico da considerare esonerato dal limite imposto dalla legge 135/2012. Conseguentemente il taglio delle spese sostenute nel 2011, che riguarda le sole autovetture, esclusi quindi i mezzi in dotazione al personale della viabilità,dovrà essere indirizzato soprattutto al numero delle autovetture di proprietà individuando quali e, soprattutto, quante autovetture potranno essere mantenute in esercizio. I contratti di noleggio delle autovetture in scadenza nel 2013 (per i mesi riferiti a questa relazione) non sono stati rinnovati. E' stata valutata la possibilità di acquisire mezzi immatricolati autocarro posto che la norma definisce il rigore solo per le autovetture. Per le vetture di proprietà che potranno essere mantenute in esercizio sono state calcolate le spese fisse di gestione quali bollo e assicurazione, nonché il canone di manutenzione. La differenza tra il budget stabilito dalla legge (50% della spesa 2011) e detto importo ha generato l'importo massimo di spesa per i carburanti. Considerando che la disponibilità complessiva di carburante nell'arco di un anno è fortemente condizionata anche dai prezzi imposti dalle compagnie petrolifere, in continuo aumento e dall'aliquota IVA, è stato implementato un sistema di controllo e monitoraggio dei consumi di carburante che sono stati centellinati costantemente dai singoli settori, fin dall'inizio dell'anno, attuando le necessarie azioni di riorganizzazione dei servizi,

VESTIARIO

184 A seguito delle ridotte disponibilità di bilancio, pur tenendo in debita considerazione le necessità di appannaggio, e con l'obiettivo di contenere tale voce di spesa, si è proceduto con un'indagine capillare presso le maestranze che hanno diritto agli appannaggi alla verifica dei capi capi che possono essere utilizzati per periodi più lunghi rispetto a quelli previsti dalle scadenze dei regolamenti mantenendo comunque adeguate caratteristiche di decoro e di funzionalità. Particolare attenzione è stata riservata alla fornitura di appannaggio al personale avente diritto per regolamento regionale e/o per normative in materia di sicurezza le cui scadenze matureranno nel corso del 2013.

PULIZIE Le ditte che attualmente gestiscono il sevizio, in modo particolare le cooperative sociali, hanno dato la loro disponibilità al rinnovo dei contratti alle medesime condizioni economiche degli anni precedenti; in relazione alla disponibilità di bilancio 2013 si è rimodulata la periodicità degli interventi anche quelli quotidiani.

SERVIZIO DI VIGILANZA Dopo aver verificato la normativa di settore e l'interpretazione ministeriale che evidenzia la non discendenza diretta del servizio di vigilanza dall'applicazione della l 23/96, considerandolo attività di natura discrezionale per l'Ente, si é concordato con l'attuale aggiudicatario la prosecuzione per un anno del contratto in essere. Al fine di contenere maggiormente detta voce di spesa e per rispettare i limiti delle disponibilità di bilancio sono state adottate le seguenti limitazioni: -interruzione del servizio di guardiania presso gli istituti scolastici provinciali, stante la non obbligatorietà della prestazione medesima ; -interruzione del servizio di guardiania presso alcuni uffici provinciali, quanto meno quelli che appaiono meglio dotati di requisiti di sicurezza passiva, limitando il servizio agli uffici più esposti, quali quelli di via Dante o di via della Conca presso il porto canale. E' stato richiesto il ricorso a finanziamenti autonomi da parte di alcuni settori, tramite l'utilizzo di risorse proprie.

TELEFONIA MOBILE La Giunta provinciale, con proprio atto n. 421 del 27.9.2008, esecutivo, ha approvato i criteri per l’uso e l’assegnazione delle apparecchiature di telefonia e di strumenti per la connettività IP da rete mobile. La Provincia di Cremona nel giugno del 2011 ha adottato la convenzione CONSIP telefonia mobile 5, che prevede la creazione di una rete costituita da un certo numero di telefoni cellulari che dialogano tra loro ad una tariffa estremamente conveniente. Tale convenzione non permette, in generale, l’utilizzo dei terminali per telefonate da effettuarsi al di fuori della rete, se non per quelle destinazioni individuate in una lista predefinita approntata dall’Ente. Restano esclusi dal blocco gli Amministratori, i Dirigenti ed alcuni terminali per ragioni di reperibilità ed urgenza (soluzione open). A settembre 2012 risultano attive 264 utenze, di cui 210 di fonia e 54 dati; nelle utenze di fonia gli Amministratori, i Dirigenti ed il CED dispongono anche di scarico dati. Per il 2013 si ritiene di perseguire l’obiettivo di non aumentare le utenze della rete, e di contenere le richieste di apparecchiature e relative connessioni (rete, dati, fonia) al fine di evitare l'aumento dei costi di gestione e manutenzione. Si procederà a verificare e monitorare gli apparati per la connettività , terminali OPEN e delle connessioni dati che dovessero risultare sottoutilizzati per valutarne l'eventuale dismissione.

GIORNALI E RIVISTE Si conferma l'utilizzo condiviso di testate online dei quotidiani di interesse. Attualmente la spesa è di circa € 6.100,00 (compresi abbonamenti per i gruppi consiliari e la rivista agra press) e di non rinnovare gli abbonamenti ai quotidiani di partito.

In particolare nella prima parte del 2013 si è provveduto : − al completamento trasferimento uffici di c.so Vittorio Emanuele II, dal 28 al 17; −

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Oltre al funzionamento di uffici e servizi la Provincia ha fra i propri compiti istituzionali l'arredo degli spazi per l’espletamento delle attività didattiche di tutti gli Istituti scolastici di secondo grado che sul territorio provinciale risultano n 18 che esplicano la loro attività in 61 edifici fra sedi principali e secondarie (comprese le palestre ed i laboratori dei corsi turistico alberghieri). A supporto di tale attività il Servizio Provveditorato si occupa di: - fornitura dei prodotti di pulizia e cancelleria; - controllo e liquidazione del traffico telefonico delle linee telefoniche per l’attività didattica; - gestione servizio di vigilanza degli edifici scolastici; - gestione servizio di pulizia di fine cantiere; - fornitura dell’arredo di aule e segreterie attraverso acquisti per rinnovo o arredo di nuovi spazi sulla base dei dati ricavati dal monitoraggio quali/quantitativo degli arredi stessi; - gestione di traslochi vari per le nuove necessità segnalate da vari Istituti scolastici per riorganizzazione e/o ampliamento del numero delle classi; - fornitura arredo dell’Ufficio scolastico provinciale.

Nel 2013 sarà data continuità all'impegno per il contenimento dei costi, la razionalizzazione delle spese, nonché l'attenzione alle caratteristiche dei beni e dei servizi in termini di ecocompatibilità, sarà data continuità all'utilizzo delle piattaforme informatiche regionali e nazionali per gli acquisti e per le indizioni delle gare sotto soglia comunitaria.

GESTIONE IMMOBILI

LOCAZIONI Nel corso del primo semestre 2013 sono stati gestiti i seguenti contratti di locazione:

LOCAZIONI PASSIVE - Immobile Viale Trento e Trieste - Complesso San Luca – Cremona, aule per istituto scolastico - Fabbricato via Santa Maria della Croce, 10 - Crema, aule per istituto scolastico - Impianti sportivi via Valsecchi – Crema, impianti sportivi per uso scolastico - Impianti sportivi di Via Bottesini, 4 – Crema, impianti sportivi per uso scolastico - Cascina Gallotta di Sotto – Castelleone (CR), fondo rustico per esercitazioni scolastiche - Cascina Gallotta di Sotto - Castelleone (CR), estensione - fondo rustico per esercitazioni scolastiche - Fabbricato di via Bovis ex scuola media – Pandino (CR), aule per uso scolastico - Istituto Canossiane - Via Pesadori, Crema - lotto 2 - aule per uso scolastico - Istitituto Canossiane - Via Pesadori, Crema – lotto1 - aule per uso scolastico - Istituto Canossiane - Via Pesadori, Crema – lotto1, estensione - aule per uso scolastico - Fabbricato di via Libero Comune, 13 - Crema - aule per uso scolastico - Locali Trattoria "Pensiero felice", Crema - locali per esercitazioni scolastiche - Locali Parrocchia S. Bartolomeo dei morti, Crema - locali per esercitazioni scolastiche - Istituto Sacra Famiglia, Cremona - aule per uso scolastico - Agriturismo Cascina Nuova, Cremona - locali per esercitazioni scolastiche - Centro Sportivo Stradivari, Cremona - locali per esercitazioni scolastiche - Immobile di Via Dante 134, Cremona – Lotto 1 - Attività istituzionale uffici - Immobile di Via Dante 134, Cremona – Lotto 2 - Attività istituzionale uffici - Immobile di Via Dante 134, Cremona - Lotto 3 - Attività istituzionale uffici - Fabbricato Zucchi Falcina, Soresina - aule per uso scolastico - Locali di Via Riva Fredda, 12 - Crema - aule per uso scolastico - Area in Gombito – Gombito (CR), Ricovero veicoli e macchinari - IMMOBILE di p.zza XXIV Maggio n.1 (ex Provveditorato agli Studi), Cremona - Attività istituzionale uffici - IMMOBILE di corso Vittorio Emanuele n.28 - terra e primo – Cremona -Attività istituzionale uffici - IMMOBILE di via Matteotti n.39 (Pal. Vimercati), Crema - Attività istituzionale uffici - IMMOBILE di via Cairoli n. 12, Casalmaggiore (CR) - Attività istituzionale uffici

186 - IMMOBILE di corso Vittorio Emanuele n.21 (13) ex Genio Civile, Cremona - Attività istituzionale uffici - IMMOBILE di corso Vittorio Emanuele n.17 (Pal. Tinti-Pallavicino), Cremona - Attività istituzionale uffici - IMMOBILE di via Bellarocca n.7/9, Cremona - Attività istituzionale uffici - IMMOBILE di via Belfuso n.4/6, Cremona - Attività istituzionale uffici

Si evidenzia che si è proceduto: • al rinnovo seennale della locazione per il primo lotto dell'immobile sede degli uffici provinciali in Cremona via Dante n.134 • al rinnovo biennale della locazione delle due strutture sportive presso l'Oratorio San Luigi in Crema

LOCAZIONI ATTIVE − IMMOBILE di corso Vittorio Emanuele n.28 , piano secondo, Cremona – (uffici in sublocazione all'ATO) - predisposizione atti • PALAZZO STANGA TRECCO - Via Palestro Cremona (locali ad uso uffici in comodato alla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona onlus) - predisposizione atti

ALIENAZIONI Nel corso del primo semestre 2013 sono state attivate le seguenti pratiche per l'alienazione degli immobili inseriti nel piano delle alienazioni e di seguito indicati: reliquati/terreni Comune di Sergnano foglio 7 mappale 457 - atto n. 63614 raccolta n. 16339 - registrato a crema il 24.01.2013 al n.270 serie 1T - notaio Dott. Giovanni Barbaglio; pratiche in lavorazione: - Comune di Annicco particelle 246, 247, 248, 249, 250 foglio 13 - Comune di Annicco particelle 46, 75 foglio 8 e le particelle 251, 252 foglio 13 - Comune di Cremosano foglio 7 ex sp.n.2 - Comune di Annicco foglio 13 mappale 253 - Comune di Pandino foglio 22 mappale 691 (a breve sarà pubblicato il bando di gara per l'alienazione); - Comune di Castel Gabbiano foglio n.1 mappale 273 e 274 - Comune di Offanengo particelle 413 e 415 foglio 10; - Comune di Ripalta Arpina particelle 93 (in parte), 117, 194, 118, 94 foglio 8; - Comune di Pandino particelle 722, 721, 723 foglio 22

Inoltre: 1. è stato gestito l'incarico – con predisposizione dei relativi atti – conferito a professionista esterno per la redazione del tipo mappale e accatastamento per la casa cantoniera di Cicognolo e Palazzo Stanga Trecco in Cremona; 2. alla revisione delle stime delle case cantoniere di Cicognolo, Torre de' Picenardi, Calvatone, San Giovanni in Croce, nonché alla predisposizione degli atti e del bando per alienazione; 3. alla pubblicazione di avviso di manifestazione di interesse per il terreno il Comune di Pandino; 4. alla richiesta di manifestazione di interesse culturale e di autorizzazione alla vendita per il Centro culturale ex Chiesa di San Vitale e per il CR Forma di Cremona/Crema 5. alla determinazione delle quote millesimali di utilizzo, negli immobili con più locatari per la corretta ripartizione delle spese di gestione delle parti comuni.

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.11

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VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.11

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 12“AGRICOLTURA CACCIA E PESCA”

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PROGRAMMA N.12: AGRICOLTURA CACCIA E PESCA RESPONSABILE: DR. AZZONI ANDREA

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01.01 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. AZZONI ANDREA Sviluppo della competitività del settore agricolo - potenziamento capitale umano

Si inserisce in questo progetto: a- la sensibilizzazione e l’insediamento dei giovani imprenditori All’interno delle varie misure del PSR 2007-2013 la misura 112 “insediamento giovani agricoltori” garantisce un finanziamento al primo insediamento dei giovani in azienda. Questa attività importantissima per garantire il ricambio generazionale viene realizzata attraverso l’accompagnamento tecnico e amministrativo, dal momento della domanda sino alla eventuale liquidazione o erogazione del premio. La gestione avviene attraverso il SIARL . b- la valutazione ed il controllo con efficacia ed efficienza dei progetti formativi In particolare, attraverso la misura del PSR 2007-13 n. 111” formazione, informazione e diffusione della conoscenza” e 331 “formazione e informazione degli operatori economici che rientrano nell’Asse 3” sono finanziati progetti realizzati da soggetti esterni, enti formazione accreditati presso la Regione Lombardia relativamente alla sottomisura 111 A “formazione” e 331 formazione. Per la 111B “informazione e diffusione della conoscenza” e 331 informazione Asse 3, vengono finanziati progetti su domande provenienti da enti esterni quali Organizzazioni professionali ed associative agricole, enti ed organismi privati riconosciuti idonei ecc. All’interno della sottomisura B viene realizzata l’attività svolta, direttamente a livello Provinciale, di informazione e diffusione della conoscenza. In questo ambito trova spazio la realizzazione della rivista trimestrale “La Sentinella Agricola” o altre pubblicazioni che vengono decise anno per anno sulla base delle esigenze di informazione che provengono dal mondo agricolo c- il riconoscimento delle qualifiche previste dalla normativa in ambito agricolo (tesserini fitosanitari, iap, tartufi, complementarietà, biologico, fattorie didattiche) La Provincia ai sensi della normativa comunitaria (Reg. Ce 834/2007 e s.m.i) provvede alle attività relative alla tenuta dell' Albo Provinciale delle imprese agricole che si sono impegnate all'introduzione e conversione del proprio ordinamento produttivo secondo il metodo biologico. Ai sensi della D.P.R. 290/01, della Dir. Cee 91/414 e del DPR 1255/68 si deve provvedere al rilascio delle autorizzazioni alla raccolta dei tartufi e al rilascio dei patentini per l'acquisto e l'uso dei presidi fitosanitari. L'attività consiste nel coordinamento delle iniziative di formazione, nell'organizzazione delle sedute d'esame, nel rilascio dei tesserini e nella vidimazione annuale dei tesserini per la raccolta dei tartufi. Per quanto concerne le fattorie didattiche si tratta di un’azienda agricola/agrituristica che si impegna, oltre che nell’attività produttiva tradizionale, anche in quella didattico formativa. Per poter ottenere il riconoscimento devono dimostrare particolari requisiti verificati in sede di istruttoria della domanda. Oltre al decreto di riconoscimento l’attività consiste nel coordinamento delle fattorie didattiche, nel controllo annuale di verifica di mantenimento dei requisiti, nella loro promozione. Rilascio qualifica Imprenditore Agricolo Professionale si procede al riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale ai sensi del d. lgs 99/04 e del d.lgs 101/05, alla verifica dei riconoscimenti rilasciati in base alla L.R. 18/74 ed ai controlli previsti dal DPR 445/00. Viene effettuata un'istruttoria tecnica amministrativa volta a verificare il possesso di una serie di requisiti che danno diritto al riconoscimento. Il settore provvede inoltre all'istruttoria delle domande di riconoscimento della qualifica di imprenditore agrituristico tramite il rilascio e le variazioni di certificati di connessione; attività informative-divulgative; verifiche del rispetto-mantenimento dei requisiti che hanno determinato il rilascio del certificato di cui trattasi; verifica a campione delle aziende agrituristiche attive/autorizzate sul territorio provinciale.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI a - la sensibilizzazione e l’insediamento dei giovani imprenditori

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Nell’anno 2013 è proseguita l’attività del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 relativo alla misura: Misura 112 “Insediamento di giovani agricoltori” . L’attività è stato dedicata all’istruttoria delle domande presentate, al collaudo delle domande ammesse a finanziamento negli anni precedenti ed alla compilazione degli elenchi di liquidazione da inviare all’Organismo Pagatore Regionale per la liquidazione dei premi da fondi FEOGA ed all’effettuazione di controlli in loco, previsti dalle disposizioni attuative, su imprese estratte a campione direttamente dall’Organismo Pagatore Regionale. In merito all’attività attualmente sono state - rilasciati n.6 verbali di istruttoria - rilasciati n.4 verbali di erogazione del premio - inserite in elenchi di liquidazione n. 4 posizioni per un ammontare di Euro 56.000,00 I riparti effettuati da Regione Lombardia hanno consentito l’ammissione alla concessione dei benefici di legge di n. 8 istanze con esito istruttorio favorevole inserite in graduatoria per un ammontare di Euro 144.000,00 corrispondente alla totale copertura finanziaria di quanto richiesto. b- la valutazione ed il controllo con efficacia ed efficienza dei progetti formativi La misura del PSR 2007-13 n. 111” formazione, informazione e diffusione della conoscenza”: per le attività da svolgersi nel 2013 il termine delle domande era fissato per il 25 luglio e sono state presentate 14 domande. Per la sottomisura B “informazione e diffusione della conoscenza” attività diretta è stata predisposta la domanda di finanziamento alla Regione Lombardia per la pubblicazione de “La Sentinella Agricola”. Sono stati emessi n. 6 verbali di validazione della rendicontazione finale. Relativamente alla Misura 331 sono state ricevute 5 domande relative alla sottomisura A “Formazione” e 2 domande relative alla sottomisura B “informazione”.; per le stesse sono già stati redatti i relativi verbali d’istruttoria tecnico-amministrativa. ed effettuati i collaudi. c- il riconoscimento delle qualifiche previste dalla normativa in ambito agricolo (tesserini fitosanitari, iap, tartufi, connessione, biologico, fattorie didattiche) Sono state effettuate n. 10 sessioni di esame con il relativo rilascio di n. 501 tesserini fitosanitari per l’acquisto e l’impiego di prodotti fitosanitari molto tossici, tossici e nocivi. E’stata effettuata una sessione d’esame per il rilascio dell’autorizzazione alla raccolta dei tartufi, sono stati rilasciati n. 3 nuovi tesserini; è continuata inoltre l’attività di vidimazione dei tesserini in corso di validità Per l’iscrizione delle aziende agricole all’albo regionale e provinciale delle aziende biologiche sono state effettuate le istruttorie per 24 aziende tra nuovi aderenti e variazioni. In relazione alle fattorie didattiche è stato predisposto ed inviato in Regione l’elenco provinciale in data 28/06/2013.

Il Servizio Produzioni Animali ed UMA nel corso dell’anno 2013 ha rilasciato 51 nuove qualifiche di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) ed ha effettuato 26 revoche di riconoscimento definitivo per mancanza di uno o più requisiti. Nel corso del 2013 si è poi proceduto all’invio a tutti gli imprenditori agricoli professionali di una dichiarazione sostitutiva (n.285 fino a luglio) da compilare per poter permettere il controllo sui mantenimenti dei requisiti; stante le importanti implicazioni sulle agevolazioni fiscali e creditizie ad essi riconosciute; di queste ne vengono poi controllate il 20%.

Per quanto concerne il rilascio della qualifica di operatore agrituristico ai sensi della nuova Legge Regionale n. 31/08 Testo Unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale – titolo X “ Disciplina Regionale dell’Agriturismo”si sta provvedendo all’ effettuazione dei controlli amministrativi volti a verificare il possesso ed il mantenimento dei requisiti oggettivi e soggettivi di tutte le imprese già in possesso di un certificato di complementarietà ora connessione congiuntamente al rilascio delle certificazioni ex- novo; si è istituito l’Elenco degli Operatori Agrituristici ed ai soggetti in possesso dei requisiti viene rilasciato un certificato di iscrizione al predetto Albo ed il contestuale aggiornamento a SIARL; dell’Osservatorio Regionale dell’Agriturismo istituito da Regione Lombardia “Sistemi Rurali”.

191 - Aziende a cui sono stati rilasciati nuovi certificati di connessione o effettuati aggiornamenti a precedenti certificati n. 5 - Certificati di iscrizione Elenco Operatori Agrituristici n. 4 - Osservatorio Regionale Agriturismo n.aggiornamenti n.5

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01.02 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. ANDREA AZZONI Sviluppo della competitività del settore agricolo - potenziamento capitale fisico e innovazione

Si inserisce in questo progetto la gestione: a) di valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti in apicoltura. In base al Reg. CE n. 1234/2007 ed alla legge 313/04 vengono attuate misure di sostegno dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura: a) assistenza tecnica, b) lotta alla varroa, c) razionalizzazione della transumanza, d) sostegno all’ammodernamento dei laboratori di analisi del miele, e) ripopolamento del patrimonio apistico, f) collaborazione nel quadro di programmi di ricerca in materia di apicoltura; in attuazione dei regolamenti comunitari il Ministero per le politiche agricole, agroalimentari e forestali (vds. d.m. 23 gennaio 2006) predispone il programma nazionale triennale, che si compone di sottoprogrammi elaborati ogni tre anni dalle regioni (che possono rivedere il programma annualmente); Regione Lombardia ha stabilito con il proprio programma regionale triennale (d.g.r. 11293/2010 ) le linee generali per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura, da attuare mediante l’approvazione di stralci annuali di attuazione (piano annuale). Il piano annuale, sentite anche le associazioni dei produttori apistici, individua le misure prioritarie oggetto di sostegno finanziario nella campagna interessata e la ripartizione delle risorse ad esse destinate. L’Organismo Pagatore Regionale Lombardia (OPR) è il soggetto responsabile per l’autorizzazione, l’esecuzione, la contabilizzazione dei pagamenti e per l’effettuazione dei controlli, ma ha delegato alle Province, sulla base di convenzione, le funzioni connesse alle attività di ricezione e istruttoria tecnico- amministrativa delle domande, esecuzione dei controlli in loco e verifica amministrativa della documentazione fornita in sede di rendicontazione (giustificativi di spesa). b) di valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti nelle aziende agricole. All’interno del PSR 2007-2013 la misura con la spesa più alta in termini di investimento e contributo erogato è rappresentata dalla Misura 121 “ammodernamento delle aziende agricole” e dalla Misura 121A “ammodernamento delle aziende agricole del comparto lattiero- caseario ” che in provincia di Cremona vista l’alta specializzazione e la dimensione aziendale superiore alla media regionale trova sempre un notevole riscontro positivi in termini di domande. Nell’anno 2011 è stato inoltre aperto il bando Mis.121 Nitrati ” “ammodernamento delle aziende agricole - Interventi per la gestione degli effluenti di allevamento” finalizzato a consentire l’adeguamento delle strutture di stoccaggio . Il Settore ha provveduto, quindi , ai sensi del manuale delle procedure e dei controlli dell’Organismo Pagatore Regionale e delle disposizioni attuative di misura, all’istruttoria delle varianti delle domande già beneficiare di contributi, all’accertamento ed ai controlli previsti relativamente alle domande di collaudo onde consentire la liquidazione del contributo alle aziende da parte dell’OPR. c) di valutazione, controllo e liquidazione delle aziende agricole colpite da calamità: la Provincia ai sensi del d.lgs. n. 102/04 che abroga la L.185/92 e su delega del MI.PAF e della Regione Lombardia provvede, nel caso si verifichi una calamità naturale, alla delimitazione dell'area danneggiata e alla quantificazione del danno subito entro 45 giorni dalla segnalazione dell’'evento. Tale delimitazione viene inviata alla Regione Lombardia. Successivamente sulla base dei fondi concessi dal Ministero, la Provincia, su formale istanza dell'allevatore, provvede poi alla quantificazione dei contributi da erogare ed alle attività di controllo. quindi direttamente alla comunicazione dei benefici e alla loro liquidazione in seguito a controllo amministrativo e sul campo.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

192 a) di valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti in apicoltura Nel corso dell’anno 2013 sono stati collaudati n° 3 interventi di miglioramento del patrimonio apistico ex reg.CE 1234/2007 e n° 1 intervento per l’ammodernamento dei laboratori di smielatura. b) di valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti nelle aziende agricole. Nell’anno 2013 è proseguita l’attività del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 relativamente alla Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”. Allo stato attuale il bando è chiuso; l’ufficio ha pertanto provveduto, ai sensi del manuale delle procedure e dei controlli dell’Organismo Pagatore Regionale e del Reg. CE 1698/05, all’accertamento ed ai controlli finalizzati alla liquidazione dei contributi di istanze istruite favorevolmente ed ammesse a finanziamento negli anni precedenti, sia secondo la modalità del conto capitale che di quella del conto interessi; ha provveduto infine all’inserimento delle pratiche collaudate nei relativi elenchi di liquidazione. In particolare per quanto concerne l’attività svolta nei primi sette mesi dell’anno sono stati effettuati n. 21 collaudi per un ammontare di Euro 1.714.211,00. Regione Lombardia con un riparto aggiuntivo ha finanziato ulteriori n.14 posizioni di una graduatoria che comprendeva n. 44 posizioni per un ammontare di Euro 956.550,61. Restano pertanto in attesa di finanziamento n. 30 Ditte con una richiesta di contributo pari ad Euro 2.305.022,79. Relativamente al bando dedicato al comparto lattiero- caseario denominato Mis.121 Sottomisura A si è provveduto all’effettuazione di n. 25 collaudi per un ammontare di Euro 2.535.008,89. Sono stati inoltre effettuati controlli in “situ” relativi alla verifica delle dichiarazioni rese al momento della presentazione della domanda su n. 5 imprese agricole beneficiarie dei contributi. Si è provveduto infine all’effettuazione di n. 5 controlli ex- post di cui n.3 a carico di aziende finanziate con la precedente programmazione del P.S.R ( la 2000-2006) . Infine a carico del bando specifico della Mis.121 “Interventi per la gestione sostenibile degli effluenti di allevamento” dedicato appunto all’adeguamento delle strutture di stoccaggio e all’ annessa dotazione impiantistica onde consentire alle aziende agricole di ottemperare alle conformità richieste dalla Direttiva Nitrati, gli uffici si sono concentrati nell’attività di collaudo di n.5 aziende per un importo pari ad Euro 238.761,10. E’ stato inoltre effettuato n. 1 collaudi per un ammontare di Euro 23.039,34 nell’ambito della Misura 121 attivata sul P.S.L. dal GAL Oglio – Po. c) di valutazione, controllo e liquidazione delle aziende agricole colpite da calamità. Il Servizio ha effettuato n. 2 delimitazioni di aree oggetto di n. 2 eventi calamitosi di natura eccezionale denominati piogge incessanti della primavera e grandinata/ tromba d’aria del 13 Luglio 2013 per i quali è stata inviata Regione Lombardia la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale. Per il primo evento, di cui sopra, il riconoscimento è stato richiesto sull’intero territorio provinciale, mentre per quanto riguarda la grandinata/tromba d’aria la richiesta riguarda: - le aziende agricole ricadenti in n.27 Comuni della Provincia - Consorzi di bonifica che hanno riportato danni alle infrastrutture in n.5 Comuni. I danni stimati per le aziende agricole a carico delle colture ammontano ad Euro 16.210.042,05 pari al 74,48% della P.L.V. di riferimento e ad Euro 10.134.400 per le strutture agrarie pari al 47% della P.L.V. di riferimento per il territorio; i danni dei Consorzi a carico delle infrastrutture di bonifica ed irrigazione ad Euro 880.000,00. Sono stati inoltre approvati n.3 progetti al Consorzio di Bonifica Dugali, Naviglio, Adda - Serio per il ripristino dei danni conseguenti all’evento climatico avverso denominato”piogge dal 01/05/2010 al 19/05/2010” per un ammontare complessivo di Euro 490.000,00

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01.03 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR.ANDREA AZZONI

Sviluppo della competitività del settore agricolo - tentativi di conciliazione. Si inserisce in questo progetto tutta la gestione della legge 203/82 che regola dal 1982 la disciplina dell’affitto dei fondi rustici. La Provincia, a cui sono state trasferite le funzioni dalla Regione ex L.R. 11/98,

193 è l’organo che sovrintende alcune delle norme fondamentali della legge e, in ultima analisi determina il passaggio o no delle controversie alle Sezioni specializzate del Tribunale Agrario. Le mansioni relative alla gestione della legge n. 203/82 comprendono: 1- Commissione Tecnica Provinciale, presieduta dal dirigente del Settore, – che determina annualmente entro il 31 agosto i coefficienti di adeguamento dei canoni di affitto dei fondi rustici vigenti nella provincia (articolo 10). 2- tentativo di conciliazione delle parti ai sensi dell’art. 46, prima che si inizi un’azione legale per: risoluzione del contratto e condanna al rilascio del fondo, morosità, indennizzo per terreni agricoli che abbiano variato destinazione, ecc.; 3- tentativo di conciliazione ai sensi dell’articolo 16 e 17 – facoltà dell’affittuario di eseguire miglioramenti e determinazione di indennità dei miglioramenti medesimi.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Sono stati effettuati 31 tentativi di conciliazione relativamente alla normativa sui contratti agrari. Si è proceduto inoltre a riunire la Commissione tecnica provinciale costituita per la determinazione dell’aggiornamento annuale dei canoni di affitto ai sensi dell’art. 10 della medesima legge (in data 29 maggio 2013).

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01.04 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR ANDREA AZZONI Sviluppo della competitività del settore agricolo - promozione qualità delle produzioni e conoscenza prodotto tipico di qualità

Si inserisce in questo progetto la promozione della qualità alimentare. L’Autorità competente per la presentazione in Commissione Europea delle richieste di registrazione di prodotti agroalimentari nelle categorie DOP (Denominazione d’Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) è il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. La normativa di riferimento è il Regolamento (CE) n. 510/2006, il Regolamento (CE) n. 1898/2006 e il Decreto Ministeriale 21 maggio 2007. La Provincia ha la funzione di predisporre un parere da inviare in Regione sulle istanze di riconoscimento di nuovi DOP, IGP e prodotti agroalimentari tradizionali, affianca e promuove le istanze che nascono dal territorio volte al riconoscimento della tipicità del prodotto. Inoltre effettua l’istruttoria, controllo e liquidazione delle domande di adesione alla Misura 132 “sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare”. La Misura inserita nell’asse 1 del PSR 2007-2013 premia in provincia di Cremona le aziende con zootecnia biologica.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI Sono state effettuate le istruttorie sulle domande di conferma e nuove domande sulla misura 132. Ad oggi è presente una sola domanda di conferma ma il termine scade il 30/09/2013. Sono state ricevute 6 domande di collaudo già concluse nei tempi. E’ stato predisposto 1 parere relativamente alla variazione del disciplinare del Gorgonzola DOP.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 02.01 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR ANDREA AZZONI valorizzazione agroambientale – supporto sviluppo sostenibile attività agricole/produttive

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di a- valutazione, controllo e liquidazione degli impegni per l'introduzione di misure agroambientali Con l’attivazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale approvato dalla Commissione Europea il 19 Settembre 2007 si è dato seguito all’apertura delle misure 214”pagamenti agroambientali”, 216 “interventi non produttivi”, e si chiuderanno le istruttorie sui trascinamenti di spesa sul Reg. Cee 2078 “pagamenti

194 agroambientali”. L’attività seppur ridotta rispetto alla precedente programmazione comunitaria rimane numericamente l’attività prioritaria con 795 domande sulle quali vengono svolte l’istruttoria, il controllo amministrativo, il controllo in loco su un campione rappresentativo e la liquidazione. Dal 2008 i controlli in loco sono parzialmente sovrapposti ai controlli condizionalità e dovranno essere totalmente svolti con l’ausilio del GPS con misurazione diretta in campo di tutte le superfici oggetto di aiuto. I controlli in loco o amministrativi possono portare anche all’irrogazione di sanzioni amministrative ai sensi del Reg. Cee 898/92 b – di corretta applicazione degli strumenti di pianificazione territoriale (l.r 12/05,- progetti concordati, VIA, PGT) In relazione alla VIA il settore supporta il settore Territorio sui relativi pareri inerenti gli impatti sul territorio dei nuovi insediamenti produttivi sia agricoli che industriali, opere stradali ecc. sugli aspetti ambientali e di pianificazione territoriale (Piano di Indirizzo Forestale, Piano faunistico Venatorio, Piano Rifiuti, Piano cave). La stessa procedura viene utilizzata per il pareri sulle procedure di approvazione e delle varianti sui PGT. In relazione ai Progetti Concordati, questa è una nuova modalità di adesione al PSR prevista dalla nuova programmazione regionale in cui l’adesione non avviene all’interno di un progetto di filiera o di area che coinvolge partners diversi sul territorio. La provincia ha il compito di valutare in prima istanza i progetti, di trasmettere in Regione la valutazione, di monitorare lo stato del progetto, di valutare le istanze sulle singole misure, di valutare il raggiungimento degli obiettivi e la concessione di eventuali proroghe o varianti. c- di supporto dell'utilizzo sostenibile degli effluenti da allevamento (pua) Con l’attivazione in Regione Lombardia della Direttiva Nitrati e la definizione delle nuove aree vulnerabili la provincia è attiva nell’opera di divulgazione degli obblighi derivanti dalle nuove norme e nell’istruttoria dei PUA presentati all’interno delle domande di Autorizzazione Integrata Ambientale per le quali la provincia di Cremona è l’autorità competente.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI a -valutazione, controllo e liquidazione degli impegni per l'introduzione di misure agroambientali Per quanto concerne la misura 214 (prati, siepi, filari, ecc) per l’anno 2013 era prevista la possibilità di nuove domande solo per le azioni F e G per le quali non sono pervenute domande iniziali. Sono state ricevute 756 domande di conferma e aggiornamento per le quali non è ancora attiva la procedura d’istruttoria. Con riferimento alle domande già in essere, l’attività del servizio si è svolta come di seguito specificato: - completamento delle istruttorie di saldo del premio (50%), con redazione del relativo elenco di pagamento, per un totale di 708 domande. - completamento delle procedure di recupero sulle difformità di superficie - sono ancora in corso procedure di verifica in ordine alle aziende con problemi di “refresh”, particelle dichiarative, ecc.

Per quanto concerne la misura 216 (fontanili, aree umide, siepi, filari, ecc) per l’anno 2013 non è prevista l’attivazione, mentre è stata concessa la proroga per n. 4 domande. sono state liquidate n. 10 domande relative al 2011 e n. 1 al 2012.

b – di corretta applicazione degli strumenti di pianificazione territoriale (l.r 12/05, via, pgt- progetti concordati Per quanto concerne le certificazioni per la dismissione degli edifici e delle aree non più destinate ad uso agricolo non sono pervenute richieste di parere. - Sono stati analizzati e rilasciati 12 pareri al Settore territorio sui PGT dei comuni che hanno presentato richiesta di parere in provincia. - E’ proseguita l’attività di monitoraggio sui 4 progetti concordati approvati in provincia. - Sono stati rilasciati 5 pareri sulle VIA c- di supporto dell'utilizzo sostenibile degli effluenti da allevamento (pua) l’attività sui POA/PUA si è incentrata sulla divulgazione della nuova procedura SIARL, alla partecipazione ai corsi di formazione ed all’analisi dei POA/PUA inserite nelle domande AIA.

195 Gli uffici sono stati particolarmente impegnati a supporto di comuni, tecnici ed agricoltori in particolare nei mesi di gennaio e febbraio durante il periodo di divieto di spandimento, e a partire dal mese di novembre, a seguito dell’approvazione della deroga nitrati da parte della commissione europea. E’ proseguita inoltre l’attività di supporto alla Polizia Provinciale con l’analisi dei PUA presentati a SIARL oggetto di controllo. Nel corso del 2013 sono stati svolti 3 controlli sulla direttiva Nitrati

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 02.02 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. ANDREA AZZONI Valorizzazione agroambientale – supporto sviluppo sostenibile della forestazione

Si inserisce in questo progetto il supporto alla realizzazione di sistemi verdi multifunzionali sul territorio (g.f., s.v., f.u., verde stradale, fitodepurazione) L’attività consiste nell’istruttoria delle domande di adesione ai bandi regionali con riparto provinciale. L’istruttoria consiste nella valutazione dei progetti che possono pervenire dai comuni e dai privati e l’invio del progetto e della relativa valutazione alla Regione Lombardia e ad ERSAF. Nel corso del 2013 le modalità di apertura saranno a bando Regionale e la Provincia sarà impegnata ad istruire i progetti con modalità simili a quanto previsto dal Programma di Sviluppo Rurale. La liquidazione dei progetti avviene direttamente da parte della tesoreria provinciale con fondi trasferiti dalla Regione. In relazione al Verde Stradale il Settore è impegnato a supportare l’Ufficio Tecnico Provinciale nella progettazione e gestione degli interventi di mitigazione e compensazione ambientale imposti o da normative di settore o da conferenze di servizio decisorie. Nel corso del 2012 si è proseguito con la gestione delle aree verdi di Ricengo, Piadena e Cremona. Tra gli interventi a verde è prevista anche l’erogazione di contributi ad interventi di fitodepurazione su bandi regionali e l’espressione di pareri su interventi di forestazione. Nel corso del 2012 si è avuta l’apertura del bando regionale sulle Misure Forestali che prevede interventi di manutenzione boschiva e pianificazione forestale rivolta ai Consorzi forestali e agli enti Parco. Anche in questo caso l’istruttoria consiste nella valutazione dei progetti approvati con graduatoria provinciale. Abbiamo altresì valutato/controllato/liquidato la prima forestazione di terreni non agricoli e l'imboschimento di superfici agricole (mis 223- 2.2.1, reg. 2080, mis. h) Con l’attivazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale approvato dalla Commissione Europea il 19 Settembre 2007 si è dato seguito all’apertura delle misure 221”imboschimento terreni agricoli” , 223 “imboschimento terreni non agricoli”, e si continuerà con l’istruttoria, controllo e liquidazione degli impegni pluriennali assunti dagli agricoltori sul Reg. Cee 2080/92 e Misura h e set aside forestato. L’attività rimane numericamente consistente in quanto rimangono attive ancora per i prossimi 10 anni 280 domande sul Reg. Cee 2080/92, 113 domande sulla misura h e si svolgeranno le attività di istruttoria, controllo e liquidazione sulle nuove domande di adesione. L’attività prevede il controllo in loco su tutti i nuovi investimenti, il controllo in loco su un campione rappresentativo delle vecchie domande. Dal 2008 i controlli in loco sono totalmente svolti con l’ausilio del GPS con misurazione diretta in campo di tutte le superfici oggetto di aiuto. L’istruttoria si chiude con l’inserimento in elenchi di liquidazione annuali dei beneficiari che hanno avuto l’istruttoria positiva. I controlli in loco o amministrativi possono portare anche all’irrogazione di sanzioni amministrative ai sensi del Reg. Cee 898/92.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI Si inserisce in questo progetto il supporto alla realizzazione di sistemi verdi multifunzionali sul territorio (g.f., s.v., f.u., verde stradale, fitodepurazione) - Programma attuativo 10.000 ettari di nuovi boschi e sistemi verdi multifunzionali: Sono state liquidati il terzo anno di manutenzioni - secondo stralcio - in area parco oglio sud con variante aree casalasche e area di Casalmaggiore – destra Po. In ordine al terzo stralcio sono state liquidate le opere di manutenzione per ha 48.50 + ha 2.30 e le spese tecniche degli impianti in area Casalmaggiore/Cremona. - Sono stati liquidati i saldi sulle Misura Forestali tramite due decreti di liquidazione. - Relativamente alle opere di mitigazione ambientale Offanengo-Ricengo è stata pagata la prima e la seconda tranche. E’ stata liquidata anche la terza tranche relativamente alle opere di mitigazione a verde del tratto stradale che collega la codognese alla paullese. Per la misura 221 (imboschimento di

196 superfici agricole) sono pervenute 4 nuove domande relative all’11° periodo e n. 3 domande relative al 10° periodo; già istruite. Sono giunte a collaudo n. 6 pratiche relative agli anni 2011/2012 per le quali è in corso la procedura con relativa liquidazione. - Per la misura 223 (imboschimento terreni non agricoli) non è stata presentata alcuna domanda. - Per il Reg. CEE 2080 (ventennale) si è proceduto a liquidare 5 beneficiari di saldo per l’anno 2012. - Sono pervenute 276 domande di conferma sul Reg. Cee 2080/92 e 100 sulla misura h. - Per la misura H sono state liquidate 9 domande del 2012.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 02.03 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. ANDREA AZZONI

Supporto aziende IPPC in tema di standards ambientali

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di valutazione e controllo del rispetto dei requisiti ambientali (ippc) La Provincia è l’autorità competente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) prevista dal D.lgs 152/2006. L’attività consiste nell’istruttoria delle domande, acquisizione di pareri da soggetti esterni ed interni, sopralluogo istruttorio, conferenza dei servizi, rilascio di decreto di autorizzazione. Le attività coinvolte sono elencate nell’allegato ALLEGATO VIII - Categorie di attività industriali di cui all'art. 6, comma 12, e altre attività. In provincia le attività coinvolte sono circa 210 impianti che spaziano dalle acciaierie, all’industria chimica, macelli, discariche, inceneritore, allevamenti ecc. Oltre alla gestione delle nuove domande, delle modifiche sostanziali e non sostanziali, vi è tutta la gestione delle aziende autorizzate sulle quali verrà svolta un’attività di controllo, gestione delle variazioni impiantistiche, gestione delle domande di POA/S – PUA/S. Annualmente il settore verifica le dichiarazioni (ex INES) ed effettua la validazione delle stesse sul portale del Ministero dell’Ambiente.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

AIA ZOOTECNICHE- E’ proseguita la nuova attività sulla delega attribuita alla provincia della gestione delle domande IPPC con il rilascio di : 28 rinnovi 6 modifiche sostanziali/nuove AIA, 17 decreti di diffida.. Tutte le autorizzazione per nuove AIA, rinnovi e modifiche sostanziali hanno richiesto la convocazione e svolgimento di altrettante conferenze di servizio. Relativamente all’attività IPPC da attività industriale: • È stato rilasciato n. 4 decreto di modifica sostanz. per attività IPPC ; • sono stati rilasciati 17 decreti di rinnovo IPPC; • emanate 7 diffide; • partecipato a 1 sopralluoghi di controllo congiuntamente ad ARPA. • n. 60 incontri tecnici relative all’AIA • validazione dichiarazione ambientale sulle emissioni significative in atmosfera ex INES (oggi dichiarazione PTPR) su tutte le domande di nostra competenza domande sul portale dedicato all’IPPC del Ministero dell’Ambiente

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 03.01 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR.ANDREA AZZONI

Sviluppo diversificazione produttiva

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di:

197 a) di valutazione, controllo e liquidazione della produzione di agroenergia da biomasse (D.G.R. 23 DICEMBRE 2009, N. 10890 – REGIME DI AIUTO X44/2010) che prevede l’erogazione di contributi in conto interesse per l’inserimento in azienda di impianti energetici a biomasse abbinati ad un impianto per la corretta gestione dei nitrati in agricoltura In data 06/07/2012 con d.d.u.o. n 6026 la Direzione Generale Agricoltura ha approvato le disposizione attuative e l’apertura dei termini per la presentazione delle istanze di adesione al Programma straordinario di interventi di attuazione per la Direttiva Nitrati che sostiene gli interventi per il contenimento del carico d’azoto prodotto e l’ammodernamento delle strutture di stoccaggio. b) di valutazione, controllo e liquidazione dell'attività' agrituristica (311A.) e le altre diversificazioni produttive. Con l’attivazione del Piano di Sviluppo Rurale approvato dalla Commissione Europea il 19 Settembre 2007 sono state aumentate le risorse relative all’asse 3 “qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione verso attività non agricole”. Inoltre rispetto al vecchio PSR in cui la provincia di Cremona è stata esclusa da alcune misure riservate alle zone di montagna trovano applicazione una serie di misure che si elencano: Misura 311 A – agriturismo Misura 311 b – energia Misura 311 c – altre diversificazioni Misura 312 – sostegno alla creazione e sviluppo delle microimprese Misura 313 – incentivazione di attività turistiche Misura 321 – servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale Misura 323B – tutela e riqualificazione del patrimonio rurale Misura 331 B – filiera corta Si tratta di misure di sviluppo che vanno a premiare tutte le forme di diversificazione dell’azienda agricola. Per tutte le misure la gestione delle domande avviene attraverso l’ istruttoria, il controllo amministrativo, il collaudo dell’intervento, la predisposizioni di elenchi di liquidazione ed i controlli ex post per la verifica del mantenimento degli impegni conseguenti la realizzazione dell’intervento. In analogia al P.S.R. sono state attivate misure analoghe declinate in specifiche sottomisure all’interno del P.S.L. (Programma di Sviluppo locale) gestito per il territorio dal GAL OGLIO-PO

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI a) valutazione, controllo e liquidazione della produzione di agroenergia da biomasse (D.G.R. 23 DICEMBRE 2009, N. 10890 – REGIME DI AIUTO X44/2010 e d.d.u.o. n .6026/2012) Per il Piano di azione nitrati ed energia,è stata approvata la graduatoria definitiva degli ammessi a finanziamento con decreto n. 371 del 29/03/2013 che ha comportato il riesame di tutte le domande presentate sia dal punto di vista tecnico che amministrativo essendo stata prodotta la documentazione integrativa definitiva. (20 domande). E’ in fase di approvazione l’ammissione a finanziamento delle prime 10 aziende in graduatoria a seguito dell’avvenuto riparto da parte di Regione Lombardia. Sono stati effettuati 6 collaudi di impianti, relativamente al bandi precedenti. b) valutazione, controllo e liquidazione dell'attività' agrituristica (311A) e le altre diversificazioni produttive. All’interno della programmazione P.S.R. 2007-2013 trova applicazione la Misura 311A “Diversificazione verso attività non agricole” sottomisura A – agriturismo. Regione Lombardia ha provveduto all’ammisione a finanziamento di n. azienda agrituristica per un importo di Euro 24.714,40 restano ancora da finanziare n.3 aziende per un ammontare di Euro 281.258,99. L’Asse 3 intende incentivare la dotazione infrastrutturale di tipo ricreazionale-ricettivo dei territori rurali e sviluppare la capacità promozionale dell’offerta turistica sostenibile, valorizzando le risorse naturalistiche ed agricole del patrimonio locale. Per quanto concerne la Misura 313 “ Incentivazione di attività turistiche” principalmente a vantaggio dei Comuni, si è provveduto all’effettuazione di n. 4 collaudi per un importo di Euro 245.947,34. Per quanto concerne la Misura 321 si è provveduto all’effettuazione di un collaudo all’ANPANA ( conseguente ad un SAL liquidato nel corso dell’anno 2012 di Euro 310.000) pari ad Euro 186.877,00. Nell’ambito della misura 311 B è stato effettuato il collaudo di 2 aziende e inviati ad OPR gli elenchi di pagamento.

198 Nell’ambito del Programma di Sviluppo Locale di attuazione del GAL Oglio - Po il Servizio ha provveduto all’effettuazione di Mis.311 A n. 1 collaudo per Euro 191.187,17 Mis. 311C n.1 saldo un importo di Euro 29.588,46, Misura 312 n. 1collaudo per un importo di Euro 60.000,00 Mis.313 n.1 S.A.L per Euro 50.400,00 e all’effettuazione di n.2 collaudi per un contributo complessivo di Euro 66.381,31 Misura 321 n.8 collaudi principalmente a Comuni per Euro 482.728,79.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 04.01 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR.ANDREA AZZONI Sviluppo O.C.M. – organizzazioni comuni di mercato – controllo e sostegno produzione lattiera

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di presidio dell'attività' di vigilanza e controllo nell'ambito del regime di contingentamento della produzione lattiera e dell'attività' di sostegno del comparto lattiero-caseario (aiuti diretti)

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Con riferimento al regime comunitario di contingentamento delle produzioni di latte bovino (quota latte ovvero Quantitativo di Riferimento Individuale o QRI) sono stati svolti principalmente i seguenti compiti: autorizzazione del trasferimento di QRI tra produttori; con riferimento ai contratti pervenuti nel corso dell’anno 2013 sono state accolte, tra trasferimenti definitivi (compravendite di Quota latte), trasferimenti temporanei (affitto di quota latte) e trasferimenti di quota con azienda (affitti di azienda con quota, compravendite, successioni, cambi di titolarità ecc.), n° 593 istanze di trasferimento. Vidimazione dei registri per la tenuta della contabilità relativa alle quote latte (produttori, trasportatori, primi acquirenti), sono stati vidimati n° 615 registri. accertamenti amministrativi relativi all’ammontare del QRI dei produttori che ne hanno fatto richiesta (presentando apposita istanza di riesame) o di produttori indicati da AGEA (attraverso l’invio a Regioni e Province delle relative “liste di casi anomali”); nel periodo considerato ne sono stati effettuati n°41; − accertamenti amministrativi presso le ditte acquirenti (per es. latterie) ed i produttori e/o i trasportatori di latte bovino, controlli volti a verificare l’applicazione della normativa di riferimento. Eventuali sanzioni amministrative sono comminate dalla Regione Lombardia sulla base del verbale di accertamento redatto da funzionari incaricati della Provincia; sono stati svolti n° 32 accertamenti..

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 04.02 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. ANDREA AZZONI Sviluppo O.C.M. – organizzazioni comuni di mercato – controllo e sostegno mercato O.C.M. – ortofrutta -

Il Settore provvede alla gestione delle attività connesse a svolgere gli adempimenti amministrativi e i controlli necessari a consentire l'agevolazione prevista dai regolamenti comunitari (Reg. 2200/96, 2201/96, 504/97, 449/2001 e s.m.i) e dall'Accordo interprofessionale per i trasformati a base di prodotti ortofrutticoli. In capo al settore rimane anche il controllo sugli adempimenti legati alla verifica dei requisiti dell’O.P. Per quanto concerne i centri di ammasso della patata da industria l’attività consiste in un controllo quindicinale che ha inizio con la raccolta delle patate e termina con la richiesta di aiuto a conclusione delle operazioni di ammasso. Per il settore vitivinicolo si provvede a svolgere gli adempimenti amministrativi e i controlli tecnici previsti dal Reg. CE n. 1439/99 relativo al settore con sopralluoghi in campo sulle domande di espianto e rilascio dei

199 diritti di reimpianto. Nel 2008 la Regione Lombardia ha attivato la procedura per la concessione di un aiuto diretto alle aziende che rinunciano alla produzione di vino con estirpo del vigneto. Tutta la procedura è gestita sul SIARL.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Si è proceduto nel controllo del mantenimento dei requisiti come OP del Consorzio Casalasco del Pomodoro. Nel corso dell’anno non è pervenuta nessuna richiesta relativa all’apertura del centro di raccolta patate. Per il comparto vitivinicolo (Reg. CEE 449/01) sono stati svolti 2 sopralluoghi in loco, legati alle richieste da parte degli utenti di estirpo volontario con rilascio di diritti di reimpianto. .

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 04.03 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. ANDREA AZZONI

Sviluppo O.C.M. – organizzazioni comuni di mercato – controllo e sostegno mercato delle carni

Funzioni delegate dalla Regione Lombardia con L.R 11/98,in base all’ articolo 4, comma 2, lettera d) connesse all’istruttoria, accertamento e controlli per l’erogazione di premi e incentivi previsti dalle normative comunitarie, nazionali e regionali; ci si riferisce principalmente a: - organizzazione comune dei mercati nel settore delle carni bovine, ovine e caprine, in particolare i controlli inerenti la concessione di premi supplementari concessi in applicazione dell’art.68 del reg. CE 72/2009 a taluni produttori di carni bovine e ovicaprine; - eventuali interventi finalizzati alla stabilizzazione del mercato delle carni attraverso la concessione di aiuti all’ammasso privato di prodotti a base di carne bovina o suina (interventi attivati dalla Commissione Europea in presenza di particolari crisi di mercato);

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Nel corso periodo considerato non sono stati effettuati interventi (controlli richiesti da Regione) di competenza provinciale.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 04.05 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. ANDREA AZZONI

Sviluppo O.C.M. – organizzazioni comuni di mercato – accesso controllato a contributi e agevolazioni fiscali a sostegno normali attività agricole. Si inserisce in questo progetto la gestione di tutte le richieste di prelievo ed uso di carburante agevolato. La Provincia provvede ad effettuare i necessari aggiornamenti dell’archivio delle ditte iscritte in qualità di Utenti Motori Agricoli ai sensi del DM 454/01 (variazioni di intestazione, cancellazione delle ditte cessate, ecc.). L’ufficio UMA provvede all’assegnazione del carburante per uso agricolo a prezzo agevolato ed ai relativi controlli e ogni bimestre invia un elenco riassuntivo all’Ufficio Tecnico di Finanza. Provvede inoltre, se richiesto, all’espressione di un parere tecnico, per conto dell’Ufficio Tecnico di Finanza, ai fini dell’applicazione dell’imposta ridotta per il consumo del gas metano; oltre all’espressione di un parere al fine dell’istallazione di depositi per carburante agricolo. La Provincia, ai sensi del Codice della Strada provvede, anche per conto delle Associazioni di Categoria, all’inoltro presso la Motorizzazione Civile, delle pratiche relative all’immatricolazione delle macchine agricole, alle eventuali variazione di intestazione ed alle demolizioni.

200 Si inserisce inoltre in questo progetto il rilascio delle certificazioni ex artt.3 e 4 della legge 604/54 per la formazione e l’arrotondamento della piccola proprietà coltivatrice; ma in base all’ articolo 2, comma 4-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194 (convertito dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25) come interpretato dall’agenzia delle Entrate con risoluzione n. 36/E del 17 maggio 2010, è stato soppresso l'obbligo di produrre le certificazioni ex artt.3 e 4 della legge 604/54. Considerando che la certificazione di cui trattasi poteva essere prodotta all’Agenzia delle Entrate per la conferma delle agevolazioni entro tre anni dalla data di stipula dell’atto traslativo, la corrispondente attività di certificazione ha trovato esecuzione fino all’anno 2012 (per i soli atti stipulati nel corso del 2009); tuttavia nel corso del 2013 è stata svolta un’attività di verifica del mantenimento di requisiti relativamente a situazioni particolari segnalate dall’Agenzia delle entrate e talvolta su richiesta dei diretti interessati.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

La Provincia di Cremona detiene la competenza al rilascio dell’assegnazione aziendale, su base annua, di carburante per uso agricolo a prezzo agevolato (csd.“buono”) che può essere rilasciato in unica soluzione, oppure suddiviso in anticipo e saldo. Nel periodo in esame sono stati rilasciati 4162 “buoni”. Nell’ambito dei controlli sulle autocertificazioni sono state controllate n. 185 aziende. Sono state svolte le funzioni di supporto all’aggiornamento del parco macchine aziendale (cambi di intestazione e demolizioni) per un totale pratiche pari a 880. Sono state inoltrate alla motorizzazione n. 232 pratiche riguardanti: nuove immatricolazioni, cambi intestazioni, demolizioni, reimmatricolazioni e targhe ripetitrici. Nel periodo in esame con riferimento alle agevolazioni fiscali e creditizie per il trasferimento di fondi rustici è stata svolta un’attività di verifica del mantenimento di requisiti relativamente a situazioni particolari segnalate dall’Agenzia delle entrate (o talvolta su richiesta dei diretti interessati), complessivamente sono state effettuate n° 26 verifiche. Si è inoltre collaborato con Ismea per la concessione di mutui agevolati per l’acquisto di fondi rustici da parte giovani agricoltori in n. 2 casi.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 04.06 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. ANDREA AZZONI

Sviluppo O.C.M. – organizzazioni comuni di mercato – collaborazione con altri enti competenti per sostegno comparto zootecnico

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di collaborazione nella realizzazione dei sopralluoghi e partecipazione a commissioni plurisettoriali. Si è monitorata l’attività di assistenza tecnica fornita agli allevatori degli Enti assegnatari dei bandi regionali (APA). La Provincia partecipa con un proprio rappresentante alla Commissione d'esame per l'abilitazione dei Fecondatori Laici, alla Commissione provinciale per l’autorizzazione dei centri di imballaggio delle uova ed alla Commissione provinciale mangimi. Vengono inoltre svolte ispezioni relative all'autorizzazione dei recapiti di materiale seminale e/o di centri di produzione di seme ai sensi della L 30/91.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Congiuntamente con il Dipartimento veterinario ASL, vengono svolti controlli tesi a verificare la corretta applicazione delle norme inerenti la riproduzione animale (legge 30/91), sia presso gli allevamenti (strutture e/o operatori che vi svolgono attività connessa alla riproduzione animale), sia presso i centri di produzione e/o i recapiti di materiale seminale (strutture adibite alla pratica della riproduzione animale). Nel periodo in esame sono state controllate n° 13 strutture/operatori della riproduzione animale;

Altri compiti svolti in stretta collaborazione con l’ASL - dipartimento di prevenzione veterinaria – riguardano:

201 − l’applicazione della legge 74/1974 e successive modifiche e integrazioni (fecondazione artificiale animale: commissione per la verifica dell’idoneità degli operatori pratici di fecondazione artificiale); nel periodo preso in considerazione è stata fornita tale collaborazione per n° 4 sessione d’esame; − in applicazione della legge 281/1963 (disciplina della preparazione e del commercio dei mangimi), del D.lgs. 90/1993 (preparazione, immissione sul mercato ed utilizzo di mangimi medicati) e del decreto del Ministro della Sanità del 19/10/1999, la Provincia partecipa con un proprio funzionario alla commissione provinciale mangimi; nel periodo in esame la commissione non ha svolto verifiche;

Si è inoltre collaborato con la Regione Lombardia, l’APA e l’ARAL per il monitoraggio del Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti (S.A.T.A.) e dei controlli funzionali della produttività del bestiame. Effettuanti n° 19 sopralluoghi aziendali.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 04.07 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. ANDREA AZZONI

Sviluppo O.C.M. – organizzazioni comuni di mercato – controllo corretta erogazione contributi agricoli

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di verifica della condizionalità ai fini dell’erogazione dei premi. Con la riforma di medio termine della PAC è stato vincolato l’aiuto previsto alle aziende agricole sulla domanda unica di aiuto al rispetto delle norme di condizionalità. Si tratta di una verifica su una serie di direttive comunitarie, normative nazionali e regionali divise in due grandi ambiti: criteri di gestione obbligatori e mantenimento delle buone condizioni agronomiche ambientali dei terreni agricoli. La Provincia è responsabile dei controlli relativamente ai criteri di gestione obbligatori che a loro volta sono divisi in 18 atti da controllare. Si tratta di un’attività che richiede anche il costante aggiornamento dei funzionari per la vastità del campo di indagine; si passa dalla verifica degli impegni nella Rete Natura 2000 al corretto stoccaggio di carburanti e rifiuti, alla tracciabilità alimentare, alla marchiatura degli animali, alla verifica del corretto impiego dei fitofarmaci. Richiede inoltre la verifica documentale di eventuali infrazioni con acquisizione di dati da altri enti/settori e la verifica delle superfici irregolari con la misurazione diretta in campo con l’ausilio del GPS. Nel corso del 2013 è stata attivato il bando OCM vitivinicolo che ha dato origine ad una sola domanda sul territorio. La Misura “Investimenti” è una misura attivata nell’ambito del Piano Nazionale di Sostegno per il settore vitivinicolo, e finanzia investimenti materiali e immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento dell’impresa. La Misura riguarda la produzione e la commercializzazione del vino, e lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie per la produzione vinicola. Obiettivo della misura è l’adeguamento della struttura aziendale alla domanda di mercato e il conseguimento di una maggiore competitività.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Ad oggi non sono stati effettuati controlli di condizionalità. E’ pervenuta e liquidata un’unica domanda di contributo sull’Ocm vitivinicolo sul bando Regionale aperto per i produttori

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 05.01 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE: DR. AZZONI

Pianificazione ittica e faunistico-venatoria – vigilanza nell’ambito del progetto di gestione del territorio.

202 Il territorio provinciale è soggetto alla pianificazione faunistico- venatoria ed ittica ai sensi delle leggi regionali in materia (L.R. 26/93 e 31/2008). La Provincia ha adottato il Piano Ittico ed il Piano Faunistico-Venatorio, nell’intento di realizzare e sviluppare un progetto generale di gestione del territorio provinciale in materia. In particolare: Il Piano Ittico, permette alla Provincia di pianificare gli interventi di gestione a tutela del patrimonio ittico, normando nello specifico l’attività di pesca, con la finalità di perseguire la tutela ed il miglioramento degli ecosistemi acquatici nelle loro caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e territoriali, tramite l’attenuazione dei fattori antropici più critici e pericolosi e mantenendo la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici e la loro capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e diversificate. Il Piano Ittico attualmente in vigore è stato approvato con D.C.P. n. 45 del 28.05.2013, dopo un veloce iter amministrativo che ha visto il coinvolgimento sia della Consulta Pesca Provinciale che della Commissione Provinciale Agricoltura e Ambiente. E in vigore il Piano faunistico venatorio, approvato con D.C.P. 32 del 2005, che si pone l’obiettivo prevalente della gestione sostenibile delle risorse faunistiche promuovendo la tutela e la protezione della fauna di interesse gestionale e conservazionistico e degli habitat che consentano ad essa di trovare migliori condizioni di vita e riproduzione. Per poter conseguire gli obiettivi prefissati, nell’ambito del Piano, è stata individuata un’importante rete di istituti di tutela a protezione della fauna selvatica. Il PFV si prefigge inoltre di garantire il monitoraggio delle specie faunistiche di interesse gestionale attraverso l’attuazione di campagne di censimento, di catture e ripopolamenti mediante il ricorso sempre meno frequente all’immissione di capi d’allevamento. Uno degli strumenti ritenuti idonei e complementari per il raggiungimento delle finalità del Piano è rappresentato dai piani di controllo delle specie ritenute più “invasive”(nutrie, piccioni, volpe e corvidi) che, con la loro presenza e proliferazione incidono negativamente sul raggiungimento dell’obiettivo generale di tutela e conservazione della fauna e degli habitat.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI Nell’ambito della gestione sostenibile in materia faunistico-venatoria sono state predisposte le “Disposizioni provinciali e notizie utili per l’esercizio venatorio della stagione 2013/14”, approvate con DGP n. 187 del 09/07/2013. Si tratta del documento che regolamenta, a livello provinciale le modalità e le limitazioni cui devono attenersi i cacciatori per il corretto svolgimento della caccia. L’opuscolo è stato stampato in n. 7500 copie da distribuire tra tutti i cacciatori che frequentano la nostra provincia. Sono inoltre state approvate le modifiche al Piano faunistico venatorio provinciale sulla scorta delle istanze pervenute da parte degli ATC che, ai fini della migliore gestione del territorio e del patrimonio faunistico, propongono di modificare l’attuale assetto di istituti presenti. L’obiettivo delle modifiche valutate è quello di aumentare le superfici protette nelle quali permettere la sosta, l’alimentazione e la riproduzione della fauna selvatica al fine di ricostituire nuclei di popolazione stabili sul territorio che rendano non più necessarie le immissioni di selvaggina “pronta caccia”. Nel corso del 2013 sono proseguite le attività di controllo delle specie piccione torraiolo, corvidi, nutria e volpi, il cui piano è ripartito con il marzo di quest’anno. Per tutti i piani vigenti sono stati ottenuti i pareri previsti da parte dell’ISPRA e le attività vengono condotte da operatori espressamente autorizzati ai sensi del piano vigente e relazionate attraverso apposite schede. Proseguono le altre attività in materia venatoria che vedono il rilascio delle autorizzazioni per le attività cinofile, per la detenzione e l’allevamento di fauna selvatica, per la detenzione di anseriformi e caradriformi regolamentate ai sensi delle disposizioni in materia sanitaria, per le autorizzazioni degli appostamenti fissi e per il rilascio degli oltre 4.000 tesserini ai cacciatori cremonesi. Il servizio di vigilanza ittico venatoria continua a svolgere la propria attività contribuendo in maniera sensibile alla gestione dei problemi connessi con la presenza di popolazioni di fauna selvatica in esubero, quali sono la nutria ed il piccione e svolgendo inoltre una capillare attività di vigilanza soprattutto in termini di prevenzione in materia faunistica e ittica, svolgendo operazioni di vigilanza su tutto il territorio provinciale oltre che garantendo la tabellatura degli istituti di competenza provinciale. Gli interventi della vigilanza volontaria sono sempre meglio coordinati con quelli della Polizia locale al fine di non creare, su

203 uscite contemporanee, sovrapposizioni territoriali delle pattuglie coinvolte. Le attività si possono sintetizzare anche con i seguenti dati: n° persone contattate: 66 n° licenze di caccia controllate: 24 n° licenze di pesca controllate: 167 n° verbali di accertamento contestati: 10 n° interventi per i piani di controllo: 184 n° nutrie abbattute: 1797 n° piccioni abbattuti: 4984 n° chilometri totali percorsi: 12.236 Ordini servizio emessi: 215 Tra le competenze della Provincia rientra quella di divulgare, tramiti progetti specifici, la conoscenza dell’ambiente, della fauna e del territorio locale, con particolare riferimento all’ecosistema terrestre ed acquatico ed alla connessa pianificazione provinciale relativa agli interventi di gestione a tutela del patrimonio faunistico. Si inserisce in questo ambito il progetto di educazione naturalistica “Acqua, terra e scuola”, portato a termine, quello relativo a.s. 2012-2013, nel mese di maggio u.s si che ha visto l’adesione di n. 33 classi e di relativi 686 alunni della scuola primaria e secondaria. Per l’a.s. 2012-13 sono state definite delle nuove tematiche all’interno del progetto di educazione naturalistica “Acqua, terra e scuola”, che prevede per Fotonatura e Scuola @mbiente e territorio le seguenti argomentazioni: “Osserva e componi il tuo paesaggio ideale” e “Paesaggi antichi e moderni a confronto nell’ambiente di Pianura”. Per quanto riguarda la materia ittica è stata aggiornata la normativa provinciale in materia di pesca (Piano Ittico, Regolamento Pesca, Regolamento delle gare e manifestazioni di pesca,), approvata con 45 del 28.05.13 in cui sono stati presentati una serie di aggiornamenti, che sono stati discussi nella Consulta Pesca Provinciale tenutasi in data 12.02.13 ed il 06.05.13. La revisione della normativa provinciale ha preso spunto da un adeguamento normativo delle disposizioni Comunitarie e Nazionali vigenti in materia di tutela dell’anguilla. In attuazione del Piano Ittico Provinciale nel 2013 è proseguito il Progetto interprovinciale “Marmo Adda”, svolto in collaborazione con la Provincia di Lodi, l’Associazione Piscatoria Spinning Club e FIPSAS Cremona, volto alla tutela della specie trota marmorata nel tratto “alto” del fiume Adda, che coinvolge gli incubatoi provinciali di Spino d’Adda e Soncino. La Provincia provvede, ai sensi della L.R. 31/08 e delle disposizioni Comunitarie, ad assegnare finanziamenti specifici alle associazioni di categoria, quali i contributi per la pesca professionale, alle associazioni piscatorie dilettantistiche ed agli acquacoltori. Nel 2013 la Provincia ha definito, ai sensi della L.R. 31/08, un finanziamento specifico alla F.I.P.S.A.S. Cremona nell’ottica dell’accordo annuale di collaborazione, approvato con apposita determinazione n. 945 del 11.12 2012. L’accordo prevede una serie di attività che la F.I.P.S.A.S. Cremona dovrà svolgere in collaborazione con la Provincia, quali: recupero dell’ittiofauna in difficoltà, collaborare alle semine ittiche provinciali, collaborare ai progetti provinciali volti alla tutela della fauna ittica autoctona, tabellare gli istituti pescatori individuati dal Piano Ittico Provinciale, svolgere (tramite i soggetti preposti) all’attività di sfalcio dell'erba e raccolta rifiuti nei campi gara fissi provinciali. In data 10 aprile 2013 si è provveduto a trasferire n. 2 soggetti di Storione cobice dotati di microcip (appartenenti al progetto Life Storione Cobice svoltosi tra il 2005 ed il 2008) all’incubatoio della Provincia di Milano di Abbiategrasso a seguito degli accordi definiti in merito. Le attività istituzionali in materia di pesca e tutela dell’ittiofauna, previste dal Piano Ittico Provinciale, sono le seguenti: Ripopolamento ittico provinciale: con determinazione dirigenziale n. 248 del 24.04.13 la Provincia ha approvato il Piano di semina provinciale “pronto pesca” per l’anno 2013, dopo averlo sottoposto alla valutazione della Consulta Pesca del 12.02.13, che prevede le seguenti specie ittiche kg 400 Carpe(Cyprinius carpio), kg 500 Tinche(Tinca tinche), kg 200 Anguille (Anguilla anguilla). In data 15 maggio u.s. si è provveduto a seminare nei corsi d’acqua del territorio le tinche, mentre il 14 giugno u.s. sono state seminate le carpe. Il programma di semina svolto è stato pubblicato sul sito della Provincia. Progetti di riqualificazione ittica:

204 Progetto “Marmo Adda”: avviato nell’anno 1997 consente ogni anno di recuperare le uova di trota marmorata poste nei nidi in asciutta, che vengono fatte schiudere presso l’incubatoio provinciale sopra citati e reimmesse successivamente (nei mesi di febbraio e marzo) nel fiume Adda. Nel mese di gennaio 2013 si è concluso l’attività di censimento nel fiume Adda dei nidi di trota marmorata che ha permesso di recuperate molte migliaia di uova emerse, che sono state portate successivamente all’incubatoio di Spino d’Adda. Gli incubatoi provinciali di Spino d’Adda e Soncino hanno permesso la schiusa di circa 38 mila avannotti di trota marmorata che sono stati immessi, nei mesi compresi tra marzo e aprile 2013, per lo più nel fiume Adda nel tratto compreso tra Milano, Lodi e Cremona. Gestione degli incubatoi provinciali di Spino d’Adda e Soncino sono stati rinnovati i seguenti accordi, relativamente agli incubatoi provinciali di Spino d’Adda e Soncino: - accordo di collaborazione con l’Associazione Piscatoria Spinning Club di Lodi; - accordo di collaborazione con l’Azienda Agricola Reseghina; - accordo di collaborazione per acquacoltura con Pozzi Gianfranco; - accordo di collaborazione con la Provincia di Lodi; - consulenza con il biologo incaricato. Tra le varie attività istituzionali previste dalla L.R. 31/08 (titolo IX) svolte dalla Provincia, si ricordano le seguenti: Progetto sperimentale D.M.V. del Fiume Adda e Oglio: la Provincia fa parte dei gruppi tecnici di lavoro, istituiti dalla Regione Lombardia, che esaminano i due progetti sperimentali relativi al D.M.V. del Fiume Adda e Oglio. Nel 2013 i tavoli tecnici si sono riuniti in data 20/02/2013 e 08/07/2013 (Tavolo Oglio) 22/01/2013 (Tavolo Adda) e si sono espressi dei parere (in data 12/12/2012 e 21/01/2013 per DMV Adda ed in data 21/01/2013 e 19/02/2013 per DMV Oglio) in merito alla valutazione della prima fase svolta dei progetti e relativamente alle modalità di prosecuzione delle sperimentazioni. A seguito dei sopraccitati pareri, la Regione Lombardia ha emanato i decreti n. 1541 del 25/02/2013 (DMV Adda) e n. 4737 del 04/06/2013 (DMV Oglio), con i quali si autorizza la prosecuzione della sperimentazione citate. Parere sulle derivazioni d’acqua superficiali: si è espresso, ai sensi dell’art. 141 della L.R. 31/08, il parere su n. 1 grandi derivazioni irrigue e n. 5 derivazioni idroelettriche. Sono in continuo aumento ogni anno il numero di pareri rilasciati in merito. Gestione pagina Web su internet: il sito Caccia e Pesca viene costantemente aggiornato dal Servizio, inserendo tutte le informazioni rivolte all’utenza (modulistica, normativa, note esplicative, news). Sono state pubblicate, tra gli altri, sul sito: la Carta delle Vocazioni Ittiche (aggiornamento 2012), l’indagine sui bodri della provincia e la relazione tecnica sul progetto Marmo Adda anno 2012; mentre prossimamente verranno pubblicate le schede sui pesci. Divulgazione Piano Ittico Provinciale: in occasione della sua approvazione sono stati aggiornati i vari documenti divulgativi delle disposizioni provinciali vigenti in materia di pesca, che sono stati anche pubblicati sul sito internet provinciale, assieme alla modulistica aggiornata. Inoltre si è conclusa la realizzazione del libretto “La pesca in provincia di Cremona”, che include gli aggiornamenti previsi dalla normativa provinciale sulla pesca recentemente approvata, che verrà prossimamente pubblicato sul sito della Provincia. Progetto Licenza di pesca Cat D on line: insieme al U.R.P. della Provincia ed al soggetto gestore della Rete Unitaria della Provincia (R.U.P.) si è definito un progetto che prevede la gestione on line della licenza D, dalla presentazione della domanda al rilascio dell’autorizzazione. Attualmente si sta definendo, in collaborazione con i soggetti sopra citati, l’interfaccia del portale dedicato.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 05.02 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE: DR. AZZONI

Pianificazione ittica e faunistico-venatoria – rilascio autorizzazioni/tesserini/licenze

La Provincia, attraverso l’adozione dei piani faunistico-venatorio ed ittico pianifica l’attività venatoria ed ittica sul territorio provinciale. L’attività faunistica ed ittica si svolge anche attraverso tutta una serie di attività di seguito riportare dettagliatamente le cui autorizzazioni competono alla Provincia e vengono rilasciate sulla scorta di norme e

205 modalità previste dalle leggi in materia integrate da specifici regolamenti regionali ed anche da norme e regolamenti provinciali che tengono conto della specificità territoriale

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI Il servizio dal 1° gennaio ha rilasciato i seguenti atti:

19 autorizzazioni per lo svolgimento di gare cinofile 10 autorizzazioni per le zone di addestramento cani 44 autorizzazioni per appostamento fisso 34 abilitazioni all’esercizio venatorio 61 tesserini venatori Sono poi stati autorizzati 31 nuovi operatori nell’ambito del piano di controllo della nutria, 8 in quello del piccione torraiolo, sono pi stati rinnovati i decreti relativi ai 133 operatori del piano di controllo della volpe e ai 131 operatori del piano di controllo dei corvidi che afferiscono agli Ambiti Territoriali della Caccia. E’ stato concesso il rinnovo a due aziende agrituristico venatorie una delle quali ha avuto un iter molto complesso in quanto subordinato alla valutazione di incidenza del PFV che è stato modificato dalla stessa Regione lo scorso dicembre ed è pertanto stato possibile riprendere l’iter di rinnovo dell’azienda in questione previa espressione di valutazione di incidenza da parte dell’Ente gestore.

Rispetto alle attività connesse alla gestione della materia ittica dal 1 gennaio 2013 al 30 giugno 2013 il Servizio ha rilasciato i seguenti atti: n. 6 pratiche relative alle derivazioni d’acqua superficiali; n. 271 licenze di pesca di tipo A, B, D; n. 1 autorizzazioni per i Centri Privati di Pesca (C.P.P.); n. 3 autorizzazioni all’uso dell’elettrostorditore; n. 14 procedimenti prescrittivi per la conservazione dell’ittiofauna in caso di asciutte; n. 4 autorizzazioni per lo svolgimento di gare di pesca su campi gara temporanei.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 05.03 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. ANDREA AZZONI.

Contributi ed indennizzi in materia faunistica-venatoria ed ittica

Le Province, attraverso il Piano Faunistico Venatorio pianificano l’attività venatoria sul territorio agro-silvo- pastorale provinciale. Fra gli obiettivi del Piano Faunistico-Venatorio è prevista la creazione di istituti di tutela all’interno dei quali la fauna selvatica possa riprodursi e trovare ambienti idonei alla costituzione di popolazioni stabili. Un altro obiettivo della programmazione faunistico-venatoria del territorio è quello di mantenere ed agevolare una densità di fauna ottimale e proporzionata alle disponibilità e recettività ambientale del territorio stesso, che viene migliorata attraverso interventi di riqualificazione ambientali sostenuti dalle norme vigenti (artt.15 e 36 L.R. 26/93). Ovviamente tali popolazioni finiscono per avere, in una provincia ad agricoltura estremamente intensiva e specializzata come la nostra, un impatto sempre maggiore sulle colture agricole risultando sovente fonte di danni. Per questo la L.R. 26/93 prevede che le Province, fra l’altro, abbiano anche il compito di indennizzare i danni prodotti dalla fauna selvatica alle colture agricole, così come di poter erogare contributi sui costi di opere di prevenzione danni messi in opera dagli imprenditori agricoli a difesa delle loro colture. Tali attività vengono svolte dalla Provincia di Cremona secondo le modalità previste da un apposito regolamento provinciale in materia di indennizzo e prevenzione danni da fauna selvatica a colture agricole.

La Provincia attraverso il Piano Ittico Provinciale pianifica sia le attività volte alla tutela dell’ittiofauna – prevalentemente quella autoctona – che l’attività piscatoria sul territorio provinciale.

206 A tale proposito vengono definiti degli istituti di tutela (zone di protezione, tutela ittica e no kill) per salvaguardare le popolazioni soprattutto nelle zone di riproduzione, individuate attraverso la Carta delle Vocazioni Ittiche. La Provincia dà corso a specifici progetti di riqualificazione per la salvaguardia di determinate specie ittiche di interesse comunitario, che coinvolgono anche i due incubatoi provinciali. Ai sensi dell’art. 141 della L.R. 31/08 il Servizio Pesca esprime parere, per quanto di competenza, su tutte le richieste di derivazione d’acqua superficiale, che sono negli ultimi anni in aumento.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI Per quanto riguarda i contributi agli agricoltori per i danni provocati da fauna selvatica si è proceduto con la convocazione del comitato danni da fauna selvatica che si è riunito ed ha dato mandato al Servizio Caccia e Pesca di procedere con le liquidazioni relative ai danni del 2012 per un importo pari a € 115.000,00 che coprono il 65 % degli importi complessivamente periziati e relativi a 74 pratiche. Sono state inoltre presentate, dal 1° gennaio ad oggi n. 25 nuove domande di indennizzo che verranno liquidate, come previsto dal regolamento vigente, il prossimo anno. Il Servizio Caccia e Pesca attraverso lo Sportello provvede al rilascio delle licenze di pesca di tipo B (dilettantistiche), di tipo A (professionali) tipo D (per i soggetti residenti all’estero) e dei Permessi Turistici di Pesca. Sono in aumento le licenze di tipo D rilasciate agli stranieri.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 06.01 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. ANDREA AZZONI

Pianificazione, progettazione e divulgazione in ambito agricolo – progetti divulgativi ed interventi di sensibilizzazione a tema sullo sviluppo delle filiere

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione e realizzazione di progetti divulgativi, didattici, di promozione e di sensibilizzazione a tema (poster, pubblicazioni, incontri) e la partecipazione a progetti inter-istituzionali Si intendono sviluppare progetti e reperire risorse attraverso la partecipazione a bandi relativi ad iniziative comunitarie tramite la presentazione di progetti indirizzati allo sviluppo rurale o alla trattazione di argomenti di politica agricola anche con l’istituzione di parternariati con altri Paesi membri della CE. Lo scopo è di consentire all’agricoltura cremonese di accedere in modo organico a risorse legate ad attività di progettazione nel campo dei fondi strutturali e in particolare delle iniziative comunitarie. Viene confermata per il periodo 2007-2013 l’area GAL Oglio Po nel territorio provinciale in parternariato con parte del territorio mantovano. La provincia eserciterà la competenza relativa all’istruttoria e collaudo delle domande sui bandi previsti dal PSL dell’area Leader. In continuità con il passato si mantiene l’obiettivo relativo alla possibile partecipazione su richiesta ed eventuale adesione a progetti di cooperazione decentrata con funzioni di assistenza tecnica in campo agroalimentare. Il Settore Agricoltura e Ambiente, parallelamente ai fondi comunitari previsti dal Piano di Sviluppo Rurale, promuove progetti, nell’ambito della legge di Orientamento in agricoltura, art. 13 d. lgs. 228/2001, in ordine alla creazione dei distretti rurali e agroalimentari di qualità. In particolare ha attivato e mantiene una presenza costante nel Distretto del Pomodoro da Industria Nord Italia. Partecipa all’esplorazione di nuovi distretti, supporta la Regione Lombardia nella fase di accreditamento di nuovi distretti. Viene svolta attività di progettazione di attività di divulgazione, di informazione e di assistenza tecnica con l'obiettivo principale di fornire servizi di supporto mirati allo sviluppo del comparto agricolo ricorrendo in parte a risorse del PSR o cercando opportunità di finanziamento sui bandi regionali per la ricerca e lo sviluppo economico. Le attività divulgative riguardano l’organizzazione e la partecipazione ad incontri pubblici (convegni, seminari ecc.), la partecipazione alla Fiera di Cremona, nonché la realizzazione di documenti e pubblicazioni come la rivista trimestrale ”La Sentinella Agricola”. Viene promossa inoltre la divulgazione attraverso soggetti esterni attraverso l'erogazione di contributi ad Enti ed organismi vari per la realizzazione di interventi formativi, divulgativi e di promozione; oltre a

207 quanto sopra si attivano una serie di iniziative che riguardano la promozione dei prodotti tipici (anche attraverso l’ Associazione Strada del Gusto Cremonese). Le attività di assistenza tecnica riguardano anche il comparto suolo e la definizione del Sistema Informativo Territoriale Agricoltura, la realizzazione di campi dimostrativi inserite nel “ coordinato da Regione Lombardia ed ERSAF, Progetto Grandi Colture e Reti Dimostrative cerealicole”e la predisposizione di prove di agricoltura conservativa ( n.2 campi di mais a Sesto Cremonese e a Rivarolo del Re), . Sono state realizzate prove di sarchiatura, in collaborazione con Regione Lombardia, nel campo di Sesto Cremonese. Nell'ambito di un programma interregionale, finanziato in parte dalla Regione, viene realizzato un progetto di comunicazione ed educazione alimentare che prevede corsi, incontri, azioni informative - divulgative, attività didattiche nelle scuole, visite guidate ad aziende agricole, attività laboratoriali. Il progetto “Spaventapasseri” al tredicesimo anno di vita vede il coinvolgimento di centinaia di classi ogni anno alle varie iniziative proposte. E’ prevista inoltre la partecipazione a fiere agroalimentari per divulgare l’attività condotta dell’Ente e per promuovere i prodotti tradizionali e tipici.

Piano di Indirizzo Forestale: continuano le attività necessarie all’aggiornamento e gestione del PIF Partecipazione con un proprio membro alla commissione dell’Argine Maestro Erogazione contributi ai Consorzi Forestale per servizi agroambientali Partecipa all’associazione Distretto Del Pomodoro da Industria Nord Italia

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

In relazione alle attività svolte si segnala: Progetti Didattici: è stato completato il progetto didattico “Lo Spaventapasseri” che ha visto la partecipazione di 4965 alunni delle scuole di ogni ordine e grado della provincia. E’ in corso la progettazione della nuova edizione dei progetti didattici di settore, è in fase di predisposizione il volantino e sono stati organizzati incontri con i partner e le dietiste. Gli incontri nelle scuole inizieranno a novembre 2013. Servizi di supporto tecnico: programma annuale attività di assistenza tecnica e informazione – divulgazione. In questo ambito si è proceduto a pubblicare i primi due numeri della rivista trimestrale “La Sentinella Agricola” . Sono stati organizzati una serie di incontri sul territorio sulle tematiche Energia, Nitrati, PSR che hanno visto coinvolti funzionari del settore per divulgare in varie sedi; APA, Associazioni Agricole, Camera di Commercio, ecc). Piano di Indirizzo Forestale: dopo l’approvazione da parte del Consiglio provinciale con Delibera n.164/2011 del 07/12/2011, si è dato seguito all’affinamento della banca dati ai sensi dell’art. 13 delle NTA con diversi decreti di adeguamento. Commissione dell’Argine Maestro La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 16.09.2013. Sono stati erogati i contributi al Consorzio Forestale per servizi agroambientali svolti nell’anno 2012 .

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 07.01 DI CUI AL PROGRAMMA N°12 RESPONSABILE DR. ANDREA AZZONI

Gestione risorse interne ed esterne attività di staff, qualità e statistica – Gestione sanzioni amministrative

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione delle attività necessarie per la tenuta della statistica estimativa agraria e statistica campionaria ISTAT. Da ottobre 2012 sono partite le attività per l’esecuzione del censimento delle coltivazione legnose agrarie che sul nostro territorio che si sono concluse a marzo 2013. A fine 2013 sarà effettuata un’indagine campionaria su circa 300 aziende per la quale sono in corso incontri relativi all’organizzazione tecnica con Regione Lombardia ed Eupolis. Nello stesso ambito sono ricomprese tutte le procedure amministrative generali: - Gestione protocollo: gestione della corrispondenza in entrata ed in uscita, ricezione diretta documenti da parte dell’utenza;

208 - Convocazione e gestione amministrativa della Commissione Agricoltura e Ambiente e di vari Tavoli provinciali nel comparto agro-alimentare e ambientale. - Accesso agli atti e documentazione amministrativa applicando i principi dettati dalla Legge 241/90 e s.m.i nonché dal regolamento sull' accesso approvato dal Consiglio provinciale - Correttezza e speditezza dell’azione amministrativa; si provvede alla verifica e rifinitura delle attività procedurali connesse alla emanazione di atti amministrativi: Decreti, Determinazioni, Deliberazioni - gli uffici garantiscono al servizio Affari Legali e Contenzioso della Provincia e ai legali incaricati il supporto tecnico e materiale necessario alla corretta gestione del contenzioso, sia con riferimento al contenzioso nuovo, sia con riferimento a ricorsi pervenuti negli anni precedenti che, a causa dei lunghi tempi della giustizia, non risultano ancora conclusi. - gli uffici garantiscono la corretta gestione delle sanzioni amministrative. In particolare gestiscono la fase successiva all’emissione di verbali di accertamento in materia di ambiente, agricoltura e caccia e pesca, provvedendo all’evasione della richieste di audizione, alla valutazione delle memorie difensive e alla emissione di ordinanze- archiviazione o ordinanze ingiunzione. Gli uffici provvedono inoltre, in collaborazione con l’ufficio tributi provinciale, alla eventuale iscrizione a ruolo delle somme non versate dai trasgressori e in collaborazione con l’ufficio legale alla gestione di eventuale contenzioso davanti al giudice ordinario. - Gestione PEG e bilancio; adempimenti riguardanti la stesura della proposta e le variazioni di PEG, di Bilancio, della Relazione previsionale e programmatica, stato di avanzamento lavori al 31/08 e della proposta di relazione al conto consuntivo - Forniture economali; - Assegnazione e gestione incarichi professionali ed a società di consulenza; - Il servizio amministrativo collabora attivamente con gli altri servizi dell’area, in particolare per la realizzazione del progetto europeo GPPinfoNET e cura il progetto Fabbrica della Bioenergia - Supporto e sviluppo all’informatizzazione; attività di coordinamento e realizzazione di un sistema informativo integrato sia a livello provinciale che regionale In particolar modo si provvede al coordinamento delle attività fra la Provincia e Regione nell'attuazione del SIARL e all’adeguamento della strumentazione informatica del Settore. - Realizzazione del Piano di Formazione del Settore e gestione del personale; atti necessari per la partecipazione a corsi di formazione ed aggiornamento del personale del Settore. Si provvede a organizzare, secondo il programma di formazione del Settore e con il parere positivo del Dirigente, anche tramite la partecipazione ai bandi FSE formazione continua, viaggi studio, corsi di aggiornamento e formazione presso la sede del Settore, sia con docenti interni che esterni, oppure incontri di autoformazione tra personale del settore. - Realizzazione della convenzione con la Regione Lombardia dell’Organismo Delegato (O.D.) all’interno dell’Organismo Pagatore Regionale (O.P.R.). Gestione delle funzioni previste dalla convenzione - Relativamente al Sistema qualità. L’ “obiettivo” è il mantenimento della Certificazione da parte del nuovo Ente di Certificazione individuato (CERTIQUALITY) resa ai sensi della norma ISO 9000:VISION2008 al Settore, alla razionalizzazione e miglioramento dei processi dei singoli servizi contenendone la variabilità dei processi , all’aggiornamento dei documenti del sistema qualità; si è provveduto alla ridefinizione di taluni procedimenti e collaborato con il CED per la definizione di un nuovo applicativo che dovrà essere adottato da tutti i Settori dell’Ente per il monitoraggio ed il controllo dei propri processi.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI prot., atti ammin., segreteria, atti contab. finanz. e programmaz., ecc)

Il Servizio amministrativo oltre a dare supporto agli altri Servizi dell’Area, ha provveduto alla gestione dei servizi generali e strumentali per tutta l’attività del Settore, supportando inoltre, con il suo coordinamento, le funzioni tecnico-specialistiche, la formazione e l’aggiornamento del personale. Si è proceduto poi nel corso dei mesi alla presentazione di proposte di variazione PEG e assegnazione risorse al fine di tenere costantemente aggiornati piano esecutivo di gestione e documenti finanziari.

209 Si è provveduto alla realizzazione del Piano di Formazione del Settore partecipando a 3 corsi di formazione esterni e ad incontri formativi interni (1). Riceve gli atti e le istanze inviate dagli utenti, gestisce la protocollazione dei documenti (11.300 protocolli in entrata, 10.448 protocolli in uscita, 8.136 prese in carico) e dell’archivio decentrato, cura la trasparenza e l’accesso agli atti ed alla documentazione amministrativa (43 richieste di accesso evase). Nell’ambito delle classiche funzioni amministrative verifica e registra gli atti tipici (1021 decreti, 85 determinazioni, e 12 deliberazioni di GP, 3 deliberazioni di Consiglio, nonché ha predisposto 5 ordinanze presidenziali); redige i principali documenti della programmazione (relazione previsionale e programmatica, bilancio preventivo e consuntivo, piano esecutivo gestionale). Svolge attività di segreteria per la Commissione Consiliare denominata ora Agricoltura e Ambiente e per i vari tavoli e consulte in materia agro alimentare. Si svolge regolarmente l’attività collegata alla gestione delle sanzioni tramite l’effettuazione di audizioni e l’emissioni di ordinanze ingiunzione / ordinanze archiviazione (n. 64). Si è concluso con la rendicontazione definitiva il progetto GPP info net, sottoposto a controllo ex- post, mentre è in fase di esecuzione il progetto Fabbrica della Bioenergia per il quale è stata inviata la rendicontazione delle attività svolte al 31.05.2013. sistema qualità. Si è data continuità all’attività necessaria al rinnovo del certificato UNI EN ISO 9001: 2000 (adeguamento (alla norma UNI EN ISO 9001:2008 ) raggiunto nel marzo 2004, sono stati tenuti sotto controllo tutti i procedimenti di competenza, aggiornati i documenti del sistema alla nuova edizione della norma (UNI EN ISO 9001 edizione 2008 e confermati/modificati gli indicatori di processo per tutte le attività in carico al Settore. In particolare sono previste nel corso del mese di Settembre, le effettuazioni degli audit da parte di PROJECT GROUP (audit interno) e dall’ Ente di certificazione CERTIQUALITY finalizzato al mantenimento della Certificazione rilasciata ai sensi della nuova norma ISO 9000:VISION2008 all’intero Settore, che ha comportato la razionalizzazione ed il miglioramento dei processi dei singoli servizi contenendone la variabilità dei processi, l’aggiornamento dei documenti del sistema qualità e la ridefinizione di taluni procedimenti. statistica E’ stato effettuata la rilevazione delle aziende agrituristiche presenti sul territorio. Mensilmente sono stati aggiornati i dati relativi alle colture previsti nel programma regionale ESA. Sono stati esportati i dati definiti relativi al VI censimento generale dell’agricoltura. Si è conclusa la rilevazione dell’indagine campionarie delle coltivazione legnose agrarie presenti sul nostro territorio. Sono già iniziati i contatti per la rilevazione indagine Istat SPA prevista per il periodo ottobre 2013-marzo 2014.

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.12

VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.12

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 13“TRASPORTI PUBBLICI E PRIVATI- PISTE CICLABILI”

211 PROGRAMMA N. 13: - TRASPORTI PUBBLICI E PRIVATI -PISTE CICLABILI

PROGETTO N. 01.01: SPESA PER SVOLGIMENTO FUNZIONI CONFERITE – RESPONSABILE ARCH MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

→Affidamento in forma associata del nuovo contratto relativo al trasporto pubblico su gomma urbano dei comuni di Cremona e Crema ed extraurbano della Provincia di Cremona, →Gestione del servizio con riferimento all’ambito extraurbano della provincia di Cremona, →Formazione dei ruoli dei conducenti dei veicoli o natanti adibiti a servizi pubblici non di linea.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

> Sino al 31 gennaio 2013 è proseguita la gestione del vecchio contratto di servizio. Successivamente è iniziata, la gestione del nuovo contratto secondo le procedure regionali previste. Detta attività è fondamentale sia per l'entità delle risorse messe in campo che per le modifiche che si rendessero necessarie nell'effettuazione del servizio. Tuttavia la tipologia della gara per l’affidamento del contratto, basata su un disegno della rete diverso da quello in vigore, ed articolata su una parte del servizio fissa ed una variabile, aperta alle proposte progettuali dei concorrenti, ha comportato, successivamente all’assegnazione dello stesso, un periodo sperimentale sino al mese di giugno 2013, quando con dgp155/2013, sono state approvate le variazioni all’offerta di servizio. Tale fase è stata preceduta da un confronto, sia con l’Ati vincitrice che con gli utenti, al fine di rendere il servizio più rispondente alle esigenze di questi ultimi. > Nella gestione si sono verificate la congruità del servizio e rilasciate le autorizzazioni per le modifiche dell'offerta di servizio, per il diverso utilizzo degli autobus, per la modifica delle tariffe dei titoli di viaggio, nonché per tutte le altre varianti al contratto stipulato. Fondamentale è stato il monitoraggio svolto in giugno degli indicatori e degli standard previsti dal contratto effettuati secondo i parametri dettati dalla Regione. L’attività di rilievo ha riguardato sia i dati relativi all’esercizio (orari, percorsi, fermate, mezzi, personale) che la qualità e l’informazione all’utenza. I dati sono tenuti costantemente aggiornati, con periodicità variabile dal mese, al semestre, fino all’intero anno, a seconda della tipologia. Si è provveduto a verificare costantemente il raggiungimento o meno di eventuali standard obiettivo od il loro superamento. Oltre all’attività precedentemente descritta l’Ente sta svolgendo una intensa attività di concertazione con l’Ati gestore del servizio sia sul Tavolo Regionale che a livello provinciale decentrato per ricercare le necessarie intese di programmazione ed economiche. Successivamente alla partenza del nuovo servizio di TPL la Provincia ha dovuto affrontare l’emergenza causata dalla chiusura parziale al traffico della statale Rivoltana che ha comportato una pesante modifica seppur temporanea delle corse sulla linea Rivolta - Milano. Per ovviare ai ritardi che tali lavori, il cui inizio è stato comunicato dalla Provincia di Milano a quella di Cremona, con solo un paio di giorni di anticipo, sono stati modificati, in via sperimentale, sentiti anche gli utenti e il gestore del servizio, i percorsi di alcune linee, in determinate fasce orarie al fine di consentire uno scambio con i treni del passante ferroviario presso le stazioni di Limito e Treviglio. E’ stata inoltrata alla Provincia di Milano protesta formale e la richiesta di accollare a Bre-Be-Mi, soggetto privato committente dei lavori, i costi aggiuntivi del servizio. > Le attività svolte sono inerenti le funzioni delegate e trasferite dalla Regione Lombardia con le leggi 6/2012, 14/87 e 20/95 e dallo Stato con il D.lgs. 112 Nel mese di maggio si è proceduto all’assegnazione ai Comuni delle autorizzazioni inerenti le autovetture in servizio di noleggio con conducente ed i taxi, così come per il contingente natanti. In primavera si è svolta la commissione d’esame per la valutazione dei candidati iscritti a sostenere le prove d’esame per l’abilitazione a

212 conducente di veicoli a motore o natanti. Si sono svolti con l’ausilio della Polizia Provinciale vari controlli degli autobus di linea e il controllo delle attività amministrative dei soggetti autorizzati.

PROGETTO N. 01.02: PIANO TRASPORTI PUBBLICI PROVINCIALE RESPONSABILE ARCH MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Sarà necessario aggiornare il Programma Triennale dei Servizi rispetto alle nuove programmazioni. In particolare l’aggiornamento dovrà tener conto del lavoro svolto dalla consulenza in ordine alla predisposizione dei servizi che verranno posti a bando di gara.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

- Con l'approvazione del bando della gara del nuovo sevizio di TPL e dei relativi allegati è stato aggiornato il Programma Triennale dei Servizi del trasporto su gomma la Provincia ha messo in moto un forte impegno di coinvolgimento sia della Regione che dei Comuni e delle Aziende esercenti il servizio. Si sono svolti frequenti incontri con le aziende per valutare le modifiche di ogni singola linea e si è attivato un monitoraggio con tutti i Comuni interessati per acquisire le loro necessità e le loro proposte di modifica. Si sono presentate alcune prime valutazioni anche alle organizzazioni dei viaggiatori e al sindacato dei trasporti. Le informazioni e la bozza della proposta del piano sono state presentate alle competenti Commissioni consigliari per la discussione del merito. Infine con il contributo del consulente della Provincia e sentita la Regione si è aggiornato il programma dei servizi che dopo la valutazione del progetto di gara sarà approvato come nuovo PTS.

PROGETTO N. 01. 03: INIZIATIVE IN MATERIA DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE RESPONSABILE ARCH . MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI 1) L’attuazione del progetto co-finanziato dalla Regione Lombardia (FESR/POR 2007-2013) per il raddoppio della tratta di linea compresa tra Cavatigozzi e la stazione di Cremona. L’ambito dei fondi di finanziamento è quello FESR, che prevede contributi per opere di potenziamento di tratte ferroviarie. 2) La soppressione di passaggi a livello in anticipazione di quelli previsti con la realizzazione dell’autostrada Cremona-Mantova, ed in particolare nella città di Cremona. { FILLIN "Testo4"} 3) Proseguimento del monitoraggio relativo ai disagi e, in particolare, in concertazione con Regione Lombardia e TLN, affinché si riesca a garantire una maggiore regolarità del servizio e una maggiore rispondenza dell’offerta alle esigenze della popolazione, dopo la prima attuazione dei servizi cadenzati.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. La Provincia di Cremona, il Comune di Cremona e RFI S.p.A, al fine di garantire la realizzazione dell’opera in oggetto, hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa nel maggio del 2012. Oggetto del Protocollo d’intesa è la realizzazione del “raddoppio della tratta ferroviaria Cavatigozzi - Cremona della linea Codogno – Cremona - Mantova” e la definizione della partecipazione dei soggetti sottoscrittori il presente Atto allo stesso. L’intervento verrà progettato, realizzato e gestito da RFI nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni di legge in materia di ferrovie, di tutela dell’ambiente e di conformità alla normativa urbanistica.

213 In particolare l’opera, trattandosi di raddoppio in sede di tratto di linea ferroviaria, verrà realizzata in coerenza con l’itinerario esistente, secondo le indicazioni del manuale di progettazione RFI. L’intervento in argomento prevede, inoltre, l’adeguamento degli innesti alla stazione di Cavatigozzi e di Cremona. La realizzazione ha un costo complessivo stimato in € 29.200.000,00 (euro ventinovemilioniduecentomila/00). 2) Assieme al Comune di Cremona si è riusciti, in conformità al protocollo di intesa sottoscritto nel lontano 2003, a convogliare su Cremona le risorse regionali e di RFI per realizzare gli interventi per la soppressione dei passaggi a livello di via Brescia e via Persico. La realizzazione di tali interventi modificherà,migliorandola, la viabilità di accesso alla zona nord-est della città. 3) Gli uffici e l’Ente tengono costantemente monitorati i disagi e sollecitano gli interventi regionali per migliorare le condizioni di viaggio dell’utenza cremonese.

PROGETTO N. 01.05: APPALTO TRASPORTI PER ATTIVITA’ DIDATTICHE PROVINCIALI - RESPONSABILE ARCH . MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Affidare, tramite trattative private e sulla base di indicatori specifici, i servizi di collegamento fra la sede della scuola (alcuni Istituti Scolastici Superiori di Crema e di Cremona) e quella dove si svolgono altre attività didattiche, ad aziende esercenti servizi pubblici di trasporto di persone. Il progetto è finanziato nelle spese generali.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

-Si è provveduto ad acquisire dalle Scuole le necessità e si sono svolte le trattative per l'aggiudicazione dei servizi di trasporto richiesti dal Preside dell'Istituto scolastico , "Munari”. Si fa presente che questi servizi sono ora ricompresi nel nuovo contratto di TPL.

PROGETTO N. 01.07: MESSA IN SICUREZZA DI PERCORSI E FERMATE DEL T.P.L. RESPONSABILE ARCH. MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

L’art. 4 della L.R. 6/2012 prevede il conferimento mediante trasferimento alle Province delle funzioni concernenti il riconoscimento, al fine della sicurezza, dell’idoneità dei percorsi e delle aree di fermata dei servizi automobilistici. Proseguimento dell’attività e del censimento delle aree di fermata e delle relative condizioni di sicurezza.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

- Stante la complessità e la specificità della funzione assegnata dalla Regione per lo svolgimento di tali funzioni ci si avvale di una consulenza esterna e del contributo di un gruppo di lavoro intersettoriale al fine di predisporre in tempi rapidi, ma con le necessarie professionalità, i pareri relativi alle autorizzazioni delle nuove fermate richieste dai Comuni. Sono state verificate e autorizzate, per la circolazione ordinaria, alcune nuove domande con l’indicazione degli elementi migliorativi attinenti la sicurezza.

214

PROGETTO N. 01.10: TRASFERIMENTO AI COMUNI PER INFRASTRUTTURE VIARIE RESPONSABILE ARCH . MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

La Provincia di Cremona promuove l’istituzione di servizi a chiamata autobus nei comuni del territorio provinciale non serviti da trasporto pubblico per il collegamento con le località sedi di servizi e con altri importanti località attraverso coincidenze con la rete principale del trasporto pubblico locale per gli spostamenti a più lunga distanza. Al fine di predisporre i progetti delle fermate da parte dei comuni è necessario elaborare progetti di nuova fermata con i conseguenti adeguamenti alla viabilità. Per tali progetti è necessario acquisire un contributo regionale nell’ambito della promozione della mobilità sostenibile e dei servizi di trasporto innovativi.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Col nuovo contratto il servizio a chiamata di competenza dell'Amministrazione provinciale è stato esteso ad una zona più ampia, in modo da permettere il mantenimento del servizio di trasporto pubblico in aree ed in fasce orarie a domanda particolarmente debole. Tale servizio interessa due zone: quella di Piadena e quella di Soresina-Castelleone.

PROGETTO N. 01.11: SPESE PER SVOLGIMENTO FUNZIONI TRASPORTI PRIVATI RESPONSABILE ARCH . MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

- A far tempo dal 2001 sono state trasferite alle Province le funzioni inerenti il rilascio di licenze per l’autotrasporto di merci in conto proprio e la gestione dell’Albo autotrasportatori in conto terzi; gli esami per il conseguimento dei titoli professionali. Inoltre, la Provincia si deve far carico della tenuta degli albi provinciali e deve provvedere alla pubblicazione degli stessi, gestendo le autorizzazioni attraverso la consultazione di apposite commissioni. La Provincia gestisce, attraverso un regolamento appositamente approvato, l’attività relativa al rilascio delle certificazioni di idoneità per l’attività di consulenza delle agenzie e, ai sensi del nuovo codice della strada, si sono mantenute in essere le competenze per la gestione autorizzativa alla gestione delle attività delle autoscuole.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

• Nei primi 8 mesi dell’anno gli uffici hanno provveduto a verificare, istruire e rilasciare i provvedimenti per le seguenti istanze: 103 licenze di trasporto di cose in conto proprio; oltre 182 istanze relative alla gestione dell’albo autotrasportatori di cose per conto di terzi ( suddivise in iscrizioni, variazioni, cancellazioni, adeguamenti); 12 istanze relative alle officine meccaniche. Inoltre nel mese di luglio si sono svolti gli esami per valutare l’idoneità professionale all’autotrasporto di cose e persone in conto terzi.

215

PROGETTO N. 01.12: ACQUISTO NUOVI AUTOBUS E SISTEMI TECNOLOGICI RESPONSABILE ARCH. MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

− La Provincia, nell’ambito delle iniziative di cui al tavolo TPL, provvederà ad utilizzare le risorse trasferite da Regione Lombardia per il rinnovo dei bus più anziani con altri nuovi ed ecologici e al sostegno degli investimenti per i sistemi tecnologici al fine di riqualificare il trasporto pubblico locale.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

La Provincia ha sottoposto alla Regione Lombardia, nel mese di luglio, la proposta per il rinnovo del parco dei bus più anziani con altri nuovi ed ecologici al fine di riqualificare il trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alla riduzione dell’inquinamento e al riequilibrio modale dei servizi, nonché al recupero di efficienza e di efficacia del sistema. Sulla scorta di tale accordo la Provincia acquisirà dalla Regione risorse e, dopo la valutazione dei progetti di investimento, le trasferirà alle Aziende. In osservanza al “Piano di Rinnovo 2010” è stata autorizzata nel gennaio del 2013 l’immatricolazione da parte di Km spa di 2 autobus cofinanziati con contributo regionale. Un’altra autorizzazione è stata concessa alla Società AGI S.p.A per l’immatricolazione di 6 autobus sempre cofinanziati con contributo regionale.

PROGETTI N. 05.01, 05.02 E 05.09: REALIZZAZIONE PISTE CICLABILI – MANUTENZIONE – CONCESSIONI DEMANIALI RESPONSABILE ARCH. MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

→Nel 2013 si concluderà la realizzazione del percorso ciclabile Montodine-Ripalta-Gombito nell’ambito del progetto PIA finanziato con risorse regionali. →Nel 2013 è prevista la realizzazione della progettazione del percorso ciclabile Cremona Corte de Frati - realizzazione pista finanziata con contributo STOGIT. Questo percorso, innestandosi sull'esistente “Strada Siberiana”, permetterà un collegamento ciclabile tra Cremona e Robecco d'Oglio. →Al fine di garantire la circolazione cicloturistica del territorio provinciale e migliorarla si svolge un’opera di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché si provvede a realizzare ulteriori parti funzionali dei percorsi di livello provinciale già individuati ricercando risorse d’intesa con il Settore Turismo.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

→Sono in corso i lavori di realizzazione del percorso ciclopedonale “Sentieri tra Adda e Serio” che collegherà l'abitato di Ripalta Arpina con Montodine e Gombito mediante un percorso di circa 7 Km. Tale percorso verrà realizzato per gran parte in sede propria. Il sedime sarà realizzato in pavimentazione ecologica nel tratto paesaggisticamente più di pregio (Ripalta A.- Montodine), mentre tra Montodine e Gombito il sedime sarà asfaltato. L'infrastruttura è finanziata al 50% dalla Regione Lombardia nell'ambito del progetto PIA, mentre la restante parte viene finanziata da questa Provincia. I costi totali per la realizzazione del Progetto ammontano a € 363.467,03.

216 →E' in corso di redazione la progettazione definitiva del del percorso ciclabile Cremona Corte de Frati - realizzazione finanziata con contributo STOGIT.

→Nel corso degli ultimi anni le spese per le manutenzioni sono aumentate considerevolmente sia per l'incremento dei km di nuove piste ciclabili, sia in quanto alcune tratte non sono completamente di proprietà provinciale ma sono concesse in convenzione da privati che solitamente mantengono il diritto di passaggio mediante mezzi agricoli. Così facendo alcune lunghe tratte di ciclabili come le “Città Murate” o del “Canale Vacchelli” si ritrovano con i sedimi in alcuni casi impraticabili. In altre lunghe tratte, invece, specialmente in adiacenza di corsi d'acqua, le staccionate in legno si presentano marciscenti o addirittura del tutto assenti, a causa degli agenti atmosferici e di alcuni atti vandalici. Sono stati effettuati interventi “tampone” mediante la risagomatura puntuale dei sedimi maggiormente ammalorati come il tratto tra Regona e S. Bassano della ciclabile delle “Città Murate” o il tratto tra il nodo idraulico di Genivolta e la C.na Colombarola lungo la ciclabile del “Canale Vacchelli”. Per quanto concerne le manutenzioni ordinarie sono state effettuati 4 interventi di contenimento della vegetazione lungo tutti i percorsi, inoltre sono state organizzate le varie innaffiature di soccorso per le piantumazioni effettuate negli ultimi 3 anni lungo gli ultimi percorsi realizzati. ALTRE ATTIVITA’ Nel 2012 si sono conclusi i lavori di realizzazione del primo tratto del percorso ciclopedonale “Antica Postumia”. Tale percorso misura circa 9 km e mette in comunicazione i paesi di Malagnino e Pieve S. Giacomo con la città di Cremona mediante un percorso lineare ed asfaltato realizzato interamente in sede propria. Nel 2013 sono stati effettuati i frazionamenti dei terreni di privati da acquisire per la ciclabile e predisposta la documentazione necessaria (verbali di liquidazione, ricalcalo delle superfici etc.) per gli atti conclusivi di acquisizione degli stessi.

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.13

VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.13

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 15“SISTEMI INFORMATIVI E SERVIZI AL CITTADINO”

218 PROGRAMMA N. 15: U.R.P E SERVIZI INTERNI

PROGETTO N. 01-01: INFORMATIZZAZIONE UFFICI PROVINCIALI RESPONSABILE: DOTT.ANTONELLO BONVINI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Il CED mantiene operativo ed efficiente il sistema informatico dell'Ente attraverso la gestione della connettività, delle postazioni di lavoro e dei sistemi centralizzati di gestione dei dati. La continuità di esercizio viene assicurata per mezzo di controlli continui delle prestazioni e della manutenzione delle apparecchiature installate e del software di base. Per le procedure informatiche acquisite da soggetti esterni viene garantita la funzionalità e l'aggiornamento mediante la sottoscrizione dei relativi contratti di manutenzione. Si provvede anche alla gestione e sviluppo delle procedure nate all'interno contribuendo in tal modo al contenimento dei costi. Inoltre viene fornita a tutti i settori l'assistenza e il supporto per l'utilizzo delle procedure informatiche. Viene realizzato software a sostegno delle attività non ancora completamente informatizzate per consentire di migliorare l'operatività dei vari uffici e di eliminare fasi/operazioni meramente ripetitive/riproduttive.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI Area delle attività strategiche E' proseguita l'attività di digitalizzazione degli atti amministrativi che ha impegnato il personale del CED assieme agli altri attori coinvolti nel processo per migliore l'efficienza operativa con tempi di processo più brevi e in prospettiva con riduzione dei costi. E' stata affrontata anche la gestione della conservazione sostitutiva necessaria alla corretta conservazione e mantenimento della validità nel tempo dei documenti digitali. E' iniziata la progettazione di soluzioni per aggiornare gli apparati di rete e migliorare la continuità operativa riducendo i rischi di blocco della rete o di perdita o corruzione dei dati sui server. Per le postazioni client è stata avviata la revisione della gestione delle caselle e-mail al fine di mantenere i messaggi sui server riducendo così i rischi di perdita dei messaggi stessi. Sono state aggiornate le procedure della contabilità economica e finanziaria per tenere conto del passaggio alla “contabilità armonizzata” con relativo spazio per la formazione ed è stata avviata anche la revisione della procedura per la gestione della dotazione organica. E' stato realizzato software a sostegno delle attività non ancora assistite da idonee procedure automatizzate che consentano di migliorare l'operatività dei vari uffici e di eliminare fasi/operazioni meramente ripetitive/riproduttive. E' stato inoltre predisposto un programma di gestione dei processi che si svolgono nell'Ente per raccogliere le principali informazioni legate allo svolgimento delle varie attività coinvolte nella realizzazione dei vari servizi erogati ai cittadini.

PROGETTO N. 01.02:MANUTENZIONE SISTEMI INFORMATIVI RESPONSABILE: DOTT.ANTONELLO BONVINI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

- manutenzione delle attrezzature hardware in dotazione agli uffici per il conseguimento di economie di spesa e di qualità delle attività. - manutenzione del sistema centrale, proprio di ogni organizzazione aziendale complessa, che si avvale di più stazioni di lavoro tra loro collegate in una rete organizzata e gestita all'interno. - manutenzione degli applicativi con un progressivo affinamento delle soluzioni e aggiornamenti resi necessari per adeguamenti alla normativa. - assistenza agli utenti sull'uso degli applicativi per fornire un adeguato supporto nella prassi quotidiana di

utilizzo di applicativi e sistemi che, nei loro automatismi, presentano varie problematiche. - gestione della telefonia fissa per l'Ente e per gli istituti di istruzione secondaria con la necessaria assistenza per la riparazione dei guasti agli impianti telefonici e per soddisfare le esigenze del personale riguardo a personalizzazioni delle funzionalità, abilitazioni, spostamenti o traslochi. - diffusione degli applicativi Open Source per favorire il passaggio ad applicazioni che riducano i costi di acquisto di nuove licenze e consentano di adottare formati sempre più compatibili con i vincoli di standardizzazione.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Area delle attività individuali Risorse qualificate di personale hanno vigilato quotidianamente sulla perfomance della rete correggendo guasti e malfunzionamenti, hanno gestito il funzionamento dei server; inoltre hanno controllato i data base gestendo spazi e prestazioni e hanno gestito le operazioni di backup dei dati.

Le procedure in esercizio sono state sistemate per seguire l'evoluzione della normativa e la progressiva espansione dell'informatizzazione. La dinamica manutentiva ha richiesto un progressivo affinamento delle soluzioni in uso, che ha determinato anche sviluppo di software collaterali allo scopo di migliorare l'interazione tra applicativi e operatori.

Area delle attività ordinarie La struttura ha effettuato la manutenzione dei Personal Computer e stampanti in dotazione ai colleghi con effetti positivi sia sulla spesa che sull'allungamento del ciclo di vita in forza dell'esperienza maturata con tempi medi per risoluzioni dei guasti di 1 o 2 giorni dalla consegna della macchina.

E' stata svolta una costante attività di assistenza all'utenza interna nell'utilizzo di applicativi e sistemi che, nei loro automatismi, presentano difficoltà sulle corrette interpretazioni delle modalità operative

E' proseguita inoltre l'ordinaria attività di assistenza per la riparazione dei guasti agli impianti telefonici e per soddisfare le esigenze del personale riguardo a personalizzazioni delle funzionalità, abilitazioni, spostamenti e traslochi.

PROGETTO N. 02-01: ATTIVITA’ DELL’U.R.P. RESPONSABILE: DOTT.ANTONELLO BONVINI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

L’Ufficio Relazioni con il Pubblico svolge attività di prima accoglienza, di ricevimento della corrispondenza, di orientamento ed ascolto, di accesso e partecipazione e eroga servizi diretti coordinati con i settori competenti. Inoltre particolare attenzione è posta per garantire l’erogazione omogenea di servizi sia presso la sede centrale che presso la sede decentrata di Crema e lo sportello gestito in collaborazione con gli uffici C.P.I. e U.A.T.di Casalmaggiore. Si occupa inoltre di progetti informatici, quali la digitalizzazione degli atti, gestione di siti istituzionali, progetti di e-gov.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Semplificazione amministrativa, trasparenza, progetti e-gov. La prima parte dell’anno 2013 è stata caratterizzata dalla promulgazione di normative relative alla informatizzazione, alla lotta contro la corruzione, alla trasparenza che hanno impegnato l’URP

sia in fase di studio che di collaborazione con altri uffici. L’UPR fa parte del gruppo di lavoro sulla trasparenza e ha realizzato gli applicativi richiesti dalla norma. Per raggiungere il livello di trasparenza dell’ente indicato dalla normativa l’URP ha collaborato creando il portale Open Data, un portale internet sul quali vengono messi a disposizione dei visitatori i dati in formato aperto.

Area delle attività ordinarie/portafoglio servizi (PIP)

Attività di aggiornamento del patrimonio informativo Le informazioni sono gestite dall’U.R.P. in banche dati che garantiscono supporto e servizi a cittadini, imprese, enti, utenti interni. Di seguito i dati relativi al monitoraggio di questa attività.

Attività di aggiornamento del patrimonio informativo relativo al sito www.provincia.cremona.it

Pagine create o modificate 672 Allegati inseriti 1132 1200 Avvisi vari 34 1000

Notizie 130 800 Consulenti ed esperti 34 600 Concessione licenze pozzi 100 400

200

0 Pagine create o Allegati inseriti Avvisi vari Notizie Consulenti ed esperti Concessione licenze modificate pozzi

Attività di aggiornamento del patrimonio informativo relativo al sito www.rup.cr.it

aggiornament enti i inseritori news 8 2 anagrafe 55 5 amministratori Albo pretorio on line 620 11

800 Albo 700 pretorio on line 600

500 anagrafe 400 amministr atori 300

200 news 100

0 aggiornamenti enti inseritori

Aggiornamenti portale interno

140

120

100 primo semestre 80

60

40

20

0 1

Ordinaria attività

Per assicurare la funzione di comunicazione diretta con gli utenti, finalizzata a favorirne l’esercizio dei propri diritti di conoscere, partecipare, fruire dei servizi offerti dall'Amministrazione l’U.R.P. opera un considerevole lavoro di back office per l’aggiornamento continuo del materiale documentale in dotazione agli operatori dislocati in diversi punti del territorio, necessario all’attività di informazione, orientamento e supporto agli utenti.. Le attività proprie del front office sono state svolte con continuità, garantendo: il ricevimento ufficiale della corrispondenza, le relative operazioni contestuali, distribuzione e assistenza all’uso della modulistica in dotazione, l’informazione su funzioni, attività, organi, uffici e servizi provinciali, leggi nazionali, regionali e regolamenti, bandi, gare, avvisi e scadenze, procedimenti amministrativi, situazione delle pratiche, coordinamento del procedimento

dell’accesso (protocollo, registrazione e solleciti scadenze, archiviazione e comunicazioni d’ufficio), supporto ai cittadini per la presentazione di segnalazioni e proposte all’Amministrazione, tenuta degli scadenziari e delle agende. L'indicatore puramente quantitativo e di contesto del numero e tipologia di contatti con l'utenza esterna (Crema e Cremona) misura l'efficacia dell'attività amministrativa in esame.

Posta consegnata 4747 Richieste informazioni 1013 Richieste moduli 257 Richieste pubblicazioni 141 Servizi erogati allo sportello 525 Reclami 0 Smistamento telefonate 147 Richieste relative altri Enti 259

5000 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0

li ti u oni mi n i tello la ate nata z r c g a e R lefon te e altri E llo spo a to ti n lativ te pubblic e Richieste mods a r Posta conse rog tame te chieste informazioni e s i i R Richie Smis ichie R Serviz

PROGETTO N. 03-01: ATTIVITA’ DI GESTIONE DOCUMENTALE RESPONSABILE: DOTT.ANTONELLO BONVINI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

In attuazione dell’art. 61 del DPR 445/2000, con DGP 622/2003 è stato deliberato l’istituzione del Servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi, identificato sinteticamente come Servizio Archivistico della Provincia.

Le attività realizzate dal Servizio nell’ambito delle proprie competenze sono: - la registrazione informatica al protocollo di documenti in arrivo, in partenza e di atti interni realizzati in formato analogico e digitale; - la validazione temporale delle firme digitali dei documenti protocollati, ai sensi dell’art. 39 del DPCM 13 gennaio 2004; - la creazione e la gestione di archivi digitali per la condivisione di documenti in regime di semplificazione, efficiacia ed economicità dell’azione amministrativa provinciale; - l’ordinamento e la conservazione in archivio di documenti e pratiche concluse o in corso di trattazione.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

PROTOCOLLO Nel periodo gennaio-agosto 2013, i risultati della funzione di protocollo confermano il rispetto dei paramentri temporali previsti per la realizzazione delle attività e nel contempo garantiscono la performance dell’azione per gli aspetti legati all’efficacia, l’economicità e la dematerializzazione documentale, per i quali gli interventi maggiormente rilevanti sono così rendicontati:

- DIGITALIZZAZIONE ATTI Nell’ambito della procedura di digitalizzazione degli atti, il Servizio Archivistico ha provveduto a registrare al protocollo le deliberazioni di Giunta e Consiglio Provinciale e le determinazioni in formato digitale collegando l’immagine dei documenti alla registrazione e rendendo così immediatamente consultabile l’insieme dei documenti costituenti la pratica. Gli atti digitali registrati nel periodo di riferimento sono i seguenti: Delibere Giunta Provinciale n.212 Delibere Consiglio Provinciale n. 58 Determinazioni n. 535

- CIRCOLARI PREFETTIZIE Con decorrenza 23 gennaio 2009, la Prefetttura di Cremona ha comunicato la pubblicazione sul sito internet delle circolari emanate e l’interruzione della spedizione attraverso altri canali. Di conseguenza, il Servizio Archivistico ha provveduto ad attivarsi nella gestione della nuova procedura effettuando da tale data il monitoraggio giornaliero del sito della Prefettura per individuare le circolari di competenza provinciale, la registrazione al protocollo ed il salvataggio nel formato originale al fine di costituire un archivio digitale. Per rendere immediatamente rintracciabili e consultabili le circolari sono salvate in formato digitale

al protocollo di registrazione. Il report dei documenti registrati è il seguente: Anno 2009 n. 112 Anno 2010 n. 141 Anno 2011 n. 113 Anno 2012 n. 100 Anno 2013 n.58 (dato al 31/08/2013)

- CONDIVISIONE DURC In ottemperanza a quanto disposto dal DLgs n. 192/2012 sui pagamenti nelle transazioni commerciali (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 novembre 2012) ed ai conseguenti interessi di mora in caso di ritardo nei pagamenti delle fatture, per velocizzare le operazioni di liquidazione dei documenti contabili il Servizio Archivistico ha realizzato una gestione digitale dei DURC attraverso la loro archiviazione dopo la registrazione di protocollo in una directory condivisa da tutti gli utenti provinciali. Per alcuni procedimenti amministrativi, il sistema d’archiviazione dei DURC ha reso degli ottimi risultati legati all’utilizzo delle dichiarazioni già presenti per alcuni fornitori e per i quali non si è proceduto ad una nuova richiesta. L’archivio dei DURC è stato costituito il 7 maggio 2013 ed alla data del 31 agosto i documenti in esso archiviati dopo la registrazione di protocollo sono 446.

- PEC L’utilizzo della PEC come strumento di trasmissione dei documenti attraverso la funzione del protocollo ha rispettato le previsioni registrando un aumento delle spedizioni rispetto all’ultimo quadriennio.

REPORT PEC IN USCITA GENNAIO-AGOSTO 2010-2013

3500

3000

2500

2000

1500

1000

500

0 GENN FEBB MA R A PR MA G GIU LUGL A GO

ANNO 2010 2 7 3 55 23 60 185 ANNO 2011 444 1089 856 503 791 581 560 528 ANNO 2012 515 1129 1539 1413 1647 1451 1734 1693 ANNO 2013 2449 2271 2048 1783 2775 2448 2900 2013

Dalla crescita esponenziale dei dati della PEC si è realizzato un risparmio di risorse economiche delle spese postali che trova la seguente rappresentazione (i dati sono calcolati sulla base tariffaria in vigore per le spedizioni di posta prioritaria e raccomandata):

RISPARMIO SPESE POSTALI UTILIZZO PEC PERIODO GENNAIO-AGOSTO 2010-2013

80.000,00 € 72.879,30

60.000,00 € 43.371,90 40.000,00

€ 20.872,80 20.000,00 € 11.212,20 € 6.672,60 € 3.211,20 € 201,00 € 1.306,50 0,00 POSTA PRIORITARIA RACCOMANDATE

2010 € 201,00 € 1.306,50 2011 € 3.211,20 € 20.872,80 2012 € 6.672,60 € 43.371,90 2013 € 11.212,20 € 72.879,30

ARCHIVIO L’attività ordinaria d’archivio ha interessato la conservazione delle pratiche correnti nonché il materiale documentario relativo alle pratiche concluse dai diversi Settori provinciali, ed in particolare da quelli interessati dalla nuova riorganizzazione dell’Ente in vigore dall’aprile 2013. Particolare impegno è quello che ha interessato il materiale versato dall’ex Settore Cultura in quanto costituito da carte sfuse e fascicoli frammentari che necessitano di un riordinamento e della successiva archiviazione. Attualmente i documenti sono ancora nella fase di verifica ed entro l’anno si prevede l’archiviazione definitiva nei fascicoli di riferimento. Per l’anno 2013 è stato pianificato un unico intervento di scarto dei materiali d’archivio quale risultato di diversi interventi di riordino e versamenti di documenti e dunque fase conclusiva della gestione dell’archivio di deposito. La scelta di realizzare un solo intervento annuo di scarto è legata soprattutto alla valutazione degli aspetti di natura finanziaria coinvolti nell’affidamento di commesse esterne per il trasporto e l’eliminazione dei materiali presso i centri comunali adibiti alla raccolta della carta e per i quali si è optato di eseguire una sola procedura a fine anno. Nell’ambito del sistema di gestione d’archivio, il monitoraggio delle ulteriori attività necessarie per garantire l’accesso ai documenti conservati ha determinato i seguenti dati: - smistamento documenti 3308 - archiviazione pratiche 3566 - richieste pratiche evase 257 VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.15

VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.15

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 16“APPALTI E LEGALE”

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3.4 DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01 DI CUI AL PROGRAMMA N° 16 RESPONSABILE AVV. RINALDA BELLOTTI: APPALTI E CONTRATTI

OBIETTIVI DI PROGETTO Garantire il raggiungimento degli obiettivi relativi alla realizzazione di opere ed acquisizione di beni e servizi attraverso l’individuazione del contraente e adempimenti conseguenti, assicurando efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa. Predisposizione e stipula contratti derivanti sia da gare pubbliche che da procedure negoziate. Assicurare il supporto ai vari Settori ai fini della corretta applicazione normativa vigente in materia di appalti, comprensivo dell'assistenza per l'espletamento delle trattative private. Assicurare il supporto ai Comuni della Provincia di Cremona che si declina attraverso il raggiungimento degli obiettivi in seguito meglio specificati.

STATO DI AVANZAMENTO E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Obiettivo “Attività di supporto ai Comuni”:

a) Gara associata per il servizio di distribuzione del gas naturale per delega di 34 Comuni. Supporto ai Comuni nella fase di avvio della nuova gestione La gara, espletata nel 2011, è stata aggiudicata in via definitiva il 7/02/2012 e il contratto di servizio è stato stipulato il 17/12/2012. Nella fase di avvio il settore si farà carico, per evitare la dispersione degli effetti positivi di una gara associata, di studiare e proporre una modalità di gestione unitaria delle funzioni di vigilanza e controllo sull’esecuzione del contratto. La proposta ai comuni sarà accompagnata dall’invio di format, che i medesimi potranno assumere come modello per i propri atti.

b) Gas e gare per ambito. Attivazione procedure di cui al DM 226/2011 Si tratta, dopo un’informativa di carattere generale rivolta a tutti i comuni in materia di servizi pubblici locali, comprensiva della situazione del gas, di avviare le convocazioni formali degli ambiti, ove di competenza della Provincia. L’orientamento è quello di favorire l’accorpamento tra ambiti ed esperire una gara unica, previa un’opportuna verifica sia procedurale sia di volontà degli enti locali. Fase successiva alla convocazione è la stipula di convenzioni con i comuni dei singoli ambiti e l’avvio delle procedure volte alla selezione dei soggetti che svolgeranno il ruolo di supporto tecnico-giuridico con particolare riferimento alle funzioni di località relative alla stima degli impianti esistenti.

c) Effettuazione gara per l’affidamento di lavori e servizi tecnici di direzione lavori e coordinamento per la sicurezza per delega del Comune di Soresina Trattasi delle procedure di gara propedeutiche alla realizzazione di un intervento di risanamento conservativo e recupero funzionale ad uso scolastico e formativo del complesso “Immacolata” sito nel Comune di Soresina. Si tratta, come indicato nel titolo, di due gare distinte, la cui preparazione richiede attività di confronto e sinergia con il comune oltre ad accurati approfondimenti della materia.

d) Sviluppo competenze dei dipendenti dei piccoli comuni in materia di gare non a evidenza pubblica per lavori. Il Settore presenterà ai comuni un’offerta formativa in materia; verificato l’interesse, elaborerà il progetto formativo con riferimento sia al contenuto sia alle modalità di svolgimento. Si

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assicurerà un taglio decisamente pratico con lo scopo di fornire ai Comuni supporti operativi per affrontare il panorama normativo sempre più complesso ed in continua evoluzione.

STATO DI AVANZAMENTO

a) Considerata l’importanza delle funzioni di vigilanza e controllo sull’esecuzione del contratto e la loro complessità dal punto di vista tecnico, si è sottoposta ai Comuni la proposta di gestione di tali funzioni in maniera uniforme, avvalendosi, attraverso l’affidamento servizi di incarichi omogenei da attribuire singolarmente, di un qualificato supporto esterno. La Provincia si è fatta carico di definire l’oggetto, le modalità di esecuzione nonché le caratteristiche essenziali della prestazione e suggerire condizioni economiche di massima che tengano conto del corrispettivo annuo rimborsato da Linea Distribuzione Srl per tali funzioni. In data 13/05/2013 si è pertanto inviato ai Comuni un format di atto e di capitolato d’oneri utilizzabili per l’affidamento del servizio tecnico di supporto. A partire dal successivo mese di giugno si sta monitorando il livello di attenzione degli Enti su tale attività di vigilanza e controllo, anche mediante contatti mirati a garantire assistenza e supporto in sede di definizione degli atti amministrativi. Nel mese di agosto inoltre tutti i Comuni sono stati singolarmente sentiti per aggiornamenti sulla stato dell’arte e nel mese di settembre è previsto un incontro per illustrare ulteriormente l’importanza delle funzioni di vigilanza e controllo anche al fine di non vanificare gli importanti risultati ottenuti con la gara associata.

b) ll D.M. 19/01/2011 che ha previsto che gli enti locali appartenenti a ciascun ambito territoriale ottimale affidino il servizio tramite gara unica, anche estendibile a due o più ambiti confinanti, ha individuato, relativamente ai Comuni del territorio della provincia di Cremona, tre ATEM: Cremona 1 Nord, Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud. La Provincia, nel proporre l'accorpamento degli ATEM, si è candidata a svolgere il ruolo di stazione appaltante e di controparte del contratto di servizio. Attraverso la convocazione in diversi momenti dei Comuni cremonesi, la Provincia è stata così delegata per gli ATEM Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud aggregati. Di conseguenza ha predisposto e condiviso la bozza di convenzione unificata per la gestione in forma associata della procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale. In data 04/06/2013 si è riunito l’apposito Gruppo di lavoro con il compito di coadiuvare la Provincia nella definizione del testo definitivo della Convenzione. Il suddetto Gruppo di Lavoro ha accolto il testo di Convenzione, inviato quindi per l’approvazione a tutti gli enti sottoscrittori; si sta ora monitorando tale iter approvativo: ad oggi oltre il 50% dei Comuni appartenenti agli ambiti aggregati l’ha formalmente svolto. Il Consiglio provinciale vi ha provveduto in data 30/07/2013. Conclusa tale fase, la Conferenza dei Comuni approverà il programma di spesa e si darà avvio alla predisposizione degli atti necessari all’ espletamento delle procedure previste dal D.Lgs. 163/2006 per l’affidamento dei supporti specialistici, di cui la Provincia si avvarrà per lo svolgimento delle funzioni delegate dai Comuni.

c) Si sono tenuti appositi incontri con il Comune di Soresina in data 07/02 e 13/06 per l’esame delle problematiche propedeutiche alla predisposizione dei bandi di gara. In data 12/8 il Comune di Soresina ha anticipato parte della documentazione da porre a base di gara. Si è in attesa dell’approvazione del progetto esecutivo da parte del Comune e dello STER, e quindi della documentazione completa, e relative determine a contrarre, necessarie ai fini dell’avvio delle procedure di scelta del contraente.

d) Il corso di formazione si è tenuto in data 27/06 con un’ampia adesione da parte dei Comuni del territorio provinciale e con un elevato livello di gradimento da parte dei partecipanti.

2. Obiettivo “Esperimento o predisposizione di gare di particolare significato (per la gare ordinarie si rinvia alle indicazioni del Piano delle Opere Pubbliche e dei PEG dei singoli Settori)”:

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a) Paullese II lotto: svolgimento gara e predisposizione contratto;

b) Realizzazione nuovo Liceo Classico di Crema, nel polo scolastico di Crema sud: predisposizione bando per la individuazione del contraente del contratto di disponibilità.

STATO DI AVANZAMENTO

a) La gara è stata espletata mediante otto sedute che si sono svolte nel periodo dal 20/02/2013 al 11/04/2013; il contratto è stato stipulato in data 09/07/2013.

b) L’iter è sospeso in quanto sono in corso le valutazioni da parte dell’Amministrazione circa l’opportunità e/o le modalità di svolgimento della procedura. Si evidenzia tuttavia un’altra gara di particolare rilievo che è stata nel frattempo avviata: la gara relativa alla concessione del servizio di tesoreria dell’Ente; il bando è stato pubblicato in data 09/08/2013 e la seduta di gara è prevista per il giorno 11/10/2013.

3. Obiettivo “consolidare e sviluppare, principalmente attraverso la implementazione del sito informatico ad hoc individuato, il canale di comunicazione con i referenti individuati all'interno di ogni Settore al fine di assicurare la trattazione delle gare non ad evidenza pubblica in modo uniforme per tutto l’Ente”.

STATO DI AVANZAMENTO

Attraverso il percorso in rete y/servizi/appalti sono mantenuti costantemente aggiornati gli strumenti di comunicazione (schemi di lettere d’invito, circolari, comunicazioni ecc….) al fine di consolidare e sviluppare il supporto ai Settori ed assicurare la trattazione delle gare non ad evidenza pubblica in modo uniforme per tutto l’Ente.

4. Obiettivo “verificare la tempistica e le modalità del processo di armonizzazione delle procedure connesse al riordino delle Province” .

STATO DI AVANZAMENTO

A seguito delle note vicende del progetto di riordino delle Province mediante accorpamento, l’obiettivo è da intendersi annullato

5. Obiettivo “mappatura dei prodotti e analisi e descrizione dei medesimi”.

STATO DI AVANZAMENTO E’ stata effettuata la mappatura dei prodotti del Settore ed è in corso l’analisi dei relativi processi.

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PROGETTO N. 02.05 DEL PROGRAMMA 01. GARANZIA DELLA LEGITTIMITA’ E DELLA REGOLARITA' DELL'AZIONE DELLA PROVINCIA AVANTI GLI ORGANI GIURISDIZIONALI. RESPONSABILE AVV. RINALDA BELLOTTI.

STATO DI AVANZAMENTO ED INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

L’attività del Servizio Legale e Contenzioso è in corso di svolgimento, in linea con i due principali ambiti d’intervento, ovvero: a) garantire la difesa in giudizio nelle liti attive e passive, che riguardano l'Amministrazione provinciale. Si tratta come noto di un’attività obbligatoria per legge, per mezzo della quale l'Ente fa valere i propri diritti o difende le proprie posizioni, esercitando il diritto alla difesa, il quale è costituzionalmente garantito. In merito a ciò si rileva che l’Ente ha proposto cinque azioni giudiziali a tutela dei propri interessi e si è costituito in un caso avverso il ricorso presentato da una ditta. Ha, inoltre, deliberato di non costituirsi in giudizio in cinque occasioni. Sono anche stati chiusi quattro procedimenti promossi davanti al giudice avverso ordinanze emesse dall’Amministrazione. Al riguardo l’attività si è svolta coinvolgendo ed in stretto accordo con i Settori di volta in volta interessati al contenzioso in corso Si rileva, inoltre, che è stata conclusa con successo una procedura transattiva con una ditta, che ha consentito di porre termine ad un annoso contenzioso. Sono inoltre in fase istruttoria un paio di altre procedure, con la finalità di verificare la percorribilità della chiusura del contenzioso in essere in via transattiva; b) svolgere attività di consulenza legale e giuridica a favore degli Uffici dell'Ente. Quest'ultima attività, come si è già indicato, ha assunto e mantiene un ruolo di particolare rilevanza in quanto, attraverso di essa, l'Ente può orientare la propria azione amministrativa in conformità ai principi che la regolano, con ciò prevenendo l'insorgere di contenzioso con soggetti terzi. Sono stati utilizzati, a tal fine, software giuridici e documentazione di approfondimento giuridico/amministrativo. Di particolare utilità in tal senso è la ricerca su siti internet di libero accesso e la consultazione del sito “leggi d’Italia”, accessibile in abbonamento.

Le materie di studio risultano molto diversificate, in linea con la varietà di funzioni svolte dalla Provincia. L’attività si esplica sia mediante redazione di atti scritti sia attraverso contatto diretto con gli uffici interessati, per via telematica o nel corso di apposite riunioni. Forte è l’impegno del servizio per essere effettivo punto di riferimento per gli altri settori.

Al riguardo si rileva che sono stati rilasciati ventotto pareri.

Il servizio si è avvalso, in alcuni casi, di una consulenza legale esterna per affrontare materie la cui trattazione ha richiesto competenze altamente specialistiche.

Dal giugno 2012 il Servizio Affari Legali ha avviato una nuova iniziativa, consistente nella redazione della pubblicazione bimestrale denominata “Intranews”, la quale si propone di fornire, in modo semplice, segnalazioni flash di novità normative e giurisprudenziali con lo scopo di darne informazione in modo diretto, ricorrendo ad un linguaggio di immediata accessibilità.

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.16

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 17“INFRASTRUTTURE VIARIE: MANUTENZIONI”

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PROGRAMMA 17: INFRASTRUTTURE VIARIE: SVILUPPO E MANUTENZIONE RESPONSABILE: ING.PATRIZIA MALABARBA

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N. 01.01 RESPONSABILE: ING.PATRIZIA MALABARBA

INTERVENTI DI ORDINARIA MANUTENZIONE DELLE SS.PP

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI:

Per ordinaria manutenzione si intendono tutti quei lavori ed opere che debbono essere eseguite per mantenere il demanio stradale ad un costante livello d’efficienza e sicurezza. Fra i principali lavori di manutenzione rientrano lo sfalcio dell’erba sulle banchine e scarpate, la chiusura delle buche sulla carreggiata, lo spargimento dei materiali antigelivi e lo sgombero della neve nel periodo invernale, la regolarizzazione delle banchine e dei fossi di colo, la sistemazione dei manufatti, il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale ecc. I vari lavori e le forniture e i noli essenziali per l’esecuzione della manutenzione ordinaria possono essere così suddivisi: a) fornitura di materiali e mezzi necessari al personale del settore per eseguire i lavori in economia diretta; b) sistemazione degli automezzi ed attrezzature attualmente utilizzati dal personale del settore; c) lavori che debbono essere eseguiti da imprese specializzate in quanto per la loro realizzazione è necessario impiegare operai specializzati od attrezzature speciali delle quali il settore è sprovvisto; d) fornitura di vernice spartitraffico per la realizzazione di modesti interventi di segnaletica orizzontale e di segnali stradali per la segnaletica verticale. Inoltre, in considerazione del fatto che molti sinistri stradali sono conseguenza di un comportamento indeciso da parte dell’utenza, risulta opportuno procedere alla razionalizzazione ed al mantenimento in efficienza della segnaletica verticale, secondo precisi piani di segnalamento che verranno redatti. Si dovrà quindi procedere all’acquisto di pali in acciaio inox e di segnali stradali verticali ed accessori vari da posizionare sulle strade provinciali per segnalare agli utenti un pericolo, una prescrizione od una indicazione secondo le leggi vigenti. Di norma detti segnali vengono impiegati in sostituzione di quelli deteriorati oppure onde adeguare la segnaletica stradale a precise disposizioni legislative. In particolare si sottolinea l’obbligo dettato dal D.L. 285/92 “Nuovo Codice della Strada”, di sostituire ed adeguare la segnaletica alle prescrizioni del Codice e del Regolamento attuativo dello stesso. Il posizionamento delle varie attrezzature e della vernice spartitraffico viene effettuato in parte dal personale dell’Amministrazione, in parte da Ditte specializzate nel settore.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI:

1. I vari lavori realizzati dal personale della viabilità o da ditte esterne specializzate hanno consentito di mantenere il demanio stradale ad un discreto livello di sicurezza e transitabilità per l’utenza. 2. Nell’ambito dei servizi di vigilanza (sorveglianza rete stradale), a tutto il 31.08.2013, è stata percorsa e sorvegliata con cadenza bisettimanale l’intera rete stradale, effettuati sopralluoghi e ispezioni, verifiche o collaudi di opere concessionate. 3. Nell’ambito della manutenzione ordinaria – segnaletica, a tutto il 31.08.2013 e compatibilmente con le risorse disponibili, sono stati eseguiti dal personale interno e da ditte esterne interventi di rinfresco e nuova posa di segnaletica orizzontale comprensivi di interventi localizzati, effettuate nuove installazioni e sostituzioni o ripristini di segnaletica verticale o accessori vari di pertinenza stradale secondo le necessità riscontrate, eseguiti interventi di rappezzi conglomerato bituminoso, di pulizia e ripristino, di sfalcio erba su banchine stradali ed aiuole spartitraffico, di pronto intervento e/o reperibilità.

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4. E’ stata redatta ed è in corso di affidamento una perizia per la fornitura di salgemma; 5. E’ stata approvata e aggiudicata una perizia di fornitura di materiali vari per manutenzione segnaletica stradale ed elementi accessori per la sostituzione di elementi ammalorati o danneggiati a seguito di sinistri stradali o per l’esecuzione di nuovi interventi localizzati di segnalamento; il posizionamento verrà eseguito direttamente dal personale del settore. 6. Sono stati affidati e sono in corso di esecuzione due progetti relativi alla manutenzione ordinaria dei tronchi stradali appartenenti all’Area Orientale ed Occidentali, affidati a ditte esterne, all’interno dei quali sono previste forniture di materiale segnaletico, materiale bituminoso, lavori di fornitura e posa di vernice spartitraffico, servizi di sfalcio di banchine erbose, manutenzione di manufatti e pavimentazioni stradali nonché prestazioni di servizi inerenti il mantenimento della transitabilità invernale. E’ stata redatta e approvata una perizia di variante relativa a lavorazioni urgenti di manutenzione eseguite nell’Area Orientale. 7. E’ in corso di esecuzione il servizio di manutenzione ordinaria degli impianti di pubblica illuminazione stradale affidato ad una ditta esterna.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N. 02.01 RESPONSABILE: ING.PATRIZIA MALABARBA

RINNOVO MANTI BITUMINOSI PER L'AMMODERNAMENTO DELLA RETE STRADALE PROVINCIALE ED EX STATALE ED INTERVENTI PUNTUALI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI:

Gli strati superficiali in conglomerato bituminoso delle carreggiate stradali necessitano di una costante manutenzione ed in particolare, dopo circa 14-16 anni, debbono essere rinnovati in quanto sotto l’azione degli agenti atmosferici e del traffico si deformano, si fessurano e si sgretolano. Pertanto, constatato che il demanio stradale della Provincia, a seguito dell’attribuzione delle competenze sulle strade statali si estende per circa 900 km, sarebbe necessario ricostruire ogni anno gli strati superficiali di collegamento e d’usura in conglomerato bituminoso di circa 65 km di strade onde mantenere scorrevole e sicura la circolazione, anche in considerazione dell’elevata intensità di traffico presente sulle strade ex statali. L’esatta individuazione degli interventi di ripristino, le localizzazioni e le tipologie degli interventi saranno determinate in funzione delle condizioni di degrado riscontrate e sulla base di analisi comparate delle situazioni di traffico ed incidentalità, finalizzate alla miglior transitabilità, in sicurezza delle strade, od anche sulla base di accordi già assunti con i Comuni interessati. Al fine di una corretta programmazione degli interventi ed in ottemperanza a quanto previsto dalla Regione Lombardia è stato predisposto il “Piano di manutenzione delle pavimentazioni stradali a livello di rete”, che individua gli indicatori, gli indici di stato, il catalogo dei dissesti e le soglie d allerta e di sicurezza oltre che l’estensione, le modalità e periodicità dei monitoraggi. Il Piano contiene inoltre indicazioni sugli interventi di manutenzione, sugli standard prestazionali – analisi costi-benefici e sui criteri di pianificazione e programmazione della manutenzione.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI:

1. Sono stati approvati, appaltati e sono ultimati o in corso di ultimazione i lavori di bitumatura relativi a 2 progetti redatti nel 2012 e precisamente: SPEXSS45 bis nell’Area Orientale e SPEXSS235 e SPEXSS498 nell’Area Occidentale. 2. Sono stati progettati, approvati, appaltati e sono in corso di ultimazione i lavori relativi a 2 progetti di opere di compensazione mediante rifacimento pavimentazioni in base alla convenzione Stogit, Comune di Bordolano e Provincia di Cremona e precisamente: SSPP21-86 –SS498 e SSPP65-83 nell’Area Orientale.

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3. Sono stati progettati, approvati, appaltati e sono in corso di consegna lavori di bitumatura relativi a: Lavori di sistemazione di brevi tratti delle strade di competenza a mezzo di fresatura, fornitura e posa di conglomerati bituminosi. 4. Sono stati collaudati i lavori relativi al rifacimento di alcuni tratti di pavimentazioni bituminose eseguite nel 2012.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N.02.02 RESPONSABILE: ING.PATRIZIA MALABARBA MACCHINE OPERATRICI COMPLESSE, AUTOCARRI O AUTOCARRI LEGGERI – INTERVENTI DI ACQUISTO O MESSA A NORMA

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI:

Il servizio di manutenzione ordinaria della viabilità provinciale viene in prevalenza eseguito attraverso interventi in economia diretta eseguiti dal personale della viabilità con automezzi ed attrezzature per lo sfalcio dell’erba, la pulizia delle strade, lo sgombro della neve, le salature in presenza di gelo. Per tale motivo è indispensabile mantenere in efficienza ed in armonia con la normativa vigente il parco macchine, in funzione della vita media di un autocarro o di una macchina operatrice, della diminuzione del livello di rendimento e del piano di ammortamento della spesa. La valutazione delle sostituzioni da effettuare è stata pianificata in funzione dei tempi di entrata in vigore della normativa regionale in materia di inquinamento atmosferico, oltre che dei finanziamenti disponibili, considerato che si ritiene di avere a disposizione un parco macchine consistente, che è opportuno venga integrato con l’acquisto di macchinari o attrezzature specifiche (macchina operatrice con dotazioni varie) e con l’esecuzione di interventi atti a migliorare le condizioni di sicurezza delle attrezzature, secondo quanto previsto dalla direttiva macchine e dalle norme vigenti.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Sono state eseguite le operazioni di accertamento delle condizioni di sicurezza sul parco macchine, mezzi ed attrezzature in dotazione. 2. Per mancanza di finanziamenti non è stato possibile acquisire nuove attrezzature.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N. 03.03 RESPONSABILE: ING.PATRIZIA MALABARBA

INTERVENTI PUNTUALI PER IL RIPRISTINO DI MANUFATTI STRADALI, CONSOLIDAMENTI STRUTTURALI, VERIFICHE E MONITORAGGI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI:

La rete viaria provinciale comprende un elevato numero di manufatti stradali, di varie dimensioni, tipologie ed epoche di costruzione. E’ previsto un costante ed assiduo programma di controllo, monitoraggio, verifica e mantenimento di tali strutture per garantire la percorribilità in sicurezza dell’intera rete stradale. In particolare per l’anno 2015 è stata ipotizzata l'esecuzione del terzo lotto degli interventi di ripristino e consolidamento strutturale del viadotto della tangenziale di Piadena, cui non si è potuto dar corso negli esercizi precedenti per mancanza di finanziamenti.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

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1. Sono state eseguite le operazioni di accertamento delle condizioni di sicurezza dei manufatti stradali e si operato il rifacimento del Ponte sull’Aspice in territorio di Pescarolo e di un manufatto sulla Roggia Renga in località Agnadello. Le opere sono state eseguite attraverso le Ditte appaltatrici dei contratti di manutenzione già in essere. 2. Non è ancora stato redatto per mancanza di finanziamenti il progetto esecutivo del terzo lotto della seconda fase degli interventi di ripristino e consolidamento strutturale del viadotto della tangenziale di Piadena e tratti vari di collegamento sulla SPexSS10.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N.03.05 RESPONSABILE: ING.PATRIZIA MALABARBA

INTERVENTI PUNTUALI PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DELLA RETE STRADALE – VERIFICHE E MONITORAGGI – INCARICHI PROFESSIONALI.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI:

La rete viaria provinciale è caratterizzata dalla presenza di numerosi manufatti stradali e da intersezioni a raso, innesti logisticamente pericolosi, situazioni puntuali particolari di elevata sinistrosità. Onde migliorare la percettibilità e la visibilità di questi punti, per verificare le condizioni di portanza e di staticità del corpo stradale o di alcuni manufatti, mantenendone l’originaria efficienza, si ritiene necessario eseguire piccoli interventi di ripristino o miglioramento, monitoraggi e prove onde garantire le migliori condizioni di sicurezza per l’utente, anche attraverso l’affidamento di incarichi a professionisti specializzati. Dovranno essere eseguite, a cura di ditte specializzate, alcune prove per verificare le condizioni di aderenza, di portanza etc. del pacchetto di pavimentazione o del corpo stradale ed alcuni rilevamenti del traffico su tratti vari di strade provinciali, in virtù di quanto previsto nel Piano annuale di manutenzione delle pavimentazioni bituminose. Saranno programmate le prove previste nel piano di manutenzione sul ponte strallato di Bordolano e sul ponte di Montodine, da realizzarsi nei prossimi esercizi.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Sono state eseguite, a cura di ditte specializzate, alcune prove per verificare le condizioni di aderenza, di portanza etc. del pacchetto di pavimentazione o del corpo stradale su limitati tratti di strade provinciali. 2. Non sono stati eseguiti per mancanza di finanziamenti, rilevamenti del traffico su tratti vari di strade provinciali a cura di ditte specializzate ma solo quelle attuabili con risorse umane e strumentali appartenenti all’Ente.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N. 03.07 RESPONSABILE: ING.PATRIZIA MALABARBA

MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DELLA RETE STRADALE MEDIANTE SOSTITUZIONE, RIPRISTINO E POSA DI BARRIERE DI SICUREZZA IN ACCIAIO E DOTAZIONI ACCESSORIE E/O INTERVENTI SUGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE SU TRATTI VARI DI SS.PP.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI:

Si ipotizza l’esecuzione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza della rete stradale di competenza mediante il posizionamento di barriere di protezione e dotazioni accessorie, conformi alle normative vigenti da utilizzare per nuovi impianti che la legge e le norme C.N.R.

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prevedono d’adottare. Le stesse norme prescrivono inoltre misure più restrittive per la protezione dei manufatti stradali che dovranno pertanto essere messe in atto. Si prevedono inoltre interventi di ripristino, messa a norma e risparmio energetico da attuarsi sugli impianti di illuminazione, presenti prevalentemente sulle ex strade statali e che si presentano spesso in mediocri condizioni. Le priorità d’intervento verranno determinate per quanto attiene le barriere stradali in funzione della presenza di rilevati di notevole altezza, di rogge o canali, di ostacoli rigidi in fregio alle strade ed in base al traffico ed ai mezzi pesanti transitanti, mentre per quanto riguarda gli impianti di illuminazione in funzione della presenza dei piani di illuminazione, da redigersi a cura dei Comuni. In particolare per il 2013 non è stato possibile prevedere interventi estesi di messa in sicurezza ma il solo mantenimento e controllo dei tratti di barriere esistenti. Nell’ambito dei finanziamenti previsti a valere sul Piano Nazionale della Sicurezza Stradale ed in accordo con le analisi sulla localizzazione e tipologia dei sinistri e le previsioni di intervento della Regione Lombardia verranno realizzati due interventi puntuali di messa in sicurezza da realizzarsi sulla SS472 “Bergamina” in tratti vari compresi tra l’intersezione con la SP90 “Di Cassano” e la rotatoria di Pandino e sulla SP33 “Seniga – Isola Pescaroli” in località Gazzo.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI:

1. E’ stato redatto ed approvato un progetto preliminare per la sostituzione ed il ripristino di barriere metalliche di protezione danneggiate, mentre è in corso di approvazione il progetto definitivo. 2. Sono stati ultimati i lavori relativi al progetto per la sostituzione ed il ripristino di barriere metalliche di protezione danneggiate su tratti vari della rete viaria provinciale 2012/2013. 3. E’ stata redatta ed ultimata una perizia inerente la fornitura e installazione di aggiornamenti ed integrazioni del software centrale di gestione dei dati meteo e traffico rilevati sulle strade provinciali nell’ambito della realizzazione dei lavori del PNSS sulla Tangenziale di Crema – lavori di miglioramento e potenziamento della segnaletica stradale e di installazione di centraline meteo/traffico. 4. E’ stato redatto, approvato ed appaltato il progetto esecutivo relativo al 2°lotto dei lavori del 4° e 5°PNSS inerente interventi puntuali finalizzati al contenimento delle fuoriuscite S.S.472 E S.P.N.33

DESCRIZIONE DEI PROGETTI N. 04.02 - 04.03– 04.04 – 04.05 RESPONSABILE: ING.PATRIZIA MALABARBA

INTERVENTI STRAORDINARI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI:

Nella rete viaria trasferita sono presenti un elevato numero di manufatti stradali, di varie dimensioni, tipologie ed epoche di costruzione, alcuni dei quali di notevole rilevanza in quanto costituiscono collegamenti viari interprovinciali o addirittura interregionali su importanti corsi d'acqua. Si è potuto constatare che molte di queste opere presentano un consistente stato di degrado, principalmente imputabile alla vetustà e ad una scarsa manutenzione da parte del precedente Ente gestore, tale da comportare in taluni casi, la necessità di imporre limitazioni per la circolazione. In particolare per l’anno 2013, avendo richiesto alla Prov. di Parma di realizzare ulteriori verifiche sullo stato conservativo del ponte sul fiume Po sulla SP33 "Seniga-Isola Pescaroli" in località S.Daniele, è prevista la realizzazione di alcune opere di ripristino di detto manufatto, in funzione delle risorse disponibili e delle priorità di intervento individuate. Un intervento più consistente di messa in sicurezza dell’intera infrastruttura è stato ipotizzato a valere sugli esercizi successivi, in analogia all’intervento di recupero conclusosi nel 2011 sul ponte sul fiume Po in località Casalmaggiore, in condivisione con la Prov. di Parma, mentre sono in corso di valutazione le opere che potrebbero rendersi necessarie sul ponte sul fiume Oglio, in località Calvatone, in gestione alla Provincia di Mantova, da realizzarsi anche tramite contributo regionale. Si prevede l’eventuale progettazione/esecuzione di interventi straordinari conseguenti ad eventi eccezionali o all'attribuzione di risorse da parte della Regione o di altri Enti (alluvione, sicurezza, etc.), anche in base agli esiti del lavoro di valutazione e verifica dei principali ponti stradali avviato dalla Regione Lombardia lo scorso anno. Si prevede l’eventuale progettazione/esecuzione di interventi straordinari conseguenti ad eventi eccezionali o all'attribuzione di risorse da parte della Regione o di altri Enti (alluvione, sicurezza, etc.)

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RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. E’ stata sottoscritta con la Prov. di Mantova una convenzione per gli oneri di gestione dei sistemi di sicurezza e monitoraggio installati sul ponte sul fiume Oglio, in località Calvatone. Il 50% degli oneri saranno a carico della Prov. di Cremona 2. La Provincia di Mantova, che ne ha la gestione, non ha dato corso all’affidamento dell’incarico per gli ulteriori interventi necessari par il risanamento conservativo del ponte sul fiume Oglio, in località Calvatone. Il 50% degli oneri saranno a carico della Prov. di Cremona. 3. La Prov. di Parma ha appaltato i lavori urgenti di rifacimento di una trave del ponte sul fiume Po sulla SP33 "Seniga-Isola Pescaroli" in località S.Daniele mentre non ha dato seguito per mancanza di finanziamenti alla progettazione di un primo stralcio funzionale relativo al risanamento conservativo della infrastruttura; 4. Sono stati avviati tavoli tecnici di confronto con la Regione Lombardia finalizzati al reperimento di finanziamenti per il risanamento conservativo del ponte sul Po a S.Daniele, del ponte sull’Adda a Rivolta e del ponte sull’Oglio a Calvatone.

DESCRIZINE DEL PROGETTO N. 05.01 RESPONSABILE: ING.PATRIZIA MALABARBA

CATASTO STRADE.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI:

Per mantenere il catasto stradale ad un costante livello d’efficienza è necessario provvedere al suo costante aggiornamento, integrando i dati relativi a situazioni modificate che riguardano la strada e le sue pertinenze. E’ inoltre necessario procedere al rilievo ed al successivo inserimento di tutti i dati inerenti il demanio delle strade statali trasferite. Si prevede per il 2013 la prosecuzione del rilevamento e dell'integrazione dei dati inerenti le ex-statali all'interno del catasto delle strade provinciali, e la prosecuzione del monitoraggio dei dati di traffico su tutte le strade. La presenza di un catasto stradale completo risulta particolarmente importante per la gestione della manutenzione stradale, per la programmazione degli interventi e per la pianificazione della sicurezza stradale

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Relativamente al catasto delle strade provinciali, sono stati effettuati inserimenti ed aggiornamenti dei dati, eseguiti rilevamenti del traffico secondo le scadenze richieste dalla Regione Lombardia, elaborate cartografie di vario genere relative ai dati stessi.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N. 06.01 RESPONSABILE: ING.PATRIZIA MALABARBA

SISTEMA INTEGRATO DELLA SICUREZZA STRADALE

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI:

Il fenomeno dell’incidentalità è da tempo oggetto di interesse da parte della Provincia di Cremona che, attraverso gli studi effettuati in questi anni dall’Osservatorio Provinciale della Sicurezza Stradale, sta proponendo diverse azioni di mitigazione.

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Gli incidenti stradali, infatti, risultano determinati in massima parte da comportamenti di guida scorretti: ne consegue la necessità di una campagna di sensibilizzazione e formazione di tutti gli utenti che utilizzano la rete, con azioni che investono il tessuto sociale e produttivo, nonché le categorie di lavoratori della strada. Sulla base di queste considerazioni, e coerentemente a quanto proposto a livello nazionale e regionale, è stato avviato il progetto “Sistema Integrato della Sicurezza Stradale”, che vede come punti fondamentali della sua attuazione la comunicazione, l’informazione e formazione. Attraverso il lavoro dell’Osservatorio è possibile fornire dati aggiornati sulla incidentalità presente nel nostro territorio, aggregando i dati per tematismi e fornendo utili indicazioni ai Comuni ed alle Forze dell’Ordine sia per individuare priorità di interventi infrastrutturali e/o segnaletici sia per pianificare le attività di controllo. Il lavoro di inserimento dati e di informazione e monitoraggio verrà proseguito anche per il 2013, in sinergia con il progetto “Incidere” di Regione Lombardia e con l’Osservatorio Sicurezza istituito presso la locale Prefettura anche al fine di integrare/modificare i tratti sui cui vige il decreto prefettizio per la rilevazione automatizzata della velocità.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

1. Sono stati effettuati inserimenti ed aggiornamenti dei dati, eseguiti studi puntuali o generali, elaborate cartografie di vario genere relative ai dati stessi. 2. Sono stati tenuti incontri e tavoli tecnici con scambio di dati con la Regione Lombardia 3. Partecipazione all’Osservatorio della Sicurezza stradale con Forze dell’Ordine presso la locale Prefettura. 4. Fornito dati e consulenze a Comuni per risoluzione di problematiche specifiche.

PROGRAMMA N.17 – INFRASTRUTTURE VIARIE

UNITA' DI PROGETTO PAULLESE

PROGETTO n. 01. 02 RESPONSABILE ING.CRISTIANO REBECCHI SP CR EX S.S. N. 415 “PAULLESE – RADDOPPIO CARREGGIATA DA CREMA A SPINO D’ADDA – I° LOTTO: CREMA – DOVERA

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. Riqualificare la “Paullese” per razionalizzare il collegamento viario Cremona - Milano.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI > Sono state ultimate le opere, che verranno collaudate entro la fine del 2013. > Sono in corso di predisposizione i verbali di liquidazione della quota di saldo del 20% relativamente ai terreni espropriati, da completare entro l'anno in corso. > È stata firmata una convenzione con tutti i comuni coinvolti dal tracciato e dalle controstrade diinteresse locale che saranno classificate comunali al fine di realizzare un unico appalto di manutenzione ordinaria annuale di tutte le opere realizzate in capo alla Provincia di Cremona finanziato pro quota da parte di tutti gli enti interessati.

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PROGETTO n. 01.03 RESPONSABILE ING.CRISTIANO REBECCHI

SP CR EX S.S. N. 415 “PAULLESE – RADDOPPIO CARREGGIATA DA CREMA A SPINO D’ADDA – II° LOTTO: DOVERA – SPINO D’ADDA.

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI: 1. Riqualificare la “Paullese” per razionalizzare il collegamento viario Cremona - Milano.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI > E' stata espletata la procedura di gara dell'appalto. > Sono state consegnate le opere all'Impresa appaltatrice. Sono in corso i lavori di accantieramento. La fine dell'opera è prevista entro il primo semestre 2015.

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.17

VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.17

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 19“GARANTIRE LA TUTELA ASSICURATIVA DELL’ENTE”

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PROGRAMMA N. 19: GARANTIRE LA TUTELA ASSICURATIVA DELL’ENTE N° 1 PROGETTO DEL PROGRAMMA RESPONSABILE: ING.ROSSANO GHIZZONI

ASSICURAZIONI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI Il progetto è finalizzato a: Garantire l’analisi dei rischi e la copertura assicurativa dell’Ente Garantire la corretta gestione dei sinistri “attivi” Garantire la corretta gestione dei sinistri “passivi” Garantire il recupero di crediti relativi a sinistri a danno del patrimonio provinciale. Premesso che, in ottemperanza alla normativa vigente e a quanto previsto dai CCNL, le polizze stipulate dall’Ente sono le seguenti: 1. RC Auto: per i danni causati dalla circolazione dei veicoli in uso o proprietà dell’Ente; 2. Kasko: per i danni ai veicoli utilizzati da dipendenti (durante l’orario di servizio e autorizzati all’uso di propri veicoli) ed amministratori nell’espletamento delle proprie funzioni di servizio 3. Infortuni: dipendenti ed amministratori 4. Rct/O 5. All Risk a tutela del patrimonio mobiliare, immobiliare ed artistico provinciale 6. Rc Patrimoniale: stipulata in ottemperanza alla normativa vigente, compresa la copertura RCProgettisti, riferita alla RC connessa alla progettazione esecutiva interna. 7. RCInquinamento in relazione alle nuove competenze in materia acquisite con la discarica di Castelleone – loc. Corte Madama e con la discarica sita in zona portuale.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI Durante il primo semestre 2013, si è proceduto – con il supporto del broker Marsh - alla regolare gestione amministrativa delle polizze assicurative di cui sopra nonché alla gestione dei sinistri attivi e passivi verificatisi, e alle valutazioni, consulenze, pareri in materia assicurativa ed estensioni di varia natura dettate dalle molteplici esigenze dell’Ente e degli Amministratori. Si è altresì provveduto ad assolvere a tutti gli adempimenti necessari connessi alla regolazione e all’adeguamento delle polizze assicurative riferite agli anni scorsi, il cui premio va corrisposto allorquando le compagnie di riferimento hanno emesso le relative appendici, calcolate sui parametri di riferimento indicati in polizza. In merito al progetto assicurativo rivolto ai comuni della provincia al di sotto dei 20.000 abitanti si è provveduto, congiuntamente con il Broker assicurativo, a sospendere il progetto stesso stante. E' proseguita ll’attività connessa alla gestione delle richieste di risarcimento dei danni causati da terzi al patrimonio provinciale e stradale di competenza della Provincia, condotta in sinergia con gli uffici tecnici provinciali competenti, si evidenziano i seguenti dati rilevati. Nella prima parte del 2013 si sono predisposti gli atti – con la collaborazione del Broker Marsh – necessari alla indizione della gara europea per l'assegnazione della polizza all risk. Nell'occasione si è proceduto a suddividere gli immobili di proprietà da quelli in uso diverso da terzi, l'inserimento di beni mobili di interesse culturale custoditi presso l'II.S Vacchelli di Cremona, ai fini di una migliore individuazione dei valori nelle varie partite e conteggio base d'asta. Inoltre si è effettuata una analisi degli immobili col broker Marsh a seguito dell'alienazione e del conferimento di beni al fondo immobiliare, che sarà utilizzato nella procedura di stima e rivalutazione del patrimonio immobiliare; nell'occasione si è proceduto ad una prima analisi circa la riduzione del premio della polizza All risk a seguito vendita immobili al fondo immobiliare (trasformazione da polizze all risk in polizze RCT).

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.19

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 21“POLIZIA LOCALE”

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PROGRAMMA 21 POLIZIA LOCALE RESPONSABILE: DIRETTORE GENERALE MARINA RISTORI

DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01.01 : ATTIVITA’ RICORRENTE RESPONSABILE: DIRETTORE GENERALE MARINA RISTORI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

La Polizia Provinciale svolge funzioni di polizia stradale ed eroga il servizio di vigilanza in materia paesistica, ambientale, territoriale e ittico-venatoria su tutto il territorio provinciale, anche collaborando con le altre Forze dell’Ordine e con l’Autorità Giudiziaria, e assolve incarichi di informazione, accertamento e rilevazione a richiesta degli Uffici e Servizi Provinciali. Relativamente alle competenze ambientali, si annoverano attività di controllo e monitoraggio, tutela delle riserve e dei parchi naturali, tutela della fauna minore e della flora spontanea, controlli su cave, boschi e su autorizzazioni in materia forestale, vigilanza sull’abbandono di rifiuti, controlli alle attività di gestione rifiuti, vigilanza in materia di inquinamento atmosferico e tutela delle acque. In materia faunistico-venatoria si contemplano la vigilanza sull’attività venatoria e sugli istituti di tutela (attività intensificata anche nelle ore notturne, allo scopo di prevenire azioni di bracconaggio), la concorrenza nell’istruttoria delle pratiche autorizzative per appostamenti fissi di caccia e il recupero di animali selvatici o rapaci in difficoltà. Competono ancora alla Polizia i controlli in materia di pesca e sulle gare di pesca, la vigilanza sui ripopolamenti e la collaborazione con la vigilanza volontaria ittico-venatoria provinciale. La Polizia Locale partecipa inoltre ai compiti del Servizio di Protezione Civile per tutte le attività connesse all’emergenza (ed è impegnata nelle esercitazioni provinciali in materia di protezione civile) anche mediante l’utilizzo del natante da diporto di questa Provincia; collabora con il Settore Territorio per controlli su autobus di linea e sull’attività delle autoscuole, delle officine autorizzate alla revisione e delle agenzie d’auto. Partecipa all’attività del Settore Turismo per l’effettuazione di controlli su alberghi e agenzie di viaggio. La suddivisione del Servizio in Nuclei ha consentito l’istituzione dei nuclei specializzati “Ambientale – Ittico – Venatorio” “Polizia stradale e Sicurezza”. L'attivita' di polizia stradale viene effettuata sulla base di una pianificazione che tiene in considerazione le richieste dell'U.T.P, dei Comuni, nonche' delle altre Forze di Polizia, allo scopo di prevenire situazioni a rischio delle strade cremonesi e contestualmente educare i cittadini al rispetto delle norme di circolazione. Sono ricomprese tutte le attivita' inerenti il servizio di polizia stradale; in particolare, vengono svolti controlli, prevalentemente sulle strade provinciali, soprattutto nei tratti ritenuti a maggior rischio d'incidenti. Le pattuglie possono essere dotate di etilometro, autovelox e telelaser ed effettuano le dovute contravvenzioni secondo quanto disposto dal Nuovo Codice della Strada. Anche per il 2013, secondo gli indirizzi dell'amministrazione in linea con quanto espresso dal Comitato per l'Ordine e la Sicurezza e dalla Prefettura, sono previsti turni serali e notturni per l'effettuazione del maggior numero possibile di servizi stradali, a tutela della sicurezza dei cittadini e sulle strade. La presenza sul territorio è stata estesa e migliorata mediante l’introduzione di servizi appiedati oltre a quelli svolti da pattuglie su autoveicoli e/o motomontate o ciclomontate. Vengono ricomprese nell'attivita' anche le procedure conseguenti a contestazione di violazioni al Nuovo Codice della Strada (ad es.: registrazione e chiusura verbali, notifiche, iscrizione ai ruoli, decurtazione punti patenti). Con finalità di formazione e aggiornamento vengono organizzati incontri periodici nel corso dei quali si affrontano anche le novità normative nelle diverse materie di competenza. Il PEG 2013 contempla infine il seguente obiettivo attinente il progetto: Obiettivo: 2013_DG07 – “Gestione amministrativa Codice della Strada (CDS) - Riorganizzazione operativa dell'ufficio contravvenzioni alla luce dell'aumentato numero di strumenti in uso alle pattuglie”. Per l’attuazione di detto obiettivo sono previste diverse fasi che si declinano secondo tempi così programmati: - rivalutazione delle modalità di registrazione e gestione delle sanzioni Codice della Strada (CdS) (da 1.1 a 1.2) - individuazione delle modifiche da apportare al programma in uso (da 1.1 a 28.2)

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- collaborazione con il CED per l'effettuazione delle modifiche necessarie (da 1.2 a 31.3) - acquisizione delle nuove modalità operative da parte dell'ufficio contravvenzioni (da 1.4 a 30.6) - effettuazione di periodo sperimentale con le nuove modalità (da 1.7 a 31.10) - messa a regime nuove modalità (da 1.11 a 31.12) L’attuazione dell’obiettivo prevede inoltre i seguenti indicatori: - incremento del n. di verbali registrati rispetto all'anno precedente (valore atteso 10%) - incremento del n. di verbali redatti d'ufficio (valore atteso 10%)

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI Si precisa che i dati riportati si riferiscono al periodo 1.1.13 – 31.7.13. o Con riferimento ai servizi svolti, si sono conseguiti i seguenti risultati: - si sono redatti N. 403 atti amministrativi (verbali di ispezione/verbali di sopralluogo/relazioni di servizio/verbali d'accertamento trasgressione) da controlli ambientali e faunistici avviati anche richiesti dagli stessi Settori, e procedimenti penali, con un impegno di N. 4782 ore complessive per attività di controlli svolti da pattuglie impegnate in attività di controlli in materia di Ambiente/Caccia/Pesca e controlli anche su richiesta di altri Settori Provinciali come Trasporti, Turismo, ecc. - in particolare, si sono accertate n. 102 violazioni in materia di caccia, pesca o ambiente e sono stati accertati n. 26 reati ambientali - sono state evase 279 segnalazioni esterne in materia di ambiente (peraltro, le segnalazioni in materie diverse complessivamente evase sono state n. 331) - in ossequio alla collaborazione con la vigilanza volontaria ittico-venatoria provinciale, si coordina una riunione al mese per fornire aggiornamenti normativi - sono stati effettuati 283 servizi di polizia stradale con un impegno di 3399 ore lavorative complessive per controlli stradali di cui n. 738 ore dedicate a servizi per sanzionare eccessi di velocità o guida in stato di ebbrezza nell'anno. - sono stati redatti n. 7038 verbali e procedimenti penali da controlli stradali avviati o Con riferimento all’efficientamento e miglioramento della qualità del servizio erogato in materia di gestione amministrativa delle sanzioni già avviati nel 2012: - le attività continuative (notifiche dei verbali, restituzione somme e gestione dei ricorsi ) sono correttamente proseguite dall’inizio dell’anno - si sono registrati cronologicamente N. 5913 verbali e sono stati redatti N. 5305 verbali d'ufficio - si sono gestiti N. 45 ricorsi - gli appartenenti al Corpo hanno dedicato 1065 ore ad attività amministrativa conseguente gli accertamenti effettuati o Con riferimento all’obiettivo DG07 - Gestione amministrativa Codice della Strada (CDS), è stata correttamente avviata la riorganizzazione operativa dell'ufficio contravvenzioni alla luce dell'aumentato numero di strumenti in uso alle pattuglie, in particolare: - sono state rivalutate le modalità di registrazione e gestione delle sanzioni Codice della Strada - sono state individuate le modifiche da apportare al programma in uso - è stata sviluppata la collaborazione con il CED per l'effettuazione delle modifiche necessarie - l'ufficio contravvenzioni ha acquisito le nuove modalità operative da parte - è stato avviato il periodo sperimentale con le nuove modalità - a partire dal mese di novembre è in programma la messa a regime delle nuove modalità

DESCRIZIONE DEL PROGETTO 01.02: SERVIZI INTERFORZE E MULTIDISCIPLINARI RESPONSABILE: DIRETTORE GENERALE MARINA RISTORI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI La Polizia Locale svolge attività di prevenzione, educazione, polizia giudiziaria e pubblica sicurezza allo scopo di garantire la sicurezza dei cittadini. I servizi vengono erogati anche attraverso servizi interforze gestiti dal Questore. La Polizia Locale coopera inoltre con le altre Forze di Polizia e con l’Autorità Giudiziaria; inoltre effettua interventi per garantire la sicurezza del territorio in collaborazione con le altre forze di Polizia Locale o altri Enti del territorio. E’ attiva la convenzione con il Parco Oglio Sud per attività di vigilanza all'interno del territorio del Parco.

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Lo scorso anno sono stati presi accordi per attuare specifici Protocolli d’Intesa con le province limitrofe bagnate dal fiume Po (Lodi e Piacenza) per interventi congiunti di vigilanza ittica. Il Po attraversa infatti territori appartenenti a diverse Province e Regioni senza però demarcarne i confini amministrativi. Vi sono aree di pertinenza a singole province che si trovano in sponda orografica opposta al territorio provinciale di altre, con confini amministrativi spesso di difficile individuazione; il protocollo d’intesa consente perciò di effettuare interventi con pattuglie miste, formate da operatori di Polizia Locale di diversi Enti. Già negli anni passati la Polizia Provinciale ha realizzato con ottimi esiti progetti in collaborazione con altre Polizie Locali, poichè la gestione coordinata e congiunta di servizi di Polizia Locale consente un migliore utilizzo delle risorse umane e delle strumentazioni tecniche. Così - fiore all'occhiello e impegno di un Corpo che in tal modo sostiene e promuove lo svolgimento di servizi di vigilanza anche nei Comuni territorialmente più ridotti - nell’anno 2011 è stata approvata dal Consiglio Provinciale una bozza di convenzione poi sottoposta soprattutto ai piccoli Comuni della provincia per l'effettuazioni di servizi di polizia in collaborazione con gli agenti del posto o – in assenza di un Corpo di Polizia Locale – in accordo con le esigenze manifestate dai Sindaci per rispondere ai bisogni di sicurezza dei cittadini. Gli operatori della Polizia Provinciale vantano un’ottima conoscenza del territorio rurale e una particolare professionalità in materia di salvaguardia ambientale e del territorio: la collaborazione prevista dalla Convenzione può costituire occasione di crescita professionale per tutti gli operatori coinvolti. Inoltre, lo svolgimento di detti servizi può contribuire a far sentire la Polizia Locale più presente sul territorio, vicina ai cittadini con un volto disponibile al confronto con la gente ma anche strumento deterrente e di prevenzione, capace di contrastare con efficacia e professionalità quei comportamenti illeciti che turbano la convivenza civile. Inoltre, la gestione in forma associata di funzioni amministrative ed operative inerenti la Polizia Locale rappresenta una valida opportunità in quanto assicura una migliore qualità del servizio, una gestione uniforme sul territorio ed un indubbio incremento dei livelli di sicurezza. Può anche costituire una valida premessa per l’esercizio in forma associata, da parte dei Comuni minori, delle funzioni amministrative fondamentali, come previsto dal legislatore nazionale con quanto disposto dall’art. 14, comma 28, del D.L. 31.5.2010, n. 78 (e s.m.i.). La Convenzione prevede controlli ambientali e del territorio, controlli sugli eccessi di velocità e per la sicurezza sulle strade e il miglioramento dei servizi di polizia stradale, oltre ad altri diversificati controlli a beneficio della vivibilità e sicurezza dei cittadini anche nei centri urbani. La Polizia Provinciale garantisce la programmazione dell'attività e il coordinamento dell'operato della pattuglia, al fine di assicurare rapidi interventi sul posto, redazione di ogni atto relativo all’attività ispettiva effettuata (perseguendo, quando previsto, ogni illecito amministrativo o reato accertato) e successivamente, se necessario, trasmettere, copia degli atti ai soggetti dovuti per i provvedimenti amministrativi di spettanza. L'iniziativa ha suscitato grande attenzione: all’oggi si sono stipulate Convenzioni con 17 Comuni. Oltre agli accordi che vengono definiti con tali convenzioni, sempre più spesso vengono organizzati servizi intercomunali per lo svolgimento di pattugliamenti mirati. Inoltre, i Sindaci avanzano sempre più spesso richieste circostanziate per interventi su particolari tratti di strada o per esigenze ambientali ben definite. Ciò è reso possibile anche grazie al funzionamento della Sala Operativa e dei ponti radio che consentono l'interconnessione per una miglior sicurezza degli operatori, il collegamento alle altre Polizie Locali e favoriscono il servizio di reperibilita'. La Provincia continuerà a farsi interprete presso i piccoli Comuni illustrando la possibilità di dar corso a interventi mirati per migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini; tali servizi verranno erogati secondo una attenta pianificazione che tenga conto delle risorse umane disponibili. La rilevante attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza (la Polizia Provinciale è inserita nel Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico che fa capo al Prefetto) e di Polizia Giudiziaria è svolta sia d’iniziativa che su richiesta delle Procure della Repubblica di Cremona e di Crema. In collaborazione con la Questura di Cremona la Polizia Provinciale effettua servizi interforze (nel numero di 4 al mese) su obiettivi mirati, legati alla sicurezza e al contrasto della microcriminalità. Per l’attuazione di tutte le sopra descritte attività sono stati elaborati diversi progetti di miglioramento della qualità della sicurezza del cittadino. Tra questi, la messa a regime della programmazione di servizi appiedati si rivela efficace non solo per lo svolgimento delle attività d’iniziativa ma risponde perfettamente anche alle richieste dei Comuni.

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Allo stesso modo, lo svolgimento di corsi formativi sul territorio tenuti da agenti-formatori con finalità educative e di prevenzione si è esteso dalla materia del C.d.S. alla progettazione di corsi sperimentali in materie nuove, come la campagna informativa rivolta alla terza età per creare attenzione in materia di truffe e raggiri. Il PEG 2013 contempla specifici obiettivi attinenti la materia del progetto qui illustrato: è in fase di svolgimento una campagna informativa e di sensibilizzazione sul tema della violenza alle donne; in materia di codice della strada, invece, con il progetto “Stop - Fermi tutti...Passo io!” vengono proposti alle scuole del territorio incontri di educazione stradale e alla sicurezza. In particolare: Obiettivo: 2013_DG06 – “Sicurezza al Femminile - Riflessioni - Incontri di sensibilizzazione sul tema della violenza alle donne”. Per l’attuazione di detto obiettivo sono previste diverse fasi che si declinano secondo tempi così programmati: - programmazione incontri richiesti dai Comuni o dalle scuole medie del territorio (da 1.1 a 28.2) - redazione delle note di customer satisfaction (da 1.2 a 31.12) - svolgimento incontri a evasione almeno dell'80% delle richieste (da 1.3 a 31.12) - verifica d'aver dato riscontro a tutte le richieste pervenute (da 1.12 a 31.12) L’attuazione dell’obiettivo prevede inoltre i seguenti indicatori: - esito positivo customer satisfaction (valore atteso 80%) - n. comuni e/o scuole coinvolti (valore atteso 2) Obiettivo: 2013_DG08 – “Stop - Fermi tutti...Passo io! - incontri di educazione stradale e alla sicurezza - moduli base (rivolti a scuole materne ed elementari) e avanzati (rivolti a scuole medie inferiori)”. Per l’attuazione di detto obiettivo sono previste diverse fasi che si declinano secondo tempi così programmati: - programmazione incontri richiesti dalle scuole (da 1.1 a 28.2) - progettazione slides da proiettare durante gli incontri con testi a commento (da 1.3 a 31.3) - svolgimento incontri a evasione almeno dell'80% delle richieste (da 1.4 a 31.12) - verifica d'aver dato riscontro a tutte le richieste pervenute (da 1.12 a 31.12) - redazione delle note di customer satisfaction (da 1.12 a 31.12) L’attuazione dell’obiettivo prevede inoltre i seguenti indicatori: - esito positivo customer satisfaction (valore atteso 80%) - n. scuole coinvolte

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI Si precisa che i dati riportati si riferiscono al periodo 1.1.13 – 31.7.13 o Sono stati effettuati tutti i servizi interforze ordinati dalla Questura. o Si sono impegnate 86 ore per attività delegata dalla A.G. o Con riferimento alla individuazione di necessità segnalate da soggetti istituzionali per interventi concordati, si sono svolti servizi in attuazione dei Protocolli d’Intesa con le province attraversate dal fiume Po per interventi congiunti di vigilanza ittica – in fase di rinnovo - e si sono avviate le procedure per la proroga o la stipula di nuove convenzioni con i Comuni del territorio per lo svolgimento di funzioni e servizi di polizia locale coordinati e/o supportati dalla Polizia Provinciale. o Si sono effettuate 2548 ore per controlli prevenzione/sicurezza (interforze o in convenzione, anche con servizi appiedati). o Con particolare riferimento alla effettuazione di servizi appiedati nei piccoli Comuni, sono stati effettuati 484 servizi appiedati con un impegno di 1938 lavorative complessive. o Con riferimento alla formazione ed aggiornamento interni, si sono conseguiti i seguenti risultati: - prosegue la turnazione in servizio di tutti gli operatori in centrale operativa al fine di renderli esperti nell’uso delle strumentazioni e banche dati di supporto alle pattuglie esterne; o Con riferimento alla formazione ed aggiornamento esterni, si sono conseguiti i seguenti risultati: o È stato frequentato 1 corso formativo per un numero di 2 partecipanti finalizzato all’utilizzo, nei servizi stradali, dell’apparecchio complementare del Velomatic per controlli bidirezionali o N. 3 appartenenti al Corpo hanno frequentato il modulo regionale intermedio di formazione per agente di polizia locale. o Prosegue la progettazione di corsi sperimentali. In particolare: • Per l’obiettivo: 2013_DG06 – “Sicurezza al Femminile – Riflessioni” che prevede l’attuazione di incontri di sensibilizzazione sul tema della violenza alle donne”:

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- si sono programmati gli incontri richiesti dai Comuni o dalle scuole medie del territorio - si è iniziata la redazione delle note di customer satisfaction - sono iniziati gli incontri a evasione almeno dell'80% delle richieste - è in programma per il mese di dicembre la verifica d'aver dato riscontro a tutte le richieste pervenute • Per l’obiettivo: 2013_DG08 – “Stop - Fermi tutti...Passo io!” che prevede incontri di educazione stradale e alla sicurezza - moduli base (rivolti a scuole materne ed elementari) e avanzati (rivolti a scuole medie inferiori)”: - si sono programmati gli incontri richiesti dalle scuole - si sono progettate le slides da proiettare durante gli incontri con testi a commento - sono iniziati gli incontri a evasione almeno dell'80% delle richieste - sono in programma per il mese di dicembre la verifica d'aver dato riscontro a tutte le richieste pervenute e la redazione delle note di customer satisfaction

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.21

VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.21

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 22 “PORTO DI CREMONA”

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PROGRAMMA N. 22: - PORTO DI CREMONA

PROGETTO DA N. 01.01: PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ PORTUALE RESPONSABILE ARCH. MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

> La Regione Lombardia in data 27/12/2006, con L.R. n. 30, ha soppresso l’Azienda Porti disponendo che dal 1° gennaio 2007 le funzioni e le attività della soppressa azienda vengano esercitate dalla Provincia di Cremona e di Mantova. Per questa competenza nel 2013 è previsto il pieno autofinanziamento che si concretizzerà attraverso gli introiti da concessione e da servizi. > Le funzioni e le attività di programmazione si riferiscono, per la sub area di Cremona, alla promozione di accordi con i soggetti competenti per la realizzazione e gestione dei raccordi ferroviari e stradali con il Porto e in particolare del Terminal; alla realizzazione di nuove opere e interventi di manutenzione straordinaria necessari al completamento ed alla valorizzazione del Porto. > Realizzazione di nuove opere e interventi di manutenzione straordinaria ivi compresi gli interventi per la ricollocazione della discarica, necessari al completamento ed alla valorizzazione del Porto previa acquisizione dei necessari finanziamenti.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

→I canoni derivanti dalla concessione delle aree assegnate dalla convenzione Provincia/Regione permetteranno di garantire l’equilibrio economico della gestione ordinaria del porto di Cremona e l’esercizio delle funzioni e delle competenze trasferite ex L.R.30/2006. La Regione, tuttavia, rinnovando per il 2013 con DGR4620 del 28/12/2012 la convenzione in essere con la Provincia di Cremona, si è impegnata a corrispondere alla Provincia fino ad un massimo di € 100.000,00 annui per i costi di gestione della discarica di inerti presente nel porto di Cremona.

→Gli uffici sono impegnati nel rinnovo della convenzione per la gestione del raccordo ferroviario del Porto attraverso anche la costituzione di un interlocutore unico con RFI. Nel 2013 è terminata l'attività di rendicontazione del progetto del raddoppio del binario ferroviario che collega Cavatigozzi agli stabilimenti Zucchi e Arvedi. . Il contributo FESR / Privato è stato di oltre 2.300.00,00 euro. →La Regione Lombardia, con DGR IX/1585 del 20/04/2011 "Sviluppo e potenziamento del sistema idroviario padano-veneto: determinazioni in merito all’aggiornamento della programmazione degli interventi (L. 413/98)" ha finanziato la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria e nuove opere. Nel corso del 2012/2013, a seguito dei finanziamenti assegnati dalla Regione Lombardia, si realizzeranno opere per circa 5 milioni di euro. Gli interventi riguarderanno la sistemazione delle coperture dei capannoni portuali con sostituzione dei tetti in fibro cemento-amianto (eternit); la sistemazione dei piazzali portuali; la sistemazione e la manutenzione dei raccordi ferroviari; il completamento dell’illuminazione interna al Porto e l’aggiornamento della segnaletica relativa; la realizzazione di un impianto antincendio automatico sprinkler all’interno del capannone della darsena del Porto. Sono stati aggiudicati i lavori per la riasfaltatura dei piazzali nord est e nord ovest darsena portuale che dovrebbero concludersi entro i primi mesi del 2014. E' in corso la gara per l'affidamento dei lavori di sostituzioni delle coperture in ethernit dei capannoni portuali e l'installazione di pannelli fotovoltaici. I lavori termineranno entro il 2013. Sono in corso verifiche progettuali con il comandi dei VV.F. per quanto riguarda l'intervento previsto di installazione di un sistema antincendio a sprinkler nei capannoni portuali. Per quanto attiene la realizzazione di un nuovo terminal - 1° stralcio, il progetto potrà essere finanziato eventualmente anche nell'ambito delle compensazioni del terzo Ponte.

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PROGETTO N. 01.02: GESTIONE ATTIVITA’ PORTUALE RESPONSABILE ARCH . MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

→Gestione dei servizi tecnico-amministrativi connessi al funzionamento dell'attività del porto; gestione degli atti amministrativi relativi alle affittanze, alle concessioni, alla movimentazione e successioni in termini di rapporti attivi e passivi. Attività di ispettorato di porto →Le funzioni e le attività di programmazione sono costantemente connesse all’aggiornamento del Piano Regolatore Portuale, che disegna l'assetto complessivo del Porto, individuando anche le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree portuali. →Promozione di accordi con i soggetti competenti per la realizzazione e gestione dei raccordi ferroviari e stradali con il porto e in particolare della gestione commerciale e turistica del porto.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

→Nel corso del primo semestre del 2013 sono state intensificate le attività amministrative per la gestione delle ulteriori aree che la Regione Lombardia ha affidato in gestione alla Provincia, con l’ultima convenzione sopra citata. Nei primi mesi del 2013, come previsto dal disciplinare di concessione, sono state realizzate dalla Provincia le analisi sull'acqua di falda dell'area di circa 75.000 metri quadri affidata in concessione ad ARVEDI per lo stoccaggio e la movimentazione di materiali ferrosi in sponda destra del canale navigabile. Si è proceduto, altresì, ad assegnare all'interno del porto un'area di circa 800 mq, non asfaltata e dalla forma irregolare, per lo stoccaggio di traversine in CAP e rotaie all'impresa ferroviaria ICAF che collabora con molte ditte insediate nell'area portuale. →Nell'ambito della definizione degli spazi e della viabilità all’interno dell’area portuale, a seguito dell’assegnazione delle ultime aree libere all’interno del porto, della realizzazione del terminal ferroviario e della strada a servizio del terzo ponte sul fiume Po, si è iniziato ad integrare la segnaletica orizzontale all'interno del Porto stesso secondo le indicazioni dei responsabili di RFI. →Il Settore sta seguendo l'iter per la realizzazione del raddoppio del binario ferroviario Cremona - Cava finanziato con risorse FESRL. Gli uffici hanno cercato, altresì, di favorire l’incontro tra i gestori della movimentazione e utenti interessati al trasporto fluviale. E’ proseguita l’attività di ispettorato di porto con il rilascio di licenze ed autorizzazioni di manifestazioni sportive che interessano il porto di Cremona ed il tratto di fiume Po di competenza della Provincia di Cremona.

PROGETTO N. 02.01 E 02.02: SERVIZIO NAVIGAZIONE E SISTEMA IDROVIARIO DEL BACINO DEL PO RESPONSABILE ARCH . MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

− La Provincia di Cremona partecipa al gruppo di lavoro "Navigazione Interna" e al coordinamento “Rete dei Porti” che hanno elaborato un Piano di azioni per lo sviluppo e la crescita del trasporto via acqua e della navigazione interna commerciale e turistica sul fiume Po, che comprende azioni legate al settore commerciale/turistico e di servizio, al sostegno e sviluppo di una flotta adeguata al sistema

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idroviario padano-veneto, alla formazione professionale e alla ricerca dell'innovazione, alla promozione di politiche di coesione, alla realizzazione di infrastrutture per la rete idroviaria ed i porti. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di elaborare proposte riguardanti l'assetto del fiume Po e la navigazione attraverso azioni che portino alla proposta del “contratto di fiume” ed alle proposte e alle risorse iscritte nei bilanci regionali. Si procederà a favorire con iniziative concrete l’inversione di tendenza del trasporto merci dal sistema su gomma al sistema su acqua.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

- Nel corso del 2013 sono proseguiti gli incontri, nell’Ambito del coordinamento dei porti del Nord Adriatico, dei gruppi di lavoro per lo sviluppo dei progetti NINA-NET, RIS – River Information Service - MASTERPLAN, AIPO “Progetto a corrente libera” ed in particolare la collaborazione con ALOT. Per quanto riguarda i progetti RIS – River Information Service -MASTERPLAN vi è una costante collaborazione con i soggetti facenti parte del coordinamento ed ALOT per la fornitura di tutti i dati ed i riferimenti necessari per l’elaborazione del documento.

PROGETTO N. 02.04: PROGETTO AGENZIA DELLA LOGISTICA RESPONSABILE ARCH. MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

→Proseguimento dell’attività dell’agenzia “ALOT” s.c.a.r.l. avviata all’inizio del 2009. →Promozione dei trasporti multimodali ed intermodali (ferro-gomma e navigazione interna) ed implementazione di strumenti incentivanti il loro utilizzo anche secondo gli indirizzi di co-modalità. →Creazione di una base di conoscenza dei trasporti e dell’offerta/domanda di logistica sul territorio, lo sviluppo di partnership pubblico-privata nella proposta e attuazione delle politiche territoriali in materia di trasporti e logistica, creazione di iniziative sovraprovinciali di programmazione, pianificazione e progettazione di infrastrutture per la logistica. →Supporto e diffusione delle migliori iniziative di logistica sul territorio, al fine di creare una “cultura logistica” diffusa nel tessuto produttivo locale.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

→L’Agenzia denominata “ALOT” s.c.a.r.l. , i cui soci fondatori sono le Province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, ha avviato nel 2009 la sua attività. ALOT partecipa a diversi progetti finanziati dalla Comunità Europea nell’ambito dello sviluppo del trasporto intermodale e dedicati al trasporto merci via acqua e via ferro. →Altre iniziative sono rivolte a valutare possibili sinergie con altri soggetti presenti nelle province socie di ALOT nonché analisi di approfondimento del territorio per proporre le iniziative da intraprendere. In particolare si è concluso lo studio di Business Plan atto a valorizzare le potenzialità del porto di Cremona, con il potenziamento dei collegamenti ferroviari e il progetto di “polo logistico”, nonché con un piano di insediamento produttivo nelle aree in fregio al Canale navigabile. Tutte le azioni definite sono finalizzate a favorire la localizzazione delle imprese logistiche e produttive nelle aree portuali e limitrofe, in attuazione degli atti di pianificazione approvati negli ultimi anni. →Il progetto LOG-PAC, co-finanziato dalla Comunità Europea ed avviato dall’1/01/2011 con l’obiettivo di fornire agli operatori un’informazione completa ed esaustiva relativamente al sistema di navigazione interna, proporre agli operatori privati un pacchetto di installazioni logistiche adattate alle esigenze della singola impresa e sviluppare un sistema di incentivi, per favorire il sistema idroviario e la portualità del Cremonese, ha continuato ad essere sviluppato e si è concluso con l'attività di rendicontazione nel marzo del 2013.

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→Per un maggior coinvolgimento dei soggetti direttamente interessati che operano sul territorio provinciale prosegue il confronto nel “Tavolo di supporto alla mobilità delle merci” recentemente istituito con gli Enti Locali di maggiori dimensioni e le Associazioni di categoria rappresentative del territorio. Sono proseguiti presso il porto di Cremona visite ed incontri con operatori italiani e stranieri tra cui la Rail Polka sp. Z o.o.. Sono stati avviati contatti con la società River Service srl di Venezia per l'avvio di nuovi traffici fluviali. Sempre con ALOT è in corso la collaborazione nel progetto europeo EPTA, European model for Public Transport Authority as a key factor leading to transport sustainability, la cui finalità è quella di aumentare la sostenibilità del trasporto pubblico dal punto di vista dell’efficienza ecologica, energetica ed economica, attraverso lo scambio di esperienze, saperi e buone pratiche sulle agenzie dei trasporti pubblici (PTA) esistenti nelle diverse Regioni Europee . Al progetto cofinanziato dalla Comunità Europea partecipano le città di Salonicco, di Abardeen, la Regione Emilia Romagna ed altri soggetti appartenenti ai paesi dell'Unione.

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.22

VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.22

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RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 23 “PROTEZIONE CIVILE”

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PROGRAMMA N. 23: - PROTEZIONE CIVILE RESPONSABILE ARCH. MAURIZIO ROSSI

PROGETTI DA N° 01.01 A N° 01.02 DI CUI AL PROGRAMMA 23 - “CONTRIBUTI AD ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE E CONVENZIONI” RESPONSABILE ARCH. MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

La Provincia partecipa attivamente all’attività di Protezione civile ai sensi della L. 225/92 e smi, della LR 16/2004 e smi e del RR 9/2010. In particolare la Provincia è titolare di numerose competenze in materia di protezione civile tra le quali emergono la predisposizione dei piani di previsione e prevenzione, dei piani di emergenza, il coordinamento delle Organizzazioni di volontariato, la gestione della colonna mobile provinciale e la partecipazione agli eventi calamitosi. Obiettivo è lo svolgimento dell'attività amministrativa delegata dalla Regione relativa agli adempimenti amministrativi annuali, iscrizioni/cancellazioni/dichiarazioni, operatività/DB regionale, istruttorie ex DPR 194/2001, relativamente alle Organizzazioni di volontariato ed il necessario coordinamento della Consulta del volontariato, garantendo gli incontri periodici con il Direttivo.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Gli Uffici hanno provveduto alla gestione amministrativa dell’Albo del volontariato di protezione civile per le Associazioni di volontariato di protezione civile e per i Gruppi Comunali e Intercomunali di protezione civile ed alla gestione operativa del volontariato. In particolare sono stati convocati numerosi incontri con il Direttivo dell’Assemblea del Volontariato, disciplinato dal “Regolamento provinciale del Volontariato di protezione Civile” che ha istituito la Consulta composta da Assemblea del Volontariato e Direttivo.

ALTRE ATTIVITA’

Si è proceduto al riparto dei contributi a favore delle Associazioni di Volontariato di cui al bando 2012 ed alla sottoscrizione di una convenzione per le attività nel campo delle radiocomunicazioni con l’Associazione Radioamatori Italiani.

PROGETTO N° 01.03 - ACQUISIZIONE ATTREZZATURE RESPONSABILE ARCH. MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

La Provincia di Cremona, fa parte del sistema di Protezione Civile della Regione e come tale è destinataria di una colonna mobile provinciale di protezione civile composta di mezzi e materiali che uniti a quelli già in possesso dell’ufficio sono utili per le esigenze del nostro territorio. La colonna mobile risulta tuttavia carente di alcune attrezzature che andrebbero a completare la dotazione della stessa. Risulta necessario acquisire attrezzature che per la loro natura sono indispensabili per le emergenze della provincia. In particolare si è previsto di acquistare: motopompe, gruppi elettrogeni, torri faro, etc… servizio radar meteo. Inoltre si procederà all’acquisto di sacchetti di yuta, di plastica e autoespandenti nonché di sabbia per le emergenze del territorio, al fine di poter meglio rispondere, in situazioni critiche, alle necessità dei cittadini.

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RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Nell’ambito dell’implementazione delle dotazioni del materiale si è provveduto ad acquistare una Motopompa da 7000 l/m.

PROGETTO N. 01.04 - FORMAZIONE VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE RESPONSABILE ARCH. MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

Si opererà per la realizzazione di corsi di formazione, che dovranno essere accreditati dalla Scuola Superiore di Protezione Civile Eupolis. Nel corso del 2013 verranno attivati nuovi corsi di formazione per Volontari e soprattutto si proseguirà nell’importante lavoro di formazione, informazione dell’attività di Protezione Civile rivolta alle scuole e alla ricerca di nuovi volontari. Si opererà anche per la realizzazione di corsi specifici per i volontari in particolare verranno realizzati corsi di formazione base, specifici corsi operativi, relativi al D.lgs 81/2010. Tali corsi saranno conformi agli standard formativi regionali. In particolare nel corso dell’anno verrà realizzato un progetto di informazione di base rivolto alle scuole elementari, e verranno distribuiti opuscoli specifici sui rischi, oltre che interventi mirati dimostrativi indirizzati direttamente agli studenti. Tali interventi saranno realizzati dai funzionari della Provincia o dai Volontari, secondo le istanze pervenute direttamente dalle scuole.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Sono stati realizzati i seguenti corsi di formazione al fine di tenere aggiornati i volontari:

Soncino: Corso Base, dal 07/03 al 13/04 - N. partecipanti 63 Gussola: Corso Base, dall'11/03 al 13/04 - N. partecipanti 53 Palazzo Pignano: Corso Base, dall'11/03 al 21/04- N. partecipanti 45 Castelleone: Corso Base, dal 17/05 al 29/06- N. partecipanti 49 Soncino : Corso di approfondimento temi del D.lgs 81/200822/06 - N. partecipanti 80

E’ stato avviato il progetto di informazione nelle scuole elementari, nelle quali, oltre a consegnare opuscoli informativi sulla protezione civile sono stati organizzare incontri mirati di prevenzione dei rischi.

PROGETTO N° 01.05 - PIANIFICAZIONE RESPONSABILE ARCH. MAURIZIO ROSSI

OBIETTIVI DI PROGETTO E RISULTATI ATTESI

A seguito delle competenze attribuite dalle normative regionali e nazionali, la Provincia negli anni passati ha approvato alcune pianificazioni di propria competenza. Nel corso dell’anno 2012 si è dato inizio alla redazione del piano provinciale di Emergenza del fiume Po che ha portato all’aggiornamento delle banche dati relative allegate al medesimo piano. Nel corso dell’anno 2013 il Piano verrà definitivamente

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completato e approvato in Consiglio Provinciale, previo passaggio nel Comitato provinciale di protezione civile. Oltre al piano di protezione civile del fiume Po, la Provincia, ha cofinanziato uno studio idraulico relativo al bacino idrografico del Colatore Tagliata, che sarà realizzato nel corso dell’anno 2013. Altro Obiettivo del Settore è iniziare a ragionare su un possibile aggiornamento delle pianificazioni del rischio idraulico del fiume Adda e del rischio sismico. Per quanto riguarda il rischio sismico, nell’ambito dell’esercitazione interprovinciale, verranno verificate le aree di emergenza e i modelli operativi.

RISULTATI CONSEGUITI E INDICATORI DI RISULTATO SIGNIFICATIVI

Si è predisposto il Piano di Emergenza del rischio idraulico per il fiume Po (esame preliminare approvato dalla Giunta il 23 luglio us), in attesa dell’adozione da parte del Consiglio Provinciale. L’ufficio ha partecipato al Gruppo di Lavoro Regionale relativo alla Pianificazione dell’Emergenza. E’ stato realizzato il censimento delle Pianificazioni Comunali. E’ in corso la programmazione dell’esercitazione interprovinciale per il rischio sismico, con la relativa valutazione dei Piani di Emergenza Comunali e Provinciale.

VEDI TABELLA SPESE CORRENTI DEL PROGRAMMA 13.23

VEDI TABELLA SPESE IN CONTO CAPITALE DEL PROGRAMMA 13.23

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grado di realizzazione corrente Programma Stanziato Impegnato %

- AGRICOLTURA CACCIA E PESCA 470.150,00 114.874,96 24,43

LAVORO ISTRUZIONE E FORMAZIONE POLITICHE SOCIALI 1.889.406,00 252.467,61 13,36

STRATEGIE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO 26.550,00 0,00 -

- APPALTI E LEGALE 136.000,00 83.674,86 61,53

-GARANTIRE LA TUTELA ASSICURATIVA DELL'ENTE 414.000,00 397.565,13 96,03

-SVILUPPO DI ATTIVITA' IN AMBITO CULTURALE 512.674,00 184.802,83 36,05

-SVILUPPO DI ATTIVITA' IN AMBITO TURISTICO 160.670,00 52.338,68 32,58

-INFRASTRUTTURE EDILIZIE PATRIMONIO E PROVVEDITORATO 7.047.568,69 6.410.365,60 90,96

-INFRASTRUTTURE VIARIE: SVILUPPO E MANUTENZIONI 1.651.437,74 1.360.876,20 82,41

- PORTO DI CREMONA 228.860,14 63.966,73 27,95

-SISTEMI INFORMATIVI E SERVIZI AL CITTADINO 293.150,00 266.533,78 90,92

- SPESE ISTITUZIONALI, DELLA COMUNICAZIONE,GESTIONALI E FUNZIONI GENERALI 27.166.667,18 16.556.590,67 60,94

-TRASPORTI PUBBL.E PRIVATI-PISTE CICLABILI 15.316.440,80 13.051.377,93 85,21

-PROTEZIONE CIVILE 47.179,43 0,00 -

- TUTELA DELL'AMBIENTE 705.502,06 304.844,29 43,21

POLIZIA LOCALE 127.900,00 86.555,96 67,67

TERRITORIO E PARCHI 25.000,00 0,00 -

totale 56.219.156,04 39.186.835,23 69,70 SPESE DI INVESTIMENTO - GRADO DI REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' PROGRAMMATE

Programmi Stanziato Impegnato %

- AGRICOLTURA CACCIA E PESCA 4.300.000,00 1.505.258,82 35,01

LAVORO ISTRUZIONE E FORMAZIONE POLITICHE SOCIALI 7.050,00 0,00 -

SVILUPPO ATTIVITA' IN AMBITO CULTURALE 4.500,00 1.500,00 33,33

INFRASTRUTTURE EDILIZIE PATRIMONIO E PROVVEDITORATO 3.974.587,26 2.205.000,00 55,48

INFRASTRUTTURE VIARIE:AMMODERNAMENTO VARIANTI E SICUREZZA 3.890.000,00 0,00 -

INFRASTRUTTURE VIARIE: SVILUPPO E MANUTENZIONE 5.049.183,68 1.760.000,00 34,86

- POLIZIA LOCALE 150.000,00 0,00 -

- PORTO DI CREMONA 14.820.000,00 0,00 -

TRASPORTI PUBBLICI E PRIVATI-PISTE CICLABILI 3.828.592,98 156.800,00 4,10

PROTEZIONE CIVILE 30.150,00

- TUTELA DELL'AMBIENTE 275.000,00 0,00 - totale 36.329.063,92 5.628.558,82 15,49

QUADRO DI CONTROLLO DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO 2013

ENTRATE SPESE TITOLO III TITOLO IV TITOLO II TOTALI DISAVANZO DI TITOLO I SPESE PER SPESE PER TITOLI IMPORTO SPESE IN CONTO AMMNISTRAZIONE SPESE CORRENTI RIMBORS0O DI SERVIZI PER CTO CAPITALE PRESTITI TERZI 1 2 3 4 5 6 7 10

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 3.777.000,00 600.000,00 3.177.000,00 3.777.000,00 I TRIBUTARIE 44.313.661,07 II CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI 5.350.798,60 III EXTRATRIBUTARIE 9.910.079,92 59.574.539,59 56.227.608,19 261.550,00 3.085.381,40 59.574.539,59

ALIENAZIONI, TRASFERIMENTI DI CAPITALE E RISCOSSIONE DI IV CREDITI 31.849.388,12 31.849.388,12 31.849.388,12

V ACCENSIONE DI PRESTITI 1.100.000,00 1.100.000,00 1.100.000,00

VI SERVIZI PER CONTO TERZI 10.844.490,00 10.844.490,00 10.844.490,00 TOTALI 107.145.417,71 - 56.827.608,19 36.387.938,12 3.085.381,40 10.844.490,00 107.145.417,71

13/09/2013