RADIORADIO DIGITALEDIGITALE Fanzine ufficiale di Radio digitale - anno 2 numero 4 (23) 24 gennaio 2020 Distribuzione gratuita [email protected] ascolta Radio Digitale su: 1 www.radiodigitale.net IL PUNTO SUL CAMPIONATO

Giornata molto importante che potrebbe aver dato una svolta alla corsa per lo scudetto. L’Inter, bloccata sul pari a Lecce (città natale di Conte), ha visto aumentare conside- revolmente il vantaggio della Juve e vive ormai l’incubo Lazio che ha solo due punti di distacco ma deve recuperare una partita e tra breve potrebbe addirittura sorpassare i nerazzurri. La Juve pur faticando parecchio ha avuto ragione di un Parma grintoso e mai domo che ha costretto Ronaldo agli straordinari. L’asso portoghese infatti aveva rotto l’equilibrio segnando la prima rete e centrando anche un palo. Sembrava che la partita non avesse più tanto da raccontare quando il Parma pareggiava con merito riaprendo il discorso. Ma Ronaldo ci metteva subito lo zampino e concedeva il bis dalla doppia valenza, regala infatti spinta vitale per la classifica e per la graduatoria dei marcatori. Grande delusione ovviamente in casa Inter per il pari di Lecce dove molte formazioni di valore nettamente inferiore hanno fatto man bassa. Nonostante una prova incolore e con ritmo molto basso gli uomini di Conte erano andati addirittura in vantaggio e sem- brava che potessero tornare a Milano coi tre punti. Il Lecce invece ha saputo restare coi nervi saldi ed ha conquistato un punto che vale quasi una vittoria, sia per la qualità degli avversari, sia perché finalmente ha rotto la serie negativa delle partite casalinghe che hanno visto spesso i salentini uscire battuti senza averlo meritato. La Lazio è da record. Ha ottenuto l’undicesima vittoria consecutiva e si prepara con la massima determinazione ad affrontare il derby della Capitale che potrebbe assicurarle ulteriore carica per avvicinarsi sempre più alla vetta. Inzaghi ha creato un buon gruppo che incassa pochissimo (per ora ha la miglior difesa del campionato) e segna a raffica. Non va dimenticato poi che la Lazio deve sempre recuperare la partita col Verona che sarà giocata all’Olimpico e quindi in teoria è favorevole ai padroni di casa. Il colpo a sorpresa della giornata si è verificato a Bergamo con la vittoria della Spal sull’Atalanta. I bergamaschi hanno sicuramente sottovalutato l’impegno che sulla carta appariva fin troppo facile ma hanno mostrato anche una condizione approssimativa che è stata magistralmente sfruttata dalla Spal. Il colpo micidiale l’ha dato la rete iniziale dell’ex Petagna che sicuramente sognava da sempre una soddisfazione di queste di- mensioni. Il ko appesantisce la posizione in classifica dell’Atalanta che da squadra miracolo è ora alle spalle di formazioni che miracolo non lo sono mai state. Non è la prima volta che i bergamaschi si lasciano andare a figuracce del genere, nel girone di andata in casa si erano già arresi al Torino e al Cagliari. La Spal vivrà ora una settimana al settimo cielo ma non deve perdere la concentrazione e la grinta mostrata a Bergamo perché già sabato arriva un cliente scomodo come il Bologna poi andrà a Roma in casa della Lazio. I tre punti sono d’oro ed hanno consentito di lasciare il fondo classifica ma devono avere subito un seguito altrimenti sarà tutto inutile. Prosegue la crisi del Napoli che nonostante la nuova conduzione tecnica di Gattuso non riesce ad imporre la qualità di squadra di cui dispone. Dopo le prime quattro giornate in cui si erano arresi solo alla Juve i partenopei hanno inanellato ben 16 turni con pre- stazioni molto poco convincenti e proseguendo di questo passo rischiano addirittura di finire invischiati nella posizioni di bassa classifica. E’ evidente che tutte le colpe non erano di Ancelotti ed è altrettanto evidente che senza immediati innesti di qualità la vita sarà molto dura. A giovarsi delle difficoltà del Napoli è stata la Fiorentina che ha sbancato il San Paolo come in precedenza avevano fatto Bologna, Parma ed Inter. Con questi tre punti i viola sembrano aver ritrovato la vitalità che mancava e soprattutto i gol di Chiesa che Iachini

2 sta rilanciando al meglio. In decisa ripresa anche il che dopo l’in- nesto di Ibrahimovic ha ottenuto tre risultati positivi. La punta svedese per ora non ha fat- to sfracelli ma ha consentito a Pioli di dare un assetto più razionale e convincente alla sua formazione e i punti hanno iniziato ad arrivare tanto che i rossoneri ora possono puntare ad un posto in Europa. La Sampdoria si era illusa dopo il 5-1 rifilato nel turno precedente al Brescia ed ha pagato cara l’euforia finendo ko a Roma in casa della Lazio con lo stesso pesante carico di reti. Che i biancazzurri siano al momento la squadra più in forma non ci sono dubbi, è una sor- presa invece il crollo verticale dei doriani che con Ranieri in panchina sembravano aver ri- trovato la strada della salvezza senza troppe apprensioni. Passo falso per l’Udinese che dopo la sconfitta con la Juve aveva ottenuto tre vittorie conse- cutive e si presentava a San Siro con giustifi- cate velleità di successo. I friulani erano an- dati addirittura in vantaggio poi le sostituzioni fatte dal Milan hanno rovesciato il risultato. Il terzo anticipo ha riportato alla luce l’annata difficile del Torino che sembrava aver recu- Orsolini si complimenta con Bani. Foto Bologna F.C. - FB perato definitivamente un trend positivo da alta classifica e invece a Sassuolo è finito nuovamente ko dopo essere stato anche in vantaggio. E’ un brutto segnale per Mazzarri che in 20 turni non può contare ancora su un rendimento costante e rischia scivoloni che sulla carta non dovrebbero verificarsi. I prossimi tre turni inoltre sono molto pericolosi perché il Torino ospiterà subito l’Atalanta poi andrà a Lecce e a Genova con la Samp. Il Bologna non riesce a cancellare la sfortunata prova di Torino e si deve accontentare di un deludente pareggio col Verona che ultimamente ha dimostrato di essere un clien- te difficile per tutti. Grande occasione persa dai rossoblù che hanno dominato il primo tempo andando anche in vantaggio con una rete di Bani ma nella ripresa si sono fatti raggiungere ed hanno rischiato di finire battuti. Nel secondo tempo ancora protagonista Bani ma in negativo per l’espulsione rimediata al 66’ che ha costretto il Bologna, in in- feriorità numerica, a soffrire ed a ingoiare l’amaro pareggio. Si è ripetuta nella sostanza l’opaca prova dell’andata quando al Bentegodi il Bologna buttò alle ortiche un successo che era a portata di mano. Una vittoria avrebbe lanciato i rossoblù in una zona molto interessante e invece il pari li relega a 24 punti in una posizione che non rispecchia cer- tamente il loro potenziale. Continua a soffrire anche il Cagliari che a Brescia si è salvato su rigore nei minuti finali sfruttando anche il fatto che i bresciani sono rimasti in dieci per l’espulsione di Balotelli. Un punto che non rilancia i sardi e che affossa ancora di più il Brescia che si illudeva di fare bottino pieno e si ritrova ancora sul fondo e con una partita in meno per tentare il rilancio. In posizione sempre più scomoda anche il Genoa che dopo la vittoria col Sassuolo si era illuso ma le due sconfitte consecutive a Verona e in casa con la Roma hanno tolto ogni dubbio. I giallorossi non hanno corso troppi pericoli e con i tre punti si ripropongono per un posto in Europa che qualche scivolone imprevisto aveva messo in discussione.

Giuliano Musi

3 Bologna-Verona 1-1 Bologna solo un pareggio

Il Bologna, dopo un grande primo tempo, rimane in 10 e pareggia al Dall’Ara 1-1 con il Verona

Con una gara fitta di tante emozioni, giusto la trama di un thriller poteva farle da corni- ce, il Bologna si presenta, in un Dall’Ara che ha fatto un buon pieno di anime, nonostan- te il freddo, considerando anche che la tifoseria scaligera non ha tradito le attese e si è presentata con 1.800 ultras al seguito, mentre la Andrea Costa, al gran completo oggi, ha aperto il solito duello canoro, con una meravigliosa sciarpata, seguita poi dal solito caldo tifo incessante che ha accompagnato e scandito tutti i minuti di una partita che già sapevamo, avendo visto il campionato del Verona in questa stagione, potesse essere assai difficile da portare a casa con un risultato pieno. Al comando della flotta rossoblu il nostro condottiero Sinisa Mihajlovic, che dopo aver fatto commuovere parlando a cuore aperto del calvario della sua malattia, sabato 18 gennaio, nel programma televisivo Verissimo di Canale 5, ha scelto di fare rifiatare Pa- lacio e non solo, schierando il buon Santander fino dal primo minuto di gioco, puntando anche sulla freschezza e sull’atletismo dei tanti giovani, quali ad esempio Dominguez e riproponendo in mediana Schouten, con l’olandese a dirigere le operazioni della truppa rossoblu, mentre per la sorpresa di tutti la fascia di capitano era al braccio di Mbaye. Il primo tempo ha visto così un Bologna all’arrembaggio che sgroppa su ogni palla, per cercare con successo di aggredire la rocciosa e spigolosa formazione veronese, ten- tando di sorprenderla proprio con una tipologia di gioco diversa, non tanto fatta di un possesso prolungato, come siamo abituati, e di un buon giro palla, ma con tocchi tutti di prima per cercare di arrivare più velocemente in area avversaria. Così dopo un primo tentativo di Sansone, al 20’ su calcio d’angolo arriva Bani a siglare il terzo goal personale in campionato, ribadendo la pericolosità di tutta la squadra su palle inattive e dimostrando anche qui che il lavoro dell’allenatore, da giocatore uno specialista in queste situazioni, si vede e non poco. Ma la gara del Bologna potrebbe avere un destino ben diverso quando al 39’ Sansone, che fa una azione in area scaligera da manuale di calcio, stampa la palla di pochi mil- limetri sul palo e non in porta, così il punteggio rimane fermo sul’1-0, così come al 47’ quando l’arbitro Ayroldi prima assegna un rigore ed un’espulsione per il Bologna per rimangiarsi tutto dopo essersi consultato con il Var. Nella ripresa la musica purtroppo cambia, e sono i veronesi ad entrare subito con un altro piglio in campo, e a mettere in difficoltà i nostri ragazzi. La gara si fa ancora più aspra e zeppa di contatti, i fischi arbitrali sono tutti a vantaggio dei veneti, ma la chiave della partita arriva al 66’ quando Bani viene espulso per doppia ammonizione. Da questo momento il Bologna è in 10, e il tutto prende subito un’altra piega. Mihajlovic cerca come può di ridisegnare con i due cambi che gli sono rimasti a disposi- zione la squadra, ma a salvarci è il nostro estremo difensore Skorupski, che oggi gioca da grande, nonostante i maldestri rinvii, sottolineati dal disappunto di tutto lo stadio; ma il polacco è davvero in giornata, e dopo il pareggio, purtroppo arrivato al 82’ ad opera di Borini, ex del settore giovanile del Bologna che esulta dopo il goal come se non ci fosse un domani, salva ancora la porta da un possibile tracollo bolognese almeno in altre due occasioni. Anche perché il finale è tutto di marca scaligera, e il Bologna non può far altro che difendersi come può, persino l’esordio del tanto atteso neo acquisto Barrow in maglia 4 Sansone in azione . Foto Bologna F.C. - FB

felsinea, avvenuto poco prima dell’espulsione di Bani, lo costringe assieme al suo com- pagno di reparto, ovvero il mitico Santander che assieme a Skrupski è sicuramene uno dei migliori in campo per il Bologna, a giocare non tanto in attacco ma a cercare di dare una mano ai propri compagni in difesa. Finisce così con un pari la prima giornata di ritorno che sembra proprio la fotocopia di quella di andata, quando i ragazzi di Sinisa andarono in vantaggio e poi furono raggiunti dal Verona che era in 10 uomini. Ma se all’andata quel pareggio ci andò un po’ stretto, visto che eravamo anche in su- periorità numerica, oggi sapendo anche il grande valore espresso fin qui dalla squadra dello spigoloso Juric, possiamo procastinare i nostri sogni di gloria a momenti migliori.

Bologna-Verona 1-1: Reti: 20′Bani (B); 82′Borini (V) BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; Tomiyasu, Bani, Danilo, Mbaye; Dominguez (69′ Paz), Schouten (69′ Poli), Soriano; Orsolini, Santander, Sansone (63′ Barrow). All. Mihajlo- vic. VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla (26′ Dawidowicz), Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso (62′ Borini), Lazovic; Pessina, Zaccagni; Di Carmine (90’+1′Pazzi- ni). All.Juric. Arbitro: Ayroldi di Molfetta Ammoniti: Amrabat, Lazovic (V); Sansone, Bani, Schouten, Mbaye, Poli (B); Juric (V) per proteste. Espulsi: Bani (B) per doppia ammonizione.

Danilo Billi 5 DOMENICA ACCADDE.... L’ULTIMA VITTORIA A FERRARA

Per ricordare il derby tra spallini e bolognesi prendo in considerazione la gara disputata il 10 marzo 1968, quella che, purtroppo, sarà l’ultima gara nella massima serie tra le due formazioni. Occorrerà infatti attendere ben cinquant’anni per poter rivedere le due formazioni darsi battaglia in , stagione 2017-18. Questi 32° derby emiliano si preannunciava, da parte degli estensi, un’ottima occasione per poter lasciare la zona retrocessione, memori della sonante vittoria conseguita, nel girone di andata, a Bologna, che ebbe il potere di aumentare le energie ai ragazzi di coach Petagna, nella lotta per la sopravvivenza. Alle ore 15, al momento del fischio di inizio della gara, erano sei i punti che dividevano i due team e, una possibile vittoria della Spal poteva portare il Bologna ad essere coin- volto nella lotta per la retrocessione. Il Bologna partiva in maniera autoritaria imponendo il suo gioco, solido, organizzato ed equilibrato e, dopo soli ventisei minuti, si portava in vantaggio. Azione di Bulgarelli a centrocampo con perfetto lancio a Perani che correva sulla fascia e lasciava partite un cross teso verso il centro dell’area dove, Pascutti, come un bolide si avventava sul pallone e, di testa, lo deponeva alle spalle dell’incolpevole Cipollini. Passavano solo dieci minuti ed era la volta di Roversi entrare sul taccuino dei marcatori. Era ancora Marino Perani, su calcio d’angolo, a prodursi in un cross teso verso l’area bianco-azzurra, Roversi sceglieva bene il tempo dello stacco ed indisturbato, con una girata di testa, poneva alle spalle dell’estremo ferrarese il pallone del 2-0. Cinque minuti dopo era Brenna, che incuneatosi in area rossoblu, batteva imparabil- mente Vavassori rimettendo in discussione il risultato. A questo punto i padroni di casa si riversavano nella metà campo ospite, dando l’impressione di riuscire a pareggiare da

Una formazione del Bologna 1967-68. In piedi: Janich, Guarneri, Furlanis, Turra, Ardizzon, Vavassori. - Accosciati: Pace, Fogli, Clerici, Haller, Pascutti. 6 un momento all’altro. Un mi- nuto dopo la rete di Brenna, Oscar Massei interveniva di testa, su cross effettuato da Pasetti, colpendo clamorosa- mente la traversa. Il Bologna andava in barca, il gioco era tutto svolto nell’area di rigo- re rossoblu, Viani lasciava il solo Perani a centrocampo a far da punto di riferimento per eventuali difficili disim- pegni della propria difesa. La formazione rossoblu sembra- va un pugile “suonato” e solo grazie al sopraggiunto inter- vallo veniva salvato da ulte- Marino Perani al tiro riori reti. Al ritorno dagli spogliatoi le due formazioni mettevano in mostra un gioco molto ragio- nato ma, al momento stesso, sterile; non avvenivano interventi di rilievo da parte dei due portieri, Vavassori e Cipollini. Il primo vero sussulto si aveva al 61’ quanto, su centro di Perani dalla bandierina, il centravanti bolognese Pace mandava il pallone a stamparsi contro il sette della porta di Cipollini. Passavano appena sette minuti e il Bologna si aggiudicava definitivamente il derby sfruttando ancora una volta, con Pace, un colossale errore del blocco difensivo spallino. Un errore di Bozzao che, ricevuto un pallone da Tomasin, non riusciva a controllarlo e nel rimpallo veniva favorito Pace che, velocissimo aveva intuito l’errore. Bruno si svin- colava dai difensori, entrava in area e batteva da una quindicina di metri Cipollini in disperata uscita. Il risultato non veniva più messo in discussione e il Bologna portava in porto una vittoria che lo lanciava verso il centro della classifica, nono posto, mentre per la Spal si faceva più vicino lo spettro della retrocessione, quattordicesimo posto. Alcune considerazioni sulla gara che aveva permesso di esaltare tre rossoblu. Bruno Pace riusciva a realizzare una rete dopo tempi immemorabili, ben trenta partite; Tazio Roversi, che non avevano mai segnato, realizzava la sua prima rete in Serie A, Ezio Pascutti realizzava la sua rete numero centotrenta arrotondando, quindi, il suo già ab- bondante record personale.

SPAL–BOLOGNA 1-3 Reti: Pascutti 26’, Roversi 36’, Brenna 41, Pace 68’. SPAL: Cipollini, Tomasin, Bozzao, Pasetti, Bertuccioli, Boldrini, Palazzese, Massei, Roz- zoni, Reja, Brenna. - All. Petagna. BOLOGNA: Vavassori, Roversi, Ardizzon, Guarneri, Janich, Turra, Perani, Bulgarelli, Pace, Haller, Pascutti. - All. Viani Arbitro: Pieroni di Roma

Lamberto Bertozzi

RADIO DIGITALE è pubblicato da RADIO DIGITALE BOLOGNA S.R.L.S. Sede e redazione: Via Andrea Costa 169a - Bologna Articoli di: Lamberto Bertozzi, Giuliano Musi, Danilo Billi, Orfeo Orlando, Carlo Felice Chiesa, Angela Bernardi, Ellebiv, Ghost, Stab, Ezio Liporesi, Redazione Tutto Calcio Giovanile, Diego Costa, Rosalba Angiuli. Desktop publishing: Lamberto Bertozzi.

Photocredits: se non espressamente scritto sotto ad esse provengono dalla Collezione "Lamberto e Luca Bertozzi". 7 Polvere di stelle BUGATTI - FONTANESI

Questa settimana, per la rubrica “Polvere di Stelle” vengono presi in conside- razione due atleti: Bugatti e Fontanesi i quali hanno avuto l’onore di essere i primi giocatori della Spal ad indossare la maglia della Nazionale Italiana. In occasione delle Olimpiadi di Helsinki del 1952 ambedue i calciatori scesero in campo nella gara Italia-Stati Uniti 8-0.

BUGATTI OTTAVIO Nato a Lentate sul Seveso (MI) il 25-9-1928. È stato uno dei più spettacolari e acrobatici portieri italiani. Ottavio Bugatti comincia nella Vis Nova di Giussano, nel 1948 passa al Sere- gno che due anni dopo trascina con le sue parate alla promo- zione in B. Mazza lo porta alla Spal, dove il ragazzo esordisce in a Torino contro la Juve e due mesi dopo a Novara para un rigore a Piola. A fine stagione debutta in nazionale, guardiano azzurro alle Olimpiadi di Helsinki, dopodiché torna dietro le quinte, ma non nella sua squadra di club. La seconda sta- gione in A è ugualmente strepitosa. Scrive Bruno Roghi: «La valentia di Bugatti consiste massimamente nella sua capacità di rendere possibili le cose impossibili. Vi sono tiri che esclu- dono le parate comuni e, per la loro direzione e veemenza, assolvono a priori il portiere che non riesce ad abbrancare o a ributtare la palla. Ebbene: sono queste le parate che Bugatti predilige. Il “sempre più difficile” dell’acrobata della rete è l’esercizio che s’addice alle sue molle e al suo estro. È spesso capace di fare d’una sua parata l’episodio più me- morabile di un’intera partita». Nell’estate del 1953 passa al Napoli per la cifra monstre

Tampere 16 luglio 1952. Torneo Olimpico: Italia-Stati Uniti 8-0. Da sinistra: Bugatti, Fontanesi, Rota, Cadè, Corradi, La Rosa, Venturi, Neri, Gimona, Mariani, Pandolfini. 8 di 55 milioni, nel 1956-57 è il miglior guardiano della Serie A (vince il premio Combi) e finalmente, a Lisbona contro il Portogallo, dopo quasi cinque anni torna in azzurro. La fortuna non lo assiste, gli tocca gestire il periodo più buio, i mesi in cui Foni si gioca la qualificazione ai Mondiali 1958. Così, sull’ultima partita del ct, la nuova sconfitta in Au- stria, Bugatti chiude inopinatamente la parabola azzurra, travolto per demeriti non cer- to solo propri. dopo la retrocessione in B del Napoli, nel 1961 passa all’Internazionale, dove vive da secondo portiere la nascita della grande squadra di Herrera, conquistando due scudetti e chiudendo alla grande la lunga carriera.

FONTANESI ALBERTO Nato a Castel d’Ario (MN)il 10-3-1929. Fu una lucci- cante meteora, Alberto Fontanesi, ala dai grandi mezzi tecnici che al primo apparire fece gridare al campione. nativo della provincia di Mantova, si era trasferito quasi subito con la famiglia nel ferrarese e nella Bondenese, in C, si era fatto notare da paolo Mazza, il cui fiuto di impareggiabile talent scout lo portò alla Spal nel 1950. Il ragazzo si rivelò un demonio della cadetteria, trasci- nando con sedici gol la squadra ferrarese alla promozio- ne in A. Spesso irrefrenabile nelle sue incursioni, venne chiamato da Beretta nel gruppo che partecipò al Torneo Olimpico di Helsinki nel 1952, esordendo in occasione della goleada contro gli Stati Uniti. dopo la sconfitta al cospetto della grande Ungheria, venne conferma- to anche nella successiva partita, a Stoccolma contro la Svezia, poi Beretta gli preferì l’altro astro nascente Frignani. Scrisse Bruno Roghi: «Fontanesi appartiene alla categoria delle ali schiette e lineari. La velocità, la sbrigatività, la potenza sono i numeri perspicui del suo gioco. Non i virtuosismi e le cineserie delle ali che sugli spalti dello stadio cercano meno un pubblico che un loggione. Fontanesi gioca essenzialmente per il tiro, il risultato, la vittoria. Egli appare ai più come un giocatore ordinario. Per primeggiare, ha bisogno di disporre della mas- sima intensità e della massima tensione del suo lavoro atletico. Quando ciò si verifica, Fontanesi è il tipico castigamatti che della palla fa un proietto, del tiro un gol impa- rabile, della partita novanta minuti di gioia per la folla e di dolori per terzini e portieri avversari». Nel 1953, per 40 milioni, Mazza lo cedeva alla Lazio, con cui Fontanesi giocò due stagioni, per poi passare all’Udinese, riportandola subito in Serie A. nella massima categoria si sarebbe confermato un buon attaccante esterno, poco prolifico tuttavia per poter ambire alle grandi ribalte. Nel 1960 scendeva in B, per due campionati da riserva nel Verona e uno nella Sambenedettese. Nel 1963 passava al Città di Castello, in Serie D, e dopo due campionati da titolare avrebbe continuato a divertirsi fino al giocando tra i dilettanti, prima nella Tagliolese, poi nel Tresigallo.

Carlo Felice Chiesa

9 PRIMO PREMIO RADIO DIGITALE “MAURIZIO CEVENINI”

Per ricordare l'amico e grande tifo- so del Bologna Maurizio Cevenini, e onorarne la memoria, Radio Digitale Bologna ha deciso di istituire il I° pre- mio "Maurizio Cevenini" con il quale intende premiare il giocatore del Bo- logna Football Club che, al termine della stagione calcistica 2019/20, ri- sulti il migliore in assoluto della rosa della squadra rossoblu. I punteggi vengono ricavati dai voti, partita per partita, assegnati dal sito web: WWW.CALCIOMERCATOBO- LOGNAFC.IT Dzemaili Blerin "Sei sempre stato e sempre sarai uno di noi.... ci mancherai mitico Cev.... da oggi siamo tutti un po' più soli" GIOCATORE VOTI PRES/VAL MEDIA VOTI SKORUPSKI LUKASZ 119 20 5,95 ORSOLINI RICCARDO 118,5 20 5,92 SANSONE NICOLA 118,5 20 5,92 PALACIO RODRIGO 108 18 6,00 POLI ANDREA 106 18 5,88 BANI MATTIA 99,5 17 5,85 TOMIYASU TAKEHIRO 87,5 15 5,83 SORIANO ROBERTO 83,5 14 5,96 DANILO LARANGEIRA 79 13 6,07 MEDEL GARY 74 13 5,69 DENSWIL STEFANO 73 13 5,61 SANTANDER FEDERICO 73,5 12 6,12 KREJČÍ LADISLAV 59,5 10 5,95 SKOV OLSEN ANDREAS 58 10 5,80 MBAYE IBRAHIMA 49 9 5,44 DZEMAILI BLERIN 52,5 9 5,83 SVANBERG MATTIAS 46,5 8 5,81 SCHOUTEN JERDY 40,5 7 5,78 DIJKS MITCHELL 24,5 4 6,12 DESTRO MATTIA 16 3 5,33 DOMINGUEZ NICOLAS 12 2 6,00 PAZ NEHUEN 12 2 6,00 KINGSLEY MICHAEL 6 1 6,00 BARROW MUSA 5,5 1 5,50 PRES/VAL = ovvero le presenze che hanno generato un voto. 10 RISULTATI E CLASSIFICHE

Bologna-Verona 1-1 21’ Bani, 81’ Borini. Atalanta-Spal 1-2 16’ Ilicic, 54’ Petagna, 60’ Valoti. Brescia-Cagliari 2-2 21’ Joao Pedro, 27’ Torregrossa, 49’ Torregrossa, 68’ (rig.) Joao Pedro. Genoa-Roma 1-3 6’ Under, 44’ (aut.) Biraschi, 45’ Pandev, 74’ Dzeko. Juventus-Parma 2-1 43’ Ronaldo, 55’ Cornelius, 58’ Ronaldo. Lazio-Sampdoria 5-1 7’ Caicedo, 17’ (rig.) Immobile, 20’ Immobile, 54’ Bastos, 65’ (rig.) Immobile, 70’ Linetty. Lecce-Internazionale 1-1 72’ Bastoni, 77’ Mancosu. Milan-Udinese 0-0 6’ Stryger Larsen, 48’ Rebic, 72’ Hernandez, 85’ Lasagna, 90’+3’ Rebic. Napoli-Fiorentina 0-2 26’ Chiesa,74’ Vlahovic. Sassuolo-Torino 2-1 20’ (aut.) Locatelli, 61’ Boga, 73’ Berardi. CLASSIFICA: MARCATORI: 51 punti: Juventus. 23 reti: Immobile. 47 punti: Internazionale. 16 reti: Ronaldo. 45 punti: Lazio*. 14 reti: Lukaku, Ronaldo. 38 punti: Roma. 13 reti: Joao Pedro. 35 punti: Atalanta, Roma. 10 reti: Martinez, Muriel. 30 punti: Cagliari. 9 reti: Belotti, Berardi, Ilicic. 28 punti: Milan, Parma. 8 reti: Caputo, Dseko. 27 punti: Torino. 7 reti: Cornelius, Milik, Petagna. 26 punti: Verona*. 6 reti: Correa, Gomez, Gosens, Mancosu, 24 punti: Bologna, Fiorentina, Napoli, Zapata. Udinese. 5 reti: Balotelli, Berenguer, Boga, Caice- 22 punti: Sassuolo. do, Dybala, Hernandez, Higuain, 19 punti: Sampdoria. Kolarov, Kouame, Orsolini, Palacio, 16 punti: Lecce. Simeone. 15 punti: Brescia, Spal...... per il Bologna marcatori 14 punti: Genoa. 5 reti: Orsolini, Palacio. 4 reti: Sansone. * Lazio e Verona, una partita in meno. 3 reti: Bani, Soriano. 1 rete: Danilo, Dzemail, Krejci, Poli, San- tander, Skov Olsen. 1 autorete: Faragò, T. Hernandez.

www.museobolognacalcio.it

11 Spal-Bologna DOLCI A CONFRONTO

PINZA BOLOGNESE La pinza bolognese è un dolce che ha origini molto antiche, se ne trovano traccia a metà del 1600 in un libro scritto da Vincenzo Tanara. Nato nelle campagne bolognesi è composto da un rotolo di pasta dura (ciambella) far- cito di mostarda bolognese. La mostarda è una confettura scurissima, quasi nera composta da prugne, mele coto- gne e scorze d’arancia, che si utilizza come farcitura in molti dolci tipici emiliani come tortelli fritti, raviole e crostate. L’impasto è simile ad una frolla anche se tra gli ingredienti troviamo il lievito ed il burro è utilizzato in minore quantità. Dolce molto semplice da realizzare è leggero e friabile; ottimo per la colazione o la me- renda, si accompagna stupendamente con il tè. La pinza è ottima “tocciata” nel vino dolce.

Ingredienti: 500 grammi di farina 0. 150 grammi di zucchero semolato. 100 grammi di burro sciolto. 1 bustina di lievito per dolci. la scorza grattugiata di un limone naturale. 2 uova intere. 50 ml di latte. 1 vasetto di mostarda bolognese.

Procedimento: Versate la farina, lo zucchero, il lievito, la scorza di limone sul tagliere e fate la classica fontana, all’interno della quale andrete ad inserire le uova sbattute, il burro sciolto e il latte a temperatura ambiente. Impastate bene il tutto fino a quando gli ingredienti non saranno ben amalgamati. Stendete l’impasto dandole la forma di un rettangolo di circa mezzo centimetro di spes- sore, spalmate di mostarda tutte la superficie e arrotolatelo su se stesso. Piegate le due estremità del rotolo verso il basso e rincalzateli, in maniera che non esca la mostrada. A questo punto posizionate il dolce su una teglia rivestita di carta da forno, spennella- tela con il latte e cospargere di granella di zucchero. Cuocete in forno caldo a 180° per 30 minuti o fino a quando la pinza sarà dorata.

Via Emilia 26 - San Lazzaro di Savena

12 Spal-Bologna DOLCI A CONFRONTO

TORTA TENERINA La torta Tenerina è una torta al cioccolato tipica di Ferrara. Una crosticina croccante e un cuore umido e cremoso ne fanno la torta al cioccolato più amata da grandi e bam- bini. Una torta con quasi niente farina, che rimane bassa e cremosa all’interno. Le sue origini sono antiche, infatti fin dal 1900 era conosciuta anche come Torta Mon- tenegrina o Torta Regina del Montenegro, in onore alla moglie di Vittorio Emanuele III (Elena Petrovich. A Ferrara la sentirete chiamare anche con il nome di “torta tacolenta” a seguito del suo cuore morbido che si scioglie in bocca.

Ingredienti: Per una torta del diametro di 22-24 centimetri 200 grammi di cioccolato fondente. 125 grammi di burro. 100 grammi di zucchero. 2 cucchiai scarsi di farina 00. 2 uova intere. 1 pizzico di sale.

Procedimento: Per primo sciogliete il cioccolato fon- dente a bagnomaria, una volta sciolto unitevi il burro a pezzettini e mesco- late dolcemente facendo intiepidire il tutto. Prepariamo il composto della torta. Separiamo i tuorli dagli albumi. Mon- tiamo gli albumi a neve con un pizzi- co di sale. A parte, montiamo i tuorli con lo zucchero, aggiungendo la farina continuando a montare. Incorporiamo il cioccolato tiepido nel composto di tuorli e mescoliamo in modo da amalgamare il tutto. Se necessario, ag- giungiamo un po’ di latte: il composto deve risultare abbastanza fluido, non deve essere denso. Infine uniamo gli albumi montati al composto di tuorli e cioccolato e mescoliamo deli- catamente dal basso verso l’alto per non smontare il composto. Versare il tutto in una teglia imburrata ed infarinata oppure rivestita di carta forno. Inforniamo in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti. Spegnete il forno e fate raffreddare la torta nel forno spento con lo sportello dello stesso semi aperto. Ponete la torta su un piatto da portata e servite spolverando con zucchero a velo.

Angela Bernardi 13 Tifosi V.I.P. I V.I.P. dei Ferraresi

Nonostante la squadra ferrarese sia molto seguita aldi- là del fiume Reno nostrano, che demarca un confine di passione sportiva e anche di prelibate tradizioni culinarie tra due province, Vittorio Sgarbi (alla anagrafe Vittorio Umberto Antonio Maria Sgarbi), uomo eclettico nonché spesso vulcanico e straripante verbalmente, ma altre- sì stimato critico d’arte, non che saggista, personaggio ed opinionista televisivo ed infine uomo politico, è uno dei pochi tifosi Vip della citta degli Estensi che abbiamo scovato online, in occasione di questo sempre sentito derby tra due città divise da appena 50 km di strada. Vittorio professa da anni la sua fede sportiva per la squadra bianco-azzurra, compagine negli anni 50/60 che godeva di una certa notorietà per via della presidenza di Paolo Mazza (a cui è intitolato tuttora lo stadio) la presenza di giocatori di classe e temperamento quali ad esempio: Massei, Dell’Omodarme, Capello, Pasetti e Reja per citarne solo alcuni tra i più celebri. Vittorio Sgarbi personaggio conosciutissimo, frequentatore assiduo di salotti televisivi e non, è stato più volte membro del Parlamento e presente in varie amministrazioni comunali, la più importante quella di Milano. E’ stato anche per un anno (dal 1992 al 1993) sindaco di San Severino Marche, poi dal giugno 2008 al febbraio 2012 di Salemi (Tp). Infine nel 2018 è stato eletto sindaco di Sutri (Vt). Politicamente si è sempre professato un liberale, non risparmiando spesso critiche anche feroci a membri del suo stesso gruppo politico, in pieno stile vulcano Sgarbi, stile che si può condividere o meno, ma che di certo non difetta per franchezza, scevro di inutili e spesso opportunistiche diplomazie.

Altro tifoso vip abbiamo scoperto essere Andrea Poltronie- ri, nativo di Ferrara, che oltre ad una simpatia per il diavolo milanista, professa la sua fede per la squadra della città del Castello. Andrea inizia come musicista nel 1986 suonando il sassofono nel gruppo musicale dei Libagions, poi cambia ne- gli anni genere musicale creando il Comic Music Show, ovvero un misto di cabaret e musica. Le canzoni interpretate da An- drea sono parodie di sigle di cartoni animati o cover, in cui i testi vengono da lui rielaborati per renderli ironici. Il suo vero punto di svolta coincide quando esce il suo primo singolo che viene distribuito a livello nazionale, viene notato da Pino Da- niele, che lo aiuta con i suoi consigli risultati poi determinanti per la sua carriera artistica. Nel 2003 arriva la infatti la grande occasione: l’inizio della collaborazione con Sergio Sgrilli, per il suo spettacolo teatrale Sgrillaus. Altro incontro determinante per Andrea è quello del 2011 quando in aeroporto a Bologna incontra Ga- etano Curreri che rimane colpito da un adesivo dei Beatles sulla custodia del suo sax. Dietro il magico logo dei ragazzi di Liverpool c’è tutto un universo di passioni e di cultura musicale che accomuna i due e cosi Andrea diventa il saxofonista ufficiale degli Stadio nel loro tour “Diamanti e caramelle” . Attualmente prosegue la sua attività concertistica con vari tour a supporto di Cristina D’Avena e del gruppo dei GemBoy, con questi ultimi li unisce la sintonia di genere musicale.

Orfeo Orlando

14 Il Bologna F.C. 1909 visto da STAB

ANDREAS SKOV OLSEN

Sono in distribuzione i calendari dedicati al Bologna F. C. per l'anno 2020.

Gli interessati possono contattare il numero di cellulare 329.44.82.152.

15 Parliamo di Giovanili Rossoblu

PRIMAVERA-1 SASSUOLO-BOLOGNA 2-0 E’ un Bologna che non sa più vincere quello visto al “Ricci” contro la Primavera nero-verde di mister Turrini. Per i felsinei sono ora cinque i turni senza successi (4 sconfitte e 1 pareg- gio in casa contro la Lazio). La prima mezz’ora è di marca rossoblù ma le conclusioni di Stanzani non trovano fortuna e un tiro di Cangiano colpisce il legno. Al 33′ però il Sassuolo, probabilmente un po’ a sorpre- sa, passa in vantaggio con Oddei che in area supera il portiere felsineo Molla. Nella ripresa Juwara spreca al 50′ il gol del pareggio, poi col passar del tempo i padroni di casa del tecnico Turrini trovano le giuste misure ai bolognesi e vanno addirittura sul 2-0 grazie ad Aurelio che sfrutta un buon cross da calcio d’angolo. Il Bologna di mister Troise non sa reagire e al triplice fischio esultano i nero-verdi che sal- gono in classifica a 17 punti lasciando a 16 il Bologna (solo +1 sulla onaz play out). Prossimo turno, sabato 25 Gennaio, Bologna-Fiorentina.

UNDER 17 A-B MILAN-BOLOGNA 2-2 Primi minuti di gioco veementi da parte di entrambe le formazioni, poco spazio per le gioca- te individuali. 9’- Bologna vicino al vantaggio! Paananen non riesce a superare Desplanches dopo la ribattuta del portierone rossonero su tiro da fuori area. Generale predominio del Bologna in questa fase, Il Milan non riesce a ripartire con i suoi attaccanti. 40’- vantaggio del Milan con El Hilali che trafigge Petre con un destro in girata dentro l’area. 42’- Reagisce il Bologna con Cossalter che fallisce una ottima occasione dal limite dell’area con un tiro impreciso di sinistro. 46’ – Espulso El Hilali dopo aver mandato l’arbitro a quel paese in seguito a un fallo non fischiato a suo favore. Milan-Bologna 1-0 Il Bologna nonostante l’uomo in più sta avendo difficoltà nello sviluppare azioni pericolose, il Milan controlla bene in difesa con un Polenghi in giornata bravo ad alzare un muro davanti ai suoi compagni della difesa. 18’- Pareggio del Bologna con Pietrelli, il rossoblu prende l’ascensore ed impatta di testa in maniera perfetta un cross dalla sinistra del neo entrato Ercolani trafiggendo un incolpevole Desplanches. Il Bologna riporta il match in parità! 22’- Milan di nuovo avanti, su angolo di Polenghi arriva a staccare piu in alto di tutti il co- losso Bright che indirizza il pallone dove Petre non può arrivare. 30’- Palo clamoroso di Paananen. Bolide di sinistro del centrocampista rossoblu dal limite dell’area, il pallone si infrange contro il palo alla sinistra di Desplanches che non avrebbe potuto fare nulla. 44’- Arriva il pareggio rossoblu. Paananen, il migliore dei suoi, spara un siluro di sinistro dentro l’area che non lascia scampo a Desplanches dopo una perfetta in- cursione tra i difensori rossoneri. E ora il Bologna prova a vincerla. Dopo ben sei minuti di recupero l’arbitro conclude il match.

UNDER 16 A-B BOLOGNA-BRESCIA 4-1 Il Bologna Under 16 di mister Biavati ha superato al “BiavatI” il Brescia Under 16 col pun- teggio di 4-1 “vendicando” così i “fratellini” più piccoli di un anno. Il primo tempo termina 0-0 tra le due compagini capaci di creare almeno due occasioni da rete importanti per parte senza riuscire tuttavia a gonfiare la rete. Rete che si gonfia nella ripresa per ben cinque volte. 16 Parliamo di Giovanili Rossoblu

Il Bologna va in vantaggio ad inizio ripresa con Casadei il cui tiro dal limite è chirurgico e non lascia scampo al portiere Sonzogni delle Rondinelle. Passano i minuti e continuano le azioni da rete, ma sia Albieri tra i pali del Bologna che Sonzogni del Brescia parano le con- clusioni avverasrie. Al 60′ però arriva il raddoppio del Bologna: Anatriello vede sulla sinistra Corazza che in area col sinistro fulmina Sonzogni. Ci prova su punizione un paio di volte il Brescia ma si resta sul 2-0. Al 73′ Mazia con un bel sinistro da fuori area batte Sonzogni e i felsinei si portano sul 3-0. Dopo due minuti arriva il poker: Anatriello entra in area da sinistra e converge al cen- tro, prova la conclusione, Sonzogni respinge ma nulla può sulla ribattuta a rete di Corazza che gonfia la rete e si regala la sua doppietta personale. Nel finale il Brescia con Marinacci, a seguito di una ripartenza, accorcia le distanze. Non c’e’ più tempo, l’arbitro manda le due squadre negli spogliatoi decretando il successo meritato del Bologna per 4-1. In classifica gli emiliani salgono a 30 punti, al quinto posto a -4 dalla Spal seconda. Prossimo turno, domenica 26 gennaio, Atalanta-Bologna.

UNDER 15 A-B BOLOGNA-BRESCIA 2-4 Dopo la bella vittoria ottenuta per 4-0 sul campo del Cittadella sette giorni fa, arriva un stop casalingo da parte del Bologna U15 di mister Morara. Avversario di turno il Brescia di mister Massolini capace di espugnare il Cavina con grande personalità. Dopo un inizio equilibrato, il Bologna tenta un gran tiro al volo con Serfilippi dal limite a mezz’altezza ma il portiere del Brescia Recaldini in tuffo manda in angolo. Al 13’ Omeregie viene servito sulla destra va sul fondo, entra in area e mette in mezzo per Serfilippi che calcia a rete superando il portiere ma il difensore Muca libera sulla linea. Al 15’ il Brescia va in vantaggio: Rizza viene servito in area all’altezza del dischetto, si libera del suo avversario e in girata batte il portiere del Bologna Franzini sull’angolino sinistro. Al 18’ Dossi dalla trequarti di destra si incunea in area, si libera di alcuni avversari e batte Franzini sul primo palo. Bologna-Brescia 0-2 - Emiliani shock! Al 25’ ci riprova Serfilippi del Bologna dal limite, para in tuffo il portiere sulla sua destra. Dopo 3 minuti Ferrante del Bologna calcia dai 25 metri, il tiro a mezz’altezza è parato in tuffo dal portiere del Brescia che manda in angolo. Sul corner corto palla a Torino, cross per Crociati che sul secondo palo va di testa ma la conclusione termina di poco alta sopra la traversa. Fine primo tempo 0-2. Nella ripresa al 36’ gol annullato al Bologna per fuorigioco: Torino da destra si accentra e serve a sinistra Dragà che mette in mezzo per Ferrante il cui tiro va in gol ma il gioco era già fermo per posizione di fuorigioco. Al 39’ gol del Brescia: angolo da sinistra, palla sul secondo palo arriva Bodini di testa che con una palombella supera il portiere e insacca il gol del 3-0 per le Rondinelle. Al 48’ Omeregie è atterrato da Bodini in area, l’arbitro assegna un rigore al Bologna, va Torino dal dischetto e accorcia 1-3. Al 52’ ancora in gol il Bologna: sulla trequarti di sinistra De Marco serve Aronni che si inseri- sce in area e da posizione defilata insacca sul primo palo a mezz’altezza: 2-3 per il Brescia! Al 60’ pero’ il Brescia segna il 4-2: ripartenza con Grossi sulla destra che serve Nuamah in mezzo che a tu per tu con il portiere calcia, respinge Franzini ma sulla ribattuta segna, a porta sguarnita, Belotti. Al 68’ Amey per il Bologna dai 30 metri tenta la botta che termina di poco alto sopra la tra- versa. Non succede più nulla fino alla fine, il Brescia batte 4 2 gli emiliani e sale in classifica.

Redazione Tutto Calcio Giovanile

17 Alla scoperta dei tifosi del BOLOGNA fuori sede

Nuova puntata per “I Fuori Sede”, questa volta protagonista dalla nostra ru- brica è Giorgio che vive a Perugia dove fa l’università

- Ciao Giorgio, come mai hai scelto di studiare a Perugia e non a Bologna? “Prima di tutto un saluto a tutti voi di Radio Digitale Bologna. Io sono un grande ap- passionato del Bologna calcio ma sono nato e vivo da queste parti, dunque la scelta è stata quasi obbligata”.

- A questo punto di chiedo allora come mai nasce l’amore per il Bologna? “Per via di mio nonno che, quando arrivò qui nativo di Bologna, mi ha trasmesso in modo viscerale quel suo fare tipico bolognese e quella mania di tifare il Bologna calcio, fin da piccolino, infatti, a differenza di mio babbo, che ha sempre seguito la squadra locale, io andavo al Dall’Ara con mio nonno e tutt’ora ci vado molto volentieri”.

- Sei abbonato? “Certamente si nei distinti laterali”.

- Quanti anni sono che fai la tratta Perugia-Bologna? “Per me e per mio nonno, che ancora a 70 anni suonati è in super forma, sono 9 anni di fila che veniamo sempre a Bologna, facciamo solitamente solo le partite in casa, oltre a quelle vicino a Bologna come è stato per Reggio Emilia, Modena e Parma”.

- Cosa ti dicono i tuoi coetanei di questa tua passione per una squadra di un’al- tra città? “Ovviamente mi sfottono e spesso mi prendono in giro, ma solitamente lo fanno in modo bonario, solo una volta ho avuto da discutere seriamente con dei ragazzi di qua che frequentano anche lo stadio, visto che mi imputavano il fatto che ero un traditore e che avrei dovuto tifare e onorare i colori della mia città anziché tifare per il Bologna”.

- Come viene visto il Bologna a Perugia? “C’è stata tanta attenzione sul caso Sinisa, e sul probabile arrivo di Ibra, che poi, però, è svanito nel nulla, però la maggior parte dell’attenzione qui è focalizzata sul Perugia Calcio e poi, come al solito, ci sono i classici club della Juve, Milan, Inter e della Roma”.

- Ci sono altri tifosi come te che seguono il Bologna o simpatizzano per i nostri colori? “No, anzi faccio un appello tramite la vostra radio e questa rubrica che seguo sempre, al fine di trovare altri ragazzi o ragazze che, se come me amano il Bologna, si facciano vivi tramite la redazione per avere il mio contatto, al momento che io sappia siamo solo io e mio nonno Giorgio, ma sono sicuro che in zona ci siano altri tifosi che magari io non conosco”.

- Quando non sei allo stadio per le partite in casa come segui le gare in tra- sferta? “Purtroppo con i soliti mezzi, mi sono abbonato sia a Sky che a Dazn e cerco da lì di se- guire le gare a casa di mio nonno, però mi manca molto l’atmosfera dello stadio, il bello di quando vado a vedere il Bologna al Dall’Ara, perchè ormai ci conosciamo tutti lì dove abbiamo l’abbonamento, e dunque un coro, un’imprecazione, un boato non è solo tuo, ma è condiviso con i tuoi vicini di posto, ti fa sentire parte del tifo e più attaccato alla

18 tua squadra. Ora come ora, visto che fra qualche anno, sicuramente anche mio nonno non andrà più allo stadio, sto cercando di capire se riesco, e dunque rinnovo l’appello tramite la vostra emittente, a formare un gruppetto qui di Perugia, anche solo per ini- ziare a seguire e organizzare dapprima la visione delle partite in trasferta, poi magari iniziare a pensare anche di aggregarsi per seguire fisicamente la squadra sia in casa che fuori, ecco la mia speranza che non si spenga tutto con me e mio nonno”.

-Quanto è importante per te il Bologna nella tua vita? “Tantissimo, diciamo che in questi anni mi è entrato davvero dentro come del resto tut- ta la città. Spesso la domenica o i giorni che giochiamo in casa, anche se fosse un sa- bato sera, partiamo con largo anticipo, in modo che prima e dopo riusciamo a prendere un autobus e a farci un giro in centro, spesso per fare prima arriviamo direttamente in treno, in modo da essere più liberi negli spostamenti”.

- Cosa ne pensi di questo periodo particolare della nostra squadra? “Ad inizio campionato non lo avrei mai detto che anche quest’anno ci saremmo trovati a doverci guardare la spalle. In queste ultime gare poi la squadra mi sembra molto sotto tono, e dietro comunque giocano un buon calcio e dunque sono sempre tutte lì a pochi punti, noi abbiamo sbagliato tanto e regalato troppo, manca, ma questo ormai lo sanno tutti, una punta di ruolo, e un difensore e un altro centrocampista, ma nonostante non arriverà più Ibra, come invece fino all’ultimo ho pregato che sbarcasse all’ombra della due torri, sono sicuro di Sabatini, so che non ci deluderà fin da Gennaio. Poi da quello che ho seguito costantemente tutti i giorni sul web sarà direttamente lui che seguirà il prossimo anno l’acquisto dei nuovi giocatori e questo mi rende molto più fiducioso, visto che è un uomo che sa il fatto suo e in cui ripongo tutta la mia stima”.

- La cittadinanza di Bologna a Sinisa? “Un grande gesto, che regala un valore aggiunto ad una grande città fatta di sport ma anche di umanità, penso che una situazione del genere, poteva verificarsi solo a Bologna, e intendo non licenziare e giocare senza un alle- natore in campo perché malato”.

- Un giocatore che fino ad oggi ti ha sempre strap- pato un sorriso? “Palacio, una spanna sopra tutti anche quando gioca peg- gio del solito”.

- Un giocatore che ti ha deluso? “Destro, perché pensavo che con Sinisa avrebbe cambia- to un po’ il suo atteggiamento e gran parte del reparto difensivo, in particolare il Giapponese”.

- Per finire quanto è difficile e quali sono i sacrifici che fai per essere sempre presente in casa? “Diversi, più che altro privazioni, perché praticamente nei week and, in particolare quel- li in cui giochiamo in casa, non ci sono mai per uscire con la mia morosa. Più che altro diciamo che è lei che fa i sacrifici a questo punto, e poi non nascondo che, durante la settimana che precede la gara in casa, rimango a corto con le spese, dunque niente ci- nema o pizza fuori, perché poi so che spenderò tutto quando vengo a Bologna, del resto mio nonno vive di pensione e io sono uno studente universitario, dunque mi arrangio come posso facendo la stagione in estate come cameriere e poi metto via i risparmi come una formica per poterli spendere durante il campionato”.

Danilo Billi

19 - Football Americano: Nello stesso giorno in cui le Underdogs, vengono premiate, gli storici Warriors (con il guerriero vichingo sul casco) festeggiano ben 39 anni di vita. Quella dei Warriors è la società di Football americano più vecchia di Bologna. I festeg- giamenti per il compleanno avverranno a ridosso dell’inizio del campionato, che si pre- annuncia carico di prospettiva in vista del rilancio, dopo la promozione avvenuta nel massimo campionato nel 2018 subito seguita dalla retrocessione in seconda divisione nella scorsa stagione. I guerrieri di Bologna grazie all’esperienza di coach Giorgio Lon- ghi, aspirano come minimo a conquistare un pass per i play off.

- Basket femminile : Il Progresso Matteiplast, cambia i suoi vertici, tenendo sempre saldi i valori di Gianfranco Civolani. La società, che milita in serie B, sarà gui- data da Valeria Vacchetti, storica giocatrice ed ex vice presidente. Vice presidente Rita Petazzoni. Contemporaneamente sono arrivate le dimissioni del tecnico Massimo Bor- ghi, di Federica Rossetti e Aime Kadji, mentre la panchina è stata affidata a Giovanni Simeone, che ha accettato ben volentieri questo suo esordio nel campo femminile.

- In vista degli europei 2020: La Figc ha scelto Bologna e lo stadio Re- nato Dall’Ara per l’amichevole tra Ita- lia e Repubblica Ceca, che si svolgerà il 4 giugno 2020, nell’ultimo test vali- do per gli azzurri del commissario tec- nico Roberto Mancini, prima di Euro 2020. Proprio il ct dell’Italia esordì in campionato come giocatore in serie A, quando il Dall’Ara si chiamava ancora Comunale, nella partita Bologna vs Cagliari del 13 Settembre 1981. In seguito, sempre Mancini ha esordito come allenatore della nostra nazionale nella partita Italia-Polonia, finita 1-1, di Nations League, disputata il 7 set- tembre 2018 sempre a Bologna, città in cui lui abita ed legato. Sarà anche interessante vedere se il nostro Orsolini riuscirà a vincere il ballottaggio con Chiesa e Bernareschi, che attualmente lo vedono sfavorito per un posto in panchina, sarebbe un ulteriore fiore all’occhiello per il Bologna Football Club.

- Nascita del centro d’eccellenza per il rugby giovanile nel quartiere Navile: Per ovviare al fatto che da una recente ricerca si evince il disinteresse di molto giovanissi- mi bolognesi nei confronti della pratica dello sport, nascerà nel centro sportivo Bonori, nel quartiere Navile, un centro d’eccellenza per il rugby giovanile, che vedrà coinvolti ragazzi compresi fra i 6 e i 12 anni. Il Navile è stato scelto perché, nonostante esista- no molte strutture sportive è, appunto, quella con meno densità di giovani praticanti. L’idea innovativa vedrà un campo-scuola accessibile a tutti, che potrà contribuire alla crescita dei ragazzi. Il rugby infatti, è in grado di plasmarne il carattere, la personalità, l’applicazione e il senso di responsabilità. Inoltre Bologna vanta una lunga tradizione in questo nobile sport, già i più blasonati team stranieri hanno in passato affrontato l’Italia al Dall’Ara. Inoltre la giunta comunale si è recentemente resa disponibile a riqualificare le strutture già in uso.

20 - Baseball: Comunicata la composizione dei due gironi della European Champions Cup 2020, che si terrà a Ostrava (Repubblica Ceca) nella prima settimana di giugno. A di- fendere il titolo la nostra Fortitudo Baseball Bologna, campione d’Italia e d’Europa in carica. Le 8 squadre partecipanti sono divise in due gruppi e si affronteranno in round robin di 3 giornate per determinate le 4 semifinaliste, 2 per girone, e le 4 squadre che si fronteggeranno per evitare la retrocessione. Sono 2 i team presentati da: Italia, Paesi Bassi e Germania, 1 per: Francia e Repubblica Ceca. I due girone saranno cosi composti: Gruppo A: Fortitudo Bologna, Curaçao Neptunus Rotterdam (vice campione dei Paesi Bassi), HeidenheimHeidekoepfe (campione di Germania) e Rouen Huskies (campione di Francia) Gruppo B: Arrows Ostrava (campione della Repubblica Ceca), Bonn Capitals (Ger- mania), Nettuno Baseball City (Italia) e L&D Amsterdam Pirates (finalista in Europa e campione dei Paesi Bassi).

- Lutto nel mondo del calcio: Il grande Pietro Anastasi è deceduto venerdì 17 gen- naio 2020, all’età di 71 anni. Era ammalato gravemente da tempo e aveva annunciato lui stesso nel 2018 di avere un tumore. Anastasi ha lottato nell’ultimo periodo contro la Sla e lo ha fatto sgomitando com’era solito fare nelle aree di rigore, ma quella patologia s’è rivelata l’avversario peggiore da sconfiggere. Con la morte dell’ex punta bianconera e della Nazionale se ne va un pezzo della storia calcistica italiana. Con lui gli Azzurri vinsero il titolo Europeo nel 1968 (delle 8 reti com- plessive su 25 presenze la più emozionate fu quella nella finalissima per il trofeo, 2-0 alla Jugoslavia).

- Lutto nel mondo del calcio: Dopo la perdita di Pietro Anastasi si è spento anche Mario Bergamaschi, l’ex calciatore nato a Crema e cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, che aveva compiuto 91 anni undici giorni fa, lo scorso 7 gennaio 2020. Bergamaschi, dopo avere iniziato nelle giovanili del Crema, esordì in prima squadra nel 1947, per passare poi al Como. Qui rimase per ben tre stagioni per approdare al Milan, nel quale giocherà cinque stagioni. In seguito Bergamaschi sarà alla Sampdoria per sei stagioni. Il Milan sui suoi canali social ha espresso tutto il suo cordoglio per la scompar- sa di un giocatore che rimarrà di diritto nella storia del club rossonero.

- Un grande e meritato traguardo per Bologna: E’ famosissima per i suoi mera- vigliosi portici sotto i quali si può comodamente passeggiare, ripararsi dalla pioggia nelle giornate più buie o soffermarsi a guardare le vetrine degli esercizi commerciali. Parliamo di Bologna, la bellissima città che offre, appunto, una peculiarità unica nel suo genere. Per questa caratteristica il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, riunito il 21 gennaio 2020 presso il ministro dei Beni Culturali, ha deliberato la presentazione della candidatura dei Portici di Bologna alla Lista del Patrimonio Mondiale per il 2020, il cui esito sarà reso noto nel 2021. Con questa decisione i Portici vengono riconosciuti come “un elemento identificativo della città di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori, e sono un punto di riferimen- to per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate”.

Ghost 21 L’ ESULTANZA DI FABIO BORINI

Esultare dopo un gol è la cosa più naturale del mondo. Comporta rischi a cui nessu- no deve sottrarsi. I miei ami- ci, presenti, al momento del gol del ragazzo di Padulle, sanno bene delle contumelie che mi sono uscite dalla boc- ca vedendolo raggiante. In realtà, male parole frutto di due distinte situazioni. La prima: la storia di questo ragazzo che mi sembra “fug- gì” dal settore giovanile del Bologna, senza aspettare la firma del contratto imminen- te, preferendo il Chelsea. La seconda: Borini da avversa- rio (non nemico, avversario) ci ha spesso fatto male. Dun- Fabio Borini in maglia Chelsea. que la tensione del momen- to faceva i conti col timore di subirne l’effetto abituale. Come una sentenza scritta. Ho aperto i boccaporti... e non lo nego. Poi ho sentito le sue parole, assolutamente condivisibili e la sua bellissima dedica alla figlia. E ho capito. Ho capito il tormento di un calciatore sempre lì, sulla soglia del salto di qualità, da bravo calciatore ad asso, in Nazionale, nella Roma, nel Milan... un calciatore intelligente, in grado di accettare i compromessi che un cambio di identità tecnica comporta, accettare di passare da punta centrale a punta d’appoggio, poi da punta d’appoggio a laterale di centrocampo, fino addirittura a dire sì a fare il terzino, per sentirsi poi messo in discussione. E poi addirittura escluso, fuori rosa, allenarsi da solo, domandarsi ancora precocemente se si era preso il viale del tramonto. E poi la proposta del Verona: meno soldi ma tornare a giocare nel proprio ruolo, o co- munque tornare a giocare di punta. Il ragazzo di Padulle non ci ha pensato un solo atti- mo, il ragazzo di Padulle aveva lavorato, da solo, per orgoglio, per farsi trovare pronto a questo appuntamento. La palla a questo punto non è da buttare dentro al Bologna, guarda caso la squadra del- la sua città. E’ da scaraventare dentro per tornare a sentiorsi vivo. Per dire al mondo: io sono Borini, non sono mai morto! Così è saltato come un grillo, altro che colpa di Mbaye, andatevi a vedere certi gol che subimmo, per esempio, da Carletto Muraro o da Pierino Prati, senza accusare per que- sto il grande Tazio Roversi! E’ saltato più in alto che ha potuto, Fabio Borini da Padulle, e ha esultato così per dire al calcio, non al Bologna, non sono mai andato via! Avete provato a celebrare il mio funerale e io invece sento sulla testa l’acqua di un nuo- vo battesimo. Sono Fabio Borini, finalmente libero, finalmente messo nella condizione di fare il calcio che so fare. Niente di personale, Bologna. Tanto, anzi tutto, con la mia storia.

Diego Costa

22 SPACCATI DI BOLOGNESITÀ Bar Otello

Come non ricordare il Bar Otello, il famosissimo luogo storico dei tifosi del Bologna, in via Orefici 15, davanti al quale per molti decenni stazionavano, indipendentemente dal giorno di chiusura, un capannello di irriducibili supporter del Bologna di mezza età, im- pegnati in discussioni su tutto quanto ruotava attorno alla squadra? Gli argomenti trattati erano: le qualità dei giocatori, il grado di comprensione dell’alle- natore, le sviste degli arbitri e i relativi coloriti hobby, le malefatte del potere pallonaro contro i bistrattati colori rossoblu. Il tutto ricco di aneddoti ripescati dalla memoria dei più attempati, capaci di riportare a galla tanti episodi. Il bar doveva la propria popolarità al primo titolare,Otello Montanari, e rivestì a suo tempo anche un ruolo ufficiale, ospitando all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, in un periodo di gravi problemi organizzativi, la “casa” del Bologna, prima dell’apertura di quella ufficiale in via Altabella. Popolarità rimasta intatta quando la proprietà passò a Benso Beletti, anche perché l’esercizio organizzava viaggi al seguito della squadra ed era sede di un club rossoblù.

Rosalba Angiuli

23 BENE IN CAMPIONATO E IN COPPA

Virtus - Pistoia. Stavolta la Marta Ayala pirandelliana è Julian Gamble. Al suo posto Delia. Partenza sparata dei bianconeri, 6-0, poi sull’8-2 si rimane per due minuti ed è Ricci a sbloccare il punteggio con una tripla, per poi ripetersi da due punti, 13-2. Il divario rimane tale anche a fine primo quarto, 19-8, dopo aver toccato anche il più 13. Le V nere cominciano bene anche il secondo quarto, con un parziale di 9-3 si portano sul 28-11. Baldi Rossi firma il 33-14, per lui già nove punti e quattro rimbalzi. 2 più 1 e tripla di Ricci (già a quota 11) per il +23, 39-16. Con due liberi a testa segnano i loro primi punti anche Nikolic e Hunter, 43-21. Nikolic mette la tripla del 46-26 e i primi venti minuti si chiudono sul 46-28. Subito uno 0-4 a inizio terzo quarto riporta i toscani a meno 14, 46-32. Si continua per un po’ con un canestro per parte, poi l’OriOra arriva tre volte a meno dodici, poi anche a meno undici, 59-48, per fortuna una tripla di Pajola chiude il terzo periodo, 62-48. Tripla in apertura di ultimo periodo di Gaines, i suoi primi punti, 65-48. Una tripla di Ricci (arrivato a quota 22) fa il 70-50, parziale di 11-2. Altre due tripla di Gaines, 76-55. Hunter firma il più 25 sul sesto assist di Pajola, 80-55. Baldi Rossi torna a segnare dopo l’abbuffata iniziale, sua la tripla dell’83-58, inizio di un 10-0 chiuso dalla schiacciata di Cournooh. C’è stato spazio anche per due minuti di Deri, unico bianconero a non segnare insieme a Markovic, zero tiri in quindici minuti. Finisce 90-60, con 59 punti degli italiani. 22 di Ricci (4 su 6 da due, 4 su 5 da tre e 2 su 2 ai liberi), 14 di Baldi Rossi, 7 di Nikolic senza errori più 4 rimbalzi, 7 di Pajola con 6 assist.

La partita di coppa a Trento è stata la fotocopia di quella di campionato, disputata sedici giorni prima: Virtus subito nettamente avanti, allora fino al più 19 punti, stavolta al più 16, poi il recupero e il sorpasso dei locali, il 5 gennaio fino a +2, in quest’occasione al +4. Poi il gran finale di Teodosic, in campionato 30 punti totali e 16 negli ultimi dieci minuti, in coppa, rispettivamente, 23 e 10: nella prima gara dell’anno dal 61-65 al 76- 81 furono 16 punti tutti di Milos, in Eurocup dal 57-54 al 65-69 15 punti della Virtus, 10 segnati dal numero 44 e 5 su suoi assist. Per concludere stesso punteggio finale, unica differenza 10 punti in meno per entrambe le squadre nella gara europea, 67-73, invece di 77-83. Riavvolgiamo il film: partenza tutta delle V nere, 0-9, con quattro punti di Gamble, una tripla di Markovic e un canestro di Ricci. Le V nere volano e arrivano al più sedici, 10-26, limato da Blackmon, 13-26 al 10’. Bologna mantiene il vantaggio stabile per qualche minuto, 17-30, poi subisce un parziale di 7-0, con cui i padroni di casa riaprono il match, 24-30. A 46” dall’intervallo Forray porta i suoi a meno cinque, 30- 35. La Segafredo riparte con i liberi, 1 su2 di Milos e 3 su 4 di Stefan, 30-39 al 20’. Nel terzo periodo l’Aquila arriva più volte a meno quattro, ma le V nere hanno la forza per tornare a più nove, 45-54 a 46”; una tripla di Mezzanotte fissa il punteggio del 30’ sul 48-54. Il parziale per Trento continua anche nell’ultimo quarto, con nove punti i padroni di casa completano un 12-0 e vanno al comando 57-54. Teodosic pareggia da tre, poi prende un antisportivo su una persa di Markovic, Craft fa un libero e Forray la tripla, 61-57. Assist di Milos per la tripla di Ricci, 61-60. ancora a segno Forray, stavolta da due, 63-60. Altro pareggio da oltre l’arco di Teodosic, che poi serve un assist a Gamble e chiude lo 0-7 con una sospensione solo rete, 63-67. Kelly accorcia, ma Milos mette due liberi, 65-69. Assist di Markovic per Hunter, poi Stefan si mette in proprio, 65-73, inutili gli ultimi due punti di Forray. Finisce 67-73. Teodosic 23 punti, 4 su 5 da due, 4 su 8 da tre, 3 su 4 in lunetta, più 5 assist.

Ezio Liporesi

24 LA EFFE PERDE CONTRO I CAMPIONI D’ITALIA

La Effe perde coi Campioni d’Italia al Taliercio rimanendo comunque in partita fino alla fine. Nulla di facile e di scontato per la Reyer contro una Fortitudo che ammaina la bandiera solo a pochi giri di lancette del quarantesimo minuto. Il periodo per i giocatori bianco-blu non è proprio brillante, sicuramente la rosa è corta e anagraficamente avanzata, ma al Taliercio i ragazzi di Antimo Martino tengono discre- tamente il campo creando più di un grattacapo a Filloy e compagnia. Pronti via e 5-2 Venezia con Udanoh (schiacciata, liet motiv che torna troppo spesso a dimostrazione della non proprio impermeabilità della difesa) e una tripla di Watt, cerca subito di scappare ma la Effe non molla e dopo un paio di minuti arriva addirittura al primo vantaggio, 5-6. Si procede con tranquillità e difese attente fino al minuto 4.30, poi due triple di Chappell e De Nicolao spaccano il periodo in 2 facendo volare Venezia a +9, grazie anche alla precisione dalla lunetta di Udanoh e Watt. Sims conta già due falli e Mancinelli, schierato in quintetto per centellinare Leunen, non è al meglio. Time- out Martino, minuto nel quale il Coach riequilibra un po gli affari difensivi della Effe e con tanta pazienza la Fortitudo rientra grazie appunto alla difesa a zona e un attacco un po’ farraginoso ma molto sapiente e ragionato (rarità per questa ultima parte di gi- rone d’andata, quasi senza forzature, permettendosi di andare a riposo sotto di 4 punti (21-17). Nel Secondo Quarto, difese un poco più allegre, piovono così triple da ambo le parti, apre Filloy per un effimero +5 che viene ricucito in un amen dai bianco-blu an- dando ad impattare a quota 24. Il solito Chappell buca la retina dando il la ad una mini fuga dei veneti, subito rispondono per la effe Robertson e Dall’Osto rimettendo il tutto in equilibrio. La tripla di Tonut a 1,30 dalla sirena sembra portare l’inerzia dalla parte oro-granata ma la Effe non molla, serra i ranghi difensivi e addirittura riesce ad andare al riposo con una lunghezza di vantaggio (36-37). Il terzo quarto è di assoluto equilibrio con qualche strappo per cercare un allungo che come vedremo arriverà solo nel finale di tempo. Apre Watt, tripla dall’angolo per una Reyer che, vista la mala parata sotto le plance, si affida (forse anche troppo) esclusi- vamente al tiro dalla lunga distanza. I bianco-blu non si scompongono e seguono la strada inversa, giocando più il pallone sotto per i lunghi o il tiro dalla media distanza, raggiungendo al 28’ il +2 (massimo vantaggio di serata con conclusione di Cinciarini) 46-48. Negli ultimi 2 minuti accade di tutto, difese molto fisiche e qualche fischiata un po’ casalinga delle giacchette grigie indirizzano il finale di quarto verso Venezia, la quale attraverso la bomba di Bramos ma soprattutto “con la preghiera agli dei del ba- sket” o buzzer beater di Filloy, convalidata con l’istantat-replay, vola a +5 per il 56-51 conclusivo del parziale. Il tiro dell’ Argentino sposta definitivamente l’inerzia della gara verso i padroni di casa. Quarto periodo, si procede ancora con il tiro dalla lunghissima distanza e Bramos al 31’ buca la retina prima dell’ultimo sussulto Bolognese (-1 al mi- nuto 32’30”) con Sims. La Spaccatura definitiva del match arriva attraverso l’intensità difensiva che l’Umana alza ulteriormente. La Effe va in bambola e da par loro i veneti cominciano a circolare meglio la palla. Gragnuola di triple: Filloy, Udanoh, Watt e Filloy di nuovo con l’ennesima bomba di serata dell’Argentino e massimo vantaggio 69-58 al 36’. Ormai non c’è più gara e con la schiacciata di Udanoh e la tripla di Bramos toccano anche il +12 (74-62). Con un occhio alla differenza canestri, Venezia la fa sua perché, nel match di andata, al PalaDozza, Bologna si era imposta 89-82. e con Bramos che, a -52”, conclude l’azione più “NBA” della partita. Finisce, ahinoi, 80-70 per l’Umana. Andrea “Andy” Persico

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Linda di Bologna

Alessio di Termoli

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