ABSOLUT VIVALDI Torino, Conservatorio “G
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
STAGIONE 2014•2015 ABSOLUT VIVALDI Torino, Conservatorio “G. Verdi” martedì 12 maggio 2015 ore 21 Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino Sergio Lamberto maestro concertatore Giampaolo Pretto flauto Walter Mammarella clavicembalo ABSOLUT VIVALDI Quattro brevi Sinfonie e tre Concerti per flauto e orchestra: un’ora di immersione totale nell’oceano sonoro del Prete Rosso. Antonio Vivaldi Nel passaggio fra il Sei e il Settecento, nell’epoca che vide la musica (1678 - 1741) italiana imporsi rapidamente come modello in tutta Europa, Venezia è stata la città che più di tutte ha contribuito allo scambio di esperienze Sinfonia in si minore per archi RV 169 “Al Santo Sepolcro” con i paesi d’Oltralpe e Vivaldi è stato, a Venezia, il compositore più Adagio molto completo e rappresentativo. Ha scritto molta musica sacra, oratori, Allegro ma poco opere per il teatro musicale, anche se a dargli fama sono state soprattutto le composizioni di musica da camera e i concerti. Lo stile cantabile sviluppato a partire dal melodramma, che costituiva il Concerto in sol minore per flauto, archi e basso continuo RV 439 carattere distintivo del barocco italiano, è stato da Vivaldi integrato “La notte” alla perfezione con il linguaggio strumentale, reso molto più flessibile e dinamico rispetto al passato. Lavorando sul colore dell’orchestrazione, Largo sul ritmo, come pure sull’alternanza di movimenti rapidi e movimenti Presto “Fantasmi” lenti, Vivaldi è riuscito a esprimere sentimenti, evocare immagini e Largo incrementare il senso di coinvolgimento fisico nell’ascolto senza perdere la semplicità e l’immediatezza comunicativa. Di qui anche Presto l’unità stilistica della musica di Vivaldi, che nel corso del Novecento Largo “Il sonno” è stata anche oggetto di ironia, per esempio quando Stravinskij Allegro affermò che il Prete Rosso aveva scritto centinaia di volte lo stesso concerto. L’omogeneità della scrittura è in realtà una conquista che testimonia la forza dell’operazione musicale di Vivaldi. Parole come Sinfonia da L’Olimpiade RV 725 “estro”, “invenzione”, “cimento”, tutte associate ai concerti da lui Allegro stesso pubblicati, indicano infatti solo un lato dell’opera di Vivaldi. Bisognerebbe aggiungere almeno la chiarezza e la versatilità di un Andante linguaggio che esplorava ogni volta l’orizzonte delle passioni umane. Allegro La sinfonia, come genere strumentale, era ancora poco formalizzata al tempo di Vivaldi e veniva per lo più associata al teatro d’opera, come Concerto in re maggiore per flauto, archi e basso continuo RV 429 introduzione, sebbene più raramente potesse essere trattata in modo Allegro autonomo. A quest’ultima tipologia appartiene la Sinfonia “Al Santo Sepolcro”, scritta probabilmente per la cappella dell’Ospedale della Andante Pietà. L’orchestrazione coinvolge solo gli archi e la sua asciuttezza Allegro fa pensare alla volontà vivaldiana di estendere anche all’orchestra la concentrazione e la riservatezza tipiche della musica da camera. Sono due aspetti adatti a una meditazione sul Santo Sepolcro che inizia con Sinfonia da Il Giustino RV 111 un Adagio molto non privo di armonie stridenti e sfocia in un Allegro Allegro ma poco che impiega il contrappunto in funzione drammatica, quasi a Andante evocare il senso di una sacra rappresentazione. L’Olimpiade, Il Giustino e Il Farnace sono invece tre delle più note Allegro opere di Vivaldi per il teatro musicale, scritte fra il 1724 e il 1734. L’ambientazione classica de L’Olimpiade e del Farnace, basate su Concerto in la minore per flauto, archi e basso continuo RV 440 libretti di Pietro Metastasio e Antonio Maria Lucchini musicati più volte da diversi autori italiani del tempo, trova nella musica un alter ego che Allegro non molto trasporta la vicenda nel mondo del barocco italiano, ricollegando così Larghetto il mondo antico alle passioni che lacerano gli uomini da sempre: la Allegro guerra, o nel caso dell’Olimpiade la competizione, l’amore osteggiato o clandestino, il tradimento sospettato, l’orgoglio, la prospettiva della morte come occasione di riscatto, la conciliazione finale come Sinfonia da Il Farnace RV 711 momento di catarsi e di ritorno alla vita. Allegro Il Giustino, che fu commissionato a Vivaldi da Roma e debuttò al teatro della famiglia Capranica nel carnevale del 1724, è invece Andante ambientato a Bisanzio su una trama visibilmente più complessa: Allegro molto Giustino, contadino che diventa eroe della difesa dell’Impero Romano d’Oriente contro le invasioni provenienti dall’Asia, salva la promessa Giampaolo Pretto, flautista, direttore d’orchestra e compositore, è sposa dell’Imperatore Anastasio, ma se ne innamora, trovandosi poi da quasi un trentennio primo flauto dell’ Orchestra Sinfonica Nazionale a lottare tra i suoi sentimenti e la fedeltà per il sovrano. Potrebbe della Rai. Ha tenuto migliaia di concerti nelle più importanti sedi essere l’inizio di un Tristano e Isotta del barocco, ma in realtà la italiane e internazionali, in veste di solista, camerista, primo flauto vicenda intricatissima si risolve con una generale redistribuzione degli e, più recentemente, direttore, declinando spesso tale ruolo nella amori, dei troni e dei matrimoni che accontenta tutti e ristabilisce un selezione e istruzione di orchestre di giovani nella fase di avviamento ordine delle cose sul palcoscenico. Nessuna premonizione di tragedia alla professione. Ha inciso decine di CD, tra cui l’Integrale di Mozart neppure nella musica, che mostra con la sua limpida compostezza tutta con la European Union Chamber Orchestra e la Südwestdeutsche la distanza che la separa dal modo moderno di vivere ed esprimere i Kammerorchester Pforzheim, il Concerto di Petrassi con l’Orchestra sentimenti. del Maggio Musicale Fiorentino, il Concerto di Fedele, di cui è dedicatario, con l’Orchestra della Rai, registrazione che ha ottenuto Il flauto è stato, dopo il violino, lo strumento al quale Vivaldi ha 5 “Diapason” dall’omonima rivista francese. Nel 1993 ha fondato il dedicato il maggior numero dei suoi concerti solistici. Sebbene fossero Quintetto Bibiena, gruppo cameristico di fiati col quale nel corso di destinati in prima battuta alle ragazze dell’orchestra che egli formava un ventennio ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. Ha e dirigeva presso il ricovero di orfane e trovatelle della Pietà a Venezia, tenuto masterclass, oltre che per primarie istituzioni italiane come la scrittura di questi concerti mostra un livello virtuosistico degno dei il MusicaRivaFestival e l’Accademia Chigiana, anche in Francia, maggiori strumentisti dell’epoca e un grado di ricerca stilistica adatto a Slovenia e Corea. una circolazione ben più ampia. Il Concerto in sol minore detto La notte E’ assegnatario di numerosi riconoscimenti, tra cui spiccano il premio fa parte dei sei Concerti op. 10, pubblicati nel 1730, tre dei quali hanno “Abbiati” (il premio della critica italiana) ricevuto col Quintetto Bibiena un titolo rappresentativo (gli altri sono La Tempesta e Il Gardellino). I nel 2003, e il “G. F. Pressenda” come solista nel 2008. Diplomato in movimenti, stavolta, sono sei, anche se l’alternanza di tempi veloci e Composizione al Conservatorio di Torino, ha frequentato masterclass lenti rispetta l’impronta generale dei concerti vivaldiani. L’evocazione in direzione d’orchestra con Piero Bellugi, e dal 2000 dirige la sezione della Notte procede dall’inquietudine del Largo iniziale al Presto che Fiati dell’Orchestra Giovanile Italiana presso la Scuola di Musica accompagna la visione dei Fantasmi (così indicati da Vivaldi stesso) di Fiesole, compito che dal 2013 si è esteso alla direzione di tutto fino alla progressiva attenuazione degli incubi in vista del Sonno più l’organico con la nomina di maestro per l’orchestra. Affidatario conciliato, il quinto movimento, e del risveglio finale, Sorge l’Aurora, di progetti internazionali per la didattica orchestrale, ha diretto i ovvero l’Allegro conclusivo. Quadri da un’esposizione di Musorgskij e la Messa di Schubert al Con gli altri due concerti si torna alla divisione in tre movimenti e a una Teatro Coccia di Novara, Misericordium di Britten e lo Stabat Mater scrittura priva di elementi narrativi. Il virtuosismo della parte solistica di Pergolesi a Firenze con l’Orchestra Galilei, musiche di Milhaud e si integra con il “tutti” dell’orchestra in un dialogo denso e brillante. Stravinskij al Teatro Romano di Aosta. Nel 2009 ha diretto la prima L’apertura del Concerto in la minore RV 440, in particolare, ha una tourneè europea dell’orchestra georgiana Zakaria Paliashvili con una maestosità che fa pensare alle scuole musicali del Nord Europa, o produzione della Serenata op. 11 di Brahms pubblicata anche in DVD. meglio all’eredità che le scuole del Nord avevano tratto da Vivaldi, a Nel 2014 ha diretto l’Orchestra Filarmonica di Torino e la cinese Wuhan cominciare da Johann Sebastian Bach. Philarmonic, nel 2015 l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza e l’Orchestra Giovanile Italiana, mentre è atteso per la chiusura della Stefano Catucci stagione del Teatro Petruzzelli di Bari con un programma sinfonico. Attivo anche come compositore, nella Stagione 2013-14 ha proposto il suo concerto “Nine Rooms”, per flauto violoncello e orchestra d’archi, eseguendolo coi violoncellisti Claudio Pasceri ed Enrico Dindo, oltre ad “A flat”, brano da camera commissionato per la stagione dell’Ex Novo Ensemble di Venezia. Nel 2008 il canale televisivo “Classica” gli ha dedicato un ritratto per la serie “I notevoli”. Frutto del lavoro appassionato e costante di Sergio Lamberto,