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sommario

EdITORE : dMO Castelli Romani PROGETTO GRAFICO : Cristiana Suriano REdAzIOnE : Giovanni Biallo, Cecilia Minghi, loredana Massaro, Stefania Guadagnoli TRAduzIOnI : G. J. A. Barbagallo (Inglese) TESTI : Consorzio SBCR RICERCA BIBlIOGRAFICA : loredana Massaro FOTO : Valerio Ciaccia, Valerio Marino, Cristiana Suriano, Sergio Bufalini, Marco Branchi, daniele Marcheggiani, Roberto Sinibaldi, Paolo Gheraldi, Enrico Pizzicannella, Alberto ludovico dionisi, Giacomo Tortorici, Giovanni Biallo, Claudio Borghini, Flickr 2.0 commons FOTO ( In copertina ): Valerio Marino, Giovanni Biallo, Flickr 2.0 commons) STAMPA : Pubblicazione consultabile online

Albano laziale (22), Ariccia (23), (24), Cimapino (25), Colonna (26), Frascati (28), (30), Grottaferrata (31), lanuvio (32), lariano (34), Marino (35), (36), (37), nemi (38), (39), (40), pratoni del vivaro © #cristianasuriano Velletri (41)

COPyRIGHT ©2015 COnSORzIO SBCR nOTE : la guida è stata chiusa in redazione il 30 agosto 2015, massima cura è stata posta nel verificare le informai - zoni contenute neitesti. si declina ogni responsabilità per eventuali cambiamenti di orari, indirizzi, siti web, email.che si verificassero oltre la data sopra indicata guida al territorio, borghi e non solo... #visitcastelliromani

Il territorio e l’ambiente dei Colli albani 4

dal punto di vista geografico, il territorio di dopo un lungo periodo di pausa, l’attività quelli che sono popolarmente e eruttiva ricominciò dando origine, storicamente conosciuti come Castelli all’interno della caldera, ad un cono Romani , corrisponde ai rilievi dei Colli vulcanico più piccolo, il cui cratere centrale Albani , posti a poche decine di chilometri a costituisce oggi i cosiddetti Campi di sud-est di roma. Annibale , mentre altri due coni secondari hanno originato gli attuali monte cavo e dal punto di vista geologico, i colli albani colle iano. costituiscono il relitto dell’antico Vulcano Laziale , formatosi nel corso di un infine, un’ultima fase (detta idromagmatica lunghissimo periodo compreso fra i perché consistente in violente esplosioni 630.000 ed i 20.000 anni fa, con un provocate dal contatto delle falde acquifere processo che può essere sostanzialmente sotterranee con sacche residue di magma suddiviso in tre fasi successive. incandescente) ha originato, lungo il bordo sud-occidentale della caldera originaria, inizialmente, un’intensa attività eruttiva diversi altri crateri divenuti poi laghi formò un imponente cono vulcanico, la cui vulcanici; di questi, solo due si conservano base raggiungeva i 60 chilometri di attualmente (i laghi di nemi ed albano), diametro; il bordo superiore del cratere di mentre altri sono stati prosciugati e questo enorme vulcano successivamente costituiscono oggi valli agricole (prata porci, crollò, originando la larga caldera della pantano secco, valle marciana, laghetto, quale oggi si conservano i margini nord- vallericcia). orientali (monti tuscolani e dell’artemisio).

tuscolo, veduta ©flicker #simoneartibani #visitcastelliromani

vivaro a primavera © #cristianasuriano 5 l’ escursione altimetrica del territorio dei la Lecceta , caratteristica della fascia colli albani varia dai 47 m. s.l.m. (nel vegetazionale mediterranea, che arriva fino di montecompatri) ai 956 m. s.l.m. ad un’altitudine di 200-300 m. s.l.m.; (Maschio delle Faete nel comune di rocca il Bosco Misto a Roverella , tipico della di papa), con una netta prevalenza dei fascia vegetazionale sub-mediterranea che comuni posti a livello collinare, cioè fra i 300 arriva fino ad un’altitudine di 400-500 ed i 700 m.s.l.m.. m.s.l.m.; fino al Xvii secolo, le specie forestali il Bosco Misto di Latifoglie Q.t.a. (Querce, spontanee che dominavano incontrastate tigli ed aceri), tipico della fascia nel territorio dei colli albani, a secondo vegetazionale sub-montana che arriva fino delle fasce altimetriche, erano: ad un’altitudine di 700-800 m. s.l.m.; la Faggeta , caratteristica della fascia

panorama del territorio con vigna © #sergiobufalini #visitcastelliromani

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vegetazionale montana, al di sopra degli il Bosco dei Cappuccini e Lago Albano 800 m. s.l.m. (); il Parco di Villa Chigi gli estesi boschi di Castagno che (ariccia); la Macchia dello Sterparo attualmente ricoprono i rilievi dei colli (frascati); il Bosco della Madonnella albani non costituiscono dunque una (grottaferrata); il Bosco Ferentano ed il vegetazione endemica della zona, ma sono Parco Colonna (marino); la Macchia del il frutto del continuo processo di Piantato (monte compatri); il Bosco del antropizzazione che ha interessato questo Lago di Nemi e Vallone Tempesta (nemi); territorio fin dai primordi della sua il Bosco di Monte Cavo ed il Bosco del colonizzazione umana, ma che si è Maschio delle Faete (rocca di papa); il enormemente intensificato nel corso degli Bosco del Cerquone (rocca priora); il ultimi tre secoli. Bosco dell’Artemisio ed il Bosco del Maschio d’Ariano (velletri). l’intervento umano ha infatti portato alla graduale sostituzione delle suddette foreste spontanee con coltivazioni di evidente interesse economico: vigneto ed oliveto nelle fasce altimetriche fino ai 400-500 m. s.l.m., in sostituzione della lecceta e del bosco misto a roverella; castagneto, coltivato a ceduo matricinato, nelle fasce altimetriche superiori, in sostituzione del bosco misto Q.t.a. e della faggeta.

macchie residuali della vegetazione boschiva autoctona sono individuabili in diversi comuni dei castelli romani. le più importante di queste sono:

CAI 519, che parte dalla Via CAI 519, che parte dalla Via dei Pratoni del Vivaro, di dei Pratoni del Vivaro, di fronte all’ingresso al Centro fronte all’ingresso al Centro Sentiero del Equestre Federale ed ha il Sentiero Equestre Federale. Questo Passo Lupo primo tratto in comune con dell’Artemisio itinerario ha il primo tratto l’itinerario “P” (che conduce in comune con l’itinerario “Q” che conduce al Passo l’itinerario è facile e non verso sud fino al Monte Ar - l’itinerario è lungo circa 10 del lupo (e poi da qui al troppo lungo (circa 7 chilo - temisio ). chilometri ed è di difficoltà Maschio d’Ariano tramite media. Inizia dal sentiero metri). Inizia dal sentiero l’itinerario “O”). #visitcastelliromani

7 ricca ed interessante è la fauna che popola gazze… per citare solo quelle più facilmente il territorio dei castelli romani. osservabili! ma degne di nota sono anche le specie la classe animale più rappresentata nel appartenenti ad altri ordini e famiglie, come comprensorio è quella degli Uccelli , con ad esempio le quaglie, le starne, le oltre un centinaio di specie, appartenenti a beccacce, i picchi verdi e rossi, l’upupa, il svariati ordini diversi, fra i quali quello dei cuculo. passeriformi è senz’altro il più abbondante senza dimenticare l’abbondante avifauna con numerose famiglie: cince, pettirossi, acquatica di passo che visita le rive e le ballerine, capinere, fringuelli, codirossi, acque dei laghi di nemi ed albano: regoli, scriccioli, cardellini, codibugnoli, germani, folaghe, morette, svassi, picchi muratori, allodole, merli, storni, cormorani, marangoni. rondini, rigogoli, cornacchie, ghiandaie,

pratoni del vivaro © #cristianasuriano bosco del cerquone© #robertosinibaldi

zia e termina nel comune di Parte e termina al cimitero Velletri, in località Fontana nuovo di Rocca Priora, se - Marcaccio, da dove parte il guendo il tracciato circolare Sentiero del sentiero CAI 523. la strada Sentiero del sentiero CAI 505 (che Maschio d’Ariano parte subito in leggera salita, delle Fonti conviene seguire con atten - arrivando ben presto ad un ri - zione, dati i numerosi bivi fugio forestale, per poi ridi - Il percorso, di media diffi - Si tratta di un percorso piut - ed incroci che rischiano di scendere verso destra in coltà, si sviluppa ad anello tosto lungo (quasi 12 chilo - confondere il cammino). mezzo al bosco fino alla Fon - per circa 14 chilometri ed ini - tana Turano. metri) e di media difficoltà. #visitcastelliromani

fiore © #sergiobufalini

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infine, numerosi ed interessanti sono i rapaci , sia diurni ( poiana, gheppio, sparviero ) che notturni ( civetta, barbagianni, gufo, allocco, assiolo ). tra i Mammiferi selvatici che abitano i boschi e le campagne dei colli albani, segnaliamo (senza pretesa di esaustività) il cinghiale , la volpe , la faina , la donnola , il tasso , il riccio , l ’istrice , la lepre , il moscardino , la talpa , l’ arvicola , il toporagno , il pipistrello , lo scoiattolo , il ghiro .

infine giova ricordare, fra i numerosi Rettili , i vistosi ramarri , la temibile vipera , le innocue bisce e colubri . mentre fra gli anfibi sono paperelle e cigno© #cristianasuriano senz’altro degne di nota alcune specie rare rinvenibili nel Pantano della Doganella (rocca priora): la salamandra pezzata , la salamandrina dagli occhiali , il tritone punteggiato , il tritone crestato .

falco pellegrino© #claudioborghini volpe © #sergiobufalini

dalla piazza di Monte Com - scolo, con un percorso di patri e sale verso il Santua - media difficoltà. Si parte da rio di San Silvestro, da dove Via , che è una pic - Da Monte Compatri parte un sentiero che con - Da Monte Porzio cola traversa all’inizio della a Rocca Priora duce ad un Centro Visita Catone al Tuscolo strada che da Monteporzio del Parco naturale Regio - Catone sale a l’itinerario è lungo poco nale dei Castelli Romani. Il breve sentiero conduce in Montecompatri. più di 5 chilometri ed è di meno di tre chilometri al - facile percorribilità. Inizia l’area archeologica del Tu - #visitcastelliromani

fioriture © #cristianasuriano

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Parco naturale regionale dei Castelli Romani Villa barattolo è aperta al pubblico dal lunedì al giovedì, dalle il Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani è stato istituito ore 8 alle ore 17,30 ed nel 1984 per tutelare e valorizzare le caratteristiche naturali e cul - il venerdì dalle ore 8 turali del territorio dell’antico vulcano laziale e dei comuni in esso alle ore 14. stanziati.all’interno dei suoi confini, che racchiudono un’ area di indirizzo circa 15.000 ettari , ricadono i territori di 15 dei 17 comuni del Via Cesare Battisti, 5 comprensorio dei castelli romani (ne rimangono esclusi, per motivi 00040 Rocca di Papa geografici, solo ciampino e colonna). (RM) recapiti l’ ente parco dei castelli romani ha sede a rocca di papa, all’in - el. 06.9479.931 terno di Villa Barattolo , un’elegante villino in stile liberty circondato Fax 06.9495.25 da un parco di 7.500 metri quadrati con annessa un’antica cappella coordinate gPs all’interno della quale si sta realizzando il centro visite del parco. latitudine: 41.7636076 www.parcocastelliromani.it longitudine: 12.7044228

cinghiali nel parco © #marcobranchi #visitcastelliromani

Breve storia dei Castelli Romani 10

le prime testimonianze della presenza albanus, dove era stato edificato il tempio umana nel territorio dei colli albani sacro a giove laziale (iuppiter latiaris) e risalgono al paleolitico inferiore (300.000 - dove ogni anno si celebravano le Feriae 200.000 anni fa) e consistono in strumenti in Latinae , consistenti in una serie di selce – ciottoli rozzamente scheggiati ma festeggiamenti nel corso dei quali i popoli anche “amigdale” lavorate su entrambe le della lega si ritrovavano e rinsaldavano i facce a ricavarne una primitiva lama – reciproci vincoli di appartenenza ed rinvenuti in zona ed attribuibili all’uomo di alleanza. neanderthal. i latini costituirono per secoli una spina nel ma le prime popolazioni che colonizzarono fianco di roma e numerose furono le stabilmente la zona dei colli albani furono battaglie nelle quali i romani tentarono di quelle dei Latini , un insieme di popoli di sottometterli. ma nonostante la distruzione origine indoeuropea che si stanziarono nel antico (il vetus di plinio il veduta dal tuscolo © #cristianasuriano vecchio, che si estendeva a sud del fiume tevere sino al promontorio del circeo) a partire dal 2000 a.c.

già quattro secoli prima della fondazione di roma i latini avevano stabilito qui le loro città – Alba Longa, Tusculum, Aricia, Lanuvium , velitrae, per citare solo le principali – che erano saldamente alleate in una confederazione, detta appunto lega latina. il cuore della vita religiosa e politica della confederazione si trovava su quello che oggi è chiamato Monte Cavo , l’antico mons

parte da Piazza Marconi a CAI 508 e costituisce di Frascati (dove si affaccia fatto una variante all’ultimo l’elegante Villa Aldobran - tratto dell’itinerario “G” dei Da Frascati dini) e seguendo le indica - Sentiero Monti delle Faete, poichè al Tuscolo zioni stradali verso il della Molara congiunge Via dei Principi Tuscolo, si passa prima da - all’abitato di Rocca di Papa. Il percorso si sviluppa per vanti a Villa lancellotti e poi Questo breve percorso di poco più di 4 chilometri ed davanti a Villa Falconieri. circa 7 chilometri, corre è di media difficoltà. Si lungo parte del sentiero #visitcastelliromani

bosco del cerquone© #enricopizzicannella vivaro© #cristianasuriano 11

monte cavo, via sacra © #danielemargheggiani

Papa, tornando in circa 15 laghi, al km. 12, vicino al chilometri al punto di par - Ristorante la Foresta. da tenza. A poco più di mezzo qui si sale ripidamente fino I Monti chilometro dalla partenza si Dalla Via dei a Monte Cavo, percorrendo delle Faete incontra la Via Sacra che Laghi al Vivaro l’antica Via Sacra (fino ai prosegue in salita verso pochi resti del Tempio di Il percorso, di media diffi - Monte Cavo. l’itinerario è lungo circa 16 Giove laziale, dove si cele - coltà, è circolare e parte da chilometri ma non è diffi - bravano le Feriae latinae). Piazza di Vittorio a Rocca di cile. Parte dalla Via dei #visitcastelliromani

albano laziale, anfiteatro romano 12 © wickipedia #deblu68

della loro capitale albalonga nel vii secolo il rifugiarsi delle popolazioni sulle alture che a.c. (voluta da tullo ostilio ed attribuita davano riparo dalle scorrerie barbariche. dalla tradizione alla vittoria degli orazi sui diverse famiglie nobili costruirono qui le curiazi), la lega latina fu definitivamente loro roccaforti, attorno alle quali nel corso sconfitta - e dunque sciolta - soltanto tre dei secoli si svilupparono quei borghi secoli più tardi, nel 338 a.c.. da questo destinati a divenire in seguito i Castelli momento i colli albani furono sotto il Romani . dominio di roma. nel 193 d.c. settimio severo ordinò la a partire dal X secolo iniziò l’ascesa della costruzione dei (gli potente famiglia dei Conti di Tuscolo accampamenti romani da cui prese poi stanziatisi appunto nell’antica città di origine l’attuale albano laziale) dove volle tusculum. fu proprio un membro di tale che si stabilisse la Seconda Legione famiglia che nel 1004 donò a san nilo la Partica , che aveva il ruolo di guardia del tenuta sulla quale il monaco fondò corpo dell’imperatore. l’ Abbazia di Grottaferrata . anche dopo la caduta dell’impero, la città importanti personalità dell’antica roma che fu caput mundi non cessò di dominare predilessero i colli albani e costruirono qui sui colli albani, che nel corso dei secoli le loro residenze. ad esempio, per citarne successivi passarono di fatto alla chiesa di solo un paio, l’ Imperatore Domiziano aveva roma, la quale divenne gradualmente una vastissima tenuta che abbracciava proprietaria di tutti i fondi della zona. l’intero lago albano, mentre caligola nel corso di tutto il medioevo il territorio dei teneva ancorate nel lago di nemi due castelli romani fu teatro di continue lussuose ville galleggianti. battaglie di potere scatenate dalle le invasioni barbariche che sconvolsero la importanti famiglie feudatarie romane, molti penisola italica e portarono nel 476 d.c. alla membri delle quali appartenevano all’alto caduta dell’impero romano d’occidente, clero. provocarono anche nei colli albani il nel 1167 le truppe imperiali di federico iil fenomeno noto come incastellamento , cioè barbarossa sconfissero quelle pontificie di

addentra nel bosco con - ramente all’interno del giunge i paesi di Genzano bosco; è un circuito chiuso e di nemi. Si parte da Via ad anello che parte e ri - Sentiero delle Piagge, alle spalle del Dai Cappuccini torna al Convento dei Cap - delle Piagge Chiesa di S. Francesco di a Palazzolo puccini, situato lungo la Genzano. strada circumlacuale alta Il sentiero, lungo 5 chilo - Il percorso, di media diffi - del lago Albano. metri, con un percorso fa - coltà e lungo poco più di 6 cile e piacevole che si chilometri, si sviluppa inte - #visitcastelliromani

albano laziale, sepolcro degli orazi e curiazi © wickipedia #deblu68 13 alessandro iii nella battaglia di prata porci, vi nella celebre battaglia di Marino , dove i sotto monte porzio catone; le milizie pontificie ottennero una vittoria successivamente, ritiratosi l’esercito decisiva. imperiale, roma si impegnò nel 1433 i baroni romani si ribellarono a nell’annientamento delle città di albanum e papa eugenio iv, scatenando così una di tusculum, che nelle suddette vicende si guerra che nel corso di tre anni coinvolse erano schierati con l’imperatore in spregio diversi paesi dei castelli romani e culminò della chiesa di roma. nel 1436 con la distruzione di albano laziale ad opera dell’esercito pontificio nel 1379, ad un anno dall’inizio dello capitanato dal vitelleschi. scisma d’occidente, l’esercito di mercenari bretoni e guasconi al soldo dell’antipapa nel 1501 anche marino, feudo della potente clemente vii sfidò le truppe di papa urbano famiglia dei colonna, venne rasa al suolo

tuscolo, anfiteatro © #paologheraldi #visitcastelliromani

tramonto © #valeriomarino

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nella guerra di questi contro papa permise la sopravvivenza del regno delle alessandro vi. due sicilie. infine, quando nel 1527 i lanzichenecchi misero al sacco roma, anche i castelli circa cinquant’anni dopo la Campagna romani furono depredati e devastati, in d’Italia napoleonica spinse l’occupazione particolare marino e velletri; in tanto francese fino a roma, sconvolgendo anche scempio frascati venne risparmiata dal i paesi dei castelli romani e sottraendo miracoloso intervento che la pietà popolare territori e poteri alla santa sede. dopo il attribuisce alla vergine maria. lungo periodo della restaurazione, nel 1870 lo stato pontificio venne annesso al regno a partire dalla metà del cinquecento e sino d’italia ed insieme ad esso anche il territorio alla fine del settecento i castelli romani dei castelli romani. godettero di un fiorente periodo di relativa pace e stabilità. nel corso di questi due un’importante opera di sviluppo e secoli le famiglie dell’aristocrazia romana miglioramento delle comunicazioni stradali gareggiarono nel costruire, abbellire e e ferroviarie prese l’avvio già nel 1856 sotto ristrutturare le loro lussuose residenze di il pontificato di pio iX con l’inaugurazione campagna e gli eleganti parchi e giardini, delle due ferrovie roma-frascati e roma- oltre ad arricchire il territorio castellano di importanti infrastrutture ed elementi urbanistici di pregio. gli esempi più significativi sono innanzitutto le celebri ville tuscolane situate tra frascati, monteporzio catone e grottaferrata; ma anche la cittadina di ariccia (con l’importante complesso berniniano di piazza repubblica con il palazzo chigi e la chiesa dell’assunta), il palazzo pontificio di castelgandolfo, il palazzo sforza-cesarini di genzano, il palazzo colonna a marino, il palazzo ferrajoli ad albano, ecc.

la pace terminò ai castelli romani nella seconda metà del settecento, quando la guerra di successione austriaca coinvolse specialmente velletri, dove nel 1744 le truppe ispano-napoletane del re carlo di borbone affrontarono quelle austriache riuscendo a riportare una storica vittoria che #visitcastelliromani

piagge © #cristianasuriano

15 velletri, cui seguiranno la Roma - Grottaferrata , la Frascati - Grottaferrata- Genzano , la Grottaferrata - Rocca di Papa . ciò contribuì a far divenire i castelli romani la meta preferita delle rinomate gite fuori porta dei romani, nonché delle loro vacanze estive. poi durante il secondo conflitto mondiale praticamente tutti i centri castellani subirono bombardamenti e devastazioni. oggi i castelli romani sono tornati ad essere fra le più apprezzate mete turistiche laziali, sia per le rinomate specialità enogastronomiche che per l’amenità del paesaggio, ben conservato grazie all’istituzione del Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani .

luna grande su monte porzio catone© #sergiobufalini #visitcastelliromani

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I due laghi

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Esiste un luogo, lungo il sentiero che i cui specchi d’acqua, lucenti al sole e oggi ripercorre l’antica Via Sacra che racchiusi entro i bordi circolari di antichi congiungeva l’Appia a Monte Cavo, crateri vulcanici, ricordano appunto la chiamato popolarmente “l’occhialone”: forma di un grosso occhiale. è un balconcino naturale proteso verso sud, l’unico punto dei Castelli Romani da cui sia possibile ammirare contempora - neamente i due laghi di Nemi ed Albano, panorama dei due laghi © #valeriomarino

riva orientale del lago Al - lago di nemi, partendo dal bano, in località detta “un - Museo delle navi Romane. dici Scogli”. da qui si Si comincia percorrendo la Sentiero costeggia dapprima il lago, Periplo del strada asfaltata verso Gen - dei due Laghi per poi iniziare il sentiero Lago di Nemi zano per 500 metri, poi la CAI 511 che ascende la cal - si lascia all’altezza di un’edi - Il percorso, di 12 chilome - dera vulcanica Il sentiero, di facile percorri - cola votiva, per imboccare il tri, è facile e parte dal par - bilità, si sviluppa per 6 chi - sentiero CAI 515 che co - cheggio situato lungo la lometri e mezzo intorno al steggia il lago e passa da - #visitcastelliromani

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Il Lago albano Laziale sport acquatici, in special modo canottag - gio, vela e subacquea, mentre lungo i quasi 10 chilometri di perimetro delle sue basse viene anche chiamato Lago di Castel Gan - sponde si incontrano spesso podisti in alle - dolfo , perché nelle sue acque si specchia namento. appunto la cittadina che ospita la residenza ma non è solo per motivi sportivi che si fre - pontificia. con i suoi 170 metri di profondità quenta il lago albano. l’amenità del pae - detiene il primato dei laghi vulcanici italiani saggio, la ricchezza della vegetazione e le ed è meta frequentata dagli amanti degli testimonianze archeologiche e storico-arti -

vanti agli scavi ancora in tiero parte dalla cosiddetta corso di una Villa Romana. “Cabina del Papa” (la pompa che porta acqua alla Periplo del residenza pontificia), rag - Lago Albano giungibile percorrendo la via Gramsci che scende da . l’intero circuito è lungo Castel Gandolfo al lago Al - 10,5 chilometri ed è di fa - bano. (ft CS) cile percorribilità. Il sen - #visitcastelliromani

lago albano © #giacometortorici lago albano, emissario © 20 #robertosinibaldi

stiche lo rendono piacevole ed sottolacustri. Punti panoramici da interessante meta di passeg - cui si ammira il giate rilassanti ed istruttive. nel 397 a.c. i romani vi realiz - zarono una colossale opera di lago albano un nuovo servizio messo a di - ingegneria idraulica: un emis - * dietro la chiesa di S. sposizione dal Parco Naturale sario artificiale che consentiva Tommaso ( sulla Regionale dei Castelli Ro - alle acque del lago di raggiun - piazza principale di mani è il battello che consente gere il mare e di controllarne Castelgandolfo) ai visitatori di navigare lungo il così il livello (vedi pag 10). * da uno slargo cosiddetto Sentiero dell’Ac - altre testimonianze di epoca accanto all’Hotel qua , avvicinandosi in modo romana visibili sono il Ninfeo Miralago, su via nuovo, semplice e coinvolgenti Dorico (vedi pag 10) ed il Nin - Galleria di Sopra (la ai temi ambientali e storico-ar - feo Bergantino (vedi pag 10). strada circumlacuale cheologici del lago albano. di epoca medievale sono in - alta che conduce da tutte le informazioni sono re - vece il Convento di Palazzolo Albano a peribili sul sito internet del (vedi pag 10) ed i pochi resti Castelgandolfo). Parco dei Castelli Romani . del Romitorio di S. Angelo * dal Convento di (vedi pag 10) . Palazzolo come tutti i bacini lacustri di * lungo la Via dei origine vulcanica, il lago al - laghi si trovano bano non ha fiumi immissari, diverse piazzole di ma viene alimentato solo dalle sosta con belvedere. piogge e da alcune sorgenti

lago di castel gandolfo © #cristianasuriano #visitcastelliromani

lago di nemi © #giovannibiallo 21

Il Lago di Nemi Punti panoramici da cui si ammira il il più piccolo dei due laghi castellani nei tempi antichi era chia - lago di nemi mato anche Specchio di , perché lungo le sue sponde sor - * dalla piazza di nemi gevano il bosco sacro e il tempio-santuario di diana su cui si affaccia la nemorense (vedi pag 10) , la dea dei boschi. Chiesa del Crocifisso il lago di nemi è stato un apprezzato luogo di divertimenti e vil - * dal piccolo belvedere leggiatura degli antichi romani. l’imperatore caligola organiz - che si trova subito zava grandiose festeggiamenti in onore di diana sulle sue due dopo l’arco accanto a famose navi, che teneva ancorate al centro di questo piccolo Palazzo Ruspoli lago vulcanico ed i cui resti sono oggi visitabili presso il Museo * dal Parco Sforza delle Navi Romane (vedi pag 10) , situato sulle sponde del lago Cesarini di Genzano stesso. oggi il grazioso borgo medievale di nemi è divenuto famoso anche per la qualità delle gustose fragoline, le cui coltivazioni occupano gran parte delle sponde del suo lago. secondo il rapporto di goletta dei laghi del 2009 il lago risulta Il museo delle navi balneabile per la sua interezza ad eccezione della zona anti - romani è visitabile stante il museo delle navi. tutti i giorni dalle 9 alle 19.30 e la domenica dalle 9 alle 13. Per visite guidate a lago di nemi con veduta di genzano di roma © #cristianasuriano comitive, contattare il G.A.l. (Gruppo Archeologico latino), Tel.06-9419665 ingresso intero € 2 indirizzo Via del Tempio di diana, 13, 00040 nemi RM recapiti Tel. 06 939 8040 coordinate gPs latitudine: 41.7266656 longitudine: 12.7063162 #visitcastelliromani

albano Laziale

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la città che fu l’antica Alba castrum romano (l’accampa - Longa e che fu poi scelta da mento della seconda legione settimio severo per insediarvi partica severiana, a pianta rigi - la sua fedelissima legio ii par - damente rettangolare) del thica, oggi vivace centro turi - quale sono ancora visibili parte stico e culturale. delle mura, con gli importanti la cittadina di albano, la cui resti della Porta Pretoria . storia ha origini molto antiche, le Terme , l’ Anfiteatro ed i Ci - sorge adagiata sulla sponda sternoni costituiscono le prin - meridionale dell’omonimo cipali testimonianze delle lago e merita una visita attenta strutture pubbliche messe a di - per le numerose testimonianze sposizione dei legionari e delle archeologiche ed architettoni - loro famiglie. ma oltre ai reperti che, che partono dal latium archeologici, albano offre no - ©#albertoludovicodionisi vetus, passano per la roma re - tevoli attrattive anche per pubblicana ed imperiale e l’amenità del paesaggio circo - giungono fino al rinascimento. stante e per il ricco patrimonio numerose di queste testimo - enogastronomico, che ne Pro loco albano nianze sono esposte nel hanno fatto meta di un turismo largo leonardo Murialdo, Museo Civico di Villa Ferra - appassionato sin dall’epoca del 25 Tel. 06 9479931 joli . la conformazione urbani - Grand Tour , quando letterati e i.a.t. ufficio turistico stica dell’odierno centro storico pittori l’hanno celebrata ed comunale albano segue in parte le vie dell’antico amata. Viale Risorgimento,1 Tel. 06 9324081 ©#albertoludovicodionisi

museo civico archeologico di Villa ferrajoli Aperto dal lunedi al Sabato, dalle 9 alle 13, Martedi e Giovedi dalle 16 alle 18, 1^ e 3^ domenica del mese dalle 9 alle 12.30 indirizzo Viale Risorgimento, 3 recapiti Tel. 06/93.23.490 coordinate gPs latitudine: 41.7268192 longitudine: 12.6614498 #visitcastelliromani ariccia

veduta di ariccia e vallericcia © #autore 23 fu l’antica capitale dei latini, poi trasformata dal genio barocco del bernini; oggi è rinomata anche per una prelibatezza gastro - Pro loco ariccia Piazza della Repubblica, nomica unica al mondo. 18, Ariccia alla cittadina che sorge lungo la Via Appia , a metà strada fra i Tel. 06 93393123 laghi di Nemi ed Albano , si accede dal ponte monumentale , da i.a.t. ufficio turistico considerarsi una tra le più importanti opere di ingegneria del XiX comunale ariccia secolo. Piazza S. nicola snc, Ariccia Tel. 06 93485243 l’attuale centro abitato si è sviluppato intorno all’originario borgo medioevale, costruito su uno sperone roccioso che si affaccia Parco e Palazzo chigi verso la boscosa vallericcia, antico bacino lacustre prosciugato Per le visite consultare il dove si trovano i resti della città latina di aricia, che oggi ne testi - sito internet moniano l’antichissima storia. www.palazzochigiariccia.it indirizzo ariccia è rinomata per i grandi interventi seicenteschi che ne Piazza di Corte 14 hanno trasformato l’aspetto architettonico: il bernini realizzò infatti recapiti qui lo straordinario complesso urbanistico dell’attuale piazza della Tel. 06 933 0053 repubblica, sulla quale si affacciano l’importante Palazzo Chigi coordinate gPs latitudine: e l’interessante Chiesa dell’Assunta . 40.7143528 insieme al pregio degli edifici storici ed al piacere del paesaggio, longitudine: anche le specialità gastronomiche locali – come la rinomata por - -74.0059731 chetta e l’amabile vino dei castelli – fanno di ariccia una delle mete preferite dei colli albani.

©#valerio marino #visitcastelliromani

Castel gandolfo

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incanta per la sobria eleganza del suo centro storico, per l’azzurro i.a.t. ufficio turistico delle acque nelle quali si specchia ed è famoso nel mondo per comunale castel essere la residenza estiva dei Pontefici . gandolfo splendidamente affacciato sul lago albano dall’orlo del cono vul - Piazza della libertà, 75 Tel. 06 93 59 18 202 canico, castel gandolfo è noto per la bellezza della natura che lo Pro loco circonda e per l’eleganza del centro storico cinto da mura, che l’ha castel gandolfo fatto eleggere uno dei borghi più belli d’italia. ma soprattutto la Piazza Cavallotti, 1 cittadina è famosa perché qui si trova il palazzo pontificio, dove sin Cel. 329 61 17 741 prolococastelgandolfo dai primi anni del Xvii secolo i papi hanno trascorso il periodo del @gmail.com loro riposo estivo. d’altra parte castel gandolfo ed i suoi imme - diati dintorni furono luogo prediletto per la costruzione di dimore estive sin dall’antica roma, dapprima da famiglie patrizie ed im - peratori e successivamente da esponenti dell’alto clero e della no - biltà romana. testimonianze di epoca romana sono i resti della villa di domiziano, dei quali fa parte il ninfeo bergantino. le ville e le altre residenze oggi sopravvissute - come anche la chiesa di san tommaso di villanova - sono perlopiù state edificate a partire dal Xvii secolo, cioè da quando castel gandolfo divenne pro - prietà della santa sede. ma la storia di castel gandolfo è molto più antica, giacché le sue origini si fanno risalire alla città di alba longa.

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Ciampino

25 giovane comune alle porte di roma, che deve la sua fortuna alla posizione strategica lungo le principali vie di comunicazione d a e Pro loco ciampino verso la capitale. Viale del lavoro, 61 Tel. 06 79 15 275 ciampino nasce solo di recente come comune autonomo, es - i.a.t. ufficio turistico sendo stato fino al 1974 una frazione di marino. anche se interes - comunale ciampino sato solo marginalmente dalla storia antica, ha avuto un ruolo Viale del lavoro, 71 importante grazie alla sua posizione geografica che lo ha reso terra [email protected] di passaggio per le principali vie di comunicazioni, sia in passato ma.it che oggi. ciampino infatti fonda la sua matrice di sviluppo su due innovazioni principali: la ferrovia e l’ aeroporto . una passeggiata in città ci porta alla visita della centrale Chiesa del Sacro Cuore , di moderna costruzione. testimonianza del periodo medievale è in - vece la Torre dell’Acqua Sottoterra , un antico torrione costruito in campagna con scopi difensivi e di avvistamento, per la prote - zione dei feudi delle famiglie baronali; il torrione, costruito in bloc - chetti di peperino, è datato intorno al Xiii-Xiv secolo. ciampino sta creando passo dopo passo un proprio patrimonio culturale. di - spone infatti di una biblioteca comunale che dispone di oltre 13.000 volumi (inserita all’interno del sistema bibliotecario dei ca - stelli romani), di una Galleria Comunale d’Arte Contemporanea (che ospita mostre ed attività d’interesse) e di un Centro Culturale per le Arti Applicate e il Territorio , laboratorio artistico attivo presso il casale dei monaci.

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Colonna

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e’ il più piccolo comune dei castelli romani ma attira turisti da tutto il lazio per le sue ricche e movimentate feste popolari. segnalata già in lontananza dall’inconfondibile sagoma del din - darolo (come viene popolarmente chiamato il serbatoio d’acqua a forma di salvadanaio che domina il centro storico), colonna è situata alle pendici settentrionali del vulcano laziale, fra l’auto - strada e la via casilina, segnando il confine tra i castelli romani e la valle latina. il nome del paese deriva probabilmente dai resti di un’antica co - lonna romana e dunque non - come molti credono - dalla famiglia colonna: infatti il nome columna viene già citato in un documento del 1047, antecedente alla nascita dell’antica casata; sarebbe in - vece proprio il nome della nobile famiglia a derivare dal comune, quando nel 1101 pietro dei conti di tuscolo riceve in eredità il ter - ritorio di colonna, acquisendo il nome di petrus de columna. le origini del paese sono antiche, come indicano i resti risalenti all’età del bronzo, ma il primo nucleo abitato viene attestato du - rante il periodo romano, in labici Quintanense, fondata in seguita all’espugnazione della città latina labicum, sconfitta nel 414 a.c. dai romani guidati da Quinto servilio prisco. dal iv secolo labici Quintanense diventa sede episcopale, ed ini - zia un intenso periodo di ricchezza e splendore, interrotto all’in - circa nel 1111 dalle invasione barbariche, dalle epidemie e dalle carestie. l’attuale nucleo abitato nasce in quel periodo, quando la popolazione per scappare a pestilenza, fame ed aggressioni, si ri - fugia sul colle dove oggi sorge il centro storico. la nobile famiglia colonna dal 1101 ha abitato nella cittadina e qui ha costruito il proprio castello. ma i colonna erano ghibellini ed i loro contrasti con la chiesa furono tali da spingere infine il

©#abertoludovicodionisi #visitcastelliromani

27 internet © #internet

Pro loco colonna P.zza Vittorio Emanuele II, 5 [email protected] i.a.t. ufficio turistico comunale colonna [email protected] - lonna.it

©#abertoludovicodionisi

papa bonifacio viii ad ordinare, nel 1298, la distruzione di tutto il territorio e la confisca di molti beni dei colonna. dopo circa un decennio papa clemente v restituì ai co - lonna il suo feudo (castrum columnae), che la famiglia mantenne fino al 1662, quando lo vendette al cardinal ludovico ludovisi. Questi lo cedette nel 1710 ceduto a giovanbattista rospigliosi, principe pallavicini. nel 1849 i principi pallavicini rinunciano ai diritti baronali e colonna diviene comune. durante la seconda guerra mondiale colonna fu sede di un comando militare tedesco e per questo venne ri - petutamente bombardata. insieme all’agricoltura ed all’artigianato, il turismo costi - tuisce oggi la risorsa economica principale del paese.

©#abertoludovicodionisi #visitcastelliromani

Frascati

panorama ©flickr #cucombrelibre 28

forse il più celebre dei castelli ville tuscolane divennero ben Pro loco frascati romani, rinomato tanto per presto dei veri e propri status Via G. d’Estouteville, 4 l’eleganza delle ville tuscolane symbol per la nobiltà e per i Tel. 3356795857 prolocofrascati2009 quanto per la golosità delle sue membri della corte pontificia. @hotnail.it specialità enogastronomiche. molte risorse ed energie furono i.a.t. ufficio turistico situato sulle pendici del monte spese nel loro abbellimento ed comunale frascati tuscolo, frascati è uno fra i più arricchimento, impegnando – Piazza G. Marconi, 1 Tel. 06 9420331 importanti comuni dei castelli specialmente nel corso del cin - romani. rinomata città del quecento e del seicento – artisti vino, è meta di gite fuori porta ed architetti fra i più stimati al - ma, al contempo, im portante l’epoca, che li trasformarono in centro culturale di rilevanza eu - splendidi palazzi signorili, ap - ropea per la presenza di diversi punto perciò poi definiti i Ca - istituti di ricerca scientifica stelli Romani . caratteristica (enea, cnr, esa, infn). per la comune a diverse ville tusco - sua rilevanza strategica è stata lane è la presenza di eleganti anche, sin dal 1856, la prima giardini, che le circondano con - città dei castelli romani ad es - ferendo loro il carattere di sere servita dalla ferrovia. du - luogo di ritrovo e meditazione, rante i fine settimana le strade si come già era stato per le ville riempiono di visitatori, romani e romane d’epoca imperiale. non, che accorrono per godere attualmente le ville tuscolane dei rinomati prodotti enoga - sono in buone condizioni strut - stronomici locali e della simpa - turali, pur avendo in molti casi tica accoglienza della gente del subito danni durante la se - posto. frascati è poi famosa per conda guerra mondiale . Delle le Ville Tuscolane , sontuose re - dodici Ville Tuscolane attual - sidenze patrizie tardo rinasci - mente esistenti, più della metà mentali e barocche che la ricadono nel comune di fra - nobiltà romana volle farsi co - scati, le altre appartengono a struire nel verde dei colli al - monteporzio catone ed a grot - bani, come ad esempio taferrata. alcune sono visitabili l’elegante Villa Aldobrandini , all’interno del programma di vi - che accoglie i visitatori da un’al - site guidate che viene proposto tura panoramica all’ingresso del annualmente dal Parco Regio - paese. nate inizialmente come nale dei Castelli Romani (pag. “case di campagna” dell’aristo - 9) ed inoltre da alcuni anni le crazia romana, destinate princi - medesime sono sede del festi - palmente al soggiorno estivo, le val delle ville tuscolane. #visitcastelliromani

frascati, chiesa di s. pietro © #albertoludovicodionisi

29 frascati, villa albobrandini ©flickr #cucombrelibre

frascati, villa torlonia © #sergiobufalini #visitcastelliromani

genzano di Roma

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la città dell’infiorata e della no - viaggio lungo la via appia Pro loco genzano bile famiglia sforza-cesarini, verso velletri e terracina, ma di roma che dalla fine del seicento ne soprattutto la porta del lago di Via Achille Grandi, 7 trasformò l’aspetto urbanistico. nemi e del suo santuario dedi - Cel. 339 78 01 933 proloogenzanodiroma adagiata lungo il pendio cato a diana. ma fu in epoca @gmail.com esterno del cratere di nemi, medievale che il vero e proprio i.a.t. ufficio turistico genzano domina dall’alto la borgo si sviluppò attorno all’an - comunale genzano di pianura circondata da dolci tica rocca, successivamente tra - roma Via Italo Belardi, 81 colli esposti a mezzogiorno che sformata nel maestoso Palazzo Tel. 06 93 71 13 59 digradano verso lanuvio. oggi Sforza Cesarini . a questa no - famosa per la celebre infiorata, bile famiglia si deve l’attuale as - infiorata di genzano © una delle feste popolari più setto urbanistico di genzano, #giovannibiallo spettacolari del lazio, nel sei - impiantato su un originale si - cento era la Città del Vino , stema geometrico di strade a come viene testimoniato dalla doppio tridente: uno alberato suggestiva colonna decorata (detto Delle olmate e caratteriz - da bassorilievi di grappoli e zato da imponenti viali) ed uno tralci che troneggia in piazza edificato costituito dalle vie Be - tommaso frasconi, nel centro lardi (la strada dell’Infiorata ), della cittadina. Buozzi e Garibaldi , dipartentisi la sua storia ci racconta che dalla centrale Piazza IV Novem - per i romani antichi genzano bre. era Cynthianum , tappa del

tramonto © #valeriociaccia #visitcastelliromani grottaferrata

31 piccola ed elegante, la sua sto - nobio criptense si mantenne ria è indissolubilmente legata sempre fedele alla chiesa di Pro loco grottaferrata alla famosa Abbazia di San roma, dunque i cattolici pos - Via Cicerone, 2 Tel. 06 94 13 865 Nilo ed alla storica fiera d’ori - sono partecipare al rito bizan - prolocogrottaferrata.it gine medievale. tino celebrato nell’abbazia di i.a.t. ufficio turistico un tempo distesa tra vigneti e san nilo ed accostarvisi ai sa - comunale grottaferrata campi coltivati, oggi grottafer - cramenti. Tel. 06 94 54 01 679 rata è uno dei luoghi residen - grottaferrata è famosa anche [email protected] - taferrata.roma.it ziali e di villeggiatura più per la storica Fiera Nazionale , eleganti e frequentati dei ca - che si tiene annualmente all’ini - stelli romani. la piccola citta - zio della primavera sin dall’Xi dina è conosciuta soprattutto secolo, cioè dall’epoca in cui per la presenza nel suo territo - numerosi pellegrini e mercanti rio dell’ Abbazia di San Nilo , cominciarono a giungere pe - attorno alla quale il centro abi - riodicamente all’abbazia. tato si è sviluppato nel corso negli immediati dintorni del dei secoli e nella quale conti - centro abitato sono degne di nua ad avere il suo reale punto nota per il loro ottimo stato di di riferimento. l’abbazia ospita conservazione le Catacombe religiosi basiliani che seguono Ad Decimum ed anche le ro - il rito bizantino, proprio della vine dell’ antica città di Tuscu - chiesa di costantinopoli. il mo - lum , distrutta nel 1191, alla nastero venne fondato circa 50 quale apparteneva anche il ter - anni prima dello scisma ritorio dell’attuale grottaferrata. d’oriente e dopo di esso il ce -

cortine interno dell’ abbazia di san nilo © #giovannibiallo veduta dell’abbazia di san nilo © #robertosinibaldi #visitcastelliromani

Lanuvio

lanuvio, portico del santuario di sopsita ©flickr #carollraddato 32

circondata da rigogliosi vigneti, l’erede dell’antica lanuvium sorge sulle pendici meridionali dei colli albani e conserva un ricco patrimonio archeologico. lanuvio vanta origini anteriori a quelle di roma. l’attuale centro abitato sorge sull’an - tica città di Lanuvium , ma le notizie sulle sue origini appaiono discordanti. i primi dati certi la inseriscono fra i trenta populi della lega latina. nel 338 a.c., in seguito all’ul - tima sconfitta della lega contro roma, perse la sua indipendenza ma roma le con - cesse un trattamento di favore e la civitas cum suffragium in cambio di parte dei pro - venti del suo importante Santuario di Giu - none Sospita , di cui oggi si visitano i resti sull’acropoli cittadina. attraversò grandi periodi di splendore, venne scelta come residenza da grandi per - ©#abertoludovicodionisi sonaggi dell’epoca come marco emilio le - pido, marco giunio bruto, augusto e marco aurelio, e fu paese di nascita del console lucio licinio murena e degli imperatori an - tonino pio e commodo. nel 391, l’editto di teodosio, sancì la vittoria definitiva del cristianesimo e l’obbligo, per tutti i cittadini dell’impero romano, di pro - fessare la fede cristiana; questo segnò l’ini - zio della fine per lanuvio. la città fu infatti costretta a chiudere tutti i templi pagani, compreso il santuario di giunone sospita, grande attrattore e fonte di reddito per la cittadina. in età medievale, nel 1216, papa onorio iii savelli la assegnò ai monaci della basilica di san lorenzo fuori le mura; in seguito di - venne possedimento dei savelli, fino al 1410 quando venne concessa ai colonna. nel 1564 venne acquistata, insieme ad #visitcastelliromani

33 panorama© #giovannibiallo

Pro loco lanuvio Via A. Pino, 1 Tel. 06 93 76 451 [email protected]

i.a.t. ufficio turistico comunale lanuvio Via Roma, 20 Tel. 06 93789233 [email protected]

©#abertoludovicodionisi ardea e genzano di roma, da giuliano ce - sarini, marchese di civitanova marche. sotto la casata e successivamente sotto i cesarini- sforza, trascorse un periodo di calma e splendore, venne ingentilita grazie al genio di carlo fontana, della scuola berniniana, e di tommaso mattei, allievo del borromini, nonchè dal pittore giulio romano, allievo di raffaello sanzio. durante il secondo conflitto mondiale subì bombardamenti via mare e via aerea che la distrussero quasi completamente. interessante e ben conservato è oggi il ricco patrimonio archeologico locale, costituito – oltre che dai resti del tempio – dai reperti custoditi nel Museo Civico Lanuvino . l’offerta turistica lanuvina è completata da un ricco calendario di feste popolari e reli - giose, tra le quali spicca l’interessante ed originale Festa della Rosa . #visitcastelliromani

Lariano

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immerso nei boschi che ricoprono il gruppo montuoso dell’arte - i.a.t. ufficio turistico comunale lariano misio, deve la sua fama all’ottimo pane di farina scura ed alla fre - Piazza S. Eurosia, 1 quentata Sagra dei funghi porcini . Tel. 06 96 49 92 10 il paese è situato sotto il rilievo montuoso detto Maschio d’Ariano , circa 6 km a nord-est di velletri. e’ un comune giovane ma la storia del territorio sul quale sorge è antica. infatti il maschio d’ariano (anticamente conosciuto come monte algidus) in epoca imperiale ospitava un avamposto di difesa romano e successivamente un ca - stello fortificato. inoltre orazio, nel suo carmen seculare, afferma che sul monte anticamente era situato un tempio dedicato alla dea diana. data l’invidiabile posizione del territorio, nel corso dei secoli la - riano fu terra di contesa di molte nobili famiglie. furono i conti del tuscolo, gli annibaldi, i savelli ed in particolare i Colonna a segnare la storia del territorio. nel conclave che si tenne a viterbo nel 1269, la chiesa rivendicò il dominio del territorio; nel 1235 Papa Grego - rio IX incluse la rocca di lariano tra le castellanie della chiesa. nel 1268, alla morte di Papa Clemente IV , ricciardello annibaldi si im - padronì del castello; le milizie di velletri, spinte dal collegio dei cardinali, lo attaccarono in nome e per conto della chiesa, ma senza alcun successo. furono infatti i colonna a prendere possesso del territorio, conservandolo fino a quando l’antipapa clemente vii lo consegnò agli orsini. dopo aspre battaglie, la rocca tornò nelle mani dei colonna, che però nel 1412 vennero sorpresi da teobaldo annibaldi, che divenne il nuovo padrone di lariano. nel 1417 oddone colonna, nominato papa con il nome di martino v, riassegnò l’interno feudo alla famiglia, ma alla sua morte (1431) il nuovo papa eugenio iv annullò i privilegi assegnati dal prece - dente pontefice. ci furono aspre battaglie tra la chiesa ed i co - lonna, che vennero sconfitti solo dalle milizie veliterne guidate da paolo annibaldi della molara; il castello fu incendiato e distrutto e nel 1436 ci fu la resa finale e papa eugenio iv donò il territorio alla città di velletri in segno di riconoscenza per gli aiuti resi. da allora lariano perse la sua indipendenza, e fu frazione della città di velletri fino al 1967, anno in cui divenne comune, conseguendo da quel momento un notevole progresso demografico ed econo - mico. il territorio di lariano ricade in gran parte nel Parco Regio - nali dei Castelli Romani ed i boschi dai quali il paese è circondato consentono, durante la stagione favorevole, interessanti escursioni. #visitcastelliromani

Marino

35 e’ rinomata Città del Vino , tante possedimento dei Co - paese d’antica storia, meta turi - lonna (che vi eressero il proprio Pro loco marino stica fra le più famose dei ca - Palazzo e la Basilica di S. Bar - Via Palazzo Colonna, 7 Tel. 06 93 85 555 stelli romani anche per la naba ), marino vanta una storia bellezza dei suoi dintorni. antica. oggi è soprattutto meta i.a.t. ufficio turistico adagiata su uno sperone di pe - turistica, grazie all’attrattiva comunale marino perino che sporge dal fianco esercitata dai suoi splendidi largo Palazzo Colonna, 1 Tel. 06 93 66 22 99 settentrionale del cratere con - dintorni e dalla fama del suo tenente il Lago Albano , pregiato vino bianco, che si ce - l’amena cittadina è una delle lebra con la frequentatissima più frequentate località dei ca - Sagra dell’Uva , in occasione stelli romani. fiorente insedia - della quale ogni anno si fa mento romano (come sgorgare vino, anziché acqua, testimonia il ritrovamento di un dalle fontane del paese. mitreo affrescato) e poi impor -

©#albertoludovicodionisi #visitcastelliromani

Monte Compatri

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sorge tutto raccolto intorno al suo piccolo centro storico, sotto Pro loco monte compatri all’antico Monastero di San Silvestro , eremo di raccoglimento e P.zza Marco Mastrofini, 24 preghiera. Tel. 06 94 87 538 monte compatri, con i suoi 576 , è il terzo comune per altitudine i.a.t. ufficio turistico dei, affacciato sulla Valle dell’Aniene e confinante con il comune comunale monte di roma. sorge su di una collina tufacea di origine vulcanica e le compatri Via Placido Martini, 24 sue case sono caratterizzate dall’avere cantine sotterranee scavate Tel. 06 94 78 04 02 nel tufo che formano un’intricata rete di gallerie sotto di esse. in alcune occasioni, specialmente nel periodo natalizio, tali cantine ospitano iniziative turistico-culturali e vengono aperte al pubblico. situato in alto a dominare il centro abitato, si trova il monastero di san silvestro, frequentato da chi desidera trascorrere momenti di meditazione immerso nella pace della natura circostante. il territorio di monte compatri comprende anche una parte del tuscolo, da dove è possibile raggiungere i 773 metri di Monte Salomone con una passeggiata molto interessante sia dal punto di vista naturalistico che geologico.

palazzo borghese© #albertoludoviicodionisi veduta del paese© #albertoludoviicodionisi #visitcastelliromani

Monte Porzio Catone

37 rinomata Città del Vino , potrebbe anche essere definita Città delle Orchidee e dei Presepi per le due belle mostre che ogni Pro loco monte Porzio anno vi si tengono con successo. catone il paese sorge alle pendici settentrionali del Monte Tuscolo , tra Piazza del Mecato, 5 Cel. 347 57 74 548 frascati e montecompatri, su di un colle tufaceo formatosi da un [email protected] piccolo cono laterale di quel vulcano laziale da cui hanno avuto i.a.t. ufficio turistico origine tutti i colli albani. riconoscibile da lontano per la massic - comunale marino cia sagoma del suo duomo, monte porzio catone è situato a circa Via Roma, 5 400 metri di altitudine e domina le vaste distese di vigneti che, in - Tel. 06 94 28 323 sieme a numerose enoteche e cantine, gli valgono l’appellativo di villa mondragone © città del vino. si entra in paese attraverso il passaggio a volta in - #albertoludovicodionisi globato nel Palazzo Borghese , dalle linee sobrie ma imponenti; passeggiando fra le viuzze del tranquillo centro storico, da diversi punti si gode di bellissimi panorami verso roma o verso i circo - stanti boschi di castagni. un importante appuntamento del quale il paese va giustamente fiero è rappresentato dall’ormai famosa mostra intercontinentale delle orchidee, che ogni anno porta a monte porzio catone espositori provenienti da tutto il mondo ed attrae un numeroso pubblico da tutto il lazio e non solo.

©#albertoludovicodionisi #visitcastelliromani

Nemi

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immerso nei boschi che anticamente furono sacri a Diana Nemo - P.i.t Piazza Roma rense , è un delizioso borgo medievale oggi famoso per le sue Tel. 06 93 68 529 prelibate fragoline. cel 328 62 48 282 morbidamente distesa sull’orlo del cratere e circondata da boschi, nemi si affaccia dall’alto sul piccolo lago vulcanico che prende il i.a.t. ufficio turistico suo stesso nome. il fascino di questo paesino di antiche origini ed comunale nemi Piazza del Municipio, 9 ancora oggi d’aspetto medievale, con le torri che si specchiano Tel. 06 93 65 011 nelle acque azzurre circondate da canneti e da serre di fragole, ha incantato nel corso degli anni poeti e pittori, così come adesso af - fascina i numerosi turisti che costantemente la visitano. la storia di nemi è antica ed importante: già la lega latina considerava questo luogo sacro, per il Tempio di Diana Nemorense che vi sorgeva; in seguito anche i romani lo predilessero e caligola aveva voluto possedere qui due grandi navi che usava come gal - leggianti saloni da ricevimento: ciò che ne rimane è oggi conser - vato nell’interessante Museo delle Navi Romane .

vedute del paese © #valeriomarino #visitcastelliromani

Rocca di Papa

39 il pittoresco borgo medievale mirabilmente situato alle pendici di monte cavo, conserva memoria dell’antica cabum latina, luogo Pro loco rocca di Papa sacro a giove laziale. ciò che immediatamente colpisce in rocca www.viviroccadipapa.it [email protected] di papa è la sua splendida posizione panoramica: arrampicata, a prolocoroccadipapa@ 681 m. di altitudine, sul fianco interno di monte cavo, consente di groups.facebook.com gettare lo sguardo su vedute paesaggistiche fra le più belle della i.a.t. ufficio turistico zona. anche la visita del borgo – l’unico fra i castelli romani ad comunale rocca di Papa Corso della Costituente, 26 aver conservato intatto l’assetto medievale – regala scorci pittore - Tel. 06 94 28 61 72 / 62 schi delle case aggrappate alla roccia e dell’intricato labirinto di turismo@ ripidi vicoletti nascosti fra gli edifici. l’abitato è dominato dal Bel - comune.roccadipapa.rm.it vedere della Fortezza Medievale , sito archeologico di grande valore, dal quale si gode un panorama unico che giunge sino al museo geofisico di rocca di Papa mare. il territorio di rocca di papa è molto esteso e si affaccia su Per le visite consultare il di un’ampia vallata pianeggiante, il Vivaro , che ospita il Centro sito internet Federale di Equitazione del CONI , una delle mete preferite dai www.museoroccadipapa.com romani per le gite fuori porta, e da esperti cavalieri ed amazzoni indirizzo che praticano l’attività di equitazione nell’immensa distesa. Via dell' Osservatorio, 40 recapiti vedute del paese © #valeriociaccia Tel. 06 949 6345 coordinate gPs latitudine: 41.75988 longitudine: 12.71008 #visitcastelliromani

Rocca Priora

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Quella che fino ai primi del novecento fu la Neve ricorda e testimonia ancora oggi lo ghiacciaia di Roma , sorge affacciata strate - stretto rapporto che il paese ha sempre gicamente sulla valle latina ed offre ancora avuto con questa sua particolare caratteri - oggi atmosfere e panorami montani. stica climatica. con i suoi 768 metri di altitudine, rocca una passeggiata nei pittoreschi vicoli del priora vanta il primato di comune più alto centro storico, arroccato sul fianco di un alto dei castelli romani. inoltre è senz’altro il colle rivolto verso Monte Ceraso , offre paese più freddo del comprensorio, con ne - scorci che hanno ancora il sapore dei tempi vicate ancor oggi abbondanti quasi ogni in - andati ed a chi si affaccia dal belvedere verno. e proprio la bianca coltre ha fatto in posto in cima al paese permette di godere passato la fortuna di rocca priora, che fu de - di uno dei panorami più suggestivi dei ca - finita “il nevaio di roma” e che per secoli stelli, verso roma ed i monti tiburtini, pre - fondò la sua economia sul commercio della nestini ed ernici. neve. il Santuario della Madonna della

veduta del paese ©#albertoludovicodionisi

i.a.t. ufficio turistico comunale di rocca Priora Piazza umberto I°, Palazzo Sabelli Tel. 06 94 07 51 309 [email protected] ccapriora.roma.it

palazzo savelli e la chiesa di s. m. assunta in cielo ©#albertoludovicodionisi #visitcastelliromani

Velletri

41 e’ l’antica velitrae, oggi il più vasto e popoloso i.a.t. ufficio turistico dei castelli romani, apprezzato centro vitivi - comunale di Velletri nicolo, meta di turismo culturale e di villeg - Piazza Cesare Ottaviano portico del palazzo giatura. situata in posizione panoramica su di comunale © Augusto, 1 un contrafforte del Monte Artemisio , al - #albertoludovicodionisi Tel. 06.961581 Pro loco Velletri l’estremità meridionale dei colli albani, velle - P.zza Garibaldi tri è il comune più grande del comprensorio Cel. 389 52 29 212 dei castelli romani ed uno dei centri più im - portanti della provincia di roma. immersa nel verde delle vigne, è stata scelta e frequentata per le vacanze estive fin dai tempi degli anti - chi romani. cittadina ricca di storia e tradi - zioni che offre ai suoi visitatori interessanti alternative di percorsi turistici. per il pregio delle sue aree naturalistiche, anche velletri è compreso all’interno del Parco Regionale porta napoletana © #albertoludovicodionisi dei Castelli Romani . nel 1787 Goethe ri - mase così ammirato dalla bellezza del paese e della natura in cui è immerso, da descriverlo nel suo celebre viaggio in italia. città prevalentemente agricola, velletri vanta una produzione vinicola di una certa impor - tanza, con una buona varietà di vitigni.

torre del trivio con adiaente chiesa di santa maria assunta© #albertoludovicodionisi

veduta del territorio© #albertoludovicodionisi #visitcastelliromani

42 vecchia osteria, frascati © #sergiobufalini

eVenti Ville Tuscolane (fine mese) Fascino, folklore, Frascati ✱ partecipazione sono gli Fiera Nazionale elementi che Grotaferrata ✱ distinguono questi Sagra delle fragole momenti di antica (prima domenica) tradizione nemi ✱ Palio del Drago gennaio Castel Gandolfo ✱ Pasquella (5) Velletri luglio ✱ Festa della Madonna febbraio delle Grazie ✱ Sfilata di carri allegori lanuvio ✱ nei vari comuni Sagra dello Scottone (fine mese) marzo Rocca priora ✱ Festa delle Camelie (terzo weekend) agosto ✱ Velletri Sagra del Cocomero Colonna ✱ aprile Sagra del Fagiolo Regina ✱ Mostra (fine mese) Intercontinentale Rocca di Papa ✱ delle Orchidee Sfida dei Borghi (il 15) Monte Porzio Catone Montecompatri

maggio settembre ✱ ✱Sagra del Carciofo alla Sagra delle Pincinelle Matticella (fine mese) (terzo fine settimana del Velletri mese) Colonna ✱ giugno Sagra dell'Uva Italia ✱ l' Infiorata (ultima domenica) Genzano di Roma colonna ✱ ✱ Festa della Musica Festa del Pane lanuvio Casareccio ✱ Festival Genzano di Roma ✱ Internazionale delle Festa dell'Uva e del Vino (quarta domenica)

colori e profumi, nemi© #valeriomarino #visitcastelliromani

Nanni'( 'Na gita a li Castelli ) silvestri-allione 43

Spensierata canzone che accompagna lanuvio la gita fuoriporta ai Castelli Romani ✱ Festa della Ciambella degli Sposi (fine mese) guarda che sole che e' sortito nanni', Rocca di Papa che profumo de rose,de garofani e panse'. ✱ Festa dell'Uva e del Vino come tutto e' un paradiso, li castelli so cosi'! (ultime weekend) guarda Frascati che e' tutto un sorriso,'na delizia, Velletri 'na amore,'na bellezza d'ancanta'! ✱ Sagra della Porchetta lo vedi ecco Marino ,la sagra c'e' dell'uva,fontane (primo weekend) che danno vino quanta abbondanza c'e'! Ariccia e appresso ce vie' Genzano cor pittoresco Arbano , ✱ Ciampino Jazz Festival su viette a diverti' nanni' nanni'! (in autunno) la' c'e' l' Ariccia ,piu' giu' c'e' castello, Ciampino che e' davvero un gioiello con quel lago da incanta' ✱ Festa del Fungo Galletto e che fravole e' un profumo solo a Nemi poi senti' Rocca priora sotto quel lago un mistero ce sta', de tiberio le navi so' l'antica civilta', ottobre so' mejo de la champagna li vini de ste vigni ✱ Sagra dell'Uva (prima ce fanno la cuccagna dar tempo de noe' domenica) li prati a tutto spiano so frutta,vigne e grano, Marino s' annamo a mette li' nanni', nanni'! ✱ Sagra delle Castagne e' sera e gia' le stelle te fanno un manto d'oro, (terza domenica) e le velletranelle se metteno a canta' Rocca di Papa se sente no stornello risponde un ritornello ✱ Festa della cortesia che coro vie' a senti' nanni' nanni' (ultimo weekend) che coro vie' a senti' nanni' nanni' ! Frascati ✱ Sagra del Porcino (metà settembre) lariano

novembre ✱ Festa del Vino Novello Genzano di Roma

Dicembre ✱ Fojetta a Frascati (secondo e terzo weenkend) Frascati

prodotti tipici © #valeriomarino