Prefettura-Ufficio Territoriale Del Governo Di Napoli
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Prefettura -Ufficio territoriale del Governo di Napoli PIANO EMERGENZA ESTERNO PER INCIDENTI IN GALLERIE FERROVIARIE PIANO DI EMERGENZA ESTERNO PER INCIDENTI NELLE GALLERIE FERROVIARIE LINEA ALTA VELOCITA – NAPOLI – ROMA- GALLERIA: SANTACHIARA LINEA ALTA VELOCITÀ- NAPOLI – SALERNO- GALLERIA: SOMMA VESUVIANA 2014 2011 1 Prefettura -Ufficio territoriale del Governo di Napoli INDICE Capitolo Argomento Pagina A. ELENCO DI DISTRIBUZIONE DEL PIANO 4 B. REGISTRAZIONE E AGGIUNTE DELLE VARIANTI 5 SEZIONE I – PARTE I – DESCRITTIVA 1 PREMESSA 6 2 NORMATIVA E PRESUPPOSTI 6 2.1 TERMINI E DEFINIZIONI ACRONIMI 7 2.2 TERMINI TECNICI PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA 8 3 SCOPO DEL PIANO DI EMERGENZA ESTERNO 10 4 PIANO DI EMERGENZA ESTERNO 11 5 PIANO DI EMEGENZA INTERNA 6 DATI GESTORI RETI FERROVIARIE 12 7 PROCEDURE COMUNI SEZIONE I – PARTE II – DESCRIZIONE DELLE GALLERIE 1 DESCRIZIONE DELLE GALLERIE 13 2 GALLERIE SANTA CHIARA E SOMMA VESUVIANA 13 2.1 RECAPITI TELEFONICI DEI RESPONSABILI DELLE GALLERIE 15 SEZIONE II – PARTE III – SCENARI 1 TIPOLOGIA DEGLI EVENTI INCIDENTALI 16 2.1 IPOTESI DI DERAGLIAMENTO E/O COLLISIONE 2.2 IPOTESI DI INCENDIO 17 2.3 LIVELLI OPERATIVI DI INTERVENTO 18 SEZIONE III – PARTE IV COMUNICAZIONE 1 COMUNICAZIONE DELL’ EVENTO E FLUSSO INFORMATIVO 19 TABELLA FLUSSO COMUNICAZIONE 20 MODALITA’ OPERATIVE DI INTERVENTO 20 SEZIONE IV – PARTE V ORGANIZZAZIONE 1 PREFETTO DI NAPOLI 20 2 CCS 21 3 21 4 COM 21 INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE 22 5 PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE 22 6 PRESIDENTE AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE 22 7 SINDACO 22 8 COMANDANTE II COMANDO FOD 23 9 QUESTORE 23 10 COMANDANTE PROVINCIALE CARABINIERI 23 2 Prefettura -Ufficio territoriale del Governo di Napoli 11 COMANDANTE PROVINCIALE GUARDIA DI FINANZA 24 12 COMANDANTE PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO 24 13 COORDINATORE UNITA’ CRISI REGIONALE 24 14 RFI –NTV 24 15 SCHEMA MODALITA’ OPERATIVE 25 SEZIONE V –PARTE VI PIANI PARTICOLAREGGIATI 1 PROCEDURA DELLA PREFETTURA DI NAPOLI U.T.G. 26 1.1 IL PREFETTO 26 1.2 IL DIRIGENTE AREA V 27 2 IL COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI NAPOLI 27 3 L’UNITA’ DI CRISI REGIONALE 28 4 PROCEDURE COMUNI 28 4.1 DIFFUSIONE DEL PIANO 4.2 AUTOMATISMI DI PIANO 29 4.3 VARIAZIONI DEL PIANO 29 SEZIONE VI ALLEGATI ALLEGATO I PIANO QUESTURA ALLEGATO II PIANO VIABILITA’ POLIZIA STRADALE ALLEGATO III PIANO VIABILITA’ COMUNI INTERESSATI ALLEGATO IV PIANO VV.F ALLEGATO V – PIANO U.C.R. ALLEGATO VI – SCHEDE GALLERIE ALLEGATO VII- MODULISTICA 3 Prefettura -Ufficio territoriale del Governo di Napoli A. ELENCO DI DISTRIBUZIONE DEL PIANO N. ORD. ENTE LUOGO 1 MINISTERO DELL’INTERNO - DIP. VIGILI DEL FUOCO S. P. E D.C. ROMA 2 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIP. PROT. CIV. “SISTEMA” ROMA 3 II COMANDO F.O.D. S.GIORGIO A CREMANO 4 QUESTURA NAPOLI 5 COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI NAPOLI 6 COMANDO PROVINCIALE GUARDIA DI FINANZA NAPOLI 7 COMPARTIMENTO POLIZIA FERROVIARIA NAPOLI 8 COMPARTIMENTO POLIZIA STRADALE CAMPANIA E MOLISE NAPOLI 9 SEZIONE POLIZIA STRADALE NAPOLI 10 DIREZIONE REGIONALE VIGILI DEL FUOCO NAPOLI 11 COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO NAPOLI 12 REGIONE CAMPANIA – SETTORE PROTEZIONE CIVILE NAPOLI 13 REGIONE CAMPANIA - UNITA’ DI CRISI REGIONALE NAPOLI 14 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE NAPOLI 15 SINDACI COMUNI INTERESSATI: Afragola, Casalnuovo ,Casoria, Somma Vesuviana Ottaviano ,S. Anastasia 16 R.F.I. NAPOLI 17 NUOVO TRASPORTO VIAGGIATORI S.p.A. ROMA 18 IMPRESE FERROVIARIE 4 Prefettura -Ufficio territoriale del Governo di Napoli B. REGISTRAZIONI DELLE AGGIUNTE E DELLE VARIANTI AGGIUNTE E VARIANTI DATA FIRMA 5 Prefettura -Ufficio territoriale del Governo di Napoli SEZIONE I PARTE I - DESCRITTIVA 1. PREMESSA Il presente piano si prefigge di assicurare in maniera organica l’ attuazione degli interventi di soccorso al verificarsi di un incidente grave o gravissimo nelle gallerie ferroviarie. La principale fonte normativa su cui fonda il piano è costituita dal Decreto interministeriale del 28 ottobre 2005 che detta disposizioni comuni per tutte le gallerie ferroviarie di lunghezza superiore a mille metri ubicate sull’ infrastruttura ferroviaria e sulle reti regionali non isolate. L’ambito di applicazione definito con l’art 2 dello stesso DM 28 ottobre 2005 vede escluse le metropolitane, le stazioni /fermate in sotterraneo e le reti regionali isolate. Lo stesso DM, indica le modalità di riferimento per la predisposizione della pianificazione (cfr :allegato II del predetto DM - parte prima - capitolo 2 procedure operative) al fine di definire, per gli scenari di riferimento, compiti e responsabilità dei vari enti coinvolti nelle operazioni di soccorso. 2. NORMATIVA E PRESUPPOSTI Per la redazione del presente PEE si è fatto riferimento alle seguenti principali fonti normative in tema di pianificazione dell’emergenza esterna: Legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del servizio nazionale della protezione civile” e s.m.i.. Il Metodo Augustus, pubblicato nel 1997 dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Direzione generale della protezione civile e dei servizi antincendi del Ministero dell’Interno D.L. 7 settembre 2001 n. 343 “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile”, convertito con legge 9 novembre 2001 n.401. Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 28 ottobre 2005 “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie”. Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 aprile 2006 “Direttiva per il coordinamento delle iniziative e delle misure finalizzate a disciplinare gli interventi di soccorso e di assistenza alla popolazione in occasione di incidenti stradali, ferroviari, aerei ed in mare, di esplosioni e crolli di strutture e di incidenti con presenza di sostanze pericolose”. Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 dicembre 2008. Circolare Ministero Interno – uff. Gabinetto – n.7004/M/Gab del 27 aprile 2011. 6 Prefettura -Ufficio territoriale del Governo di Napoli 2.1 TERMINI E DEFINIZIONI ACRONIMI Nella seguente tabella è riportato, in ordine alfabetico, un elenco dei termini principali, utilizzati nel presente documento, unitamente alle relative definizioni e acronimi di uso comune. TERMINE DEFINIZIONE ACRONIMO CENTRO Organo di coordinamento che assicura la direzione unitaria dei COORDINAMENTO DEI servizi di emergenza- costituito presso la prefettura e composto CCS SOCCORSI da tutti gli Organi a vario titolo coinvolti .. Struttura operativa decentrata che dipende dal Centro Coordinamento Soccorsi, presieduta dal funzionario di CENTRO OPERATIVO prefettura, costituita da rappresentanti del Comune interessato COM MISTO dall’evento incidentale, delegati di forze dell’ordine, vigili del fuoco, componente sanitaria ecc. Evento, o serie di eventi, non intenzionali che causano danni INCIDENTE alle persone a cose e all’ambiente, ovvero la disfunzione di un NESSUNO sistema o di un servizio. Pianificazione delle procedure operative standard redatto a cura PIANO DI EMERGENZA dell’impresa ferroviaria da attuare in caso di emergenza in PEI INTERNO galleria. Documento elaborato dalle Autorità competenti che definisce i PIANO DI EMERGENZA vari scenari, compiti e responsabilità di tutti gli Enti coinvolti PEE ESTERNO nelle operazioni di soccorso. Il Direttore Tecnico dei Soccorsi è il responsabile della gestione dell'intervento in loco. E’ riconosciuto nella persona DIRETTORE TECNICO del Comandante dei Vigili del Fuoco o suo delegato. D.T.S. DEI SOCCORSI Corrisponde alla figura del R.O.S. (Responsabile delle Operazioni di Soccorso) indicato all’interno dei P.E.I. Il Responsabile del Servizio Emergenza Sanitaria 118 o suo DIRETTORE DEL delegato riveste il ruolo del Direttore del Soccorso Sanitario D.S.S. SOCCORSO SANITARIO con il compito di assicurare alle persone coinvolte un trattamento di primo soccorso. DIRIGENTE CENTRALE COORDINATORE Indicato da RFI DCCM MOVIMENTO DIRIGENTE CENTRALE Indicato da RFI DCO OPERATIVO RESPONSABILE ROS OPERAZIONI DI Indicato da VV.F. SOCCORSO RESPONSABILE ROE OPERAZIONI DI Indicato da RFI EMERGENZA 7 Prefettura -Ufficio territoriale del Governo di Napoli 2.2 Termini tecnici basilari per la gestione dell’emergenza in Galleria TRATTI DAI P.E.I. DI R. F.I. Termine SIGNIFICATO In generale in numero di due per ogni galleria, di norma coincidenti con gli imbocchi, possono corrispondere con le finestre (se esistenti) nel caso in cui l’orografia del territorio o ACCESSO PRIMARIO considerazioni di carattere strategico, ai fini di un intervento di soccorso, consiglino soluzioni alternative. ACCESSO Tutti gli accessi di una galleria che non siano classificati primari. SECONDARIO DOPPIA CANNA O Tipologia di galleria, per linea a doppio binario, che prevede un tunnel per ogni binario. BITUBO Area, posta all’interno della finestra in adiacenza allo sbocco della galleria, che rende CAMERA DI MANOVRA possibile l’impiego e la manovra dei mezzi di soccorso. Spazio, all’interno della galleria, adibito al ricovero del personale della manutenzione e delle CAMERONE relative attrezzature. CANCELLO Apertura in corrispondenza della recinzione ferroviaria che consente l’ingresso delle squadre D’ACCESSO di soccorso. ESERCIZIO Insieme di regole che disciplinano il trasporto ferroviario atte a soddisfare le esigenze della FERROVIARIO domanda del traffico , della sicurezza e della regolarità del servizio FERMATE Località di servizio adibita al solo servizio viaggiatori; non è munita di dispositivi che LUNGOLINEA consentono il passaggio del treno da un binario all’altro. Gallerie laterali che