Perizia Tecnica Di Variante
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______________________________________________________ Comune di S. Teresa di Riva (ME) ______________________________________________________ Oggetto: PROGETTAZIONE DEI LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA PALESTRA DEL LICEO “CAMINITI-TRIMARCHI” Committente: COMUNE DI S. TERESA DI RIVA (ME) PROGETTO ESECUTIVO a RELAZIONE GENERALE b PROGETTO ARCHITETTONICO c RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTI d PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI e PROGETTO QUADRI ELETTRICI f PIANO DI MANUTENZIONE DELL’OPERA E DELLE SUE PARTI g PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO h ELENCO PREZZI E ANALISI i COMPUTO METRICO l CRONOPROGRAMMA DELLE LAVORAZIONI m SCHEMA DI CONTRATTO E CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO Visti: ______________________________________________________ S. Teresa di Riva, 15/09/2014 il progettista ______________________________________________________ RELAZIONE TECNICA 1. COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE E ORIGINE DELL’INCARICO Il Comune di Santa Teresa di Riva, nell’intento di riappropriarsi di un polo scolastico simbolo del territorio e di provvedere, contestualmente, al recupero delle caratteristiche formali dello stesso, tramite la sua ristrutturazione e riqualificazione, ha inserito nel proprio Programma Triennale delle Opere Pubbliche, redatto ai sensi dell’art. 3 della L.R. 21/85 e successive modifiche ed integrazioni, i lavori relativi al “ Progettazione esecutiva e coordinatore perl la sicurezza in fase di progettazione dei lavori di manutenzione straordinaria della palestra del Liceo “Caminiti- Trimarchi”. Il sottoscritto Arch. Giovanni Andò, con studio tecnico in via Campo Sportivo n°4, del Comune di Santa Teresa di Riva, regolarmente iscritto all’ordine degli Architetti della Provincia di Messina al n° 844, ha ricevuto incarico, in data 23 luglio 2014 al n°35, di eseguire un progetto esecutivo dei lavori oggetto della presente. Tutti i prezzi adoperati per il computo metrico sono stati desunti dal Prezziario Regionale dell’anno 2013, e per quelli non previsti in esso sono stati ricavati da apposite Analisi Prezzi. 2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Santa Teresa di Riva è ubicata nella riviera Ionica, sulla foce del Torrente d’Agrò in provincia di Messina, ha un'estensione di 8,13 km² circa dista 33 km dal capoluogo peloritano, 15 km da Taormina e 60 km da Catania. Si estende, a 6 metri sul livello del mare, per 4,3 km lungo il litorale, ed è il centro abitato più grande della valle D’Agrò. Orograficamente ha alle spalle una zona collinare ove crescono agrumeti, uliveti, vigneti e macchia mediterranea. E’ limitata a nord e a sud, rispettivamente da due corsi d'acqua: il Torrente Savoca e la Fiumara d'Agrò, che ne disegnano fortemente l’intero Territorio. 3. CENNI STORICI I primi insediamenti della valle d’Agrò di cui si ha notizia, risalgono alla colonizzazione fenicia in Sicilia (fra il X e VIII secolo a.C.). Sembra infatti che un primo insediamento fenicio si sia stabilito sulla sponda sinistra del Torrente Agrò, sotto Savoca, nella zona di Barracca compresa tra Bolina e Catalmo, Scorsonello e Cantitati, fondandovi la città di Phoenix. Dell’esistenza della città di Phoenix parla lo storico Appiano Alessandrino, il quale sostiene che già nel 36 a. C., durante la guerra civile tra Sesto Pompeo e Ottaviano, il primo trovò rifugio con le sue legioni a Phoenix. Riferisce il cappuccino Padre Giampietro Rigano da Santa Teresa, in un suo manoscritto del 1993, che attorno agli anni 1877/78, durante la costruzione del terrapieno che doveva costituire il rilevato ferroviario in contrada Bolina, furono trovati pozzi antichissimi, ruderi ed anticaglie ad indicare proprio l’esistenza di qualche antica città. Inoltre, attorno al 1870/75, durante la demolizione dei ruderi di un’antichissima torre (Bolina o Avarna), si rinvennero avanzi di statue di marmo, mezzi busti marmorei, marmi, vasi cinerari e vasi di creta ben lavorati a testimonianza di un’antica civiltà. Nel VIII secolo d.C., l’isola fu colonizzata dai Greci, che si stanziarono lungo la costa nord-orientale in prossimità dei corsi d’acqua. Successivamente con la colonizzazione romana si preferì seguire l’andamento delle fumare come direttrici di penetrazione verso l’entroterra, e la costa si spopolò completamente. Intorno al 1200-1300 gli abitanti tendevano a rifugiarsi sulle alture dando origine a nuove forme di vita urbana fondando la città di Savoca. Durante il periodo feudale, con l’istituzione del latifondo, per volere di Federico II, tutti gli insediamenti rurali diventarono piccoli borghi con attitudini agro-pastorali. Ciò, comportò la necessità di realizzare reti di comunicazione tra i borghi e di avere uno sbocco a mare per intraprendere rapporti commerciali con altri centri limitrofi. Nacquero pertanto le prime “marine”, ossia estensione costiera dei centri dell’interno che conquisteranno in seguito l’autonomia amministrativa. Avvenne così la formazione dell’insediamento a “Pettine” lungo la fiumara d’Agrò, diventando “luogo d’interscambio tra la civiltà rurale e quella marinara”. Lo spostamento della popolazione ha comportato la necessità di edificare dei sistemi difensivi per far fronte alle continue scorrerie di predoni provenienti dal mare. Necessario, per mettere in salvo la popolazione residente, era la tempestività con cui sopraggiungeva la notizia di un’incursione e ciò era possibile grazie ai posti di guardia che erano dislocati sulle rocche, sugli edifici più alti e sui castelli. Santa Teresa conserva ancora oggi testimonianza di quegli avamposti dislocati lungo la foce della fiumara, punto considerato militarmente più accessibile, tra cui la Torre dei “Bagghi”, nel quartiere Sparagonà, la Torre “Avarna o Bolina” nel quartiere “Barracca”, la Torre “Catalmo” nell’omonimo quartiere, la Torre della “Saracena” nel quartiere Bucalo. Savoca, ormai quasi spopolata, fu sopraffatta nel 1853 dalla suddetta Marina di Savoca ed in seguito ad una deliberazione di Ferdinando II di Borbone fu considerata comune autonomo. Assunse il nome di Santa Teresa, come atto d’omaggio dei cittadini verso Ferdinando II, poiché la sua seconda moglie si chiamava Maria Teresa d’Austria. Nel 1854 Santa Teresa si staccò del tutto da Savoca e tutti gli uffici governativi furono trasportati alla Marina: Pretura, carceri, ufficio imposte ecc.. Nel 1923 Furci Siculo, che faceva parte di Santa Teresa si separò e formò comune a sé. Per distinguere Santa Teresa da altri paesi omonimi, fu aggiunto l’appellativo di “Riva” perché sorge in riva al mare. 3.1 Ricostruzione Storia dell’Istituto Il liceo scientifico è nasce negli anni 70-71 come sezione staccata del liceo scientifico “Archimede” di Messina. Nell’ottobre del 1975 ottiene l’autonomia, con la dotazione organica di un corso. L’intitolazione del liceo a “Carmelo Caminiti” avviene del 06/03/1978 con D.P.R., scaturita in seguito a proposta avanzata dal collegio dei docenti a memoria dell’ingegnere originario di Santa Teresa di Riva e approvata dal Consiglio comunale. Scomparso prematuramente, rimase famoso per molti brevetti di relè elettrici, ma soprattutto per aver progettato e realizzato l’elettrodotto che attraversa lo stretto di Messina, che meritò il premio quale miglior opera d’ingegneria italiana di quegli anni, il premio venne conferito dall’associazione nazionale ingegneri e architetti nel corso di una cerimonia postuma alla sua morte. L’attività didattica del liceo “Enrico Trimarchi” è iniziata nell’anno 1943-44, come sezione staccata del liceo classico “La Farina” di Messina. Il 19 settembre del 1952 ottenne l’autonomia con decreto del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi Anch’esso prende il nome di un concittadino illustre, “Prof. Enrico Trimarchi”, ricordato per il suo amore per la medicina , sia quando insegnava ai suoi studenti che quando curava i malati. Dal a.s. 2013/2014 le due realtà scolastiche di Santa Teresa di Riva , insieme alle sedi associate sono state accorpate divenendo un unico Istituto di Istruzione Superiore “Caminiti-Trimarchi”. 4. URBANISTICA E VINCOLI Urbanisticamente Santa Teresa di Riva, è regolamentata da un P.d.F. risalente alla fine degli anni settanta. L’area oggetto d’intervento ricade in zona territoriale omogenea B1 e trattati si un complesso scolastico, realizzato negli anni quaranta, e oggi sede dell’istituto d’istruzione superiore “Caminiti- Trimarchi”, al suo interno ospita la palestra oggetto di ristrutturazione edilizia. Le opere si identificano in azioni di manutenzione straordinaria dell’esistente Palestra con annesso spogliatoio al complesso scolastico ubicato in Via Lungomare, con particolare attenzione agli elementi architettonici, strutturali e tipologici tipici di un’architettura razionalista; non sono previste modifiche né cambi di destinazione d’uso, pertanto il progetto è in perfetta aderenza alle norme urbanistiche attualmente in vigore presso il Comune di Santa Teresa di Riva. L’intervento, per tali motivi, interesserà esclusivamente l’edificio scolastico già in possesso dell’amministrazione, non saranno eseguiti espropri. 5. ANALISI DEL SITO 5.1. Localizzazione L’edificio oggetto d’intervento è situato all’interno del complesso scolastico che ospita i Licei Classico e Scientifico del Comune di Santa Teresa di Riva. L’intera struttura è composta da tre corpi di fabbrica distinti rispettivamente in; corpo A Edificio destinato ad attività didattica, corpo B palestra, e corpo C spogliatoio, quest’ultimo adiacente e comunicante con la palestra stessa. Confina a Nord-Est con piazza Municipio, a Nord-Ovest e Sud-Ovest con vicolo carrabile senza uscita, a Sud-Est con via Lungomare. L’intervento progettuale