Ptof I.C S. Teresa Di Riva
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ISTITUTO COMPRENSIVO di Santa Teresa di Riva Scuole dell'infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado dei Comuni di Santa Teresa di Riva Antillo Savoca e Sant'Alessio Siculo (Messina ) ANNI SCOLASTICI 2016/2017 2017/2018 2018/2019 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE Funzione Strumentale Area 1 Dirigente Scolastico Ins. Elisa TRIOLO Prof.ssa Enza INTERDONATO Sede Direzione e Uffici Amministrativi: Via delle Colline 15, 98028 Santa Teresa di Riva (ME) Tel. 0942793140 - Fax. 0942795093 Presidenza 0942 79529 1 INDICE Premessa Pag. 3 Atto di Indirizzo Pag. 5 Rapporto di Autovalutazione Pag. 11 Le finalità del Piano dell’Offerta Formativa Triennale Pag. 13 La verticalità del curricolo Pag. 15 I laboratori Pag. 16 I progetti Pag. 20 Iniziative di Formazione per gli studenti (Legge 107\15 Comma 10) Pag. 21 Piano delle Attività di Formazione e Aggiornamento Docenti e Pag. 22 Personale ATA Il Piano della Scuola Digitale Pag. 25 Piano annuale di inclusione Pag. 30 Protocollo di Accoglienza per l’inserimento degli alunni stranieri Pag. 41 Rapporti con il territorio Pag. 46 Rendicontazione sociale Pag. 47 Fabbisogno Organico posti comuni e Potenziato Pag. 47 Quantificazione delle Risorse e Determinazione del Fabbisogno Pag. 52 personale Ata e infrastrutture Regolamento d’Istituto Pag. 54 2 Istituto Comprensivo di Santa Teresa di Riva Scuola dell'Infanzia- Primaria- Secondaria di I grado PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE AA. SS. 2015-2018 PREMESSA Uno dei più importanti cambiamenti introdotti dalla Legge 107 del 2015 è l’elaborazione del nuovo POF, detto anche POFT per via della sua durata triennale. A partire dall’anno scolastico 2015/16 il documento che esplicita il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto viene presentato in tempi e modi differenziati; si indicano a tal proposito le due articolazioni del POF: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA PIANO ANNUALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano Pluriennale raccoglie e illustra gli elementi fondamentali dell’offerta formativa ed è aggiornato ogni qualvolta si renda necessario. Il Piano Annuale esplicita gli aspetti organizzativi e progettuali dell’offerta formativa ed è elaborato all’inizio di ogni anno scolastico. Il comma 14 della legge 107 che ha novellato l’art.3 del DPR 275 del 1999 dedicato interamente al POF , stabilisce adesso che spetta al Dirigente Scolastico la definizione degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione . LEGGE DI RIFORMA DELLA SCUOLA NR. 107/2015 L'art. 3 del D.P.R. 275/99, Regolamento dell'Autonomia Scolastica, è stato così modificato dalla Legge 107/2015: 14. L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, è sostituito dal seguente: «Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). - 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le 3 sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire: a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa. 3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (2), il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80. 4. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto. 5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti». Alla luce dell'art. 3 D.P.R. 275/99 così come novellato dal comma 14 della Legge 107/2015, il Dirigente Scolastico definisce il seguente Atto di Indirizzo al Collegio dei Docenti per l'elaborazione del POF 2015-16 e P.T.O.F. triennio 2016-2019. 4 ATTO D'INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DELL'OFFFRTA FORMATIVA TRIENNALE (L 107/20l5 Co. 14) Il DIRIGENTE SCOLASTICO VISTI • il D.P.R. T.U. n.297/94; • il D.P.R. n. 275/99; • il D.P.R. 20 Marzo 2009. N.89, recante Revisione dell' assetto ordina mentale, organizzativo e didattico della Scuola dell'infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’ art. 64, comma 4 del decreto Legge 25 Giugno 2008 n. 112 convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 Agosto 2009 N. 133 ; • gli artt. 26- 27- 28- 29 del CCNL Comparto Scuola; • l'art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165 commi 12.3: • la Legge n. 10712015: • TENUTO CONTO • delle disposizioni in merito all'attuazione degli Indirizzi Nazionali per il Curricolo (art. 1 Comma 4 DPR 20 03 2009 n.89, secondo i criteri indicati dal DM 254 del 16.11.2012): • delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012: • della predisposizione del Piano Annuale d'Inclusione per l'A.S. 2015-16 (Direttiva Miur 27/12/12) • delle indicazioni fornite dal Consiglio d'Istituto; • delle risultanze del processo di autovalutazione dell'istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV). • PREMESSO • che lo scopo del documento è quello di fornire dettagliate indicazioni finalizzate all'elaborazione del POFT aa. ss.2016/17 2017/18 e 2018/19, con attenzione particolare ai contenuti indispensabili, agli obiettivi strategici e alle priorità specifiche relative all'identità dell’ Istituzione scolastica ; • che il collegio dei docenti a seguito di precisi dispositivi normativi ha delle funzioni inerenti : 5 • all’ elaborazione dcl Piano dell'offerta formativa ai sensi dell'art. 3 dcl D.P.R. 275/99 e della Legge di Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF : elaborato dal Collegio sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico; • alla collaborazione e al supporto alle funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 art. 37 dcl CCNI 31.08.1999); • all'adattamento funzionale dei programmi d'insegnamento alle particolari esigenze degli stakeholders e dell’attività disciplinare e formativa (art. 7 comma 2 lett. a T.U. 297/94 e D.P.R.275/99): • alla realizzazione di iniziative inerenti: le Linee Guida del 2009 sull’ integrazione degli alunni con disabilità; la Legge n.170/2010; la Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui BES; le Linee Guida del 2014 per l’accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri; • All’esame dei casi di scarso rendimento , di disaffezione scolastica o di devianza degli alunni, e alla realizzazione di iniziative mirate ad opera di consigli di classe/interclasse e intersezioni , consultati , eventualmente, gli esperti e gli interessati (art. 7 comma 2 lett. o T.U.); • Alla realizzazione attività mirate e specifiche per il sostegno di alunni diversamente abili e degli alunni stranieri (art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.); All’ espletamento di attività aggiuntive di insegnamento e attività funzionali all’ insegnamento nel rispetto delle compatibilità finanziarie; EMANA II seguente Atto Di Indirizzo al Collegio dei Docenti: II Piano triennale dell'Offerta Formativa risulta essere, chiaramente ,il documento tramite il quale l’ Istituzione Scolastica presenta al Territorio e all’Utenza la propria identità pedagogica , culturale, organizzativa, e, 6 contestualmente, è il documento che pianifica ed esplicita il curricolo in tutte le specifiche articolazioni, concernenti la cultura organizzativa, le strategie metodologico - didattiche, l’utilizzo, la promozione e la valorizzazione delle risorse umane, strumentali e strutturali. In altri termini, il Poft identifica obiettivi che , per un verso sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche del territorio nazionale, per un altro verso , la distinguono nell’unicità della dimensione socio-culturale . La partecipazione attiva , costante e motivata delle risorse umane di cui dispone l’ istituzione , il senso di appartenenza all'