Morte Di Una Legislatura Mai Nata Le Elezioni E La Schizofrenia Grillina
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AGENDA DEL GIORNALISTA AGENDA DEL GIORNALISTA Nuova edizione 2018 Nuova edizione 2018 Cartacea Digitale Cartacea Digitale tel. 06-6791496 – www.cdgedizioni.it – [email protected] tel. 06-6791496 – www.cdgedizioni.it – [email protected] DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art.1 comma 1 delle Libertà DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale QUOTIDIANO LIbERALE PER LE gARANzIE, LE RIFORmE ED I DIRITTI CIvILI Direttore ARTURO DIACONALE Fondato nel 1847 - Anno XXIII N. 88 - Euro 0,50 Mercoledì 9 Maggio 2018 Sempre più vicini al voto Silvio Berlusconi boccia l’ultima richiesta della Lega di appoggiare dall’esterno un Governo a guida Salvini-Di Maio e così la prospettiva delle elezioni a breve diventa sempre più concreta Le elezioni e la schizofrenia grillina Indifferentemente, di qua o di là di ARTURO DIACONALE non perderà l’occasione, come ha di PAOLO PILLITTERI già fatto Alessandro Di Battista destinato a nascere morto il governo definendo “traditori della patria” o, non è una canzone di Totò questo Èche il Presidente della Repubblica si gli eventuali sostenitori del go- N“indifferentemente”. Magari si limi- accinge a varare dopo aver verificato che verno mattarelliano, di conte- tasse alle rimembranze musicalcanore del- non esiste alcuna possibilità di far partire stare la presunta neutralità l’Italia del tempo che fu. L’avverbio in la legislatura con un governo provvisto di dell’Esecutivo destinato a ballare questione è qualcosa di peggio perché ri- un’ampia maggioranza politica. In realtà il al massimo una sola estate. guarda la politica: di oggi. Un esempio su capo dello Stato avrebbe potuto anche ve- In apparenza queste polemi- tutti? rificare l’eventualità che un governo gui- che sembrano essere prive di Ce lo indica il primatista (di presenze dato da un esponente del centrodestra qualsiasi valore. In realtà rappre- televisive, e non solo) Luigi Di Maio che, potesse ottenere in Parlamento il sostegno sentano un gravissimo pericolo. a nome del suo movimento, ha offerto al di un numero di “responsabili” sufficiente Quello di trasformare la campa- Paese del dopo elezioni (del dopo, non del sima politique d’abord se non fosse che il alla sua sopravvivenza. Ma ha deciso di prossima competizione elettorale. gna elettorale in una campagna di delegit- prima, attenzione!) non uno ma due con- termine dovrebbe essere comunque enun- non correre il rischio di ritrovarsi con un Naturalmente si potrà discutere sulla timazione del Presidente della Repubblica. tratti per dir così politico-governativi. Col ciato al plurale proprio in virtù della sua governo di centrodestra bocciato dalle Ca- neutralità di chi sarà indicato da Matta- Mattarella ha goduto fino ad ora del Partito Democratico, poi, respinto da una duplicità che, uscita dalla dimensione uni- mere e destinato a gestire le elezioni. Così rella per un incarico così impegnativo. Ed rispetto di tutte le formazioni politiche. sorta di fin de non-recevoir, e poi con il voca, ci obbliga a considerazioni preoccu- ha scelto di affidare a un Esecutivo neu- è logico immaginare che chi non ha mai centrodestra ma non nella sua interezza, pate nel senso e nella misura con la quale trale il compito di guidare il Paese nella smesso di stare in campagna elettorale Continua a pagina 2 come sappiamo, ma con un’esclusione ad anche la politique, ancorché d’abord, ri- personam della quale, il meno che si possa chiede per lo meno la fedeltà a un pro- dire, è che rivela una sottospecie di mala- gramma che, in quanto tale, dovrebbe fede che, in una democrazia fondata sui essere diverso se non alternativo a quello partiti e/o movimenti, è peggio di un in- degli altri partiti-movimenti. Morte di una legislatura mai nata sulto: è un errore. Ci si perdoni l’ingenuità da Prima Re- Ma tant’è, come si dice. Il punto in pubblica (che vergogna…), ma se il nuovo questione è dunque la contrattualità spe- che avanza col Di Maio-pensiero accoglie di CRISTOFARO SOLA dall’avvio delle trattative tra i partiti, al- ciale offerta dai pentastellati dall’alto di un indifferentemente l’alleanza col centrode- l’indomani del 4 marzo: affidare a un risultato elettorale, consistente fin che si stra - sia pure depurata come vuole il duo l capo dello Stato, Sergio Mattarella, a “Governo neutrale” il compito di traghet- vuole, ma niente affatto decisivo per una Grillo-Casaleggio che comanda davvero Iconclusione del terzo, infruttuoso, giro tare il Paese verso nuove elezioni, auspica- maggioranza di governo, tanto più che il nel solco del cosiddetto uno vale uno - e di consultazioni per la formazione del go- bilmente non prima di aver messo in Grillo che canta nei campi politici non poi con il Pd renziano, peraltro gratificato verno, si è rivolto alla nazione. Ha spie- sicurezza i conti pubblici, di aver battuto modula mai rime per dir così binarie o tri- degli epiteti fra i più roboanti dell’insulto- gato con linguaggio didascalico cosa è un colpo in Europa e di aver ritoccato la narie, ovverossia con questo o quell’al- metro, da che parte stavano prima e accaduto, quali scenari si configurano e legge elettorale onde evitare nuovi imba- leato, naturalmente per combinare un stanno ora e soprattutto nel futuro quegli quali sono i rischi per la stabilità finanzia- razzanti stalli. Mattarella si è preoccupato governo. Altrimenti, che canta a fare? oltre trenta per cento di eletti in un Parla- ria del Paese. di rappresentare la situazione... Peraltro, non si riesce a capire bene il mento che dovrà bensì fare leggi... Quindi, Mattarella ha prospettato la senso e il significato di un contratto che soluzione che era nell’ordine delle cose fin Continua a pagina 2 sembra, a prima vista, cavalcare la mas- Continua a pagina 2 2 L’OPINIONE delle Libertà Politica MERCOLEDì 9 MaggiO 2018 segue dalla prima cordo di Monti e della Fornero brucia ancora sulla voto nel primo autunno, a cavallo tra la fine di set- aria “questa o quella per me pari sono”. pelle degli italiani per cui nessun leader e nessun par- tembre e gli inizi di ottobre. Ma, avverte il capo dello Ma allora, perché votare? Che bisogno c’era? C’è? Le elezioni tito, ad eccezione dei “dem” che potrebbero starci Stato, c’è un rischio: spingendosi in là nel calendario Il bello è che si andrà, più prima che poi, alle elezioni perché non hanno più niente da perdere, pensa di non si farebbe in tempo a insediare il nuovo governo anticipate alla cui base sta anche questa indifferenza e la schizofrenia grillina farsi carico di una scelta che gli elettori non capireb- che predisponga la legge di bilancio. La conseguenza che, qualora fosse accolta, non può non condurre, a bero. Soprattutto in procinto di affrontare una cam- sarebbe l’esercizio provvisorio che, tra i danni più ri- essere buoni, a una paralisi & instabilità governativa ...Ora, però, questo rispetto corre il rischio di tra- pagna elettorale che si annuncia una sfida all’O.k. levanti, comporterebbe l’impossibilità a disinnescare e a una elevata total suspicion a livello europeo data sformarsi in contestazione. Non solo e non tanto per- Corral tra i vincenti non-vincitori del 4 marzo. Nes- la famigerate clausole di salvaguardia, che significa e concesso il rinnovato “No-Euro” di Beppe Grillo e ché alcuni leader temono che nel capo dello Stato suna fiducia dunque dai Cinque Stelle; nessun soste- ritrovarsi, in automatico, l’aumento dell’Iva al 24,2 le conseguenti risultanze a livello italiano, compreso il possa prevalere la sua natura di democratico di sini- gno dal centrodestra. Tutto. per cento dal primo gennaio del prossimo anno. È su popolo del 30 e passa per cento. stra naturalmente vicino al Pd. Ma soprattutto perché I soliti opinionisti, che hanno fatto il tifo per questo argomento che il “Colle” intende far leva per Su questo sfondo si muovono le decisioni ad horas l’impostazione che la prossima campagna elettorale è l’unico risultato che poteva interessargli cioè la rot- convincere i partiti a sostenere il “Governo neutrale” di Sergio Mattarella. Ma, come si dice in questi casi, destinata ad avere è quella di un ballottaggio da si- tura tra Salvini e Berlusconi, resteranno molto delusi. almeno fino alla fine dell’anno. La preoccupazione è le cose non cambiano e ha ragione il suggerimento stema presidenziale invece che di un confronto tra Non perché i due leader del centrodestra si amino. reale ma la soluzione auspicata dal Quirinale non è ri- del nostro Diaconale, che è anche un invito fra i più partiti di un sistema proporzionale sia pure corretto Semplicemente, il livello del negoziato tra le compo- cevibile. Anche questa è democrazia: i partiti che non saggi: più che al governo pensare alle elezioni da parte in minima forma maggioritaria. nenti della coalizione si è spinto talmente avanti che hanno saputo trovare la quadra per formare un go- di un centrodestra che, col suo 37,5 per cento ha o Luigi Di Maio si è fatto portatore cosciente e lu- ipotizzarne l’interruzione, con la conseguente sepa- verno politico oggi, spingendo per un ritorno imme- avrebbe più possibilità di un Grillo al suo 32,5, di rag- cido di questa sorta di schizofrenia politica. Quella di razione dei destini, è impossibile. Salvini ha resistito diato alle urne, devono assumersi la responsabilità giungere, con questa legge, quel quaranta per cento chi vuole che il voto serva per l’elezione diretta di un alle pressioni dei Cinque Stelle perché mollasse Ber- davanti agli elettori di esporli a un rischio concreto. Se garante di una stabilità e di un programma di governo Premier e si rifiuta di accettare che il sistema istitu- lusconi, volete che il vecchio leone di Arcore non ri- non vogliono pagare caro la loro scelta spieghino agli degni di questo nome.