Comune Di Cogne, Valsavarenche, Aymavilles E Villeneuve

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Comune Di Cogne, Valsavarenche, Aymavilles E Villeneuve Comune di Cogne, Valsavarenche, Aymavilles e Villeneuve IMPIANTO IDROELETTRICO DI CHAVONNE STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE RAPPORTO DI SINTESI I TECNICI Dr. For. Enrico Ceriani Ing. Marco Fiou DATA Settembre 2010 ALLEGATO H0035 1 PREMESSA La Compagnia Valdostana delle Acque - CVA, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge Regionale n° 14 del 18 giugno 1999 "Nuova disciplina della procedura di valutazione di impatto ambientale", ha incaricato il sottoscritto Dr. For. Enrico Ceriani e l’Ing. Marco Fiou dello Studio di Impatto Ambientale relativo al Rifacimento ed al Potenziamento dell’impianto idroelettrico di Chavonne, che prevede la derivazione delle acque del torrente Grand Eyvia in loc. Cretaz nel comune di Cogne e sul torrente Savara in loc. Pont du Loup nel comune di Valsavarenche. La procedura adottata è del tipo "ORDINARIA", come previsto dall'Allegato A della L.R. n° 14 del 18 giugno 1999, al paragrafo Industria energetica, punto ‘l’, in quanto l’impianto in progetto produce una potenza superiore a 176 KW. Questo valore è ottenuto riducendo del 20% il limite di legge di 220 KW, in quanto le opere in progetto sono collocate in parte all’interno della Zona di Protezione Speciale per la fauna e del Sito di Interesse Comunitario del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Nel presente Studio di Impatto Ambientale è stato considerato il SIC e ZPS Parco Nazionale Gran Paradiso - Codice Sito: IT1201000, sviluppando contestualmente allo Studio stesso la Relazione di Incidenza così come contenuto nella DGR n° 2204 del 28/06/2004. Nello Studio presente quindi quando ci si riferisce allo “Studio di Impatto Ambientale” va sempre considerata anche la Relazione di Incidenza che ne è parte integrante. Si sottolinea inoltre come il presente Studio di Impatto Ambientale, il Progetto Preliminare e la Compatibilità al Piano di Tutela delle Acque, rappresentano la documentazione integrativa richiesta dal Servizio gestione demanio e risorse idriche con il Servizio valutazione ambientale, da allegare alla documentazione già depositata presso i suddetti Uffici . Al presente Studio di Impatto Ambientale hanno partecipato i seguenti esperti: Dr. For. Enrico Ceriani - Coordinatore Ing. Marco Fiou - Ingegnere Dr. For. Luca Pezzuolo - Forestale Ing. Tamara Mulas - Ingegnere Dr. Prof. Geol. Giorgio Martinotti - Geologo Dr. Geol. Michel Luboz - Geologo Dr. For. Chiara Minuzzo - Forestale Charvensod, Settembre 2010 I tecnici Dr. For. Enrico Ceriani Ing. Marco Fiou 1 2 RIFERIMENTI GENERALI DELLE OPERE IN PROGETTO 2.1 CARATTERISTICHE TECNICHE 2.1.1 STATO ATTUALE L’attuale centrale idroelettrica di Chavonne è ubicata nel comune di Villeneuve, in provincia di Aosta. E’ una centrale ad acqua fluente, che utilizza le acque dei torrenti Grand Eyvia e Nomenon con presa a quota 1300 m s.l.m., e Savara con presa a quota 1289 m s.l.m. Il suo bacino imbrifero è pari a 361,92 km 2, ed ha una producibilità media annua di 140 GWh . L’impianto ha una portata massima derivabile pari a 7,00 m 3/s, è alimentato da due opere di presa principali: la presa “Fenille” (1289m slm) sul torrente Savara nel comune di Valsavaranche, e la presa La Nouva sul torrente Grand’Eyvia (1298m slm) nel comune di Aymavilles. Inoltre è presente una presa sussidiaria sul torrente Nomenon (affluente del t. Grand’Eyvia) con immissione nel canale derivatore ramo La Nouva. Dalle prese principali dipartono i due canali derivatori a pelo libero che con sviluppo in parte a mezza costa, in parte in galleria conducono alla vasca di carico in località Poignon nel comune di Aymavilles. Il canale derivatore ramo Grand Eyvia, costruito nel 1918, con successive variazioni di tracciato non sostanziali, si sviluppa per un lunghezza totale di 8100 m, di cui in galleria 5637 e 2463 m in trincea coperta. Partendo dall’opera di presa di “ La Nouva” il canale da quota 1296.56 m slm. raggiunge il canale collettore alla quota 1265,34 m slm con una pendenza media del 3,85‰. L’intero sviluppo del tracciato è nel territorio del comune di Aymavilles. Il canale derivatore ramo Savar, si sviluppa tra i comuni di Valasavarenche e Introd per un totale di 4155 m, di cui in galleria 2176 e 1979 m in trincea coperta. Partendo dall’opera di presa di “Fenille” il canale da quota 1285.02 m slm. raggiunge il canale collettore alla quota 1265,34 m slm con una pendenza media del 4.74‰. Il successivo canale collettore si sviluppa tra i comuni di Introd e Villeneuve per una lunghezza totale di 3094 m, di cui in galleria 1502 e 1592 m in trincea coperta. Dalla congiunzione dei due rami della derivazione, il canale da quota 1265,34 m slm. raggiunge la galleria serbatoio alla quota 1256.76 m slm con una pendenza media del 2.77‰ . La galleria serbatoio ha uno sviluppo di 195 m fino alla vasca di carico. Il complesso attualmente adibito a vasca di carico si trova in località Poignon, a quota 1251 m s.l.m. e si articola in tre corpi principali: la vasca di carico vera e propria, il locale di manovra paratoie, che sorge sopra le celle di carico, e il locale valvole a farfalla, a valle del muro di ritenuta della vasca. L’opera risale probabilmente all’epoca di costruzione dell’impianto, negli anni ’20, anche se, nel tempo, ha subito alcune modifiche di difficile datazione, che hanno riguardato il canale d’immissione dell’acqua nella vasca e lo scarico delle celle. Dalla vasca di carico si distaccano due condotte forzate di diametro interno variabile tra 0,8 m e 1 m e spessore compreso tra 5 mm e 27 mm, che ridiscendono il versante destro orografico della Dora Baltea per circa 1216 m fino al fabbricato adibito a centrale, che sorge in località Chavonne, nel comune di Villeneuve, a quota 675 m s.l.m.. La situazione attuale è il frutto di progressive modifiche che si sono succedute nel tempo. Negli anni ’20, all’epoca della costruzione, l’impianto comprendeva un’unica condotta, che correva parallela a quelle attuali, sul lato est, per 463,70 m, per poi dividersi in due tubazioni di diametro minore che, a loro volta, dopo un tratto pari a 226,20 m, si biforcavano. Al collettore giungevano, quindi, quattro condotte. In un secondo momento, attorno agli anni ’40, furono installate le condotte forzate attualmente in servizio a fianco di quella originaria, nell’ambito di un primo progetto di rinnovamento che comportò anche l’ampliamento della centrale sul lato ovest. Successivamente la condotta forzata realizzata negli anni ’20 fu dismessa. L’intervento comportò la sola rimozione delle tubature, tagliate a valle della vasca di carico, a monte e a valle di ogni vertice plano- 2 altimetrico e a monte del collettore. Le selle ed i blocchi d’ancoraggio non furono, però, demoliti e sono tuttora visibili a fianco delle condotte in servizio. I vertici di ancoraggio esistenti sono blocchi di cemento monolitici, in cui le tubature risultano inglobate. 2.1.2 MOTIVAZIONI DELLE OPERE IN PROGETTO L’attuale impianto nel prossimo decennio supererà il secolo di esercizio e necessita di importanti interventi manutentivi per continuare la sua regolare attività. Per come fu concepito (al servizio dello stabilimento siderurgico di Aosta e sfruttando le maestranze e le tecniche allora disponibili) subisce in modo rilevante la presenza delle instabilità di versante su cui corrono i suoi circa 6 km di canali a mezza costa ed utilizza solo parzialmente le risorse idrologiche disponibili. Si trova inoltre in una zona ove oggi non vi sono possibilità di alimentare in rete locale separata i carichi elettrici delle utenze invernali. Per tali ragioni anziché ipotizzare una semplice manutenzione straordinaria che allunghi la vita utile dell’impianto si è preferito ipotizzare un suo integrale rifacimento ed ammodernamento. Il progetto si propone di proporre un ottimale utilizzo sostenibile della risorsa idrica per il prossimo secolo. 2.1.3 STATO DI PROGETTO Il progetto di rinnovamento, studiato in maniera da generare il minor impatto ambientale possibile, prevede il riutilizzo del sito della centrale esistente a quota 671 m s.l.m. e l’innalzamento dei due punti di derivazione con la costruzione di nuove opere di captazione. La prima, prevista sul torrente Grand Eyvia a quota 1472 m s.l.m., in comune di Cogne, sarà costituita da una diga a gravità in calcestruzzo interamente sfiorante, che comporterà la formazione a monte di un bacino di compenso di 120.000 m 3. Tale opera fornirà quindi sia la possibilità di modulazione delle portate sia la possibilità di utilizzo dell’impianto per la riaccensione del sistema elettrico nazionale. La seconda opera di presa sarà costruita sul torrente Savara, a quota 1488 m s.l.m., in comune di Valsavarenche, e consisterà in una briglia tracimabile in conglomerato cementizio. La realizzazione di una galleria in pressione di circa 13 Km permetterà di collegare il bacino sul torrente Grand Eyvia con il pozzo piezometrico in località Poignon, mentre una galleria secondaria della lunghezza di circa 6 km, con funzionamento a pelo libero, convoglierà le acque del torrente Savara nel sistema in pressione principale. Il pozzo piezometrico in località Poignon sarà collegato alla centrale tramite una condotta forzata esterna. L’acqua derivata, per una portata massima totale di 15,00 m 3/s su un salto lordo di 798 m, alimenterà due gruppi in grado di generare una potenza efficiente di circa 117 MW con una producibilità media annua di 371 GWh . I comuni interessati dalle opere in progetto, le relative quote e coordinate UTM (secondo la Carta Tecnica Regionale) sono di seguito riportati: Quota Coordinate UTM Comune Località [m slm] Est Nord Presa sul t. Grand Eyvia Cogne Les Fontaines 1.472 370366 5053044 Presa sul t.
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