/ valledell’ Settembre 2018 - n°4 - rivista gratuita magazine valledell’oglio magazine

CASTELLI CALEPIO A tu per tu con Yassine Rachik Intervista al maratoneta bronzo e oro agli Europei

SONCINO So-stare con me, un progetto d’inclusione Giovani disabili in cucina con la cooperativa InChiostro

PALOSCOCHIARI La giornata tipo di un giovane agricoltore L’attività di Alessandro Imberti è una riscoperta delle tradizioni

ORZINUOVI Simone e Liana: la coppia del Sedicesimo Secolo Lui chef, lei maître, sulla Guida Michelin a tempo record

Annalisa Stroppa, mezzosoprano La cantante lirica di Urago photo credit:© Silvia Lelli credit:© photo ha conquistato le platee del mondo

www.valledelloglio.com valledell’oglio / magazine valledell’oglio magazine raccontiamo storie differenti. 06 Alessandro Imberti Yassine Rachik Un giovane clarense riscopre Da Castelli Calepio bronzo il duro lavoro della terra e oro agli Europei di atletica 04 24

Simone e Liana Annalisa Stroppa La coppia Michelin del ristorante La mezzosoprano di Urago che ha conquistato il mondo Sedicesimo Secolo di 22

TRA PASSATO E PRESENTE STORIE D’OGLIO DAI TERRITORI ...E CHI VA Calcio Sarnico Quando l’Oglio era terra Ovidio Pedrali: la rinascita La piazza comunale Serena Nicoli: un’ingegnere 08 di contrabbando 13 grazie alla scrittura 18 intitolata a De Andrè 25 nel sud della Germania STORIE D’OGLIO STORIE D’OGLIO DAI TERRITORI CULTURA E SPETTACOLI Palazzolo Soncino Cividate al Piano Palazzolo Ragazzi da tutto il mondo So-Stare con Me, i disabili La Città del Giovane: i ragazzi A tu per tu con il bradipo 10 per la cura dei monumenti 14 diventano chef 19 si riprendono il paese 26 palazzolese di Resta in Festa STORIE D’OGLIO DAI TERRITORI AMBIENTE CULTURA E SPETTACOLI Chiari Chiari Orzinuovi Rassegna della Microeditoria: Piazza Erbe: il restyling La Fiera Agricola spegne Enrico Giustacchini narra le 11 intervista a Daniela Mena 16 passa dalla cultura 20 70 candeline 27 vicende del giudice Albertano STORIE D’OGLIO DAI TERRITORI AMICI ANIMALI SPORT Torre Pallavicina Palazzolo Chiari Il nuovo ristorante Al via la tradizionale festa Vivere con gli animali: Alberto Pozzi: il recordman 12 del Parco Oglio Nord 17 medievale di Mura 21 un regolamento ad hoc 29 del Passo Gavia in bici

AGENDA Tutti i principali eventi del territorio nel mese 30 di settembre

2 la redazione / valledell’oglio magazine

Luca Bordoni. Direttore responsabile

Giornalista pubblicista, classe 1986, nato a Palazzolo sull’Oglio dove risiede da sempre. Laureato magistrale alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, lavora come corrispondente per un importante quotidiano locale. Appassionato di cinema, di storia, lingue straniere e geopolitica.

Aliuscia Delbarba. Coordinatrice editoriale

Giornalista pubblicista, classe 1982. Laureata magistrale in Scienze dello Spettacolo e della Comunicazione Multimediale alla Statale di Milano, è diplomata in Regia e Sceneggiatura alla Scuola di Cinema, Tv e Nuovi Media di Milano. Tra le sue attività: ufficio stampa, redattrice e autrice per blog e tv.

Michele Barbaro. Collaboratore

Giornalista freelance. Laureato in filosofia, collabora con quotidiani e riviste per reportage dal carattere sociale e culturale. Appassionato di viaggi, ha vissuto all’estero lavorando come corrispondente. Tornato a , segue in maniera attenta le sorti della sua terra. Dirige il magazine online www.callmeishmael.net editoriale Stefania Buscaglia. Collaboratrice Per gli amici “la Busky” è una delle firme di punta del Storie di rinascite e successi lungo le sponde del fiume magazine di cucina di Lorenzo Vinci (ex magazine de Il Giornale). Con il suo sito web MangiareDaDio.it è una delle food storyteller più seguite in Italia: nella sua è chi dice che, in re- aver conseguito nel 2015 la cit- carriera ha intervistato i più influenti e noti Chef italiani: altà, durante l’anno tadinanza italiana, ha vinto la me- da Gualtiero Marchesi ad Antonino Cannavacciuolo. ci siano due Capo- daglia di bronzo nella maratona ai Gianluca Collaboratore danno: quello clas- recenti Europei di Berlino. Suardi. C sico tra il 31 dicem- Giornalista pubblicista, 31 anni di Palazzolo sull’Oglio. Laureato in Comunicazione di Massa e Nuovi Media bre e l’1 gennaio e O ancora il racconto della vita all’Università di Bergamo. Per anni ha scritto della Franciacorta e della Valle dell’Oglio per un settimanale quello estivo dell’1 settembre. quotidiana di un giovane agricol- della provincia di Brescia. Appassionato di cinema, Già, perché settembre porta con tore: una persona che ha lasciato ciclismo e fotografia. sé quella sensazione di riparten- tutto per ritornare alle origini e Valentina Gandossi. Collaboratrice za, mista al desiderio di cambia- alla terra. Per non parlare di chi, mento e buoni propositi che si non facendosi abbattere neppu- Nata a Brescia nel 1986, cresciuta a , con la consapevolezza di aver sbagliato decade ed essersi accompagnano ai (nuovi) inizi. re da un gravissimo incidente, ha persa i Pink Floyd a Venezia. Diplomata in un istituto turistico, ora vive a Sarnico. Scrive da sempre, spesso Ecco allora che questo nuovo nu- saputo reinventare la sua vita. Ma di arte e amici artisti. Ha collaborato per anni con un mero di Valle dell’Oglio vuole cele- non è tutto. C’è anche ovviamen- giornale locale bresciano. brare questo secondo Capodan- te spazio per i tanti festival esti- Simone Rocchi. Collaboratore no con tante storie di (ri)nascite vi che hanno animato gli ultimi Laureato in Economia Aziendale all’Università di Annalisa Stroppa e successi. mesi sulle sponde del fiume, gli Bergamo, scrive per passione e collabora con alcune La mezzosoprano di Urago che ha conquistato il mondo approfondimenti storici (incredi- riviste della provincia di Bergamo. Appassionato di sport e storie strane, con il collettivo di scrittori Gli La copertina è dedicata ad Anna- bile la vicenda del contrabbando Imbrattatori ha scritto la raccolta di racconti Lo Scirocco Dura Solo Tre Giorni. lisa Stroppa, mezzosoprano che da una riva all’altra dell’Oglio tra è partita da Urago d’Oglio e ora Medioevo ed Età Moderna) e tan- Luca Volpi. Collaboratore ha conquistato le platee mon- te chiacchiere a tu per tu con chi 25 anni, nato a Calcinate, vive a Capriolo. Laureato diali. Un’altra storia straordina- anima il nostro territorio di bel- in Filosofia a Milano e studente senza speranza di Comunicazione a Bergamo. Corrispondente per giornale ria è quella di Yassine Rachik: il lezza e cultura. locale, aiuto-bibliotecario, scrive per i blog Oltreuomo e 25enne che è arrivato a Castelli Buona lettura! ArtSpecialDay, mescolando cultura e riflessioni ignoranti sulla vita. Per tutto il resto, calcetto e Dylan Dog. Calepio nel 2004 e che ora, dopo Luca Bordoni Marina Cadei. Collaboratrice Direttore Responsabile Nata a Palazzolo, dopo la laurea in lingue e letterature straniere si trasferisce a Londra dove si dedica all’insegnamento. Lo studio delle scienze e della psicologia unitamente alla passione per la scrittura, il cinema e la musica riempiono le sue giornate spese tra valledell’oglio l’Italia, il Regno Unito e gli USA. magazine Roberto Premoli. Editore MENSILE DI INFORMAZIONE LOCALE - copia gratuita Di Palosco, 37 anni, ha lavorato per anni come Anno I, n. 4 - Settembre 2018 corrispondente per un importante giornale locale Aut. Trib. di Brescia n. 04/2018 del 12 febbraio 2018. bergamasco. Nel 2009 fonda l’agenzia di comunicazione Direttore responsabile: Luca Bordoni. BFIX a Palazzolo sull’Oglio, specializzata in editoria, webmarketing e gestione dei social. Appassionato di Stampa: La Nuova Stampa Srl - Provaglio d’Iseo classic rock, arte, enogastronomia e storia locale. Redazione e Pubblicità: BFIX Agenzia di Comunicazione via Carvasaglio 4, Palazzolo s/0 (Bs). mail: [email protected] - tel. 030/8083390 Con il contributo dello storico Fabrizio Costantini 03 di Calcio per la rubrica Tra Passato e Presente. valledell’oglio / primopiano chiari magazine

Ritornare alla terra per trovare se stessi Alessandro Imberti ha lasciato tutto e ha riscoperto il valore del passato

Michele Barbaro. tre si china sulle zucchine mature -. Però ad dietro, recuperare il valore della tradizione, La storia di Alessandro Imberti è quella del- un certo punto ho detto basta. Mio nonno del rapporto diretto tra coltivatore e con- la vita di un contadino, moderno: quella di sin da piccolo mi portava con lui nei campi sumatore». giovane ragazzo bresciano, che ha deciso ed io ho sempre guardato con ammirazio- di lasciar tutto per tornare a coltivare la ne questo mondo, fatto di natura, lavoro e Alessandro, infatti, accanto ai suoi campi, terra. Una scelta controcorrente, un ritor- passione». ha allestito una piccola rivendita diretta, no alle origini, alla tradizione antica della dove mette in mostra, nelle belle cassette sua famiglia e del territorio dove è nato e Tre anni fa (era il 2015) la scelta definitiva. di legno, il frutto del suo lavoro. Pomodori cresciuto. Dopo essersi licenziato, lasciando un con- dorati, zucchine, peperoni, cipolle, piselli. tratto sicuro, Alessandro ha deciso di aprire Qui ogni giorno vengono a trovarlo i suoi Chiari, via Cattarello. Alle porte della città, la sua azienda agricola. clienti per comprare quello che la terra gli tra campi, canali e stormi di rondini, si tro- «Ho cominciato riprendendo a coltivare i ha gentilmente offerto. «I sacrifici sono va l’azienda agricola di questo ragazzo: 30 campi di mio nonno, qui a Chiari. L’inizio è molti, però quando la gente torna felice, anni, occhi azzurri e mani segnate dal lavo- stato difficile, ma avevo ben chiaro in men- quando mi dice che ha finalmente ritrovato ro. Perchè Alessandro aveva 26 anni quan- te cosa volevo fare: lavorare la terra e offri- il gusto perduto dei nostri ortaggi io sono do ha deciso di lasciare tutto per tornare a re prodotti buoni e genuini, frutto del mio felice. Tutto il duro lavoro viene ripagato». fare il contadino, negli stessi campi coltivati impegno e della mia passione». Ma cosa vuol dire fare il contadino oggi? a suo tempo dal nonno, Narcisio. Nasce così questa avventura tra i campi: Alessandro cambia espressione: «È difficile. «Di giovani a fare questo mestiere siamo Non per il lavoro in sé, ma per l’enorme bu- La scelta sempre meno, però io non mi sono mai rocrazia che c’è dietro. Capitano giorni nei «Prima facevo il giardiniere e prima ancora dato per vinto. Sapevo bene cosa dovevo quali passo più tempo a compilare fogli che l’elettricista - ci racconta Alessandro, men- fare. La mia filosofia è semplice: tornare in- nel campo a curare i miei prodotti».

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Una giornata nei campi Ciò nonostante nel tempo l’azienda di Ales- fronte ancora bagnata dal sudore, poi si La giornata di Alessandro comincia quando sandro è cresciuta. Dopo il campo del non- guarda attorno, ed infine risponde: «Dob- il sole ancora non è sorto e termina quando no, ne ha aggiunti altri. «Fortunatamente il biamo tornare indietro, è l’unico modo per è tramontato da un pezzo. «Generalmen- lavoro c’è, quindi ho deciso di ingrandire un riprenderci il futuro. Credo che i giovani te lavoro dalle 5.30 di mattino fino alle 9 pò la mia attività». Questo però vuol dire debbano restare nella loro terra, coltivarla, di sera. D’inverno un pò di meno, dalle 7 più impegno e più sacrifici. ricostruire quei legami profondi che stan- alle 18». Sembrerebbero orari impensabili, no sparendo. Solo così possiamo difendere eppure Alessandro affronta le sue giornate Chinato sulle ginocchia, sotto il solleone di quello che ci appartiene. Io sono convinto con serenità: «Certo, non è facile, però sta- agosto, Alessandro ci mostra cosa voglia che la salute della nostra società passi da re in mezzo alla natura, lavorare nel silenzio dire fare il contadino: «La terra è bassa, ri- relazioni vere, autentiche. Per farlo serve mi dà un senso di pace che altrove non ho pete sempre mio nonno. Non importa che impegno: però è l’unico modo che abbiamo mai trovato». ci sia caldo torrido o freddo pungente: la per garantirci un futuro». Alessandro crede terra esige attenzioni ed io devo dargliele». in quello che dice e d’altronde non sareb- Il ragazzo si occupa di tutto. La prima cosa Anche le vacanze sono un lusso. Alessan- be possibile sostenere lo sforzo che deve da fare è controllare che i suoi campi stiano dro ha passato due giorni in montagna e sostenere ogni giorno se non avesse ben bene. All’alba il trentenne fa il giro dei filari. adesso per un pò non ci pensa ad allonta- chiaro il fine ultimo del suo lavoro. Ripara gli steccati, cura i germogli, strappa narsi dai campi. le erbacce. Poi arriva il momento del lavoro Dopo averci dedicato del tempo, però i suoi vero e proprio. Si ara la terra, si semina, si LA TERRA campi lo richiamano al lavoro. È il momen- irriga, ed infine si raccoglie. ESIGE“ ATTENZIONI to di cogliere gli ultimi pomodori di stagio- Bisogna pensare a tutto. Fare i conti con ne. Lo accompagniamo fino ai filari. Prima il tempo e le stagioni. «La cosa più dura ED IO di salutarlo ci ferma e con un entusiasmo è lavorare d’inverno, quando fa freddo», DEVO DARGLIELE nuovo ci mostra qualcosa: «Guardate que- dice sorridendo Alessandro. Affrontare an- sti pomodorini gialli. Questa specie è una che gli imprevisti, i temporali, le gelate, la «Torniamo indietro per riprenderci il” futu- delle prime coltivate in assoluto dagli uo- grandine, che in un attimo può cancellare il ro» mini. Sono bellissimi, brillano come l’oro». lavoro di un anno. «Le stagioni stanno cam- Seduti sul recinto dell’azienda agricola, di Dopo averne colto uno maturo, ce lo offre. biando radicalmente, il tempo non è più fronte ai suoi campi, chiediamo ad Ales- «Assaggiatelo - ci dice salutandoci - forse quello di una volta. Ora si passa dal fred- sandro di spiegarci il senso profondo del- solo così potrete comprendere il senso pro- do al caldo torrido. È sempre più difficile». la sua scelta. Lui ci guarda con serietà, la fondo del mio lavoro».

05 valledell’oglio / l’intervista urago d’oglio magazine photo credit:© Silvia Lelli credit:© photo

L’usignolo di Urago canta per il mondo Dall’esordio col Maestro Muti, la straordinaria carriera di Annalisa Stroppa

Michele Barbaro. te ed ambite in tutto il mondo. Tra i suoi impegni più recenti si Vivere d’arte: dalle vie d’Urago ai palcoscenici dei teatri più presti- ricordano Adalgisa nella Norma al Teatro Carlo Felice di Genova, giosi del mondo. Rosina ne Il Barbiere di Siviglia alla Semperoper Dresden, Gio- È l’incredibile storia di Annalisa Stroppa, mezzosoprano ura- vanna Seymour in Anna Bolena al Teatro Filarmonico di ghese, diventata negli ultimi anni una delle cantanti liriche Verona, Dorabella in Così fan tutte al Regio di Torino e più apprezzate nell’intero panorama internazionale: è una splendida Carmen nell’omonima opera al Teatro tornata a casa per un giorno, prima di ripartire per la Pérez Galdós di Las Palmas e al Bregenzer Festspie- Spagna, dopo essere stata nuovamente tra i prota- le. Applaudita da critica e pubblico di tutto il mondo, gonisti dell’apertura della stagione 2017/2018 del una voce magistrale ed una presenza scenica che la Teatro alla Scala di Milano in Andrea Chenier nel accosta, per leggerezza ed eleganza alle ruolo di Bersi con la direzione di Riccardo leggende di quest’arte, Annalisa è una Chailly e la regia di Mario Martone. «È stella splendente. Eppure quando un peccato potermi fermare così poco parla di casa, continua a conservare a casa - ci racconta la cantante - Ma un affetto e un’umiltà sorprendente. devo ripartire subito per la Spagna. Le valigie cominciano a starmi antipatiche, Percorre le vie d’Urago d’Oglio con lo però sono molto felice e soprattutto molto stesso entusiasmo con il quale calca i fortunata». palcoscenici più prestigiosi del mondo. Ed in effetti alla sua terra resta legatis- Annalisa Stroppa è raggiante: sarà per sima. «Ho uno splendido rapporto con la aver ritrovato dopo mesi l’aria di casa, ad mia terra. Sono stati i miei nonni materni Urago, o forse perché ama intensamente a farmi conoscere la musica e nonostante quello che fa, ovvero l’Opera. E l’Opera nessuno fosse musicista, ascoltavano con evidentemente ama lei: «Fortunatamente grande attenzione ed amore Pavarotti, Do- ho l’agenda piena fino al 2020, ma chissà mingo, Carreras e Mario del Monaco - rive- dove sarò tra un paio d’anni», dice scherzan- la l’artista -. Così ho scoperto le arie d’opera, do l’artista, con la spensieratezza di chi guar- quasi per gioco, imitando questi grandi tenori. da al domani come ad una perenne opportunità. Quando non avevo ancora dieci anni durante Nel corso degli ultimi anni la sua carriera si è illu- le feste di famiglia intrattenevo tutti cantando minata, rendendola une delle artiste più apprezza- Nessun dorma, ‘O sole mio, Parlami d’amore Ma-

06 urago d’oglio l’intervista / valledell’oglio magazine

Due Figaro di Mercadante con la direzione di Muti e la regia di Emilio Sagi. La prima è andata in scena alla Haus für Mozart di Salisburgo e poi lo spettacolo è stato ripre- so al Teatro Alighieri di Ravenna, al Teatro Real di Madrid e al Colon di Buenos Aires. Ovviamente ero molto emozionata perché sapevo che quel momento avrebbe potuto cambiare la mia vita. Mi presentavo al mon- do da perfetta sconosciuta - ricorda anco- ra Annalisa -. Devo dire grazie al Maestro Muti perché mi ha dato modo di imparare e crescere moltissimo. Malgrado fossi tesis- sima, mi rassicurava l’estrema cura e preci- sione con cui il Maestro ci aveva preparati durante il periodo di prove. Ricordo come al termine della prima recita la felicità, la soddisfazione erano immense!».

Da lì la carriera di Annalisa non si è più fer- mata. Il suo talento cristallino si è imposto al mondo. E nonostante oggi corra da un teatro all’altro del globo, Urago per lei rima- ne sempre un posto particolare. Perché è lei stessa a spiegare come possa nascere una stella anche in provincia, come si possa coltivare il talento anche lontano dai salotti prestigiosi, ma al calore di un fo- colare domestico scaldato dal fuoco dell’a- more: «Bisogna crederci fortemente e non lasciarsi mai abbattere, perché prima o poi l’occasione giusta arriva. Bisogna sempre rincorrere e lottare per la propria felicità. Io ho avuto la fortuna di essere sempre stata sostenuta dal mio paese e dalla mia fami- glia nel mio incredibile viaggio». E se le si chiede quale sia il ricordo al quale riù. Sono sempre stata molto estroversa e e amo, e quando è così gli sforzi non hanno tiene di più, la risposta accompagnata da quando cantavo stavo bene ed ero felice». lo stesso peso!». uno splendido sorriso non tarda ad arrivare: È nata così, sulle sponde del lento Oglio, Il cuore è grande e se non avesse trovato «La prima volta che ho visto i miei genitori la passione e il desiderio di cantare. «A 8 il suo destino nel bel canto avrebbe inse- seduti in platea ad ascoltarmi. A Roma. È anni ho avuto la fortuna di avere ben chiaro gnato. La sua tesi di laurea l’ha fatta stando stato emozionante averli lì con me a condi- cosa avrei voluto fare nella vita: cantare». accanto ai bambini e le madri detenute di videre la mia gioia, perché è una conquista San Vittore. Però per Annalisa l’arte aveva che abbiamo fatto insieme». Sin da subito i suoi parenti compresero che altri piani: «La mia famiglia ha creduto in la natura era stata generosa con lei e che le me - tiene a precisare Annalisa - mi ha in- aveva donato una voce speciale. Annalisa coraggiata e mi ha sempre sostenuto: sono comincia così a studiare la musica, prima in stata molto fortunata ed è anche grazie alla provincia e poi al conservatorio Luca Ma- loro fiducia che ho potuto affrontare con renzio di Brescia. Nel frattempo si diploma determinazione questo cammino». al Liceo Socio-psico-pedagogico e prende una laurea in Scienze dell’Educazione. «A Dopo i primi risultati nei concorsi di canto e pensarci ora non so come facevo - ricorda i primi piccoli ruoli nei teatri, a concederle la Annalisa - Mi svegliavo alle cinque di matti- prima grande occasione arriva niente meno na per prendere il bus per andare a Brescia. che il maestro Riccardo Muti, su uno dei Studiavo al , poi finita la scuola palcoscenici lirici più importanti del mon- correvo in conservatorio, fino a sera. Però do. «Il mio primo ruolo da protagonista a non mi è mai pesato. Facevo ciò che amavo livello internazionale è stato Cherubino nei

07 valledell’oglio / tra passato e presente calcio/urago magazine

Quando l’Oglio era terra di scorrerie Confini di altri tempi: il contrabbando tra le sponde del fiume

Fabrizio Costantini. ancora presente l’immagine dell’antico eol - spesso si incappasse in questo crimine in Di confini - reali o fittizi - è pieno il mondo. ne della Serenissima: altrove, sulla sponda passato. Forse una delle citazioni più em- Esistono barriere di ogni tipo: geografiche, destra del fiume, si intravedono invece i blematiche ce la fornisce Tommaso Garzo- legislative, linguistiche, religiose, economi- resti deibiscioni viscontei-sforzeschi (sono ni, un pensatore ravennate che nel 1585 che. L’elenco potrebbe continuare a lungo. affrescati, per esempio, in una delle torri compilò un «dizionario» delle professioni Un fatto, però, è sempre stato evidente: della rocca di Soncino). della sua epoca. nessuna di queste barriere si è mai rivelata Il contrabbandiere, scriveva: «Urta nella invalicabile. La divisione politica tra Milano e Venezia forca quando manco vi pensa». Evidente- non era però linguistica, ma più che altro mente, essere puniti e giustiziati per que- L’Oglio ha rappresentato per secoli, forse economica. Incuranti delle norme e dei dazi sto reato era fin troppo frequente. millenni, una frontiera. Già in età preroma- che gli Sforza e la Serenissima volevano esi- na il fiume segnava grossomodo il limite tra gere, si erano sviluppati sull’Oglio continui Commerciare nei secoli passati non era le tribù insubri e quelle cenomani; nel tardo traffici di contrabbando, che testimoniano affatto semplice: si poteva viaggiare solo Medioevo - e lo fece fino al 1797 - comin- come le zone a ridosso del fiume fossero di giorno, si dovevano percorrere strade ciò a dividere ciò che rimaneva dello Stato interconnesse tra loro. Tutto il territorio di stabilite dallo Stato e i generi più disparati sforzesco dalla Repubblica di Venezia. A frontiera era percorso da bande di bravi e erano soggetti a controlli molto pressanti. dimostrarlo rimangono tutt’oggi i numerosi criminali, a volte anche di decine di indivi- Inoltre, a ogni punto di passaggio - ponte, castelli che ricoprono il territorio bergama- dui, armate e pronte a tutto pur di portare a porto o mura cittadine - bisognava pagare sco, bresciano e cremonese. Così in alcu- termine i loro loschi obiettivi. una tassa. ni paesi del Bresciano e del Bergamasco - come sul palazzo comunale di Romano È difficile, in effetti, per chi vive nel mon- È nota la scena di Roberto Benigni e Mas- e all’ingresso del castello di Palazzolo - è do del libero commercio capire quanto simo Trosi in Non ci resta che piangere: il «Chi

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visita il nostro store online: www.errekappa.net e il nostro blog: www.rendilopossibile.it 08 calcio/urago tra passatostorie e presente d’oglio / valledell’oglio magazine siete, quanti siete, cosa portate, un fiorino!» nel XVIII secolo, invece, fu gestito in gran giocò Sarnico sul lago d’Iseo. era una pratica molto diffusa. La quantità e parte da monache afferenti almonastero di la minuziosità delle leggi che andavano a Santa Giulia di Brescia. Chiari, invece, fu al centro di alcuni com- regolare come, cosa e quando commerciare merci clandestini di sale diretti da Venezia generava artificialmente un gran numero di allo Stato di Milano: la Serenissima, infatti, reati. Tanto che nell’Ottocento non si tro- controllava le saline in quasi tutto il Medi- vò altra soluzione che abrogare la maggior terraneo - da Ibiza a Trapani, passando per parte delle leggi che pretendevano di con- la costa istriana - e molte comunità milane- trollare gli scambi. si andavano volentieri ad approvvigionarsi sul territorio bresciano, dove il sale costava L’attività di contrabbando si addensava nel- spesso qualche lira in meno. le zone di confine non tanto, o non solo, perché qui si dovevano pagare i dazi, ma Il problema più grande - per molti versi ri- perché era facile per i criminali passare da scontrabile ancora oggi - nel contrastare uno Stato all’altro: evitavano così di farsi l’evasione fiscale era la giustificazione che inseguire dalle «forze dell’ordine» o dai mi- questo crimine trovava nella popolazione. litari in terra straniera. Ma il contrabbando Antichi confini Aggirare il pagamento di qualche tassa non non era portato avanti solo da spregiudi- Un cartello tra Soncino e Orzinuovi che era considerato poi così grave. cati criminali. Infatti, ai contrabbandieri indica il luogo dell’antico confine di Stato A volte gli arresti, anzi, portavano a vere e occasionali e inconsapevoli si affiancava tra Milano e Venezia. proprie insurrezioni. Basti ricordare cosa l’operato di nobili e religiosi, che grazie ai avvenne a Calcio nel 1757, quando alcu- loro privilegi e alle loro immunità spesso la Alcune volte era la geografia a dettare la ne donne di ritorno da Urago con sale di scampavano liscia, anche se venivano sco- direzione dei traffici. Romano di Lombar- contrabbando furono arrestate dalla polizia perti. dia, posta ai confini dell’allora provincia milanese. Nelle ore seguenti, di tutta rispo- bergamasca, aveva un ruolo fondamentale sta, una folla inferocita le liberò e i dazieri Così fu per la casata Martinengo di Urago nell’incanalare il frumento e il mais - rigoro- ritrovarono una forca conficcata nella porta d’Oglio, al centro di passaggi di granaglie, samente di contrabbando - dal fertile cre- di legno del loro casello. tabacco e sale da e per la Repubblica di monese all’area prealpina di Bergamo, dove Venezia almeno fino al Seicento. Il traffico non potevano essere coltivati. Un compito Probabilmente quei doganieri, prima di illecito di grano e altri generi a simile, ma quantitativamente minore, lo operare altri fermi, ci pensarono a lungo.

Il Leone della Serenissima

La facciata del palazzo comunale di Romano di Lombardia con il leone di San Marco.

Un leone simile è visibile anche sulla facciata dell’ingresso del castello di Palazzolo sull’Oglio.

09 valledell’oglio / storie d’oglio palazzolo magazine

Tutto il mondo fa tappa a Palazzolo Per il sesto anno consecutivo il Workcamp fa il pieno di giovani

Luca Bordoni. camminamenti sotterranei: uno dei punti ne Pensionati che hanno offerto pasti ai Nove ragazzi stranieri, altrettanti giovani più suggestivi del centro storico palazzole- ragazzi, ringraziandoli per il lavoro svolto. palazzolesi e la supervisione di un’impor- se. Inoltre, sono stati ripristinati i sentieri Condivisione, solidarietà, senso civico, tante associazione di volontariato. Sono un tempo usati per i lavatoi nell’antica ripa scambio culturale: sono i punti di riferi- stati questi gli ingredienti principali del fluviale della Villa Küpfer e ora fruibili per mento di un’altra estate indimenticabile». Workcamp internazionale che si è svolto godere del sottobosco. a luglio, per la sesta estate consecutiva, a Il progetto, che a Palazzolo è stato coordi- Palazzolo. A raccontare le emozioni e i risultati di nato dal presidente della sezione locale di Promosso nel 2013 dall’Amministrazione questo campo di lavoro estivo è stato di- Ekoclub Bruno Loda con il vicepresidente comunale e ora interamente organizzato rettamente il camp leader, il 25enne palaz- nazionale Roberto Bruno Lancini, si sta per dall’associazione Ekoclub International, zolese William Morandi. «Per noi è stata espandere: l’Ekoclub nazionale sta infatti il Workcamp ha visto la partecipazione di l’ennesima esperienza indimenticabile: pensando di finanziare anche altri campi di quattro giovani dalla Spagna, due dalla Rus- per le nuove amicizie strette, per la con- lavoro di questo tipo in molte altre zone, a sia, due dalla Serbia e una dall’Olanda. sapevolezza di avere lasciato qualcosa alla partire proprio dal Bresciano. Questa esperienza, che si ripete ogni luglio, comunità palazzolese, per aver fatto Un altro caso in cui il laboratorio di Palazzo- è formativa per tutti, densa di emozioni conoscere la nostra cittadina al mondo lo - ricco da anni di iniziative, idee, progetti quotidiane, oltre che conveniente sia per i - ha spiegato Morandi -. Poi, naturalmen- - sta facendo scuola. giovani stranieri (vitto e alloggio sono ga- te, non si è soltanto lavorato, ma ci sono rantiti in cambio dei lavori di manutenzio- stati numerosi momenti di svago, come la ne), sia per la città di Palazzolo, che in cam- cena in condivisione durante la quale cia- bio dell’ospitalità si ritrova restituiti in sole scun ragazzo ha cucinato un piatto della due settimane luoghi magici del territorio propria Nazione; ma anche visite ad azien- in uno stato decoroso e fruibile. de agricole e cantine vinicole, gite al lago d’Iseo, Brescia e Verona. Molto apprezzata Quest’anno la maggior parte delle attività da tutti i volontari, come ogni anno, è stata si è svolta nel Parco delle Tre Ville e nella la collaborazione con gli Alpini di Palaz- Rocha Magna (il Castello), dove i volontari zolo e San Pancrazio, che hanno ospitato hanno sostituito staccionate in legno, steso il nostro gruppo per alcuni pranzi, offren- nuovo ghiaietto, riportato alla luce i sen- do la loro consueta gioviale disponibilità. tieri dei giardini ottocenteschi e ripulito i Lo stesso vale per Ekoclub e l’associazio-

10 chiari storie d’oglio / valledell’oglio magazine Verso l’edizione 2018 della MicroEditoria Daniela Mena: «La cultura assume le forme della sua epoca»

Marina Cadei. quipe dell’associazione L’Impronta, al suo la MicroEditoria non poteva esimersi dal «Chiamarla piccola editoria non mi piace- Comitato Scientifico alla base dell’organiz- prendere in considerazione la digitalizza- va», probabilmente per quella connotazio- zazione e naturalmente al fedele pubblico zione della parola e del supporto su cui ne riduttiva che l’aggettivo attribuisce al della MicroEditoria innumerevoli ricordi di arriva al pubblico. Per questo tra gli ospiti sostantivo e che la confonde con il vanity incontri con autori e personaggi del nostro di quest’anno si annoverano i giornalisti di- press o editoria a pagamento. Perciò Danie- tempo. Daniela nomina con piacere gran- gitali, che con i loro blog e le loro pagine la Mena, direttrice artistica dell’evento in di scrittori come Dacia Maraini e Andrea online hanno saputo interpretare le esigen- cerca di qualità, ha preferito attingere dal De Carlo, giornalisti come Corrado Augias ze del fruitore contemporaneo». Il collo- greco e chiamarla MicroEditoria. e Toni Capuozzo, il magistrato Gherardo quio con Daniela, fervida lettrice e mamma, Colombo, il critico d’arte Philippe Daverio si conclude con una riflessione sull’amore Era il 2003 quando, fresca di laurea, il padre e il musicista e comico Rocco Tanica che, per la lettura che nei giovani italiani anco- le affidò l’incarico dello sviluppo di questa incerto sull’esibirsi con una performance ra latita. Coinvolgere« i ragazzi chiedendo rassegna editoriale che si sarebbe ispirata musicale, non ha saputo resistere al richia- loro di leggere e giudicare testi alla loro all’esperienza di Belgioioso (vent’anni di mo di un pianoforte che pareva d’intralcio portata può aiutare a chiudere il gap tra let- Festival dell’Editoria e delle Arti) e avrebbe all’allestimento, ma la cui presenza in Villa tura scolastica imposta e lettura per piacere dato un seguito agli eventi che il probabilmente aveva un suo perché nell’or- - conclude -. Ecco perché la MicroEditoria di Orzinuovi aveva deciso di non riproporre dine cosmico delle cose. in passato ha chiesto la collaborazione dei sul suo territorio. Lo sforzo organizzativo di Licei Lorenzo Gigli di e della loro bi- quell’anno venne premiato con l’adesione L’arrivo, il supporto e la sentita partecipa- blioteca interna affinché dei giovani giurati di oltre tremila persone e quaranta tra mi- zione di Alda Merini alla prima edizione scegliessero un testo tra una mezza dozzi- cro e piccoli editori: i primi rappresentano della MicroEditoria rimane senza dubbio il na proposti e si adoperassero per intervi- case editrici che pubblicano meno di dieci più dolce dei ricordi per Daniela Mena che, starne l’autore». titoli l’anno, per i quali spesso prevale la a poco più di due mesi dall’appuntamento Insomma, lettura come divertimento nel passione per la parola scritta più che per il del 2018, è immersa nel contesto delle no- senso latino del termine divertere, ossia fatturato, facendosi spesso anche deposi- vità che verranno proposte in autunno. volgere l’attenzione altrove, in un’altra epo- tari della salvaguardia e della trasmissione «La cultura assume le forme della sua epo- ca, in un altro paese o persino in un mondo della storia locale. ca», spiega. Riprendendo la tesi del socio- fantastico. E per questo e per altri splendidi Da allora questo appuntamento annua- logo canadese Marshall McLuhan secondo incontri con i libri non resta che aspettare le - che si tiene nella splendida cornice di cui il medium rappresenta esso stesso il la prossima MicroEditoria, a novembre di Villa Mazzotti a Chiari - ha regalato all’e- messaggio, Daniela racconta che «anche quest’anno.

11 valledell’oglio / storie d’oglio torre pallavicina magazine

I frutti della terra nei menù di stagione Al Parco Oglio Nord per gustare piatti tipici secondo natura

Luca Volpi. nel 2000, che coinvolse diversi produttori di uno staff: sceglierò dei ragazzi dall’Alber- Dal pescato del lago d’Iseo alla farina della da tutta Italia. Collaborai anche per la ste- ghiero e li addestrerò come ho fatto per campagna cremonese, dalla formaggella di sura del suo libro L’olio e la vera buona cu- anni, ma stavolta col mio tocco personale». latte vaccino alla selvaggina: il Parco Oglio cina». Nord riserva piacevoli sorprese per chi ama Come ogni vero maestro che desideri pas- la natura e il buon cibo. Non solo sapori per Oggi, come detto, Luciano è tornato a casa sare la propria conoscenza. ogni palato, ma un vero patrimonio enoga- e con il Molino di Basso offre piatti che cam- stronomico da valorizzare. biano ogni settimana, ma sempre legati al Un progetto che si sposa a meraviglia con la territorio: dal menù di terra (oche, filosofia di Luciano Lissana, nuovo gestore faraone, conigli, anatre), a quello del ristorante Molino di Basso, a Torre Pal- d’acqua dolce (trote e storioni), lavicina: struttura che fa appunto parte del fino a quello vegeteriano, che per- parco ed è una delle sue attrazioni. metterrà di godere delle colture stagionali dell’orto e delle insalate Ha fatto parecchia strada per tornare nel- che crescono lungo il fiume. Sen- le sue terre e cominciare a giugno questa za contare che, specifica Luciano, avventura, Luciano. Classe 1963, nativo «pasta e pane sono fatti in casa», di Fontanella al Piano, Luciano è un vero come i ravioli ripieni all’aglio nero globetrotter della cucina: vent’anni di con lumache, che realizza tra una esperienza accumulata tra Garda, Toscana, chiacchierata e l’altra di questa in- Roma e Svizzera, lavorando come chef e tervista. come consulente per ristoranti in fase di lancio. «Quello che oggi vediamo fare da Insomma, tutto - anche i dolci - Cannavacciuolo, tanto per intenderci», dice passa dalle sapienti mani di Lucia- lui, svelandosi pioniere involontario dei no. «Ho scelto di stare solo io in moderni show televisivi sulla ristorazione. cucina, almeno per ora», conclude Inoltre, nel suo curriculum può vantare lo chef che al momento si avvale collaborazioni con Luigi Veronelli, filosofo dell’aiuto moglie Chiara, direttrice nonché tra i più illustri giornalisti enoga- di sala, e del figlio Luca, camerie- stronomici a livello nazionale. «Presi parte re 22enne. «Quando il volume di al progetto L’olio secondo Veronelli, avviato lavoro aumenterà, ci sarà bisogno

12 pontoglio storie d’oglio / valledell’oglio magazine «Parto volando, torno planando»

Ovidio Pedrali, la scrittura come rinascita dopo l’incidente

Luca Bordoni. parlava e poi mi chiedeva se mi rendessi che si sono sovrapposte con le necessità Parto volando, torno planando. conto di ciò che era successo. La lesione al emotive e ha trovato una perfetta concilia- Questa è la frase - che è anche il titolo del midollo spinale che ho subito è stata terri- zione. suo primo, intenso libro - tanto ermetica bile e mi sento come un miracolato: sarei quanto densa di significato, con la quale il dovuto rimanere senza l’uso delle gambe e «Durante la riabilitazione ho cominciato a 57enne pontogliese Ovidio Pedrali ha vo- invece con la tenacia durante la riabilitazio- esercitarmi per riprendere l’uso delle mani luto raccontare in un’opera autobiografica i ne e anche un po’ di fortuna ora riesco a e delle dita, che sono ancora un problema suoi difficilissimi ultimi anni. deambulare, pur sempre con l’aiuto di ap- per me - dice Ovidio -. Dato che il miglior Cominciati con unterribile incidente e pro- positi strumenti». modo per farlo era quello di scrivere, ho co- seguiti con una lunga riabilitazione che solo minciato a mettere su carta le mie impres- oggi, a distanza di quasi tre anni, lo vede in Il periodo più difficile è stato probabilmen- sioni, quasi come fossero flussi di coscien- fase di miglioramento. te quello passato nella clinica di Mozzo za, esperienze sensoriali visive o mentali (Bergamo): nove lunghi mesi per riprendere che avevo fatto dall’incidente in poi». Ma partiamo dall’inizio. Proprio da quel a vivere, tra speranze e convinzione di non maledetto 9 dicembre del 2015, quando poter mollare. In questo modo è nato il libro Parto volan- Ovidio - perito chimico dipendente di un’a- do, torno planando, pubblicato in primavera zienda di Chiuduno - prende la sua moto «Ho dovuto accettare questa nuova situa- dalla casa editrice Albatros e presentato per tornare a casa, dove lo aspettano a zione partendo dalla consapevolezza di negli scorsi mesi anche in tv a Roma per cena la moglie e il figlio. Pochi minuti dopo avere resettato la mia esistenza - continua Sky e a Torino per il Salone del Libro. Il si trova a terra con le ambulanze a soccor- il pontogliese -. Ho dovuto cambiare pro- volume è anche disponibile sulle maggiori rerlo. La sua situazione è gravissima. spettiva in tutto ciò che facevo prima. Non rivendite online di libri, ma la tenacia del posso più lavorare, ma posso continuare pontogliese non lo ha fatto certo fermare «Ricordo quei momenti: io a terra con i soc- a vivere per chi mi vuole bene, a leggere i qua: un secondo volume è in fase di pre- corritori a farmi domande e a controllarmi miei amati classici, ad ascoltare buona mu- parazione e verrà pubblicato relativamente - spiega Ovidio -. sica, a spiegare alle persone quanto sia im- presto, ovvero l’anno prossimo. Per un momento sono stato anche coscien- portante non gettare al vento nemmeno un te, ho sentito al telefono mia moglie, ma poi minuto della nostra permanenza sulla Terra. Del resto, come cita Ovidio nel suo libro il nulla. I ricordi successivi sono di diversi È come se mi fosse stata data una seconda - riprendendo il suo amato David Bowie, giorni dopo, quando mi sono risvegliato dal chance: devo onorarla per me stesso, ma fonte di ispirazione - we can be heroes just coma in un letto dell’ospedale di Bergamo. soprattutto per la mia famiglia». for one day. Ricordo il sollievo di mia moglie Lisi che mi Ad un certo punto, le esigenze terapeuti-

13 valledell’oglio / storie d’oglio soncino magazine

Tutti in cucina con «So-stare con me» Un corso di ristorazione per giovani diversamente abili

Valentina Gandossi. gestirsi autonomamente, con le mani in pa- pello mancano ancora tanti utensili: Un percorso dedicato ai ragazzi disabili, nato sta». Infatti, le attività dei ragazzi puntano ecco perché la cooperativa ha lanciato l’anno scorso nel piccolo e coraggioso borgo soprattutto all’inclusione, perciò non sono una raccolta fondi dedicata al progetto. di Soncino: un progetto che ha come scopo mai svolte in solitudine, ma con il supporto principale quello di fornire ad ogni studente di un micro gruppo composto da giovani Per dare una mano basterà cliccare sul sito i mezzi necessari a inseguire i propri sogni. con diverse disabilità; altre invece vengono www.schoolraising.it (fino al 15 settembre, condivise con tutti gli studenti dell’istituto. poi tramite la pagina Facebook InChio- La culla di questa iniziativa è la scuola Infatti, tra le attività della formazio- stro-Socino) e cercare il progetto People for superiore di secondo grado della coo- ne ci saranno laboratori di lingua the people, una cucina per diversabili. perativa InChiostro che si occupa di for- italiana e inglese, matematica, scienze, die- mare ragazzi per la preparazione dei tetica e ovviamente tante ore di cucina. «In tanti ci hanno voluto aiutare: enti privati, pasti e per il servizio in sala e nel bar. l’Avis di Soncino, l’associazione Go, il Rotary Accanto ai corsi ordinari dedicati alla risto- Del resto, proprio la cucina è il secon- e cuochi che hanno partecipato a Master- razione, è nata pian piano l’esigenza di un do focus del progetto, perché in questa chef: tutti per allestire una cucina perfetta percorso che fosse dedicato in toto a gio- scuola è stata allestita un’aula non solo che dovrà essere completa anche di uten- vani disabili, ribattezzato So-stare con me. perfetta per le attività culinarie, ma sili e che necessita di molta energia elet- attrezzata per ragazzi disabili, che duran- trica - hanno concluso dalla cooperativa -. «È fondamentale che ogni alunno intra- te il loro corso si approcciano anche alla Speriamo che in molti ancora vogliano spo- prenda un iter di attività predisposto per i preparazione di pasti per arrivare pian sare il nostro progetto per fare un passo suoi bisogni specifici - hanno spiegato dalla piano ad essere sempre più indipendenti. avanti nel realizzare i loro e i nostri sogni». cooperativa -. Anzi, ogni persona è portata Come si può immaginare, questa clas- a sviluppare e approfondire un percorso e a se ha dei costi molto elevati e all’ap-

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Piazza delle Erbe: il restyling è d’arte Tra cantastorie e poesie, il nuovo salotto della città prende vita

Luca Bordoni. questo il nome dato alla manifestazione, chiusura del 3 agosto è stata affidata all’at- Il salotto della città. È così che è stata bat- ha portato nel centro di Chiari centinaia di tore Luciano Bertoli, voce recitante dello tezzata, in maniera molto affettuosa, la rin- persone attratte dalla caratura di artisti e spettacolo Se potessi mangiare un’idea, in- novata piazza delle Erbe di Chiari. Già, per- performer, che hanno dedicato ciascuna teramente dedicato ad un altro cantautore ché proprio di questo si tratta: uno spazio serata ad un grande della musica. italiano, il milanese Giorgio Gaber. da sempre simbolo del centro storico, ma Infatti, il salotto della città è stato inaugu- I clarensi hanno potuto così godere di un spesso relegato a luogo secondario a causa rato con un omaggio al grande Luigi Tenco, ciclo di eventi di spessore in un luogo rin- dell’estrema vicinanza della centralissima con Edoardo Cerea leader del palco. Ve- novato, progettato comeponte tra la storia piazza Zanardelli, dove si trova il Duomo. nerdì 20 luglio è stata la volta di un mostro e la modernità. Infatti, lanuova piazza delle L’intento dell’Amministrazione comunale, sacro della cultura novecentesca del nostro Erbe è nata da un’opera di riqualificazione su suggerimento della comunità clarense, è Paese, Pier Paolo Pasolini: in quell’occasio- messa in atto nei primi mesi dell’anno, dopo stato quello di restituire piazza delle Erbe ne la voce recitante di Alberto Salvi e la che una ventina di architetti (molti dei quali proprio ai cittadini, creando un’area a mi- fisarmonica di Gino Zambelli hanno tra- giovani) avevano partecipato ad un bando sura d’uomo che potesse essere un polo sportato il pubblico lungo un affascinante per rendere più vivibile questo angolo di culturale all’aria aperta, attrattivo e soprat- viaggio attraverso gliScritti corsari del gran- Chiari. tutto intimo, familiare. Il risultato è stato de scrittore e regista. Unico appuntamento Il progetto vincente, affidato al gruppo Ar- strabiliante: la risposta dei clarensi (e non dedicato alla musica internazionale è stato, chitettura di Firenze, si è basato sull’idea solo) un successo sotto ogni punto di vista. invece, il 27 luglio con il tributo ai Beatles: circolare del carillon e ha previsto una va- E così, per ben quattro venerdì sera (tra il non una banale riproposizione di canzoni lorizzazione molteplice del perimetro circo- 13 luglio ed il 3 agosto) la piazza si è tra- che hanno fatto la storia della musica, ben- lare intorno alla fontana. sformata nel palcoscenico perfetto per sì uno spettacolo sui protagonisti di una eventi culturali di alto livello. Canta-Storie, stagione artistica indimenticabile. Infine, la

16 palazzolo dai territori / valledell’oglio magazine

Il borgo riaccende l’anima medievale La Festa di Mura tra sbandieratori, rievocazioni e musici

Luca Bordoni. Così, nel quartiere vengono ricostruite per danze del periodo storico, attività artigia- Un tuffo nel Medioevo con musica, cibo, qualche giorno le mura e le porte che nel nali, stand di hobbistica e molto altro. bevande, spettacoli teatrali, artigianato, co- medioevo proteggevano il borgo dalle in- Tra le tantissime conferme c’è, però, anche stumi d’epoca ed eventi per tutti i gusti. Si cursioni nemiche: inoltre, vengono aperte una notizia meno piacevole: per la prima preannuncia ancora uno straordinario fine le locande nelle quali si può pagare esclusi- volta, quest’anno la festa non si concluderà settimana quello che si terrà Palazzoloa tra vamente con le palanche, coniate ogni anno con il consueto spettacolo pirotecnico. A venerdì 14 e domenica 16 settembre in oc- con un motivo diverso. Le monete possono confermarlo è stato il presidente del Con- casione della Sagra di San Girolamo. essere acquistate in appositi punti di scam- siglio di San Girolamo, Ugo Marini, il qua- bio nelle locande stesse, che quest’anno le ha spiegato che per motivi legati da un La storia della manifestazione, più nota sono tre: Parisì, Cavalieri (ex Marinai), Catar- lato alle recenti normative e dall’altro alla come Festa di Mura, comincia nel lontano tica (Base). necessità di restare attenti alle spese, l’or- 1936, quando si diede il via ad una rievoca- ganizzazione ha deciso a malincuore di evi- zione del passato medievale del borgo ad Tra i protagonisti della manifestazione vi tare i fuochi d’artificio, pur solo per questa ovest del fiume Oglio. Dopo l’interruzione saranno ancora una volta gli Sbandieratori edizione. In ogni caso, il fascino della sagra nel periodo della Seconda Guerra Mondia- e Musici di Mura, un gruppo che non smet- non sarà intaccato in alcun modo. Anzi, mai le, la festa si è tenuta solo nel 1953 e nel te di affascinare il pubblico con esibizioni come quest’anno sarà fondamentale pren- 1954, prima di essere ripresa, stavolta con dall’alto tasso di difficoltà. Così, partendo dere parte a questa manifestazione, che da continuità, nel 1991. Da quell’anno, ogni dalla sfilata inaugurale dell’Araldo fino agli quasi trent’anni è il fiore all’occhiello dell’e- settembre è l’occasione per ricordare l’u- spettacoli di rievocazione medievale con state palazzolese. nificazione delle due storiche «metà» della trampolieri e fuoco e la consegna della Per i dettagli ed il programma completo città, nonché di riscoprire le antiche tradi- dote alla Nubende, la festa si preannuncia si può consultare il sito Internet ufficiale, zioni del rione. come sempre un successo tra musiche e www.festadimura.it.

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Cultura e poesia per una Paratico nuova Si rinnova il centro storico all’insegna delle Arti

Luca Bordoni. quadrati, la cui realizzazione è stata possi- Lo stesso giorno, all’inaugurazione del par- Una biblioteca con un nuovo meraviglioso bile in seguito all’acquisto e alla demolizio- co è seguita quella della piazza: i parati- giardino a metà tra l’italiano e il nipponico ne dell’ex edificio del Municipio, la cui sede cesi si sono spostati di pochi metri fino a e soprattutto la nuova piazza comunale, ora è appunto collocata stabilmente nella raggiungere la nuova piazza De Andrè, un intitolata ad una figura fondamentale della piazza intitolata a De André. luogo da un lato certamente più funziona- musica e della cultura italiana del Novecen- le alle esigenze amministrative (data la vi- to. L’area verde - che comprende anche ele- cinanza del palazzo comunale) e dall’altro menti architettonici del palazzo originale capace di unire la cultura contemporanea e È stata una giornata particolare e molto (le mura perimetrali) e nuovi arredi naturali la casa di tutti i cittadini. «...e come tutte le apprezzata quella dello scorso 22 luglio, (piante locali, ghia- quando centinaia di paraticesi hanno volu- ie colorate e massi to prendere parte alla doppia inaugurazio- in arenaria) - è stata ne di piazza De Andrè e del nuovo giardino chiamata giardino zen della biblioteca: un momento che rimarrà proprio per i richiami scritto nella storia del paese lacustre sia ai giardini giapponesi, per la manifestazione dedicata al centro con un percorso stu- culturale, sia per la dedica della piazza al diato appositamente cantautore genovese. per i più piccoli. Parte integrante del- Le note e le parole di De Andrè hanno ri- la biblioteca, il giardi- echeggiato durante tutto il pomeriggio, no è stato messo in mentre si celebrava anche la conclusione comunicazione con del consueto Simposio di Scultura, che ha la stessa tramite un portato una decina di artisti a cimentarsi ponte in ferro che proprio con la trasposizione artistica delle collega metaforica- canzoni di Faber. mente i due «luoghi dell’anima». Completa l’area una scultura più belle cose, vivesti solo un giorno come Grazie al progetto di due architetti brescia- dedicata a Emily Dickinson, a cui è intitola- le rose»: questa l’iscrizione sulla targa, per- ni, all’esterno della biblioteca è stato inau- ta la biblioteca stessa, che ricorda la passio- fetta chiosa ad un’iniziativa che ha affasci- gurato un giardino di circa duemila metri ne della poetessa per la botanica. nato molti.

18 cividate dai territori / valledell’oglio magazine

Under 30 in azione: è la Città del Giovane Eventi, musica, feste, ma anche sensibilizzazione e cultura

Simone Rocchi. con il ristorante Castello, per una domenica tre, in questi tre anni sono migliorati molto «Sì, dopo tre anni ci sentiamo un riferimen- sera all’insegna dello sfilatino d’eccellenza. i rapporti con le altre associazioni, tanto to. Adesso anche i meno giovani ci cono- L’eco dell’evento ha ormai varcato i confini da partecipare e promuovere anche eventi scono e si fidano. Facciamo tante cose utili del paese, tanto che la novità dell’ultimo non direttamente nostri». che sono sotto gli occhi di tutti». anno è proprio la partecipazione di tanti Esordisce così Nicola Moioli, presidente de ragazzi dai paesi vicini. Per non parlare del E per il futuro? «L’estate è stato il momento La Città del Giovane di Cividate al Piano: fatto che parte del ricavato è stata destina- più opportuno per studiare i passi da fare realtà che ormai è diventata un punto fer- ta alla scuola materna locale, per l’acquisto in autunno - conclude il presidente -. Stia- mo dell’associazionismo e del protagoni- del materiale scolastico. mo definendo i dettagli di un evento con smo giovanile, in paese ma non solo. Sì, perché c’è divertimento, ma anche tanta l’Avis di Cividate e un progetto che favori- sensibilizzazione su temi importanti come sca il benessere fisico, sempre in collabo- L’idea nasce nel gennaio 2016. «Siamo legalità e disabilità. «Abbiamo organizzato razione con un ragazzo del paese. In più partiti da un gruppo di amici che faceva le un incontro con due imprenditori che han- stiamo valutando le possibilità relative alla prime riunioni in casa. Da 13 soci fondatori no scelto di ribellarsi alla mafia - precisa nuova sede e all’organizzazione di una Color siamo cresciuti: ora siamo un’associazione Stefano, il tesoriere -. Don Ciotti ci ha in- Run». Insomma, le idee non si fermano qui. di Promozione Sociale, con un centinaio di vitato alla Giornata Mondiale della Legalità «Adesso che abbiamo tracciato la via, siamo associati e una ventina di soci attivi». Tutti che si è tenuta a Mantova e siamo i refe- comunque sempre alla ricerca di giovani rigorosamente under 30: «È una scelta: sia- renti diLibera sul territorio. Lo scorso anno, che portino nuove idee ed entusiasmo». mo nati da un gruppo di ragazzi che voleva invece, oltre alla mostra di quadri di artisti smuovere il paese attraverso l’organizza- cividatesi, in occasione del Referendum zione di eventi culturali e ricreativi, per di- Costituzionale abbiamo predisposto un in- mostrare che i giovani possiedono non solo contro con due relatori esperti in materia, energia, ma anche grandi capacità». per permettere a tutti di approfondire le tematiche relative alla riforma». Tra i loro eventi spicca sicuramente il We- Tema, quello della sensibilizzazione, che ekend del Giovane: una tre giorni consolida- emerge anche dal fatto che l’associazione ta di festa con concerti, tornei notturni di trasmette in streaming tutte le sedute del calcetto e beach volley, e cucina tradiziona- Consiglio Comunale. «La collaborazione le a cui (nell’edizione 2018) si sono aggiunte con il Comune è buona. Patrocina molti dei le collaborazioni con la discoteca Costez e nostri eventi - aggiungono i ragazzi -. Inol-

19 valledell’oglio / ambiente orzinuovi magazine Nuova giovinezza all’agricoltura

A Orzinuovi è tempo di Fiera: lo storico evento spegne 70 candeline e rilancia il settore photo credit:© Giovanni Zanotti Giovanni credit:© photo

Michele Barbaro. ra, durante la quale si è sviscerato il tema per questo territorio, così come sottoline- Un compleanno bagnato. Nonostante il del rapporto tra terra e lavoro sia dal punto ato dagli stessi organizzatori: «Quest’anno maltempo abbia caratterizzato il fine setti- di vista spirituale, sia da quello più concre- la Fiera di Orzinuovi compie 70 anni. Sono mana dal 31 agosto al 2 settembre, la Fie- to. Infatti, dai recenti studi Istat si evince i “nostri” 70 anni di successo, di resistenza, ra di Orzinuovi ha festeggiato i suoi primi un aumento del numero degli occupati in di riflessioni e di rinascite. Circa 150.000 settant’anni con un desiderio ben preciso: agricoltura, in particolare degli under 35: sono stati i visitatori della passata edizio- Ritornare alla terra. Infatti, alla grande ker- negli ultimi anni, tantissimi ragazzi hanno ne e ancora migliaia sono arrivati dai paesi, messe regionale, dedicata all’agricoltura e deciso di tornare alla terra impiegando non province e regioni vicine quest’anno», que- all’artigianato quest’anno, in occasione del solo il proprio corpo, ma anche la propria sto nonostante il tempo non sia certo stato prestigioso anniversario al centro è tornato mente e il proprio spirito. I giovani agri- d’aiuto . il valore che di fatto ha reso questo evento coltori hanno saputo reinventare il lavoro uno dei più importanti dell’intera provincia: agricolo, innovando anche le tradizioni più I numeri lo dimostrano. Dopo anni di crisi e la terra. antiche. difficoltà, l’entusiasmo percepito tra le stra- de e durante i numerosi incontri di catego- Gli organizzatori hanno diretto tutti gli sfor- Tra i relatori chiamati a partecipare al gran- ria rispecchia gli sforzi che questo territorio zi in questo senso, partendo proprio dalla de compleanno della fiera attraverso diver- sta infondendo nella sua terra. Lo hanno serata inaugurale, intitolata Ritorno alla ter- si, ma complementari punti di vista, anche il dimostrato a gran voce anche le centinaia cardinale Giovanni Battista Re, il di espositori, piccoli e medi imprenditori presidente Coldiretti Lombardia dell’artigianato e dell’agricoltura locale, che Ettore Prandini, il vicepresidente qui hanno mostrato tutta l’eccellenza e la SlowFood Lombardia Francesco ricchezza di una terra, che se ben coltiva- Amonti, il sindaco di Gualdo – ta può continuare a dare frutti di grande comune marchigiano colpito dal valore. Insomma, ad Orzinuovi la Fiera sta terremoto – Giovanni Zavaglini, tornando a passo spedito ad essere il punto il presidente di Confartigiana- di riferimento di un settore, quello agricolo, to Imprese Brescia e Lombardia che sembra andare incontro ad una secon- Orientale Eugenio Massetti e la da giovinezza. presidente della Fondazione Fi- losofi Lungo l’Oglio Francesca Le fotografie sono del 2017 per rendere giustizia alla festa che quest’anno è stata Nodari. sfortunata con il tempo. Un appuntamento importante

20 chiari amici animali / valledell’oglio magazine Il Comune a fianco degli animali

Chiari vara il primo regolamento ad hoc: una guida per la giusta convivenza con la fauna

Michele Barbaro. animali. Individua nella tutela degli animali cassette dove i volatili possono riposare e Chiari è il primo Comune del territorio uffi- uno strumento finalizzato al rispetto ed alla vieta allo stesso tempo di dare da mangiare cialmente amico degli animali. tolleranza verso tutti gli esseri viventi e in ai piccioni. A provarlo è il Regolamento per la tutela e il particolare verso le specie più deboli». benessere degli animali approvato da poco Il regolamento, che ha un registro voluta- Insomma una perfetta guida per una con- dal Consiglio comunale cittadino: un do- mente informativo da manuale, è pensato vivenza ottimale tra uomo, animali e am- cumento innovativo, che di fatto regola per essere una sorta di guida per permette- biente. Sperando che la popolazione uti- e tutela tutte le forme di vita presenti sul re a tutti i cittadini di conoscere, protegge- lizzi questo importante strumento e non lo suolo clarense. Gli amministratori hanno re e convivere civilmente con i tanti animali lasci a prendere polvere in qualche logoro svolto un gran lavoro per redigere questo che popolano la città: si parte dall’illustrare archivio comunale. compendio, che unisce tutte le norme in le norme che regolano l’attività in materia materia di tutela e protezione animale. di protezione, trasporto, addestramento e Alla redazione di questo documento hanno contro il maltrattamento, passando per le collaborato anche le tante associazioni cit- sezioni dedicate a cani e gatti, fino ad ar- tadine che si occupano della salvaguardia rivare allo studio e alla tutela degli animali degli animali, oltre a diversi esperti veteri- selvatici. nari del territorio. Uno strumento impor- tante che indica e chiarisce una volta per Nel nuovo documento, composto da una tutte quali sono i comportamenti che ogni ventina di pagine, si trovano tutte le infor- cittadino deve mantenere quando di mezzo mazioni necessarie per convivere perfetta- ci sono gli animali, di qualunque specie e mente con la fauna locale. Tante le norme, razza. alcune curiose. Il regolamento si apre con una ferrea pre- Per esempio la cattura di chiocciole sarà sa di posizione etica: «Il Comune di Chiari, consentita solo da ottobre a febbraio, per quale comunità portatrice di elevati valori un massimo di 30 esemplari per persona, di cultura e civiltà, nell’ambito dei principi oppure bisognerà prestare massima atten- e indirizzi fissati dalle Leggi e dal proprio zione ai nidi di rondini, rondoni e balestruc- Statuto riconosce validità etica e morale ci. Inoltre, il Comune auspica la salvaguar- a tutte le forme di pensiero che si richia- dia dei pipistrelli anche attraverso l’utilizzo mano al dovere del rispetto dei diritti degli da parte della popolazione di batbox, le

21 valledell’oglio / enogastronomia orzinuovi magazine

in collaborazione con:

photo credit: Giorgio Manenti Il Sedicesimo Secolo si proietta nel futuro Simone e Liana, Chef e Maître, già sulla Guida Michelin

Stefania Buscaglia. Genini - in un progetto personalissimo, in come la Bassa Bresciana. «Siamo felici!», Qualcuno un tempo disse che «l’unica cer- cui potersi mettere in gioco e portare avan- afferma Simone. «La gestione è incostante tezza di un viaggio è il punto di partenza». ti un’idea di ristorazione differente. Una crescita ed è incoraggiante come poco per Una visione verosimile, nel momento in ristorazione gourmet, in un contesto affa- volta il territorio stia acquisendo consa- cui ci si trova a percorrere i tragitti che scinante e suggestivo risalente al Sedicesi- pevolezza intorno alla cucina di qualità. In conducono a Pudiano, piccola frazione del mo secolo, epoca da cui il ristorante stesso cuor nostro, ci piace riconoscerci come gli comune di Orzinuovi e luogo della Bassa trae il proprio nome. iniziatori di una tendenza che ha stimolato Bresciana in cui si può - da qualche anno a Una bella storia quella di Simone e Liana, recenti aperture di ristoranti con una filo- questa parte - facilmente giungere affidan- inseparabili e affiatati nella vita come nel sofia votata all’eccellenza. Più siamo, me- dosi ai consigli della Guida gastronomica lavoro. Lui ai fuochi, lei maÎtre e sommelier: glio è! Più siamo, più interesse riusciamo a per eccellenza, ovvero la Guida Michelin. raccontano la loro passione attraverso scel- creare intorno alla zona!». te di gusto facilmente riconoscibili sia nello Aperto solo per il servizio serale, il Risto- La Guida Michelin stile del locale - in cui persistono le archi- rante Sedicesimo Secolo di Simone e Liana Infatti, è proprio sfogliando le pagine della tetture e gli elementi originali, che si fon- propone una carta che va oltre la stagio- Rossa che ci si imbatte in un luogo che non dono con dettagli e complementi moderni nalità, rispettando e adeguandosi alla rea- ti aspetti: un ristorante sorto nel 2016 su – sia nei piatti eleganti, puliti e creativi. le offerta del mercato. Pochi piatti (cinque iniziativa di un giovane Chef:Simone Breda portate per ogni corsa) con proposte che che, fatto ritorno a casa dopo le numerose Consapevolezza e gusto non superano mai i 25 euro a piatto e tre esperienze stellari tra Italia e all’estero (al Una bella storia che racconta la gioia e le differenti menù degustazione: i più canoni- fianco di giganti della ristorazione come soddisfazioni di due ragazzi che hanno ri- ci a 50 euro e uno più audace a 70 euro, in Gualtiero Marchesi e Moreno Ceroni), ha schiato tutto, dando forma al proprio so- cui si sceglie di lasciarsi guidare alla cieca, coinvolto la fidanzata di sempre – Liana gno in una zona della provincia non “facile”, dall’estro dello Chef. Piatti in cui non è esa-

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22 orzinuovi enogastronomia / valledell’oglio magazine sperato il concetto di territorio, che viene chiamato in causa solo nel momento in cui l’ingrediente possa esprimere al meglio un valore aggiunto. Perché allo Chef Breda piace sconfinare e concedersi variazioni sul tema, al fine di esaltare al massimo le proprie creazioni.

Raffinatezza e audacia nel piatto Creazioni raffinate e contemporanee, che spingono senza timidezza verso gusti deci- si e perfettamente delineati. Da non perde- re, piatti come la lingua di vitello, lattuga, ponzu e nocciole il risotto al Franciacorta con fondo di capretto e salvia (feticcio dello Chef e specialità assoluta), la sogliola ricoperta con crema di prezzemolo e ser- vita con salsa al lime e bucce di patate e l’ananas con polvere di capperi e crumble di olio al levistico. Insomma, una cucina di gusto che rifiuta la moderna esasperazione dell’approccio cerebrale e che si limita sem- plicemente ad accontentare gola e papille. E che, vi è da crederci, riesce alla perfezione. La prova? Quella che i piatti dello Chef Simone Breda li mangeresti e li rimange- resti senza mai stancarti. Ripercorrendo quei percorsi suggestivi che conducono a Orzinuovi perché – per dirla alla Michelin – l’esperienza che conduce al Sedicesimo Secolo «vale il viaggio».

Stefania Buscaglia è una delle più note foo- dwriter italiane Trovate le sue storie gourmet su mangiaredadio.it

23 valledell’oglio / chi viene... castelli calepio magazine Yassine Rachik e il bronzo agli Europei

Lo sport nel sangue e tanta voglia di vincere per l’Italia

photo credit: © Giancarlo Colombo/Fidal

Luca Bordoni. Yassine, che già si era distinto in numero- anni fa. Da quel momento, ormai italiano È partito dalla Valle dell’Oglio e, grazie a se specialità dell’atletica e in particolare a tutti gli effetti, non ha smesso di credere lavoro sodo e sacrifici giornalieri, è arriva- nei 10.000 metri, ha corso a Berlino la sua nei suoi mezzi, ha creato un’ottima sinergia to alla medaglia di bronzo nella maratona quarta maratona: l’unica raggiunta con una con gli altri componenti della Nazionale ed agli Europei di Atletica di Berlino, condita condizione fisica ottimale dovuta anche ad è stato protagonista di un turbine di emo- dall’Oro a squadre. La storia di Yassine Ra- una minuziosa preparazione con l’allenato- zioni. chik, 25enne italo-marocchino che vive a re Alberto Colli ed il supporto di famiglia e Quintano di Castelli Calepio, è l’emblema di amici, come il fisioterapista di Castelli Cale- «La maratona è una corsa che ti spinge quanto in alto si possa arrivare con la per- pio Michele Caldara. ad andare oltre i limiti che il tuo corpo ti severanza ed una volontà di ferro. impone: dopo il trentesimo chilometro a «Mi piace molto vivere qui, in riva all’O- contare è più la condizione mentale, per- «Sono arrivato in Italia nel 2004 e mi sono glio – ha spiegato Yassine -. Adoro correre ché non bisogna mai perdere attenzione dato subito da fare per costruirmi una vita all’aria aperta e ammirare i luoghi che attra- e concentrazione – ha concluso il 25enne qui: ho studiato al Majorana di Seriate e verso. Da quando sono arrivato in questa -. La soddisfazione di aver portato a casa ho cominciato a correre con la Polisportiva terra ho sempre cercato di dare il massimo due medaglie così importanti è impagabile. Capriolese grazie ad Arrigo Fratus – ci ha e tutti i miei sacrifici sono stati ripagati da Mi vengono in mente tutti i mesi di allena- raccontato Yassine -. Negli anni mi sono poi queste medaglie, che però sono anche un mento in preparazione per questo grande formato a Bergamo, Pavia e Pontoglio, fino indicatore di come mi sto allenando, che obiettivo: Milano, Sant Moritz, il Marocco a giungere nel mio attuale team dell’Atleti- sono sulla via giusta anche per il futuro». durante il Ramadan, la Cina: tra gare e alle- ca Casone Noceto, nel Parmense namento è stato un duro lavoro. Ma l’emo- Le medaglie di Berlino sono state il corona- HO SEMPRE CERCATO zione di tagliare il traguardo per il Bronzo mento di un sogno che è partito da lontano “ DI DARE IL MASSIMO e ricevere l’Oro a squadre è stata indescri- e che è stato coltivato di giorno in giorno, vibile». non senza difficoltà. L’anno scorso, per E TUTTI esempio, ho sofferto di alcune microfrat- Ora, non resta che provarne ancora, di sen- ture alle tibie ed è stato complicato rag- I MIEI SACRIFICI sazioni simili. Del resto, Yassine è un guer- giungere la forma ideale per poter correre SONO STATI RIPAGATI riero e siamo sicuri che non si fermerà di agli Europei». Tuttavia, il suo impegno non certo qui. poteva essere più soddisfacente: 42,195 DA QUESTE MEDAGLIE chilometri di maratona corsi in 2 ore, 12 Yassine ha ricevuto la cittadinanza diretta- minuti e 9 secondi, suo record personale. mente dal Presidente della Repubblica tre”

24 sarnico ...e chi va / valledell’oglio magazine Serena, ingegnere in Baviera

La matematica e i Lego sono stati il suo primo amore

Luca Volpi. Mi chiese di trasferirmi con lui e accettai. cinque, o sei giorni al mese. Una laurea, una manciata di belle speranze Non fu facile. Presi coraggio e mollai un la- Nostalgia? Le prime volte, arrivando e un Paese per vecchi. È la generazione dei voro spiacevole, ma a tempo indetermina- dall’autostrada, non appena vedevo il lago cervelli in fuga. Uno di questi, molto incline to. Data la mia natura secchiona, non ebbi piangevo. La mia famiglia, le mie amiche, il ai numeri, appartiene a Serena Nicoli: in- molti problemi col corso di tedesco. Iniziai profumo del fiume: mi mancava tutto. Mi gegnere civile classe 1987 di Sarnico, che a lavorare a novembre, in un ufficio tecnico manca anche ora, ma ci si abitua. Del resto, cinque anni fa si è costruita un futuro in nella zona di Dusseldorf. nessuna ditta italiana mi offrirebbe le stes- Germania. se condizioni che ho qui. È bello sentirsi È stato difficile per te ambientarti? In quel gratificati per il proprio impegno. La meri- Cosa ti ha spinto a scegliere questo percor- periodo sì. Vivere in un paesino di 500 ani- tocrazia qui esiste ed è pure una spinta a so di studi? Due grandi passioni: i Lego e la me era deprimente. Poi io e Nicola abbiamo migliorarsi. matematica. Da bambina adoravo giocare preso strade diverse e ho deciso di trasfe- «a fare le costruzioni», come dicevamo io rirmi a Monaco. La vita in Baviera mi piace Cosa diresti a tutti quelli in bilico tra resta- e i miei fratelli: mi ricordo interi pomeriggi molto, i bavaresi sono dei festaioli, sempre re e partire? Consiglio vivamente un’espe- uggiosi passati a cimentarmi nelle grandi di buon umore: iniziano a lavorare molto rienza all’estero: di studio, o di lavoro. La opere. Poi la matematica, è stato amore a presto la mattina, ma alle quattro stacca- cosa importante è capire che si può pren- prima vista, ma non ho mai voluto insegna- no, massimo le cinque. Alcune aziende al dere in mano la propria vita e cambiarla, re: io volevo progettare. venerdì pomeriggio sono chiuse. Uscire se la vita che abbiamo non ci soddisfa. Si dall’ufficio alle quattro dà un valore aggiun- può decidere poi di tornare, o di restare. Il tuo primo incontro ravvicinato col mondo to incredibile alla qualità della vita. Ma ci In entrambi i casi, sono esperienze che ci del lavoro? Lavoravo in uno studio di pro- sono delle difficoltà insormontabili per me cambiano, ci arricchiscono e ci rafforzano. gettazione a Milano: ero sottopagata, an- Quali? Per prima cosa, i quindici gradi sot- Sentirsi prima un po’ immigrati, venire un che se lavoravo le mie undici ore al giorno. tozero a gennaio, ma anche il ketchup sulla po’ canzonati per il nostro accento, o per i Insomma, il classico scenario che ha carat- pasta (sì, alcuni lo fanno!) e la totale assen- classici cliché italiani e poi col tempo strin- terizzato un po’ il ramo delle costruzioni za del concetto di aperitivo. (Ride). gere nuovi rapporti fa solo bene. Il mio ra- negli anni dopo la crisi. gazzo, Peter, è austriaco, i miei nuovi amici Di cosa ti occupi adesso? Lavoro come Key sono per il 90 percento tedeschi. Se guardo Come hai preso la decisione di partire? Era Account Manager per una ditta di materiali indietro vedo una lunga strada con molte giugno 2013. Il mio ex compagno Nicola costruttivi, occupandomi della progettazio- difficoltà. aveva trovato lavoro come ingegnere mec- ne per il mercato italiano. Un buon com- La salita è stata dura, ma da qua il panora- canico in Germania, al confine con l’Olanda. promesso che mi dà l’occasione di tornare ma è una favola.

25 valledell’oglio / cultura e spettacoli palazzolo magazine

photo credit:© Elena Pagnoni A tu per tu con il Bradipo palazzolese Resta in Festa: i ragazzi si raccontano attraverso la loro mascotte

Gianluca Suardi. anno eravamo in trenta tra organizzatori e famiglie palazzolesi sono sempre più par- Una quinta edizione di grandissimo succes- volontari, e adesso siamo circa 150. tecipi durante i giorni del festival. Ci sono so - svoltasi dal 12 al 15 luglio nel parco La festa è cresciuta di anno in anno e da un persone di tutte le età che vengono non fluviale sulle rive dell’Oglio - e il desiderio paio di edizioni abbiamo cercato di rendere solo per il concerto, ma anche per la lo- di saperne di più su Resta in Festa. È così più interessante ed eterogenea la proposta cation, per il buon cibo e per l’ambiente che abbiamo deciso di fare qualche doman- musicale, facendo esibire a Palazzolo artisti amichevole e casereccio, e tutto questo fa da a quello che è ormai riconosciuto come sempre più affermati nel panorama nazio- risaltare il lato genuinamente popolare di il capo indiscusso dell’iniziativa: il Bradipo, nale e internazionale, come The Giornalisti, Resta in Festa. l’animale simbolo del festival palazzolese. Giovanni Lindo Ferretti, Max Romeo, Asian Un grande aiuto ad andare avanti ci arri- Una creatura lenta e tranquilla, ma che Dub Foundation e Tre Allegri Ragazzi Morti. va anche dai nostri sponsor locali e dalle ama parlare al plurale: grazie alle menti che Senza pretese e senza porci limiti, siamo Amministrazioni del territorio, che ringra- sono riuscite a far diventare una piccola riusciti a creare qualcosa che ci sta regalan- ziamo sinceramente: senza di loro sarebbe festa un festival di riferimento in tutto il do grandi soddisfazioni e dei solidi legami tutto più difficile. Nord d’Italia, ovvero i circa trenta ragazzi personali: infatti, all’interno del gruppo si dell’associazione di promozione sociale Li- sono venute a creare delle amicizie molto Quali sono i futuri orizzonti di Resta in Fe- nea Catartica. forti, anche tra persone molto diverse tra sta? Il nostro principale obiettivo nel futuro loro, che però lavorano con lo stesso spirito è quello di coinvolgere altre associazioni Come è nata e com’è cambiata nel tempo Re- e per un unico obiettivo condiviso. nell’organizzazione dell’evento, per ren- sta in Festa? Siamo partiti un po’ per gioco derlo più aperto e per far in modo che non e un po’ ingenuamente nel 2014: l’anno dei Quanto è forte il legame tra questo Festival e sia solamente la festa di Linea Catartica, festeggiamenti per il 60esimo anniversa- il luogo in cui si svolge? È la cosa più impor- ma quella di tutti. Sarebbe bello se Resta rio della Città di Palazzolo. La prima festa tante, è la base di tutto. I bradipi a Palazzo- in Festa diventasse il frutto di una rete di è durata un solo giorno, ma con tutte le lo e soprattutto al parco fluviale Metelli si associazioni, che si scambiassero idee e incertezze e le difficoltà del caso abbiamo sono ambientati molto bene. Il nostro festi- collaborassero tra loro. comunque avuto l’occasione di far suona- val è molto legato al territorio, ma è anche Abbiamo grande bisogno di gente nuova re dal vivo Piotta, il famoso rapper roma- diventato un collante tra le due province di all’interno dell’organizzazione della festa: no. Eravamo in pochissimi ragazzi con alle Brescia e di Bergamo: la nostra casa è una cerchiamo giovani che portino proposte spalle qualche esperienza di volontariato delle fortune della festa, perché riesce a ri- nuove, ma concrete e che sappiano con- in altri festival, ma avevamo un grande en- chiamare gente da un’area geografica sem- tagiarsi e contagiarci con il nostro stesso tusiasmo, tante idee in testa e altrettanta pre più vasta. entusiasmo caciarone. voglia di fare. Basti pensare che il primo E poi è molto bello il fatto che anche le

26 rudiano cultura e spettacoli / valledell’oglio magazine

L’antica Rutiliano rivive nei gialli storici Grazie alla penna di Enrico Giustacchini e del suo detective

Marina Cadei. - della semantica. Infatti, nell’impossibilità Filoteo, il cavaliere Immanuello, dei malvisti Rutiliano: così era denominata l’odierna di usufruire del vernacolo dell’epoca, ossia saltimbanchi e madonna Richelda, cugina Rudiano in epoca medievale, quando (nel il volgare, lo scrittore di ha scel- di Berengario: il medico amico e compagno 1191) si combatté sulle rive dell’Oglio la to uno stile comunque evocativo di quella di indagini del giudice. battaglia che i Cremonesi, alleati dei- Ber lingua che fu propria del popolo e di spalla Insomma, Sherlock e Watson, Poirot e Ha- gamaschi contro i Bresciani, chiamarono di al latino dei dotti, fortemente imparentata stings - ma questa è un’altra storia. Malamorte. Non è difficile immaginare chi con l’italiano odierno. ebbe la meglio e chi finì catturato o ucciso E l’autore bresciano non nasconde la sua nelle acque del fiume. Del resto, il genere di Giustacchini è quello emozione ricordando la presentazione di amato dall’autore stesso nella sua veste di questa sua quarta fatica proprio a Rudiano Un evento storico ed un castrum - oggi un lettore, ovvero la detective story, con il suo (marzo 2017), nella sala di Palazzo Fenaroli Comune di quasi seimila abitanti - che sono impianto classico che si rifà ai gialli degli con il gradito appoggio della Schola Gre- la fonte d’ispirazione del quarto romanzo scrittori inglesi quali Conan Doyle, Che- goriana Santa Cecilia di e del suo di Enrico Giustacchini per la sua serie (or- sterton e Christie. direttore, Giuseppe Fusari del Museo Dio- mai arrivata al quinto capitolo) incentrata cesano di Brescia, che ha rigorosamente sui casi del Giudice Albertano. In particolare ilwhodunnit (sigla che sta per ricostruito e musicato l’inno che i Brescia- l’inglese Who Has Done it?, ovvero Chi è sta- ni cantarono per celebrare la vittoria della L’autore - che si autodefinisce un« vecchio to?), dove il compito del giudice Albertano battaglia di Malamorte. cronista» per il suo passato e presente da da Brescia - anch’egli figura storica real- giornalista - vive serenamente la dicotomia mente esistita - è scoprire l’assassino, ma Non a caso, la conclusione del terzo capito- delle sue due professioni. «Al mattino scri- anche il howdunnit (ovvero, Come è stato lo del libro - dove si racconta come la pic- vo per il Giornale di Brescia, perché prima il fatto?): cioè un cosiddetto delitto di camera cola Rutiliano fu circondata da torri e mura dovere; mentre al pomeriggio mi occupo di chiusa, dove Giustacchini sfida il suo letto- - recita per l’appunto: «Non distante da lì, Albertano». re a «capire come l’omicidio possa essersi dall’alto della terrazza elevata sull’Oglio, consumato in una stanza chiusa dall’inter- il castrum di Rutiliano era stato testimone Leggendone i testi si inferisce che questa no», dopo avergli fornito tutti gli elementi della più facile delle vittorie». occupazione pomeridiana non compren- necessari, anche se non sempre palesati. Insomma, un connubio perfetto tra il brivi- de solo la scrittura, bensì annovera altre do del giallo e il fascino della storia. attività di certosina fattura quali la ricerca Ne Il giudice Albertano e il caso della scala storica e filologica, nonché la cura - da lui senza fine, la Rudiano del dodicesimo se- stesso specificata con l’aggettivo «pignola» colo si popola di personaggi come il prete

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/studyartpianoforte

28 capriolo sport / valledell’oglio magazine

Alberto Pozzi, il recordman del Gavia Impresa mondiale: undici volte in vetta in ventritré ore

Gianluca Suardi. guida del professor Ferrari, che lo ha subito tale, ero riuscito a completare 10 salite, ma L’immagine della vittoria, prima di tutto su direzionato sul mezzofondo. «Successiva- nel 2018 Elena è riuscita a fare meglio di se stessi. È quella di un ciclista che pedala mente ho corso con la Polisportiva Caprio- me, quindi mi sono detto che dovevo per a braccia alzate in cima al Passo Gavia: si lese e poi con la Iveco Brescia - precisa l’at- forza arrivare a 11». E così è stato, ma non tratta del capriolese Alberto Pozzi, che sta leta -. Ero già quindi ben predisposto alle senza difficoltà. festeggiando il magnifico record mondiale «Il momento più difficile è stato alla 16esi- conquistato pedalata dopo pedalata. Infat- ma ora, quando la stanchezza ha iniziato a ti, tra il 29 e il 30 giugno scorso, il cicloama- farsi sentire per davvero - confessa il ciclo- tore 53enne è riuscito a scalare per ben 11 amatore -. Ma il sostegno dei miei compa- volte la salita del Gavia partendo da Ponte gni di squadra, degli amici e dei tanti tifosi di Legno, là dove il Narcanello e il Frigidolfo lungo la strada mi ha dato tanta forza e mi confluiscono per dar vita al fiume Oglio. ha aiutato a continuare a testa bassa». Con Proprio il gorgoglìo delle acque del Frigi- la presenza anche di un supporter d’ecce- dolfo, che costeggia in parte la salita, ha zione. Infatti, a pedalare insieme a Pozzi, accompagnato le ascese di Pozzi nel corso oltre ai compagni di squadra, c’era anche delle 23 ore e 27 minuti in cui ha com- un gregario straordinario, ovvero il cam- pletato la sua titanica impresa mondiale, pione del mondo e vincitore del Giro d’I- durante la quale ha percorso ben 380 chi- talia Francesco Moser. «È stata una grande lometri, 15mila metri di dislivello positivo, emozione fare la sesta salita pedalando bruciato circa 13mila calorie e perso 4 chili fianco a fianco con lui - confessa il ciclista di peso. Per portare a termine questa av- lunghe distanze». capriolese -. Come un vero amico mi ha ventura lo scalatore bresciano si è allenato Il cicloamatore bresciano - che da circa 20 supportato e dato parecchi consigli utili». duramente sulle strade di casa: Vigolo, San anni corre per il Team Bike - non Ora la concentrazione del cicloamatore Fermo e le sue salite preferite. è, però, l’unico ad aver combattuto per que- bresciano è tutta rivolta alla sua prossima «Lavoro come operaio in un’azienda della sto ambìto record sul Gavia. «Ci sono altri scommessa: competere in quella che si ri- Val Calepio e facendo i turni riesco a rubare due fortissimi atleti che cercano di portarsi tiene sia la gara ciclistica più antica del ore al riposo per allenarmi al meglio». Del a casa il primato - spiega Pozzi - Uno è l’i- mondo, ovvero la Parigi-Brest-Parigi. Una resto Pozzi, originario di Palazzolo, ha ini- sraeliano Erez Zarum e l’altra è la profes- pazzia lunga 1200 chilometri da conclude- ziato a fare attività sportiva fin da quando sionista ucraina Elena Novikova. Due anni re in meno di 96 ore. frequentava la scuola media Fermi sotto la fa, seppur andando in affaticamento men- Buona fortuna Alberto!

29 valledell’oglio / agenda del territorio magazine

settembre 8 settembre 2018 Chiari agenda.

8 La Piazza si accende Palazzolo Da mattina a sera nel centro storico torna per la settima edizione La Piaz- za si accende: sbarazzo dal mattino, mentre dal pomeriggio alla notte si prosegue con spettacoli, videoart, sfilata di moda e visite guidate ai monumenti.

CIS Skate 17.8-9 Palio delle Quadre Wave Skatepark ospita il Campiona- Palazzolo to Italiano Skateboard Street 2018. Serata conclusiva del 40esimo Palio delle Quadre, nota sagra della città. Alle Organizzato da ASD Poison Wave, 20 in piazza Zanardelli va in scena la rappresentazione storica 1915-18: Ura- il contest vedrà competizioni sulla gano a cura di 4Quadre Teatroinstrada, preceduta dalla sfilata per le vie del tavola per tutte le categorie (Senior, centro. A seguire la corsa (staffetta) finale tra Marengo, Zeveto, Cortezzano Junior, Girls), festa, cibo e musica live. e Villatico.

Pittura all’aperto 14-16 settembre 22.9 Palazzolo Soncino Torna nella piazza del Comune l’estemporanea di pittura Francesco Galantino, organizzata dalla Pro Loco dalle 7 alle 16. La partecipazione è libera per artisti o appassionati di pittura: chiunque potrà cimentarsi.

Cena di beneficenza 1132. Alle 20 in Villa Mazzotti si terrà una Chiari cena di solidarietà Ci ho preso gusto come raccolta fondi per la missione del sacerdote roccafranchese don Piero Marchetti Brevi, da 12 anni a Morrumbene, in Mozambico.

segnalaci i tuoi EVENTI sul territorio. Festa di Mura Vuoi segnalare alla redazione di Valle dell’Oglio Magazine La celebre Sagra di San Girolamo si apre il venerdì sera con la sfilata dell’A- il tuo evento o la tua storia? raldo e prosegue sabato e domenica con tante attività, locand, mercatini Scrivici alla mail: [email protected] di hobbistica, esibizioni teatrali e musicali: sabato alle 21 c’è lo spettacolo Similis ero Altissimo, mentre domenica alle 21 la grande sfilata medievale con fiaccolata sul fiume.

30 agenda del territorio / valledell’oglio magazine

14-16 settembre Sarnico Padernello a tavola 17.14 Alle 19 torna la cena itinerante attra- Borgo verso l’abitato rurale di Padernello in cui sarà possibile degustare i sapori S. Giacomo locali presso i ristoranti del borgo fino a raggiungere il Castello. Ricavato destinato al recupero della fortezza.

Silent Party

Dalle 22 in piazza Zanardelli si potrà ballare senza disturbare nessuno: per il 15 Silent Party si potrà ascoltare musica sce- Chiari gliendo tra tre canali diversi: Commer- ciale 360°, Hip Hop e Reggaeton, Revival Anni ‘90.

Cibo e Vino Festa del Cioccolato 17. Il Parco Oglio Nord organizza a Villa Torna la Choco Fest organizzata da Assodolciai: tre intere giornate dedicate Bottini di Robecco d’Oglio (Cr) la 16 alla dolcezza nella zona pedonale di Piazza Umberto I, in pieno centro 14esima rassegna enogastronomica storico: un’occasione imperdibile per scoprire il cioccolato tra degustazioni, I saperi ed i sapori del fiume. Dalle Parco Oglio laboratori, showcooking, sculture e prelibatezze da tutta Italia dedicati a 10.15 laboratori di educazione am- Nord famiglie, adulti e bambini. bientale, degustazioni e teatro.

15 settembre Capriolo 22. Qi Gong e Tai Chi 16 Il Parco Oglio Nord organizza un’uscita alla Casa del Parco di via Torre Madonna di Loreto con Luca Zucchi e Pallavicina l’arte antica del Qi Gong e del Tai Chi. Iscrizione obbligatoria entro venerdì 14 settembre (348/8741079).

Omaggio a Donizetti 1632. Fiato ai libri e Fondazione Teatro Do- nizetti presentano lo spettacolo lirico Calcio Elisabetta I. Alle 20.45 nell’antica pieve di via Chiesa Vecchia: ispirato a Il castello di Kenilworth di Gaetano Donizetti, con la collaborazione di Pro Loco Calciana.

3022. Marcia Valle dell’Oglio Soncino Il gruppo podistico AVIS-AIDO Cena in Concerto Amici dello Sport organizza in col- laborazione col Parco Oglio Nord la La Pro Loco organizza dalle 19.30 la Cena in Concerto. Due le formule 12esima Marcia della Valle dell’Oglio. possibili per consumare il pasto: si può partecipare (3 euro) portando i Partenza alle 7.30 presso l’ex Colonia propri piatti e condividerli con altri oppure affidarsi alla cena (25 euro) a Fluviale. Tre percorsi: 8, 14 e 18 km. base di spiedo con antipasto, contorno, polenta e acqua. Alle 21.30 suonerà la Bluband di Giuliano Muratori.

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segnalaci i tuoi EVENTI Liana Trifonova credit: photo sul territorio. Vuoi segnalare alla redazione di Valle dell’Oglio Magazine il tuo evento o la tua storia? Scrivici alla mail: [email protected]