Allegato 2: “Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio”

PIANO SOCCORSO RISCHIO SISMICO di Regione Lombardia

Aggiornamento 2020

“Focus sui 57 Comuni classificati in Zona 2”

Programma Nazionale di Soccorso per il Rischio Sismico (DPCM 14 gennaio 2014)

Sommario

Premessa ...... 4 Capitolo 1 - Inquadramento amministrativo e territoriale dei comuni classificati in Zona 2 di rischio sismico ...... 6 1.1. Inquadramento amministrativo ...... 6 1.1.1 Demografia ...... 8 1.2 Inquadramento orografico e idrografico ...... 10 1.3 Inquadramento viario, ferroviario, aeroportuale e lacuale ...... 13 1.3.1 Accessibilità stradale...... 13 1.3.2 Accessibilità ferroviaria ...... 16 1.3.3 Accessibilità aerea ...... 18 1.3.4 Accessibilità lacuale ...... 24 1.4 Turismo - Inquadramento di dettaglio delle province di e Mantova ...... 26 1.4.1 Il turismo nella provincia di Brescia ...... 26 1.4.2 Il turismo nella provincia di Mantova ...... 31 1.4.3 Le strutture ricettive e i flussi turistici nei territori dei 57 comuni lombardi a rischio sismico 2 ...... 35 1.4.3.1 Provincia di Mantova ...... 35 1.4.3.2 Provincia di Brescia ...... 37 Capitolo 2 - Pericolosità sismica di strutture e infrastrutture del territorio ...... 44 2.1 Analisi della pericolosità ...... 44 2.2 Studi di Microzonazione Sismica e Condizione Limite per l’Emergenza ...... 47 2.3 Proposta metodologica - Estensione dell’area caratterizzata da elevata pericolosità sismica ... 52 Capitolo 3 - Vulnerabilità ed esposizione ...... 54 3.1 Viadotti ...... 54 3.2 Gallerie ...... 58 3.3 Criticità dei collegamenti stradali ...... 64 3.4 Percorsi ciclabili e ciclopedonali ...... 64 3.5 Incidentalità stradale e tratti critici ...... 65 3.6 Patrimonio zootecnico ...... 73 3.7 Grandi Strutture di Vendita ...... 86 3.8 Stoccaggio olii minerali ...... 89 3.9 Impianti di trattamento rifiuti ...... 91 3.10 Discariche...... 93 4.1. Dighe ...... 94 4.2 Aziende a rischio di incidente rilevante ...... 99 4.3 Frane sismoindotte ...... 100 2

Capitolo 5 - Elementi conoscitivi - sistema di protezione civile ...... 105 5.1 Pianificazione di protezione civile comunale ...... 105 5.2 Risorse logistiche e Organizzazioni di volontariato ...... 109 5.3 Sedi COM ...... 109 5.3.1 Inquadramento organizzativo dei COM sul territorio della provincia di Mantova e loro analisi ...... 112 5.6 Sedi CCS e individuazione sedi DICOMAC ...... 126 5.7 Sedi ATS ...... 126 5.8 Proposta metodologica – Aree utilizzabili come risorsa in caso d’emergenza ...... 127 Capitolo 6 - Sintesi dell’indagine sulla Pianificazione di Emergenza Comunale e il Rischio Sismico ...... 132 6.1 Anagrafica identificativa del Piano di Emergenza Comunale ...... 132 6.1.1 Aggiornamento del Piano di protezione civile ...... 132 6.1.2 Ufficio competente della pianificazione d’emergenza ...... 134 6.2. Il piano e la trasmissione – L. 100/2012 ...... 134 6.3 Il piano e il rischio sismico ...... 134 6.4 Il piano e la logistica ...... 135 6.5 Il piano e la diffusione al pubblico ...... 136 6.6 Criticità e positività emerse dall’indagine svolta ...... 137 Capitolo 7 - Studio di accessibilità all’aeroporto di (BS) ...... 138 7.1 Introduzione ...... 138 7.2 Analisi ...... 138

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Premessa

Il seguente allegato tecnico è nato nel 2017 con l’obbiettivo di fornire procedure operative e metodi d’analisi per l’interpretazione degli strati informativi del “Piano Soccorso Rischio Sismico” di Regione Lombardia (di seguito denominato PSRS) di cui all’Allegato 2 della Direttiva inerente il "Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico" (DPCM 14 gennaio 2014), nonché per approfondire i contenuti richiesti dal suddetto Allegato 2 per i comuni lombardi classificati in Zona 2 di rischio sismico (DGR n. 2129/2014). Il territorio campione scelto per la sperimentazione della metodologia operativa è pertanto quello dei 57 comuni classificati in Zona 2 appartenenti alle province di Brescia e Mantova, tra l’altro interessati dai recenti eventi sismici del 2004 (Salò) e del 2012 (Mantova).

Figura 1. Limiti amministrativi provinciali e regionale della Lombardia, con delimitazione in rosso della Zona 2 di rischio sismico.

Per la predisposizione del presente documento sono stati considerati alcuni degli strati informativi a disposizione di Regione Lombardia, ed a corredo del PSRS. La corretta interpretazione di questa grande quantità di informazioni è da ritenersi di rilevante importanza per la corretta organizzazione dei soccorsi durante le prime ore di un’emergenza.

Per verificare la qualità della pianificazione di livello comunale e avere una ricognizione del suo stato di approvazione e aggiornamento, nel 2017 la Struttura Pianificazione e volontariato di protezione 4 civile di Regione Lombardia ha elaborato un questionario composto da domande tecniche relative al piano di protezione civile comunale che sono state inviate ai 57 Comuni. Si riportano i risultati al capitolo 6 del presente documento. Da parte della Unità Organizzativa Sistema Integrato di Prevenzione di Regione Lombardia è stato inoltre effettuato uno specifico studio di approfondimento relativo all’accessibilità dell’aeroporto di Montichiari (BS), riportato al capitolo 7. Si segnala infine l’analisi di approfondimento eseguita per le sedi COM individuate nel 2017 dalla Prefettura di Mantova per l’intera provincia, e riportata al paragrafo 5.3.1. Per quanto riguarda le sedi COM della provincia di Brescia, sono in corso verifiche da parte della Prefettura di Brescia. La struttura dell’indice degli argomenti del presente allegato è stata sostanzialmente mantenuta così come richiesto dall’Allegato 2 alla Direttiva sopra citata, e come applicato nel PSRS.

L’aggiornamento del presente documento ha riguardato, in generale, la verifica di tutti i dati e dei relativi strati informativi, nonché l’aggiornamento delle relative tavole cartografiche.

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Capitolo 1 - Inquadramento amministrativo e territoriale dei comuni classificati in Zona 2 di rischio sismico

1.1. Inquadramento amministrativo

I comuni classificati in Zona 2 di rischio sismico (D.G.R. n. 2129 del 11 luglio 2014) sono i seguenti:

• 52 Comuni in provincia di Brescia

Agnosine – – Brescia – - – Idro - - – Montichiari – - Nave – –- - Puegnago Sul Garda – - Roè Volciano – Sabbio – Salò – – Toscolano Maderno – .

• 5 Comuni in provincia di Mantova

Castiglione Delle Stiviere – Cavriana – Monzambano - Ponti Sul – Solferino.

La ripartizione amministrativa della provincia di Brescia presenta una suddivisione in 205 Comuni e 5 Comunità Montane, di seguito elencate: Valle Camonica, Valle Sabbia, Parco Alto Garda Bresciano, Valle Trompia, Sebino Bresciano. Dei 52 comuni classificati in Zona 2, 26 ricadono territorialmente in Comunità Montane, come riportato in tabella 1.

Comunità Montana Comuni

Agnosine, Barghe, Capovalle, Gavardo, Idro, Odolo, Paitone, Preseglie, Provaglio Val Sabbia, Roè Volciano, Sabbio Valle Sabbia Chiese, Serle, Treviso Bresciano, Vallio Terme, Vestone, Villanuova sul Clisi, Vobarno

Parco Alto Garda Gardone Riviera, Gargnano, Salò, Tignale, Toscolano Maderno, Bresciano Tremosine, Valvestino

Valle Trompia Caino, Nave

Tabella 1. Elenco dei comuni classificati in Zona 2. Fonte: ISTAT 2020.

La provincia di Mantova, essendo caratterizzata da un territorio pianeggiante, non presenta questa suddivisione in Comunità Montane bensì in Comprensori e Consorzi di Bonifica; nei 5 comuni mantovani è presente il Consorzio di Bonifica Garda Chiese.

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Legenda Comunità Montane ALTO GARDA BRESCIANO VALLE SABBIA LegendaVALLE TROMPIA comuni in zona 2

Figura 2. Limiti amministrativi dei Comuni in Zona 2, 2020.

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1.1.1 Demografia

La popolazione residente nella Zona 2 è di circa 560 mila abitanti (565.454 secondo dati ISTAT del 1° gennaio 2020). La distribuzione è rappresentata in Figura 3.

Figura 3. Popolazione dei Comuni lombardi in Zona 2. Fonte: dati ISTAT, 1° gennaio 2020.

Numero di abitanti Numero di comuni <1000 ab 4 1000>ab>10000 38 10000>ab>50000 14 >100000 1 Tabella 2. Distribuzione della popolazione nei Comuni lombardi in Zona 2. Fonte: ISTAT, 1° gennaio 2020.

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Di seguito il dettaglio inerente i dati sulla popolazione e la densità abitativa per ogni (Tabella 3).

Densità Provincia Comune Popolazione Superficie km2 abitativa ab/Km2 BS Brescia 199579 90,51 2205,05 BS Desenzano del Garda 29599 60,71 487,56 BS Montichiari 26144 81,14 322,20 MN Castiglione delle Stiviere 23822 42,15 565,17 BS Ghedi 18630 60,72 306,81 BS Lonato del Garda 16812 68,18 246,58 BS Rezzato 13496 18,28 738,29 BS Calcinato 13140 33,33 394,23 BS Bedizzole 12229 26,41 463,044 BS Mazzano 12481 15,64 798,017 BS Gavardo 12359 29,81 414,59 BS Castenedolo 11571 26,28 440,29 BS Nave 10746 27,13 396,09 BS Botticino 10847 18,56 584,42 BS Salò 10619 26,00 408,42 BS Borgosatollo 9264 8,38 1129,35 BS Sirmione 8336 29,39 283,63 BS Vobarno 8223 53,31 154,25 BS Toscolano-Maderno 7765 57,60 134,81 BS Prevalle 6966 9,95 700,1 BS Villanuova sul Clisi 5845 9,15 638,79 BS Manerba del Garda 5414 34,95 154,91 MN Monzambano 4977 29,90 166,45 BS Nuvolera 4758 13,29 358,01 BS Roè Volciano 4430 5,78 766,43 BS Padenghe sul Garda 4729 22,17 213,30 BS Vestone 4288 12,98 330,35 BS Nuvolento 3923 7,44 527,28 MN Cavriana 3809 36,86 103,33 BS 3979 18,35 216,83 BS Calvagese della Riviera 3583 11,77 304,41 BS Pozzolengo 3570 21,33 163,37 BS Puegnago sul Garda 3477 10,97 316,95 BS San Felice del Benaco 3448 22,00 156,72 BS Serle 3057 18,56 164,71 BS Gargnano 2826 76,47 36,95 BS Gardone Riviera 2658 21,16 125,61 MN Solferino 2686 13,00 206,62 BS Muscoline 2675 10,12 264,33 BS Polpenazze del Garda 2710 9,12 297,15 9

BS Moniga del Garda 2621 15,86 165,26 MN Ponti sul Mincio 2327 11,85 196,37 BS Caino 2134 17,26 123,64 BS Paitone 2126 7,86 270,48 BS Tremosine 2077 72,84 28,51 BS Odolo 1929 6,49 297,23 BS Idro 1899 22,33 85,04 BS Soiano del Lago 1920 5,78 332,18 BS Agnosine 1665 13,50 123,33 BS Preseglie 1533 11,46 133,76 BS Vallio Terme 1442 14,88 96,91 BS Tignale 1211 45,63 26,54 BS Barghe 1159 5,46 212,27 BS Provaglio Val Sabbia 893 14,90 59,93 BS Treviso Bresciano 521 17,82 30,29 BS Capovalle 349 22,78 16,20 BS Valvestino 178 31,26 5,69 Tabella 3. Popolazione residente nei comuni lombardi in Zona 2 ordinati per numero di abitanti decrescente. Fonte: Dati censimento ISTAT aggiornati al 1° gennaio 2020.

1.2 Inquadramento orografico e idrografico

Il territorio lombardo classificato in Zona 2, comprende l’area denominata Alto Garda Bresciano, parte della bassa Valle Sabbia e della Val Trompia, il Basso Garda Bresciano, i Colli Morenici della provincia di Mantova e una piccola parte dell’Alta Media Pianura Mantovana. La zona Alto Garda Bresciano è il distretto prealpino che si estende tra la Valle Sabbia e il Lago di Garda, costituito da un substrato di natura dolomitica (Dolomia Principale). Tra le principali valli che solcano il territorio vanno ricordate, da Sud in senso antiorario lungo il versante del Benaco, la Val Degagna (Vobarno), la Valle di Toscolano, la Valvestino (con l’omonimo importante lago artificiale in Comune di Gargnano), la Valle di San Michele (Tremosine). Tra i rilievi più significativi vanno citati il Monte Pizzocolo, il Monte Spino, il Monte Zingla, il Monte Caplone, il Monte Tombea, il Monte Tremalzo, situato al confine settentrionale del territorio, segnato dalla trentina Valle di , importante via di collegamento tra Ponte (BS) e (TN). Il territorio comprende poi il crinale in sinistra orografica del Mella che divide la Valle Trompia dalla bassa Valle Sabbia terminando a Sud nel complesso carsico dell’Altopiano di Cariadenghe e del Monte Maddalena, attraversato da importanti collegamenti intervallivi Val Trompia - Val Sabbia di -, Lodrino-Casto, -Agnosine, Caino-Vallio Terme. Percorrendo il territorio verso Sud si incontrano rilievi collinari lungo tutto il margine della pianura, caratterizzati da un substrato calcareo-marnoso, con affioramenti spesso ben stratificati, che presentano forme arrotondate da un lento e diffuso disfacimento meteorico, e mostrano frequentemente fenomeni carsici. Caratteristici di questo paesaggio sono i boschi cedui e le coltivazioni specializzate su terrazzamenti, oggi in gran parte abbandonate. La regione del Basso Garda Bresciano si estende tra le cerchie moreniche originate nel Quaternario, a seguito del ritiro dei ghiacciai alpini transfluenti dalla Valle dell'Adige e del Chiese. L’area della bassa bresciana e del Lago di Garda, presenta gli insediamenti urbani più estesi.

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L’area più a Sud che rientra nella provincia di Mantova è caratterizzata dai Colli Morenici di origine fluvioglaciale più ad est e dall’Alta Pianura Mantovana a Ovest. Dal punto di vista dell’idrografia, la porzione di territorio che si affaccia sul Lago di Garda appartiene al bacino del Mincio, la parte più a ovest ai bacini del Chiese e del Mella. È il Fiume Chiese che attraversa la maggior parte del territorio, entra nella provincia di Brescia in località , nel Lago d’Idro; uscito dal lago giunge nella pianura confluendo nell’ in sinistra in prossimità di Bizzolano (MN), percorrendo 83 km in territorio bresciano, su un totale di 147 di lunghezza. All’altezza di Vestone l’alveo è poco inciso, quasi al livello della SS 237 di fondovalle, delimitato da superfici terrazzate più o meno ampie di origine fluvioglaciale. A valle di Vobarno è canalizzato nel tratto che costeggia la strada; da Tormini a Montichiari il Chiese ha struttura monocursale sinuosa, con tendenza nell’ultima parte a formare meandri. Fino a Gavardo il fiume passa da una zona di fondovalle delimitata da versanti montuosi piuttosto acclivi a una successiva di tipo collinare. Nel settore pedemontano i principali centri abitati e numerosi insediamenti industriali sono ubicati in prossimità dell’alveo, con fabbricati spesso a filo sponda; nel settore di pianura scorre in prossimità di alcuni centri abitati senza attraversarli, benché vi siano tuttavia sporadici insediamenti in ambito golenale. Sono presenti alcune traverse di derivazione sia a scopo irriguo che idroelettrico- industriale; particolarmente complessa risulta la situazione a Gavardo, dove il centro storico si distribuisce in corrispondenza di due traverse tra le quali quella dell’opera di presa del Naviglio Grande Bresciano. Tra gli attraversamenti dell’asta del Chiese i più importanti sono i ponti della SS 45 bis a Gavardo, della SS 11, della linea ferroviaria Milano-Venezia, dell’autostrada A4 nella zona di Calcinato e della SS 236 a Montichiari. Tutti gli attraversamenti interferenti con l’asta del Chiese sono appartenenti alla viabilità locale senza condizionare in modo particolare il deflusso di piena. Tra le opere di derivazione si segnala la presenza di alcune traverse fluviali.

I laghi che caratterizzano la zona sono: • Il Lago d’Idro (Eridio), alimentato dal Fiume Chiese, è situato a 368 metri sul livello del mare e raggiunge la profondità massima di 122 metri. La sua estensione è pari ad una superficie di 11,5 km² • Il Lago di Garda (Benaco), alimentato dal Fiume , è situato a 65 metri sul livello del mare e raggiunge la profondità massima di 350 metri. E’ il maggiore lago italiano, il più esteso (368 km2) e il più grande (49 km3), ripartito tra Lombardia a Ovest, alto Adige a Nord, e a Est; la sua larghezza massima è di 16,7 km e la sua lunghezza massima è pari a 51,9 km.

I cinque comuni del mantovano classificati in Zona 2 di rischio sismico appartengono al bacino del Mincio, nel territorio gestito dal Consorzio di Bonifica Garda Chiese (ex Alta e Media Pianura Mantovana e ex Colli Morenici del Garda). Il territorio inerente questi comuni è costituito da una piccola parte collinare caratterizzato dalle morbide ondulazione dell’anfiteatro morenico del Garda di origine fluvioglaciale. Dal punto di vista idrografico, nel gruppo dei comuni mantovani appartenenti a Zona 2 non passano fiumi di rilievo; solamente il Mincio, affluente del secondo ordine del Fiume Chiese, lambisce il comune di Monzambano.

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Figura 4. Orografia e idrografia della Zona 2.

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1.3 Inquadramento viario, ferroviario, aeroportuale e lacuale

1.3.1 Accessibilità stradale

Partendo dalla parte più meridionale il territorio è percorso dalle seguenti strade provinciali, statali e autostrade.

Nella provincia di Brescia:

- Autostrada A4 Torino-Trieste che attraversa la provincia di Brescia da Ovest ad Est nel tratto Palazzolo sull’Oglio – Sirmione; - Raccordo della A21, l’autostrada Torino-Piacenza che percorre da Nord a Sud il tratto Brescia- ; - SPBS n° 11, Padana Superiore che, proveniente da Milano, entra nella provincia di Brescia presso Urago d’Oglio, riceve in località la SPBS n° 573 proveniente da , quindi con andamento Ovest-Est corre parallelamente alla A4 ed esce dalla Provincia di Brescia ad Est dopo l’abitato di Lugana (Est penisola Sirmione); - SPBS45bis Gardesana occidentale, tale arteria proveniente dalla provincia di Cremona, entra nella provincia di Brescia nel Comune di Pontevico, fino al centro abitato del Comune di Brescia. - SPBS 567 del Benaco, Castiglione delle Stiviere-Desenzano, che all'altezza di Desenzano si immette, oltre che nella SPBS n° 11, anche nella SPBS n° 572 che costeggia la sponda Ovest del Lago di Garda e raggiunge la zona di Tormini, e che a Sud prosegue in territorio mantovano; - SPBS 236 Goitese (Brescia-Montichiari-Mantova) che, all’altezza di Montichiari, si collega con la SPBS n° 343 (Montichiari---Asola), che attraversa anche il territorio mantovano, e la SP Montichiari-Lonato-Desenzano; - SPBS 668 Lenese, con andamento Ovest-est, percorre Soncino---Ghedi- Montichiari-Desenzano.

- Altri tratti di strade provinciali coinvolte sono:

- SP 24 - - Verso la provincia di Mantova, la SP 106 Pozzolengo verso Ponti sul Mincio - SP 66 Castenedolo - Ghedi - SP 23 Borgosatollo - Montirone - SP 77 Borgosatollo - Castenedolo - SP 37 - Fascia Doro - SP 28 Mocasina - Bedizzole - Calcinato - Montichiari - A Ovest la SP 13 SS 11 - S. Martino D. B. – Pozzolengo

Nella provincia di Mantova:

- SPBS 236 Goitese - SP 567 del Benaco - SP 343 - SP 12 Castiglione - Solferino - SP 15 Ceresara - Cavriana - Valeggio sul Mincio - SP 18 Volta Mantovana - Castellaro Lagusello - Pozzolengo (BS) 13

Lungo la sponda occidentale del Lago di Garda si snoda la - S.S. n° 45 bis (Gardesana occidentale). Tratta in Provincia di Brescia dal comune di Rezzato fino a Nord dell’abitato di , terminando a Trento. • La SP BS n° 572 proveniente da Desenzano del Garda • La SP BS n° 237, la viabilità principale della Valle Sabbia, che prosegue con andamento Nord- est verso Ponte Caffaro e quindi verso la provincia di Trento; Lungo la sponda occidentale del Lago di Garda si snoda la - S.S. n° 45 bis (Gardesana occidentale). Tratta in provincia di Brescia dal comune di Rezzato fino a Nord dell’abitato di Limone sul Garda, terminando a Trento. • La SP BS n° 572 proveniente da Desenzano del Garda • La SP BS n° 237, la viabilità principale della Valle Sabbia, che prosegue con andamento Nord- est verso Ponte Caffaro e quindi verso la provincia di Trento;

La parte più settentrionale è percorsa dalla Gardesana da cui si diramano: - SP 38 Tremosine - Tignale - SP 9 Gargnano - Valvestino - Magasa che si collega alla SP 58 IDRO - CAPOVALLE e alla SP 113 Capovalle - Turano Di Valvestino

Più a Ovest - SP 111 Idro - Treviso Bresciano

Centro

- SP IV Tormini - Barghe - SP V Cunettone - Tormini - SP 116 Virle Treponti (Rezzato) - Villanuova sul Clisi - SP 79 Sabbio Chiese - Lumezzane - SP 25 Cunettone - Esenta - SP 26 Gavardo - Manerba - SP 27 Castrezzone - Prevalle - SP 31 Ca' D'odolo - - SP 4 Due Porte - Padenghe - SS 572 - SP 41 Nuvolento - Serle - SP 57 Gavardo - Vallio - Colle S. Eusebio - SP 78 Calvagese - Mocasina - Lonato

In figura 5 è rappresentata la rete stradale sopra descritta; sono evidenziate in blu le strade secondarie, che per pochi tratti entrano nel territorio.

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Figura 5. Accessibilità stradale Zona 2. Fonte: Geoportale Lombardia “Infrastrutture e mobilità”. 15

1.3.2 Accessibilità ferroviaria

Il territorio provinciale è attraversato in senso Est-Ovest dalla principale linea ferroviaria Milano - Brescia - Venezia, a doppio binario con diramazione, a , della ferrovia Brescia - Bergamo che prosegue verso Nord-Ovest a binario unico. Con direzione Nord-Sudovest la ferrovia Brescia - Cremona unisce la stazione di Brescia a Cremona con inserimento, a Sud della stazione di , della linea Brescia - Parma con direzione Sud-Est; entrambe le linee sono a binario unico. Quest'ultima non è elettrificata (Figura 6).

Figura 6. Accessibilità ferroviaria dei comuni in Zona 2 e comuni serviti dalla rete ferroviaria.

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I comuni in Zona 2 serviti dalla rete ferroviaria sono: Brescia; Rezzato; Calcinato; Lonato del Garda; Desenzano del Garda; Ghedi. La Zona 2 è interessata dalla tratta Brescia-Venezia nelle stazioni di Brescia, Rezzato, Ponte San Marco Calcinato, Lonato, Desenzano del Garda-Sirmione e dalla tratta Brescia-Parma nella stazione di Ghedi. La stazione di Rezzato non ha attualmente servizio viaggiatori. Le stazioni di Ponte San Marco e Lonato hanno un servizio viaggiatori a livelli minimali. Alcuni dettagli sono riportati nelle tabelle 4 e 5.

Figura 7. Dettaglio delle stazioni ferroviarie in Zona 2.

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lunghezza km treni/giorno tratta (ca) lunga percorrenza locali merci Brescia - Venezia 183 Brescia/Ponte San 17 Marco Ponte San 6,5 86 (pre- covid) Marco/Lonato 37 circa 60 37 a ottobre 2020 Lonato/Desenzano- 4 Sirmione Desenzano- 14,5 Sirmione/Peschiera Tabella 4. Tratte ferroviarie in Zona 2 – dettaglio traffico.

tratta lunghezza km

FERROVIA BRESCIA - PARMA 91 km totali Brescia/San Zeno Naviglio 5 San Zeno Naviglio/Montirone 5 Montirone/Ghedi 6 Ghedi/Viadana Bresciana 5,5 Viadana Bresciana/ 3 Calvisano/ Sopra 8 Remedello Sopra/Remedello Sotto 2 Remedello Sotto/Asola 5 Tabella 5. Tratte ferroviarie in Zona 2 - dettaglio lunghezze.

Si segnala infine che da Brescia parte la linea ferroviaria Brescia-Iseo- che collega la città di Brescia al Lago d'Iseo e alla Valle Camonica. Si tratta di una linea ferroviaria di proprietà regionale a scartamento ordinario, gestita da Ferrovienord.

1.3.3 Accessibilità aerea

Sul territorio considerato è presente l’Aeroporto civile “Gabriele d’Annunzio” di Montichiari (BS), operativo sia per il traffico passeggeri che merci, con prevalenza di quest’ultimo. Esso rientra nel Sistema Aeroportuale del Garda insieme a quello di Verona – Villafranca “Valerio Catullo”. L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), unica Autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell'aviazione civile in Italia ha dato in concessione, per conto del Ministero dei trasporti, l’aeroporto dal 2013, per un periodo di 40 anni alla Aeroporto Valerio Catullo di Verona S.p.A. L’aeroporto di Montichiari fa parte del sistema aeroportuale del Nord-Est, che comprende i seguenti aeroporti: Treviso; Verona; Venezia. Lo scopo del sistema sopra citato è quello di creare sinergia non solo dal punto di vista aeroportuale ma anche rispetto ai mezzi stessi.

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Figura 8. Sistema aeroportuale del Nord-Est. In rosso è evidenziata la Zona 2.

Figura 9. Accessibilità aeroportuale in Zona 2. In rosso l’aeroporto di Montichiari.

Le caratteristiche dell’aeroporto di Montichiari sono sintetizzate nella tabella seguente. 19

Elementi Caratteristiche Codice di riferimento ICAO (ARC) 4E (apertura alare massima 65M) Posizione geografica (ARP) Latitudine: 45°25’48’’N Longitudine: 10°19’54’’E Elevazione: 356 ft Piste di volo Principale: 14/32 Lunghezza: 2.990 m Larghezza: 45 m Strisce di sicurezza di pista: 14/32 Lunghezza: 3.310 m Larghezza: 300 m Area di sicurezza fine pista Testata: 14 Lunghezza: 90 m Larghezza: 90 m Testata: 32 Lunghezza: 90 m Larghezza: 90 m Vie di rullaggio (da Nord verso Sud) AB Larghezza: 23 m B6 Larghezza: 23 m (chiuso) B5 Larghezza: 23 m (chiuso) B4 Larghezza: 23 m (chiuso) E Larghezza: 23 m B Larghezza: 23 m F Larghezza: 15 m D Larghezza: 23 m C Larghezza: 23 m B3 Larghezza: 23 m (chiuso) B2 Larghezza: 23 m (chiuso) AA Larghezza: 23 m Numero di lavoratori Giorno 100/150 (circa) Notte 200 (circa) Traffico aereo interessato Passeggeri (Windrose tratta Italia – Ucraina max 50 persone/tratta) Aerotaxi,voli privati (250 movimenti/mese circa) Cargo (voli merci bisettimanali, schedulato tipicamente domenica e mercoledì) Cargo (utilizzati da aziende minori, piccoli aerei senza schedulazione fissa) Ruolo in eventi sismici precedenti Nessuno (solo preallerta) Indipendenza energetica Tabella 6. Caratteristiche dello scalo aeroportuale “Gabriele D’Annunzio” di Montichiari. Fonte: Piano di emergenza provinciale di Brescia (2007).

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Figura 10. Dettaglio della pista dell'aeroporto di Montichiari.

L'aeroporto di Montichiari è raggiungibile dalle autostrade A4 e A21: per chi proviene da Milano, Venezia, Verona, Mantova, Trento, Bolzano con uscita Brescia Est in circa 10 minuti. Per chi proviene da Piacenza, Cremona uscita Manerbio in circa 10 minuti (Figura 11).

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Figura 11. Accessibilità aeroporto di Montichiari - dettaglio. Fonte: Geoportale Lombardia per le infrastrutture e Geoportale Provincia di Brescia per gli aeroporti.

In verde si può notare la strada d’accesso SP37, unico via d’accesso dell’aeroporto, che collega il raccordo autostradale – Montichiari e la SP668. E’ stato eseguito uno studio sull’accessibilità all’aeroporto, riportato al capitolo 7 del presente documento. La SP37 è costituita da una carreggiata con una corsia per senso di marcia, con un livello di capacità ridotto. In dettaglio nella foto seguente lo svincolo d’accesso all’aeroporto.

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Figura 12. Dettaglio dell'ingresso all'aeroporto di Montichiari.

Riassumendo, dalle analisi svolte, si possono dedurre le seguenti potenzialità e criticità dell’aeroporto in esame, sintetizzate nella Tabella 7.

Potenzialità Criticità Struttura dalle grandi dimensioni Accessibilità limitata ad una sola strada

Presenza di edifici che potrebbero essere Dimensioni della via d’accesso limitate utilizzati come strutture di ricovero

Presenza di strutture che potrebbero essere Unico punto d’accesso all’aeroporto utilizzate come aree di ammassamento Possibile collasso dovuto alla fatiscenza di Basso traffico aereo alcuni edifici abbandonati (ad esempio caserme militari)

Presenza di edifici strategici e antisismici Supporto diretto, in caso di necessità, da parte dell’aeroporto di Verona Tabella 7. Dettaglio potenzialità-criticità dell’aeroporto di Montichiari.

Si evidenzia inoltre che, nel territorio di Brescia, è presente anche l’aeroporto militare di Ghedi.

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1.3.4 Accessibilità lacuale

Parte dell’area indagata si posiziona sul Lago di Garda, la cui navigazione pubblica di linea è gestita da Gestione Governativa Navigazione Laghi, ente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Figura 13. Porti lacuali in Zona 2. Fonte: Geoportale di Regione Lombardia, applicativo Portolano.

Gli scali interessati da servizio trasporto passeggeri sono Sirmione, Desenzano, Padenghe, Moniga, Manerba, Portese, Salò, Gardone, Fasano, Maderno, Gargnano, Limone per la Lombardia, Riva del Garda e Torbole per il Trentino, , Assenza, Brenzone, Castelletto, Pai, Torri, Garda, , Cisano, e Peschiera per il Veneto. Il servizio traghetto interessa i due collegamenti interregionali Maderno-Torri e Limone-Malcesine, quest’ultimo solo stagionale.

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Nella tabella seguente viene presentato il dettaglio del servizio di navigazione pubblico di linea per il Lago di Garda (Figura 14).

Flotta (navi) Scali Scali in Lombardia Lago di Garda 29 25 12

Tabella 8. Flotta e scali del servizio navigazione del Garda. Fonte: Regione Lombardia (dati 2020).

Figura 14. Servizio di navigazione e trasporti pubblici sul Lago di Garda. Fonte: www.muoversi.regione.lombardia.it.

Anche il Lago d’Idro, dalla fine di giugno alla metà di settembre, è interessato da un servizio di navigazione stagionale che serve diverse località: Crone, Lemprato, Vesta, Vantone in comune di Idro, Anfo centro in comune di Anfo, Ponte Caffaro in comune di , Riva di Baitoni in comune di (TN). Il servizio è in capo alla Comunità Montana Valle Sabbia ed è effettuato da un’unica unità, il battello “Idra” (Figura 15)

Flotta (navi) Scali Scali in 25

Lombardia Lago d’Idro 1 7 6 Tabella 9. Flotta e scali del servizio navigazione Lago d’Idro. Fonte: Regione Lombardia (dati 2020).

Figura 15. Servizio di navigazione stagionale sul Lago d’Idro. Fonte: Brescia Trasporti.

1.4 Turismo - Inquadramento di dettaglio delle province di Brescia e Mantova

1.4.1 Il turismo nella provincia di Brescia

Il turismo all’interno della provincia di Brescia è cresciuto in modo consistente tra il 2014 e il 2017 ed è rimasto pressoché stabile nel 2018 (Tabella 10). Gli arrivi totali si attestano intorno ai 2,8 milioni mentre le presenze superano i 10,4 milioni. Gli incrementi sono stati notevoli sia nelle strutture alberghiere che in quelle extra-alberghiere e hanno visto crescere gli arrivi a un ritmo maggiore delle presenze: l’effetto che ne deriva è una diminuzione generalizzata della permanenza media che è passata da poco meno di 4 giorni nel 2014 a circa 3,7 giorni nell’ultimo anno. Gli arrivi e le presenze restano più elevati negli esercizi alberghieri, anche se la distanza sta progressivamente diminuendo. La riduzione nella permanenza media è minore nelle strutture alberghiere (dove è passata da 3,1 a 3 giorni) e maggiore in quelle extra-alberghiere, dove è passata da 5,8 a poco meno di 5,2 giorni.

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Alberghiere Extra-Alberghiere Totale Anno Arrivi Presenze P.M Arrivi Presenze P.M Arrivi Presenze P.M 2014 1.680 5.200 3,10 628 3.646 5,80 2.308 8.846 3,83 2015 1.791 5.510 3,08 690 3.748 5,44 2.481 9.258 3,73 2016 1.879 5.720 3,04 809 4.298 5,31 2.688 10.017 3,73 2017 1.900 5.680 2,99 910 4.785 5,26 2.810 10.465 3,72 2018 1.892 5.704 3,01 907 4.699 5,18 2.800 10.403 3,72

Tabella 10. Arrivi e presenze (dati in migliaia) e permanenza media nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere, provincia di Brescia (2014-2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

L’andamento brevemente delineato sopra risulta più chiaro osservando le variazioni percentuali annuali intervenute nel quinquennio (Tabella 11). Il 2018 ha mostrato una lieve flessione rispetto al 2017, sia per gli arrivi (diminuiti sia nell’alberghiero sia nell’extra alberghiero) sia, soprattutto, per quanto riguarda le presenze che sono diminuite rispetto agli anni precedenti per l’extra-alberghiero.

Alberghiere Extra-Alberghiere Totale Periodo Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze 2015-2014 6,6% 5,9% 9,9% 2,8% 7,5% 4,7% 2016-2015 4,9% 3,8% 17,2% 14,7% 8,3% 8,2% 2017-2016 1,1% -0,7% 12,5% 11,3% 4,5% 4,5% 2018-2017 -0,4% 0,4% -0,3% -1,8% -0,4% -0,6%

2018-2014 12,6% 9,7% 44,4% 28,9% 21,3% 17,6%

Tabella 11. Arrivi e presenze nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere, provincia di Brescia, variazione percentuale (2014-2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT

Complessivamente, però, nel quinquennio considerato si può osservare un incremento di oltre il 21% negli arrivi e di quasi il 18% nelle presenze. Tale incremento è stato guidato soprattutto dall’aumento nel settore extra-alberghiero, che ha visto una crescita del 44,4% per gli arrivi e del 28,9% delle presenze. Nonostante l’incremento nel settore extra-alberghiero, nel 2018 la quota alberghiera per gli arrivi è del 67,6% (era del 72,8% nel 2014) e quella relativa alle presenze è del 54,8% (nel 2014 era del 58,8%), come riportato nelle Figure 16 e 17.

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Figura 16. Arrivi, alberghiero ed extra-alberghiero, provincia di Brescia, valori percentuali (2014-2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Figura 17. Presenze, alberghiero ed extra-alberghiero, provincia di Brescia, valori percentuali (2014-2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Nell’analisi di arrivi e presenze un importante confronto è quello che riguarda l’origine dei turisti (Tabella 12). Limitandosi a distinguere tra italiani e stranieri, nel 2014 gli arrivi erano divisi abbastanza equamente, con una leggera prevalenza dei secondi sui primi (54%) che è andata progressivamente aumentando anno dopo anno fino a superare il 57% nel 2018. La differenza risulta decisamente più marcata osservando le presenze che già nel 2014 vedevano una netta prevalenza degli stranieri – con oltre il 69% – e che è incrementata fino ad arrivare al 72% nel 2018.

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Arrivi Presenze Anno Italiani Stranieri %Stranieri Italiani Stranieri %Stranieri 2014 1.062 1.246 54% 2.732 6.115 69,1% 2015 1.121 1.359 54,8% 2.883 6.375 68,9% 2016 1.161 1.526 56,8% 2.854 7.163 71,5% 2017 1.213 1.596 56,8% 2.992 7.473 71,4% 2018 1.197 1.602 57,2% 2.910 7.493 72,0%

2018-2014 +12,7% +28,6% +6,5% +22,5%

Tabella 12: Arrivi e presenze (in migliaia e quota %) per origine del turista, provincia di Brescia (2012-2016). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Infine, è possibile evidenziare la stagionalità del turismo all’interno della provincia di Brescia (Figura 18), che risulta molto pronunciata, con un forte picco durante la stagione estiva: infatti nel periodo maggio-settembre le presenze coprono all’incirca il 75% di quelle rilevate in tutto l’anno, con il picco vero e proprio che è sempre raggiunto nel mese d’agosto e che da solo oscilla attorno al 21,7% del totale annuale (Figura 19). Esaminando gli arrivi la stagionalità persiste anche se i picchi risultano meno accentuati: agosto concentra circa il 15% del totale annuo, mentre il periodo maggio-settembre vale complessivamente intorno al 65%

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Figura 18. Stagionalità – arrivi e presenze, provincia di Brescia (2014-2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Figura 19. Arrivi e presenze per mese e anno, provincia di Brescia, valori percentuali (2014-2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT. 30

1.4.2 Il turismo nella provincia di Mantova

La situazione della provincia di Mantova differisce dalla vicina provincia bresciana per quanto riguarda il volume complessivo dei turisti sul territorio, che risulta decisamente minore. Ciononostante, nel quinquennio considerato (2014-2018) anche questa provincia ha visto un’importante crescita nei flussi turistici, benché il 2018 veda una lieve riduzione degli arrivi rispetto al 2017. In generale, tra il 2014 e il 2018 gli arrivi sono aumentati in misura maggiore delle presenze, per cui la permanenza media è andata diminuendo. Nelle strutture alberghiere questa riduzione è stata più lieve (da 2 giorni nel 2014 a 1,9 nel 2018) rispetto alla riduzione osservata in quelle extra- alberghiere (da 2,7 giorni nel 2014 a 2,3 nel 2018), che mantengono comunque un valore medio maggiore rispetto alle prime. Complessivamente la presenza media è passata dai 2,22 giorni nel 2014 ai 2,09 giorni nel 2018 (Tabella 13).

Alberghiere Extra-Alberghiere Totale Anno Arrivi Presenze P.M. Arrivi Presenze P.M Arrivi Presenze P.M 2014 158 316 2,00 79 211 2,66 237 527 2,22 2015 163 322 1,98 82 203 2,49 245 525 2,15 2016 189 359 1,90 106 243 2,30 295 603 2,04 2017 195 371 1,90 117 263 2,25 312 633 2,03 2018 187 364 1,94 116 271 2,34 303 635 2,09

Tabella 13. Arrivi e presenze (in migliaia) e permanenza media nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere, provincia di Mantova (2014-2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Osservando nello specifico le variazioni percentuali intervenute in questi cinque anni, si nota che a parte la diminuzione delle presenze tra il 2015 e il 2014 nelle strutture extra-alberghiere (-4%) con una contrazione complessiva dello 0,3%, gli unici altri segni negativi riguardano le variazioni nei flussi turistici tra il 2018 e il 2017 (Tabella 14). Rispetto al 2017, infatti, il 2018 ha visto una riduzione percentuale sia degli arrivi sia delle presenze nel settore alberghiero (-4% e -1,8% rispettivamente) e una riduzione, meno marcata, degli arrivi nel settore extra-alberghiero (-1%). Al contrario, tra il 2016 (anno in cui Mantova è stata capitale italiana della cultura) e il 2015 vi è stata una notevole crescita dei flussi turistici in entrambe le tipologie di strutture, con un aumento complessivo di oltre il 20% per gli arrivi e di quasi il 15% per le presenze. Complessivamente tra 2014 e 2018 gli arrivi sono cresciuti del 27,7% (con un picco del 46% per l’extra-alberghiero), mentre le presenze sono aumentate poco più del 20%.

Alberghiere Extra-Alberghiere Totale Periodo Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze 2015-2014 3,2% 2,1% 2,7% -4,0% 3,0% -0,3% 2016-2015 15,9% 11,4% 30% 20,1% 20,6% 14,8% 2017-2016 3,3% 3,2% 10,3% 7,9% 5,8% 5,1% 2018-2017 -4,0% -1,8% -1,0% 3,2% -2,9% 0,3%

2018-2014 18,6% 15,3% 45,9% 28,4% 27,7% 20,5%

Tabella 14. Arrivi e presenze nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere, provincia di Mantova, Variazioni percentuali, (2014-2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT

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La suddivisione dei turisti tra le due tipologie di struttura mostra una situazione e un andamento simile a quanto visto per la provincia di Brescia: anche a Mantova le quote di arrivi e presenze del settore alberghiero sono le più alte, ma nel corso del quinquennio in esame la quota di arrivi per l’extra- alberghiero è cresciuta dal 33,4% del 2014 al 38,2% del 2018 e per quanto riguarda le presenze l’extra-alberghiero è passato dal 40,1% al 42,7% (Figura 20 e 21).

Figura 20. Arrivi, alberghiero ed extra-alberghiero, provincia di Mantova, Valori percentuali, (2014-2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Figura 21. Presenze, alberghiero ed extra-alberghiero, provincia di Mantova, Valori percentuali, (2014-2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Per quanto riguarda la provenienza dei turisti, mentre nella provincia di Brescia sia gli arrivi sia le presenze degli stranieri sono aumentati regolarmente nel quinquennio considerato, nella provincia di Mantova si osserva una riduzione degli arrivi e delle presenze straniere tra il 2014 e il 2017, con una lieve ripresa nel 2018 che comunque non consente di tornare ai livelli del 2014. Globalmente,

32 dunque, la crescita nei flussi turistici osservata tra il 2014 e il 2018 è dovuta soprattutto all’aumento di turisti italiani (specialmente per quanto riguarda gli arrivi), come rappresentato in Tabella 15.

Arrivi Presenze Anno Italiani Stranieri %Stranieri Italiani Stranieri %Stranieri 2014 167 71 29,8% 337 189 36,0% 2015 174 70 28,8% 338 188 35,7% 2016 214 80 27,3% 391 211 35,1% 2017 227 85 27,3% 417 216 34,2% 2018 217 86 28,4% 407 228 35,9%

2018-2014 +30,3% +21,5% +20,6% +20,3%

Tabella 15. Arrivi e presenze di turisti italiani e stranieri (in migliaia) e percentuale di stranieri, provincia di Mantova (2014- 2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Nella provincia di Mantova la stagionalità è senza dubbio meno accentuata, seppur ben presente, rispetto alla provincia di Brescia. Il mese più importante resta agosto che però si differenzia meno rispetto agli altri due mesi estivi, contando in termini di presenze circa il 12,5% e in arrivi circa il 10%. Per le presenze, nel quinquennio considerato il quadrimestre maggio-settembre pesa circa il 53%, mentre lo stesso periodo in termini di arrivi pesa circa il 50% (Figure 22 e 23).

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Figura 22. Arrivi e presenze per mese e anno, provincia di Mantova. Valori percentuali (2014-2018)

Figura 23. Arrivi e presenze per mese e anno, provincia di Mantova. Valori assoluti (2014-2018). 34

1.4.3 Le strutture ricettive e i flussi turistici nei territori dei 57 comuni lombardi a rischio sismico 2

All’interno dei 57 comuni a rischio sismico 2, risultano un totale di 3.729 strutture attive (l’11,8% delle quali sono strutture alberghiere), per un totale di 91.749 posti letto.

1.4.3.1 Provincia di Mantova All’interno dei 5 comuni a rischio sismico 2 della provincia di Mantova ci sono complessivamente 127 strutture ricettive (Tabella 16). La maggior parte sia delle strutture che dei posti letto sono di tipo extra-alberghiero. La capienza media (che è data dal totale dei posti letto disponibili diviso il totale delle strutture disponibili) è nettamente maggiore per le strutture alberghiere e questo è particolarmente vero per quelle all’interno del comune di Castiglione delle Stiviere in cui la capienza media degli esercizi alberghieri è di 60 posti letto, mentre è solo di 12 nelle strutture extra-alberghiere.

Strutture Letti Capienze media Comune A.* E.A* Tot A.* E.A.* Tot A.* E.A.* Tot Castiglione 4 15 19 240 174 414 60 12 22 delle Stiviere Cavriana 1 12 13 20 133 153 20 11 12 Monzambano 3 49 52 58 601 659 19 12 13 Ponti sul 3 23 26 103 274 377 34 12 15 Mincio Solferino 4 13 17 81 215 296 20 17 17

Totale 15 112 127 502 1397 1899 33 12 15

*A.= Alberghiere; E.A. = extra-alberghiere

Tabella 16. Numero di strutture e letti in strutture alberghiere, extra-alberghiere e totali nei comuni a rischio sismico 2, provincia di Mantova (2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Per quanto concerne i flussi turistici l’area nel complesso vanta poco più di 50 mila arrivi nel 2018, pari al 16,7% del totale provinciale (Tabella 17). All’interno di questa area i comuni di Castiglione delle Stiviere e Monzambano hanno dei flussi turistici relativamente importanti mentre gli altri comuni qui considerati hanno flussi ridotti. Differenziando gli arrivi per provenienza, solo il comune di Ponti sul Mincio ha una prevalenza di turisti stranieri (66,2% del totale), mentre in particolare Castiglione delle Stiviere e Cavriana hanno le percentuali di arrivi di turisti stranieri più limitate (rispettivamente 29,7% e 31%).

Arrivi assoluti Arrivi relativi Comune Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Castiglione delle Stiviere 13.540 5.709 19.249 70,3% 29,7% Cavriana 1.722 772 2.494 69,0% 31,0% Monzambano 7.314 5.913 13.227 55,3% 44,7% Ponti sul Mincio 3.225 6.317 9.542 33,8% 66,2% Solferino 3.951 2.218 6.169 64,0% 36,0% Totale 29.752 20.929 50.681 58,5 41,5 Tabella 17. Arrivi italiani e stranieri (valori assoluti. e relativi.) per comuni a rischio sismico 2, Mantova (2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

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Nel 2018 la graduatoria per paesi di provenienza dei turisti stranieri sulla base degli arrivi registrati all’interno dell’area vede al primo posto la Germania (34%), seguono Francia (7%), Israele (6%), (6%), Svizzera (6%) e Paesi Bassi (5%). Ciascuno degli altri paesi dà conto, da solo, di meno del 5% degli arrivi dall’estero, come rappresentato in figura 24.

Figura 24. Provenienza arrivi stranieri (%) nei comuni a rischio sismico 2 provincia di Mantova (2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Castiglione delle Cavriana Monzambano Ponti sul Mincio Solferino Stiviere Germania 15,4% Germania 22,3% Germania 46,5% Germania 42,3% Germania 27,2% Francia 10,7% Israele 13% Israele 7,4% Belgio 9,8% Francia 11,2% Regno Unito 8,5% Francia 9,8% Austria 5,7% Austria 7,5% Paesi Bassi 11,2% Israele 6,2% Austria 6,9% Svizzera* 5,2% Paesi Bassi 6,8% Belgio 7,7% Svizzera* 5,3% Belgio 5,2 Paesi Bassi 4,7% Svizzera* 6,4% Svizzera* 5,7% Spagna 4,2% Paesi Bassi 4,7% Francia 4,6% Israele 6,2% Austria 4,2% Austria 4,1% Polonia 3,5% Belgio 2,4% Norvegia 3,7% Regno Unito 2,9% Cina 4,1% Regno Unito 3,5% Rep. Ceca 2,2% Francia 2,4% Danimarca 2,2% Polonia 2,9% Svizzera* 3,1% Russia 1,9% Regno Unito 1,9% Svezia 2,4% Romania 2,7% Slovenia 2,8 Danimarca 1,8% Spagna 1,3% Polonia 1,9% Tot. 5.709 Tot. 772 Tot. 5.913 Tot. 6.317 Tot. 2.218 * I dati includono Svizzera e Liechtnstein

Tabella 18. Primi dieci paesi di provenienza dei turisti stranieri (%) e totali arrivi stranieri all'interno dei comuni a rischio sismico 2, provincia di Mantova (2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Secondo la graduatoria delle provenienze dei turisti stranieri sulla base degli arrivi la Germania risulta il primo paese in ognuno dei cinque comuni considerati (Tabella 18), e a Monzambano e a Ponti sul Mincio, quasi un turista straniero su due è tedesco.

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1.4.3.2 Provincia di Brescia I comuni situati in Zona a rischio sismico 2 all’interno della provincia di Brescia sono 52. All’interno del loro territorio si trovano un totale di 3602 strutture ricettive di cui 427 di tipo alberghiero e oltre 77 mila posti letto di cui circa 23 mila in strutture alberghiere (Tabella 19). La capienza media complessiva dell’area è di 25 posti letto per struttura, 56 per le strutture alberghiere e 21 per quelle extra – alberghiere. I comuni in esame sono chiaramente molto diversi tra loro in termini di vocazione turistica. Alcuni comuni, soprattutto quelli che si affacciano sul Lago di Garda, hanno una fortissima vocazione turistica e ospitano molte strutture ricettive (Desenzano sul Garda, per esempio, ne ospita 515 e Sirmione 455), mentre di contro ci sono comuni con una sola struttura ricettiva (Agnosine, Botticino, Paitone, , Sabbio Chiese). Allo stesso modo, il numero di posti letto e la capienza media variano molto all’interno dell’area considerata.

Strutture Letti Capienza media

Comune A. E.A. Tot. A. E.A. Tot. A. E.A. Tot.

Agnosine 0 1 1 0 4 4 0 4 4 Barghe 1 1 2 24 7 31 24 7 16 Bedizzole 1 14 15 30 143 173 30 10 12 Botticino 0 1 1 0 10 10 0 10 10 Brescia 34 113 147 2288 1690 3978 67 15 27 Calcinato 2 1 3 118 10 128 59 10 43 Calvagese della Riviera 1 4 5 165 26 191 165 7 38 Capovalle 1 1 2 11 6 17 11 6 9 Castenedolo 5 3 8 433 19 452 87 6 57 Desenzano del Garda 45 470 515 3233 6351 9584 72 14 19 Gardone Riviera 32 110 142 1755 833 2588 55 8 18 Gargnano 29 114 143 1006 982 1988 35 9 14 Gavardo 1 17 18 25 105 130 25 6 7 Ghedi 3 0 3 83 0 83 28 0 28 Idro 5 27 32 191 2594 2785 38 96 87 Lonato del Garda 3 77 80 166 711 877 55 9 11 Manerba del Garda 20 214 234 1571 9821 11392 79 46 49 Mazzano 2 1 3 78 3 81 39 3 27 Moniga del Garda 8 93 101 598 8200 8798 75 88 87 Montichiari 7 15 22 338 104 442 48 7 20 Muscoline 0 3 3 0 38 38 0 13 13 Nuvolento 0 4 4 0 21 21 0 5 5 Nuvolera 2 1 3 45 6 51 23 6 17 Odolo 2 0 2 45 0 45 23 0 23 Padenghe sul Garda 9 82 91 792 3317 4109 88 40 45 Paitone 1 0 1 34 0 34 34 0 34 Polpenazze del Garda 0 40 40 0 368 368 0 9 9 Pozzolengo 8 32 40 291 567 858 36 18 21 Prevalle 0 2 2 0 22 22 0 11 11 Provaglio Val Sabbia 0 2 2 0 10 10 0 5 5 Puegnago sul Garda 0 48 48 0 425 425 0 9 9 37

Strutture Letti Capienza media

Comune A. E.A. Tot. A. E.A. Tot. A. E.A. Tot.

Rezzato 3 2 5 222 10 232 74 5 46 Roè Volciano 2 19 21 50 121 171 25 6 8 Roncadelle 1 0 1 147 0 147 147 0 147 Sabbio Chiese 0 1 1 0 8 8 0 8 8 Salò 21 180 201 1117 1459 2576 53 8 13 San Felice del Benaco 7 122 129 780 7598 8378 111 62 65 Serle 1 2 3 25 14 39 25 7 13 Sirmione 95 360 455 4546 6678 11224 48 19 25 Soiano del Lago 3 54 57 91 484 575 30 9 10 Tignale 16 358 374 678 3679 4357 42 10 12 Toscolano-Maderno 30 307 337 1450 7028 8478 48 23 25 Tremosine sul Garda 20 246 266 1374 2210 3584 69 9 13 Treviso Bresciano 1 2 3 14 12 26 14 6 9 Vallio Terme 2 5 7 78 58 136 39 12 19 Valvestino 1 1 2 15 6 21 15 6 11 Vestone 2 1 3 25 4 29 13 4 10 Villanuova sul Clisi 0 14 14 0 88 88 0 6 6 Vobarno 0 10 10 0 68 68 0 7 7 TOTALE 427 3.175 3.602 23.932 65.918 89.850 56 21 25 *A.= Alberghiere; E.A. = extra-alberghiere

Tabella 19. Strutture, letti e capienza media per tipologia, in comuni a rischio sismico 2, Brescia (2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Considerando solo i primi 10 comuni sul Lago di Garda in termini di numero di strutture – cioè Desenzano del Garda, Sirmione, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine del Garda, Manerba del Garda, Salò, Brescia, Gargnano, Gardone Riviera – si hanno 2814 strutture ricettive, pari al 78% delle strutture dell’area a rischio sismico 2 della provincia bresciana. La concentrazione è ancora maggiore se si prendono in considerazione i posti letto. In questo caso i primi 10 comuni per numero di posti letto (Desenzano del Garda, Sirmione, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine del Garda, Manerba del Garda, Moniga del Garda, San Felice del Benaco, Padenghe sul Garda, Brescia) contano da soli l’82% dei posti letto dell’area. Pur non essendo necessariamente tra i primi in termini di numero di strutture o posti letto, ci sono dei comuni che si distinguono per una capienza media particolarmente elevata: Roncadelle (con una capienza media di 187 posti letto), Idro e Moniga del Garda (entrambi con una capienza media di 87 posti letto). Per quanto concerne i flussi turistici, l’area nel complesso vanta poco meno di 2 milioni di arrivi nel 2018, pari al 72% del totale provinciale (Tabella 20). All’interno di questa area, i primi tre comuni in termini di arrivi sono Sirmione, Desenzano e Brescia. Il turismo è prevalentemente straniero (il 58% degli arrivi proviene da paesi stranieri) e ci sono comuni in cui oltre l’80% dei turisti proviene dall’estero (Idro, San Felice del Benaco, Tignale e Tremosine sul Garda).

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Arrivi assoluti Arrivi relativi Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Bedizzole 2.286 1.230 3.516 65,0% 35,0% Brescia 180.719 96.129 276.848 65,3% 34,7% Calvagese 1.504 4.155 5.659 26,6% 73,4% Castenedolo 19.765 14.585 34.350 57,5% 42,5% Desenzano del Garda 125.026 174.849 299.875 41,7% 58,3% Gardone Riviera 22.453 46.912 69.365 32,4% 67,6% Gargnano 15.563 39.592 55.155 28,2% 71,8% Gavardo 335 839 1.174 28,5% 71,5% Ghedi 1.827 527 2.354 77,6% 22,4% Idro 2.201 12.962 15.163 14,5% 85,5% Lonato del Garda 48.460 4.372 52.832 91,7% 8,3% Manerba del Garda 27.309 78.071 105.380 25,9% 74,1% Moniga del Garda 33.146 63.811 96.957 34,2% 65,8% Montichiari 14.593 8.036 22.629 64,5% 35,5% Padenghe sul Garda 26.388 24.528 50.916 51,8% 48,2% Polpenazze del Garda 547 1.099 1.646 33,2% 66,8% Pozzolengo 13.664 15.057 28.721 47,6% 52,4% Puegnago sul Garda 1.275 2.019 3.294 38,7% 61,3% Rezzato 14.001 7.534 21.535 65,0% 35,0% Roè Volciano 2.196 888 3.084 71,2% 28,8% Salò 19.021 37.916 56.937 33,4% 66,6% San Felice del Benaco 17.596 84.473 102.069 17,2% 82,8% Sirmione 146.885 251.196 398.081 36,9% 63,1% Soiano del Lago 2.628 3.401 6.029 43,6% 56,4% Tignale 4.166 39.193 43.359 9,6% 90,4% Toscolano-Maderno 44.015 60.905 104.920 42,0% 58,0% Tremosine sul Garda 9.775 45.943 55.718 17,5% 82,5% Vallio Terme 1.312 443 1.755 74,8% 25,2% Agnosine, Odolo, Sabbio Chiese 245 73 318 77% 23% Barghe, Provaglio Val Sabbia 1.049 418 1.467 71,5% 28,5% Botticini, Nuvolera, Serle 912 236 1.148 79,4% 20,6% Calcinato, Mazzano 4.114 5.997 10.111 40,7% 59,3% Villanuova sul Clisi, Vobarno 341 1.097 1.438 23,7% 76,3% Treviso Bresciano, Vestone 610 359 969 63% 37% Capovalle, Valvestino 224 120 344 65% 35% Muscoline, Nuvolento, Paitone, Prevalle 341 1097 1438 23,7% 76,3% Tot. 806.492 1.130.062 1.936.554 41,6% 58,4% Tabella 20. Arrivi italiani e stranieri (valori assoluti e relativi) per comuni a rischio sismico 2, Brescia (2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

La Figura 25 mostra come sono suddivise le provenienze dei turisti stranieri all’interno dell’area considerata: la Germania da sola conta il 41% del totale, seguono Regno Unito (7%) e Paesi Bassi (6%) con percentuali decisamente minori e Francia, Austria e Svizzera con il 5% ciascuno.

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Figura 25. Provenienza arrivi stranieri (%) nei comuni a rischio sismico 2 provincia di Brescia (2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT

Le successive Tabelle (dalla 21 alla 26) riportano le principali provenienze degli arrivi, ordinate in ordine decrescente, per l’anno 2018 nei comuni a rischio sismico 2 della provincia di Brescia. In questo modo è visibile per ogni paese (o per gruppi di paesi, laddove il numero di strutture ricettive risulta tanto esiguo da non poter diffondere il flusso turistico) la graduatoria dei paesi di provenienza dei turisti stranieri, con la relativa percentuale sul totale degli arrivi da parte degli stranieri. Per la stragrande maggioranza dei comuni è la Germania il primo paese per provenienza, benché con importanza relativa molto variabile (per esempio, proviene dalla Germania il 70% dei turisti stranieri arrivati a Tremosine sul Garda nel 2018, ma solo il 10,6% di quelli arrivati a Brescia). Per quanto riguarda le altre provenienze, c’è una certa eterogeneità tra i comuni considerati.

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Bedizzole Brescia Calvagese della Castenedolo Desenzano del Garda Gardone riviera Riviera Altri Centro-Sud Germania 10,6% Germania 31,7% Germania 15,2% Germania 30,0% Germania 39,9% America 19,6% Germania 13% Francia 10,6% Svizzera 15,0% Israele 14,9% Regno Unito 8,8% Regno Unito 16,4% Francia 11,7% Spagna 5,1% Francia 9,9% Cina 9,6% Francia 6,0% Austria 6,4% Svizzera 10,6% Svizzera 5,1% Paesi Bassi 7,7% Francia 9,4% Svizzera 6,0% Francia 5,7% Paesi Bassi 4,8% Cina 4,8% Austria 6,3% Svizzera 5,4% Paesi Bassi 5,4% Svizzera 3,8% Austria 4,4% Regno Unito 4,6% Regno Unito 5,2% Austria 4,0% Austria 5,3% U.S.A. 3,2% Altri -Asia- 4,3% U.S.A. 4,0% Belgio 3,7% Spagna 3,4% Russia 4,1% Belgio 2,6% Belgio 3,7% Romania 3,9% Russia 2,1% Romania 3,4% Belgio 2,5% Paesi Bassi 2,2% Polonia 1,9% Altri Europei 3,6% Spagna 2,0% Regno Unito 3,3% Israele 2,4% Russia 2,2% Romania 1,9% Russia 3,1% Rep. Ceca 1,9% Croazia 2,6% U.S.A. 2,4% Svezia 1,2% Tot.1.308 Tot. 96.992 Tot.4.155 Tot. 14.585 Tot.189.995 Tot. 49.147 Tabella 21. Primi dieci paesi di provenienza dei turisti stranieri (%) e totali arrivi stranieri all'interno dei comuni a rischio sismico 2, provincia di Brescia (2018).

Gargnano Gavardo Ghedi Idro Lonato del Garda Manerba del Garda Germania 53,8% Germania 39,5% Romania 16,9% Germania 47,3% Germania 25,8% Germania 57,2% Regno Unito 7,2% Francia 8,5% Altri Europei 10,1% Paesi Bassi 37,6% Romania 10,0% Paesi Bassi 12,5% Austria 4,9% Polonia 6,2% Altri Africa 9,5% Austria 3,0% Francia 7,0% Francia 4,8% U.S.A. 4,4% Austria 5,7% Germania 7,4% Belgio 2,3% Svizzera 7,0% Austria 4,4% Svizzera 3,9% Paesi Bassi 4,6% Francia 6,3% Svizzera 2,1% Regno Unito 3,6% Svizzera 3,6% Francia 3,3% Svizzera 4,3% Svizzera 5,1% Regno Unito 2,0% Austria 3,3% Belgio 3,2% Russia 2,6% Regno Unito 3,9% Altri Asia 5,1% Danimarca 1,9% Belgio 3,3% Regno Unito 2,7% Paesi Bassi 2,5% Belgio 3,8% Bulgaria 4,4% Francia 1,0% Ucraina 3,3% Danimarca 2,3% Belgio 1,5% U.S.A. 2,5% Spagna 3,8% Re. Ceca 0,7% Polonia 2,9% Polonia 1,4% Svezia 1,4% Israele 2,0% Croazia3,0% Svezia 0,4% Paesi Bassi 2,7% Rep. Ceca 1,1% Tot. 41.767 Tot. 1404 Tot.527 Tot. 13.121 Tot. 5.711 Tot. 83.395 Tabella 22. Primi dieci paesi di provenienza dei turisti stranieri (%) e totali arrivi stranieri all'interno dei comuni a rischio sismico 2, provincia di Brescia (2018).

Moniga del Garda Montichiari Padenghe del Garda Polpenazze del Pozzolengo Puegnago sul Garda Garda Germania 47,8% Francia 24,2% Germania 43,3% Germania 48,2% Germania 36,7% Germania 56,5% Paesi Bassi 17,7% Germania 14,9% Paesi Bassi 7,6% Paesi Bassi 5,8% Francia 10,0% Austria 4,6% Svizzera 4,6% Ungheria 7,0% Austria 5,9% Francia 5,1% Svizzera 8,4% Paesi Bassi 4,5% Regno Unito 4,5% Svizzera 5,3% Francia 5,2% Belgio 3,8% Austria 7,6% Francia 4,2% Austria 4,2% Belgio 4,0% Svizzera 4,7% Austria 3,6% Israele 4,6% Polonia 4,0% Francia 4,0% Spagna 3,9% Israele 3,7% Israele 3,4% Paesi Bassi 3,6% Belgio 3,4% Belgio 3,1% Romania 3,6% Belgio 3,3% Regno Unito 3,1% Belgio 3,2% Regno Unito 2,6% Israele 2,0% Regno Unito 3,3% Regno Unito 3,1% Rep. Ceca 2,9% Regno Unito 3,2% Svizzera 1,9% Danimarca 2,0% Paesi Bassi 3,0% Danimarca 2,2% Slovenia 2,3% Russia 2,6% Danimarca 1,8% Polonia 1,8% Austria 2,4% Cina 2,1% Polonia 2,2% Repubblica Ceca 1,7% Spagna 1,8% Tot. 65.484 Tot. 8.057 Tot. 26.653 Tot. 1.715 Tot.15.472 Tot. 2.447 Tabella 23. Primi dieci paesi di provenienza dei turisti stranieri (%) e totali arrivi stranieri all'interno dei comuni a rischio sismico 2, provincia di Brescia (2018).

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Rezzato Roè Volciano Salò San Felice del Sirmione Soiano del Lago Benaco Germania 17,5% Germania 42,0% Germania 42,6% Germania 52,3% Germania 32,5% Germania 49,7% Francia 8,5% Svizzera 7,8% Regno Unito 11,1% Paesi Bassi 15,3% Regno Unito 9,1% Svizzera 8,7% Regno Unito 5,5% Francia 6,4% Austria 5,7% Regno Unito 6,3% Austria 5,7% Paesi Bassi 5,6% Cina 5,1% Polonia 4,3% Francia 4,6% Austria 4,5% Francia 5,6% Regno Unito 4,9% Svizzera 4,8% Regno Unito 4,3% Svizzera 4,5% Svizzera 4,1% Svizzera 5,4% Francia 4,4% Spagna 4,8% Belgio 3,8% Paesi Bassi 3,7% Danimarca 3,7% Russia 4,1% Austria 3,8% Russia 4,1% Paesi Bassi 3,6% Belgio 2,6% Belgio 3,1% Israele 3,5% Belgio3,1% Israele 3,8% Israele 3,1% U.S.A. 2,5% Francia 2,6% Paesi Bassi 2,9% Danimarca 2,3% U.S.A. 3,8% Austria 2,9% Finlandia 2,1% Polonia 2,1% Svezia 2,5% Israele 1,8% India 3,4% Ungheria 2,9% Russia 1,8% Irlanda 1,1% Belgio 2,3% Rep. Ceca 1,5% Tot. 7.534 Tot. 1.175 Tot. 42.254 Tot. 87.113 Tot. 261.305 Tot. 4.720 Tabella 24. Primi dieci paesi di provenienza dei turisti stranieri (%) e totali arrivi stranieri all'interno dei comuni a rischio sismico 2, provincia di Brescia (2018).

Tignale Toscolano Tremosine sul Garda Vallio Terme Agnosine, Odolo, Barghe. Provaglio Maderno Sabbio Chiese Val Sabbia Germania 72,3% Germania 60,9% Germania 70,0% Germania 23,7% Slovacchia 16,4% Germania 19,6% Paesi Bassi 5,3% Paesi Bassi 6,3% Austria 3,7% Paesi Bassi 9,9% Svizzera 15,1% Svizzera 13,6% Polonia 3,7% Austria 4,6% Paesi Bassi 2,8% Regno Unito 7,7% Rep. Ceca 13,7% Francia 9,3% Danimarca 3,0% Regno Unito 3,4% Polonia 2,5% Svizzera 7,7% Francia 11,0% Spagna 6,0% Austria 2,2% Svizzera 3,3% Svizzera 2,3% Francia 7,2% Germania 11,0% Polonia 4,3% Rep. Ceca 2,0% Francia 3,1% Danimarca 2,0% Romania 6,5% Spagna 8,2% Regno Unito 4,3% Belgio 1,6% Belgio 2,5% Regno Unito 2,0% Bulgaria 5,6% Romania 5,5% Romania 4,3% Regno Unito 1,5% Danimarca 2,3% Belgio 1,8% Austria 4,1% India 5,5% India 4,3% Francia 1,4% Polonia 2,0% Rep. Ceca 1,6% Danimarca 3,4% Altri Europei 2,7% Portogallo 3,6% Svizzera 1,0% Rep. Ceca 1,7% Francia 1,4% Belgio 2,7% Altri Africa 2,7% Austria 3,3% Tot. 49.006 Tot. 68.260 Tot. 51.767 Tot. 443 Tot. 73 Tot. 418 Tabella 25. Primi dieci paesi di provenienza dei turisti stranieri (%) e totali arrivi stranieri all'interno dei comuni a rischio sismico 2, provincia di Brescia (2018).

Botticino, Calcinato, Villanuova sul Clisi, Treviso Capovalle, Valvestino Muscoline, Nuvolera, Serle Mazzano Vobarno Bresciano, Nuvolento, Vestone Paitone, Prevalle Bulgaria 12,3% Cina 59,4% Germania 43,0% Germania 29,5% Germania 67,5% Germania 22,7% Germania 11,0% Israele 8,2% Paesi Bassi 8,0% Paesi Bassi 8,6% Svizzera 13,3% Francia 13,7% Francia 9,3% Francia 8,0% Francia 7,2% Francia 6,4% Austria 7,5% Austria 6,5% Regno Unito 9,3% Germania 5,7% Polonia 5,6% Russia 6,4% Francia 3,3% Slovenia 5,4% Altri Europei 8,9% Romania 3,0% Israele 4,1% Austria 5,0% Regno Unito 2,5% Romania 5,2% Romania 7,2% Austria 2,5% Regno Unito 3,0% Regno Unito 3,9% Irlanda 0,8% Spagna 5,2% Austria 6,8% Ungheria 1,6% Belgio 2,7% Svizzera 3,3% Norvegia 0,8% Belgio 4,7% Belgio 5,1% Polonia 1,2% Danimarca 2,1% Polonia 3,1% Paesi Bassi 0,8% Croazia 3,9% Polonia 4,2% Spagna 1,2% Russia 2,1% Romania 3,1% Polonia 0,8% Altri Africa 2,6% Spagna 3,0% Svizzera 1,1% Ucraina 2,1% Altri Asia 2,8% Romania 0,8% Altri Europei 2,6% Tot. 236 Tot. 5.997 Tot. 1.097 Tot. 359 Tot. 120 Tot. 387 Tabella 26. Primi dieci paesi di provenienza dei turisti stranieri (%) e totali arrivi stranieri all'interno dei comuni a rischio sismico 2, provincia di Brescia (2018).

Confinante con la zona relativa ai comuni a rischio sismico 2 della provincia di Brescia vi è il comune di Limone sul Garda. Questo comune ha una notevole importanza dal punto di vista turistico visto che sia nel 2018 sia negli anni precedenti è risultato essere tra i primi 3 comuni lombardi per presenze turistiche. Limone sul Garda presenta un’importante dotazione di infrastrutture turistiche (Tabella 27), con 111 strutture e potendo contare su 7200 posti letto, per una capienza media complessiva di circa 65 posti letto per struttura.

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Strutture Letti Capienze media Comune A.* E.A* Tot A.* E.A.* Tot A.* E.A.* Tot Limone sul Garda 65 46 111 5.878 1.322 7200 90 29 65

Tabella 27. Strutture ricettive nel comune di Limone sul Garda (2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

A Limone sul Garda, il turismo è prevalentemente internazionale (Tabella 28): quasi l’88% dei turisti provengono da paesi stranieri.

Arrivi assoluti Arrivi relativi Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri 30.302 212.417 242.719 12,5% 87,5%

Tabella 28. Arrivi italiani e stranieri, valori assoluti e percentuale, Limone sul Garda (2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

Anche in questo caso, il primo paese di provenienza dei turisti stranieri risulta essere la Germania, con il 68% degli arrivi stranieri (Tabella 29). Seguono Regno unito e Austria, entrambi con percentuali vicine al 5%.

Provenienza Arrivi Arrivi assoluti relativi Germania 145944 68,1% Regno Unito 11548 5,4% Austria 10430 4,9% Svizzera 6201 2,9% Paesi Bassi 4852 2,3% Danimarca 4252 2,0% Belgio 4121 1,9% Polonia 3260 1,5% Repubblica Ceca 2799 1,3% Svezia 2452 1,1% Tabella 29. Arrivi di turisti stranieri (assoluti e relativi), Limone sul Garda (2018). Fonte: elaborazione Polis Lombardia su dati ISTAT.

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Capitolo 2 - Pericolosità sismica di strutture e infrastrutture del territorio

2.1 Analisi della pericolosità

Con DGR n. 2129 del 11 luglio 2014 Regione Lombardia ha provveduto a riclassificare il proprio territorio dal punto di vista sismico: sulla base della nuova classificazione sismica, entrata in vigore il 10 aprile 2016, i comuni lombardi classificati in Zona 2 sono 57, considerati in questo elaborato. Di questi solo 23 erano classificati in questa fascia di pericolosità nella precedente classificazione, introdotta con l’OPCM n. 3274 del 20 marzo 2003 e recepita dalla Regione Lombardia con DGR n. 14964/2003. I seguenti comuni sono passati da Zona 3 a Zona 2 nell’attuale classificazione:

- 29 nella provincia di Brescia: Bedizzole, Borgosatollo, Botticino, Brescia, Calcinato, Calvagese della Riviera, Capovalle, Castenedolo, Desenzano del Garda, Ghedi, Idro, Lonato del Garda, Manerba del Garda, Mazzano, Moniga del Garda, Montichiari, Muscoline, Nave, Nuvolento, Nuvolera, Padenghe sul Garda, Polpenazze del Garda, Pozzolengo, Rezzato, Sirmione, Soiano del Lago, Tignale, Tremosine sul Garda, Valvestino. - 5 nella provincia di Mantova: Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino.

Figura 26. Confronto tra classificazione sismica anno 2003 e anno 2014 dei comuni lombardi – dettaglio su parte delle province di Brescia e di Mantova.

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La seguente tabella evidenzia, per ciascun Comune in Zona sismica 2, la superficie classificata negli scenari di pericolosità sismica locale Z1 (a+b+c) che possono dar luogo a fenomeni di instabilità, Z2 (a+b) che possono dar luogo a cedimenti e/o liquefazioni, Z4 (a+b+c+d) che possono dar luogo ad amplificazioni litologiche e geometriche, Z3, che possono dar luogo ad amplificazioni topografiche e Z5, in corrispondenza dei quali si possono avere comportamenti differenziale (rif. Allegato 2 “Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio”, paragrafo 2.1 Analisi della pericolosità sismica locale).

Area Aree Lunghezza Lunghezza Aree Z1 Aree COMUNE PV ISTAT comune Z2 linee Z3 linee Z5 kmq Z4 kmq kmq kmq (km) (km) AGNOSINE BS 17003 13,50 1,88 0,05 9,13 2,83 44,68 BARGHE BS 17012 5,46 1,69 3,04 1,60 16,62 BEDIZZOLE BS 17014 26,41 0,25 0,02 4,07 26,13 BORGOSATOLLO BS 17021 8,38 0,19 5,88 8,14 BOTTICINO BS 17023 18,56 1,54 1,01 9,71 8,66 49,01 BS BS 17029 90,51 0,77 28,54 73,78 43,12 CAINO BS 17031 17,26 1,58 0,06 26,24 2,50 CALCINATO * BS 17032 33,33 CALVAGESE BS 17033 11,77 2,30 (kmq) 11,77 DELLA RIVIERA CAPOVALLE BS 17036 22,78 5,32 14,94 2,68 CASTENEDOLO BS 17043 26,28 0,12 9,51 26,05 CASTIGLIONE MN 20017 42,15 0,15 42,00 DELLE STIVIERE CAVRIANA MN 20018 36,86 1,43 22,64 35,18 DESENZANO BS 17067 60,71 0,13 1,07 13,38 42,70 DEL GARDA GARDONE BS 17074 21,16 11,09 0,77 15,07 2,55 RIVIERA GARGNANO BS 17076 76,47 30,33 0,35 10,45 12,25 GAVARDO BS 17077 29,81 0,55 6,70 17,60 GHEDI BS 17078 60,72 60,72 IDRO BS 17082 22,33 6,27 0,08 9,09 3,63 LONATO DEL BS 17092 68,18 0,10 3,82 32,74 68,07 GARDA MANERBA DEL BS 17102 34,95 1,54 1,60 12,85 7,87 GARDA MAZZANO BS 17107 15,64 0,58 0,13 0,87 14,33 1,54 MONIGA DEL BS 17109 15,86 0,19 2,04 3,77 GARDA MONTICHIARI BS 17113 81,14 3,09 2,61 77,78 MONZAMBANO MN 20036 29,90 10,88 29,13 MUSCOLINE BS 17116 10,12 0,30 0,01 9,47 9,40 12,96 NAVE* BS 17117 27,13 NUVOLENTO BS 17119 7,44 0,06 1,36 1,65 5,34 NUVOLERA BS 17120 13,29 1,07 4,46 6,71 5,45 ODOLO BS 17121 6,49 0,06 0,19 2,81 1,02 PADENGHE SUL BS 17129 22,17 0,01 0,88 8,46 GARDA PAITONE BS 17132 7,86 0,06 7,19 1,52 POLPENAZZE BS 17145 9,12 0,10 0,66 18,12 8,21 DEL GARDA PONTI SUL MN 20044 11,85 0,31 1,18 11,84

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Area Aree Lunghezza Lunghezza Aree Z1 Aree COMUNE PV ISTAT comune Z2 linee Z3 linee Z5 kmq Z4 kmq kmq kmq (km) (km) MINCIO POZZOLENGO* BS 17151 21,33 PRESEGLIE* BS 17153 11,46 PREVALLE BS 17155 9,95 0,23 2,47 9,12 PROVAGLIO VAL BS 17157 14,90 1,82 0,05 5,06 2,70 SABBIA PUEGNAGO SUL BS 17158 10,97 2,05 0,20 8,64 GARDA REZZATO* BS 17161 18,28 ROE` VOLCIANO BS 17164 5,78 1,36 0,23 17,88 3,14 SABBIO CHIESE BS 17168 18,35 1,28 11,20 5,74 SALO` BS 17170 26,00 9,68 0,97 24,56 10,78 39,22 SAN FELICE DEL BS 17171 22,00 0,19 0,26 9,60 6,34 BENACO SERLE BS 17178 18,56 0,03 0,44 6,71 14,30 SIRMIONE BS 17179 29,39 0,04 1,09 7,33 0,89 SOIANO DEL BS 17180 5,78 1,41 3,77 5,74 LAGO SOLFERINO MN 20063 13,00 12,95 TIGNALE BS 17185 45,63 5,23 54,86 2,66 13,97 TOSCOLANO BS 17187 57,60 18,14 0,59 25,00 12,81 MADERNO TREMOSINE SUL BS 17189 72,84 55,97 0,11 59,78 4,37 GARDA TREVISO BSNO BS 17191 17,82 2,91 0,08 21,06 2,33 VALLIO TERME BS 17193 14,88 1,01 13,30 2,10 VALVESTINO BS 17194 31,26 28,06 3,45 3,20 VESTONE BS 17197 12,98 1,19 4,90 4,16 VILLANUOVA BS 17201 9,15 0,54 5,36 4,03 SUL CLISI VOBARNO BS 17204 53,31 6,89 27,05 14,29 TOTALI 1526,82 200,75 22,99 592,39 770,97 227,45 Tabella 30. Pericolosità sismica locale - Dettaglio per i comuni in Zona 2.

*I Comuni di Rezzato, Preseglie, Pozzolengo, Calcinato e Nave non hanno consegnato in sede di pubblicazione del PGT il livello informativo della carta di pericolosità sismica in formato digitale.

Per approfondimenti si rimanda alla Tavola 12 e al documento “Strati informativi e tavole cartografiche”.

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2.2 Studi di Microzonazione Sismica e Condizione Limite per l’Emergenza

Nelle due figure seguenti (Figura 27 e Figura 28) sono rappresentati i 57 Comuni classificati in Zona 2 e riportate le Ordinanze di protezione civile attraverso le quali Regione Lombardia ha finanziato gli studi di Microzonazione Sismica (MS) e le analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE).

Figura 16. Comuni che hanno ricevuto un finanziamento per studi di Microzonazione Sismica da Regione Lombardia mediante Ordinanze ministeriali. In giallo sono riportati i comuni con gli studi MS in corso, mentre in rosso sono evidenziati i comuni che hanno gli studi di MS validati, settembre 2020.

Figura 178. Comuni che hanno ricevuto un finanziamento da Regione Lombardia per studi della CLE mediante Ordinanze ministeriali. In giallo sono riportati i comuni con gli studi sulle CLE in corso, mentre in rosso sono evidenziati i comuni che hanno gli studi sulle CLE validati, settembre 2020.

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Di seguito vengono rappresentati i comuni che alla data del 30 settembre 2020 hanno svolto o hanno in corso di svolgimento gli studi di MS e le analisi di CLE: Ag max Ordinanza Ordinanza Prov. Comune Allegato 7 finanziamento finanziamento Ordinanze PC studio MS analisi CLE BS AGNOSINE 0,151105 171/2014 171/2014 BS BARGHE 0,151523 171/2014 171/2014 BS BEDIZZOLE 0,157969 52/2013 52/2013 BS BORGOSATOLLO 0,150538 293/2015 293/2015 BS BOTTICINO 0,156247 293/2015 293/2015 BS BRESCIA 0,153044 52/2013 52/2013 BS CAINO 0,15133 344/2016 344/2016 BS CALCINATO 0,156559 293/2015 293/2015 BS CALVAGESE DELLA RIVIERA 0,158598 344/2016 344/2016 BS CAPOVALLE 0,148425 344/2016 344/2016 BS CASTENEDOLO 0,153981 344/2016 344/2016 MN CASTIGLIONE DELLE STIVIERE 0,152237 344/2016 344/2016 MN CAVRIANA 0,149839 BS DESENZANO DEL GARDA 0,159192 3907/2011 293/2015 BS GARDONE RIVIERA 0,158584 52/2013 52/2013 BS GARGNANO 0,158136 BS GAVARDO 0,158569 4007/2012 4007/2012 BS GHEDI 0,14877 293/2015 293/2015 BS IDRO 0,147305 344/2016 344/2016 BS LONATO DEL GARDA 0,157662 52/2013 52/2013 BS MANERBA DEL GARDA 0,160048 4007/2012 4007/2012 BS MAZZANO 0,156954 52/2013 52/2013 BS MONIGA DEL GARDA 0,159776 4007/2012 4007/2012 BS MONTICHIARI 0,154315 MN MONZAMBANO 0,154702 3907/2011 52/2013 BS MUSCOLINE 0,158565 293/2015 293/2015 BS NAVE 0,151848 3907/2011 BS NUVOLENTO 0,157834 3907/2011 52/2013 BS NUVOLERA 0,157056 52/2013 52/2013 BS ODOLO 0,15373 171/2014 171/2014 BS PADENGHE SUL GARDA 0,159021 4007/2012 4007/2012 BS PAITONE 0,158369 171/2014 171/2014 BS POLPENAZZE DEL GARDA 0,158964 4007/2012 4007/2012 MN PONTI SUL MINCIO 0,157601 293/2015 293/2015 BS POZZOLENGO 0,156665 BS PRESEGLIE 0,153197 171/2014 171/2014 BS PREVALLE 0,158813 171/2014 171/2014 BS PROVAGLIO VAL SABBIA 0,152583 171/2014 171/2014 BS PUEGNAGO SUL GARDA 0,159206 344/2016 344/2016 BS REZZATO 0,156225 3907/2011 293/2015 BS ROE` VOLCIANO 0,158347 171/2014 171/2014 BS SABBIO CHIESE 0,156401 171/2014 171/2014 BS SALO` 0,158849 52/2013 52/2013 BS SAN FELICE DEL BENACO 0,159206 171/2014 171/2014 BS SERLE 0,156555 293/2015 293/2015 BS SIRMIONE 0,161072 171/2014 171/2014 BS SOIANO DEL LAGO 0,159013 4007/2012 4007/2012 MN SOLFERINO 0,150803 344/2016 344/2016 BS TIGNALE 0,155227 344/2016 344/2016 BS TOSCOLANO MADERNO 0,159121 52/2013 52/2013 BS TREMOSINE 0,153766 344/2016 344/2016 BS TREVISO BRESCIANO 0,151172 171/2014 171/2014 BS VALLIO TERME 0,156746 171/2014 171/2014 BS VALVESTINO 0,149385 344/2016 344/2016 BS VESTONE 0,147763 344/2016 344/2016 BS VILLANUOVA SUL CLISI 0,158179 52/2013 52/2013 BS VOBARNO 0,157403 293/2015 293/2015 Tabella 31. Dettaglio dei 57 comuni relativo agli studi di Microzonazione Sismica e di Condizione Limite d'Emergenza.

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Nella figura 29 sono riportate due immagini estratte dal Geoportale di Regione Lombardia che illustrano l’importanza della “messa a sistema” dell’analisi della CLE con indicazioni a supporto della pianificazione di protezione civile; le immagini si riferiscono al comune di Prevalle (BS).

Figura 29. Risultanze dell’analisi della CLE effettuata nel comune di Prevalle (BS). Fonte: Geoportale di Regione Lombardia. 49

Nella tabella successiva (Tabella 32) vengono esemplificate le schede compilate da ogni comune, suddivise per categoria che comprendono: - gli edifici strategici utilizzati per le funzioni di coordinamento degli interventi, di soccorso sanitario e d’intervento operativo; - le aree di emergenza, divise tra ricovero e ammassamento, con la relativa superficie; - le infrastrutture, divise per accessibilità e connessione. I dati fanno riferimento alle analisi di CLE validate dal Dipartimento della protezione civile relative ad alcuni dei 57 Comuni in Zona 2. Per approfondimenti si rimanda alla consultazione delle Tavole 13 e 14 e del documento “Strati informativi e tavole cartografiche”.

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EDIFICI STRATEGICI AREE DI EMERGENZA INFRASTRUTTURE

ISTAT PROVINCIA COMUNE TOTALE SCHEDE CLE COORDINAMENTO SOCCORSO INTERVENTO # # RICOVERO AMMASSAMENTO SUP TOT [m2] # ACCESSIBILITÀ CONNESSIONE INTERVENTI SANITARIO OPERATIVO

03017003 BS AGNOSINE 55 5 x x 1 1 0 2549,88 8 2 03017012 BS BARGHE 55 5 x 1 1 0 3186,72 6 nd 03017014 BS BEDIZZOLE 273 4 x x 2 2 0 9300 18 7 03017074 BS GARDONE RIVIERA 109 2 x 4 3 1 28770,79 1 18 nd 03017077 BS GAVARDO 102 19 x x x 9 nd nd 25700,91 21 nd 03017092 BS LONATO DEL GARDA 157 4 x x 13 nd nd 133422,7 39 nd 03017102 BS MANERBA DEL GARDA 225 8 2 nd nd 36096,46 23 nd 03017107 BS MAZZANO 87 8 x x 4 nd nd 89615,18 33 7 03017109 BS MONIGA DEL GARDA 149 2 2 nd nd 24459,46 17 nd 1 (più una ammassamento /ricovero nella frazione di

03020036 MN MONZAMBANO 64 2 x 3 1 Olfino) 102368,1 15 nd 03017119 BS NUVOLENTO 89 7 x x 2 nd nd 20155,88 3 30 7 03017120 BS NUVOLERA 66 5 x 3 nd nd 24840,41 24 8 03017129 BS PADENGHE SUL GARDA 180 6 2 nd nd 54532,86 21 nd 03017145 BS POLPENAZZE DEL GARDA 153 3 1 nd nd 33405,98 21 nd 03017155 BS PREVALLE 03017162 BS 32 1 4 nd nd 46352,53 11 nd 1 (ricovero fa anche da ammassamento

03017167 BS 96 9 x 1 1 ) 23156,05 19 4 03017170 BS SALO` 136 18 x x 11 nd nd 75510,41 33 nd 2 servono anche 03017171 BS SAN FELICE DEL BENACO 427 12 x x x 4 4 da ricovero 28520,9 25 2 03017180 BS SOIANO DEL LAGO 75 2 1 nd nd 16869,5 14 nd 03017193 BS VALLIO TERME 58 2 x 1 nd nd 2580,88 13 4 nd 03017201 BS VILLANUOVA SUL CLISI 31 4 x x 3 nd nd 11691,86 13 nd Tabella 32. Dettaglio relativo alle analisi della Condizione Limite per l’Emergenza di alcuni dei 57 Comuni in Zona 2 validati dal DPC. Fonte: Regione Lombardia.

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2.3 Proposta metodologica - Estensione dell’area caratterizzata da elevata pericolosità sismica

La seguente metodologia è stata implementata per determinare un gruppo di comuni, limitrofi alla Zona 2 che, in caso di evento sismico importante, potrebbero essere a loro volta interessati dall’evento, a causa dell’imprevedibilità del sisma stesso e della sua propagazione al suolo. Preso atto che il gruppo di comuni classificati in Zona 2 è caratterizzato da una pericolosità sismica alta, quelli determinati con la presente metodologia saranno caratterizzati da una pericolosità sismica medio-alta. La particolarità di questi comuni, che ricadono in Zona 3, è quindi avere una pericolosità sismica minore rispetto a quelli classificati in Zona 2, ma maggiore rispetto alla media di quelli classificati in Zona 3. Si ritiene che questo gruppo di comuni sia da tenere in considerazione in caso di evento sismico di grande intensità poiché potrebbero esserne particolarmente colpiti e, di conseguenza, necessitare di supporto per il superamento dell’emergenza. Il gruppo di comuni di cui sopra è stato ottenuto intersecando le mappe della pericolosità sismica, prodotta dall’INGV1, con tempo di ritorno T = 475 anni (pericolosità sismica di riferimento, da cui è ricavata la mappa di classificazione per zone sismiche attualmente vigente) e la mappa della pericolosità sismica con tempo di ritorno T = 975 anni. Il risultato della seguente metodologia è rappresentato in Figura 30.

1 http://esse1.mi.ingv.it/ 52

Figura 30. Rappresentazione dei comuni prossimi (in verde chiaro) a quelli ad elevata pericolosità sismica (in marrone scuro).

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Capitolo 3 - Vulnerabilità ed esposizione

L’evento sismico più intenso che ha impattato più recentemente il territorio bresciano è avvenuto il 24 novembre 2004 con una scossa di magnitudo 5.4. Durante l’episodio, con epicentro tra Salò e Vobarno a una profondità di 4,4 Km, i comuni maggiormente colpiti sono stati Salò, Vobarno, Sabbio Chiese, Gardone Riviera, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi e Gavardo. Sono state trasmesse segnalazioni di danno significative dai Comuni posti entro un raggio di 25 Km dall’epicentro. Alcuni dati riassuntivi: • Nessuna vittima • Totale persone assistite: 2202 • Edifici privati danneggiati: 3649 • Edifici pubblici danneggiati: 183 • Edifici ecclesiastici danneggiati: 315 La maggior parte delle strutture danneggiate è concentrata nei centri storici ed è costituita da edifici di due/tre piani, in muratura, spesso con interventi che non contemplano criteri antisismici (edifici ad alta vulnerabilità).

L’evento sismico più intenso che ha impattato più recentemente il territorio mantovano è avvenuto in due date ravvicinate, ovvero il 20 maggio 2012 alle ore 4.03 una scossa sismica di magnitudo 5.9 con epicentro in comune di Finale Emilia (MO), e il 29 maggio 2012 alle ore 9.00, di magnitudo 5.8 con epicentro tra i comuni di Medolla e Mirandola (provincia di Modena). L’evento sismico ha interessato, oltre a regione Lombardia, anche le regioni Emilia-Romagna e Veneto. Durante l’episodio, i comuni lombardi maggiormente colpiti sono stati Felonica, Gonzaga, Moglia, Mottegiana, Pegognaga, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Quingentole, Quistello, San Benedetto , San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide, Suzzara, Villa Poma. Alcuni dati riassuntivi: • Nessuna vittima sul territorio lombardo • Totale persone assistite: 2096 • Strutture di accoglienza sul territorio lombardo: 21 • Effettuate 1751 verifiche di agibilità Si evidenzia il gran numero di danni subiti nei capannoni industriali e agricoli.

3.1 Viadotti

Nel seguente paragrafo vengono elencati tutti i viadotti in Zona sismica 2. I viadotti rientrano nella categoria delle infrastrutture critiche in quanto connessione per il reticolo stradale e il reticolo ferroviario. Nell’eventualità di un evento sismico, il collasso o la temporanea inagibilità di un viadotto stradale o ferroviario potrebbe rappresentare un notevole rallentamento per i soccorsi ai comuni interessati dal sisma. Il territorio lombardo in Zona sismica 2 presenta viadotti nella parte meridionale del territorio, la Figura 31 li localizza. La conoscenza della posizione dei principali viadotti rappresenta dunque un dato importante per la pianificazione di itinerari alternativi sicuri per il raggiungimento dei centri colpiti da un evento emergenziale (Figura 31, Tabella 33).

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Figura 31. Inquadramento dei viadotti nella zona 2.

Nelle schede sintetiche riportate in tabella 33 i viadotti sono elencati nel dettaglio.

ID Foto Dati principali

• Provincia: BS • Comune: 1 Rezzato • Categoria: strada principale

55

• Provincia: Brescia • Comune: 2 Desenzano del Garda • Categoria: ferrovia

• Provincia: Brescia • Comune: Desenzano 3 del Garda • Categoria strada secondaria

• Provincia: Brescia • Comune: Lonato del 4 Garda • Categoria strada principale

• Provincia: Brescia • Comune: 5 Montichiari • Categoria: strada secondaria

56

• Provincia: Mantova • Comune: Castiglione 6 delle Stiviere • Categoria strada principale

• Provincia: Mantova • Comune: Castiglione 7 delle Stiviere • Categoria: strada principale

• Provincia: Brescia • Comune: 8 Bedizzole • Categoria: strada principale

• Provincia: Mantova • Comune: Castiglione 9 delle Stiviere • Categoria: strada principale

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• Provincia: Brescia/Mantova • Comune: 10 Montichiari/Castiglione delle Stiviere • Categoria: strada principale/strada secondaria

Tabella 33. Dettaglio dei viadotti in Zona 2.

3.2 Gallerie

Nella notte del 10 dicembre 2004 tra i comuni di Villanuova sul Clisi e Vobarno è crollato un tratto della galleria di Montecastello, a causa del terremoto che ha colpito la zona del Garda e la Valle Sabbia il 24 novembre 2004, e anche a causa di vari problemi strutturali che affliggevano la struttura. Il bilancio di morti e feriti, fortunatamente, data l’ora del crollo, è stato nullo.

Nel seguente paragrafo vengono elencate tutte le gallerie significative localizzate in Zona sismica 2. Tali gallerie rientrano nella categoria delle infrastrutture critiche in quanto parte del reticolo stradale. Nell’eventualità di un evento sismico il collasso o la temporanea inagibilità di una galleria potrebbe rappresentare una notevole rallentamento per i soccorsi dei comuni interessati dal sisma. La conoscenza della posizione delle principali gallerie rappresenta dunque un dato importante per la pianificazione di itinerari alternativi sicuri per il raggiungimento dei centri colpiti. La distribuzione delle gallerie nella Zona 2 risulta abbastanza omogenea, per facilitare la rappresentazione della numerosa mole di dati, la Figura 32 localizza le gallerie per aree mentre la Tabella 34 riporta schede sintetiche descrittive per ciascuna di esse.

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Figura 32. Localizzazione gallerie nella Zona 2.

ID Foto Dati principali

• Provincia: Brescia • Comune: 1 Bedizzole • Categoria: strada principale

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• Provincia: Brescia • Comune: Lonato del 2 Garda • Categoria: strada principale

• Provincia: Brescia • Comune: Desenzano del 3 Garda • Categoria: strada principale

• Provincia: Brescia B • Comune: Gargnano 4 • Categoria: A A. Strada secondaria B. Strada principale

• Provincia: Brescia • Comune: 5 Lonato del Garda • Categoria: Ferrovia

60

• Provincia: Brescia • Comune: Lonato del 6 Garda • Categoria: strada principale

• Provincia: Brescia • Comune: 7 Montichiari • Categoria: strada principale

• Provincia: Brescia • Comune: 8 Barghe • Categoria: strada principale

A • Provincia: Brescia • Comune: A. Villanuova sul Clisi B. Gavardo/ 9 B Villanuova sul Clisi C. Gavardo/ C Villanuova sul Clisi • Categoria: strada principale

61

• Provincia: Brescia • Comune: A A. Villanuova sul Clisi B. Roè Volciano C. Villanuova sul B Clisi 10 C D. Villanuova sul E Clisi E. Villanuova sul Clisi/ Roè Volciano D • Categoria: strada principale C

• Provincia: Brescia B • Comune: A A. Villanuova sul 11 Clisi/Vorbano B. Vobarno C. Vobarno • Categoria: strada principale

• Provincia: Brescia • Comune: 12 Vobarno • Categoria: strada principale

A

• Provincia: Brescia • Comune: 13 B Sabbio Chiese • Categoria: strada C principale D

62

• Provincia: Brescia • Comune: 14 Idro • Categoria: strada principale

• Provincia: Brescia • Comune: 15 Agnosine • Categoria: strada principale

• Provincia: Brescia • Comune: 16 Idro • Categoria: strada secondaria

• Provincia: Brescia • Comune: Tremosine sul 17 Garda/Tignale • Categoria: strada principale con innesti da strada secondaria

63

• Provincia: Brescia • Comune: Tremosine sul 18 Garda • Categoria: strada principale

Tabella 34. Dettaglio delle gallerie in Zona 2.

3.3 Criticità dei collegamenti stradali

Da analisi effettuate è emerso che durante determinati periodi dell’anno, le strade limitrofe al Lago di Garda risultano congestionate dal traffico, e principalmente durante la stagione estiva per la presenza di un gran numero di turisti.

Le infrastrutture sono per lo più caratterizzate dalle seguenti caratteristiche:

- La tipologia stradale prevalente è a carreggiata singola con una corsia per senso di marcia senza la corsia dedicata al passaggio dei veicoli di soccorso; - Presenza di numerosi tratti in galleria (specialmente nella parte Nord della Zona 2); - I collegamenti tra i vari comuni sono difficoltosi in caso di traffico intenso; - Le strade secondarie sono in maggioranza strette e tortuose.

Perciò in caso di evento sismico durante il periodo turistico (soprattutto estivo), si suggerisce di prendere in considerazione gli elementi sopra descritti assieme ad una informazione in tempo reale del traffico veicolare nei dintorni della zona interessata dall’evento.

3.4 Percorsi ciclabili e ciclopedonali

Si segnala che tra gli elementi conoscitivi del territorio può essere utile disporre, ove possibile, anche della rete dei percorsi ciclabili e ciclopedonali in sede propria, in particolare quelli nettamente separati o totalmente indipendenti dalla sede stradale: infatti, in caso di evento sismico che provochi danni diretti o indiretti alle rete stradale (soprattutto a causa del crollo di edifici, ponti danneggiati, frane, ecc..) tali infrastrutture possono rivelarsi risorse in quanto utilizzabili sia dalle persone sia dai mezzi di soccorso "leggeri" (moto, autovetture, ecc.), anche per garantire il collegamento alle eventuali aree isolate per interruzione delle infrastrutture viarie classiche. Potrebbe quindi essere utile tenerne conto nel caso di approfondimenti su particolari ambiti territoriali o nella redazione dei Piani di Protezione Civile comunali.

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Ad oggi è disponibile sul Geoportale uno strato informativo inerente il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica. Per dettagli relativi ai singoli comuni si consiglia la consultazione dei vari Piani di Governo del Territorio-PGT

Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle Tavole 17 e 18 e al documento “Strati informativi e tavole cartografiche”.

3.5 Incidentalità stradale e tratti critici

In questa sezione viene trattato il tema dell’incidentalità stradale nei 57 comuni appartenenti alla Zona classificata 2 di rischio sismico.

I dati sull’incidentalità sono strati estrapolati dall’applicativo INCIDERE2. Per l’analisi sono stati presi in considerazione gli incidenti registrati negli ultimi sei anni (2013-2018) nei comuni oggetto di studio.

Nei diagrammi che seguono vengono rappresentati in sintesi i dati relativi al numero di incidenti totali, al numero di morti e al numero di feriti (Figure da 33 a 38). Invece, non sono presenti informazioni relative al biennio 2019-2020 in quanto non disponibili al momento della redazione del presente documento.

2 Il servizio INCIDERE è riservato alla Polizia Locale per inviare a Regione Lombardia i dati del censimento degli incidenti stradali da loro rilevati (con la scheda ISTAT-modello di rilevazione CTT/INIC) sul territorio regionale. Successivamente, Regione Lombardia, in collaborazione con Eupolis Lombardia, rielabora ed invia i dati raccolti all'ufficio ISTAT di Roma. In questo modo si adempie l'obbligo di rilevazione previsto dal Programma Statistico Nazionale (PSN) (art 7, D.lgs. n. 322/1989).

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Nelle figure 33 e 34 sono riportati i diagrammi sul numero di incidenti totali dal 2013 al 2018 nei 57 Comuni classificati in Zona 2.

Figura 33. Numero di incidenti totali nei 57 Comuni, rilevazione anno 2017. Fonte: applicativo INCIDERE.

Figura 34. Numero di incidenti totali nei 57 Comuni, rilevazione anno 2020. Fonte: applicativo INCIDERE.

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Nelle figure 35 e 36 sono riportati i diagrammi relativi al totale numero di morti avvenuti negli incidenti sopra descritti.

Figura 35. Numero totale di morti avvenuti negli incidenti per i 57 Comuni, rilevazione anno 2017. Fonte: applicativo INCIDERE.

Figura 36. Numero totale di morti avvenuti negli incidenti per 57 Comuni, rilevazione anno 2020. Fonte: applicativo INCIDERE.

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Nelle figure 37 e 38 sono riportati i diagrammi relativi al numero totale di feriti dal 2013 al 2018 nei 57 Comuni classificati in Zona 2.

Figura 37. Numero totale di feriti avvenuti negli incidenti per i 57 Comuni, rilevazione anno 2017. Fonte: applicativo INCIDERE.

Figura 38. Numero di totale di feriti avvenuti negli incidenti per i 57 Comuni, rilevazione anno 2020. Fonte: applicativo INCIDERE.

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Data la grande quantità di incidenti non geolocalizzati nel territorio in analisi, si è deciso di proporre una metodologia per l’individuazione di tratti stradali critici solo per un comune pilota, sulla base del numero di incidentalità calcolato per il triennio 2013-2016; si è scelto Brescia per il grande numero di incidenti geolocalizzati rispetto agli altri comuni della Zona 2.

Le seguenti Figure (da 39 a 42) mostrano la localizzazione degli incidenti stradali nel comune di Brescia per ogni anno.

Figura 39. Incidenti stradali anno 2013 nella città di Brescia. Fonte: applicativo INCIDERE.

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Figura 40. Incidenti stradali anno 2014 nella città di Brescia. Fonte: applicativo INCIDERE.

Figura 41. Incidenti stradali anno 2015 nella città di Brescia. Fonte: applicativo INCIDERE.

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Figura 42. Incidenti stradali anno 2016 nella città di Brescia. Fonte: applicativo INCIDERE.

La definizione di tratto critico utilizzata per la metodologia in esame è la seguente: tratto stradale caratterizzato (negli anni analizzati) da una presenza ripetuta di incidenti. Si considera la localizzazione di un incidente con un buffer di incertezza di 50 m. Questi tratti critici vengono successivamente riportati sul reticolo stradale in modo da determinare una serie di tratte critiche sul territorio, che in caso di emergenza potrebbero essere considerate per la valutazione di itinerari per il raggiungimento della zona soggetta all’emergenza. La cartografia successiva presenta il risultato della metodologia svolta per il comune pilota di Brescia (Figura 43).

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Figura 43 Tratti critici per il comune di Brescia, anno analisi 2017.

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3.6 Patrimonio zootecnico

Il patrimonio zootecnico rappresenta un elemento di grande vulnerabilità per il territorio in analisi. Pertanto, la conoscenza della dislocazione degli allevamenti sul territorio è una preziosa informazione in caso di emergenza. A riguardo si riportano le cartografie sottostanti sulla densità degli allevamenti di maggiore interesse economico (Figura 44) e sulla consistenza degli allevamenti bovidi (Figura 45), suidi (Figura 46) e degli ovini e caprini (Figura 47) nei comuni a rischio sismico 2. Infine, per il 2017 sono riportate anche le cartografie sulla consistenza del patrimonio equino (Figura 48) e avicolo nei comuni delle province di Brescia e di Mantova (da Figura 49 a Figura 52). Si precisa che le cartografie rappresentate nelle Figure sopra elencate sono supportate da ulteriori informazioni decrittive presentate nelle tabelle che si riportano a conclusione del paragrafo: La Tabella 35 denominata “Consistenza allevamenti area sismica 2”, dettaglia, per ciascun Comune in rischio sismico 2, il numero di allevamenti per le specie più significative dal punto di visto zootecnico. Le Tabelle 36 e 37 denominate “Consistenza capi bovini area sismica 2” e “Consistenza capi suini area sismica 2” evidenziano, per ciascun Comune in Zona sismica 2, la numerosità dei capi e dei relativi allevamenti. Tabella 38 denominata “Dettaglio numero di allevamenti avicoli” riporta il patrimonio degli allevamenti avicoli in Zona 2 (anno 2017). La Tabella 39 denominata “Stabilimenti SOA BS MN” dettaglia il numero e tipologie di impianti autorizzati al trasporto e lo smaltimento di sottoprodotti di origine animale (alimenti, carcasse, ecc.) censiti nelle province di Brescia e Mantova.

Figura 44. Cartografia consistenza allevamenti in Zona 2 – anno 2019. Fonte: DG Welfare.

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Figura 45. Cartografia consistenza bovidi in Zona sismica 2 – anno 2019. Fonte: DG Welfare.

Figura 46. Cartografia consistenza suidi in Zona sismica 2 – anno 2019. Fonte: DG Welfare. 74

Figura 47. Cartografia consistenza ovini e caprini in Zona sismica 2 – anno 2019. Fonte: DG Welfare.

Figura 48. Numero di equidi in Zona 2 – anno 2017. Fonte: DG Welfare. 75

Figura 49. Numero di allevamenti avicoli in Zona 2 – anno 2017. Fonte: DG Welfare.

Figura 50. Numero di polli nei comuni della Zona 2 – anno 2017. Fonte: DG Welfare.

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Figura 51. Numero di faraone nei comuni della Zona 2 – anno 2017. Fonte: DG Welfare.

Figura 52. Numero di tacchini nei comuni della Zona 2 – anno 2017. Fonte: DG Welfare. 77

La Tabella 35 presenta una sintesi del numero di allevamenti, e tipologia, rispetto ai comuni in Zona 2

OVI- ISTAT COMUNE PV BOVIDI AVICOLI CUNICOLI EQUIDI SUIDI TOTALE CAPRINI 017003 AGNOSINE BS 13 16 0 1 15 7 51 017012 BARGHE BS 5 9 1 0 7 6 28 017014 BEDIZZOLE BS 44 12 16 5 39 26 137 017021 BORGOSATOLLO BS 10 2 2 0 11 4 29 017023 BOTTICINO BS 18 24 3 0 53 13 111 017029 BRESCIA BS 29 27 4 2 52 9 121 017031 CAINO BS 8 19 0 0 13 3 43 017032 CALCINATO BS 80 23 7 3 51 25 186 CALVAGESE 9 6 14 4 26 7 62 017033 DELLA RIVIERA BS 017036 CAPOVALLE BS 11 12 0 0 3 7 33 017043 CASTENEDOLO BS 31 7 6 0 37 14 95 DESENZANO 37 11 14 3 45 16 123 017067 DEL GARDA BS GARDONE 8 3 4 2 4 1 20 017074 RIVIERA BS 017076 GARGNANO BS 15 23 4 3 30 4 76 017077 GAVARDO BS 60 33 22 10 52 34 201 017078 GHEDI BS 83 16 25 1 44 45 213 017082 IDRO BS 7 24 0 0 12 1 44 LONATO DEL 99 20 45 14 80 44 288 017092 GARDA BS MANERBA DEL 8 4 3 0 17 6 38 017102 GARDA BS 017107 MAZZANO BS 18 5 2 0 23 7 55 MONIGA DEL 1 1 3 2 5 1 11 017109 GARDA BS 017113 MONTICHIARI BS 153 31 18 4 102 61 365 017116 MUSCOLINE BS 26 6 14 7 25 22 93 017117 NAVE BS 22 35 3 0 44 10 114 017119 NUVOLENTO BS 19 11 2 0 20 9 61 017120 NUVOLERA BS 18 7 1 0 19 11 56 017121 ODOLO BS 4 7 0 0 7 3 21 PADENGHE SUL 3 10 4 2 9 2 28 017129 GARDA BS 017132 PAITONE BS 10 4 3 4 26 2 45 POLPENAZZE 7 8 10 1 15 4 44 017145 DEL GARDA BS 017151 POZZOLENGO BS 33 8 8 1 20 11 80 017153 PRESEGLIE BS 15 27 1 1 14 10 67 017155 PREVALLE BS 28 12 8 4 29 15 92 PROVAGLIO VAL 19 29 1 1 20 7 76 017157 SABBIA BS PUEGNAGO SUL 10 7 6 7 12 9 44 017158 GARDA BS 017161 REZZATO BS 12 5 0 0 14 7 38 017164 ROE` VOLCIANO BS 6 15 2 4 9 3 35 017168 SABBIO CHIESE BS 21 24 4 1 31 14 94 017170 SALO` BS 3 10 9 4 19 1 42 SAN FELICE DEL 4 7 5 2 12 2 30 017171 BENACO BS

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OVI- ISTAT COMUNE PV BOVIDI AVICOLI CUNICOLI EQUIDI SUIDI TOTALE CAPRINI 017178 SERLE BS 35 13 3 2 32 16 99 017179 SIRMIONE BS 0 0 0 0 2 0 2 SOIANO DEL 017180 BS 2 2 8 2 18 2 32 LAGO 017185 TIGNALE BS 4 17 3 1 18 1 43 TOSCOLANO 017187 BS 7 18 10 3 23 5 63 MADERNO 017189 TREMOSINE BS 28 34 0 0 35 7 104 TREVISO 017191 BS 12 22 2 0 8 13 57 BRESCIANO 017193 VALLIO TERME BS 3 8 1 3 14 4 30 017194 VALVESTINO BS 4 8 0 0 2 1 15 017197 VESTONE BS 5 16 3 1 11 4 39 VILLANUOVA 017201 BS 1 6 4 2 11 0 22 SUL CLISI 017204 VOBARNO BS 40 56 11 10 77 28 212 CASTIGLIONE 020017 MN 62 11 13 2 53 45 184 DELLE STIVIERE 020018 CAVRIANA MN 50 17 14 3 25 16 122 020036 MONZAMBANO MN 34 18 15 4 43 10 120

PONTI SUL 020044 MN 15 9 6 3 20 13 63 MINCIO

020063 SOLFERINO MN 13 6 10 3 13 6 48

TOTALE 1322 821 377 132 1471 654 4645

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La Tabella 36 riporta la Consistenza capi bovini Zona sismica 2.

N. ALLEVAMENTI COMUNE PROVINCIA N. CAPI BOVIDI BOVIDI AGNOSINE BS 154 13 BARGHE BS 33 5 BEDIZZOLE BS 6508 44 BORGOSATOLLO BS 1385 10 BOTTICINO BS 60 18 BRESCIA BS 1357 29 CAINO BS 12 8 CALCINATO BS 12391 80 CALVAGESE DELLA RIVIERA BS 710 9 CAPOVALLE BS 43 11 CASTENEDOLO BS 4154 31 DESENZANO DEL GARDA BS 4164 37 GARDONE RIVIERA BS 15 8 GARGNANO BS 175 15 GAVARDO BS 1394 60 GHEDI BS 17306 83 IDRO BS 15 7 LONATO DEL GARDA BS 14592 99 MANERBA DEL GARDA BS 51 8 MAZZANO BS 1662 18 MONIGA DEL GARDA BS 15 1 MONTICHIARI BS 26439 153 MUSCOLINE BS 1553 26 NAVE BS 447 22 NUVOLENTO BS 2093 19 NUVOLERA BS 2320 18 ODOLO BS 12 4 PADENGHE SUL GARDA BS 94 3 PAITONE BS 165 10 POLPENAZZE DEL GARDA BS 299 7 POZZOLENGO BS 1519 33 PRESEGLIE BS 108 15 PREVALLE BS 1345 28 PROVAGLIO VAL SABBIA BS 67 19 PUEGNAGO SUL GARDA BS 285 10 REZZATO BS 1837 12 ROE` VOLCIANO BS 6 6 SABBIO CHIESE BS 211 21 SALÒ BS 70 3 SAN FELICE DEL BENACO BS 8 4 SERLE BS 146 35 SIRMIONE BS 0 0

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N. ALLEVAMENTI COMUNE PROVINCIA N. CAPI BOVIDI BOVIDI SOIANO DEL LAGO BS 13 2 TIGNALE BS 24 4 TOSCOLANO MADERNO BS 13 7 TREMOSINE BS 1114 28 TREVISO BRESCIANO BS 144 12 VALLIO TERME BS 9 3 VALVESTINO BS 26 4 VESTONE BS 16 5 VILLANUOVA SUL CLISI BS 15 1 VOBARNO BS 303 40 CASTIGLIONE DELLE STIVIERE MN 11236 62 CAVRIANA MN 6212 50 MONZAMBANO MN 3882 34 PONTI SUL MINCIO MN 1165 15 SOLFERINO MN 1611 13 TOTALE 131003 1322

La Tabella 37 rileva la Consistenza dei capi suini Zona sismica 2.

COMUNE PROVINCIA N. CAPI N. ALLEVAMENTI AGNOSINE BS 3 7 BARGHE BS 31 6 BEDIZZOLE BS 3641 26 BORGOSATOLLO BS 0 4 BOTTICINO BS 13 13 BRESCIA BS 4 9 CAINO BS 4 3 CALCINATO BS 24483 25 CALVAGESE DELLA RIVIERA BS 1459 7 CAPOVALLE BS 9 7 CASTENEDOLO BS 15239 14 DESENZANO DEL GARDA BS 26 16 GARDONE RIVIERA BS 0 1 GARGNANO BS 5 4 GAVARDO BS 85 34 GHEDI BS 61662 45 IDRO BS 0 1 LONATO DEL GARDA BS 8135 44 MANERBA DEL GARDA BS 0 6 MAZZANO BS 41 7 MONIGA DEL GARDA BS 0 1 MONTICHIARI BS 64495 61

81

COMUNE PROVINCIA N. CAPI N. ALLEVAMENTI MUSCOLINE BS 2064 22 NAVE BS 3 10 NUVOLENTO BS 2 9 NUVOLERA BS 7 11 ODOLO BS 0 3 PADENGHE SUL GARDA BS 0 2 PAITONE BS 0 2 POLPENAZZE DEL GARDA BS 0 4 POZZOLENGO BS 1535 11 PRESEGLIE BS 2 10 PREVALLE BS 2616 15 PROVAGLIO VAL SABBIA BS 7 7 PUEGNAGO SUL GARDA BS 21 9 REZZATO BS 209 7 ROE` VOLCIANO BS 0 3 SABBIO CHIESE BS 30 14 SALO` BS 23 1 SAN FELICE DEL BENACO BS 16 2 SERLE BS 9 16 SIRMIONE BS 0 0 SOIANO DEL LAGO BS 1 2 TIGNALE BS 0 1 TOSCOLANO MADERNO BS 0 5 TREMOSINE BS 7 7 TREVISO BRESCIANO BS 3 13 VALLIO TERME BS 0 4 VALVESTINO BS 4 1 VESTONE BS 0 4 VILLANUOVA SUL CLISI BS 0 0 VOBARNO BS 42 28 CASTIGLIONE DELLE STIVIERE MN 21343 45 CAVRIANA MN 20211 16 MONZAMBANO MN 0 10 PONTI SUL MINCIO MN 6 13 SOLFERINO MN 5 6 TOTALE 227501 654

82

La Tabella 38 riporta il dettaglio del numero di allevamenti avicoli in Zona 2 – anno 2017.

Allevamenti Consistenza media Anatre 194 160.288 Avicoli misti 115 86.379 Colombi 80 7.267 Emu 2 12 Fagiani 71 284.367 Faraone 30 77.743 Oche 59 4.285 Pernici 6 28.300 Piccioni 41 2.353 Polli 2.344 23.386.988 Quaglie 14 125.981 Starne 7 6.000 Struzzi 31 812 Tacchini 159 2.489.321 TOTALE 3.153 26.660.096

La Tabella 39 presenta gli Elenchi degli Stabilimenti SOA nelle province di Brescia e di Mantova.

PROVINCIA COMUNE ATTIVITÀ BS BARBARIGA MAGAZZINAGGIO BS BARBARIGA MAGAZZINAGGIO BS BARBARIGA TRASPORTO BS MAGAZZINAGGIO BS BORGO SAN GIACOMO TRASPORTO BS BRESCIA TRASPORTO BS BRESCIA TRASPORTO BS BRESCIA TRASPORTO BS CALCINATO TRASPORTO BS CALVISANO INCENERITORE BS CALVISANO MAGAZZINAGGIO BS CALVISANO MAGAZZINAGGIO BS CALVISANO TRASPORTO BS CALVISANO TRASPORTO BS TRASPORTO BS CARPENEDOLO TRASPORTO BS CASTENEDOLO MAGAZZINAGGIO BS TRASPORTO BS CIGOLE TRASPORTO BS ISEO TRASPORTO BS ISORELLA TRASPORTO BS LENO TRASPORTO BS LENO TRASPORTO

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PROVINCIA COMUNE ATTIVITÀ BS MANERBA DEL GARDA MAGAZZINAGGIO BS MANERBIO TRASPORTO BS MAZZANO TRASPORTO BS MONTICHIARI MAGAZZINAGGIO BS MONTICHIARI MAGAZZINAGGIO BS MONTICHIARI MAGAZZINAGGIO BS MONTICHIARI TRASPORTO BS MONTIRONE MAGAZZINAGGIO BS TRASPORTO BS PALAZZOLO SULL'OGLIO TRASPORTO BS POZZOLENGO TRASPORTO BS TRASPORTO BS ROCCAFRANCA TRASPORTO BS RONCADELLE TRASPORTO BS SALÒ TRASPORTO BS TRASPORTO BS MAGAZZINAGGIO BS VEROLAVECCHIA TRASPORTO BS VESTONE MAGAZZINAGGIO BS VOBARNO TRASPORTO MN ASOLA TRASPORTO MN BAGNOLO SAN VITO INCENERITORE MN BAGNOLO SAN VITO TRASPORTO MN BAGNOLO SAN VITO TRASPORTO MN BOZZOLO MAGAZZINAGGIO MN CASTEL GOFFREDO MAGAZZINAGGIO MN CASTEL GOFFREDO TRASPORTO MN CASTEL GOFFREDO TRASPORTO MN CASTELLUCCHIO MAGAZZINAGGIO MN CASTELLUCCHIO TRASPORTO MN COMMESSAGGIO MAGAZZINAGGIO MN CURTATONE TRASPORTO MN GOITO TRASPORTO MN MANTOVA TRASPORTO MN MANTOVA TRASPORTO MN MEDOLE TRASPORTO MN MEDOLE TRASPORTO MN MONZAMBANO TRASPORTO MN OSTIGLIA TRASPORTO MN PEGOGNAGA TRASPORTO MN PIUBEGA MAGAZZINAGGIO MN PIUBEGA MAGAZZINAGGIO MN PIUBEGA TRASPORTO MN PIUBEGA TRASPORTO MN POMPONESCO MAGAZZINAGGIO MN PORTO MANTOVANO TRASPORTO MN QUISTELLO MAGAZZINAGGIO MN RODIGO MAGAZZINAGGIO 84

PROVINCIA COMUNE ATTIVITÀ MN RODIGO TRASPORTO MN RONCOFERRARO TRASPORTO MN SAN GIACOMO DELLE TRASPORTO SEGNATE MN SAN GIORGIO DI MANTOVA TRASPORTO MN SAN MARTINO DALL'ARGINE TRASPORTO MN SCHIVENOGLIA TRASPORTO MN SUZZARA TRASPORTO MN SUZZARA TRASPORTO MN VIADANA MAGAZZINAGGIO MN VIADANA MAGAZZINAGGIO MN VIADANA MAGAZZINAGGIO MN VIADANA TRASPORTO MN VIADANA TRASPORTO

Per approfondimento sul patrimonio zootecnico su tutta la Regione Lombardia si rinvia alla Tavola 10 e al documento “Strati informativi e tavole cartografiche”.

85

3.7 Grandi Strutture di Vendita

A settembre 2020 risultano essere censiti 479 Grandi Strutture di Vendita in Lombardia, di cui 38 nella Zona 2 di rischio sismico; la tabella 40 ne riporta la suddivisione numerica in esercizi singoli e centri commerciali.

Numero GSV Esercizi Centri Totale singoli Commerciali Regione Lombardia 479 231 248

57 Comuni in Zona sismica 2 38 16 22 Tabella 40. Numero Grandi Strutture Vendita in Lombardia e nei 57 Comuni in Zona 2, settembre 2020.

Nelle tabelle che seguono (Tabelle 41 e 42) sono riportati gli elenchi puntuali dei 38 punti vendita presenti nei 57 comuni in Zona sismica 2, distinti per esercizi singoli (16) e centri commerciali (22).

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SUPERF. COMUNE TITOLARE INDIRIZZO INSEGNA TOTALE

ISTAT (mq) ROVINCIA P

BS 17029 Brescia COIN SRL CORSO MAGENTA, 2 COIN 4747.00 LEROY MERLIN ITALIA BS 17029 Brescia VIA GENOVA, 93 6500.00 SRL CWX SNC DI WENXU BS 17029 Brescia VIA CEFALONIA 77 CARNEVALI 3420.00 CHEN E C BS 17029 Brescia ESSELUNGA VIA VOLTA, 54 2920.00 BS 17029 Brescia ESSELUNGA SPA VIA MILANO, 50 2850.00 BS 17029 Brescia FORTY SRL VIA SAN ZENO, 76 CONAD 2572.00 BS 17029 Brescia CISALFA SPORT SPA VIA DALMAZIA 90 3599.00 MARGHERITA BS 17043 Castenedolo VIA BRESCIA N. 65-67 IPERSIMPLY 3319.00 DISTRIBUZIONE SPA Desenzano del BS 17067 ESSELUNGA S.P.A. VIA MANTOVA N.1 4010.00 Garda Desenzano del IL MERCATONE DI VIA COLOMBARE DI BS 17067 10361.00 Garda DESENZANO SRL CASTIGLIONE, 1

IPER MONTEBELLO BS 17092 Lonato del Garda VIA MANTOVA, 38 3800.00 SPA GUEMA MACCHINE BS 17092 Lonato del Garda VIA MAPELLA, 2/4 2950.00 SRL VIA GIUSEPPE MAZZINI, BOTTI BS 17161 Rezzato BOTTI ARREDA S.R.L. 2853.00 N. 53 ARREDA STORE BS 17179 Sirmione SQUASSABIA GROUP VIA BRESCIA 58 1700.00 ARREDAMENTI Villanuova sul BS 17201 ITALMARK S.R.L. VIA ZANARDELLI, 79 ITALMARK 1650.00 Clisi Villanuova sul BS 17201 ITALMARK S.R.L. VIA ZANARDELLI, 79 ITALMARK 3240.00 Clisi Tabella 41. Grandi Strutture di Vendita di tipo “Esercizio Singolo”. Fonte: Open Data, settembre 2020.

87

SUPERF.

COMUNE TITOLARE INDIRIZZO INSEGNA TOTALE (mq) PROVINCIA ISTAT VIALE S. EUFEMIA, BS 17029 Brescia ITALMARK SRL ITALMARK 9178.00 108/E COOP LOMBARDIA SOC VIA SORELLE BS 17029 Brescia NUOVO FLAMINIA 11600.00 COOPERATIVA A RL AMBROSETTI 10 BS 17029 Brescia BENNET SPA VIA GENOVA 76 BENNET 5300.00 LA CASA DI BS 17029 Brescia F.LLI LOMBARDI SPA VIA GIORGIONE N. 7 MARGHERITA 9000.00 D'ESTE FRECCIA ROSSA BS 17029 Brescia VIALE ITALIA 31 FRECCIA ROSSA 14972.00 SHOPPING CENTRE SRL VIALE S.EUFEMIA BS 17029 Brescia LONATI SPA ANGOLO VIA 12500.00 SERENISSIMA BS 17029 Brescia TRIUMPLINA 43 SPA VIA TRIUMPLINA 43 TRIUMPLINA 43 9995.00 COOP LOMBARDIA SOC VIA CORSICA/VIA BS 17029 Brescia FLAMINIA 6645.00 COOPERATIVA A RL SALGARI VIA VALCAMONICA, BS 17029 Brescia SMA S.ANNA 8337.00 17 LOCALITA FASCIA BS 17043 Castenedolo INVEST SRL 14900.00 D’ORO Castiglione MN 20017 SOCIETA' 1985/3 VIA MAZZINI, 109 CENTRO BENACO 7060.00 delle Stiviere SUPERMERCATI Castiglione MN 20017 TOSANO ANERIO VIA CAVOUR, 57 TOSANO CEREA 7050.00 delle Stiviere SRL VIA BRUNI CONTER LA PORTA DEL BS 17077 Gavardo BENNET S.P.A. 11521.00 2 GARDA VIA PER ISORELLA BS 17078 Ghedi MAXI DI SRL LA ROTONDA 4464.00 6/F IMMOBILIARE IL PONTE BS 17078 Ghedi STRADA COSTA BASE 10851.00 SPA Lonato del IL LEONE DI BS 17092 CEDRO '99 SRL VIA MANTOVA N. 36 28226.00 Garda LONATO AUCHAN SPA - GALLERIE BS 17107 Mazzano VIA DE GASPERI 6 "IL TRIANGOLO" 18869.00 COMMERCIALE SPA Moniga del VIA SAN GIOVANNI, BS 17109 SUPERM. ITALMARK PERGOLA S.R.L. 1888.00 Garda 14 CENTRO VIA GIUSEPPE BS 17161 Rezzato ROSSETTO TRADE S.R.L. COMMERCIALE 7357.00 MAZZINI, N. 97 CONTINENTE SOCIETA' SAN MARCO BS 17164 Roè Volciano VIA MARCONI 56/58 7000.00 S.R.L. LA GALLERIA SRL - CENTRO COMM.LE BS 17170 Salò V. MONTESSORI, 1 2669.00 SMAFIN S.P.A. DUE PINI CENTRO COMM.LE BS 17170 Salò G.S. SPA - SSC SRL VIA MONTALE 1-3-5 4026.00 SALO 2 Tabella 42. Grandi Strutture di Vendita di tipo “Centro Commerciale”. Fonte: Open Data, settembre 2020.

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Figura 53. Ubicazione delle Grandi Strutture di Vendita in Zona 2.

3.8 Stoccaggio olii minerali

Si riportano di seguito i depositi di stoccaggio di oli minerali per i comuni in Zona 2 della provincia di Mantova.

AZIENDA COMUNE PROV. INDIRIZZO Castiglione delle Stuani Roberto Stiviere MN Via Solferino, 26 Combustibili Bignotti di Bignotti Mario & Castiglione delle C. snc Stiviere MN Via Toscanini, 2 Consorzio agrario lombardo veneto di Verona, Mantova e Vicenza scarl Cavriana MN Via Angelo Custode, 16 Castiglione delle Barilla dolciaria Stiviere MN Via Mazzini, 56/58 Castiglione delle Gubela Stiviere MN Via Mazzini, 44/46 Castiglione delle Huntsman Surface Sciences Italia S.r.l. Stiviere MN Via Cavour 50 Tabella 43. Depositi di stoccaggio di oli minerali per i comuni in Zona 2 della provincia di Mantova, 2019. Legenda: in rosso i depositi di oli minerali dismessi.

Di seguito invece si riportano i depositi di stoccaggio di olii minerali per i comuni in Zona 2 della provincia di Brescia.

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AZIENDA COMUNE PROV. INDIRIZZO Gas Com srl Vobarno BS Via Lama, 45 A2A Calore e Servizi srl Brescia BS Via Lamarmora, 230 Berigas srl Brescia BS Via Corfù, 106 Cibigas srl Montichiari BS Via Cavallotti, 153 Liquigas spa Brescia BS Via Cefalonia, 70 Pialorsi srl ora Gabogas S.p.A. Brescia BS Via Marconi Fluidigas Sirmione BS Via Todeschino, 3 Italcementi spa Rezzato BS Via Gardesana, 84 Ferremi Battista spa Brescia BS Via Valcamonica, 3 Iclam srl Montichiari BS Via Cerlungo, 12 Agricam srl Montichiari BS Oxyturbo srl Desenzano del Gada BS Via Serio, 4/6 Ato Gas Fapp srl Desenzano del Gada BS Via Bagoda, 4 Azienda servizi municipalizzati di Brescia Brescia BS Via Triumplina angolo viale Europa poi A2A Calore e Servizi srl Pialorsi srl ora Gabogas S.p.A. Brescia BS Via Boffalora, 40 Ghizzola srl Brescia BS - Airgas srl Brescia BS Via A. Maestri, 15 CO. MA. CER. Scarl Ghedi BS Via Isorella, 16 Lubest srl Mazzano BS Viale Mattei, 7/12 Gilioli spa Lonato BS Via Mantova, 20 Pieffe oil di Pizzi Luigi e c. sas Brescia BS Via Cacciamali, 58 Via delle Allodole - loc. San Vezzola spa Montichiari BS Bernardino Festa logistica Montichiari BS Via Camere snc Record ricambi srl Brescia BS Via Buozzi, 32/34 Simar spa Montichiari BS Via S.S. Goitese Cibus srl Padenghe sul Garda BS Località Levrini Montini combustibili Roè Volciano BS Via Garibaldi, 22 A. Dal Ciero Prodotti Petroliferi di Clara Sirmione BS Via San Martino, 13 dal Ciero Iveco spa Brescia BS Via Volturno, 62 Franchi e Kim Industre e Vernici Castenedolo BS Via Matteotti, 10 FAPP di Papa Albina e C. snc Desenzano del Garda BS Via Bagoda, 4, Loc. Campogiulio Vezzola spa Lonato BS Via Mantova, 39 Brunelli Patrizia Mazzano BS Via Santi, 21/B - loc. Molinetto Sole Immomec spa Montichiari BS Via Calvisano, 96 ora Via Aeroporto Carboil Montichiari BS C/O Aeroporto Torchiani srl Brescia BS Via Cacciamali, 45 Tabella 44. Depositi di stoccaggio di oli minerali per i comuni in Zona 2 della provincia di Brescia, 2019. Legenda: in rosso i depositi di oli minerali dismessi; in verde i depositi strategici di competenza MISE.

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3.9 Impianti di trattamento rifiuti

Nella tabella seguente si riportano gli impianti di trattamento dei rifiuti, suddivisi per tipologia, presenti nei comuni in Zona 2.

nto ISTAT fisico e e fisico inerti*** fine vita chimico chimico veicoli a a veicoli recupero recupero biologico Provincia Impianti di di Impianti di Impianti di Impianti di Impianti di Impianti Incenerime trattamento trattamento trattamento stoccaggio* Discariche** Comune

R5 Agnosine 03017031 BS 1 ------Barghe 03017029 BS 1 ------Bedizzole 03017032 BS 1 2 1 -- 1 --

Borgosatollo 03017043 BS 1 1 ------Botticino 03017023 BS ------Brescia 03017014 BS 7 3 2 2 1 Caino 03017036 BS ------Calcinato 03017012 BS 1 2 1 ------Calvagese 03017003 BS 1 ------Della Riviera Capovalle 03017033 BS ------Castenedolo 03017021 BS 2 1 -- 1 -- Desenzano 03017067 BS ------Del Garda Gardone 03017074 BS ------Riviera Gargnano 03017076 BS ------Gavardo 03017077 BS 3 2 1 -- -- Ghedi 03017078 BS 1 1 1 ------Idro 03017082 BS 1 ------Lonato Del 03017092 BS 1 2 ------Garda Manerba Del 03017102 BS 2 ------Garda Mazzano 03017107 BS 1 1 ------Moniga Del 03017109 BS ------Garda Montichiari 03017113 BS 3 3 -- 4 -- Muscoline 03017116 BS ------Nave 03017117 BS 2 ------Nuvolento 03017119 BS 1 ------Nuvolera 03017120 BS 1 ------Odolo 03017121 BS 1 ------Padenghe Sul 03017129 BS ------Garda Paitone 03017132 BS -- 1 -- Polpenazze 03017145 BS 1 ------Del Garda 91

nto ISTAT fisico e e fisico inerti*** fine vita chimico chimico veicoli a a veicoli recupero recupero biologico Provincia Impianti di di Impianti di Impianti di Impianti di Impianti di Impianti Incenerime trattamento trattamento trattamento stoccaggio* Discariche** Comune

Pozzolengo 03017151 BS ------Preseglie 03017153 BS ------Prevalle 03017155 BS 1 ------Provaglio Val 03017157 BS ------Sabbia Puegnago Sul 03017158 BS ------Garda Rezzato 03017161 BS 2 1 ------Roè Volciano 03017164 BS ------Sabbio Chiese 03017168 BS 1 ------Salò 03017170 BS ------San Felice Del 03017171 BS ------Benaco Serle 03017178 BS ------Sirmione 03017179 BS ------Soiano Del 03017180 BS -- 1 -- Lago Tignale 03017185 BS ------Toscolano 03017187 BS 1 ------Maderno Tremosine 03017189 BS ------Treviso 03017191 BS ------Bresciano - Vallio Terme 03017193 BS ------Valvestino 03017194 BS ------Vestone 03017197 BS ------Villanuova Sul 03017201 BS ------Clisi Vobarno 03017204 BS 3 1 ------Castiglione 03020017 MN 1 2 1 -- -- Delle Stiviere Cavriana 03020044 MN ------Monzambano 03020036 MN ------Ponti Sul 03020018 MN ------Mincio Solferino 03020063 MN ------Tabella 45. Impianti di trattamento dei rifiuti, suddivisi per tipologia, presenti nei comuni in Zona 2. Fonte: Direzione Generale Ambiente e Clima, 2020.

Per approfondimenti si rimanda alla Tavola 23 e al documento “Strati informativi e tavole cartografiche”.

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3.10 Discariche

Nella tabella seguente si riportano le discariche presenti nei comuni in Zona 2.

Attribuire una delle seguenti tipologie: - discarica per rifiuti INERTI - discarica per rifiuti NON Discariche o impianti di incenerimento senza PERICOLOSI

recupero energetico o comunque classificati - discarica per rifiuti esclusivamente come impianti di smaltimento contenenti AMIANTO COMUNE o COMUNI sui mediante l'operazione "D10 Incenerimento a terra" - discarica per rifiuti quali ricade l'area presso i quali sono stati conferiti i rifiuti oggetto del PERICOLOSI dell'impianto tributo nell’anno di imposta per il quale viene PROVINCIA - INCENERITORI senza erogata la quota recupero energetico o comunque classificati esclusivamente come impianti di smaltimento mediante l'operazione D10

BETTONI BS INERTI TRAVAGLIATO CAVA CALCINATO BS INERTI CALCINATO ECO.PA BS INERTI BEDIZZOLE ECOETERNIT SRL BS AMIANTO MONTICHIARI EREDI COMPAGNIA NAZIONALE BS INERTI GEDIT BS NON PERICOLOSI CALCINATO GEDIT BS NON PERICOLOSI MONTICHIARI GREEN UP BS NON PERICOLOSI BEDIZZOLE REZZOLA SCAVI BS INERTI REZZATO TECNOINERTI BS INERTI GHEDI SYSTEMA AMBIENTE BS PERICOLOSI MONTICHIARI VERGOMASCO BS INERTI ODOLO TEA - TERRITORIO ENERGIA AMBIENTE MANTOVA MN NON PERICOLOSI MARIANA MANTOVANA Tabella 46. Discariche presenti nei comuni in Zona 2. Fonte: Direzione Generale Ambiente e Clima, 2020.

Per approfondimenti si rimanda alla Tavola 22 e al documento “Strati informativi e tavole cartografiche”.

93

Capitolo 4 – Rischi sismoindotti

4.1. Dighe

Il territorio considerato è interessato dalla presenza di tre grandi dighe ai sensi del DPCM 8 luglio 2014: diga di Ponte Cola, traversa del Lago d’Idro e diga di Salionze. Regione Lombardia, ai sensi del suddetto DPCM, deve redigere ed approvare il relativo Piano di Emergenza per ogni diga di sua competenza. Ad oggi è stato redatto ed approvato il Piano di Emergenza della diga di Ponte Cola (DGR n. 3405 del 20 luglio 2020), mentre è in corso la redazione di quello della traversa del Lago d’Idro. Nella mappa seguente sono presentate le tre dighe e i relativi comuni afferenti ricavati dagli studi di dam break (Figura 54).

Figura 54. Localizzazione dighe in Zona 2 e areale dei comuni afferenti.

Di seguito vengono presentate le principali caratteristiche dei tre manufatti. 94

La diga di Ponte Cola è ubicata in località Ponte Cola, nel Comune di Gargnano (BS), e l’attuale gestore è Enel Green Power Italia Srl.

Figura 55. Dettaglio posizione diga Ponte Cola.

Anno costruzione 1962 Altezza di sbarramento [m] 122 L.584/94 Quota coronamento 505 Tipologia Diga muraria a volta, a cupola (Ab3) Invaso mc 52250000 Immissario Torrente Toscolano Bacino Lago di Garda (Benaco) Uso Idroelettrico Tabella 47. Principali caratteristiche diga di Ponte Cola.

La diga intercetta le acque del Torrente Toscolano, creando un invaso chiamato anche Lago di Valvestino, come l’omonima valle. L’alveo a valle dello sbarramento scorre in una valle molto incisa, che termina a monte dell’abitato di Toscolano Maderno, comune rivierasco del Lago di Garda. La viabilità principale presente nel contesto territoriale della diga di Ponte Cola è rappresentata dalla SP9 (Gargnano - Valvestino - Magasa), che collega il Lago d’Idro al Lago di Garda passando per la SS45 bis (Gardesana occidentale) che arriva fino a Trento, per la SP 58 (Idro – Capovalle) e la SP113 (Capovalle - Turano di Valvestino). I comuni afferenti alla diga risultano essere Gargnano, Toscolano Maderno e Valvestino.

95

La traversa del Lago d’Idro è ubicata in località Rovine in Comune di Idro (BS); l’attuale gestore è la Società Lago d’Idro. I comuni afferenti lacuali sono Anfo, Bagolino, Bondone (TN) e Idro, mentre i comuni afferenti a valle sono Idro, , Vestone, Barghe, Sabbio Chiese e Vobarno.

Figura 56. Dettaglio posizione traversa Lago d'Idro.

Anno costruzione 1930 Altezza di sbarramento [m] 8.02 L.584/94 Quota coronamento 0 Tipologia Traversa fluviale (D) Invaso mc 75000000 Immissario Fiume Chiese Bacino Lago d’Idro (Eridio) Uso Misto Tabella 48. Principali caratteristiche traversa Lago d'Idro.

Il Fiume Chiese è sia immissario che emissario del Lago d’Idro. Le sponde del lago sono interessate da vari centri abitati, tra i quali, di particolare rilievo, quello di Idro al limite meridionale del lago e quello di Anfo in orografia destra, entrambi a vocazione turistica, mentre nella parte settentrionale insiste il centro abitato di Ponte Caffaro. Tutta la sponda destra è percorsa dalla strada statale n. 237 del Caffaro. La morfologia è generalmente caratterizzata da prati e boschi con pendenza varia (ma normalmente modesta) e da alcuni tratti rocciosi a morfologia aspra [Fonte: Piano Lago d’Idro].

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Da considerare che sulla sinistra dell'incile del Fiume Chiese, cioè dove Lago d'Idro si trasforma nel suo emissario, in località Ruine del comune di Idro, insiste una paleofrana3 in movimento continuo composta da diversi milioni di metri cubi di materiale incoerente. Nel corso degli anni, l'evoluzione della paleofrana ha compromesso la piena funzionalità delle opere di regolazione del Lago d'Idro, in particolare la traversa e la galleria di scarico di fondo, cosiddetta “Galleria degli agricoltori”. Nel 1956, i cedimenti dovuti alla disomogeneità del terreno di fondazione resero necessari alcuni interventi strutturali che causarono la riduzione della luce sinistra della traversa da 11 metri a 9 metri di larghezza. L'area di frana è stata inserita dall’Autorità di Bacino del Fiume Po nel "Piano straordinario per le aree a rischio idrogeologico molto elevato e adozione delle misure di salvaguardia" e nel Piano Assetto Idrogeologico (delibera n. 18 del 26 aprile 2001, in attuazione del d.lgs. n. 267 del 1998).4

Figura 57. Particolare della paleofrana nei pressi della traversa d'Idro.

L’area di frana è monitorata da diversi anni da ARPA Lombardia – Centro Monitoraggio Geologico di Sondrio.

3 Una paleofrana è un accumulo di materiale incoerente lungo un pendio dovuto ad una frana avvenuta in tempi antichi. Una paleofrana è generalmente immobile. La sua pericolosità risiede nella possibilità che questa si muova improvvisamente, a causa di fattori quali un terremoto o infiltrazioni d’acqua all’interno del materiale della paleofrana o tra la paleofrana e il piano su cui questa appoggia. 4 http://www.lagodidro.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=DG_Reti%2FMILayout&cid=1213448703 320&packedargs=idPagina%3D1213448703320&pagename=DG_RSSWrapper 97

E’ attualmente in corso la progettazione dei lavori di consolidamento di parte del manufatto, denominato “Galleria degli agricoltori”, che risulta compromessa in più punti. Anche per tale motivo, la provincia di Brescia ha recentemente approvato con Determinazione dirigenziale n.1470/2019 l'aggiornamento del documento "Pianificazione di emergenza provinciale per il rischio idrogeologico - idraulico del lago d'idro" - stralcio del piano di emergenza provinciale, approvata con deliberazione del Consiglio provinciale n. 11 seduta del 30 marzo 2007”.

La diga di Salionze è ubicata in località Salionze, nei comuni di Monzambano e Ponti sul Mincio (MN); l’attuale gestore è l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po.

Figura 58. Dettaglio posizione diga Salionze.

Anno costruzione 1950 Altezza di sbarramento [m] 8.2 L.584/94 Quota coronamento 0 Tipologia Traversa fluviale (D) Invaso mc 2027000000 Immissario Fiume Mincio Bacino Mincio Uso Misto Tabella 49. Principali caratteristiche diga di Salionze. La diga è di interesse interregionale, infatti i comuni afferenti sono: Mantova, Volta Mantovana, Monzambano, Ponti Sul Mincio, Goito, Marmirolo in provincia di Mantova, e Valeggio sul Mincio in provincia di Verona. Il manufatto è posizionato sul Fiume Mincio, emissario del Lago di Garda. Il corso del Fiume Mincio è compreso all’interno del “Parco Naturale Mincio”, Ente della Regione Lombardia istituito per la salvaguardia delle valenze paesaggistiche e naturalistiche delle aree adiacenti al corso 98 d’acqua. L’area di competenza del Parco si estende in territorio lombardo, dal comune di Ponti sul Mincio fino all’immissione del Fiume nel Po. Il Mincio scorre dal Lago di Garda al Po all’interno di un alveo dapprima ben definito e poi sempre più ampio con tendenza all’impaludamento più a valle, sino all’espansione nel sistema lacustre di Mantova, scomposto in tre bacini, Lago Superiore, Lago di Mezzo e Lago Inferiore. Il Mincio prosegue poi con un alveo di pianura, interamente canalizzato entro alti argini, sino allo sbocco nel Po (Fonte: Progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico – Autorità di Bacino del Fiume Po). La viabilità principale della zona è rappresentata dalla strada statale n. 249, che parte dall’innesto con l’autostrada A4 Torino-Trieste (casello di Peschiera) e si sviluppa verso Sud, e dalla strada provinciale n. 19 che da Peschiera sul Garda, passando da Monzambano, arriva a Ponti sul Mincio.

4.2 Aziende a rischio di incidente rilevante

In Zona 2 le aziende a rischio di incidente rilevante (ARIR) riconosciute ai sensi della direttiva 2012/18/UE (“SEVESO III”) secondo l’ultimo elenco nazionale aggiornato del 29 febbraio 2020 e pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al seguente link: https://www.minambiente.it/pagina/inventario-nazionale-degli-stabilimenti-rischio-di-incidente- rilevante-0 sono 15; la loro dislocazione sul territorio è da considerarsi una preziosa informazione in caso di emergenza. La mappa presente qui di seguito presenta la distribuzione delle industrie a rischio d’incidente rilevante nei comuni della Zona 2 e le infrastrutture di connessione principali disponibili.

Figura 59. Distribuzione delle aziende a rischio di incidente rilevante nella Zona 2, settembre 2020. 99

Solo una delle ARIR ricade in provincia di Mantova (nel comune di Castiglione delle Stiviere), per il resto sono presenti nella provincia di Brescia. In particolare, si nota che queste sono distribuite maggiormente nella zona a Sud ovest della Zona 2, caratterizzata da una buona distribuzione della rete viaria stradale principale e ferroviaria, quindi facilmente raggiungibili in caso di emergenza.

PV CAT STATO PEE daPEE MERCE partedi FORMA Regione SOCIALE COMUNE ATTIVITA Ricezione RAGIONE INDIRIZZO Lombardia GIURIDICA

VIA VIA BENACO T1.2020.000423 IBB SPA ESISTENTE OPERANTE GAL BEDIZZOLE BS 101 9 del 24.01.2020 VIA BUFFALORA T1.2020.000086 GABOGAS SPA ESISTENTE OPERANTE GPL BRESCIA BS 40/42 3 del 01.01.2020 SYSTEMA T1.2020.000086 SRL ESISTENTE OPERANTE RIF VIA DEI SANTI 58 BRESCIA BS AMBIENTE 5 del 08.17.2020 T1.2020.005742 BENONI SNC ESISTENTE OPERANTE GAL VIA GESSI 24 BRESCIA BS 8 del 20.12.2019 RIPORTI T1.2020.005742 SRL ESISTENTE OPERANTE GAL VIA GRANDI 12 BRESCIA BS GALVANICI 8 del 20.12.2019 CAFFARO T1.2020.000086 SPA ESISTENTE OPERANTE CHOF VIA F. NULLO 8 BRESCIA BS BRESCIA 1 del 08.01.2020 VIA CACCIAMALI T1.2020.000086 TORCHIANI SRL ESISTENTE OPERANTE AUS BRESCIA BS 45 8 del 08.01.2020 VIA COSIMO T1.2020.005742 ORI MARTIN SPA ESISTENTE OPERANTE MET BRESCIA BS CANOVETTI N. 13 8 del 20.12.2019 VIA G. CASTENED T1.2020.001310 BOSSINI SPA ESISTENTE OPERANTE GAL BS MATTEOTTI 170/A OLO del 09.01.2020 VIA CARLO FERALPI LONATO T1.2020.000385 SPA ESISTENTE OPERANTE MET NICOLA PASINI, BS GROUP DEL GARDA 9 del 23.01.2020 11 POLPENAZZ VIA E DEL T1.2020.000451 RMB SPA ESISTENTE OPERANTE RIF BS MONTECANALE, 3 GARDA Loc. 1 del 27.01.2020 Bottenago VIA VIA MANTOVA MONTICHIA T1.2020.000131 BOSSINI SPA ESISTENTE OPERANTE GAL BS 192 RI 0 del 09.01.2020 VIA INDUSTRIALE Y1.2008.007439 TECNIGAS SRL ESISTENTE OPERANTE GPL PREVALLE BS 19 del 30.07.2008 VIA FUCINE - T1.2020.000386 GABOGAS SPA ESISTENTE OPERANTE GPL CARPENEDA DI VOBARNO BS 0 del 23.01.2020 VOBARNO 13/14 INNOSPEC CASTIGLION PERFORMANC M T1.2017.005867 SRL ESISTENTE OPERANTE AUS VIA Cavour 50 E DELLE E CHEMICALS N 2 del 10/10/2017 STIVIERE Italia Tabella 50. Dettaglio industrie ARIR in Zona 2. Direzione Generale Ambiente e Clima, settembre 2020.

4.3 Frane sismoindotte

Dallo studio “Analisi di stabilità in condizioni statiche e pseudostatiche di alcune tipologie di frane di crollo finalizzato alla stesura di modelli di indagine e di intervento” realizzato nel 2001 da Regione Lombardia e dal CNR-Istituto di Ricerca sul Rischio Sismico, sono state indicate come aree più sensibili le seguenti:

100

1. Gargnano SS 45 bis 2. Monte Conero – Muslone – SS 45 bis 3. Muslone – Piovere di Tignale 4. Vobarno area industriale 5. Campione del Garda 6. Santuario Monte Castello di Tignale – SS 45 bis 7. Monte Bestone di Tremosine-Limone località Preone 8. Gargnano – Toscolano Maderno 9. Parete del conglomerato del San Bartolomeo 10. Rocca d’Anfo (non considerata perché non entra nella zona studio) 11. Pendio del Ruinà tra l’abitato di Maderno e Fasano

La Tabella 51 indica le zone sopra descritte e le caratterizza nel contesto della Zona 2 in modo da poter individuare in modo operativo i centri abitati e le infrastrutture suscettibili.

ID Foto Dati principali

Provincia: Brescia

Comune: 1 Gargnano

Elementi interessati: tratto SS45bis

Provincia: Brescia

Comune: Gargnano

2 Elementi interessati: abitato Muslone, tratto ss45bis comunale per Muslone

101

Provincia: Brescia

Comune: Muslone – 3 Piovere di Tignale

Elementi interessati: SP38, SS45bis

Provincia: Brescia

Comune: Vobarno

Elementi 4 interessati: area industriale Vobarno Via Giorgio Enrico Falk, Via della Ferriera, Fiume Chiese

Provincia: Brescia

Comune: Tremosine del Garda 5 Elementi interessati: abitato Campione del Garda

102

Provincia: Brescia

Comune: Tignale 6 Elementi interessati: SS45bis a valle del santuario di Montecastello

Provincia: Brescia

Comune: Tremosine – 7 Limone sul Garda

Elementi interessati: Località Preone

Provincia: Brescia

Comune: Toscolano 8 Maderno – Gargnano

Elementi interessati: Centri abitati di Tovo e Cabiana

103

Provincia: Brescia

Comune: 9 Salò

Elementi interessati: SS45bis

Provincia: Brescia

Comune: 11 Toscolano Maderno

Elementi interessati: ss45bis

Tabella 51. Dettaglio frane sismoindotte in Zona 2.

Lo studio evidenzia che nell’area del Lago di Garda le velocità indotte dall’evento sismico sono poco significative, mentre sono molto rilevanti le tensioni indotte nell’ammasso roccioso, che determinano i processi di rottura.

104

Capitolo 5 - Elementi conoscitivi - sistema di protezione civile

5.1 Pianificazione di protezione civile comunale

Alla data di pubblicazione del dds n. 9819 del 4 agosto 2017 "Ricognizione dei comuni dotati di Piano di Emergenza Comunale di protezione civile alla data del 21 luglio 2017 - Aggiornamento del d.d.s. n. 3170 del 11 aprile 2014 (l. 225/1992 e l.r. 16/2004)", lo stato di fatto della pianificazione di protezione civile dei comuni appartenenti alla Zona 2 (Figura 60) rilevava che:

• 50 comuni risultavano dotati di Piano di Emergenza Comunale approvato con delibera di consiglio comunale; • 7 comuni non risultavano dotati di Piano di Emergenza Comunale approvato con delibera di consiglio comunale.

Nel 2020 risulta, invece, che tutti comuni sono dotati di un Piano di Protezione Civile, come rappresentato in Figura 61.

Figura 60. Stato della pianificazione di protezione civile in Zona 2 secondo i dati del dds n. 9819 del 4 agosto 2017.

105

Figura 61. Stato della pianificazione di protezione civile comunale approvata con Deliberazione di Consiglio Comunale in Zona 2 – settembre 2020.

Per quanto concerne l’anno di aggiornamento dei documenti di PPC nei 57 Comuni presenti in Zona 2, si riportano le Figure 62 e 63 che sintetizzano lo stato di fatto. Si evidenzia, inoltre, che negli ultimi tre anni (2017-2020) 4 Comuni hanno aggiornato il proprio PPC dopo l’emanazione del Decreto n. 9819 del 4 agosto 2017. Inoltre, si evidenzia che alcuni i Comuni hanno effettuato la propria registrazione sulla piattaforma di protezione civile PPC online (per approfondimenti si

106 rimanda all’ “Allegato 2 – Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio” Capitolo 4, paragrafo 4.8.3).

Figura 62. Anno aggiornamento Piani Protezione Civile comunali in Zona 2 secondo il dds n 9819 del 4 agosto 2017.

107

Figura 63. Anno aggiornamento Piani Protezione Civile comunali in Zona 2 – settembre 2020.

Per approfondimenti si rinvia alla consultazione della Tavola 28 e del documento “Strati informativi e tavole cartografiche”.

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5.2 Risorse logistiche e Organizzazioni di volontariato

Dal 2014 la Colonna Mobile Regionale (CMR) e le Colonne Mobili Provinciali (CMP) costituiscono un unico sistema, ed intervengono in modo integrato a seconda delle necessità emergenziali (rif. DGR n. 1123/2013), così come descritto nell’ “Allegato 2 – Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio”, Capitolo 4, paragrafi 4.2 e 4.3. La CMP è presente sia a Brescia che a Mantova. Di seguito viene riportato il riepilogo numerico delle Organizzazioni di protezione civile, suddivise in Associazioni e Gruppi di volontariato di protezione civile presenti nelle province di Brescia e Mantova. I dati si riferiscono al Decreto del Dirigente di Struttura n. 408 del 19 gennaio 2017 “Aggiornamento dell’“Elenco territoriale del volontariato di protezione civile” della Lombardia alla data del 31 dicembre 2019”.

SEZIONE PROVINCIALE ASSOCIAZIONI GRUPPI TOTALE

BRESCIA 83 67 150

MANTOVA 19 6 25 TOTALE 102 73 175 Tabella 52. Numero delle Associazioni e dei Gruppi comunali di protezione civile nelle province di Brescia e Mantova al 31 dicembre 2019.

Per approfondimenti si rinvia alla consultazione della Tavola 29 e del documento “Strati informativi e tavole cartografiche”.

5.3 Sedi COM

Vengono di seguito indicate le sedi dei Centri Operativi Misti-COM riguardanti ad oggi la Zona 2 con l’elenco dei relativi comuni afferenti. Le sedi COM per il territorio mantovano sono state aggiornate nel 2017, come di seguito descritto nel paragrafo 5.3.1 Inquadramento organizzativo dei COM sul territorio della provincia di Mantova e loro analisi. Per le sedi COM del territorio bresciano sono in corso verifiche da parte della Prefettura-UTG competente.

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Prov. COM Sede Comuni afferenti , Borgosatollo, Botticino, , Brescia, Caino, , , , Castenedolo, , , , , Municipio - 9 - Brescia , Mazzano, Montirone, Nave, Nuvolento, Nuvolera, Piazza della Loggia, 1 Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Paitone, , Prevalle, Rezzato, Rodengo - Saiano, Roncadelle, San Zeno Naviglio, Serle, , Travagliato Municipio - Piazza Bione, Capovalle, Casto, Idro, Lavenone, Mura, Pertica Alta, 11 - Vestone Giuseppe Garibaldi, 12 , Treviso Bresciano, Anfo, Bagolino, Vestone Municipio - Agnosine, Barghe, Gavardo, Muscoline, Odolo, Preseglie, 12 - Gavardo Piazza Guglielmo Provaglio Val Sabbia, Roè Volciano, Sabbio Chiese, Vallio BS Marconi, 7 Terme, Villanuova Sul Clisi, Vobarno 13 - Municipio - Acquafredda, Calcinato, Calvisano, Carpenedolo, Fiesse, Montichiari Piazza Municipio, 1 , Ghedi, Isorella, Remedello, , Montichiari 14 - Municipio - Gargnano, Gardone Riviera, Limone Sul Garda, Magasa, Gargnano Via Roma, 47 Salo`, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine, Valvestino Calvagese Della Riviera, Manerba Del Garda, Moniga Del 15 - Manerba Municipio - Garda, Polpenazze Del Garda, Puegnago Sul Garda, San Del Garda Piazza Garibaldi, 19 Felice Del Benaco, Soiano Del Lago 16 - Municipio - Bedizzole, Desenzano Del Garda, Lonato, Padenghe Sul Desenzano Via Annunciata, 37 Garda, Pozzolengo, Sirmione Del Garda Borgo Virgilio, Castelbelforte, Castellucchio, Curtatone, Sede ATS Val Padana COM 3 - Rodigo, Roncoferraro, Mantova, Porto Mantovano, Mormirolo, – Mantova - Mantova Roverbella, San Giorgio di Mantova, Bagnolo San Vito, Via dei Toscani, 1 Bigarello, Castel d’Ario, Villimpeta MN Centro Servizi – Bozzolo, Marcaria, San Martino dell’Argine, Rivarolo COM 4 - Bellaguarda di Mantovano, Gazzuolo, Commessaggio, Sabbioneta, Viadana, Viadana Viadana- Pomponesco, Dosolo Via Silvio Pellico, 103 Tabella 53. Sedi COM riguardanti la Zona 2 e comuni afferenti.

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Figura 64. Areali di pertinenza dei COM sul territorio bresciano in Zona 2.

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5.3.1 Inquadramento organizzativo dei COM sul territorio della provincia di Mantova e loro analisi

I COM designati dalla Prefettura di Mantova con Decreto prefettizio 8721/16 del 8 novembre 2017 sono 6: Guidizzolo, Asola, Mantova, Viadana, Moglia e Ostiglia; si riferiscono complessivamente ad un territorio di 317.000 abitanti, suddiviso in 69 Comuni ed interessato da 3 rischi principali: alluvione, sismico e industriale.

Figura 65. COM individuati sul territorio mantovano nel 2017.

In seguito alla riunione tenutasi in Prefettura il 23 maggio 2017 si sono rilevate una serie di criticità insite nelle caratteristiche del territorio mantovano, già colpito peraltro dal recente sisma del 2012.

Si aprì già allora infatti la riunione mettendo in evidenza la criticità della fascia di territorio che cade lungo il Po, del tutto inadeguata a ospitare COM, almeno fin sotto Mantova. L’idea di fondo quindi sarebbe stata quella di creare una serie di Centri per la gestione delle emergenze (COM) a geometria variabile, a secondo del rischio interessato. E’ chiaro che questa disposizione organizzativa dovrebbe portare a servire aree superiori ad una densità abitativa superiore ai 45/50.000 abitanti, previsti dalle “Indicazioni operative inerenti la Determinazione dei criteri generali per l’individuazione dei Centri operativi di Coordinamento e delle Aree di emergenza” emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della protezione civile del 31 marzo 2015. Infatti, un eventuale non utilizzo di uno dei COM individuati, andrebbe a gravare sul COM più vicino (talvolta con una copertura di 100.000 abitanti). Si rileva che le problematiche sono

112 state ben recepite dalla Prefettura di Mantova, aprendo la strada a riflessioni anche relativamente alla sede CCS, che verrà utilizzata in caso di necessità. Sulla base di quanto sopra anticipato e in base alle Indicazioni Operative del 31 marzo 2015 sopra citate, sono stati pertanto individuati, ai sensi dell'articolo 5, comma 5, della legge n. 401/2001, 6 COM per raccordare gli interventi attuati a livello comunale con quelli provinciali. In tali luoghi predisposti si devono organizzare gli interventi delle risorse provinciali o provenienti dall’esterno, in modo capillare sul territorio interessato da un evento calamitoso, ovvero di recepire in modo immediato le diverse esigenze provenienti dai Comuni afferenti al COM stesso.

La scelta dei 6 COM è derivata da un’analisi orientata a valutare se essi sono ubicati in idonee strutture, anche in base agli aspetti morfologici e demografici e in modo da garantire omogeneità d’intervento sul territorio.

Tenendo conto che la scelta del Comune sede di COM deve pertanto essere effettuata seguendo principalmente due criteri oggettivi, quali il bacino di utenza e il tempo di percorrenza tra i Centri Operativi Comunali e il COM, si è valutata la sua posizione rispetto ai principali fattori di rischio, non solo gravanti sulla sede stessa, ma anche sulle vie di collegamento.

Inoltre occorre verificare che all’interno dei COM sussistano alcuni requisiti primari, legati non solo alle dotazioni prescritte e alle idoneità locali, ma anche che le strutture rispondano a criteri antisismici e lontani da fattori di rischio idro-geologico. Si approfitterà pertanto dell’occasione per acquisire lo stato di manutenzione generale, sia delle parti strutturali che delle finiture e degli impianti. Si sottolinea, altresì, che, qualora successivamente alla data della verifica sismica disponibile, fossero state apportate delle modifiche nell’edificato (soprelevazione, ampliamento, variazioni di carichi e/o di destinazione d’uso, interventi sulle strutture), ai sensi del punto 8.4.1 del Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008 “Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni”, è fatto obbligo di riprocedere alla valutazione della sicurezza e, qualora necessario, all’adeguamento sismico della struttura, in ogni caso, con riferimento all’intera costruzione.

Ciò vale anche per gli spazi esterni da utilizzare come parcheggio per i veicoli degli operatori, o per gli spazi necessari ad ospitare materiali e strumentazioni funzionali alla sede stessa (gruppi elettrogeni, apparati per i sistemi satellitari, ecc...). Alla luce di queste osservazioni preliminari, si precisa per i 6 COM mantovani e il territorio circostante quanto segue: COM 1- Guidizzolo (per il territorio alto mantovano e zona collinare): struttura dedicata comunale. Nuovo edificio adibito a centro poli-valente, dotata di una grande sala e di piccole salette, con cucina. Occorre verificare la struttura dal punto di vista sismico. Sede da attivare anche in caso di alluvione qualora fosse indisponibile il COM di Asola. COM 2 - Asola (per il territorio sul Chiese e Nord-ovest). Edificio del demanio comunale: Auditorium di una scuola media. Struttura nuova con certificazione antisismica. Esclusa in caso di piena connessa al Fiume Po, le cui portate fossero superiori a quelle dell’ottobre 2000. COM 3 - Mantova (capoluogo e limitrofi) - Edificio dell’ATS: si registra la dichiarata mancanza di certificazione e verifica antisismica. COM 4 - Viadana (viadanese e Oglio, primo ingresso del Po nel mantovano). Centro servizi di nuova costruzione sito nella frazione di Bellaguarda. Esclusa in caso di piena connessa al Fiume Po, le cui portate fossero superiori a quelle dell’ottobre 2000. Sarà necessario individuare un COM in territorio cremonese, in caso di alluvione.

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COM 5 - Moglia (per il territorio del destra Fiume Po, sinistra Fiume Secchia). La sua posizione è problematica, trovandosi a Sud del Po, che potrebbe esondare oltre gli argini, isolando la Sede COM e tagliandola fuori dal rimanente territorio lombardo. Esclusa in caso di piena connessa al Fiume Po, le cui portate fossero superiori a quelle dell’ottobre 2000. In questo caso, occorrerà pensare anche ad un coordinamento con la Regione Emilia-Romagna per individuare un COM alternativo. La struttura individuata come sede è il Palasport in cemento armato già utilizzato durante il terremoto del 2012 (quindi già testato). COM 6 - Ostiglia (destra Fiume Po e destra Fiume Secchia) - Sede vicina al Po. Già effettuate le verifiche antisismiche. Riferito in riunione con Prefettura e Provincia che la Sede COM possa essere già attrezzata. Individuata come sede per coordinare gli aiuti in caso di terremoto, me esclusa in caso di piena connessa al Fiume Po, le cui portate fossero superiori a quelle dell’ottobre 2000. In quest’ultimo caso la sede COM sarà inibita e occorrerà individuare, per i territori a destra del Po, una struttura alternativa in territorio emiliano (reggiano o modenese); per i territori a sinistra del Po, una sede in territorio veneto (veronese). In entrambi i casi le località sono ancora da individuare.

Struttura Polivalente “MASEC”- Castiglione d/S, Medole, >Solferino, Guidizzolo, COM 1 - Guidizzolo - Cavriana, Goito, Volta Mantovana, Monzambano e Guidizzolo Piazza Falcone e Ponti sul Mincio Borsellino

Asola, Acquanegra s/C, Canneto Sull’Oglio, Auditorium Scuola Casalromano, Casalmoro, Castel Goffredo, COM 2 - Asola Media - Asola – Via Redondesco, Mariana Mantovana, Rivarolo Raffaello Sanzio Mantovano, Gazzoldo degli Ippoliti, Piubega, Ceresarea, Casaloldo,

Borgo Virgilio, Castelbelforte, Castellucchio, Sede ATS Val Curtatone, Rodigo, Roncoferraro, Mantova, Porto COM 3 - Padana – Mantova - Mantovano, Mormirolo, Roverbella, San Giorgio Mantova Via dei Toscani, 1 Bigarello, Bagnolo San Vito, Castel d’Ario, Villimpeta

Centro Servizi – Bozzolo, Marcaria, San Martino dell’Argine, Rivarolo Bellaguarda di COM 4 - Mantovano, Gazzuolo, Commessaggio, Sabbioneta, Viadana Viadana- Via Silvio Pellico, 103 Viadana, Pomponesco, Dosolo

Palasport A. Faraoni Suzzara, Motteggiana, Pegognaga, Gonzaga, COM 5 - Moglia – Moglia- Via T. Moglia, San Benedetto Po Nuvolari, 2

Sustinente, Serravalle a Po, Ostiglia, Quistello, EXPO- Ostiglia- Via COM 6 - Quingentole, San Giacomo d/S, San Giovanni d/D, Collodi/Piazza Ostiglia Borgo Mantovano, Schivenoglia, Magnacavallo, Mazzini Borgocarbonara, Poggio Rusco, Sermide-Felonica

Tabella 54. Sedi COM individuate nel 2017 in provincia di Mantova ed elenco dei comuni afferenti.

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Per ciò che concerne il profilo dell’idoneità dal punto di vista idrogeologico, il documento di riferimento riguardo alle condizioni di pericolosità e di rischio del territorio è rappresentato non più solo dal Piano stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico (PAI), ma anche dal Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) e dalle conseguenti disposizioni regionali approvate con DGR X/6738 del 19 giugno 2017 “Disposizioni regionali concernenti l’attuazione del Piano di Gestione del Rischio di Alluvione (PGRA)” con nuove ricadute in ambito locale sia per ciò che concerne il settore urbanistico sia di pianificazione dell’emergenza. Sono da escludere dal novero dei potenziali edifici quelli le cui aree di sedime risultino ricomprese nelle perimetrazioni da R4 (rischio molto elevato) a R2 (rischio medio), a meno che non vengano realizzati preventivamente interventi di riduzione del rischio. Per quanto attiene le eventuali condizioni di pericolosità derivanti da eventi franosi/instabilità di versanti sono state analizzate le posizioni dei COM rispetto ai parametri presentati dalle indicazioni prima citate. Si presenta di seguito la situazione dei singoli COM proposti, rispetto ai vari scenari del contesto idrografico-alluvionale, evidenziando alcune criticità: COM 4 - Viadana: è’ posizionato nei pressi della confluenza tra Oglio viadanese con il Po. Il COM è esposto ad uno scenario alluvionale raro. COM 5 - Moglia: è’ posizionato nei pressi di un canale di derivazione del Secchia. Il COM è esposto ad uno scenario alluvionale poco frequente. COM 6 - Ostiglia: è’ posizionato in una zona molto prossima al Fiume Po. Il COM è esposto ad uno scenario alluvionale raro, ma che deve essere passibile di più di qualche attenzione. Le varie situazioni sono già state attentamente valutate dalla Prefettura di competenza che ha individuato sedi alternative, che andranno di conseguenza recepite nel Piano di emergenza provinciale. Di seguito le relative immagini di dettaglio per lo scenario di esposizione al rischio alluvione per ogni COM.

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Figura 66. Esposizione al rischio alluvionale per il comune di Guidizzolo.

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Figura 67. Esposizione al rischio alluvionale per il comune di Asola.

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Figura 68. Esposizione al rischio alluvionale per il comune di Mantova.

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Figura 69. Esposizione al rischio alluvionale per il comune di Viadana.

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Figura 70. Esposizione al rischio alluvionale per il comune di Moglia. 120

Figura 71. Esposizione al rischio alluvionale per il comune di Ostiglia.

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Per quanto riguarda la provincia di Mantova vi è una sola Azienda a Rischio di incidente Rilevante, che ricade nel comune di Castiglione delle Stiviere. Per approfondimenti consultare la tabella 48 riportata nel paragrafo 4.2 del presente documento.

Figura 72. Classificazione sismica del territorio mantovano ai sensi della DGR n. 2129/2014 e ubicazione delle 6 sedi COM, anno 2017.

Per questa classe di rischio, le nuove norme si applicano ai lavori di cui all'art. 93, comma 1, del D.P.R. 380/2001 (“costruzioni, riparazioni e sopraelevazioni”), relativi a opere pubbliche o private localizzate nelle zone dichiarate sismiche, comprese le varianti influenti sulla struttura che introducano modifiche tali da rendere l'opera stessa, in tutto o in parte, strutturalmente diversa dall'originale o che siano in grado di incidere sul comportamento sismico complessivo della stessa. Inoltre, secondo le novità introdotte dalla legge regionale n. 33/2015 e dalla D.G.R. 5001/2016, per i comuni in Zona 3, come nella fattispecie la maggior parte della provincia di Mantova, corre l’obbligo del deposito della documentazione relativa al progetto presso il comune di pertinenza, prima dell’avvio dei lavori. Per i comuni in Zona sismica 2, essendo il rischio sismico più elevato, corre invece obbligo dell’autorizzazione preventiva all'avvio dei lavori. Le sedi di COM devono pertanto possedere la Certificazione d’idoneità statica ed essere classificate come edifici antisismici, almeno per quelli preposti ad essere utilizzati per organizzare i soccorsi ai comuni circostanti colpiti da terremoto.

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5.4 Aree di emergenza provinciali

Di seguito le aree di emergenza provinciali per il territorio della provincia di Brescia, con relativi dettagli (fonte: Piano di emergenza provinciale, 2007).

Super Struttura Comune Ubicazione Area Accessi ficie coperta [mq] Lato SS 42 adiacenze Nelle vicinanze, PONTE DI Aree di parcheggio per partenza Palazzetto dello Da SS 42 14300 LEGNO impianti funivia Sport "Valbione" Via Sora, a Da SS42 lungo v. sud della Centro fieristico Parcheggio e area per EDOLO Morino, da SPBS39 6000 stazione intervallivo mercato lungo v.le Dern ferroviaria CAPO DI Parcheggio auto e pullman Lato SS 42 Hotel Da SS 42 8500 PONTE presso uffico turistico DARFO Centro Via Galassi, Da SS42 e da loc. BOARIO congressi Parcheggio centro congressi 12000 via Valeriana Montecchio TERME adiacente Strada Magazzini, Dalla S.P. XI - strada ISEO provinciale XI - spogliatoi e Centro sportivo 31400 consorziale Cantarane ristorante Piazzale Sede Comunità VESTONE mercato Parcheggio Dalla SP BS 237 2200 Montana vecchio Centro sportivo (parcheggi, Da via , SP CHIARI Via SS Trinità Spogliatoi campi da gioco, palasport e 65800 BS 11 aree verdi) DARFO Vicinanza Da via Repubblica e BOARIO Piazza Einaudi caserma Vigili Parcheggio stazione 7900 V. De Gasperi TERME del Fuoco GARDONE VAL Via Matteotti Spogliatoi Campo sportivo Da via Matteotti 11300 TROMPIA Parcheggio Metalmarket, ORZINUOVI Via Adua Da via Adua 5100 privato uso pubblico Via Europa SP Parcheggio ipermercato Via Europa SP BS CONCESIO 24700 BS 345 Auchan 345 BRESCIA_1 Via Orzinuovi Parcheggio ortomercato Da via Orzinuovi 12900 Via Parcheggio e area Luna Da via Borgosatollo, BRESCIA_2 26300 Borgosatollo Park casello A4 BS centro Parcheggio e area Centro Da via Brescia e via MONTICHIARI Via Brescia Centro Fiera 72800 Fiera Cornelio Piazza Martiri Hotel nelle SALO' Parcheggio Da via Leonesio 12100 della Libertà vicinanze Parcheggio zona MANERBIO SS 45 BIS Da via Cremona 8000 commerciale Via Avanzi/ via GAVARDO Palafiera Centro sportivo Dalla SS 45 BIS 33800 delle Polentine Tabella 55. Aree di emergenza provinciali per il territorio della provincia di Brescia.

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Di seguito le aree emergenza provinciali per il territorio della provincia di Mantova, con relativi dettagli (fonte: Piano speditivo di Emergenza Provinciale di protezione civile – rischio sismico, 2012).

Comune Ubicazione Struttura Area Posti Tipologia area coperta

FELONICA 1 Associazion 15 struttura coperta di accoglienza e canottieri FELONICA 2 frazione 8 area accoglienza Quatrelle FELONICA 3 campo 31 area accoglienza tende GONZAGA campo 300 area accoglienza sportivo MOGLIA 1 centro 250 area accoglienza + area sportivo ammassamento soccorritori MOGLIA 2 frazione campo 50 area accoglienza Bondanello sportivo MOTTEGGIANA campo 6 area accoglienza

PEGOGNAGA area fiera 350 area accoglienza

PIEVE DI campo 21 area accoglienza CORIANO POGGIO RUSCO 1 campo da 100 struttura coperta di accoglienza tennis POGGIO RUSCO 2 campo 250 area accoglienza sportivo POGGIO RUSCO 3 Dragoncello 250 area accoglienza

QUINGETOLE struttura 50 struttura coperta di accoglienza coperta QUISTELLO centro 250 struttura coperta di accoglienza + sportivo area ammassamento soccorritori SAN BENEDETTO struttura 35 struttura coperta di accoglienza PO coperta SAN GIACOMO campo 340 area accoglienza DELLE SEGNATE sportivo SAN GIOVANNI campo 100 area accoglienza DEL DOSSO sportivo SCHIVENOGLIA campo 18 area accoglienza sportivo SERMIDE campo 34 area accoglienza sportivo SUZZARA centro 80 struttura coperta di accoglienza + polivalente area ammassamento soccorritori VILLA POMA scuola struttura coperta di accoglienza materna BAGNOLO SAN frazione San spogliatoi campo area ammassamento VITO Biagio sportivo Tabella 56. Aree emergenza provinciali per il territorio della provincia di Mantova.

In caso di eventi sismici afferenti il territorio dell’alto mantovano, si appronteranno aree di emergenza nei centri sportivi (coperti e scoperti) dei comuni di Castiglione delle Stiviere, Asola e Castel Goffredo. (Fonte: comunicazione dalla Prefettura di Mantova, Area V - Prot. Uscita N.0041559 del 27/09/2016).

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5.5 Aree di ammassamento soccorritori

Le aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse di livello provinciale/regionale, individuate nel territorio in Zona 2 di rischio sismico, sono 6 (Figura 73) e sono il risultato di sopralluoghi e incontri specifici svolti tra il 2018 e il 2020 dai funzionari dell’Unità Organizzativa Protezione civile di Regione Lombardia con la partecipazione del Dipartimento della Protezione Civile, della Prefettura-UTG di Brescia e Mantova, dell’Ufficio Territoriale Regionale (UTR) di Brescia e Mantova, della Provincia di Brescia e Mantova, e dei Comuni interessati. L’elenco delle aree, con il Comune di ubicazione e la relativa denominazione, è di seguito riportato:

BRESCIA – SPETTACOLI VIAGGIANTI BRESCIA – PIAZZALE ORTOMERCATO GAVARDO (BS) – VIALE AVANZI/VIA DELLE POLENTINE LONATO DEL GARDA (BS) – AREA MULTISALA KING MONTICHIARI (BS) – CENTRO FIERA SALO’ (BS) - LOCALITA’ CUNETTONE

Figura 73 Aree ammassamento soccorritori in Zona 2. Le suddette aree sono descritte in dettaglio tramite schede tecniche (ai sensi delle Indicazioni operative del Capo Dipartimento della Protezione Civile, 31 marzo 2015) e schede descrittive, riportate nel documento “Aree di ammassamento soccorritori”, nel quale sono comprese anche le aree individuate nel resto del territorio lombardo.

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5.6 Sedi CCS e individuazione sedi DICOMAC

Per quanto riguarda le sedi dei Centri di Coordinamento Soccorsi-CCS in capo alle Prefetture- UTG, si segnala che il Prefetto di Mantova (Decreto prefettizio n. 8721/16 del 8 novembre 2017) conferma come sede principale quella della Prefettura di Mantova, ubicata in Palazzo di Bagno in via Principe Amedeo n. 32 a Mantova, e come sede alternativa in caso di rischio sismico i locali della sede di ATS Valpadana in comune di Mantova. Per Brescia la sede del CCS è presso il palazzo della Prefettura in piazza Paolo 16 in comune di Brescia. Tra i mesi di luglio e ottobre 2017 sono stati effettuati sopralluoghi specifici per l’individuazione di possibili sedi Direzione Comando e Controllo-DICOMAC, con la partecipazione di personale delle Prefetture-UTG di Brescia e Mantova, del Dipartimento della protezione civile, delle Province di Brescia e Mantova e degli Uffici Territoriali Regionali di Brescia e Mantova. Nel territorio bresciano non risulta al momento alcuna sede ritenuta idonea a tale scopo. Per ciò che concerne il territorio mantovano, nel comune di Mantova è stata identificata una struttura adatta a sede DICOMAC, ovvero quella ubicata in via Don Maraglio 4 e di proprietà della Provincia di Mantova. Per tale edificio è stata compilata la specifica scheda tecnica relativa alle Indicazioni operative del Capo Dipartimento della protezione civile inerenti “La determinazione dei criteri generali per l’individuazione dei Centri operativi di coordinamento e delle aree di emergenza” - 31 marzo 2015; la suddetta scheda è consultabile presso gli uffici dell’Unità Organizzativa Protezione civile di Regione Lombardia.

5.7 Sedi ATS

Nelle tabelle seguenti si riportano le sedi delle Agenzie di Tutela della Salute-ATS ubicate nei 57 comuni in Zona 2. Per la provincia di Mantova:

Tabella 57. Agenzie di Tutela della Salute ubicate nella provincia di Mantova, 2020.

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Per la provincia di Brescia.

Tabella 58. Agenzie di Tutela della Salute ubicate nella provincia di Brescia, 2020.

5.8 Proposta metodologica – Aree utilizzabili come risorsa in caso d’emergenza

La seguente metodologia è stata sviluppata per determinare un gruppo di aree, in prossimità della Zona 2, che in caso di evento sismico potrebbero essere utilizzate come supporto logistico in emergenza. La funzione di supporto di queste aree può essere riassunta nelle seguenti categorie:

• Determinazione di ulteriori aree di ammassamento soccorritori/risorse in caso in cui le aree scelte a priori (e contenute nella relazione) non fossero sufficienti (per numero o per disponibilità); • Determinazione di ulteriori aree per il ricovero della popolazione fuori dalla zona classificata a rischio sismico alto. La determinazione di queste aree è stata svolta considerando la sezione dell’applicativo PRIM - Programma Regionale Integrato di Mitigazione dei rischi di Regione Lombardia riguardante il rischio sismico per la determinazione delle zone a minor rischio sismico, il reticolo stradale e ferroviario (per verificare l’accessibilità delle aree disponibili secondo il seguente criterio, le aree devono essere vicine alla rete ferroviaria, all’autostrada e avere una buona copertura della rete stradale principale), e la distribuzione dei terremoti con magnitudine maggiore di 4.0 negli ultimi 1.000 anni (per verificare che le aree selezionate non siano in prossimità di epicentri di terremoti avvenuti in passato). Il risultato ottenuto è una serie di aree con sufficiente accessibilità che in caso di evento sismico rilevante possano essere a supporto della zona interessata dall’evento sismico e definita come il gruppo di comuni presentato nel paragrafo 2.3 Proposta metodologica - Estensione dell’area caratterizzata da elevata pericolosità sismica. La mappa seguente illustra il risultato dell’analisi effettuata.

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Figura 74. Aree utilizzabili come risorsa in caso d'emergenza nei pressi della Zona 2.

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5.9 Metodologia per la suddivisione del territorio in aggregati strutturali

Lo scopo della metodologia proposta è quello di avere una suddivisione dell’urbanizzato in aggregati strutturali; tale suddivisione, svolta in “tempo di pace", risulta utilizzabile nel post- emergenza di un evento sismico, durante le verifiche di analisi dell’agibilità degli edifici.

L’obiettivo perseguito è quello di facilitare i tecnici che svolgono i sopralluoghi sul territorio e si occupano della compilazione di:

- schede AeDES/FAST; - schede per il rilievo del danno ai Beni Culturali.

Per l’elaborazione della presente metodologia sono stati considerati alcuni comuni “campione”, di seguito descritti: - 6 comuni, selezionati in base al fatto che hanno realizzato studi di dettaglio quali Microzonazione Sismica (MS) e Condizione Limite per l’Emergenza (CLE). I comuni sono: Paitone, Prevalle, Nuvolento, Nuvolera, Mazzano e Bedizzole, tutti ubicati in provincia di Brescia; - un ulteriore comune, ovvero Padenghe sul Garda (BS), selezionato poiché oggetto di esercitazione di protezione civile riguardate il rischio sismico nel mese di novembre 2017, in modo da poter testare la metodologia proposta. Per un approfondimento in merito si fa riferimento al documento “Beni Culturali– conoscenza, prevenzione e metodologia per la salvaguardia dei beni culturali e del patrimonio diffuso sul territorio regionale”, paragrafo 4.3 “Architetture: esempi virtuosi di buone pratiche – Castello di Padenghe”.

Figura 75. Inquadramento dei Comuni "Campione" per il calcolo degli aggregati strutturali.

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E’ stato utilizzato il Data Base Topografico Regionale (DBTR), effettuando un’estrazione degli strati informativi relativi all’edificato. Il calcolo degli aggregati strutturali deriva infatti da edifici contigui (massima estensione del corpo edificato) che vengono fusi assieme e vanno di conseguenza a formare la geometria dell’aggregato. Risulta importante integrare la sovrapposizione con i dati del Catasto, per poter avere il numero di particella relativa all’aggregato calcolato, anche se è importante evidenziare che il sistema di riferimento del Catasto è differente rispetto a quello del DBTR. Il risultato della sovrapposizione sopra descritta è la restituzione di due differenti tipologie di aggregati, di diversa complessità: - La prima tipologia fa riferimento ad edifici singoli, che generalmente ricadono in lotti isolati da altri edifici;

Figura 76. Estratto dal Comune di Prevalle (BS) - caso edificio singolo.

- La seconda tipologia fa riferimento ad aggregati complessi, composti da più edifici, di diverse tipologie (commerciali, residenziali, terziari, etc.).

Figura 77. Estratto dal Comune di Prevalle (BS) – caso aggregato complesso.

Ogni aggregato strutturale ha un proprio identificativo univoco (numero), che potrà essere inserito nelle schede compilate durante i sopralluoghi per la verifica di agibilità degli edifici. L’importanza dell’identificazione dell’aggregato sta dunque nel mettere in evidenza non solo il suo perimetro ma anche la sua composizione, in modo da fornire ai tecnici informazioni sia sulla struttura dell’edificato che andrà a visionare, sia sulla tipologia delle schede che dovrà compilare. 130

Infatti, se nell’aggregato strutturale “complesso” identificato sarà riconosciuto un bene culturale, la relativa scheda da compilare sarà differente. Pertanto, possono essere effettuate alcune considerazioni prima di effettuare i sopralluoghi, per facilitarli e per organizzare squadre di rilievo ad hoc. Il codice identificativo dell’aggregato risultante dovrà essere riportato nella scheda AeDES/FAST o relativa ai Beni Culturali, in modo da avere un “campo chiave” e univoco tra l’aggregato e i dati ottenuti durante il sopralluogo. Questa elaborazione può dunque dare le seguenti informazioni: - Il numero dell’aggregato, il suo perimetro e gli edifici compresi in esso; - La tipologia degli edifici che vengono compresi nel perimetro dell’aggregato.

Si sottolinea inoltre che il DBTR permette di estrapolare le seguenti informazioni relative all’urbanizzato, riportato negli aggregati strutturali: - edificio minore, minore precario, minore stabile; - costruito, rudere, in costruzione.

Questo risulta essere un valore aggiunto per l’analisi puntuale del territorio durante il post- emergenza di un evento sismico. Inoltre, nel 2019 la mappa degli aggregati strutturali è stata estesa a tutto il territorio regionale utilizzando una metodologia mista DBRT al suolo e Catastali, dove non fosse presente la prima rilevazione.

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Capitolo 6 - Sintesi dell’indagine sulla Pianificazione di Emergenza Comunale e il Rischio Sismico

Nell’ambito del Programma Nazionale di Soccorso per il Rischio Sismico, la Struttura Pianificazione e volontariato di protezione civile di Regione Lombardia ha deciso di svolgere, nel corso del 2016 e 2017, un’analisi speditiva per i 57 comuni classificati in Zona 2 per il rischio sismico ricadenti nelle province di Brescia e Mantova (52 in provincia di Brescia e 5 in provincia di Mantova). La Struttura sopra citata ha elaborato un questionario composto da domande tecniche relative al Piano di Emergenza Comunale che ha permesso di verificare i contenuti della pianificazione di emergenza ed il relativo stato di approvazione e aggiornamento.

Le sezioni che compongono il questionario inviato ai comuni sono le seguenti:

- Anagrafica identificativa del Piano di emergenza - Il piano e la trasmissione – L. 100/2012 - Il piano e il rischio sismico - Il piano e la logistica - Il piano e la diffusione al pubblico

Di seguito si riportano i risultati derivati dai questionari compilati dagli Enti locali e trasmessi alla suddetta Struttura. Si precisa che nel presente capitolo è riportata la denominazione “piano di emergenza comunale” anziché “piano di protezione civile comunale” in quanto l’indagine è stata svolta prima dell’emissione del decreto legislativo 1/2018 “Codice di protezione civile”.

6.1 Anagrafica identificativa del Piano di Emergenza Comunale

Dall’indagine svolta tramite il questionario e la ricognizione svolta, emerge che 53 su 57 comuni sono dotati di Piano di Emergenza approvato con Delibera di Consiglio comunale, 4 comuni hanno un PEC risalente al 2004 non ancora approvato, ed un comune, Monzambano (MN), ha un PEC in fase in redazione (vedi paragrafo 4.1.1. Pianificazione d’emergenza dei livelli territoriali).

6.1.1 Aggiornamento del Piano di protezione civile Sono stati scelti quattro intervalli temporali, i cui estremi sono anni di riferimento sono significativi per la pianificazione d’emergenza:

- 2007: anno di aggiornamento della “Direttiva regionale per la pianificazione di emergenza degli Enti locali” - DGR 4732/2007, attualmente vigente. Anno in cui è stato anche realizzato il sistema informativo on-line PEWEB per la mosaicatura dei Piani di Emergenza Comunali e l’integrazione dello stesso con il patrimonio informativo regionale. - 2012: anno della modifica della legge n. 225/1992 con la legge n. 100/2012 che definisce l’obbligo per i comuni di dotarsi di adeguata pianificazione di emergenza, approvata con Delibera di Consiglio Comunale, coordinata con i piani e i programmi di gestione, tutela e risanamento del territorio. - 2014: anno di pubblicazione della Deliberazione di Giunta Regionale n. 2129 che determina l’aggiornamento della classificazione delle zone sismiche in Regione Lombardia.

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Lo stato di fatto della pianificazione di emergenza comunale risulta così suddiviso per intervalli temporali, ed è sintetizzato nella tabella seguente.

Aggiornamento n. Comuni Percentuale sul totale dei del PEC comuni provvisti di PEC precedente al 2007 8 14% 2007-2012 14 25% 2012-2014 10 18% 2014 a oggi 24 43% Tabella 59. Ricognizione Piani protezione civile, 2017.

Figura 78. Elaborazione dei risultati del questionario con ArcGis. Comuni classificati in Zona 2 suddivisi per anno dell'ultimo aggiornamento del PEC.

Risulta che la maggior parte dei PEC ha un aggiornamento precedente al 2014. 12 Comuni hanno dichiarato di avere un processo di aggiornamento in corso. I comuni di Preseglie, Provaglio Val Sabbia, Serle e Treviso Bresciano hanno un piano risalente al 2004, ma non approvato con delibera di consiglio comunale.

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6.1.2 Ufficio competente della pianificazione d’emergenza Per la maggior parte dei comuni la materia pianificazione di emergenza è di competenza dell’Ufficio tecnico, negli altri casi della Polizia locale o dell’Ufficio di protezione civile.

Ufficio competente della pianificazione n° Comuni di emergenza Ufficio tecnico 36 Polizia Locale 14 Ufficio protezione civile 5 Altro (Sindaco) 1 Tabella 60. Sintesi risposte questionario, 2017.

Per la Comunità Montana Valle Sabbia è operante l’Aggregazione per l’esercizio associato della funzione “attività in ambito comunale di pianificazione di protezione civile e primi soccorsi”.

Nei comuni di Manerba del Garda, Moniga del Garda, Padenghe sul Garda e Soiano sul Lago, tutti in provincia di Brescia, la pianificazione d’emergenza comunale è affidata all’Ufficio protezione civile dell’Unione dei Comuni Valtenesi. Riguardo la stesura del PEC, emerge una netta prevalenza di comuni che si affidano a professionisti esterni; sono invece 12 i comuni che hanno redatto il PEC tramite il proprio ufficio tecnico.

6.2. Il piano e la trasmissione – L. 100/2012

Dall’indagine è emerso che non tutti i PEC e i relativi aggiornamenti approvati sono stati trasmessi agli uffici competenti: in generale emerge infatti che Regione, Prefetture e Province hanno ricevuto circa il 65% dei PEC aggiornati e in particolare:

Il PEC è stato trasmesso a: Regione Prefettura Provincia Sì 34 36 38 No 22 20 18

Tabella 61. Sintesi risposte questionario, 2017.

6.3 Il piano e il rischio sismico

Grazie al questionario è stato possibile rilevare quanti dei comuni analizzati hanno recepito la nuova classificazione simica (D.G.R. n. 2129/14 Aggiornamento delle zone sismiche in Regione Lombardia): il 57% dei PEC non ha recepito la nuova classificazione sismica, il 24% sì, il 19% dei comuni dichiara di averla recepita negli aggiornamenti in corso non ancora conclusi. In particolare, sono 34 i comuni che sono passati da Zona 3 a Zona 2 nella più recente classificazione, 5 della provincia di Mantova e 29 della provincia di Brescia e, di questi, 11 hanno 134 considerato nel PEC la variazione. In generale, sono 13 i comuni hanno inserito nel PEC la nuova classificazione.

Il Piano ha recepito la nuova classificazione sismica (D.G.R. n. 2129/14 Aggiornamento delle zone sismiche in Regione Lombardia)? Si 13 No 33 In corso 10

Tabella 62. Sintesi risposte questionario, 2017.

Nel questionario sono state poste alcune domande relative al legame tra PEC e PGT. Di seguito i dati relativi.

In particolare, sono state rappresentate le aree di Il Piano utilizza la componente geologica del pericolosità sismica locale della componente Piano di Governo del Territorio (PGT) per geologica del PGT (aree che generano l’individuazione degli scenari di pericolosità? amplificazione, etc.)? Si 38 33 No 18 23 Tabella 63. Sintesi risposte questionario, 2017.

L’indagine ha evidenziato che 24 comuni hanno realizzato uno studio di Microzonazione Simica (MS), 18 dei quali hanno realizzato anche uno studio di Condizione Limite per l’Emergenza (CLE) solo 9 comuni, però, hanno introdotto nel PEC le conclusioni dello studio di MS e dell’analisi CLE. Dei comuni rimanenti, 13 hanno dichiarato che stanno redigendo studi di MS e 14 analisi CLE.

E’ stato E’ stata realizzata Il Piano ha preso in Sono state recepite le realizzato uno l’analisi per le considerazione gli indicazioni sintetiche studio di Condizioni Limite studi di conclusive delle Condizioni Microzonazione per l’Emergenza Microzonazione Limite per l’Emergenza (CLE) Sismica (MS) ai (CLE)? Sismica (MS) e finalizzate a superare le sensi dell’ICMS Condizioni Limite per criticità presenti nell'attuale 2008? l’Emergenza (CLE)? sistema di gestione dell’emergenza comunale? Si 23 18 9 13 No 22 25 39 34 In corso 12 14 8 9 Tabella 64. Sintesi risposte questionario, 2017

6.4 Il piano e la logistica

Il questionario ha permesso anche di verificare il coordinamento esistente tra PGT e PEC riguardo il rischio sismico. Per il 70% dei casi, infatti, il PEC utilizza la componente geologica del PGT,

135 mentre per il 46% il Piano di Governo del Territorio prende in considerazione le aree di emergenza e le strutture di ricovero definite nel piano di emergenza. In 12 PEC su 56 non è stato definito alcuno modello di intervento per il rischio. Il 45% dichiara che le aree di emergenza e le strutture di ricovero sono adeguate al rischio simico, il 22% che lo sono in parte, e il restante 13% dichiara che non lo sono. I comuni di Toscolano Maderno (MN), Mazzano (BS), Pozzolengo (BS) e Solferino (BS) non hanno definito nel PEC una sede dell’Unità di Crisi Locale (UCL). Per gli altri comuni, la sede UCL risulta nella maggior parte dei casi essere il Municipio.

Figura 79. Tipologia della sede dell’UCL dichiarata dai comuni in Zona 2. 20 Comuni della provincia di Brescia hanno dichiarato di essere Sede di Centro Operativo Misto (COM). Il Piano di emergenza provinciale (2007) riporta che solo 7 dei Comuni analizzati risultano essere sedi COM: Brescia, Desenzano Del Garda, Gargnano, Gavardo, Manerba Del Garda, Montichiari, Vestone. Per la provincia di Mantova, emerge dal Piano Speditivo di Emergenza Provinciale di Protezione Civile Rischio Sismico (2012) che nessuno dei comuni analizzati è sede di COM.

6.5 Il piano e la diffusione al pubblico

Nel 67% dei PEC analizzati emerge che i contenuti del PEC sono comunicati alla popolazione, di seguito le modalità di diffusione più utilizzate.

Figura 80. Metodologia di comunicazione del PEC dichiarata dai comuni in Zona 2. 136

6.6 Criticità e positività emerse dall’indagine svolta

L’indagine ha evidenziato alcune criticità:

• Difficoltà ad avere tutti i questionari compilati nel tempo prestabilito; • 23 questionari sono arrivati incompleti; • In quattro comuni, è stata riscontrata la situazione della presenza di un PEC datato (vecchio più di 10 anni) mai approvato; • Un comune dei 57 analizzati non ha ancora redatto il PEC; ha però ricevuto i finanziamenti per la Microzonazione Sismica e quindi necessariamente procederà con la redazione anche del PEC. Il questionario è stata occasione per gli Enti locali di auto valutare la qualità del proprio PEC, ricordarne la necessità, l’importanza di un aggiornamento, della sua trasmissione agli uffici preposti e della sua divulgazione alla popolazione.

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Capitolo 7 - Studio di accessibilità all’aeroporto di Montichiari (BS)

7.1 Introduzione

Nell’ipotesi di utilizzare l’aeroporto di Montichiari, gestito da Aeroporto Valerio Catullo di Verona SpA, come base per il dispacciamento dei soccorsi e/o logistica delle autorità, si ritiene vantaggioso assicurarsi un’accessibilità riservata. A tal fine nel 2017 si sono sviluppate alcune analisi di primo livello per stimare la capacità di portata della maglia stradale adiacente nella quale far defluire il traffico deviato dalla strada di accesso all’aeroporto al fine di renderla riservata. Gli strumenti utilizzati nell’analisi sono elementari, basati sulle elaborazioni dell’osservazione dei tracciati stradali e dei dati sui flussi di traffico elaborati per la stesura del “Piano Regionale per la Mobilità e il Traffico” vigente.

7.2 Analisi

È stata analizzata la viabilità intorno all’aeroporto di Montichiari e la relativa viabilità a contorno che potrebbero consentire un’eventuale chiusura della SP37 al fine di consentire una viabilità esclusiva alla struttura del Dipartimento della protezione civile qualora si utilizzasse la sede dell’aeroporto quale sede operativa.

Figura 81. Classificazione delle strade intorno all’aeroporto di Montichiari.

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Figura 82. Piano del traffico della viabilità estraurbana - Classificazione tecnico funzionale della rete stradale esistente. Fonte: Provincia di Brescia – settembre 2016. .

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Figura 83. Cartografia Viabilità Provinciale. Fonte: Sit.provincia.brescia.it/.

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Figura 84. Consultazione dal Geoportale della Provincia di Brescia.

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Figura 85.

Elenco delle informazioni (trasporti eccezionali) consultabili dal GeoPortale della provincia di Brescia (https://sit.provincia.brescia.it/)

Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, A. 33 ton. Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, B. 40 ton. Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, C. 56 ton. Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, D. 72 ton. Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, E. 108 ton. Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, F. Pali Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, G. Carri Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, H. Coils Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, I. Pre 25 x 75 Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, J. Pre 25 x 108 Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, K. Pre 35 x 108 142

Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, L. Macchine agricole eccezionali Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, M. Fuori sagoma Strade percorribili di competenza della provincia di Brescia, N. Fuori sagoma

Esempio di consultazione: Strade percorribili di competenza della Provincia di Brescia, E. 108 ton. Macchine operatrici eccezionali, veicoli ad uso speciale, di massa complessiva fino a 108 ton. con limite di carico per asse di 13 ton. Cartografia delle strade provinciali percorribili redatta secondo le legende regionali unitarie indicate dalle Linee Guida per l'esercizio delle funzioni relative alle autorizzazioni alla circolazione dei Trasporti Eccezionali – L.R. 6/2012, approvate con D.G.R. n. X/6931 del 24/07/2017, aggiornate con D.G.R. n. X/7859 del 12/02/2018 e con D.G.R. n. XI/1341 del 04/03/2019. Le cartografie contengono, ad esclusivo scopo informativo (non autorizzativo), anche le strade percorribili di competenza Comunale, relativamente ai Comuni disponibili. In legenda sono evidenziate le differenze di rappresentazione tra le strade di competenza Provinciale (per le quali la cartografia ha valore autorizzativo) e le strade di competenza Comunale (con valore esclusivamente informativo). Le cartografie/elenchi strade percorribili di competenza Comunale con valore autorizzativo sono pubblicate sui portali istituzionali dei singoli Comuni. Nella cartografia sono evidenziate le strade percorribili da mezzi con massa a pieno carico fino a 108 tonnellate e sono anche individuati i manufatti presenti. Per i manufatti classificati con la lettera "D" Non è ammesso il transito dei trasporti eccezionali con massa superiore a quanto specificato nelle ordinanze o, in assenza di ordinanza, alle masse limite definite nell'articolo 62 del nuovo codice della strada d.lgs. 30/04/1992, n. 285.

Condizioni e prescrizioni per il transito In generale per i convogli si prescrivono i seguenti limiti di massa per asse: • 13 ton/asse se interasse ≥ 1,50 m; • 12 ton/asse se interasse < 1,50 m. • I manufatti sono suddivisi in quattro classi in relazione alle condizioni di conservazione e allo stato delle verifiche. L'assegnazione della classe sarà di volta in volta aggiornata, anche in considerazione delle verifiche sui ponti e dei dati messi a disposizione dall'Università di Brescia.

Le classi individuate sono di seguito riportate: A) Manufatti indicati nella cartografia con la dicitura “A”: manufatti in buone condizioni di conservazione per i quali sono a disposizione i risultati delle verifiche sulle masse limite ammissibili; B) Manufatti indicati nella cartografia con la dicitura “B”: manufatti per i quali sono state rilevate dall'Università degli Studi di Brescia condizioni di degrado, ma compatibili con il transito; manufatti non ancora ispezionati dall'Università, ma che non presentano condizioni di degrado evidenti; manufatti non ancora ispezionati dall'Università, ma già oggetto di perizie di primo livello redatte nell'ultimo biennio; C) Manufatti indicati nella cartografia con la dicitura “C”: manufatti non ancora ispezionati dall'Università che presentano evidenti condizioni di degrado in attesa di approfondimento. D) Manufatti indicati nella cartografia con la dicitura “D”: manufatti che a seguito dell'ispezione dell'Università di Brescia sono stati ritenuti non idonei al transito dei trasporti eccezionali; manufatti che sono oggetto di ordinanza di limitazione di massa. Quando nella cartografia il ponte è identificato con la lettera relativa alla classe accompagnata da un asterisco (ad esempio "A*") si applicano specifiche prescrizioni per il transito, aggiuntive, integrative o modificative di quelle sotto indicate, che sono riportate nella tabella informativa del manufatto. Si sottolinea l'importanza della consultazione della tabella, in quanto indica le porzioni di struttura che devono essere impegnate con i carichi o contiene altre indicazioni vincolanti. Di seguito si riportano le prescrizioni per le diverse classi.

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Figura 86. La strada principale che collega l’aeroporto è la A21 (cordamolle).

L’intero tracciato stradale inizia nel comune di Concesio a Nord del comune di Brescia. Inizia con la SP19, scende incrociando l’autostrada A4 nel comune di Ospitaletto, continua verso il comune di Flero nella parte a sud dove diventa A21-RACC e prosegue fino al comune di Montichiari. Risulta di nuova realizzazione e a due corsie per ogni senso di marcia.

Figura 87. L’infrastruttura all’altezza del comune di Borgosatollo risulta in trincea. 144

Figura 88. Punto d’uscita per innesto alla strada SP37.

Figura 89. La viabilità risulta sempre a due corsie per ogni senso di marcia sino alla rotatoria che interseca la SP37.

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Figura 90. Visualizzazione del collegamento tra la A21 e la SP37 e indicazione stradale sino all’ingresso dell’aeroporto.

magini37. Figura 91. Immagini che rappresentano la sede stradale sino all’ingresso dell’aeroporto.

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La strada porta una sezione stradale media di circa 7,5 metri con punti dove la larghezza arriva a 11 metri. Il confine della sede stradale risulta a destra prettamente libera e utilizzata come terreni agricoli mentre a sinistra confina con la sede dell’aeroporto. Un’eventuale chiusura della SP37 comporta di individuare una soluzione spostando la viabilità su strade alternative.

Figura 92. Immagini della viabilità utilizzando la SP37 per raggiungere il comune di Asola (MN).

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Oppure seguire la A21, SP236 - SP343 in direzione Asola

Figura 93.

È possibile seguire la strada per Ghedi (via Ghedi) che poi si raccorda con la SP24.

Figura 94.

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Valori di traffico rilevati sulla SP37

Tabella 65. Si evidenziano le fasce orarie con più alto traffico.

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Il grafico mostra un andamento più elevato negli orari del mattino (7:00- 10:00) e della sera (17:00- 18:00)

Figura 95. Flusso veicolare giornaliero SP37. Estrazione dati 2014.

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Nella tabella e nel grafico successivi sono presi in considerazioni i dati relativi al flusso di traffico nella SP24. SP24

Tabella 66. Flusso veicolare giornaliero SP24. Estrazione dati 2014.

Figura 96. Flusso veicolare giornaliero SP24. Estrazione dati 2014. 151

Ipotesi di sovraccarico: riservando la SP37 per il Dipartimento della protezione civile e spostando i valori sulla SP24 si ottengono i seguenti valori

Tabella 67. Ipotesi di somma tutti i mezzi (100%) gravando sulla SP24 + SP37

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Tabella 68. Ipotesi di un carico pari al 50% dei mezzi SP 24 + 37/2.

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Proposta utilizzo della SP236 in caso di un’eventuale chiusura della SP37 al fine di consentire una viabilità esclusiva alla struttura del Dipartimento della protezione civile qualora si utilizzasse la sede dell’aeroporto quale sede operativa

La SPBS236 “Goitese” è una strada provinciale che collega Brescia, capoluogo provinciale, ai comuni del basso Garda mantovano, attraversando il territorio di Montichiari. La SPBS236 “Goitese” appartiene alla Rete Principale della viabilità provinciale di Brescia ed è classificata come Strada di Tipo C

Figura 97. Tracciato della SP236 nell’intorno dell’aeroporto di Montichiari.

Tabella 69. Simulazione deviazione traffico. Valori di traffico rilevati sulla SP236.

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Si rileva evidenziano le fasce orarie di anche se il grafico mostra un andamento tra le ore 7:00 e le ore 19:00.

Figura 98. Analisi dei flussi di traffico sulla SP236.

I valori sono alti durante la settimana e calano nel fine settimana e festivi

Figura 99. Nodo di raccordo tra la A21 e la SP236 155

Figura 100. Punto di uscita dalla A21 RACC per innesto raccordo alla SP236.

Figura 101.Svincolo.

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Tabella normalizzata con le date rilevate dalla SP236

Tabella 70. Valori di traffico rilevati sulla SP37 nelle seguenti date.

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Tabella 71. Valori nelle date normalizzate con le date rilevate nella SP37.

Ipotesi di sovraccarico riservando la SP37 per il Dipartimento della protezione civile e spostando i valori sulla SP236 Ipotesi di somma tutti i mezzi (100%) gravando sulla SP24

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Tabella 72.

Le date non coincidono, sono state prese quelle più vicine

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Figura 102. Proposta di collegamento alla SP24 utilizzando la via Ghedi. Questa presenta una sezione limitata della strada nel primo tratto

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Figure 103. Immagini del tratto di strada interessato.

È possibile valutare un’eventualmente proposta di utilizzo a senso unico Sarà necessario predisporre un’adeguata segnaletica da installare in caso di chiusura della SP37

Ulteriori valori delle strade di collegamento intorno all’aeroporto

Tabella 73. Valori di traffico rilevati sulla SP668 161

Figura 104.

Esaminata la viabilità esistente, le caratteristiche delle infrastrutture stradali sopra riportate si valuta che:

- Relativamente al collegamento alla SP24 utilizzando la via Ghedi, che risulta a sezione limitata, si propongono le due soluzioni alternative viste sopra.

- Nella prima ipotesi (deviazione sulla SP23 e SP24) la somma dei flussi veicolari, se pur alto (non conoscendo il numero dei mezzi che transitano verso Mantova utilizzando il proseguo sulla SP236) i valori ottenuti consentono di soddisfare la proposta di chiusura della SP37.

- Nella seconda ipotesi (utilizzo della SP236) con un carico massimo del 100% potrebbe verificarsi una situazione critica, mentre un’ipotesi al 50% dei veicoli della SP37 potrebbe risultare accessibile

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Le informazioni e i dati riportati nel seguente documento sono stati resi disponibili da: • Regione Lombardia - Presidenza • Regione Lombardia - Direzione Generale Ambiente e Clima • Regione Lombardia - Direzione Generale Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile • Regione Lombardia – Direzione Generale Sicurezza • Regione Lombardia – Direzione Generale Sviluppo economico • Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Protezione civile • Regione Lombardia - Direzione Generale Welfare • Polis Lombardia

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