di Matteo Parlato BICI Dalla bicicletta profumata, o senza freni, o dipinta in acrilico diluito con Dolcetto d’Alba 2002 di un artista romano, al grande

ecupera telai da ovunque, con la vocazione della fata di Costante Girardengo: la fabbrica di bici fondata negli anni Quaranta Cenerentola.R Roba buttata da altri, e agli stessi riproposta sotto una nuova forma, essenziale, fantasiosa, nuda e cruda, violentemente mi- dal primo campionissimo del ciclismo è in liquidazione nimalista e dolcemente sempli- ce. L’opposto dell’orrore quoti- no ed Ettore e Giovanni Maino, diano che imperversa per strade una fabbrica di biciclette sponso- e stradine, vicoli, carrugi d’Italia. rizzando squadre. Sulle «Girar- Tubi contro lamiere, dove le se- dengo» ha corso il grande sprinter conde hanno già vinto una bat- belga . Nel taglia fatta di pigrizia, false co- ‘64 l’attività si trasferì nel carcere modità, dolce farniente in file di dove i detenuti la- isteriche. voravano al montaggio delle bici. Paolo Bellino, un artista roma- La sua trasformazione in super- no, gioca la carta della seduzio- 03AUV09AF02 carcere segnò il primo declino ne artistica per mettere l’uomo- 4.0 dell’azienda. Con la morte di Gi- automobile di fronte al fatto 22.0 rardengo avvenuta nel 1978 i figli compiuto: per strada non c’è più lasciarono l’attività che fu ceduta spazio, serve con la massima ur- nell’80 allo stabilimento di Fruga- genza una nuova forma di movi- rolo comprendente anche una mento personale, semplice e ad squadra di dilettanti. Nel 2002 fal- impatto zero su tutto, dall’aria al lisce la ditta che l’aveva rilevata, la selciato alla stessa persona che Anex di None, stabilimento spe- vuole spostarsi e oggi lo fa nel cializzato in lavorazione di stampi modo peggiore. per l’industria automobilistica e Biciclette quindi. Cosa c’è di di materiale plastico di vario tipo più semplice? «E allo stesso tem- più il settore destinato alla produ- po - dice - di più sofisticato? La zione di biciclette. Il gruppo statu- bici è un meccanismo strano, I PAOLO BELLINO I BICICLETTE D’AUTORE I nitense Ghibli aveva poi affittato sembra avere degli standard che le strutture, ma la produzione però non sono mai quelli, cam- non aveva decollato. Anche il biano i metodi di costruzione, i marchio Santamaria non c’è più e materiali, le vernici, pefino le fi- Fiorelli è stato preso nei primi ‘90 lettature possono avere passi di- dai Fratelli Masciaghi che ora pro- versi da una bici all’altra. Ognu- ducono le «», non na è fatta a modo suo, e tutte si Sogni a 2 ruote più a Novi, ma in Brianza. La Gi- somigliano» . rardengo sarà messa all’asta fra Da un telaio buttato - ne ha due mesi. La fabbrica fallita nel trovati in un fiume in Belgio, in riva dall’assoluto minimalismo ma, meglio conosciuta come zafferano arabo. Il risultato COSTANTE GIRARDENGO 2002 con un passivo di oltre 5 mi- un torrente e in una spiaggia in dei meccanismi: un solo rappor- èunabici profumata, anche questa semplice da portare e lioni di euro, sarà messo all’asta a Sicilia, dentro un garage, per to, niente cavi per i freni perché bella da vedere. un prezzo base di 1,5-2 milioni di strada a Trastevere, dentro un si frena con un mozzo a contro- Le Monde: bicicletta completamente ricoperta dal Il campionissimo euro. Il marchio, cedibile solo se- cassonetto, a lato di un casso- pedale. Una bici che si porta con numero del 4 ottobre scorso del quotidiano francese: un paratamente, come «marchio d’a- netto: rifiuti - Paolo tira fuori un una sola mano, e quando piove momentaneo rifiuto dell’inglese, accoppiato all’amore perde il «marchio» zienda», impone all’acquirente di pezzo unico, mai lo stesso e basta aprire l’ombrello e fi- per il fresco Nobel Coetzee, che sul quel quotidiano ha proseguire l’attività nel settore ci- sempre lo stesso: una cosa con schiettare per vie intasate e ur- avuto il giusto risalto quel giorno. di Silvana Silvestri clistico. Ma nessuno fino ad oggi due ruote che serve. lanti di stress. E la più pazza e ostile delle bici in circolazione a Ro- si è candidato per rilevare fabbri- E bella. La ricerca di una bel- Lucia, poi Teti, la bici comple- ma: meccanismo a ruota fissa, come le bici da pista, com- ca e marchio. lezza funzionale è al centro del tamente arruginita con acqua e pletamente senza freni. Si frena con la forza delle gambe, Ma su che bici correva Girarden- progetto di ogni mezzo-simbolo sale: il telaio sembra di mogano contrastando la pedalata apparentemente inarrestabile. go? Era la classica , di che esce dal suo laboratorio. massiccio. Poi ancora Tonnarel- Si chiama Ferro e Vino, visto che il telaio di acciao a nudo ostante Girardengo, nato a Novi Li- quelle fabbricate fin dal 1885 dal La prima bici nasceva da un’e- la, un mezzo assurdo: un telaio è stato ricoperto da un acrilico trasparente diluito con gureC (come Fausto Coppi) nel 1893 è stato il ventenne Edoardo Bianchi a Mi- sigenza di chiarezza e luminosi- di lamiera bucata, dipinto con Dolcetto d’Alba del 2002... Con questo assurdo mezzo primo «campionissmo» italiano, poi direttore lano, riducendo la ruota anterio- tà: «in uno degli inverni più grigi un miscuglio di acrilico e curcu- Paolo si sposta ogni giorno, probabilmente unico ciclista sportivo della nazionale e quindi costruttore di re, introducendo la catena, ab- che ricordi ho avuto bisogno di senza freni della capitale. biciclette («Costante Girardengo srl, produzio- bassando i pedali e predisponen- una bici luminosa, essenziale, Il tutto è stato messo in mostra ne biciclette e commercio all’ingrosso»), un do la bici per le corse. Nel 1905 spoglia di tutto, una santa Fran- per due volte, una durante la marchio che rischia di essere cancellato, dopo Bianchi produsse in un anno cesca in sandali, che rilucesse». «Notte bianca» di Roma, e la se- il fallimento delle successive aziende che lo 45.000 biciclette e quando, nel Nasce Lucia Zen, dipinta con conda al Tempio di Dioniso, dal hanno rilevato. è stata una delle 1935 Girardengo firma per la una vernice candida mescolata a 23 novembre al 15 dicembre. capitali dell’industria della bicicletta nel perio- Bianchi, le vendite prendono il microsfere di vetro, che le danno Un’esposizione che, a sorpresa, do dei campioni: c’erano anche i fratelli Fiorel- volo: se ne vendono 70.000 in un un effetto catarifrangente; sulla ha visto apparire sul guestbook li, i Santamaria che nel ‘48 iniziarono a produr- anno. A Novi Ligure nell’aprile del forcella la vernice applicata è in- un augurio di Mario Monicelli: re le bici «Bartali». Di medaglie Girardengo dal 2003 è stato inaugurato il Museo vece fosforescente: al buio La bicicletta-collage «muoversi con eleganza necesse 1913 ne ha collezionate tante: 8 campionati della bicicletta: dal celerifero , alle sprigiona una luce incande- «Le monde»; est!», è il commento del padre di italiani su strada, 6 Milano-Sanremo, 2 Giri d’I- Bianchi che servivano la regina scente e verde. sopra, «Ferro e Vino» Amici miei e Brancaleone. talia, 5 Milano-Torino. 5 Giri dell’Emilia, 4 Giri Margherita (quell’azzurro era sta- Lo Zen del nome de- del Veneto, 3 Giri di Lombardia, 3 to creato per lei) e i campioni, alla Giri del Piemonte e nel 1924 il bici del record dell’ora 1988 di Gran Premio Wolber, considerato Moser, le mountain bike montate l’antenato del campionato del sulla playstation per i percorsi vir- mondo. Negli anni Quaranta Gi- tuali. Ma la bicicletta non è anco- rardengo mise su con i figli Lucia- ra un pezzo da museo.

ALIAS N.3 - 17 GENNAIO 2004 (9